Le app

12
Comunicazione multimediale

Transcript of Le app

Comunicazione multimediale

Il Web non è statico, ma cambia nel tempo. Oggi siamo nella fase di transizione dal Web 2.0 al 3.0

Le app sono il perfetto esempio di questafase della comunicazione

Web 2.0"Il Web 2.0 è la rivoluzione del business

nell'industria informatica, causata dallo spostamento verso internet come piattaforma, e da un tentativo di capire le regole per il successo su questa nuova piattaforma. Il punto principale tra tutto ciò è questo: costruire applicazioni che sfruttando gli effetti della rete che migliorano man mano più persone le utilizzano"

Tim O’ Reilly

Da cui possiamo estrarre i seguenti punti chiave:- business nell'industria informatica,- Internet come piattaforma,- beta perpetuo.

Web 3.0“Le persone si continuano a chiedere cos'è il Web 3.0.

Penso che, forse, quando si sarà ottenuta una sovrapposizione della Grafica Vettoriale Scalabile - oggi tutto appare poco nitido, con pieghe ed increspature - nel Web 2.0, e l'accesso ad un Web semantico integrato attraverso un grosso quantitativo di dati, si potrà ottenere l'accesso ad un'incredibile risorsa di dati.”

Jeffrey Zeldman

Il Web 3.0 è l’evoluzione di internet in tuttele direzioni possibili, che potranno sfociare in:- trasformare il Web in un database cosa che faciliterebbe l'accesso ai contenuti da parte di molteplici applicazioni che non siano dei browser- sfruttare al meglio le tecnologie basate sull'intelligenza artificiale- il web semantico- il Geospatial Web- il Web 3D- il Web Potenziato- la realtà aumentata- la fusione dei poli

“APP” è una abbreviazione di “Applications”, applicazione.

Ma cos’è un’applicazione?

Il termine applicazione in informatica individua un programma o una serie di programmi in fase di esecuzione su un computer con lo scopo e il risultato di rendere possibile una o più funzionalità

WEB-BASED Applications

Applicazioni che utilizzano il web

- Divise su 4 livelli a seconda della loro dipendenza da internet - 0

1

2

3

Le App sono la stessa cosa, ma per dispositivi mobili

Il nome – ovviamente l’abbreviazione di “Applications” – è stato coniato dalla Apple e si è poi diffuso come termine generico

Le App sono software del tutto simili alle classiche applicazioni, ma che eliminano da esse il “superfluo”.

Sono più leggere anche perché dedicate ad una sola funzione.

Si dividono in

App nativeLe app native sono sviluppate appositamente per essere installate sulle specifiche piattaforme smartphone e tablet.In genere sono rese disponibili, gratuitamente oa pagamento, sui market i negozi virtuali, le vetrine digitali anche chiamate store

PRO: - Sfruttano al meglio i dispositivi e tutte le loro caratteristiche- Sono facili da commercializzare

CONTRO:- Sono costose da progettare- Devono essere distribuite tramite store e così i loro aggiornamenti- Devono essere progettate per sistema operativo

Si dividono in

Web AppLe web app sono accessibili tramite i browser di tablet, smartphone e palmari e sono in sostanza un collegamento verso una applicativo remoto.

PRO: - Non necessitano di istallazione né di distribuzione-Sono poco costose- Basta una progettazione per ogni sistema operativo

CONTRO:- Funzionano solo con internet- Sono più lente- Non interagiscono al 100% con il dispositivo- Sono difficili da distribuire

Si dividono in

App IbrideUna app ibrida è tipicamente una app nativa che ha comunque una parte web e che si adatta facilmente alle diverse piattaforme e diversi device mobili.(Il contenitore è una app nativa, i contenuti sono web-based)

PRO: - Pubblicabile sugli store-Contenuti aggiornabili ma funzioni device ben sfruttate- Costi di realizzazione contenuti

CONTRO:- Velocità limitata- Difficili da distribuire

il target a cui si punta (chi saranno i nostri utenti e che dispositivi mobili utilizzano);

i tempi e il budget di cui si dispone; le funzionalità che l'app deve avere

(quindi, ad esempio, come l'applicazione deve interagire con il device su cui deve essere ospitata).