L’uomo buono, dal tesoro del suo cuore, trae fuori il bene...2019/03/03  · - L'ASTINENZA deve...

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www.sanpiodecimoloano.it Parrocchia San Pio X Loano Ed.19 n°1345 ≈ Parrocchia San Pio X Loano ≈ Domenica 3 Marzo 2019 “ OGNI ALBERO SI RICONOSCE DAL SUO FRUTTO ” L’uomo buono, dal tesoro del suo cuore, trae fuori il bene” dice Gesù, dopo aver annunciato le Beatitudini, e aver chiesto al discepolo l’amore per i nemici. Chi è l’uomo buono? È Cristo! L’uomo buono è il discepolo che si lascia abitare da Cristo, e vive ogni giorno sostenuto dai doni dello Spirito Santo. Tutto questo permette al cristiano, profondamente consapevole dei suoi limiti, di credere con fiducia in se stesso, perché nel suo cuore e nella sua vita abita Cristo! Tanti malumori, tante tensioni, tanti rancori nascono da un cuore sfiduciato che non crede più in se stesso. Vede tutto nero, e tutti neri vede gli altri. Ognuno di noi è un Figlio di Dio, non un figlio qualunque, ma un figlio “amato” come Gesù! E come Gesù siamo chiamati a volerci bene, siamo chiamati ad avere l’occhio trasparente, siamo chiamati ad avere la bocca sincera, bocca che parla per sovrabbondanza nel cuore. Il brano del Siracide, ma soprattutto il vangelo, ci trasmettono la verità dell’uomo, provato col fuoco, come l’oro! L’uomo vero è colui che conosce la trave, o le travi che chiudono il suo occhio, prima di cercare la pagliuzza nell’occhio del fratello. Conoscere le travi con tutta la loro consistenza, è dato dal genio evangelico, che non porta allo scoraggiamento o alla depressione, ma porta al lavoro, spesso lento e faticoso, di scardinarle, per rivedere la luce che Dio ha messo nel profondo del nostro cuore. Il genio evangelico, accanto alla trave trova sempre la misericordia di Dio che è lo strumento della purificazione. E l’uomo che ha più bisogno di misericordia siamo ciascuno di noi! Tra poco inizia la Quaresima, un tempo speciale per scoprire e vivere la misericordia, un tempo speciale per ritrovare la verità di noi stessi. Il primo proposito sia per ciascuno di volerci bene fino in fondo: solo questo ci permetterà di voler bene a Dio, e di voler bene ad ogni fratello, se anche nemico. Buona domenica a tutti ! Don Luciano -------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------- BENEDIZIONI DELLE FAMIGLIE 2019Dalle 14,30 alle 18,00 le offerte sono destinate alle opere parrocchiali e per il tetto della chiesa --------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Giorno Mese Indirizzo Martedì 5 Marzo Via Gozzano Giovedì 7 Via Carducci, inizio Via Boccaccio (fino all’Hotel Boccaccio) Venerdì 8 Via Boccaccio (2° parte)

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  • www.sanpiodecimoloano.it Parrocchia San Pio X Loano

    Ed.19 n°1345 ≈ Parrocchia San Pio X ≈ Loano ≈ Domenica 3 Marzo 2019

    “ OGNI ALBERO SI RICONOSCE DAL SUO FRUTTO ”

    “L’uomo buono, dal tesoro del suo cuore, trae fuori il bene” dice Gesù, dopo aver annunciato le Beatitudini, e aver chiesto al discepolo l’amore per i nemici. Chi è l’uomo buono? È Cristo! L’uomo buono è il discepolo che si lascia abitare da Cristo, e vive ogni giorno sostenuto dai doni dello Spirito Santo. Tutto questo permette al cristiano, profondamente consapevole dei suoi limiti, di credere con fiducia in se stesso, perché nel suo cuore e nella sua vita

    abita Cristo! Tanti malumori, tante tensioni, tanti rancori nascono da un cuore sfiduciato che non crede più in se stesso. Vede tutto nero, e tutti neri vede gli altri. Ognuno di noi è un Figlio di Dio, non un figlio qualunque, ma un figlio “amato” come Gesù! E come Gesù siamo chiamati a volerci bene, siamo chiamati ad avere l’occhio trasparente, siamo chiamati ad avere la bocca sincera, bocca che parla per sovrabbondanza nel cuore. Il brano del Siracide, ma soprattutto il vangelo, ci trasmettono la verità dell’uomo, provato col fuoco, come l’oro! L’uomo vero è colui che conosce la trave, o le travi che chiudono il suo occhio, prima di cercare la pagliuzza nell’occhio del fratello. Conoscere le travi con tutta la loro consistenza, è dato dal genio evangelico, che non porta allo scoraggiamento o alla depressione, ma porta al lavoro, spesso lento e faticoso, di scardinarle, per rivedere la luce che Dio ha messo nel profondo del nostro cuore. Il genio evangelico, accanto alla trave trova sempre la misericordia di Dio che è lo strumento della purificazione. E l’uomo che ha più bisogno di misericordia siamo ciascuno di noi!

    Tra poco inizia la Quaresima, un tempo speciale per scoprire e vivere la misericordia, un tempo speciale per ritrovare la verità di noi stessi. Il primo proposito sia per ciascuno di volerci bene fino in fondo: solo questo ci permetterà di voler bene a Dio, e di voler bene ad ogni fratello, se anche nemico.

    Buona domenica a tutti ! Don Luciano -------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------

    BENEDIZIONI DELLE FAMIGLIE 2019Dalle 14,30 alle 18,00 le offerte sono destinate alle opere parrocchiali e per il tetto della chiesa

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    Giorno Mese Indirizzo Martedì 5 Marzo Via Gozzano

    Giovedì 7 “ Via Carducci, inizio Via Boccaccio (fino all’Hotel Boccaccio)

    Venerdì 8 “ Via Boccaccio (2° parte)

  • Oggi è l’ottava domenica del Tempo Ordinario, e l’ultima prima dell’inizio della Quaresima

    Mercoledì 6 marzo: Mercoledì delle Ceneri

    Giornata di digiuno Le Ss. Messe saranno alle 8.30 e alle 18.00 con l’imposizione delle Ceneri ore 20.30 ad Andora, Cuore Immacolato di Maria, Cena di Digiuno

    Iniziamo a portare le Comunioni pasquali nelle famiglie

    Venerdì 8 marzo: ore 17.15 Via Crucis

    Sabato 9 marzo: ore 14.30: canti ore 14.30: in Sacrestia incontro di tutti i genitori dei ragazzi del Catechismo, in particolare i genitori delle Prime Comunioni e delle Cresime ore 15.00: Catechismo - ACR ore 16.00: Scout – giochi – merenda

    Domenica 10 marzo: 1° domenica di Quaresima Orario festivo

    ore 15.00 presso la Parrocchia del S. Cuore di Albenga concerto di lode con H.na Glenda (vedi manifesto)

    Continuiamo a scrivere articoli per il giornale di Pasqua e inviamoli a [email protected]

    _________________________________________________________________________ Perché si dice: “GUAZZZABUGLIO”

    Questa parola significa: miscuglio, confusione ed è composta di guazza, derivato dal latino: aqua, attraverso un'ipotetica forma parlata aquatia (pronuncia aquazia), e bollire. L'immagine che ci racconta l'origine di questa parola è semplice: il gran mescolone che ribolle nella pentola. È una parola simpatica, e simpatico è l'uso figurato che comunemente se ne fa, accostando una mescolanza confusa al minestrone: “la commissione incaricata di una valutazione potrà essere un guazzabuglio di esperti e incompetenti d'ogni risma”; “un saggio poco curato potrà rivelarsi un gran guazzabuglio di idee, anche se magari buone”; e “rivedere dopo molto

    tempo una persona con cui si aveva qualcosa in sospeso ci farà scoppiare in cuore un guazzabuglio di sentimenti”. Certo non è una parola appartenente ad un registro elevato, e questo va tenuto presente; ma ha un colore piacevole e pieno che può essere sfruttato in una gran varietà di occasioni. __________________________________________________________________________

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    I Santi: SAN LUCIO Papa (4 marzo)

    Lucio, eletto Papa nel luglio dell’anno 253 successe i al Papa San Cornelio, morto in esilio nel giugno di quell'anno. Poco si sa di lui prima dell'elezione al pontificato: alcune fonti lo dicono romano di origine, figlio di un certo Porfirio; altre, più attendibili, lo dicono toscano, nato a Lucca, figlio di Licinio. Appena consacrato Vescovo di Roma anche Lucio, come il suo predecessore, venne colpito da una condanna all'esilio da parte dell'Imperatore Gallo. Ma l'esilio di Lucio fu di breve durata. Gallo morì, e il suo successore, l'Imperatore Valeriano, si dimostrò - almeno in un primo tempo - ben disposto nei confronti di tutti i Cristiani. San Lucio fu così richiamato dall'esilio e poté riprendere la guida della Chiesa romana. Il trionfale ritorno di San Lucio a Roma fu uno degli avvenimenti più commoventi e consolanti nella storia dei primi secoli della Chiesa. Come Martire, San Lucio godé di un diffuso culto nel Medioevo, e il suo nome venne inserito nel Martirologio Romano nel 1602. Si sa però che egli non sia stato Martire, anche se soffrì la persecuzione. Per questo, e soltanto per questo, egli è stato tolto dal numero dei Martiri autentici, e quindi dal Calendario, senza che siano stati in alcun modo diminuiti i suoi meriti di uomo e di pontefice.

    Pace e gioia. Accolito Lucio Telese

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  • DIGIUNO E ASTINENZA

    - La legge del DIGIUNO "obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate". - La legge dell' ASTINENZA proibisce l'uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi. - Il DIGIUNO e l'ASTINENZA, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo; sono altresì consigliati il Sabato Santo fino alla Veglia pasquale. - L'ASTINENZA deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le festività ( come il 19 e il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell'anno siamo comunque esortati all'astinenza o a compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità. - alla legge del DIGIUNO sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato; alla legge dell' ASTINENZA coloro che hanno compiuto il 14° anno di età. - Dall'osservanza dell'obbligo della legge del DIGIUNO e dell' ASTINENZA può scusare una giusta ragione, come ad esempio la salute. Il parroco per giusta causa e conforme alle disposizioni del Vescovo diocesano, può per giusta e grave ragione commutarlo in altre opere pie.

    8 marzo - FESTA DELLA DONNA - Dagli scritti di San Giovanni Paolo II

    "Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione della donna nel mondo diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell'umanità. Grazie a te, DONNA-MADRE, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita. Grazie a te, DONNA-SPOSA, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita. Grazie a te, DONNA-FIGLIA e DONNA-SORELLA, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza. Grazie a te, DONNA-LAVORATRICE, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del "mistero", alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità, Grazie a te, DONNA-CONSACRATA, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta "sponsale", che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura. Grazie a te, DONNA, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani".