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1 L'armonizzazione delle INDICAZIONI

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L'armonizzazione

delle “INDICAZIONI”

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Le fonti normative

CPR 20 marzo 2009, n. 89 (GU n. 15 del 15.6.09): Revisione assetto ordinamentale,

organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo, art. 1, commi 3 e 4

Atto di indirizzo del Ministro Mariastella Gelmini recante i criteri generali necessari ad

armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi previsti dal

regolamento emanato con D.P.R. del 20 marzo 2009 n. 89

(8 settembre 2009 - Inviata agli Organi di Controllo per il visto e la registrazione)

Art. 64 del decreto legge 25giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto2008, n. 133

Piano programmatico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di

concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze.

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L’articolo 64

- Art. 64, comma 4, lettera b) : “Per l’attuazione del piano di cui al comma 3, con uno

o più regolamenti da adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del

presente decreto [...] su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e

della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la

Conferenza unificata [...] anche modificando le disposizioni legislative vigenti,si

provvede ad una revisione dell'attuale assetto ordinamentale, organizzativo e

didattico del sistema scolastico,attenendosi ai seguenti criteri:

a) [... ]

b) ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche

attraverso la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri

orari, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali.

[….]

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II Piano programmatico

«In tale ottica le Indicazioni nazionali relative alla scuola dell’Infanzia e alle scuole del

primo ciclo c/i istruzione, di cui agli allegati A, B e C al decreto legislativo 18 febbraio

2004, n. 59, saranno opportunamente armonizzate con le Indicazioni per i curricolo

proposte con direttiva ministeriale3 agosto 2007, n. 68, con l'obiettivo di pervenire

ad una stesura unitaria e semplificata».

«Si rende necessario ed urgente procedere alla revisione degli ordinamenti

scolastici, dei piani di studio e dei quadri orari [...]: il tutto all'insegna della

"essenzialità" e della “continuità” e alla luce di quanto previsto dalle Indicazioni

azionali da ridefinire rapidamente, tenendo anche conto, per il primo ciclo, degli

esiti delle sperimentazioni in atto».

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Il DPR 20 marzo 2009, n.89

Regolamento di "Revisione assetto ordinamentale, organizzativo e

didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo"

articolo 1, commi 3 e 4

3. In sede di prima attuazione del presente regolamento, e comunque per un periodo

non superiore a tre anni scolastici decorrenti dall'anno scolastico 2009-2010, si

applicano le Indicazioni Nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del decreto

legislativo 19 febbraio 2004 n. 59, come aggiornate dalle Indicazioni per il

curricolo di cui al decreto ministeriale 31 luglio 2007.

Con atto di indirizzo del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono individuati i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal presente regolamento.

4. Nel corso del triennio scolastico 2009/2010-2011/2012, l'eventuale revisione delle Indicazioni nazionali, di cui al comma 3, da adottarsi mediante regolamento ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è effettuata, sulla base degli esiti di apposito monitoraggio sulle attività poste in essere dalle istituzioni scolastiche, affidato all'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ANSAS) e all'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI).

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L'Atto di Indirizzo del Ministro per

la scuola dell'infanzia e per il I ciclo

8 settembre 2009

1 L'armonizzazione delle "indicazioni" e l'essenzializzazione dei curricoli: un’opportunità

progettuale per le scuole dell’autonomia

Come è noto, negli ultimi anni le Indicazioni nazionali [...] come aggiornate dalle

Indicazioni per il curricolo [...], sperimentate - queste ultime -- nel biennio 2007/2008 e 2008/2009 hanno costituito un punto di riferimento per !a progettazione dei piani dell'offerta formativa.

Il nuovo Regolamento [...] stabilisce che - per un periodo non superiore ai

prossimi tre anni scolastici - continuino ad applicarsi le Indicazioni suddette, in attesa che si proceda alla loro compiuta armonizzazione. Essa [...] ha l'obiettivo di contemperare i contenuti tecnicamente rigorosi, essenziali per 1'insegnamento, con l'accessibilità e lei comprensione da parte dell'intera koinè scolastica e della pubblica opinione.

In tal senso acquistano un peculiare rilievo [...] sia l'azione di ricerca sui temi della

continuità e del curricolo verticale, sia le attività dì elaborazione sulle conoscenze/competenze di base e sui traguardi da raggiungere al termine della scuola dell'infanzia e [...] de) primo ciclo che da tempo stanno conducendo l'amministrazione, le associazioni professionali e disciplinari degli insegnanti, nonché - in primo luogo - il mondo dello scuola "militante" nelle sue diverse articolazioni.

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8 settembre 2009

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L'Atto di Indirizzo del Ministro per

la scuola dell'infanzia e per il I ciclo

La prospettiva comune è appunto quella di pervenire a definizioni ed esiti

dei curricoli largamente condivisi dall'intera comunità educante.

Sarà cura dell'amministrazione accompagnare questo complessivo

processo con opportune misure.

In particolare saranno programmate, attivate e incentivate iniziative

finalizzate a raccogliere, valutare e diffondere le migliori esperienze di

ricerca didattica ed educativa anche in collaborazione con l'ANSAS e

l'INVALSI.

Nel corso del triennio saranno previsti ed adottati strumenti e

metodiche comuni per il sostegno e il riconoscimento del lavoro delle

scuole.

Un piano di monitoraggio e di valutazione, assistito dalla periodica

consultazione del CNPI, verificherà ('efficienza e gli esiti dell'intera fase

triennale finalizzata al l armonizzazione delle Indicazioni nazionali e delle Indicazioni per il curricolo in vista della messa in regime

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L'Atto di Indirizzo del Ministro per

la scuola dell'infanzia e per il I ciclo

L’atto di indirizzo segnala anche alcuni significativi "criteri"

che possono costituire da punto di riferimento e, per così dire, da sfondo alla armonizzazione delle “Indicazioni” :

porre al centro, nell'azione della scuola, l'alunno e il suo itinerario di

formazione personale e di apprendimento;

mantenere in primo piano l'obiettivo di formare i cittadini di oggi e di

domani;

fissare le tappe e i traguardi da superare nel percorso formativo

continuo dai 3 ai 14 anni;

definire e proporre un curricolo adeguato alla formazione degli

alunni e al loro proseguimento negli studi;

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porre al centro, nell'azione della scuola,

l'alunno e il suo itinerario di formazione

personale e di apprendimento.

I cambiamenti nel contesto variano di generazione in generazione, non mutano tuttavia la necessità di garantire, a ciascun allievo, le irrinunciabili basi culturali.

La scuola è sempre tenuta a proporre un itinerario di studio che rispetti le

individualità, riconosca i talenti, non perda di vista le mete da raggiungere, promuova la crescita di tutti e di ciascuno.

Indagini internazionali (PIRLS e PISA; rilevazioni Invalsi ...) segnalano però

una discontinuità nei risultati tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, evidenziano profonde disomogeneità tra i territori e mettono in luce un forte contrasto tra le conclusioni delle valutazioni interne e i risultati degli interventi esterni di valutazione (ad esempio quelli operati dall'Invalsi).

Molti alunni del primo ciclo non sembrano padroneggiare le conoscenze e le

competenze che sono la condizione per un positivo proseguimento del percorso scolastico nel secondo ciclo.

Come nella vita, così nella scuola gli alunni vanno sostenuti e incoraggiati ad

accettare con consapevolezza la sfida posta dall'apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio della cultura, a curare il quotidiano lavoro sia in classe sia a casa, a dare prova di impegno e di tenacia, ci considerare e a vedere riconosciuto il merito.

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mantenere in primo piano l'obiettivo di

formare i cittadini di oggi e di domani

La conoscenza della nostra Carta costituzionale, l'adesione ai suoi

principi e ai suoi valori di libertà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto

della dignità della persona, di solidarietà, di pari opportunità, di

democrazia costituiscono il punto di partenza, fin dalla scuola

dell'infanzia, per sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere

in armonia con le tante diversità presenti nella nostra società e per

interpretare criticamente un mondo globalizzato, tecnologicamente

avanzato e soggetto a continui cambiamenti, in cui spesso si mortifica la

dignità della persona e in cui l'avere prevale sull'essere.

L'acquisizione già nel primo ciclo delle conoscenze e delle competenze

relative all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione" risponde a

queste prioritarie esigenze, anche collocandole in una prospettiva

storica.

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fissare tappe e traguardi del percorso

formativo continuo dai 3 ai 14 anni

Il percorso formativo è un continuum progettuale che accompagna gli allievi dal

loro ingresso, nella scuola dell'infanzia alla conclusione del primo ciclo di istruzione,

nella prospettiva della prosecuzione degli studi.

Questo itinerario, attraverso tappe ben definite e fra loro raccordate, avvicina

gradualmente l'allievo alle discipline di studio.

Sarà perciò necessario:

- stabilire uno stretto raccordo tra le "Indicazioni" e gli interventi di valutazione;

- definire e controllare i livelli di competenza raggiunti con verifiche periodiche e

sistematiche (a fine anno, a fine del singolo segmento, a fine ciclo), anche tenendo

conto delle analisi valutative condotte dall Invalsi;

- tener conto degli standard di riferimento diffusi in ambito UE ed OCSE, in modo

da rendere i risultati confrontabili;

- riservare specifica attenzione al conseguimento di traguardi progressivi di

formazione, al graduale al passaggio da un anno all'altro e alla transizione dalla

scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado;

- sviluppare le dinamiche della didattica laboratoriale e della peer education.

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definire un curricolo adeguato alla formazione degli alunni

e al loro proseguimento negli studi

Contenuti e articolazione delle discipline vanno ripensati nella prospettiva di portare a una prima

familiarità con i loro “nuclei fondanti” e a una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che tutti gli studenti devono possedere a conclusione del I ciclo di istruzione. Occorre abbandonare con decisione la strada, talora percorsa, dei programmi pletorici spesso inattuabili e tali da violare l'autonomia, la libertà metodologica di insegnamento per l’invasività delle loro prescrizioni.

Si tratta di passare ad una scuola che tenga a riferimento indicazioni essenziali, che possano essere sviluppate nel pieno esercizio delle responsabilità di scelta pedagogica e rispondendo alle diversità delle situazioni e delle esigenze. Questo significa che, tenendo presenti Indicazioni nazionali e le Indicazioni per il curricolo che ogni scuola è chiamata a:

predisporre un curricolo che, a partire da un’impostazione predisciplinare, e salvaguardando sempre (a dimensione transdisciplinare e interdisciplinare, miri a far scoprire la bellezza e l'interesse di ciascuna disciplina e conduca casi gradualmente a coglierne i nuclei fondanti;

l’approccio alle diverse discipline andrà calibrato in funzione delle differenti esigenze e vocazioni delle diverse età dei bambini e dei ragazzi:

far maturare un rapporto positivo con le discipline sul quale costruire i l loro graduale approfondimento critico, nella convinzione la qualità di uno studio intensivo e criticamente approfondito faccia premio sulla mera quantità del numero delle discipline e dei loro contenuti.

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I criteri per l'armonizzazione

1. contenuti tecnicamente rigorosi

2. essenziali per l’insegnamento (conoscenze/competenze di base, irrinunciabili basi

culturali, “nuclei fondanti”

3. conoscenze e competenze relative all’insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione"

4. traguardi da raggiungere al termine della scuola dell'infanzia e […] del primo

ciclo.

5. stretto raccordo tra le "Indicazioni" e gli interventi di valutazione (tener conto

degli standard di riferimento diffusi in ambito UE ed OCSE, delle prove Invalsi)

6. rapporto contenuti e assetto ordinamentale e organizzativo

7. accessibilità e comprensione da parte dell'intera Koinè scolastica e della pubblica

opinione

8. ricerca sui temi della continuità e del curricolo verticale

9. valorizzazione delle azioni che da tempo stanno conducendo l'amministrazione, le

associazioni professionali e disciplinari degli insegnanti, nonché il mondo dello scuola "militante" nelle sue diverse articolazioni.

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Le azioni sul territorio

Un piano triennale per accompagnare e sostenere la ricerca/salone delle scuole con interventi di:

informazione;

formazione;

monitoraggio.

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1. Interventi dei dirigenti tecnici e dei referenti regionali del primo ciclo presso

scuole e reti di scuole.

2. Attivazione sui siti degli USR di un apposito spazio di documentazione dedicato alle

novità del primo ciclo di istruzione e alla armonizzazione" delle Indicazioni.

3. Conferenze di servizio regionali e provinciali.

La formazione

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Disseminazione delle "buone pratiche" e pubblicizzazione dei miglior Pof conformati all’ armonizzazione delle

Indicazioni sui siti degli USR.

Catalogo delle iniziative di formazione promosse da vari soggetti (USR,università, associazioni, altre agenzie

accreditate)

L'informazione Seminari, regionali e provinciali, di approfondimento stai criteri generali,sui contenuti, sulle

metodologie, sulle dimensioni trasversali, sulle idee innovative che possono sollecitare e

favorire la ricerca /azione delle scuole verso l'armonizzazione delle Indicazioni.

Seminari , tematici, presso scuole o reti di scuole dedicati alle questioni specifiche della

singola disciplina, alle metodologie aggiornate, a , cominciare da quelle che presentano oggi una.

particolare criticità (cfr.Indagini internazionali PIRLS e PISA, rilevazioni e prove nazionali

Invalsi).

Ascolto delle scuole, raccolta di commenti, riflessioni e proposte sulla base di modelli di

report condivisi, confronto. riformulazione e restituzione organizzata, condivisione;

Cooperazione con le Associazioni professionali e disciplinari sia attraverso proposte che

partono dagli USR, sia attraverso azioni di sostegno alle iniziative promosse direttamente

dalle Associazioni medesime;

Sviluppo della comunicazione in rete con il potenziamento e l'arricchimento dei siti

istituzionali, in stretto rapporto con i portali Ansas e Invalsi;