Le 7 competenze chiave per essere Leader nella modernità

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MANAGERIALE

Le 7 competenze chiave per essere Leader nella modernità

Per maggiori informazioni: Serena Buzzisbuzzi@cfmt.it T. 02 540 63101 Valentina Chiaramontevchiaramonte@cfmt.itT. 06 504 3053

Accedi al sito per visionare le edizioni in pro-gramma e le date a calendario: puoi iscriverti al percorso per intero o a singoli moduli di tuo interesse, anche su sedi differenti.

La partecipazione al progetto è gratuita e riservata ai dirigenti associati in regola con il versamento degli appositi contributi.

MANAGERIALE

Nel contesto di una realtà ambigua, contraddi-toria e in costante accelerazione e cambiamen-to, il percorso formativo Gymnasium manage-riale, è stato pensato per fornire ai manager momenti di condivisione e strumenti in grado di rispondere efficacemente alle trasformazioni in atto nelle organizzazioni.

Il Gymnasium rappresenta, fin dall’antichità, il luogo in cui ci si allena in agilità e forza per potenziare mente e corpo, tecnica e strategia, per bilanciare azione e pensiero critico ed inno-vativo, migliorare le performance e accrescere energia diventando “autori del proprio futuro”.

“Si ha la sensazione che vengano giocati molti giochi contemporaneamente, e che durante il gioco cambino le regole di ciascuno.Questa nostra epoca eccelle nello smantellare le strutture e nel liquefare i modelli, ogni tipo di struttura e ogni tipo di modello, con casualità e senza preavviso.” Zygmund Bauman

IL PERCORSO PER ECCELLERE

DIAGNOSI PRELIMINARE E VERIFICA DELL’APPRENDIMENTOPer verificare l’apprendimento delle capacità chiave oggetto del percorso, ti offriamo l’op-portunità di fruire di un Assessment online, basato sulla compilazione di Questionari com-portamentali. La compilazione è suddivisa in tre blocchi da venti minuti che possono essere completati in tempi diversi. Seguirà un Report personale, che fornisce un riscontro di facile in-terpretazione e di elevata utilità per sviluppare la propria managerialità.

PALESTRAIl percorso si compone di 7 giornate di workhop in aula che consentono di concentrarsi ed al-lenarsi su ciascuna capacità chiave: Gestione dei team, Integrazione organizzativa, Creati-vità, Pensiero prospettico, Decisione, Innova-zione, Gestione dei conflitti. Ciascun modulo è frequentabile singolarmente e non esiste pro-pedeuticità.

METODOLOGIALa metodologia didattica si basa principalmen-te su esercitazioni, role play, self essessment e soprattutto sulla continua interazione tra parte-cipanti e docenti, con il fine di condividere casi reali e soluzioni originali.

ALLENAMENTO INDIVIDUALE E COACHINGA seguito di ogni giornata d’aula, e quindi dopo aver acquisito tecniche e strumenti pratici con cui lavorare fin da subito, per chi ne farà richiesta, sarà possibile fissare un incontro di coaching individuale con il docente di ciascun modulo (effettuabile tramite telefono o Skype) durante il quale si potranno verificare i progres-si ottenuti e concordare una strategia di conso-lidamento.

A CHI È DIRETTOIl percorso è rivolto ai manager con un’espe-rienza professionale elevata che abbiano in-teresse a potenziare le capacità strategiche del ruolo ricoperto e crescere in manageria-lità e Leadership.

FACULTYUMBERTO TOTTIConsulente esperto di managerialità, ex ma-nager e fondatore di Dinamo Leadership. Da 30 anni aiuta le organizzazioni a sviluppare una Leadership che acceleri i risultati di busi-ness: leadership rotonda, in a matrix, per pro-fessional, Italydership, leadership agile, Ibrida e Phygital.

