Lavoro e previdenza - aclitrentine.it · Redazione Fabio Casagrande, Giorgio Cappelletti, Martina...

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3Acli trentine - Gennaio 2004

Editoriale

4 Il momento della scelta

Acli trentine

5 Anche le Acli trentine protagonisteall’edizione 2003 di “Job Orienta”

Rubriche

6 Il dio mercato e gli aclisti nostalgici perdenti!

7 La pace è il frutto di scelte concrete quotidiane

Terra e Ambiente

8 Nuova vita al lago diTerlago grazie alla “lagunabiologica”

Famiglia

11 Fecondazione assistita e concetto perenne di famiglia

Lavoro e previdenza

12 La riforma dell’Irpef: le prime modalità attuattive

13 E se loro non ci fossero?

Vita associativa

17 Per la solidarietà internazionale c’è ancora un lungocammino

17 Notizie dai Circoli

Noi giovani

22 Fontane di luce per la festa di Santa Lucia

SOMMARIO

Acli trentine - Mensile d’informazione, attualità e riflessioni - Anno 38, N. 2 - Gennaio 2004 - Direttore responsabile Giorgio Bonelli

Redazione Fabio Casagrande, Giorgio Cappelletti, Martina Cecco, Vittorio Cristelli, Fausto Gardumi, Angela Gasperetti, Andrea Margheri, Maurizio Tomasi

Hanno collaborato Innocenzo Coppola, Giuseppe Diano, Bruno Fontana, Michele Mariotto, Rodolfo Pizzolli

Fotografie archivio Acli, Palma & Associati e vari - Direzione e amministrazione Trento, via Roma 57, Tel. 0461.277.277 - Fax 0461.277.278 - e-mail: [email protected]

Progetto grafico ed impaginazione Palma & Associati - Stampa Tipografia Alcione

Fecondazione assistita econcetto perenne di famiglia

La copertina

4 Acli trentine - Gennaio 2004

EDITORIALE

Il momento della scelta

Il congresso provinciale si terrà domenica 14 marzo e

noi tutti, nei diversi ruoli e compiti, saremo impegnati a

dare il nostro contributo individuale.

Il Movimento Nazionale delle Acli è chiamato a raccolta

per partecipare alla elaborazione e discussione delle

tesi congressuali e alla mobilitazione di tutti coloro che

intendono impegnarsi per un mondo migliore.

Il XXII Congresso Nazionale delle Acli che si terrà dal

1° al 4 aprile 2004 sarà una occasione di sintesi e di

proposta che raccoglierà i dibattiti, le istanze e la

volontà dei Soci Acli di tutto il territorio nazionale.

Il Trentino non mancherà di svolgere un suo ruolo

specifico di riferimento e di propulsione, distinguendosi

sia per il livello di partecipazione sia per la qualità delle

proposte avanzate.

La discussione degli “Orientamenti” è già cominciata ed

è naturale che prossimamente i diversi Circoli saranno

chiamati a riflettere sul tema del Congresso che è

“Allargare i confini”.

In proposito - oltre all’inserto speciale di questo numero

dedicato proprio agli “Orientamenti” elaborati della Acli

nazionali in vista del Congresso - è a disposizione una

sintesi proposta dal dott. Fabrizio Paternoster,

economista attento alle questioni sociali e nostro

collaboratore. Tale sintesi rappresenta un utile supporto

per l’attivazione delle riflessioni presso i Circoli e per

sviluppare una nuova e più forte consapevolezza nei

Fabio Casagrande,

Presidente Acli trentine

confronti dei problemi che saranno oggetto della

discussione Congressuale.

La globalizzazione, quale nuova questione sociale, è

stato il tema principale individuato dal Presidente

nazionale Bobba, coerente al mandato affidato alle Acli

da Papa Giovanni Paolo II in occasione dell’Udienza del

27 aprile 2002.

La nostra ricerca sul welfare

È importante proporre a tutta la realtà provinciale la

nostra ricerca sul welfare. La ricerca, curata dai nostri

soci Bruno Fontana e Bruno Pedrini che da tempo sono

impegnati sul tema dei servizi sociali, ha dato importanti

e significativi risultati nella realtà cittadina, e può

costituire uno strumento di analisi e di informazione

prezioso per l’impostazione delle politiche sociali future.

Riteniamo infatti, che una partecipazione estesa e

condivisa a questa iniziativa, possa rappresentare un

investimento per il futuro. La ricerca consente di

acquisire un livello ed una qualità di conoscenze

estremamente importanti sia per le singole comunità

che per l’intero Trentino.

Domenica 14 marzo si terrà il Congresso delle Acli della

Provincia di Trento e noi tutti, nei diversi ruoli e compiti,

saremo impegnati a dare il nostro contributo individuale.

Le Acli infatti, vogliono continuare l’azione di

rinnovamento e di cambiamento avviata, consapevoli

che nell’attuale contesto sociale ed economico, il ruolo

ed il significato della nostra Associazione è centrale per

la promozione della qualità della vita e per la difesa

delle famiglie.

Per quanto mi riguarda, non mi sottrarrò dall’impegnarmi

in prima persona per promuovere ulteriori momenti di

crescita dell’Associazione.

Le Acli dovranno sempre più diventare un riferimento

per tutti.

La nostra capacità di tradurre i principi etici che ci

ispirano in azioni concrete ed operative, è il nostro vero

elemento di qualificazione. Ecco perché le iniziative

delle Acli saranno sempre più orientate a determinare le

scelte di governo e a rappresentare di fronte alle

Istituzioni le esigenze e le priorità dei lavoratori, dei

giovani, delle famiglie e degli anziani.

Auguro a Voi tutti serenità e felicità per l’Anno Nuovo.

Fabio Casagrande

5Acli trentine - Gennaio 2004

ACLI TRENTINE

L’iniziativa si è svolta a Verona dal 27 al 29 novembre

Anche le Acli trentine protagonisteall’edizione 2003 di “Job Orienta”

È STATO RICORDATO IL

LAVORO DI RETE CHE LE ACLI

STANNO SVOLGENDO SUI

TERRITORI D’OLTRALPE,

CONTANDO SULLA

COLLABORAZIONE DEGLI

ITALIANI ALL’ESTERO E DELLE

FONDAZIONI EUROPEE

SENSIBILI AL MOVIMENTO

Una folta e qualificata rappre-

sentanza delle Acli trentine

ha partecipato ai lavori del

convegno nazionale promosso il 29

novembre scorso nell’ambito di “Job

Orienta”, fiera espositiva, accompa-

gnata da Workshop a tema, che pre-

senta le principali offerte formative e

di prima occupazione distribuite sul

territorio Italiano. Acli ed Enaip sono

tra gli enti patrocinatori dell’appunta-

mento. Job Orienta è organizzato da

Verona Fiere e Regione Veneto, in col-

laborazione con il Ministero del La-

voro e delle Politiche Sociali e con

“Forma”, l’associazione nazionale de-

gli enti della formazione professiona-

le. La delegazione trentina era com-

posta dal vice presidente Sergio Brag-

agna, dal presidente Bobba, dal se-

gretario provinciale Fausto Gardumi,

dal rappresentante del Sicet, Luca

Oliver.

Secondo quanto emerso dalle rela-

zioni del mattino, con riferimento alle

nuove frontiere di impegno per il si-

stema Acli, l’IPSIA è destinato a svol-

gere un ruolo particolarmente impor-

tante nell’Est Europeo, dove le Acli

stanno lavorando per dare il via ad

un cammino di integrazione sociale

sul territorio.

