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LE DIREZIONI PRIMARIE di Massimiliano Gaetano “Le direzioni primarie sono la base di tutte le previsioni importanti formulate dagli astrologi seri” [Henri J. Gouchon] Le direzioni primarie consistono nel calcolo trigonometrico di un arco che, convertito in tempo, corrisponde ad un evento (positivo oppure negativo) precisato nel tempo. Infatti, come affermò Andrea Argoli, ”dirigere significa cercare l’arco dell’equatore intercettato tra due posizioni del cielo […] secondo il movimento del Primo Mobile” [Andrea Argoli, Tabulae Primi Mobilis, Cap. I]. Esse si fondano sul principio per cui dall’istante della nascita l’intera sfera celeste, a causa del movimento di rotazione diurna della Terra, si sposta con la conseguenza che ogni punto materiale oppure immateriale o fittizio di tale sfera (c.d. Promissore) si sposta ed entra in aspetto con altri punti materiali oppure immateriali o fittizi (c.d. Significatore) della sfera medesima. A questo proposito, continua Argoli scrivendo che “le due posizioni celesti che devono essere considerate dagli astronomi sono: il Significatore (che può essere un pianeta od una qualsiasi altra posizione dell’eclittica), il quale indica nel cielo, qualcosa che riguarderà la vita, i costumi, le fortune o altro; il Promettitore, che è colui che decide e promette le cose buone o quelle cattive, in quella categoria di attività sottolineata dal Significatore, le quali si realizzeranno quando sarà congiunto al detto Significatore. Così il Significatore si comporterà, per esempio, come il creditore che deve ricevere qualcosa dal Promettitore in un certo e determinato tempo, il cui intervallo è determinato dalla direzione” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. I].Sia il Significatore che il Promissore costituiscono punti della carta di natività (luminari, pianeti, cuspidi delle case, parti) che, per loro natura o posizione nella carta (salute, matrimonio, figli, professione ecc.), possiedono un significato particolare. Nelle direzioni primarie il Significatore, unendosi ad un Promissore, combina i suoi significati con quelli di quest’ultimo, caratterizzando qualitativamente l’evento indicato dalla direzione, nei tempi stabiliti dall’arco di questa. A proposito del Significatore, Claudius Ptolomaeus afferma che “il luogo del significatore” sta “a significare la qualità [...] degli avvenimenti” e che “per mezzo dell’Ascendente si giudicherà della salute e dei viaggi, per mezzo della Parte di Fortuna dei beni, per mezzo della posizione della Luna delle qualità dell’anima e del coniuge, per mezzo di quella del Sole degli onori e della gloria, ed infine per mezzo di quella del Medio Cielo delle altre azioni della vita ed altresì degli amici e dei figli” [Claudius Ptolomaeus, Tetrabiblos, Liber IV, Cap. X "Della divisione dei tempi"]. Queste direzioni vengono definite, appunto, primarie perché si basano sul movimento diurno della sfera celeste che gli antichi definivano “Primum Mobile”. Per comprendere cos’è il Primum Mobile, è necessario delineare come veniva concepito l’Universo dall’antichità classica fino all’Età Moderna, il cui inizio si può collocare intorno al XIV Sec. In questo periodo di quasi due millenni, la visione dominante dell’Universo fu quella esposta dalla teoria aristotelico-tolemaica.

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LE DIREZIONI PRIMARIE

di Massimiliano Gaetano

“Le direzioni primarie sono la base di tutte le previsioni importanti formulate dagli astrologi seri”

[Henri J. Gouchon]

Le direzioni primarie consistono nel calcolo trigonometrico di un arco che, convertito in tempo, corrisponde ad un evento (positivo oppure negativo) precisato nel tempo. Infatti, come affermò Andrea Argoli, ”dirigere significa cercare l’arco dell’equatore intercettato tra due posizioni del cielo […] secondo il movimento del Primo Mobile” [Andrea Argoli, Tabulae Primi Mobilis, Cap. I]. Esse si fondano sul principio per cui dall’istante della nascita l’intera sfera celeste, a causa del movimento di rotazione diurna della Terra, si sposta con la conseguenza che ogni punto materiale oppure immateriale o fittizio di tale sfera (c.d. Promissore) si sposta ed entra in aspetto con altri punti materiali oppure immateriali o fittizi (c.d. Significatore) della sfera medesima. A questo proposito, continua Argoli scrivendo che “le due posizioni celesti che devono essere considerate dagli astronomi sono:

• il Significatore (che può essere un pianeta od una qualsiasi altra posizione dell’eclittica), il quale indica nel cielo, qualcosa che riguarderà la vita, i costumi, le fortune o altro;

• il Promettitore, che è colui che decide e promette le cose buone o quelle cattive, in quella categoria di attività sottolineata dal Significatore, le quali si realizzeranno quando sarà congiunto al detto Significatore.

Così il Significatore si comporterà, per esempio, come il creditore che deve ricevere qualcosa dal Promettitore in un certo e determinato tempo, il cui intervallo è determinato dalla direzione” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. I].Sia il Significatore che il Promissore costituiscono punti della carta di natività (luminari, pianeti, cuspidi delle case, parti) che, per loro natura o posizione nella carta (salute, matrimonio, figli, professione ecc.), possiedono un significato particolare. Nelle direzioni primarie il Significatore, unendosi ad un Promissore, combina i suoi significati con quelli di quest’ultimo, caratterizzando qualitativamente l’evento indicato dalla direzione, nei tempi stabiliti dall’arco di questa. A proposito del Significatore, Claudius Ptolomaeus afferma che “il luogo del significatore” sta “a significare la qualità [...] degli avvenimenti” e che “per mezzo dell’Ascendente si giudicherà della salute e dei viaggi, per mezzo della Parte di Fortuna dei beni, per mezzo della posizione della Luna delle qualità dell’anima e del coniuge, per mezzo di quella del Sole degli onori e della gloria, ed infine per mezzo di quella del Medio Cielo delle altre azioni della vita ed altresì degli amici e dei figli” [Claudius Ptolomaeus, Tetrabiblos, Liber IV, Cap. X "Della divisione dei tempi"]. Queste direzioni vengono definite, appunto, primarie perché si basano sul movimento diurno della sfera celeste che gli antichi definivano “Primum Mobile”. Per comprendere cos’è il Primum Mobile, è necessario delineare come veniva concepito l’Universo dall’antichità classica fino all’Età Moderna, il cui inizio si può collocare intorno al XIV Sec. In questo periodo di quasi due millenni, la visione dominante dell’Universo fu quella esposta dalla teoria aristotelico-tolemaica.

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Per Aristotéles (gr. Ἀριστοτέλης – 384 a.C.-322 a.C.), allievo di Platone, l’Universo era un mondo finito, chiuso entro la sfera (o cielo) delle stelle fisse, le quali sono corpi mossi solo da movimento circolare. Al di là di questa sfera (o cielo) vi è solo il motore immobile; mentre sotto questa sfera (o cielo) vi sono le varie sfere (o cieli) del Sole, dei pianeti ed infine della Luna, che si muovono tutti di moto circolare. Nella regione sublunare (ossia: quella tra la Luna e il centro della Terra) si muovono gli elementi dotati di movimento rettilineo. Tutta la materia terrestre è formata da una miscela di quattro elementi: terra, acqua, aria, fuoco. Secondo il filosofo peripatetico, l’esperienza mostra che ciascuno degli elementi, quando non vi trovi ostacolo, tende verso un “luogo naturale” [Ad es.: la terra tende verso il basso e il fuoco verso l'alto; l’acqua tende verso il basso ma meno della terra e l'aria verso l'alto ma in misura minore del fuoco]. Ne consegue che i quattro elementi (ossia: terra, acqua, aria e fuoco) formano quattro sfere che rappresentano i luoghi naturali verso cui ciascuno degli elementi tende, se è libero di muoversi. Questo tendere di ciascun elemento verso il suo luogo naturale costituisce il moto naturale. Osservando che un corpo tende sempre comunque a ricadere verso il basso (ossia: verso il centro della Terra), Aristotele considera questa un’ulteriore prova del fatto che la Terra debba essere al centro dell’Universo. Il modello aristotelico di Universo fu ampliato e completato da Claudius Ptolomaeus (100-170 d.C.) che considerava sempre la Terra (e quindi l’uomo) al centro di tutto, mentre gli astri ruotavano su sfere cristalline concentriche. In questo modo si originò e s’impose per tutto il Medioevo il sistema aristotelico-tolemaico, il quale considerava la Terra costituita dai quattro elementi (aria, fuoco, terra ed acqua) ferma e immobile al centro di un Universo sferico, i cieli erano strati fisicamente solidi e tra uno e l’altro erano incastonati i pianeti. L’ultima sfera era detta delle stelle fisse e costituiva il limite oltre al quale nulla esisteva se non Dio (nella versione aristotelica del motore immobile che forniva il movimento alle sfere). La Terra, immobile, era costituita dai quattro elementi (aria, fuoco, terra ed acqua) mentre le sfere erano costituite da un materiale perfetto e incorruttibile. Con riferimento ai soli pianeti, Ptolomaeus accenna a questa visione dell’Universo quando afferma che “Vi è un naturale procedimento, di natura universale, che comincia […] con l’orbita che ci è più vicina, cioè quella della Luna e finisce […] con l’orbita planetaria più alta, cioè quella di Saturno” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Liber IV, Cap. X]. Questa visione permeò tutto il Medioevo, età nella quale vi fu una riscoperta delle conoscenze del mondo greco-ellenistico attraverso monacheismo e cultura islamica. Il modello aristotelico-tolemaico venne “inglobato” ad opera di vari teologi scolastici nella concezione del mondo dell’epoca medioevale aggiungendogli sovrastrutture di derivanti della teologia cristiana. Secondo T.S. Kuhn “per tutto il Medioevo e gran parte del Rinascimento la chiesa cattolica fu l’autorità intellettuale dominate in tutta l’Europa. Gli studiosi medievali erano membri del clero” [T. S. Kuhn, La rivoluzione Copernicana, L’astronomia planetaria nello sviluppo del pensiero occidentale, pag. 102.]. Nel Cap. II delle “Tabulae Primi Mobilis”, Andrea Argoli afferma che: “L’Eterna Provvidenza dell’Ottimo e Massimo Dio insegna che questa macchina inferiore (il Primo Mobile o Primo Cielo), deve essere governata da cause seconde (cioè più elevate) e che tutte le attività che riguardano gli uomini, sia quelle interiori che quelle esteriori, provengono tutte da Dio attraverso gli Angeli ed i Corpi Celesti, e che di esse quasi tutto è scritto (come dice S. Alberto Magno nello “Speculum astronomiae”), nel libro dell’Universo, che è la pergamena del cielo”. Pertanto, il Primum Mobile è la nona sfera, quella dei segni zodiacali, privi di luce e di materia, esterna a tutte le altre, immateriale, invisibile, priva di corpi celesti. Essa non ha moto proprio come le sette sfere planetarie, ma imprime a tutto il sistema delle sfere un moto contrario e velocissimo che è il moto diurno.

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Le Direzioni Primarie possono essere di due tipi: nello zodiaco e nel mondo. Questi due tipi di direzioni primarie sono menzionati nel Tetrabiblos di Claudius Ptolomaeus nel libro III Cap. XI “Della durata della vita”. Afferma, infatti, l’alessandrino che “[…] dovremo servirci di due metodi. L’uno attiene all’ordine dei segni […], mentre l’altro procede in direzione contraria all’ordine dei segni. Allorché si procede contro l’ordine dei segni, vengono considerati anereti, e cioè uccisori, i gradi che si trovano all’orizzonte occidentale, poiché nascondono il signore della vita. Invece i pianeti che si trovano davanti a questo […] non giungono direttamente ad uccidere poiché non sono loro che vanno all’afeta, ma è questo che va verso di essi”; e che “allorché si procede secondo la successione dei segni, i luoghi occupati dai pianeti Marte e Saturno, giungono ad uccidere, e sono perciò considerati anereti sia che, con una quadratura o una opposizione, cadano in aspetto con l’afeta” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Cap. XI “Della durata della vita”]. Successivamente, nel Libro IV, Cap. X “Della divisione dei tempi”, Ptolomaeus afferma che “E’ dunque per tale motivo che noi distinguiamo i vari luoghi dell’afeta o significatore. Dei pianeti che vengono ad incontrarsi ad esso, noi però non prendiamo solo quelli che sono anereti, come ho detto a suo tempo per la durata della vita, ma li consideriamo tutti, non soltanto quelli che gli sono congiunti od opposti, od in quadratura, ma altresì quelli che vi sono in trigono ed in sestile” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit, Liber IV, Cap. X]. Dalla lettura di questi passi del Tetrabiblos, è possibile desumere che nelle direzioni contro l’ordine dei segni è l’Afeta o Significatore che viene diretto; mentre nelle direzioni secondo la successione dei segni, è l’Anereta o Promissore ad essere diretto. Inoltre, la tecnica delle direzioni esposta per la determinazione della durata della vita deve essere estesa per la determinazione di tutti gli eventi della vita del nativo. Di due tipi di direzioni ne riferisce anche Andrea Argoli nella sua opera quando scrive che “Dagli antichi sono state stabilite due tipi di direzioni, una è quella diretta, nella quale il Promettitore si conduce al Significatore tramite il movimento di ascensione dello stesso Significatore; e la seconda è quella conversa, nella quale il Significatore si muoverà verso il Promettitore attraverso l’ascensione dello stesso Promettitore” [Andrea Argoli, op. cit, Cap. I]. Egli continua l’esposizione criticando tale distinzione delle direzioni in dirette e converse “poiché la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”. Pertanto, conclude Argoli, “l’unica direzione vera è solamente quella diretta, quando il moto coincide con quello del Primo Mobile nel quale si compone ed in cui il luogo inferiore si conduce a quello superiore e il Promettitore al Significatore” [Andrea Argoli, Op. cit, Cap. I]. Il primo metodo direzionale che procede secondo l’ordine dei segni è la direzione nello zodiaco; il secondo metodo direzionale che procede in modo contrario all’ordine dei segni è la direzione nel mondo. La direzione primaria nello zodiaco si ha quando un determinato astro o un punto immateriale del tema, pur rimanendo fisso nella sua posizione rispetto alle case (ossia: nella sua posizione nel mondo, determinata dalla sua DH), in virtù del moto diurno (quindi, da oriente ad occidente, in senso contrario rispetto all’ordine dei segni) cambia il suo grado zodiacale, avanzando verso gradi dello zodiaco successivi a quello occupato nel tema. In questo caso, cambia il grado zodiacale e non la Distanza Oraria (DH) dell’astro o del punto immateriale. Semplificando, si può dire che nella direzione primaria nello zodiaco, in virtù del moto diurno, i gradi dello zodiaco scorrono sotto un determinato astro o un punto immateriale del tema in senso orario (quindi, da oriente ad occidente, in senso contrario rispetto all’ordine dei segni); con la conseguenza che, in un dato tempo, un determinato astro o un punto immateriale del tema si troverà ad un grado zodiacale diverso da quello di partenza. L’arco intercorrente tra il grado zodiacale di partenza e quello in cui un determinato astro o un punto immateriale del tema si troverà in un dato tempo costituisce l’arco direzionale.

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Quest’operazione viene effettuata utilizzando la distanza oraria (DH) del grado eclittico del Significatore e di quello del Promissore, la longitudine e la latitudine (ossia: il corpo) del Promissore e la sola longitudine del Significatore. Infatti, la direzione primaria nello zodiaco si calcola con le distanze orarie (DH) e le ore temporali (HT) o, con sufficiente approssimazione, con le ascensioni o discensioni oblique nel circolo orario (CH) del Significatore. La direzione primaria nel mondo si ha quando un determinato astro o un punto immateriale del tema, pur rimanendo fisso nel suo grado zodiacale, in virtù del moto diurno (quindi, da oriente ad occidente, in senso contrario rispetto all’ordine dei segni) cambia la sua posizione rispetto alle case (ossia: la sua posizione nel mondo, determinata dalla sua DH), indietreggiando verso case immediatamente precedenti a quella occupata nel tema. In questo caso, cambia la Distanza Oraria (DH) e non il grado zodiacale dell’astro o del punto immateriale. Semplificando, si può dire che nella direzione primaria nel mondo, in virtù del moto diurno, sono le case che scorrono sotto un determinato astro o un punto immateriale del tema in senso antiorario (quindi, da occidente ad oriente, secondo l’ordine dei segni); con la conseguenza che, in un dato tempo, un determinato astro o un punto immateriale del tema si troverà, in relazione alle case di partenza, in una posizione (ossia: ad una distanza oraria e ad un’ora temporale) diversa da quella di partenza. La differenza tra la nuova distanza oraria e l’ora temporale e quelle di partenza di un determinato astro o un punto immateriale del tema costituisce l’arco direzionale. Quest’operazione viene effettuata utilizzando la longitudine e la latitudine (ossia: il corpo) sia del Significatore che del Promissore. La direzione primaria nel mondo si calcola mediante le distanze orarie (DH) e le ore temporali (HT), ed è della massima importanza nell’arte della previsione astrologica.

Le Direzioni Primarie del Medio Cielo

Le Direzioni Primarie del Medio Cielo si calcolano mediante l’Ascensione Retta (AR) e l’arco direzionale è dato dalla differenza tra l’Ascensione Retta (AR) del Medio Cielo (Significatore) e quella di un qualsiasi punto della carta di natività (Promissore). Questo concetto viene ben espresso da Argoli nella sua opera “Tabulae Primi Mobilis”: “Se si vuole dirigere la linea meridiana o Medio Cielo o M.C., o una stella o un pianeta che si trova sul meridiano, si sottrae l’ascensione retta del Medio Cielo dall’ascensione retta del Promettitore, ricavata dalla latitudine, se il Promettitore ne era fornito, e il valore che rimarrà sarà la direzione richiesta” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XIII]. Argoli riprende questo concetto direttamente da Claudio Tolomeo, il quale affermò che “se la direzione […] si prenderà al Medio Cielo, noi faremo gli anni uguali ai gradi dell’ascensioni destre” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Liber IV, Cap. X “Della divisione dei tempi”]. Nelle direzioni che concernono il Medio Cielo (Significatore), quindi, si deve tenere conto della latitudine del punto della carta di natività (Promissore) che viene diretto verso il Medio Cielo (si ricordi che il Medio Cielo, così come ogni pianeta o stella che si trovi al meridiano, essendo il punto d’intersezione dell’eclittica con il meridiano del luogo, non ha latitudine).

Esempio

Il tema utilizzato è quello del Re di Svezia Gustavo II Adolfo, nato a Stoccolma il 19 dicembre 1594 e morto nella battaglia di Lutzen il 16 novembre 1632.

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Figura 1 - Gustavo II Adolfo: tema di natività

Si calcoli la direzione primaria di Marte (Promissore) in congiunzione al Medio Cielo (Significatore).

Le posizioni da cui partire sono le seguenti:

Medio Cielo: 16° Bilancia 33’

Marte: 25° Scorpione 29’ con Lat. 00° 13’

In questo caso, per effetto del moto diurno, i gradi zodiacali successivi a quello di partenza del Medio Cielo (ossia: 16° Bilancia 33’) verranno a scorrere sotto di questo e, in un preciso momento temporale indicata dalla direzione primaria del Medio Cielo in congiunzione a Marte, il grado di partenza di Marte (ossia: 25° Scorpione 29’) si troverà al Medio Cielo. In questo caso, si ha una direzione primaria nello zodiaco. Infatti, per effetto del moto diurno, il grado di Marte (ossia: 25° Scorpione 29’) si sposterà in senso orario fino a raggiungere il Medio Cielo, congiungendovisi. Tuttavia, Marte continua sempre a mantenere la sua posizione nel mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH). Anche se per effetto del moto diurno sembra che apparentemente il Medio Cielo sia avanzato in senso antiorario nello zodiaco da 16° Bilancia 33’ a 25° Scorpione 29’; in realtà, in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il quale “la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”), è il grado di Marte (Promissore) che si sposta verso il Medio Cielo (Significatore). Per calcolare quando si verifica questo momento, si deve ricorrere all’Ascensione Retta (AR), in quanto “dirigere significa cercare l’arco dell’equatore intercettato tra due posizioni del cielo […] secondo il movimento del Primo Mobile” [Andrea Argoli, Tabulae Primi Mobilis, Cap. I]. Pertanto, l’arco direzionale è dato dalla differenza tra l’Ascensione Retta (AR) del Medio Cielo (Significatore) e quella di Marte (Promissore). Quindi, applicando la regola, si calcoli l’Ascensione Retta (AR) del Medio Cielo (Significatore) con latitudine nulla e quella di Marte (Promissore) con la sua latitudine.

Le due Ascensioni Rette (AR) ricercate sono:

ARMC: 195°,2515

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AR di Marte: AR 233°,1998333

Nel tema di Gustavo II Adolfo, l’arco della direzione del Medio Cielo (Significatore) congiunto a Marte (Promissore) è:

233°,1998333 – 195°,2515 = 37°,9483333

Convertendo l’arco spaziale in tempo, si ha: 37 anni 11 mesi e 11 giorni.

Gustavo II Adolfo riconosciuto dal nemico venne colpito da un proiettile al braccio sinistro, colpito mortalmente da un altro colpo di moschetto e poi finito con la spada.La previsione della morte di Gustavo II Adolfo venne fatta dallo stesso Jean Baptiste Morin de Villefranche (regio professore di matematica al Collegio di Francia e astrologo della Regina madre Maria de’ Medici) al Cardinale Richelieu, irritato per i grandi successi del sovrano svedese, proprio sulla base di tre direzioni primarie del Medio Cielo. Scrisse, infatti, Morin: “Come avevo fatto notare al Cardinale Richelieu, le direzioni erano le seguenti: MC al quadrato destrorso di Giove a 36° 38′; MC al quadrato sinistrorso di Saturno a 37° 12′; MC in congiunzione a Marte a 37° 43′. E’ curioso notare che la morte fu causata da tre ferite“.

E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore temporali.

Si deve partire da due considerazioni preliminari:

• la Distanza Oraria (DH) si calcola a partire dal meridiano (Asse MC-FC), con la conseguenza che la Distanza Oraria (DH) del meridiano è 0h mentre quella dell’orizzonte (Asse Asc-Disc) è 6h;

• nel sistema di domificazione Placidus, ogni cuspide dista esattamente due ore temporali (HT) dalla cuspide precedente, con la conseguenza che è possibile conoscere l’esatta posizione di un astro all’interno di un Casa considerando la sua Distanza Oraria (DH).

Premesso ciò, la formula per calcolare l’arco di direzione utilizzando le distanze orarie e le ore temporali è:

• se il Significatore e il Promissore sono nello stesso quadrante:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore – Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

• se il Significatore e il Promissore non sono nello stesso quadrante:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore + Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

In questo caso, essendo il punto di congiunzione a 25° Scorpione 29′, si dovrà utilizzare la prima formula.

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Essendo la Distanza Oraria del Medio Cielo (Significatore) nota (0h), si devono calcolare la Distanza Oraria e le Ore Temporali del punto di congiunzione a Marte (Promissore).

