L’arte di leggere. Aforismi sulla lettura

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L’arte di leggere Aforismi sulla lettura A cura di Paolo Mauri Torino, Einaudi, 2007

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L’arte di leggereAforismi sulla lettura

A cura di Paolo Mauri Torino, Einaudi, 2007

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Chi è Paolo Mauri

Critico letterario, giornalista professionista, caporedattore Cultura “La Repubblica”.

Nato a Milano nel 1945, si è laureato in Lettere all’Università la Sapienza di Roma con Natalino Sapegno e Alberto Asor Rosa.

Il suo nome è legato profondamente al quotidiano La Repubblica, fondato da Eugenio Scalfari nel 1975.

Presso il quotidiano di riferimento del Gruppo l’Espresso Paolo Mauri lavora, infatti, dal 1977, in quanto direttore delle pagine

culturali.Ha inoltre collaborato con la Letteratura Italiana Einaudi ed ha

diretto, dalla fondazione, la rivista letteraria “Il Cavallo di Troia”.

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Premio Grinzane Cavour

Il Premio Grinzane Cavour è un premio letterario, fondato nel 1982 da Giuliano Soria, che si svolge nel castello di Grinzane Cavour,

località delle Langhe, in Piemonte.Lo scopo principale del movimento culturale è quello di avvicinare i giovani alla lettura attraverso un’attività istituzionale di promozione

del libro presso le scuole. Durante lo svolgimento del Premio, una giuria di critici letterari seleziona gli autori finalisti (i vincitori), tra i quali una giuria di

studenti italiani e stranieri sceglie poi il vincitore assoluto (il cosiddetto supervincitore).

Vengono inoltre assegnati premi specialistici, tra i quali quello alla carriera e quello per il miglior esordiente.

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La lettura è….Lettera 84. La lettura e il metodo di studio«Ritengo che le letture siano necessarie, primo perché io non sia

pago dei miei soli pensieri, poi perché, conoscendo le ricerche altrui, ne giudichi i risultati e rifletta su quanto resta ancora da scoprire. La lettura alimenta l’ingegno e, quando è affaticato dallo studio, lo ristora, pur richiedendo una certa applicazione».

SENECA, Lettere«Non si legga per contraddire e confutare, né per credere ciecamente

e dare per scontato, né per trovare motivo di conversazione, ma per ponderare e valutare. Alcuni libri debbono essere assaggiati, altri trangugiati, altri ancora masticati e digeriti; vale a dire alcuni debbono essere letti solo in parte, altri senza grande attenzione, altri ancora da cima a fondo, con grande impegno. […]

La lettura rende l’uomo completo, il dialogo lo rende pronto, la scrittura preciso».

FRANCESCO BACONE, Saggi«Meno letture farete, con più cura bisognerà sceglierle, ed ecco le

ragioni della mia scelta. Il grande errore di chi studia è, come vi ho detto, che si fidano troppo dei libri e che non ci mettono abbastanza del proprio; senza pensare che fra tutti i sofisti quello che ci inganna meno è quasi sempre la nostra ragione».

JEAN-JACQUES ROUSSEAU, Giulia o la nuova Eloisa«E’ assurdo attenersi a un’unica, rigida regola su ciò che andrebbe

letto e ciò che andrebbe scartato, poiché oltre la metà della cultura moderna dipende proprio dagli scarti».

OSCAR WILDE, L’importanza di essere onesto«Leggere per me era invasione e conforto, era la mia consolazione, il

mio stimolante preferito: leggere per il puro gusto della lettura, per il meraviglioso silenzio che ti circonda quando ascolti le parole di un autore riverberate dentro la tua testa».

PAUL AUSTER, Follie di Brooklyn

«L’unica interpretazione possibile era per me che si trattasse di un comando divino ad aprire il libro e a leggere il primo verso che vi avrei trovato […]

Non volli leggere oltre, né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono».

SANT’AGOSTINO, Le confessioni«Non si legga per contraddire e confutare, né per credere

ciecamente e dare per scontato, né per trovare motivo di conversazione, ma per ponderare e valutare».

FRANCESCO BACONE, Saggi«Le idee che si acquistano con la lettura e nel contatto con la

società, sono il germe di quasi tutte le scoperte: è come un’aria che si respira senza accorgersene, e che è necessaria per la vita».JEAN-BAPTISTE D’ALAMBERT, Il discorso preliminare

all’Enciclopedia «La lettura, naturalmente, mi aiutava molto: mi agitava, mi

dilettava e mi tormentava. Ma di tempo in tempo mi veniva tremendamente a noia».

FËDOR DOSTOEVSKIJ, Memorie del sottosuolo«Cosa ci stanno a fare, anche la pittura, e la scultura, e

l’architettura, e le arti minori, […] e lo stesso Sartre, in un mondo che ha Fame?».

ALBERTO ARBASINO, Parigi o cara

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Per concludere

«I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico. Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in banca, anche là dove non ci

sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per

terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, […] ci ricordano che non li abbiamo ancora letti, si

leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale. […]

Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta».

UMBERTO ECO, Libri da consultare e libri da leggere

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Vi ringraziano per l’attenzione

Daria Contrada Chiara Sciorilli

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