lavoro - OCST · società tutta, il lavoro nero. Il nuovo CCL, entrato in vigore nel 2010, non...

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Parrucchieri Un contratto collettivo da migliorare pagina 11 Aiti Una crociata fuori luogo Aquolina L’ennesimo clamoroso caso di sfruttamento Sanità Spazio ai diplomati delle nostre scuole pagina 4 pagina 8 Bissone Poche idee, ma ben confuse pagina 5 pagine 2-3 pagina 9 Prossimo numero: 13 settembre 2012 Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro 30 agosto 2012 - Anno LXXXVII - N.13 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

Transcript of lavoro - OCST · società tutta, il lavoro nero. Il nuovo CCL, entrato in vigore nel 2010, non...

ParrucchieriUn contratto collettivoda migliorare

pagina 11

AitiUna crociatafuori luogo

AquolinaL’ennesimo clamoroso casodi sfruttamento

SanitàSpazio ai diplomati delle nostre scuole

pagina 4

pagina 8

BissonePoche idee,ma ben confuse

pagina 5

pagine 2-3

pagina 9

Prossimo numero: 13 settembre 2012

Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro30 agosto 2012 - Anno LXXXVII - N.13 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

2 330 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

Parrucchieri e le loro problematiche, un tema poco mediatizzato che passa spesso inosservato. Quando siamo co-modamente seduti ad approfittare del-la bravura del nostro parrucchiere di fiducia non pensiamo certo agli svariati problemi presenti nel settore. L’OCST ha rilevato, fin dalla sua introduzione, numerose lacune nel Contratto nazio-nale (vedi riquadro a lato). Abbiamo quindi deciso di intervistare il presi-dente di CoiffureSuisse Ticino, Mauro Andrioletti.

INTERVISTA A CURA DI GIORGIO DONINI

Il problema dell’«affitto delle sedie», già af-frontato nel 2010 proprio dal nostro sinda-cato, è ancora lungi dall’essere risolto. Pro-prio non si riesce ad arginare il fenomeno?

Per arginare un problema bisognerebbe po-terne riconoscere i confini! Nello specifico si fatica a definire regole chiare che permettano poi di legiferare e controllare. CoiffureSuisse continua a tenere alta la guardia tanto da non accettare nuove affiliazioni in «odore» di affitto poltrone! Questa inizia a essere una garanzia per la professione e per chi è occupato come dipendente, visto che i problemi principali che si riscontrano in caso di affitto poltrone sono da ascrivere alla responsabilità verso il paga-mento degli oneri sociali. Chi risponde in quel caso? Ecco iniziare problemi che spesso sfo-ciano in vertenze legali! Quindi in virtù di que-ste considerazioni, ma anche di un codice eti-co/socio-professionale al quale richiamo tutti i «sani imprenditori», CoiffureSuisse Ticino sta operando. Colgo l’occasione per comunicare all’opinione pubblica che, con un gruppo di al-tri presidenti cantonali di CoiffureSuisse, si sta studiando uno statuto che darà diritto all’otte-nimento di un Label di qualità per i saloni da parrucchiere e una delle regole base, oltre che avere una formazione certificata, è proprio la condizione di astenersi da qualsiasi forma di subaffitto di poltrone.

Avete informazioni sulla diffusione del la-voro nero nel vostro settore?

Possiamo solo formulare ipotesi probabil-mente sottostimate. Permettetemi comunque un calcolo ipotetico tenendo conto di quanto detto in precedenza: immaginiamo 200 per-sone che lavorano in nero e attribuiamo loro 10 servizi settimanali. Otteniamo 2000 ser-vizi settimanali erogati da queste persone e fin qui questo calcolo ci dice tutto e niente. Proviamo a contestualizzarlo meglio: pensia-mo che un salone come il mio, in cui si lavora

in 4 (me compreso), per potersi mantenere ha bisogno di 100 servizi settimanali. Si può così comodamente capire che 2000 servizi setti-manali sosterrebbero l’attività di 20 saloni di pari grandezza con conseguente garanzia di 80 impieghi, con relativi salari, oneri sociali e indotto vario! Capiamo da questo quanto pos-sa far danno alla professione, ma anche alla società tutta, il lavoro nero.

Il nuovo CCL, entrato in vigore nel 2010, non impone l’applicazione del salario mini-mo per i lavoratori non qualificati. Di con-seguenza per chi ha conseguito un diploma all’estero e non ha ottenuto l’equipollenza del titolo, non esiste un limite inferiore di salario. Non ritiene che questo sia un gros-so problema che, soprattutto nel nostro Cantone di frontiera, può generare dum-ping salariale?

Ritengo sia un grosso problema che genera dumping e di conseguenza concorrenza slea-le, poichè se un’impresa può garantirsi mano-dopera a più basso costo, questo di riflesso influirà direttamente sul prezzo finale della pre-

L e condizioni di lavoro per i parruc-chieri sono certamente peggiorate negli ultimi anni, dalla disdetta del

precedente contratto collettivo. L’introduzione nel 2010 del nuovo contrat-

to collettivo infatti non è riuscita ad arginare la deriva di dumping salariale che ha colpito il settore nel periodo di vuoto contrattuale.

Salario minimoNon esiste infatti un salario minimo per i

lavoratori che non sono in possesso di un attestato di formazione svizzero (attestato federale di capacità o formazione empirica). Non sono protetti dal salario minimo tutti coloro che sono formati avendo conseguito il diploma all’estero, ma non hanno messo in atto nessuna procedura di riconoscimen-to del titolo in Svizzera.

L’appello del sindacato è che questo gra-ve problema contrattuale venga affrontato e risolto al più presto. Nel frattempo gli im-piegati del settore che non hanno un atte-stato riconosciuto dovrebbero avviare la procedura di riconoscimento del titolo (vedi riquadro in basso).

Protezione della maternitàIl nuovo contratto ha inoltre introdotto al-

cune modifiche al ribasso nell’ambito della protezione della maternità: il congedo è sta-to infatti ridotto a 14 settimane, quelle rico-nosciute dalla legge, mentre il precedente contratto, all’avanguardia da questo punto di vista, ne riconosceva 16. Si tratta di un grave passo indietro per un settore ad alto tasso di impiego femminile come questo. È possibile inoltre versare un salario ridotto di Fr. 400.- mensili rispetto al salario minimo per il massimo di un anno, a chi riprende il lavoro dopo un’interruzione di almeno un anno, per i mesi nei quali non sia raggiunto un fatturato di Fr. 8’500.

Il settore è poi afflitto da un altro impor-tante problema che riguarda l’affitto delle postazioni: il proprietario affitta una po-stazione ad uno dei collaboratori trattan-dolo come indipendente. In questo caso è importante sapere che la legge considera questo tipo di rapporto una falsa indipen-denza: non esiste infatti una separazione totale dell’attività del negozio e dell’affit-tuario della postazione di lavoro (entrata, spazi, gestione, acquisti, promozione). Il datore di lavoro è quindi tenuto a versare i contributi e ad assicurare il collaboratore. È tenuto inoltre a versare al collaboratore il minimo salariale stabilito nel contratto.

Sindacato Attualità

Parrucchieri

Un contratto collettivo da migliorare

Procedura di riconoscimento di un diploma estero

L’ente che si occupa del riconoscimento dei titoli esteri è L’Ufficio federale della formazione e della tecnologia.

La procedura di richiesta dell’equipollenza è abbastanza semplice: è necessario compilare il modulo «Richiesta preliminare» (scaricabile dal sito http://www.bbt.admin.ch alla voce «riconoscimento dei diplomi esteri» del menu di sinistra) al quale bisogna allegare una copia del diploma da riconoscere, se necessario tradotto in italiano, francese, tedesco o inglese.La procedura ha il costo di Fr. 550.-

Le questioni sindacali

Salari minimi validi per tutti

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stazione. Fintanto che il mercato sarà orientato solo sulla politica del prezzo, la giusta valuta-zione e collocazione sociale della nostra pro-fessione saranno pesantemente ostacolati.

Per questo CoiffureSuisse Ticino sta rifletten-do e operando alla ricerca di soluzioni. Ha fissa-to tre direttive su cui lavorare che sono: Forma-zione, Organizzazione e Comunicazione. Non è di certo il luogo per approfondire i temi ma si può intravvedere che vi sono obiettivi chiari sui quali muoverci e il risultato sarà l’ottenimento di aziende più formate, organizzate e che san-no comunicarlo. Questo non potrà che sortire migliori condizioni per chi opera nel settore, dal riconoscimento professionale ai salari.

Qual è il vostro impegno per la formazio-ne dei giovani? Quanti apprendisti formate mediamente? A quale figura è affidata la loro formazione sul posto di lavoro? Ri-guardo al salario dei suddetti non pensa che siano troppo bassi?

L’attenzione verso i giovani è massima! La re-sponsabilità della loro buona formazione è co-stantemente monitorata sia da CSuisse Ticino sia ovviamente, in quanto autorità superiore, dal Dipartimento della formazione professionale (DFP). In questi ultimi anni grazie alla stretta col-laborazione tra l’organo di sorveglianza e noi, si sono fissati i criteri minimi che consentono ad un salone di formare apprendisti e cioè: seguire i primi 2 moduli di formazione del percorso per l’ottenimento della Maestria Federale (EPS). Al secondo modulo si deve superare un esame già di livello federale, senza il quale non si potrà ot-tenere il diritto all’apprendista.

Sul numero posso dire che quasi tutti gli anni si presentano agli esami finali circa una cin-quantina di giovani.

Riguardo ai salari è un’annosa discussione che se si volesse affrontare andrebbe fatta considerando molteplici fattori e non solo il salario tout-court! Andrebbero inserite varia-bili quali il tempo d’impiego del giovane in

azienda, il tempo dell’istrut-tore aziendale che in quel momento non può operare su clienti ecc. Vi posso ga-rantire che periodicamente si discute apertamente del-la questione. Il mio pensie-ro personale è che sarebbe forse meglio focalizzarsi su modelli formativi più vicini ai bisogni del mercato (anche in questo caso vi è in corso uno studio), che garantisca-no ai giovani un inserimento nel mondo del lavoro meno complesso di oggi e permetta loro, a quel mo-mento, di avere salari equi che favoriscano un vivere dignitoso.

Quindi non focalizzerei troppo l’attenzione sui salari dei giovani in formazione poiché si correrebbe il rischio di perdere di vista l’obiet-tivo finale: avere buoni professionisti che pos-sano garantirsi salari dignitosi.

CoiffureSuisse come si pone verso la ri-qualifica professionale? Cercate di favorir-la in un qualche modo?

Per quel che concerne questo specifico pro-blema il nostro settore viene sollecitato sem-pre più frequentemente. In risposta a queste nuove esigenze stiamo strutturando dei corsi di medio-lunga durata all’interno della nostra Academy a Giubiasco. Contiamo di avere un programma per la primavera 2013.

Ci parli del CCL, non pensa che dia troppe libertà? E che non tenga conto del conte-sto ticinese essendo un contratto a livello nazionale penalizzando così il nostro can-tone?

Troppa libertà? Direi troppo rigido o troppo generalista nel senso che, come già sottolinea lei nella domanda, impone regole valide su tutto il territorio nazionale non riconoscendo

le differenti problemati-che presenti nelle varie regioni. Penso che se da un lato un CCL sia un buon strumento di lavo-ro dall’altro, oggi, debba forzatamente prevede-re dei punti di manovra tali da permettere una sana sostenibilità dei bisogni imprenditoriali e dei diritti dei salariati. In questo senso è em-blematico quanto ripor-ta l’art. 39.2 dell’attuale

CCL, quello che definisce lo statuto di lavo-ratore con formazione empirica, e l’art. 40.4 che ne definisce il trattamento salariale. Una riflessione in merito, come sezione ticinese CSuisse, è stata posta di recente in sede di assemblea nazionale: CSuisse è impegna-ta a migliorare costantemente la formazione professionale che, già oggi, dà diritto ad una migliore remunerazione (3’400.- salario base, 3’700.- con il diploma EP, 4’200.- con l’EPS ). Purtroppo succede anche che si assumano persone con formazioni non equipollenti alla nostra pattuendo salari di gran lunga inferiori a quelli previsti dal CCL. Quindi in conclusio-ne la forma di contratto attuale non può più soddisfare l’intera nazione considerando che, soprattutto i cantoni della Svizzera centrale, non conoscono il problema del frontalierato. Aggiungerei anche che il sistema del salario base fisso, secondo me, complica ai giova-ni diplomati l’entrata nel mondo del lavoro poiché lo stesso è ancorato alla produzione mensile che lo deve sostenere (ad un salario di 3’400.- lordo corrispondono 8’500.- di pro-duzione mensile al netto dell’IVA). Un sistema a scalare, per esempio, sarebbe meglio tolle-rato e sicuramente lascerebbe meno giovani al palo o obbligati ad aprire piccoli saloni con grandi difficoltà di gestione.

Domanda di adesione all'OCSTIl/La sottoscritto/a

Cognome

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Indirizzo

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Data di nascita

Stato civile

Nazionalità

Professione

Ditta

dichiara di aderire all'Organizzazione cristiano-sociale ticinese accettandone gli statuti.

Luogo e data Firma

Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano

Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST!

L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le ca-tegorie professionali ed è il sindacato più rappresentativo del Ticino.

Mettiamo a disposizione i nostri segretariati e le nostre sedi in ogni regione del Cantone per difendere e sostenere i lavoratori.

Segretariato cantonale Sedi OCST Lugano, via Balestra 19 Bellinzona, Via Magoria 4 091 8211451 091 921 15 51 Biasca, Contr. Cav. Pellanda 091 [email protected] Chiasso, Via Bossi 12d 091 6825501www.ocst.com Lamone, Via Cantonale 091 9660063 Locarno, Via Lavizzari 2 091 7513052 Lugano, Via Balestra 19 091 9211551 Mendrisio, Via Lanz 25 091 6405111Permanenze (telefonare per appuntamento)Grono (GR), CH-6537, 091 8271396Stabio, Via Giulia, 091 6471414Cannobio (Italia), Via D.Uccelli 22, +39 032371086Lavena Ponte Tresa (Italia), Via Marconi 59, +39 0332551281Porlezza (Italia), Via Osteno 1, +39 034461687Santa Maria Maggiore (Italia), Palazzo municipale, +39 0332531767

I n s e r z i o n e

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Segretariato di Lugano: dove mi rivolgo?

Parecchi servizi offerti nella sede di Via S. Balestra a Lugano vengono trasferiti ad altre sedi. Di seguito le principali modifiche:

Sede di Lamone Via Cantonale, Tel. 091 966 00 63

assistenza giuridica chiarimenti sulla busta paga contratti collettivi pagamento quote, richiami, cambi indirizzo riconoscimento indennità AVS, LPP commissioni paritetiche

Cassa disoccupazione MassagnoVia San Gottardo 50, Tel. 091 911 88 60

Procedura di iscrizione Informazioni varie

Sede di Lugano, Via S. Balestra 19, Tel. 091 921 15 51

Centro di competenza per l’integrazione Slavko Bojanic

CAST Assicurazioni GenerazionePiù, anziani OCST giornale «il Lavoro» Centro di formazione professionale

Il 27 agosto scorso le dipendenti del take away Aquolina sono scese in strada insieme all’OCST per protesta-re contro la società di Stabio che le ha sfruttate in modo vergognoso.La Mesos Sa ha assunto alcune ra-gazze a tempo parziale per Fr. 1’600 al mese, facendole lavorare fino a 17 ore al giorno all’Aquolina e nelle altre attivi-tà della società, il Ristorante Tennis di Seseglio e il catering. Le dipendenti che hanno richiesto di essere giustamente retribuite e di rice-vere lo stipendio che non viene versato da alcuni mesi, sono state immediata-mente licenziate.Nella vicenda è coinvolto anche l’arci-prete di Chiasso, don Gianfranco Feli-ciani che ci ha portato la sua testimo-nianza.