La longitudine del punto di congiunzione è: 25° Scorpione 29′

Con il programma Morinus, utilizzando lo Speculum, è possibile ricavare i seguenti dati:

Semiarco notturno (SAD): 54° 05′ 42″ —> 54°,095

Distanza Meridiana (DM): 37° 23′ 20″ (dal FC) —> 37°,38888889

Le Ore Temporali (HT) è possibile ricavarle con la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Ora Temporale (HTD) del punto 25° Scorpione 29′ = 54°,095 : 6 = 9h,015833333

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Pertanto:

Distanza Oraria del punto 25° Scorpione 29′ = 37°,38888889 : 9h,015833333 = 4h,147025295

A questo punto è possibile applicare la formula per il calcolo dell’arco di direzione:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore – Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

per cui:

Arco di Direzione = (4h,147025295 – 0h) x 9h,015833333 —> 4h,147025295 x 9h,015833333 = 37h,38888889

Se si calcola tale arco direzionale con il programma Morinus si avrà:

Figura 2 - Gustavo II Adolfo: direzione primaria Marte (Promissore) congiunto al Medio Cielo (Significatore)

Le Direzioni Primarie dell’Ascendente

Le Direzioni Primarie dell’Ascendente o Oroscopo si calcolano con l’Ascensione Obliqua (AO) e l’arco direzionale è dato dalla differenza tra l’Ascensione Obliqua (AO)

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dell’Ascendente (Significatore) e quella di un qualsiasi punto della carta di natività (Promissore). Afferma, infatti, Argoli che “L’oroscopo o ascendente o linea orientale si dirige al suo promettitore attraverso le ascensioni oblique relative al polo di elevazione della città cui si riferisce. Infatti sottraendo l’Ascensione Obliqua dell’Ascendente dall’Ascensione Obliqua del Promettitore, da quello che risulta sarà il valore risultante, si avrà la direzione ricercata” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XIII]. L’Ascensione Obliqua (AO) di un astro è l’arco di equatore compreso tra il punto γ (ossia: l’intersezione dell’eclittica con l’equatore celeste) e il punto cardinale est (ossia: l’intersezione dell’orizzonte con il primo verticale), al sorgere dell’astro, ovvero il grado di equatore che sorge insieme all’astro. Argoli spiega bene questo concetto nel seguente passo: “A causa della diversa posizione del Circolo Equinoziale, rispetto a quello terrestre, le Ascensioni e le Discensioni subiranno una variazione. Infatti nella sfera retta, quando i poli del mondo coincidono con l’orizzonte e l’equinoziale transita attraverso lo zenith o vertice, poiché il suddetto circolo interseca l’orizzonte con angoli retti, le Ascensioni e le Discensioni sono rette. Quando il Polo si eleva sopra l’orizzonte e quindi la linea equinoziale si separa dallo Zenith, ed interseca l’orizzonte secondo angoli obliqui, le Ascensioni e le Discensioni sono oblique” [Andrea Argoli, Op. cit, Cap. IX]. Se l’astro si trova sull’equatore e, quindi, ha declinazione nulla, l’Ascensione Obliqua equivale all’Ascensione Retta (ossia: AO=AR). Invece, se l’astro non si trova sull’equatore e, quindi, non ha una declinazione nulla, si avrà:

• se l’astro ha declinazione nord (al di sopra dell’equatore), l’Ascensione Obliqua (AO) è data dalla differenza tra Ascensione Retta (AR) e la Differenza Ascensionale (DA) [AO=AR-DA];

• se l’astro ha declinazione sud (al di sotto dell’equatore), l’Ascensione Obliqua (AO) è data dalla somma tra Ascensione Retta (AR) e Differenza Ascensionale (DA) [AO=AR+DA].

La Differenza Ascensionale (DA) di un astro al suo sorgere è l’arco di equatore compreso fra l’orizzonte e il piede o proiezione dell’astro sull’equatore. Essa esprime la differenza in gradi equatoriali fra il sorgere dell’astro e quello del grado di equatore corrispondente alla sua Ascensione Retta (AR). All’equatore terrestre ogni punto della sfera sorge insieme alla propria Ascensione Retta (AR) e, quindi, la Differenza Ascensionale è nulla. Man mano che ci si allontana dall’equatore verso il polo tutti gli astri che non siano sull’equatore sorgono con gradi di equatore sempre più distanti dalla propria Ascensione Retta e, di conseguenza, la Differenza Ascensionale è sempre maggiore. Infatti, spiega Argoli che “A causa della diversa obliquità del circolo equinoziale rispetto all’orizzonte, sono diverse le ascensioni e le discensioni degli astri rispetto alle relative ascensioni rette. Questa variazione si definisce differenza ascensionale e l’arco di equatore tra due suoi punti, di cui uno sorge e tramonta nella sfera retta, mentre l’altro lo fa nella sfera obliqua, è tanto maggiore quanto più le parti si allontanano dalla linea equinoziale” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. X].

I° Esempio

Il tema utilizzato è quello di Sarah Scazzi, nata a Busto Arsizio (MI) il 4 aprile 1995 e morta ad Avetrana (TA) il 26 agosto 2010.

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Figura 3 - Sarah Scazzi: tema di natività

Si calcoli la Direzione Primaria di Saturno (Promissore) in quadratura all’Ascendente (Significatore).

Le posizioni che qui interessano sono:

Ascendente: 06° Sagittario 05′

Saturno: 18° Pesci 29’

Punto di quadratura a Saturno: 18° Pesci 29’ – 90° = 348° 29’ – 90° = 258° 29’ –> 18° Sagittario 29′

Per effetto del moto diurno, tutti i punti dello zodiaco sono trascinati da un movimento orario da est verso ovest. In conseguenza di ciò, il grado di quadratura a Saturno (ossia: 18° Sagittario 29′) viene trascinato in senso orario e, in un dato momento temporale, si troverà congiunto all’Ascendente. In questo momento, quindi, l’Ascendente si troverà in quadratura a Saturno. In questo caso, si ha una direzione primaria nello zodiaco. Infatti, per effetto del moto diurno, il grado del punto di quadratura a Saturno (ossia: 18° Sagittario 29′) si sposterà in senso orario fino a raggiungere l’Ascendente, congiungendovisi. Tuttavia, Saturno continua sempre a mantenere la sua posizione nel mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH). Anche se per effetto del moto diurno sembra che apparentemente l’Ascendente sia avanzato in senso antiorario nello zodiaco da 06° Sagittario 05′ a 18° Sagittario 29′, in realtà è il punto di quadratura a Saturno (ossia: 18° Sagittario 29′) che si è spostato congiungendosi all’Ascendente. Infatti, in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il quale “la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”), è il grado del punto di quadratura a Saturno (Promissore) che si sposta verso l’Ascendente (Significatore). Per calcolare quando si verifica questo momento, si deve ricorrere all’Ascensione Obliqua (AO).

Quindi, applicando la regola, si calcoli l’Ascensione Obliqua (AO) dell’Ascendente (Significatore) e quella del punto di quadratura a Saturno (Promissore), entrambi per la latitudine del luogo di nascita.

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Sara Scazzi era nata a Busto Arsizio (MI), località avente una latitudine geografica di 45°N37′.

