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Le avanguardie artistiche Itinerario museale al Il Museum of Modern Art (MoMA) è uno dei più celebri musei del mondo che si trova a Midtown Manhattan ( New York) , sulla 53° strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue. Ha avuto una straordinaria importanza per lo sviluppo e dell'arte moderna ed è stato spesso considerato il principale museo d'arte moderna del mondo. La collezione del museo propone un'incomparabile visione d'insieme dell'arte moderna e contemporanea mondiale, poiché ospita progetti d'architettura e oggetti di design, disegni, dipinti, sculture, fotografie, serigrafie, illustrazioni, film e opere multimediali. Il museo d'arte moderna (Museum of Modern Art - MoMA) è stato fondato a New York City nell'estate del 1929 da tre illustri e ricchi cittadini, Lillie P. Bliss, Mary Quinn Sullivan ed Abby Aldrich Rockefeller determinati a fare dell'Arte Moderna e Contemporanea un'attività aperta ed usufruibile da tutti. Il museo, aperto nel novembre del 1929 è stato spostato nell'attuale edificio dieci anni più tardi ed ha subito una grande ristrutturazione a metà degli anni Ottanta, con l'aggiunta di una vasta struttura in vetro e acciaio che ne ha raddoppiato lo spazio interno. L'edificio che ospita il MoMa è stato sottoposto a notevoli lavori di restauro e ammodernamento, l’ultimo avvenuto tra il 21 maggio 2002 il 20 novembre 2004. Il palazzo è stato ridisegnato dall'architetto giapponese Yoshio Taniguchi . L'edificio principale è un complesso di sei piani con mostre speciali e pezzi della collezione permanente. Ogni piano è suddiviso in gallerie e corridoi, con ingresso ampio che permettono di scorrere le Sale l'uno nell'altro. Scale, ascensori, scale mobili facilitano la libera circolazione da un livello all'altro. Curiosità: il simbolo @ in esposizione dal 2010 al MoMA di New York Il simbolo "@", usato per gli indirizzi e-mail ma sempre più spesso anche su Facebook "taggare" qualcuno, è stata inserita nella collezione del museo di arte moderna di New York, dove verrà esposto a fianco dei quadri di Pablo Picasso e dei lavori di Andy Warhol. L'annuncio arriva da Paola Antonelli, curatrice del dipartimento di architettura e design. Una vera e propria svolta perché, spiega Antonelli, «si abbandona il principio che il possesso fisico di un oggetto è il requisito necessario per la sua acquisizione». Per spiegare i motivi della scelta d'includere la chiocciola nel tempio mondiale dell'arte moderna, la curatrice ripercorre la storia curiosa di un simbolo tipografico già presente in alcuni documenti del settimo secolo dopo Cristo, in cui veniva usato per ridurre a un unico tratto di penna la preposizione latina "ad". La @ poi si trasformò in un'unità di misura commerciale: nella Venezia del sedicesimo secolo stava a indicare l'anfora di terracotta, usata dai mercanti per quantificare i propri scambi. Il legame con il commercio si mantiene fino al diciannovesimo secolo, quando la @ viene inclusa all'interno della tastiera della macchina da scrivere per poi essere inserita, nel 1963, all'interno di sistema ASCII, ovvero quell'insieme di caratteri riconosciuti e rappresentabili dai computer, come abbreviazione dell'allocuzione "at the rate of" ovvero "al prezzo di", che diventava semplicemente @, "at". A ridisegnare l'uso della @, che in realtà giaceva pressoché inutilizzata sulla tastiera, fu l'ingegnere elettronico Ray Tomlinson, inventore del primo sistema e-mail, che diede al simbolo il significato che oggi tutti conoscono, sebbene la sua interpretazione visiva cambi da Paese a Paese: gli italiani e i francesi la chiamano chiocciola, per i russi è un cane, per i finlandesi un gatto arrotolato, per i cinesi un topo, per i tedeschi una coda di scimmia.

