Le feste sull'Isola Sposi dove gli ufficiali di stato civile · 2016-12-05 · sogno nel sogno in...

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Lunedì, 14 Novembre 2016 www.corrieredelmezzogiorno.it M a quanti sono? Impossibile contarli. È il momento delle unioni civili e gli inviti fioccano, come la neve di di- cembre a Cortina. Le nozze degli amici di infanzia e di universi- tà hanno subìto una flessione intorno ai 35 an- ni. E solo gli audaci che si sono sposati una se- conda volta hanno fatto vibrare, come rade me- teore, gli anni successivi. Adesso ci si trova (chi più, chi meno) all’im- provviso a gestire una quantità di inviti di ami- ci e amiche gay che finalmente possono «spo- sarsi», possono dirsi ufficialmente di sì e unire i propri destini. Qualcuno lo aveva fatto all’estero, ma ora la libertà è a portata di mano. È nei saloni del Co- mune di Palermo, nelle belle ville di Mondello, ad un passo dal mare appena fuori Catania, do- ve ufficiali di stato civile vengono coinvolti in feste colorate dove zie in ghingheri versano la- crime a fiumi. È nelle belle residenze nobiliari dell’entro- terra siciliano, dove nobildonne che sfoggiano i più bei gioielli di famiglia organizzano nozze di grande effetto, discrete ed elegantissime. Da qui alla primavera sono decine le unioni civili che saranno celebrate dopo anni di convi- venza. Alcuni inviti si accavallano, ma nessuno vuole rinviare perché si rischia di slittare in avanti di sei mesi. E ci sono anche tantissimi non siciliani che vogliono «sposarsi» in qualche magica località dell’isola, per avere la possibilità di vivere un sogno nel sogno in scenari che hanno visto al cinema o in televisione. Sono loro ad ingolfare i registri. E così ora ci si trova a gestire una girandola di liste di nozze: un fondo benefico, un viaggio, ma anche tradizionalissimi servizi di piatti e bicchieri di cristallo, perché gli sposi vogliono il brivido di normalità che hanno sempre so- gnato. E poi i vestiti... Due spose non più giovanissi- me diranno sì stringendosi in una grande sciarpa rossa che faranno realizzare su misura. Due sposi si stanno facendo tagliare impecca- bili abiti dal vecchio sarto di famiglia che, per il papà di uno dei due, cucì il tight per nozze fa- stose e tradizionali negli anni Sessanta, che fe- cero scandalo per i trascorsi da soubrette della sposa. E in queste unioni civili è evidente che si dice sì per amore, per allegria. In queste nozze si re- spira libertà e felicità. Una parola che gli etero hanno smesso di pronunciare e che hanno di- menticato. Una parola che fa paura, ma non ai tanti che per anni sono rimasti a coccolare un sogno senza mollare mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le feste sull’Isola Dalle belle ville di Mondello al Comune di Palermo: ecco i luoghi della Sicilia dove gli ufficiali di stato civile sono coinvolti in eventi colorati Le altre nozze Da qui alla primavera sono decine le unioni civili che saranno celebrate dopo anni di convivenza On line L’inserto speciale Tuttosposi può essere consultato su www.corrierede lmezzogiorno.it Sposi STORIE, PERSONAGGI, EVENTI IN SICILIA E CALABRIA Il giorno dell’ allegria di Anna Paola Merone

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Lunedì, 14 Novembre 2016 www.corrieredelmezzogiorno.it

M a quanti sono? Impossibile contarli. Èil momento delle unioni civili e gliinviti fioccano, come la neve di di-cembre a Cortina.

Le nozze degli amici di infanzia e di universi-tà hanno subìto una flessione intorno ai 35 an-ni. E solo gli audaci che si sono sposati una se-conda volta hanno fatto vibrare, come rade me-teore, gli anni successivi.

Adesso ci si trova (chi più, chi meno) all’im-provviso a gestire una quantità di inviti di ami-ci e amiche gay che finalmente possono «spo-sarsi», possono dirsi ufficialmente di sì e unirei propri destini.

Qualcuno lo aveva fatto all’estero, ma ora lalibertà è a portata di mano. È nei saloni del Co-mune di Palermo, nelle belle ville di Mondello,ad un passo dal mare appena fuori Catania, do-ve ufficiali di stato civile vengono coinvolti infeste colorate dove zie in ghingheri versano la-crime a fiumi.

È nelle belle residenze nobiliari dell’entro-terra siciliano, dove nobildonne che sfoggianoi più bei gioielli di famiglia organizzano nozzedi grande effetto, discrete ed elegantissime.

Da qui alla primavera sono decine le unionicivili che saranno celebrate dopo anni di convi-venza. Alcuni inviti si accavallano, ma nessunovuole rinviare perché si rischia di slittare in

avanti di sei mesi. E ci sono anche tantissimi non siciliani che

vogliono «sposarsi» in qualche magica localitàdell’isola, per avere la possibilità di vivere unsogno nel sogno in scenari che hanno visto alcinema o in televisione. Sono loro ad ingolfarei registri.

E così ora ci si trova a gestire una girandoladi liste di nozze: un fondo benefico, un viaggio,ma anche tradizionalissimi servizi di piatti e

bicchieri di cristallo, perché gli sposi voglionoil brivido di normalità che hanno sempre so-gnato.

E poi i vestiti... Due spose non più giovanissi-me diranno sì stringendosi in una grandesciarpa rossa che faranno realizzare su misura.Due sposi si stanno facendo tagliare impecca-bili abiti dal vecchio sarto di famiglia che, per ilpapà di uno dei due, cucì il tight per nozze fa-stose e tradizionali negli anni Sessanta, che fe-

cero scandalo per i trascorsi da soubrette dellasposa.

E in queste unioni civili è evidente che si dicesì per amore, per allegria. In queste nozze si re-spira libertà e felicità. Una parola che gli eterohanno smesso di pronunciare e che hanno di-menticato. Una parola che fa paura, ma non aitanti che per anni sono rimasti a coccolare unsogno senza mollare mai.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le feste sull’IsolaDalle belle ville di Mondelloal Comune di Palermo:ecco i luoghi della Siciliadove gli ufficiali di stato civile sono coinvolti in eventi colorati

Le altre nozzeDa qui alla primavera sono decinele unioni civiliche saranno celebratedopo annidi convivenza

On lineL’inserto speciale Tuttosposi può essere consultato suwww.corrieredelmezzogiorno.it

SposiSTORIE, PERSONAGGI, EVENTI IN SICILIA E CALABRIA

Il giorno dell’allegria

di Anna Paola Merone

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PA2 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

C’ è chi preferisce faretutto da sé per esse-re sicuro di poterdecidere ogni sin-

golo dettaglio del proprio ma-trimonio, chi ama lasciarsiguidare dai professionisti delsettore per godersi al meglio ilmomento dell’attesa, chi vad’istinto seguendo i consigli diamici e parenti. Luca Melilli, wedding planner con la suaPanta Rhei, si occupa propriodi scenografie per eventi econsiglia cinque mosse per or-ganizzare al meglio il giornodel fatidico «sì». 1) Scegliere ladata del matrimonio per esse-re sicuri di avere a disposizio-ne la chiesa che desiderate. 2)Organizzare tutti i documentiper sposarsi. 3) Scegliere untema preciso per il propriomatrimonio. 4) Uno step difondamentale importanza è lalocation. Il luogo che tutti gliospiti ricorderanno legato alvostro matrimonio. Ecco per-ché la scelta non dovrebbe maiessere superficiale. Una voltascelta la location, il passo suc-cessivo è la scelta del cateringe degli allestimenti floreali inlinea con la struttura e il vostrotema che dovrebbero essereassolutamente coordinati siaper la cerimonia che per il ri-cevimento. 5) Scegliere le par-tecipazioni di matrimonio e lebomboniere.

A questi ultimissimi consi-gli noi ne aggiungiamo un se-sto. Chi si avvicina a grandipassi al fatidico giorno puòdecidere come organizzare illavoro. Una soluzione, però,potrebbero essere le tante fie-re dedicate agli sposi in giroper la Sicilia. Dall’abito da spo-sa a quello dello sposo, dallascelta della location alla listanozze, e poi, le bomboniere,l’addobbo floreale, il serviziofotografico, gli arredamenti eil viaggio di nozze sono sceltecomplesse che mettono a duraprova i nervi degli sposini, tan-to da sfiancare anche le più ir-riducibili sposine.

Ecco perché da anni gli ad-detti ai lavori promuovono fie-re e manifestazioni dedicate

agli sposi affinché l’organizza-zione del giorno più bello siasemplicemente perfetto. E perchi desidera personalizzare ilproprio evento, con un occhioattento alle ultime novità, po-trà valutare e confrontare levarie offerte semplicementefacendo un giro fra gli stand.

A Milazzo il 19 e il 20 novem-bre al lungomare Garibaldi sisvolgerà il «Sicily Wedding» dove sarà possibile conoscere

degli Sposi» con le ultime no-vità sartoriali. A Caltanissetta,invece, la Fiera MedSposa2016, si terrà il 26 e 27 Novem-bre presso il Gardenia blu.

A Palermo il prossimo 10 di-cembre «il Wedding day»,presso le Gi di Valentino in viaRuggiero VII. A Enna, tornal’evento «Enna Sposa - FieraSposi e Casa» nei giorni 10 e 11Dicembre presso il Palace Ho-tel Federico II con quarantaespositori che aiuteranno ad organizzare il vostro matrimo-nio.

All’inizio del 2017 sarannodue gli eventi da segnare inagenda: a Catania, il 13° Salonedel Matrimonio «SposaMI

2017». Dal 14 al 22 gennaio2017 presso «Le Ciminiere» diCatania l’evento che uniscel’esperienza di organizzare unmatrimonio fatto «su misura», cucito addosso ai sogni e albudget a disposizione. La fierasi potrà visitare tutti i giorni,dal lunedì al venerdì, dalle ore16 alle 21 e sabato e domenicadalle ore 10 alle 22.

Una vetrina per 200 selezio-natissimi espositori, concorsi a premio con possibilità divincere un matrimonio quasi acosto zero, ospiti d’eccezione eun fitto programma di spetta-coli ed eventi collaterali, qualidegustazioni, show cooking,wedding cake party, sfilate,musica, spettacoli d’animazio-ne e proiezioni.

