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Le 7 cose che devi assolutamente sapere prima di acquistare un impianto fotovoltaico

di Gianni Coldesina

Questo e-book è una risorsa gratuita per gli iscritti al sito

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Non può essere utilizzato in altro modo senza l’autorizzazione

dell’autore

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Ciao,

mi chiamo Gianni Coldesina e sono titolare della

Delco Energy – Energia4you e lavoro nel settore

delle energie rinnovabili ed alternative. Aiuto le

persone ad abbattere i costi delle bollette di luce

e di gas.

Se stai leggendo questo e-book è perché anche tu vuoi tagliare i costi

energetici della tua casa, smettere di pagare bollette da incubo,

liberarti dai continui aumenti ed usare quei soldi per il benessere della

tua famiglia.

In questo e-book trovi informazioni sufficienti per conoscere in modo

adeguato l’argomento. E’ uno strumento utile per acquisire le

informazioni che ti serviranno per scegliere la persona giusta a cui

affidare la realizzazione del tuo impianto, evitandoti di finire in mano

ad aziende improvvisate ed inesperte.

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Sommario

1. COME DIMENSIONARE IL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO

2. LE PRATICHE BUROCRATICHE

3. MATERIALI

4. INSTALLAZIONE

5. REQUISITI DITTA INSTALLATRICE

6. MANUTENZIONE

7. IMPIANTO A COSTO ZERO

CONCLUSIONI

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1) COME DIMENSIONARE IL TUO IMPIANTO

FOTOVOLTAICO

Il sopralluogo tecnico è il primo passo fondamentale per

dimensionare il tuo impianto e deve essere fatto tenendo in

considerazione i tuoi consumi attuali e futuri, l’esposizione del tetto

(se è quello il luogo dove andrà installato l’impianto) e la superficie

utilizzabile disponibile.

a) Consumi

Il dato più importante è il “consumo annuo” che lo trovi nella

bolletta del tuo fornitore di energia elettrica ed è espresso in kWh.

Nell’esempio qui sotto è riportato un estratto della bolletta Enel con

evidenziato il dato che ti interessa

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Ora considera che 1 kWp di fotovoltaico installato nel nord Italia e

ben esposto produce mediamente 1.100 kWh annui quindi, se

come nell’esempio, il tuo fabbisogno energetico è di circa 3.400

kWh all’anno dovrai installare un impianto da 3 kWp

(3x1.100=3.300 kWh/anno).

Questo ragionamento vale se i tuoi consumi nei prossimi anni

resteranno invariati ma, se avrai aumenti importanti, devi tenerne

conto.

Quali? Ecco un esempio interessante...

Se sei tra i fortunati che vogliono e possono abbattere i costi di luce

e anche di riscaldamento allora sappi che questo è possibile e lo

puoi fare da subito.

Attualmente i costi del GAS, o peggio se usi GASOLIO o GPL, sono

diventati dei veri salassi e le previsioni vanno tutte verso un

aumento dei prezzi. Allora se non vuoi continuare a mettere mano

al portafogli è ora che cominci a renderti indipendente

energeticamente sfruttando le nuove tecnologie.

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Qui entrano in gioco le POMPE DI

CALORE.

La pompa di calore devi pensarla

come una caldaia elettrica che è

in grado di collegarsi al tuo

sistema di riscaldamento,

qualsiasi esso sia (radiatori in

ghisa, termoconvettori,

pavimento radiante, ecc.) ed

affiancare la tua caldaia esistente

o sostituirla completamente.

Nel caso di una casa di nuova costruzione o di una molto ben

isolata puoi eliminare completamente il gas e riscaldarti

elettricamente GRATIS!

Nel caso di una casa con qualche decennio alle spalle puoi

affiancare al tuo impianto tradizionale una pompa di calore e

RISPARMIARE fino al 50%!

N.B.: Questa ultima soluzione non sempre è percorribile e/o

vantaggiosa.

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Perché questo investimento abbia senso è necessario:

che venga fatto da un professionista un calcolo preciso del

fabbisogno energetico di casa tua

che la pompa di calore sia scelta in base al fabbisogno della

tua casa e se necessario integrarla al generatore esistente

che l’impianto fotovoltaico sia dimensionato in base ai

consumi che avrà la pompa di calore

Se anche uno solo di questi punti non viene rispettato...non avrai

risolto un bel niente, anzi! Probabilmente ti ritroverai a dover pagare

delle bollette più care di prima e oltretutto ad avere una casa fredda.

b) Esposizione

I pannelli producono corrente grazie all’irraggiamento solare, più

questo è maggiore e più sarà maggiore la produzione. Da questo

ragionamento è facile capire che il lato migliore per installare un

impianto è quello che “prende” il sole tutto il giorno, cioè quello a

SUD.

