LE 4 ERE DELL'INTER
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8/2/2019 LE 4 ERE DELL'INTER
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LE 4 ERE DELLINTER
Anni 1930-39
La prima Inter di livello mondiale stata quella degli anni 30-38 del secolo XX. Quella, perintenderci, di Meazza. Ma anche quella di De Maria, Rivolta, Frione, Scarone, Devincenzi
In quel periodo lInter vinse solamente 2 scudetti e una Coppa Italia, ma le vittorie potevano essere
molte di pi.
In campionato, infatti, fu chiusa dalla Juventus dei 5 scudetti consecutivi, squadra formidabile, ma
anche aiutata platealmente dagli arbitraggi.
La Juventus era una squadra molto solida, con qualche elemento di grande classe, mentre lInter,
dotata di molta pi classe, era per pazza. E non certo protetta dagli arbitri.
Inoltre soffriva il gioco duro di allora, per il semplice fatto che pi il gioco si fa duro e sopra le regole,
meno la classe riesce ad incidere sul risultato.
Meazza, ad esempio, fuori lo stadio di casa spesso quasi si nascondeva. Subiva falli in continuazione
tanto che la sua carriera a livelli eccelsi termina a 28 anni. Torner, e sar grande, ma non riuscir pi
a raggiungere leccezionalit dei suoi anni migliori.
E laltro grandissimo nerazzurro, luruguaiano Scarone, nella sua prima stagione allInter dopo poche
gare sub un infortunio che ne pregiudico la carriera. Aveva per gi 33 anni ed aveva gi vinto tutto a
livello mondiale.
A livello internazionale lInter non vinse mai la Coppa Europa Centrale, che vedeva impegnate le
squadre migliori di Italia, Austria, Cecoslovacchia e Ungheria, che allora erano tra le scuole di calcio
migliori al mondo.
Non vinse mai sia perch il torneo spesso si riduceva ad una vera corrida, sia perch si giocava altermine del campionato italiano, sempre molto tirato (e gente come Meazza, probabilmente, amante
della bella vita, non aveva troppa voglia di giocare, a differenza di quanto faceva con la Nazionale).
Ma perch dico che quella Inter era una delle squadre pi forti del mondo? A causa di alcune
considerazioni.
Il primo campionato del mondo di calcio lo vinse lUruguai in finale contro lArgentina.
Successivamente molti giocatori di quelle nazionali vennero a giocare nel campionato italiano,
soprattutto nellInter. Mentre i campionati del mondo del 1934 e del 1938 li vinse proprio lItalia, con
vari giocatori dellInter in campo.
E se vero che lInghilterra, dove il calcio nato e dove era molto sviluppato, non partecipava aimondiali, anche vero che sfid lItalia dopo le vittorie mondiali, pareggiando in Italia con gol
italiano irregolare e vincendo 3-2 nel 1938 in Inghilterra. LItalia per non sfigur e, anzi, nel 1938,
pur giocando in 10 dallinizio della partita, meritava la vittoria (Meazza fu strepitoso: segn 2 reti e
colp un palo).
Le migliori nazionali del mondo di allora erano considerate: Uruguay, Argentina, Brasile, Inghilterra,
Spagna, Cecoslovacchia; Austria, Ungheria e Italia.
Inoltre, nel 1937 a Parigi si gioc il Torneo dellesposizione di Parigi, con la presenza anche del
Chelsea che, sebbene arrivato solo 13^ nel campionato inglese, solo perch di oltre manica era
considerata la favorita. Vinse per il Bologna, battendo proprio la squadra inglese per 4-1 e,soprattutto, dominando.
Sempre il Bologna, nel 1932 e nel 1934 vinse la Coppa Europa Centrale.
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Inoltre occorre considerare che nel 1934 Silvio Piola, uno dei pi grandi centravanti del calcio di
allora, firm per lInter, che lo acquist a tutti gli effetti. Poi, a causa di pressioni politiche, fu
trasferito alla Lazio, e proprio contro la Lazio allultima giornata, lInter perse lo scudetto del 1935
(Lazio Inter: 4-2 con 3 gol di Piola).
Anni 1950-54
NellInter giocano campioni eccezionali, ma anche lunatici. Dopo la tragica fine del Grande Torino
lInter, che era la seconda squadra dItalia, acquista limmenso Skogkund (con Di Stefano forse il pi
grande giocatore di allora), il fortissimo difensore Blason e Padulazzi. E lInter diventa grandissima.
E la squadra pi talentuosa dItalia, e con il River Plate, la Honved e il Barcellona, una delle
formazioni migliori del mondo (il calcio inglese in calo, anche se esprime ancora grandi squadre di
club).