Altra sfida importante è l’apertura del

movimento ai giovani che, secondo

quanto affermato nella sua relazione

da Christian Carrara, sembrano ave-

re ritrovato uno spazio all’interno del

movimento.

Inoltre grazie alla FAI va ricordato il

lavoro di rete che le Acli stanno svol-

gendo sui territori d’oltralpe, contan-

do sulla collaborazione degli italiani

all’estero e delle fondazioni europee

sensibili al movimento.

Nel pomeriggio i lavori del convegno

prevedevano l’illustrazione della leg-

ge 30, conosciuta come legge Biagi,

presentata come una legge in grado

di favorire l’apertura del lavoro e quin-

di, in termini possibilistici, come una

legge vantaggiosa anche per il movi-

mento, qualora, compatibilmente con

il territorio in cui si opera, si decida di

intervenire in merito alla creazione di

nuovi servizi per il lavoro.

Per le Acli, ha spiegato Bobba, sareb-

be interessante riuscire a creare una

nuova forma di Servizio, denominata

in via sperimentale “Casa del Lavo-

ro”. Consisterebbe in un luogo, anche

virtuale, dove il cittadino possa esse-

re informato ed indirizzato verso i ser-

vizi che gli sono necessari. Una sorta

di “grillo parlante” professionale - uti-

le alla persona disorientata e in cerca

di aiuto - con compiti di indirizzo per

quanto riguarda l’uso dei Servizi di-

sponibili presso le Acli.

6 Acli trentine - Gennaio 2004

RUBRICHE

Il picchio

Il dio mercato e gli aclisti nostalgici perdenti!

Siamo appena usciti dal perio-

do natalizio, che per i cristia-

ni dovrebbe significare incon-

tro con un Dio che discende dal cielo

e si fa uomo Il condizionale è d’obbli-

go perché, a giudicare dalle manife-

stazioni pubbliche, materializzate nei

mercati e mercatini che hanno occu-

pato piazze e strade per più di un me-

se, ma fors’anche dal fervore che ha

animato le famiglie lungo questo me-

se, il polo attrattivo non è stato né Dio

né l’uomo, bensì il mercato. E può ben

attivarsi l’arcivescovo con il suo Con-

siglio pastorale nel rivendicare alme-

no alle domeniche la caratteristica del

riposo e del tempo riservato alla spi-

ritualità: il mondo, che pur si chiama

ancora cristiano, va per la sua strada,

in fondo alla quale non c’è la grotta di

Betlemme, né ci sono i pastori disoc-

cupati o i bambini uccisi dai nuovi

Erodi, bensì l’unico, indiscusso e nuo-

vo idolo, il mercato.

Gli aclisti, nati ai tempi della visione

umanistica dell’economia, che si

sono battuti per la giustizia sociale,

sostituendo al primo maggio rosso la

festa di S. Giuseppe lavoratore, sì

quello della Grotta di Betlemme e del-

la bottega di Nazareth, oggi si vedo-

no smantellare lo “stato sociale”, co-

struito con fatica e lotte e rivendicato

come ragione stessa del movimento.

E questo in nome di che cosa? Sem-

pre del mercato.

A guardar bene, non si tratta sempli-

cemente di un rilassamento dei cost

umi e nemmeno di un debosciamen-

to dei cristiani. C’è qualcosa di più

radicale. C’è una sostituzione di divi-

nità, che trascina con sé tutto l’appa-

rato precedente e lo indirizza verso

un nuovo assoluto, cui gli stessi cri-

stiani tributano onore, gloria e inter-

venti legislativi.

Aveva ragione ed è stato facile profe-

ta Hugo Assmann, quando, già quin-

dici anni fa, scriveva: poco ci manca

che, cambiando il salmo 22, cantia-

mo “il mercato è il mio pastore, non

manco di nulla”.

Un dio - quello del mercato - con una

sua teologia: il pensiero unico capita-

lista. Con i suoi sacerdoti: i finanzieri

che dettano i loro vaticini quotidiani

dalle borse. Con il suo culto, consi-

stente nel “far soldi” in tutti i modi,

anche con lo strozzinaggio, il falso in

bilancio, l’evasione fiscale.

Tanto, prima o poi, ci sarà l’assolu-

zione generale, senza previa confes-

sione: basta l’autocertificazione.

Il dio mercato, con il suo totem, il

“dio denaro”, ha pure i suoi riti sacri-

ficali, attraverso i quali tutto diventa

convertibile in “merce”. E merce è il

lavoro, merce la salute, merce il san-

gue, gli organi e perfino i bambini.

Esagerazione? Provate voi aclisti a

declinare i vostri vecchi diritti, sanciti

dalla Costituzione. Diritto al lavoro?

Sì, ma solo flessibile e precario, per-

ché a marciare, a crescere è solo un

diritto dell’economia. Diritto alla salu-

te? Sì, ma solo se puoi pagartela, ma

gari con un’assicurazione privata. Di-

ritto alla previdenza? Sì, ma solo se

lavori fino 70 anni e te la fai tu la pre-

videnza!

Lo “stato sociale” non ha più motivo

di esistere, anzi è una palla al piede

alle future sorti e progressive dell’eco-

nomia e della finanza. Può ben aver

scritto il vecchio Papa polacco: “Non

è l’uomo per il lavoro, ma il lavoro per

l’uomo; non è l’uomo per il capitale,

ma il capitale per l’uomo”. Aggiungen-

do che si impone una spiritualità e un

Vangelo del lavoro! Fregnacce.

Il nuovo verbo è “Competitività”. E non

importa se, per garantirla, si devono

strozzare economie di sussistenza. Si

convertano anche loro al mercato! Ma

i suoi sacerdoti sono di qua, i suoi riti

si celebrano nelle nostre banche e

nelle nostre borse.

Quanto abbiamo bisogno che Dio di-

scenda ancora dalle stelle!

7Acli trentine - Gennaio 2004

Spiritualità

La pace è il frutto di scelte concrete quotidianedi Rodolfo Pizzolli*

Un altro Natale è trascorso; ancora una volta ci è

stato ricordato che Dio ha fattola sua parte! E

noi? Un nuovo anno è iniziato, per noi cristiani

celebrando la giornata mondiale della pace. Il primo di

gennaio abbiamo celebrato Maria santissima madre di

Dio. Anche la donna di Nazaret ha fatto la sua parte!

Nella giornata della pace abbiamo ricevuto un invito at-

traverso le parole che il papa Giovan-

ni Paolo II ha voluto darci nel suo

messaggio “Un impegno sempre at-

tuale: educare alla Pace”.

Interessante in esso la citazione es-

plicita dei destinatari: “A voi mi rivol-

go, Capi delle Nazioni, che avete il do-

vere di promuovere la pace! A voi, Giu-

risti, impegnati a tracciare cammini di

pacifica intesa, predisponendo conven-

zioni e trattati che rafforzano la legalità

internazionale! A voi, Educatori della gio-

ventù, che in ogni continente instancabil-

mente lavorate per formare le coscienze nel cammino

della comprensione e del dialogo! Ed anche a voi mi

rivolgo, uomini e donne che siete tentati di ricorrere al-

l’inaccettabile strumento del terrorismo, comprometten-

do così alla radice la causa per la quale combattete!”

Forse potrebbe sorgere una domanda; può un papa ri-

volgersi a tutte queste persone, dato che esse non fanno

tutte parte della Chiesa? Certamente sì, perché proprio il

Natale ci ha ricordato come la terra è la nuova casa del

Figlio di Dio che è venuto per tutti.

