Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha...

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Le edizioni del Mulino novità 2 /2010

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Page 1: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

Società editrice il MulinoStrada Maggiore, 3740125 Bologna (Italy)tel. 051256011fax 051256041diffusione @mulino.itconto corrente postalen. 15932403

In copertina: by Till Krech

ISBN 978-88-15-14729-5

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Mulino iscrivendosi alle mailing list per materia all’indirizzo

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Questo catalogocomprende le novità e le riproposte del Mulino da luglio a dicembre 2010.

Intersezioni 3

Contemporanea 6

Biblioteca paperbacks 7

Farsi un’idea 8

Biblioteca storica 9

Italia centocinquanta 10

Storia 11

Filosofia 14

Linguistica e critica letteraria 15

Politica 17

Sociologia 18

Psicologia 20

Economia 23

Diritto 25

Percorsi 28

Collaborazioni editoriali 31

Elenco generale delle novità e delle riedizioni 36

sommarionovità2/2010

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Dieci anni fa, il 5 settembre 2000, moriva Carlo Cipolla. Sto-rico economico di fama internazionale, scrittore arguto, Cipol-la è stato ed è uno degli autori più importanti e popolari del Mulino, cui è stato legato per quasi un trentennio da un rap-porto che era anche, o in primo luogo, di amicizia.A dispetto di quanto si legge nelle biblio-grafie, il primo titolo di Cipolla al Mulino non fu la Storia economica dell’Europa pre-industriale, uscita all’inizio del 1974 come numero 1 della collana «Universale paperbacks», ma un piccolo opuscolo in lingua inglese, Pepper, Wine (and Wool) as the Dynamic Factors of the Social and Economic Development of the Middle Ages, stampato in poche centinaia di copie fuori commercio alla fine del 1973. Era un divertimento erudito, al pari di quelle Basic Laws of Human Stupidity stampate sem-pre fuori commercio nel 1976, con cui diversi anni dopo, allorché fu vinta la resi-stenza di Cipolla a volgere quei suoi testi in italiano, andò a formare il sorprendente bestseller Allegro ma non troppo. Cipolla al Mulino ebbe dunque un inizio doppio, con il volto serio di un panorama di storia economica destinato a formare generazioni di studenti, e il volto sorridente dello scherzo. A pensarci bene, fu questo doppio registro a caratterizzare il suo apporto al Mulino. Fu lui, insieme ad altri studiosi come Carlo Poni e Vera Zamagni, a fare della storia economica uno dei settori caratterizzanti del Mulino; ma fu Cipolla anche colui che con il suo esempio additò un modo diverso di avvicinare i lettori, coniugando cordialità e rigore. Nella storia editoriale del Mulino, sviluppi come la collana «Intersezioni» difficilmente sarebbero pensabili senza Cipolla.A dieci anni dalla scomparsa il Mulino ha voluto dunque ricor-dare Carlo M. Cipolla riportando alla luce, per le cure di

Giovanni Vigo, una piccola e gustosa scelta di sue Piccole cronache (pp. 124, € 10) pubblicate sui giornali. I lettori dei suoi libri sanno come Cipolla sapesse fissare in poche pagine, con il suo stile leggero ed esatto, non solo storie e indagini minute (sulle monete, sulle epidemie, sulle tecnologie e i commerci), ma anche secolari dinamiche eco-

nomiche e sociali. Basti ricordare ricerche come Cristofano e la peste e I pidocchi e il Granduca, o la storia degli orologi (Le macchine del tempo) e delle innovazioni navali e militari europee (Vele e canno-ni), oppure la parabola vertiginosa dell’ar-gento spagnolo nell’economia moderna raccontata in Conquistadores, pirati, mer-catanti. La brevità si addiceva alla lucida intelligenza e alla penna arguta di Cipolla. Per questo gli era congeniale anche la dimensione della collaborazione giornali-stica, che egli coltivò, con misura ma con regolarità, nell’ultimo quindicennio della vita. Ai giornali amò affidare piccole vicen-de particolari nate da una ricerca o da un documento, e parabole ed elzeviri centra-ti sulla sua prediletta storia delle monete e dell’economia. Anche poche decine di righe di un elzeviro possono essere suffi-cienti per illuminare un processo storico, per additare l’insegnamento che fatti lontani possono dare al lettore di oggi,

per trovare «la morale della storia». Così accade in queste piccole cronache, in cui ritroviamo il timbro inconfondibile della sorridente ma aguzza intelligenza storica di Cipolla.

Difficilmente nelle città italiane manca una via intitolata a Solfe-rino. Negli anni in cui il neonato Stato unitario celebrava la propria epopea con monumenti e lapidi e ribattezzava le vie dei centri urbani attingendo al nuovo martirologio risorgimentale, il

Nuove storie «extra vaganti» per ricordare la penna arguta e intelligente di Carlo Cipolla

Un bestseller internazionale

Intersezioni

Trecentomila copie vendute in Italia, tradotto in una decina di paesi, l’esilarante pamphlet che contiene i due saggi satirici Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo e Le leggi fondamenta-li della stupidità umana è diventato un vero libro di culto.

Carlo M. Cipolla Allegro ma non troppopp. 84, € 8,80

edizione rilegata con le illustrazioni di Tullio Pericolipp. 112, € 15

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nome di quel piccolo comune del Mantovano fu certo uno dei più utilizzati, e non senza ragione. Intorno a Solferino, infatti, il 24 giugno 1859 fu combattuta una delle più sanguinose battaglie dell’intero Ottocento. Il successo mili-tare conseguito dall’esercito franco-piemontese comandato da Napoleone III contro le truppe austriache di Francesco Giuseppe pose fine alla seconda guerra d’indipendenza e segnò il passaggio della Lombardia al regno dei Savoia. La violenza degli scontri, il numero dei caduti e dei feriti dall’una e dall’altra parte suscitarono enorme impressione in tutta Europa. Un giova-ne uomo d’affari svizzero che era presente sul campo di battaglia, Henry Dunant, venne indotto dallo spettacolo della carneficina a or -ganizzare quella prima attività di assistenza che sarebbe sfociata di lì a qualche anno nella fon-dazione della Croce Ros sa. In Solferino. Sto-ria di un campo di battaglia (pp. 140, € 12) Ulrich Ladurner, corrispondente di guerra e scrittore, ripercorre i luoghi e gli avvenimenti di quel giorno servendosi di una guida molto particolare: il diario di suo bisnonno, che a Solferino combatté nelle file austriache. Su questo piccolo pellegrinaggio personale Ladur-ner tesse un racconto disincantato, fine e lieve sulla guerra, sulle sue mitologie, sul destino e le fantasie degli esseri umani.

Scrittore e giornalista di origine predappiese, e autore già di due documentati studi sulla famiglia Mussolini (con la quale è anche lontanamente imparentato), Vittorio Emiliani ha voluto dedicare il suo nuovo libro, Il fabbro di Predappio. Vita di Alessandro Mussolini (pp. 208, € 15), al padre di Benito. Primo della famiglia a lasciare il lavoro della terra per il mestiere di fabbro, Alessandro Mussolini è una figu-ra tipica della turbolenta Romagna di fine Ottocento, malata di

«pulètica». Fin da giovanissimo acceso militante prima dell’anarchismo rivoluzionario poi del socialismo, amico di Andrea Costa, assessore e lungamente consigliere comunale a Predappio, «Sandrein» fu una testa calda che ebbe indub-biamente una decisiva influenza sulla forma-zione del figlio. Potendo contare su un’intima frequentazione di quella realtà locale e familia-re, oltreché su una approfondita conoscenza della storia dell’anarchismo e del primo sociali-smo, Emiliani traccia un puntuale e gustoso ritratto di Alessandro Mussolini e del suo ambiente, e così facendo illumina il contesto in cui Benito trascorse gli anni della formazione. Anni rivoluzionari su cui poi il «duce del fasci-smo» tese a sorvolare, finendo così per mettere in ombra anche la memoria del padre.

Sull’idea della «fine» sembra che tutti i nostri pensieri debbano arenarsi in un groviglio di contraddizioni: che si tratti della fine individuale che chiamiamo morte, o di quella collettiva che nella tradizione occidentale è stata rappresen-tata in termini simbolici dall’Apocalisse, o secondo il paradigma della catastrofe. Su que-sto tema è però cresciuta una vasta e lussureg-giante foresta di immagini. Oggi, la crisi della modernità – il grande quadro che racchiude crisi di ordine ecologico, economico e politico – ripropone prepotentemente il tema della fine e il suo inventario simbolico. Ecco allora che le

«icone della fine» elaborate all’interno del grande codice della tradizione occidentale rioccupano gli spazi dell’immaginario. Con Icone della fine. Immagini apocalittiche, filmografie, miti (pp. 232, € 16) il filosofo Andrea Tagliapietra esplora gli effetti, in alcuni luoghi simbolici significativi della vita moder-na e contemporanea, ma soprattutto nei prodotti dell’industria culturale dei nostri giorni, di quel complesso di temi e problemi

INTERSEZIONI

Società editrice il Mulino

SOLFERINO

Il 24 giugno 1859 intorno a Solferino, piccolo comune del Mantovano, fu combattuta una delle più sanguinose battaglie dell’intero Ottocento. Il successo militare conseguito dall’esercito franco-piemontese comandato da Napoleone III contro le truppe austriache di Francesco Giuseppe pose fine alla seconda guerra d’indipendenza e segnò il passaggio della Lombardia al regno dei Savoia. La violenza degli scontri, il numero dei caduti e dei feriti dall’una e dall’altra parte suscitarono enorme impressione in tutta Europa. Lo svizzero Henry Dunant, presente sul campo di battaglia, ne fu indotto a organizzare quella prima attività di assistenza che sarebbe sfociata di lì a qualche anno nella fondazione della Croce Rossa. L’autore di questo libro ripercorre i luoghi e gli avvenimenti di quel giorno servendosi di una guida molto particolare: il diario del proprio bisnonno che a Solferino combatté nelle file austriache. Ne risulta un racconto lucido e disincantato sulla guerra e sulle sue mitologie.

ULRICH LADURNER

Meranese, giornalista del settimanale tedesco «Die Zeit», ha pubblicato fra l’altro «Die Asadis. Liebe, Tod und Politik in Teheran» (2006) e «Bitte informieren Sie Allah. Terrornetzwerk Pakistan» (2008).

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OIntersezioni

ULRICHLADURNER

SOLFERINOStoria di un campo

di battaglia

ilMulinoilMulino Intersezioni

12,00Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: C. Ademollo, «Battaglia di S. Martino», (1859-69) © Archivi Alinari, Firenze. Per concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

VITTORIO EMILIANIIL fAbbRO

dI pREdAppIOVita di Alessandro Mussolini

ilMulinoilMulino Intersezioni

Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: © Corbis

Società editrice il Mulino

15,00

IL fAbbRO dI pREdAppIO Questo volume è dedicato a un «altro» Mussolini: Alessandro, il padre di benito. primo della famiglia a lasciare il lavoro della terra per il mestiere di fabbro, fin da giovanissimo acceso militante dell’anarchismo rivoluzionario poi del socialismo, amico di Andrea Costa, assessore e lungamente consigliere comunale a predappio, «Sandrein» è una figura tipica della turbolenta Romagna di fine Ottocento, malata di «pulètica». potendo contare su un’intima frequentazione di quella realtà locale e familiare, oltreché su una approfondita conoscenza della storia dell’anarchismo e del primo socialismo, Emiliani traccia un puntuale e gustoso ritratto di Alessandro Mussolini e del suo ambiente, e così facendo illumina il contesto in cui benito trascorse gli anni della formazione. Mostra infine come il duce tendesse poi a mettere da parte la memoria del padre, insieme a quella della propria giovinezza rivoluzionaria.

VITTORIO EMILIANI

Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007). Sono usciti da donzelli i due recenti libri autobiografici «Vitelloni e giacobini» e «Orfani e bastardi» (2009).

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Intersezioni

Sotto un titolo apparentemente (ma solo apparentemente) provocatorio, con Il paese più stupido del mondo (pp. 184, € 14) Claudio Giunta al ritorno da due mesi trascorsi in Giappone ha scritto un intelligente e divertente resoconto della sua esperienza. Un saggio sul Giappone, ma solo apparentemente. Se parlate con un europeo che ha vissuto per vent’an-ni in Giappone vi dirà: «Vent’anni non sono sufficienti. Avevo le idee più chiare quando sono arrivato qua». Per capire un’altra cultura, un altro popolo, servono decenni, e non è detto che bastino. Ma quanti sono quelli che vivono per vent’anni in Giappone, o a Londra, o a New York, o a Sharm-el-Sheikh? Pochi. Molti di più sono quelli a cui capita di passarci una settimana, o un mese, o un semestre, o un anno: per una vacanza, o per studio o lavo-

ro, o perché una moglie o un marito sono nati lì. Questa temporanea estraneità al luogo in cui ci troviamo, que-

sto «passare per» un paese o una città che lasce-remo presto, e che presto dimenticheremo, è

uno dei tratti peculiari dell’esperienza moderna. Ecco perché la descrizione di questo genere di esperienza è interes-sante: perché questo spaesamento prima o poi riguarda tutti. Il paese più stupido del mondo è allora sì un saggio sul Giappone, ma non vi si dice niente di profondo o di originale sul Giappone.

Non è un saggio su un luogo ma sull’espe-rienza di un luogo. Il fatto che il luogo non

sia Londra o New York o Sharm-el-Sheikh ma il Giappone (che naturalmente non è il paese più

stupido del mondo) rende tutto più difficile, interessan-te e, inevitabilmente, superficiale. Ma la superficie conta.

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INTERSEZIONI

che, nel linguaggio teologico tradizionale, ineri-scono ai cosiddetti novissimi, vale a dire a quella «dottrina delle cose ultime» che concer-ne la morte, l’immortalità, il problema del male, ma anche l’escatologia collettiva, ovvero la fine dei tempi, la fine del mondo, il castigo degli empi e la salvezza dei giusti. Guidato dalle coordinate teoriche tratte dal breve saggio di Kant su La fine di tutte le cose, che affida all’or-gano dell’immaginazione l’esplorazione di quell’abisso di fronte a cui si arresta il pensiero e che riconosce nell’Apocalisse di Giovanni e, in generale, nei simboli della religione ebraico-cristiana inerenti il Giudizio finale, i mezzi con cui nella nostra cultura si è cercato di dar senso alla nozione di una fine assoluta, Tagliapietra attraversa così una serie di immagini apocalittiche, con partico-lare riguardo per quelle proposte dal cinema, dalla letteratura e dai mezzi di intrattenimento di massa: da Titanic ad Apocalypse now, da The Day After al Conte Dracula e a Frankenstein, fino

alla Mummia e ai più recenti ed esotici Zom-bie. Si tratta, da principio, di vedere il nesso che, nell’immaginario contemporaneo, si istitu-isce fra la persistenza delle figure apocalittiche dell’archetipo testamentario che si esprime in alcuni generi e in alcuni temi particolari del cinema commerciale e la considerazione teori-ca, autoriale, dello statuto stesso dell’immagine cinematografica intesa come immagine apoca-littica, cioè interpretando l’Apocalisse secondo il suo significato originario di visione, contempla-zione e svelamento della verità. Tagliapietra analizza poi tre specifiche tematizzazioni delle icone della fine: quelle concernenti il male, la morte e la fine del mondo intesa secondo il paradigma che legge, invece, l’Apocalisse come

catastrofe. In conclusione analizza il mito di don Giovanni, cer-cando di evidenziare gli elementi apocalittici che ne muovono l’intreccio e che rispecchiano la dialettica, costitutiva del senso, che è propria dell’età moderna.

ANDREA TAGLIAPIETRAICONE DELLA FINE

Immagini apocalittiche, filmografie, miti

ilMulinoilMulino Intersezioni

Cover design: Miguel Sal & C

Società editrice il Mulino

16,00

ICONE DELLA FINEL’idea della «fine» sembra suscitare un groviglio di contraddizioni: che si tratti della fine individuale che chiamiamo morte, o della fine collettiva che nella tradizione occidentale prende le forme simboliche dell’Apocalisse o quelle reali della catastrofe, questo evento non può essere veramente «pensato». Dove si ferma il pensiero sorgono le immagini. Ed è una vasta e lussureggiante foresta di immagini quella che oggi, con la crisi della modernità – il grande quadro che racchiude crisi di ordine ecologico, economico e politico – viene prepotentemente alla ribalta. Le «icone della fine» occupano quegli spazi dell’immaginario che sempre più coincidono con i miti della cultura di massa, del cinema e delle narrazioni popolari. Dal Titanic ad Apocalypse now, da The Day After al Conte Dracula e a Frankenstein, fino alla Mummia e ai vari Zombie e Vampiri, un viaggio attraverso le immagini dell’apocalisse individuale e collettiva che popolano la mente umana.

ANDREA TAGLIAPIETRA

Insegna Storia della filosofia e Storia delle idee ed ermeneutica filosofica nell’Università San Raffaele di Milano. Fra i suoi libri: «La forza del pudore» (Rizzoli, 2006), «Filosofia della bugia» (Bruno Mondadori, 20082), «La metafora dello specchio» (Bollati Boringhieri, 2008), «Il dono del filosofo» (Einaudi, 2009), «Non desiderare la donna e la roba d’altri» (con G. Ravasi, Il Mulino, 2010).

TAG

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FINE

Intersezioni

Con i primi tre titoli pubblicati prima dell’estate ha preso avvio nella collana «Voci», una piccola e originale serie di volumi tutta dedicata ai comandamenti. Quelle tavole della legge imparate a memoria, all’ombra delle sagrestie, nei corsi di dottrina sono solo relitti del passato o principi validi in ogni luogo e in ogni tempo? Riflettere sui comandamenti significa in realtà ripercor-rere le tracce di un’etica comune: non solo scoprire le carte dei monoteismi che per adesione o per contrasto hanno con-dizionato le vicende umane, ma interrogarsi sui nodi cruciali del nostro vivere, la legge, la famiglia, la proprietà.Dieci saggi brevi, ciascuno dedicato a un comandamento, più un undicesimo per il comandamento nuovo, quello del Dio-Uomo, «ama il tuo prossimo».In ciascun volume due autori, con una storia culturale e una sensibilità diversa, si confrontano sull’attualità o inattualità dei comandamenti, ne cercano il rap-porto con la sfera laica dei diritti e doveri umani, vi scorgono la trama per capire la nostra origine e il nostro tempo.La serie è stata aperta da Io sono il Signore Dio tuo di Massimo Cacciari e Piero Coda, cui sono seguiti Onora il padre e la madre di Giuseppe Laras e Chiara Saraceno e Non rubare di Guido Rossi e Paolo Prodi.Escono ora i due titoli nuovi, che presentiamo qui.Nel corso del 2011 la serie poi si concluderà con Non ti farai idolo né immagine di Salvatore Natoli e Pierangelo Sequeri, Non nominare il nome di Dio invano di Carlo Galli e Piero Stefani, Non uccidere di Adriana Cavarero e Angelo Scola, Non commettere adulterio di Eva Cantarella e Paolo Ricca, Non dire

falsa testimonianza di Tullio Padovan e Vincenzo Vitiello, infine Ama il prossimo tuo di Enzo Bianchi e Massimo Cacciari.Santificare la Festa (pp. 144, € 12) è il comandamento con cui si misurano Massimo Donà e Stefano Levi Della Torre. Sotto il ritmo settimanale dei nostri week-end batte inavvertito il ritmo biblico del Settimo Giorno, ossia del Sabato ebraico e della Domenica cristiana. Festa e vacanza sono entrambe un momento di ricreazione di sé, anomalia e interruzione delle fatiche feriali. Ma le vacanze sono tempo «vacante», tempo vuoto da riempire ad arbitrio privato; il giorno di Festa presup-pone invece un tempo pieno, è l’atto di fermarsi per rielabo-rare quanto compiuto, momento ritualizzato di rigenerazione

sociale, tempo collettivo dedicato al sacro ma anche alle relazioni intime con se stessi e con l’altro.Non desiderare la donna e la roba d’altri (pp. 164, € 12): sul comandamento più inattuale, l’ulti-ma e la più inascoltata Parola, si confrontano invece Gianfranco Ravasi e Andrea Tagliapietra. La vita scorre sul filo teso del desiderio che condiziona l’agire dell’uomo facendogli compiere grandi voli o trascinandolo in vertiginose cadute. Dalla legge mosaica al messaggio cri-stiano, dalla classicità al pensiero moderno, la cultura occidentale ha

sperimentato questa duplice natura del desiderio: impetuoso vortice di energia vitale e abisso insaziabile che risucchia ogni cosa. Il comandamento biblico impone ordine e misura a questa naturale tendenza dell’uomo. Cosa può significare non desiderare nell’era della fantasmagoria delle merci e della società dei consumi?

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Insegna Storia della filosofia e Storia delle

idee ed ermeneutica filosofica nell’Univer-

sità Vita-Salute San Raffaele di Milano. Tra

le sue pubblicazioni: «La forza del pudo-

re» (Rizzoli, 2006), «Filosofia della bugia»

(Bruno Mondadori, 20082), «La metafora

dello specchio» (Bollati Boringhieri, 2008)

e «Il dono del filosofo» (Einaudi, 2009).

ANDREA TAGLIAPIETRA

Arcivescovo, è presidente del Pontificio

Consiglio della Cultura e delle Pontificie

Commissioni per i Beni culturali della

Chiesa e di Archeologia Sacra. Tra le sue

pubblicazioni: «Breviario laico» (20072),

«Le porte del peccato» (2007), «Le parole

e i giorni» (2008) e «500 curiosità della

fede» (2009), tutte edite da Mondadori.

GIANFRANCO RAVASI

E 12,00

ilMulino

Cover design: Miguel Sal & C

IO SONO IL SIGNORE DIO TUO NON TI FARAI IDOLO Né IMMAGINE NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO SANTIFICARE LA FESTA ONORA IL PADRE E LA MADRE NON UCCIDERE NON COMMETTERE ADULTERIO NON RUBARE NON DIRE FALSA TESTIMONIANzA

NON DESIDERARE LA DONNA E LA ROBA D’ALTRI AMA IL PROSSIMO TUO

NON DESIDERARE LA DONNA E LA ROBA D’ALTRI

La vita scorre sul filo teso del desiderio che

condiziona l’agire dell’uomo facendogli com-

piere grandi voli o trascinandolo in vertigino-

se cadute. Dalla legge mosaica al messaggio

cristiano, dalla classicità al pensiero moder-

no, la cultura occidentale ha sperimentato

questa duplice natura del desiderio: impetuo-

so vortice di energia vitale e abisso insaziabi-

le che risucchia ogni cosa. Il comandamento

biblico impone ordine e misura a questa

naturale tendenza dell’uomo. Cosa può signi-

ficare non desiderare nell’era della fantasma-

goria delle merci e della società dei consumi?

Il comandamento più inattuale che costitui-

sce l’ultima e la più inascoltata Parola.

GIANFRANCO RAVASIANDREA TAGLIAPIETRA

Icone del passato o principi validi in ogni luogo e in ogni tempo?

ilMulino

GIANFRANCO RAVASIANDREA TAGLIAPIETRA

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Insegna nella Facoltà di Architettura del

Politecnico di Milano ed è stato membro

del Consiglio della Comunità ebraica di

Milano. Tra le sue pubblicazioni: «Essere

fuori luogo, il dilemma ebraico tra diaspora

e ritorno» (Donzelli, 1995), «Zone di

turbolenza: intrecci, somiglianze, conflitti»

(Feltrinelli, 2003), «Democrazia, legge e

coscienza» (con C. Magris, Codice, 2010),

«Il forno di Akhnai» (con V. Franzinetti e

J. Bali, La Giuntina, 2010).

STEFANO LEVI DELLA TORRE

Insegna Filosofia teoretica nell’Università

Vita-Salute San Raffaele di Milano. Tra le

sue pubblicazioni: «Filosofia della musi-

ca» (2006), «Arte e filosofia» (2007),

«I ritmi della creazione» (2009), «Filosofia.

Un’avventura senza fine» (2010), tutte

edite da Bompiani; «L’aporia del fonda-

mento» (2008) e «Il tempo della verità»

(2010), edite da Mimesis.

MASSIMO DONÀ

E 12,00ilMulino

Cover design: Miguel Sal & C

IO SONO IL SIGNORE DIO TUO

NON TI FARAI IDOLO Né IMMAGINE

NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO

SANTIFICARE LA FESTA

ONORA IL PADRE E LA MADRE

NON UCCIDERE

NON COMMETTERE ADULTERIO

NON RUBARE

NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA

NON DESIDERARE LA DONNA E LA ROBA D’ALTRI

AMA IL PROSSIMO TUO

SANTIFICARE LA FESTA

Sotto il ritmo settimanale dei nostri

week-end batte inavvertito il ritmo biblico

del Settimo Giorno, ossia del Sabato ebraico

e della Domenica cristiana. Festa e vacanza

sono entrambe un momento di ricreazione di

sé, anomalia e interruzione delle fatiche feria-

li. Ma le vacanze sono tempo «vacante»,

tempo vuoto da riempire ad arbitrio privato;

il giorno di Festa presuppone invece un

tempo pieno, è l’atto di fermarsi per rielabo-

rare quanto compiuto, momento ritualizzato

di rigenerazione sociale, tempo collettivo

dedicato al sacro ma anche alle relazioni inti-

me con se stessi e con l’altro.

MASSIMO DONÀ

STEFANO LEVI DELLA TORRE

Icone del passato o principi validi

in ogni luogo e in ogni tempo?

ilMulino

MASSIMO DONÀ

STEFANO LEVI DELLA TORRE

I Comandamenti

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Dopo aver affrontato due anni fa Il rebus ener-getico della società contemporanea, nel suo nuovo intervento, Si fa presto a dire nuclea-re. Riflessioni di un nuclearista non penti-to (pp. 184, € 14), con la consueta verve Alberto Clô mette a fuoco il tema dell’energia nucleare, oramai reiscritto nell’agenda nazionale. A sentire certi politici del fare o certi ecologisti convertiti dell’ultima ora, sembrerebbe che l’Italia sia oggi il paese più entusiasta e convinto delle virtù del nucleare. È vero che nel paese non c’è una sola centrale attiva, ma – dicono – è tutta colpa del referendum del 1987 e di alcuni abili manipolatori del pensiero collettivo. Per rimedia-re ai danni che ne sono seguiti, abbattere i costi dell’elettricità ed essere competitivi bisogna dun-que rientrare nel settore. Una scelta condivisibile, sostiene Clô, da nuclearista convinto ma non fazioso qual è; una scelta tuttavia maledetta-mente complessa che richiede molte condizioni a partire da una forte condivisione politica e sociale. Per questo ripercorre con sferzante e amara ironia la travagliata storia del nucleare ita-liano sgombrando il campo da alcune verità di comodo e cercando di trarne degli insegnamen-ti per il futuro. Per non replicare quegli stessi errori, per evitare altri sprechi, danni e illusioni.Con La Repubblica dei media. L’Italia dal politichese alla politica iperreale (pp. 172, € 15) Carlo A. Marletti ripercorre l’evoluzio-ne della comunicazione politica nell’Italia repubblicana. Perché, se la televisione è così potente, Berlusconi si è premurato di avere dei giornali che lo fiancheggino, e mostra di saper-sene servire contro i suoi avversari? E perché Massimo D’Alema dice di preferire la televisio-ne, con cui si parla a tutti, mentre la sua influen-za sugli affari politici è dovuta soprattutto a messaggi in chiave affidati ai giornali, di cui pochi possono cogliere pienamente le implica-zioni? Dal 18 aprile 1948 a oggi spettacolariz-

zazione della politica e messaggi in politichese rappresentano le due facce della democrazia in Italia, dando luogo a fasi alterne e a volte com-binandosi tra loro. Nella Repubblica dei partiti i «messaggi di fumo» di Aldo Moro e il suo lessi-co fatto di «convergenze parallele» e «strategie dell’attenzione» risultavano funzionali per evita-re tensioni politiche e sociali. Negli anni Ottanta al pubblico di massa, passivo e indifferenziato, si sostituì un’audience segmentata e mobile. Ciò ha aperto la strada alla politica pop e a Berlusconi, che servendosi degli effetti di iper-realtà generati dai media si accaparra il consen-so con annunci clamorosi e promesse ottimisti-che spesso non mantenute. Ma con la crisi economica il pendolo torna a oscillare. Dalla Repubblica dei media si tornerà indietro alla Repubblica dei partiti e ai suoi rituali?Restando dentro la politica, Franco Cazzola affronta nel suo Qualcosa di sinistra. Miti e realtà delle sinistre al governo (pp. 152, € 12) il tema dibattutissimo dell’identità della sinistra, ma secondo una prospettiva particolare: cioè misurando nel concreto le esperienze di governo condotte dalla sinistra in tredici paesi europei dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Oltre e contro i luoghi comuni possiamo così verificare se, dove e quando i governi di sinistra hanno davvero aumentato le tasse, gonfiato la spesa sociale, esteso il settore pubblico, ridotto la disoccupazione, redistribuito la ricchezza, ral-lentato la crescita, alimentato l’inflazione. O magari tutto il contrario. È infatti accaduto, in Italia come altrove, di vedere le sinistre ripianare i bilanci scassati dalle destre. Ragionando su dati concreti sarà allora più facile capire se la sinistra ha vinto oppure perso tutto, esaurendo in entrambi i casi il proprio compito; o se di essa c’è ancora bisogno e proprio adesso, con la crisi e la rimonta delle disuguaglianze, sta tornando il suo momento.

ContemporaneaQuattro nuovi interventi in una collana che aiuta a orientarsi nel mondo d’oggi

ALBERTO CLÔ

SI FA PRESTOA DIRE NUCLEARE

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ClôSi fa presto a dire nucleare

Si fa presto a dire nucleareA sentire certi politici del fare o certi ecologisti convertiti dell’ulti-ma ora, sembrerebbe che l’Italia sia oggi fra i paesi più entusiastie convinti delle virtù del nucleare. È vero che sul nostro suolo nonc’è una sola centrale attiva, ma – dicono – è tutta colpa del refe-rendum del 1987 e di alcuni abili manipolatori del pensiero collet-tivo. Per rimediare ai danni che ne sono seguiti, abbattere i costidell’elettricità ed essere competitivi, bisogna dunque rientrare nelsettore. Una scelta condivisibile, sostiene l’autore, da nuclearistaconvinto ma non fazioso qual è; una scelta tuttavia maledetta-mente complessa che richiede molte condizioni, a partire da unaforte condivisione politica e sociale. Per questo ripercorre consferzante e amara ironia la travagliata storia del nucleare italianosgombrando il campo da alcune verità di comodo (il referendumcome «presunto colpevole») e cercando di trarne degli insegna-menti per il futuro. Per non replicare quegli stessi errori, per evi-tare altri sprechi, danni e illusioni.

Alberto Clôinsegna Economia industriale e Regolazione Public Utilities nell’Uni-versità di Bologna. Nel 1995-96 è stato ministro dell’Industria e delCommercio estero. Ha fondato e dirige la rivista «Energia». Tra le suepubblicazioni per il Mulino ricordiamo «Il rebus energetico. Tra politica,economia e ambiente» (2008).

Progetto grafico: Francesca VaccariIn copertina: © Corbis

ISBN 978-88-15-14635-9

9 7 8 8 8 1 5 1 4 6 3 5 9

€ 14,00

il Mulino Contemporanea

clo B2 12-10-2010 17:16 Pagina 1

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ontemporanea

Marletti

La Repubblica dei media

La Repubblica dei mediaPerché, se la televisione è così potente, Berlusconi si è premuratodi avere dei giornali che lo fiancheggino, e mostra di sapersene ser-vire contro i suoi avversari? E perché Massimo D’Alema dice dipreferire la televisione, con cui si parla a tutti, mentre la sua influen-za sugli affari politici è dovuta soprattutto a messaggi in chiave affi-dati ai giornali, di cui pochi possono cogliere pienamente le impli-cazioni? Dal 18 aprile 1948 ad oggi spettacolarizzazione della poli-tica e messaggi in politichese rappresentano le due facce dellademocrazia in Italia, dando luogo a fasi alterne e a volte combi-nandosi tra loro. Nella Repubblica dei partiti i «messaggi di fumo»di Aldo Moro e il suo lessico fatto di «convergenze parallele» e«strategie dell’attenzione» risultavano funzionali per evitare tensio-ni politiche e sociali. Negli anni Ottanta al pubblico di massa, pas-sivo e indifferenziato, si sostituì un’audience segmentata e mobile.Ciò ha aperto la strada alla politica pop e a Berlusconi, che ser-vendosi degli effetti di iperrealtà generati dai media si accaparra ilconsenso con annunci clamorosi e promesse ottimistiche spessonon mantenute. Ma con la crisi economica il pendolo torna ad oscil-lare. Dalla Repubblica dei media si tornerà indietro alla Repubblicadei partiti e ai suoi rituali?

Carlo A. Marlettiè professore emerito dell’Università di Torino. Allievo di Filippo Barbano e diNorberto Bobbio, è stato fra i primi in Italia ad occuparsi di comunicazionepolitica. È autore di numerosi saggi, da «Media e politica» (Angeli, 1984) a«Televisione e Islam» (Nuova Eri-Rai, 1995), a «Razionalità e valori»(Laterza, 2006).

Progetto grafico: Francesca VaccariIn copertina: © Corbis

ISBN 978-88-15-13964-1

9 7 8 8 8 1 5 1 3 9 6 4 1

€ 15,00

il Mulino Contemporanea

CARLO A. MARLETTI

LA REPUBBLICADEI MEDIAL’Italia dal politichese alla politica iperreale

marlettiB4 10-09-2010 17:57 Pagina 1

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CazzolaQ

ualcosa di sinistra

Qualcosa di sinistraUna parola, un contenitore, uno spazio politico. Una storia trava-gliata e sempre più incerta. Un’esperienza per molti dolorosa. Checos’è oggi la sinistra? Esistono ancora le condizioni affinché disu-guaglianze che la destra considera naturali o addirittura desidera-bili possano essere abolite o ridotte? Oltre e contro i luoghi comu-ni, la risposta viene qui cercata nelle concrete esperienze di gover-no che le sinistre hanno condotto in tredici paesi europei dal secon-do dopoguerra ai nostri giorni. Possiamo così verificare se, dove equando i governi di sinistra hanno davvero aumentato le tasse,gonfiato la spesa sociale, esteso il settore pubblico, ridotto la disoc-cupazione, redistribuito la ricchezza, rallentato la crescita, alimen-tato l’inflazione. O magari tutto il contrario. È infatti accaduto, inItalia come altrove, di vedere le sinistre ripianare i bilanci scassatidalle destre. Sarà allora più facile capire se la sinistra ha vintooppure perso tutto, esaurendo in entrambi i casi il proprio compito;o se di essa c’è ancora bisogno, e proprio adesso, con la crisi e larimonta delle disuguaglianze, sta tornando il suo momento.

Franco Cazzolainsegna Scienza politica nell’Università di Firenze. È stato assessore alComune di Catania e alla Regione Toscana. Per il Mulino ha pubblicato«Della corruzione» (1988) e «Periferici e integrati» (1991); per Einaudi,«L’Italia del pizzo» (1992); per Feltrinelli, «La mutua diffidenza» (con M.Morisi, 1996).

Progetto grafico: Francesca VaccariIn copertina: © foto di Attilio Cristini

ISBN 978-88-15-13828-6

9 7 8 8 8 1 5 1 3 8 2 8 6

€ 12,00

il Mulino Contemporanea

FRANCO CAZZOLA

QUALCOSA DI SINISTRAMiti e realtà delle sinistreal governo

cazzola B3a 24-08-2010 18:18 Pagina 1

LEV GUDKOVVICTOR ZASLAVSKY

LA RUSSIADA GORBACIOVA PUTIN

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Gudkov - Zaslavsky

La Russia da Gorbaciov a Putin

La Russia da Gorbaciov a PutinDove va la Russia? Dopo la fuoriuscita dal comunismo e l’avvio,con costi sociali altissimi, di un’economia di mercato e di un regi-me formalmente democratico, oggi assistiamo a una deriva auto-ritaria e a un rallentamento delle riforme. Il potere è in mano aun’élite proveniente dall’esercito e dai servizi di sicurezza, estra-nea per formazione alle idee liberali, allo stato di diritto, all’occi-dentalizzazione del paese; l’autoritarismo morbido di Putin rial-lontana dall’Europa la Russia, che torna a identificare negli StatiUniti il suo avversario storico, nell’illusione di un’autosufficienzaautarchica che la crisi economica del 2008 ha duramente smen-tito. Attraverso una serrata analisi, Gudkov e Zaslavsky fanno ilpunto sul ruolo che la Russia con le sue rinnovate ambizioni digrande potenza può svolgere nello scenario internazionale, inun’Europa che ha crescente bisogno delle sue materie prime edel suo mercato per i prodotti occidentali.

Lev Gudkovdirige il Centro di studi sull’opinione pubblica «Yuri Levada» a Mosca edè autore di numerosi studi sulla società post-sovietica; con Zaslavskyha pubblicato «La Russia postcomunista: da Gorbaciov a Putin» (Luiss,2005).

Victor Zaslavsky(1937-2009), costretto ad emigrare dall’Urss nel 1975, ha insegnatoSociologia in Canada, negli Stati Uniti e infine alla Luiss di Roma. Per ilMulino ha pubblicato «Dopo l’Unione Sovietica» (1991), «Togliatti eStalin» (con E. Aga Rossi, 20072; trad. ingl. 2010) e «Pulizia di classe.Il massacro di Katyn» (2006).

Progetto grafico: Francesca Vaccari ISBN 978-88-15-13965-8

9 7 8 8 8 1 5 1 3 9 6 5 8

€ 15,00

il Mulino Contemporanea

gudkovB3 20-10-2010 10:48 Pagina 1

Da vent’anni la Russia è un paese in transizione. La fuoriuscita dal comunismo è stato un processo caotico e grandioso, che con costi sociali altissimi ha portato il paese verso un’economia di mercato e un regime formalmente democratico. Dopo la prima fase ha tuttavia fatto seguito una deriva autoritaria e un rallentamento delle riforme. Il potere in Russia è ora in mano a un’élite proveniente dall’esercito e dai servizi di sicurezza, estra-nea alle idee liberali, allo stato di diritto, all’occidentalizzazione del paese; l’autoritarismo morbido di Putin riallontana la Russia dall’Europa e ricostituisce come avversario storico gli Stati Uniti nell’illusione di un’autosufficienza che la crisi economica del 2008 ha dura-mente smentito. Conducendo una serrata analisi di vent’anni di evoluzione politica, sociale ed economica, con La Russia da Gorbaciov a Putin (pp. 216, € 15) Lev Gudkov e Victor Zaslavsky fanno il punto sul ruolo che la Russia può giocare nello scenario internazionale, e in un’Europa che ha crescente bisogno delle sue materie prime e del suo mercato per i prodotti occidentali.

Page 7: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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Biblioteca paperbacks«Biblioteca paperbacks» è la collana che il Mulino ha affiancato dall’anno scorso alla già affermata «Storica paperbacks». Sono usciti sinora diciannove volumi. Ne proponiamo ora altri cinque

Jean Baudrillard La società dei consumiI suoi miti e le sue strutturepp. 240, € 13

Zygmunt BaumanLa società individualizzataCome cambia la nostra esperienzapp. 320, € 13

Hans KelsenLa democraziapp. 392, € 15

Gabriele LolliDa Euclide a Gödelpp. 192, € 13

Harald WeinrichLeteArte e critica dell’obliopp. 324, € 15

BAUMAN

LA società iNdividUALizzAtAB

iblioteca paperbacks 20

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

ilMulino

13,00

La società individualizzata

zygmunt

Bauman

zygmunt Bauman È professore emerito nell’Università di Leeds. Tra le sue opere pubblicate dal Mulino ricordiamo «La società dell’incertezza» (1999), «Vite di corsa» (2009), «Modernità e Olocausto» (nuova ed. 2010).

Apatia politica, declino dell’uomo pubblico, ricerca affannosa di comunità, scomparsa della vecchia arte di costruire legami sociali, culto disperato del corpo: è quanto caratterizza le società contemporanee. Ma sebbene le conseguenze di tutto ciò – incertezza, ansie, senso del rischio – siano riconducibili a fattori strutturali, esse vengono vissute come tratti di esperienza squisitamente individuale. Una visione privatistica e un destino che possono essere superati, ci dice Bauman, guardando più lucidamente al modo in cui viviamo, ai confini socialmente definiti della nostra immaginazione e ambizione, alla natura fondamentalmente sociale delle nostre angosce personali.

La società individualizzata

«Bauman è uno di quei giganti della sociologia... che sono capaci di definire lo spirito di un’epoca e che, interrogandosi sulla direzione in cui si muove la società, sanno individuarne rischi e opportunità»

Contemporary Politics

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BAUDRILLARDLA SOCIETà DEI CONSUM

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Biblioteca paperbacks 23

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C ilMulino 13,00

Jean Baudrillard

(1929-2007) è autore di oltre cinquanta libri tra i quali ricordiamo, pubblicati in

italiano, «Il sistema degli oggetti» (Bompiani, 1972), «Lo scambio simbolico e la

morte» (Feltrinelli, 1979), «Della seduzione» (Cappelli, 1980), «Le strategie fatali»

(Feltrinelli, 1983), «Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?» (Cortina,

1996), «Patafisica e arte del vedere» (Giunti, 2006).

Il consumo è per Baudrillard un processo di comunicazione che trasforma gli

oggetti in simboli di un codice inteso a classificare e contrassegnare. Nuove

gerarchie sociali vengono così a rimpiazzare le vecchie differenze di classe.

Il consumatore vive le proprie scelte come libere, e tuttavia egli stesso –

vittima della coazione a distinguersi – cessa di essere persona per farsi

oggetto tra gli altri. Sullo sfondo, un sistema di produzione che postula

la perpetua eccedenza dei bisogni rispetto ai beni. Un’opera fondativa che

non ha perso nulla della sua forza profetica.

La società dei consumi

«Baudrillard... ha segnato in modo profondo la vita intellettuale

contemporanea e la rappresentazione culturale del nostro tempo»

Franco VolpiLa società dei consumi

Jean

Baudrillard

Weinrich

LeTe

Biblioteca paperbacks 22

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

ilMulino

15,00

harald Weinrich Professore emerito di Linguistica e filologia romanza nell’Università di Monaco,

insegna al Collège de France. Con il Mulino ha pubblicato fra l’altro: «Tempus.

Le funzioni dei tempi nel testo» (2004 ), «Il tempo stringe» (2006), «La lingua

bugiarda» (2007) e «Piccole storie sul bene e sul male» (2009).