LInter per, oltre ad essere lunatica, ha un altro difetto: non ha gioco di squadra. Perci, nonostante
che nel 1952 non vinse lo scudetto solo a causa di un crollo finale che port ad un paio di sconfitte
inaspettate contro squadre di bassa classifica, lInter esprime tutte le sue potenzialit con larrivo del
tecnico Foni, che le dar un volto. Dominer il campionato tanto che, dopo poche giornate di ritorno,
gi poteva dirsi vinto, per cui i nerazzurri tirarono i remi in barca.
LInter non vinse altro, perch non volle partecipare al torneo non ufficiale della Coppa Latina e
perch non cerano altre competizioni da fare.
Lanno dopo, nonostante qualcosa si fosse rotto nello spogliatoio e nonostante che Foni rinunci alla
sua tattica preferita perch molto criticata, lInter vinse ancora.Il ciclo fini con la partenza di Nyers, Blason (che andr a rendere ferrea la difesa del Padova di
Rocco) e del calo fisico di Skoglund, minato dallalcool.
Anni 1962-67
Lepoca della Grande Inter. I nerazzurri vincono 3 scudetti (gli altri 2 gli vengono rubati), 2 Coppe
capioni e 2 Coppe Intercontinentali. Potevano vincere altre coppe e, soprattutto, il ciclo poteva durare
qualche anno ancora, almeno fino allaffermazione dellAjiax di Cruijif. Infatti nel 1966 lInter aveva
messo gi sotto contratto il portoghese Eusebio, il pi grande centravanti del mondo. Ma lafederazione e la Lega, con a capo alcuni personaggi del consiglio di amministrazione della Fiat e della
Juventus, fecero chiudere le frontiere. Moratti, perduto lentusiasmo che, probabilmente, qualche altra
vittoria e una maggiore trasparenza a livello di istituzioni calcistiche gli avrebbero mantenuto,
svendette lInter a Fraizzoli.
Si cercato di infangare la Grande Inter dicendo che comprava le partite di Coppa e che si dopava. La
realt storica dimostra che lInter ha vinto in Coppa dominando. Che tutti riconoscevano essere la
squadra pi forte. Che aveva talento, classe, corsa e potenza.
Allora non cera lantidoping come oggi e tutti prendevano qualcosa. Anche lInter, ma niente di
proibito per allora. Mai prese le anfetamine, proibite. Tanto vero che anche quella Inter,
grandissima, era soggetta a crolli finali o a partenze lente, perch non reggeva ad alti livelli di formaper tutta la stagione (allora non esisteva il turn over).
Ci sono testimonianze al riguardo.
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Altre squadre si dopavano alla grande, come probabilmente il Celtic, squadra non eccezionale, che
per nel 1967 sconfisse nella finale di Coppa Campioni proprio lInter correndo a perdifiato.
1997 2010
Lepoca di Massimo Moratti. Quando Massimo Moratti acquis lInter, aveva soldi ed entusiasmo e
pens di renderla grandissima. Ma in Italia gli arbitraggi tendenti a favorire vistosamente la Juventus
e il Milan, anche contro i nerazzurri, lo scandalo di Moggipoli, lo scandalo della Gea, societ di
procuratori praticamente alle dipendenze di Moggi, che tendeva a favorire la Juventus ed,
eventualmente, il Milan ma a sfavorire lInter, il doping in casa Juve, non vincer nulla fino a che non
scoppier il caso Moggiopoli.
Ed allestero sfortuna e arbitraggi indecenti gli impediranno i successi meritati.
Di fatto questo stato di cose comport quellansia di vittorie che risult deleteria nella mentalit della
squadra, soprattutto a livello internazionale, e comport errori: nella preparazione, nel recupero degliinfortunati, nella gestione degli allenatori, nelle valutazioni di calcio mercato, ecc. Basti pensare a
come stato gestito linfortunio di Ronaldo, alle cessioni di Pirlo e Seedorf, alla sostituzione di
Simoni, osannato dallo spogliatoio, con Lucescu, non accettato
Inoltre, ad un certo punto, probabilmente, Moratti si stufato di spendere molto per non vincere nulla,
soprattutto dopo che gli fu scippato lo scudetto del 2002. Basti pensare che Ronaldinho, quello veloce
dei primi anni 2000, ad un certo punto era nelle mani di Moratti, che lo lasci al Paris Saint Germain
da dove, successivamente, pass al Barcellona.
Specie in alcuni anni lInter era squadra soprattutto da singole partite, in quanto alcuni dei suoi pigrandi campioni erano soggetti ad infortuni, come ad esempio Vieri e Adriano: nelle stagioni migliori
non riuscivano a fare pi di mezzo campionato in forma, ma nelle migliori condizioni erano
incontenibili. A detta di molti, i pi forti attaccanti del mondo.