Le Due Torri – il centro all'altezza dei tuoi desideri - VENERD 18 … · 2021. 2. 2. ·...

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L’ECO DI BERGAMO 43 VENERDÌ 18 GENNAIO 2019 Seriate, torna il jazz In scena le suite di Duke Ellington TEATRO GAVAZZENI L’appuntamento musicale è in programma alle 21,15 Dopo l’ottimo concorso di pubblico che ha salutato l’ap- puntamento dello scorso no- vembre con il programma dedi- cato alla musica di Louis Arm- strong, ospite Emilio Soana, uno dei più dotati solisti del jazz na- zionale, torna la rassegna orga- nizzata a Seriate da JW Orche- stra, progetto orchestrale, ma anche collettivo, come si sarebbe detto una volta, che ha azzardato l’autogestione non solo dal pun- to di vista degli ormai innumere- voli programmi artistici varati negli anni, ma anche nell’idea- zione e gestione di rassegne e concerti. L’organico, che ha sede nella Bergamasca ed è diretto dal clarinettista e sassofonista Mar- co Gotti, si propone questa sera dal palco del Teatro Gavazzeni con un interessante programma dedicato ad un altro gigante del jazz «classico». Due le opere in programma, a firma di Duke El- lington e del suo alter ego, Billy Strayhorn, «The Nutcraker» e «Peer Gynt». Ovvero due episodi creativi che svelano il rapporto tra il grande band leader ameri- cano e il repertorio detto «col- to». Si tratta di due suite, realizza- te negli Anni Sessanta, affidate comunque ad un organico jazzi- stico, la big band, ed ispirate da- gli omonimi lavori sinfonici, l’uno di Ciajkovskij, tratto dal celebre balletto «Schiaccianoci», ispirato da un racconto di Hoff- mann, e l’altro di Grieg, a sua volta elaborazione delle musiche di scena per l’omonimo dramma di Ibsen. Un’ambizione, quella di avvi- cinarsi al mondo dei «composi- tori» della musica classica, che ha caratterizzato diversi mo- menti della storia del jazz e che, accanto alla volontà di sottoline- are il valore artistico di una mu- sica spesso confusa con quella «leggera», ha dato luogo ad espe- rimenti di notevole interesse. L’appuntamento con la nuova tappa della rassegna «Metti un venerdì sera al Teatro Gavazze- ni» è alle ore 21 e 15 (ingresso 10 euro, ridotti 5). Renato Magni Il giovane rapper Anastasio durante un’esibizione a «X Factor» n Autografi sulle copertine del suo ultimo lavoro e fotografie con i fan n Le immagini saranno pubblicate su Facebook e scaricabili gratuitamente Da «X Factor» a Stez- zano. Questa sera, dalle 18, Anastasio, il rapper vincitore del popolare talent show, sa- rà ospite a «Le Due Torri» per l’instore del suo ep (il nome dato nel settore discografico ai dischi in vinile o ai cd la cui durata sia superiore a un sin- golo e inferiore a un album) «La fine del mondo». Con gli oltre 8 milioni di streaming su Spotify per il suo primo singolo, il disco d’oro per le oltre 25.000 co- pie vendute e i 2 milioni di visualizzazioni su YouTube per il videoclip ufficiale del brano in soli cinque giorni, Anastasio ha tutte le carte in regola per sfondare. Già ap- prezzatissimo durante il pro- gramma televisivo «X Factor» sia dal pubblico che dai giudici, fin dall’inizio è stato il concorrente favorito. Il suo talento, le sue rime non scontate, la qualità dei suoi testi gli hanno permesso di aggiudicarsi la dodicesima edizione del programma di Sky. La scelta di partecipare al talent show è coincisa con quella di cambiare il suo no- me d’arte «Nasta» a favore del suo cognome: «Anastasio è il mio cognome, ed io vorrei essere semplicemente me stesso. La sincerità paga e io francamente non ho voglia di costruirmi un personaggio. Anastasio sono proprio io», ha commentato il rapper a proposito della sua decisio- ne. Marco Anastasio ha 21 an- ni e vive a Meta di Sorrento con la sua famiglia. L’instore tour de «La fine del mondo» è quindi partito proprio da Napoli. Non appena annun- ciate le date dei suoi concerti, i biglietti sono andati subito esauriti, tant’è che il manage- ment ha deciso di inserire due nuove date nel tour per cercare di accontentare tutti i suoi fan. A Stezzano Anastasio arri- verà alle 18 e, grazie alla col- laborazione con MediaWor- ld, firmerà autografi sulle co- pertine del suo ultimo lavoro e si farà fotografare con i fans. Le immagini saranno poi pubblicate sulla pagina Face- book del centro commerciale «Le Due Torri» e saranno scaricabili gratuitamente. L’interno della chiesa di San Sebastiano a Nembro COLLEONI Il programma prende il via alle 7,30, con la prima Messa. Quindi, alle 17,30, la celebrazione dei Vespri; alle 18 la Messa solenne, presieduta dal canonico del Capitolo della Cattedrale di Bergamo monsignor Gianluca Rota, sacerdote nato proprio vicino alla chiesa. Sull’altare anche don Davide Carrara e i sacerdoti nativi della contrada di San Sebastiano. Al termine, la benedizione e il bacio della reliquia del Santo. In occasione della solennità, sul sagrato della chiesa sarà presen- te la tradizionale bancarella dei «biligòcc», castagne secche e affumicate. La festa sarà l’occasione per una visita all’interno della chiesa, dove sono presenti diverse opere preziose, come il polittico «a dieci figure» di Giangiacomo Gavazzi da Poscante, risalente alla fine del ’400, e le due tavole centrali dell’altare maggiore, opera della Bottega dei Marinoni di Desenzano al Serio. Tiziano Piazza La JW Orchestra si esibirà questa sera al Teatro Gavazzeni di Seriate «La fine del mondo» Anastasio firma l’ep Musica. Questa sera, a partire dalle 18, a «Le Due Torri» di Stezzano, il giovane rapper sarà ospite di MediaWorld si nutre delle domande a volte impertinenti e ingenue di Sara, la cui disarmante semplicità mette a nudo il risvolto profon- do del dramma sotteso. Gli slan- ci di tenerezza e di gioia si alter- nano e si intrecciano con lo scorrere della tragedia vissuta. Tutto ha un valore preciso e tutto «si consuma», ma perché nulla vada perso nell’oblio del tempo. Il ritmo serrato e l’interpre- tazione asciutta ed essenziale, fatta di passaggi fisici e vocali che si incontrano su un tessuto musicale, determinano una partitura di particolare effica- cia, capace di coinvolgere, scuo- tere ed emozionare. Guidati da Pierluigi Castelli alla regia e con la collaborazione artistica di Velda Noli, saranno impegnati in scena Aqui Gaini, Grazia But- ti, Emilio Riva e Sergio Miele, con la partecipazione di Samue- le Farina, attore di Arhat Teatro, al clarinetto. Lo spettacolo è dedicato al ricordo di Hanna Weiss, scomparsa nell’estate 2017, con cui Arhat Teatro ha intrecciato una intensa e mai interrotta relazione nel corso di vari anni. Weiss, sopravvissuta ad Auschwitz, direttrice del museo della Shoah di Nazareth, è stata invitata in Italia per la prima volta proprio dalla com- pagnia teatrale. MICAELA VERNICE VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfU2VzYWFiIyMjN2EyNjFiMTUtNWI2ZS00MWQ4LWFiZjAtYWUxM2M1ZGViMTVmIyMjMjAxOS0wMS0yMVQxMDoyNTowMCMjI1ZFUg==