La storia degli individui come delle società procede in un intreccio di

memoria e oblio dove l’una non sta senza l’altro. Rileggendo i grandi

monumenti della letteratura e del pensiero occidentale, Weinrich ricostruisce

modi e significati del dimenticare in un originale percorso che parte

dall’Ulisse omerico e attraverso Ovidio e Dante, Agostino e Casanova, Goethe

e Nietzsche, Freud e gli autori testimoni della Shoah giunge al mondo

d’oggi: un mondo smemorato, capace di creare e distruggere informazioni

con altrettanta rapidità. E forse questo flusso di informazioni non è che un

affluente del Lete, il fiume dell’oblio.

Lete Arte e critica dell’oblio

«Harald Weinrich ha scritto uno straordinario libro sul tema dell’oblio»

Marco Belpoliti

«Un libro straordinario per ampiezza d’orizzonte e capacità di dominarlo»

Cesare De Michelis

Lete

harald WeinrichArte e critica dell’oblio

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22-07-2010 9:44:02

Stefano Agosti, Il romanzo francese dell’Ottocento ➔ Premio De Sanctis per la SaggisticaValeria P. Babini, Liberi tutti ➔ Premio Sante de Sanctis; finalista premio PalmiMarzio Barbagli, Congedarsi dal mondo ➔ Premio MondelloGiovanni Belardelli, Mazzini ➔ Finalista Premio Acqui StoriaPiero Boitani, Il Vangelo Secondo Shakespeare ➔ Premio della Presidenza del Consiglio per il TeatroAttilio Brilli, Il viaggio in Oriente ➔ Finalista premio CarducciCarlo Azeglio Ciampi, Da Livorno al Quirinale ➔ Premio CapalbioPaolo de Bernardis, Osservare l’universo ➔ Premio CalabriaErnesto Galli della Loggia, Tre giorni nella storia d’Italia ➔ Finalista Premio Acqui StoriaAgostino Giovagnoli, Il caso Moro ➔ Premio Giuseppe ImbucciArrigo Levi, Un paese non basta ➔ Premio Adei WizoMaria Pia Pedani, Venezia Porta d’Oriente ➔ Premio Antico PignoloRoberto Pertici, Chiesa e Stato in Italia ➔ Premio Minturnae; finalista Premio CarducciTommaso Piffer, Gli Alleati e la Resistenza italiana ➔ Finalista Premio Acqui StoriaStefano Pivato, Loretta Veri e Natalia Cangi, In bicicletta ➔ Finalista Premio Città di ChiavariAlberto Quadrio Curzio e Valeria Miceli, I fondi sovrani ➔ Premio di Letteratura economica e finanziariaAmedeo Quondam, Forma del vivere ➔ Finalista Premio Viareggio Rèpaci

I premi del Mulino 2010

Page 8: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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La collana «Farsi un’idea», piccola enciclopedia componibile della vita contemporanea, è vicina ormai a toccare il traguardo dei duecento titoli. Come i lettori più attenti sanno, la massima parte delle novità esce di regola in primavera. Così anche quest’anno, dopo aver presentato a marzo dieci nuovi titoli e due riedizioni. le uscite autunnali sono soltanto tre, due novità e una riedizione. Ma esse si accompagnano all’impor-tante trasformazione, che annunciamo qui sotto.La prima novità cade nel settore della collana, recentemente avviato, dedicato all’informazione scientifica, e racconta cosa sono i neuroni spec-chio. Immaginiamo un neurone che comanda i movimenti della nostra mano: tutte le volte che il neurone «spara», la mano afferra la tazzina. Im -maginiamo che lo stesso neurone «spari» anche quando è un’altra persona ad afferrare la tazzina. Sembra un’invenzione per un film di fantascien-za, una trovata per permettere al protagonista di sentire quello che il suo avatar sta facendo in quell’istante. Ma neuroni così esistono veramen-te e fanno parte del nostro sistema motorio. Sono i neuroni specchio, per i quali «fare» e «veder fare» sono esattamente la stessa cosa. Con Neuroni specchio (pp. 136, € 9,80) Laila Craighero racconta la storia della rivoluzio-ne che essi hanno portato nelle neuroscienze, liberando il sistema motorio dal ruolo di semplice esecutore di comandi e affidandogli una funzio-

ne primaria nello sviluppo delle funzioni cognitive.L’altro nuovo titolo è quello di Pietro Menna e Francesco Pauli dedicato a L’energia solare (pp. 144, € 9,80). Come limitare l’impatto dei consumi di energia sull’uomo e sull’ambiente, senza compromettere lo sviluppo economico? Un impiego delle fonti rinnovabili, e in particola-re dell’energia solare, è ormai ritenuto necessa-rio e possibile, anche in ampie proporzioni. Il volume discute gli aspetti tecnologici ed econo-mici dello sfruttamento dell’energia solare e offre un quadro delle politiche nazionali e dell’Unione europea nel settore. Infine, passa in rassegna alcuni scenari di sviluppo di questa fonte di energia che crescerà molto prima e sarà più a buon mercato di quanto oggi si creda.Infine Giuseppe Bertola ha preparato una nuova edizione aggiornata del suo volume Il mercato (pp. 144, € 9,80), che descrive e spiega il funzionamento del mercato a partire da esempi tratti dalla vita quotidiana, e allarga la trattazione al commercio internazionale e ai mercati finanziari, sottolineando come sia l’in-terazione fra scelte private e regole collettive a consentire al mercato di generare benessere e anche, a volte, a farlo entrare in crisi. Il merca-to è un meccanismo potente e delicato che deve essere compreso per essere apprezzato, e che ha bisogno di regolazione e manuten-zione per funzionare bene.

Farsi un’ideaDue nuovi titoli, una riedizione e una grande novità per «Farsi un’idea», la piccola enciclopedia componibile del Mulino

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

L’energia solareM

enna - PauliFarsi un’idea

Farsi un’ideail Mulino 183183

9,80 Inesauribile, pulita, conveniente

Pietro Menna Francesco Pauli

L’energia solare

Farsi un’ideaÈ una collana che aiuta il lettore a orientarsi nella selva di stimoli, notizie e sollecitazioni cui è quotidianamente sottoposto. Per leggere il giornale, ascoltare la radio, guardare la Tv in maniera meno passiva, per interpretare i fatti in modo più consapevole.

L’energia solareCome limitare l’impatto dei consumi di energia sull’uomo e sull’ambiente, senza compromettere lo sviluppo economico? Un impiego delle fonti rinnovabili, e in particolare dell’energia solare, è ormai ritenuto necessario e possibile, anche in ampie proporzioni. Nel volume si discutono gli aspetti tecnologici ed economici dello sfruttamento dell’energia solare e si offre un quadro delle politiche nazionali e dell’Unione europea nel settore. Infine, si passano in rassegna alcuni scenari di sviluppo di questa fonte di energia che crescerà molto prima e sarà più a buon mercato di quanto oggi si creda.

Pietro Menna Ingegnere, è responsabile delle attività di sviluppo e dimostrazione delle tecnologie solari alla Direzione generale dell’Energia della Commissione europea, a Bruxelles. Con il Mulino ha pubblicato, in questa stessa collana, «L’energia pulita» (2003).

Francesco Pauli Ricercatore in Statistica nell’Università di Padova, ha lavorato all’Enea dove si è occupato di tematiche legate all’economia del settore energetico. È autore di pubblicazioni su riviste specializzate in questioni ambientali, energetiche e statistiche.

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Laila Craighero

Neuroni specchio

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

Farsi un’ideaÈ una collana che aiuta il lettore a orientarsi nella selva di stimoli, notizie e sollecitazioni cui è quotidianamente sottoposto. Per leggere il giornale, ascoltare la radio, guardare la Tv in maniera meno passiva, per interpretare i fatti in modo più consapevole.

Neuroni specchioImmaginiamo un neurone che comanda i movimenti della nostra mano: tutte le volte che il neurone «spara», la mano afferra la tazzina. Immaginiamo che lo stesso neurone «spari» anche quando è un’altra persona ad afferrare la tazzina. Sembra un’invenzione per un film di fantascienza, una trovata per permettere al protagonista di sentire quello che il suo avatar sta facendo in quell’istante. Ma neuroni così esistono veramente e fanno parte del nostro sistema motorio. Sono i neuroni specchio, per i quali «fare» e «veder fare» sono esattamente la stessa cosa. Nel volume si racconta la storia della rivoluzione che essi hanno portato nelle neuroscienze, liberando il sistema motorio dal ruolo di semplice esecutore di comandi e affidandogli una funzione primaria nello sviluppo delle funzioni cognitive.

Laila Craighero Insegna Psicobiologia nell’Università di Ferrara. Il suo interesse scientifico è volto alla ricerca di un meccanismo comune ai fenomeni percettivi fondato sull’esperienza motoria.

Farsi un’idea

Farsi un’ideail Mulino 184184

9,80

Neuroni specchio

Laila C

raighero

Vedere è fare

Arrivano gli e-book del MulinoDa novembre i titoli della collana «Farsi un’idea» sono disponibili anche in edizione e-book. I volumi digitali sono acquistabili attraverso una molteplicità di canali: i principali shop online (tra gli altri: Ibs.it, Bookrepublic.it, Biblet.it, Deastore.it) e il sito www.mulino.it. Il prezzo di tutti i titoli della collana in versione e-book è di € 5,90 rispetto a € 9,80 della novità a stampa.Un anno dopo Darwinbooks, l’archivio dei testi di ricerca che ha segnato un punto di svolta nell’offerta di libri su web, il Mulino rende disponibile una nuova importante parte del proprio catalogo, avanguardia di un’offerta destinata a crescere rapidamente, portando a quasi 600 i titoli complessivi offerti anche in digitale.

e-book

www.mulino.it/ebook

Fars

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Donne e uomini

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Le vie della civiltà

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il Mulino

Piero CipollonePaolo SestitoIl capitale umano

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Donne e uomini

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Farsi un’idea

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Piero CipollonePaolo SestitoIl capitale umano

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Pietro Menna

Francesco Pauli

L’energia solare

Page 9: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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Evento culminante della prima crociata, l’assedio di Gerusalemme cominciato all’alba del 7 giugno 1099 è l’assedio più impressionante di tutta l’epoca medievale: altri sono durati più a lungo, o hanno coinvolto maggiori truppe, ma niente è paragonabile all’incredibile viaggio di tre anni a cui per arrivare allo scopo si sottopose partendo dall’Europa un’armata eterogenea di migliaia di uomini, donne e bambini, nobili e pezzenti. Giun-ti a Gerusalemme stremati e senza scorte né di cibo né di acqua, i crociati posero l’assedio alla città e il mese dopo, raggiunti via mare da rinforzi genovesi, tentarono l’assalto. Il 15 luglio riusciro-no a entrare, e si abbandonarono a una carnefici-na indiscriminata degli abitanti: musulmani, ebrei, forse anche qualche cristiano. Nacque il Regno di Gerusalemme che, con gli altri stati crociati allora istituiti, per circa un secolo affermò il potere cri-stiano sull’Oriente. L’assedio di Gerusalemme (pp. 288, € 26) di Conor Kostick ricostruisce vividamente e con precisione l’assedio di Gerusa-lemme nel suo svolgimento, descrivendone i protagonisti, gli ideali che li muovevano, e le pro-fonde rivalità politiche che li dividevano, infine le conseguenze che ebbe l’esito positivo di quella prima spedizione crociata in Terrasanta.Poco più di due secoli dopo gli europei iniziava-no a confrontarsi con popolazioni e civiltà ancor più lontane e diverse. Se si è scritto molto sulle grandi scoperte geografiche dell’età di Colombo, assai meno lo si è fatto sull’esperienza che i primi viaggiatori che si avventuravano nell’Atlantico cominciarono a fare incontrando le popolazioni native delle nuove terre cui approdavano. Questi incontri cominciarono oltre un secolo prima di Colombo, quando i primi spagnoli arrivarono alle Canarie, continuarono sulle coste africane e infine nelle isole caraibiche a cui arrivò Colombo. Gli europei scoprirono allora

che il genere umano era più vasto e differenziato di quanto avessero saputo fin lì. Ma quei «selvag-gi» nudi, licenziosi, magari anche cannibali, erano uomini davvero? E se lo erano per l’aspetto, lo erano per l’anima? Perché non conoscevano la parola di Cristo? E potevano riceverla? Con La scoperta dell’umanità. Incontri atlantici nell’età di Colombo (pp. 472, € 35) un gran-de storico come David Abulafia ripercorre sulla base delle cronache del tempo i primi viaggi atlantici degli europei, dalla metà del Trecento ai primi decenni del Cinquecento, raccontando come quegli incontri si svolsero, e quali effetti ebbero sia sull’idea europea di genere umano sia sul destino, tragico, di quei popoli sconosciuti.Le esplorazioni, la scoperta di nuove terre e lo sviluppo dei grandi imperi coloniali sono intrinse-camente connessi al mutamento che ebbe luogo fra Cinque e Seicento nel mondo della navigazio-ne in generale e nel modo di combattere le guerre sul mare. Tale mutamento contribuì a ridisegnare il volto politico ed economico dell’Eu-ropa moderna ponendo le basi del suo predomi-nio sul globo. Nel volume La guerra sul mare. 1500-1650 (pp. 352, € 28) Jan Glete racconta nel dettaglio come esso avvenne – gli sviluppi tecnici e organizzativi, le nuove tattiche e strate-gie, la formazione di marine statali permanenti – e ne illustra gli effetti nelle diverse aree euro-pee. La competizione per il controllo delle rotte commerciali transoceaniche spostò gli equilibri dall’area mediterranea all’Europa atlantica. Atten-to al tempo stesso alla dimensione tecnica e all’evoluzione storica generale, l’autore mostra secondo una prospettiva inconsueta come a partire dal Cinquecento il mare e non la terrafer-

ma fosse il campo di battaglia dove si decisero gli assetti di potere all’interno dell’Europa.

Biblioteca storicaDalla prima crociata agli incontri degli europei con i «selvaggi», dal dominio dei mari in età moderna alla convivenza di duce e re nell’Italia fascista: quattro grandi letture storiche

L’assedio di Gerusalemme

Nel 1096 un’armata eterogenea di migliaia di uomini, donne e bambini, nobili e pezzenti partì dall’Europa alla volta di Gerusalemme. Stremati, senza scorte di cibo né di acqua, all’alba del 7 giugno 1099 i crociati presero d’assedio la città e il mese dopo, raggiunti via mare da rinforzi genovesi, tentarono l’assalto. Il 15 luglio riuscirono a entrare, e si abbandonarono a una carneficina indiscriminata: perirono musulmani, ebrei, forse anche qualche cristiano. Nacque così il Regno di Gerusalemme che, con gli altri stati crociati allora istituiti, per circa un secolo impose il potere cristiano sull’Oriente. Il volume ricostruisce vividamente l’assedio di Gerusalemme nel suo svolgimento, descrivendone i protagonisti, gli ideali che li muovevano, e le profonde rivalità politiche che li dividevano; infine tratteggia le conseguenze che ebbe l’esito di quella prima spedizione crociata in Terrasanta.

Conor Kostick

Insegna Storia medievale al Trinity College di Dublino. Tra i suoi libri: «Revolution in Ireland» (1996) e «The Social Structure of the First Crusade» (2008).

Biblioteca storica

Bib

lioteca sto

rica

Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: E. Signol «La presa di Gerusalemme» (1847) © Château de Versailles / Giraudon / The Bridgeman Art Library

Società editrice il Mulino

KostickL’a

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Conor Kostick

L’assediodi Gerusalemme

26,00

ilMulino

Biblioteca storica

Bib

lioteca sto

rica

Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: cartografia di Luis Lazaro (XVI sec.), Academia das Ciências de Lisboa © Giraudon/Bridgeman

Società editrice il Mulino

Abulafia

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dell’u

manità

35,00

La scoperta dell’umanità

Si è scritto molto sulle grandi scoperte geografiche dell’età di Colombo, assai meno sull’esperienza che i primi viaggiatori europei fecero incontrando le popolazioni delle nuove terre a cui approdavano. Incontri che cominciarono in realtà già nel XIV secolo, quando i primi spagnoli arrivarono alle Canarie, proseguirono sulle coste africane e infine nelle isole caraibiche dove poi giunse Colombo. Gli europei scoprirono allora che il genere umano era più vasto e differenziato di quanto avessero saputo fin lì. Ma quei «selvaggi» nudi, licenziosi, magari anche cannibali, erano uomini davvero? E se lo erano per l’aspetto, lo erano anche per l’anima? Perché non conoscevano la parola di Cristo? E potevano riceverla? Il libro ripercorre, sulla base delle cronache del tempo, i primi viaggi atlantici degli europei, dalla metà del Trecento ai primi decenni del Cinquecento, raccontando come quegli incontri si svolsero, e quali effetti ebbero sia sull’idea europea di genere umano sia sul destino, tragico, di quei popoli sconosciuti.

David Abulafia

Insegna Storia mediterranea all’Università di Cambridge. Tra i suoi libri ricordiamo: «Federico II» (Einaudi, 1990), «Le due Italie» (Guida, 1991), «I regni del Mediterraneo occidentale dal 1200 al 1500» (Laterza, 2001).

ilMulino

David Abulafia

La scoperta dell’umanitàIncontri atlantici nell’età di Colombo

Biblioteca storica

Bib

lioteca sto

rica

Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: H. C. Vroom, «L’Invincibile Armada attaccata dalla flotta inglese» (ca. 1588) © WhiteImages/Scala, Firenze

Società editrice il Mulino

Glete

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Jan Glete

La guerra sul mare1500 - 1650

28,00

La guerra sul mare

Il grande mutamento che ebbe luogo fra Cinque e Seicento nel mondo della navigazione in generale e nel modo di combattere le guerre sul mare disegnò il volto politico ed economico dell’Europa moderna ponendo le basi del suo predominio sul globo. Questo volume racconta nel dettaglio come avvenne tale mutamento - gli sviluppi tecnici e organizzativi, le nuove tattiche e strategie, la formazione di marine statali permanenti - e ne illustra gli effetti nelle diverse aree europee. La competizione per il controllo delle rotte commerciali transoceaniche spostò gli equilibri dall’area mediterranea all’Europa atlantica. Attento al tempo stesso alla dimensione tecnica e all’evoluzione storica generale, l’autore mostra secondo una prospettiva inconsueta come a partire dal Cinquecento il mare e non la terraferma fosse il campo di battaglia dove si decisero gli assetti di potere all’interno dell’Europa.

Jan Glete

(1947-2009) ha insegnato Storia nell’Università di Stoccolma. Specialista di storia navale, ha pubblicato diversi volumi in argomento tra cui «Navies and Nations. Warship, Navies and State Building in Europe and America 1500-1860» (2 voll., 1993).

ilMulino

Il ruolo della Corona durante il periodo di governo fascista – così come la diarchia, vale a dire il comando a due teste fra Sua Maestà Vittorio Emanuele III e il capo del governo Beni-to Mussolini – è stato tanto rilevante quanto trascurato dall’indagine storica. Il fascismo si è sviluppato e affermato all’interno della forma di Stato monarchica, ma troppo spesso lo si pensa come un’isolata parentesi storica, chiusa in se stessa. Non è così, e approfondire il tema della continuità istituzionale risulta indispensa-bile per comprendere il tentativo totalitario del

Ventennio. La monarchia fascista. 1922-1940 (pp. 276, € 25) di Paolo Colombo, basato su una ricchissima documentazione, racconta allora come si attuò questa «monar-chia fascista», ricostruendo le schermaglie e gli accordi che ne segnarono il corso proprio nella prospettiva della storia delle istituzioni politi-che, e in quella dei simboli, dei riti, dei cerimo-niali, delle apparizioni pubbliche: un delicato gioco di equilibri in cui è difficile dire se fu il fascismo a giovarsi della monarchia, o la monarchia del fascismo.Biblioteca storica

Bib

lioteca sto

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Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: Raccolte Museali Fratelli Alinari (RMFA) - archivio Villani, Firenze

Società editrice il Mulino

Colom

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monarch

ia fa

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Paolo Colombo

La monarchia fascista1922 - 1940

25,00

La monarchia fascista

Il ruolo della Corona durante il periodo di governo fascista – così come la diarchia, vale a dire il comando a due teste fra Sua Maestà Vittorio Emanuele III e il capo del governo Benito Mussolini – è stato tanto rilevante quanto trascurato dall’indagine storica. Il fascismo si è sviluppato ed affermato all’interno della forma di Stato monarchica, ma troppo spesso lo si pensa come una isolata parentesi storica, chiusa in se stessa. Non è così, e approfondire il tema della continuità istituzionale risulta indispensabile per comprendere il tentativo totalitario del Ventennio. Questo libro, basato su una ricchissima documentazione, racconta allora come si attuò la «monarchia fascista», ricostruendo le schermaglie e gli accordi che ne segnarono il corso proprio nella prospettiva della storia delle istituzioni politiche, e in quella dei simboli, dei riti, dei cerimoniali, delle apparizioni pubbliche: un delicato gioco di equilibri in cui è difficile dire se fu il fascismo a giovarsi della monarchia, o la monarchia del fascismo.

Paolo Colombo

È professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Storia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: «Il re d’Italia. Prerogative costituzionali e potere politico della Corona (1848-1922)» (Angeli, 1999), «Storia costituzionale della monarchia italiana» (Laterza, 2001); per il Mulino, «Governo» (2003) e «Con lealtà di Re e con affetto di padre. Torino, 4 marzo 1848: la concessione dello Statuto albertino» (2003).

ilMulino

Page 10: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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La superstizione delle cifre tonde mette in moto la macchina delle istituzioni e delle cronache culturali sui decennali, i cente-nari, i millenari: nascite, morti, battaglie vinte e perse, fondazio-ni e dissoluzioni, scoperte. Eventi curiosi, ricorrenze speciose. Certamente si può pensare male di consimili ritualità. Epperò. Come è proprio dei riti, ci fanno almeno per un momento alzare la testa dal quotidiano, suggeriscono di fare due conti, stilare un bilancio, misurare la strada percorsa ab urbe condita. Così è del centocinquantesimo anniversario dell’unificazione italiana, che ci apprestiamo a celebrare nel marzo prossimo dopo un anno e più di preannunci e polemiche. Un paese in cui l’unità attuale è sottoposta a tensioni, revisioni, negazioni, non può che arrivare a un appuntamento del genere in ordine sparso. L’Italia «fa problema» per gli italiani. Al tema dell’identità italiana il Mulino ha da tempo dedicato una collana, ideata e diretta da Ernesto Galli della Loggia: un mosaico composito di personaggi, luoghi, eventi che ci hanno fatti quelli che siamo. Ora, dopo tredici anni, «L’identità italiana» giunge a conclusione con il cin-quantesimo titolo, che Andrea Possieri ha dedi-cato giustappunto a uno degli artefici dell’Unità, a una vera icona del Risorgimento: Garibaldi (pp. 240, € 16). Non vi è comune italiano che non abbia dedicato una via, una piazza, una lapide, un monumento, una scuola o un teatro a Garibaldi. Sem-bra che non ci sia località che non possa fregiarsi del titolo di una sua visita o di una sua presenza anche fugace. Anche all’estero, la notorietà di Garibaldi è grande, attestata da monumenti, dalla toponomastica e dall’ampiezza di una leg-genda pressoché universale che lo considera «eroe dei due mondi», invincibile combattente nell’America del Sud e in Ita-lia, vincitore sui campi di battaglia di Francia. Idolatrato dai democratici di tutto il mondo, simbolo degli ideali di libertà e giustizia, di indipendenza dei popoli e di emancipazione delle masse popolari, Garibaldi è l’unico eroe vincente nella nostra storia nazionale. Un personaggio di cui Possieri descrive le luci ma anche le molte ombre.Insieme al Garibaldi di Possieri rilanciamo in una nuova edizione, passandoli però alla collana «Storica paper-backs», tre titoli particolarmente significativi della collana «L’identità italiana»: e sono naturalmente il volume che la inau gurò costituendone per così dire l’introduzione,

L’identità italiana (pp. 200, € 12) di Ernesto Galli della Loggia, in cui va segnalata la lunga nuova postfazione, un affa-scinante capitolo di autobiografia intellettuale in cui l’autore affacciandosi su mezzo secolo di storia stila un bilancio della posizione propria e della propria generazione in merito all’Italia.Il secondo titolo riproposto è il saggio di Luciano Cafagna dedicato a Cavour (pp. 256, € 12), il grande regista dell’uni-ficazione, probabilmente il maggiore statista che abbia avuto l’Italia. In proposito ci piace annunciare sin da ora l’importante lettura parallela delle leadership di Cavour e Bismarck che Gian Enrico Rusconi compie nel suo prossimo volume, in uscita a gennaio.La terza riedizione infine è quella del testo di Giovanni Maria Vian su La donazione di Costantino (pp. 248,

€ 12), uno dei falsi più famosi della storia occidentale, che ser-

vì a sostenere l’e -spansione territoriale

della Chiesa romana. Questione italiana per eccellenza, la storia della donazione di Co -

stantino implica e chiari-sce aspetti centrali del -l’identità culturale del pae-

se dove risiede il «ro mano pontefice», ma costituisce anche una chiave d’acces-so assai efficace per meglio

comprendere il rapporto tra religione e politica.Ma ancora un altro libro mette in

campo, in maniera diversa, il tema dell’identità italiana, ed è il saggio inconsueto che uno storico della letteratura e della lingua italiana del rango di Francesco Bruni ha intito-

lato all’Italia. Vita e avventure di un’idea («Le vie della civiltà», pp. 568, € 35). Se l’Italia come stato unitario non ha che centocinquanta anni, il

nome e l’idea o anzi le idee di Italia sono molto più antichi. Bruni vuole raccontare la storia di quel complesso di idee: l’Italia prima dell’Italia. Dagli Italòi – abitanti della Calabria meridionale secondo Antioco di Siracusa (V secolo a.C.) – all’Italia descritta da Plinio e celebrata da Virgilio in lode di Augusto, all’Italia unificata nella lingua dall’audacia di Dante, il libro ricostruisce il tessuto, insieme variegato e compatto, di un paese che, anche se privo di uno stato, riesce ad alimen-tare la grandezza non solo culturale e artistica del Rinascimen-to e delle età successive: una nella lingua e nella letteratura, l’Italia offre alla civiltà occidentale un comune orizzonte diplo-matico, umanistico, religioso, che garantisce dignità alla dimensione municipale della piccola patria e insieme a quella, più grande, della cultura internazionale.

Italia centocinquantaCentocinquant’anni fa nasceva l’Italia. Forse

CAVOUR

ilMulino

Società editrice il Mulino

Stor

ica

paper

bac

ks 68

12,00

Luciano Cafagna

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Il primo miracolo italiano è stata l’Italia stessa e Cavour ne fu il geniale

regista. Uomo di cultura economica, politica, amministrativa, e non

letteraria, era il più europeo degli italiani del tempo e il meno italiano

degli uomini del Risorgimento: e questa fu la sua carta vincente.

L’Italia nacque infatti da una volontà di allineamento al progresso

europeo. «Virtuoso» e «fortunato» come un eroe machiavelliano, Cavour

fu un politico autentico, un grande alchimista di quell’arte che tenta

di estrarre l’oro da una combinazione di metalli vili.

Luciano Cafagna, già professore di Storia contemporanea

nell’Università di Pisa, è stato commissario dell’Autorità garante

per il mercato e la concorrenza.

Cover design: Miguel Sal & C

«Un libro controcorrente… la brillante monografia

su Cavour finisce per tradursi in un appassionato

elogio della politica»

Simonetta Fiori

L’IDENTITÀ ITALIANA

ilMulinoSocietà editrice il Mulino

Stor

ica

paper

bac

ks 70

12,00

Ernesto Galli della Loggia

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Frutto di una vicenda millenaria, ricca di prestiti e contaminazioni, resa possibile dall’esistenza di un unico terreno storico: l’identità italiana è tuttora percepita come fragile e non ha saputo tradurre nelle forme della modernità un’idea unitaria del paese. È il paradosso su cui riflette Galli della Loggia, intrecciando molti fili: il paesaggio e il quadro ambientale, l’eredità latina e il retaggio cristiano-cattolico, il policentrismo urbano e regionale, l’individuo stretto tra famiglia e oligarchia, l’invadenza della politica e la debolezza dello stato.

Ernesto Galli della Loggia insegna Storia contemporanea all’Istituto Italiano di Scienze Umane (Firenze-Napoli), ed è editorialista del «Corriere della Sera». Con il Mulino ha pubblicato «Il mondo moderno» (1982) e «Tre giorni nella storia d’Italia» (2010).

Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: Giorgio De Chirico, «La torre rossa»

«Galli della Loggia ci regala un libro serio e non ideologico. Da storico»Bruno Gravagnuolo

«Da Braudel Galli della Loggia ha implicitamente ripreso un’importante indicazione metodologica, riassumibile nel motto “descrivere, vedere, far vedere”»Alessandro Campi

ilMulino

Società editrice il Mulino

Stor

ica

paper

bac

ks 69

12,00

Giovanni Maria Vian

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La donazione di Costantino è uno dei falsi più famosi della storia

occidentale. Il testo fu composto a metà dell’VIII secolo, proprio mentre

nel cuore dell’Italia nasceva lo Stato della Chiesa. Presentato come

l’atto con cui l’imperatore avrebbe concesso a papa Silvestro e ai suoi

successori Roma, l’Italia e l’Occidente, il documento servì più tardi

a sostenere l’espansione territoriale della Chiesa romana. Questione

italiana per eccellenza, la storia della donazione di Costantino non solo

implica e chiarisce aspetti centrali dell’identità culturale del paese

dove risiede il «romano pontefice», ma costituisce anche una chiave

d’accesso assai efficace per meglio comprendere il rapporto tra religione

e politica.

Giovanni Maria Vian è docente di Filologia patristica nella Sapienza-

Università di Roma. Ha tra l’altro pubblicato «Bibliotheca divina.

Filologia e storia dei testi cristiani» (Carocci, 2001, tradotto in spagnolo

nel 2005). Dal 2007 è direttore dell’«Osservatore romano».

Cover design: Miguel Sal & C

In copertina: © Corbis

«[Vian] offre di questo famoso falso un’esemplare analisi

che va ben oltre il testo in sé»

Gianfranco Ravasi«Un bellissimo libro»

SILVIA RONCHEY

COSTANTINO

LA DONAZIONE DI

Società editrice il MulinoCover design: Miguel Sal & C

In copetina: F. Rossini, «Garibaldi a cavallo», 1863

Garibaldi

Andrea Possieri

50

Garibaldi

Il più famoso eroe nazionale

Non vi è Comune che non gli abbia dedicato una via, una

piazza, una lapide, un monumento, una scuola

o un teatro. Sembra che non ci sia località che non possa

fregiarsi del titolo di una sua visita o di una sua presenza

sia pure fugace. Anche all’estero, la fama dell’«eroe dei due

mondi» è vastissima: dalla Gran Bretagna ai paesi balcanici,

dall’Uruguay al Brasile, dall’India al Giappone. Eppure, se

i democratici di tutto il mondo hanno fatto di Garibaldi

un simbolo degli ideali di indipendenza e libertà, di

emancipazione e giustizia, i suoi avversari lo hanno sempre

dipinto come un avventuriero rozzo e crudele, massone ed

anticlericale. Protagonista indiscusso del processo che ha

portato all’Unità d’Italia, ha incarnato il carattere popolare del

Risorgimento. Nel volume vengono descritte le luci e le ombre

del personaggio più celebre della nostra storia nazionale.

Andrea Possieri svolge attività di ricerca presso il Dipartimento

di Scienze storiche dell’Università degli Studi di Perugia.

Per il Mulino ha scritto «Il peso della storia. Memoria, identità,

rimozione dal Pci al Pds» (2007).

L’identità italiana

ilMulino

Andrea Possieri

Garibaldi

L’identità italiana

16,00

L’identità italiana. La nostra storia: gli uomini,

le donne, i luoghi, le idee, le cose che ci hanno

fatti quello che siamo.

Le vie della civiltà

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

In copertina: «Italia nova», targa nella Galleria delle carte

geografiche in Vaticano (Atlante di Gregorio XIII, 1582).

ItaliaBruni

35,00

Se l’Italia come stato unitario non ha che centocinquanta anni,

il nome e l’idea o anzi le idee di Italia sono molto più antichi.

Questo libro inconsueto vuole raccontare la storia di quel

complesso di idee: l’Italia prima dell’Italia. Dagli Italòi – abitanti

della Calabria meridionale secondo Antioco di Siracusa (V secolo

a.C.) – all’Italia descritta da Plinio e celebrata da Virgilio in lode

di Augusto, all’Italia unificata nella lingua dall’audacia di Dante,

il libro ricostruisce il tessuto, insieme variegato e compatto, di

un paese che riesce ad alimentare, anche se privo di uno stato,

la grandezza non solo culturale e artistica del Rinascimento e

delle età successive: una nella lingua e nella letteratura, l’Italia

offre alla civiltà occidentale un comune orizzonte diplomatico,

umanistico, religioso, che garantisce dignità alla dimensione

municipale della piccola patria e insieme a quella, più grande,

della cultura internazionale.Francesco Bruni insegna Storia della lingua italiana nell’Università

di Venezia. Per il Mulino ha pubblicato «Boccaccio. L’invenzione della

letteratura mezzana» (1990), «La città divisa. Le parti e il bene comune

da Dante a Guicciardini» (2003) e «L’italiano letterario nella storia»

(2007) nella serie da lui curata «Storia della lingua italiana».

Francesco BruniItaliaVita e avventure di un’idea

ilMulino

Le vie della civiltà

Page 11: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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StoriaDall’antichità al Rinascimento di Machiavelli e dei Borgia, dai giovani mazziniani alle famiglie comuniste del dopoguerra italiano

Oltre alle novità e alle riedizioni elencate nelle pagine precedenti per le collane «Intersezioni», «L’identità italiana», «Storica paperbacks», la pro-posta storica del Mulino presenta un nutrito numero di titoli che illustriamo di seguito. Come sempre prevalgono l’«Universale paper-backs» e «Le vie della civiltà», che sono collane dedicate in parte preponderante alla produzio-ne storica. Cominciamo dunque, seguendo la cronologia, con La Sicilia antica («Universale paperbacks», pp. 144, € 11,50) di Martin Dreher, che ripercorre la storia dell’isola dall’an-tichità alla conquista araba nel nono secolo. Nel bacino del Mediterraneo la Sicilia è stata lungo i secoli un crogiolo di culture. Il volume prende le mosse dall’epoca greco-romana, allargando lo sguardo alle vicende successive, dalla prima cristianizzazione alla dominazione dei Vandali e degli Ostrogoti, poi dei Bizantini, fino all’arrivo degli arabi. Lo spazio maggiore è naturalmente riservato alla fase greca, dall’ottavo al terzo secolo a.C., allorché la Sicilia fiorì a partire dalla fondazione di una serie di colonie greche (Sira-cusa, Gela, Akragas) che prosperarono fino alla conquista romana e oltre: un’epoca di grande fulgore che ha lasciato cospicue tracce nell’ar-cheologia isolana.Ancora per la storia antica escono due nuovi titoli nella collana a destinazione universitaria delle «Introduzioni». Con L’ellenismo (pp. 128,

€ 11) Franca Landucci Gattinoni, attin-gendo sia alle fonti antiche sia alla storiografia contemporanea, fornisce una griglia generale di lettura dell’età compresa fra la morte di Alessandro Magno (323 a.C.) e l’annessione dell’Egitto allo stato romano dopo la battaglia di Azio (31 a. C.), un’importante fase storica e culturale che vede la civiltà greca irradiarsi nell’area mediterranea così come nel Vicino e nel Medio Oriente. Mario Pani invece presenta una rassegna critica dei principali paradigmi interpretativi che la storiografia moderna è venuta elaborando su La repubblica romana (pp. 168, € 14). Non dunque una storia della fase repubblicana dell’antica Roma, ma un’analisi dei profili carat-terizzanti il periodo e dei nodi concettuali, anche nel rapporto con il moderno, che il loro studio implica: dalla periodizzazione alla men-talità, dalla politica alla società, dalla postura imperialista alla varia eredità del modello repubblicano e dei suoi valori nel tempo.Sono da segnalare poi, nell’«Universale paper-backs», le nuove edizioni di due titoli piuttosto fortunati. Il primo è Storia greca. Dalle ori-gini all’età ellenistica (pp. 152, € 11,50) di Detlef Lotze. Il volume traccia il percorso che va dai secoli oscuri alla polis e all’espan-sione greca nel Mediterraneo. L’ascesa e l’apogeo della democrazia ateniese, l’antago-nismo fra Atene e Sparta, la breve alleanza tra le due città durante le guerre persiane, la costruzione dell’impero «mondiale» di Ales-sandro Magno, l’ellenismo, l’incorporamento dei regni ellenistici nell’impero romano: sono i momenti fondamentali su cui Lotze concen-tra la propria attenzione, soffermandosi sui tratti specifici dell’organizzazione politica e sociale antica.L’altra riedizione aggiornata è quella preparata da Werner Eck per Augusto e il suo tempo (pp. 152, € 11,50). La straordinaria figura di Augusto (63 a.C.-14 d.C.) è indisso-lubilmente legata all’epoca di massimo splen-dore del mondo romano antico. Sotto la sua guida, l’egemonia di Roma si estese in ogni direzione e l’impero raggiunse una forza, una stabilità e un prestigio mai conosciuti. Nessu-no aveva mai assunto una posizione né otte-nuto successi o onori paragonabili ai suoi. Ripercorrendone la vicenda, Eck mette a fuoco i diversi aspetti dell’azione politica di Augusto, dal ruolo che esercitò come «princi-pe di pace» alla sua opera di riforma dello stato, dell’esercito, della società, persino del

il Mulino Universale Paperbacks

Dreher La Sicilia antica

Universale Paperbacks

ISBN 978-88-15-13824-8

9 7 8 8 8 1 5 1 3 8 2 4 8

Nel bacino del Mediterraneo la Sicilia è stata lungo i secoli un crogiolo di culture. Il volume ripercorre la storia dell’isolanel corso dell’antichità greco-romana, allargando lo sguardoalle vicende successive, dalla prima cristianizzazione alladominazione dei Vandali e degli Ostrogoti, poi dei Bizantini,fino alla conquista araba nel IX secolo. Lo spazio maggiore è naturalmente riservato alla fase greca, dall’ottavo al terzosecolo a.C., allorché la Sicilia fiorì a partire dalla fondazione di una serie di colonie greche (Siracusa, Gela, Akragas) che prosperarono fino alla conquista romana e oltre: un’epoca di grande fulgore che ha lasciato cospicue traccenell’archeologia isolana.

Martin Dreher insegna Storia antica nella Otto-von-Guericke-Universität di Magdeburgo. Fra i suoi libri: «Athen und Sparta» (2001).

€ 11,50Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: Pisside dipinta, III sec. a.C.

Società editrice il Mulino

Martin Dreher

La Sicilia antica

dreherB3 21-07-2010 10:49 Pagina 1

La repubblica romana

Il volume presenta una rassegna critica dei principali paradigmi interpretativi che la storiografia moderna è venuta elaborando sulla repubblica romana. Non dunque una storia della fase repub-blicana dell’antica Roma, ma una analisi dei profili caratterizzanti il periodo e dei nodi concettuali, anche nel rapporto con il moder-no, che il loro studio implica: dalla periodizzazione alla mentalità, dalla politica alla società, dalla postura imperialista alla varia ere-dità del modello repubblicano e dei suoi valori nel tempo.

Mario Pani insegna Storia romana nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bari. Tra i suoi numerosi volumi: «La corte dei Cesari» (2003) e «Il costituzionalismo di Roma antica» (2010) per Laterza; per Carocci, «La politica in Roma antica» (1997) e, in collaborazione con E. Todisco, «Società e istituzioni di Roma antica» (2005) e «Storia romana» (2008).

14,00 Prog

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ana

il Mulino Introduzioni

Mario Pani

La repubblicaromana

ISBN 978-88-15-13934-4

9 788815 139344

I sefarditi («Universale paperbacks», pp. 140, € 13) di Georg Bossong trac-cia la storia millenaria dei sefarditi e della loro cultura, dalla prima diaspora all’epo-ca contemporanea. «Sefarad» è il termi-ne ebraico che indica la penisola iberica e gli ebrei sefarditi sono quelli che discendono dalla numerosa e prospera comunità che fiorì in Spagna sino alla fine del Quattrocento. Stabilitisi nella penisola già in epoca romana, gli ebrei attraversarono un lungo periodo di pro-sperità, corrispondente ai sette secoli della dominazione araba. I Re Cattolici, gli stessi che riconquistarono i territori spagnoli ancora in mano araba, nel

1492 cacciarono l’intera popolazione ebraica dai loro regni: non solo dalla Spagna ma anche dalla Sicilia, generando un esodo di circa duecentomila persone che si sparsero in Europa ma soprattutto nell’impero ottomano, dove stabilirono importanti comunità, in particolare a Istanbul e a Salonic-co (detta la Gerusalemme dei Balcani).

ilMulino Universale Paperbacks

I sefarditiBossong

Universale Paperbacks 13,00

Georg Bossong

I sefarditi

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

«Sefarad» è il termine ebraico che indica la penisola iberica e gli ebrei sefarditi sono quelli che discendono dalla comunità che fiorì in Spagna sino alla fine del Quattrocento. Stabilitisi nella penisola già in epoca romana, gli ebrei attraversarono poi, durante la dominazione araba, un sostanziale periodo di prosperità. I Re Cattolici, gli stessi che riconquistarono i territori spagnoli ancora in mano araba, nel 1492 finirono per cacciare l’intera popolazione ebraica dai loro regni. Non solo dalla Spagna ma anche dalla Sicilia, generando un esodo di circa 200.000 persone che si sparsero in Europa ma soprattutto nell’impero ottomano, dove stabilirono importanti comunità, in particolare a Istanbul e a Salonicco (detta la Gerusalemme dei Balcani). Il volume traccia la storia millenaria dei sefarditi e della loro cultura, dalla prima diaspora all’epoca contemporanea.

Georg Bossong insegna Filologia romanza nell’Università di Zurigo. Specialista del mondo iberico, ha pubblicato anche «Das Maurische Spanien» (2007).

Page 12: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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STORIA

culto. La ricostruzione è basata su un costante riferimento alle fonti, prima fra tutte l’autoritratto lasciatoci dallo stesso Augusto nelle sue Res Gestae.