Poi in verità, grazie ai moderni pannelli, sono percorribili tutti gli

orientamenti che vanno da EST a OVEST e passano per il sud. Ne

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risulterà una piccola perdita di produzione che per le posizioni più

estreme est e ovest è di circa un -10% rispetto al sud.

Quello visto fino ad ora vale per la maggior parte dei tetti delle nostre

case, che di norma hanno inclinazioni di circa 20°. Per i tetti piani il

rendimento dei pannelli è del 90% rispetto al sud pieno.

Non sono da prendere in considerazione le falde inclinate ed esposte a

nord!

c) Superficie a disposizione

Per l’installazione sul tetto lo spazio occupato dai pannelli puoi usare

questa semplice regola:

1 kWp = 7 metri quadri

Quindi ti basta moltiplicare la potenza dell’impianto per 7 e otterrai la

superficie necessaria. Se prendiamo l’esempio di prima, per 3 kWp ci

vorranno 21 mq di tetto (3x7=21).

Tieni in considerazione che i pannelli hanno la dimensione di 1,70x1m

e quindi i mq devono essere realmente utilizzabili: non va bene se hai

una striscia di 15 metri larga 50cm!

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Poi considera le ombre.

Il pannello che va in ombra è un pannello che smette di produrre.

Rimane in questa condizione finche l’ombra non si sposta e non

ritorna a essere esposto totalmente al sole.

Per cui installazioni come nella foto che vedi sotto non vanno fatte!

(anche se mi capita di vederne)

E’ fondamentale in fase di progettazione tenere in considerazione le

ombre che andranno a formarsi sull’impianto durante l’anno e

calcolarne la produzione.

In definitiva in una abitazione di una famiglia media l’autoconsumo è

nell’ordine del 40% rispetto all’energia autoprodotta e la rimanente

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quota verrà immessa in rete beneficiando dello scambio sul posto.

Questo risultato più essere superato solo da chi vive la casa durante

tutto il giorno (ad es. casalinghe, lavoratori autonomi, pensionati

ecc.) oppure installando un SISTEMA DI ACCUMULO per

immagazzinare l’eccedenza di produzione ed usarla quando serve.

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2) LE PRATICHE BUROCRATICHE

Siamo nel paese delle pratiche e della carta e anche nel caso del

fotovoltaico il legislatore NON ci ha voluto risparmiare un po’ di

scartoffie.

Allora vediamo in sintesi l’iter da seguire:

a) Autorizzazione comunale

Per prima cosa dobbiamo avvisare il comune della nostra intenzione di

installare sul tetto di casa dei pannelli fotovoltaici, tramite una

comunicazione di attività edilizia libera o simili.

La regione Lombardia, come molte altre, richiede la presentazione

della pratica firmata digitalmente tramite il portale MUTA (Modello

Unico Trasmissione Atti).

Inoltre se l’installazione deve avvenire in una zona soggetta a vincoli

come ad esempio: un centro storico, all’interno di un parco o di una

zona protetta per motivi paesaggistici la cosa diventa più complicata.

Bisogna fare una pratica ambientale paesaggistica e passare

attraverso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesistici con

tempi che vanno da 60 a 120 giorni prima di poter installare

l’impianto.

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b) Gestore di rete

Tutto si svolge tramite portale informatico tra l’azienda a cui affiderai

il lavoro e il gestore di rete (Enel distribuzione). In estrema sintesi e

semplificando molto ecco quello che avviene:

Deve essere inoltrata una richiesta di preventivo al gestore di

rete per connettere il proprio impianto alla rete nazionale.

Il preventivo arriva in circa 30 giorni e una volta saputo il costo

lo si può accettare.

A installazione ultimata, si comunica la fine lavori e si attende la

data della connessione che verrà decisa da Enel ed avverrà nel

giro di una decina di giorni.

c) GSE

Ora che l’impianto ha iniziato a produrre energia è venuto il momento

di occuparsi della parte che riguarda il GSE (Gestore dei Servizi

Energetici), quindi dalla presentazione della richiesta per lo scambio

sul posto fino alla firma della convenzione.

