Le diete mediterranee tra salubrità e sostenibilità · pane di Altamura, lenticchia di Ustica,...
Transcript of Le diete mediterranee tra salubrità e sostenibilità · pane di Altamura, lenticchia di Ustica,...
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
A. PEZZANA
UNIVERSITÀ
DI SCIENZE GASTRONOMICHEPOLLENZO –
BRA (CN)
AREA “CIBO E SALUTE”, SLOW FOOD ITALIA
SOSD DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICAOSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO, ASL TO 2 –
TORINO
Le diete mediterraneeLe diete mediterranee tra salubrittra salubritàà
e sostenibilite sostenibilitàà
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
•
Lo scenario di transizione nutrizionale globale•
Il ruolo della dieta mediterranea nelle sue molteplici valenze (cultura, territorio, identità, salute individuale e collettiva)
•
Evoluzione di una definizione, alla ricerca della tipicità
•
La “visione”
di UniSG e di Slow Food e la dieta mediterranea: le guide al consumo consapevole e i prodotti dei Presìdi
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
L’impronta ecologica
Indice utilizzato per misurare la richiesta umananei confronti della natura. Mette in relazione il consumo umano
di risorse naturali con la capacità della terra di rigenerarle.
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
- Utilizzo prevalente di alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, pani e cereali in varie forme, legumi, frutta secca, semi)
- Utilizzo prevalente di cibo minimamente trasformato, stagionale e di produzione locale
- Frutta fresca come tipo fine pasto quotidiano, con saltuario utilizzo (in occasione di giornate festive) di dolci prevalentemente a base di frutta secca, olio d’oliva, miele, zucchero concentrato
- Olio d’oliva come principale fonte di lipidi nell’alimentazione
- Prodotti lattiero-caseari (prevalentemente formaggi e yogurt) consumati in quantità da scarse a moderate
- Uova utilizzate in quantità massime di 4 alla settimana
- Carne rossa scarsa per frequenza e quantità
- Vino in apporto scarso o moderato, generalmente ai pasti
International Conference on the Diets of the Mediterranean, 1993
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
La Dieta Mediterranea: le sue principali 9 caratteristiche
• elevato consumo di olio d’oliva
• elevato consumo di legumi
• elevato consumo di cereali non processati/trasformati
• elevato consumo di frutta
• elevato consumo di verdura
• moderato consumo di prodotti lattiero-caseari, prevalentemente come formaggio e yogurt
• da moderato a elevato consumo di pesce
• basso consumo di carne e derivati
• moderato consumo di vino, se accettato da norme sociali e religiose
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Il “Mediterranean diet score” o punteggio di aderenza alla dieta mediterranea
Calcolato sugli apporti mediani di una popolazione, range:
0-9
Componenti favorevoli
Componenti non-favorevoli Verdura
Carne
Legumi
Prodotti lattiero caseariFruttaCereali non raffinati nè
processati
PesceRapporto grassi M/S__________________________________________________________+1: consumo medio giornaliero (g) 0: consumo medio giornaliero (g) uguale o superiore alla media, uguale o superiore alla media,0: altri casi +1: altri casi ________________________________________________________________________Moderato consumo di alcol
Trichopoulou et al. NEJM 2003
+1: per M/F con consumo moderato, 0: altri casi
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Study RR (95% CI)Weight (%)
Trichopoulou et al. 1995
Kouris-Blazos et al. 1999
Lasheras et al. 2000
Trichopoulou et al. 2003
Knoops et al. 2004
Trichopoulou et al. 2005
Mitrou et al. 2007 (males)
Mitrou et al. 2007 (females)
0.1 0.2 1 2
15.71
12.61
16.46
0.92 (0.91–0.94)
0.93 (0.91–0.95)
Total (95% CI) 100 0.91 (0.89-0.94)
Increased risk
Lagiou et al. 2006 0.93 (0.83–1.04)
8.22 0.93 (0.89–0.97)
11.19 0.88 (0.82–0.94)
16.81 0.75 (0.64–0.87)
2.81 0.48 (0.22–1.02)
6.22 0.79 (0.50–1.25)
9.68 0.69 (0.48–0.99)
Decreased risk
Aderenza alla DM e mortalitAderenza alla DM e mortalitàà globaleglobale
0.5
-9%
Sofi et al., BMJ 2008
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
What is Intangible Cultural Heritage?
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo.
La Dieta Mediterranea è
caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca e verdure, con una moderata quantità
di pesce, latticini e
carne e molti condimenti e spezie. Il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità.
