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  • 8/8/2019 lavoro di diritto

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    CARUSO ROBERTO

    Verifica di Diritto Amministrativo e Diritto del Lavoro.

    Prof. R. Ricci

    Brevi cenni sulla disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della

    riabilitazione, della prevenzione nonch della professione ostetrica;

    Definizione della Direzione Infermieristica e Ostetrica Aziendale ed aree di

    responsabilit;

    Descrizione della configurazione organizzativa in staff-line;

    La Direzione Infermieristica e Ostetrica Aziendale concorre al perseguimento della

    mission aziendale, individuarne i contenuti.

    Il processo di professionalizzazione delle professioni sanitarie non mediche ormai di lunga durata.

    Sono circa dieci anni che rilevanti provvedimenti riguardano una pluralit di professioni,

    (infermieri, ostetriche, fisioterapisti, tecnici sanitari di laboratorio biomedico...). La vera svolta per

    si avuta con lapprovazione delle due leggi di riforma dellesercizio professionale: la legge 26

    febbraio 1999, n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie e la legge 10 agosto 2000 n.

    251 Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della

    prevenzione nonch della professione ostetrica.

    Tradizionalmente il sistema di abilitazione allesercizio professionale era stabilito dal cosiddetto

    mansionario, che era recepito dal D.P.R. 14 marzo 1974, n. 225. Pi esattamente il mansionario

    conteneva un insieme di funzioni e mansioni di carattere rigido ed esaustivo. Ne consegue che tutto

    ci che non era specificamente compreso era da considerarsi di competenza medica. Vi erano anche

    altri riferimenti normativi che regolavano le mansioni degli infermieri professionali le fonti

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    extramansionariali, di cui oggi ne residuano solo alcune ma indubbio che il mansionario ne

    costituiva il corpus principale.

    Le innovazioni apportate con la legge 26 febbraio 1999, n. 42, recante disposizioni in materia di

    professioni sanitarie sono rilevanti ed epocali. Per la prima volta si delinea un esercizio

    professionale senza mansionario e si elimina la suddivisione propria del T.U. delle leggi sanitarie

    del 1934, accomunando le professioni sanitarie principali ed ausiliarie nellunica dizione

    professioni sanitarie(art.1, L.n.42/1999) e sancendo i principi della titolarit dellautonomia delle

    professioni e della responsabilit.

    Unulteriore svolta normativa si avuta con la legge 10 agosto 2000 Disciplina delle professioni

    sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonch della professione

    ostetrica. Gli obiettivi della Legge 251/2000 si inquadrano nella evoluzione normativa generale

    della sanit, iniziata con il D. Lvo. 502/92 e successivi decreti integrativi, e finalizzata ad

    assicurare il diritto alla salute della persona e della collettivit, e al recupero dellefficienza,

    produttivit, economicit, qualit del sistema delle cure e concorrenzialit nel Servizio Sanitario

    Nazionale. Gli elementi innovativi evidenziati dalla normativa in oggetto, si esplicitano

    essenzialmente nella necessit di far evolvere i percorsi assistenziali e quindi di sviluppare

    lorganizzazione allinterno dei presidi/istituzioni sanitarie, che oggi evidenziano una situazione di

    alta complessit indotta dalla sempre pi crescente domanda di salute dei cittadini, a fronte di

    risorse sempre pi limitate, e richiamano l'esigenza di valorizzare le competenze e le capacit

    tecnico-professionali, insieme a caratteristiche di flessibilit gestionale. La suddetta legge disciplina

    le professioni sanitarie allocandole nelle seguenti aree:

    - Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica.

    - Professioni sanitarie riabilitative.

    - Professioni tecnico-sanitarie.

    - Professioni tecniche della prevenzione.

    Essa inoltre istituisce la nuova qualifica unica di dirigente del ruolo sanitario e la laurea

    specialistica (ora magistrale). Assieme alla legge 42/99, la 251 costituisce il punto pi elevato della

    riforma delle professioni sanitarie, sia nella definizione delle 4 fattispecie che nellaspetto

    innovativo rappresentato dalla formazione universitaria (art. 5), che, ancora, nella possibilit della

    individuazione e assegnazione di posizioni, qualifiche, incarichi dirigenziali ad operatori

    appartenenti alle professioni sanitarie. E perci alto il merito della 251 di aver dato alle professioni

    ridefinite dalla 42 una classificazione nelle quattro aree, poi riprese dalle classi della nuova

    formazione universitaria, aree riempite successivamente dal D.M. 29/3/2001, altro importante

    pilastro del sistema.

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    Con lattivazione della formazione infermieristica e ostetrica universitaria (sino al suo attuale

    assetto che prevede: Corso di Laurea e di Laurea Magistrale, Master di I e II livello, Dottorato di

    ricerca), si dato il via ad una preparazione culturale, tecnica e organizzativo-gestionale di

    infermieri e ostetriche sicuramente pi elevata, che si poi espressa operativamente sia a livello

    assistenziale, che nella docenza, nella ricerca e nello sviluppo e gestione del personale.