Insomma... a lavoro finito dovrai fare posto nella tua libreria per un

bel raccoglitore dove saranno archiviati tutte le pratiche del tuo

impianto fotovoltaico

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3) MATERIALI

I materiali che compongono il tuo impianto devono essere di qualità e

si è soliti pensare che i prodotti che arrivano dalla Germania siano i

migliori e quelli importati dalla Cina i peggiori ma, questo in realtà,

è una falsa verità!

Come saprai tutti i moduli fotovoltaici hanno al loro interno delle celle

di silicio, che sono il cuore del pannello e queste vengono prodotte

tutte nei paesi asiatici. In Europa non esiste nessuna azienda che

produce la cella vera e propria (wafer) ma sono tutti “assemblatori”.

Ora questo NON vuol dire che i moduli asiatici sono uguali a quelli

prodotti in Europa.

L’unico modo per comparare dei pannelli fotovoltaici è quello di

confrontarne le scheda tecniche, ma se non sei un tecnico, che ti

piaccia o meno, difficilmente riuscirai a interpretale.

Personalmente sono un sostenitore del Made in Italy e preferisco

avere un rapporto diretto con le aziende che mi forniscono i materiali,

a patto che il prodotto abbia standard qualitativi elevati.

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Altro indice di affidabilità sono le garanzie e le certificazioni del

prodotto: più le garanzie sono lunghe e performanti più puoi stare

sereno, logicamente se l’azienda è conosciuta e consolidata.

I moduli hanno due garanzie:

Garanzia sui difetti di fabbrica, di solito è di almeno 10 anni

Garanzia sulla resa, di solito viene garantita nei primi 10 anni

una perdita sulla resa che non deve superare il 10% e nei

successivi 15 anni una perdita sulla resa che non deve superare

il 20%

In molti casi le aziende offrono garanzie maggiori.

Ma l’impianto non è composto solo dei pannelli, ci sono anche:

Inverter

Quadri elettrici e cablaggi

Strutture di fissaggio

L’inverter svolge un ruolo fondamentale nell’ impianto: trasforma la

corrente continua che arriva dai pannelli in corrente alternata (quella

che usano i nostri elettrodomestici). Durante la trasformazione ci sono

delle perdite che sono tanto minori quanto maggiore è la qualità

dell’inverter.

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Quindi anche la scelta dell’inverter sarà fondamentale.

La garanzia di questo componente di solito è di 5/10 anni ma

estendibile fino a 20 anni.

Per il resto dell’impianto la garanzia generica è di 2 anni.

Le migliori aziende installatrici offrono ai propri clienti la possibilità di

sottoscrivere polizze assicurative che coprono i danni e i guasti a tutte

le apparecchiature elettriche dell’impianto, con una spesa molte volte

inferiore rispetto alle estensione delle singole garanzie. E’ una

opportunità da tenere in considerazione perché spesso viene

affiancata da garanzie che proteggono da danni provocati da eventi

naturali (es. incendio, bufera, correnti elettriche), dall’uomo (es. atti

vandalici, dolosi o terroristici) e risarciscono per danni procurati a

terzi.

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4) INSTALLAZIONE

L’installazione è divisa in due parti:

a) Strutture e pannelli montati in esterno

b) Inverter, quadri e cablaggi installati di solito in interno

Posa struttura e pannelli

La posa della struttura sulla quale verranno staffati i pannelli è la fase

più delicata dell’installazione. Se non viene fatta in modo corretto si

rischia di ritrovarsi con delle infiltrazioni nel tetto e con dei secchi

disseminati per casa per raccogliere l’acqua che piove giù dal soffitto.

Bisogna evitare, dove possibile, qualsiasi tipo di staffaggio che

comporta la foratura della tegola, perché creerei un possibile accesso

all’acqua e non esiste silicone, pasta adesiva o altro che resistono per

i molti anni durante i quali l’impianto deve stare sul tetto esposto al

sole, freddo, ghiaccio e neve.

Ripeto, la copertura NON deve essere MAI forata.

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Quindi installazioni come nella foto qui sotto VANNO EVITATE.