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
•
Lo scenario di transizione nutrizionale globale•
Il ruolo della dieta mediterranea nelle sue molteplici valenze (cultura, territorio, identità, salute individuale e collettiva)
•
Evoluzione di una definizione, alla ricerca della tipicità
•
La “visione”
di UniSG e di Slow Food e la dieta mediterranea: le guide al consumo consapevole e i prodotti dei Presìdi
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
La visione di Slow Food
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Il Progetto Presidi•
I Presìdi sostengono nel mondo le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall'estinzione razze autoctone e varietà
di ortaggi e frutta.
Oggi, oltre 400 Presìdi coinvolgono più
di 10.000 produttori.
•
Gli obiettivi generali dei Presìdi sono molti, complessi, di natura diversa, ma riconducibili a quattro livelli. Quello economico è
sicuramente
imprescindibile (i prodotti dei Presìdi stavano scomparendo perché
non erano più
remunerativi e i produttori, per proseguire la loro attività,
devono innanzitutto avere qualche garanzia economica in più), ma sono cruciali anche altri tre aspetti: ambientali, sociali e culturali.
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Il Progetto PresidiDal 2009 si è
iniziato a investigare anche sulle valenze nutrizionali
dei prodotti dei PresidiPresìdi italianiPane nero di Castelvetrano, Fagiolina del Trasimeno, Palamite del Mar di Toscana, culatello di Zibello, mandorla di Noto, Pitina, Robiola di Roccaverano, Sale di Trapani,pane di Altamura, lenticchia di Ustica, fava di Carpino, Paste di Meliga, Cevrin di Coazze,tonno di coniglio grigio, piattella canavesana, mustardela, Fiore Sardo, Manna, Anguilla marinata delle Valli di Comacchio, Sardella essiccata del lago d'Iseo, ramassin Della Valle Bronda
Presìdi internazionaliFagioli marroni dell'Isola di Öland (Svezia), Umbù
(Brasile), Frekeh (Libano),
Pepe di Rimbàs (Malesia), vaniglia della Chinantla (Messico), olio di argan (Marocco),Bottarga delle donne di Imraguen (Marocco)
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Non bucoliche velleità da pubblicità patinata
ma
paradigma culturale di stimolo e riferimento
per promuovere e valorizzare anche nelle valenze
nutrizionali le produzioni di piccola scale
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
LA “PALAMITA”:UN ESEMPIO DI CASO DI
STUDIO MULTIDIMENSIONALE
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Parametro Unità
misura
Palamita del mare di Toscana
Tonno sott’olio comune
Proteine g. 27,31 22,8
Carboidrati Totali g. < a 0,10 0
Amido g. 0 0
Zuccheri solubili g. < 0,10 0
Lipidi Totali g. 14,91 18,5
Acidi grassi saturi g. 2,52 3,13
Acidi grassi monoinsaturi
g. 2,52 6,83
Acidi grassi polinsaturi g. 9,87 6,38
Energia Kcal 243 258
Energia Kj 1016 1079
Colesterolo mg mg. 109 65
Calcio mg mg. 7,3 8
Ferro mg. < 0,5 1,9
Fosforo mg. 235 234
Magnesio mg. 35 31
Potassio mg. 325 343
Sodio mg. 360 361
Istamina mg/kg < 10
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
LA RAZZA PIEMONTESE:“LA GRANDA”
Parametro Unità misur a
Carne “la Granda”
Carne di bovino
Proteine g. 23,30 20,31
Lipidi g. 1,47 6,52
Amido g. 0 0
Acidi grassi saturi g. 0,64 3,03
Acidi grassi saturi % % 43,83 46,61
Acidi grassi monoinsaturi g. 0,66 3,04Acidi grassi monoinsaturi %
% 44,83 46,72
Acidi grassi polinsaturi g. 0,16 0,45
Acidi grassi polinsaturi % % 11,34 6,67
Energia Kcal 106,43 139,92
Energia Kj 455,51 585,70
Colesterolo mg. 43,78 63,62
Rapporto acqua/proteine 3,08 3,51
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
RAMASSIN DI PAGNODELLA VALLE BRONDA
Parametro Unità misura
Ramassin valle Bronda
Prugna scura
Proteine g. 0,67 0,50
Carboidrati Totali g. 9,63 10,50
Amido g. < 0,10 0
Zuccheri solubili g. 9,63 10,50
Lipidi Totali g. 0,10
Energia Kcal 41 42
Energia Kj 175 176
Calcio mg. 7,40 13
Ferro mg. < 0,50 0,20
Fosforo mg. 19 14
Magnesio mg. 7,50 7
Potassio mg. 181 190
Sodio mg. 0,50 2
Fibra alimentare g. 7,03 1,4
Vitamina C mg. 9,40 5
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
LENTICCHIA DELL’ISOLA DI USTICA
Parametro Unità misura
Lenticchi a di Ustica
Lenticchi a comune
Proteine g. 27,73 25
Carboidrati
Totali
g. 32,60 54
Amido g. 29,82 51,60