DON GIANFRANCO FELICIANI*

L a ragazza esplode in un pianto dirot-to mentro io la guardo imbarazzatis-simo. Cerco di calmarla ma non è fa-

cile trovare le parole. Ci vuole qualche minuto

prima che si plachi.Finalmente ritrova la

parola: «Da diversi mesi non percepisco più al-cun salario. Sono stata presa in giro e con me tante altre persone. Ho firmato un contratto di lavoro al 50 per cento per un salario di CHF 1’600.- mensili, lavoran-do però di fatto a tempo pieno e oltre, con pic-chi di 17 ore al giorno. Quando ho richiesto di essere giustamente pagata per il lavoro svol-to sono stata immediatamente licenziata e minacciata».

Sono indignato, ma quando vengo a sapere che queste gravi ingiustizie sono state consu-mate dentro «casa mia», in uno stabile in affit-to di proprietà della Parrocchia, mi sento non certo... l’AQUOLINA in bocca, bensì il sangue ribollire nelle vene!

Il Catechismo di un tempo, con il suo lin-guaggio colorito, ammoniva che «sottrarre la giusta paga all’operaio è un peccato gravissi-mo, uno di quelli che gridano vendetta al cie-lo». Oggi il Catechismo usa un altro linguag-

gio, ma l’accento posto sulla gravità del peccato rimane, eccome! «Ogni pratica che riduce le persone a non essere altro che puri strumenti in funzione del profit-to, asservisce l’uomo e conduce all’idolatria del denaro. Il desiderio smodato del denaro è una delle cause dei nu-merosi conflitti che tur-bano l’ordine sociale».

La ragazza con altre compagne ha denunciato il caso all’OCST, il quale è subito intervenuto chiedendo giusti-zia nei confronti di chi abusa spudoratamente delle leggi a discapito dei più elementari di-ritti umani. I nostri sono tempi che esigono attenzione, vigilanza, ascolto e coraggio nel denunciare l’idolatria del profitto che riduce le persone a cose da usare e gettare a pia-cimento.

Questo senso della giustizia interpella tutti, a maggior ragione chi si riconosce nel Vange-lo e nella Dottrina sociale della Chiesa.

*Parroco di Chiasso

Caso Aquolina

Quel peccato che grida vendetta al cielo...

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MEINRADO ROBBIANI

L’ AITI, nella scia di un’analoga presa di posizione divulgata al-cune settimane orsono dalla Fe-

dercommercio per il ramo della vendita,si erge contro l’introduzione di un salario

minimo obbligatorio nell’industria farma-ceutica come pure nel settore della fab-bricazione di apparecchiature elettriche, di computer, di prodotti elettronici e ottici.

L’OCST, in un contesto di inoppugnabi-li pressioni sui livelli salariali indotte dalla libera circolazione, deplora che la princi-pale organizzazione del settore industriale ticinese si opponga ad un moderato prov-vedimento di tutela delle retribuzioni. I pe-ricoli di distorsione non solo trovano con-ferma nei più recenti studi sugli effetti della libera circolazione (si veda in particolare la recente pubblicazione dell’Ufficio cantona-le di statistica “Libera circolazione: gioie o dolori?”) ma sono anche rilevabili nell’espe-rienza quotidiana. Urta perciò che, appena una pur modesta misura di contenimento degli squilibri va a toccare una loro com-ponente interna, le associazioni padronali si oppongono alla sua adozione e minacciano ricorsi.

Da un lato si riconosce la necessità di intensificare i controlli sull’andamento del mercato del lavoro e di essere rigorosi nell’applicazione delle misure di accompa-gnamento alla libera circolazione. Dall’altro, quando emergono situazioni di dumping salariale ci si affretta tuttavia a metterne in dubbio la fondatezza. Non è contestata la facoltà di verificare e valutare i controlli svolti. Occorre tuttavia evitare che, attra-verso reazioni di pura difesa corporativa, il padronato concorra a incrinare l’autore-volezza dei controlli effettuati dall’ispetto-rato del lavoro, per il cui potenziamento e parziale finanziamento da parte della Con-federazione ci si è a lungo battuti anche dal

versante padronale.L’AITI non dovrebbe nemmeno scorda-

re che, opponendosi all’introduzione di un salario minimo attraverso un contratto nor-male di lavoro, si pone più che altro a dife-sa di chi non lo merita; a difesa cioè di chi utilizza la libera circolazione per mantenere bassi i livelli retributivi. Il salario minimo di entrata proposto dalla Commissione tripar-tita è leggermente inferiore a 2.800 franchi mensili per tredici mensilità. Può un simi-le salario giustificare la crociata messa in campo dall’AITI? La risposta appare scon-tata. Il pericolo, poi paventato dall’AITI, che le ditte interessate non abbiano più ad inve-stire in Ticino ma siano indotte a prediligere altri lidi non merita del resto considerazio-ne. Una simile opzione per le imprese dei rami considerati comproverebbe la fragili-tà di queste iniziative industriali e il debole interesse del Cantone ad ospitarle sul suo territorio.

Se tra le sue aderenti c’è invece il disap-punto di vedersi imporre dall’alto un sala-rio minimo, sia l’AITI stessa a contribuire all’avvio di un dialogo tra le parti sociali dei vari rami con l’obiettivo di delineare una soluzione contrattuale che regoli dal bas-so, attraverso il negoziato, le condizioni di lavoro, fondando nel contempo uno spazio di proficua collaborazione tra imprese e sin-dacati. E’ del resto la via più volte auspicata dall’OCST.

L’OCST sollecita perciò l’AITI e la stes-sa Camera di Commercio, dove alberga la Federcommercio, a subordinare la loro condotta nell’ambito della Commissione tripartita incaricata di applicare le misure di accompagnamento all’obiettivo priorita-rio di salvaguardare un mercato del lavoro equilibrato. E’ indiscutibilmente nell’inte-resse anche del padronato di tutelare eque condizioni retributive e di combattere effi-cacemente le ricadute negative della libera circolazione.

Contratti normali di lavoro

Una crociata fuori luogo di AITI

IL PUNGOLO

Opinioni forti...anche troppo!

BENEDETTA RIGOTTI

L’ ultima «Strong opinion» del sesto numero di TicinoBusiness da par-te del presidentissimo della Ca-

mera di commercio stupisce.L’apice del «pensiero complesso» lo rag-

giunge questa affermazione: «Fantastico! Non ci avevo pensato… non è più il mercato del lavoro che stabilisce i salari, ma l’applicazione di un principio etico, quello della dignità». Non sia mai che un liberista convinto applichi un principio etico all’economia! Il fatto è però che quando si applica il principio etico di dignità al salario, lo si fa per dire, in soldoni, che con quanto si guadagna si deve almeno riuscire a vivere. Non si sta chiedendo al datore di lavo-ro niente di più complesso.

E allora ricordiamogli quanto sosteneva Adam Smith, che non ricordo fosse un sinda-calista, parlando di salari: «il livello dei salari è regolato da due circostanze: la domanda di lavoro ed il prezzo delle cose necessarie e co-mode alla vita.»

Il salario, carissima Camera di commercio, non è quella cosa che interessa solo coloro, poveretti o poveracci che dir si voglia, che sono costretti, dalle circostanze della vita e dell’economia, ad accettare quello che pas-sa al convento. Riguarda anche i negozi che non riescono più a vendere i prodotti perché nessuno li compra e le aziende che riducono il giro d’affari. Riguarda, che vogliate crederci o no, anche voi imprenditori. Perché, forse alla Camera di commercio non l’hanno notato, i salariati sono quelli che consumano…

Ma, nota nella sua «Strong opinion» l’esi-mio economista, si tratta di italiani che hanno salari più bassi dei nostri. Quindi chi offre da noi lavoro a prezzi italiani in realtà non opera sotto costo rispetto al livello salariale del suo Paese. Semplicemente è più competitivo. Ma allora, aggiungiamo noi, visto che diamo agli italiani salari italiani, perché non dare ai rume-ni salari rumeni, ai portoghesi salari portoghe-si e ai cinesi salari cinesi? Così non sarebbe operare sotto costo… E agli svizzeri? Che sa-lari dare a loro? Salari svizzeri? Eh, ma non sarebbero più competitivi… Facciamo così: chiediamo allo Stato di mantenerli!

Forse qualcosa non torna.Mons. Luigi Del-Pietro ricordava, a proposi-

to di livelli salariali, che «le possibilità econo-miche, da prendersi in considerazione per una politica dei salari, non possono essere che le possibilità economiche generali o medie dei singoli settori: non già le possibilità econo-miche di aziende a carattere aberrante: i sa-lariati non potrebbero accettare una politica salariale basata sulle possibilità economiche di aziende che si mantengono solo facendo pressione sui salari e che sono in arretrato sul progresso tecnico e aziendale».

Aperto tutti i giorni!

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Marco Vassalli, gerente

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i n s e r z i o n e

6 730 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Sindacato Attualità

La Legge disoccupazione per i frontalieri

Il Senato discute le modifiche GIANCARLO BOSISIO

C i sembra opportuno segnalare an-che i piccoli passi con cui procede al Parlamento italiano la discussione

sulle modifiche alla legge 147/97.La Commissione lavoro del Senato, alla data

del 1° agosto 2012, ha posto all’ordine del gior-no la discussione sulle modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147 evidenziando che si tratta di una legge sulla «durata dei trattamenti spe-ciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati

a seguito della cessazione del rapporto di la-voro» già approvata dalla Camera dei Deputati.

In realtà le modifiche richieste riguardano anche la possibilità data al frontaliere disoc-cupato di iscriversi alle liste di mobilità, il rico-noscimento ai frontalieri che non hanno potu-to versare nei due anni precedenti lo stato di disoccupazione almeno un anno di contributi AVS a causa di malattia o di infortunio di poter considerare i contributi versati anche prece-dentemente.

Tuttavia è importante che si sottolinei come punto qualificante l’aumento al diritto all’in-dennità a diciotto mesi per i lavoratori di età

compresa tra i cinquanta e i cinquantacinque anni e a 24 mesi per i lavoratori di cinquantasei anni di età e oltre.

Non va dimenticato che per l’anno 2012 è già stato approvato lo stanziamento della somma necessaria per la copertura di questo aumento della durata dell’indennità.

Auspichiamo che, malgrado gli importanti provvedimenti che stanno impegnando il Se-nato (misure economiche e nuova legge elet-torale), la Commissione Lavoro del Senato provveda alla discussione di queste modifiche di legge tanto attese dai lavoratori frontalieri in Svizzera.

Industria grafica

La trattativa entra nel vivoCon l’inoltro delle rivendicazioni sin-dacali, si dà il via alla fase calda del rinnovo del Contratto nazionale: sono infatti entrate nel vivo le trattative tra la Viscom e le parti sindacali relative al rinnovo del contratto che, come noto, scadrà il 31.12.2012.

LEONARDO MATASCI

L a trattativa è stata preceduta da un’ampia consultazione con la base, in particolare con il coinvolgimento,

tramite un formulario-inchiesta, di tutti gli ade-renti.

Un buon numero di lavoratrici e lavoratori ha dunque approfittato di questa possibilità per

esprimere le proprie priorità in ambito lavorativo.Questo materiale così raccolto in tutta la

Svizzera è stato poi sottoposto alle conferenze professionali, e ne è quindi scaturito un pac-chetto rivendicativo che andiamo a illustrare nei suoi punti essenziali.

Le difficoltà che oggettivamente sta attraver-sando il nostro settore, con la perdita di po-sti di lavoro, la chiusure di numerose aziende, preoccupa tanto la clientela quanto i lavoratori e i giovani alla ricerca di un posto di appren-distato.

I lavoratori e i loro rappresentanti sindacali hanno perciò individuato nel Contratto Collet-tivo uno strumento indispensabile per la salva-guardia dell’immagine della professione.

Rivendicazioni Salvaguardia del Contratto collettivo di la-

voro senza riduzioni e forte del decreto di ob-bligatorietà generale; aumento dei salari minimi; pensionamento anticipato a 62 anni; rafforzamento dei diritti sindacali; miglioramento delle condizioni per l’appren-distato; introduzione di un ufficio di controllo pari-tetico che sorvegli la giusta applicazione del contratto con particolare riguardo all’orario di lavoro e ai salari; limitazione delle ore supplementari; diverso regolamento in caso di problemi economici.

Le delegazioni si stanno incontrando proprio in questi giorni, e sarà nostra premura tenervi informati, mediante un’assemblea generale, sull’andamento di questi incontri.

La conoscenza del vostro indirizzo e-mail consente al sindacato di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo ser-vizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni in maniera mirata ed ecologica, dovunque ed in tempo reale.

L’e-mail vi consente di accedere in maniera più semplice all’area riservata del sito www.ocst.com e, in un prossimo futuro, di usufru-ire di servizi come la consultazione online del giornale «il Lavoro» e la consulenza online.

I vostri dati restano protetti ed in ogni momento potrete decidere di modificarli o di revocare questo servizio di comunicazione, se non foste più interessati.

Comunicazione dell’indirizzo e-mailIl/La sottoscritto/a

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L’e-mail: un’opportunità

6 730 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

Ferraioli

Una lotta per la propria dignità

D alla torrida estate del 2003, si è instaurata la consapevolez-za che - durante i mesi caldi -

si doveva far conto dell’allarme canicola e ozono lanciato dal gruppo cantonale operativo salute ambiente: un allarme, lo ricordiamo, che viene reso pubblico quando i due fattori principali (tempera-tura ambiente e grado di umidità) supe-rano una determinata soglia.

Un allarme canicola che colpisce tut-ta la popolazione ma che ha, in settori professionali particolarmente esposti alla calura e allo sforzo fisico, degli effet-ti devastanti sulla salute per i lavoratori dell’edilizia principale e, ancor peggio, per quelli delle pavimentazioni stradali. Per queste ragioni, dopo aver discusso per anni con le associazioni padronali le contromisure indispensabili, si era deci-so di procedere a delle raccomandazioni d’impiego nel settore edile e delle norme contrattuali chiare (ad esempio, obbligo di terminare il lavoro alle 13.00) nel set-tore delle pavimentazioni stradali.

Anche quest’anno l’immancabile ap-puntamento con la canicola è arrivato. In un momento anche particolare: eravamo in concomitanza con il rientro dei lavora-tori dalle vacanze collettive.

L’OCST, durante tutto il periodo di ca-nicola, ha effettuato dei controlli su tutto il territorio: nessun appunto da muovere verso le due associazioni padronali e le imprese dei rispettivi settori. Le norme sono state rispettate. Un buon segna-le da parte degli impresari costruttori e della pavimentazione stradale, sinonimo di una accresciuta sensibilità verso i la-voratori chiamati a lavorare in situazioni ambientali difficili. P.L.

I n questi giorni ini-zieranno le tratta-tive salariali 2013

con la direzione naziona-le di Coop.

La rivendicazione sa-lariale posta in essere dalle lavoratrici e dai lavoratori sarà sicura-mente oggetto di lunghe discussioni: aumento del 2,5 per cento dei salari per tutti. Un aumento importante che, comun-

que, va solo in parte a compensare la perdita del potere d’acquisto dei collaboratori di Co-op-CH. Da anni i salari individuali sono infatti praticamente fermi al palo. Un aumento quindi necessario, ragionevole e adeguato. Da queste pagine garantiremo un aggiornamento costante

sulle trattative.