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Le avanguardie artistiche

Itinerario museale al

Il Museum of Modern Art (MoMA) è uno deipiù celebri musei del mondo che si trovaa Midtown Manhattan (New York), sulla 53°strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue.Ha avuto una straordinaria importanza per losviluppo e dell'arte moderna ed è stato spessoconsiderato il principale museo d'artemoderna del mondo.La collezione del museo proponeun'incomparabile visione d'insieme dell'artemoderna e contemporanea mondiale, poichéospita progetti d'architettura e oggettidi design, disegni,dipinti, sculture, fotografie, serigrafie, illustrazioni, film e opere multimediali.Il museo d'arte moderna (Museum of Modern Art - MoMA) è stato fondato a New YorkCity nell'estate del 1929 da tre illustri e ricchi cittadini, Lillie P. Bliss, Mary QuinnSullivan ed Abby Aldrich Rockefeller determinati a fare dell'Arte Moderna eContemporanea un'attività aperta ed usufruibile da tutti. Il museo, aperto nel novembredel 1929 è stato spostato nell'attuale edificio dieci anni più tardi ed ha subito unagrande ristrutturazione a metà degli anni Ottanta, con l'aggiunta di una vasta strutturain vetro e acciaio che ne ha raddoppiato lo spazio interno.

L'edificio che ospita il MoMa è stato sottoposto anotevoli lavori di restauro e ammodernamento,l’ultimo avvenuto tra il 21 maggio 2002 il 20novembre 2004. Il palazzo è stato ridisegnatodall'architetto giapponese Yoshio Taniguchi.L'edificio principale è un complesso di sei pianicon mostre speciali e pezzi della collezionepermanente. Ogni piano è suddiviso in gallerie ecorridoi, con ingresso ampio che permettono discorrere le Sale l'uno nell'altro. Scale, ascensori,scale mobili facilitano la libera circolazione daun livello all'altro.

Curiosità: il simbolo @ in esposizione dal 2010 al MoMA di New YorkIl simbolo "@", usato per gli indirizzi e-mail ma sempre più spesso anche su Facebook "taggare" qualcuno, è statainserita nella collezione del museo di arte moderna di New York, dove verrà esposto a fianco dei quadri di PabloPicasso e dei lavori di Andy Warhol. L'annuncio arriva da Paola Antonelli, curatrice del dipartimento di architettura edesign. Una vera e propria svolta perché, spiega Antonelli, «si abbandona il principio che il possesso fisico di unoggetto è il requisito necessario per la sua acquisizione».Per spiegare i motivi della scelta d'includere la chiocciola nel tempio mondiale dell'arte moderna, la curatrice ripercorrela storia curiosa di un simbolo tipografico già presente in alcuni documenti del settimo secolo dopo Cristo, in cui venivausato per ridurre a un unico tratto di penna la preposizione latina "ad". La @ poi si trasformò in un'unità di misuracommerciale: nella Venezia del sedicesimo secolo stava a indicare l'anfora di terracotta, usata dai mercanti perquantificare i propri scambi. Il legame con il commercio si mantiene fino al diciannovesimo secolo, quando la @ vieneinclusa all'interno della tastiera della macchina da scrivere per poi essere inserita, nel 1963, all'interno di sistemaASCII, ovvero quell'insieme di caratteri riconosciuti e rappresentabili dai computer, come abbreviazione dell'allocuzione"at the rate of" ovvero "al prezzo di", che diventava semplicemente @, "at".A ridisegnare l'uso della @, che in realtà giaceva pressoché inutilizzata sulla tastiera, fu l'ingegnere elettronico RayTomlinson, inventore del primo sistema e-mail, che diede al simbolo il significato che oggi tutti conoscono, sebbene lasua interpretazione visiva cambi da Paese a Paese: gli italiani e i francesi la chiamano chiocciola, per i russi è un cane,per i finlandesi un gatto arrotolato, per i cinesi un topo, per i tedeschi una coda di scimmia.