Zuccheri
solubili
g. 2,78 2,40
Lipidi Totali g. 1,24 2,50
Energia Kcal 252 325
Energia Kj 1071 1360
Calcio mg. 77 127
Ferro mg. 8,90 5,10
Fosforo mg. 382 347
Magnesio mg. 117 122
Potassio mg. 897 980
Sodio mg. 1,30 8
Fibra
alimentare
g. 30,22 13,70
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
LA FAVA DI CARPINO
Parametro Unità misura
Fave di Carpino
Fava comune
Proteine g. 25,20 27,20
Carboidrati
Totali
g. 28,89 55,30
Amido g. 20,48 50,40
Zuccheri solubili g. 8,41 4,90
Lipidi Totali g. 4,28 3
Energia Kcal 255 342
Energia Kj 1078 1431
Calcio mg. 100 90
Ferro mg. 2,20 5
Fosforo mg. 643 420
Magnesio mg. 158 32
Potassio mg. 1433 1028
Sodio mg. 16 127
Fibra alimentare g. 26,18 7
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Preliminary data of the bromatologic composition are interesting: Presidia legumes are very rich in fibers (up to 4 times the CCF ones), the protein intake remains very high as in CCFs, but the caloric intake and the starch quantity are from 5 to 35% less. Conclusion: Our experience with some Slow Food Presidia products showed how sociocultural, agri-environmental and economic aspects should be combined with
nutrition evaluation; it can be used as a tool to help small scale producers in communicating the characteristics of their productions and support and promote traditional gastronomic activities. Food and health relationship
must be considered
with a new approach, taking into consideration producers, consumers, communities and environment. Further studies are necessary to confirm our results.
References:1. Food composition database for epidemiological studies in Italy, IEO European Institute of Oncology,
http://www.ieo.it/bda2008/uk/diritti.aspx2. Slow Food Presidia in Europe: a model of sustainability, http://www.slowfood.com/sloweurope/filemanager/position_docs/biodiversity/Ricerca_presidi_ENG.pdf3. La Pêche Durable -
Dialogue international, pour une restauration durable. pp. 30-33, http://www.ecomeal.info/documents/peche_durable.pdf4. Frighi Z, Pezzana A. Analisi bromatologica e valutazione dietetico-nutrizionale di prodotti industriali di largo consumo in confronto con i prodotti dei Presidi Slow Food.
Atti del 23°
Congresso Nazionale ANDID, Milano 12-14 maggio 2011
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
I legumi dei Presidi
Lenticchia di Ustica
Lenticchi
e comuni
Fava di Carpino
Fava comune
Piattella Canavesa
na
Fagiolo cannellin
o secco comune
Fagiolina del Lago Trasimen
o
Fagiolo dall'occhi
o secco comune
Fagiolo marrone dell'isola di Oland
Fagiolo borlotto
secco comune
Cece nero dell'alta Murgia
Cece comune
Energia (kcal) 252 291 255 224 228 279 296 293 320 291 318 316
Energia (kJ) 1071 1219 1078 935 976 1166 1235 1226 1340 1216 1326 1323
Proteine (g) 22,7 22,7 25,2 21,3 16 23,4 24 22,4 18 20,2 18,65 20,09
Grassi (g) 1,25 1 4,28 3 1,6 1,6 1,4 1,4 1,3 2 5,01 6,3Carboidrati (g) 32,6 51,1 28,89 29,7 37 45,6 28 50,9 38 47,5 29,73 46,9
Amido (g) 29,82 44,8 20,48 13,9 35 38,7 26 42,6 35 40 27,18 39,3
Zuccheri solubili (g) 2,78 1,8 8,41 15,5 2 2,9 2 4 3 3,5 2,55 3,7
Fibra totale (g) 30,22 13,8 26,81 21,1 24 17,6 38 12,7 41 17,3 39,71 13,6
Calcio (mg) 77 57 100 nd 22 132 24 37 61 102 142
Fosforo (mg) 382 376 643 nd 220 460 305 430 298 464
Ferro (mg) 8,9 8 2,2 nd 4 8,8 90 8,8 6 9 5,49 6,4
Magnesio (mg) 117 83 158 nd nd 170 nd nd nd 163 130
Potassio (mg) 897 980 1433 nd nd 1411 nd 125 nd 1478 881
Sodio (mg) 1,3 8 16 nd 0 5 0,1 14 0 3 32,3 6
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
All’inizio fu la dieta elementare ……
•
Highly-engineered-food, per ridurre massa e volume e per evitare contaminazioni (cubetti ricoperti, purè
mono-
boccone, liofilizzati)•
Modificazione graduale delle necessità
di varietà
e
piacevolezza con l’aumento della permanenza e le conoscenze delle conseguenze fisiopatologiche:–
Perdita drammatica di calcio scheletrico (10% in 5 mesi di permanenza nello spazio –
con relativa
inutilità
della supplementazione calcica in assenza di gravità)
–
Modificati fabbisogni di ferro per ridistribuzione dei fluidi corporei e rallentamento del turnover dei GR)
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Dalla dieta in pillole alla dieta mediterranea, anche nello spazio …….