Pertanto:

AO dell’Ascendente per latitudine geografica: 267°,7217861

AO del punto di quadratura a Saturno: 283°, 1202712

L’arco di direzione è dato dalla differenza tra le due Ascensioni Oblique (AO): 283° 06′ – 268° 00′ = 15°,39848513

Per la conversione dell’arco spaziale in scala temporale, secondo Argoli, si deve procedere “attribuendo ad ogni grado un anno e ad ogni cinque minuti un mese” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XIII]. Del resto lo stesso metodo veniva utilizzato da Ptolomaeus il quale afferma che “i tempi equatoriali passano ugualmente per l’orizzonte ed il meridiano, sui quali si prendono le posizioni simili dei luoghi: ciascuno di tali tempi può probabilmente valere un anno solare” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit. , Liber III, Cap. XI “Della durata della vita: del numero degli anni”] e che “se la direzione si prende a partire dall’ascendente, noi trarremo gli anni dalla longitudine, che è uguale ai gradi delle ascensioni di ciascun clima” [Claudio Tolomeo, Op. cit, Liber IV, Cap. X "Della divisione dei tempi"]. Similmente si è espresso anche il matematico, astronomo e astrologo forlivese Guido Bonatus, il quale affermò che “Quando si vuole dirigere l’Hyleg ad uno dei pianeti o ai raggi di uno di essi, si considerino quanti gradi di distanza ci possono essere tra loro presso il circolo obliquo in base alle ascensioni della regione di nascita del nativo, e secondo questo metodo date a ciascun grado un anno, ad ogni cinque minuti un mese e ad ogni minuto sei giorni” [Guido Bonatus, Liber decem continens tractatus astronomiae, Tractatus X, Cap. VI]. Pertanto, convertendo l’arco di 15°,39848513 con tale metodo, avremo che il punto di quadratura a Saturno (Promissore) arriva per direzione primaria all”Ascendente (Significatore) a 15 anni, 4 mesi e 23 giorni, che corrisponde alla data del 27 agosto 2010.

Se si calcola con il programma Morinus (rettificando l’orario a 00h 28m 18s) tale arco direzionale si avrà:

Figura 4 - Sarah Scazzi: direzione primaria Saturno (Promissore) al quadrato dell’Ascendente (Significatore)

La data è 25 Agosto 2010 e Sarah è stata uccisa il 26 Agosto 2010.

Peraltro, la morte violenta di Sarah è prevedibile dalla presenza di Marte nella Casa VIII. Infatti, secondo Retorius, “Se Marte è signore dell’ottavo luogo e il luogo medesimo è maleficato fa coloro che patiscono morte violenta”.

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E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore temporali. Per calcolare questa direzione la formula da applicare è la seguente:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore – Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

Essendo la Distanza Oraria dell’Ascendente (Significatore) nota (6h), si devono calcolare la Distanza Oraria e le Ore Temporali del punto di quadratura a Saturno (Promissore). La longitudine del punto di quadratura è: 18° Sagittario 29′

Con il programma Morinus, utilizzando lo Speculum, è possibile ricavare i seguenti dati:

Semiarco notturno (SAN): 115° 37′ 17″ —> 115°,6213889

Distanza Meridiana (DM): 100° 13′ 32″ (dal FC) —> 100°,2255556

Le Ore Temporali (HT) è possibile ricavarle con la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Ora Temporale (HTN) del punto 18° Sagittario 29′ = 115°,6213889 : 6 = 19h,27023148

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Pertanto:

Distanza Meridiana del punto 18° Sagittario 29′ = 100°,2255556 : 19°,27023148 = 5h,20105613

A questo punto è possibile applicare la formula per il calcolo dell’arco di direzione:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore – Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

per cui:

Arco di Direzione = (6h – 5h,20105613) x 19h,27023148 —> 0h,79894387 x 19h,27023148 = 15h,39583331

Il programma Morinus da come arco: 15.395

Da rilevare che sempre nel periodo in questione nel tema di Sarah si verifica la direzione primaria nel mondo di Saturno (Promissore) sestile Giove (Significatore). In questo caso, Saturno (Promissore), pur restando fermo nel proprio grado zodiacale, per effetto del moto diurno si troverà ad avere una distanza oraria (DH) diversa da quella che aveva al momento della nascita, indietreggiando nelle case. Apparentemente, sembra che sia Giove (Significatore) che si muove con moto destrorso (un pianeta A invia un aspetto destro ad

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un pianeta B quando, secondo l’ordine dei segni, quest’ultimo si trova più avanti). In realtà, essendo il principio delle direzioni primarie sempre quello per cui è un Promissore a muoversi verso un Significatore, così come ribadito da Argoli (“la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”), è Saturno (Promissore) che si muove in aspetto orario a Giove (Significatore) e muta la sua distanza oraria (DH). Dunque, le direzioni primarie nel mondo si calcolano mediante le distanze orarie (DH) e le ore temporali (HT), utilizzando la longitudine e la latitudine (ossia: il corpo) sia di Giove (Significatore) che di Saturno (Promissore).

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula: Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Le Ore Temporali (HT) si ricavano attraverso la seguente formula: Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Ora Temporale (HTN) di Giove: 114°,1433333 : 6 = 19h,02388888

Distanza Oraria (DH) di Giove: 103°,4863889 : 19h,02388888 = 5h,43981252

Ora Temporale (HTN) di Saturno: 96°38583333 : 6 = 16h,06430556

Distanza Oraria (DH) di Saturno: 7°,585 : 16h,06430556 = 0h,472164823

Il sestile di Giove è a quattro ore di distanza da Giove per cui 5h,43981252 – 4h = 1h,43981252

La distanza temporale da Saturno (Promissore) al sestile di Giove (Significatore) è: 1h,43981252 – 0h,472164823 = 0h,967647697

L’arco di direzione viene calcolato in base alla seguente formula: Arco di Direzione = Ore Temporali (HT) del Promissore x Distanza Oraria (DH) dell’aspetto

Pertanto: Arco di Direzione = 16h,06430556 x 0h,967647697 = 15h,54458828

Se si calcola con il programma Morinus tale arco direzionale si avrà:

Figura 5 - Sarah Scazzi: Direzione Primaria nel mondo di Saturno (Promissore) in sestile a Giove (Significatore)

II° esempio

Il tema utilizzato è quello di Sandra Mondaini, nata a Milano (MI) il 1 settembre 1931 e deceduta a Milano (MI) il 21 settembre 2010.

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Si calcoli la direzione del punto di opposizione a Saturno (Promissore) all’Ascendente (Significatore).

Figura 6 - Sandra Mondaini: tema di natività

Si calcoli la direzione di Saturno (Promissore) all’opposizione dell’Ascendente (Significatore).

Le posizioni che qui interessano sono:

Ascendente: 08° Ariete 58′

Saturno: 16° Capricorno 58’

Punto di opposizione a Saturno: 16° Capricorno 58’ – 180° = 286° 58’ – 180° = 106° 58’ –> 16° Cancro 29′

Come si è detto precedentemente, per effetto del moto diurno, tutti i punti dello zodiaco sono trascinati da un movimento orario da est verso ovest. In conseguenza di ciò, il punto di opposizione a Saturno (ossia: 16° Cancro 29′) viene trascinato in senso orario e, in un dato momento temporale, si troverà congiunto all’Ascendente. In questo momento, quindi, l’Ascendente si troverà in opposizione a Saturno. Anche in questo caso, si ha una direzione primaria nello zodiaco. Infatti, per effetto del moto diurno, il grado del punto di opposizione a Saturno (ossia: 16° Cancro 29′) si sposterà in senso orario fino a raggiungere l’Ascendente, congiungendovisi. Tuttavia, Saturno continua sempre a mantenere la sua posizione nel mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH). Anche se per effetto del moto diurno sembra che apparentemente l’Ascendente sia avanzato in senso antiorario nello zodiaco da 08° Ariete 58′ a 16° Cancro 29′, in realtà è il punto di opposizione a Saturno (ossia: 16° Cancro 29′) che si è spostato congiungendosi all’Ascendente. Infatti, in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il quale “la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”), è il grado del punto di quadratura a Saturno (Promissore) che si sposta verso l’Ascendente (Significatore). Per calcolare quando si verifica questo momento, si deve ricorrere all’Ascensione Obliqua (AO).

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Quindi, applicando la regola, si calcoli l’Ascensione Obliqua (AO) dell’Ascendente (Significatore) e quella del punto di quadratura a Saturno (Promissore), entrambi per la latitudine del luogo di nascita. Sandra Mondaini era nata a Milano (MI), località avente una latitudine geografica di 45°N28′.