PAOLO LOCATELLI

N essuno lo dice, ma molti lo pensano: i posatori del ferro sono conside-rati da anni i figli minori nel settore

principale dell’edilizia. Nulla di più sbagliato: in Ticino oltre 200 ferraioli sono impiegati nei cantieri edili per la posa del ferro che precede i getti di beton. Un lavoro molto duro che, all’in-terno di un processo di costruzione, è determi-nante: senza il ferro non si getta beton, senza il beton non ci sono solette, senza le solette non si può edificare.

Provoca disgusto quindi vedere come que-sti lavoratori possano essere minacciati nelle proprie condizioni salariali e contrattuali da una concorrenza estera molto agguerrita che supe-ra abbondantemente i confini della speculazio-ne. La presenza in Ticino di ditte estere che si permettono di fare offerte con sconti che oscil-lano dal 20 al 40 per cento evidenzia chiara-mente un attacco speculativo in questo setto-re: a discapito, evidentemente, dei lavoratori e delle imprese del ferro locali che sono chiamate costantemente a rispettare le regole del gioco.

Per questo motivo, lo scorso 18 luglio, quasi la totalità dei lavoratori nella posa del ferro ha detto «presente!» alla manifestazione di protesta di Bellinzona. Una giornata di pro-testa che ha esaltato, senza troppi se e ma, l’orgoglio e la frustrazione di lavoratori che sanno quello che devono fare e si preoccu-pano quando il proprio lavoro è minacciato dal «libero mercato».

Unica nota stonata: un articolo dell’autorevo-le quotidiano italiano Il Corriere della Sera. Il titolo, un programma: «Operai svizzeri contro operai italiani». Semplicemente disgustoso. Per l’ennesima volta, ribadiamo il concetto: lo sciopero del 18 luglio 2012 è stato organizzato per manifestare contro gli abusi a salvaguardia di tutti i lavoratori, nessuno escluso! A chi vol-garmente gioca su questi livelli, giova anche ri-cordare che le speculazioni non le creano mai i lavoratori ma, se vogliamo dirla tutta, sono favorite da imprese di costruzioni, architetti, progettisti, promotori immobiliari e fiduciarie ticinesi. Distogliere l’attenzione dal vero obiet-tivo, appare pertanto un tentativo maldestro di chi «predica bene ma razzola molto, ma molto, male.

Canicola

Bilancio positivo

Trattative Coop Svizzera

Un aumento per mantenere il potere d’acquisto

Sindacato Attualità

8 930 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

L’Assemblea del Sindacato OCST dei docenti si terrà:

venerdì 21 settembre 2012 alle ore 18

presso la Sala conferenze OCSTvia Balestra 19, Lugano

Ordine del giorno Apertura dei lavori Relazione presidenziale, Gianluca D’Ettorre, presidente OCST-Docenti Intervento del Consigliere di Stato Manuele Bertoli, direttore DECS Discussione e domande

L’Assemblea è aperta a tutti i docenti interessati.

Al termine dei lavori sarà offerto un rin-fresco.

Info e iscrizioniPer ragioni organizzative preghiamo di

comunicare la partecipazione per telefo-no allo (091 921 15 51, interno 223) o via e-mail a [email protected].

Sindacato Attualità

Riportiamo volentieri una proposta della Rete docenti cattolici che invita gli interessati a partecipare all’Incontro annuale che si terrà:

sabato 1° settembre 2012

All’inizio del nuovo anno scolastico la Rete docenti cattolici propone per i docenti di ogni genere e grado scolastico un incontro presso il Santuario della Madona del Sasso sopra Lo-carno, la cui festa cade proprio nel giorno del nostro incontro.

Programma9.00 ritrovo presso la Chiesa di Sant’Antonio di Locarno e salita a piedi. Chi lo desidera può raggiungere il Santuario con la funicolare o con mezzi privati.10.00 visita guidata della Biblioteca del Con-vento della Madonna del Sasso11.15 S. Messa in Santuario presieduta da mons. vescovo Pier Giacomo Grampa

Un augurio a tutti i docenti per il nuovo anno scolastico.

Rete docenti cattolici

L’inzio dell’anno alla Madonna del Sasso

ASSEMBLEA

Sindacato OCST Docenti

Tirare in accordi

Spazio ai diplomati delle nostre scuole sanitarie!

L’ OCST si è impegnata per pro-muovere la formazione sanitaria. L’autorità cantonale ha risposto

aumentando l’offerta di formazione nelle no-stre scuole sanitarie e medico-tecniche. Il fab-bisogno di personale nei nostri istituti di cura non è interamente soddisfatto dai diplomati in Ticino. È perciò normale che per assicurare i servizi sanitari alla popolazione sia necessario ricorrere a personale qualificato dall’estero.

Il sindacato OCST ha fatto dell’occupazione giovanile un suo obiettivo prioritario. Formare giovani ticinesi in un settore così essenziale come quello delle cure ospedaliere è una scel-ta strategica e molto interessante perché offre sbocchi professionali di alta qualità e sicuri.

Sorprende allora che gli ospedali scelgano di assumere operatori provenienti dalla vicina Italia preferendoli a personale formato nel-le nostre scuole. Delle due l’una, o le nostre scuole non formano in modo adeguato (e allo-ra occorre segnalarlo alle direzioni e all’ufficio di formazione competente) o altre ragioni (spe-culative?) muovono i responsabili a preferire assunzioni di personale estero.

Terminiamo dicendo che a chi si forma in Ti-cino deve essere data la possibilità di entrare

nel mondo lavorativo (molti datori di lavoro la-mentano nei nostri giovani candidati la man-canza di esperienza, ma spesso è loro preclu-sa la possibilità di acquisirla …).

Il giovane diplomato s’inserisce in un proces-so di sviluppo professionale che generalmen-te comprende anche la crescita delle proprie competenze e il loro aggiornamento. Questo è un impegno del datore di lavoro. Volerlo elu-dere andando a cercare personale altrove co-stituisce secondo noi una mancanza grave.

I nostri recapiti

Via S.Balestra 196900 LuganoTel 091 921 21 04 091 921 21 05Fax 091 921 21 [email protected]

Servizi

Il CAST offre: Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata

Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione

Fondazione Mons. Luigi Del-Pietro

Tutti coloro che avessero materiale do-cumentario vario e foto interessanti sulla vita del sindacato possono segnalarlo a:

Prof. Alberto GandollaOCSTVia Balestra 196900 Lugano

In questo modo sarà possibile ampliare la documentazione esistente sulla vita del sindacato.

...riscopriamo la nostra storia

8 930 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Sindacato Politica

GIANNI GUIDICELLI

G li obiettivi posti a livello federale dal-la 5.a revisione dell’Assicurazione Invalidità (AI), entrata in vigore il 1°

gennaio 2008, erano quelli di favorire la reinte-grazione e il reinserimento socio professiona-le delle persone lese nella loro integrità fisica o psichica al fine di evitare la concessione di rendite. Sono quindi state messe in atto nuove misure che vanno dal rilevamento tempestivo, a provvedimenti di reinserimento e incentivi ai datori di lavoro. Nel frattempo sono pure entrate in vigore le misure previste dalla 6.a revisione dell’AI che rappresentano un ulte-riore passo sulla via di trasformazione dell’AI da assicurazione prevalentemente pensioni-stica in assicurazione per l’integrazione. Con quest’ultima revisione della legge si vuole non solo limitare le nuove rendite erogate ma an-che ridurre le attuali rendite versate attraverso una revisione del diritto alle rendite finalizzata all’integrazione attraverso misure specifiche. L’obiettivo è di ridurre il numero delle rendite versate di 12’500 unità entro sei anni dall’en-trata in vigore della revisione; quindi entro il 2018.

I dati resi noti a livello nazionale evidenzia-no come a livello di rendite erogate ci sia stata effettivamente una riduzione. Dalla punta mas-sima di 257’500 rendite versate nel gennaio 2006 siamo a quota 238’800 nel gennaio 2012. Le nuove rendite sono diminuite da 28’200 nel

2003 a 15’400 nel 2011, con una riduzione del 45 per cento.

Anche a livello cantonale si può rilevare, dai rendiconti del Consiglio di Stato, come le rendite erogate siano diminuite da 16’321 nel 2006 a 12660 nel 2011, con una riduzione quindi molto significativa (-23 per cento). Non si conoscono i dati relativi all’evoluzione delle nuove rendite.

Dal rendiconto 2011 dell’Istituto delle assicu-razioni sociali si rileva inoltre come ci sia stata negli ultimi anni una notevole crescita delle mi-sure d’intervento tempestivo e d’integrazione professionale.

Tutto bene quindi?Sì, nella misura in cui la riduzione del numero

delle rendite erogate o delle nuove rendite cor-risponde al reinserimento nel mondo del lavoro di persone con problemi di salute o al manteni-mento del posto di lavoro. No, nella misura in cui la mancata concessione di una rendita AI ha semplicemente causato un travaso di oneri ad altre assicurazioni sociali (disoccupazione, assistenza, assegni integrativi, eccetera).

Il dubbio è quindi legittimo, soprattutto alla luce di un aumento degli oneri a carico delle assicurazioni sociali cantonali.

Questo dubbio era già sorto nell’ambito dell’esame di un’iniziativa parlamentare pre-sentata dall’ex collega Pestoni nel 2009, che chiedeva una reale integrazione degli invalidi nel mondo del lavoro.

I responsabili dell’Ufficio AI, sentiti a suo tempo dalla commissione della legislazione, avevano ammesso che non avevano a dispo-sizione dati sicuri sull’efficacia delle nuove mi-sure, soprattutto per quanto riguarda il reinse-rimento nel mondo del lavoro di chi ha inoltrato una domanda di prestazioni AI.

Avevano quindi comunicato l’intenzione di commissionare alla SUPSI una ricerca che po-tesse verificare l’efficacia delle misure previste dalla 5.a e 6.a revisione dell’AI.

Nelle conclusioni del rapporto della commis-sione della legislazione, di cui ero stato relato-re e che erano state accolte all’unanimità nella seduta parlamentare del 31 maggio 2010, si formulavano le seguenti raccomandazioni al Consiglio di Stato

1. monitorare costantemente i risultati otte-nuti attraverso i nuovi strumenti introdotti dal-la V revisione Assicurazione invalidità, soprat-tutto nell’ambito del mantenimento dei posti di lavoro per chi è minacciato nella sua salute e al reinserimento nel mondo del lavoro di chi non ha beneficiato di una rendita AI, o solo in forma parziale.

Verificare inoltre se chi è stato considerato abile al lavoro in attività confacenti al suo stato di salute riesce poi, in tempi ragionevoli, a tro-vare un’occupazione;

2. aumentare la percentuale di persone lese nella loro salute nell’ambito dell’Amministra-zione cantonale, per arrivare in tempi ragione-voli alla media svizzera (3 per cento).

Interrogazione parlamentare

Reintegro al lavoro delle persone con problemi di salute. A che punto siamo?

LORENZO JELMINI

C ome noto il Municipio di Bissone ha notificato ai dipendenti del Comune la disdetta del rapporto di lavoro ap-

poggiandosi su un articolo della legge organi-ca comunale, il 127 LOC, che nessuno altro esecutivo ha mai utilizzato.

Che stupisce non è tanto l’applicazione di una normativa ormai superata, anche perché la nomina dei funzionari pubblici non è più le-gata ai quattro anni di legislatura e spesso è assimilabile ad un contratto a tempo indeter-minato che può essere anche disdetto, come prevedono le normative relative ai dipendenti dell’Amministrazione Cantonale e di molti co-muni ticinesi.

La decisione sorprende soprattutto perché, stando alle dichiarazioni del sindaco e della sua vice, denota parecchia confusione e su-perficialità da parte del Municipio di Bissone. Non si capisce, infatti, quale sia la reale de-

cisione presa dal’esecutivo, visto che si parla di licenziamento cautelativo e nel contempo viene dichiarato che nessuno verrà licenziato, e non vengono neppure precisati quali siano i motivi di tale decisione.

L’unico aspetto che risulta evidente in questa vicenda è l’incapacità dell’esecutivo di gesti-re il personale alle dipendenze del Comune, e stiamo parlando di solo sette collaboratori. «Siamo una nuova maggioranza e abbiamo aspettative sui collaboratori» ha dichiarato la vice-sindaco. Bene! Immagino che in ogni co-mune i municipali abbiano giustificate aspet-tative sui collaboratori ma non risulta che per questo motivo ogni 4 anni si proceda a licen-ziare tutti i dipendenti dei comuni ticinesi.

Ma a preoccupare sono pure le dichiarazioni della vice-sindaco che afferma di ritenere le-gittimo licenziare cautelativamente i collabora-tori ed in seguito chiedere loro se condividono l’impostazione della maggioranza del Munici-pio. In caso contrario il licenziamento divente-

rebbe effettivo. Una vera e propria intimidazio-ne, una minaccia assolutamente intollerabile!

Nulla vieta a un Municipio pianificare colloqui regolari con i dipendenti per stabilire assieme le modalità di attuazione dei compiti dell’am-ministrazione comunale, valutare le prestazioni e colmare eventuali lacune. Se, inoltre, doves-sero persistere insufficienze nello svolgimento dei compiti, il Municipio può anche procedere al licenziamento del collaboratore.

Ma non è assolutamente accettabile che la maggioranza di un municipio, per celare le proprie incapacità gestionali, agisca con i dipendenti senza rispetto alcuno, giocando con loro come fossero semplici oggetti di loro proprietà e di cui ci si può tranquillamen-te liberare in base ai propri capricci e senza curarsi degli effetti che questo irresponsabi-le atteggiamento causa ai collaboratori e alle loro famiglie.

Una brutta vicenda che la bella Bissone pro-prio non si merita!

Municipio di Bissone

Poche idee, ma ben confuse

10 1130 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

Venerdì 6 luglio a Cagno si è svolto il Torneo Consi-tex di pallavolo.

Una bella serata con un’ottima organizzazione cui ha voluto partecipare anche una delegazione del Co-ordinamento donna-lavoro dell’OCST, dimostrando un particolare coraggio agonistico. La ragione della nostra presenza è stata, oltre a quella di partecipare ad un piacevole momento sportivo con le colleghe della Consitex, essenzialmente filantropica: evitare a tutti gli altri partecipanti la notevole soddisfazione di conquistare l’ultimo posto in classifica.

E questo ragguardevole traguardo è stato raggiunto senza particolare difficoltà: la prestanza fisica era

notevole e, dato che anche l’occhio vuole la sua par-te, particolarmente curata anche la divisa: maglietta dei ragazzi della squadra di calcio, che mediamente arrivava fino al ginocchio, ed un’aria da Calimero tinto nella vernice arancione. La presenza di spiri-to invece, e questo lo possiamo anche concedere, piuttosto carente.

Ma bando alle ciancie e onore ai vincitori: la squa-dra vincitrice è stata il C.S.F., al secondo posto si è piazzato il team 3020, al terzo posto il team 2010.Ecco le foto delle prime squadre classificate e dell’ultima (in basso) con il giocatore Andrea Azzali.Grazie di averci ospitato e all’anno prossimo...un po’ più allenate!

Sindacato Attualità

T ravail.Suisse chiede che sia introdotta una responsabilità forte dei sub-ap-paltatori che comprenda tutta la cate-

na di subappalto, senza limitarsi solo ai diretti subappaltatori. Inoltre deve essere concepita e funzionare solidalmente e nello spirito di re-sponsabilità. Oltre che i salari minimi e le con-dizioni di lavoro, deve comprendere le esigen-ze di terzi come i costi di controllo. Il campo di applicazione della responsabilità dei subap-paltatori deve estendersi a tutti i rami affini in modo che la protezione salariare sia garantita in tutta la sua portata. È importantissimo per Travail.Suisse che la responsabilità solidale sia introdotta per lottare efficacemente contro il dumping salariale.