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L’ECO DI BERGAMO 43VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

Seriate, torna il jazzIn scena le suitedi Duke Ellington

TEATRO GAVAZZENI

L’appuntamento musicale

è in programma alle 21,15

Dopo l’ottimo concorsodi pubblico che ha salutato l’ap-puntamento dello scorso no-vembre con il programma dedi-cato alla musica di Louis Arm-strong, ospite Emilio Soana, uno

dei più dotati solisti del jazz na-zionale, torna la rassegna orga-nizzata a Seriate da JW Orche-stra, progetto orchestrale, maanche collettivo, come si sarebbedetto una volta, che ha azzardatol’autogestione non solo dal pun-to di vista degli ormai innumere-voli programmi artistici varatinegli anni, ma anche nell’idea-zione e gestione di rassegne e

concerti. L’organico, che ha sedenella Bergamasca ed è diretto dalclarinettista e sassofonista Mar-co Gotti, si propone questa seradal palco del Teatro Gavazzenicon un interessante programmadedicato ad un altro gigante deljazz «classico». Due le opere inprogramma, a firma di Duke El-lington e del suo alter ego, BillyStrayhorn, «The Nutcraker» e«Peer Gynt». Ovvero due episodicreativi che svelano il rapportotra il grande band leader ameri-cano e il repertorio detto «col-to».

Si tratta di due suite, realizza-te negli Anni Sessanta, affidatecomunque ad un organico jazzi-stico, la big band, ed ispirate da-gli omonimi lavori sinfonici,l’uno di Ciajkovskij, tratto dal

celebre balletto «Schiaccianoci»,ispirato da un racconto di Hoff-mann, e l’altro di Grieg, a suavolta elaborazione delle musichedi scena per l’omonimo drammadi Ibsen.

Un’ambizione, quella di avvi-cinarsi al mondo dei «composi-tori» della musica classica, cheha caratterizzato diversi mo-menti della storia del jazz e che,accanto alla volontà di sottoline-are il valore artistico di una mu-sica spesso confusa con quella«leggera», ha dato luogo ad espe-rimenti di notevole interesse.L’appuntamento con la nuovatappa della rassegna «Metti unvenerdì sera al Teatro Gavazze-ni» è alle ore 21 e 15 (ingresso 10euro, ridotti 5). Renato Magni

Il giovane rapper Anastasio durante un’esibizione a «X Factor»

n Autografi sulle copertine del suo ultimo lavoroe fotografie con i fan

n Le immagini saranno pubblicate su Facebook e scaricabili gratuitamente

Da «X Factor» a Stez-zano. Questa sera, dalle 18,Anastasio, il rapper vincitoredel popolare talent show, sa-rà ospite a «Le Due Torri» perl’instore del suo ep (il nomedato nel settore discograficoai dischi in vinile o ai cd la cuidurata sia superiore a un sin-golo e inferiore a un album)«La fine del mondo».