Le posizioni da cui partire sono le seguenti:

Ascendente: 08° Ariete 57′

Punto di opposizione a Saturno: 16° Cancro 29′

Seguendo le indicazioni di Argoli, trattandosi di Direzione Primaria dell’Ascendente, è necessario utilizzare le Ascensioni Oblique (AO) dei due suddetti punti longitudinali calcolate per la latitudine del luogo di nascita. Sandra Mondaini era nata a Milano (MI), località avente una latitudine geografica di 45°N28′.

Pertanto:

AO dell’Ascendente: 04°,613334521

AO del punto di opposizione a Saturno: 83°, 66441959

L’arco di direzione è dato dalla differenza tra le due Ascensioni Oblique (AO): 83°, 66441959 – 04°,613334521 = 79°,05108507

Effettuando la conversione dell’arco spaziale in scala temporale in ragione di un anno per ogni grado e un mese per ogni cinque minuti, si ha che l’Ascendente arriva per Direzione Primaria all’opposizione di Saturno a 79 anni e 18 giorni.

La data è 19 settembre 2010 e Sandra Mondaini è morta il 21 settembre 2010.

E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore temporali.

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Le Ore Temporali (HT) si ricavano attraverso la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Distanza Oraria (DH) del Discendente: 6h

Ora Temporale (HTN) di Saturno: 65°36416667 : 6 = 10h,89402778

Distanza Oraria (DH) di Saturno: 13°,77611111 : 10h,89402778 = 1h,264556268

Il Discendente dista sei ore dal meridano.

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La distanza temporale da Saturno (Promissore) alla congiunzione con il Discendente (Significatore) è:

6h + 1h,264556268 = 7h,264556268

L’arco di direzione viene calcolato in base alla seguente formula:

Arco di Direzione = Ore Temporali (HT) del Promissore x Distanza Oraria (DH) dell’aspetto

Pertanto;

Arco di Direzione = 7h,264556268 x 10h,89402778 = 79h,14027779

Se si calcola con il programma Morinus tale arco direzionale si avrà:

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Le Ore Temporali (HT) si ricavano attraverso la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Distanza Oraria (DH) del Discendente: 6h

Ora Temporale (HTN) di Saturno: 65°36416667 : 6 = 10h,89402778

Distanza Oraria (DH) di Saturno: 13°,77611111 : 10h,89402778 = 1h,264556268

Il Discendente dista sei ore dal meridano.

La distanza temporale da Saturno (Promissore) alla congiunzione con il Discendente (Significatore) è:

6h + 1h,264556268 = 7h,264556268

L’arco di direzione viene calcolato in base alla seguente formula:

Arco di Direzione = Ore Temporali (HT) del Promissore x Distanza Oraria (DH) dell’aspetto

Pertanto;

Arco di Direzione = 7h,264556268 x 10h,89402778 = 79h,14027779

Se si calcola con il programma Morinus tale arco direzionale si avrà:

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Seguendo le indicazioni di Argoli, trattandosi di Direzione Primaria dell’Ascendente, è necessario utilizzare le Ascensioni Oblique (AO) dei due suddetti punti longitudinali calcolate per la latitudine del luogo di nascita. Sandra Mondaini era nata a Milano (MI), località avente una latitudine geografica di 45°N28′.

Pertanto:

AO dell’Ascendente: 04°,613334521

AO del punto di opposizione a Saturno: 83°, 66441959

L’arco di direzione è dato dalla differenza tra le due Ascensioni Oblique (AO): 83°, 66441959 - 04°,613334521 = 79°,05108507

Effettuando la conversione dell’arco spaziale in scala temporale in ragione di un anno per ogni grado e un mese per ogni cinque minuti, si ha che l’Ascendente arriva per Direzione Primaria all’opposizione di Saturno a 79 anni e 18 giorni.

La data è 19 settembre 2010 e Sandra Mondaini è morta il 21 settembre 2010.

E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore temporali.

Per calcolare questa direzione la formula da applicare è la seguente:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore + Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

Essendo la Distanza Oraria dell’Ascendente (Significatore) nota (6h), si devono calcolare la Distanza Oraria (DH) e le Ore Temporali (HT) del punto di opposizione a Saturno (Promissore).

Con il programma Morinus, utilizzando lo Speculum, è possibile ricavare i seguenti dati:

Semiarco notturno (SAN) del punto 16° Cancro 58′: 65° 16′ 04″ —> 65°,26777778

Distanza Meridiana (DM) del punto 16° Cancro 58′: 13° 47′ 10″ (dal FC) —> 13°,78611111

Le Ore Temporali (HT) è possibile ricavarle con la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Ora Temporale (HTN) del punto 16° Cancro 58′ = 65°,26777778 : 6 = 10h,87796296

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

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Pertanto:

Distanza Meridiana del punto 16° Cancro 58′ = 13°,78611111 : 10h,87796296 = 1h,267342384

A questo punto è possibile applicare la formula per il calcolo dell’arco di direzione:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore + Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

per cui:

Arco di Direzione = (6h +1h,267342384) x 10h,87796296 —> 7h,267342384 x 10h,87796296 = 79h,05388127 (arr. 79h,0354)

Se si effettua il calcolo con il programma Morinus (rettificando l’orario a 20h 01m 45s) si avrà come arco 79.054

Figura 7 - Sandra ����Mondaini: direzione primaria Saturno (Promissore) all opposizione ����dell Ascendente (Significatore)

La data è 20 Settembre 2010 e Sandra si spegne il 21 Settembre 2010 dopo dieci giorni di ricovero per insufficienza respiratoria.

Da rilevare che sempre nel periodo in questione nel tema di Sandra si verifica anche nel mondo la direzione primaria di Saturno (Promissore) in congiunzione al Discendente (Significatore). In questo caso, Saturno (Promissore), pur restando fermo nel proprio grado zodiacale, per effetto del moto diurno si troverà ad avere una distanza oraria (DH) diversa da quella che aveva al momento della nascita, indietreggiando nelle case, fino ad arrivare sul Discendente. Apparentemente, sembra che sia il Discendente (Significatore) che si muove con moto apparentemente destrorso (un pianeta A invia un aspetto destro ad un pianeta B quando, secondo l’ordine dei segni, quest’ultimo si trova più avanti). In realtà, essendo il principio delle direzioni primarie sempre quello per cui è un Promissore a muoversi verso un Significatore, così come ribadito da Argoli (“la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”), è Saturno (Promissore) che si muove in aspetto orario al Discendente (Significatore) e muta la sua distanza oraria (DH).

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Le Ore Temporali (HT) si ricavano attraverso la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Distanza Oraria (DH) del Discendente: 6h

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Ora Temporale (HTN) di Saturno: 65°36416667 : 6 = 10h,89402778

Distanza Oraria (DH) di Saturno: 13°,77611111 : 10h,89402778 = 1h,264556268

Il Discendente dista sei ore dal meridano e, quindi, la distanza temporale da Saturno (Promissore) alla congiunzione con il Discendente (Significatore) è:

6h + 1h,264556268 = 7h,264556268

L’arco di direzione viene calcolato in base alla seguente formula: Arco di Direzione = Ore Temporali (HT) del Promissore x Distanza Oraria (DH) dell’aspetto

Pertanto:

Arco di Direzione = 7h,264556268 x 10h,89402778 = 79h,14027779

Se si calcola con il programma Morinus tale arco direzionale si avrà:

Figura 8 - Sandra Mondaini: Direzione Primaria nello mondo di Saturno (Promissore) in congiunzione al Discendente (Significatore)