Infine, ad Acireale in via de-gli alberi 19 a Santa Maria delleGrazie, torna l’evento «SI Spo-siamoci 2017», giunto allaquinta edizione. Dal 10 al 12febbraio 2017 il meglio degliabiti da sposa, quelli per losposo, la gioielleria per le fedi,tutto sulla cerimonia, l’accon-ciatura sposa, gli addobbi flo-reali, le bomboniere, il trucco,il catering e tutto quello che c’èda sapere sul servizio fotogra-fico per rendere speciale ilgiorno più lungo.

Roberto Chifari© RIPRODUZIONE RISERVATA

da vicino le ultime tendenze. Sempre in provincia di Mes-

sina, al castello Spadafora, il25 e il 26 novembre, la mostraespositiva dedicata ai futurisposi «Preludio di nozze», of-fre ai futuri sposi la possibilitàdi visitare da vicino gli standcon le migliori aziende esposi-trici che presenteranno lenuove proposte per il 2017.

A Gela da non perdere dal25 al 27 novembre il «Salone

I luoghi

A Milazzo il 19 e il 20 novembre al lungomare Garibaldi si svolgerà il «Sicily Wedding» dove sarà possibile conoscere da vicino le ultime tendenze. A Gela da non perdere dal 25 al 27 novembre il «Salone degli Sposi» con le ultime novità sartoriali. A Caltanissetta, invece, la Fiera MedSposa 2016, si terràil 26 e 27 novembre

Tradizioni

Il businessSono tantele fierededicateagli sposiche vengonoogni annoorganizzatenelle localitàdella Sicilia

Il fascino del Belpaese non si smentisce mai, soprattutto quando parla attraverso il linguaggio romantico del cuore. Ad esserne convinta è la wedding planner Elisa Barretta di Crotone che dal 15 ottobre scorso ha attivato il sito «lovelybooking.com» dove è possibile scegliere un castello o una lussuosa villa, per coronare il proprio sogno d’amore. Basta inserire la data delle nozze per avere la lista delle disponibilità. In pochi minuti si conosceranno luogo e staff organizzativo,

offerto dalla location oppure dallo staff di lovelybooking. «Le stime emerse dall’ultima assemblea della International Conference on Hospitality & Tourism Management – spiega Elisa Barretta - parlano di un incremento del 75% dal 2007 al 2012. Sono 6.180 i matrimoni di stranieri che hanno scelto l’Italia». Tra gli sposi che preferiscono il Belpaese, prevalgono gli inglesi, gli americani, i cinesi, i tedeschi e gli australiani. (c.s.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La curiositàLovelybooking,sposi da sognoin un solo clic

È boom di matrimoni d’invernoDa Catania ad Acireale: tutte le location delle fiere dei prossimi mesiTra gli stand non solo abiti ma anche tanti esperti per consigli e riflessioni

A novembreIl Gardenia Clubospiterà un eventodal 25 al 27novembre

A gennaioAlle «Ciminiere»di Cataniacresce l’attesaper la kermesse

Da Corigliano a Rende: ecco tutte la manifestazioni in CalabriaPer «Tu Sposa» previsto un défilé conclusivo di alta moda organizzato il 15 gennaio 2017

Il trend

Per quattro giorni «Tu Sposa Expo» rappresenterà un Temporary Store, con ingresso gratuito e vetrina ideale per accontentare tutte le coppie di futuri sposi

È tempo di andar per fie-re a spulciare tra le no-vità e le ultime tenden-ze per i futuri sposi. So-

no gli stessi espositori a consi-gliare i novelli sposi di dotarsidi pazienza e di un paio discarpe comode, perché sonotanti gli stand da visitare all’in-terno delle grandi esposizioniregionali di settore. Del resto,le Fiere organizzate ad hoc perla celebrazione del grandegiorno sono, essi stessi, eventiimperdibili per potersi crearevelocemente un’idea dell’of-ferta, dei prezzi e delle tempi-stiche di mercato, nonché perentrare in contatto con i mi-gliori professionisti del matri-monio della Calabria. Gli

espositori di Fiere Sposi, orga-nizzatori leader in Calabria daoltre 13 anni, sono, infatti, se-lezionati in base a criteri diqualità e permettono alla cop-pia di avere un ampio panora-ma sull’offerta. Tra i diversieventi espositivi da visitare,nella fittissima programma-zione di Calabria Sposi per il2016, è giunta alla terza edizio-ne la fiera «Calabria Sposi Co-rigliano».

Sarà aperta al pubblico dal 3all’11 dicembre prossimi pres-so l’area fieristica del CentroCommerciale denominato «IPortali». La qualità degli alle-stimenti, le sfilate, gli eventi,la professionalità di CalabriaSposi sbarca, così, nella pro-

vincia di Cosenza e si consoli-da con un evento di clamorososuccesso. Non è un caso, infat-ti, che tra gli spazi unici da vi-sitare, per la bellezza del-l’esposizione e la ricercatezzadei pezzi preziosi da poter am-mirare, in programma saràpossibile esplorare la FieraGioiello organizzata in oltretremila metri quadrati.

Con lo sguardo rivolto alnuovo anno, grazie al succes-so delle precedenti edizioni,«Tu sposa» si è riconfermatol’evento glamour tra i più im-portanti dedicato ai prodotti eai servizi per il matrimonio,ha raggiunto il più alto recorddi presenze con oltre 60 milavisitatori in sole tre edizioni.

Il quarto appuntamento dellakermesse si svolgerà dal 12 al15 gennaio prossimi a Rende,in provincia di Cosenza, nelpadiglione fieristico «Luc.Mar.». Per quattro giorni «TuSposa Expo» rappresenteràun Temporary Store, con in-gresso gratuito e vetrina idea-le per tutte le coppie di futurisposi alla ricerca dei prodottipiù esclusivi e delle nuovetendenze 2017/2018. Ancheper questa edizione «Tu Spo-sa» offrirà un programma ric-co di eventi si concluderannocome ogni anno con il défiléalta moda organizzato il 15gennaio.

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATALo show Le fiere per gli sposi sono molto frequentate

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Novembre 2016 PA3

L’intervista

B ella, brava, concreta determina-ta. Un vulcano di creatività. Leiè Assunta Carlino, la signoradei matrimoni siciliani, che ha

fatto della sua passione, una vera e pro-pria professione. E mentre i dati Istatdicono che i matrimoni sono in calo, iwedding planner aumentano. Le cop-pie, non hanno tempo per organizzaree sono sempre più esigenti. Chi megliodella wedding planner, potrà suggeriresegreti per non stressarsi e preparare iltutto con cura anche in poco tempo? Dopo una prima consulenza gratuita, ifuturi sposi, potranno decidere di affi-darsi alla wedding planner che li farà arrivare all’altare senza ansie e con se-renità. Vi ricordate la magica ambien-tazione del film «Un’ottima annata» diRidley Scott? L’atmosfera romanticadella campagna provenzale. Si chiamaCountry Chic, ed è una delle tendenzepiù in voga negli ultimi anni, anche nelMezzogiorno. Lo stile è semplice, bu-colico e raffinato, per un matrimonioda sogno, originale e rivoluzionario.Uno dei tanti eventi e novità, queste,che la Carlino organizza in Sicilia conFiere dedicate a questo trend del mo-mento. Tante coppie partecipano agiornate gratuite. Sfilate di moda conabiti, momenti di relax dedicati a loro,spettacoli, divertimenti per bimbi esorteggi per weekend romantici nelle città più belle d’Europa.

Com’è nata la tua passione perquesto mestiere?

«Sin da piccola, sognavo un matri-monio da favola e il mio cartone ani-

mato preferito era proprio “Cenerento-la”, giovavo a fare l’organizzatrice deimatrimoni, già a dodici anni e crescen-do ho maturato sempre di più l’ideache potesse diventare un vero e propriomestiere».

Un lavoro, questo, che ha anche unaspetto psicologico,no?

«Sicuramente. La coppia si trova adaffrontare uno dei momenti più im-portanti della loro vita e spesso hannobisogno di input. Carichi di emozioni,si lasciano prendere dall’ansia e li in-tervengo io, facendo un po’ da psicolo-ga e cercando di capire i loro gusti, le

loro richieste che variano dalla più ro-mantica, alla più bizzarra. Una bravaWedding Planner diventa un po’ l’ange-lo custode di tutti gli sposi e li guideràin un percorso di gioie, tra prove abiti,degustazioni e relax».

Cosa fa, in concreto, un’organizza-trice di matrimoni?

«Tutto, dalla A alla Z. Innanzi tutto,sono a disposizione delle coppie, 24ore su 24, dal momento in cui mi scel-gono, fino al grande giorno. Contatto ifornitori per scegliere il miglior cate-ring, contatto le migliori sale ricevi-menti, per i matrimoni classici, allesti-

menti floreali, fotografi, gruppi musi-cali per l’intrattenimento, bombonie-re, parrucchieri, truccatori, agenzieviaggi e tutto ciò che occorre. Ovvia-mente, prima, cerco di capire cosa pre-feriscono e quali sono i loro gusti».

La location più particolare che tihanno richiesto?

«Sicuramente, quella di sposarsi aitempli di Selinunte, nel Trapanese.Una cornice con uno scenario incante-vole, suggestivo, ricco di storia e fasci-no».

Quanti matrimoni riesci ad orga-nizzare ogni anno e quanto chiediper il tuo servizio?

«Le richieste sono tante, ma varianonaturalmente. Non è c’è un numeropreciso. Chiedo 1.500 euro per seguiree organizzare un matrimonio . Dovreb-be essere un servizio aggiuntivo e inve-ce sempre più coppie, si rendono con-to che con l’assistenza della wedding, risparmiano non solo tempo, ma an-che denaro. Io, infatti, cerco sempre direalizzare un concetto fondamentale,quello del rapporto qualità/prezzo.L’organizzazione di eventi pubblici eprivati, mi ha avvantaggiata. Ho sem-pre avuto un’agenzia di eventi e da die-ci anni, dopo aver fatto un corso a Mila-no di “wedding”, ho intrapreso questomeraviglioso percorso, che per me è anche una missione, quella di soddi-sfare e rendere felici le coppie che si af-fidano a me».