Passando all’età moderna, salutiamo sem-pre nell’«Universale paperbacks» il nuovo libro di Marco Pellegrini, già autore nella stessa collana di un’apprezzata sintesi su Le guerre d’Italia uscita l’anno scorso: Il pa -pato nel Rinascimento (pp. 216, € 13,50), un titolo che fa seguito a Il papato nel Medioevo di Claudio Azzara, nella prospet-tiva di una storia complessiva del papato. La sintesi di Pellegrini si concentra su un secolo cruciale per il papato, il Quattrocen-to. Tornato il papa da Avignone a Roma, ricomposto il Grande Scisma, nel Quattro-cento e fino al traumatico sacco di Roma nel 1527 il papato vive infatti un secolo di trionfo, di rafforzamento dello Stato della Chiesa, nella prospettiva di un’autentica monarchia papale.In Repubbliche e principi. Istituzioni e pratiche di potere nella Toscana gran-ducale del ’500-’600 («Il Mulino/ricerca», pp. 296, € 26) Elena Fasano Guarini delinea un originale percorso all’interno della riflessione politica che in Italia ha accompagnato gli sviluppi dello stato moderno cinquecentesco e in particolare la trasformazione del mondo cittadino e comunale di epoca medievale negli stati territoriali principeschi rinascimentali. Al centro della ricerca sta il caso fiorentino. Dopo aver studiato il declino delle repub-bliche e delle idee repubblicane nell’Italia del sedicesimo secolo, l’autrice indaga la

storiografia fiorentina vedendovi rispecchia-ti, nella polarità fra città e stato territoriale, l’evoluzione e l’adattamento di quegli anti-chi ideali, che ritrova poi nell’opera capitale di Machiavelli, in Francesco Guicciardini e per finire negli storici Benedetto Varchi e Giovan Battista Adriani.L’Italia del Rinascimento è un paese di intri-ghi, complotti e violenze; le sue piccole corti turbolente dove fioriscono le arti, scris-se nell’Ottocento il grande storico svizzero Jacob Burckhardt, sono abitate da uomini «nei quali la scelleratezza è portata al colmo, e che commettono il delitto per il delitto». L’Italia del Rinascimento è l’Italia degli spietati Borgia, il paese del pugnale e del veleno. Del veleno, soprattutto. Esperto ad un tempo di storia della giustizia e di storia della medicina, Alessandro Pastore in Veleno. Credenze, crimini, saperi nell’Italia moderna («Saggi», pp. 276, € 24) pone dunque sotto la lente un tema molto italiano, studiandolo nei suoi più diversi aspetti. In primo luogo mette in luce come si sia venuta creando nel corso del tempo l’immagine dell’Italia come terra di avvelenatori; uscendo poi dal mondo delle corti e degli intrighi politici, analizza il delitto di veneficio nella trattazione dei giuristi, ne riscontra casi concreti nelle carte dei tribu-nali, illustra le posizioni e le ricerche della medicina in materia di identificazione dei veleni, di preparazione degli antidoti, di esperimenti sugli animali e sull’uomo.

Per la storia contemporanea escono due originali ricerche. I piccoli cospiratori. Politica ed emozioni nei primi mazzi-

il Mulino Universale Paperbacks

Pellegrini Il papato nel Rinascimento

Universale Paperbacks

ISBN 978-88-15-13681-7

9 7 8 8 8 1 5 1 3 6 8 1 7

Ritornato da Avignone a Roma dopo la chiusura del GrandeScisma d’Occidente (1378-1417), il papato attraversa unperiodo di consolidamento, vissuto all’insegna del trionfalismo. Il recupero dell’autorità primaziale, il radicamento definitivo in Italia e l’edificazione di unapparato centrale di governo della Chiesa vennero celebratidagli apologeti dell’ideologia papalista non meno che dagliartisti e dai letterati della curia. I controversi mezzi di cui feceuso la Chiesa romana nell’ampliamento del suo dominiotemporale, come il bellicismo e il «grande nepotismo»,sollevarono proteste e imbarazzi ma nessun ostacolo serio.Eppure, l’ascesa dei papi a fastosi sovrani del più forte e rispettato Stato italico, dopo aver toccato il culmine entro i primi due decenni del Cinquecento, conobbe la più dolorosadelle interruzioni con il Sacco di Roma del 1527, evento checonclude l’appassionante ricostruzione di questo librosolidamente documentato.

Marco Pellegrini insegna Storia moderna e Storia del Rinascimentoall’Università di Bergamo. Fra i suoi libri: «Congiure di Romagna»(Olschki, 1999) e «Ascanio Maria Sforza» (Istituto storico italiano per il Medio Evo, 2002). Con il Mulino ha pubblicato «Le guerred’Italia» (2009).

€ 13,50Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: Melozzo da Forlì, «Papa Sisto IV» (1477)

Società editrice il Mulino

Il papatonel Rinascimento

Marco Pellegrini

pellegriniB3 19-10-2010 11:11 Pagina 1

Repubbliche e principi

Elena Fasano Guarini

Istituzioni e pratiche di potere nella Toscana granducale del ’500-’600

il Mulino/Ricerca

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

RicercailMulino

Fasano Guarini

Repubbliche e principi

€ 26,00

Elena Fasano Guarini Pantone 5815 K

Elena Fasano GuariniRepubbliche e principi

Questo volume delinea un originale percorso all’interno dellariflessione politica che in Italia ha accompagnato gli sviluppidello stato moderno cinquecentesco e in particolare latrasformazione del mondo cittadino e comunale di epocamedievale negli stati territoriali principeschi rinascimentali. Alcentro della ricerca sta il caso fiorentino. Dopo aver studiato ildeclino delle repubbliche e delle idee repubblicane nell’Italiadel sedicesimo secolo, l’autrice indaga la storiografia fiorentinavedendovi rispecchiati, nella polarità fra città e stato territoriale,l’evoluzione e l’adattamento di quegli antichi ideali, che ritrovapoi nell’opera capitale di Machiavelli, in Francesco Guicciardinie per finire negli storici Benedetto Varchi e Giovan BattistaAdriani.

Indice del volume: Introduzione. - Parte prima: Persistenze etrasformazioni di un modello ideale. - I. Declino e durata delle repubblichee delle idee repubblicane nell’Italia del ’500. - II. Città e stato nellastoriografia fiorentina del ’500. - Parte seconda: Uomini, esperienze escritture politiche. - III. Machiavelli e la crisi delle repubbliche italiane. -IV. Congiure «contro alla patria» e congiure «contro ad uno principe»nell’opera di Niccolò Machiavelli. - V. Francesco Guicciardini e Cosimo I: ilsenso storico di una vicenda individuale. - VI. Storici tra repubblica eprincipato: da Benedetto Varchi a Giovan Battista Adriani. - Indice dei nomi.

Elena Fasano Guarini ha insegnato Storia moderna nella Facoltà di Letteredell’Università di Pisa. Per il Mulino ha curato «Potere e società negli statiregionali del ’500 e ’600» (1995) e «La Provincia di Pisa (1865-1990)» (2004).

ISBN 978-88-15-13873-6

9 7 8 8 8 1 5 1 3 8 7 3 6 il Mulino Saggi

PastoreVeleno

L’Italia del Rinascimento è un paese di intrighi, complotti e violenze;le sue piccole corti turbolente dove fioriscono le arti, scrissenell’Ottocento il grande storico Burckhardt, sono abitate da uomini«nei quali la scelleratezza è portata al colmo, e che commettono ildelitto per il delitto». L’Italia del Rinascimento è l’Italia degli spietatiBorgia, il paese del pugnale e del veleno. Del veleno, soprattutto.Esperto ad un tempo di storia della giustizia e di storia della medicina,Pastore pone dunque sotto la lente un tema molto italiano, studiandolonei suoi più diversi aspetti. In primo luogo mette in luce come si siavenuta creando nel corso del tempo l’immagine dell’Italia come terradi avvelenatori; uscendo poi dal mondo delle corti e degli intrighi poli-tici, analizza il delitto di veneficio nella trattazione dei giuristi, neriscontra casi concreti nelle carte dei tribunali, illustra le posizioni ele ricerche della medicina in materia di identificazione dei veleni, dipreparazione degli antidoti, di esperimenti sugli animali e sull’uomo.

Alessandro Pastore insegna Storia moderna nella Facoltà di Lettere e filoso-fia dell’Università di Verona. Tra i suoi libri: «Crimine e giustizia in tempodi peste nell’Europa moderna» (Laterza, 1991), «Il medico in tribunale. Laperizia medica nella procedura penale d’antico regime» (Casagrande, 1998).Con il Mulino ha pubblicato «L’uso del denaro» (curato con M. Garbellotti,2001), «Alpinismo e storia d’Italia» (2003) e «Le regole dei corpi» (2006).

€ 24,00Progetto grafico: Francesca VaccariIn copertina: Hans Memling, Calice di S. Giovanni evangelista ( XV sec.)

Alessandro Pastore

Veleno Credenze, crimini, saperi nell’Italia moderna

Saggi

pastoreB3ok 26-08-2010 17:17 Pagina 1

I piccoli cospiratori

Arianna Arisi Rota

Politica ed emozioni nei primi mazziniani

il Mulino/Ricerca

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

RicercailMulino

Arisi Rota

I piccoli cospiratori

€ 20,00

Arisi Rota Pantone 5605 K

Arianna Arisi RotaI piccoli cospiratori

Che rapporto c’è tra gioventù, innamoramento e disponibilitàall’azione politica? Che succede se un giovane italiano nei primianni Trenta dell’Ottocento s’imbatte in un grande comunicatore?E come funzionano una rete e una militanza clandestine inassenza della leadership? Sono alcune delle domande alle qualiil volume fornisce una risposta dando voce direttamente aiprotagonisti: da un lato, il leader assente, Giuseppe Mazzini,dall’altro, i giovani che ne accolgono il messaggio nella penisolaitaliana. Il modello del patriota e del cospiratore risorgimentaleviene così rivisitato alla luce di una pluralità di fonti capaci direstituire il clima e il lessico di un’esperienza di mobilitazionepolitica irripetibile, e tuttavia per certi versi sovrapponibile adaltre successive stagioni di militanza giovanile.

Indice del volume: Introduzione. - I. Il messaggio mazziniano. - II. Lagenerazione in azione. - III. La ricezione del messaggio. - IV. I piccolicospiratori. - A mo’ di conclusione: l’ortodossia impossibile. - Indice deinomi.

Arianna Arisi Rota insegna Storia contemporanea e Storia della diplomaziapresso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pavia. Tra le suepubblicazioni, «Diplomazia nell’Italia napoleonica. Il Ministero delleRelazioni Estere dalla Repubblica al Regno, 1802-1814» (Cens, 1998), «Ilprocesso alla Giovine Italia in Lombardia, 1833-1835» (Angeli, 2003); hainoltre curato «Garibaldi, Pavia e Palermo. L’Italia in cammino» (con M.Tesoro, Ibis, 2008), «Formare alle professioni. Diplomatici e politici»(Angeli, 2009), «Patrioti si diventa. Luoghi e linguaggi di pedagogiapatriottica nell’Italia unita» (con M. Ferrari e M. Morandi, Angeli, 2009).

Quali sono le radici del predominio europeo nella storia mondiale? Rovesciando la prospettiva eurocen-trica a lungo egemone negli studi storici, Jack A. Goldstone in Perché l’Europa? L’ascesa dell’Oc-cidente nella storia mondiale 1500-1850 («Le vie della civiltà», pp. 256, € 23) utilizza la più recente storiografia internazionale per smentire la tradizionale visione di uno sviluppo della civiltà che dalle origini greco-latine avrebbe linearmente acquisito una dimen-sione mondiale in forza dell’espansione europea. Con esemplare chiarezza, Goldstone dimostra la sostanzia-le superiorità economica, politica e culturale dell’Asia rispetto all’Europa fino a tutta l’età moderna e quindi illustra l’emergere, a partire dal tardo Settecento, del divario tecnico-scientifico ed economico che, inne-scando la rivoluzione industriale in Gran Bretagna, sostenne l’ascesa dell’Europa e l’affermarsi, forse transitorio, del primato dell’Occidente sulla scena globale.

Le vie della civiltàSocietà editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

Le vie della civiltà

23,00

Quali sono le radici del predominio europeo nella storia mondiale? Rovesciando la prospettiva eurocentrica a lungo egemone negli studi storici, Goldstone utilizza la più recente storiografia internazionale per smentire la tradizionale visione di uno sviluppo della civiltà che dalle origini greco-latine avrebbe linearmente acquisito una dimensione mondiale in forza dell’espansione europea. Con esemplare chiarezza, il volume dimostra la sostanziale superiorità economica, politica e culturale dell’Asia rispetto all’Europa fino a tutta l’età moderna e quindi illustra l’emergere, a partire dal tardo Settecento, del divario tecnico-scientifico ed economico che, innescando la rivoluzione industriale in Gran Bretagna, sostenne l’ascesa dell’Europa e l’affermarsi, forse transitorio, del primato dell’Occidente sulla scena globale.

Jack A. Goldstone insegna alla George Mason University (Virginia), di cui dirige il Center for Global Policy. Tra i suoi libri più recenti: «Silence and Voice in Contentious Politics» (2001), «States, Parties, and Social Movements: Protest and the Dynamics of Institutional Change» (2003), «Improving Democracy Assistance: Building Knowledge Through Evaluations and Research» (2008).

ilMulino

Jack A. Goldstone

Perché l’Europa? L’ascesa dell’Occidente nella storia mondiale

1500-1850

Perché l’Europa?G

oldstone

Page 13: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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STORIA

niani («Il Mulino/ricerca», pp. 224, € 20) di Arianna Arisi Rota è innanzitutto l’interessante indicatore di un risveglio non occasionale della storiografia italiana sul Risorgimento, testimo-niato anche – nei programmi del Mulino – dallo studio di Agostino Bistarelli sull’emigrazione politica risorgimentale, che uscirà nei primi mesi del 2011. Quale rapporto c’è fra gioven-tù, innamoramento e disponibilità all’azione politica? Cosa succede se un giovane italiano nei primi anni Trenta dell’Ottocento s’imbatte in un grande comunicatore come Mazzini? E come funzio-na una rete clandestina in assenza della lea-dership? Sono alcune delle domande a cui questo originale saggio cerca risposta rivisitan-do il modello del patriota e del cospiratore risorgimentale. Grazie a una pluralità di fonti (archivistiche, memorialistiche, letterarie) che evocano direttamente, dalla voce stessa dei protagonisti, personalità, idee, aspettative dei giovani militanti mazziniani degli anni Trenta, l’autrice ricostruisce, fra pubblico e privato, una storia generazionale unica, ma al tempo stes-so sovrapponibile ad altre stagioni di militanza giovanile più vicine a noi.Con un salto di oltre un secolo l’altra ricerca, Famiglie comuniste. Ideologie e vita quo- tidiana nell’Italia degli anni Cinquan ta («Saggi», pp. 336, € 26) di Maria Casalini, offre una messa a fuoco di grande interesse, e qualche volta persino divertente, sull’univer-so comunista. Nel dopoguerra, almeno su un punto democristiani e comunisti sono d’accor-do: la famiglia rappresenta un’istituzione fon-damentale per gli italiani e la politica deve prenderne atto. Ma i due schieramenti non condividono lo stesso concetto di famiglia. L’autrice indaga a fondo la mentalità e le cul-ture del mondo comunista; non solo sulla base dei suoi tratti ideali ma anche delle rica-dute nella vita di tutti i giorni: dall’educazione dei figli al rappor-to con i consumi. Ne emerge uno scenario affollato di imma-gini contrastanti, che vede comportamenti tradizionali convive-re con gli echi di un’ideologia egualitaria e soprattutto con una ferrea etica di partito. In un decennio «spezzato» come quello degli anni Cinquanta, novità particolarmente significative ven-gono poi dal fronte della stampa femminile. È su «Noi donne» infatti che dopo il 1956 inizieranno a profilarsi i temi di quella battaglia per i diritti civili che contribuirà a preparare la strada alla critica della famiglia che segnerà il Sessantotto.Infine un ultimo titolo dell’«Univer-sale paperbacks», e due nuove edi-zioni nelle «Vie della civiltà». La Fran-cia di Vichy (pp. 136, € 11,50) di Henry Rousso, basandosi sul recente cospicuo rinnovamento della ricerca storica, fa il punto su questo episodio cruciale nella storia della guerra euro-pea. Nel giugno del 1940 le truppe

naziste sbaragliavano l’esercito francese e arrivavano a Parigi. Nell’emergenza, il nuovo presidente del consiglio maresciallo Pétain firmava l’armistizio con la Germania e costituiva, nella parte non occupata dai tedeschi, un nuovo «stato francese» con sede a Vichy, che durò fino all’agosto del 1944, quando fu travolto dall’avanzata alleata. Nei suoi quattro anni di vita, il regime collaborazionista di Vichy fu certo assoggettato all’oc-

cupante e alleato tedesco, ma sotto la dittatu-ra carismatica di Pétain visse anche di iniziati-va propria, cercando di instaurare un nuovo ordine politico, sociale, morale di rottura con la precedente repubblica, fondato sull’ideale di una «comunità nazionale» da cui dovevano essere esclusi gli «inassimilabili» (ebrei, comu-nisti, massoni, stranieri). Nelle «Vie della civiltà» ritorna in edizione profon-damente rivista e aggiornata la Storia dell’in-tegrazione europea. Dalla guerra fredda alla Costituzione dell’Unione (pp. 360, € 24) nella quale Bino Olivi e Roberto San-taniello grazie anche alla loro lunga frequen-tazione con le istituzioni europee ricostruiscono in modo rigoroso e fedele la vicenda che in poco più di mezzo secolo ha riportato l’Europa – uscita distrutta dalla terribile esperienza di due guerre mondiali combattute in larga parte sul suo territorio – fra i protagonisti della scena globale. Ciò è stato possibile in virtù di una progressiva integrazione, prima economica e poi politica, fra un numero crescente di paesi. Un percorso accidentato, un progetto più volte dato per fallito e tuttavia sempre ripreso e rilanciato, che oggi ci offre la realtà di una Unio-ne tra 27 paesi, capace di garantire sicurezza e benessere, ricucire le divisioni della guerra fredda, conquistare il traguardo del Trattato di Lisbona che ne stabilizza l’assetto istituzionale.L’altra nuova edizione è quella della Storia

sociale dei media. Da Gutenberg a Internet («Le vie della civiltà», pp. 512, € 28) di Asa Briggs e Peter Burke, un libro che dà una profondità storica ai media, collegandoli in una com-plessiva storia della comunicazione, a partire dall’invenzione della stampa nel Quattrocento. Burke passa in rassegna i diversi «mezzi di comunicazione» dell’età moderna (la stampa ma anche la posta, la predicazione, la canzone, le chiacchiere, il caffè, l’imma-

gine, il teatro) mostrando come essi abbiano determi-nato la formazione di una sfera pubbli-

ca. Briggs poi racconta la grande crescita otto-novecentesca dei mezzi di comunicazione, secondo una visio-ne allargata che include l’invenzione del motore a vapore, lo sviluppo delle

ferrovie, della navigazione, del telegrafo, della posta, fino all’odierno sistema dei mass media. La nuova edizione presen-

ta in particolare il rifacimento integrale del capitolo relativo alla rivoluzione tecnologi-ca d’inizio Ottocento e del capitolo sulla

situazione odierna.

Maria Casalini

Famiglie comunisteIdeologie e vita quotidiana nell’Italia degli anni Cinquanta

ISBN 978-88-15-13945-0

9 7 8 8 8 1 5 1 3 9 4 5 0 il Mulino Saggi

Casalini

Famiglie com

uniste

Nel dopoguerra, almeno su un punto democristiani e comunisti sonod’accordo: la famiglia rappresenta un’istituzione fondamentale per gliitaliani e il linguaggio della politica deve prenderne atto. Ma i dueschieramenti non condividono lo stesso concetto di famiglia. Questolibro indaga a fondo la mentalità e le culture dell’universo comunista;non solo sulla base dei suoi tratti ideali ma anche delle ricadute nellavita di tutti i giorni: dall’educazione dei figli al rapporto con i consu-mi. Ne emerge uno scenario affollato di immagini contrastanti, chevede comportamenti tradizionali convivere con gli echi di un’ideolo-gia egualitaria e soprattutto con una ferrea etica di partito. In undecennio «spezzato» come quello degli anni Cinquanta, novità partico-larmente significative vengono poi dal fronte della stampa femminile.È su «Noi donne» infatti che dopo il 1956 inizieranno a profilarsi i temidi quella battaglia per i diritti civili che contribuirà a preparare la stra-da alla critica della famiglia che segnerà il Sessantotto.

Maria Casalini insegna Storia dei movimenti e dei partiti politici nellaFacoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Firenze. Tra i sui lavori:«Servitù, nobili e borghesi nella Firenze dell’Ottocento» (Olschki, 1997) e «Le donne della sinistra (1944-1948)» (Carocci, 2004). Con E. Asquer, A.Di Biagio e P. Ginsborg ha recentemente curato il volume «Famiglie delNovecento. Conflitti, culture e relazioni» (Carocci, 2010).

€ 26,00Progetto grafico: Francesca Vaccari

|Saggi

casaliniB3 13-10-2010 14:50 Pagina 1

ilMulino Universale Paperbacks

La Francia di Vichy

RoussoU

niversale Paperbacks 11,50

Henry Rousso

La Francia di Vichy

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & CIn copertina: manifesto di propaganda del governo di Vichy © Bridgeman Art

Nel giugno del 1940 le truppe naziste sbaragliavano l’esercito francese e arrivavano a Parigi. Il presidente del consiglio maresciallo Pétain firmava l’armistizio con la Germania e costituiva, nella parte non occupata dai tedeschi, un nuovo «stato francese» con sede a Vichy, che durò fino all’agosto del 1944, quando fu travolto dall’avanzata alleata. Nei suoi quattro anni di vita, il regime collaborazionista fu certo assoggettato all’occupante e alleato tedesco, ma sotto la dittatura carismatica di Pétain visse anche di iniziativa propria. Il governo di Vichy cercò di instaurare un nuovo ordine politico, sociale, morale di rottura con la precedente repubblica, fondato sull’ideale di una «comunità nazionale» da cui dovevano essere esclusi gli «inassimilabili» (ebrei, comunisti, massoni, stranieri). Sulla scia del recente, importante rinnovamento storiografico che ha contrassegnato gli studi in materia, il volume fa il punto su questo episodio cruciale della storia europea.

Henry Rousso, Directeur de recherches al CNRS, è autore di «Le syndrome de Vichy» (1987), «Vichy, un passé qui ne passe pas» (con E. Conan, 1994), «Vichy: l’événement, la mémoire, l’histoire» (2001) e di «Stalinismo e nazismo: storia e memoria comparate» (Bollati Boringhieri, 2001).

Storia dell’integrazione

europeaBino Olivi Roberto Santaniello

Il 9 maggio 1950 prende avvio, con la celebre Dichiarazione

Schuman, una vicenda che in poco più di mezzo secolo ha

riportato l’Europa – uscita distrutta dalla terribile esperienza di

due guerre mondiali combattute in larga parte sul suo territorio

– tra i protagonisti della scena globale. Ciò è stato possibile in

virtù di una progressiva integrazione, prima economica e poi

politica, tra un numero crescente di paesi. Un percorso

accidentato, un progetto più volte dato per fallito e tuttavia

sempre ripreso e rilanciato, che oggi ci offre la realtà di una

Unione tra 27 paesi, capace di garantire sicurezza e benessere,

ricucire le divisioni della guerra fredda, conquistare il traguardo

del Trattato di Lisbona che ne stabilizza l’assetto istituzionale.

Questa singolare esperienza, che addita al nostro continente

una prospettiva per il nuovo millennio, è qui ricostruita in modo

rigoroso e fedele, grazie anche alla lunga frequentazione degli

autori con le istituzioni europee.

Bino Olivi è stato per circa vent’anni portavoce della Commissione

europea. Fra i suoi numerosi libri segnaliamo, pubblicati con il Mulino,

«L’Europa difficile» (20015) e «La nuova Babele elettronica. La Tv dalla

globalizzazione delle comunicazioni alla società dell’informazione»

(con B. Somalvico, 2003).

Roberto Santaniello è direttore della Rappresentanza della Commissione

europea a Milano. Con il Mulino ha pubblicato «Prospettiva Europa»

(con P.V. Dastoli e A. Majocchi, 1996) e «Il mercato unico europeo» (2001).

Nuova edizione aggiornata

Società editrice il Mulino

24,00

Cover design: Miguel Sal & C.

Le vie della civiltà

ISBN 978-88-15-13764-7

9 788815 137647

Storia dell’integrazione europea

Olivi - Santaniello

ilMulino Le vie della civiltà

Storia sociale dei mediaDa Gutenberg a Internet

Asa BriggsPeter Burke

Questo volume dà una profondità storica ai media,

collegandoli in una complessiva storia della comunicazione, a

partire dall’invenzione della stampa nel Quattrocento. Burke

passa in rassegna i diversi «mezzi di comunicazione» dell’età

moderna (la stampa ma anche la posta, la predicazione, la

canzone, le chiacchiere, il caffè, l’immagine, il teatro)

mostrando come essi abbiano determinato la formazione di una

sfera pubblica. Briggs poi racconta la grande crescita

otto-novecentesca dei mezzi di comunicazione, secondo una

visione allargata che include l’invenzione del motore a vapore,

lo sviluppo delle ferrovie, della navigazione, del telegrafo, della

posta, fino all’odierno sistema dei mass media. Asa Briggs è stato rettore del Worcester College di Oxford e della Open

University. Con il Mulino ha pubblicato «L’età del progresso» (1987).

Peter Burke, professore emerito nell’Università di Cambridge, con il

Mulino ha pubblicato diversi libri, tra cui: «Storia sociale della

conoscenza» (2002), «La storia culturale» (nuova ed. 2009) e «Lingue e

comunità nell’Europa moderna» (2006).Terza edizione aggiornata

Società editrice il Mulino

28,00Cover design: Miguel Sal & C.

Le vie della civiltàISBN 978-88-15-13890-3

9 788815 138903

Storia sociale dei media

Briggs - Burke

ilMulino Le vie della civiltà

Page 14: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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Al tema attuale del multiculturalismo il Mulino ha dedicato ripe-tutamente attenzione, principalmente per opera di un filosofo della politica come Carlo Galli. Certo la diversità etnoculturale non è una novità, perché è da sempre parte integrante della storia dell’umanità; è nuova invece l’attenzione che lo stato deve necessariamente usare nei confronti delle diversità che caratte-rizzano la popolazione. In un mondo globalizzato come il nostro, diviene infatti pressante il bisogno di rivalu-tare il legame fra libertà individuale e cultura d’appartenenza. Ma come prendere in conside-razione le differenze senza produrre disegua-glianze? Nel rispondere a tale interrogativo con Il multiculturalismo («Universale paperbacks», pp. 128, € 11) Patrick Savidan traccia un profilo del modello multiculturalista illustrandone il senso e la portata, valutandone virtù e limiti, oltre a mettere in rilievo i rischi che esso comporta.Sul versante della storia della filosofia, Lo spirito in figura. Il tema dell’estetico nella «Fenomenologia dello spirito»

di Hegel («Il Mulino/ricerca», pp. 248, € 23) di Gianluca Garelli indaga le diverse funzioni della nozione di rappresen-tazione nella Fenomenologia dello spirito, un’opera unica nella

filosofia moderna, anzitutto in quanto straordina-rio repertorio di figure, vale a dire di rappresen-tazioni che esigono di essere levate dall’univer-salità del pensare, ma insieme si rivelano necessarie al cammino ascensionale del concet-

to, e resistono in vario modo alla pretesa di un’asso-luta negazione del sensibile. Al residuo estetico spetta così, nella prospettiva hegeliana del 1807, un ruolo indi-spensabile: nella sua dimensione intermedia fra il singo-lare e l’universale, esso tiene aperto lo spazio della comunicazione intersoggettiva, che è insieme condizio-ne di possibilità e scopo della dialettica.È infine una nuova edizione rivista e ampliata, e ora

introdotta da Massimo Mori, quella dell’Immanuel Kant («Le vie della civiltà», pp. 352, € 26) di Otfried Höffe, una presentazione d’insieme ormai classica del pensiero kantiano.

FilosofiaMulticulturale pro e contro

Darwinbooksl’archivio digitale dei libri del Mulino

www.darwinbooks.it

Nell’anno degli e-book, Darwin, la piattaforma per la consultazione online di testi di ricerca, si è arricchita di oltre cento nuovi titoli.L’obiettivo di Darwin è duplice: da un lato, si propone di dare maggiore visibilità ai migliori studi nelle scienze umane e sociali; dall’altro, vuole rispondere alle nuove

esigenze dell’università, che utilizza sempre di più la rete come luogo di confronto e di lavoro. Ogni libro è pienamente consultabile a partire dall’indice, dal quale si ha accesso diretto ai capitoli, ai paragrafi, agli apparati. Sono possibili ricerche per autore, tito-lo, argomento e anno, sul singolo volume e sull’ar-chivio nel suo complesso; ma anche nel testo o in parti specifiche. I lettori possono inserire note perso-nali, trarre citazioni testuali complete di dati biblio-grafici, inserire bookmark ai passi di maggiore inte-resse e pubblicare facilmente i riferimenti ai volumi nei principali social networks. Al momento, l’accesso è riservato a professori, ricercatori, studenti e biblio-tecari di università e centri di ricerca.

centinaia di libri disponibili online, pubblicati a stampa tra il 2000 e l’anno in corso

aggiornamenti quadrimestrali con le novità delle collane di ricerca

funzionalità di ricerca avanzate: nei dati bibliografici, nel testo completo, in parti specifiche dei volumi (note, bibliografie, figure, tabelle, ecc.)

possibilità di inserire bookmark e appunti online, e di ricavare automaticamente citazioni complete di testo e metadati

servizi personali per gli utenti registrati

integrazione con i principali social networks

abstract e Doi per i capitoli, per un riferimento univoco in rete, anche a scopo didattico

accesso ai libri tramite riconoscimento automatico delle reti abilitate

funzionalità di amministrazione per i Sistemi bibliotecari di ateneo

compatibilità Openurl e Sfx; esportazione dei dati bibliografici in Unimarc, Marc 21, Excel

Page 15: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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«Le lezioni di Longhi, ha raccontato Ezio Rai-mondi in un’intervista, erano state una rivela-zione abbagliante. Egli infatti parlava come scriveva, con un gioco metafore e di riferimen-ti che emanavano un fascino straordinario, al limite della magia. La sua lezione era una specie di grande operazione stregonesca. Feci l’esame con lui: i presenti affermano che Lon-ghi conoscesse il mio nome. Io non sono in grado di dirlo, perché nei miei due anni di frequenza vera mi sentivo come un’ombra, pieno com’ero di timidezza e di ritrosia. Oggi so solo, per certo, di avere fatto l’esame in uno stato di trance e, per quanto interroghi le mie ombre e il pozzo della mia memoria, non riesco a ricordare (come invece ricordo di tanti altri esami) dove avvenne, con chi parlai, chi avevo di fronte a me, che domande mi ven-nero fatte, che cosa mi accadde quando uscii dall’auletta». Se poi per ragioni diverse Rai-mondi non si laureò con Longhi e imboccò la strada della letteratura italiana, resta tuttavia che l’incontro con quella figura straordinaria è stato indubbiamente decisivo e ha radicato nel profondo, dell’opera di Raimondi, il dialo-go fra i due universi della critica d’arte e della critica letteraria. Il nuovo libro di Ezio Rai-mondi, Ombre e figure. Longhi, Arcange-li e la critica d’arte («Saggi», pp. 136, € 13), curato da Giorgio Zanetti e Gabriella Fenoc-chio, è dunque testimonianza anche dei moventi autobiografici che si intrecciano nel ritornante lavorio interpretativo intorno al magistero di Roberto Longhi e all’ope-ra della sua cerchia, da Alberto Graziani a Cesare Gnudi e soprattutto Francesco Arcangeli. Mai a proprio agio tra le for-mule correnti, Raimondi propone una lettura in più sensi sor-prendente, che avvalora in primo luogo la passione conoscitiva

di un’indagine delle forme intese come segni dell’umano, sempre animata da un rapporto diretto con le inquietudini del presente. In questa luce, alla fine, anche per il critico lette-rario l’esperienza delle figure e dei colori con-duce veramente, come voleva lo stesso Lon-ghi, a «far ribattere il proprio polso» al ritmo molteplice di quello dei secoli e delle culture.

Rimaniamo nel campo della letteratura italiana con lo studio di Luca Zuliani Poesia e versi per musica. L’evoluzione dei metri italiani («Il Mulino/ricerca», pp. 288 € 26). Il rapporto fra poesia e musica nella letteratura italiana è stato spesso trascurato. È vero che nella lirica italiana l’uso musicale delle poesie è piuttosto raro, ma l’indagine sulle ragioni musicali delle forme della tradizione letteraria alta porta a risultati inaspettati. A partire dal Medioevo per giungere ai giorni nostri, l’indagine di Zuliani esplora i condizionamenti imposti dalla musi-ca nella produzione poetica italiana, esami-nando anche le forme della musica leggera moderna. Per quanto riguarda le forme tradi-zionali, petrarchesche, viene studiato il pro-gressivo dissolvimento di quanto esse aveva-no in comune con la musica: uno dei frequen-ti «divorzi fra musica e poesia» che si rinnova-rono nella tradizione italiana. In questo ambito viene sviluppata anche una particolare tipolo-gia dell’enjambement, e più in generale dei

rapporti fra sintassi e metro.Ancora per la letteratura italiana il Mulino ha sviluppato negli ultimi anni, sotto l’attenta cura di Andrea Battistini, una serie di titoli della collana «Itinerari» pensati appositamente per lo stu-dio: dapprima una Storia della letteratura italiana in sei volu-mi, poi una serie integrativa di Profili di storia letteraria. Inau-

Linguistica e critica letterariaAlberto Varvaro racconta la vera storia della baronessa di Carini, Pietro Trifone la controstoria linguistica dell’Italia unita. Ma prima, Ezio Raimondi nel pozzo della memoria

Poesia e versi per musica

Luca Zuliani

L’evoluzione dei metri italiani

il Mulino/Ricerca

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

Luca ZulianiPoesia e versi per musica

Il rapporto fra poesia e musica nella letteratura italiana è statospesso trascurato. È vero che nella lirica italiana l’uso musicaledelle poesie è piuttosto raro, ma l’indagine sulle ragioni musicalidelle forme della tradizione letteraria «alta» porta a risultatiinaspettati. A partire dal Medioevo per giungere ai giorni nostri,l’indagine di Zuliani esplora i condizionamenti imposti dallamusica nella produzione poetica italiana, esaminando anche leforme della musica leggera moderna. Per quanto riguarda leforme tradizionali, «petrarchesche», viene studiato il progressivodissolvimento di quanto esse avevano in comune con la musica:uno dei frequenti «divorzi fra musica e poesia» che sirinnovarono nella tradizione italiana. In questo ambito vienesviluppata anche una particolare tipologia dell’enjambement, epiù in generale dei rapporti fra sintassi e metro.

Indice del volume: I. Una visione d’insieme. - II. Poesia e musica nelMedioevo. - III. La nascita dei metri chiabreriani. - IV. L’evoluzione deimetri petrarcheschi. - Appendice. Criteri di schedatura. - Bibliografia. -Indice dei nomi.

Luca Zuliani ha insegnato nelle Università di Padova, Losanna e Udine. Lasua edizione critica delle poesie di Giorgio Caproni (Mondadori, 1998) havinto il premio «Marino Moretti» per la filologia.

RicercailMulino

Zuliani

Poesia e versi per musica

€ 26,00

Zuliani Pantone 202 K

Ezio Raimondi

Ombre e figureLonghi, Arcangeli e la critica d’arte

ISBN 978-88-15-13880-4

9 7 8 8 8 1 5 1 3 8 8 0 4

Raim

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mbre e figure

C’è un territorio misteriosamente comune che la critica d’arte e quellaletteraria condividono. Come testimoniano gli scritti qui raccolti, il dialogo fra questi due universi è radicato nel profondo della storiaintellettuale di Ezio Raimondi, fin da quando, studente universitarioappena ventenne, incontrò un maestro della storia dell’arte comeRoberto Longhi. E il dialogo continua poi con gli eredi bolognesi delmagistero longhiano, a cominciare da Francesco Arcangeli e dalla suaintelligenza appassionata della modernità. Mai a proprio agio tra leformule interpretative correnti, di Longhi e della sua scuola, Raimondipropone una lettura in più sensi sorprendente, che avvalora in primoluogo la passione conoscitiva di un’indagine delle forme intese comesegni dell’umano, sempre animata da un rapporto diretto e vivo con leinquietudini del presente. In questa luce, alla fine, anche per il criticoletterario l’esperienza delle figure e dei colori conduce veramente,come voleva lo stesso Longhi, a «far ribattere il proprio polso» al ritmomolteplice di quello dei secoli e delle culture.

Ezio Raimondi è professore emerito di Letteratura italiana nell’Universitàdi Bologna. Tra i suoi numerosi libri pubblicati dal Mulino segnaliamo«Retorica d’oggi» (2002), «Un’etica del lettore» (2007) e «Il senso della let-teratura» (2008).

€ 13,00Progetto grafico: Francesca VaccariIn copertina: Giorgio Morandi, Natura morta (1958)© by SIAE 2010

|Saggi

il Mulino Saggi

raimondi B2OK 26-08-2010 17:55 Pagina 1

Una storia di amore e morte si consuma nel 1563 in un paese vicino a Palermo: è il famoso caso della baronessa di Carini, narrato in un poemetto di tradizione popo-lare ma apparso a stampa solo alla fine dell’Ottocento, e molte volte ripreso, fino a Pasolini. La giovanissima baronessa cede al suo corteggiatore, è sorpresa e uccisa dal padre per lavare l’onore della famiglia. Solo dopo una durissima penitenza egli riuscirà a ottenere il perdono divino. Così la poesia. La realtà risulta completamente diversa. Tutt’altro che irreprensibile, la baro-nessa aveva diversi figli, anche dall’amante.

Il marito e il padre di lei facevano finta di non notare la tresca, di cui invece sapeva-no tutto. Il delitto fu premeditato e forse, più che di onore, fu questione di non pagare i debiti contratti con l’amante. Con la stringente ricostruzione di Adultèri, delitti e filologia. Il caso della baro-nessa di Carini («Saggi», pp. 176, € 16) Alberto Varvaro ci restituisce la vera storia del dramma di Carini, mostrando come il testo del 1870 e le riprese succes-sive non siano altro che un falso, un’ope-razione di ricucitura di testi orali, a cui pure va riconosciuta una grande forza narrativa.

ISBN 978-88-15-13947-4

9 7 8 8 8 1 5 1 3 9 4 7 4 il Mulino Saggi

VarvaroA

dultèri, delitti e filologia

Una storia di amore e morte si consuma nel 1563 in un paese vicino aPalermo: è il famoso caso della baronessa di Carini, narrato in un poe-metto di tradizione popolare ma apparso a stampa solo alla finedell’Ottocento, e molte volte ripreso, fino a Pasolini. La giovanissimabaronessa cede al suo corteggiatore, è sorpresa e uccisa dal padre perlavare l’onore della famiglia. Solo dopo una durissima penitenza egliriuscirà ad ottenere il perdono divino. Così la poesia. La realtà risultacompletamente diversa. Tutt’altro che irreprensibile, la baronessaaveva diversi figli, anche dall’amante. Il marito e il padre di lei faceva-no finta di non notare la tresca, di cui invece sapevano tutto. Il delittofu premeditato e forse, più che di onore, fu questione di non pagare idebiti contratti con l’amante. Queste pagine ci restituiscono la vera sto-ria del dramma di Carini, mostrando come il testo del 1870 e le ripresesuccessive non siano altro che un falso, un’operazione di ricucitura ditesti orali, a cui pure va riconosciuta una grande forza narrativa.

Alberto Varvaro è stato professore di Filologia romanza all’Università diNapoli Federico II ed è socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Tra i suoinumerosi libri, ricordiamo «La parola nel tempo» (1984), «Letteratureromanze del Medioevo» (1985) e «Apparizioni fantastiche» (1994), tutti pub-blicati dal Mulino.

€ 16,00Progetto grafico: Francesca Vaccari

In copertina: cartellone di G. Salerno

Alberto Varvaro

Adultèri, delittie filologiaIl caso della baronessa di Carini

|Saggi

varvaro B3 13-09-2010 11:11 Pagina 1

Page 16: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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linguistica e critica letteraria

gurati nel 2008, i Profili sinora usciti sono dodici: Dante di Giuseppe Ledda, Petrarca di Enrico Fenzi, Boccaccio di Luigi Surdich, Machiavelli di Riccardo Bruscagli, Ariosto di Stefano Jossa, Tasso di Matteo Residori, Foscolo di Matteo Palumbo, Leopardi di Marco Antonio Bazzocchi, Manzoni di Fran-cesco de Cristofaro, Svevo di Beatrice Stasi, Montale di Alberto Casadei, Calvino di Mario Barenghi.A questi dodici si aggiungono ora due nuove uscite, l’Ungaretti (pp. 144, € 12) di Daniela Baroncini e il Gadda (pp. 160, € 13) di Rinaldo Rinaldi.

Gli storici lavorano a celebrare l’unità d’Ita-lia, perché non dovrebbero occuparsene anche gli storici della lingua? Già autore per il Mulino di Malalingua, una scorribanda nell’italiano scorretto da Dante a oggi, Pie-tro Trifone variando ironicamente il titolo di una celebre Storia di Tullio De Mauro propone allora una Storia linguistica dell’Italia disunita («Saggi», pp. 208, € 16), ritratto ironico e leggero della gram-matica e del vocabolario della disunione italiana, a cominciare dalle aggressive for-mule usate da italiani contro altri italiani. Che non risparmiano neppure il nome del paese, apertamente deriso attraverso paro-le come «Italietta» «italioti», «italico», «italie-sco» o espressioni come «Italia alle vongo-le» e «all’italiana». Di questi e di tanti altri stereotipi negativi (da «terrone» a «polento-ne», da «sudici» a «lumbard», da «beduino» nel senso di «meridionale» a «baluba» nel senso di «settentrionale») dà conto Trifone in questa storia divertente oltre che istrutti-va. L’autore discute anche della faziosità attribuita a Dante; confronta i problemi lin-guistici della giovane Italia unita del 1861 con quelli di oggi, spiegando perché gli italiani non capiscono le parole dell’inno nazionale; descrive Roma come capitale «alla matriciana», anzi come «capoccia»; tratteggia le diverse immagini del paese che emergono dai neologismi di origine dialettale.Claudio Marazzini è autore del più diffuso manuale di storia della lingua italiana appar-

so negli ultimi vent’anni, La lingua italiana. Profilo storico (1994), più volte rivisto, aggiornato e anche affiancato da una ver-sione breve (Breve storia della lingua italia-na, 2004) e da un volume antologico (La storia della lingua italiana attraverso i testi, 2004). Ora Claudio Marazzini con la collaborazione di Ludovica Maconi ha alle-stito un corso completo e integrato per lo studio della storia della lingua italiana: La lingua italiana. Storia, testi, strumenti («Manuali», pp. 376, € 30). Il volume è articolato in tre parti. La prima fornisce alcu-ne informazioni di base utili per chi si acco-sta per la prima volta alla disciplina. La seconda parte, organizzata per secoli, rico-struisce le diverse fasi della storia culturale, sociale e politica della nostra lingua. La terza parte, infine, presenta una serie di testi accuratamente selezionati, dai primi docu-menti in volgare all’italiano contemporaneo, e corredati di un ricco apparato di note storico-linguistiche.Nella serie di Storia della lingua italiana diret-ta da Francesco Bruni nella collana «Itinerari» esce una nuova edizione aggiornata del fortunatissimo volume di Paolo D’Achille L’italiano contemporaneo (pp. 288, € 20). Il profilo intende presentare l’italia-no di oggi ai vari livelli di analisi linguistica, dalla fonetica e fonologia alla morfologia flessiva e lessicale, dalla sintassi al lessico. Sono affrontati, fra l’altro, diversi aspetti di carattere variazionale particolarmente signi-ficativi, con capitoli dedicati al parlato, allo scritto, al trasmesso, e con approfondi-menti sul linguaggio giovanile, sulle varietà regionali e sulla lingua dei semicolti. La nuova edizione è integrata da una ricca serie di esercizi.Un’altra riedizione negli «Itinerari» è La lin-guistica. In pratica (pp. 280, € 23) di Edoardo Lombardi Vallauri, un manuale che presenta le nozioni di base della lingui-stica, illustrandone di pari passo l’utilità nei vari campi di applicazione. La materia è organizzata non sulla base dei tradizionali livelli di analisi, ma secondo gli ambiti dell’agire umano nei quali conoscere la lin-guistica rappresenta un vantaggio.