Questa direzione primaria nel mondo di Saturno (Promissore) alla congiunzione con il Discendente (Significatore) acquista rilevanza se si pensa che tale congiunzione non è altro che un’opposizione all’Ascendente. Ne consegue che sia nello zodiaco che nel mondo si verificano nello stesso periodo due direzioni primarie aneretiche di Saturno (Promissore) in aspetto di opposizione o diametro all’Ascendente (Significatore), che è Hyleg del tema. Bisogna considerare che le direzioni primarie costituiscono un sistema previsionale altamente preciso, ma sensibilissimo all’orario di nascita. Uno scarto di 4 minuti può comportare lo spostamento temporale dell’evento di un anno. Ad ogni modo è un utilissimo sistema che consente di individuare nel tempo eventi ben definiti dalla natura dei punti coinvolti. In entrambi gli esempi, si ha una direzione aneretica. Infatti, afferma Ptolomaeus che “allorché si procede secondo la successione dei segni, i luoghi occupati dai pianeti Marte e Saturno, giungono ad uccidere e sono perciò considerati anereti, sia che essi vengano a congiungersi, sia che, con una quadratura o un’opposizione, cadano in aspetto con l’afeta” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Liber III, Cap. XI "Della durata della vita - Dei diversi modi di esaminare la durata della vita"]. Sia nel tema di Sara (essendo la sizigia precedente la nascita un novilunio) che in quello di Sandra (essendo la sigizia precedente la nascita un plenilunio, ma la Pars Fortunae o Tyche in Casa VIII, luogo non afetico) l’Ascendente è Hyleg o dator vitae. L’Ascendente viene diretto (nel tema di Sarah) al quadrato e (nel tema di Sandra) all’opposizione di Saturno (anereta per natura e uno dei significatori della morte). Entrambe le direzioni, pertanto, non possono non essere quindi interpretate come grave pericolo di vita rispettivamente per Sarah e per Sara. Secondo Argoli, “Così il Significatore si comporterà, per esempio, come il creditore che deve ricevere qualcosa dal Promettitore in un certo e determinato tempo, il cui intervallo è determinato dalla direzione” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. I]. In questi casi, Saturno (Promissore) promette all’Ascendente (Significatore) la morte.

Le Direzioni Primarie degli altri punti

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Le Direzioni Primarie degli altri punti diversi dall’Ascendente o dal Medio Cielo si calcolano mediante l’Ascensione Obliqua (AO) oppure la Discensione Obliqua (DO) del Significatore e del Promissore sul circolo orario (CH) del Significatore e l’arco direzionale è dato dalla differenza tra l’Ascensione Obliqua (AO) o la Discensione Obliqua (DO) del Significatore e quella del Promissore. Al fine di poter dirigere tali punti, è necessario verificare in quale luogo della carta del Cielo sono situati, distinguendo a seconda che si trovino nell’emisfero orientale (ossia: ad oriente del meridiano) oppure in quello occidentale (ossia: ad occidente del meridiano). Infatti, se tali punti si trovano ad oriente del meridiano, si devono utilizzare le Ascensioni Oblique (AO), mentre se si trovano ad occidente le Discensioni Oblique (DO) o le Ascensioni Oblique del punto opposto. Afferma, infatti, Argoli che “La figura celeste si divide in due parti, una ascendente e l’altra discendente. La parte ascendente, si chiama anche termine medio ed è quella che và dal M.C. o Medio Cielo o linea meridiana al F.C. o Fondo del Cielo secondo la via orientale o dell’Oroscopo o Ascendente e quindi le Case X, XI, XII, I, II, III si trovano nella parte del Cielo Ascendente; si dice discendente l’altra parte, quella che va dal Medio Cielo al Fondo Cielo, per la parte occidentale, cioè quella che corrisponde alle Case IX, VIII, VII, VI, V, IV che si trovano nella parte del Cielo Discendente. I pianeti o quello che si vuole dirigere che si trovano nella parte di Cielo Ascendente, si dirigono tramite le Ascensioni; mentre quelli che sono posti nella parte discendente, si dirigono per mezzo delle Discensioni. Queste cose che abbiamo detto sono necessarie per l’arte delle Direzioni” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XI]. Effettuata questa premessa, si passi ad analizzare le direzioni primarie dei punti diversi dall’Ascendente o dal Medio Cielo che si trovano nell’emisfero orientale e sopra la linea dell’orizzonte. Secondo Argoli, “se il Significatore che si deve dirigere, si trovava nella parte fra il Medio Cielo e l’Ascendente, allora, avendo la sua declinazione e la sua distanza dal Medio Cielo, si deve ritrovare in quale circolo di posizione si trovi; dopo aver sottratto le Ascensioni Oblique del Significatore, dalle Ascensioni Oblique del Promettitore sotto quest’elevazione del polo, avremo ottenuto la direzione” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XV]. Quindi, se il Significatore si trova tra il Medio Cielo e l’Ascendente si deve calcolare l’Ascensione Obliqua del Significatore e quella del Promissore sotto il circolo orario (CH) del Significatore e la differenza tra queste due Ascensioni Oblique costituisce l’arco di direzione. La formula è la seguente:

Arco di Direzione = AOCH del Significatore – AOCH del Promissore sotto il Circolo Orario del Significatore

Esempio

Il tema utilizzato (rettificato) è quello di Raimondo Vianello, nato a Roma (RM) il 5 maggio 1922 e deceduto a Milano (MI) il 15 aprile 2010

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Figura 9 - Raimondo Vianello: tema di natività

Si calcoli la direzione primaria zodiacale di Marte (Promissore) congiunto alla Luna (Significatore).

Le posizioni che qui interessano sono:

Marte: 26° Sagittario 15′

Luna: 00° Bilancia 00’ 18”

Per effetto del moto diurno, tutti i punti dello zodiaco sono trascinati da un movimento orario da est verso ovest. In conseguenza di ciò, il grado di Marte (ossia: 26° Sagittario 15′) viene trascinato in senso orario e, in un dato momento temporale, si troverà congiunto alla Luna. In questo momento, dunque, Marte si troverà in congiunzione alla Luna e si ha una direzione primaria nello zodiaco. Infatti, per effetto del moto diurno, il grado di Marte (ossia: 26° Sagittario 15′) si sposterà in senso orario fino a raggiungere la Luna, congiungendovisi. Tuttavia, Marte continua sempre a mantenere la sua posizione nel mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH). Anche se per effetto del moto diurno sembra che apparentemente la Luna sia avanzata in senso antiorario nello zodiaco da 00° Bilancia 00’ 18” a 26° Sagittario 15′, in realtà è Marte che si è spostato congiungendosi alla Luna. Infatti, in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il quale “la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”), è il grado di Marte (Promissore) che si sposta verso la Luna (Significatore). Per calcolare quando si verifica questo momento, si deve ricorrere all’Ascensione Obliqua (AO) sia della Luna (Significatore) che di Marte (Promissore), calcolata sul Polo di elevazione o circolo orario (CH) della Luna.

La formula per calcolare l’Ascensione Obliqua sul Circolo Orario (AOCH) è:

• se un astro si trova nell’emisfero orientale (ossia: ad oriente del meridiano): a) quando è situato sopra l’orizzonte, AOCH = ARMC + (15 x DH); b) quando è situato sotto l’orizzonte, AOCH = ARIC – (15 x DH)

• se un astro si trova nell’emisfero occidentale (ossia: ad occidente del meridiano): a) quando è situato sopra l’orizzonte, AOCH = ARMC – (15 x DH); b) quando è situato sotto l’orizzonte, AOCH = ARIC + (15 x DH)

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Trovandosi la Luna nell’emisfero orientale e sopra l’orizzonte si deve applicare la seguente formula:

AOCH = ARMC + (15 x DH)

Per calcolare la Distanza Oraria (DH), si è precedentemente detto che la formula da applicare è la seguente:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Le Ore Temporali (HT) si calcolano applicando la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Ore Temporali (Htd) della Luna: 89°,38083333 : 6 = 14°,89680556

A questo punto, si è in grado di calcolare la Distanza Oraria (DH)

Distanza Oraria (DH) della Luna = 11°,94222222 : 14°,89680556 = 0h,801663294

In questo caso, essendo la Luna nell’emisfero orientale e sopra l’orizzonte, l’Ascensione Obliqua (AO) della Luna sotto il suo Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) si calcola applicando la seguente formula:

AOCH = ARMC + (15 x DH)

