Le banche italiane e i social network
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TWITTER E IL CUSTROMER CARE
Come risulta ad oggi il rapporto che le banche hanno con la comunicazione?
Quali sono i rischi in cui le banche incorrono comunicando attraverso i social media? Analizziamo la situazione dal punto di vista
dell’utilizzo di Twitter
Le banche stanno convergendo sempre di più verso una prospettiva di mobile banking, in cui il cellulare verrà usato per trasferire piccole somme di denaro, oltre che trovare filiali e bancomat più vicini al cliente e avere risposte e feedback dalla propria banca
In questo modo risolvere una diatriba bancaria è più facile e veloce e garantisce un buon livello di segretezza delle proprie credenziali
Si può rivelare per qualsiasi Brand un’arma a doppio taglio
Le banche sono spesso al centro di commenti sgradevoli, derivati spesso dall’apprensione con la quale un cliente si trova a dover affrontare le problematiche di tipo finanziario
COMMENTI SGRADEVOLI, CATTIVE RECENSIONI, PARERE RISPETTO AI DISSERVIZI
Può rivelarsi utile e soprattutto veloce rispetto ai vecchi canali (call center, sportelli per il cliente ecc…)
Richiede meno sforzo e l’immediatezza con la quale si può contattare un operatore rende l’operazione meno impegnativa
Molto spesso il customer care su Twitter è solo il primo passo dell’assistenza al cliente; dopo un contatto
iniziale o un messaggio diretto (DM), la conversazione si sposta al telefono o magari si fissa un
appuntamento face to face
È QUASI IMPOSSIBILE USARE TWITTER PER RISOLVERE DELLE PROBLEMATICHE SERIE; LO SI
PUÒUTILIZZARE TUTT’AL PIÙ PER CHIEDERE INFORMAZIONI DI ORDINE GENERICO
Comporta un impiego di risorse multilivello: Molti canali Molti operatori
Resta comunque un’abitudine irrinunciabile quella di trasporre la propria presenza su più piattaforme possibile
La trasparenza conviene alle banche
È preferibile mantenersi al passo con i tempi in altri modi, ad esempio con i visual social network come Pinterest, molto utile a mostrare le infografiche
Tratto da “The Financial Brand”: http://thefinancialbrand.com/25227/social-media-customer-service-support-
in-banking/
Cybion ha condotto un’analisi sugli istituti di credito bancario italiani, individuandone i profili Twitter e dividendoli per categorie:
Profili generici Ufficio stampa Iniziative culturali Canali per i
professionisti (azionisti, investitori, imprenditori)
Customer care
24%
12%
24%
36%
4%
PROFILI UFFICIO STAMPA
PER I PROFESSIONISTI
INIZIATIVA CULTURALE
GENERICO
CUSTOMER CARE
6% 1%
65%
25%
3%
UFFICIO STAMPA
PER I PROFESSIONISTI
INIZIATIVE CULTURALI
PROFILO GENERICO
CUSTOMER CARE
Abbiamo poi calcolato la media per il numero di follower di ciascun profilo. Come si evince da questo grafico, le iniziative culturali sono quelle con il maggior numero di follower
Info
novità
Risp ai clienti
comunicati
Pubblicità e offerte
Molto spesso gli istituti
bancari preferiscono
creare un profilo
generico nel quale
inserire diverse
tematiche, come ad
esempio pubblicità,
comunicazioni
istituzionali e talvolta
risposte alle domande dei
clienti/utenti
Webank ha realizzato un profilo ufficiale al quale ha collegato una lista di operatori che svolgono un servizio di costumer care; questo la rende l’unica banca italiana ad aver distinto le due funzioni e ad averle comunque collegate tra loro
3 OPERATORI RISPONDONO NEI GIORNI E ORARI STABILITI ALLE DOMANDE DEI CLIENTI (IN MANIERA NON PUBBLICA)
Altri invece distinguono i profili per
tipologie tematiche, in modo da
dare maggiore risalto alle attività
che svolgono; Bnl ha operato in
questo senso per la sua attività di
beneficenza
Webank ne ha creato uno per la sua temporanea promozione dei buoni sconto Mediaworld
In alcuni casi il profilo si autodefinisce “ufficio stampa” e rimanda per il customer care ad un numero telefonico specifico
Ovviamente, se un utente invia domande, è nell’interesse della banca rispondere e non lasciare questioni (pubblicamente) in sospeso
Per i professionisti che operano nell’ambito della finanza Bnl, Ubi Banca, ma anche Veneto Banca con il profilo dedicato al sindacato, dimostrano un’attenzione particolare
Anche le banche hanno bisogno di caratterizzarsi e trovare nuove vie per imporsi
all’attenzione degli utenti, specialmente in questo periodo in cui la fiducia dei clienti va continuamente ricontrattata e riconquistata
Un buon modo per dimostrarsi competitivi è
utilizzare i visual social network, come chi utilizza Pinterest per pubblicare le
infografiche
Fineco pubblica le sue infografiche e offre in questo modo un servizio utile per imparare a comprendere il sistema bancario e mostrare la propria
trasparenza in termini di bilancio e servizi o per intenti pubblicitari
FINECO IS ON PINTEREST
Ha sicuramente senso sviluppare l’ambito social da parte delle banche, tenendo presente che non basta “esserci” per evolvere
Il costumer care su Twitter ha senso nella misura in cui il servizio è conforme ai parametri di sicurezza che tutelano il cliente
Le banche italiane dovrebbero dare più definizione ai loro profili, in modo da orientare il cliente nei diversi settori e servizi