BARO

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ngarettiUngarettiINDICE DEL VOLUME: I. Il rinnovamento della poesia. - II. Un nuovo classicismo. - III.La stagione barocca. - IV. Viaggi e lezioni. - V. Le traduzioni. - VI. Ritorno al deser-to. - Cronologia. - Per saperne di più. - Indice dei nomi.

DANIELA BARONCINI è ricercatore di Letteratura italiana contemporanea nellaFacoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna. Con il Mulino ha già pubbli-cato «Ungaretti e il sentimento del classico» (1999; Premio Ungaretti, 2000).

PROFILI DI STORIA LETTERARIAA CURA DI ANDREA BATTISTINI

Pensata come complemento della «Storia della letteratura italiana» (6 voll.,2005), questa serie di «Profili» ne ripropone la formula introduttiva. Collocando-lo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno deigrandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le operee ne illustra la poetica.

ISBN 978-88-15-13830-9

9 788815 138309

€ 12,00

PROFILI DI STORIA LETTERARIAA CURA DI ANDREA BATTISTINI

UngarettiDI DANIELA BARONCINI

Pro

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il Mulino ItinerariIn copertina: Ritratto di Giuseppe Ungaretti © Olycom

impaginato.qxd 20-10-2010 10:59 Pagina 1

ISBN 978-88-15-13948-1

9 7 8 8 8 1 5 1 3 9 4 8 1 il Mulino Saggi

TrifoneStoria linguistica dell’Italia disunita

Un ritratto ironico e leggero della grammatica e del vocabolario delladisunione italiana, a cominciare dalle aggressive formule usate da italiani contro altri italiani. Che non risparmiano neppure il nome delpaese, apertamente deriso attraverso parole come «Italietta», «italioti»,«italico», «italiesco» o espressioni come «Italia alle vongole» e «all’italiana».Di questi e di tanti altri stereotipi negativi (da «terrone» a «polentone»,da «sudici» a «lumbard», da «beduino» nel senso di ‘meridionale’ a«baluba» nel senso di ‘settentrionale’) si dà conto in questo libro, chericostruisce una storia divertente oltre che istruttiva. L’autore discuteanche della faziosità attribuita a Dante; confronta i problemi linguisticidella giovane Italia unita del 1861 con quelli di oggi, spiegando perché gli italiani non capiscono le parole dell’inno nazionale; descriveRoma come capitale «alla matriciana», anzi come «capoccia»; tratteg-gia le diverse immagini del paese che emergono dai neologismi di ori-gine dialettale.

Pietro Trifone è professore di Storia della lingua italiana nell’Università di Roma Due «Tor Vergata». Con il Mulino ha già pubblicato «Malalingua.L’italiano scorretto da Dante a oggi» (2007). Ha inoltre curato «Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano» (Carocci, 20092).

€ 16,00Progetto grafico: Francesca VaccariIn copertina: © Foto Luigi Ciminaghi / Piccolo Teatro di Milano

Pietro Trifone

Storia linguisticadell’Italia disunita

Saggi

trifone B2 6-10-2010 9:35 Pagina 1

Mar

azzini La lin

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La lingua italiana

Il libro costituisce un corso completo e integrato per lo studio della storia del-la lingua italiana. È articolato in tre parti: la prima fornisce una base informa-tiva su teorie e strumenti, utile per chi si accosta per la prima volta alla disci-plina; la seconda, organizzata per secoli, ricostruisce le diverse fasi della sto-ria culturale, sociale e politica della nostra lingua; la terza parte, infine, pre-senta una serie di testi esemplari, accuratamente selezionati, dai primi docu-menti in volgare all’italiano contemporaneo, corredati di un ricco apparato di note storico-linguistiche.

indice del volume: Premessa. - Parte prima. L’italiano e gli strumenti del linguista. - I. L’italiano. - II. Nozioni elementari di fonetica e grammatica storica. - III. Gli strumenti della disciplina. - Parte seconda. Storia della lingua italiana. - IV. Origini e primi docu-menti dell’italiano. - V. Il Duecento. - VI. Il Trecento. - VII. Il Quattrocento. - VIII. Il Cinquecento. - IX. Il Seicento. - X. Il Settecento. - XI. L’Ottocento. - XII. Il Novecento e l’inizio del nuovo millennio. - Parte terza. Testi e documenti. - XIII. Antichi documenti dell’italiano. - XIV. Il Duecento: i primi testi letterari. - XV. Le Tre Corone, fondamento della «linea toscana». - XVI. Il Quattrocento: tra latino e italiano. - XVII. Il Cinquecen-to: l’età della norma. - XVIII. Il Seicento: la Crusca. - XIX. Il Settecento illuminista e il francese. - XX. L’Ottocento: Manzoni, Tommaseo e Ascoli. - XXI. Dal Novecento al nuo-vo millennio: le nuove questioni linguistiche. - Riferimenti bibliografici. - Indici.

CLaudio Marazzini è professore ordinario di Storia della lingua italiana nell’Università del Piemonte Orientale «A. Avogadro». Autore di molti libri, con il Mulino ha già pubblicato «Il secondo Cinquecento e il Seicento» (1993), «La lingua italiana. Profilo storico» (2002 ), «Breve storia della lingua italiana» (2004), «La storia della lingua italiana attraverso i testi» (2006), «L’ordine delle parole. Storia di vocabolari italiani» (2009).

LudoviCa MaConi, che ha collaborato al volume, ha pubblicato presso l’Accade-mia della Crusca l’edizione critica dell’ottocentesca «Storia della lingua italiana» di G. Grassi (2010).

ISBN 978-88-15-13829-3

9 788815 138293

30,00

La lingua italianaStoria, testi, strumenti

Claudio Marazzini

il Mulino Manuali

il M

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i A che serve un’edizione critica?

A che serve un’edizione critica?L’autore illustra e discute i principali aspetti della critica del testo, dalla definizione dei concetti di base – tradizione, testimone, errore, variante – a questioni più com-plesse, come quella dei rapporti fra edizione e interpretazione. L’oggetto concreto sono gli autori e i testi della letteratura romanza medievale. Il manuale, che non presuppone conoscenze specifiche da parte del lettore, si avvale di una utile serie di apparati per rendere più agevole la consultazione.

indice del volume: Premessa. - Avvertenze. - Introduzione. - I. La tradizione. - II. L’analisi della tradizione. - III. L’edizione. - IV. Edizione e interpretazione. - Conclusioni. - Note. - Riferimenti bibliografici. - Indici.

Pietro G. BeltrAmi insegna Filologia romanza nell’Università di Pisa ed è direttore dell’«Opera del Vocabolario Italiano» del CNR. Con il Mulino ha già pub-blicato «La metrica italiana» (20023) e «Gli strumenti della poesia» (20022).

ISBN 978-88-15-13822-4

9 788815 138224

18,50

A che serve un’edizione critica?leggere i testi della letteraturaromanza medievale

Pietro G. Beltrami

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il Mulino Itinerari

A che serve un’edizione critica? Leggere i testi della letteratura romanza medievale («Itinerari», pp. 232, € 18,50) di Pietro G. Beltrami illustra e discute i principali aspetti della critica del testo, dalla definizione dei concetti di base – tradizione, testimone, errore, variante – a questioni più complesse, come quella dei rapporti fra edizione e interpretazione. L’oggetto concreto sono gli autori e i testi della letteratura romanza medievale. Il manuale, che non presuppone conoscenze specifiche da parte del lettore, si avvale di una utile serie di apparati per rendere più agevole la consultazione.

Page 17: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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Dall’Atene antica a Montesquieu, da Aristotele a Rousseau, le elezioni erano lungi dall’essere considerate lo strumento democratico per eccellenza: democrazia non equivaleva a sistema rappresentativo, e il dispositivo che meglio garantiva la rigorosa uguaglianza dei candidati era semmai l’estrazione a sorte. Che cosa è accaduto alla fine del Settecento in Euro-pa e negli Stati Uniti perché a tale concezione multisecolare si sostituisse l’idea della coincidenza fra democrazia e rappre-sentanza? In realtà, come mostra Bernard Manin studiando i Principi del governo rappresentativo («Collezione di testi e di studi», pp. 296, € 30), esso è una combinazione di tratti democratici e tratti oligarchici. Oggi l’evoluzione della democrazia suggerisce di guardare senza nostalgia alla presunta età aurea dei partiti di massa. Le tendenze recenti, che valorizzano il ruolo dei leader e della comunicazione, rammen-tano i primordi del sistema rappresentativo, fondato sulle persone e sui rapporti diretti. Nella presente «demo-crazia del pubblico» il con-fronto tra individui ha sostitui-to quello fra grandi ideologie interpretate da grandi organizza-zioni. Analizzando premesse, significati e percorsi del governo rappresentativo, Manin conduce nel suo saggio una magistrale indagine sulla democrazia e sulle sue metamorfosi.

I gruppi di interesse («Itinerari», pp. 272, € 20) di Liborio Mattina presenta in un quadro completo, descrittivo e interpre-tativo, un altro aspetto rilevante del funzionamento della politica. I gruppi di interesse sono attori politici che rappresentano prefe-renze diffuse nel mondo del lavoro, della produzione, dei servi-zi, nelle istituzioni sociali, tra le persone impegnate ad ampliare la sfera dei diritti individuali dei cittadini. L’influenza che esercita-no sui processi decisionali può essere assai rilevante dal momento che dispongono in molti casi di competenze che li rendono partner indispensabili dei governi per la realizzazione di buone politiche pubbliche. La loro iniziativa, per contro, pone

alle liberal-democrazie il difficile compi-to di evitare il consolida-

mento di interessi speciali che ostacoli-no il conseguimento

del bene comune. Le politiche di assi-stenza sociale («Studi e ricerche», pp. 256,

€ 25) di Ilaria Mada-ma è il nuovo titolo della serie Le politiche pubbli-

che in Italia curata da Maurizio Ferrera. Assicu-rando risorse e opportunità

ai soggetti più svantaggiati, le politiche di assistenza mirano a contrastare l’esclusione sociale. Incentrata sulla condizione di bisogno e sul finanzia-mento attraverso la fiscalità generale, l’assistenza costituisce il nucleo dell’intervento pubblico in cui è più esplicita la finalità

solidaristica. Negli ultimi tre decenni, a fronte di nuovi rischi non coperti dal welfare di stam-po fordista, tali politiche hanno significativa-mente ampliato la loro portata. Come altri paesi sudeuropei, tuttavia, l’Italia si caratteriz-za per il marcato sottosviluppo di questo set-tore di policy. Il volume offre un quadro ag -giornato della materia, mettendo in luce l’e-sistenza a livello subnazionale di quattro di -stinti modelli o «mondi dei servizi sociali», as -sai diversi fra loro per quantità e qualità.Infine L’Unione europea. Governo, istitu-zioni, politiche («Manuali», pp. 320, € 26) di Fulvio Attinà e Giorgio Natalicchi, di cui esce una nuova edizione aggiornata, fornisce una panoramica coerente ed esaustiva delle dinamiche e dei processi con i quali le istitu-zioni dell’Unione producono politiche euro-pee. Dopo aver illustrato le varie teorie sull’in-tegrazione, il manuale analizza l’apparato isti-tuzionale dell’Unione, il suo funzionamento, gli attori, il modo in cui le istituzioni e il pro-cesso politico sopranazionali influiscono sui paesi membri, e affronta il vasto campo delle politiche comuni.

PoliticaLa politica e le politiche: teorie e analisi per un mondo che cambia

Bernard Manin

Principi del governo rappresentativoPrincipi

del governo

rappresentativo

Manin

ISBN 978-88-15-13772-2

9 788815 137722

il Mulino Collezione di Testi e di Studi

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

30,00

Bernard Manin

Principi del governo rappresentativo

Collezione di Testi e di Studi

Dall’Atene antica a Montesquieu, da Aristotele a Rousseau, le elezioni

erano lungi dall’essere considerate lo strumento democratico per

eccellenza: democrazia non equivaleva a sistema rappresentativo, e il

dispositivo che meglio garantiva la rigorosa uguaglianza dei candidati

era semmai l’estrazione a sorte. Che cosa è accaduto alla fine del

XVIII secolo in Europa e negli Stati Uniti perché a tale concezione

multisecolare si sostituisse l’idea della coincidenza tra democrazia e

rappresentanza? In realtà, come mostra Bernard Manin tracciando la

genealogia del governo rappresentativo, esso è una combinazione di

tratti democratici e tratti oligarchici. Oggi l’evoluzione della

democrazia suggerisce di guardare senza nostalgia alla presunta età

aurea dei partiti di massa. Le tendenze recenti, che valorizzano il

ruolo dei leader e della comunicazione, rammentano i primordi del

sistema rappresentativo, fondato sulle persone e sui rapporti diretti.

Nella presente «democrazia del pubblico» il confronto tra individui ha

sostituito quello fra grandi ideologie interpretate da grandi

organizzazioni. Analizzando premesse, significati e percorsi del

governo rappresentativo, Manin conduce in queste pagine una

magistrale indagine sulla democrazia e sulle sue metamorfosi.

Bernard Manin è docente di Scienza politica nella New York University e

direttore di ricerca presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales.

Tra le sue pubblicazioni «On legitimacy and political deliberation» (1987) e

«Democracy, accountability and representation» (con A. Przeworski e S. Sto-

kes, 1999).

Mattina I gruppi di interesse

I gruppi di interesseI gruppi di interesse sono attori politici che rappresentano preferenze diffuse nel mondo del lavoro, della produzione, dei servizi, nelle istituzioni sociali, tra le per-sone impegnate ad ampliare la sfera dei diritti individuali dei cittadini. L’influenza che esercitano sui processi decisionali può essere assai rilevante dal momento che dispongono in molti casi di competenze che li rendono partner indispensabili dei governi per la realizzazione di buone politiche pubbliche. La loro iniziativa, per contro, pone alle liberal-democrazie il difficile compito di evitare il consolidamento di interessi speciali che ostacolino il conseguimento del bene comune. Questo vo-lume presenta il quadro completo, descrittivo e interpretativo, di tale complesso e variegato universo.

indice del volume: Premessa. - I. I gruppi di interesse: cosa sono, come si formano, cosa fanno. - II. Gli approcci. - Parte prima: Mobilitazione. - III. L’azione collettiva. - Parte seconda: Rappresentanza. - IV. Partiti, gruppi e movimenti sociali. - V. Le alleanze tra partiti e gruppi. - Parte terza: Influenza. - VI. L’accesso. - VII. I gruppi di interesse nell’Unione europea. - VIII. Il lobbying. - IX. Le strategie. - X. I gruppi più influenti. - Parte quarta: Conclusioni. - XI Gruppi e democrazia. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.

LIborIo MattIna insegna Scienza politica e Politica comparata all’Università di Trieste. Con il Mulino ha già pubblicato «Gli industriali e la democrazia. La Confin-dustria nella formazione dell’Italia repubblicana» (1991) e «La sfida dell’allarga-mento. L’Unione europea e la democratizzazione dell’Europa centro-orientale» (a cura di, 2004).

ISBN 978-88-15-13839-2

9 788815 138392 20,00

I gruppi di interesse

Liborio Mattina

Pro

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il Mulino Itinerari

Le politiche pubbliche in Italiaa cura di Maurizio Ferrera

il Mulino Studi e Ricerche

Le politiche pubbliche in ItaliaLepolitiche diassistenzasocialeIlaria Madama

Cover design: Miguel Sal & C.Società editrice il Mulino

Madam

aLe politiche di assistenza sociale

Studi e Ricerche

Le politiche pubbliche, ovvero «quali soluzioni per quali problemi».

Una nuova serie del Mulino su uno dei settori più innovativi e dinamici

degli studi politologici. In merito a ciascuna politica sono presentati: un

profilo evolutivo in chiave comparata; un’analisi dei fattori socio-eco-

nomici e politico-istituzionali che ne hanno determinato lo sviluppo;

una valutazione dell’impatto in termini di efficacia, efficienza ed equità;

i problemi all’ordine del giorno e le possibili riforme.Le politiche di assistenza sociale

Assicurando risorse e opportunità ai soggetti più svantaggiati, le

politiche di assistenza mirano a contrastare l’esclusione sociale.

Incentrata sulla condizione di bisogno e sul finanziamento attraver-

so la fiscalità generale, l’assistenza costituisce il nucleo dell’inter-

vento pubblico in cui è più esplicita la finalità solidaristica. Negli

ultimi tre decenni, a fronte di nuovi rischi non coperti dal welfare di

stampo fordista, tali politiche hanno significativamente ampliato la

loro portata. Come altri paesi sudeuropei, tuttavia, l’Italia si caratte-

rizza per il marcato sottosviluppo di questo settore di policy. Il volu-

me offre un panorama aggiornato della materia, mettendo in luce

l’esistenza a livello subnazionale di quattro distinti modelli o «mondi

dei servizi sociali», assai diversi tra loro per quantità e qualità.

Ilaria Madama insegna Lavoro, welfare e politiche di conciliazione presso la

Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Milano e Scienza dell’ammini-

strazione presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pavia.

D 25,00

Giuliani Pantone 356 K

Anthony D. Smith è uno degli studiosi che più si è applicato al tema delle nazioni, del nazionalismo, dell’etnicità. Il Mulino, dopo aver pubblicato Il revival etnico ancora nel 1984 e poi nel 1998 Le origini etniche delle nazio-ni, propone oggi il suo nuovo studio su Le origini culturali delle nazioni. Gerarchia, alleanza, repubblica («Saggi», pp. 312, € 28). In aperto con-trasto con le interpretazioni correnti, Smith mette in discussione l’idea di nazione come prodotto della modernità. A suo giudizio i caratteri nazionali poggiano su modelli di identità risalenti al passato premoderno: il modello gerarchico, che vede nella comunità l’incarnazione di un ordine ultraterreno e che ha le sue prime espressioni in Egitto e in Mesopotamia; il modello

dell’alleanza, che introduce un’idea più egua-litaria di comunione fra i membri

della società, sancita nel patto fra dio e il suo popolo sul mon-

te Sinai; il modello repubblicano che, prima in Grecia e poi a Ro -

ma, si articola nella costruzione di una comunità autogoverna-ta. Le tradizioni nazionali, dun-que, non sono effimere e arti-

ficiali, manipolabili alla bisogna, ma hanno radici antiche e pro-

fonde nella cultura dei popoli.

Dalla democrazia dei partiti

alla democrazia del pubblico

Prefazione di Ilvo Diamanti

Page 18: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

18

Come è noto, il nome del Mulino è largamente associato all’introduzione della sociologia in Ita-lia. Per questa ragione per così dire storica, e legata alla nostra stessa identità culturale, si è sempre considerato essenziale non solo conti-nuare a seguire con attenzione gli sviluppi e le successive diramazioni della disciplina, sia dal punto di vista della teoria sia da quello della ricerca empirica, ma anche riportare all’attenzio-ne il lavoro di quegli studiosi che hanno contri-buito a dar forma alla sociologia contempora-nea. È il caso ora di Everett C. Hughes, di cui Lo sguardo sociologico («Collezione di testi e di studi», pp. 416, € 35), curato da Marco Santoro, raccoglie in un’ampia antologia i contri-buti più significativi e duraturi. Fra gli anni Qua-ranta e Sessanta del XX secolo il celebre Dipar-timento di Sociologia dell’Università di Chicago ebbe Everett Hughes tra le sue figure eminenti. Allievo di Robert E. Park, poi a sua volta maestro di Howard S. Becker e Erving Goffman, infine ispiratore di David Riesman e William F. Whyte, Hughes svolse una fondamentale funzione di cerniera tra le diverse generazioni di quella che sarebbe diventata universalmente nota come «Scuola di Chicago». Autentico pioniere in diver-si settori della sociologia, tra cui la sociologia delle relazioni etniche e quella delle occupazio-ni, è oggi considerato anzitutto un grande pro-motore dell’etnografia, ritornata prepotente-mente al centro della ricerca sociale. Sul versante dello studio empirico segnaliamo il nuovo volume della grande ricerca del Con-siglio italiano per le Scienze Sociali coordinata da Arnaldo Bagnasco, di cui era stato già pub-blicato Ceto medio a cura dello stesso Bagna-sco, e che prevede poi ulteriori volumi sulla costruzione dell’immagine del ceto medio, sui lavoratori autonomi, sui consumi: Restare di ceto medio. Il passaggio alla vita adulta nella società che cambia («Studi e ricer-che», pp. 264, € 25), a cura di Nicola Negri e Marianna Filandri. I paesi occidentali non sembrano più capaci di sostenere come in passato le aspirazioni diffuse a una piena citta-dinanza sociale, vale a dire a una condizione di ceto medio nella quale la maggioranza della popolazione era arrivata a identificarsi, accessi-bile anche a strati sociali inferiori. La ricerca lo documenta, rilevando segnali di difficoltà rela-tivi a livelli di consumo, capacità di risparmio, ammontare del patrimonio, comparando dati per classi sociali, tipi di famiglia, età. Una con-solidata sequenza di ingresso nella vita adulta concretizzava le possibilità: conclusione degli

studi, inizio del lavoro, soluzione al problema della casa, matrimonio, procreazione. Oggi non è più così. Quella sequenza è meno praticabile e i tempi si sono allungati. È inutile e in genere sbagliato parlare allora di «bamboccioni»; il fatto è che oggi, in presenza di un welfare squilibrato a favore dei padri come quello ita-liano, quasi solo chi può contare su una fami-glia sufficientemente robusta riesce a gestire la fase iniziale e più precaria di carriere appetibili, a restare di ceto medio o a diventarlo.

Uno spazio rilevante della produzione sociolo-gica è come sempre riservato ai testi destinati allo studio universitario. In questo campo va segnalato anzitutto Sociologia («Strumenti», pp. 568 con website, € 42) di Jeffrey C. Alexander e Kenneth Thompson, un testo innovativo che descrive i mutamenti della società odierna all’interno di un quadro di riferimento che non privilegia più la transizione dalle società tradizionali a quelle moderne ma contrappone gli aspetti moderni della vita sociale a quelli postmoderni. Dal punto di vista emozionale, culturale, istituzionale, la società contemporanea presenta caratteri completa-mente inediti rispetto al passato. Vengono dunque posti in primo piano elementi come sfera personale, dimensione esistenziale, iden-tità, genere, etnia, cultura (popolare), media.

SociologiaPer la prima volta in italiano il meglio di Everett Hughes, un maestro della sociologia del Novecento

Storico e sociologo, teorico politico e ro -manziere, W.E.B. Du Bois (1868-1963) è stato non soltanto una delle figure più rilevanti nella politica e nella cultura afroa-mericana ma a tutti gli effetti uno dei più grandi intellettuali statunitensi del Nove-cento: «un gigante», come lo definì Martin Luther King nel suo ultimo discorso pub-blico prima di essere assassinato. Du Bois fu anche tra i fondatori della più importan-te organizzazione americana per i diritti civili e padre del movimento panafricano. A lui si devono concetti divenuti ormai d’uso corrente nel mondo anglosassone, da quello di «doppia coscienza» a quello di «linea del colore». Sulla linea del co lore. Razza e democrazia negli Stati Uniti e nel mondo («Collezione di testi e di studi», pp. 456, € 38), a cura di Sandro Mezzadra, presenta al pubblico italiano un’ampia raccolta degli scritti politici di Du Bois, documentandone l’intera parabola teorica e biografica.

W.E.B. Du BoisSulla linea del colore

Sulla linea del coloreRazza e democrazianegli Stati Uniti e nel mondo

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ISBN 978-88-15-13769-2

9 788815 137692 il Mulino Collezione di Testi e di Studi

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

38,00

W.E.B. Du BoisSulla lin

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ollezione di Testi e di Studi

Storico e sociologo, teorico politico e romanziere, William Edward Burghardt Du Bois (1868-1963) è stato non soltanto una delle figure più rilevanti nella politica e nella cultura afroamericana ma a tutti gli effetti uno dei più grandi intellettuali statunitensi del Novecento: un «gigante», come lo definì Martin Luther King nel suo ultimo discorso pubblico prima di essere assassinato. Du Bois fu anche tra i fondatori della più importante organizzazione americana per i diritti civili e padre del movimento panafricano. A lui si devono concetti divenuti ormai d’uso corrente nel mondo anglosassone, da quello di «doppia coscienza» a quello di «linea del colore». Il volume presenta per la prima volta al pubblico italiano un’ampia raccolta degli scritti politici dell’intellettuale afroamericano, documentandone l’intera parabola teorica e biografica.

W.E.B. Du Bois è stato il primo afroamericano a conseguire il Ph.D. a Har-vard nel 1895. Dopo aver insegnato in Ohio e in Pennsylvania, si trasferì in Georgia, all’Università di Atlanta, dove avviò un ambizioso progetto di ricer-ca sociologica sulle condizioni dei neri statunitensi. Tra i titoli della sua amplissima bibliografia ricordiamo: «The Philadelphia Negro» (1899), «The Souls of Black Folk» (1903) e «Dusk of Dawn» (1940).

Everett C. HughesLo sguardo sociologico

Lo sguardosociologico

Hughes

ISBN 978-88-15-12514-9

9 788815 125149 il Mulino Collezione di Testi e di Studi

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

35,00

Everett C. HughesLo sguardo sociologicoC

ollezione di Testi e di Studi

Tra gli anni Quaranta e Sessanta del XX secolo il celebre dipartimento di Sociologia dell’Università di Chicago ebbe Everett Hughes tra le sue figure eminenti. Allievo di Robert E. Park, poi a sua volta maestro di Howard S. Becker e Erving Goffman, infine ispiratore di David Riesman e William F. Whyte, Hughes svolse una fondamentale funzione di cerniera tra le diverse generazioni di quella che sarebbe diventata universalmente nota come «Scuola di Chicago». Autentico pioniere in diversi settori della sociologia, tra cui la sociologia delle relazioni etniche e quella delle occupazioni, è oggi considerato an zi­tutto un grande promotore dell’etnografia, ritornata pre po ten temente al centro della ricerca sociale. Dell’ampia produzione di Hughes questo volume raccoglie i contributi più significativi e duraturi.

Everett C. Hughes (1897­1983) è stato professore di Sociologia all’Università di Chicago e alla Brandeis University. Fra i suoi libri ricordiamo «Men and Their Work» (1958) e «Boys in White» (1961, con H.S. Becker e altri).

Negri - Filandri Pantone 157 K

Restare di ceto medio

I paesi occidentali non sembrano più capaci di sostenere come inpassato le aspirazioni diffuse a una piena cittadinanza sociale, vale adire a una condizione di ceto medio nella quale la maggioranzadella popolazione era arrivata a identificarsi, accessibile anche astrati sociali inferiori. La ricerca lo documenta, rilevando segnali didifficoltà relativi a livelli di consumo, capacità di risparmio, ammon-tare del patrimonio, comparando dati per classi sociali, tipi di fami-glia, età. Una consolidata sequenza di ingresso nella vita adulta con-cretizzava le possibilità: conclusione degli studi, inizio del lavoro,soluzione al problema della casa, matrimonio, procreazione. Ogginon è più così. Quella sequenza è meno praticabile e i tempi si sonoallungati. È inutile e in genere sbagliato parlare allora di «bamboc-cioni»; il fatto è che oggi, in presenza di un welfare squilibrato afavore dei padri come quello italiano, quasi solo chi può contare suuna famiglia sufficientemente robusta riesce a gestire la fase inizia-le e più precaria di carriere appetibili, a restare di ceto medio o adiventarlo. Un nuovo capitolo delle indagini sul baricentro dellasocietà italiana promosse dal Consiglio italiano per le Scienze Socia-li e coordinate da Arnaldo Bagnasco.

Nicola Negri insegna Sociologia economica presso la Facoltà di Scienze poli-tiche dell’Università di Torino.

Marianna Filandri, dottore di ricerca in Sociologia applicata e metodologiadella ricerca sociale, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Socio-logia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca.

Una ricerca del Consiglio italiano per le Scienze Sociali

il Mulino Studi e Ricerche

Restare di ceto medioIl passaggio alla vita adulta nella società che cambia

a cura diNicola NegriMarianna Filandri

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

Negri - Filandri

Restare di ceto medio

Studi e Ricerche

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Page 19: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

19

SOCIOLOGIA

La teoria sociale contemporanea («Manuali», pp. 296, € 26) di Patrick Baert e Filipe Carreira da Silva è la nuova edizione di un testo che si è rivelato particolarmente utile per un primo approccio allo studio della materia, di cui precisa i legami con le altre discipline e che inserisce all’interno di più ampie tradizioni storico-culturali. La nuova edizione, in cui si è aggiunto come secondo autore Carreira da Silva, è stata aggiornata e arricchita da pagine su autori contemporanei di grande rilievo come Manuel Castells, Ulrich Beck, Zygmunt Bauman, Saskia Sassen, Richard Sennett.Sociologia del mutamento. Come cam-biano le società («Itinerari», pp. 176, € 18) di Daniel Chirot è una pregevole sintesi che delinea un quadro della sociologia del muta-mento a partire da una serie di interrogativi fondamentali: cosa cambia (e come), cosa si mantiene stabile (e come), cosa collega il cambiamento di alcune cose con la stabilità di altre. L’evoluzione delle società umane rivela infatti sia continuità di lungo periodo sia discontinuità profonde. Alcuni fenomeni socia-li ci connettono direttamente ai nostri più lontani antenati che vivevano nelle società di caccia e raccolta, altri sono inconcepibili per chiunque sia nato anche soltanto qualche anno prima di noi e incomprensibili per chiun-que sia nato qualche anno dopo. Alcuni cam-biamenti vengono colti e interpretati all’interno delle vite individuali; altri richiedono secoli o millenni prima ancora che ci si accorga che qualcosa è accaduto.Il manuale di Luciano Paccagnella Sociolo-

gia della comunicazione («Manuali», con website, pp. 248, € 24), di cui esce una nuova edizione, illustra basi teoriche, concetti fondamentali, tematiche rilevanti della sociologia della

comunicazione, delineandone le tre grandi aree: la comunicazione interpersonale, la comu-nicazione di massa, la comunicazione attraverso i nuovi media e Internet. La nuova edizione dedica maggiore spazio alla comunicazione nei media digitali, settore in cui più rapide e radica-li sono le trasformazioni in corso.Poi due libri di metodologia della ricerca. L’osservazione partecipante. Una guida pratica («Itinerari», pp. 128, € 12) di Gio-vanni Semi espone una tecnica che, sebbe-ne sia usata nell’ambito di diverse discipline, trova nell’antropologia e nella sociologia la propria sfera d’applicazione privilegiata. Richiedendo a coloro che vi fanno ricorso di passare un periodo di tempo sufficientemen-te prolungato a contatto con il fenomeno prescelto, in modo da comprenderne a fondo le specificità, questa tecnica mette sempre in gioco la soggettività del ricercatore. Nel rispon-dere alla domanda «come si conduce una ricerca sul campo?» il volume illustra con chia-rezza il metodo dell’osservazione partecipan-te: caratteristiche, competenze, ma anche dilemmi e problemi aperti. Focus group. Una guida pratica («Itinera-ri», pp. 168, € 15) di Annalisa Frisina tratta di una tecnica che oggi è fra le più usate nella ricerca sociale. Si basa sulla discussione di un gruppo costituito «ad hoc» e permette di inda-gare come si formano, come vengono messi in questione e come possono cambiare i punti di vista, le opinioni, gli atteggiamenti, i discorsi, le rappresentazioni. Il volume vuole tradurre questa tecnica in uno strumento alla portata di chiunque vi si avvicini per la prima volta. In modo chiaro e coerente mostra come i dati vengano «generati», piuttosto che «raccolti», suggerendo un uso flessibile e cre-ativo del focus group a partire da diverse domande di ricerca.Infine Saskia Sassen ha preparato una nuova edizione aggiornata del suo fortunato studio su Le città nell’economia globale («Saggi», pp. 296, € 30), nella quale da un lato fornisce nuovi materiali che sostengono i modelli interpretativi proposti, dall’altro deli-nea alcune tendenze emergenti. Questo volume è stato fra i primi a fornire idee e strumenti per capire le nuove città come luoghi di intersezione fra globale e locale. Sviluppatesi all’interno di mercati e network transnazionali, le grandi metropoli presenta-no infatti più tratti in comune fra loro che in rapporto ai rispettivi contesti regionali o nazionali.

Demografia («Manuali», pp. 344, € 30) di Gustavo De Santis è un innovativo manuale che mostra come le cose fon-damentali di cui si occupa la demografia non sono né noiose, né riservate a pochi iniziati: sono invece patrimonio comune di tutti coloro che si interessano alla so -cietà che li circonda. Nascere, morire, fare figli, sposarsi, cam-biare città o paese per cercare lavoro sono eventi comuni che accadono indi-vidualmente alle persone; utilizzare un punto di vista demografico significa pas-sare al livello «macro», cioè considerare quei fenomeni individuali in una visione collettiva. Attraverso un’esposizione rigorosa ma

«amichevole», e con il supporto di un ricco apparato didattico, l’autore sistematizza la materia (concetti, definizioni, terminologia, problemi) inse-gnando al lettore a ragionare in termini demografici.

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Questo innovativo manuale mostra come le cose fondamentali di cui si occupa la demografia non sono né noiose, né riservate a pochi iniziati: sono invece patrimonio comune di tutti coloro che si interessano alla società che li circon-da. Parlare di eventi comuni come nascere, morire, fare figli, sposarsi, cam-biare città o paese per cercare lavoro da un punto di vista demografico signi-fica passare da una prospettiva individuale a una visione collettiva di tali fe-nomeni. Attraverso una esposizione rigorosa ma «amichevole», e con il sup-porto di un ricco apparato didattico, l’autore sistematizza la materia (concetti, definizioni, terminologia, problemi) insegnando al lettore a ragionare in ter-mini demografici.

indice del volume: Introduzione. - I. Prima di entrare nel vivo… - II. Strumenti di lavo-ro. - III. Modelli e tassi di crescita. - IV. Strutture. - V. Lo studio dei comportamenti demografici. - VI. Mortalità, sopravvivenza e qualità della vita. - VII. Coppie che si for-mano, coppie che si sciolgono. - VIII. Natalità, fecondità e riproduttività. - IX. Migra-zioni interne e internazionali. - X. Previsioni demografiche. - XI. Le fonti e i dati. - Ap-pendici. - Indice analitico.

Gustavo De santis è docente di Demografia nell’Università di Firenze. Tra le sue pubblicazioni con il Mulino «Demografia ed economia» (1997) e «Previdenza: a ciascuno il suo?» (2006).

ISBN 978-88-15-13841-5

9 788815 138415 30,00

GuStavo De SantiS

il Mulino Manuali

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Demografia

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ISBN 978-88-15-13840-8

9 788815 138408 42,00

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Sociologia

Jeffrey C. AlexAnderKenneTh Thompson

il Mulino Strumenti

Sociologia

Questo testo innovativo descrive i mutamenti della società odierna all’interno di un quadro di riferimento che non privilegia più la transizione dalle società tradizionali a quelle moderne ma contrappone gli aspetti moderni della vita sociale a quelli postmoderni. Dal punto di vista emozionale, culturale, istitu-zionale, la società contemporanea presenta caratteri completamente inediti rispetto al passato. Vengono dunque posti in primo piano elementi come sfera personale, dimensione esistenziale, identità, genere, etnia, cultura (popolare), media. Un manuale in sintonia con le tendenze attuali delle scienze sociali.

indice del volume: Prefazione. - Introduzione. - Parte prima: Significati e comunica-zione. - I. Le strutture culturali. - II. I media e la comunicazione. - Parte seconda: Mondi e identità personali. - III. La socializzazione e il ciclo vitale. - IV. La sessualità. - V. Il matrimonio e la famiglia. - Parte terza: Disuguaglianze e identità. - VI. La disu-guaglianza. - VII. Il genere. - VIII. Razza ed etnia. - IX. Criminalità e devianza. - Par-te quarta: Istituzioni. - X. Lavoro ed economia. - XI. L’istruzione. - XII. Salute e medi-cina. - XIII. La religione. - Parte quinta: Politica, globalizzazione e mutamento sociale. - XIV. Le città e la popolazione. - XV. La politica, la vita pubblica e lo stato. - XVI. Mu-tamento sociale, azione collettiva e movimenti sociali. - Glossario. - Riferimenti biblio-grafici. - Indice analitico.

Jeffrey c. AlexAnder è docente di Sociologia nella Yale University, dove è co-direttore del Center for Cultural Sociology. Con il Mulino ha pubblicato «La costruzione del male. Dall’Olocausto all’11 settembre» (2006).

Kenneth thompson, sociologo, è professore emerito nella Open University.Pr

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All’indirizzo www.mulino.it/aulaweb docenti e studenti troveranno materiale utile alla didattica e all’apprendimento.

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Sociologia del mutamentoL’evoluzione delle società umane rivela sia continuità di lungo periodo sia disconti-nuità profonde. Alcuni fenomeni sociali ci connettono direttamente ai nostri ante-nati che vivevano nelle società di caccia e raccolta, se non addirittura ad altre spe-cie di ominidi e primati; altri fenomeni sociali sono inconcepibili per chiunque sia na to anche soltanto qualche anno prima di noi e incomprensibili per chiunque sia nato qualche anno dopo. Alcuni cambiamenti vengono colti e interpretati all’in-terno delle vite individuali; altri richiedono secoli o millenni prima ancora che ci si accorga che qualcosa è accaduto. Questa pregevole sintesi delinea un quadro della sociologia del mutamento a partire da una serie di interrogativi fondamentali: cosa cambia (e come), cosa si mantiene stabile (e come), cosa collega il cambiamento di alcune cose con la stabilità di altre.

indice del volume: Introduzione, di G. Sciortino. - Prefazione. - I. Evoluzione e prime società umane. - II. Le società agrarie. - III. La nascita dell’Occidente. - IV. L’era mo-derna. - V. Verso una teoria del cambiamento sociale. - Bibliografia.

Daniel Chirot è docente di Sociologia e International Studies nell’Università di Washington. Tra i suoi libri: «Why Not Kill Them All? The Logic and Prevention of Mass Political Murder» (con C. McCauley, 2006).

ISBN 978-88-15-13240-6

9 788815 132406 18,00

Sociologia del mutamento

Daniel Chirot

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il Mulino Itinerari

Page 20: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

20

«Siamo la nazione al mondo che trascorre più tempo su Facebook, sei ore e 27 minu-ti al mese in connessione con amici vecchi e nuovi, contro le sei ore degli Stati Uniti e le quattro ore e 12 minuti ogni quattro set-timane degli “utenti” francesi. Più che una moda Facebook sembra una febbre, una seconda pelle, una dipendenza, un biso-gno. Gli italiani, e non soltanto i più giovani, non riescono più a vivere senza il loro social network di riferimento, in una “interrealtà” dove le emozioni non sono più soltanto virtuali ma neanche del tutto vere, e dove la community accompagna ogni passaggio della giornata, ogni fase della vita, amore, lavoro, nascite, morti, matrimoni, divorzi». Così ha scritto Maria Novella De Luca dando conto su «la Repubblica» dell’attualissima e originale analisi che Giuseppe Riva, psico-logo esperto di nuove tecnologie della comunicazione, ha dedicato a I social net-work («Universale paperbacks», pp. 196, € 13). Facebook, MySpace, Twitter, Linke-dIn sono ormai termini entrati nel lessico quotidiano e sempre più spesso capita di sentire persone che ci chiedono se abbia-mo una pagina su Facebook o se siamo iscritti a questo o quel gruppo. Ma i social network sono una moda o qualcosa di duraturo? Se non sono una moda, che effetti hanno sui nostri comportamenti rela-zionali? Sono utili o costituiscono in definiti-va una perdita di tempo? Riva affronta il complesso mondo dei social network, illu-strandone le caratteristiche: come sono nati e come si sono evoluti, quali effetti hanno prodotto sulle relazioni e sull’identità delle persone. Singolarmente, anche lo studio di Luisa Molinari Alunni e insegnanti. Costruire culture a scuola («Studi e ricerche», pp. 280, € 25) mette in qualche modo l’accento su un luogo di relazioni, reale questa volta, e sugli effetti che esso produ-ce su chi ne è parte. La scuola è un luogo abitato, vissuto, dotato di significato per tutti coloro che quotidianamente vi si trovano a parlare, discutere, interagire, in particolare gli alunni e i loro insegnanti. Con il tempo, essi costruiscono una cultura comune, fatta di azioni, di relazioni, di valori, che ha pro-fondi effetti sul gruppo classe e sugli indivi-dui al centro delle dinamiche educative. Sulla base di un intenso lavoro di ricerca condotto nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, il volume approfondisce

criticamente alcuni temi cruciali della vita scolastica, che coinvolgono tutti i protagoni-sti (insegnanti, alunni e genitori): il discorso in classe, le culture dei pari, le transizioni scolastiche, la relazione fra alunni e inse-gnanti, la delicata questione della responsa-bilità educativa.