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Il CubismoDall’impressionismo in poi, la storia dell’arte ha portato la ricerca pittorica ad esplorareterritori che, fino a quel momento, sembravano posti al di fuori delle regole. Già Manetaveva totalmente abolito il chiaroscuro, risolvendo l’immagine, sia plastica chespaziale, in soli termini coloristici.Le ricerche condotte dal post-impressionismo avevano smontato un altro pilastro dellapittura accademica: la fedeltà coloristica, come ad esempio in Gauguin.Era rimasto da smontare l’ultimo pilastro su cui era costruita la pittura accademica: laprospettiva. Ed è quando fece Picasso nel suo periodo di attività che viene definito«cubista».Già nel periodo post-impressionista gli artisti cominciarono a svincolarsi dalle ferreeleggi della costruzione prospettica. La pittura di Gauguin ha una risoluzionebidimensionale che già la rende antiprospettica. Ma colui che volutamente deforma laprospettiva è Paul Cezanne. Le diverse parti che compongono i suoi quadri sono quasitutte messe in prospettiva, ma da angoli visivi diversi e, di fatto, demoliscono ilprincipio fondamentale della prospettiva: l’unicità del punto di vista.Picasso, meditando la lezione di Cezanne, portò lo spostamento e la molteplicità deipunti di vista alle estreme conseguenze. Nei suoi quadri le immagini si compongono diframmenti di realtà, visti tutti da angolazioni diverse e miscelati in una sintesi del tuttooriginale, così da ottenere una rappresentazione «totale» e quindi mentaledell’oggetto.Il termine «Cubismo», dato a questo movimento, aveva un intento denigratorio e fuconiato dal critico francese Louis Vauxcelles che, recensendo alcune opere di GeorgesBraque, le descrisse come composte da forme cubiche.Il quadro che, convenzionalmente, viene indicato come l’inizio del Cubismo è «Lesdemoiselles d’Avignon», realizzato da Picasso tra il 1906 e il 1907.Subito dopo, nella ricerca sul Cubismo si inserì anche George Braque che rappresental’altro grande protagonista di questo movimento che negli anni antecedenti la primaguerra mondiale vide la partecipazione di altri artisti quali Juan Gris, Fernand Léger eRobert Delaunay.

1. Les demoiselles d’Avignon(1907, olio su tela, 243,9x233,7 cm, MoMA, NewYork)

Il quadro è stato realizzato tra il 1906 eil 1907. Il soggetto del quadro è lavisione di una casa d’appuntamento incui figurano cinque donne. InizialmentePicasso pensava di raffigurare settefigure, cinque donne e due uomini (unmarinaio e uno studente con un teschioin mano), raggruppate in un interno dipostribolo, con una natura morta, fiori,frutta e tendaggi.Successivamente eliminò uomini e fiori,lasciando solo la frutta in primo piano ei nudi femminili; ma di questi rimaseroquasi inalterati solo i due centrali.L’analogia più evidente è con i quadri

di Cézanne del ciclo “Le grandi bagnanti”, a cui Picasso si ispira per la figura in piedi adestra e per quella al centro, con le braccia ripiegate sulla testa. Ed è praticamente

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certo che Picasso modifichi continuamente questo quadro proprio per le sollecitazioniche gli vengono dalla conoscenza delle opere di Cézanne.

Analisi compositivaNella realizzazione delle figure centrali Picasso ricorda la scultura iberica, mentre nelledue figure di destra è evidente l'influsso delle maschere rituali dell'Africa che in quelperiodo conoscevano un momento di grande popolarità tra gli artisti europei.Le singole figure, costruite secondo il criterio della visione simultanea da più lati, sipresentano con un aspetto decisamente inconsueto che sembra ignorare qualsiasi leggeanatomica. Vediamo così apparire su un volto frontale un naso di profilo, oppure, comenella figura in basso a destra, la testa appare ruotata sulle spalle di un angoloinnaturale. Tutto ciò è comunque la premessa di quella grande svolta, che Picassocompie con il cubismo, per cui la rappresentazione tiene conto non solo di ciò che sivede in un solo istante, ma di tutta la percezione e conoscenza che l’artista ha delsoggetto che rappresenta.L’immagine si compone di una serie di piani solidi che si intersecano secondo angolazionidiverse. Ogni angolazione è il frutto di una visione parziale per cui lo spazio si satura dimateria cosi come i corpi annullando ogni separazione tra una figura e un’altra.