Casi di dumping salariale sempre più gravi nelle catene di subappalto

È un fatto: l’attribuzione di mandati in subap-palto è sempre più frequente soprattutto per i grandi progetti pubblici e privati nel settore dei lavori strutturali e delle finiture. Alla fine della catena di subappalto si trovano imprese estere. È a questo livello che sono stati portati alla luce i casi più gravi di dumping salariale. In questo modo degli operai specializzati polac-chi lavoravano per 7 euro all’ora in un cantiere di San Gallo e degli slovacchi in un cantiere bernese rimuovevano materiali inquinanti per 5 euro all’ora. Con le regole attualmente in vigo-re, non è purtroppo possibile costringere le im-

prese colpevoli, cioè i datori di lavoro stranieri, a versare la differenza di salario e le multe.

Il principio di responsabilità solidale è stato introdotto anche in numerosi paesi della Co-munità europea. La Commissione europea ha inoltre iniziato a lavorare ad una direttiva su questi temi.

La responsabilità solidale deve essere impo-stata nel seguente modo: È indispensabile che sia garantita su tutta

la catena di subappalto. Senza la responsa-bilità diretta del suappaltante è troppo facile evitare i salari svizzeri. Deve essere assolutamente concepita in

maniera solidale perché sia possibile far riset-tare le rivendicazioni nei confronti delle impre-se di tutta la catena. Deve essere concepita come una respon-

sabilità causale e non sulla colpa diretta per evitare che le imprese subappaltanti possano dimostrare la loro estraneità a quanto com-messo dalle imprese che effettivamente ese-guono i lavori. La responsabilità non deve riguardare solo

le condizioni di lavoro e i salari minimi, ma anche altri aspetti come le multe e i costi di controllo.

Il campo di applicazione della responsabili-tà solidale deve essere il più generale possibile per garantire la protezione dei salari. Tuttavia i problemi più gravi vengono a galla con le im-prese straniere del settore della costruzione.

Per questo occorre affrontare in prima istanza i problemi in questo settore.

È inoltre importante introdurre la respon-sabilità solidale per le commesse pubbliche, per garantire la coesione con la responsabilità solidale ai sensi della legge sui lavoratori di-staccati.

Mantenere una certa benevolenza nei con-fronti degli accordi bilaterali

In tutte le votazioni effettuate finora, Travail.Suisse ha sostenuto attivamente la libera cir-colazione delle personel considerandola come parte integrante degli Accordi bilaterali conclu-si tra la Svizzera e l’Unione europea.

È però una condizione indispensabile che le misure di accompagnamento siano lo strumento capace di proteggere efficace-mente i salari versati in Svizzera. Dato che sempre più spesso alla fine della catena di subappalto ci sono imprese straniere, diven-ta sempre più difficile impedire il dumping salariale e perseguire i datori di lavoro. Bi-sogna risolvere questo problema affinché la libera circolazione delle persone possa con-tinuare ad avere il sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori

La soluzione deve, da una parte, garantire l’applicazione dei salari svizzeri in Svizzera, dall’altra eliminare la discriminazione tra le im-prese svizzere e le ditte subappltatrici stranie-re che non rispettano i salari svizzeri.

Travail.Suisse

Introdurre una responsabilità solidale efficace

Torneo Consitex 2012

10 1130 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Sindacato Apprendisti

L a Divisione della formazione profes-sionale, attraverso il Fondo cantonale per la formazione professionale, co-

munica che nelle prossime settimane gli ap-prendisti con contratto di tirocinio in azienda riceveranno a casa il buono (Rail Check) per acquistare l’abbonamento Arcobaleno «Ap-presfondo» valido per l’anno di formazione 2012/2013.

Anche quest’anno gli apprendisti con con-tratto in azienda potranno ac-quistare a metà prezzo l’abbo-namento annuale Arcobaleno «Appresfondo» (per apprendisti sussidiato dal fondo). I buoni (Rail Check) saranno recapitati diretta-mente al domicilio a partire dalla seconda metà di luglio. Gli ap-prendisti al primo anno riceveran-no il Rail Check dopo l’approva-zione del contratto di tirocinio da parte della Divisione della forma-zione professionale.

L’abbonamento «Appresfondo» può essere acquistato nei punti vendita FFS, AutoPostale, TPL e FART, consegnando il Rail Check

allo sportello, unitamente a un documento di legittimazione valido e, per i nuovi abbonati, a una foto a colori formato passaporto. Non si effettuano esborsi a contanti, si consiglia per-tanto di attendere il buono prima di acquistare o rinnovare l’abbonamento e, se necessario, di acquistare un titolo di trasporto limitato al pe-riodo estivo (ad esempio l’abbonamento Arco-baleno mensile al 50% della campagna estiva «L’aria cambia»).

Abbonamento Arcobaleno

Rinnovata l’offerta Appresfondo

I migliori diplomati con una media superiore al 5 nel settore Automobile.Da sinistra in alto: M. Doninelli, Vice-pres. UPSA Ti-cino, S. Gnesa, P. Vizzardi, Pres. Commissione form. prof. UPSA Ticino.In mezzo: N. Belloni, A. Vassalli, S. Dei Tos, N. Mar-sura. In basso: M. Foletti, K. Daldini, J. Martignoni

I l Gruppo Carrozzieri Ticinesi USIC (Unione Svizzera dei Carrozzieri) se-zione Ticino si complimenta con gli ap-

prendisti che hanno conseguito l’attestato fe-derale di capacità nelle professioni del ramo della carrozzeria.

Gli esami di fine tirocinio 2012 si sono svolti presso il Centro di formazione professionale USIC a Giubiasco, sede dei corsi interazien-dali.

Carrozzieri verniciatori:Caccia Adam (carrozzeria Auto Tino Mo-

torsport Sagl, Riva S. Vitale); Djokic Rade (carrozzeria Torpedo 2000 SA, Bodio); Grgic Anto (autorimessa Nepple SA, Bellinzona); Idrizi Mirsad (carrozzeria Della Cassina Luigi SA, Preonzo); Jorio Jonathan Tiziano (carroz-zeria Nima Sagl, Camorino); Libanore Simone (carrozzeria Inter Vezia SA, Lamone); Lisde-ro Paolo (carrozzeria Iride, Cureglia); Medina

Bogotà Luis Eduardo (carrozzeria Gambuc-ci Car Sagl, Bedano); Minotti Stefano (car-rozzzeria Pellitteri Sagl, Cadenazzo); Pesenti Andrea (carrozzeria Nuova Norancar Sagl, Barbengo); Ruffa Janier (carrozzeria Torpe-do 2000 SA, Bodio); Ruzzenenti Christopher (carrozzeria AMAG, Giubiasco); Stanco Mat-tia (carrozzeria Nuova Stilcar SA, Davesco Soragno); Zysset Mischa (carrozzeria Bognu-da, S. Antonino).

Carrozzieri lattonieri:Badasci Mattia (carrozzeria Eros Togni SA,

Riazzino); Brumana Alessio (carrozzeria Bru-mana, Mendrisio); Capra Michael (carrozzeria Estrocar SA, Cadro); Palmeri Alessandro (car-rozzeria Nuova Norancar Sagl, Barbengo); Satta Salvatore (carrozzeria Mida Sagl, Bia-sca); Sinopoli Domenico (carrozzeria Torpedo 2000 SA, Bodio); Ziogas Vitalijus (carrozzeria Nima Sagl, Camorino).

Nuovi formati

Neo diplomati nel ramo della carrozzeria

Installazioni elettriche, premiati i migliori diplomati nelle tre professioni: elettricisti di montaggio, in-stallatori elettricisti e telematici.

12 1330 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

Q uando mi hanno proposto il progetto Mosaico non ero mol-to convinta. Ho sempre pensa-

to di essere in grado di poter fare una buona introspezione di me stessa, di co-noscere i miei difetti e di sapere quello di cui avevo bisogno. Con questa convin-zione ho raggiunto i miei obiettivi… nulla di più sbagliato! L’errore più comune è pensare ai propri difetti, ma per raggiun-gere un obiettivo bisogna anche essere pienamente consapevoli dei propri pregi. Il progetto Mosaico è stato per me un’il-luminazione, mi ha fatto capire quello per cui sono veramente portata; mi ha sbloccato dopo un periodo di confusio-ne, dove non riuscivo a trovare una solu-zione al cambio di lavoro che era diven-tato obbligatorio. Gli esercizi proposti, per quanto possano sembrare elementari per me che ho una piccola base di studi

di psicologia, erano molto di più, erano un’introspezione illustrata... fantastico! Sono così emersi tanti ricordi, sensazio-ni, modi di vivere e di pensare, tutte cose che sembravano ormai così lontane, e invece, di botto ricompaiono illuminando gli occhi, a volte in bene, a volte in male. Quello che più conta è iniziare questo progetto con la consapevolezza che si è seguiti da esperti che ti accompagnano in un percorso che può farti scoprire al-cune strade che al momento non cono-scevi o che ignoravi. C.L.

InfoMarina Bernardo Ciddio e Emanuela Pigò (consulenti del CFP-OCST) tel. 091 9212600, [email protected] - [email protected]

Via S. Balestra 196901 Lugano

Tel. 091 921 26 00Fax 091 921 26 66

[email protected]

Sindacato Formazione

PROGETTO MOSAICO

Comprendere le proprie qualità: un lavoro introspettivo

RECUPERO FORMAZIONE DI BASE AFC/APF

EDILIZIA B Custode di immobili, dal 10 novembre,

ma-gio 19.10 - 22.00, sa 8.30 - 12.30 e 13.30-16.30, 393 ore. Costo: fr. 5.544.- Se-rata informativa: 3 ottobre ore 18.30

B AutoCAD base, dal 17 settembre al 24 ottobre, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

VENDITA B Impiegato del commercio al dettaglio

Art. 33, da novembre, 350 ore. Costo: fr. 2’000.- Serata informativa: 17 settembre ore 18.30.

INFORMATICA B Web Creator, dal 18 settembre 2012 al

30 maggio 2013, martedì e giovedì, 18.00 - 22.00, 220 ore. Costo: fr. 2’500.- soci, fr. 2’700.- non soci

B Introduzione all’informatica, dal 17 set-tembre al 24 ottobre, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600 non soci

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non soci. B Adobe-HTML/PHP/MySQL

(CS5), dal 25 settembre, 90 ore, costo: fr. 910 soci, fr. 1590 non soci.

COMMERCIO B Corso di segretariato, dal 17

settembre, lunedì e mercoledì, 9.00-12.00 e 13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920 soci, fr. 2’300 non soci.

LINGUE B Corso di comunicazione mul-

tilingue base, dal 5 settembre, mercoledì sera, 18.30-21.30 e/o sabato mattina 10.00-13.00, 60 ore. Costo: fr. 950. Seminari: 12 ore, costo fr. 240.

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B Inglese B1 (1° modulo): dal 27 settem-bre, 48 ore, giovedì 19.00-22.00. Costo: fr 480.- soci, 640.- non soci.

B Tedesco A1 (1° modulo): dal 3 ottobre, 48 ore, mercoledì 19.00-22.00. Costo fr 480.- soci, 640.- non soci.

B Tedesco A2 (1° modulo): dal 24 settem-bre, 48 ore, lunedì 19.00-22.00. Costo fr 480.- soci, 640.- non soci.

B Tedesco conversazione: dal 27 settem-bre, 24 ore, giovedì 18.30-20.00. Costo fr 240.- soci, 320.- non soci.

B Russo A1 (1° modulo): dal 25 settembre, 48 ore, martedì 19.00-22.00. Costo fr 480.- soci, 640.- non soci.

CONTABILITÀ B Contabilità base, dall’11 settembre

all’11 ottobre, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci.

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www.cfp-ocst.ch

C orso serale di 350 ore tra novembre 2012 e giugno 2014. Nel settore del commercio al dettaglio numerose

persone non dispongono della necessaria for-mazione professionale di base. Un mercato del lavoro sempre più esigente penalizza le persone non formate.

SIC Ticino, grazie alla collaborazione con il CPC di Bellinzona e con il Centro di Formazione Pro-fessionale dell’OCST, offre la possibilità alle per-sone adulte di recuperare la formazione di base ed ottenere così l’attestato federale di capacità (AFC) di IMPIEGATA/O DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO. La formazione permette alle perso-ne attive nel settore del commercio al dettaglio, nella grande e piccola distribuzione, di acquisire un’attestazione federale. Serata informativa:

Lunedì 17 settembre 2012, ore 18:30 c/o il Centro di formazione professionale OCST, Via

S. Balestra 19, 6901 LuganoPer ragioni organizzative vi invitiamo gentilmen-

te a segnalare la vostra presenza alla segreteria del CFP-OCST al numero 091 921 15 51.

Art. 33 LFPr - recupero qualifica

Impiegato del commercio al dettaglio

12 1330 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Sindacato Formazione

Associazione Leggere e scrivere

Leggere e scrivere: è proprio necessario?

PAOLO BULETTI*

M i chiedo se, dietro alle cifre im-pressionanti che riguardano la consistenza dell’illetteratismo in

Svizzera, non stia nascosta da qualche parte l’illusione che si possa imparare e muoversi in modo autonomo nel contesto sociale, senza passare dallo scritto. Le cifre sono eloquenti: circa 800.000 persone in Svizzera sono in gran-de imbarazzo con la lettura e la scrittura e una buona metà della popolazione non ha competenze sufficienti. Un altro dato che ci fa riflette-re: ogni anno in Svizzera dai cinquemila ai seimila giovani terminano il loro percorso sco-lastico con già un illetteratismo a carico. Il tutto si traduce in un costo sociale di 1,1 miliardi all’anno perché le persone de-alfabetizzate sono più esposte al rischio della disoccupazione e devono ricorrere maggior-mente alle prestazioni sociali.

Sciogliere il silenzioL’Associazione Leggere e

Scrivere, che opera da più di vent’anni nella Svizzera italia-na, oltre ad offrire corsi per le persone adulte che vogliono imparare a leggere e scrivere o semplicemente riconciliarsi con il linguaggio scritto e migliora-re le proprie competenze, sol-lecita regolarmente l’opinione pubblica su questo problema di portata sociale, per far sì che si mettano in atto tutte le misure possibili per trovare delle solu-zioni.

C’è pudore nelle persone toc-cate dal problema, che fanno fatica a riconoscere i propri li-miti e soprattutto a fare il passo verso una riappropriazione di competenze importanti come la lettura e la scrittura. Ma c’è an-che una vergogna che la nostra società coltiva nello stendere un velo di silenzio imbarazza-to sulla presenza pregnante dell’analfabetismo di ritorno tra di noi, malgrado il fatto che la nostra sia una società che propone la scuola obbligatoria per tutti, per almeno nove anni.

Per la nostra Associazione è importante fare in modo anzitutto che si parli di questo pro-blema per non correre il rischio della dimenti-canza, che si traduce in pigrizia intellettuale e in scarsa consistenza di gesti e decisioni che favoriscano una vera e propria politica della formazione di base.

I valori che sostengono queste necessità

sono la dignità della persona, che comporta autonomia e il diritto ad una cittadinanza atti-va, che si basi sull’accresciuta consapevolezza delle persone in modo che possano partecipa-re a pieno titolo alle decisioni che riguardano il vivere in società.