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Samantha Cristoforetti: «Dallo spazio parlerò di cibo e salute»
•
Cambierà
volto il menù
degli astronauti che abitano per mesi la Stazione Spaziale Internazionale con l'arrivo, a novembre prossimo, di Samantha Cristoforetti, la
prima donna astronauta italiana dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea) che realizzerà
la missione Futura, la seconda di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana.
•
Samantha Cristoforetti, membro dell'equipaggio della spedizione Iss 42/43, porterà
a bordo della Iss un ambizioso programma per la nutrizione e la salute nello Spazio e sulla Terra.
•
«Per la prima volta sulla Iss ci sarà
una cambusa e Cristoforetti potrà
realizzare il "cooking on orbit", ovvero potrà
preparare i suoi menù, combinando i diversi alimenti che abbiamo preparato per la missione Futura dell'Agenzia Spaziale Italiana»
anticipa David Avino di Argotec, la società
torinese specializzata in menù
per astronauti che porterà
sulla Iss anche la prima macchina per il caffè
spaziale, frutto di ben tre brevetti di alta ingegneria e tecnologia e di una partnership con la Lavazza
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Il volo spaziale dei Presidi Slow FoodChi ha detto che gli astronauti si nutrono di cibo in pillole? Argotec, unica responsabile in Europa per lo space food degli astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha scelto, per le loro proprietà
nutrizionali, quattro legumi Presìdi Slow
Food, che saranno parte del cibo dell'astronauta Samantha Cristoforetti, prima donna italiana a vivere sei mesi nella Stazione Spaziale Internazionale. La corretta alimentazione è
indispensabile per chi vive un'esperienza estrema, ma anche nella quotidianità.
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
LCA approach
The LCA methodology was designed to assess the environmental impacts
associated with products, processes or activities. (Lundie and Peters,
2005).
When the definition of the LCA is applied to the life cycle of food, each of
the following life stages of a product are analyzed:
•origin•agricultural growing and production•food processing, packaging and distribution•preparation and consumption•end of life
The impacts considered to the system are biophysical:
•resource depletion•energy consumption•water and air pollution•human health•waste generation
In order to further specify impacts, indicators are used
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
•
Lo scenario di transizione nutrizionale globale•
Il ruolo della dieta mediterranea nelle sue molteplici valenze (cultura, territorio, identità, salute individuale e collettiva)
•
Evoluzione di una definizione, alla ricerca della tipicità
•
La “visione”
di UniSG e di Slow Food e la dieta mediterranea: le guide al consumo consapevole e i prodotti dei Presìdi
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Tutelare le tipicità
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
Perché ?•
Non solo per garantire la valorizzazione delle differenze loco-regionali e proteggere mercati e produttori più
“deboli”
•
Non solo per tutelare la biodiversità
quale impegno verso le generazioni future
•
Anche per promuovere quei benefici effetti sulla salute, che hanno contribuito in modo significativo al riconoscimento Unesco
•
E per ribadire la difficile riproducibilità "industrializzata" a partire da prodotti di scarsa qualità
o con fortificazioni laboratoristiche del prodotto.
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
The Mediterranean diet involves a set of skills, knowledge, rituals, symbols and traditions
concerning crops, harvesting,
fishing, animal husbandry, conservation, processing, cooking, and particularly the sharing and consumption of food. Eating together is the foundation of the cultural identity
and continuity of communities
throughout the Mediterranean basin. It is a moment of social exchange
and
communication, an affirmation and renewal of family, group or community identity. The Mediterranean diet emphasizes values of hospitality, neighbourliness, intercultural dialogue and creativity, and a way of life guided by respect for diversity.
CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO
Torino, 23 marzo 2015
La Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell'Umanità: il riconoscimento di una tradizione
57 lingue e dialetti + 17 linguaggi dei segni
Grazie
Merci
Gràcies
Mila esker
شكرا ::
Teşekkür
ederim
Gracias
Falemnderit
Hvalaתודה
Nirringrazzjak
Grazas
σας
ευχαριστώ
ви
благодарам