LE FONTI DOCUMENTARIE PER IL TURISMO… LA BIBLIOTECA Prof. Anna Rovella Corso IFTS – Dipartimento...

LE FONTI DOCUMENTARIE PER IL TURISMO…

LA BIBLIOTECA

Prof. Anna Rovella Corso IFTS – Dipartimento di Linguistica - Unical

Prof. Anna Rovella - Corso IFTS- Dipartimento di Linguistica - Unical

La Biblioteca…

Nella sua accezione più comune la biblioteca è una raccolta di libri per uso di studio.

Tuttavia il termine biblioteca si presta ad una serie di significati:


La Biblioteca….

- Luogo fisico in cui sono conservati i libri;- Scaffale che contiene i libri;- Nell’antichità il termine veniva utilizzato per le

opere storiche o antiquarie di compilazione;- Ancora oggi il termine indica il titolo di

collezioni di opere che trattano una determinata materia o temi affini ma che possono anche essere di argomento vario;

- Titolo di riviste culturali o di associazioni di studio.


La Biblioteca…

Una biblioteca, per essere efficiente deve soddisfare le richieste dell’utenza, deve cioè rendere fruibili i documenti e le informazioni che conserva.

Per rispondere adeguatamente a queste esigenze la biblioteca deve catalogare i propri documenti.


Gli utenti….

In una biblioteca tutti coloro che effettuano delle ricerche bibliografiche per vari scopi sono utenti finali delle risorse informative, perché costituiscono il punto di arrivo del flusso informativo che scaturisce da tali risorse. Si definiscono invece intermediari quelle figure professionali (bibliotecari, bibliografi, documentaristi, information broker ecc.) che hanno il compito di favorire l’incontro dei bisogni informativi degli utenti finali con l’offerta costituita dall’intero universo dei documenti disponibili, il docuverso.


Le tipologie di supporti

Nella nostra società, tecnologicamente avanzata le biblioteche si ritrovano ad affrontare materiale documentario su supporti molto diversificati: cartacei, magnetici, CD, DVD ecc.


Le tipologie concettuali

Oltre alla diversificazione dei supporti la biblioteca deve fare i conti anche con una molteplicità di tipologie concettuali di documenti (periodici, quotidiani, collane, opere miscellanee, atti di congressi, raccolte di saggi, monografie, documenti legislativi, letteratura grigia ecc.)


Bibliografia e cataloghi

Una bibliografia elenca tutti i documenti esistenti con determinate caratteristiche, ma senza indicare dove recuperli per poterli leggere. La bibliografia si occupa di documenti astratti che sono stati pubblicati ma che potrebbero anche essere difficili o impossibili da raggiungere, concentrandosi sul loro contenuto informativo, sulla loro paternità autorale ed editoriale, sulla lingua in cui sono stati redatti, sulla loro data di pubblicazione e su qualsiasi altra caratteristica venga considerata di volta in volta discriminante per l’inclusione o meno nella bibliografia stessa.


Bibliografia e cataloghi

Un catalogo include tutti i documenti di cui una determinata biblioteca o gruppo di biblioteche possiede almeno un esemplare, indicando per ciascuno di essi dove poterlo reperire, per leggerlo in loco o in certi casi, per prenderlo in prestito. Il catalogo fotografa nel modo più accurato possibile la collezione di documenti fisici realmente conservati e messi a disposizione degli utenti finali da quella biblioteca, indipendentemente dal loro contenuto e dalle loro altre caratteristiche, sempre che la biblioteca non divida il proprio patrimonio in più cataloghi.


La Catalogazione

Fino a qualche tempo fa i cataloghi erano consultabili quasi esclusivamente recandosi fisicamente nelle relative biblioteche, facevano eccezione quelli delle grandissime biblioteche. Oggi i cataloghi di molte biblioteche sono consultabili via rete.


La Catalogazione

L’esigenza di regole uniformi nella catalogazione delle biblioteche nasce a partire del 1950, anche se i più significativi progressi si registrano negli anni ’60, in seguito alla diffusione degli elaboratori elettronici.


La Catalogazione

Scopo della catalogazione è quello di produrre per ciascun documento una registrazione, cioè una scheda o una voce bibliografica contente informazioni necessarie a descriverlo, identificarlo e reperirlo.


La Catalogazione

In ambito catalografico le esigenze di scambio delle registrazioni tra le diverse biblioteche hanno condotto alla creazione di una articolata serie di regole comuni per la descrizione dei documenti .


La Catalogazione : ISBD

• Tali regole emanate a partire dagli anni ’70 dalla Federazione Internazionale delle Associazioni di Biblioteche (IFLA) e recepite pressoché tutti i codici di catalogazione nazionali utilizzati dalle biblioteche, si chiamano International Standard Bibliografic Description (ISBD)



Gli ISBD si articolano in una serie di manuali, tradotti in numerose lingue, dedicate ai principi generali della catalogazione sia alle varie tipologie di documenti catalogabili (monografie, periodici e collezioni, materiale cartografico, musica a stampa, libri antichi, documenti elettronici, dischi ed altri materiali non librari) che ciascuna biblioteca decide se riversare in un unico catalogo o mantenere separate



Per ciascun tipo di documenti sono indicati, seguendo sempre la stessa griglia generale, le fonti da cui si devono trarre i dati da inserire nella registrazione catalografica (frontespizi, testate, schermate, etichette e via dicendo), il modo e l’ordine in cui essi vanno trascritti e la punteggiatura da utilizzare per scandire gli elementi che costituiscono la scheda.