Penso sia proprio forte l’appello ai capi delle nazioni

che sono stati posti in quel ruolo proprio per garantire il

bene e la pace di ogni persona. Il santo Padre dice nel

RUBRICHE

paragrafo intitolato “L’educazione alla legalità”: in que-

sto compito di educare alla pace, s’inserisce con partico-

lare urgenza la necessità di guidare gli individui ed i

popoli a rispettare l’ordine internazionale e ad osserva-

re gli impegni assunti dalle Autorità, che legittimamente

li rappresentano.

La pace ed il diritto internazionale sono intimamente le-

gati fra loro: il diritto favorisce la pace”

Ecco perché il papa si rivolge anche ai giuristi. Ciò signi-

fica che il diritto nazionale ed inter-

nazionale deve diventare sempre

più presente come una via alla pace e

una volta stabilito e ratificato esso deve

essere rispettato: sempre più il dirit-

to deve essere una realtà per la

pace.

Rivolgendosi ai terroristi il papa afferma che gli stru-

menti da loro scelti sono sbagliati e non potranno porta-

re a niente di buono; ciò ci fa capire ancora che la forza,

la violenza, il terrore non può che produrre altra violen-

za. Se ci pensiamo bene questo vale per ogni tipo di

relazione, tra le singole persone, nelle famiglie, nella

comunità e tra gli stati.

Il papa ancora una volta ci da un esempio di come i

credenti devono essere politicamente attivi sul piano lo-

cale, nazionale e internazionale.

Questo è anche la vocazione delle Acli.

Ogni singolo aclista e tutto il movimento deve continuare

a maturare una coscienza della legalità, del diritto, della

non violenza, del bene comune e della giustizia vie indi-

spensabili affinché la pace sia un frutto di scelte concre-

te quotidiane, convinte e condivise.

* Assistente Spirituale delle Acli trentine

8 Acli trentine - Gennaio 2004

TERRA E AMBIENTE

di Innocenzo Coppola

Il servizio Ripristino e valorizzazio-

ne Ambientale è conosciuto dai

più per i numerosi interventi che

riguardano la realizzazione di aree di

sosta, di piste ciclabili o di parchi ri-

creativi. A Terlago è stato realizzato

un intervento diverso dai soliti, nel

senso che un area di 25.000 metri

quadrati è stata recuperata e valoriz-

zata non a fini ricreazionali o ludici

ma essenzialmente per restituire

un’integrità ecologica ad un delicato

ambiente ripariale.

L’area interessata dall’intervento è si-

tuata a ridosso del lago di Terlago, tra

la sponda sud ed il centro sportivo

Trilacum.

Il motivo per cui si è pensato ad un

lagunaggio biologico o, come comu-

nemente detto, ad una fitodepurazio-

ne, è dovuto alla necessità di abbatte-

8 Acli trentine - Gennaio 2004

UN’AREA DI 25.000 METRI QUADRATI È STATA

RECUPERATA E VALORIZZATA PER RESTITUIRE

INTEGRITÀ ECOLOGICA AD UN DELICATO

AMBIENTE: L’INTERVENTO È STATO REALIZZATO

DAL SERVIZIO RIPRISTINO E VALORIZZAZIONE

AMBIENTALE DELLA PROVINCIA

Nuova vita al lago di Terlago

9Acli trentine - Gennaio 2004

TERRA E AMBIENTE

re od eliminare il più possibile gli in-

quinanti che vengono immessi nel

lago dalle acque del fosso Maestro,

che rappresenta uno dei principali af-

fluenti del lago.

Il fosso Maestro raccoglieva sia gli

scarichi delle acque reflue del depu-

ratore (ora il depuratore non è in fun-

zione) sia le acque cariche di fertiliz-

zanti usati nelle campagne circostan-

ti, per l’azione drenante che quest’ul-

timo svolge nei terreni attraversati.

Per i motivi sopra evidenziati, il lago

di Terlago risulta essere, tra i laghi del

Trentino, quello maggiormente inqui-

nato a livello di sostanze organiche.

Si è deciso che dopo anni di studi e

parole era divenuto improrogabile il

tempo per attivare un intervento di re-

cupero ambientale. In accordo con

l’Amministrazione Comunale e con la

collaborazione dei tecnici dell’Istituto

Agrario di S. Michele e dell’Associa-

zione Pescatori Dilettanti Trentini, è

stato redatto dai tecnici del Servizio

Ripristino il progetto di fitodepurazio-

ne mediante lagunaggio.

Come dicono le parole “fitodepura-

zione” e “lagunaggio”, si trattava di

creare per l’appunto delle “lagune”

modificando il corso del fosso ed in-

serendo lungo le rive e nell’alveo l’op-

portuna vegetazione in grado, attra-

verso l’attività di assorbimento radi-

cale, di abbattere le sostanze organi-

che inquinanti.

La corretta scelta delle specie vege-

tali e delle piante acquatiche che sono

state poste a dimora (tife, gigli acqua-

tici, iris, salici, cannucce di palude

ecc.) lungo gli argini e le numerose

anse e meandri creati allo scopo di

9Acli trentine - Gennaio 2004

filtrare le acque cariche di nutrienti or-

ganici, ha permesso sin da subito un

immediato accrescimento della vege-

tazione che nel giro di qualche mese

ha colonizzato le rive del fosso e le

aree circostanti iniziando l’azione de-

purante.

Quindi già nel breve periodo sono stati

garantiti gli effetti desiderati.

Un altro aspetto di non secondaria im-

portanza è stata l’attenzione posta

alla fauna ittica.

In collaborazione con l’Associazione

Pescatori Dilettanti, nella realizzazio-

ne del nuovo corso d’acqua, sono sta-

ti presi tutti quegli accorgimenti neces-

sari sia per la salvaguardia delle spe-

cie presenti sia per la creazione di

nuovi habitat in grado di fornire rifugio

o luoghi adatti alla riproduzione,

ovideposizione ed alla vita in genere.

Lungo il corso d’acqua sono infatti

state create zone ad acque semista-

gnanti alternate a zone d’acqua rapi-

da, scivoli per la risalita dei pesci, ra-

schi o zone di morbida, cascatelle per

il rallentamento e l’ossigenazione del-

l’acqua, zone d’ombra per il raffred-

damento dell’acqua. Si è cercato di ri-

costruire un ambiente ad alta diversi-

tà ecologica ove è possibile ottenere

sia un miglioramento qualitativo del-

l’acqua sia un miglioramento per le

specie animali che in esso vivono e

non ci si riferisce solo alle specie a-

cquatiche. Da quando sono terminati i

lavori alla laguna di Terlago sono in-

fatti state riscontrate numerose pre-

senze di germani, svassi e persino del-

l’airone cenerino. Il terzo elemento che

ha caratterizzato l’intervento è quello

legato all’educazione ambientale.

Si è voluto infatti rendere visitabile la

laguna biologica mediante la realiz-

zazione di un percorso esterno che si

sviluppa per la maggior parte su pas-

serelle in legno ed alcuni percorsi di

penetrazione con tre spazi di sosta

per la visita dove le scolaresche o i

visitatori potranno verificare da vici-

no sia i comportamenti delle specie

animali sia l’effetto filtrante della ve-

getazione.

L’offerta didattica si completa con la

realizzazione di una torretta d’avvi-

stamento dalla quale sarà possibile

praticare il bird-watching sulla avifau-

na stanziale già presente o su quella

che colonizzerà la zona umida creata

con la realizzazione della laguna bio-

logica di Terlago.

S C H E D A T E C N I C A

Progetto: Coppola I. Sittoni L. SRVA PAT

Direzione Lavori: Coppola I. Gasperotti I. SRVA PAT

Direzione Cantiere: Furlani V. Consorzio Lavoro Ambiente

Responsabile Sicurezza: Tartarotti M.