In questo senso ci sentiamo anche di chiede-re l’aiuto di tutte quelle persone che condivido-no questi valori e che lavorano per la loro affer-mazione. Sono operatori di servizi, sindacalisti, membri di associazioni, docenti, imprenditori,

conoscenti e parenti che, nella loro quotidia-nità, hanno l’occasione di avvicinare persone che si confrontano con i limiti che impone la scarsa competenza nel linguaggio scritto.

Parlare del problema dell’illetteratismo o, per usare il termine che utilizza Tullio De Mauro, della de-alfabetizzazione significa cominciare a porre le premesse per una presa di coscienza del problema e scalfire l’imbarazzo delle per-sone toccate dal problema. Se si dà ospitalità a chi si trova in imbarazzo con le parole, si co-

mincia a riconoscere che il problema ci tocca come società.

Noi diamo molta importanza a quelli che pos-sono assumere un ruolo di mediazione e, con la delicatezza che si impone, accompagnare le persone a decidersi per dei percorsi formativi che li mettano in grado di muoversi con mag-giore libertà nel contesto sociale.

Capire insiemeCapire come mai siamo arrivati a questo pun-

to ci invita a non cadere nella trappola di cercare capri espia-tori. Ognuno deve poter fare la sua parte e cercare di mettere parole più precise sul tema, in modo che si possa nutrire la nostra immaginazione e la no-stra capacità di pensiero su un tema così importante.

Sicuramente conta il valore sociale che noi attribuiamo alla lettura e alla scrittura, anche in termini di pratica concreta di queste competenze. Potreb-be essere utile interrogarsi su come scriviamo e leggiamo.

La riflessione va orientata an-che sul rapporto tra nuove tec-nologie e lettura/scrittura e sul-le necessità di integrare e non allontanare i diversi approcci alle capacità espressive delle persone.

Qui siamo veramente con-frontati con questioni impor-tanti che riguardano anche la scuola e le modalità con cui si possono continuare a proporre percorsi che invitano i ragazzi a leggere e scrivere, tenendo conto della forte consistenza di modi di imparare che si basano essenzialmente sul canale visi-vo simultaneo.

Non da ultimo abbiamo biso-gno di tenere in forte conside-razione il tema della consisten-za e della varietà delle parole. Quotidianamente constatiamo che l’analfabetismo si tradu-ce spesso nella perdita delle parole e nella riproposizione ossessiva di parole usate e

abusate, per descrivere realtà e persone che meriterebbero parole più adatte, più precise. Se ci impigriamo sulle parole diventiamo tutti attori di una forma di analfabetismo che mette in discussione la convivenza sociale.

Sono evidentemente spunti che però posso-no sollecitare la nostra attenzione e la nostra partecipazione affettiva alla seria presa in con-siderazione del problema dell’analfabetismo di ritorno nella nostra comunità.

*formatore dell’Associazione Leggere e Scrivere

14 1530 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

L’editoriale

Grazie di cuore!

CLAUDIO FRANSCELLA*

C are e cari amici di Genera-zionePiù,ecco arrivato il tempo per

l’ultimo mio editoriale quale vostro segretario cantonale. Come oramai saprete, da inizio settembre inizierò la mia nuova attività quale agente prin-cipale per il Locarnese di una nota

compagnia di assicurazione. Il desi-derio di tornare a lavorare più vicino al luogo di domicilio e alle mie nume-rose attività istituzionali mi ha spinto a concludere quest’arricchente espe-rienza lavorativa presso la vostra associazione e ad accettare un’altra sfida professionale in ambito privato.Questi cinque anni di intenso lavoro

a favore di GenerazionePiù mi hanno

sicuramente permesso di avvicinarmi maggiormente ad un mondo, quello della Terza età, estremamente inte-ressante, arricchente e gratificante. Da parte mia ho cercato di dare il massimo in questo ambito, riceven-do numerose soddisfazioni personali. Sono cresciuto assieme a voi, ho im-parato ad apprezzare il grande valore

e la grande potenzialità che sono insite nel vostro mondo e ho scoperto, oltre alla gran-de saggezza, tanta umanità, disponibilità, generosità, vi-talità, energia positiva e vera amicizia.Ringrazio quindi i ver-

tici dell’Associazione e dell’OCST per avermi dato questa magnifica possibilità e per avermi sostenuto e la-sciato am-pio margine di manovra nel porta-re avanti le

numerose proposte quali il cambiamen-to del nome da AAPI a GenerazionePiù, l’organizzazione dei festeggiamenti per il 30esimo di fonda-zione, l’abbinamen-to alla nostra asso-ciazione di sponsor

importanti, il potenziamento dei soggiorni e dei corsi di informatica, la reda-zione diretta di tre pagine quin-dicinali su «il Lavoro» e della pagina mensile sul GdP dedica-te ai nostri associati, la condu-zione settimanale di una rubrica radiofonica Evergreen su Radio Fiume Ticino, la creazione di un nuovo sito internet www.gene-razionepiu.ch, l’intensificazione dei rapporti con gli anziani della Cisl di Varese, il restyling grafico del Vademecum, la ristruttura-zione interna dell’associazione

con la creazione di gruppi di lavoro su tematiche specifiche e molto altro ancora.Lascio quindi quest’incarico con

rincrescimento e nostalgia ma anche con tanta serenità e tranquillità. Ge-nerazionePiù è un’associazione sana, piena di vita e ben organizzata sia a livello cantonale, sia a livello regiona-le e il suo futuro è garantito.Nei prossimi mesi collaborerò con

il mio successore affinchè tutti i pro-getti ancora in cantiere per il 2012 possano essere portati a termine senza alcun problema. La mia atten-zione personale e quale deputato al Gran Consiglio sarà poi costante-mente tesa al mondo della Terza età, a quest’importante Associazione e ai valori che ispirano il sindacato cristia-no sociale.

Questa realtà è e rimarrà sempre nel mio cuore.Grazie per la collaborazione e la

disponibilità a tutti gli associati, alla Presidenza cantonale, ai presiden-ti sezionali, ai delegati nei consessi nazionali, ai collaboratori del segre-tariato, ai membri del comitato can-tonale, alla redazione de «il Lavoro», alla direttiva dell’OCST e a Gerolamo Cocchi che mi sostituirà per i pros-simi mesi nella funzione di segretario cantonale.Auguri e…viva GenerazionePiù!

*Segretario Cantonale

14 1530 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

No per una 13.ma AVS

SI alla mozione Guidicelli. I Comuni possono fare di più

GIACOMO FALCONI*

T re anni fa su «il Lavoro» del 18.02.2009 in merito alla pro-posta di 13.ma mensilità per

gli anziani, mi ero pronunciato per un «bonus annuale» per i «veri bisognosi».L’iniziativa 13.ma Avs ha il pregio di

obbligare le Autorità a occuparsi con-cretamente della situazione di molti nuclei famigliari (non solo di anziani) che di anno in anno s’impoveriscono. Non è facile, anzi. Per la nostra Asso-ciazione, opporsi ad un’iniziativa che vuole aiutare proprio gli anziani in dif-ficoltà, può sembrare autolesionismo. Lo facciamo, perché vi abbiamo evi-denziato due fattori negativi: un effetto perverso, perché be-

neficiando di questo importo, potreb-bero venir superati i parametri e ve-dersi così annullare il diritto ad altre prestazioni, una maggior disparità di tratta-

mento verso coloro che si trovano di poco oltre la soglia per beneficia-re delle prestazioni complementari, mentre sono quelli con maggior diffi-coltà finanziarie. Inoltre, l’iniziativa vie-ne impropriamente presentata come

13.ma AVS, perché in realtà (secondo informazioni recenti), se accolta, ne beneficerebbero meno di un anziano su cinque.Quindi, aiuto sì, ma non come pro-

pone l’iniziativa. Un aiuto mirato ai veri bisognosi, con l’obiettivo di ridurne le disparità. È l’opinione espressa dal Comitato cantonale nella sua riunione del 27 agosto.A fine giungo 2012 l’iniziativa è ap-

prodata in Parlamento. Il Gran Con-siglio l’ha respinta e le motivazioni sono state ampiamente riportate dalla stampa.Sul tema: «Più aiuti agli anziani» il de-

putato Gianni Guidicelli ha presentato una mozione, chiedendo che vengano attenuati gli effetti soglia delle presta-zioni complementari degli anziani, ri-vedendo anche la valutazione con la quale viene considerata la sostanza. Lo scopo è di trovare la maniera per aiutare in modo mirato chi è realmente in difficoltà.È ciò che auspicavamo nel 2009: «un

bonus per i veri bisognosi».Sosteniamo perciò la mozione Gui-

dicelli e ci auguriamo che venga stu-diata e messa in atto in tempi brevi.

Questo modo di agire rappresenta il concetto di solida-rietà auspicato da GenerazionePiù.Respingiamo l’i-

niziativa «per una 13.ma AVS», ma nello stesso tem-po, vogliamo fare un appello ai Co-muni. Sì, perché i Comuni sono i più vicini alla gente e conoscono meglio le situazioni reali. Tramite i loro piani sociali hanno la possibilità di agevo-lare e aiutare i propri abitanti in diffi-coltà. Possono agire più rapidamente e con maggior efficacia, anche verso coloro che non rientrano ancora nella categoria degli anziani.Viviamo in un periodo di difficol-

tà economica e non s’intravvede un miglioramento a breve termine. Per l’Amministratore locale ciò significa avere una maggior sensibilizzazione per la solidarietà sociale. La politica familiare, oggi, è una priorità.

* Presidente Cantonale GenerazionePiù

In memoria

Ricordando Pin RivaGABRIELLA BOLLIGER*

S ono ormai trascorsi dieci anni dalla tua morte, caro Pin, in-dimenticato Presidente della

nostra Associazione. Dal cielo hai potu-to proteggerci e seguire tutti i cambia-menti che ci hanno portato sempre a migliorare e a crescere.Quanta acqua è passata sotto i pon-

ti: le attività, le manifestazioni, i viaggi, i soggiorni si sono moltiplicati!Sono cambiati i Presidenti cantonali, i

Segretari cantonali, ma il nostro scopo è rimasto sempre quello di allora, ovve-ro di quando tu, con il tuo sorriso cor-diale, ci riunivi le prime volte: «fare tutto il possibile in favore della Terza età, ora

trasformata in GenerazionePiù».Il merito di dove siamo arrivato lo dob-

biamo anche a te che con tanta dedi-zione e generosità hai posto le basi per la nascita e la crescita della nostra As-sociazione. Ti ricordo sempre con rico-noscenza ed affetto.

Vice Presidente cantonale

Condoglianze

I l presidente cantonale, i segreta-ri sezionali, gli associati di Gene-razionePiù, si uniscono al dolore

di Meinrado Robbiani, segretario can-tonale OCST, per la scomparsa del caro papà Elio.Esprimono le più sincere condoglian-

ze anche alla moglie Idelma, alla figlia Michela, alla sorella Elda, alla nuora Denise, al genero Sergio Manzocchi, ai nipoti, cognati e parenti tutti.

16 1730 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

Grazie ancora Claudio

Un ponte... tra passato recente e futuro molto prossimo

MARIA LUISA DELCÒ*

L o scorso 24 maggio, al termine dell’as-semblea cantonale

di GenerazionePiù, il pre-sidente Falconi, con tanta sensibilità ha ricordato ai presenti che la partenza di Claudio Franscella doveva essere vista come l’opportu-nità gradita di averlo avuto tra noi per ben cinque anni.Anni in cui il Segretario cantonale ci

ha traghettati dai pensionati invalidi AAPI a GenerazionePiù, ridando vigo-re alle nostre persone over 60/65 nel più ampio rispetto delle no-stre fragilità ma anche della nostra memoria storica.Ora, per passare da una

sponda sicura a una riva fatta di cambiamenti e nel momento sempre delicato della transizione, è neces-saria tutta la nostra coe-sione tra presidenza can-tonale, presidenti sezionali, comitato, rappresentanti di GenerazionePiù in enti can-tonali e federali per mante-nere il livello raggiunto.Siamo lieti di poter contare

su un Segretario ad interim coadiuvato dal Segretario amministrativo, in attesa di una persona che occupi il posto lasciato da Franscel-la, figura a cui l’OCST tiene molto, anche pensando al futuro, quando nel 2013 o 2014 entreranno in funzione i famosi centri diurni di tipo 2, voluti dal Dipartimento

Sanità e Socialità.In ogni caso questa calda estate ci

ha permesso di lavorare per l’ultimo soggiorno del 2012 alle Terme (da domenica 11 a domenica 18 novem-bre, già una quarantina di iscritti); per

continuare con le pagine dedicate a G+ su «il Lavoro», per proseguire a settembre con la collaborazione con il Giornale del Popolo per la pagina mensile.Continueranno anche i corsi di infor-

matica e l’aggiornamento del sito di G+ con la nostra esperta.Entro fine ottobre andrà anche in

stampa il Vademecum, legato al 2012 dichiarato anno dell’invecchiamento attivo, ma soprattutto della solidarietà intergenerazionale.Abbiamo una decina di interventi

sul tema che così potrebbe essere anticipato: «nella realtà quotidiana si sono modificati la composizione delle

famiglie e l’assetto sociale. Questo ha generato un mag-gior isolamento delle diverse generazioni per la mancanza di occasioni di dialogo e una conseguente ghettizzazio-ne: i giovani con i giovani, gli anziani con gli anziani, i disagiati con i disagiati della stessa tipologia».E allora ancora una volta

grazie Claudio, auguri per la tua nuova attività e buon la-voro a tutti.

*neo vice-presidente cantonale

Bellinzona Venerdì 7 settembre, Coro, ore

14.00, Vita Serena a Giubiasco. Mercoledì 19 settembre, Visita

Consolato Generale Svizzero a Mi-lano e visita culturale. Partenza ore 07.15 Piazzale Stadio di Bellinzona, ore 07.30 Mercato Coperto di Giu-biasco. Costo: fr. 80. Iscrizioni a Ta-tiana entro il 12 settembre, tel. 091 829 20 05 o 079 756 55 00.

Venerdì 28 settembre, Anima-zione con Coro, Casa anziani Greina di Bellinzona. Ritrovo ore 14.30 alla Casa anziani.

Locarno Pranzo del primo giovedì del

mese, Giovedì 6 settembre, ore 12.00 presso il Ristorante Stella a Locarno.Iscrizioni da subito, tel. 091 751 30 52.

Giovedì 20 settembre, visita all’Eremo di Santa Caterina del Sas-so, situato nel comune di Leggiuno (Varese). Per raggiungere l’Eremo più agevolmente è possibile usufruire di un’ascensore. Costo fr. 65. Iscrizioni da subito: tel. 091 751 30 52, dettagli solo agli iscritti. Lugano

Giovedì 20 settembre, gita a San Gallo con visita all’abbazia e alla bi-

blioteca che contiene un’impressio-nante collezione di libri. Ore 06.00 Partenza bus Stadio Cornaredo (lato fiume), ore 06.15 partenza Stazio-ne FFS. Pranzo al ristorante albergo Schwanen. Costo: fr. 95.-- a perso-na (trasporto autobus, pranzo e bi-bite comprese). Iscrizioni: tel. 091 9102021 entro il 17 settembre. Tre Valli

Venerdì 28 settembre, gita turi-stica Realp-Oberwald-Novena con il trenino a vapore del Furka. Costo: bus-trenino (escluso pranzo), fr. 80 soci, fr. 100 non soci. Iscrizioni: entro il 31 agosto, tel. 091 873 01 20.