Con gli oltre 8 milioni distreaming su Spotify per ilsuo primo singolo, il discod’oro per le oltre 25.000 co-pie vendute e i 2 milioni divisualizzazioni su YouTubeper il videoclip ufficiale delbrano in soli cinque giorni,Anastasio ha tutte le carte inregola per sfondare. Già ap-prezzatissimo durante il pro-gramma televisivo «XFactor» sia dal pubblico chedai giudici, fin dall’inizio èstato il concorrente favorito.Il suo talento, le sue rime nonscontate, la qualità dei suoitesti gli hanno permesso diaggiudicarsi la dodicesimaedizione del programma diSky.

La scelta di partecipare altalent show è coincisa conquella di cambiare il suo no-me d’arte «Nasta» a favoredel suo cognome: «Anastasioè il mio cognome, ed io vorreiessere semplicemente mestesso. La sincerità paga e iofrancamente non ho voglia dicostruirmi un personaggio.Anastasio sono proprio io»,ha commentato il rapper aproposito della sua decisio-ne.

Marco Anastasio ha 21 an-ni e vive a Meta di Sorrentocon la sua famiglia. L’instoretour de «La fine del mondo»

è quindi partito proprio daNapoli. Non appena annun-ciate le date dei suoi concerti,i biglietti sono andati subitoesauriti, tant’è che il manage-ment ha deciso di inseriredue nuove date nel tour percercare di accontentare tuttii suoi fan.

A Stezzano Anastasio arri-verà alle 18 e, grazie alla col-laborazione con MediaWor-ld, firmerà autografi sulle co-pertine del suo ultimo lavoroe si farà fotografare con i fans.Le immagini saranno poipubblicate sulla pagina Face-book del centro commerciale«Le Due Torri» e sarannoscaricabili gratuitamente.

L’interno della chiesa di San

Sebastiano a Nembro COLLEONI

Il programma prende il via alle

7,30, con la prima Messa. Quindi,

alle 17,30, la celebrazione dei

Vespri; alle 18 la Messa solenne,

presieduta dal canonico del

Capitolo della Cattedrale di

Bergamo monsignor Gianluca

Rota, sacerdote nato proprio

vicino alla chiesa. Sull’altare

anche don Davide Carrara e i

sacerdoti nativi della contrada di

San Sebastiano. Al termine, la

benedizione e il bacio della

reliquia del Santo.

In occasione della solennità, sul

sagrato della chiesa sarà presen-

te la tradizionale bancarella dei

«biligòcc», castagne secche e

affumicate.

La festa sarà l’occasione per una

visita all’interno della chiesa,

dove sono presenti diverse

opere preziose, come il polittico

«a dieci figure» di Giangiacomo

Gavazzi da Poscante, risalente

alla fine del ’400, e le due tavole

centrali dell’altare maggiore,

opera della Bottega dei Marinoni

di Desenzano al Serio.

Tiziano Piazza

La JW Orchestra si esibirà questa sera al Teatro Gavazzeni di Seriate

«La fine del mondo»Anastasio firma l’epMusica. Questa sera, a partire dalle 18, a «Le Due Torri» di Stezzano, il giovane rapper sarà ospite di MediaWorld

si nutre delle domande a volteimpertinenti e ingenue di Sara,la cui disarmante semplicitàmette a nudo il risvolto profon-do del dramma sotteso. Gli slan-ci di tenerezza e di gioia si alter-nano e si intrecciano con loscorrere della tragedia vissuta.Tutto ha un valore preciso etutto «si consuma», ma perché

nulla vada perso nell’oblio deltempo.

Il ritmo serrato e l’interpre-tazione asciutta ed essenziale,fatta di passaggi fisici e vocaliche si incontrano su un tessutomusicale, determinano unapartitura di particolare effica-cia, capace di coinvolgere, scuo-tere ed emozionare. Guidati da

Pierluigi Castelli alla regia e conla collaborazione artistica diVelda Noli, saranno impegnatiin scena Aqui Gaini, Grazia But-ti, Emilio Riva e Sergio Miele,con la partecipazione di Samue-le Farina, attore di Arhat Teatro,al clarinetto. Lo spettacolo èdedicato al ricordo di HannaWeiss, scomparsa nell’estate

2017, con cui Arhat Teatro haintrecciato una intensa e maiinterrotta relazione nel corso divari anni. Weiss, sopravvissutaad Auschwitz, direttrice delmuseo della Shoah di Nazareth,è stata invitata in Italia per laprima volta proprio dalla com-pagnia teatrale. MICAELA VERNICE

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