Esecuzione lavori: coop. Lagorai Borgo, Avec Trento, Pegaso Arco

Finanziamento: Dipartimento Ambiente PAT

Importo Lavori : Ł 106.942

grazie alla “laguna biologica”

10 Acli trentine - Gennaio 2004

11Acli trentine - Gennaio 2004

FAMIGLIA

di don Vittorio Cristelli

La legge sulla fecondazione

umana assistita ha suscitato

discussioni e acceso contrap-

posizioni, soprattutto attorno al divie-

to di fecondazione eterologa, vale a

dire ottenuta con seme maschile o

ovociti femminili, estranei alla coppia

che la richiede.

La contrapposizione più generalizza-

ta è quella tra laici e cattolici.

I primi sarebbero liberi pensatori,

mentre i secondi parlerebbero solo

perché imbeccati dalla gerarchia ec-

clesiastica. In sottordine, vi compaio-

no altri schieramenti: quello di chi

guarda preferibilmente, se non esclu-

sivamente, alle esigenze delle cop-

pie sterili; quello di chi mette in primo

piano le esigenze delle donne; e, infi-

ne, quello, più radicale, di chi riven-

dica i diritti dei singoli, uomo o donna

che siano, costituiti in coppia o single.

Che le pressioni ecclesiastiche c’en-

trino relativamente, basti dire che la

morale cattolica è contraria non solo

alla fecondazione eterologa, ma an-

che a quella omologa (all’interno del-

la coppia) per cui, se subalternità ci

fosse, i cattolici si sarebbero ritirati

sull’Aventino. Al di là delle polemiche,

quello che qui più interessa è coglie-

re le problematiche di fondo e i diritti

in giuoco. Ora, qual è il diritto cui deve

essere prestata maggior attenzione

nella fecondazione assistita? Quello

delle coppie o addirittura dei singoli

adulti oppure quello del bambino che

nascerà? Succede anche nelle ado-

zioni che le coppie guardino quasi es-

clusivamente alle proprie esigenze

(bambino maschio, occhi azzurri e

soprattutto senza difetti), mentre l’esi-

genza fondamentale è dare una fa-

miglia ad un bambino.

Nel caso della fecondazione assisti-

ta ed eterologa le cose si complica-

no. Per il bambino. Perché avrà un pa-

dre vattelapesca, ignoto e (per leg-

ge) non rintracciabile. E ciò mentre

sappiamo dei drammi di adolescenti

alla ricerca spasmodica del vero pa-

dre. Sono traumi che pesano sullo svi-

luppo psichico.

Si dice: ora vi sarà una fuga all’estero

delle coppie che in Italia non posso-

no veder esaudito il loro desiderio.

Era meglio attrezzarci qui. A parte che

è già possibile e auspicabile il ricor-

so alle adozioni, l’argomento è molto

problematico. Anche chi vuole eva-

dere le tasse fugge nei paradisi fisca-

li. Meglio costituirli qui? Anche se, a

ben guardare, tra condoni, sanatorie

e cavilli vari, poco ci manca!

Altra questione, interna alla feconda-

zione assistita: quella degli embrioni,

depositati e in attesa di essere impian-

tati in un grembo. C’è chi ritiene che

non si tratti di vita da proteggere, bensì

di “materiali” ad uso arbitrario di scien-

za e opportunità varie. Ma è proprio

la scienza a dire che si tratta di pro-

getti di vita umana. E quindi se non

proprio da adottare, come pensano

taluni, da trattare con particolare ri-

Fecondazione assistita e concettoperenne di famiglia

CI TROVIAMO DI FRONTE A QUESTIONI DELICATISSIME

E COINVOLGENTI, CHE NON POSSONO ESSERE AFFRONTATE

E RISOLTE IN BASE AL CRITERIO, OGGI DOMINANTE,

DEGLI INTERESSI

spetto e da tutelare. Più in generale,

le manipolazioni genetiche vanno a

toccare un mondo al quale si presta

poca attenzione e che invece concor-

re a dare identità e a qualificare in pro-

fondità i rapporti umani.

Accenno solo ad alcune componenti

che dalle manipolazioni genetiche

possono venir scombussolate: il rap-

porto di coppia, la stessa sessualità,

la riduzione della donna a soggetto

biologico (donatrice di ovuli o sede di

sviluppo per embrioni), o il maschio

visto solo come produttore o donato-

re di seme. Che ne sarà poi a lungo

andare delle genitorialità, vale a dire

dell’essere genitori o avere dei geni-

tori? È un mondo di rapporti e di valo-

ri a serio rischio.

Basta questo a dimostrare che ci tro-

viamo di fronte a questioni delicatis-

sime e coinvolgenti.

Che non possono essere affrontate e

risolte in base al criterio, oggi domi-

nante, degli interessi.

12 Acli trentine - Gennaio 2004

LAVORO E PREVIDENZA

Con la Finanziaria

2003, è stato

avviato il

processo di attuazione

della Legge Delega sulla

Riforma Fiscale Statale. In

particolare, la Legge attua

una prima fase della

riforma stessa per quanto

concerne l’Imposta sul

Reddito delle Persone

Fisiche.

Con lo scopo di

modificare la curva di

progressività del prelievo,

dal primo gennaio 2003,

vengono modificati gli

scaglioni di reddito e le

relative aliquote (vedi

A cura del Centro Fiscale delle Acli

La riforma dell’Irpef: le primemodalità attuattive

Scaglioni di reddito in vigore dal 01.01.2003 Aliquote

fino ad Ł 15.000 23%

oltre Ł 15.000 e fino a Ł 29.000 29%

oltre Ł 29.000 e fino a Ł 32.600 31%

oltre Ł 32.600 e fino a Ł 70.000 39%

oltre Ł 70.000 45%

tabella). Per determinare

la base imponibile, dal

reddito complessivo

bisogna sottrarre la nuova

deduzione per assicurare

la progressività

dell’imposizione meglio

conosciuta come “No Tax

Area”; è una deduzione di

importo variabile in

funzione della tipologia di

reddito (di lavoro

dipendente, pensione,

autonomo) e

dell’ammontare del

reddito complessivo al

quale è “legata” in modo

inversamente

proporzionale: maggiore è

il reddito, minore è la

deduzione. Inoltre, sempre

per assicurare la

progressività dell’imposta

(sancita dall’art. 53 della

Costituzione), sono state

riviste tutte le detrazioni.

Da non dimenticare la

possibilità per i

contribuenti di applicare,

solo in sede di

dichiarazione dei redditi,

la Clausola di

salvaguardia ossia la

facoltà di optare, ai fini del

calcolo dell’IRPEF, per le

aliquote e gli scaglioni di

reddito contenuti nella

previgente normativa.

Lo scopo è quello di

garantire ai contribuenti

che in nessun caso la

nuova riforma si traduca in

un aggravio dell’onere.

Il saper leggere e

interpretare i nuovi

bisogni della società,

assistendo il cittadino e

costruendo sul territorio

un’efficiente rete di

strutture per la risoluzione

delle principali

problematiche fiscali, è

nel DNA di Acli Servizi

Trentino S.r.l. Per questo

non esiti a contattarci:

telefoni al numero

199.199.730, operatori

professionali e cortesi

sono a Sua disposizione

per garantirLe una

risposta tempestiva e

competente nel rispetto

della riservatezza.

Ci può trovare a Trento e

in tutte le strutture Acli

della provincia.