Ma la parte maggiore delle proposte di psi-cologia è come sempre riservata ai testi de -stinati allo studio universitario. Sono ben dieci in questo semestre, fra novità e nuove edizioni. Nel la collana degli «Itinerari», innan-zitutto, escono sei nuovi titoli.La percezione multisensoriale (pp. 328, € 27) di Nicola Bruno, Francesco Pavani e Massimiliano Zampini propone una prospettiva più nuova e aggiornata nello stu-dio della percezione, che tradizionalmente coincide con lo studio della percezione visiva, o della percezione acustica, tattile, olfattiva, e così via. La prospettiva multisensoriale mette in discussione il concetto tradizionale di modalità di senso, in favore di un approccio in cui i processi percettivi vengono studiati come sistemi attivi interconnessi piuttosto che come sensi passivi e indipendenti.La teoria della mente nell’arco di vita (pp. 208, € 17,50) di Serena Lecce, Elena Cavallini e Adriano Pagnin tratta di quel-la capacità, tipica della natura umana, di compiere inferenze su credenze, emozioni, desideri. Denominata teoria della mente, questa capacità ci consente di differenziare gli eventi reali da quelli non reali, di com-prendere che gli stati mentali, e non quelli fisici, costituiscono il motore ultimo delle azioni proprie e altrui. Il volume introduce alla Teoria della Mente in una prospettiva di arco di vita. Sono analizzate le specifiche fasi evolutive dall’infanzia alla terza età e per ciascuna di esse viene fornita una trattazio-ne in termini di Teoria della Mente e dei suoi correlati cognitivi e sociali. Vengono infine presentati i principali strumenti di misura e le nuove prospettive di ricerca.Angelica Moè con La motivazione (pp. 256, € 21) affronta un concetto fonda-mentale in psicologia. Esso esprime il movi-mento verso qualcosa o qualcuno identifi-cati come incentivi dell’agire. Qual è l’origi-ne della motivazione? Abbiamo il controllo sui nostri stati motivazionali? È possibile conoscere le proprie motivazioni? Si può agire sulle motivazioni proprie e altrui? Il volume affronta il tema nella sua comples-

PsicologiaModifica il mio profilo: l’identità ai tempi di Facebook

ilMulino Universale Paperbacks

I social network

RivaU

niversale Paperbacks 13,00

Giuseppe Riva

I socialnetwork

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

Facebook, MySpace, Twitter, LinkedIn sono ormai termini entrati nel lessico quotidiano e sempre più spesso capita di sentire persone che ci chiedono se abbiamo una pagina su Facebook o se siamo iscritti a questo o quel gruppo. I social network sono dunque una moda o qualcosa di duraturo? Se non sono una moda, che effetti hanno sui nostri comportamenti relazionali? Sono utili o costituiscono in definitiva una perdita di tempo? Questo volume affronta il complesso mondo dei social network, illustrandone le caratteristiche: come sono nati e come si sono evoluti, quali effetti hanno prodotto sulle relazioni e sull’identità delle persone. Un’opera accessibile e informata per comprendere a fondo un fenomeno ormai così diffuso da non poter essere ignorato.

Giuseppe Riva insegna Psicologia della comunicazione e Psicologia e nuove tecnologie della comunicazione nell’Università Cattolica di Milano. È presidente dell’Associazione Internazionale di CiberPsicologia (i-ACToR). Per il Mulino ha pubblicato «Psicologia dei nuovi media» (20082).

La scuola è un luogo abitato, vissuto, dotato di significato per tutti coloro che quotidianamente vi si trovano a parlare, discutere, intera-gire, in particolare gli alunni e i loro insegnanti. Con il tempo, essi costruiscono una cultura comune, fatta di azioni, di relazioni, di valori, che ha profondi effetti sul gruppo classe e sugli individui al centro delle dinamiche educative. Sulla base di un intenso lavoro di ricerca condotto nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, questo volume approfondisce criticamente alcuni temi cruciali della vita scolastica, che coinvolgono tutti i protagonisti (insegnanti, alun-ni e genitori): il discorso in classe, le culture dei pari, le transizioni scolastiche, la relazione fra alunni e insegnanti, la delicata questione della responsabilità educativa.

Luisa Molinari insegna Psicologia dello sviluppo nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Parma. Con il Mulino ha pubblicato «Psicologia dello svi-luppo sociale» (20072).

Alunni e insegnanti

Luisa Molinari

Molinari

ISBN 978-88-15-13952-8

9 788815 139528 il Mulino Studi e Ricerche

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

S 25,00

Alunni e insegnantiCostruire culture a scuola

Alunni e insegnantiStudi e Ricerche

Lecce - cavaLLin

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nin La teoria della m

ente nell’arco di vita

La teoria della mente nell’arco di vitaTutti noi siamo costantemente impegnati a compiere inferenze su credenze, emo-zioni, desideri. Denominata teoria della mente, questa capacità è tipica della natu-ra umana e ci consente di differenziare gli eventi reali da quelli non reali, di com-prendere che gli stati mentali, e non quelli fisici, costituiscono il motore ultimo del-le azioni proprie e altrui. Il volume introduce alla Teoria della Mente in una pro-spettiva di arco di vita. Sono analizzate le specifiche fasi evolutive e per ciascuna di esse viene fornita una trattazione in termini di Teoria della Mente e dei suoi cor-relati cognitivi e sociali. Vengono infine presentati i principali strumenti di misura e le nuove prospettive di ricerca.

indice del volume: Introduzione. - I. Infanzia (0-3 anni). - II. Anni prescolari (3-5 anni). - III. Anni scolari (6-10 anni). - IV. Adolescenza ed età adulta. - V. La terza età. - Conclusioni. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.

Serena Lecce è ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Pavia dove insegna Psicologia del Ciclo di Vita e dello Sviluppo Cognitivo. Con il Mulino ha pubblicato, insieme ad A. Pagnin, «Il lessico psicologico» (2007).

eLena cavaLLini, dottore di ricerca in Psicologia, insegna Psicologia dell’invec-chiamento presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Pavia.

adriano Pagnin è professore ordinario di Psicologia dello sviluppo nell’Univer-sità di Pavia, dove insegna Psicologia dell’educazione e Psicologia dell’adolescenza.

ISBN 978-88-15-13854-5

9 788815 138545 17,50

La teoria della mente nell’arco di vita

Serena LecceeLena cavaLLiniadriano Pagnin

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è La motivazione

La motivazioneFondamentale in psicologia, il concetto di motivazione, dal latino «motus», espri­me il movimento verso qualcosa o qualcuno identificati come incentivi dell’agire. Qual è l’origine della motivazione? Abbiamo il controllo sui nostri stati motivazio­nali? È possibile conoscere le proprie motivazioni? Si può agire sulle motivazioni proprie e altrui? Il presente volume affronta il tema nella sua complessità, delinean­ done le implicazioni teoriche e pratiche. Particolare enfasi è data al ruolo che le motivazioni possono svolgere all’interno di importanti processi quali la costruzione di sé, la scelta e la felicità.

indice del volume: Prefazione. ­ I. Cosa è la motivazione. ­ II. Dai bisogni all’autorealiz­zazione. ­ III. La motivazione fra biologia e cultura. ­ IV. Percezioni di competenza e obiettivi. ­ V. Rappresentazioni di sé. ­ VI. Emozioni che motivano, motivazioni che emozionano. ­ VII. Scegliere: perché e per chi. ­ VIII. Applicazioni: motivazione sul la­voro, a scuola, nello sport, nella pratica clinica. ­ IX. Motivazione e felicità. ­ Riferimenti bibliografici. ­ Indice analitico.

AngeLicA Moè insegna Psicologia generale e della personalità e Psicologia della motivazione e delle emozioni nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova. Con il Mulino ha pubblicato «Motivazione e apprendimento» (con R. De Beni, 2000) e «Psicologia della personalità e delle differenze individuali» (con R. De Beni, B. Carretti e F. Pazzaglia, 2008).

ISBN 978-88-15-13855-2

9 788815 138552 21,00

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AngelicA Moè

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Page 21: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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PSICOLOGIA

sità, delineandone le implicazioni teoriche e pratiche. Partico-lare enfasi è data al ruolo che le motivazioni possono svolgere all’interno di importanti processi quali la costruzione di sé, la scelta e la felicità.Psicologia dell’identità (pp. 256, € 18,50) di Tiziana Mancini mette a fuoco il concetto di sé e l’identità, ponte di collegamento tra il mondo psichico interno e il mondo sociale esterno, da sempre oggetto di studio privilegiato della psicologia sociale. Il volume ricostruisce i percorsi teorici e di ricer-ca relativi a tali concetti, illustrandone gli ele-menti costitutivi. In una società sempre più caratterizzata dalla complessità e sempre più basata sull’incertezza, anche l’identità e le molteplici immagini che le persone costruisco-no di se stesse sono sottoposte a nuove sfide, ristrutturazioni e ripensamenti. Si tratta di cam-biamenti che, il più delle volte, sono forieri di nuove potenzialità per il Sé, ma che possono anche tradursi nella pericolosa ricerca di nuove «nicchie» in cui costruire la propria identità.Il manuale di Marlène Sapin, Dario Spini e Eric Widmer I percorsi di vita. Dall’adole-scenza alla vecchiaia (pp. 128, € 13) pro-pone un’introduzione all’analisi dei percorsi di vita individuali in una prospettiva interdiscipli-nare che integra sociologia, demografia, psico-logia sociale e dello sviluppo. Quali sono le più importanti trasformazioni dell’identità che caratterizzano il percorso di vita e quali strate-gie di regolazione del Sé sono utilizzate dagli individui per superare gli eventi critici dell’esi-stenza? In che modo il contesto storico e sociale influisce sulle traiettorie individuali? Nel rispondere a tali interrogativi gli autori illustra-no, sintetizzando i principali contributi della ricerca, l’evoluzione delle traiettorie familiari e relazionali, professionali e di partecipazione sociale, oltre a quelle collegate alla salute fisica e psichica, dall’adolescenza alla vecchiaia.Infine Luisa Lugli e Marina Mizzau hanno curato L’ascolto (pp. 240, € 19), che tratta un aspetto importante nella psicologia della comunicazione, che ha ricevuto un’alterna e non sempre adeguata attenzione nei modelli teorici e nella ricerca. Frutto della collaborazio-ne di qualificati studiosi della materia, il volu-me descrive le basi relazionali e psicologiche dell’ascolto, ne individua le dinamiche fonda-mentali attraverso l’analisi di alcuni ambiti della vita quotidiana e professionale in cui si esercita l’«arte di ascoltare». Un testo utile non solo per gli studenti, ma anche per psicologi, psicoterapeuti, insegnanti, medici, professionisti dell’area sanitaria.Nella collana «Manuali» escono un titolo nuovo e tre riedizioni. La Introduzione alla psicologia del lavoro (pp. 240 con websi-te, € 22) di Guido Sarchielli e Franco Fraccaroli offre una panoramica completa dei temi che costituiscono l’oggetto di studio della psicologia del lavoro. La prospettiva adottata vede

l’attività lavorativa come espressione di una complessa interazio-ne di aspettative, intenzioni, valori e scopi attraverso i quali il lavoratore si confronta attivamente con le richieste di un concreto contesto tecnico e sociale, ricavandone benefici ma, al tempo stesso, pagandone dei prezzi spesso non proporzionati al livello di impegno profuso.

Sono nuove edizioni riviste e aggiornate quel-le dei due manuali di psicologia sociale. La Psicologia sociale (pp. 360, € 30) di Elliot Aronson, Timothy D. Wilson e Robin M. Akert nel fornire una panoramica completa della psicologia sociale il volume aiuta il lettore ad accostarsi alle tematiche caratterizzanti la disciplina, come ad esempio l’influenza socia-le, la costruzione soggettiva dell’ambiente, il bisogno individuale di autostima. L’approccio proposto è di tipo narrativo e fa ricorso ad esempi concreti, desunti dalla vita quotidiana, nell’intento di verificare l’applicazione pratica dei diversi assunti teorici.La Introduzione alla psicologia sociale (pp. 312 con website, € 26) di Stefano Boca, Piero Bocchiaro e Costanza Scaffidi Abbate illustra in modo organico le diverse teorie e descrive i risultati empirici raggiunti negli ultimi decenni dalla psicologia sociale. Suddiviso in capitoli che rispecchiano una consolidata articolazione dei fondamenti della disciplina, la trattazione coniuga l’interesse per i temi attuali del dibattito scientifico con l’at-tenzione ai contributi classici della psicologia sociale. In funzione didattica, gli apporti delle diverse scuole di pensiero sono presentati in una rassegna completa che evita volutamente di adottare prospettive privilegiate.Ezio Sanavio e Cesare Cornoldi con il loro manuale presentano la Psicologia clinica (pp. 328 con web site, € 29), che costituisce la diretta applicazione delle conoscenze e delle metodologie sviluppate dalla psicologia di base ai problemi della malattia e della soffe-renza. Integrando gli apporti della psicodia-gnostica, della psicopatologia, della psicotera-pia, come pure della psicosomatica e della psicologia della salute, essa opera a diversi livelli e sfere d’intervento: dal singolo alla cop-pia, alla famiglia, al gruppo. Nella nuova edizio-ne la parte dedicata alle diverse psicopatologie e ai relativi criteri diagnostici è stata notevol-mente ampliata.Nella collana «Strumenti», il nuovo titolo è Neuropsicologia dello sviluppo («Stru-

menti», pp. 392, € 32), curato da Stefano Vicari e Maria Cristina Caselli, un manuale che presenta un panorama aggiornato dei disturbi cognitivi in età evolutiva. Frutto della collaborazione dei maggiori studiosi della materia, il testo passa in rassegna le diverse situazioni patologiche o di rischio, affrontate nella prospettiva neuropsicologica, di cui offre una trattazione approfondita, associando agli argomenti di natura

Man

cini Psicologia dell’identità

Psicologia dell’identitàPonte di collegamento tra il mondo psichico interno e il mondo sociale esterno, il concetto di sé e l’identità sono da sempre oggetto di studio privilegiato della psico-logia sociale. Questo volume ricostruisce i percorsi teorici e di ricerca relativi a tali concetti, illustrandone gli elementi costitutivi. In una società sempre più caratte-rizzata dalla complessità e sempre più basata sull’incertezza, anche l’identità e le molteplici immagini che le persone costruiscono di se stesse sono sottoposte a nuove sfide, ristrutturazioni e ripensamenti. Si tratta di cambiamenti che, il più delle volte, sono forieri di nuove potenzialità per il Sé, ma che possono anche tra-dursi nella pericolosa ricerca di nuove «nicchie» in cui costruire la propria identità.

indice del volume: Introduzione. - Parte prima: Il «Self». Modelli teorici. - I. Il Sé come collegamento tra mondo interno e mondo esterno. - II. Il Sé conoscitore. - III. Il Sé so-cializzato. - IV. Il Sé come totalità dinamica. - V. Il Sé dialogico e polifonico. - Parte se-conda: Problemi del Sé nella società postmoderna. - VI. Il Sé caleidoscopico. - VII. Uni-cità, continuità e autenticità del Sé. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.

Tiziana Mancini insegna La costruzione dell’identità, Psicologia sociale e Psi-cologia culturale nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Parma. Tra i suoi libri, per Carocci: «Sé e identità» (2001) e «Psicologia dell’identità etnica» (2006).

ISBN 978-88-15-13856-9

9 788815 138569 18,50

Psicologia dell’identità

Tiziana Mancini

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il Mulino Itinerari

I percorsi di vitaQuesto manuale propone un’introduzione all’analisi dei percorsi di vita individuali in una prospettiva interdisciplinare che integra sociologia, demografia, psicologia sociale e dello sviluppo. Quali sono le più importanti trasformazioni dell’identità che caratterizzano il percorso di vita e quali strategie di regolazione del Sé sono utilizzate dagli individui per superare gli eventi critici dell’esistenza? In che modo il contesto storico e sociale influisce sulle traiettorie individuali? Nel rispondere a tali interrogativi gli autori illustrano, sintetizzando i principali contributi della ricerca, l’evoluzione delle traiettorie familiari e relazionali, professionali e di partecipazione sociale, oltre a quelle collegate alla salute fisica e psichica, dall’adolescenza alla vecchiaia.

indice del volume: Premessa. - I. Tre vite. - II. Percorsi di vita: una nuova prospettiva. - III. Traiettorie di vita. - IV. Vite collegate. - V. Identità nel corso della vita. - VI. Per-corsi di vita e contesto storico. - VII. Percorsi di vita: traiettorie in interazione. - Riferi-menti bibliografici.

Marlène SapIn svolge attività di ricerca e insegna nell’Institut interdisciplinaire d’étude des trajectoires biographiques dell’Università di Losanna e nel Dipartimen-to di Sociologia dell’Università di Ginevra.

DarIo SpInI insegna Psicologia sociale nella Facoltà di Scienze sociali e politiche dell’Università di Losanna, dove dirige l’Institut interdisciplinaire d’étude des trajectoires biographiques.

erIc WIDMer insegna Sociologia nelle Università di Losanna e Ginevra.

ISBN 978-88-15-13857-6

9 788815 138576 13,00

I percorsi di vitaDall’adolescenza alla vecchiaia

Marlène SapinDario Spinieric WiDMer

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Li - Mizzau L’ascolto

L’ascoltoAspetto importante nella psicologia della comunicazione, l’ascolto ha ricevuto una alterna e non sempre adeguata attenzione nei modelli teorici e nella ricerca. Que-sto volume, frutto della collaborazione di qualificati studiosi della materia, descrive le basi relazionali e psicologiche dell’ascolto, ne individua le dinamiche fondamen-tali attraverso l’analisi di alcuni ambiti della vita quotidiana e professionale in cui si esercita l’«arte di ascoltare». Un testo utile non solo per gli studenti, ma anche per psicologi, psicoterapeuti, insegnanti, medici, professionisti dell’area sanitaria.

indice del volume: Introduzione, di M. Mizzau e L. Lugli. - Parte prima: Teorie e metodi. - I. Come l’ascoltatore interagisce col parlante, di L. Lugli. - II. Il dialogo faccia a faccia, di J. Beavin Bavelas e J. Gerwing. - III. La distribuzione dell’ascolto, di M. Mizzau. - Par-te seconda: Attività di ascolto. - IV. L’ascolto nel counselling amicale, di A. Zuczkowski e I. Riccioni. - V. Ascolto attivo in psicoterapia, di F. Bercelli. - VI. L’ascolto nella didatti-ca universitaria, di G. Cosenza. - VII. Il giudice in ascolto, di R. Galatolo. - VIII. Ascol-tare il silenzio, di L. Lugli. - Conclusioni. - Appendice. Convenzioni di trascrizione. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.

Luisa LugLi è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Discipline della Co-municazione dell’Università di Bologna. Si occupa di processi collaborativi in conte-sti interazionali naturali e sperimentali.

Marina Mizzau ha insegnato Psicologia della comunicazione nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato: «E tu allora? Il conflitto nella comunicazione quotidiana» (2002) e «Ridendo e scherzando. La barzelletta come racconto» (2005).

ISBN 978-88-15-13897-2

9 788815 138972

19,00 Pro

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il Mulino Itinerari

L’ascolto

a cura diLuisa LugLiMarina Mizzau

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teorica la descrizione di strumenti utili per la diagnosi e per il trattamento riabilitativo.

La collana «Aspetti della psicologia», che acco-glie testi mirati alla pratica professionale, agli usi pratici della psicologia, conta oggi una settanti-na di titoli. Le novità del 2010 sono sei, quattro sono state pubblicate nel primo semestre, due vanno in libreria ora e le presentiamo qui.Il primo titolo è La prospettiva psicosomati-ca. Dalla teoria alla pratica clinica (pp. 408, € 28) di Franco Baldoni. La psicosomatica contemporanea si propone di studiare e aiutare l’essere umano integrando i suoi aspetti psico-logici, sociali e biologici. Baldoni affronta questo argomento complesso con un linguaggio chiaro e immediato, inserendo le tematiche nel loro contesto storico-culturale e fornendo numerosi esempi clinici. Vengono esposti i principali modelli teorici con adeguati approfondimenti sui dati

di ricerca più recenti e sulle problematiche terapeutiche. Il lettore riceve così tutte le infor-mazioni necessarie allo sviluppo di un corretto «pensiero psicosomatico», ma è anche stimola-to ad assumere una posizione critica e a porsi degli interrogativi.La seconda novità degli «Aspetti» è il testo che Massimo Grasso ha dedicato a La relazione terapeutica. Percorsi di intervento in psico-logia clinica (pp. 272, € 22). Mettendo a frutto una lunga esperienza nella quale pratica clinica, ricerca e formazione si alimentano a vicenda, Grasso propone un modello di intervento clinico in psicologia. Dall’apertura del colloquio all’analisi della domanda, alla strutturazione del setting, alla relazione clinica, fino alla conclusione e alla super-

visione, le varie fasi dell’intervento sono declinate senza rigide solu-zioni di continuità ma come momenti di un percorso volto a pro-muovere un processo di sviluppo e di cambiamento.

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ISBN 978-88-15-13845-3

9 788815 138453 32,00

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Neuropsicologia dello sviluppo

a cura di

stefano VicariMaria cristina caselli

il Mulino Strumenti

Neuropsicologia dello sviluppo

Questo manuale presenta un panorama aggiornato dei disturbi cognitivi in età evolutiva. Frutto della collaborazione dei maggiori studiosi della materia, il testo passa in rassegna le diverse situazioni patologiche o di rischio, affron-tate nella prospettiva neuropsicologica, di cui offre una trattazione approfon-dita, associando agli argomenti di natura teorica la descrizione di strumenti utili per la diagnosi e per il trattamento riabilitativo.

IndIce del volume: Prefazione, di S. Vicari e M.C. Caselli. - I. Neuropsicologia e svi-luppo, di V. Volterra. - Parte PriMa: asPetti generali. - II. Lo sviluppo del sistema ner-voso, di L. Petrosini, L. Mandolesi e S. Vicari. - III. Tecniche di indagine nella neu-ropsicologia dello sviluppo, di D. Menghini, P. Pani, M. Di Capua e S. Vicari. - IV. Va-lutazione, osservazione e riabilitazione in età evolutiva, di M.C. Caselli, L. Marotta e S. Vicari. - Parte seconda: linguaggio. - V. Lo sviluppo del linguaggio tra normalità e patologia, di A. Chilosi, T. Fapore, L. Pfanner, A. Comparini e P. Cipriani. - VI. Le basi fonologiche del disturbo specifico del linguaggio: implicazione cliniche, di U. Bortoli-ni. - VII. Gestualità coverbale nello sviluppo tipico e atipico, di O. Capirci, A. Bello, M.C. Caselli, P. Pettenati e S. Stefanini. - VIII. Diagnosi e valutazione dei disturbi del linguaggio in bambini bilingui, di F. Fabbro e A. Marini. - Parte terza: aPPrendiMento. - IX. Le dislessie evolutive, di A. Facoetti, M. Benassi, R. Bolzani, D. Menghini e S. Vi-cari. - X. I disturbi specifici di apprendimento, di R. Penge. - XI. La dislessia evoluti-va lungo l’arco della scolarità obbligatoria, di G. Stella, E. Savelli, M. Scorza e I. Morlini. - XII. Apprendimento e disturbi di lettura in ortografie trasparenti, di P. Zoc-colotti e C. Burani. - XIII. I disturbi del sistema dei numeri e del calcolo, di A. Bian-cardi, E. Mariani e M. Pieretti. - XIV. Metacognizione e componenti emotivo-motiva-zionali nei disturbi specifici dell’apprendimento, di C. Cornoldi e A. Re. - Parte quar-ta: caPacità extraVerbali. - XV. Le competenze visuospaziali e visuocostruttive, di C. Gagliardi. - XVI. Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, di A. Zuddas, T. Usala e G. Masi. - XVII. La memoria, di S. Vicari, F. Costanzo e G.A. Carlesimo. - Parte quinta: Profili neuroPsicologici. - XVIII. Nascita pretermine e sviluppo cognitivo e linguistico, di A. Sansavini e A. Guarini. - XIX. Il ritardo mentale, di M.C. Caselli, L. Marotta, D. Menghini e S. Vicari. - XX. Autismo e disturbi generalizzati dello svilup-po, di G. Valeri. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.

Stefano vIcarI è primario della Divisione di Neuropsichiatria infantile della sede di Roma dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Con il Mulino ha pubblicato: «La sindrome di Down» (2007). marIa crIStIna caSellI, primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze e tecnologie del CNR di Roma, insegna Psicologia dello sviluppo della comunicazione e del linguaggio nella Libera Università Maria SS. Assunta (LUMSA). Con il Mulino ha pubblicato: «Linguaggio e sordità» (con S. Maragna e V. Volterra, 2006).

Insieme gli autori hanno pubblicato per il Mulino «I disturbi dello sviluppo» (2002).

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Aspetti della psicologia

PSICOLOGIA

Franco Baldoni

La prospettiva psicosomatica

il Mulino Aspetti della psicologia

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La psicosomatica contemporanea si presenta come una prospettivascientifica che si propone di studiare e aiutare l’essere umano integrando i suoi aspetti psicologici, sociali e biologici. L’autore affronta questoargomento complesso con un linguaggio chiaro e immediato, inserendo le tematiche nel loro contesto storico-culturale e fornendo numerosiesempi clinici. Vengono esposti i principali modelli teorici con adeguatiapprofondimenti sui dati di ricerca più recenti e sulle problematicheterapeutiche. Il lettore riceve così tutte le informazioni necessarie allo sviluppo di un corretto «pensiero psicosomatico», ma è anchestimolato ad assumere una posizione critica e a porsi degli interrogativi.

Franco Baldoni, medico psicologo e psicoterapeuta, insegna Metodologia clinicanella Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato«Psicosomatica. L’equilibrio tra mente e corpo» (1999) e «Disturbi psicosomatici»(2001), entrambi con G. Trombini. Tra i suoi scritti più recenti «La relazionegenitore-bambino. Dalla psicoanalisi infantile alle nuove prospettiveevoluzionistiche dell’attaccamento» (con L. Cena e A. Imbasciati, Springer, 2010).

ISBN 978-88-15-13714-2

9 7 8 8 8 1 5 1 3 7 1 4 2

€ 28,00Cover design: Miguel Sal & CIllustrazione di Francesca Vaccari

Società editrice il Mulino

baldoni B3 24-08-2010 15:56 Pagina 1

Rosetta CastellanoPatrizia VelottiGiulio Cesare Zavattini

Cosa ci fa restare insieme?

il Mulino Aspetti della psicologia

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sicologiaCastellano

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Quali sono gli aspetti psicologici che entrano in gioco in una storiad’amore? Come si combinano tra loro? Quali influenze producono sul clima emotivo e sugli esiti di un rapporto (felicità o infelicità, rottura o stabilità)? Basandosi sull’approccio della teoria dell’attaccamento, gli autori forniscono una originale ed efficace lettura delle dinamichedella relazione di coppia dal punto di vista della regolazione degli affetti e dell’intreccio tra i sistemi motivazionali dell’attaccamento,dell’accudimento e della sessualità. Un utile strumento per studiosi e professionisti della terapia di coppia nell’analisi e nella gestione delle problematiche della relazione a due.

Rosetta Castellano è dottore di ricerca in Psicologia dinamica, clinica e dello sviluppo e specializzanda in Psicologia clinica presso la Sapienza-Università di Roma.

Patrizia Velotti è assegnista di ricerca presso la Sapienza-Università di Roma, dottore di ricerca in Psicologia dinamica, clinica e dello sviluppo, gruppoanalistaLaboratorio di Gruppoanalisi (COIRAG).

Giulio Cesare Zavattini è professore ordinario di Valutazione e interventopsicodinamico-clinico nella coppia presso la Facoltà di Psicologia della Sapienza-Università di Roma. Psicoanalista SPI e IPA, per il Mulino ha pubblicato «Psicologia delle relazioni di coppia» (con L. Carli e D. Cavanna, 2009).

ISBN 978-88-15-13418-9

9 7 8 8 8 1 5 1 3 4 1 8 9

€ 18,00Cover design: Miguel Sal & CIllustrazione di Francesca Vaccari

Società editrice il Mulino

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Carlo Faravelli

Psicofarmacologiaper psicologi

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Gli psicofarmaci rappresentano uno strumento importante che ogni professionista della salute mentale è chiamato a prendere in considerazione nell’impostare la relazione terapeutica. Quale che sial’orientamento di base dello psicoterapeuta circa il ricorso a tali presidi,risulta comunque indispensabile conoscerne a fondo il funzionamento e le caratteristiche. Questo volume costituisce una guida pratica ed esaustiva che illustra con chiarezza la grande varietà di principi attivi e di tipologie commerciali di farmaci che vengono utilizzati nel trattamento dei disturbi mentali, dai disturbi dell’umore ai disturbid’ansia, dalle psicosi ai disturbi ossessivo-compulsivi e del comportamento alimentare.

Carlo Faravelli è professore ordinario di Psichiatria nella Facoltà di Psicologiadell’Università di Firenze, dove è direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria.

ISBN 978-88-15-13324-3

9 7 8 8 8 1 5 1 3 3 2 4 3

€ 21,00Cover design: Miguel Sal & CIllustrazione di Francesca Vaccari

Società editrice il Mulino

Faravelliok 15-12-2009 11:30 Pagina 1

Massimo Grasso

La relazione terapeutica

il Mulino Aspetti della psicologia

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Mettendo a frutto una lunga esperienza nella quale pratica clinica, ricercae formazione si alimentano a vicenda, l’autore propone in questo volumeun modello di intervento clinico in psicologia. Dall’apertura del colloquioall’analisi della domanda, alla strutturazione del setting, alla relazioneclinica, fino alla conclusione e alla supervisione, le varie fasidell’intervento sono declinate senza rigide soluzioni di continuità ma come momenti di un percorso volto a promuovere un processo di sviluppo e di cambiamento.

Massimo Grasso, psicologo clinico e psicoterapeuta, insegna Psicologia clinicadell’intervento nella Facoltà di Psicologia 1 alla Sapienza - Università di Roma. Tra le sue pubblicazioni: «Psicologia clinica e psicoterapia » (Kappa, 2004),«L’intervento in psicologia clinica» e «Metodologia dell’intervento in psicologiaclinica» (entrambi con B. Cordella e A.R. Pennella, Carocci, 2003 e 2004), «La formazione in psicologia clinica» (con R. Carli e R.M. Paniccia, Angeli, 2007).

ISBN 978-88-15-13749-4

9 7 8 8 8 1 5 1 3 7 4 9 4

€ 22,00Cover design: Miguel Sal & CIllustrazione di Francesca Vaccari

Società editrice il Mulino

grasso B3 21-07-2010 13:24 Pagina 1

Rino RumiatiNicolao Bonini

Decisioni managerialiCome fare scelte efficaci

il Mulino Aspetti della psicologia

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ecisioni manageriali

Se tutti noi ci troviamo quotidianamente a prendere decisioni ai piùsvariati livelli, per i manager tale competenza risulta basilare. Deciderecomporta l’utilizzo di strategie psicologiche assai complesse di gestionedelle informazioni, nonché di trattamento del rischio e dell’incertezza. Il volume affronta i processi decisionali individuali e di gruppo, le dinamiche specifiche del ragionamento degli esperti, le trappole in cuisi può incappare nel decidere, le modalità e le tecniche per giungere a decisioni efficaci. Un testo utile per tutti coloro che all’interno delleorganizzazioni hanno le maggiori responsabilità nelle scelte strategiche.

Rino Rumiati insegna Psicologia delle decisioni nell’Università di Padova. Con il Mulino ha pubblicato: «Decidere» (2000); «Nuovi rischi, vecchie paure» (con L. Savadori, 2005); «I processi cognitivi» (con R. Nicoletti, 2006); «Introduzionealla psicologia della comunicazione» (curato con L. Lotto, 2007) e «Rischiare» (con L. Savadori, 2009).

Nicolao Bonini insegna Psicologia generale e Psicologia del pensiero nell’Universitàdi Trento. È membro del Laboratorio di Ricerca sulla Decisione Strategicadell’Università di Trento. Con il Mulino ha pubblicato: «Psicologia della decisione»(con R. Rumiati, 2001) e «Psicologia del giudizio e della decisione» (curato con F. Del Missier e R. Rumiati, 2008).

ISBN 978-88-15-13750-0

9 7 8 8 8 1 5 1 3 7 5 0 0

€ 18,50Cover design: Miguel Sal & CIllustrazione di Francesca Vaccari

Società editrice il Mulino

Rumiati BoniniB2 26-05-2010 15:51 Pagina 1

Andrea StracciariAngelo BianchiGiuseppe Sartori

Neuropsicologiaforense

il Mulino Aspetti della psicologia

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Un giudice vuole sapere se l’imputato ha agito con piena coscienza e volontà; un altro se il testimone o una vittima di reato sono credibili; un terzo se un certo evento (un trauma cerebrale o emozionale) ha prodotto un qualche tipo di danno sulla vittima; un altro ancora se quella persona è in grado di provvedere ai propri interessi o se deveessere assistita o sostituita da un tutore... È questa solo una rapidarassegna dell’ampia casistica forense in cui la figura del neuropsicologoviene chiamata in causa. La neuropsicologia non è più soltanto un campodi ricerca, ma anche una professione a cui si rivolgono giudici, avvocati e operatori nell’ambito del diritto penale e civile. Questo volumecostituisce una preziosa e aggiornata guida all’esercizio di taleprofessione, spaziando dalle questioni deontologiche ed etiche in gioconella valutazione neuropsicologica agli strumenti utilizzati, al problemadella simulazione e dei comportamenti falsificatori.

Andrea Stracciari, neurologo nell’Azienda ospedaliero-universitaria S.Orsola-Malpighi di Bologna, ha insegnato nella Facoltà di Psicologia delle Università di Bologna e di Padova. È coordinatore del Gruppo di studio di neuropsicologia forense della Società italiana di neuropsicologia.

Angelo Bianchi, psicologo e psicoterapeuta, dirigente presso il Dipartimento di salute mentale dell’Azienda USL 8 di Arezzo, insegna in Master e Scuole di specializzazione di varie università italiane.

Giuseppe Sartori, psicologo, insegna Neuroscienze cognitive e Neuropsicologiaclinica nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova dove è direttore del Master di II livello in Psicopatologia e neuropsicologia forense.

ISBN 978-88-15-13419-6

9 7 8 8 8 1 5 1 3 4 1 9 6

€ 23,00Cover design: Miguel Sal & CIllustrazione di Francesca Vaccari

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stracciaribianchisartori-B2 13-01-2010 18:15 Pagina 1

Franco BaldoniLa prospettiva psicosomaticaDalla teoria alla pratica clinicapp. 408, € 28

Rosetta Castellano, Patrizia Velotti,Giulio Cesare ZavattiniCosa ci fa restare insieme?Attaccamento ed esiti della relazione di coppiapp. 192, € 18

Carlo FaravelliPsicofarmacologia per psicologipp. 264, € 21

Massimo GrassoLa relazione terapeuticaPercorsi di intervento in psicologia clinicapp. 272, € 22

Rino Rumiati, Nicolao BoniniDecisioni managerialiCome fare scelte efficacipp. 224, € 18,50

Andrea Stracciari, Angelo Bianchi,Giuseppe SartoriNeuropsicologia forensepp. 296, € 23

novità

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Page 23: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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EconomiaNon sarà meglio rimettersi a studiare l’economia? I testi non mancano

Negli anni Novanta, l’Italia ha portato avanti un importante piano di privatizzazioni e ha affidato la regolazione di molti settori ad auto-rità indipendenti dalla politica. Un cambia-mento radicale del ruolo dello Stato nell’eco-nomia, come sintetizza la formula «dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore». A distanza di quindici anni tuttavia il settore pubblico continua a offrire ai consumatori carburante ed elettricità, oltre che servizi postali e di tra-sporto; lo Stato continua a occuparsi di infra-strutture, di incentivi all’innovazione e allo sviluppo del Mezzogiorno. Come evidenziano Emilio Barucci e Federico Pierobon nella documentata analisi di Stato e mercato nella Seconda Repubblica. Dalle priva-tizzazioni alla crisi finanziaria («Studi e ricerche», pp. 288, € 28), l’attuale sistema di governo si è assestato su un equilibrio che è ben lontano da quello a cui si ambiva: l’asset-to regolatorio è incompleto, alcune società pubbliche sono gestite secondo una logica meramente privatistica, altre sono abbando-nate alle loro inefficienze e persistono rendite significative. Un quadro in larga misura scon-fortante, che stride con l’idea che il nuovo assetto di governo dell’economia avrebbe permesso di liberare energie positive per la crescita del paese.Ancora un’analisi concreta dell’evoluzione economica (e non solo) del nostro paese è quella offerta dal volume curato da Massimo Baldini, Paolo Bosi e Paolo Silvestri Le città incartate. Mutamenti nel modello emiliano alle soglie della crisi («Il Mulino/ricer-ca», pp. 352, € 31), che a partire dalla seconda indagine sulla condizione economica e sociale delle famiglie della provincia di Modena riflette sul muta-mento delle condizioni di vita e di benessere in un’area rappresentativa della parte più svi-luppata e moderna del paese. A quattro anni di distanza dalla prima indagine, diverse cose sono cambiate. Pur mantenendosi il reddito medio dei modenesi su livelli più elevati e gli indici di povertà su livelli più bassi, il quadro distributivo è peggiorato, certamente in misu-ra maggiore di quanto sia accaduto in media nel nord Italia; anche la povertà è aumentata. Dopo un quadriennio di sostenuta crescita economica internazionale, Modena risulta ancora una città ricca, ma è diventata più diseguale. L’originalità dell’indagine risiede nelle nuove sezioni del questionario, che indagano la condizione di salute dei cittadini, la mobilità sul territorio e rilevano alcune variabili soggettive che si inquadrano nel filo-ne dell’«happiness economics».

Più in generale, il tema dello sviluppo locale è al centro della riflessione di Lorenzo Ciapetti. Spesso in Italia lo sviluppo locale è assimilato all’esperienza dei distretti industriali, ma oggi la sfida va oltre questi confini e riguarda anche le capacità collettive di città e territori – in termini di coordinamento fra istituzioni, imprese e cittadini – di rispondere alle pres-sioni economiche, sociali e ambientali del mon do globalizzato, specialmente nel post-crisi globale. Con Lo sviluppo locale. Capa-cità e risorse di città e territori («Universa-le paperbacks», pp. 152, € 11) Lorenzo Ciapetti illustra, attraverso casi di successo e casi critici, le variabili che possono influenzare i processi di sviluppo locale.

Il settore dei testi universitari per l’economia annovera diverse nuove proposte e riedizioni di rilievo. Per cominciare, Go to market («Strumenti», pp. 360, € 30) di Sandro Castaldo illustra una nuova area di studio, etichettata appunto «Go to market», che mira a una considerazione integrata di tutti i temi relativi alla gestione dei canali distributivi, dall’analisi e gestione degli stessi al trade marketing, dal category management alle partnership distributive. Di taglio prevalente-mente didattico, il volume fa largo uso di box e appendici che illustrano esempi pratici e casi aziendali, molti dei quali redatti diretta-

mente da manager ed esperti del settore, così da creare un collegamento più diretto fra studenti e imprese.Nuovo e crescente è anche il rilievo che nell’economia del-l’impresa hanno assunto le tematiche interculturali. Nell’intrec-

Barucci_Pierobon Pantone 278 K

Stato e mercato nella Seconda Repubblica

Negli anni Novanta, l’Italia ha portato avanti un importante piano diprivatizzazioni ed ha affidato la regolazione di molti settori ad auto-rità indipendenti dalla politica. Un cambiamento radicale del ruolodello Stato nell’economia, come sintetizza la formula «dallo Statoimprenditore allo Stato regolatore». A distanza di quindici anni tutta-via il settore pubblico continua a offrire ai consumatori carburanteed elettricità, oltre che servizi postali e di trasporto; lo Stato conti-nua a occuparsi di infrastrutture, di incentivi all’innovazione e allosviluppo del Mezzogiorno. Come evidenziano gli autori nella lorodocumentata analisi, l’attuale sistema di governo si è assestato su unequilibrio che è ben lontano da quello a cui si ambiva: l’assettoregolatorio è incompleto, alcune società pubbliche sono gestitesecondo una logica meramente privatistica, altre sono abbandonatealle loro inefficienze e persistono rendite significative. Un quadro inlarga misura sconfortante, che stride con l’idea che il nuovo assettodi governo dell’economia avrebbe permesso di liberare energiepositive per la crescita del paese.

Emilio Barucci è professore di Matematica finanziaria presso il Politecnicodi Milano. È coordinatore della Sezione scienze sociali della Fondazione DiVittorio e membro della redazione on line di www.nelmerito.com.

Federico Pierobon lavora presso la Vigilanza bancaria e finanziaria dellaBanca d’Italia.

il Mulino Studi e Ricerche

Stato e mercato nellaSeconda RepubblicaDalle privatizzazioni alla crisi finanziaria

Emilio BarucciFederico Pierobon

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

Barucci - PierobonStato e m

ercato nella Seconda RepubblicaStudi e Ricerche

D 28,00

Castald

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ISBN 978-88-15-13860-6

9 788815 138606 30,00

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Go to market

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il Mulino Strumenti

Go to market

La globalizzazione, la liberalizzazione dei mercati, la diffusione pervasiva delle tecnologie informatiche e della rete digitale, l’emergere di economie a basso costo del lavoro, i mutamenti sociali e demografici, i significativi flussi migra-tori costituiscono solo alcuni dei fenomeni rilevanti che caratterizzano il nostro ambiente economico. In questo contesto mutevole anche i canali distributivi hanno vissuto cambiamenti molto intensi, che inducono le imprese a ripensa-re i loro approcci e le modalità di gestione delle relazioni con gli intermediari commerciali. Il volume offre un panorama integrato dell’area di studio identi-ficata come «go to market» di cui sono esplorate dinamiche evolutive, dimen-sioni analitiche, temi strategici, nuove prospettive.

indice del volume: Prefazione. - Parte prima: Il momento analitico. - I. La compren-sione del macro-ambiente e delle interdipendenze competitive. - II. L’analisi dell’ac-quirente. - III. L’analisi della domanda intermedia: la distribuzione. - Parte seconda: La multidimensionalità delle relazioni distributive. - IV. La dimensione economica del «go to market»: istituzioni, funzioni e struttura dei canali distributivi. - V. La dimen-sione sociale del «go to market»: potere, conflitto e fiducia nei canali distributivi. - Parte terza: La pianificazione dei canali distributivi. - VI. Channel design. - VII. Il tra-de marketing. - Parte quarta: La partnership. - VIII. La partnership di canale. - IX. Il category management. - Parte quinta: La misurazione delle performance. - X. L’analisi delle performance distributive. - XI. Le performance economico-finanziarie di canale. - Riferimenti bibliografici.

Sandro caStaldo è professore ordinario nell’Università Bocconi di Milano e docente senior dell’Area Marketing della SDA Bocconi. Insegna Marketing, Channel & Brand Management ed è coordinatore scientifico della Channel & Retail Academy. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo «Retail channel manage-ment» (EGEA, 2008) e «Marketing e fiducia» (Il Mulino, 2009).

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Perché alcuni di noi decidono di correre dei rischi e altri no? Perché ci irrigidiamo in condotte abituali, anche quando da tempo si sono rivelate dannose? Che cosa provano le persone quando sono messe in competizione l’una con l’altra? Come possiamo sapere se le scelte che facciamo sono quelle giuste? Che cosa ci guida quando ci troviamo a vendere, comprare, negoziare? Le emozioni? La neuroeconomia. Come il cervello fa i nostri interessi («Universale paper-backs, pp. 152, € 11,50) di Sacha Gi -ronde illustra su tali argomenti il punto di vista della neuroeconomia, una scien-za all’intersezione fra neuroscienza ed economia sperimentale, che studia i criteri di razionalità adottati dagli indi-vidui quando si trovano alle prese con attività economiche correnti.

ilMulino Universale Paperbacks

Universale Paperbacks

Perché alcuni di noi decidono di correre dei rischi e altri no? Perché ci irrigidiamo in condotte abituali, anche quando da tempo si sono rivelate dannose? Che cosa provano le persone quando sono messe in competizione l’una con l’altra? Come possiamo sapere se le scelte che facciamo sono quelle giuste? Che cosa ci guida quando ci troviamo a vendere, comprare, negoziare? Le emozioni? Su tali argomenti il volume illustra il punto di vista della neuroeconomia che, all’intersezione fra neuroscienza ed economia sperimentale, studia i criteri di razionalità adottati dagli individui quando si trovano alle prese con attività economiche correnti.