Progetti futuri?«Mi sto specializzando con l’orga-

nizzazione dei matrimoni gay. Oggi, èimportante offrire questo servizio, per-ché l’amore non ha sesso, non ha colo-re e non ha religione. La famiglia, è for-mata tra due persone che si amano ed èl’amore assoluto di una coppia, che siadello stesso sesso o no, non fa differen-za».

Francesca Capizzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Sicilia meta ideale per le nozze»Parla la wedding planner Assunta Carlino: «Un’arte sognata da piccola»

Il personaggioAssuntaCarlino(nella foto)è uno deipersonaggipiù notiin Sicilianel businessdei matrimoni

In azioneNelle fotosoprae in alto (nel box)la wedding plannerAssuntaCarlinodurantela preparazionedi unodei suoimatrimonida favola

Anche in Sicilia è in crescita il mercato dei matrimoni vegani, una vera e propria moda. «Ho già tante richieste ed è giusto soddisfare i desideri di una coppia dai gusti vegani - dice Assunta Carlino- Il mercato è in crescita, infatti, sia le aziende di ristorazione che i wedding planner hanno capito che può essere un settore interessante sul quale investire. Nel nostro territorio, si trovano facilmente piatti che possono essere rivisitati

in chiave vegana. Mi piacerebbe - conclude - far scoprire ad alcune coppie che alcuni dei più famosi piatti tipici siciliani sono di per sé simboli anche di una certa cucina vegana. Penso alle nostre panelle, una sorta di frittelle che narrano la storia dello street food siciliano. E poi penso ad una presentazione, come una vera e propria mise èn place vegana». (c.p.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La curiositàAnche per i veganiil mercatoè in crescita

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PA4 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Novembre 2016 PA5

Con i dolci sicilianinel giorno del «sì»Ecco i consigli degli chefTutte le ricette da Pietro D’Agostino a Enzo AntociE tra le curiosità c’è il tema dei cinque continenti

Il casoScelta una libreriaper la listadegli invitati

Lista di nozze originale per una coppia di sposi di Reggio Calabria che ha scelto un luogo particolarissimo per i propri regali. Contrariamente al dato statistico sul calo di lettori in Italia, i due novelli sposi, Gianni Votano e Rossella Fortugno, hanno fatto la lista di nozze nella Libreria Nuova Ave, in pieno centro cittadino. Così, accanto ai regali canonici per la casa, hanno trovato ampio spazio tanti libri, scelti dagli sposi nelle settimane precedenti. La scelta dei testi per riempire la lista

dei regali ha abbracciato il settore lavorativo dei due sposi: economia, alimentazione a chilometro zero, con romanzi e qualche saggio di filosofia a fare da contorno. Subito dopo essere convolati a nozze nella chiesa degli Ottimati, Gianni e Rossella hanno fatto visita alla libreria per ritirare i loro preziosi doni ed a fare le foto di rito. Un’idea originale che adesso i gestori della libreria sperano possa ispirare, in futuro, altre coppie in procinto di sposarsi. (c.s.)

Il trend

I l tavolo dei dolci è sempreuna sorpresa per gli invitatiad un matrimonio. A con-clusione del pranzo o della

cena nuziale, si freme dalla vo-glia di scoprire quali preliba-tezze golose verranno servitesu queste tavolate imbanditecon mise en place d’eccezione.Le alzatine e i vassoi sono ingenere stracolmi di tante va-rietà tipiche della pasticceria italiana e internazionale. Eccoil parere di chi ha cucinato indiversi angoli del mondo e perpersonaggi importantissimitra cui la regina d’Inghilterra, ilsultano del Brunei, il team cal-cistico della Juventus e innu-merevoli personalità politichee dello spettacolo.

Ambasciatore della cucinasiciliana nel mondo, lo chefPietro D’Agostino, del risto-rante stellato Michelin «La Ca-pinera» a Taormina racconta

che «quando creo una tortanuziale prediligo sempre lafrutta di stagione. Mi piaccio-no molto le torte alla nocciolae al cioccolato ma ultimamen-te punto su una nuova tenden-za, ovvero la Naked Cake, unatorta “nuda” o “spogliata” ditutta quella glassa zuccherinae copertura con crema al burroo panna. Dopo un pasto impe-gnativo come quello di unbanchetto nuziale, gli invitatiprediligono gusti poco edul-corati, sapori semplici, per

questo mi piace servire dolcicome spuma all’arancia novel-lina, fichi d’india e leccornieche interpretano i sapori dellanatura. Chi mi sceglie per il ca-tering di nozze sa bene che il mio buffet dei dolci è un“flying buffet”, un rinfresco“volante” dove gli ospiti stan-no spesso in piedi o si acco-modano su comodi pouf, assa-porando dolci finger comemousse, gelatine, cannoli epasticceria mignon». Per con-tro c’è chi, invece, ha pensatodi creare dessert table conce-pito come se fosse un giro delmondo in ottanta dolci. Il pa-sticcere ragusano Enzo Antocicol suo brand «Crescente» hadato vita ad un itinerario golo-so alla ricerca di nuovi sapori.«Abbiamo assecondato il te-ma del matrimonio, realizzan-do i dolci più rappresentatividei cinque continenti e dei

due poli - spiega Antoci - perfarlo però ci siamo prima ri-forniti delle materie prime cheprovenivano anch’esse dal pa-ese di riferimento. Ad esem-pio, il riso e la crema di tofudal Giappone, la frutta secca eil latte di cocco dall’Africa, lacarambola dall’India, il physa-lis dall’Asia, la cherimoya dal-l’America e dalla Cina il litchi».Ci sono volute due settimanedi lavoro con sei pasticceri chehanno lavorato a tempo pienoper realizzare dapprima tuttoil prodotto secco per poi, gliultimi due giorni, completarela torta nuziale Red Velvet rico-

perta con pasta di zucchero e ivari prodotti freschi. «I tavolisono stati organizzati a sche-ma come nel mappamondo,posizionati a giro mentre alcentro trionfava la torta a for-ma di mongolfiera. Trenta ca-merieri hanno servito questoimponente buffet di dolci co-me se fosse un vero e propriotour dei continenti- spiega ilpasticcere - Abbiamo comin-ciato a servire le ricette ameri-cane, ma sono state l’Africa el’Asia a sbalordire gli invitati».

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le novitàTra le curiosità ci sonoIl riso e la crema di tofu dal Giappone, la frutta dell’Africa

«Edizioni precarie», cartoline e diari per le nozze da favolaIl progetto ideato dall’architetto Carmela Dacchille, pugliese di nascita ma palermitana doc

C omplice è stato proprio un matrimonio,che ha condotto in Sicilia l’architettoCarmela Dacchille. Pugliese di nascitama palermitana d’adozione, la creativa

nel 2013 crea il progetto «Edizioni Precarie», unnuovo modo di concepire la precarietà della vi-ta, della carta, della scrittura e dell’artigianato.Lei cuce a mano le sue carte, le dipinge, le stam-pa, le timbra. Ma le sue carte possono conside-rarsi davvero fuori dagli schemi, perché Carme-la predilige solo carte alimentari, quelle che co-munemente servono per avvolgere pesce, car-ne, salumi o formaggi. Le decontestualizza, nesfrutta la resistenza, la ruvidezza o la consisten-za, a tratti vellutata a tratti addirittura oleosa,per creare piccoli quadernetti, cartoline e diaridi viaggi. «Diversi sposi mi hanno chiesto dicreare per loro una partecipazione o una bom-boniera su misura, perché volevano che quel bi-glietto o gift, comunemente usa-e-getta, ricor-dasse Palermo e che avesse dei rimandi con il

mare e con i peschi. Inoltre, gli sposi si augura-vano che quella carta diventasse un oggetto piùduraturo, così sono nati i primi inviti di nozze aforma di taccuini, libretti, tutti in serie limitata- racconta l’architetto Dacchille - Gli invitati liconservano con cura come se fosse una memo-ria. Ad esempio, per due giovani sposi che han-

no deciso di celebrare le loro nozze a Lampedu-sa, ho realizzato dei piccoli diari di bordo cheoltre a contenere tutte le informazioni relativeall’evento, potevano diventare un quadernettodove annotare l’esperienza del matrimonio,della vacanza e del viaggio», spiega Carmela. C’è chi ha scelto per il giorno del sì piccole car-toline su cui erano stampati a mano barche everdure, altri invece hanno prediletto i “quader-ni dei sogni” su cui è possibile imprimere leaspettative future dei due coniugi e di quelviaggio che in fondo è da considerare il matri-monio. «Chi si approccia ad “Edizioni Precarie”- continua l’artista - vuole che il biglietto non siauna forma di comunicazione effimera ma cheracconti la storia dei due sposi, magari tramiteimmagini e suggestioni a cui loro stessi sonolegati. Scegliamo così insieme le carte più giu-ste, da quelle più pop che quelle più eteree».

V. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

I lavoriNelle duefotoalcunecreazionidell’architettosiciliano

Le prelibatezzeNelle foto alcuni dolci tipici siciliani che vengono serviti durante il banchetto di nozze

La festa

Per la festa matrimonialein Siciliasono molto attesi i dolci,vere e proprieprelibatezzeculinariedell’isola

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PA6 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

In carriera

H a conquistato celebri-ties come Nicole Kid-man, Sarah JessicaParker, Angelina Jolie,

Kate Winslet, Halle Berry, Ma-donna e molte altre. Lei è lastilista milanese Luisa Becca-ria che insieme alle figlia Lu-cilla - nata come Lucrezia, Lu-dovico, Luna e Luchino dalsuo matrimonio con il princi-pe aristocratico siciliano LucioBonaccorsi di Reburdone, di-scendente di Lorenzo Borgiadel Castelluccio – sta portandoavanti la griffe nata nel 1984che porta il suo nome.

Questa commistione siculo-milanese è a tratti celata a trat-ti più evidente sia nella lineaready-to-wear che in quellabridal, dove forme addolciteda balze e merletti donano allevarie creazioni un’estetica de-cisamente romantica ed so-gnante.