Una installazione corretta si realizza fissando una staffa al sottotetto

con dei tiranti la quale uscendo dal tetto nella parte finale permette il

riposizionamento originale della tegola, evitando il passaggio

dell’acqua. In base al materiale del sottotetto, legno o cemento, si

utilizzano tiranti e staffe progettate e realizzate appositamente.

Nella foto qui sotto trovi un esempio.

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Una installazione fatta in questo modo richiede anche maggior tempo

per cui diffida da chi ti dice che installa un impianto in “solo” un

giorno o si vanta della velocità nel realizzare il lavoro.

Nei TETTI PIANI dove non è possibile forare il manto

impermeabilizzante, per i motivi che abbiamo visto sopra, si utilizzano

sistemi con zavorre o sistemi brevettati che permettono di posizionare

i moduli con inclinazioni variabili a seconda delle necessita.

Nella foto qui sotto un sistema che non usa zavorra ed evita di

aumentare il carico strutturale dell’immobile e ha le stesse

caratteristiche di resistenza al vento.

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Inverter, quadri e cablaggi

Dell’importanza e della garanzia dell’inverter ne abbiamo già parlato

nella sezione precedente.

MA la qualità NON E’ SUFFICIENTE

Bisognerà dimensionarlo in modo corretto, bilanciare bene le stringhe

e dividerle sugli MPPT se necessario.

Cos’è un MPPT?

In parole semplici è l’ingresso dove

vengono collegati i moduli

dell’impianto e se l’impianto è su 2

falde (tetti) e quindi ha due

esposizioni differenti, l’inverter deve

avere 2 MPPT, in modo da poter

gestire indipendente queste due

falde, con pannelli che devono essere

ben distribuiti tra le due, pena una

riduzione della produzione di energia

dell’impianto.

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Oltre all’inverter devono essere presenti un quadro per la corrente

continua, uno per la corrente alternata e la morsettiera per la messa

a terra.

All’interno dei quadri ci sono sezionatori che servono a staccare

l’impianto al bisogno (ad es. in caso di manutenzioni).

Scaricatori di sovratensione e fusibili che proteggono il tuo impianto

da scariche atmosferiche o sovratensioni e “salvano” il tuo inverter.

NON sottovalutare questo aspetto: qualche euro speso per quadri ben

fatti, con materiali di qualità ti mette al riparo dal dover sostituire il

tuo prezioso inverter!

Meglio cambiare un fusibile che l’inverter!

Se vuoi stare tranquillo e non dover chiamare l’assistenza al primo

sbalzo di tensione perché hai l’impianto fuori uso chiedi sempre che

vengano installate queste protezioni.

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5) Requisiti ditta installatrice

Il boom del fotovoltaico negli anni passati ha fatto nascere molte

aziende e di conseguenza molti installatori o improvvisati tali, tant’ è

che anche il postino del mio quartiere, quando aveva finito il suo

lavoro, andava ad aiutare suo cugino ad installare pannelli.

Poi passati i conti energia, finita l’incentivazione e i mega impianti

molte aziende hanno chiuso e ora i loro clienti hanno disservizi e

mancanza di assistenza post-vendita.

Allora cosa mi deve garantire l’azienda installatrice?

Innanzitutto evita aziende che mandano venditori e non tecnici

a fare i sopralluoghi.

Mi spiego meglio: molte delle strategie di vendita delle aziende, anche

molto famose, sono quelle di preparare “pacchetti” già pronti da

vendere mettendo in secondo piano le esigenze del cliente, senza

tener conto di tutta la parte tecnica che, come hai visto nei capitoli

precedenti, è fondamentale. A loro non interessa capire il tuo

problema e cercare la soluzione più adatta per te ma, semplicemente

venderti un “prodotto”, fosse anche un finanziamento (chi ha avuto a

che fare con personaggi simili sa di cosa sto parlando, per gli altri...

fuggite gente, fuggite!)

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Un aspetto da non trascurare è la SICUREZZA, vista la particolarità

del lavoro (bisogna installare pannelli su un tetto).

Se poi:

o non hai problemi ad avere degli operai sul tetto in ciabatte

o non hai idea di cosa sia un piano operativo di sicurezza (POS)

o non ti interessa se il DURC è regolare

Allora non sai che...

1) Se dovesse accadere un incidente in cantiere sei responsabile

come il titolare della ditta che esegue il lavoro.

Saranno un mare di problemi legali e burocratici e le ditte di

solito sono assicurate per queste evenienze...e tu?

2) In caso di controllo da parte dei molti uffici preposti (tecnico,

ambiente, sicurezza, fiscale ecc.) vale la stessa regola di prima e

la legge non ammette ignoranza (in senso letterale).

Ciliegina sulla torta, molto spesso l’installazione viene data in

SUBAPPALTO.

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L’azienda A vende l’impianto al cliente con il quale stipula un

contratto.

Poi l’azienda A per aumentare i propri guadagni... si hai letto

bene...aumentare i guadagni... dà il cantiere in subappalto all’azienda

B che effettua l’installazione.

Se un’ azienda esternalizza il lavoro lo fa principalmente per un

motivo:

VUOLE ABBASSARE I COSTI DI INSTALLAZIONE

Quindi l’azienda A è costantemente alla ricerca di aziende disposte a

fare prezzi stracciati perché hanno poco lavoro o come dicono al sud

“si arrangiano” (in entrambi i casi sicuramente non saranno tra le più

qualificate, altrimenti il lavoro lo avrebbero).

In questo caso TU CLIENTE HAI UN PROBLEMA.

L’azienda B che accetta il cantiere seppur competente deve fare il

lavoro di fretta perché viene pagata poco, altrimenti ci rimette lei o

nella peggiore delle ipotesi ti ritrovi sul tetto persone che alla prima

difficoltà non hanno ne il tempo ne le competenze per fare un lavoro

ben fatto.

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E’ bene scegliere aziende che l’installazione la fanno sempre con

personale interno, manodopera specializzata che viene premiata

in base alla qualità del lavoro.

Queste persone non hanno interesse a finire prima un cantiere per

passare a quello successivo, perché un lavoro fatto male dove poi

bisogna ritornarci, anche a distanza di tempo, costa di più che farlo a

regola d’arte mentre si è già sul posto, senza contare la brutta figura

verso il cliente (CI DEVONO TORNARE LORO) e verso il proprio datore

di lavoro che li paga a fine mese.

Quanto detto è importante anche nella ASSISTENZA POST-VENDITA:

se negli anni avrai bisogno di assistenza chiamerai la ditta dalla quale

hai comprato l’impianto (azienda A) ma non sai chi ti manderà a

controllare l’impianto (azienda B). Saranno persone che non hanno

mai visto la tua casa, non installano e cablano gli impianti in quel

modo e magari non hanno mai usato i prodotti che hai tu.

Spesso A e B si scaricano “le colpe” una con l’altra, tanto non

lavorano più insieme o peggio hanno questioni passate irrisolte e al

cliente, nel frattempo, l’assistenza non la fa nessuno!

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6) MANUTENZIONE

La manutenzione nel fotovoltaico NON è “normata” cioè non ci sono

leggi che obbligano il cliente a una manutenzione annuale o cose

simili come avviene ad esempio nel controllo delle caldaie.

Detto questo va precisato che è un intervento POCO COSTOSO in

quanto non ci sono organi in movimento e quindi soggetti ad usura.

La manutenzione serve per mantenere il sistema efficiente e si

divide in 2 tipi:

La manutenzione ordinaria:

Prove inverter e protezioni

Verifica componenti elettrici

Pulizia apparecchiature elettriche

Pulizia dei moduli fotovoltaici

Controllo integrità della struttura di ancoraggio dei moduli

Verifica della produzione tramite apposito strumento

La manutenzione straordinaria:

La riparazione e la sostituzione dei componenti dell’impianto

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Quando?

La manutenzione ordinaria è preferibile farla all’inizio della primavera

prima che l’impianto inizi a produrre un modo significativo. Lo sporco

che si deposita sui moduli diminuisce la resa dei pannelli ed è

fondamentale tenere pulite le superfici vetrate.

Più il pannello sarà pulito più l’impianto produrrà energia.

La manutenzione straordinaria avverrà a chiamata dal cliente oppure

nel caso di segnalazione da parte del sistema di monitoraggio remoto,

se è installato un controllo di questo tipo.

Ogni quanto?

In realtà non esiste una risposta che sia valida per tutti. Dipende

dall’inclinazione dei moduli, da dove sono installati (città, periferia,

cascina, ecc.).

La cosa che si deve fare è controllare la superficie dei moduli,

verificarne le condizioni e tenere sotto controllo la produzione

dell’impianto.

Se l’azienda che ha fatto l’impianto è vicino a voi può darsi offra

controlli gratuiti. Io, ad esempio, non dico mai di no ad un cliente che

mi offre un buon caffè

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7) Impianti a costo zero

Gli impianti a costo zero intesi come: io ho un tetto che metto a

disposizione a una azienda che fa l’impianto e per i prossimi 20 anni

avrò l’energia gratis NON ESISTONO.

Diffida da chi ti offre soluzioni di questo genere: è un improvvisato,

molto spesso un “venditore di fumo” e non un esperto del settore.

Se invece si intende affrontare la spesa dell’impianto anziché con soldi

propri ma tramite un finanziamento che posso pagare usando, in

un’ottica annuale, il ricavo economico derivante da detrazione fiscale,

riduzione della bolletta e scambio sul posto la COSA E’ POSSIBILE.

In questo caso è ancor più fondamentale dimensionare in modo

corretto l’impianto in base ai consumi ed, in base ai rendimenti,

decidere la rata più idonea.

Facciamo un esempio:

impianto da 3 kWp => costo 6.800 €, finanziamento a 10 anni con

rata mensile da 79 € (con un TAEG del 8%)

La produzione dell’impianto con una buona esposizione negli anni sarà

di media di 3.450 kWp (stando con i piedi per terra).

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Una famiglia italiana nel nord Italia statisticamente riesce ad auto

consumare il 40% della produzione e il restante lo immette in rete

utilizzando lo scambio sul posto.

Tramite la detrazione fiscale del 50% riesco ad ottenere un rimborso

di 340€ annui, per 10 anni.

Il risparmio in bolletta grazie all’autoconsumo del 40% è di 303,60 €

considerando il costo della energia di 0,22 € al kWh

Il restante 60% della produzione che immetto in rete, attraverso lo

scambio sul posto, ci renderà 269,10 € considerando il contributo in

conto scambio di 0,13 €/kWh

Tirando le somme il vantaggio economico sarà di € 340 (detrazione

fiscale) + € 303,60 (risparmio in bolletta) + € 269,10 ( scambio sul

posto) = Totale € 912,70

Il costo annuale del finanziamento è di 12 rate x € 79 = € 948 totale

anno

Quindi annualmente l’impianto si ripaga quasi da solo e finiti gli anni

di finanziamento il ricavo resta completamente te e dopo i primi 25

anni avrà generato un guadagno di circa € 8.500

Se l’impianto venisse acquistato senza finanziamento il ricavo alla fine

dei 25 anni ammonterebbe a oltre € 16.000.

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A conti fatti è un investimento che rende circa il 10% ogni anno!

....da far impallidire i rendimenti di Bot, CTZ, e simili... e già dal primo

mese si vedono i vantaggi in bolletta, senza dover aspettare scadenze

di anni per incassare i guadagni.

In realtà tutto questo diventa ancora più redditizio se si riescono a

utilizzare alcuni elettrodomestici durante in giorno invece che di sera

o notte (perché incremento l’autoconsumo) ed ancor più vantaggioso

se l’energia prodotta la uso per tagliare altri costi come, ad esempio,

il riscaldamento!

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CONCLUSIONI

Riassumendo, il fotovoltaico è quanto di meglio tu possa fare se:

Vuoi abbattere i tuoi consumi ed incamminarti sulla strada della

indipendenza energetica

Sei disposto ad investire i tuoi soldi in una soluzione

decisamente più redditizia delle bollette che oggi continui a

pagare

Vuoi metterti al riparo dai futuri aumenti

Vuoi aumentare il valore alla tua casa

Se sei arrivato fin qui immagino ti sia fatto una idea di come lavoro

ma prima voglio dirti cosa NON POSSO fare per te:

NON FACCIO PREVENTIVI SENZA UN SOPRALLUOGO

se cerchi un preventivo e pretendi che io lo faccia guardando la

tua casa da Google maps o indicandomi la potenza della caldaia,

ecc. ti dico subito che non posso aiutarti. Nessuna installazione è

uguale a un’altra, ogni cliente ha le sue esigenze, usa gli

impianti in modo diverso e vuole cose diverse.

NON UTILIZZO PRODOTTI ANONIMI O DI BASSA QUALITA’

Nel nostro settore la qualità è fondamentale: le performance dei

prodotti devono essere alte per mantenere i consumi bassi, la

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manutenzione deve essere ai minimi termini e le macchine

devono durare nel tempo per farti guadagnare il più possibile

con l’investimento iniziale.

NON POSSO FARTI UN PREZZO IL PREZZO PIU’ BASSO SUL

MERCATO

Quindi se pensi che una soluzione valga un’altra, che un

prodotto scadente sia come uno di qualità, che una installazione

fatta come si deve non conti, che l’assistenza bene o male la

danno tutti e stai cercando il prezzo…beh mi dispiace ma non

posso esserti di aiuto.

Ecco invece Cosa POSSO fare per te:

Verrò di persona, GRATIS E SENZA IMPEGNO, a casa tua ad

analizzare i tuoi consumi, la situazione attuale della tua casa, per

individuarne i problemi e, quando le condizioni lo permetteranno,

troveremo insieme la soluzione più adatta a te.

Individuerò per te i PRODOTTI PIU’ ADATTI ALLE TUE ESIGENZE,

evitandoti di commettere l’errore di focalizzarti completamente sul

prodotto ignorando altri fattori come: età degli impianti, costi di

gestione ecc. che non ti permetterebbero di valutare a 360° il tuo

problema.

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OFFERTA IMMEDIATA. Nella maggior parte dei casi sarò in grado di

darti una valutazione dei tuoi consumi e la soluzione per risolvere il

tuo problema ed inizierai a beneficiare da subito dei vantaggi delle

nuove tecnologie, anche attraverso finanziamenti personalizzati se ce

ne fosse l’esigenza.

NESSUNA PERDITA DI TEMPO. Tu non dovrai preoccuparti di nulla.

Penserò io ai vari permessi in comune, domande presso enti, pratiche

per detrazioni fiscali, ecc. insomma non dovrai perdere tempo. Io so

quanto il tuo tempo sia poco e prezioso!

In più avrai a DISPOSIZIONE UN NEGOZIO reale “su strada” a

Vigevano dove potrai recarti per avere consigli, informazione,

assistenza guardando il tuo interlocutore negli occhi. Nessuna

telefonata a call center dove parleresti con la solita centralinista

anonima che non ti conosce e che, al primo problema che si

presenterà, ti dirà che i tecnici sono impegnati, costringendoti a

lunghe attese telefoniche o a dover richiamare di nuovo.

Insomma... Tu non dovrai preoccuparti di nulla...

e se ancora non bastasse...

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Ecco le testimonianze di alcune persone che mi hanno concesso la

loro fiducia:

Bignamini Riccardo:

“...Una nota di elogio a tutte le persone che hanno

lavorato alla realizzazione dell’impianto, dal Sig.

Gianni al Geometra che si è occupato delle pratiche

ambientali, ai bravissimi installatori ( che hanno

lavorato seguendo tutte le procedure di sicurezza )

a chi ha fatto tutta la parte burocratica e mi

rispondeva con puntualità e professionalità a

telefonate ed e-mail. IN UNA PAROLA SERIETÀ.

Una ditta da consigliare ad amici e conoscenti.

Sono disponibile per fornire dettagli sul mio

impianto a chi lo volesse”

Marco Paveri:

“...Coldesina ci è sembrato preparato e

competente, ci ha spiegato in modo semplice e

chiaro sia il funzionamento che i vantaggi che

avremmo avuto, sapendo rispondere in modo

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esauriente ad ogni nostra domanda.

Gli installatori sono stati professionali e cortesi ed

hanno avuto attenzione nel fare i lavori.

Sono stati rispettati i tempi che mi aveva

preventivato, come indice di soddisfazione direi che

siamo molto soddisfatti...”

Mariella Favarin:

“... Gianni si presenta con competenza e sicurezza,

non promette cose “mirabolanti” ma la realtà: la

cosa migliore è che ti senti sempre “seguito” in ogni

fase dal progetto all‘installazione. Tempi rispettati

perfettamente e ragazzi “installatori” precisi,

puntuali, ordinati e simpatici!...”

Se vuoi leggere la testimonianza completa di Riccardo, Marco e

Mariella o di altri clienti clicca qua

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Spero che questo libro ti abbia aiutato ad approfondire l’argomento

fotovoltaico e ti abbia fornito le informazioni che desideravi.

Ma se vuoi saperne di più o se vuoi un incontro con me per una

analisi dei tuoi consumi lasciami i tuoi dati cliccando qui

Ti contatterò per approfondire le tue esigenze.

A presto.

Gianni Coldesina