CON LA FINANZIARIA 2003,

È STATO AVVIATO IL PROCESSO

DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE DELEGA

SULLA RIFORMA FISCALE STATALE

13Acli trentine - Gennaio 2004

LAVORO E PREVIDENZA

Le Acli sono tra i fautori ed i sostenitori dell’iniziativa comunitaria Equal Promo Care

E se loro non ci fossero?

Anche le Acli partecipano alla costituzione di

“Promo Care”, impresa sociale per la promozione

delle donne immigrate nei servizi di cura, presen-

tata il 18 dicembre scorso in occasione del convegno signi-

ficativamente intitolato “E se loro non ci fossero?”, con chia-

ro riferimento alle cosiddette “badanti”, che si è tenuto pres-

so la sala don Guetti di Cassa Centrale delle Casse Rurali

Trentine BCC del Nordest a Trento. “Promo Care” nasce come

“consorzio di cooperative sociali in forma di società coope-

rativa a mutualità prevalente”, con il principale obiettivo -

come si afferma nell’articolo 4 dello Statuto - di intermediare

tra domanda ed offerta di lavoro dei lavoratori svantaggiati,

con particolare riguardo alle donne immigrate impiegate nei

servizi di cura. Tra gli altri compiti del Consorzio, la promo-

zione nelle più svariate forme dell’autoimprenditorialità del-

le donne e dei lavoratori svantaggiati (come prevede l’arti-

colo 5 dello Statuto). “Promo Care” diventerà un punto di

riferimento unico per le donne straniere in cerca di lavoro e

per le famiglie che necessitano di una badante. Lo statuto

prevede anche che nel consiglio di amministrazione del-

l’impresa siederanno - quali amministratori non soci - rap-

presentanti dei lavoratori svantaggiati (e delle donne), ma

anche rappresentanti delle famiglie o più in generale degli

utenti, che potranno così contribuire, seppur in forma

minoritaria, alla sua gestione. Inoltre - come ha sottolineato

Antonio Fici, docente di diritto privato all’Università di Trento

- grazie al fatto che la forma cooperativa è una società “aper-

ta”, enti formati da lavoratori svantaggiati o rappresentativi

dei loro interessi entreranno a far parte del consorzio (tra cui

la costituenda Associazione di donne immigrate), contribuen-

do attivamente alla sua attività e al perseguimento dei suoi

scopi e alla sua gestione in misura prevalente.

Il progetto diventerà realtà nel giro di un paio di mesi.

“Lo statuto è pronto - ha spiegato Arianna Giuliani, coordi-

natrice del progetto Promo Care per la Federazione Trentina

delle Cooperative durante il convegmno del 18 dicembre

scorso - e prevede anche una gestione diretta delle donne

alla governance dell’impresa. I vantaggi per le badanti che

si rivolgeranno allo sportello del nascituro consorzio sono

numerosi ed importanti: anzitutto riceveranno un servizio di

collocamento assolutamente gratuito.

L’impresa poi, gestirà le ferie, la sostituzione per malattia o

impedimento, garantendo alla famiglia la copertura del servi-

zio. Poi si occuperà della regolarizzazione e della formazione

delle operatrici, degli aspetti burocratici tra cui le paghe”.

Nell’Italia dell’immediato futuro, la figura delle badanti è de-

stinata ad avere un’importanza sempre maggiore.

Il nostro paese è infatti al primo posto del mondo per inci-

denza degli ultra sessattantacinquenni, che sono pari al

18,1% della popolazione. Il sistema del welfare si regge, per

ora, perché basato sulla ridistribuzione delle risorse da par-

te dell’ente pubblico e sulla forza delle famiglie, delle donne

in particolare. In Trentino la classe anziana è in continua e

perdurante crescita, in particolare quella composta da

ultrasettantacinquenni non autosufficienti. Secondo i dati for-

niti durante il convegno, nella nostra provincia le persone

non autosufficienti superano le 10.000 unità. Di queste, più

L’IMPRESA SOCIALE OFFRIRÀ UN SERVIZIO DI

COLLOCAMENTO GRATUITO PER BADANTI,

GARANTENDO ALLA FAMIGLIA LA COPERTURA

DELLA PRESTAZIONE E SI OCCUPERÀ DELLA

REGOLARIZZAZIONE E DELLA FORMAZIONE

DELLE OPERATRICI E DEGLI ASPETTI

BUROCRATICI

continua a pag. 14

14 Acli trentine - Gennaio 2004

LAVORO E PREVIDENZA

della metà vivono in casa, con il supporto della famiglia o di

badanti (provenienti per lo più dall’Est Europa), mentre le

altre sono ospiti in strutture residenziali: se si tiene conto che

uno degli obiettivi principali del Piano sociale è di favorire le

politiche che consentano all’anziano di restare a casa ap-

pare evidente quanto le donne immigrate rappresentino una

vera e propria risorsa. In prospettiva, quindi, le badanti sa-

ranno ancora più preziose, è stato sottolineato durante il

convegno. Ma nonostante la rilevanza sociale del loro ruolo,

le badanti sono particolarmente fragili, perché in continua

lotta con l’esigenza di superare la nostalgia di casa, con la

solitudine, l’emarginazione e la mancanza di tutela dei diritti.

Per fronteggiare questa situazione molto è stato fatto ma

molto resta ancora da fare. “Il percorso realizzato finora -

ha detto in proposito l’assessore alle politiche sociali del

comune di Trento Letizia De Torre - è particolarmente rile-

vante, a partire dall’obbligo di regolarizzazione di queste

lavoratrici. Indubbiamente ci sono ancora molte irregolari,

donne straniere in una città per loro straniera senza assi-

stenza sanitaria, senza paga regolare, con problemi a trova-

re alloggio. Promo Care vuole proprio dare risposta a questi

problemi”. E per un altro problema che si pone - quello degli

oneri per la famiglia che assume una badante - l’assessore

De Torre ha affermato che la famiglia non sarà abbandonata

a se stessa e che saranno studiate adeguate forme di soste-

gno concreto. Promo Care è un progetto finanziato dalla

Commissione Europea nell’ambito dell’iniziativa comunita-

ria Equal per il periodo 2002-2002.

A Promo Care partecipano la Federazione Trentina delle

Cooperative, Con.Solida, Formazione-Lavoro, il Comune di

Trento, Issan, l’Università degli Studi di Trento, Atas Onlus,

Caritas e Acli Trentine.

“Promo Care”: i vantaggi per ledonne immigrate

• Riferimento unico e gratuito per le donne che operano

nell’assistenza in famiglia.

• Ricerca del posto di lavoro e gestione del turnover.

• Regolarizzazione del contratto e conseguente regola-

rizzazione della permanenza in Italia: la sicurezza del

contratto di lavoro favorisce una maggiore stabilità eco-

nomica e sociale della persona migrante e quindi una

sua più profonda integrazione sul territorio.

• Tutela dei diritti garantita anche dalla regolarizzazione

della condizione contrattuale; condivisione dell’iniziativa

con le organizzazioni sindacali e future collaborazioni

sul tema.

• Formazione e professionalizzazione attraverso propo-

ste di formazione di base per garantire una qualifica che

certifichi la professionalità delle assistenti agli anziani e

che permetta loro di migliorare la propria condizione.

• Facilitazione del contatto con la famiglia

(accompagnamento).

• Mediazione di eventuali conflitti anche attraverso la pro-

fessionalità di mediatrici culturali che partecipano al pro-

getto.

• Informazione e orientamento sui servizi offerti; sul con-

tratto; su aspetti fiscali; sulla rete imprenditoriale territoria-

le; sulla formazione.

• Gestione della burocrazia (contratto, buste paga, dichia-

razione dei redditi, Inps, Inail).

• Promozione dell’autoimprenditorialità attraverso l’offer-

ta formativa, il supporto ai tirocini ed eventualmente il

supporto a iniziative imprenditoriali.

• Partecipazione alla gestione dell’impresa attraverso uno

o più rappresentanti.

I vantaggi per le famiglie• Riferimento unico per chi cerca un’assistente famigliare.

• Facilitazione della ricerca di una persona che risponda

al bisogno specifico della famiglia.

• Qualità del servizio.

• Tutela dei diritti del datore di lavoro.

• Mediazione di eventuali conflitti.

• Gestione della burocrazia (contratto, buste paga, dichia-

razione dei redditi, Inps, Inail).

• Gestione delle sostituzioni.

• Informazione e orientamento sui servizi offerti; sul con-

tratto; sulle candidature.

• Partecipazione alla gestione dell’impresa attraverso un

rappresentante.

segue da pag. 13

15Acli trentine - Gennaio 2004

LAVORO E PREVIDENZA

16 Acli trentine - Gennaio 2004

17Acli trentine - Gennaio 2004

VITA ASSOCIATIVA

“Nuove leve” per ilGruppo donne del Circolo

di San Bartolomeo

In arrivo “forze

fresche” per il

Gruppo Donne del

Circolo Acli di San

Bartolomeo, il gruppo di

donne acliste più attivo

in Trentino: il 18

dicembre scorso, in

occasione di una cena

organizzata per lo

scambio degli auguri

natalizi, sono state

presentate al gruppo le

“nuove leve”, ragazze

che hanno manifestato

voglia di dare il proprio

aiuto nel cammino che

inizierà con il prossimo

mandato.

Alla cena ha partecipato

anche Barbara Maseri,

nostra rappresentante

presso la Commissione

Pari Opportunità della

Incontro con il Centroservizi volontariato

Il 29 dicembre si è tenuto, presso la sede di via Roma delle

Acli, l’incontro con il CSV (Centro Servizi Volontariato): al-

l’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio e l’esame

della situazione attuale del Centro Servizi. Si è discusso

della possibilità di trovare una nuova denominazione per il

Centro Servizi del Volontariato e di rilanciarne l’attività sot-

to diversa forma.

Il Coordinamento Donne ha analizzato l’enciclica “Pacem in terris”

Per la solidarietà internazionale c’è ancoraun lungo cammino

Nel corso del 2003 le Acli, a livello internazionale,

hanno ricordato l’Enciclica “Pacem in Terris”, scrit-

ta da papa Giovanni XXIII nell’aprile del 1963.

In Trentino sono state le Donne, tramite il Coordinamento,

a farsi carico del momento di lettura e di analisi dell’opera.

Per avere un qualificato aiuto nella ri-

flessione sul testo, è stata appositamen-

te contattata la studiosa Cornelia Del-

l’Eva, che lavora per la Diocesi di Bol-

zano, che ha svolto un prezioso ruolo

di guida nella lettura.

Dall’approfondimento condotto dal Co-

ordinamento Donne sono emersi alcu-

ni punti interessanti, che riguardano principalmente la con-

vivenza tra i popoli e la valorizzazione delle esperienze

culturali, specialmente quando sono diverse tra loro ed

apportano ricchezza di contenuti umani.

Partendo da questo presupposto, è stato osservato che

nei quarant’anni intercorsi dalla pubblicazione dell’enci-

clica, nonostante i cambiamenti storici, rimangono ancora

molte cose da fare per percorrere il cammino della solida-

rietà internazionale. Il Coordinamento Donne, nel trarre le

conclusioni del lavoro di riflessione

condotto, sottolinea che ogni singola

persona è artefice della pace, con il suo

comportamento nei confronti del pros-

simo.

Un’altra considerazione espressa dal

Coordinamento Donne riguarda poi

l’autore dell’enciclica: la lettura del do-

cumento papale rivela quanto Giovanni XXIII fosse uma-

no e concreto, oltre che semplice e lungimirante, e quanto

sia stato, magari inconsapevolmente, innovatore ed an-

ticipatore dei nostri giorni.

Provincia Autonoma di

Trento. È stata una vera

serata di festa, trascorsa

in un clima di grande

amicizia, alla cui riuscita

ha contribuito anche la

sottoscrizione a premi

organizzata per

l’occasione.

L’augurio di un nuovo

anno sereno, animato

da uno spirito positivo,

che le presenti si sono

scambiate durante

l’incontro, viene rivolto

dalle colonne di questo

giornale anche a tutte le

altre donne che non

hanno potuto

partecipare.

18 Acli trentine - Gennaio 2004

VITA ASSOCIATIVA

Comitato di Zona Valli delPrimiero e Vanoi

In data 11 dicembre si è tenuto a Fiera di Primiero un

incontro di Zona finalizzato a concordare le date delle

Assemblee Precongressuali 2004.

Per l’occasione erano presenti: i rappresentanti dei Circo-

li Acli di Tonadico, Canal San Bovo, Imer, Caoria, Prade,

Transacqua, i rappresentanti di Enaip e il presidente del

Circolo Ricreativo Attilio Rigotti.

A presenziare la serata Aldo Miele, accompagnato dalla

delegazione di Trento.

Nell’occasione è stato possibile illustrare il lavoro di pre-

parazione al Congresso Provinciale, che si terrà in prima-

vera, e Mauro Segata ha presentato il documento Acli,

“Allargare i Confini”, inviatoci come mission dalla Sede

Nazionale.

Inoltre si è parlato della Ricerca sul Welfare, promossa

dalle Acli Trentine, illustrata dal portavoce e responsabile

stesso, Bruno Fontana.

Il comitato di zona inoltre ha discusso dell’esternalizza-

zione dei servizi, in riferimento alla situazione della zona

del Primiero, ma con attenzione anche alla situazione Pro-

vinciale, discutendo sulla documentazione presentata in

Sede Provinciale.

Sono stati inoltre presentati i progetti di ricerca sul

“mobbing” curati dal Patronato Provinciale e Nazionale; il

Progetto Equal, e l’attività del Coordinamento Donne in

occasione del quarantesimo anniversario dell’Enciclica

“Pacem in Terris”.

Infine, si è presentata la ricerca Provinciale e Nazionale

sulle attività dei Circoli stessi.

Per tutto questo, è stato distribuito il relativo materiale,

affinché dalla zona provenga un campione di indagine

ricco ed utile.

Fiaccolata in piazza Duomo per ricordare la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo

I Giovani delle Acli condividono la proposta di unaequipe di mediazione sotto l’egida dell’ONU per l’Iraq

“Partire dai Diritti -

Arrivare alla Pace”:

questo lo slogan della

fiaccolata tenutasi in

piazza Duomo la sera

del 10 dicembre 2003,

alla quale hanno

partecipato anche i

Giovani delle Acli.

Ci siamo riuniti con

passione, nonostante il

freddo pungente, e in

ordine e silenziosamente

abbiamo acceso le

nostre fiaccole, per

ricordare il 55esimo

anniversario della

Dichiarazione

Universale dei Diritti

dell’Uomo.