ISBN

Il codice ISBN o ISSN è un numero utile per identificare univocamente ciascun documento. Quasi tutti gli editori aderiscono all’accordo per l’uso di ISBN e di ISSN. Il primo gruppo di cifre di tale codice identifica il paese (88 è l’Italia), il secondo l’editore, il terzo il documento e il quarto è il numero di controllo. Viene stampato su ciascuna copia e spesso tradotto (con l’aggiunta di un ulteriore gruppo di cifre iniziali – 978 – che indica la categoria merceologica libro) in un codice a barre leggibile automaticamente.


altri standard…

L’adozione di ulteriori standard elaborati a partire dal 1977 hanno reso possibile nello scambio delle registrazioni la cumulabilità di dati con provenienza diversa. Tale standard è noto con il nome di MARC (UNIMARC – ANNAMARC – UKMARK ecc.).


Descrizione catalografica

In ciascuna registrazione catolografica, accanto alla descrizione formalizzata del documento, occorre aggiungere una serie di termini che costituiscano una chiave di accesso per individuare la scheda e tramite questa il documento corrispondente.


Descrizione catalografica

I punti di accesso (intestazioni – heading) fondamentali che non possono mancare in nessun catalogo sono l’autore e il titolo.

I titoli sono utilizzati come chiave d’accesso nei cataloghi cartacei solo quando gli autori mancano o sono troppi, mentre nei cataloghi elettronici essi costituiscono sempre una chiave d’accesso.


authority file

Tuttavia la descrizione nei cataloghi siano essi per autore o soggettari pone una serie di problemi. Non sempre, infatti, risulta banale individuare l’esatta posizione nell’ordine alfabetico per il nome di un autore o il titolo del libro (si pensi ad es. ai nomi composti D’Azeglio o Van Dick). Pertanto uno dei compiti dei bibliotecari è uniformare le varianti minori e collegare tra loro in modo efficace le varianti maggiori, utilizzando vari tipi di rimandi, che nei cataloghi elettronici spesso sono automatici e quindi non visibili dall’utente finale (archivi di autorità – authority file).


authority file

Gli authority file sono archivi di intestazioni (per soggetto, per autore – persona, per autore – ente, per collana ecc) standardizzate, collegate tra loro con vari tipi di rimandi.


Punti di accesso semantici

Molto utili ai fini della ricerca ma non sempre presente per motivi economici sono i punti di accesso semantici che cercano di definire e rendere rintracciabile più facilmente il contenuto informativo dei documenti catalogati, grazie ad informazioni che nei titoli sono presente solo in forma parziale.


Key word

I termini chiave (key word) vengono individuati a partire dal titolo, dall’introduzione, dagli abstract, dal sommario.


Soggettazione e classificazione

Nelle biblioteche ben organizzate vengono utilizzate chiavi di accesso semantiche organizzate in un sistema organico e linguisticamente coerente formalizzate in specifici standard: soggettazione e classificazione.


Il soggettario

Il catalogo alfabetico per soggetti ammette la ricerca secondo i termini che esprimono direttamente il contenuto concettuale dei documenti descritti. La ricerca è analoga a quella che si potrebbe fare in una enciclopedia alfabetica molto dettagliata.


Il soggettario

In ambiente elettronico il soggetto e la classe costituiscono semplicemente due nuovi punti di accesso al medesimo catalogo informatizzato in cui si possono cercare tutti gli autori e tutti i titoli.


Il soggettario

Esistono numerosi archivi di autorità di intestazioni per soggetti nelle varie lingue, che possono guidare tanto il bibliotecario nella catalogazione quanto l’utente finale nella ricerca, fra cui le Library of Congress Subjet Headings e il Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane


I diversi schemi per la classificazione

• Melvil Dewey (1873) sottoposto a continue revisioni

• CDD – Classificazione Decimale Dewey o DDC, il più utilizzato nelle biblioteche a scaffale aperto.

• CDU - Classificazione Decimale Universale pubblicata dai belgi Otlet e Lafontaine nel 1905 come adattamento della CDD all’indicizzazione degli articoli delle riviste

• Nel 1901 è stato elaborato ed adottato lo schema di classificazione della Library of Congress di Washington che è basato su un sistema misto di lettere e numeri


Cataloghi elettronici e ricerca

Nei cataloghi elettronici è inoltre possibile trovare una o più parole contenute in uno qualsiasi dei campi che costituiscono un punto di accesso.


Tipologie di Biblioteche

Le Biblioteche possono essere:• Biblioteche statali (dipendenti direttamente

dall’Ufficio centrale per i beni librari)• Biblioteche delle Università (Afferenti al

Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica)

• Biblioteche pubbliche (tipiche dei paesi anglosassoni sono dei veri e propri centri informativi locali)


Tipologie di Biblioteche

• Biblioteche scolastiche • Biblioteche di enti culturali e di ricerca

(CNR, ENEA, Archivi di Stato ecc.)• Biblioteche di altri enti pubblici (Camera

dei deputati, Rai ecc.)• Biblioteche private (personali,

ecclesiastiche, di associazioni professionali ecc.)

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