Agenda

16 1730 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

È disponibile il nuovo programma dei corsi di formazione continua per adulti in situazione di handicap per il

periodo 2012/2013, allestito dal servizio «Cul-tura e formazione per persone invalide» di Atgabbes.

Il successo riscosso in questi anni continua: nel 2011 sono stati svolti 60 corsi per un totale di oltre 400 partecipanti.

Anche quest’anno il ventaglio di offerte è molto vario e interessante: le proposte spa-ziano in vari campi d’interesse: informatica ed internet; cucina tradizionale ed etnica; pittu-ra ed espressione creativa; musica e danza; escursioni e visite culturali.

Vi segnaliamo in particolare i nostri corsi di

accompagnamento e sostegno all’autonomia:«Le mie emozioni», «Leggere e scrivere», «La

cura del guardaroba», «L’amore è…», «Uscia-mo Insieme».

Lasciatevi incuriosire!!! I nostri corsi sono rivolti a tutte quelle perso-

ne che a causa di difficoltà, che siano mentali, fisiche o sensoriali, non possono seguire i cor-si di formazione continua classici organizzati dall’Ente pubblico o da Enti privati.

I gruppi sono piccoli, minimo 5 persone, pro-prio per favorire ogni singolo partecipante per-mettendogli di diventare soggetto della propria formazione.

Le iscrizioni per i corsi autunnali si chiudono il 10 settembre 2012.

I l documento finale di Rio+20 adottato il 22 giugno nella metropoli brasiliana è delu-dente per vari motivi. Certo, i paesi in via

di sviluppo sono riusciti ad imporre un concetto di economia verde che rispetti le loro esigenze nazionali. «Il Vertice ha tuttavia perso l’occasio-ne per realizzare lo sviluppo sostenibile, avviare il cambiamento di paradigma necessario per sal-vare il pianeta ed elaborare indicatori di benes-sere che vadano al di là della crescita e del PIL. È previsto che questi indicatori vengano sviluppati dall’ONU, ma non c’è nessuna urgenza », si di-spiace Isolda Agazzi, responsabile di politica di sviluppo presso Alliance Sud. Certo, le aperture sull’economia verde volute dai paesi industrializ-zati non ci sono state, anche se il testo prevede alcune protezioni volute dai paesi in sviluppo, in particolare affinché l’economia verde non diventi una nuova forma di protezionismo che imponga condizioni aggiuntive, esso dà un’importanza particolare al settore privato per il quale non è prevista nessuna regolamentazione vincolante del rispetto dell’ambiente e dei diritti umani.

Alliance Sud deplora anche la debolezza de-gli impegni sul trasferimento di tecnologie e di mezzi aggiuntivi per lo sviluppo sostenibile.

Gli Stati hanno deciso di lanciare un proces-so per l’elaborazione di obiettivi di sviluppo validi dopo il 2015. «Il rischio, però, che i due processi vengano condotti in parallelo, invece di confluire in uno solo e che la lotta contro la povertà perda il carattere centrale che occupa oggi, non è evitato», continua Isolda Agazzi.

Alliance Sud si rammarica anche che non sia stato creato un consiglio mondiale per lo sviluppo sostenibile, poiché questo avrebbe costituito un’autorità forte e avrebbe potuto assicurare la coerenza tra le tre dimensioni eco-nomica, sociale ed ambientale. Il testo prevede, invece, la creazione di un indefinito Forum di alto livello che non avrà gli strumenti necessari per portare a termine questo mandato.

Certo, alcuni diritti acquisiti sono stati con-

servati, a cominciare dai principi fondamentali delle conferenze di Rio 1992 e Johannesburg 2002, in particolare la responsabilità comune ma differenziata. Il diritto allo sviluppo, all’ali-mentazione, all’acqua, alla salute e i diritti dei popoli autoctoni sono stati riaffermati. I diritti della Terra Madre sono stati proclamati su in-citamento della Bolivia. La conferenza delude dal punto di vista del genere poiché gli Stati non sono riusciti a riaffermare i diritti sessuali e riproduttivi.

È rallegrante che i paesi in sviluppo sia-no riusciti ad imporre in parte la loro visione, specialmente grazie al ruolo agevolatore del Brasile, il paese ospite. Un tale Vertice però, avrebbe potuto e dovuto concretizzare molto di più.

Attualità

Atgabbes

Nuove proposte di formazione continua per adulti

Alliance Sud Rio+20: un’occasione persa

Info

Alliance Sud, la Comunità di lavoro delle organiz-zazioni di cooperazione internazionale

Swissaid - Sacrificio Quaresimale - Pane per tutti - Helvetas - Caritas - Aces

CP 516 - Via Besso 28 - 6903 LuganoTel. 004191 9673840 Fax 004191 9660246www.alliancesud.ch/politicawww.alliancesud.ch/risorseE-mail: [email protected]

Programma dei corsi

È possibile richiedere il Programma dei corsi chiamando lo 091 970 37 29 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail: [email protected].

Il programma completo è pure visionabile sul sito www.atgabbes.ch

Tour Costa Azzurra -Provenza - Camargue

Dal 4 all’8 ottobre (5 giorni)

Prezzo per persona: Fr. 1.100.- Suppl.camera singola Fr. 280.-Un viaggio che ci porterà a visitare Can-nes, Avignone, Pont du Gard, Aigues Mortes, Nimes, Avignone, Saint-Remy de Provence – Glanum, Les Saintes Ma-ries de la Mère.La quota comprende: viaggio in pul-mann Granturismo (ARL); 4 notti in ho-tel**** (con prima colazione); 2 pranzi (Cannes-S.Marie de la Mère) bibite escluse; 2 cene (albergo Aigue Mortes) bibite escluse; guida ad Avignone. Prenotazioni: la stessa s’intende de-finitiva al momento dell’iscrizione te-lefonica o di persona, entro il 10 set-tembre, a Claudia Righetti, tel. 079 3279324 o 091 9410012. Pagamento: all’iscrizione il 50 per cen-to, il resto a 15 giorni prima della par-tenza.È consigliata la stipulazione di un’as-sicurazione contro le spese d’annulla-mento viaggio.

Acquafitness, Centro Benessere, Parco Maraini Lugano / ACLUB Savosa

18 1930 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

Conferenza stampa del 2 agosto 2012

L’ora degli adeguamenti!

Nonostante condizioni quadro diffi-coltose, l’economia svizzera si dimo-stra solida. Secondo Syna è giunto il momento delle negoziazioni salariali richieste da tempo. Esigiamo stipendi che permettano di vivere degnamen-te. Per questo vogliamo un aumento di almeno 100 franchi per i bassi salari. Quest’anno vorremmo inoltre concre-tizzare l’uguaglianza salariale tra uomo e donna. In tutti i settori Syna esige un aumento del 2 percento in media dei salari reali.

ARNO KERST*

T ra crisi e prospettive economiche al-larmiste, non è facile orientarsi. Da qualche anno l’economia svizzera si

trova confrontata con delle sfide insidiose, ca-ratterizzate da prospettive molto incerte. Dal 2004, la crescita economica annuale ha sem-pre superato il 2 per cento (salvo il 2009). Il SECO stima una crescita del PIL dell’1,4 per cento per il 2012 e dell’1,5 per cento per l’anno seguente.

L’innovazione, l’elevato senso del dovere e la spiccata qualità che caratterizzano la mano-dopera svizzera hanno certamente contribui-to al crearsi di questa situazione confortante. Questa, dunque, merita una remunerazione e una ricompensa tangibile e adeguata!

Giustizia salariale, ora!Circa il 15 per cento di persone impiegate a

tempo pieno guadagna meno di 4000 franchi al mese. Circa un quarto delle donne e un de-cimo dei salariati rientrano nella categoria dei sottopagati. Ovviamente Syna constata con soddisfazione che la cifra dei sottopagati si è ridotta. Ciò nonostante questa evoluzione po-sitiva è troppo lenta e deve essere relativizzata. Nel 2002 gli stipendi dei dirigenti delle impre-se considerate nell’inchiesta di Travail.Suisse erano in media 18 volte superiori al salario più basso percepito nell’impresa. Nel 2011 que-sto scarto è cresciuto fino a raggiungere un rapporto di 1:36! L’avarizia dei manager deve essere fermata tramite un adeguamento dei salari più bassi.

È per questo che Syna pone l’accento sull’au-mento dei salari minimi convenzionali. I CCL sono uno strumento efficace in questo ambito. Secondo recenti cifre, l’utilizzo dei CCL è stato insufficiente negli ultimi 3 anni. Tra il 2010 e il 2012, i salari minimi sono aumentati in media dello 0,8 per cento, un aumento esiguo se pa-ragonato al 2,6 per cento all’anno tra il 2007 e il 2009.

Di conseguenza, Syna rivendica un au-mento di almeno 100 franchi per i salari più bassi e i salari minimi.

Uguaglianza salariale, ora!L’inuguaglianza salariale tra uomo e donna,

problema anticostituzionale e reale deve esse-re risolto al più presto.

Syna esige, in tutte le negoziazioni, delle misure salariali specifiche per le donne.

I datori di lavoro che non daranno seguito a questa rivendicazione dovranno dimostrare che l’uguaglianza è effettiva nella loro impresa o nel loro settore. Tramite questo approccio, Syna cerca di mettere pressione ai datori di la-voro affinchè essi partecipino al dialogo sulla parità salariale iniziato dai partner sociali. Fino a ora, solo dieci imprese hanno portato a ter-mine questa revisione e altre 15 imprese han-no iniziato la procedura.

Due per cento di aumento salariale reale!Anche quest’anno Syna inizierà i negoziati

con delle rivendicazioni adeguate al settore. La situazione tranquilla sul fronte del rincaro offre un buon margine di manovra per gli ade-guamenti dei salari reali che il personale ha più che meritato. La pressione costante sul lavoro, i tempi sempre più pressanti, la polivalenza, la grande flessibilità richiesta e le continue mi-nacce di licenziamento, caratterizzano il quoti-diano di gran parte del personale.

In tutti i settori, Syna rivendica un aumen-to dei salari reali del 2 per cento in media.

Riaggiustamento nell’industriaDa una parte, per l’industria d’esportazione,

le sfide da affrontare sono numerose a causa della forza dell’Euro, dall’altra la richiesta di adeguamenti salariali da parte del personale cresce di anno in anno. Come gli anni prece-denti, Syna esigerà un approccio basato sui fatti e non sulle lamentele delle imprese indu-striali. In numerose aziende i salari non sono stati aumentati, mentre in alcuni casi lo sono stati debolmente. Tutti i lavoratori e le lavora-trici obbligati da anni a lavorare più tempo al medesimo stipendio hanno di fatto subito una perdita salariale. Di conseguenza, le priorità di Syna nelle negoziazioni salariali nell’industria saranno degli aumenti consistenti di salario e

la garanzia dell’impiego.

Settore Terziario sollecitatoAnche in questo settore molto diversificato

vi sono stati dei problemi. Per esempio nel commercio al dettaglio, dove i salari sono stati aumentati in modo insignificante. Le pretese di Syna sono di conseguenza state portate al rialzo. Contiamo su degli aumenti tangibili dei salari reali nella sanità e nel commercio al det-taglio, così come degli adattamenti altrettanto positivi dei salari minimi. Anche nei settori al-berghiero, quello delle pulizie o i parrucchieri, i nostri membri esigono degli adeguamenti.

Artigianato: lo sviluppo della costruzione nutre le speranze

Costruiamo tanto, senza interruzioni e questa tendenza sembra persistere. Contrariamente ad altri settori, la maggioranza dei rami dell’ar-tigianato non ha subito una grave crisi negli ultimi anni. L’evoluzione dei salari, non ha però seguito lo stesso andamento dell’attività di co-struzione. Le rivendicazioni di Syna saranno centrate sull’adattamento dei salari minimi e di quelli reali degli ultimi due anni. Due per cen-to in media è una richiesta appropriata tenuto conto del lavoro faticoso degli artigiani e delle artigiane.

Le sei settimane restano di attualitàOltre alle rivendicazioni salariali citate, Syna

continuerà a lottare in favore delle 6 settima-ne di vacanza. Questo in risposta al crescente stress, come titolo di partecipazione al gua-dagno di produttività e tenendo conto dell’e-quilibrio sempre più precario tra lavoro e vita privata. Qual’ora esistano delle convenzioni collettive, Syna esigerà sistematicamente 6 settimane di vacanza. In questo modo, ripro-porremo le argomentazioni dei lavoratori, nelle quali si afferma che le vacanze devono essere negoziate tra partner sociali e non essere au-mentate tramite leggi ad hoc.

*vice presidente Syna

18 1930 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio

Formação Profissional

Curso para trabalhadores portugueses e espanhóis

ROGÉRIO SAMPAIO

C omo habitualmente estão abertas inscrições para cursos de formação em Portugal e Espanha para tra-

balhadores não qualificados, com pelo menos 6 meses de experiência profissional nos estalei-ros de construção na Suiça. A Sociedade Suiça de Empresários Construtores, recomenda às empresas à fazerem uso da oferta de formação avançada para o desenvolvimento profissional e capacitação dos trabalhadores.

Os cursos terão lugar do dia 07 de Janeiro 2013 até 01 de Março de 2013 . Ás inscrições estão abertas até o dia 09 de Novembro de 2012.

Pré-requisitos• Pelo menos 6 meses de expêriência na con-

strução civil de acordo com a regulamentação suíça construção, fundo Parifond.

• (ler e escrever) conhecimento suficiente da língua materna.

Os interessados podem levantar os for-mulários nos secretariados do sindicato Syna da sua região ou na sua Firma.Devem preen-cher e entregar na sua Firma, para que a enti-dade patronal possa autorizar. Devem incluir os endereços completos da Suiça e de Portugal ou Espanha, assim como, o respetivo telefo-ne, para posterior contacto e envio da carta de chamada.

Aconselho aos interessados a inscreverem-se o mais rápido possível, porque os lugares são limitados.

Após à frequência do curso de formação, o trabalhador compromete-se a trabalhar para a empresa que lhe enviou para o curso pelo me-nos um ano. A empresa por sua vez compro-

mete-se à assegurará um contrato de trabalho para o ano 2013. Ás condições contratuais para 2013, de-verão ser acordadas entre o trabalhador e a empresa em-pregadora.

Após frequentar o curso com sucesso, o trabalhador deve ser enquadrado de acordo com o artigo 42, parágrafo 2 º e classifi-cados Anexo 15, artigo 1.3 CNT12/15 na Clas-se salarial A.

O conteúdo do curso inclui:Curso Básico de cofragem, alvenaria curso

básico, esgotos curso básico.Plano de segurança e leitura são incluídos em

todos os blocos de curso específico.Estes cursos permitem ao trabalhador apren-

der na sua própria língua as técnicas de trabal-ho praticadas nos estaleiros suíços. Além da obtenção de um certificado profissional, terá direito a um aumento de categoria profissional. Os cursos são financiados pelo fundo paritário, os trabalhadores auferiram uma indemnização salarial durante a frequência do curso conforme está definido no regulamento.Locais de cursos

O curso de formação para o espanhol é o centro de Formação da Fundação Laboral da Construção Arteixo em La Coruña -www.gali-cia.fundacionlaboral.org).

Os cursos em português são realizados nos centros de formação profissional na Avioso CICCOPN no Porto - www.ciccopn.pt e CEN-FIC no Prior Velho, em Lisboa - www.cenfic.pt

As inscrições esgotam-se muito rapida-mente, há no máximo 68 lugares disponíveis.

Recomenda-se, portanto, que o candidato se inscreva imediatamente.

Os participantes receberão, em meados de Dezembro de 2012, a informação detalhada sobre o curso.