Linee, Colori e VolumiA differenza delle “Cinque bagnanti” di Cézanne, i cinque nudi femminili rappresentatida Picasso perdono le forma arrotondate: le forme essenziali delle due figure centrali,dipinte uniformemente in rosa con leggere variazioni di tono negli arti, sono segnate dalinee taglienti e spigolose; né ombreggiature né espedienti prospettici sono impiegatiper rendere i volumi. I volti appaiono disegnati con estrema chiarezza, benché stilizzati.In origine anche gli altri tre nudi erano dipinti in questo modo: ma improvvisamentePicasso cambiò registro, sconvolgendo la composizione. A determinarli fu l’incontrodell’artista con la scultura africana: il pittore fu conquistato dal carattere “razionale” ditale scultura, dal suo esprimere mediante convenzioni figurative concetti spiritualipregnanti, divenendo essa stessa manifestazione concreta di quelle forze sovrannaturali

di cui è al contempo rappresentazione. L’arte africana èun’arte della mente: essa come il cubismo rappresenta ciòche di un oggetto si sa, non ciò che appare ai sensi.Prima sovrappone il nero al rosa originario della testa disinistra, che rappresenta la fase intermedia fra le duecentrali e le due di destra, conferendole le sembianze diuna maschera. Poi in modo più radicale interviene sui volti esui corpi delle figure di destra, i quali risultano nettamentepiù angolosi degli altri, con tocchi di colore puro chedistinguono i piani che li compongono. Il nudo in piediappare sfaccettato, come intagliato in un tronco di legno. Ivisi presentano deformazioni grottesche, le teste sono

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fortemente modellate, con lunghi nasi stretti, a cuneo, appiattiti verso il lato del viso;nella donna in piedi, tocchi di verde creano le striature tipiche delle maschere africane,mentre il blu deforma il viso arancio del nudo accosciato. In quest’ultimo inoltre sonoinfranti i canoni della prospettiva lineare: pur essendo ripresa di tre quarti di schiena,sono contemporaneamente visibili il viso, un seno e la schiena.

Il cubismo viene solitamente diviso in due fasi principali: una prima definita «cubismoanalitico» ed una seconda definita «cubismo sintetico».

Il cubismo analitico ha inizio attorno al 1909.è caratterizzato da un procedimento di numerose scomposizioni e ricomposizioni chedanno ai quadri di questo periodo la loro inconfondibile trama di angoli variamenteincrociati.I piani si frantumano in frammenti e scaglie. Le masse solide e volumetriche cedono ilposto a un gioco ritmico di sfaccettature e angoli che smembra l'oggetto, e loricompone, quasi piatto, sulla tela, in una trama quasi astratta di elementi. Asottolineare l'importanza di questa trama è la povertà del colore, ridotto a pochesfumature di bruni, verdi, rossi e ocra, che danno una sensazione di monocromia.

Un opera emblematica del cubismo analitico è

2. Ma Jolie (1911, olio su tela, 100 x 65,4 cm, MoMA, New York)

Si tratta dell'opera che Picasso dedica al suonuovo amore Marcelle Humbert (Eva). Ilvezzeggiativo "MA JOLIE" compare nella tela e leparole sono il ritornello di una popolarecanzonetta d'amore dell'epoca intitolata"Chanson dernière". L'artista suggerisce questaassociazione musicale collocando una chiave diviolino accanto alla scritta.Ma Jolie era anche il soprannome di Picasso perla sua nuova amante Marcelle Humbert, la cuifigura è liberamente costruita utilizzando iltipico spostamento dei piani del cubismoanalitico. Questo è ben lungi dall'essere unritratto tradizionale di un’artista amata, ma cisono indizi per il suo contenutorappresentativo. La triangolare massa centraleindica la forma di una testa di donna e deltronco, e un gruppo di sei linee verticali in bassoal centro del dipinto rappresentano le corde diuna chitarra che la donna strimpella .Nelle opere di questo periodo cubista, Picasso eGeorges Braque impiegato diverse modalità dirappresentazione contemporaneamente: il

significato semantico( i caratteri in nero), il significato simbolico (la chiave di violino), el'astrazione formale (nella raffigurazione del suo soggetto) ."Ma Jolie" preannuncia per questo motivo la fase successiva, che impegnerà Picasso eBraque dal 1912 al 1915, quando i primi elementi, sottratti alla realtà e inseriti nelquadro , saranno proprio i caratteri tipografici.