Sacha Gironde insegna Comportamenti economici e sociali nell’Institut Jean-Nicod dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales – Ecole Normale Supérieure.

11,50

Società editrice il Mulino

Cover design: Miguel Sal & C

La neuroeconomia Come il cervello fa i nostri interessi

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Sacha Gironde

La neuroeconomia

Page 24: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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ECONOMIA

cio fra globalizzazione e localismi, la distanza fra culture diventa importante quanto la distanza fisica e le imprese si trovano a gestire quotidianamente problemi legati alla presenza di forni-tori, clienti e concorrenti di paesi diversi e culturalmente distan-ti. Di qui l’opportunità di inquadrare l’argomento in termini di marketing e management offrendo, come fa il manuale curato da Simone Guerci-ni Marketing e management interculturale. Attori, politiche e organizzazione («Itinerari», pp. 168, € 16), una rassegna della letteratura critica, la descrizione degli aspetti metodologicamente rilevanti e la documentazione di alcune esperien-ze empiriche.Ancora sul marketing esce una nuova edizione aggiornata e ridotta del testo di Sergio Brasini, Marzia Freo, Franco Tassinari e Giorgio Tassinari Marketing e pubblicità. Strumenti e modelli di analisi statistica («Manuali», pp. 312, € 28), che analizza le potenzialità dei metodi statistici nella formulazio-ne delle strategie di marketing e nella valutazione degli investimenti pubbli-citari, dando ampio risalto a esperien-ze concrete di indagine e all’esposi-zione di esempi pratici.Così pure è una nuova edizione quella del manuale di Econo-mia monetaria («Strumenti», pp. 416 con website, € 30) di Fabio-Cesare Bagliano e Giuseppe Ma rotta, un testo che è stato completamente ripensato nei contenuti e nella struttura espositiva anche per consentire una migliore interpretazione del ruolo della politica monetaria dopo la crisi finanziaria inizia-ta nel 2007. Fra gli argomenti approfonditi: il collegamento tra politica monetaria e tassi di cambio e le modifiche intervenute nell’operatività delle banche centrali e dei regolatori, quando all’obiettivo della stabilità monetaria si affianca quello della stabilità finanziaria.Economia dell’unione monetaria («Manuali», pp. 336, € 28) di Paul De Grauwe è un panorama com-pleto delle numerose e multiformi questioni connesse con l’Unione monetaria europea. In particolare, nella nuova edizione che ora viene presentata sono stati introdotti nell’analisi i recenti eventi traumatici globali come la crisi finanziaria, il suo impatto sulla desiderabilità delle unioni monetarie e la regolazione e supervisione delle banche, per offri-re un testo aggiornato alle questioni più attuali. Una novità di questa edi-zione è la discussione sulle unioni monetarie ottimali in presenza di

crisi, sul ruolo dell’euro come valuta internazionale e sul Patto di stabilità e crescita.Ulteriori nuove edizioni sono quelle dei manuali di John Slo-man e Dean Garratt Elementi di economia («Manuali»,

pp. 448 con website, € 32) e Micro-economia («Manuali», pp. 216 con website, € 20). Secondo un approc-cio che potremmo definire «da micro a macro», Elementi di economia illu-stra in modo lineare ed essenziale i concetti fondamentali dell’economia, che vengono spiegati a partire da esempi tratti dalla vita quotidiana e da avvenimenti rilevanti a livello nazionale e internazionale, toccando così proble-mi aperti e cogenti, relativi ad esempio al tema del debito e del commercio internazionale dei paesi in via di svilup-po, e prospettando possibili soluzioni. Microeconomia costituisce un efficace strumento didattico per comprendere i principali aspetti della microecono-mia. I concetti economici sono spiega-ti a partire da esempi tratti dalla vita quotidiana e da avvenimenti rilevanti a livello nazionale e internazionale. Un’impostazione che non si limita a illustrare la materia come un insieme di teorie, ma aiuta lo studente a coglie-

re l’interrelazione stretta fra astrazione teorica e realtà empirica.L’economia istituzionalista («Itinerari», pp. 128, € 13) di Bernard Chavance traccia la storia degli approcci che com-pongono la grande famiglia delle teorie economiche istituzio-naliste: la scuola storica di Schmoller e il costituzionalismo americano con Veblen, Hamilton, Commons e Polanyi; la scuola austriaca con Menger e Hayek, per arrivare alla new institutional economics di Williamson e North e ai contributi europei contemporanei.

Statistica («Strumenti», pp. 976 con website, € 55) di Domenico Piccolo, che esce in una nuova edizione, introduce i fondamenti della disciplina presentando teoria, metodi ed esperienze reali mediante un approc-cio unitario che considera la Statistica come «Scienza delle decisioni in condizioni di incertezza». In tal senso, essa viene proposta come una moderna teoria della conoscenza sostenuta dalle osservazioni e orientata verso l’azione dei singoli, dei gruppi e della collettività. La Statistica è utile e rilevante nella ricerca sperimentale, nella pianificazione economica, nel l’a zione politica, nelle analisi psicologiche e sociologiche ma è anche essenzia-le nelle scelte quotidiane dei cittadini e degli operatori pubblici e privati. Il percorso logico, che è alla base di ogni analisi statistica, viene presentato come uno studio che parte dal mondo reale, si consolida mediante la riflessione deduttiva e induttiva di tipo probabilistico e diviene operativo grazie alla costruzione di un modello nel quale si coniugano in modo dialettico esperienza, razionalità ed efficienza.

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ISBN 978-88-15-13902-3

9 788815 139023 55,00

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Statistica

Questo manuale introduce i fondamenti della disciplina statistica presentando teoria, metodi ed esperienze reali mediante un approccio unitario che consi-dera la Statistica come «Scienza delle decisioni in condizioni di incertezza». In tal senso, essa viene proposta come una moderna teoria della conoscenza sostenuta dalle osservazioni ed orientata verso l’azione dei singoli, dei gruppi e della collettività. La Statistica è utile e rilevante nella ricerca sperimentale, nella pianificazione economica, nell’azione politica, nelle analisi psicologiche e sociologiche ma è anche essenziale nelle scelte quotidiane dei cittadini e degli operatori pubblici e privati. Il percorso logico, che è alla base di ogni analisi statistica, viene qui presentato come uno studio che parte dal mondo reale, si consolida mediante la riflessione deduttiva ed induttiva di tipo pro-babilistico e diviene operativo grazie alla costruzione di un modello nel quale si coniugano in modo dialettico esperienza, razionalità ed efficienza.

I : Premessa. - I. Statistica e metodologia della ricerca. - Parte I: Analisi statistica dei dati. - II. Rilevazioni statistiche. - III. Distribuzioni di frequenza. - IV. Indici statistici di posizione. - V. Indici statistici di variabilità. - VI. Forma di una di-stribuzione di frequenza. - VII. Distribuzioni statistiche multiple. - Parte II: Teoria del-la probabilità. - VIII. Calcolo delle probabilità. - IX. Teoria delle variabili casuali. - X. Variabili casuali multivariate. - XI. Modelli per variabili casuali continue. - XII. Modelli per variabili casuali discrete. - XIII. Teoremi limite sulle variabili casuali. - Parte III: Inferenza statistica. - XIV. Campioni casuali e distribuzioni campionarie. - XV. Teoria degli stimatori. - XVI. Metodi di costruzione degli stimatori. - XVII. Test delle ipotesi statistiche. - XVIII. Test parametrici e non parametrici. - XIX. Intervalli di confidenza. - XX. Inferenza da popolazioni finite. - XXI. Ulteriori approfondimenti sull’inferenza statistica. - Parte IV: Introduzione ai modelli statistici. - XXII. Modello di regressione semplice. - XXIII. Modello di regressione multipla. - XXIV. Modelli lineari generalizzati. - Tavole statistiche. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.

domenIco PIccolo è professore ordinario di Statistica presso l’Università di Na-poli Federico II. Ha promosso e diretto numerosi progetti nazionali di ricerca, tra cui i progetti Desec (1982-85) e Sara (1997-98) che hanno indicato le linee guida con cui l’ISTAT ha effettuato la revisione e l’armonizzazione europea delle procedure di analisi congiunturali per il nostro paese. Membro eletto del Consi-glio direttivo della Società Italiana di Statistica (1986-90), ha svolto studi e ri-cerche come Visiting Fellow presso le Università di Lancaster, Madison, Ginevra, Madrid e Christchurch. La sua ricerca è principalmente rivolta all’analisi delle serie storiche, all’inferenza statistica e alla modellistica per dati ordinali. È auto-re, fra l’altro, di «Statistica per le decisioni» (Il Mulino, 2010 ).

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Domenico Piccolo

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All’indirizzo www.mulino.it/aulaweb docenti e studenti troveran-no materiale utile alla didattica e all’apprendimento.

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Marketing e management interculturaleNell’intreccio tra globalizzazione e localismi, le tematiche interculturali assumono un rilievo crescente anche nell’economia dell’impresa. La distanza tra culture di-venta importante quanto la distanza fisica e le imprese si trovano a gestire quoti-dianamente problemi legati alla presenza di fornitori, clienti e concorrenti di paesi diversi e culturalmente distanti. Di qui l’opportunità di inquadrare l’argomento in termini di marketing e management, offrendo, come fa questo libro, una rassegna della letteratura critica, la descrizione degli aspetti metodologicamente rilevanti e la documentazione di alcune esperienze empiriche.

indice del volume: Introduzione, di S. Guercini. - I. La definizione di cultura nazionale per i processi d’impresa, di D. Vianelli e G. Pegan. - II. La conoscenza di mercato del vertice aziendale etnico, di S. Guercini. - III. Comportamento di consumo interculturale e ricerche di markenting, di P. de Luca. - IV. Formati distributivi e marketing intercultu-rale, di A. Runfola. - V. Interazione culturale e processi di negoziazione, di L. Battaglia ed E. Cedrola. - VI. Lo sviluppo di competenze interculturali a livello individuale e orga-nizzativo, di A. Pagano. - VII. Marketing interculturale fra temi consolidati ed emergen-ti, di S. Guercini. - Riferimenti bibliografici.

SiMone Guercini è professore ordinario di Economia e gestione delle imprese nella Facoltà di Economia dell’Università di Firenze.

ISBN 978-88-15-13867-5

9 788815 138675 16,00

Marketinge managementinterculturalea cura diSimone Guercini

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Economia dell’unione monetaria

Il manuale offre un panorama completo delle numerose e multiformi questio-ni connesse con l’Unione monetaria europea. La nuova edizione aggiornata tiene conto di recenti eventi traumatici globali, come ad esempio la crisi fi-nanziaria iniziata nel 2007, e ne esamina l’impatto sulla politica monetaria. L’autore si interroga sulla desiderabilità delle unioni monetarie e affronta inol-tre il problema della regolazione e supervisione delle banche.

: Introduzione. - Parte prima: Costi e benefici di un’unione moneta-ria. - I. Costi di una valuta comune. - II. La teoria delle aree valutarie ottimali: una critica. - III. Benefici di una valuta comune. - IV. Costi e benefici a confronto. - V. L’unione politica e monetaria. - Parte seconda: Unione monetaria. - VI. La fragilità del-le unioni monetarie incomplete. - VII. La transizione verso un’unione monetaria. - VIII. La Banca centrale europea. - IX. La politica monetaria nell’Eurozona. - X. Politiche fi-scali nelle unioni monetarie. - XI. L’euro e i mercati finanziari. - Riferimenti bibliografi-ci. - Indice analitico.

Paul DE GrauwE insegna Economia internazionale nell’Universita di Leuven, Belgio. Il Mulino ha pubblicato anche «Economia monetaria internazionale» (1991).

ISBN 978-88-15-13864-4

9 788815 138644

28,00

Economia dell’unione monetaria

Paul De Grauwe

il Mulino Manuali

il M

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arratt Elem

enti d

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Elementi di economia

Secondo un approccio che potremmo definire «da micro a macro», il manuale – qui presentato in una nuova edizione – illustra in modo lineare ed essenzia-le i concetti fondamentali dell’economia, che vengono spiegati a partire da esempi tratti dalla vita quotidiana e da avvenimenti rilevanti a livello naziona-le e internazionale. Sono così toccati problemi aperti e cogenti, relativi ad esempio al tema del debito e del commercio internazionale dei paesi in via di sviluppo, e prospettate possibili soluzioni.

: Presentazione, di G. Colangelo. - Introduzione. - Parte prima: Mi-croeconomia. - I. Mercati, domanda e offerta. - II. Domanda individuale e domanda di mercato, di G. Merzoni. - III. Elasticità e aggiustamento dei mercati. - IV. Produzione, costi, ricavi e profitti. - V. Forme di mercato. - VI. Fallimenti del mercato e intervento pubblico. - Parte seconda: Macroeconomia. - VII. Problematiche macroeconomiche. - VIII. La determinazione del reddito nazionale. - IX. La moneta. - X. La politica econo-mica. - XI. Il modello IS-LM, di M.A. Maggioni. - Parte terza: Economia internazionale. - XII. Il commercio internazionale. - XIII. Bilancia dei pagamenti e tassi di cambio. - Indice analitico.

John Sloman è direttore di Economics Network, un programma dell’Higher Education Academy inglese per l’insegnamento dell’economia. È inoltre visiting professor della University of the West of England, Bristol.

DEan Garratt è senior lecturer in Economia alla Nottingham Trent University.

ISBN 978-88-15-13862-0

9 788815 138620 32,00

Elementi di economia

John Sloman

Dean Garratt

il Mulino Manuali

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aulaweb

All’indirizzo www.mulino.it/aulaweb docenti e studenti troveranno materiale utile alla didattica e all’apprendimento.

Nuova edizione

Ch

avanCe L’econom

ia istituzionalistaL’economia istituzionalistaIl libro traccia la storia degli approcci che compongono la grande famiglia delle teo rie economiche istituzionaliste. La scuola storica di Schmoller e il costituzionali-smo americano con Veblen, Hamilton, Commons e Polanyi; la scuola austriaca con Menger e Hayek, per arrivare alla new institutional economics di Williamson e North e ai contributi europei contemporanei: autori e correnti sono presentati in modo chiaro e sintetico. Si possono così cogliere diversità ed analogie delle varie posizioni dottrinali e metodologiche.

indice del volume: Introduzione. Le famiglie istituzionaliste in economia. - I. L’istituzio-nalismo originario. - II. La scuola austriaca e l’ordoliberalismo. - III. La nuova economia istituzionalista. - IV. Correnti europee contemporanee. - V. Unità e diversità degli istitu-zionalismi. - Riferimenti bibliografici. - Indici.

Bernard ChavanCe è professore di Economia nell’Università Paris - VII. Tra le sue pubblicazioni «Les Réformes économiques à l’Est» (1992), «La Fin des systè-mes socialistes» (1994) e «Les Incertitudes du grand élargissement. L’Europe cen-trale et balte dans l’intégration européenne» (a cura di, 2004).

ISBN 978-88-15-13869-9

9 788815 138699

13,00

L’economia istituzionalista

Bernard ChavanCe

Pro

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il Mulino Itinerari

Page 25: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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Definito dall’autorevole «American Poli-tical Science Review» come «probabil-mente il libro di diritto più importante della nostra generazione», il primo volume di Diritto e rivoluzione di Harold J. Berman, pubblicato dal Mu -lino nel 1998, rintracciava l’origine del diritto europeo nella rivoluzione papale dei secoli XI e XII e nella creazione del diritto della Chiesa. Curato e introdotto da Diego Quaglioni, il nuovo volume, Diritto e rivoluzione. II. L’im patto delle riforme protestanti sulla tra-dizione giuridica occidentale («Col-lezione di testi e di studi», pp. 720, € 45), studia le trasformazioni indotte sulla tradizione giuridica dalla Riforma protestante e dalla Rivoluzione ingle-se: si completa così un’opera vasta e am biziosa che mette in luce l’impor-tanza, sinora trascurata, che la religio-ne ha avuto nel determinare lo svilup-po dei sistemi giuridici occidentali.Con significativa coincidenza, altre due novità riflettono sulle radici lunghe della nostra cultura giuridica. Il nostro tempo, che la crescente globalizzazione dei mercati spinge a una nuova universalità del diritto, conosce un rinnovato interesse per il diritto romano, che è stato diritto universale per eccellenza. Un diritto rivelatosi capace di soddisfare le esigenze di regolazione della vita civile di popoli molteplici quanto mai diversi tra loro, e che continua oggi a costituire un modello soprattutto nell’ambito del diritto internazionale e del diritto civile. Storia del diritto privato romano («Itinerari», pp. 144,

€ 12) di Ulrich Manthe disegna un profilo essenziale dello sviluppo del diritto privato romano dagli inizi sino alla tarda antichità e traccia le linee del suo recepimento lungo la storia. Paragonando il diritto romano a un’anatra che s’immerge e si nascon-de nell’acqua per tornare sempre a riapparire, Goethe coglieva poetica-mente il ruolo che esso ha svolto, nelle sue diverse dimensioni, all’interno del-la tradizione giuridica europea e non solo. Nel dar conto della molteplicità di significati che l’espressione ricopre, con Diritto romano e diritti euro-pei. Continuità e discontinuità nelle figure giuridiche («Itinerari», pp. 200, € 16) Gianni Santucci mostra come, cessata da oltre un se -colo ogni funzione anche indirettamen-te normativa, il diritto romano costitui-sca oggi un fenomeno storico e dog-matico assai rilevante per la compren-sione dei diritti moderni.

Con due nuove uscite, Russia (pp. 208, € 13) di Mario Gani-no e Polonia (pp. 192, € 13) di Caterina Filippini, tocca i quindici titoli «Si governano così», la collana curata da Carlo Fusaro che si offre come una piccola enciclopedia per conosce-re le istituzioni politiche di altri paesi, per comprendere come sono organizzati e come proteggono i diritti, per coglierne, attra-verso la vicenda costituzionale, la storia e la cultura civica. La Russia, distesa fra due continenti, con undici fusi orari e una popolazione di circa 142 milioni di abitanti, è il paese più vasto

del mondo. Divenuta indipendente nel 1991 con la fine dell’Urss e la na -scita della Csi, si è dotata di una nuova costituzione dal 1993, attraver-sando un decennio di grave incertez-za economica e politica, sino alla sta-bilizzazione putiniana. La sua forma di governo basata sul potere presiden-ziale – oggi in fase di ulteriore asse-stamento – mostra elementi di conti-nuità col passato, quello più remoto delle origini dello Stato russo, ma anche con i decenni del socialismo sovietico, oltre che con il periodo di Gorbacev, tanto da essere definita «postsovietica» grazie a una perduran-te concezione fortemente unitaria del potere. Oggi la Russia è uno dei quat-tro paesi Bric (con Brasile, India e Cina), destinati a dominare l’econo-mia del prossimo mezzo secolo.

Diritto

Harold J. BermanDiritto e rivoluzione

Diritto e rivoluzioneII. L’impatto delle riforme protestantisulla tradizione giuridica occidentale

Berman

ISBN 978-88-15-13943-6

9 788815 139436 il Mulino Collezione di Testi e di Studi

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

45,00

Harold J. BermanDiritto e rivoluzione**

Collezione di Testi e di Studi

Giunge a compimento, con questo secondo volume, l’edizione italiana della vasta quanto ambiziosa opera che Berman ha dedicato all’evoluzione della tradizione giuridica occidentale. Dopo aver rintracciato nel primo volume l’origine del diritto europeo nella rivoluzione papale dei secoli XI e XII e nella creazione del diritto della Chiesa, in queste pagine l’autore studia le trasformazioni del diritto e del pensiero giuridico europei sotto l’impatto delle Riforme protestanti nei secoli XVI e XVII.

Harold J. Berman (1918-2007) ha insegnato Diritto nella Harvard Law School e nella Emory University School of Law (Atlanta). Tra i suoi libri: «La giustizia in URSS» (Giuffrè, 1965) e «Diritto e rivoluzione. I. Le origini della tradizione giuridica occidentale» (Il Mulino, 1998).

ISBN 978-88-15-13961-0

9 7 8 8 8 1 5 1 3 9 6 1 0

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

RussiaÈ il paese più vasto del mondo: distesa tra due continenti, con undici fusi orari e una popolazione di circa 142 milioni di abitanti: la Russia, divenuta indipendente nel 1991 con la fine dell’Urss e la nascita della Csi, si è dotata di una nuovaCostituzione dal 1993, attraversando un decennio di graveincertezza economica e politica, sino alla stabilizzazioneputiniana. La sua forma di governo basata sul poterepresidenziale – oggi in fase di ulteriore assestamento – mostraelementi di continuità col passato, quello più remoto delle originidello Stato russo, ma anche con i decenni del socialismosovietico, oltre che con il periodo di Gorbacev tanto da esseredefinita «postsovietica» grazie ad una perdurante concezionefortemente unitaria del potere. Oggi la Russia è uno dei quattropaesi Bric (con Brasile, India e Cina), destinati a dominarel’economia del prossimo mezzo secolo.

Mario Ganino insegna Diritto pubblico comparato nella Facoltà diScienze politiche dell’Università Statale di Milano. Tra i suoi libri: «Dallo Zar al Presidente. Ricostruzione del modello di governo dellaRussia fra trasformazioni costituzionali e continuità» (Cuesp, 1999) e«La Costituzione della Russia a dieci anni dalla sua adozione» (curatocon A. Di Gregorio e C. Filippini, Giuffrè, 2005).

ilMulino Si governano così

Si governano così

Mario Ganino

Russia

€ 13,00

Si governano cosìPiccola enciclopedia per conoscere le istituzioni politichedi altri paesi, per comprendere come sono organizzati e comeproteggono i diritti, per coglierne, attraverso la vicendacostituzionale, la storia e la cultura civica.

Ganino

Russia

ganinoB3 21-09-2010 19:47 Pagina 1

San

tucci Diritto rom

ano e diritti europei

Diritto romano e diritti europeiParagonando il diritto romano ad un’anatra che s’immerge e si nasconde nell’acqua per tornare sempre a riapparire, Goethe coglieva poeticamente il ruolo che esso ha svolto, nelle sue diverse dimensioni, all’interno della tradizione giuridica europea e non solo. Nel dar conto della molteplicità di significati che l’espressione ricopre, il volume mostra come, cessata da oltre un secolo ogni funzione anche indiretta-mente normativa, il diritto romano costituisca oggi un fenomeno storico e dogma-tico assai rilevante per la comprensione dei diritti moderni.

indice del volume: Prefazione. - Introduzione. - I. Il principio dell’utilità dei contraenti. - II. La «diligentia quam in suis». - III. Il credito «personale» del socio. - Indici.

Gianni Santucci è professore ordinario di Istituzioni di Diritto romano e Fon-damenti del diritto europeo nell’Università di Trento, in cui è anche direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche. Fra le sue pubblicazioni: «Operis novi nuntiatio iuris publici tuendi gratia» (Cedam, 2001); «Aequitas: giornate in memoria di Paolo Silli» (a cura di; Cedam, 2006); «Diligentia quam in suis» (Università di Trento, Dipartimento di Scienze giuridiche, 2008).

ISBN 978-88-15-13876-7

9 788815 138767

16,00

In copertina: «Caos 2» di Chiara Cascione.

Diritto romano e diritti europeicontinuità e discontinuitànelle figure giuridiche

Gianni Santucci

Pro

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il Mulino Itinerari

ISBN 978-88-15-13962-7

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Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

PoloniaAvamposto del cristianesimo occidentale proiettato versooriente, la Polonia conobbe una grande ascesa nei secoli XV-XVI per poi declinare e perdere l’indipendenza alla fine del Settecento. La rinascita della Polonia indipendente dopo la Grande Guerra sembrò riportare la stabilità, ma il martiriosubito durante la seconda guerra mondiale scavò una feritaprofonda. Sulla sua storia hanno inoltre lasciato il segnoquarant’anni di governo comunista. I polacchi si sono resiliberi, indipendenti e democratici nel 1989 dopo un decennio di lotte di Solidarnosc contro il regime. Per primi tra i paesi ex socialisti si sono trovati a dover chiudere i conti con laverità storica: hanno aderito alla Nato, affrontato la transizioneall’economia di mercato e imboccato infine la via della crescitaeconomica, con successivo ingresso nell’Unione europea.

Caterina Filippini insegna Diritto pubblico comparato nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università Statale di Milano. Tra i suoi libri«Dall’impero russo alla Federazione di Russia» (Giuffrè, 2004).

ilMulino Si governano così

Si governano cosìCaterina Filippini

Polonia

€ 13,00

Si governano cosìPiccola enciclopedia per conoscere le istituzioni politichedi altri paesi, per comprendere come sono organizzati e comeproteggono i diritti, per coglierne, attraverso la vicendacostituzionale, la storia e la cultura civica.

FilippiniPolonia

filippiniB3 21-09-2010 20:05 Pagina 1

una proposta particolarmente ricca e differenziata, che marca sempre più il radicamento del Mulino nel diritto

Il fascismo si proclamò totalitario e corporativo, ma non fu interamente né l’uno, né l’altro. Pretese di erigere un nuovo Stato, ma riutilizzò abbondan-temente elementi e residui dello Stato liberale. Autoritario e dittatoriale, concentrò il potere pub-blico, ma accettò anche una sua limitata pluraliz-zazione. Incorporò gli organismi di resistenza economica, eliminò libere elezioni, creò un surro-gato della rappresentanza politica, si valse di or -ganizzazioni satelliti, ma ricorse ad amministrazio-ni parallele per gestire la crisi economica. Sabino Cassese con Lo Stato fascista («Saggi», pp. 160, € 14) che è, nel lo stesso tempo, una storia delle istituzioni fasciste e una ricostruzione dei tipi di Stato cesaristi, esprime dubbi sul valore euristico della nozione di totalitarismo, esamina successi e

fallimenti del corporativismo e propone un’analisi più complessa dei paradossi dello Stato fascista.

Sabino Cassese

Lo Stato fascista

ISBN 978-88-15-13949-8

9 7 8 8 8 1 5 1 3 9 4 9 8 il Mulino Saggi

Cassese

Lo Stato fascista

Il fascismo si proclamò totalitario e corporativo, ma non fu interamentené l’uno, né l’altro. Pretese di erigere un nuovo Stato, ma riutilizzòabbondantemente elementi e residui dello Stato liberale. Autoritario edittatoriale, concentrò il potere pubblico, ma accettò anche una sualimitata pluralizzazione. Incorporò gli organismi di resistenza econo-mica, eliminò libere elezioni, creò un surrogato della rappresentanzapolitica, si valse di organizzazioni satelliti, ma ricorse ad amministra-zioni parallele per gestire la crisi economica. Sabino Cassese, in questolibro che è, nello stesso tempo, una storia delle istituzioni fasciste euna ricostruzione dei tipi di Stato cesaristi, esprime dubbi sul valoreeuristico della nozione di totalitarismo, esamina successi e fallimentidel corporativismo e propone un’analisi più complessa dei paradossidello Stato fascista.

Sabino Cassese, uno dei maggiori esperti dei problemi dello Stato e dell’am-ministrazione, è professore della Scuola Normale Superiore e giudice dellaCorte costituzionale. È stato ministro della Funzione pubblica del governoCiampi. Tra le sue pubblicazioni con il Mulino: «Casi e materiali di dirittoamministrativo» (con L. Fiorentino e A. Sandulli, 2001), «Il mondo nuovodel diritto» (2008). Tra le sue pubblicazioni recenti con altri editori: «Lo spazio giuridico globale» (Laterza, 2003), «Oltre lo Stato» (Laterza, 2006),«La nuova costituzione economica» (Laterza, 2006); «Il diritto globale»(Einaudi, 2009), «I tribunali di Babele» (Donzelli, 2009); «Massimo SeveroGiannini» (Laterza, 2010); «Il diritto amministrativo: storia e prospettive»(Giuffrè, 2010).

€ 14,00Progetto grafico: Francesca VaccariIn copertina: Il duce, Galeazzo Ciano e altri gerarchi passano in rassegna un reparto di moschettieri, Istituto Luce/Gestione Archivi Alinari.

|Saggi

casseseB2 10-09-2010 11:11 Pagina 1

Page 26: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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DIRITTO

La Polonia è sempre stato un paese in bilico fra mondi diversi (oriente e occidente, paganesimo e cristianesimo, Russia e Ger-mania). Avamposto del cristianesimo occi-dentale proiettato verso oriente, si affermò verso i secoli XV-XVI per declinare e perdere l’indipendenza nel secolo successivo. La rinascita della Polonia indipendente dopo la Grande Guerra sembrò riportare il giusto equilibrio, ma il martirio subito durante la seconda guerra mondiale scavò una ferita profonda. Anche lo slancio della ricostruzio-ne fu subito raffreddato dalla normalizzazio-ne e poi dal disagio sopportato in qua-rant’anni di governo comunista. I polacchi si sono resi liberi, indipendenti e democratici nel 1989 dopo dieci anni di lotta di Solidar-nosc contro il regime e per primi fra i paesi ex socialisti si sono trovati davanti agli sce-nari della transizione e a dover chiudere i conti con la verità storica: hanno aderito alla Nato, affrontato la transizione da un’econo-mia pianificata a quella di mercato e imboc-cato infine la via della crescita economica con l’ingresso nell’Unione europea.Le Nazioni Unite. Sviluppo e riforma del sistema di sicurezza collettiva («Uni- versale paperbacks», pp. 264, € 15), di cui Andrea de Guttry e Fabrizio Pagani hanno preparato una nuova edizione aggior-nata, presenta un profilo e un bilancio dell’Onu e delle sue riforme, da quelle attua-te a quelle mancate. Istituita nel 1945, in un mondo ancora sconvolto dal secondo con-flitto mondiale, l’Organizzazione delle Nazio-ni Unite è uno dei progetti politici più ambi-ziosi della storia. Nella sua Carta venivano fissati i princìpi di una nuova convivenza internazionale basata sulla messa al bando della guerra. A questa istituzione era inoltre attribuito il compito di mantenere la pace e la sicurezza. Oggi, dopo la fine della guerra fredda, dopo i drammatici avvenimenti dell’11 settembre, gli interventi in Afghani-

stan e Iraq, ma anche dopo le nuove sfide poste dalla crisi finanziaria o dalla gestione dei disastri naturali, cosa resta dell’Onu rispetto a quel progetto originario?Alla nuova dimensione internazionale del diritto fa riferimento Giuseppe de Vergot-tini in Oltre il dialogo tra le Corti. Giu-dici, diritto straniero, comparazione («Il Mulino/ricerca», pp. 224, € 22). Costituzio-ni e trattati hanno agevolato la creazione di uno spazio culturale comune in cui le esi-genze condivise dalle popolazioni, special-mente nel settore della tutela dei diritti umani, tendono a ottenere risposte simili da parte dei legislatori e dei giudici. In parti-colare si è diffusa la convinzione che le corti costituzionali e quelle internazionali dialo-ghino fra loro al fine di sperimentare solu-zioni comuni agli stessi problemi. Il libro vuole dimostrare che, mentre esiste un dialogo fra corti statali e corti di Lussembur-go, Strasburgo e la Corte interamericana dei diritti umani, altrettanto non si può afferma-re per i rapporti fra corti statali. E che ugual-mente infondata è la convinzione che il dialogo sia dovunque accompagnato dal ricorso alla comparazione. Anche i beni culturali sono oggi sempre più sottoposti a una disciplina globale. Non solo la circolazione e la restituzione dei beni sono oggetto di convenzioni internazionali e normative europee, ma si va affermando anche un vero e proprio sistema mondiale di protezione del patrimonio storico e artisti-co, con regole stabilite da un’organizzazione ultrastatale (Unesco). Quali questioni solle-va la formazione di un diritto «globale» dei beni culturali? Quali sono le conseguenze e le opportunità per l’Italia e per il suo immenso patrimonio? Basato su una vasta mole di dati, La globalizzazione dei beni culturali («Il Mulino/ricerca», pp. 280, € 27), a cura di Lorenzo Casini, è il primo studio organico dedicato agli effetti prodotti

Nel 1945, in un mondo ancora sconvolto dal secondo conflittomondiale, nasceva l’Organizzazione delle Nazioni Unite, unodei progetti politici più ambiziosi della storia. Nella sua Cartavenivano fissati i princìpi di una nuova convivenzainternazionale basata sulla messa al bando della guerra. Aquesta istituzione era inoltre attribuito il compito dimantenere la pace e la sicurezza. Oggi, dopo la fine dellaguerra fredda, dopo i drammatici avvenimenti dell’11settembre, gli interventi in Afghanistan e Iraq, ma anchedopo le nuove sfide poste dalla crisi finanziaria o dallagestione dei disastri naturali, cosa resta dell’Onu rispetto aquel progetto originario? Questo volume traccia un profilo eun bilancio dell’Onu e delle sue riforme, da quelle attuate aquelle mancate.

Andrea de Guttry è professore di Diritto internazionale alla ScuolaSuperiore Sant’Anna di Pisa. È responsabile dell’InternationalTraining Programme for Conflict Management, centro di formazionedel personale civile delle operazioni di pace, assistenza umanitaria eosservazione elettorale.

Fabrizio Pagani è attualmente funzionario internazionale e sioccupa dei processi di governance economica globale; ha lavoratocon incarichi diversi per il governo italiano e precedentemente hainsegnato Organizzazione internazionale all’Università di Pisa.

Nuova edizione aggiornata

Le Nazioni UniteSviluppo e riforma del sistema

di sicurezza collettiva

de Guttry - Pagani

il Mulino Universale Paperbacks

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

Andrea de GuttryFabrizio Pagani

Le Nazioni Unite

Universale Paperbacks€ 15,00

ISBN 978-88-15-13957-3

9 788815 139573

Oltre il dialogo tra le Corti

Giuseppe de Vergottini

Giudici, diritto straniero, comparazione

il Mulino/Ricerca

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

RicercailMulino

de VergottiniO

ltre il dialogo tra le Corti

€ 22,00

Vergottini Pantone 309 K

Giuseppe de VergottiniOltre il dialogo tra le Corti

Costituzioni e trattati hanno agevolato la creazione di uno spazioculturale comune in cui le esigenze condivise dalle popolazioni,specialmente nel settore della tutela dei diritti umani, tendonoad ottenere risposte simili da parte dei legislatori e dei giudici.In particolare si è diffusa la convinzione che le corticostituzionali e quelle internazionali dialoghino fra loro al finedi sperimentare soluzioni comuni agli stessi problemi. Il librovuole dimostrare che, mentre esiste un dialogo fra corti statali ecorti di Lussemburgo, Strasburgo e la Corte interamericana deidiritti umani, altrettanto non si può affermare per i rapporti fracorti statali. Non solo. Intende anche far risaltare come siainfondata la convinzione che il dialogo sia dovunqueaccompagnato dal ricorso alla comparazione. In realtà, l’autoreintende dimostrare come sia il cosiddetto dialogo sia il ricorso aldiritto comparato rischiano di risolversi in due miti, risultandoquindi l’approssimazione e l’infondatezza di alcune fra le tesipiù diffuse della letteratura giuridica contemporanea.

Indice del volume: Presentazione. - Premessa. - Parte prima: Dallo spazioculturale comune al preteso dialogo fra corti. - I. Influenza, interazione econvergenza. - II. Interazione necessitata. - III. Interazione facoltativa. -Parte seconda: Diritto straniero e comparazione. - IV. Interpretazione eausilio comparativo. - V. Interpretazione e metodologia comparativa. - VI.Discrezionalità nel processo interpretativo. - VII. Comparazioneintraordinamentale: discrezionalità e vincoli. - Conclusioni. - Elenco dellesentenze. - Indice degli autori.

Giuseppe de Vergottini è professore emerito di Diritto costituzionaledell’Università di Bologna. È presidente onorario dell’Associazioneinternazionale di diritto costituzionale. Con il Mulino ha pubblicato «Letransizioni costituzionali» (1998) e «Guerra e costituzione» (2004).

La globalizzazione dei beni culturali

a cura diLorenzo Casini

il Mulino/Ricerca

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

Lorenzo CasiniLa globalizzazione dei beni culturali

Tradizionalmente regolati dallo Stato, i beni culturali sono oggisempre più sottoposti a una disciplina globale. Non solo lacircolazione e la restituzione dei beni sono oggetto diconvenzioni internazionali e normative europee, ma si vaaffermando anche un vero e proprio sistema mondiale diprotezione del patrimonio storico e artistico, con regole stabiliteda un’organizzazione ultrastatale (UNESCO). Quali questionisolleva la formazione di un diritto «globale» dei beni culturali?Quali sono le conseguenze e le opportunità per l’Italia e per ilsuo immenso patrimonio? Basato su una vasta mole di dati, illibro è il primo studio organico dedicato agli effetti prodotti dallaglobalizzazione sulla disciplina giuridica della tutela, dellacircolazione e della fruizione dei beni culturali.

Indice del volume: Introduzione. I beni culturali e la globalizzazione, di L.Casini. - Parte prima: La tutela internazionale. - I. Le organizzazioniinternazionali per la protezione del patrimonio culturale, di A. Albanesi. -II. La tutela del patrimonio culturale mondiale: strumenti, procedure,controlli, di M. Macchia. - Parte seconda: La circolazione globale. - III. Ilcommercio, di E. D’Alterio. - IV. Il prestito e lo «scambio», di I. Chiavarelli. -V. La circolazione illecita, di M. Savino. - Parte terza: La fruizioneuniversale. - VI. La fruizione dei beni culturali tra ordinamentointernazionale ed europeo, di C. Vitale. - VII. Le modalità e i luoghi dellafruizione, di C. Carmosino. - VIII. Patrimonio culturale e nuove tecnologie:la fruizione virtuale, di A. Serra. - IX. I modelli gestionali: il managementmuseale, di E. Cavalieri.

Lorenzo Casini è professore di Diritto amministrativo nella Facoltà diArchitettura «Ludovico Quaroni» della Sapienza - Università di Roma doveinsegna Diritto urbanistico e Diritto dei beni culturali. È Research Fellowdell’Institute for International Law and Justice della New York UniversitySchool of Law. Tra i suoi libri «L’equilibrio degli interessi nel governo delterritorio» (2005) e «Il diritto globale dello sport» (2010), pubblicati daGiuffrè.

RicercailMulino

Casini

La globalizzazione dei beni culturali

€ 27,00

Casini Pantone 2768 K

ISBN 978-88-15-13883-5

9 7 8 8 8 1 5 1 3 8 8 3 5 il Mulino Saggi

SunsteinIl diritto della paura

A fronte del crescente clima di paura che pervade la vita sociale, i governi dei paesi occidentali e la legislazione comunitaria fannoricorso nelle loro normazioni al cosiddetto principio di precauzione,inteso come un insieme di misure cautelative verso pericoli e rischipotenziali. Se, inizialmente, il principio era commisurato alla doman-da sociale di protezione, oggi esso tende ad essere invocato per perse-guire scopi politici altri, anche in assenza di prove certe di pericolosi-tà e senza tener conto di effetti secondari perniciosi, o di violazione deiprincipi democratici. I governi spesso ingigantiscono certuni rischiper assecondare determinate lobbies (come nel caso della Sars) o peg-gio ancora creano allarme sociale per guadagnare consenso su politi-che altrimenti non condivise (come la guerra in Iraq). In questo libroSunstein si interroga sulla validità del principio di precauzione, di cuimostra i limiti e le contraddizioni, ma indica anche un suo possibileuso realistico come principio anticatastrofe in assenza di modelli predittivi.

Cass R. Sunstein, costituzionalista, ha insegnato a Chicago e ad Harvard;dirige l’Office of Information and Regulatory Affairs alla Casa Bianca ed è tra i consiglieri giuridici di Barack Obama. Tra i suoi libri: «Il costo dei diritti» (con S. Holmes, 2000), «Republic.com» (2003), «A checosa servono le Costituzioni?» (2009), usciti presso il Mulino, e «Nudge. La spinta gentile» (con R. Thaler, Feltrinelli, 2009).

€ 28,00Progetto grafico: Francesca Vaccari

In copertina: © Corbis

Cass R. Sunstein

Il dirittodella pauraOltre il principio di precauzione

|Saggi

sunstein B3 21-07-2010 18:31 Pagina 1

A fronte del crescente clima di paura che pervade la vita sociale, i governi dei paesi occidentali e la legislazione comunitaria fanno ricorso nelle loro normazioni al cosiddet-to principio di precauzione, inteso come un insieme di misure cautelative verso perico-li e rischi potenziali. Se inizialmente il principio era commisurato alla domanda sociale di protezione, oggi esso tende a essere invocato per perseguire scopi politici altri, anche in assenza di prove certe di pericolosità e senza tener conto di effetti secondari perni-ciosi, o di violazione dei principi democratici. I governi spesso ingigantiscono certuni rischi per assecondare determinate lobbies (come nel caso della Sars) o peggio anco-ra creano allarme sociale per guadagnare consenso su politiche altrimenti non condivi-se (come la guerra in Iraq). Con Il diritto della paura. Oltre il principio di precau-zione («Saggi», pp. 320, € 28) Cass R. Sunstein si interroga sulla validità del principio di precauzione, di cui mostra i limiti e le contraddizioni, ma indica anche un suo possi-bile uso realistico come principio anticatastrofe in assenza di modelli predittivi.