Abbiamo letto un appello

alla pace, condiviso

dalle Acli del Trentino,

CGIL, Attac, Lilliput,

GAN, Diocesi di Trento,

Comunità Islamica del

Trentino, Mosaico di

pace, Associazione

Studenti Universitari

Trentino, Cortili di pace,

Sinistra giovanile del

Trentino, Pace per

Gerusalemme,

Giudicariesi per la pace,

e grazie ad un ponte

telefonico in diretta

cisiamo messi in

comunicazione con

Emiliano Bertoldi, che si

trova in Iraq. Abbiamo

poi ascoltato la

riflessione sull’ONU fatta

da Unimondo, che

propone che si avvii una

equipe di mediazione,

scelta in sede Onu,

formata da esponenti di

Paesi non belligeranti,

capace di dare il via ad

un reale processo di

ascolto, negoziazione,

mediazione, diretto ad

avviare ed accelerare la

transizione dell’Iraq

verso un processo di

autodeterminazione

politica ed economica,

basata sulle scelte delle

popolazioni locali.

E, come nota personale,

aggiungerei che questo

impegno importante

deve essere mantenuto

anche ora, nonostante la

cattura di Saddam

Hussein, perché i diritti

umani non siano di

rilevanza politica solo

nei momenti in cui anche

la nostra realtà

nazionale è interessata -

per la paura del

terrorismo - ma anche e

specialmente nei

momenti in cui

l’alleggerirsi

dell’atmosfera

politica ci rende più

sorridenti e più lucidi.

(N.C.)

19Acli trentine - Gennaio 2004

VITA ASSOCIATIVA

Si è svolto domenica 21 dicembre un incontro di spiritualità in preparazione del Natale

Aclisti intorno al pozzo come la Samaritana

LA SAMARITANA INCONTRÒ GESÙ PRESSO IL POZZO,

ED EGLI LE CHIESE: “DAMMI DA BERE”. LEI, SORPRESA CHE LUI

LE CHIEDESSE QUESTO, LO ASCOLTÒ E RISPOSE ALLE SUE

DOMANDE. QUANDO SI ACCORSE CHE QUELL’UOMO GIÀ

CONOSCEVA LA SUA VITA, CORSE IN PAESE, RACCONTANDO

CHE NON POTEVA CHE ESSERE IL MESSIA

di Martina Cecco

Così, noi aclisti, domenica 21

dicembre ci siamo dati appuntamento

presso il pozzo nel cortile delle Suore

di Maria Bambina, per celebrare la

Parola, tratta dal dispensario

spirituale, preparato in vista del

Congresso delle Acli. Abbiamo fatto i

conti con le nostre vite, mettendo in

un’anfora un po’ d’acqua ma

quest’anfora aveva un piccolo foro

dal quale l’acqua fuoriusciva: e così

Don Rodolfo Pizzolli ha avviato la

riflessione, per constatare che spesso

i nostri secchi perdono, hanno delle

falle, dei buchi, e così sprechiamo

l’acqua che abbiamo. E l’acqua, si sa,

è da sempre un bene prezioso.

Il rito introduttivo ci è servito da

monito, per prepararci alla

celebrazione e alla lettura della

Parola. Anche il cielo era partecipe

del nostro momento e infatti ha

accompagnato, con alcuni fiocchi di

neve, la nostra breve processione di

riflessione e, prima di entrare nella

sala che ci aspettava, abbiamo

ricevuto la “lavata di capo” e cioè

l’invito alla purificazione interiore.

Abbiamo poi riflettuto sul Vangelo di

Giovanni, per capire che cosa ci sta

dicendo Gesù e per sapere che cosa

vogliamo dire noi a lui.

Abbiamo letto insieme un pezzo del

Vangelo, tratto appunto dal pensiero

spirituale in vista del Congresso.

I nostri pensieri, formulati nella sala, li

abbiamo poi scritti su fogli di carta,

per leggerli durante lo scambio dei

doni e cioè la celebrazione

dell’Eucarestia, momento in cui tutti

coloro che lo desideravano, potevano

leggere il proprio pensiero e la

propria preghiera, condividendola

con gli altri. In proposito, è stato molto

interessante il pensiero sulla parola

proposto dal nostro presidente, Fabio

Casagrande, il quale ha sottolineato

l’importanza dei momenti di

condivisione e di lavoro all’interno

delle Acli, per un messaggio sempre

più decisivo, da condividere tra tutti. In

chiusura dei lavori era con noi anche

l’Arcivescovo Mons. Luigi Bressan,

che ha dato il suo contributo

riflessivo, spronandoci ed invitandoci

a continuare il nostro lavoro nel

sociale. Tutti i Simboli che abbiamo

presentato in questa occasione

saranno i simboli guida che ci

porteranno verso il Congresso. Anche

quest’anno, dopo il lavoro svolto sul

territorio, abbiamo avuto la grazia di

ritrovarci tutti insieme per pregare e

anche per festeggiare insieme

l’Avvento del Natale.

20 Acli trentine - Gennaio 2004

VITA ASSOCIATIVA

Circolo Acli di Verla

Venerdì 5 dicembre, il

Circolo Acli di Verla ha

organizzato, presso la

sala Auditorium della

Cassa Rurale, un incontro

con l’autore.

Il libro presentato si

intitola “L’aula e la città” e

consiste in una raccolta di

brani scritti da Silvano

Bert, insegnante,

intellettuale e giornalista

che lavora principalmente

per le testate l’Adige e

Questotrentino.

Per chi fosse interessato

all’opera, è possibile

ottenere ulteriori

informazioni consultando

il quarto numero dell’anno

2003 della rivista

“Didascalie” (periodico

dedicato ai temi della

scuola, edito dalla

Provincia Autonoma di

Trento).

Giornata di riflessionee svago per ilCircolo Acli di Caoria

Una santa messa ed un pranzo per dare l’opportunità ai

collaboratori volontari delle Acli di Caoria ed agli abitanti del

paese, di trascorrere assieme alcuni momenti di riflessione e di

svago: con questo spirito il Circolo Acli di Caoria ha organizzato

l’appuntamento che si è svolto il 14 dicembre scorso. Il primo momento,

importante, è stata la Santa Messa, servita dai Giovani volontari del paese

ed accompagnata dai canti del Coro della Chiesa, animato anch’esso da

volontari. Dopo il rito religioso è stata fatta una tappa presso il bar che

ospita il Patronato, uno degli esercizi pubblici da più

tempo in servizio nel paese. Poi c’è stato il pranzo,

preparato grazie all’aiuto di più volontari del

Comitato Oratorio di Caoria, che ha ospitato i

commensali. Vista l’occasione, sono stati

ricordati gli anni di lavoro del presidente

Luigi Cecco. Un grazie particolare va

rivolto a Lara, Gabriella, Aldo, Renato,

Orindo, Claudia, Mariuccia, Flavina, Gianna,

Patrizia, Sonia, Daniela, Andrea, Venanzio e

a quanti altri hanno lavorato per la riuscita

della giornata di incontro.

Incontro a Mori sul tema dell’assistenza agli anziani

“I servizi e l’assistenza all’anziano:

ausili, agevolazioni ed interventi so-

cio-sanitari promossi sul nostro terri-

torio” è stato il tema dell’incontro pub-

blico organizzato il 3 dicembre dal Cir-

colo Acli di Mori.

Le relazioni sono state svolte dal dr.

Giorgio Galas, direttore della Casa

Soggiorno Anziani di Riva del Garda

e dal dr. Ferruccio Andreatta, respon-

sabile dell’animazione della Casa

Soggiorno Anziani di Rovereto. Il ta-

glio degli interventi è stato volutamen-

te di tipo informativo, per dare modo

ai presenti di acquisire quante più

notizie possibili sul tema trattato.

A tale scopo erano anche presenti un

impiegato amministrativo ed un assi-

stente sociale del Comprensorio del-

la Vallagarina, principale ente eroga-

tore dei servizi nel comune di Mori.