Pertanto:

AOCH della Luna = 167°,7638889 + (15 x 0h,801663294) = 167°,7638889 + 12°,02494941 = 167°,7638889 + 12°,02494941 = 179°,7888383

Con riferimento alla latitudine geografica, il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) della Luna è 6,83222222222

Per pervenire all’Ascensione Obliqua (AO) di Marte sotto il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) della Luna è necessario calcolare la Differenza Ascensionale di Marte utilizzando come latitudine il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) della Luna. Infatti, seguendo le prescrizioni di Argoli, Marte (Promissore) deve essere diretto “verso qualunque posizione, come se fosse l’Ascendente della regione, tramite l’Ascensione Obliqua del polo” della Luna. Pertanto, attraverso le Tavole del Primo Mobile, l’Ascensione Obliqua di Marte è quella rilevata nella colonna delle Ascensioni Oblique (AO) in corrispondenza del suo grado zodiacale (ossia: 26° Sagittario 15′) per una latitudine pari al Polo di elevazione o Circolo Orario della Luna (ossia: 6,83222222222). L’Ascensione Obliqua di Marte così calcolata è pari a 267°,8145342

A questo punto, si è in grado di calcolare l’arco di direzione applicando la seguente formula:

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Arco di Direzione: AOCH di Marte sotto il Polo della Luna – AOCH della Luna à 267°,8145342 – 179°,7888383 = 88°,0256959

La data corrispondente a quest’arco di direzione è 18 maggio 2010.

Se si calcola tale arco direzionale con il programma Morinus si avrà:

Figura 10 - Raimondo Vianello: direzione primaria di Marte (Promissore) in congiunzione alla Luna (Significatore)

E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore temporali.

Per calcolare questa direzione la formula da applicare è la seguente:

Arco di Direzione = (Distanza Oraria del Promissore + Distanza Oraria del Significatore) x Ore Temporali del Promissore

Essendo la Distanza Oraria dell’Ascendente (Significatore) nota (6h), si devono calcolare la Distanza Oraria (DH) e le Ore Temporali (HT) del punto di opposizione a Saturno (Promissore).

Con il programma Morinus, utilizzando lo Speculum, è possibile ricavare i seguenti dati per Marte:

Semiarco notturno (SAN) di Marte: 112° 47’ 22” —> 112°,7894444

Distanza Meridiana (DM) di Marte: 82° 54′ 59″ (dal FC) —> 82°,91638889

Le Ore Temporali (HT) è possibile ricavarle con la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Ora Temporale (HTN) di Marte = 112° 47’ 22” : 6 = 18h,79824073

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Pertanto:

Distanza Oraria (DH) di Marte = 82°,91638889 : 18h,79824073 = 4h,410858978

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Con il programma Morinus, utilizzando lo Speculum, è possibile ricavare i seguenti dati per la Luna:

Semiarco diurno (SAD) della Luna: 89° 59’ 53” —> 89°,99805556

Distanza Meridiana (DM) della Luna: 12° 14′ 26″ (dal MC) à 12°,24055556

Le Ore Temporali (HT) è possibile ricavarle con la seguente formula:

Ore Temporali (HT) = Semiarco (SA) : 6

Pertanto:

Ora Temporale (HTD) della Luna = 89° 59’ 53” : 6 = 14h,99967593

La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula:

Distanza Oraria (DH) = Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)

Pertanto:

Distanza Oraria (DH) della Luna = 12°,24055556 : 14h,99967593 = 0h,816054667

A questo punto è possibile applicare la formula per il calcolo dell’arco di direzione.

In questo caso, si deve tenere conto che Marte percorre l’arco di direzione fino all’Ascendente (quindi sotto l’orizzonte) in base alle sue Ore Temporali Notturne (Htn) e l’arco di direzione dall’Ascendente fino alla Luna (quindi sopra l’orizzonte) cambiando velocità.

Pertanto, l’arco di direzione sotto l’orizzonte viene calcolato come di seguito:

Arco di Direzione = (6h – 4h,410858978) x 18h,79824073 à 1h,589141022 x 18h,79824073 = 29°,87305549

La velocità con la quale Marte percorre l’arco di direzione sopra l’orizzonte viene calcolata in base alla seguente formula: 30h – Ore Temporali di Marte.

Per cui si ha: 30h – 18h,79824073 = 11h,20175927

Pertanto, l’arco di direzione sopra l’orizzonte viene calcolato come di seguito:

Arco di Direzione = (6h – 0h,816054667) x 11h,20175927 à 5h,183945333 x 11h,20175927 = 58°,06930769

A questo punto, si può pervenire all’Arco di Direzione Marte (Promissore) congiunto alla Luna (Significatore):

Arco di Direzione = 29°,87305549 + 58°,06930769 = 87°,94236318

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Il programma Morinus dà come arco di direzione 87,942 e corrisponde al 15 aprile 2010, giorno della morte di Raimondo Vianello. Anche in questo caso, si è di fronte ad una direzione primaria aneretica, essendo la Luna (Significatore), Hyleg del tema di natività, e Marte (Promissore) un anereta per natura. Se il Significatore si trova nella parte fra il Fondo Cielo e l’Ascendente, avendo la sua declinazione e la sua distanza dal Fondo Cielo, si deve ritrovare in quale circolo di posizione si trova; e dopo aver sottratto le Ascensioni Oblique del Significatore, da quelle del Promissore sotto il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) del Significatore, si ottiene l’arco di direzione [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XV]. Se il Significatore si trova tra il Medio Cielo e il Discendente, avendo la sua declinazione e la sua distanza dal Medio Cielo, si deve individuare in quale Circolo Orario (CH) si trova e l’arco di direzione è dato dalla differenza tra la Discensione Obliqua (DO) del Significatore e quella del Promissore calcolate entrambe sotto il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) del Significatore. Infatti, afferma Argoli che “se la stella che si deve dirigere, si trova tra il Medio Cielo e la linea dell’Occidente o orizzonte o Finitore, con distanza dal Meridiano e con declinazione [...] si deve trovare il circolo di posizione” e “se si sottrae dalla Discensione Obliqua del Promettitore, si troverà la direzione richiesta” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XVI]. Se, invece, il Significatore si trova tra il Fondo Cielo e il Discendente, avendo la sua declinazione e la sua distanza dal Fondo Cielo, si deve individuare in quale Circolo Orario (CH) si trova e l’arco di direzione è dato dalla differenza tra le Discensione Obliqua (DO) del Significatore e quella del Promissore calcolate entrambe sotto il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) del Significatore. Secondo Argoli, infatti, “se la posizione che si deve dirigere si trova fra la linea occidentale e il Fondo del Cielo, con distanza dal Fondo del Cielo e con declinazione, si trova il circolo di posizione e la Discensione OBliqua del luogo che si deve dirigere, secondo la elevazione del polo, deve essere diminuita della Discensione del Promettitore trovata sotto la stessa elevazione del polo; si avrà la direzione richiesta” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XVI]. Peraltro, secondo Argoli, quando il Significatore e il Promissore si trovano nell’emisfero occidentale o parte del Cielo discendente è preferibile dirigere i punti opposti attraverso le Ascensioni Oblique (AO) di questi. Infatti, sostiene Argoli che “a noi piace dirigere ogni posizione del diagramma astrologico per mezzo delle ascensioni come nel caso della parte ascendente” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XVI]; e che, con riferimento alla parte discendente del Cielo, “noi preferiemo dirigere attraverso le posizioni opposte, il Significatore, quando è posto nella parte discendente, verso i suoi Promettitori, cioè attraverso le Ascensioni, non diversamente da come si agisce se fossero posizionati nella parte Ascendente, perché più facilmente si eseguiranno i calcoli se sia il Significatore che il Promettitore sono considerati nella propria posizione opposta con opposta latitudine, se la posseggono, e si calcola l’Ascensione del Significatore sottraendola dall’Ascensione del Promettitore” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XVII].

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