L’artigianalità dei pizzi e deiricami siciliani hanno sicura-mente nutrito il romanticismotipico del brand, mentre, det-tagli sofisticati sia per i coctk-tail dress che per gli abiti dasposa conferiscono a sagomeclassiche quella raffinatezzaben modulata e quel un sensodi spontaneità.

Molti li considerano vestitida favola per via di quest’alluresofisticato, le forme sensuali ele trasparenze accentuano in-vece il temperamento contur-bante e vezzoso delle donne.

Dal prêt-à-porter ai capi ma-de-to-measure ogni capo ècreato seguendo i canoni dellasartorialità, senza perdere maidi vista la ricerca della bellezzae dell’armonia, fine comunetra madre e figlia.

Pizzi chantilly, merletti,sangallo si rivelano in tutto illoro splendore grazie ancheall’utilizzo di palette non stere-otipate. Luisa Beccaria, infatti,non rinuncia alla cromie vivi-de, ed ecco che compaiono suicapi le gradazioni del turche-se, dell’azzurro, del giallo, delrosso melograno ma anchenuance pastellate, che si subli-mano in sfumature inedite.

Senza tempo è la parola piùgiusta per descriverli: sarà pervia del taglio haute couture edi quel tocco fashion contem-

poraneo ma ciascuno di lorotraduce i desideri più intimidelle giovani spose e le avvolgein un’atmosfera fiabesca. Am-pie gonne, tagli a sirena, vo-lant, tulle, forme pulite, fluidochiffon sono ciò che movi-menta le silhoutte femminili.Tante le sfilate e presentazionidel brand in giro per il mondo,infatti, non appena la famigliaBonaccorsi vuole staccare dal-la frenesia delle vita quotidia-na si rifugia a nella loro tenutasiciliana «Borgo di Castelluc-cio», un castello e un villaggiodel XVIII secolo, incastonato tra Noto e Modica.

Il loro rifugio siciliano è unfeudo di cinque mila metriquadrati di terra con un borgosettecentesco costituito da pa-lazzo nobiliare, cappella e resi-denze per i contadini.

Un luogo di pace e tranquil-lità che grazie al tocco magicodi Luisa, è rinato sotto unanuova luce. Cipria, lilla, pescasi contendono la vicinanza delbianco, mentre tende di pizzoe copriletti ricamati riportanoalla memoria le atmosfere nar-rate nel racconto più famosodi Giuseppe Tomasi di Lampe-dusa.

L’armonia dona il giusto rit-mo a questa «isola felice», so-spesa nel tempo tra tradizionee innovazione, in grado diconferire ispirazione alle don-ne di casa Bonaccorsi-Becca-ria. Ma non finisce qui: Lucre-zia e Lucilla qualche anno fahanno dato vita al «LùBar», ilchiringuito nell’oasi di Vendi-cari a Noto. Un piccolo angolodi ristoro circondato da cannee arbusti all’ingresso dell’oasi,dove poter gustare piatti fred-di e drink. Una Sicilia tutta dascoprire ed amare.

Il concept piace anche al fra-tello Ludovico Bonaccorsi cheinsieme a Lucrezia e, coadiu-vato da un’Ape Piaggio gour-met, fa diventare il LùBar unangolo itinerante. Dalla Siciliaa Milano, arancini, cannoli ecioccolato di Modica fanno so-billare le papille gustative ditutti i passanti che si approc-ciano a gustare un vero slowstreet food realizzato con ma-terie prime d’alta qualità. Unafamiglia dalle mille sfaccetta-ture, insomma, che si lasciaentusiasmare dalla bellezza edal sapore delle cose semplici.

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fino a poco tempo fa tempo in Sicilia si usava tramandare il proprio abito da sposa, o i lunghi strascichi, di madre in figlia o addirittura in nipote. Quest’usanza non è del tutto scomparsa, infatti c’è chi ancora non rinuncia all’idea di sposarsi con il vestito «della mamma». Per evitare però che l’abito risulti demodé, bisogna intanto capire se il wedding dress in questione possieda delle parti davvero preziose - come pizzi e merletti ricamati a

mano (un tempo questo genere di dettagli minuziosi erano realizzati da ricamatrici professioniste o dalle suore) – facilmente riutilizzabili.Dopo di che è il caso di affidare il vestito ad abili sarte che rimoderneranno il taglio per non sembrare cloni della sposa che l’ha precedentemente indossato.

V. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La curiositàIl wedding dresstra businesse vecchie tradizioni

Luisa Beccaria, la stilista dei vipDa Nicole Kidman a Madonna: tutte le celebrità vestite dalla designer sicilianaOra punta sulla griffe per gli abiti da sposa con l’artigianalità di pizzi e ricami

Donna Franca Florio, et voilà la Belle EpoqueIspira la bridal collezione della stilista palermitana Morena Fanny Raimondo

P er D’Annunzio era l’Unica, il Kaiser Gu-glielmo II la chiamava invece La Divina, inmolti la conoscevano come Regina di Si-cilia, per tutti era semplicemente Donna

Franca. Ed è proprio a questo personaggio paler-mitano, simbolo di positività ed emancipazionefemminile che la stilista palermitana, MorenaFanny Raimondo, s’ispira per la sua bridal collec-tion firmata «More».

«Tutte le donne devono sentirsi un po’ comeDonna Franca Florio, gentildonna palermitana,moglie di Ignazio, uno dei massimi pionieri delsecolo, considerata ancora oggi simbolo di mag-gior prestigio della Belle Epoque, non solo sici-liana, ma europea», racconta la Raimondo. Neisuoi abiti couture si ritrovano i decori, i fiori, i guizzi dello stile Liberty di Ernesto Basile, ma an-che lo stile floreale presente nel Villino Florio,

Villa Igiea e, non ultimo, all’interno del TeatroMassimo.

Ciascuna creazione è un’ode a quel periodo dipieno fulgore palermitano che rivive attraversoricami, applicazioni e stampe su tessuti pregiati,come il cady di seta e il pizzo chantilly. «Gli abitida sposa vanno un po’ svecchiati - confessa Mo-rena Fanny Raimondo - la donna che si sposa inSicilia non ha più bisogno del matrimonio peruscire di casa, perché probabilmente già conviveo ha dei figli».

Poi aggiunge: «A tal proposito cerco di rappre-sentare le esigenze di queste nuove donne, emancipate, contemporanee, ma comunque le-gate alla tradizione, proprio come Franca Florio.Lei ha rappresentato il secolo siciliano per stile eavanguardia, non a caso quasi tutti i vestiti che acquistava, erano disegnati e creati solo per lei

dalla maison Worth a Parigi».Dopo il Polimoda a Firenze e collaborazioni

come modellista per molte aziende di rilevanzamondiale, Morena ha lavorato come costumistaper numerose produzioni cinematografiche perpoi, nel 2013, tornare a Palermo e creare il suopiccolo atelier concepito alla vecchia maniera.

«Come facevano le sorelle Fontana, disegno ibozzetti davanti alla cliente, scegliamo insieme itessuti e da lì prende pian piano vita l’abito sia dasposa sia da cerimonia, per invitate o testimo-ni>», spiega la stilista.

Lei ha scommesso sulla sua terra, cercando difare ciò che le piace nel luogo in cui risiedonotutti i suoi affetti e confessa: «Ognuno nel suopiccolo con la propria professione deve risolleva-re la Sicilia, attraverso un’etica del lavoro pulitaed onesta»

Tra i prossimi obiettivi della creativa: la parte-cipazione al salone «Sì Sposa Italia» a Milano,l’apertura del proprio brand verso mercati esteri,infine, una capsule coadiuvata dall’artista sicilia-na Angela Sottile.

V. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

In posaNelle foto sopra alcuni abiti da sposa, a destra la star del cinema, Nicole Kidman

Il personaggio La palermitana Fanny Raimondo

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Novembre 2016 PA7

La zonaIl paesinosi trovasul versante ionico, alle falde dell’Aspromonte.Il suo territorio è attraversato dalla Fiumara Bonamico. L’area ricopre una vasta zona all’internodel Parco nazionale fornendo alcuni dei luoghi più caratteristicie più belliDi grande interesseè ancheil lago Costantino

La storia Non solo in estateDa Capo Vaticano a Gerace, i luoghi delle nozze da sognoScegliere il luogo dove sposarsi in Calabria è un’impresa felice. Dalla montagna al mare, ogni posto si impone per la sua mediterranea bellezza. Tra questi, le spiaggette di Capo Vaticano a Ricadi è scelto dai fotografi che amano immortalare gli sposi tra le rocce. Dalla scorsa estate, il sindaco Giulia Russo ha dato la sua benedizione alle tante coppie di sposi che hanno coronato il loro sogno ai piedi del

Faro, a strapiombo sul mare. A pochi chilometri non può mancare la rinomata Tropea. Città magica, che sembra rapire gli sposi per il suo centro storico e le sue strette viuzze. E poi c’è la sua Isola Bella, dove sorge la cattedrale della Madonna richiestissima per i riti religiosi. Più a Nord non può mancare il Santuario di San Francesco di Paola. E sul mar Jonio c’è l’antico borgo di Gerace. (c.s.)

San Luca, dove in chiesaentrano solo le donnePer i matrimoni gli uomini restano all’esternoDon Strangio: «Rispetto per la figura femminile»

La mafia

San Luca è un comune di 3.936 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria.Il paesinocalabreseè consideratoil cuore pulsante della ‘ndrangheta calabrese

A San Luca, paese notoper le faide e le stragidi ‘ndrangheta, si haun forte rispetto per i

rituali religiosi. Che si tratti dicerimonie nuziali o di funera-li, il rito è molto rigido, prati-cato in base ad arcaiche con-suetudini. Da sempre, nel cor-so degli eventi pubblici le don-ne sono state insieme alle altredonne e gli uomini, a loro vol-ta, con gli uomini, in modo pa-rallelo e senza alcuna possibi-lità d’incontro. Si assiste, così,a celebrazioni religiose dove, ad entrare in chiesa, sono solole donne. Gli uomini restanofuori. E visto che gli inviatati aimatrimonio sono oltre 1000 laseparazione è particolarmentevistosa.