    La Legge 251/2000 si pone quale obiettivo principale quello di riconoscere la diretta ed autonoma

    responsabilit delle attivit assistenziali, organizzative e gestionali, connesse ai relativi profili ed

    impegna i Ministeri competenti per la completa applicazione della legge, ad emanare gli

    Ordinamenti Didattici di specifici corsi universitari e a definire la disciplina concorsuale per

    laccesso ad una nuova qualifica di dirigente del ruolo sanitario. Il Ministero della Salute, inoltre,

    emana linee guida per:

    a) Lattribuzione in tutte le aziende sanitarie della diretta responsabilit e gestione delle attivit

    di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni;

    b) - La revisione dellorganizzazione del lavoro , incentivando modelli di assistenza

    personalizzata

    In presenza di strutture organizzative di media e alta complessit, assistenziale e gestionale, risulta

    necessario istituire una Direzione Infermieristica e Ostetrica Aziendale (D.I.O.A.), a cui afferiscono

    tutti i professionisti dellarea 1 di cui alla legge 251/2000.

    La Direzione Infermieristica e Tecnica concorre al perseguimento della mission aziendale

    assicurando efficacia, qualit ed efficienza tecnicoorganizzativa del processo assistenziale

    nellambito della prevenzione, cura e riabilitazione. Ha la responsabilit sulla gestione

    dellassistenza infermieristica e tecnica, al fine di garantire la erogazione di adeguati livelli

    dassistenza infermieristica e tecnica in relazione alle funzioni previste dalla programmazione

    aziendale e dalla disponibilit di risorse definite nel budget annuale dei Dipartimenti. Ha la

    responsabilit del governo clinico assistenziale, nellambito dei programmi di assistenza orientati al

    singolo e alla collettivit, per le aree delle professioni direttamente gestite. Cura il mantenimento e

    lo sviluppo delle competenze professionali, la programmazione, la selezione, linserimento e la

    valutazione delle risorse professionali di competenza, collaborando allo sviluppo del sistema

    premiante e della produttivit. Affianca i Direttori dei Dipartimenti ad attivit integrata. Promuove

    la qualit delle attivit assistenziali erogate dal personale di competenza attraverso:

    lintervento nella gestione dei processi organizzativi che determinano la distribuzione quali-

    quantitativa delle risorse umane afferenti al Direzione;

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    la definizione del livello di delega ai Responsabili assistenziali di dipartimento delle

    responsabilit in ordine alla gestione ordinaria delle risorse umane assegnate a ciascun

    Dipartimento;

    la promozione delle attivit di formazione di base, permanente e di riqualificazione del

    personale direttamente gestito al fine di sviluppare una cultura orientata alla qualit ed alla

    partecipazione, promuovendo in modo specifico la formazione e la ricerca;

    lintervento nei processi e progetti trasversali di ricerca volti al miglioramento ed

    allinnovazione organizzativa di interesse assistenziale.

    La Direzione Infermieristica e Tecnica per adempiere le funzioni del governo assistenziale si avvale

    per quanto di competenza dei Responsabili assistenziali di dipartimento (art. 32).

    La configurazione organizzativa interna alla Direzione Infermieristica e Ostetrica Aziendale, che

    meglio si presta allindividuazione delle modalit organizzative da mettere in atto per conseguire i

    risultati attesi, quellastaff-line. Tale modello caratterizzato dallaffiancamento delle direzioni di

    staff, interessate alla formazione e alla direzione professionale, a quelle di line, coinvolte nel

    processo produttivo. Vengono definite in staff le strutture, semplici o complesse (in relazione alla

    complessit aziendale e della D.I.O.A.), riferite alla Formazione Continua, alla Formazione

    Universitaria, alla Ricerca e Sviluppo e alla Qualit e Accreditamento. Dipendono in linea

    gerarchica le strutture, semplici o complesse (in relazione alla complessit aziendale e della

    D.I.O.A.), riferite alla Direzione Infermieristica e Ostetrica Ospedaliera e alla Direzione

    Infermieristica e Ostetrica Territoriale, per lo sviluppo e la gestione del personale ad esse afferenti.

    Oltre al Direttore della Direzione Infermieristica e Ostetrica Aziendale, le posizioni dirigenziali

    sono previste al vertice di ciascuna struttura individuata. La Direzione Infermieristica e Ostetrica

    Aziendale si viene cos a configurare come una struttura aziendale complessa - costituita

    dallinsieme del personale infermieristico, ostetrico e di supporto, operante in tutti i settori

    organizzativi afferenti allAzienda -, che indirizza, dirige, organizza, coordina e valuta lattivit di

    tale personale, in conformit alla pianificazione strategica e in coerenza e per il conseguimento

    degli obiettivi aziendali.

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