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L'inizio del "cubismo sintetico" viene fissato in maniera discordante. Taluni lo fannocominciare verso la fine del 1910, altri attorno al 1912.La fase precedente comporta un'operazione di "analisi" dell'oggetto, che trova nellascomposizione la sua espressione principale.Questa fase, invece, si caratterizza per la "sintesi" dell'oggetto che viene ricostruitonella sua fisionomia essenziale, tenendo conto delle sue parti principali, senza vincoli diprospettiva, profondità. In effetti, le composizioni sintetiche si contraddistinguono perla loro piattezza e mancanza di volume.Nei quadri di Picasso e Braque di questo periodo fanno la loro comparsa anche caratteri,scritte, che hanno la funzione di arricchire il gioco ritmico della composizione. Iniziacosì quello scambio tra leggere e vedere che, iniziato dai surrealisti, verrà portatoavanti dai cubisti fino a raggiungere l'apice nel dadaismo.Per dare forza alle superfici pittoriche viene usata anche sabbia, mescolata al colore adolio. Per la prima volta nella storia dell'arte fanno la comparsa anche inserti di materialiparticolari, incollati alla superficie della tela: pezzi di corda, frammenti di giornali,sughero, carte da parati, carte da gioco, elementi di legno. Si parla di "papier collés" segli elementi incollati sono solo carta; nel caso in cui si utilizzano materiali vari si parladi "collage".

Un opera emblematica del cubismo sintetico è

3. Chitarra (1913, carboncino, matita, inchiostro e carta incollata, 66,3 x 49,5 cm, MoMA, New York)

Chitarra è uno degli esperimenti di com-posizione realizzati con la tecnica del papiercollé, in cui torna l’uso del colore.L’opera è costruita attraverso pureintersezioni di figure geometriche semplici,sagomate e modellate in modo da alludereall'oggetto rappresentato. La tecnica èsemplificata al punto da avvicinarsi più a unoschizzo che a un'opera conclusa. La lineacurva ricompare anche se è sempre associataallo strumento musicale. Accanto alcarboncino, materiale con il quale Picassoamerà molto lavorare, si innestano i mezziconsueti, quali giornali e carta da parati, veree proprie citazioni del vissuto quotidiano.Nonostante l'apparente freddezza di questacomposizione, troviamo anche in Chitarraelementi simbolici che rimandano all'esterno.I giornali ritagliati, in questa come in altreopere dello stesso periodo, raccontano spessodi episodi di guerra, manifestazioni pacifiste,scioperi ed episodi di violenza. In questa scelta filologica si può cogliere una precisaposizione ideologica.

Il tempo e la percezioneQuando il cubismo rompe la convenzione sull’unicità del punto di vista di fatto introducenella rappresentazione pittorica un nuovo elemento: il tempo.Per poter vedere un oggetto da più punti di vista è necessario che la percezione avvengain un tempo prolungato che non si limita ad un solo istante. È necessario che l’artista

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abbia il tempo di vedere l’oggetto, e quando passa alla rappresentazione porta nelquadro tutta la conoscenza che egli ha acquisito dell’oggetto.I quadri cubisti sconvolgono la visione perché vi introducono quella che viene definita la«quarta dimensione»: il tempo. Negli stessi anni, la definizione di tempo, come quartadimensione della realtà, veniva postulata in fisica dalla Teoria della Relatività di AlbertEinstein. Appare singolare come, in due campi diversissimi tra loro, si avverta lamedesima necessità di andare oltre la conoscenza empirica della realtà per giungere anuovi modelli di descrizione e rappresentazione del reale.L’introduzione di questa nuova variabile, il tempo, è un dato che non riguarda solo lacostruzione del quadro ma anche la sua lettura. Un quadro cubista, così come tantissimiquadri di altri movimenti del Novecento, non può essere letto e compreso con unosguardo istantaneo. Deve, invece, essere percepito con un tempo preciso di lettura. Iltempo, cioè, di analizzarne le singole parti, e ricostruirle mentalmente, per giungerecon gradualità dall’immagine al suo significato.