Vivace dibattitoAll’esposizione delle relazioni è se-

guito un vivace confronto con il pub-

blico, che ha toccato argomenti quali

le Case di Riposo, lo sviluppo della

legislazione, i progetti futuri nell’am-

bito socio-sanitario.

Durante la serata si è parlato anche

di quanto siano importanti le associa-

zioni di volontariato che svolgono at-

tività di supporto agli enti erogatori dei

servizi: in questo contesto è stata sot-

tolineato il prezioso ruolo svolto dal

nostro Patronato, come punto di rife-

rimento e di aiuto per il cittadino che

deve richiedere l’accesso ai servizi di

assistenza all’anziano.

21Acli trentine - Gennaio 2004

VITA ASSOCIATIVAC

irco

lo A

cli

di

So

pra

mo

nte In occasione della festa del tesseramento,

il Circolo Acli di Sopramonte ha promosso

una iniziativa per la raccolta di fondi in favore

delle Missioni in Brasile, attività coordinata dal

Presidente del Circolo, Mauro Segata, e da alcuni

Giovani del Circolo stesso.

Si è colta l’occasione del prossimo viaggio nel paese

sudamericano del parroco della frazione, per sensibilizzare

i giovani sullo spirito missionario,

richiamando in particolare

l’attenzione sul valore

del Natale come

dono a chi si trova

nel bisogno.

Sop

ram

onte

Circolo di Gardolo

Il 3 dicembre, presso la sede del

Circolo Acli di Gardolo, si è tenuto un

incontro informativo molto importante,

inerente la legge finanziaria.

Relatore è stato il dott. Fabrizio

Paternoster, alla presenza del Presidente

di Circolo, Guerino Tezzon. Hanno

partecipato anche una delegazione di

Gioventù Aclista e di US Acli.

Nella serata si è tra l’altro discusso

di consumo intelligente, di

finanziamenti ai cittadini, dei

vantaggi della nuova finanziaria,

di politica internazionale, di

condono e welfare.

A San Lorenzo in Banale la primaassemblea precongressuale

La prima assemblea precongressuale

del Trentino si è svolta il 14 dicem-

bre, convocata dal Circolo Acli di San

Lorenzo in Banale. Alla riunione han-

no partecipato il presidente provincia-

le delle Acli, Fabio Casagrande, e

Giorgio Cappelletti. All’ordine del gior-

no dell’assemblea c’era l’elezione dei

delegati al prossimo congresso pro-

vinciale.

Ai delegati auguriamo buon lavoro,

vista l’importanza del ruolo loro as-

segnato da parte degli iscritti.

Circolo Acli di Molina di Fiemme

Ha registrato una grande partecipa-

zione la castagnata organizzata dal

Circolo Acli di Molina di Fiemme, con

l’intento di offrire a tesserati e simpa-

tizzanti un’occasione per trascorrere

un pomeriggio all’insegna della sere-

nità e dell’amicizia.

All’appuntamento, che si è svolto il 29

novembre scorso, erano presenti il

presidente Proviniale delle Acli, Fa-

bio Casagrande, le autorità di Molina,

il Comitato organizzatore della Mar-

cialonga ed anche alcuni giovani, che

hanno voluto condividere questo mo-

mento di animazione del Circolo.

RACCOLTI FONDI INFAVORE DELLE MISSIONI

IN BRASILE

21Acli trentine - Gennaio 2004

22 Acli trentine - Gennaio 2004

IGiovani delle Acli di Fornace ed il Circolo Acli Forna-

ce, hanno organizzato, dal 7 al 12 dicembre la festa di

Santa Lucia per i bambini del paese. Il 13 dicembre, al

pomeriggio, ci siamo riuniti dalle quattordici, per preparare

le decorazioni della saletta Acli, con luci natalizie, palloncini

e tovaglie. Abbiamo poi tagliato a fette i dolci portati dai ra-

gazzi e sistemato sui banconi il the ed il vino caldo.

Alle cinque, all’arrivo dell’attesissima ospite, era tutto pron-

to: i bambini hanno tirato la “strozega” per avvertire dell’av-

vento la popolazione di Fornace. Così sono arrivati tutti i

bambini, con i genitori, e infine - dopo essersi fatta attendere

un pochino - è arrivata anche Santa Lucia. Era portata da un

carro luminoso trainato dagli asini ed era accompagnata dai

volontari di Fornace e da molti bambini. Si è fermata sulla

piazza ed ha portato ai bambini un po’ di serenità. Santa

Lucia è anche simbolo della luce (si pensa che il nome

derivò da quest’ultimo): proprio per questo è stato deciso di

festeggiare l’evento accendendo in piazza delle piccole fon-

tane luminose, con l’augurio di ritrovarci ancora tutti il pros-

simo anno, nella stessa data, per lo stesso evento.

La storia di Santa LuciaLa santa nacque a Siracusa nel III secolo, sotto la tetrarchia

di Diocleziano, in un periodo in cui i Cristiani erano visti di

malocchio dai pagani, che li perseguitavano.

Per l’Impero non era un periodo felice ed i prefetti applica-

vano la riforma religiosa in modo zelante, per correggere i

fedeli che non si rimettevano alle leggi dei Cesari.

Lucia, invece, aveva deciso di votare l’anima al Signore,

per cui si era rifiutata di sposare un giovane che si era

invaghito di lei. Egli approfittò delle leggi dell’Editto del 303

per denunciarla ad un correttore, il quale decise di farla

desistere dal voto: ella resistette stoicamente.

Quindi si passò alla tortura, che non le fece cambiare idea

circa il suo voto. Anzi, la sua convinzione crebbe infinita-

mente. Fu condannata al rogo, ma il fuoco non riusciva ad

intaccare la sua carne. Quindi gli imperanti, spaventati, pen-

sarono che ella fosse dedita alla magia e la condannarono

alla decapitazione. Fu decapitata, ma fece in tempo a pre-

annunciare la fine delle persecuzioni e la imminente cadu-

ta dei Cesari.

Il votoLa biografia della santa racconta che aveva fatto il voto in

cambio della guarigione della madre dalla emorroissa,

malattia mortale, e che si sia strappata gli occhi per non

vedere il suo spasimante e mantenere così fede al voto

fatto. Per questo è simbolo della luce, pregata (con il testo

riportato qui di seguito) per le malattie degli occhi.

“Queste suppliche, o nobile e pietosa Santa Lucia, Noi te le

porgiamo per una persona malata che ci sta tanto a cuore,

la carità ci stringe ad essa, la sua affiliazione e la pena dei

parenti che ci hanno condotti qua di fronte a te. Di’ dunque

una sola parola a Gesù per la persona che per mezzo

nostro a te si raccomanda e falla presto felice ottenendo

per lei la perfetta e tanto necessaria guarigione negli occhi.

Gloria…”

Igiovani che sono sul territorio ed hanno

buona volontà e buone idee sono

invitati a partecipare all’attività della

Gioventù Aclista ed a contribuire con il loro

apporto a “rinnovare” le Acli e ad “allargare

i confini”, in vista del prossimo Congresso

nazionale (in programma nell’aprile 2004 e

che come tema guida ha proprio lo slogan

“Allargare i confini”).

È questo l’appello che la Gioventù Aclista

ha deciso di fare all’indomani della

riunione che si è tenuta il 20 dicembre

scorso, convocata proprio per fare il punto

sull’attività.

NOI GIOVANI

Ap

pel

lo d

ella

gio

ven

tù a

clis

ta

La manifestazione è stata organizzata dai Giovani e dal Circolo per i bambini del paese

Fontane di luce a Fornaceper la festa di Santa Lucia