«E’ una scelta che nasce dalforte rispetto che si sviluppaintorno alla figura femminile,da considerare sacra e da pro-teggere. – ha spiegato il parro-co don Pino Strangio – Gli uo-mini preferiscono dare spazioalle donne, non passano maitra loro e si fermano sulle gra-dinate oppure nella piazza difronte la chiesa. Per loro, vieneinstallato un megafono, rivol-to verso la piazza gremita disoli uomini, per permetternel’ascolto del rito, senza peròentrare in chiesa». Questa rigi-da usanza non è stata osserva-ta solo in un caso. L’eccezionerisale al 2009 e ai fatti legati al-la strage di Duisburg. In quelperiodo s’era diffusa la convin-zione che la mala sorte si fosseimbattuta sulla popolazione eche bisognava chiedere unabenedizione per porre tregua

e far tornare la pace. A quelpunto, gli uomini del paesedovettero rinunciare alle anti-che pratiche e obbedire al par-roco Don Pino Strangio e al ve-scovo monsignor GiuseppeFiorini Morosini che li volleroradunare in Chiesa.

Solo in quel caso e in reli-gioso silenzio, successe il «mi-racolo» di San Luca che portògli uomini ad entrare in chie-sa. Ma i miracoli, del resto, so-no tali perché sono appuntounici. Le particolarità che con-traddistinguono questo paesi-no del Reggino non si fermanoa questa. A San Luca si va incontrotendenza rispetto a tut-te le statistiche nazionali sugliandamenti dei matrimoni.Mentre nel resto d’Italia vi è uncalo dei matrimoni, a maggiorragione se di rito religioso, aSan Luca, negli ultimi anni vi èstato un vistoso aumento, ov-viamente religiosi.

Chiaramente dal rito di fedesi passa poi ai festeggiamenti.In questo caso le parti si inver-tono. Per il banchetto convi-viale i protagonisti sono, inve-ce, i cuochi. Tutti rigorosa-mente uomini. Tra le pietanzeda portare a tavola, a San Lucavige la tradizione culinaria dioffrire pasta con carne di ca-

pra. «E’ preparata – ha aggiun-to don Strangio – dagli uominidel paese che seguono precisirituali e cuociono la carne conla legna, iniziando dalle 4 delmattino”. Un tempo, gli invita-ti, praticamente tutto il paese,erano sistemati nelle case che,per l’occasione, venivano aper-te, sgomberate dai mobili e of-ferte per il ricevimento. Daglianni 70 in poi, si usa una sala,realizzata appositamente, cheraccoglie l’intera comunità».Tra i regali, invece, la lista dinozze non è concepita. Si usala “busta con dentro i soldi”per dare sostegno agli sposi che dovranno affrontare il fu-turo.

Un aiuto che, di certo, nonmancherà, successivamente, di averlo in cambio in occasio-ne delle nozze della propria«famiglia».

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se pensate che i mesi migliori per sposarvi siano quelli primaverili, vi sbagliate, o almeno potreste decidere di optare per un matrimonio invernale. La stagione più fredda dell’anno può regalare emozioni uniche ai giovani sposini. Sono tante le location invernali per i matrimoni. Dicembre potrebbe essere il mese perfetto per scoprire una Taormina meno inflazionata

dai turisti, con un mare calmo, colori tenui e un’atmosfera da fiaba. Per chi al mare preferisce i borghi baroccheggianti, potrà decidere di sposarsi al Duomo di San Giorgio a Ragusa Ibla, il cuore della vecchia Ragusa che, al tramonto si illumina con le luci dei lampioni della strada. Da Ragusa a Ortigia, la perla di Siracusa, l’isola nell’isola. E poi, Noto, Scicli o Catania possono fare da

sfondo al giorno più bello. La parte occidentale della Sicilia offre il Duomo di Monreale, le chiese adornate dagli stucchi del Serpotta nel palermitano, le ville di Bagheria o la bellezza del borgo di Erice, tanto bella da essere stata immortalata da Pif nel suo ultimo film. Insomma la Sicilia renderà unico il vostro giorno.

Roberto Chifari© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Taormina a CataniaAnche in inverno location prestigiose

Non solo mare Una veduta di Taormina

La strageL’unica eccezionerisale al 2009per i fatti legatialla strage di Duisburg

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PA8 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

Quando il «sì» diventaoriginaleQ uelli che asseriscono che il

matrimonio è la tomba del-l’amore sono probabilmentegli stessi che sostengono latesi in base alla quale se le

mogli fossero buone, Dio si sarebbegià sposato. Eppure, come diceva Gio-vanni Verga, il matrimonio è come unatrappola per topi; quelli che son den-tro vorrebbero uscirne, e gli altri ci gi-rano intorno per entrarvi. Tutto sta acapire quale sia il modo migliore per entrarvi. Forse è per questo motivo,per sconfiggere la noia di una cerimo-nia, quella nuziale, basata sulla ripeti-tività di un rito, che molti si sono in-ventati modi diversi ed eccentrici perscambiarsi anelli e amore eterno. Ve-stendosi da Batman e Wonder Womanpiuttosto che da Peter Pan e Campa-nellino oppure, per scoraggiare i pa-renti in vena di pantagrueliche abbuf-fate, andandosene sul picco di unamontagna, in perfetta solitudine. Tan-to, l’ha detto pure Cecov: se avete pau-ra della solitudine, non sposatevi. InCampania tutte le stravaganze si con-centrano nel Castello di don Antonio,il Boss delle cerimonie. Si corre, si bal-la, si scherza, si canta e alla fine dellagiornata sono tutti spo(s)sati.

Alla maniera di Batman Tanto appassionati di fumetti da sposarsi vestiti da Batman e Wonder Woman. Ma la cosa più curiosa è che anche gli invitati si sono trasformati nei loro supereroi preferiti.

Trionfo di colombe È il minimo che può accadere agli sposi l’assalto

pacifico di uno stormo di colombe se si organizza il ricevimento nuziale

no stop e in chiave trash nel Castello di don Antonio con ripresa Real Time Come Samantha Cristoforetti La frase del prete è di rito: «Il marito può

baciare la sposa». Ma come si fa quando per essere originali lui e lei

hanno deciso di sposarsi con la gravità pari a zero?

Il picco dell’amore State temporeggiando sul matrimonio perché detestate il ricevimento con tutti i parenti che mangiano a scrocco? Ecco il modo migliore per dissuaderli dal partecipare.

di Gabriele Bojano

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Novembre 2016 PA9

Nozze sub Strani

sì ma fino a un

certo punto: le

nozze sub infatti

sono in costante

aumento.

Magari è

consigliabile

immergersi

senza abiti da

cerimonia anche

per favorire la

risalita

Come Samantha Cristoforetti La frase del prete è di rito: «Il marito può

baciare la sposa». Ma come si fa quando per essere originali lui e lei

hanno deciso di sposarsi con la gravità pari a zero?

Stile Halloween Dopodomani è la notte di Halloween e se qualcuno ha in serbo di sposarsi quale migliore occasione per un matrimonio zombie? È il modo per prendere alla lettera la frase: «finché morte non vi separi».

A torte in faccia C’è una coppia di sposi che un po’ per essere autoironici e un po’ per anticiparsi tempi e lavoro hanno deciso di ritrarsi sulla torta nuziale in un modo davvero originale con lei che prende lui a torta in facccia

Tuffi in piscina Ma è sempre valido il detto “sposa bagnata, sposa fortunata”. Per questi giovani sposini la scaramanzia viene prima di ogni altra cosa e quindi nel ricevimento non può mancare il fuoriprogramma: tuffo con rincorsa di lui e lei in piscina.

Sindrome di Peter Pan Quando si dice un matrimonio da favola:lui è Peter Pan e lei è Campanellino e tutt’intorno l’atmosfera è disneyana. Solo un dubbio: non è che un marito così acquisisca al momento del sì anche la famosa e perniciosa sindrome?

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PA10 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

Abbigliamento

U n momento che s iaspetta una vita intera,vedere il mondo attra-verso l’impalpabile re-

tina di un velo, essere per ungiorno la sposa che si sogna daquando si era bambine, forse èper questo che una delle cosepiù attese, emozionanti ecoinvolgenti per una donna èproprio la scelta dell’abito peril proprio matrimonio. Imma-ginato, disegnato, ammiratodalle riviste patinate, perchénessuna vuole arrivare impre-parata all’appuntamento conla grande moda sposa, un’oc-casione unica per indossareun abito da red carpet o da in-guaribile e romantica princi-pessa. Ma quali sono le ten-denze per la sposa 2017? Sicu-ramente le diverse maisonhanno tanto materiale per far-ci sospirare. Si parte dal coloredell’abito che resta fermamen-te ancorato sul bianco candi-do, leggero e seducente, rivisi-tando tessuti e modelli: chif-fon, tulle, sovrapposizioni leg-gere, ammettendo qualchevariazione con i colori pastel-lo, rosa, giallini e celesti tenuio piccoli dettagli a contrasto,impreziositi, a volte, da appli-cazioni floreali in 3D. Partico-lare intramontabile resta il ri-camo, sempre protagonista,pronto a caratterizzare unasposa romantica ma ancheuna boho chic, tendenza legataal mondo hippie, che resisteanche per il prossimo anno,con tessuti che osano con ilfloreale e con applicazioni dipetali e foglie.

Per chi poi vuole sedurreanche nel giorno del sì, non

mancano le proposte audaci,le più modaiole sono in perfet-to stile vintage, con scollaturevertiginose e stile a sirena, cheosano con dettagli a contrastoin nero. E poi la qualità, quellanon può mancare “un abito sivede dal rovescio” a precisarloè Pinella Passaro, stilista dasempre nel mondo degli abitida sposa, «mia madre mi allat-tava in sartoria – racconta – lamia famiglia fa moda da 4 ge-nerazioni, tutto è iniziato ametà ‘800 con il mio bisnonnoAndrea Passaro, e ora tocca ame e ai miei figli».