Estes curso estão a ser realizados há mais de 20 anos e é uma parceria entre A Sociedade Suiça de Empresários, portugueses, sindicatos Syna e Unia e as entidades oficiais portuguesas e espanholas.

Corsi di tedesco e Corsi di Computer

per sociper principianti

e avanzati

Data: Settembre 2012 / In base al numero di iscrittiLocalità: Syna Albulastrasse 55, 8048 ZurigoNumero massimo: 12 persone per classeIscrizione: Syna Segretariato Regionale Zurigo / SciaffusaOrganizzato da: Segreteria Regionale Syna ZH/ SCHCosto: soci gratuito. Non soci: diventare sociCoordinatore: Rogério Sampaio

ROGÉRIO SAMPAIO

O sindicato Syna é um sindicato inter-profissional, como tal têm membros de todas as origens e nacionali-

dades. Para os sócios da Syna, a língua têm sido uma barreira à integração e a acesso a trabalhos mais qualificados. A dificuldade de frequentar curos de línguas, devido aos horários de trabalhos, especialmente para trabalhadores da construção e limpeza, devi-do as frequentes deslocações e mudança de postos de trabalho, levou a que o secretariado de Zurique organizasse cursos de alemão no próprio secretariado.

Esta experiencia piloto, está a decorrer em

cooperação com a ENAIP e está a ter uma boa aceitação por parte dos sócios.

Inicialmente inscreveram-se 16 sócios de diversos sectores profissionais entre ho-mens e mulheres, o entusiasmo e interesse têm sido enorme.

A professora Elizabeth da ENAIP com vários anos de experiência a le-cionar cursos de alemão, têm recebido bastantes elogios dos alunos, pelo método que está a utilizar, que permite na mesma classe ter alunos que tra-balham na construção, na limpeza e noutros sectores.

Essa experiência piloto pode ser seguida por outros secretariados, porque permite uma proximidade entre os secretariados e os sócios, motivando outros a seguir o exemplo.

Para a Syna significa uma aposta clara na formação dos seus membros.

Os interessados em fre-quentar o próximo curso devem realizar as suas inscrições para o próximo curso.

Curso de alemão para sócios da Syna

Syna aposta na formação

20 2130 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Coni Soler

Empleo

Tendencias Mundiales del Empleo 2012

Según el informe anual sobre el empleo mundial de la Organización Internacio-nal del Trabajo (OIT), será necesario in-centivar las inversiones empresariales para disminuir las tasas de desempleo.

CONI SOLER

E n las economías avanzadas y en Eu-ropa Oriental, los problemas en el sector financiero, así como la con-

tención en el consumo de las familias afecta directamente a la inversión empresarial y en consecuencia repercute gravemente en la cre-ación de empleo.

Necesaria la creación de empleoEl informe «Tendencias Mundiales del Em-

pleo 2012» señala que la desaceleración de las inversiones ha provocado un aumento en las tasas de desempleo.

El elevado desempleo y la baja tasa de cre-cimiento salarial están reduciendo la demanda

de bienes y servicios, lo que cada vez perjudi-ca más la confianza de las empresas que du-dan en invertir y en contratar.

Por este motivo hay que alentar al sector pri-vado para que pierda el temor de invertir nue-vamente en instalaciones y equipos y para que amplíe su plantilla y de esta manera se vuelva a poner en marcha el motor principal de la cre-ación de empleo. La recuperación de la crisis dependerá de la efectividad de las medidas políticas.

El informe afirma que el gran aumento de la deuda pública ha forzado a algunos países a aumentar la prima de riesgo de la deuda sobe-rana para poner en práctica un severo ajuste del cinturón.

El director General de la OIT Juan Somalia, dijo «Lo que se precisa ahora es que la cre-ación de empleo en la economía real se con-vierta en nuestra mayor prioridad».

Indicadores del Mercado de TrabajoEl informe toma referencia de los Indicadores

Clave del Mercado de Trabajo como son: el empleo, el desempleo, el empleo vulnerable,

la pobreza labo-ral…

- El numero de trabajadores en

empleo vulnerable, es decir la suma de tra-bajadores por cuenta propia más los tra-bajadores familiares no remunerados ha aumentado en 23 millones de personas desde 2009. La pro-porción de mujeres en situación de vul-nerabilidad laboral es del 50.5 por cien-to, mayor a la de los hombres con un 48.2 por ciento.

- «A pesar de los esfuerzos realizados por los gobiernos, la

crisis del empleo no disminuye y uno de cada tres trabajadores en el mundo está desemple-ado o vive en la pobreza», según el director general de la OIT. En 2011 cerca del 30 por ciento de todos los trabajadores del mundo vivían con sus familias por debajo de la línea de pobreza. De estos alrededor de la mitad vivía por debajo de la pobreza extrema de 1,25 dólares al día.

Panorama laboral de los jóvenes:Los jóvenes se encuentran entre los más

afectados por la crisis. Según las tasas por-centuales los jóvenes tienen casi tres veces más probabilidades de estar desempleados que los adultos. Según el informe en 2011 el 74,8 millones de jóvenes en edades compren-didas entre los 15 y los 24 años estaban de-sempleados.

En 2012 el número y la proporción de jóve-nes desempleados no tiene vistas a mejorar. Actualmente hay pocas esperanzas de una mejora sustancial del panorama laboral de los jóvenes a corto plazo, ya que ante las duras expectativas de futuro cada vez es mayor la proporción de jóvenes que se retiran por com-pleto del mercado de trabajo.

Si se contabilizan estos trabajadores desa-lentados como desempleados, el desempleo mundial subiría de los actuales 197 millones a 225 millones, y la tasa de desempleo aumen-taría de 6 por ciento a 6,9 por ciento.

Medidas fiscales coordinadasEl informe de la OIT sostiene que durante la

próxima década el mundo se enfrenta al «de-safío urgente» de crear 600 millones de emple-os productivos a fin de generar un crecimiento sostenible y mantener la cohesión social. Para esto se necesita aplicar medidas fiscales co-ordinadas, es decir que los países que aún tie-nen margen de maniobra ayudaran tanto a su economía como a la economía mundial.

Aún así, quedaran 900 millones de trabaja-dores que viven con sus familias con unos in-gresos inferiores al umbral de pobreza de los 2 dólares de Los Estados Unidos por día, sobre todo en los países en desarrollo. i

I n s e r z i o n e

20 2130 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Pagina a cura di Slavko Bojanic Info Balcani

Poljoprivreda

Nemar i suša uništili usjeve

C rna Gora je zauzela 129. mjesto po čistoći mora u svijetu, objavila je američka organizacija Konzervejšn

internešnl.Na listi koja je obuhvatila 171 zemlju, Hr-

vatska se našla na 64. a Slovenija odlično 18. mjesto dijeli sa Francuskom.

Vrh liste zauzeli su Sejšeli, a najzdravija mora na svijetu od svih nastanjenih teritorija imaju i Njemačka, Estonija, Holandija, Kanada. Sijera Leone najnezdravije.

Grčka je zauzela 69., Albanija 87., Turska na 94., a Bugarska na 136. mjestu.

Mora su ocjenjivana po 10 kriterijuma, među kojima su morska hrana, mogućnosti riba-renja, prirodni proizvodi, zaštita priobalja, kva-litet života i privrede, turizmu, doživljaju mje-sta, čistoći vode i bioraznolikosti.

More je ocjenjivano do 370 kilometara od kopna.

Čistoća mora

Hrvatska na 64. a Crna Gora na 129. mjestu

S uša, zapuštanje sistema za navodnja-vanje, nedostatak investicija i nepo-stojanje dugoročne poljoprivredne

strategije doveli su do katastrofalne situacije na Balkanu, gdje usjevi masovno propadaju, navodi se u komentaru agencije Rojters.

Šteta se u BiH procjenjuje na skoro milijardu dolara, što je veliki udarac za zemlju u kojoj je u poljoprivredi zaposleno 20 odsto stanovništva i koja ima udio od 10 odsto u ukupnoj eko-nomskoj proizvodnji, navodi Rojters.

U Srbiji, gdje poljoprivreda ima udio od oko 12 odsto društvenog proizvoda, šteta je oko dvije milijarde dolara, a u Hrvatskoj, gdje su usjevi prepolovljeni, oko 250 miliona dolara.

Poljoprivrednici u BiH kažu da situacija nije bila ovako loša od kraja rata 1995. godine i prijete bokadama važnih puteva i graničnih prelaza od početka septembra ukoliko im vla-sti ne isplate subvencije i ne zaštite domaću proizvodnju.

Budućnost je sumorna. Vlade širom regio-na nemaju dovoljno novca i sve zemlje su suočene sa recesijom, pa nema sredsatava za ulaganje u moderne poljoprivredne me-tode, navodi se u Rojtersovom komentaru.

Svjetska banka, koja je u maju odobrila zajam od 40 miliona dolara za unapređenje sistema za navodnjavanje u BiH, navodi da balkanske države imaju veliki poljoprivredni potencijal, ali da im nedostaju infrastruktura i strategija.

«Bivša Jugoslavija je imala jedan od najnaprednijih sistema za navodnja-vanje i drenažu. Nažalost, ti sistemi su zapušteni i erodirani. To nije samo poslje-

dica budžetskih nedostataka, nego i čestih preokreta u upravama ovih sistema», izjavio je Holger Kraj, službenik Svjetske banke, koji se bavi poljoprivredom i ruralnim razvojem u Evropi i centralnoj Aziji.

Mate Brlošić, šef hrvatske poljoprivredne ko-more, kaže da bi kukuruz ove godine mogao da bude «rijedak kao zlato» i da će oporavak poljoprivrede i stočarstva trajati godinama.

SRNA - 18.08.2012

Quest'anno la Sagra dell'Antilope assume ulteriore importanza, infatti la Comunità Africana del Ticino ha deciso di cogliere questa occasione per festeggiare il suo 20° anniversario.Inoltre questa serata sarà dedicata a tutti coloro che con dedizione hanno messo a disposizione il proprio tempo e le risorse necessarie per far sì che la C.A.T potesse continuare il percorso intrapreso nel lontano 1992. Vi aspettiamo numerosi.

22 2330 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro Attualità

VITA NOSTRA

�� Fedeltà all’OCSTIn settembre tre colleghi festeggiano significativi tra-guardi lavorativi nel nostro movimento sindacale.Paola Mauri-Quadri, il 1° settembre raggiunge il rag-guardevole traguardo dei 30 anni di servizio, nel corso dei quali ha ricoperto mansioni di responsabilità già in

altri servizi dell’Organizza-zione. Dal 1° febbraio 1999 è stata designata Segreta-ria dell’Associazione Centri di Vacanza Leone XIII. In questo ruolo impegnativo si occupa principalmente del perfetto funzionamento dei soggiorni estivi per ragazzi presso la Casa Sant’Angelo di Sonogno, cura con grande entusiasmo e creatività tutta l’attività legata alla struttura, dal contatto con i genitori fino ai rapporti con il perso-nale di colonia. Assicura an-che la sua presenza durante i soggiorni, per garantire la massima qualità del servizio prestato.

Ivano Butti, ha iniziato il suo lavoro all’OCST di Chiasso il 1° settembre 1992 e festeggia vent’anni di attività. È in forza alla Cassa disoccupazione, importante servizio che l’OCST offre a chi si trova in difficoltà.Ivano svolge la sua attività con competenza, dedizione

e cortesia, ed è apprezzato per la sua efficienza dall’u-tenza e dai colleghi di lavoro.Giacomo Piatti, raggiunge anche lui i 20 anni di ser-vizio. Grazie alla sua vasta esperienza nel settore del-la cantieristica edile, è stato impegnato per anni nel settore sindacale come esperto nelle problematiche di cantiere. Dal 1.12.2009 è responsabile del POT accom-pagnamento persone con diffi-coltà motorie dell’Associazione Gruppo di Solidarietà. Gli utenti trovano in Giacomo un saldo e valido punto di riferimento per le loro necessità. In que-sta mansione dimostra grande sensibilità per gli utenti e capa-cità di conduzione nel gestire i collaboratori impegnati in questo importante e delicato servizio.A tutti e tre facciamo i nostri complimenti per il lavoro svolto e per i felici giubilei raggiunti.�� Felicitazionii

• a Manuela e Michele Zurbuchen, attivo membro della Commissione del Personale Istituto Canisio di Riva S. Vitale, che lo scorso 14 luglio sono diventati felici geni-tori di Margherita.• a Maurizio Ferreti e a Roberta Albeverio, socia settore Docenti, per la nascita di Milo Roberto, al quale augu-riamo ogni bene.• a Francesco Ciccarelli, collega al segretariato del Luganese, e ad Annalisa Alchieri, per la nascita di Re-

becca, alla quale auguriamo un futuro radioso e ricco di ogni bene. • ad Alberto Bidello, socio settore Alberghi segretariato del Luganese, e a Silvia, per la nascita di Brando, con tanti auguri di un futuro sereno in compagnia della so-rellina Mia.• a Riccardo Pedroni, socio settore Falegnami e a Su-gerys, per la nascita di Matteo Media, con tanti cari auguri.�� Auguri

• a Marco Macalli, socio Metallurgia, e a Laura Falzone, che lo scorso 22 giugno, attorniati da parenti e amici si sono uniti in matrimonio.• ad Alessandro Carluccio di Mendrisio, socio segre-tariato di Lugano, che sabato 25 agosto si è unito in matrimonio con Cinzia Regazzoni di Caneggio.• a Grazia e Andrea Polla, socio Istituzioni sociali, che l’8 settembre si uniranno in matrimonio.• a Carmen Tombini, fedele socia GenerazionePiù, se-gretariato del Luganese, che lo scorso 15 luglio, attor-niata dai suoi cari ha festeggiato i 90 anni.• ad Adriano Pellandini, socio GenerazionePiù Lugano, che lo scorso 8 agosto ha festeggiato i 79 anni.• a Fernando Vanoni, ex collega e socio GenerazionePiù del Luganese, che il 22 agosto, nell’intimità della fami-glia, ha festeggiato l’84.esimo compleanno.• a Bruno Zonta, già segretario dell’AAPI, ora Genera-zionePiù, che il 23 agosto ha festeggiato 83 anni.�� Condoglianze

• alla figlia Monica e famigliari tutti per la morte della mamma Elena Compagnoni di Balerna, fedele asso-

L a nostra Organizzazione rinnova il suo profondo cordoglio per la scom-parsa di Rezia Boggia, collaboratri-

ce sindacale presso la VPOD. In questi anni di lavoro sovente in comune, abbiamo avuto modo di apprezzarne la generosa dedizione all’impegno e alla lotta per un mondo del la-voro più equo ed una società innestata su una più radicata e ampia giustizia sociale. Con lei, i rapporti personali trovavano un immediato terreno di spontanea cordialità e apertura. La ricordiamo perciò con affetto e gratitudine. Le sue attitudini e doti l’hanno del resto condot-ta a cariche significative sia all’interno della VPOD, sia nell’ambito dell’Unione sindacale svizzera Ticino e Moesa. Formuliamo perciò il nostro cordoglio ai suoi familiari come pure al sindacato VPOD e all’Unione sindacale.

In memoria

Rezia Boggia

In memoria

Ricordando Mons. Luigi Del-Pietro

I l 29 agosto del 1977 moriva improvvi-samente, alla sua scrivania, mons. Luigi Del-Pietro, protagonista della storia so-

ciale del canton Ticino e del movimento sinda-cale cristiano sociale.

Il suo impegno, la sua lotta a favore dei più deboli, le tante battaglie sostenute per il ri-spetto dei diritti dei lavoratori sono ancora oggi un esempio per chi lavora nel sindacato.