Page 27: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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DIRITTO

dalla globalizzazione sulla disciplina giuridi-ca della tutela, della circolazione e della fruizione dei beni culturali.Le Lezioni di diritto amministrativo progredito («Strumenti», pp. 368, € 29) curate da Luisa Torchia sono un innovati-vo manuale fondato sulla consapevolezza che il diritto amministrativo si pone oggi come terreno privilegiato di emersione e registrazione delle trasformazioni politiche e sociali. La perdita dell’ancoraggio statale, la proiezione ultranazionale delle amministra-zioni, le inedite forme di ibridazione fra pubblico e privato, lo sviluppo della regola-zione e di nuove tecniche di legittimazione dell’azione amministrativa, la radicale modi-ficazione dei controlli, sono solo alcuni tra i fenomeni più importanti che hanno contri-buito a modificare in profondità la disciplina. Il volume fornisce una lettura sistematica e critica di tali complessi sviluppi, attraverso una esposizione chiara, arricchita da casi esemplari e con uno sguardo costante al diritto europeo e globale.Dal volume curato da Marco D’Alberti Le nuove mete del diritto amministrativo («Il Mulino/ricerca», pp. 192, € 18), in cui cinque giuristi europei guardano alle trasfor-mazioni del diritto amministrativo, emerge un percorso ricco di cambiamenti. Dai suoi esordi in Francia, più decisi dalla seconda metà del XVIII secolo, dal suo consolida-mento in alcuni Stati dell’Europa continen-tale agli inizi del XIX secolo, il diritto ammi-nistrativo ha conosciuto una diffusione sempre più ampia. Nel secondo Novecento ha assunto un ruolo essenziale nel sistema normativo e giurisprudenziale della Comu-nità e poi dell’Unione europea. E oggi rive-ste un’importanza fondamentale nel quadro della globalizzazione giuridica. I suoi principi e le sue regole possono contribuire, come mostrano gli autori, a rendere più equilibra-to e più attento ai diritti fondamentali un

contesto globale che spesso produce disu-guaglianze e iniquità. È questa la più impe-gnativa, e la più ambiziosa, delle nuove mete del diritto amministrativo.È una nuova edizione aggiornata quella del manuale di Domenico Sorace Diritto delle amministrazioni pubbliche. Una introduzione («Strumenti», pp. 592 con website, € 45), un panorama del diritto delle amministrazioni pubbliche in Italia quale risulta anche dall’articolazione multilivello dei poteri pubblici e, in particolare, dall’integra-zione con il diritto dell’Unione europea. Il nuovo bilancio pubblico («Itinerari», pp. 244, € 20) di Giuseppe Vegas offre gli elementi storici, politici, giuridici ed eco-nomici basilari per comprendere la nuova Legge di contabilità e finanza pubblica approvata nel dicembre 2009. Lo scopo è illustrare i principi fondamentali della mate-ria, mostrando come non sia così ostica come potrebbe sembrare a un primo approccio. Essa costituisce la tavola delle regole per le decisioni in tema di allocazio-ne delle scelte pubbliche, in primo luogo quelle in materia di pretesa fiscale dello stato e degli altri enti pubblici nei confronti dei contribuenti, e poi quelle in tema di livello e distribuzione della spesa pubblica.Infine ancora due nuove edizioni. È stato aggiornato alle ultime novità legislative e giurisprudenziali il fortunatissimo Corso di diritto pubblico («Manuali», pp. 528 con website, € 35) di Augusto Barbera e Carlo Fusaro, che presenta una descrizione articolata ed esauriente dell’ordinamento costituzionale italiano; ed è stato aggiornato e ampliato Il diritto dell’era digitale («Itine-rari», pp. 328 con website, € 24) di Giovan-ni Pascuzzi, che offre un panorama com-pleto dei rapporti fra la nuova tecnologia e il diritto illustrando con ricchezza di riferimenti normativi le novità legislative, dottrinali e giu-risprudenziali intervenute negli ultimi anni.

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Lezioni di diritto amministrativoprogredito

a cura di

Luisa Torchia

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Lezioni di diritto amministrativo progredito

All’origine di questo innovativo manuale vi è la consapevolezza che il diritto amministrativo si pone oggi come terreno privilegiato di emersione e regi-strazione delle trasformazioni politiche e sociali. La perdita dell’ancoraggio statale, la proiezione ultranazionale delle amministrazioni, le inedite forme di ibridazione fra pubblico e privato, lo sviluppo della regolazione e di nuove tecniche di legittimazione dell’azione amministrativa, la radicale modificazio-ne dei controlli, sono solo alcuni tra i fenomeni più importanti che hanno contribuito a modificare in profondità la disciplina. Il volume fornisce una let-tura sistematica e critica di tali complessi sviluppi, attraverso una esposizione chiara, arricchita da casi esemplari e con uno sguardo costante al diritto eu-ropeo e globale.

IndIce del volume: Introduzione. - I. Amministrazione pubblica, principio di legalità e regole di diritto. - II. I livelli essenziali delle prestazioni dei diritti in un ordinamento multilivello. - III. L’uso di strumenti privatistici da parte delle pubbliche amministrazio-ni: organismo di diritto pubblico, società pubbliche e «in house providing». - IV. La li-beralizzazione dei servizi pubblici. - V. I procedimenti di regolazione davanti alle auto-rità indipendenti. - VI. La responsabilità della pubblica amministrazione nel diritto na-zionale, comparato ed europeo. - VII. L’espropriazione per pubblica utilità: funzione sociale della proprietà e strumenti di tutela del privato. - VIII. Crisi economica e inter-vento pubblico. - IX. La tutela della concorrenza e il sistema europeo di pubblici poteri tra integrazione e decentramento. - X. Gli aiuti di Stato fra ordinamento europeo e nazionale. - XI. Il mutuo riconoscimento e la differenziazione dei diritti nell’ordina-mento europeo. - XII. L’ordine pubblico: da funzione nazionale e sovrana a funzione condivisa. - Bibliografia. - Indice della giurisprudenza.

luIsa TorchIa è professore ordinario di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre. Con il Mulino ha pubblicato «Il go-verno delle differenze» (2006) e ha curato «Welfare e federalismo» (2005) e «Il sistema amministrativo italiano» (2010). È Presidente dell’Istituto di ricerche sulla pubblica amministrazione (IRPA).

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Le nuove mete deldiritto amministrativo

a cura diMarco D’Alberti

Scritti diPaul Craig, Marco D’Alberti, Spyridon Flogaitis, Yves Gaudemet,Luis Ortega

il Mulino/Ricerca

Cover design: Miguel Sal & C.

Società editrice il Mulino

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€ 18,00

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Marco D’AlbertiLe nuove mete del diritto amministrativo

In questo volume cinque giuristi europei guardano alletrasformazioni del diritto amministrativo. Ne emerge unpercorso ricco di cambiamenti. Dai suoi esordi in Francia, piùdecisi dalla seconda metà del XVIII secolo, dal suoconsolidamento in alcuni Stati dell’Europa continentale agli inizidel XIX secolo, il diritto amministrativo ha conosciuto unadiffusione sempre più ampia. Nel secondo Novecento ha assuntoun ruolo essenziale nel sistema normativo e giurisprudenzialedella Comunità e poi dell’Unione europea. E oggi rivesteun’importanza fondamentale nel quadro della globalizzazionegiuridica. I suoi principi e le sue regole possono contribuire,come mostrano gli autori, a rendere più equilibrato e più attentoai diritti fondamentali un contesto globale che spesso producedisuguaglianze e iniquità. È questa la più impegnativa, e la piùambiziosa, delle nuove mete del diritto amministrativo.

Indice del volume: Premessa, di M. D’Alberti. - I. AmministrazioneComunitaria. Storia, tipologia e «accountability», di P. Craig. - II. Dirittoamministrativo e principi generali, di M. D’Alberti. - III. I principi generalidel diritto nella giurisprudenza del Tribunale Amministrativo delle NazioniUnite, di S. Flogaitis. - IV. Cinquant’anni di diritto amministrativo francese,di Y. Gaudemet. - V. L’evoluzione delle basi costituzionali del dirittoamministrativo, di L. Ortega.

Marco D’Alberti è professore ordinario di Diritto amministrativo nellaFacoltà di Giurisprudenza della Sapienza-Università di Roma. Per il Mulinoha pubblicato tra l’altro «Poteri pubblici, mercati e globalizzazione» (2008).

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giuseppe Vegas

il Mulino Itinerari

Il nuovo bilancio pubblicoIl volume offre gli elementi storici, politici, giuridici ed economici basilari per compren-dere la nuova Legge di contabilità e finanza pubblica approvata nel dicembre 2009. Lo scopo è illustrare i principi fondamentali della materia, mostrando come non sia così ostica come potrebbe sembrare a un primo approccio. Essa costituisce la tavola delle regole per le decisioni in tema di allocazione delle scelte pubbliche, in primo luogo quel-le in materia di pretesa fiscale dello stato e degli altri enti pubblici nei confronti dei con-tribuenti e, poi, quelle in tema di livello e distribuzione della spesa pubblica.

indice del volume: Premessa. - I. A che serve il bilancio. - II. Bilancio e Costituzione. - III. Bilancio pubblico e sistema politico. - IV. La legge di bilancio. - V. La legge di stabilità e le leggi di spesa. - VI. Il bilancio in parlamento. - Conclusioni. - Bibliografia.

GIuseppe VeGas ha seguito le principali vicende della finanza pubblica italiana e tutte le leggi finanziarie dal 1989 fino alla recente riforma, prima da funzionario parlamentare e studioso, poi da componente di parlamento e governo. È autore di «Spesa pubblica e confessioni religiose» (Cedam, 1990), «Il nuovo sistema elettorale» (Mondadori, 2006) e coautore de «Il bilancio dello Stato» (Il Sole 24 Ore, 20054).

ISBN 978-88-15-13877-4

9 788815 138774 20,00 P

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PASCUZZI

Il diritto dell’era digitale

Il diritto dell’era digitaleQuali sono i rapporti tra l’odierna tecnologia, informatica e telematica, e il diritto?La tecnologia si fa, per un verso, strumento del diritto: si pensi alla informatizza-zione del processo, o alle nuove forme di documentazione e attribuzione dell’attivi-tà giuridica, come la firma digitale. Per un altro verso, la tecnologia stessa divieneoggetto del diritto, che deve disciplinare fenomeni nuovissimi: si pensi al dirittoalla riservatezza in un contesto in cui tutta l’attività compiuta su Internet può es-sere monitorata, alla dematerializzazione degli strumenti finanziari, che rende ob-soleti i titoli di credito cartacei, ai mezzi di pagamento elettronici, al diritto d’auto-re, al commercio elettronico e ai suoi riflessi su principi e forme classici del dirittodei contratti. Il volume, qui presentato in una nuova edizione aggiornata, offre unpanorama completo del «diritto dell’era digitale» illustrando, con ricchezza di rife-rimenti normativi, le novità legislative, dottrinali e giurisprudenziali intervenutenegli ultimi anni.

INDICE DEL VOLUME: Introduzione. - Parte prima. Come le tecnologie digitali cambiano leregole giuridiche. - I. Dal diritto alla riservatezza alla computer privacy. - II. L’evoluzio-ne del concetto di documento e di sottoscrizione. - III. Dai titoli di credito agli strumen-ti finanziari (dematerializzati). - IV. Informatizzazione della pubblicità immobiliare e re-gime della circolazione dei beni. - V. La moneta digitale. - VI. Il commercio elettronico.- VII. Diritto dell’impresa e informatica. - VIII. Il diritto d’autore dell’era digitale. - Sin-tesi. Come le tecnologie digitali cambiano le regole giuridiche. - Parte seconda. Il dirittodell’era digitale. - IX. Deterritorializzazione. - X. Destatualizzazione. - XI. Dematerializ-zazione. - XII. Contratto e tecnica. - XIII. Altri tratti caratteristici. - Conclusioni.

GIOVANNI PASCUZZI insegna Diritto civile nell’Università di Trento. Ha pubblica-to numerosi libri e saggi sui rapporti tra diritto e informatica tra cui: «Diritto e tec-nologie evolute del commercio elettronico» (2004); «Cyberdiritto 2.0. Guida allebanche dati italiane e straniere, alla rete Internet e all'apprendimento assistito dacalcolatore» (2003); «Diritto e informatica» (2002); «I diritti sulle opere digitali.Copyright statunitense e diritto d'autore italiano» (2002, a cura di, con R. Caso);«Il diritto fra tomi e bit: generi letterari e ipertesti» (1997).

ISBN 88-15-11302-9

9 7 8 8 8 1 5 1 1 3 0 2 3€ 16,00

GIOVANNI PASCUZZI

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All’indirizzo www.mulino.it/aulaweb docenti e studenti troverannomateriale utile alla didattica e all’apprendimento.

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Diritto penale e attività economiche («Strumenti», pp. 400, € 32) di Alberto Alessandri affronta i temi connessi all’intervento della sanzione penale nella discipli-na dei comportamenti economici. Il rapporto fra diritto penale e attività d’impresa è ripercorso con l’ausilio di una ricostruzione storica dell’evoluzione degli istituti, degli apporti criminologici, tenendo conto delle recenti crisi che hanno interessato molti paesi. La prima parte contiene un excursus storico, la seconda è dedicata alla responsabilità negli enti e degli enti, la terza ai reati societari. Un contri-buto alla rilettura critica di questioni che nella manualistica appaiono spesso trattate in modo inadeguato all’attuale complessità dell’agire economico.

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Diritto penale e attività economiche

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Diritto penale e attività economiche

Il volume affronta i temi connessi all’intervento della sanzione penale nella di-sciplina dei comportamenti economici. Il rapporto tra diritto penale e attività d’impresa è ripercorso con l’ausilio di una ricostruzione storica dell’evoluzione degli istituti, degli apporti criminologici, tenendo conto delle recenti crisi che hanno interessato molti paesi. La prima parte contiene un excursus storico, la seconda è dedicata alla responsabilità negli enti e degli enti, la terza ai reati societari. Un contributo alla rilettura critica di questioni che nella manualistica appaiono spesso trattate in modo inadeguato all’attuale complessità dell’agire economico.

indice del volume: Premessa. - Parte prima: La storia e le altre discipline. - I. Le anti-che origini di alcuni istituti. - II. Gli inizi della regolazione penalistica in Italia. - III. La scoperta dei «white collar crimes». - IV. Il rischio. - V. Le crisi e gli «scandali» econo-mici e finanziari. - VI. Le crisi recenti. - VII. Uno sguardo al contributo dell’analisi eco-nomica del diritto. - Parte seconda: Morfologie sanzionatorie. - VIII. Le responsabilità negli enti. - IX. L’organizzazione dell’impresa: la delega. - X. La responsabilità da rea-to degli enti. - Parte terza: Modelli e problemi nei reati societari. - XI. Il campo e i problemi: il processo di decodificazione. - XII. Una figura esemplare di tutela dei beni strumentali: il reato di ostacolo alla vigilanza. - XIII. Il gradualismo sanzionatorio: le false comunicazioni. - XIV. Il ruolo della non punibilità. - XV. Gli abusi degli ammini-stratori. - Riferimenti bibliografici.

Alberto AlessAndri insegna Diritto penale nell’Università Bocconi di Milano. Membro di diverse commissioni ministeriali, è fra l’altro Direttore del Centro di ricerche europee in diritto e storia dell’impresa «Ariberto Mignoli», presso la medesima Università.

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PercorsiNella collana «Percorsi» escono in questo semestre quattordici novità, che iniziamo a presentare dal volume curato da Stefa-no Cavazza e Emanuela Scarpellini La rivoluzione dei consumi. Società di massa e benessere in Europa 1945-2000 (pp. 368, € 27). L’avvento della società dei consumi non poteva sfuggire a un’indagine dei suoi effetti in termini di storia politica. Se ne occupa questo volume, analizzando in chiave comparata le trasformazioni prodotte dopo il 1945 dal miracolo economico e dall’insorgere dell’età dell’abbondanza: l’impatto del modello americano sulla nascita di una società dei consumi euro-pea, il confronto con una «via socialista al consumo», l’evoluzione dei consumi in Italia, anche in comparazione con la Fran-cia. Momento di uscita dalla povertà e liberazione dal bisogno per vaste fasce della popolazione, e di formazione di nuovi ceti socialmente e politicamente rilevanti, la rivoluzione dei consumi ha avuto un effetto di stabilizzazione delle democrazie postbelliche. Nella competi-zione est-ovest la difesa della democrazia poteva assumere un significato più pro-fondo, e insieme più immediatamente percepibile alle masse, perché alla demo-crazia era connesso quel recente diffuso miglioramento delle condizioni di vita di tanti, con cui il «socialismo reale» sempli-cemente non poteva competere.

La modernità e i mondi cristiani (pp. 304, € 23), curato da Roberto Morozzo della Rocca, raccoglie contri-buti di storici, filosofi e sociologi sul rap-porto fra le diverse Chiese cristiane (orto-dosse, cattoliche, protestanti) e i fenome-ni della modernità. Con taglio comparati-vo il volume descrive scenari diversi, passando dall’Europa occidentale a quel-la orientale, dall’Africa all’America Latina. E se si può osservare che i protestanti in genere hanno stretto alleanza con la modernità mentre i cattolici e gli ortodos-si l’hanno spesso fronteggiata con appren-sione, nella preoccupazione di perdere o diluire la propria identità, in concreto emerge comunque una grande varietà di

approcci: a seconda delle circostanze la modernità viene benedetta o esecrata, amata o rigettata, ma anche equilibrata-mente distinta nei suoi aspetti ora positivi ora negativi.Orietta Filippini in Memoria della Chiesa, memoria dello Stato. Carlo Cartari (1614-1697) e l’Archivio di Castel Sant’Angelo (pp. 320, € 24) ripercorre l’esperienza di Carlo Cartari, prefetto per un quarantennio dell’Archivio pontificio di Castel Sant’Angelo. Per quei lunghi anni Cartari tenne un diario della sua vita d’archivio che costituisce un documento di straordinaria importanza. All’Archivio gli uomini del potere e dello Stato – dai cardinali, alle Congregazioni, al Pontefice – devono ricorrere per poter prendere decisioni amministrative e poli-tiche, piccole e grandi, e Cartari è uno dei loro interlocutori più importanti: colui che seleziona il materiale che di quelle deci-sioni sarà alla base. La storia dell’archivio s’intreccia dunque con la storia politica e dell’azione di governo e documenta come la pratica archivistica abbia costitui-to un riflesso della storia delle istituzioni e delle concezioni del potere nell’età dell’assolutismo.

Testi e memoria. Semiotica e costru-zione politica dei fatti (pp. 152, € 14), a cura di Maria Pia Pozzato, affronta la problematica della memoria ovvero della definizione dei fatti come risultato di una costruzione culturale, sociale e quindi anche politica. Tali tematiche vengono argomentate su base testuale, intenden-do «testo» in un’accezione allargata: il museo di Tuol Sleng a Phnom Penh e i documenti a esso correlati; il corpo dei leader carismatici; gli articoli di giornale che costruiscono e divulgano i fatti scien-tifici; testi sacri come la Torah sono altret-tanti esempi trattati nel libro.Strutture di mondo. Il pensiero siste-mico come specchio di una realtà

Il volume curato da Giacomo Di Gennaro e Antonio La Spina I costi dell’illegalità. Ca -morra ed estorsioni in Campania (pp. 600, € 38) costituisce la nuova tappa di un percorso di ricerca, promosso dalla Fondazione Rocco Chinni-ci, sui costi dell’illegalità, iniziato nel 2008 con un’indagine sulla Sicilia (I costi dell’illegalità. Mafia ed estorsioni in Sicilia, a cura di Antonio La Spina). L’attenzione si rivolge ora alla Campania, e in par-ticolare alle province di Napoli e Caserta: due aree caratterizzate dalla densa presenza delle organiz-zazioni camorristiche, e nelle quali il fenomeno estorsivo è estremamente e capillarmente diffuso. Il volume presenta una quantificazione, rigorosa e trasparente, dei costi economici dell’estorsione, elaborati attraverso un database; e si avvale di dati

ricavati dagli atti giudiziari e da fonti di prima mano: interviste a magistrati, esponen-ti delle forze dell’ordine, imprenditori, vittime del racket. La base empirica utilizzata consente la più accurata analisi degli effetti economici e sociali dell’attività estorsiva. E si rivela ulteriormente utile a diagnosticare peculiarità e recenti trasformazioni delle organizzazioni camorristiche, delle loro modalità operative e strutture organizzative. Il volume presenta un’interessante novità: l’analisi testuale, anche attraverso apposi-ti software, dei discorsi intorno alla camorra. E non trascura un elemento di speran-za: il recente avvio dell’associazionismo antiracket, anche in comparazione con l’esperienza siciliana.

Page 29: Le edizioni del Mulino · Lo svizzero Henry Dunant, ... Giornalista e scrittore, con il Mulino ha pubblicato la biografia di Gioachino Rossini «Il furore e il silenzio» (2007).

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PERCORSI

complessa (pp. 304, € 24), a cura di Lucia Urbani Ulivi, raccoglie i contributi di specialisti di settori diversi, accomunati dalla sensibilità teorica alla sistemica, una disciplina che mira a rendere conto dell’identità, complessa e insieme stabile, degli oggetti del mondo. L’ente è «siste-ma» nel senso che le sue parti sono vin-colate da una rete di relazioni che dà loro un ordine e consente di attribuire a quell’oggetto un’identità. Il modello siste-mico è applicato in molti ambiti: dalla fisica quantistica alla chimica, dalla biolo-gia all’economia, dalla neurologia alla filosofia.

Con Le imprese italiane. Aspetti strutturali e tendenze congiunturali recenti (pp. 224, € 20), a cura di Pier-luigi Ascani, l’Osservatorio Cribis D&B-Format fa il punto sulle attività economi-che del nostro paese: i settori delle imprese in crescita, i settori in crisi, quelli che manifestano o hanno manifestato difficoltà, i principali ambiti di sviluppo degli operatori economici italiani del mondo dell’industria, del commercio, dei servizi e del turismo. Questa prima edizio-ne dell’Osservatorio disegna la mappa di come è cambiato il tessuto imprenditoria-le italiano, mettendone in evidenza da un lato le capacità di resistenza e di adatta-mento ai momenti di crisi, dall’altro alcuni innegabili deficit cronici. Elaborato nella prima metà del 2010, il rapporto fonda le proprie considerazioni sull’analisi della distribuzione delle imprese italiane così come risultava al termine del 2009, sulle performance di bilancio delle aziende al 31 dicembre 2008, nonché sui risultati di alcune indagini sul campo aggiornate alla primavera 2010 riguardo a temi quali le politiche per l’occupazione, le questioni relative all’internazionalizzazione della nostra industria e del commercio italiano, gli investimenti effettuati dalle imprese e

le relative politiche di finanziamento, con un focus particolare sul punto delle garan-zie richieste alle imprese e sul ruolo che a garanzia del credito sono chiamati a svolgere i nuovi consorzi fidi.La sostenibilità competitiva. Percorsi di sviluppo delle imprese manifattu-riere di Vicenza (pp. 448, € 32), a cura di Andrea Lionzo, presenta i risultati di un’indagine empirica multidisciplinare sui fattori di crescita e di competitività delle imprese vicentine, sviluppata attraverso le chiavi di lettura della macro e della micro-economia, della strategia e della finanza aziendale. La ricerca – che ha riguardato più di duemila aziende manifatturiere studiate lungo un periodo di oltre cinque anni – è stata condotta nell’ambito dell’Osservatorio sulle Piccole e Medie Imprese di Vicenza. Essa risulta tanto più interessante nel momento in cui il cosid-detto miracolo del Nord Est si trova a fronteggiare le emergenze della crisi glo-bale e mostra segni di rallentamento. L’indagine rivela, nell’ambito delle imprese locali, percorsi eterogenei, che in non pochi casi si fondano su modelli di busi-ness innovativi adottati da aziende lungi-miranti. L’analisi di queste aziende può offrire uno sguardo sul futuro del sistema locale: un futuro nel quale non sono il settore o la dimensione a fare la differen-za, bensì nuovi modi di fare impresa, e soprattutto la capacità di far fronte in modo tempestivo ai cambiamenti. Il volu-me consente così più ampie riflessioni sul grado di tenuta e sulle possibilità di svilup-po dell’industria locale, in un momento di trasformazioni profonde e repentine, che investono la globalità dei sistemi econo-mico-sociali, sfidando dalle fondamenta la capacità di competere delle imprese e, talvolta, anche di interi distretti industriali.

Rinforzare la rete. Imprese e istitu-zioni nel tempo dell’innovazione e della discontinuità (pp. 240, € 20), a

cura di Giuseppe Cappiello e Sergio Galbiati, a partire dall’esperienza di una grande impresa, la Micron Technology italiana, riflette su come favorire il diffon-dersi nel territorio di una cultura dell’inno-vazione, su ciò che ci insegna la crisi che ha travolto i mercati a livello globale, e si interroga sull’attualità del paradigma che ha guidato finora lo sviluppo. Quali stru-menti privilegiare per ripartire? Le risposte vanno ricercate nella prospettiva dell’eco-nomia della conoscenza, e nelle reti for-mali e informali, oltre che nelle tecnologie a esse collegate, che consentono la valo-rizzazione della conoscenza e la tratten-gono come capitale sociale.

Poliarchia e bene comune. Chiesa, economia e politica per la crescita dell’Umbria (pp. 264, € 21), a cura di Silvia Angeletti e Giorgio Armillei, ripercore da diverse prospettive i tratti essenziali del modello Umbria e ne con-fronta le caratteristiche e gli esiti con le istanze del bene comune. Un bene comune letto alla luce del pensiero socia-le cristiano e degli elementi condensatisi nella ricezione del Concilio Vaticano II. Dai temi indagati – il quadro strutturale dell’economia regionale, la situazione del mercato del lavoro, l’assetto delle forme giuridiche del governo regionale, i model-li istituzionali del cattolicesimo umbro contemporaneo – emerge un ritratto non consueto dell’Umbria, nel quale accanto agli elementi di stabilità si scorgono i segni di un processo di declino e di allon-tanamento dagli standard delle aree più sviluppate del paese, che impone un nuovo giudizio sulla storia del regionali-smo umbro. La riproposizione di un regionalismo governato da una nuova quanto impossibile centralità della politica non sarebbe oggi in grado di invertire questo processo. Il rimedio sta piuttosto nella valorizzazione di una lettura plurali-

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PERCORSI

sta, poliarchica, della società regionale, nella quale, nel riconoscimento della centralità della crescita economica, cia-scuna istituzione sociale – imprese, uni-versità, famiglie, comunità religiose, orga-nizzazioni di governo, partiti, sindacati – concorra al perseguimento del bene comune.

Curato da Mauro Tebaldi, La gover-nance della mobilità locale (pp. 408, € 30) si occupa di un tema di evidente rilevanza strategica: basti considerare che il 62% della popolazione risiede nelle città con oltre diecimila abitanti; che la maggior parte del Pil deriva da attività che si sviluppano all’interno dei perimetri urbani; che oltre il 75% degli italiani utiliz-za l’auto per recarsi al lavoro; e che in Europa oltre il 40% delle emissioni di CO2 e il 70% delle emissioni inquinanti sono prodotte dagli autoveicoli. I contri-buti raccolti nel volume sono accomunati dall’obiettivo di verificare se e in quale misura le risposte ai problemi della mobi-lità locale siano determinate da fattori politico-istituzionali, e con quali esiti finali. A questo scopo le politiche italiane dei trasporti locali sono esaminate sia in pro-spettiva comparata, con riguardo ai casi della Francia e del Regno Unito; sia attra-verso un case study, un’indagine condot-ta in profondità sulla specifica area territo-riale del nordovest della Sardegna. Sulla base delle prove empiriche e dei dati considerati, vengono isolate le variabili capaci di spiegare le performance di que-sta rilevantissima politica pubblica nel nostro paese. In termini di proposta, ciò che emerge è un quadro operativo per la messa a punto di un sistema caratterizza-to da una migliore qualità complessiva degli output, i processi decisionali pubbli-ci e i loro risultati, e da una maggiore e più razionale soddisfazione della doman-da di mobilità.

La costituzione economica cinese (pp. 312, € 24), a cura di Angelo Rinella e Iolanda Piccinini, tratta di un paese che è fra i protagonisti del feno-meno, sempre più accentuato nell’era delle comunicazioni globali, della circola-zione e dell’ibridazione dei modelli giuri-dici. La Cina appare come uno dei casi di studio più complessi e al tempo stesso più significativi nello scenario degli ordi-namenti costituzionali. Il dialogo fra il sistema giuridico cinese e i sistemi giuri-dici di matrice occidentale si è andato evolvendo soprattutto a partire dall’era di Deng Xiaoping, che sostenne e affermò il socialismo del libero mercato nel quadro della costituzione economica cinese. Ciò che si offre agli occhi degli osservatori è che vent’anni di riforme economiche e legislative hanno dato alla Cina un siste-ma che appare ispirato a modelli diffusi nei paesi occidentali. I contributi raccolti in questo volume si prefiggono di mette-re a fuoco alcuni degli aspetti dell’ordina-mento costituzionale cinese maggior-mente collegati allo sviluppo economico; quei profili, cioè, che potrebbero meglio essere inquadrati nell’ambito della costi-tuzione economica cinese.

Verso un nuovo sistema di architet-tura sociale per la famiglia. Rischi economici e domanda di assicura-zione (pp. 208, € 18), a cura di Agar Brugiavini e Tullio Jappelli, affronta un tema attualissimo. La recessione in atto e le trasformazioni nel mondo del lavoro, con pesi crescenti di settori sprovvisti di ammortizzatori sociali, rendono social-mente più oneroso il rischio di perdita del lavoro. L’invecchiamento della popolazio-ne ha effetti negativi sul mantenimento dell’attuale sistema di copertura previden-ziale e sull’offerta pubblica di servizi sani-tari, inclusa l’assistenza a lungo termine per gli anziani non autosufficienti. In que-

sto quadro istituzionale le famiglie affron-tano sempre più spesso rischi non coper-ti dal sistema assicurativo pubblico. La crisi finanziaria dello stato acutizza il pro-blema: la generazione di mezzo fa fatica a coprire, allo stesso tempo, il rischio disabilità per i genitori anziani e quello di disoccupazione per i figli, mentre l’esposi-zione debitoria accumulata dallo stato rende difficilmente praticabili ulteriori sostegni pubblici alle famiglie. Gli squilibri demografici, la crisi fiscale e i rischi cre-scenti a cui sono esposte le famiglie impongono la ricerca di soluzioni nuove e l’analisi della transizione da un sistema assicurativo informale (basato sulla fami-glia) o pubblico (imperniato sullo stato) a uno in cui le forme assicurative private giocheranno un ruolo chiave. Il volume propone un nuovo sistema di architettura sociale per la famiglia analizzando i rischi che essa affronta nel corso del ciclo di vita: il rischio di disoccupazione, il rischio di reddito, il rischio legato alla salute e il rischio di esaurire le risorse familiari durante il periodo di pensionamento. Un confronto puntuale con altri paesi europei consente inoltre di individuare gli aspetti di maggiore sofferenza del nostro sistema di welfare familiare.Cambiamenti climatici. Un approccio interdisciplinare per capire un Piane-ta in trasformazione (pp. 352, € 27), a cura di Mirco Migliavacca e Luca Ri -gamonti, è il frutto del lavoro di un gruppo di studenti e dottorandi del Colle-gio di Milano. La ricerca esamina con approccio interdisciplinare i cambiamenti climatici recenti, alla luce degli sviluppi scientifici e politico-economici emersi dal rapporto IPCC 2007. Nella prima parte del volume si analizza la storia climatica del pianeta, e si presentano i più recenti progressi scientifici nella comprensione dei processi, sia naturali sia indotti dall’uo-mo, che causano i mutamenti climatici. Nella seconda parte si descrive come il cambiamento climatico entra nell’agenda politica globale, presentando alla comuni-tà internazionale un problema la cui soluzione non può che imporre una stra-tegia globale: dalla riduzione delle emis-sioni alle azioni di mitigazione e adatta-mento, fino all’educazione energetica e ambientale dei cittadini. Nella terza e ul -tima parte vengono presentati tre model-li di azioni e strategie per la mitigazione e l’adattamento: dallo sviluppo di forme comunicative volte alla promozione della partecipazione civica alle politiche am -bientali, alla corporate social responsibility per le aziende, alla sostenibilità in archi-tettura e nello sviluppo urbano.

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Collaborazioni editorialiIn questa sezione presentiamo le novità che escono nelle collane che il Mulino pubblica in associazione con qualificati istituti e centri di ricerca.Nelle serie dell’Istituto italiano per gli studi storici escono due volumi. Il primo, Conoscenza storica e mestiere di storico (pp. 692, € 70) raccoglie scritti pubblicati nell’arco di un cinquan-tennio da Girolamo Arnaldi, e assume dunque quasi la fisionomia di un percor-so autobiografico del grande medievista. Il secondo, Reliquie eroiche nella Gre-cia arcaica e classica (sec. VI-IV a. C.) (pp. 280, € 33) di Francesco Neri, studia episodi di ricerca e ritrovamento di reli-quie di eroi come Teseo, Oreste, Adrasto analizzando le informazioni trasmesse dagli storici antichi per ricostruire, ove possibile, il contesto storico e politico di ogni singola vicenda. Il quadro che risulta mostra che le città greche cercarono e traslarono le reliquie di eroi antichi in momenti di passaggio, di fondazione o rifondazione del corpo civico, di ridefini-zione dell’assetto interno della polis e della sua collocazione all’esterno.Le diverse collane della Fondazione Bruno Kessler contano complessiva-mente sei novità. Innanzitutto l’Annale, di cui è uscito il volume XXXV, 2009 (pp. 496, € 32). Poi, nella serie dei «Quaderni», il volume curato da Massimo Firpo e Ottavia Niccoli su Il cardinale Giovanni Morone e l’ultima fase del Concilio di Trento (pp. 296, € 23), che si prefigge di approfondire le vicende, le relazioni, gli orientamenti di uno dei pro-tagonisti della storia della Chiesa e della vita religiosa del Cinquecento, di cui sim-boleggia e riassume le contraddizioni. Diplomatico di statura europea, processa-

to e imprigionato per eresia sotto Paolo IV, liberato alla morte di questi e legato pontificio nell’ultima fase del concilio di Trento, il personaggio ha acquistato dalle ricerche che vengono qui presentate una ricchezza ulteriore, anche dal confronto con altre personalità altamente significati-ve della Chiesa dell’età tridentina con cui fu in rapporto, dal papa Pio IV a Carlo Borromeo, al cardinal Madruzzo, a espo-nenti del mondo degli «spirituali».

Nella serie delle «Monografie» Le vite e la storia. Autobiografie nell’Italia dell’Ottocento (pp. 208, € 17) di Luisa Tasca propone una lettura della società italiana dell’Ottocento a partire dalle nar-razioni autobiografiche. Come si definiva il rapporto fra racconti autobiografici, per-corsi individuali e spazio sociale? Quali caratteristiche doveva avere una vita per poter diventare un’autobiografia? In che modo gli autori selezionavano ciò che era importante scrivere di una vita? Partendo da uno dei problemi centrali della storio-grafia, il rapporto fra individuo e società, il

saggio analizza i modi in cui gli individui hanno raccontato le loro traiettorie geo-grafiche, sociali e culturali attraverso le vicende di un paese in formazione.

Verso Bad Godesberg. La socialde-mocrazia e le scienze sociali di fron-te alla nuova società tedesca (1945-1963) (pp. 240, € 19) di Francesca Traldi ricostruisce il ruolo svolto dalle scienze sociali all’interno della socialde-mocrazia tedesca nel periodo compreso fra la rinascita della SPD e l’affermazione vent’anni dopo di una nuova classe diri-gente e di un nuovo assetto politico isti-tuzionale. Tale obiettivo è perseguito attraverso due momenti: in primo luogo, ripercorrendo la ricostruzione del partito, la rinascita delle scuole di partito e il dibattito politico che coinvolse la direzio-ne centrale. In secondo luogo, sofferman-dosi sul dibattito interno alle varie corren-ti del partito, e specificamente sulla figura di alcuni scienziati sociali di riferimento che grande parte ebbero nel processo che portò la SPD ad abbracciare il riformi-

Cos’è successo agli studi sul fatto religioso nel Novecento? Qual è stata la parabola del loro sviluppo? Le interferenze fra settori e il peso delle vicende storiche, come hanno influito sullo sforzo di conoscere criticamente le dottrine, i testi, le tradizioni, le vicende delle diverse esperienze religiose? A queste domande vuole ri spondere il Dizionario del sapere storico-religioso del No vecento (due volumi in cofanetto, pp. 1.848, € 140) curato da Alberto Melloni nelle Pubblicazioni dell’Istituto di scienze reli-giose di Bologna e messo a punto da centosedici specialisti dei più diversi settori di questi studi – ebraismo, cristianesimo, islam, religioni e culture dell’Oriente – che, settore per settore, delineano le modalità in cui nuovi problemi, nuovi metodi, nuove fonti hanno permesso a questi studi di progredire. Questa ampia guida ai centri di ricerca, alle riviste, alle figure dei grandi studiosi abbraccia così l’intero secolo XX, al termine del quale pare quasi che ciascuna tradizione desideri riappropriarsi di un sape-re al quale spesso deve impulsi decisivi nella propria evoluzione. Corredate ciascuna da un’ampia bibliografia le voci di questo dizionario costituiscono uno strumento indi-spensabile per l’avvio di una indagine e per cogliere le risonanze profonde fra ambiti del sapere storico-religioso ap parentemente distanti.

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COLLABORAZIONI EDITORIALI

smo e a trasformarsi da partito di classe a partito di massa.Nella serie delle «Fonti», Documentazio-ne papale in archivi trentini tra XII e XIII secolo (pp. 216, € 17,50), a cura di Lu ciana Eccher, propone l’edizione critica di tutta la documentazione prodotta dalla cancelleria papale nell’arco dei secoli XII-XIII conservata negli archivi trentini: 74 documenti, costituiti in prevalenza da litte-rae papali, conservate in originale o in co -pie autentiche, ma anche in copie erudite settecentesche, manoscritte o a stampa. Infine la serie dei «Contributi» pubblica il volume Le corti come luogo di comunicazione. Gli Asburgo e l’Italia (secoli XVI-XIX) (pp. 352, € 26) curato da Marco Bellabarba e Jan Paul Nieder-korn.

Si avvia poi quest’anno una nuova e importante collaborazione con un’istituzio-ne di assoluto prestigio, l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. La collana Ricer-che e Saggi dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti si apre con il volume curato da Gherardo Ortalli Le trasformazioni dei paesaggi e il caso veneto (pp. 224, € 17), che propone il delicato tema dell’evoluzione dei paesaggi assumendo il Veneto come caso esempla-re, ma nel contesto delle trasformazioni complessivamente in atto, che impongo-no meditate analisi di carattere più gene-rale. Il paesaggio negato, la bellezza come fattore di sviluppo e motore di selezione, le relazioni fra urbanizzazioni e sicurezza idraulica e ambientale dei territori, il ripristi-no, la conservazione e l’uso del territorio, la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale sono i temi sviluppati nel libro, con l’approccio multidisciplinare che carat-terizza le attività dell’Istituto.Hub globale, trincea o pantano? Il futuro del Mediterraneo e il ruolo dell’Europa. Rapporto 2010 sull’inte-grazione europea (pp. 312, € 25), a

cura di Roberto Gualtieri e José Luis Rhi-Sausi, è l’annuario pubblicato dalla Fon-dazione Istituto Gramsci insieme al CeSPI (Centro Studi di Politica Inter-nazionale). Questa edizione dedica la sua parte monografica al Mediterraneo, tornato negli ultimi anni al centro della riflessione e dell’azione strategica euro-pea. Nella prima parte, il volume si soffer-ma su alcuni dei fattori destinati a incide-re maggiormente sul destino strategico dell’area: l’ondata di successioni al vertice di diversi stati-chiave, il rinnovarsi dello scacchiere di alleanze, l’evoluzione del mercato globale dell’energia, le conse-guenze della crisi economica mondiale. Il delinearsi di questi diversi scenari risulterà decisivo per il destino strategico del Mediterraneo e quindi, indirettamente, anche dell’Unione europea, del suo Vici-nato, della sua azione esterna in generale. A quest’ultimo aspetto è dedicata la seconda parte del volume che affronta l’evoluzione delle politiche europee nell’area del Mediterraneo, sia dalla pro-spettiva interna europea che dalla pro-spettiva araba, mettendone in risalto opportunità e limiti. Speciale attenzione, inoltre, è riservata a due tematiche parti-colarmente calde: il rapporto con l’islam politico e l’immigrazione. Come di con-sueto, completa il Rapporto una puntuale analisi degli sviluppi del processo di inte-grazione nel corso del 2009.La Germania di Angela Merkel (pp. 288, € 23), a cura di Silvia Bolgheri-ni e Florian Grotz, è invece il nuovo volu-me delle Ricerche e studi dell’Istituto Carlo Cattaneo. Le elezioni federali tedesche del 2009 hanno segnato la fine della Grande coalizione tra democristiani e socialdemocratici insediatasi nel 2005 e, con la vittoria democristiano-liberale, hanno inaugurato un nuovo corso con-servatore. Angela Merkel, prima cancellie-ra donna, è stata confermata alla guida del nuovo esecutivo. L’elettorato tedesco ha manifestato apprezzamento per Mer-kel e per il suo stile sobrio e pragmatico, ma nello stesso tempo ha espresso la propria insofferenza nei confronti di coali-zioni di governo di larghe intese. Il volu-me discute le eredità della Grande coali-zione, analizza i risultati delle elezioni, presenta la formazione del nuovo gover-no e le principali sfide che esso deve affrontare.La Guida ai paesi dell’Europa centra-le orientale e balcanica. Annuario politico-economico 2009 (pp. 376, € 26), curata quest’anno da Francesco Privitera, è una pubblicazione periodica del Centro per l’Europa centro-orien-

tale e balcanica che esce al Mulino dal 1999. Opera di consultazione essenziale preparata dai maggiori esperti del settore, include 23 schede-paese, dalla Russia alla Turchia, comprese Grecia, Cipro e le repubbliche europee dell’ex Unione Sovietica di cui fornisce un quadro politi-co, economico e delle relazioni interna-zionali, oltre a una cronologia degli eventi più importanti. In apertura, la Guida ana-lizza, con una serie di saggi, l’evoluzione dei sistemi infrastrutturali in corso negli ultimi anni nell’Europa centro-orientale e balcanica, con particolare attenzione all’impatto sui sistemi economici locali e alle dinamiche geopolitiche legate allo sviluppo dei gasdotti che attraversano in particolare i Balcani.Nella Collana dell’Istituto Italo-Latino Americano il volume curato da Riccardo Campa I trattatisti spagnoli del diritto delle genti (pp. 944, € 50) presenta un’antologia di testi, sin qui inediti in italia-no, di trattatisti spagnoli del XVI secolo: Bartolomé de Las Casas, Juan Luis Vives, Juan Roa Dávila, Francisco Suárez, Luís de León, Juan Ginés de Sepúlveda, Martín de Azpilcueta. Voci di prestigio che interven-nero nel dibattito sulla conquista spagnola del Nuovo Mondo, sulla sua legittimità, sui modi dell’amministrazione spagnola in quei lontani territori, e sui rapporti fra i colonizzatori e le popolazioni locali.

LA GERMANIADI ANGELA MERKELa cura di Silvia Bolgherinie Florian Grotz

il Mulino

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ISBN 978-88-15-13853-8

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Le elezioni federali tedesche del 2009 hanno segnato la fine della Grande coalizione tra democristiani e socialdemocratici insediatasi nel 2005 e, con la vittoria democristiano-liberale, hanno inaugurato un nuovo corso conservatore. Angela Merkel, prima cancelliera donna, è stata confermata alla guida del nuovo esecutivo. L’elettorato tedesco ha manifestato apprezzamento per Merkel e per il suo stile sobrio e pragmatico, ma nello stesso tem po ha espresso la propria insofferenza nei confronti di coa -li zio ni di governo di larghe intese. Il volume, pubblicato an-che in inglese da Palgrave-Macmillan, discute le eredità della Grande coalizio ne, analizza i risultati delle elezioni, presenta la formazione del nuovo governo e le principali sfide che esso deve affrontare. Una accurata radiografia politica del maggior paese europeo.