I consigli che un’esperta sisente di dare alle future sposesono semplici: «la tendenzaanche di quest’anno è la legge-rezza e la linearità, l’attenzioneper il particolare di qualità,noi con 10 punti vendita di ab-bigliamento e moda sposa traSalerno, Cava de’ Tirreni e Bat-tipaglia, abbiamo 70 dipen-denti e 30 sono sarte, questoperché la manualità, l’accor-tezza per il dettaglio fa tutto.Per il 2017 resiste il pizzo che èun must, un bel pizzo francesecucito da mani sapienti italia-ne. Anche l’abito romantico –aggiunge - è diventato più leg-gero, più etereo, importantis-simo poi il velo che è tornato alla grande, il velo fa sposa,non deve essere necessaria-mente imponente, anche a ta-glio vivo e leggero, è un ele-mento che da sempre affasci-na e che riprende le caratteri-stiche dell’abito». PinellaPassaro ne ha certo viste pas-sare di spose nei suoi camerini«donne moderne – precisa-sanno ciò che vogliono e mo-strano la propria femminilità,osando anche, di gran moda ètornato negli ultimi anni adesempio il pantalone e l’abitocorto. Molto spesso le giovanispose – continua – compranodue abiti, uno per la cerimoniae un secondo da indossare a fi-ne serata per ballare, proprioin questo andiamo loro incon-tro proponendo ad esempiovestiti scomponibili che dalunghi diventano corti, da lar-ghi, stretti». L’importante è sempre e comunque accon-tentare la sposa.

Sara Botte© RIPRODUZIONE RISERVATA

La curiositàAlla fiera di Trentoanche gli abitiper le coppie gay

Velo e pizzi sono sempre di modama si fa avanti la tendenza boho chic I consigli della stilista:«Oggi le spose vogliono osare rompendo con la tradizione e indossano pantaloni e abiti corti»

Tight e mezzo tight, se permettete parliamo anche di luiIl blu è il colore che non passa mai e che ammette solo variazioni di consistenza del tessuto e di nuance

Il papillon

Un’altra tendenza dell’ultimo periodo è l’uso del papillon, che, volendo seguire il bon ton, sarebbe previsto solo per il frac e lo smoking. Meglio quindi la classica cravatta argentata da cerimonia

C lasse, eleganza e charmeè quello che si chiede al-lo sposo, protagonista

del matrimonio, sempre congarbo e discrezione, anche pernon rubare la scena alla suadolce metà che resta sempre ecomunque al centro dell’atten-zione, a discapito di lui. Perquanto riguarda le tendenzemoda negli abiti per il giornodel sì non ci sono poi vie dimezzo, o si è eccentrici e fan-tasiosi, e accade specialmentenelle unioni civili, oppure ri-gorosi e conformisti, sceglien-do l’alta sartoria.

L’abito formale per eccel-lenza è il tight, adatto ovvia-mente ad una cerimonia so-lenne che si svolga di mattinae con la sposa in lungo, «bastipensare all’origine del termi-ne: il tight è inteso anche co-me morning dress, proprio

nati dalla seta, sempre e co-munque filati naturali».

Ma quali sono gli errori piùcomuni che si fanno nellascelta dell’abito da sposo? «Si-curamente l’errore più grosso-lano è indossare al matrimo-nio, proprio o altrui, lo smo-king, è un abito da sera e da ce-na e tale deve restare, non èfine neppure apportarvi dellemodifiche come rever in raso,più o meno stretti. Un’altratendenza dell’ultimo periodoè poi l’uso del papillon, che, volendo seguire il bon ton, sa-rebbe previsto solo per il frac elo smoking. Sicuramente unclassico intramontabile resta iltight lungo che impegna peròanche gli altri invitati uomini,o in alternativa il mezzo tightcon giacca a punta a lancia.Stanno tornando comunquedi gran moda anche la sempli-

cità e la finezza del grigio e ilblue per gli abiti».

Certo lo sposo non ha lepossibilità che ha la sposa perquanto riguarda la varietà discelta. «Si può giocare moltocon gli accessori che devonoessere rigorosi – consiglia Gio-giò – la cravatta, ad esempioche deve essere argentata, tipi-camente da cerimonia, pro-prio per distinguere lo sposodagli altri invitati, si può varia-re con il color perla, il bianco,azzardando delle micro fanta-sie tono su tono. La differenzaovviamente la fanno i dettagli,il rever, la spalla, le proporzio-ni, la gamba del pantalone, èquesto il bello del sartoriale, sipuò scegliere, non si è stan-dardizzati, i tessuti sono tan-tissimi e infinite le varianti».

S. B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Prima o poi qualcuno, attento all’evoluzione dei costumi, doveva pensarci: alla fiera “Sposi e bellezza sposa, Bridal Beauty”, promossa da Vip Sposi S.a.s, che si è svolta nello scorso fine settimana presso i padiglioni di Trento Fiere, tra i cinquanta espositori presenti c’è stato anche uno spazio ad hoc dove i visitatori hanno potuto trovare abiti diversi dai soliti smoking neri o grigi e che da quando è stata approvata la legge Cirinnà molte coppie omosessuali hanno scelto per il

giorno del sì. «C’è molto interessamento – ha spiegato Stefania Fasoli, responsabile marketing di Vip Sposi S.a.s - perché rispetto ai matrimonio tradizionali c’è una differenza di stile. C’è attenzione ai dettagli e soprattutto nulla viene lasciato al caso in questo giorno speciale. A partire dal vestito che viene preferito, la maggior parte delle volte, in stile barocco. Il total black spesso lascia spazio a colori che riprendono qualche significato della storia d’amore».

Vestiredi blu

Ci sono tante tradizioni che una sposa deve rispettare, ma quella di indossare qualcosa di blu al matrimonio è tra le meno note. Per sposarsi una donna deve arrivare alle nozze con una cosa nuova, una cosa vecchia, una cosa prestata, una cosa regalata e anche una cosa blu. Ma perché proprio blu? Semplice: il blu indica purezza e sincerità. Per questo motivo in passato spesso l’abito da sposa era blu. Anche le spose ebree erano solite indossare un nastro blu.

perché non va mai indossatola sera», a dirlo è Giogiò Ga-gliardi, titolare della storicasartoria D’ursi nel centro anti-co di Salerno dal 1898.

«Di gran moda è tornato ne-gli ultimi anni il mezzo tight,pantalone a righe, gilet grigioperla, giacca grigia, al massi-mo spigato tono su tono. Nonpassa mai col passare del tem-po – continua Gagliardi – il bluche negli ultimi anni ammettedelle variazioni, dal più scuro,al meno scuro, sempre contessuti e lane leggere, illumi-

Artigianato sartorialeDue modelli creatidalla maison di Pinella Passaro,dieci punti vendita e settanta dipendenti

Eleganza d’altri tempi Un modello di tight classico

Il commerciante«L’errore più comune?Indossare lo smoking che invece è abito da sera e da cena»

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Novembre 2016 PA11

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PA12 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

I personaggi

H anno intrecciato fiori ecreato composizionifloreali per tutti i piùgrandi eventi in Sicilia,

dal lancio del profumo di Ar-mani, alle cene di Dolce&Gab-bana, al Festival del Cinema diTaormina, fino ai matrimonida mille e una notte di artisti,personaggi e imprenditori ita-liani e internazionali. Loro so-no i fratelli Michelangelo e Se-bastiano Finocchiaro. Entram-bi dopo due background lavo-rativi differenti, focalizzano laloro attenzione su quella cheera la passione del padre, ov-vero coltivare fiori. Così nel1992 creano il loro progetto divita dedicato all’allestimentodi eventi e di matrimoni.

«Chi richiede il nostro aiutolo fa per i più disparati motivi,spesso perché attratti dal no-stro trascorso o perché ci han-no visto alle fiere di settore.Poi, dopo il primo appunta-mento, si accorgono che cipossono chiedere davvero ditutto. Perché oltre al singolofiore, riusciamo a fornire ainostri clienti anche l’illumina-zione, l’arredamento, vesten-do l’evento a tutto tondo e as-secondando qualsiasi tipo diesigenze», racconta Sebastia-no Finocchiaro.

I due flower designer hannodetto sì a svariate richieste co-me quando «ci hanno com-missionato un matrimonio so-lo per due (i due sposi) all’in-terno di un convento siracusa-no i cui testimoni erano glistessi monaci», svela Miche-langelo.

Che continua: «Abbiamoavuto come clienti moltibrand della moda e del lusso,come Patek Philippe ma ancheimportanti società di assicura-zioni americane, società israe-

liane e quest’estate per il lan-cio delle fragranze di Armani,insieme al loro ufficio stile ab-biamo creato delle composi-zioni floreali utilizzando glistessi fiori contenuti all’inter-no del bouquet olfattivo deiprofumi».

La coppia creativa si sta pre-parando già alla stagione 2017che vedrà come protagonistala tendenza «bohémien-chic,ovvero un tipo di allestimentoche mescola tocchi romanticiad uno stile apparentementedisordinato, “elegantizzato”però da oggetti preziosi, comecandelabri ed alzate in oro edargento. Dettagli floreali chesembrano a metà tra il selvag-gio e il naturale dove sono pre-senti boccioli che sembranoappena raccolti. Tra le varietàpiù usate per assecondarequesto trend, ci sono ranunco-li, peonie, anemoni, piantegrasse, gelsomini e bacche gri-gie», racconta Sebastiano. Ot-timo è il rapporto di entrambicon i vari wedding plannertanto da affermare «ci lavoria-mo bene, per noi sono una tu-tela, l’importante è che faccia-no bene il proprio lavoro di co-ordinamento. Loro devono ge-stire il problem solving neimomenti di crisi perché gli

sposi devono sentirsi rassicu-rati quando all’improvvisosorge un problema, che sia unritardo o un temporale im-provviso».

In questi 25 anni di attivitàciò che hanno conquistato è ilrapporto col cliente, un lega-me di fiducia, rispetto che ri-tengono impagabile. «Oltre lacommessa, ciò che ci interessaè il rapporto col cliente, parte-cipare emotivamente alla con-divisione di quei momentipieni di pathos. Se non ti lascicoinvolgere resto solo un for-nitore di materiali e noi non lovogliamo essere. Vogliamo la-sciarci trasportare dalle emo-zioni che i nostri clienti ci tra-smettono e costruire per lorouna cornice perfetta», rivelaElena, la moglie di Michelan-gelo.