FLAVIA SIMEONEConsulente esperta di organizzazioni e Le-adership, ha un passato come HR Manager in azienda. Per sostenere la crescita delle im-prese e dei manager ha progettato interventi di sviluppo organizzativo, di change mana-gement e di valorizzazione delle competenze individuali.

RAFFAELLA PEDERNESCHIConsulente di processi creativi di innovazione. Ha portato tra i primi in Italia, circa trent’anni fa, la pratica della creatività nelle aziende. Applica il metodo alla formazione per svilup-pare l’intelligenza-competenza creativa a tutti i livelli dell’organizzazione e alla risoluzione di sfide innovative di importanza strategica di processo, prodotto, servizio, modello di busi-ness.

GIAN CARLO COCCOFondatore e Presidente di Gian Carlo Cocco Sagl. e in passato di Ideamanagement srl., at-tualmente Professore a contratto alla Facoltà di Economia dell’Università e-Campus di No-vedrate, coordina progetti di consulenza e di formazione sulla valorizzazione del capitale umano d’impresa, sullo sviluppo dei processi di innovazione e sulle neuroscienze applicate al management.

L’ERRORECREATIVOSbagliando si innova!

L’errore rappresenta un momento costitutivo dell’apprendimento, dà origine ad indagini più precise ed è l’elemento motore della conoscen-za. Il nuovo è infatti il risultato di un processo di ricerca-sperimentazione che procede per prova ed errore. Nel contesto attuale, le aziende competitive sono quelle in cui l’errore non viene penalizzato, e il processo innovativo non è costantemente rallen-tato dal timore di sbagliare. Si può dunque prova-re consapevolmente a sbagliare e fare dell’errore una fonte di ispirazione per il nuovo?

I RISULTATI ATTESI“Sospendere il giudizio” razionale a fronte di fe-nomeni e idee erranti rispetto a schemi e categorie “giuste” del pensiero.Svelare l’idea nuova celata nell’errore, riconoscen-do nell’errore una possibile fonte di ispirazione per generare nuove opportunità.Serendipità: il coraggio di “deviare” per imbattersi nel nuovo.Permettersi e permettere alle proprie persone coin-volte nei processi innovativi di sbagliare.Ipotizzare idee, metodi, azioni specifiche per valo-rizzare gli errori nella propria organizzazione.

DAL TEAM TRADIZIONALE AL TEAM “AGILE”L’agilità, vera forza dei team

Come cambiano i team in un mondo veloce, con-traddittorio che chiede ai leader la capacità di montare e rimontare gruppi per generare soluzioni pratiche ed innovazioni?Come costruire e ricostruire la magia che consente di muoversi al ritmo della modernità?Quali abitudini dobbiamo cambiare per moltiplica-re i punti di vista diventando bravi ad includere le persone?

I RISULTATI ATTESIIdentificare i trend delle trasformazioni in atto ed i nuovi spazi organizzativi in cui lavorano i team.Costruire team agili, veloci ed adattabili.Capire chi sono i componenti della squadra.Trasformare i team paludati, giudicanti, alfa... in team agili.Identificare i rischi dei team omogenei: come lascia-re spazio alla diversità.

NETWORKING, RELAZIONI E CONNESSIONIIl potere dei rapporti autentici

Come cambiano le relazioni al tempo dellatrasformazione digitale? I nuovi strumenti hanno preso il sopravvento, nel modo di comunicare, più immediato, veloce, guidato prevalente-mente dall’utilità e dall’opportunismo. Viviamo il paradosso di poter avere infinite relazioni e connessioni e, al tempo stesso, la sensazione di essere soli, perché l’eccesso di relazioni ci segnala che, in realtà, non tutti i rapporti sono autentici. Creare reti interne ed esterne alle organizza-zioni è perciò oggi una reale esigenza.

I RISULTATI ATTESIComprendere l’impatto delle trasformazioni digitali sui modelli di relazione. Riconoscere le regole per creare reti di relazioni interne ed esterne efficaci.Sperimentare come costruire il network relazionale più adatto alle proprie finalità. Individuare i criteri e gli strumenti per valutare la forza della propria rete relazionale presente e pro-gettare quella futura.