Silvia Bolgherini è ricercatrice di Scienza politica nell’Università di Napoli Federico II, dove insegna Politica comparata e Analisi delle politiche pubbliche. Con il Mulino ha pubblicato: «Come le regioni diventano europee. Stile di governo e sfide comunitarie nell’Europa mediterranea» (2006).

Florian Grotz è professore di Scienza politica nell’Università di Lüneburg. Ha pubblicato, con F. Müller-Rommel, «Demokratische Regierungssysteme in Mittel- und Osteuropa» (2010).

e 23,00In copertina: Image by Aleph, http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5

Due sono le novità nella serie degli «Studi» delle Pubblicazioni dell’Istituto Italiano di Scienze Umane. Il diritto, la genealogia, la storia. Itinerari (pp. 216, € 17) di Emanuele Stolfi, discu-tendo vari contributi apparsi negli ultimi anni, si interroga sui metodi di lavoro e sui possibili apporti che lo storico del diritto e delle istituzioni greche e romane ancora può garantire nella formazione di uno sguardo critico rivolto al presente.Sergio Filippo Magni in Il relativismo etico. Analisi e teorie nel pensiero

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COLLABORAZIONI EDITORIALI

contemporaneo (pp. 216, € 17) studia un’antica questione filosofica che oggi è divenuta materia arroventata di lotta poli-tica e culturale. Ma il relativismo etico è una nozione ambigua, suscettibile di una pluralità di significati. Il saggio ne mostra la complessità, ponendola in rapporto alle altre forme di relativismo filosofico (cogni-tivo ed estetico) e alla discussione delle teorie sulla fondazione dell’etica presenti nella filosofia contemporanea.

Nella collana di Storia dell’economia e del credito promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna esce Un’economia di famiglia. Strategie patrimoniali e di prestigio sociale degli Aldrovandi di Bologna (secoli XVII-XVIII) (pp. 344, € 23) di Matteo Troilo, un case study di notevole interes-se, che consente di delineare un quadro importante sia dell’economia cittadina del tempo, sia delle dinamiche che guidava-no l’operato e le alleanze del ceto patrizio cittadino. La definizione usuale di famiglia appare per le famiglie aristocratiche deci-samente limitata, in quanto le dinamiche al loro interno erano assai più complesse. Nella famiglia Aldrovandi, così come nella maggior parte delle famiglie aristocrati-che, le forme di solidarietà e cooperazio-ne parentale si estendono al di là del nucleo principale, per allargarsi alla cer-chia ben più ampia dei legami familiari creati attraverso i matrimoni. Per questa via, infatti, le famiglie aristocratiche più delle altre instaurano rapporti e legami di estrema complessità, che incidono sulla struttura stessa del patrimonio: la commi-stione fra legami di sangue o di affinità e legami patrimoniali è in queste famiglie una costante.Tre sono i nuovi volumi della Collana Aidea dell’Accademia Italiana di Econo-mia Aziendale. La corporate governan-ce nell’esperienza nazionale e inter-nazionale. Aspetti comparativi e pro-

fili evolutivi (pp. 448, € 32), a cura di Fabio Fortuna, mette a fuoco un tema di particolare attualità: a seguito dell’evolu-zione dell’attività d’impresa negli ultimi decenni, lo studio delle problematiche di corporate governance attraversa infatti un periodo di estremo interesse in campo economico-aziendale, per effetto del l’e-splosione della crisi finanziaria che ha interessato grandi imprese del sistema globalizzato. Il volume raccoglie una serie di contributi che si riferiscono principal-mente all’esperienza italiana ma in alcuni casi contengono un’analisi comparativa effettuata in riferimento al contesto inter-nazionale; in altri, gli argomenti trattati presentano connessioni implicite e colle-gamenti espliciti al medesimo scenario. Le risorse immateriali nell’economia delle aziende, a cura di Luciano Marchi e Stefano Marasca, è costituito da due volumi indipendenti. Il primo, Profili di management (pp. 408, € 29), mira ad approfondire i profili di gestione delle risorse immateriali aziendali proponendo analisi teoriche ed empiriche utili a rap-presentare lo stato dell’arte sulla materia, a suggerire best-practice di gestione e a offrire spunti di riflessione innovativi. Il secondo, Profili di misurazione e di comunicazione (pp. 408, € 29), ana-lizza sia teoricamente sia empiricamente come i sistemi di controllo, di misurazio-ne della performance, di valutazione finanziaria e di reporting aziendale possa-no proficuamente ampliare i propri confi-ni. Ciò al fine di includere gli «intangibles» e quindi favorire una loro gestione più consapevole e supportare il processo di diffusione del valore.La Collana della Fondazione Edison pubblica il volume curato da Alberto Qua-drio Curzio e Marco Fortis La fondazione Edison: dieci anni di ricerca sull’eco-nomia reale italiana in Europa (pp. 552, € 42). La Fondazione Edison inizia la sua attività nel 1999, collegandosi alla storica istanza di progresso degli studi economici e tecnologici della Società Edi-son, da cui la Fondazione nasce. La Fon-dazione Edison ha promosso e realizzato iniziative di ricerca applicata, sempre collo-cate in una prospettiva europea e interna-zionale, incentrate sull’economia italiana nelle sue valenze interne, basate sui siste-mi territoriali, sui distretti e sulle PMI: ricerche sempre finalizzate a promuovere il modello italiano, fondato sul «liberalismo comunitario», sul made in Italy, sulla com-petitività dei sistemi territoriali. Il Rapporto 2010 sull’economia del Mezzogiorno (pp. 896, € 63) della Svi-mez dipinge un quadro decisamente

preoccupante: nel Mezzogiorno la reces-sione mondiale si è abbattuta su un’eco-nomia provata da un decennio di forte rallentamento e da un allargamento del divario di sviluppo col resto del Paese. Il Pil meridionale è ritornato, in valore asso-luto, ai livelli di dieci anni fa. Non si era mai verificata, nella storia repubblicana, una così lunga interruzione del processo di crescita e di convergenza con le aree forti. La geografia degli insediamenti pro-duttivi italiani rivela il rischio della deindu-strializzazione di intere aree del Mezzo-giorno. In una macroregione già gravata da forti disagi e da sempre più marcate disuguaglianze sociali, tutto ciò determina, soprattutto per i giovani, una drammatica contrazione dell’occupazione e un amplia-mento delle aree di povertà. Accanto alla strutturale debolezza delle politiche regio-nali, nella crisi si è registrato un forte e progressivo spiazzamento delle politiche di sviluppo e coesione nazionale, a favore di interventi di carattere emergenziale concentrati in larga misura nelle aree più forti. Il Rapporto Svimez vuole richiamare l’attenzione sulla necessità di diverse e più efficaci politiche di sviluppo che pongano le condizioni per cogliere le sfide e le opportunità nel nuovo scenario post crisi.

Curato da Massimo Campedelli, Paolo Carrozza e Livio Pepino, Diritto di welfa-re. Manuale di cittadinanza e istitu-zioni sociali (pp. 624, € 42) è il nuovo titolo della Collana del Laboratorio di ricerca Wiss (Welfare, Innovazione, Servizi e Sviluppo). Frutto di un confronto fra giuri-sti, economisti, sociologi ed esperti di poli-tiche comunitarie impegnati a vario titolo nel welfare, il volume si propone in primo luogo di offrire una base «giuridicamente riconoscibile» degli elementi del sistema di welfare. Si propone inoltre di riaffermare, in un momento in cui la crisi economica e finanziaria mette in discussione o a rischio molti aspetti del welfare, i principi e i valori

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COLLABORAZIONI EDITORIALI

sociali del sistema costituzionale italiano, e l’intangibilità dei diritti sociali che su quei principi e valori si fondano. Tre sono le parti in cui la ricerca si articola: globalizzazione ed europeizzazione; le istituzioni del welfa-re; l’effettività dei diritti sociali nella crisi del welfare. Al loro interno viene dedicata spe-ciale attenzione a temi e questioni di per-durante attualità, quali i livelli essenziali delle prestazioni, la normazione del terzo settore, le ricadute del federalismo sul wel-fare, il diritto dei migranti.Daimon è un Annuario di diritto compa-rato delle religioni, di cui è ora uscito il volume 9/2009 (pp. 320, € 32). La parte monografica del fascicolo è dedica-ta a «La donna nel diritto islamico e nei diritti cristiani», con saggi di M. Ventura, I. Zuanazzi, H. Warnink, R. Deadman, G. Mori, Z. Mir-Hosseini, I. De Francesco. Seguono due sezioni sul comparare i diritti nelle Chiese e nell’Islam, con saggi di C. Podmorf, J. Luther, G. Long e G. Cimbalo. Da ultimo la sezione documenti, introdotta da G. Long, è dedicata ai matri-moni fra cattolici e battisti in Italia.

La biografia di Chiara Quaranta Marcello II Cervini (1501-1555). Riforma della Chiesa, concilio, Inquisizione (pp. 504, € 37,50), nella Collana di Studi della Fondazione Michele Pellegrino, rico-struisce il percorso umano e religioso di Marcello Cervini, papa Marcello II nel 1555. Alla corte di Paolo III, di cui fu segretario e consigliere, il Cervini diventò una figura chiave della politica curiale. Presiedette le prime sessioni del concilio di Trento che, proprio grazie alla sua ener-gica azione, avrebbero sancito la definiti-va condanna delle dottrine d’oltralpe. Il cruciale ruolo politico e religioso che egli ebbe nel guidare i lavori dell’assemblea conciliare consente di cogliere i dramma-tici conflitti che ne percorsero e influenza-rono gli esiti, anche alla luce del suo ruolo di fiduciario dei Farnese e di autorevole

esponente della congregazione del Sant’Ufficio istituita nel 1542. Quattro i nuovi titoli delle Pubblicazioni Arel. Fare i conti con la crisi (pp. 184, € 16) di Jean-Paul Fitoussi, Pietro Gine-fra, Rainer Masera, Andrea Paci, Giuseppe Roma e Luigi Spaventa raccoglie la testi-monianza di un ciclo di seminari organiz-zato dall’Arel con l’obiettivo di interrogarsi sulle cause e le prospettive evocate da quella che si è fin da subito rivelata la prima crisi globale che il mondo abbia conosciuto dagli anni Trenta. Il volume vuole contribuire a diffondere la consape-volezza della necessità di fare i conti con la crisi, in un orizzonte d’impegno che sollecita interventi di breve e di lungo periodo. Dalla riforma dell’architettura della vigilanza finanziaria, al cambiamento dei modelli di business delle banche, alla sperimentazione di nuovi criteri di misu-razione della performance economica e del progresso sociale.L’architettura del mondo nuovo. Governance economica e sistema multipolare (pp. 272, € 22), a cura di Paolo Guerrieri e Domenico Lombardi, ragiona sul vuoto di governance a livello globale che si è venuto creando nell’ulti-mo decennio allorché l’assetto multipola-re dell’economia ha reso sempre meno rilevante e influente la struttura di regole e istituzioni internazionali del passato. La sfida maggiore da affrontare nei prossimi anni è come assicurare stabilità all’econo-mia multipolare e garantirle una nuova fase di crescita economica. Nel raccogliere le riflessioni di autorevoli studiosi italiani e stranieri, il volume prende le mosse dalla consapevolezza delle grandi sfide da fron-teggiare: analizza limiti e potenzialità dell’attuale sistema di governance globale, e delinea scenari di riforma delle regole comuni e delle principali istituzioni multi-laterali in grado di coinvolgere i nuovi attori emergenti e riflettere i nuovi rappor-ti di forza nell’economia multipolare.Oltre guerra e pace. Il Vietnam nel Terzo Millennio (pp. 328, € 25), a cura di Romeo Orlandi, mette a fuoco una nuova Tigre Asiatica. Il Vietnam contende alla Cina e all’India le cifre record dell’avan-zata economica e dello sviluppo sociale. Colpisce la regolarità della crescita, come se appartenesse all’ordine naturale delle cose, in una traiettoria finalmente lineare e fatidica. Dietro il successo sono tuttavia disvelati l’impegno, le scelte politiche, il legame con la storia. Oggi il Vietnam delle fabbriche e dell’elettronica è un paese giovane, popolato per più della metà da ragazzi che non hanno conosciuto la lunga guerra. Coniuga dinamismo e ambi-

zione al riscatto, in un’immagine non lacerata da contraddizioni. Il presente non confligge con il passato perché il retaggio bellico è una memoria ma non un’anco-ra. Attraverso i contributi di esperti e stu-diosi, Osservatorio Asia analizza il Vietnam con le lenti del realismo e dell’attenzione, per comprendere un paese che ha dimo-strato di saper cambiare e di affermarsi con duttilità e rigore.

Infine il volume curato da Daniele Donati e Andrea Paci Sussidiarietà e concor-renza. Una nuova prospettiva per la gestione dei beni comuni (pp. 294, € 23,50) si propone di analizzare il prin-cipio di sussidiarietà e le sue connessioni con la concorrenza, rappresentando entrambi i principi diverse e possibili modalità di soddisfacimento dei bisogni di una collettività, capaci di valorizzare la libertà personale nel perseguimento di finalità di interesse generale. L’interpreta-zione del principio di sussidiarietà propo-sto e il modello di organizzazione delle relazioni tra istituzioni, cittadini e imprese che ne consegue, vengono fondati sia nell’ordinamento comunitario che in quello italiano, e comparati con le solu-zioni classiche, cercando una possibile «terza via» tutta da costruire in sede poli-tica e amministrativa in ragione della presenza, sempre più consistente, di comunità di cittadini attivi e responsabili. Nel modello di sussidiarietà proposto, la persona e i suoi valori rappresentano il centro della costruzione di un sistema di tutela articolato, rimesso non in esclusiva all’apparato istituzionale, ma da questo condiviso, su base volontaria, con le real-tà sociali ed economiche, chiamate a soddisfare bisogni differenziati.Nei Quaderni di Astrid, il volume curato da Alessandro Natalini e Giulia Tiberi La tela di Penelope è il Primo Rapporto Astrid sulla semplificazione legislati-va burocratica (pp. 536, € 28). Troppe

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COLLABORAZIONI EDITORIALI

leggi, non di rado contraddittorie e confu-se, defatiganti procedure amministrative, una burocrazia invadente e arrogante appesantiscono i costi delle imprese e complicano la vita dei cittadini; alimenta-no la corruzione, determinano ingiustizie; ingessano le attività economiche; appe-santiscono l’azione delle amministrazioni pubbliche. Ma buone regole servono, e servono efficaci controlli sul rispetto delle regole, e amministrazioni e servizi pubblici efficienti. Come risolvere il problema? Che cosa si è fatto finora, a livello nazionale, regionale e locale? In questo primo Rap-porto, alcuni tra i migliori esperti italiani tracciano un quadro completo e aggiorna-to delle misure adottate nel nostro paese per semplificare il quadro normativo e ridurre gli oneri burocratici che gravano sui cittadini e sulle imprese. Sulla base delle migliori esperienze straniere, indicano anche gli strumenti migliori per proseguire nel disboscamento delle regole inutili e impedire che la giungla legislativa e buro-cratica torni a ricrescere.La Collana degli Incontri di Artimino sullo sviluppo locale pubblica contem-

poraneamente due rapporti: Imprese e territori dell’alta tecnologia in Italia. Rapporto di Artimino sullo sviluppo locale 2008 (pp. 200, € 18), a cura di Francesco Ramella e Carlo Trigilia, studia il ruolo dei territori nei processi d’innovazio-ne sulla base di un ampio studio sui bre-vetti europei richiesti da attori italiani (imprese, individui ed enti pubblici). La tesi sostenuta è che nei nuovi scenari della globalizzazione il potenziale competitivo delle imprese e dei territori dipende dalla loro capacità di costruzione sociale dell’in-novazione. In altri termini, dall’integrazione efficace tra il capitale umano e sociale del-le aziende, da un lato, e i beni collettivi e le risorse provenienti dal contesto locale ed extra-locale, dall’altro. Dallo studio emer ge un quadro sorprendente della collocazione italiana nell’alta tecnologia: meno debole di quanto di solito si sostenga anche sulla base delle classifiche internazionali.Invenzioni e inventori in Italia. Rap-porto di Artimino sullo sviluppo locale 2009 (pp. 296, € 23), sempre a cura di Francesco Ramella e Carlo Trigilia, a partire da un’ampia ricerca condotta

sugli inventori italiani che hanno ottenuto dei brevetti europei, traccia un profilo di queste figure finora poco analizzate anche nella letteratura internazionale. Ne vengo-no ricostruite l’identità, i percorsi di carrie-ra, le relazioni sociali e gli ambiti di attività. Dall’analisi emergono realtà molto diver-se a seconda dei settori produttivi e dei contesti territoriali e organizzativi. Lo stu-dio evidenzia la costruzione sociale delle invenzioni, ovvero l’importanza della dimensione relazionale e dialogica delle scoperte e l’influenza delle variabili orga-nizzative. L’attività inventiva, infatti, risulta fortemente socializzata: in primo luogo, perché la gran parte dei brevetti è frutto dello sforzo collettivo di team di ricerca; in secondo luogo, perché le relazioni sociali, le discussioni tra ricercatori, i continui scambi di idee, fuori e dentro il lavoro, permeano profondamente la dialettica della scoperta e ne influenzano i risultati.

Da ultimo, nella collana Tecnologie. Diritto, etica e società del Centro inter-dipartimentale di ricerca e servizi per le decisioni giuridico-ambientali e la certifi-cazione etica d’impresa dell’Università degli Studi di Padova, il volume a cura di Simone Arnaldi e Andrea Lorenzet Inno-vazioni in corso. Il dibattito sulle nanotecnologie fra diritto, etica e società (pp. 488, € 34), con una serie di saggi di analisti delle politiche pubbli-che, studiosi di scienza politica, filosofi, giuristi e sociologi getta uno sguardo ampio e multidisciplinare sulla relazione fra nanotecnologie e società, approfon-dendo questioni relative alle politiche e ai processi di innovazione, alla regolamenta-zione, all’impatto sul pubblico dei non esperti, alle diverse rappresentazioni di questa nuova scienza, ai processi di par-tecipazione alla decisione, e alle questioni etiche: questioni non eludibili dalla scien-za e dalla tecnologia odierne, tanto più in un campo ancora di stupefacente novità.

In caduta libera. Rapporto 2010 su povertà ed esclusione sociale in Italia (fuori collana, pp. 352, € 24) è l’annuale rapporto di Caritas Italiana e Fondazione «E. Zancan». Esso guarda alla povertà delle famiglie in Italia e in Europa, ai volti attuali della povertà, a come si è modificata, alle emergenze e ur -genze, mentre continua la crisi. La famiglia è la chiave di lettura: quan-to sono impoverite le famiglie e come, mal-grado le difficoltà, sono proprio le famiglie che contribuiscono ad argi-narla e contrastarla. Le proposte nascono da alcune domande. Come viene affrontata la con-dizione delle famiglie povere dalle istituzioni e dal mondo delle Cari-tas? Ci sono soluzioni? Come si stanno muovendo le regioni? Quale quadro emerge dai Centri di ascolto? L’analisi guarda all’Europa, come spazio comune di iniziativa e confronto, per individuare elementi positivi e innovativi, in grado di qualifi-care le risposte nelle politiche sociali. Il

Rapporto è diviso in due parti. La prima parte, curata dalla Fondazione Zancan, considera le dimensioni territoriali della povertà, le capacità di risposta delle regioni, guardando ad alcuni stati euro-pei. Propone una lettura della povertà familiare, delle politiche per contrastar-

la, degli strumenti di so lidarietà per lottare in modo più efficace, in un quadro istituzionale di decentramento delle responsabilità, delle ri -sorse, dallo stato alle regioni e agli enti locali. La seconda parte, cura-ta da Caritas Italiana, ap profondisce il legame tra comunità ecclesiale e povertà. Sono analiz-zate le conseguenze della crisi economica sulle famiglie, i dati sugli utenti dei Centri di ascolto. Le analisi sono

integrate con proposte di riflessione teologica-pastorale, di accompagna-mento e animazione territoriale. Sono descritte anche numerose azioni di Caritas nazionali, programmate per la campagna «Zero Poverty», promossa per il 2010 da Caritas Europa.

CARITASITALIAN

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NDAZIO

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«E. ZAN

CAN»In caduta libera

ISBN 978-88-15-14633-5

9 7 8 8 8 1 5 1 4 6 3 3 5

CARITAS ITALIANA - FONDAZIONE «E. ZANCAN»

In caduta liberaRAPPORTO 2010 SU POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE IN ITALIA

Il Rapporto 2010 Caritas Italiana - Fondazione «E. Zancan» guarda alla povertà delle fami-glie in Italia e in Europa, ai volti attuali della povertà, a come si è modificata, alle emergen-ze e urgenze, mentre continua la crisi. La famiglia è la chiave di lettura: quanto sono impo-verite le famiglie e come, malgrado le difficoltà, sono proprio le famiglie che contribuisco-no ad arginarla e contrastarla. Le proposte nascono da alcune domande. Come vieneaffrontata la condizione delle famiglie povere dalle istituzioni e dal mondo delle Caritas? Ci sono soluzioni? Come si stanno muovendo le regioni? Quale quadro emerge dai Centridi ascolto? L’analisi guarda all’Europa, come spazio comune di iniziativa e confronto, perindividuare elementi positivi e innovativi, in grado di qualificare le risposte nelle politichesociali. Il Rapporto è diviso in due parti. La prima parte, curata dalla Fondazione Zancan,considera le dimensioni territoriali della povertà, le capacità di risposta delle regioni, guar-dando ad alcuni stati europei. Propone una lettura della povertà familiare, delle politicheper contrastarla, degli strumenti di solidarietà per lottare in modo più efficace, in un qua-dro istituzionale di decentramento delle responsabilità, delle risorse, dallo stato alle regionie agli enti locali. La seconda parte, curata da Caritas Italiana, approfondisce il legame tracomunità ecclesiale e povertà. Sono analizzate le conseguenze della crisi economica sullefamiglie, i dati sugli utenti dei Centri di ascolto. Le analisi sono integrate con proposte diriflessione teologica-pastorale, di accompagnamento e animazione territoriale. Sonodescritte anche numerose azioni di Caritas nazionali, programmate per la campagna «ZeroPoverty», promossa per il 2010 da Caritas Europa.

La CARITAS ITALIANA è l’organismo pastorale della Chiesa italiana che opera dal 1971 perpromuovere la testimonianza della carità e l’amore preferenziale per gli ultimi. Ciò si tra-duce in iniziative di educazione alla solidarietà, alla mondialità, all’interculturalità e allapace; azioni di ricerca, sensibilizzazione e stimolo delle istituzioni e, se necessario, denun-cia delle ingiustizie; interventi concreti di solidarietà locale o internazionale in situazioni diemergenza o sottosviluppo.

La FONDAZIONE «EMANUELA ZANCAN» è una onlus di ricerca scientifica di rilevante interessesociale. In questa veste realizza dal 1964 studi, ricerche e sperimentazioni nell’ambito dellepolitiche sociali, sanitarie, educative, dei sistemi di welfare e dei servizi alla persona. Svolgele sue attività grazie al contributo di molti studiosi ed esperti italiani e stranieri. Collaboracon enti statali, regioni, province, aziende sanitarie, comuni, università, centri di studio italiani e internazionali e con soggetti privati operanti nell’area dei servizi alle persone.

Progetto grafico: Francesca VaccariImmagine in copertina: Dreamstime LLC € 24,00

il Mulino

CARITAS ITALIANA - FONDAZIONE «E. ZANCAN»

In caduta liberaRAPPORTO 2010 SU POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE IN ITALIA

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Novitàluglio-dicembre2010

ContemporaneaFranco Cazzola, Qualcosa di sinistra. Miti e

realtà delle sinistre al governo, 13828-6, pp. 152, € 12,00

Alberto Clô, si fa presto a dire nucleare. riflessioni di un nuclearista non pentito, 14635-9, pp. 184, € 14,00

Lev Gudkov, Victor Zaslavsky, la russia da gorbaciov a putin, 13965-8, pp. 216, € 15,00

Carlo A. Marletti, la repubblica dei Media. l’italia dal politichese alla politica iperre-ale, 13964-1, pp. 172, € 15,00

VociMassimo Donà, Stefano Levi Della Torre,

santificare la festa, 13788-3, pp. 144, € 12,00

Gianfranco Ravasi, Andrea Tagliapietra, non desiderare la donna e la roba d’altri, 13794-4, pp. 164, € 12,00

IntersezioniCarlo M. Cipolla, piccole cronache, 13966-5,

pp. 124, € 10,00Vittorio Emiliani, il fabbro di predappio. vita

di alessandro Mussolini, 13968-9, pp. 208, € 15,00

Claudio Giunta, il paese più stupido del Mondo, 13893-4, pp. 184, € 14,00

Ulrich Ladurner, solferino. storia di un caMpo di battaglia, 13967-2, pp. 140, € 12,00

Andrea Tagliapietra, icone della fine. iMMagini apocalittiche, filMografie, Miti, 13969-6, pp. 232, € 16,00

Biblioteca storicaDavid Abulafia, la scoperta dell’uManità.

in contri atlantici nell’età di coloMbo, 13973-3, pp. 472, € 35,00

Paolo Colombo, la Monarchia fascista. 1922-1940, 13894-1, pp. 276, € 25,00

Jan Glete, la guerra sul Mare. 1500-1650, 13972-6, pp. 352, € 28,00

Conor Kostick, l’assedio di gerusaleMMe, 13971-9, pp. 288, € 26,00

Storica paperbacksLuciano Cafagna, cavour, 14637-3, pp. 256,

€ 12,00, N. Ed.Ernesto Galli della Loggia, l’identità italiana,

13974-0, pp. 200, € 12,00, N. Ed.Giovanni Maria Vian, la donazione di costan-

tino, 14636-6, pp. 248, € 12,00, N. Ed.

Biblioteca paperbacksJean Baudrillard, la società dei consuMi. i

suoi Miti e le sue strutture, 13921-4, pp. 240, € 13,00, N. Ed.

Zygmunt Bauman, la società individualizza-ta. coMe caMbia la nostra esperienza, 13922-1, pp. 320, € 13,00, N. Ed.

Hans Kelsen, la deMocrazia, 13924-5, pp. 392, € 15,00, N. Ed.

Gabriele Lolli, da euclide a gödel, 13923-8, pp. 192, € 13,00, N. Ed.

Harald Weinrich, lete. arte e critica del-l’oblio, 13925-2, pp. 324, € 15,00, N. Ed.

L’identità italianaAndrea Possieri, garibaldi, 13975-7, pp. 240,

€ 16,00

Le vie della civiltàAsa Briggs, Peter Burke, storia sociale dei Media.

da gutenberg a internet, 13890-3, pp. 512, € 28,00, N. Ed.

Francesco Bruni, italia. vita e avventure di un’idea, 13955-9, pp. 568, € 35,00

Jack A. Goldstone, perché l’europa? l’ascesa dell’occidente nella storia Mondiale 1500-1850, 13889-7, pp. 256, € 23,00

Otfried Höffe, iMManuel Kant, 13956-6, pp. 352, € 26,00, N. Ed.

Bino Olivi, Roberto Santaniello, storia dell’integrazione europea. dalla guerra fredda alla costituzione dell’unione, 13764-7, pp. 360, € 24,00, N. Ed.

Universale paperbacks il MulinoGeorg Bossong, i sefarditi, 13958-0, pp. 140,

€ 13,00Lorenzo Ciapetti, lo sviluppo locale. capaci-

tà e risorse di città e territori, 13870-5, pp. 152, € 11,00

Andrea de Guttry, Fabrizio Pagani, le nazio-ni unite. sviluppo e riforMa del sisteMa di sicurezza collettiva, 13957-3, pp. 264, € 15,00, N. Ed.

Martin Dreher, la sicilia antica, 13824-8, pp. 144, € 11,50

Werner Eck, augusto e il suo teMpo, 13891-0, pp. 152, € 11,50, N. Ed.

Sacha Gironde, la neuroeconoMia. coMe il cervello fa i nostri interessi, 13688-6, pp. 152, € 11,50

Detlef Lotze, storia greca. dalle origini al l’e tà ellenistica, 10503-5, pp. 152, € 11,50, N. Ed.

Marco Pellegrini, il papato nel rinasciMento, 13681-7, pp. 216, € 13,50

Giuseppe Riva, i social networK, 13858-3, pp. 196, € 13,00

Henry Rousso, la francia di vichy, 13959-7, pp. 136, € 11,50

Patrick Savidan, il MulticulturalisMo, 13960-3, pp. 128, € 11,00

Si governano cosìCaterina Filippini, polonia, 13962-7, pp. 192,

€ 13,00Mario Ganino, russia, 13961-0, pp. 208,

€ 13,00

Farsi un’ideaGiuseppe Bertola, il Mercato, 13892-7,

pp. 144, € 9,80, N. Ed.Laila Craighero, neuroni specchio, 13698-5,

pp. 136, € 9,80Pietro Menna, Francesco Pauli, l’energia

solare, 13700-5, pp. 144, € 9,80

Collezione di testi e di studiHarold J. Berman, diritto e rivoluzione. ii.

l’iMpatto delle riforMe protestanti sulla tradizione giuridica occidentale, 13943-6, pp. 720, € 45,00

W.E.B. Du Bois, sulla linea del colore. razza e deMocrazia negli stati uniti e nel Mondo, 13769-2, pp. 456, € 38,00

Everett C. Hughes, lo sguardo sociologico, 12514-9, pp. 416, € 35,00

Bernard Manin, principi del governo rappre-sentativo, 13772-2, pp. 296, € 30,00

SaggiMaria Casalini, faMiglie coMuniste. ideologie

e vita Quotidiana nell’italia degli anni cin-Quanta, 13945-0, pp. 336, € 26,00

Sabino Cassese, lo stato fascista, 13949-8, pp. 160, € 14,00

Alessandro Pastore, veleno. credenze, criMi-ni, saperi nell’italia Moderna, 13873-6, pp. 276, € 24,00

Ezio Raimondi, oMbre e figure. longhi, arcangeli e la critica d’arte, 13880-4, pp. 136, € 13,00

Saskia Sassen, le città nell’econoMia globale, 13950-4, pp. 296, € 30,00, N. Ed.

Anthony D. Smith, le origini culturali delle nazioni. gerarchia, alleanza, repubblica, 13881-1, pp. 312, € 28,00

Cass R. Sunstein, il diritto della paura. oltre il principio di precauzione, 13883-5, pp. 320, € 28,00

Pietro Trifone, storia linguistica dell’italia disunita, 13948-1, pp. 208, € 16,00

Alberto Varvaro, adultèri, delitti e filologia. il caso della baronessa di carini, 13947-4, pp. 176, € 16,00

Studi e ricercheEmilio Barucci, Federico Pierobon, stato e

Mercato nella seconda repubblica. dalle privatizzazioni alla crisi finanziaria, 13885-9, pp. 288, € 28,00

Ilaria Madama, le politiche di assistenza sociale, 13951-1, pp. 256, € 25,00

Luisa Molinari, alunni e insegnanti. costruire culture a scuola, 13952-8, pp. 280, € 25,00

Nicola Negri, Marianna Filandri (a cura di), restare di ceto Medio. il passaggio alla vita adulta nella società che caMbia, 13884-2, pp. 264, € 25,00

Il Mulino/ricercaArianna Arisi Rota, i piccoli cospiratori. poli-

tica ed eMozioni nei priMi Mazziniani, 13953-5, pp. 224, € 20,00

Massimo Baldini, Paolo Bosi, Paolo Silvestri (a cura di), le città incartate. MutaMenti nel Modello eMiliano alle soglie della crisi, 13954-2, pp. 352, € 31,00

Lorenzo Casini (a cura di), la globalizzazio-ne dei beni culturali, 13903-0, pp. 280, € 27,00

Marco D’Alberti (a cura di), le nuove Mete del diritto aMMinistrativo, 14641-0, pp. 192, €, 18,00

Giuseppe de Vergottini, oltre il dialogo tra le corti. giudici, diritto straniero, coMpa-razione, 13888-0, pp. 224, € 22,00

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Elena Fasano Guarini, repubbliche e principi. istituzioni e pratiche di potere nella toscana granducale del ‘500-’600, 13886-6, pp. 296, € 26,00

Gianluca Garelli, lo spirito in figura. il teMa dell’estetico nella «fenoMenologia dello spirito» di hegel, 13887-3, pp. 248, € 23,00

Luca Zuliani, poesia e versi per Musica. l’evo-luzione dei Metri italiani, 13461-5, pp. 288, € 26,00

Aspetti della psicologiaFranco Baldoni, la prospettiva psicosoMatica.

dalla teoria alla pratica clinica, 13714-2, pp. 408, € 28,00

Massimo Grasso, la relazione terapeutica. percorsi di intervento in psicologia clinica, 13749-4, pp. 272, € 22,00

IntroduzioniFranca Landucci Gattinoni, l’ellenisMo,

13826-2, pp. 128, € 11,00Mario Pani, la repubblica roMana, 13934-4,

pp. 168, € 14,00

StrumentiAlberto Alessandri, diritto penale e attività

econoMiche, 13259-8, pp. 400, € 32,00Jeffrey C. Alexander, Kenneth Thompson, so -

ciologia, 13840-8, pp. 568, € 42,00 Fabio-Cesare Bagliano, Giuseppe Marotta,

econoMia Monetaria, 13859-0, pp. 416, € 30,00, N. Ed.

Sandro Castaldo, go to MarKet, 13860-6, pp. 360, € 30,00

Domenico Piccolo, statistica, 13902-3, pp. 976, € 55,00, N. Ed.

Domenico Sorace, diritto delle aMMinistra-zioni pubbliche. una introduzione, 13871-2, pp. 592, € 45,00, N. Ed.

Luisa Torchia (a cura di), lezioni di diritto aM Ministrativo progredito, 13819-4, pp. 368, € 29,00

Stefano Vicari, Maria Cristina Caselli (a cura di), neuropsicologia dello sviluppo, 13845-3, pp. 392, € 32,00

ManualiElliot Aronson, Timothy D. Wilson, Robin M.

Akert, psicologia sociale, 13846-0, pp. 360, € 30,00, N. Ed.

Fulvio Attinà, Giorgio Natalicchi, l’unione europea. governo, istituzioni, politiche, 13838-5, pp. 320, € 26,00, N. Ed.

Patrick Baert, Filipe Carreira da Silva, la teoria sociale conteMporanea, 13843-9, pp. 296, € 26,00, N. Ed.

Augusto Barbera, Carlo Fusaro, corso di diritto pubblico, 13874-3, pp. 528, € 35,00, N. Ed.

Stefano Boca, Piero Bocchiaro, Costanza Scaf -fidi Abbate, introduzione alla psicologia so -ciale, 13847-7, pp. 312, € 26,00, N. Ed.

Sergio Brasini, Marzia Freo, Franco Tassinari, Giorgio Tassinari, MarKeting e pubblicità. struMenti e Modelli di analisi statistica, 13861-3, pp. 312, € 28,00, N. Ed.

Paul De Grauwe, econoMia dell’unione Mo -netaria, 13864-4, pp. 336, € 28,00, N. Ed.

Gustavo De Santis, deMografia, 13841-5, pp. 344, € 30,00

Claudio Marazzini, la lingua italiana. storia, testi, struMenti, 13829-3, pp. 376, € 30,00

Luciano Paccagnella, sociologia della coMunica-zione, 13842-2, pp. 248, € 24,00, N. Ed.

Ezio Sanavio, Cesare Cornoldi, psicologia clini-ca, 13849-1, pp. 328, € 29,00, N. Ed.

Guido Sarchielli, Franco Fraccaroli, introdu-zione alla psicologia del lavoro, 13850-7, pp. 240, € 22,00

John Sloman, Dean Garratt, eleMenti di eco no-Mia, 13862-0, pp. 448, € 32,00, N. Ed.

John Sloman, Dean Garratt, MicroeconoMia, 13863-7, pp. 216, € 20,00, N. Ed.

ItinerariDaniela Baroncini, ungaretti, 13830-9, pp. 144,

€ 12,00 Pietro G. Beltrami, a che serve un’edizione

critica? leggere i testi della letteratura roManza Medievale, 13822-4, pp. 232, € 18,50

Nicola Bruno, Francesco Pavani, Massimilia-no Zampini, la percezione Multisensoriale, 13852-1, pp. 328, € 27,00

Bernard Chavance, l’econoMia istituzionali-sta, 13869-9, pp. 128, € 13,00

Daniel Chirot, sociologia del MutaMento. coMe caMbiano le società, 13240-6, pp. 176, € 18,00

Paolo D’Achille, l’italiano conteMporaneo, 13833-0, pp. 288, € 20,00, N. Ed.

Annalisa Frisina, focus group. una guida pratica, 13900-9, pp. 168, € 15,00

Simone Guercini (a cura di), MarKeting e ManageMent interculturale. attori, politi-che e organizzazione, 13867-5, pp. 168, € 16,00

Serena Lecce, Elena Cavallini, Adriano Pagnin, la teoria della Mente nell’arco di vita, 13854-5, pp. 208, € 17,50

Edoardo Lombardi Vallauri, la linguistica. in pratica, 13835-4, pp. 280, € 23,00, N. Ed.

Luisa Lugli, Marina Mizzau, l’ascolto, 13897-2, pp. 240, € 19,00

Tiziana Mancini, psicologia dell’identità, 13856-9, pp. 256, € 18,50

Ulrich Manthe, storia del diritto privato roMano, 13821-7, pp. 144, € 12,00

Liborio Mattina, i gruppi di interesse, 13839-2, pp. 272, € 20,00

Angelica Moè, la Motivazione, 13855-2, pp. 256, € 21,00

Giovanni Pascuzzi, il diritto dell’era digitale, 13878-1, pp. 328, €, 24,00, N. Ed.

Rinaldo Rinaldi, gadda, 13895-8, pp. 160, € 13,00

Gianni Santucci, diritto roMano e diritti euro-pei. continuità e discontinuità nelle figure giuridiche, 13876-7, pp. 200, € 16,00

Marlène Sapin, Dario Spini, Eric Widmer, i percorsi di vita. dall’adolescenza alla vecchiaia, 13857-6, pp. 128, € 13,00

Giovanni Semi, l’osservazione partecipante. una guida pratica, 13931-3, pp. 128, € 12,00

Giuseppe Vegas, il nuovo bilancio pubblico, 13877-4, pp. 244, € 20,00

PercorsiSilvia Angeletti, Giorgio Armillei (a cura di),

poliarchia e bene coMune. chiesa, econo-Mia e politica per la crescita dell’uMbria, 13907-8, pp. 264, € 21,00

Pierluigi Ascani (a cura di), le iMprese italia-ne. aspetti strutturali e tendenze congiun-turali recenti, 13906-1, pp. 224, € 20,00

Agar Brugiavini, Tullio Jappelli (a cura di), verso un nuovo sisteMa di architettura sociale per la faMiglia. rischi econoMici e doManda di assicurazione, 13909-2, pp. 208, € 18,00

Giuseppe Cappiello, Sergio Galbiati (a cura di), rinforzare la rete. iMprese e istituzio-ni nel teMpo dell’innovazione e della discontinuità, 13268-0, pp. 240, € 20,00

Stefano Cavazza, Emanuela Scarpellini (a cura di), la rivoluzione dei consuMi. società di Massa e benessere in europa 1945-2000, 13908-5, pp. 368, € 27,00

Giacomo Di Gennaro, Antonio La Spina (a cura di), i costi dell’illegalità. caMorra ed estorsioni in caMpania, 13987-0, pp. 600, € 38,00

Orietta Filippini, MeMoria della chiesa, MeMoria dello stato. carlo cartari (1614-1697) e l’archivio di castel sant’angelo, 13823-1, pp. 320, € 24,00

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Emanuele Stolfi, il diritto, la genealogia, la storia. itinerari, 13914-6, pp. 216, € 17,00

Storia dell’economia e del credito. Collana promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e RavennaMatteo Troilo, un’econoMia di faMiglia. stra-

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Aidea. Collana dell’Accademia Italiana di Economia AziendaleFabio Fortuna (a cura di), la corporate

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Pepino (a cura di), diritto di welfare. Manuale di cittadinanza e istituzioni sociali, 13919-1, pp. 624, € 42,00

Daimon. Annuario di diritto comparato delle religioniAA.VV., daiMon. annuario di diritto coMparato

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Collana di Studi della Fondazione Michele PellegrinoChiara Quaranta, Marcello ii cervini (1501-

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sapere storico-religioso del novecento, 13732-6, duE voluMi iN CoFANEtto, pp. 1.848, € 140,00

Pubblicazioni ArelDaniele Donati, Andrea Paci (a cura di),

sussidiarietà e concorrenza. una nuova prospettiva per la gestione dei beni coMuni, 13818-7, pp. 294, € 23,50

Jean-Paul Fitoussi, Pietro Ginefra, Rainer Masera, Andrea Paci, Giuseppe Roma, Luigi Spaventa, fare i conti con la crisi, 13816-3, pp. 184, € 16,00

Paolo Guerrieri, Domenico Lombardi (a cu ra di), l’architettura del Mondo nuovo. go ver -nance econoMica e sisteMa Multipolare, 13933-7, pp. 272, € 22,00

Romeo Orlandi (a cura di), oltre guerra e pace. il vietnaM nel terzo Millennio, 13926-9, pp. 328, € 25,00

Quaderni di AstridAlessandro Natalini, Giulia Tiberi (a cura di),

la tela di penelope. priMo rapporto astrid sulla seMplificazione legislativa burocratica, 13739-5, pp. 536, € 28,00

Collana degli Incontri di Artimino sullo sviluppo localeFrancesco Ramella, Carlo Trigilia (a cura di),

iMprese e territori dell’alta tecnologia in italia. rapporto di artiMino sullo sviluppo locale 2008, 13904-7, pp. 200, € 18,00

Francesco Ramella, Carlo Trigilia (a cura di), invenzioni e inventori in italia. rapporto di artiMino sullo sviluppo locale 2009, 13905-4, pp. 296, € 23,00

Tecnologie. Diritto, etica e società. Collana del Centro interdipartimentale di ricerca e servizi per le decisioni giuridico-ambientali e la certificazione etica d’impresa dell’Università degli Studi di PadovaSimone Arnaldi, Andrea Lorenzet (a cura di),

innovazioni in corso. il dibattito sulle na notecnologie fra diritto, etica e società, 13665-7, pp. 488, € 34,00

Fuori collanaCaritas Italiana, Fondazione «E. Zancan», in

caduta libera. rapporto 2010 su povertà ed esclusione sociale in italia, 14633-5, pp. 352, € 24,00

I codici ISBN si intendono preceduti da 978-88-15-

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