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le locationNelle fotoa destrae in bassoalcuneimmaginidegliallestimentiche il gruppoguidatodai fratelliFinocchiarorealizzaperi matrimoni

«Ogni fuori è segno d’amore», suggeriva il detto. Sì ma ognuno di loro nasconde un significato intrinseco, quasi fosse un linguaggio in codice. In un evento ricco di tradizioni e simbologia quale il matrimonio, non si può fare a meno di conoscere il loro vero significato. La rosa, ad esempio, indica l’amore felice ma, in base alla nuance scelta, anche tenerezza, purezza e candore. Molto utilizzati sia per il bouquet sia per gli addobbi floreali in chiesa, i boccioli d’orchidea e di calla, rispettivamente,

emblema di raffinatezza e di bellezza sontuosa. Altrettanto apprezzati dai giovani sposi anche l’anemone, sinonimo di aspettativa e speranza; il tulipano che simboleggia l’amore nobile; l’iris simbolo di fede e giustizia; la margherita che rappresenta l’innocenza e l’amore fedele, infine, la gardenia che esprime gioia e sincerità. L’ortensia può essere utilizzata sia per manifestare gratitudine sia per dimostrare freddezza. (Ve. Co.)

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La curiositàI boccioli di callae di orchideanegli addobbi

Finocchiaro, ecco i fiori sicilianiper le cene di Dolce & GabbanaI fratelli Sebastianoe Michelangeloraccontano la tradizione florealeper i matrimoni

Il progettoNel 1992 hanno creato il loro progetto di vita dedicato agli eventie alle feste di nozze

Il business

Gli allestimenti sono fondamentali per la riuscita della festa di matrimonio. E’ un business rilevante gestito soprattutto da professionistie «artisti» del settore

Agalma Medusae, da Catania il designer delle spose del futuroLa siciliana Giovanni Micali con i suoi gioielli è diventata ormai un punto di riferimento per le nozze chic

È sempre stata legata almondo dei matrimonila designer cataneseGiovanna Micali che

con i suoi bijoux «Agalma Me-dusae» sarà presente all’inter-no della mostra «Gioielli AllaModa» fino al 20 novembre alPalazzo Reale di Milano. «Pri-ma di dedicarmi ai gioielli, in-fatti, ho anche lavorato comeun wedding planner, avevo so-lo 18 anni. Mi ricordo di averaiutato una sposa ad indossareun abito della sua famiglia.Abbiamo composto insieme ilvestito amalgamando i ricamisiciliani ed il filet appartenutia tre generazioni di donne del-la sua parentela», dice la Mica-li. Ma nel suo background cul-

turale non c’è stato solo il co-ordinamento di questo generedi eventi ma soprattutto unaformazione umanistica e clas-sica che le ha dato la possibili-tà di indagare a fondo le radici,la bellezza e la complessitàdella sua Sicilia.

Non è un caso, infatti, che isuoi monili trasudano lo spiri-to di una Sicilia colta e sofisti-cata, letteraria e mitologica,diventando lo specchio esteti-co di una società in continuaevoluzione. E’ la pietra lavicadel vulcano Etna, la madre cre-atrice, pietra potente e forteper carisma ed energia intrin-seca che caratterizza i gioielli«narranti» di Agalma Medu-sae. Giovanna tratta la roccia

scura come una gemma, la in-cornicia nell’oro e nell’argen-to, la accosta a pietre preziosee perle.

Nascono così vere e propriesculture realizzate con raminaturali di corallo rosso e rosa,che ricordando il movimentodegli anemoni di mare e asse-condano l’incedere di unadonna sirena/octopus tra lecorrenti subacquee di un’isolamitologica come la Sicilia. Il suo è un design di concetto,volto a mettere in luce il fasci-no e il significato dei simboli edelle cifre stilistiche che han-no contraddistinto la storia ela vita della Sicilia, da sempreimmersa in una doppia di-mensione, reale e fantastica,

sospesa tra classicità baroccaed essenzialità primitiva e contemporanea. La potenzaimmaginifica e la nettezzad’identità e di stile racchiusain orecchini, collane, pendentie gemelli cattura l’attenzioneanche degli sposi che scelgo-no Agalma Medusae per ilgiorno delle nozze. «Consigliosempre alle spose d’indossareun rametto di corallo rosso,anche nascosto, quale simbo-lo di prosperità», svela la desi-gner che continua «sposarsisull’Isola è come farlo su unset cinematografico, per viadei colori e della grandezzadegli scenari, garanzia di pas-sione e sensualità». (v. c.)

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Novembre 2016 PA13

L’evento

L o scorso 21 ottobre è sta-to un giorno destinato apassare negli annali del-la storia del Comune di

Reggio Calabria e di tutta laRegione. Proprio nel giorno incui si è svolta la manifestazio-ne nazionale contro la violen-za sulle donne, a palazzo SanGiorgio nella sala dei Lampa-dari, è stato celebrato il primomatrimonio gay in Calabria. Aconvolare a nozze sono statedue giovanissime ragazze ven-tenni, Fatima Ferro e Berna-dette Ficara, che hanno cosìcoronato il loro grande sognod’amore. Ad officiare la lorounione è stato il sindaco dellacittà Giuseppe Falcomatà, allapresenza, anche, del presiden-te nazionale dell’Arcigay Fla-vio Romani. Tra i presenti an-che un’ospite di grande rilievo.A fare loro gli auguri è stata,infatti, la presidente della Ca-mera dei Deputati, Laura Bol-drini, che ha voluto incontrarele due novelle spose in prefet-tura. Per la giovane coppia, è stata una grande sorpresa rice-vere, personalmente, gli augu-ri della presidente della Came-ra Laura Boldrini, che ha loroauspicato: «Una felice vita in-sieme e un grazie per aver datotestimonianza dell’emancipa-

zione delle donne in Italia».Per la Boldrini, presente a Reg-gio Calabria per partecipare al-la manifestazione contro laviolenza sulle donne, è statauna bella coincidenza la cele-brazione del loro matrimonioin una giornata simbolo di lot-ta a tutela dei diritti e della di-gnità delle donne: «Le due ra-gazze – ha continuato la Bol-drini - erano molto emoziona-

Organizzare un matrimonio è un’avventura economica di una certa rilevanza. Soprattutto in Calabria dove la cerimonia vede il coinvolgimento di circa 200 invitati. Così, il costo può variare dai 23 mila ai 78 mila euro. Si parte dalle partecipazioni e relativa spedizione, dai 500 ai mille euro. Voce principe di spesa è quella del tanto sognato abito di sposa che in media raggiunge i 10mila euro. A questo vanno aggiunti gli accessori (guanti – velo – calzature), l’acconciatura e il trucco che toccano i

mille euro. Lo sposo ha meno pretese per cui il suo abito può costare 4mila euro. Per le fedi il budget medio è di 2mila euro. Il servizio fotografico e video intorno ad una media di mille e cinquecento euro. Altra voce importante è quella relativa al ricevimento per cui, in media, si potrebbe pagare 120 euro a persona che moltiplicato per 200 invitati fa pensare alla richiesta di un mutuo.

C. S.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il casoSpese e curiosità,così il matrimoniodiventa business

La prima unione civile tra gaycon Laura Boldrini tra gli invitati

La cerimonia si è svoltaa Reggio CalabriaSposi Fatima Ferroe Bernadette Ficarra

Chi èLaura Boldrini (nella fotosopra)è la presidentedella Cameradei Deputati.A Reggio Calabriaha presenziatoalla primacerimoniadi matrimoniociviletra due lesbiche

te. Mi ha fatto piacere far lorogli auguri in questa giornataimportante per tutte le donne.E’ stata una bella coincidenza.Spero che questa loro unione vada avanti bene». Fatima eBernadette sono due ragazzegiovanissime, rispettivamentedi 20 e 24 anni, che stanno in-sieme da un anno e mezzo. Illoro è stato il classico colpo difulmine che, dopo essere scat-

tato, ha dato vita ad una pro-fonda storia d’amore. Senzadubbio, nel riuscire a incorni-c iare questo loro sognod’amore hanno, altresì, coro-nato il raggiungimento di untraguardo importante che haacquistato un forte significatosimbolico per l’intera comuni-tà omosessuale calabrese.

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATA

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PA14 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

Le dolcezze

L e spose lo sanno. Nelgiorno più bello della vi-ta, sono ormai fuori mo-da le ostentazioni anche

per quanto riguarda il simbolodella festa: la torta nuziale. Di-menticate le mastodontichestratificazioni barocche, glas-sate e rivestite da cascate difiori e sculture di zucchero adimmagine degli sposi. Oggisono di moda le torte nude, lenaked cake, per gli esperti. Imatrimoni, nell’ultimo decen-nio, sono sempre più simili adeventi mondani e sfilate dimoda e, in quanto tale, sogget-ti a diktat e tendenze del mo-mento, torta compresa.

«Le regole di base sonosempre le stesse – spiega CiraLombardi, cake designer dellapasticceria Lombardi di Mad-daloni (Caserta) - : il dolce nu-ziale deve essere almeno quat-tro piani, in sintonia con i co-lori, il tema (obbligatorio) del-la cerimonia e la stagionalità.Con mia sorella Angela, wed-ding planner, ci confrontiamoanche sui più piccoli dettagliper rispettare la scelta deglisposi al 100% . Se per l’estate siusano colori e sfumature piùdecise, in inverno optiamo pertoni freddi oppure, al contra-rio ora è di moda il color zuccache riprende le sfumature au-tunnali».

Pochi fronzoli ma tanta so-stanza; Benedetta Parodi edErnst Knam giudici di Bake OffItalia, in onda su Real Time,dettano legge: torte impecca-bili tecnicamente ma con po-che sovrastrutture come sug-gerisce la moda americana, ri-ferimento importante perquanto riguarda i dolci d’effet-to.