Strenuo difensore dei più deboli anche dalle colonne de «il Lavoro» portò avanti numerose rivendicazioni sempre ispirandosi alla dottrina e alle encicliche sociali.

A trentacinque anni dalla scomparsa lo ricor-diamo con uno stralcio di un suo intervento in occasione dell’assemblea del Sindacato dei Dipendenti dello Stato nel 1972.

Dello star alla finestra...È deplorevole che troppi, che tanti abbiano di-sertato e disertino l’azione sindacale per star lì unicamente ad attendere i vantaggi e a go-derli. Forse la colpa di questa situazione è un tantino nostra. Abbiamo continuato a parlare sempre di libertà sindacale e alcuni hanno tira-to la conclusione che erano liberi di organizzar-si o meno. Il ragionamento non sta. La libertà sindacale non può essere separata, come del resto qualsiasi altra libertà, dal dovere. Dove c’è una libertà sindacale c’è un dovere anche sindacale: dovere che proviene dalla solidarietà e ognuno deve sentire nel contesto della pro-

pria professione, della maestranza nella quale collabora. Quindi liber-tà, perfettamente d’accordo; però il dovere! Ed è in questo senso che il Concilio Vaticano II nella sua costi-tuzione «Gaudium et Spes» (che è quella dei problemi della posizione della Chiesa nel mondo) ha risolto il problema parlando di un autentico dovere della coscienza cristiana del lavoratore di sentire in rapporto all’attività sindacale. Però sappiamo che anche la parola del Concilio trova troppi sordi. Ragion per cui vi dirò che l’appello del vostro presidente, che vi ha rivolto oggi, deve formare l’oggetto di seria riflessione, da par-te vostra. Noi sappiamo perfettamente che ci sono ancora centinaia di vostri colleghi di lavo-ro, magari anche di ufficio, della stessa catego-ria, i quali sono lontani dal movimento sinda-cale. Sono i primi a premere, a lamentarsi che non si è fatto questo, che non si è fatto quello, a dichiararsi anche insoddisfatti dell’azione che è stata svolta da parte dei sindacati. Però, sono gente che sta fuori dalla mischia. ... essi dicono: «Io sto alla finestra, mi destreg-gio, non mi espongo».Ora è questa mentalità, amici miei, che dev’es-sere cambiata presso i vostri colleghi di lavoro....si tratta di rafforzare anche numericamente il vostro movimento sindacale che si occupa di tutto il contesto della vita sociale, della vita operaia.

22 2330 agosto 2012 il Lavoro 30 agosto 2012 il Lavoro

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese

Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta RigottiIn redazione: Maurizia Contie Giorgio Donini

tel. 0919211551 ; fax 0919242471via Balestra 19, 6900 [email protected]

StampaCentro Stampa Ticino SAVia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàPublilavoro SaglVia Balestra 19, 6900 Lugano, tel [email protected]

Tiratura confermata REMP41'339 copie

Consiglio esecutivo- Presidente: Bruno Ongaro- Presidente onorario: Romano Rossi- Vicepresidente: Flavio Ugazzi

- Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, En-rico Pusterla, Meinrado Robbiani

Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani

Segretario amministrativoFausto Leidi

Vicesegretari cantonaliRenato Ricciardi, Paolo Locatelli

Segretari regionaliLugano Giovanni ScolariMendrisio Alessandro MecattiSopraceneri Marco PellegriniTre Valli Giancarlo Nicoli

Via Balestra 19, 6900 Lugano

Segretariato OCST Stabio Via Giulia (di fianco alla Migros)tel. 091 647 14 14Nuovi orari d’apertura dal 3.7.2012:Martedì: 12.30 - 15.00Giovedì: 16.00 - 18.00

Pensioni italiane all’estero

Mancati pagamenti: poveri pensionati!

Giornale Aperto

VITA NOSTRA

ciata da lunghi anni al segretariato di Mendrisio.• ai famigliari tutti per il decesso del loro caro congiunto Augustin Hüsler di Morbio Inferiore, socio Generazione Più, segretariato di Mendrisio. • al marito Bruno, socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese, ai figli Lorenza, Michele e Sara, alla sorel-la Elvira, al fratello Benedetto, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Maria Aostalli.• alla moglie Francesca, alle figlie Simona e Federica, alla sorella Elena, socia, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Vito Rossi.• alla mamma Beatrice, alla sorella Sandra, al cognato Nuno Pereira, socio segr. Sopraceneri, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro Marco Carli.• alla sorella Miranda Tièche, socia GenerazionePiù, ai nipoti Perry Tièche (socio ramo RTSI), Graziano Tavoli (socio dipendenti Posta) e Massimo Tavoli (socio Elet-tricisti) per la scomparsa del loro caro Armando Bertoli.• a Oris Quattropani di Novazzano, socio segretariato Mendrisio, e famigliari tutti, per la morte della nonna Teresina Croci.• alla moglie Barbara, ai figli Aaron, Nathan e Liam, alla mamma Anna Gamba-Della Vedova, socia, ai familiari e parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Fabio Gamba. • ai familiari e parenti tutti per la scomparsa del loro

caro congiunto Angelo Contino di Cugliate Fabiasco, fedele socio sezione Pittori, segretariato del Luganese.• ad Orazio Cugini, socio GenerazionePiù, segretaria-to Locarno, e familiari tutti, per la morte della suocera Angela Pirovano.• ad Antonio Bellanca, socio Montatori ascensori segr. Sopraceneri, per la morte del caro fratello Salvatore.• alla moglie Veronica, ai figli Patrick e Nicola, per la morte del loro caro marito e papà Francesco Cavalli, socio GenerazionePiù segretariato Locarno.• alla moglie Amalia, ai figli Paolo e Catia, per la morte del loro caro marito e papà Aldo Viale, socio Genera-zionePiù segretariato Locarno.• a Florian Mühlethaler, socio sezione Piastrelle, se-gretariato Locarno, e famigliari tutti, per la morte del caro papà Franz.• a Francesco Quanchi, socio Dipendenti comunali, segr. Locarno, e familiari tutti, per la morte della cara mamma Maria Rosa Quanchi-Zappella.• alla moglie Idelma, ai figli Meinrado, segretario can-tonale OCST, e Michela, alla nuora Denise, al genero Sergio Manzocchi, ai nipoti Lysiane, Damiano, Sara, Chiara e Gioele, alla sorella Elda, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Elio Robbiani.• alla moglie Mariella, ai figli Massimo ed Elena, al genero Alessandro Biasi, socio segr. Luganese, ai fa-

miliari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Giovanni Canzani.• ai figli Marilena e Sandro, al nipote Luca Ponzellini, socio settore Ospedali, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Maria Moriggia.• ad Alberto Moccetti di Lugano, socio sezione Docenti, e famigliari tutti per la morte della mamma Pia.• a Mariangela e Milvia Medici di Morbio Inferiore, so-cie GenerazionePiù Mendrisio, e famigliari tutti per la morte del caro fratello Willy. �� In Memoria

• a trentasei anni dalla scomparsa ricordiamo con affet-to Isidoro Delmenico, già segretario regionale al segre-tariato della Magliasina.• a sei anni dalla scomparsa (8 agosto 2006), ricordia-mo con affetto Andrea Isolini, già segretario ammini-strativo cantonale.

ANDREA FONTANA*

T anti pensionati ultimamente sono ve-nuti nei nostri uffici a chiedere spie-gazioni sui mancati pagamenti delle

pensioni nei mesi di luglio e agosto.Purtroppo da quando Citibank è subentra-

ta all’ICBPI per il servizio dei pagamenti del-le pensioni INPS all’estero i problemi si stan-no moltiplicando. In parte per l’eccesso di burocrazia della banca: ad esempio questa banca ha chiesto ai pensionati di certificare la loro esistenza in vita. Una volta era suffi-ciente inviare il certificato rilasciato dal co-mune di residenza o dal Consolato. Ora non più: Citibank vuole che la certificazione sia fatta sui loro specifici formulari. Uno giallo per i pensionati ancora autonomi, uno verde (certificato alternativo) per le persone inva-lide o ricoverate in Istituti di cura. Peccato che quest’ultimo sia stato inviato ai pensio-nati solo in un secondo momento, quando

il certificato giallo era già stato rispedito alla stessa e da questi ritenuto non valido. Qualche certificato è stato respinto sempli-cemente perché il timbro posto dal Comune non era a inchiostro ma a sbalzo: eviden-temente la scannerizzazione del documen-to deve aver segnalato la non presenza del timbro e di conseguenza ritenuto non valido.

A qualcuno Citibank ha inviato tre volte la richiesta di certificazione (la maggior parte dei Comuni si fa pagare 20 CHF per certifi-cazione e qualche pensionato ha mandato la certificazione tramite raccomandata).

La banca interessata aveva del resto se-gnalato che la mancanza del documento avrebbe comportato la sospensione dei pa-gamenti. Ed effettivamente è successo.

Citibank ha adottato in quest’ultimo perio-do il metodo di certificazione portato avanti dall’ICBPI ossia: riscossione della pensione fatta dal titolare della stessa ad uno spor-

tello della Western Union dove la pensione è posta in pagamento, ritirando la propria pensione il pensionato certifica automatica-mente che è in vita. È chiaro che questo tipo di certificazione è adatta solo per pensionati autonomi.

La cosa che tuttavia ha dimenticato gra-vemente di fare è quella di avvisare i pen-sionati di recarsi alla Western Union per la riscossione della pensione (ricordiamo che Western Union ha bisogno di un codice per identificare la pensione). Come possono i pensionati immaginare le procedure bizzarre di Citibank senza averne avviso?! A qualche altro pensionato che aveva sempre ricevuto la pensione nella modalità assegno a domi-cilio, la banca ha informato di aver disposto i pagamenti alla SwissPOST. Peccato che alla Posta di questi pagamenti non via sia però traccia. Che dire? Siamo tutti senza parole.

*Patronato ACLI

Lavoro OpportunitàP u b b l i c h i a m o i n s e r z i o n i s o l o p e r s o c i e a b b o n a t i , g r a t u i t e

CERCO collaboratori

tomaista esperto in pelli speciali per calzolaio a Lugano. Tel. 091 9232162.

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impiegata commerciale 20-35 anni, esperien-za preferibile in ambito Sales, customer service o relazioni clientela svizzera; indispensabili ottime co-noscenze lingue nazionali (I, F, D) e Schwytzerdütch. Sede di lavoro: Rivera. CV a: [email protected];

Per la posizione seguente curriculum a: [email protected] Tel: 091 6956757.

accettatore e addetto servizio clienti per of-ficina meccanica di automobili, diploma Meccanico d’auto ed esperienza pregressa nella mansione. Età tra i 25 ed i 40 anni, conoscenza discreta F e/o D. Sede di lavoro: Luganese.

assistente familiare ottime referenze per cop-pia non più in verde età, piuttosto indipendente. Si richiede: presenza nell’abitazione 24 ore su 24, cura delle persone e della casa, pernottamento e pos-sesso di patente tipo B. Zona di lavoro: Locarnese.

tata, per famiglia di Lugano, composta da ge-nitori e 5 bimbi. Compiti: organizzazione della casa e dei momenti di svago dei bimbi. Orari: Lun-Ven dalle 7.30 alle 16.30. Si richiede massima flessibili-tà, esperienza nella mansione ed ottime referenze. Foglio Ufficiale N. 63 del 7 agosto

un/a governante qualificato/a Municipio Bia-sca per casa Anziani. Diploma dirigente aziendale d'economia domestica o AFC Impiegato economia domestica. Offerte: Cancelleria comunale Biasca, scadenza: 7 settembre.Foglio Ufficiale N. 67 del 21 agosto

un/a infermiera/e resp. settore infermieristico, Centro anziani Casa Rea. Diploma infermiere (cure generali CRS livello II; SSS; Bachelor SUPSI, buo-ne conoscenze D, CH o paese firmatario accordo bilaterale. Un/a specialista d'attivazione-ani-matrice/ore (40-50%), certificato d'esame, Sca-denza: 28.9. Info: dir. Giuseppe Mordasini, tel. 091 7357575 [email protected] Ufficiale N. 68 del 24 agosto

un/a agente di polizia comunale già formato. www.comune-paradiso.ch Scadenza: 13.9.

comandante polizia intercomunale Minusio-Muralto, CH, 30-50 anni, diploma prof. o titolo equi-pollente, lingue nazionali, uso PC. Municipio Mural-to, CP 352, 6602 Muralto, scadenza: 10.10. Info: tel. 091 7358970.CERCO lavoro

assistente alla poltrona presso Medici denti-

sti, receptionist, guida turistica gruppi francofoni o di lingua tedesca, commessa, ev. altri settori. Tel. +39 3397562 284; [email protected]

donna di pulizie, zona Sottoceneri, tel. +39 340 0668577.

pizzaiolo forno a legna, zona Luganese e Men-drisiotto. Tel. 077 4598002.

centralinista con diploma PTT o aiuto medi-co, D, F, (50%) anche altri settori, zona Mendrisiotto e Luganese. Tel. 079 2802092.

commessa 28enne residente a Locarno, russo, D e I, tel. 079 959 24 96.

carpentiere, ferraiolo, muratore, esperienza trentennale. [email protected]

laureata in scienze economiche, pluriennale esperienza ambito amministrativo e contabile, se-gretaria aiuto-contabile (50%), buone conoscen-ze E, F, discreto D, e informatiche. Tel. 078 9523156.

cameriera bar o operaia tempo indeterminato zona Mendrisiotto. [email protected]

ragazza come badante o baby sitter. Tel. +39 3290107732.

giovane aiuto cuoco, discreta esperienza, zona Luganese. [email protected]

magazziniere, autista, patente C, patente SUVA per carrelli elevatori, esperienza. [email protected], Tel. +39 3201171246.

aiuto domestico, badante, pulizie, Lugano cit-tà. Tel. 091 9719092.

muratore 4°livello, esperienza trentennale, zona Mendrisio. Tel. +39 342 3547706.

cameriere o barista settore caffetteria e bar-man.Tel. +39 3335341565.

operaio, pittore, aiuto-cartongessista, ma-novale, magazziniere. Tel. 079 4744371.

estetista diplomata, esperienza decennale, 50% - 80% zona Bellinzonese. Tel. 076 7427073.

uomo volenteroso, operaio piccola manutenzio-ne e giardinaggio, tel. 091 6091757, 079 3759539.

22enne CH, diplomato pittore, automunito, zona Sottoceneri. Tel. 076 4287441.

impiegata di commercio, esperienza, flessibili-tà, tempo parziale (30-60%) ev. anche tempo deter-minato. Tel. 079 2456574.

42 enne responsabile amministrativa, plurie-sperienza, ev. altro impiego a tempo indeterminato, zona Mendrisio. Tel. 091 8250445, 079 6831442.

autista categ, C. e/o magazziniere, giardinie-re, lavori uff. zona Sopraceneri, tel. 0796340873.

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345 9295138; +39 0344 61422. giardiniere, AFP, esperienza, Luganese e Men-

drisiotto. Tel.+39 347 0011735. custode, esperto,affidabile, zona Lugano o li-

mitrofe, ev. pulizia portinerie, no appartamento. Tel. 076 5703292.

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rienza. Tel. +39 340 1270000; [email protected] laureato in Giurisprudenza 110 e lode, primo

impiego. Tel. +39 328 6360270. signora per pulizia case o uffici, 2-3 ore a setti-

mana, zona Locarnese. Tel. 091 2204836 ore pasti. badante, coll. domestica, baby sitter,

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In internet www.ocst.com