LA SFIDADELLA CREATIVITÀPensare e agire fuori dagli schemi

In contesti in continuo mutamento, come quelli attua-li, il modulo intende innescare processi di innovazio-ne nella direzione della propria evoluzione profes-sionale e personale, ingaggiando una “sfida” che attraverso esercizi di creatività ci restituisca indipen-denza da pensieri stereotipati ed energia proattiva. Infatti, laddove ci sono stereotipi, non c’è spazio per l’innovazione.

I RISULTATI ATTESIRiconoscere gli stereotipi che in forma nascosta ci dirigono e ostacolano la nostra creatività.La sfida agli stereotipi: “giocare” a decostruirli e superarli.Riappropriarsi appieno del ruolo di “autori creativi” per agire con sempre maggiore efficacia lasciando un segno autentico.Ipotizzare creativamente modelli sostitutivi agli stere-otipi e immaginarne le conseguenze pratiche nella propria realtà professionale.

CONFLITTI E MODERNITÀDalle tensioni interpersonali alla risoluzione comune

I conflitti all’interno delle organizzazioni in cam-biamento diventano, nel contesto dell’ambiguità della modernità, esplosivi o potenzialmente tali e richiedono ai Leader un allenamento intensivo per lo sviluppo di un alto quoziente sociale ed emotivo, necessario per aumentare il benessere organizzati-vo, personale e la propria Leadership.

I RISULTATI ATTESIEssere consapevoli del possibile aumento dei conflitti nella modernità senza colpevolizzarsi.Riconoscere le origini dei conflitti e capirne la natura cognitiva, emotiva, esterna, interna.Affinare strategie e tecniche di gestione dei differenti tipi di conflitto.Acquisire tecniche e consigli per prevenire le situazioni potenzialmente conflittuali.Affrontare i conflitti con noi stessi e le situazioni congelate.

IL PENSIEROPROSPETTICOE STRATEGICOL’approccio “antifragile” per affrontare l’inatteso

Nello scenario attuale diviene essenziale com-prendere come trarre vantaggio dagli impre-visti e dagli errori, applicando processi cogni-tivi, emozionali e istintivi come antidoto per immaginare e applicare percorsi strategici in grado di “far prosperare nel disordine”. La nostra propensione a giudicare im-mediatamente e trovare il significato di quello che accade, ostacola la nostra ca-pacità di essere consapevoli di quello che re-almente accade, soprattutto nei confronti dei mercati turbolenti e imprevedibili.

I RISULTATI ATTESISuperare le preoccupazioni e le ansie affron-tando i “cigni neri”.Sperimentare come riuscire a “navigare nel disordine”.Comprendere e riprodurre i percorsi mentali per conciliare le facoltà cognitive, emozionali ed istintuali.Sviluppare l’antifragilità per aumentare i mar-gini di manovra davanti alle minacce.

DECIDEREIN UN MONDOAMBIGUOLiberi di scegliere

Il nostro mondo ci chiede di decidere sempre più rapidamente ed efficacemente su questioni nuove, eterogenee ambigue e paradossali, chie-dendoci di essere veloci nel ricomporre le con-traddizioni.Riconoscere il passaggio da uno spazio decisio-nale definito unilateralmente ad uno in cui agi-scono una pluralità d’interlocutori, modificando il perimetro di gioco, diventa perciò essenziale.

I RISULTATI ATTESIComprendere come l’incertezza della Moder-nità e i Big Data impattano sul nostro modo di prendere decisioni.Riflettere sulla propria capacità decisionale per utilizzare appieno i tre sistemi: cognitivo, emotivo e intuitivo.Introdurre il tema della libertà in opposizione al giudizio, della flessibilità cognitiva in alter-nativa alla rigidità dei modelli e dei processi.Comprendere il pensiero critico e conoscere strumenti e metodi per svilupparlo.

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