E se gli yankee promuovonoil minimalismo, che minimali-

smo sia: spogliate le torte! Lenaked cake infatti, altro nonsono che le torte di sempreprivate del vestito fatto di pa-sta di zucchero, vietata anchela panna o la semplice glassa delle tradizionali preparazionidi compleanno. Concessa sul-la superficie solo l’eccesso dicrema dell’interno spalmatocon la spatola o lasciato liberodi sbordare, falsamente a caso,decorato con elementi natura-li come frutta e fiori di stagio-ne e decorazioni essenziali.«Per l’inverno – specifica lacake designer – utilizzeremouna base decorativa fatta di le-gnetti, erbe del sottobosco,bacche e rametti di pino, arric-chita di spezie come la cannel-la per ricordare le atmosferenatalizie».

Questo tipo di torta è adattoai matrimoni in stile country, shabby chic o rustic chic, main generale sono le preferitedegli sposi che amano la puli-zia delle forme e l’essenzialità.

Nelle naked cakes inoltrenon ci sono falsi strati in poli-stirolo: la tecnica per rispetta-re la regola “dei 4 piani” èquella di costruire, se necessa-rio, solo il bordo di vera tortamentre l’interno resta vuoto.Attenzione però: sembrano

torte facili da realizzare ma so-lo apparentemente. È fonda-mentale scegliere un pastic-ciere specializzato poiché l’im-pasto deve essere impeccabile,così come la farcitura, che de-ve risultare compatta e ben di-stribuita con le decorazioni si-stemate ad arte considerandoche i difetti non possono esse-re nascosti.

Molto chic dunque la tortanuda, ma a quanto pare giàminacciata da una tendenzadecisamente più scenografica:«Ho già avuto diverse richiesteper quella che probabilmentesarà la prossima moda lancia-ta sempre dall’America – spie-ga Cira Lombardi -: la red vel-vet, una sorta di cheese chakedi lusso che io cerco di adatta-re, con le nostre materie pri-me, al gusto campano”.

Rosaria Castaldo© RIPRODUZIONE RISERVATA

MinimalismoDue esempi di naked cake, le torte nuziali che dall’America si sono diffuse anche in Italia. Impeccabili tecnicamente ma con poche sovrastrutture, senza copertura di panna o glassa

Una torta molto curiosa, che può ricordare vagamente l’indimenticabile cubo di Rubik, potrebbe essere la torta novità per gli sposi del 2017. Propone un effetto mosaico, è a forma di parallelepipedo, coloratissima ed elegante. Si può realizzare con un unico colore, magari anche declinato in più sfumature, oppure in molti colori a contrasto oppure ancora si possono

riprodurre fiori o altri soggetti esattamente come un vero mosaico. Altra torta da tenere d’occhio e che presto sarà disponibile nel campionario dei migliori pasticcieri campani è la geode cake, la torta nuziale che riproduce l’effetto dei minerali. Le decorazioni a mosaico si possono realizzare sulla pasta di zucchero bianca o sul fondente di cioccolato.

La novitàEffetto mosaico,nel 2017 comeil cubo di Rubik

Addio panna, glassa e pasta di zuccheroLe torte nuziali si sono messe a nudoLa nuova tendenza esplode in pasticceria:le naked cake decoratecon la crema internae la frutta di stagione

Interno vuotoNiente falsi strati in polistirolo: la regoladei 4 piani rispettatacol solo bordo di torta

C’era una volta nei confetti la sola mandorlaOggi la scelta è infinita: dalla frutta ai liquori, dal gusto babà a ricotta e pera

S e la “Maxtris” di Scisciano hapuntato, già da qualche anno,sulla faccia del popolare wed-

ding planner, Enzo Miccio, per unalinea di confetti esclusiva, significache il settore della confetteria sta su-bendo una rivoluzione. Non da me-no la storica “Crispo”, che dalla finedell’800 produce confetti a San Giu-seppe Vesuviano. L’azienda ha pun-tato infatti tutto su Belen Rodriguezma, grazie alla sua “Confettata Vip”,è anche stata “fornitore ufficiale”delle cerimonie di Elisabetta Canalise Elenoire Casalegno. Il fatturato nelsettore dei confetti è lievitato sensi-bilmente e questo non per le bom-boniere, ma grazie alla nuova modadella “confettata” impostasi, negliultimi cinque anni, sulle tavole di tutte le cerimonie nuziali che si ri-

spettino. Si tratta di una degustazio-ne di mandorle (ma anche nocciolee arachidi) che affianca il buffet deidolci finali. Ma dimenticate gli anti-chi confetti di mandorla bianchi,oggi la scelta è infinita, si parte daquelli alla frutta (arancia, limone,melone, pesca, cocco), al caffè, alcioccolato (Nutella, gianduia, fon-dente, profiteroles, panna e ciocco-lato, caramello), per arrivare aglispeciali (limoncello, rum, whisky,champagne, cherry). Per gli sposi akm zero, si consigliano i “regionali”(sfogliatella, pastiera, babà, ricotta epera) mentre per le spose di Natalel’attenzione andrà tutta agli speziati(peperoncino, zenzero, cannella) eai floreali.

Ro. Cas.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Simbolo di festa Un vassoio colmo di confetti, una prelibatezza che accompagna, anzi chiude, non solo i matrimoni ma anche i battesimi, le prime comunioni e le feste di laurea

Red Velvet

La Red Velvet Cake, detta anche torta di velluto rosso è una torta americana che ha la particolarità di avere il suo interno rosso brillante che fa contrasto con la farcitura e la copertura fatta da cremosa glassa bianca.

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 14 Novembre 2016 PA15

Le nozze povere Se siete bravi una cerimonia al risparmio può costare il 64% in meno I dati di Federconsumatori: contenendo le spese si arriva a circa 13 mila euroAnche quest’anno l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori ha monitorato i costi relativi ai matrimoni.Nel 2015 un “matrimonio tradizionale”, con 100 invitati, può costare da 35.624 a 59.809 euro, l’1% in più del 2014. Un aumento contenuto rispetto allo scorso anno sia contenuto, ma le cifre sono proibitive. Molte coppie sono quindi costrette a chiedere un prestito per le spese del matrimonio. Prestito

che, viste le precarie condizioni lavorative di molti giovani, spesso non viene erogato da banche o finanziarie, ma dalla famiglia stessa. Proprio per questo motivo stanno cambiando tendenze ed abitudini. In questo contesto si afferma sempre più il matrimonio “low cost”, per il quale si possono spendere circa 12.763,90 euro (il 64% in meno del matrimonio tradizionale).

Sposi in economiacon l’usato garantitoL’abito riciclato costa tra i 500 e i 700 euroLa luna di miele può andare nella lista dei regali

A ddio allo sfarzo e al-l’ostentazione, che inpochi possono ancorapermettersi. In tempi

di crisi, per la maggior partedella gente comune anche ilmatrimonio è ormai all’inse-gna del risparmio. Anche per-ché si tratta di cifre che appa-iono sempre più proibitive: sefino a qualche anno fa le stati-stiche mostravano un costomedio di circa 27 mila euro(poco meno di 40 mila al Sud e20 mila al Nord), nel 2015 unostudio dell’Osservatorio nazio-nale di Federconsumatori haevidenziato che un “matrimo-nio tradizionale” con 100 invi-tati può arrivare a costare da35.624 a 59.809 euro.

Per questo tendenze ed abi-tudini stanno cambiando velo-cemente. E prende sempre piùpiede il matrimonio low cost, per il quale – sottolinea ancoraFederconsumatori - si scendea circa 12 mila euro. Ma sulweb proliferano siti e blog chedispensano consigli utili perridurre ulteriormente il contofinale. I suggerimenti riguar-dano ognuna delle voci più

onerose, partendo dall’abito della sposa che negli ateliercosta diverse migliaia di euro(da 3 a 7 mila, secondo il re-port dell’osservatorio delle as-sociazioni dei consumatori).L’alternativa più diffusa sem-bra il noleggio, ma c’è chi nondisdegna di riciclare il vestitoindossato dalla mamma o daqualche amica, e chi preferisceinvece l’opzione outlet o ac-quisto on line: con una spesatra i 500 e i 700 euro è possibi-le trovare vestiti di qualità inraso, taffetà, organza, chiffon.Anzi, il sito mammeaspillo.itriporta la testimonianza di Va-lentina, che è riuscita a spun-tare una somma addiritturaassai inferiore, anche se conun po’ di batticuore e un pic-colo contrattempo: «Il mioabito, acquistato in uno shoponline a soli 79 dollari, è arri-vato due giorni prima del ma-trimonio, e le coppe del cor-petto erano enormi: per fortu-na un’amica è riuscita ad im-bottirmele a tempo di record».

Stesso discorso per l’auto. Ilnoleggio di una limousine conautista può superare i 1500 eu-

Il pranzo interminabile di nozze non è l’ideale per chi vuole risparmiare: meglio un buffet o solo taglio di torta

BuffetLow costEsempi di matrimonio a basso costo: una Fiat 500a noleggio e marmellate artigianali come bomboniere

ce a noi», raccontano Giulia eSimone sul sito nozzefurbe.it,che riporta una lunga serie ditestimonianze. E in questo ca-so il costo si aggira sui 40-50euro a commensale. Senzacontare che con un barattolinodi miele o di marmellata arti-gianale si può risolvere anchela questione bomboniere.

Per le foto, la soluzione piùeconomica è rinunziare all’al-bum, lasciando le immaginisu un supporto digitale estamparne solo una decina daincorniciare. Infine, il viaggiodi nozze: si può azzerare laspesa inserendolo nella listadei regali, con un sistema aquote.

Pietro Falco© RIPRODUZIONE RISERVATA

ro: meglio chiedere in prestitola berlina a un amico. O maga-ri – con un tocco ironico - unavecchia Fiat 500. Così comeper le partecipazioni: speden-dole via mail in formato elet-tronico, si risparmia sulla car-ta e sui francobolli. O sullostressante giro casa per casaper la consegna a mano.

Per i fiori, il consiglio è sce-gliere quelli di stagione, affi-dandosi a un fiorista di fidu-cia. Quanto al ricevimento, sesi vuole ridurre sensibilmentela spesa (che spesso supera il50% del budget) è indispensa-bile evitare il classico pranzocon numerose portate, perpuntare sul buffet. O su unagriturismo: «Cibo genuino, saporito e semplice, come pia-

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PA16 Lunedì 14 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno