La.repubblica.14.04.2016 (Trascinato)

download La.repubblica.14.04.2016 (Trascinato)

of 2

Transcript of La.repubblica.14.04.2016 (Trascinato)

  • 8/18/2019 La.repubblica.14.04.2016 (Trascinato)

    1/2

      3  $6-563"   laRepubblica (*07&% ¹   "13*-&  

    " undici anni dal suo mega-progetto newyor-

    chese, “The Gates”, l’81enne artista bulgaro

    residente a New York ci prova ancora. Chri-

    sto, celebre per i suoi involucri, stenderà sulle

    acque del lago d’Iseo una passerella percorri-

    bile lunga tre chilometri, rivestita di stoffa color giallo zaffe-

    rano, in esposizione dal 18 giugno fino al 3 luglio. I visitatori

    potranno fare l’esperienza pressoché biblica di camminare

    sull’acqua. Anche stavolta, è lo stesso autore a finanziare il

    suo progetto, del costo di 15 milioni di dollari, grazie ai pro-

    venti della vendita dei modellini e disegni preparatori. La

    galleria zurighese Gmurzynska espone attualmente nella

    sua succursale di St.Moritz il ma-teriale all’origine del progetto“Floating Piers”: assemblaggicomposti da schizzi, campioni ditessuti e indicazioni manoscritteper l’installazione. Dato il pocotempo disponibile per l’allesti-mento, non è stato possibileesporre nella mostra più di cin-quanta originali. Si tratta però dipezzi davvero straordinari, siaper le dimensioni che per i prez-zi: il costo di un disegno originaleè di un milione di euro.

     Alcuni illustri amici dell’arti-sta, tra cui l’architetto NormanFoster e il divo sale e pepe di Hol-lywood George Hamilton, non sisono lasciati sfuggire il vernissa-ge. L’artista, in jeans e giacca tra-

    puntata, ha spiegato perché ilprogetto “Floating Piers” (lette-ralmente “pontili galleggianti”),sarà portato a buon fine in tempiinsolitamente brevi. E ha parlatoanche di altre idee che spera di fa-re in tempo a veder realizzate.

    Spesso i suoi progetti devonoattendere anni, se non decen-ni, per tradursi in realtà, a cau-sa delle resistenze politiche edei dibattiti pubblici, che fini-scono per diventare parte inte-grante dell’opera. Come mai«Floating Piers» non ha incon-trato gli stessi ostacoli?«Di fatto, l’idea di questo pro-

    getto ci era venuta fin dai primianni 1970: gli schizzi iniziali risal-gono a quel periodo. Pensavamodi realizzarlo sul Rio de la Plata,nei pressi di Buenos Aires; manon siamo mai riusciti a ottenerel’autorizzazione. In un secondotempo abbiamo pensato alla Ba-ia di Tokyo; ci mancava però unasoluzione tecnicamente perfet-ta».

    Eppure non ha mai mollato.«Sì, quest’idea ci era rimasta

    nel cuore. Nel 2012 ho detto aimiei collaboratori: ho quasi ot-

    tant’anni, e vorrei mettere incantiere un progetto da realizza-re in tempi brevi. Abbiamo la-sciato New York per Basilea, do-ve ho un grande deposito deimiei materiali; e da lì siamo par-titi per visitare i laghi dell’Italiadel Nord. Il lago d’Iseo si è rivela -to ideale, anche perché vanta lapiù grande isola lacustre d’Euro-pa, con 2000 abitanti, collegati

    alla terraferma solo da un servi-zio di traghetti. Ora, con “Floa-ting Piers”, gli isolani avrannoper la prima volta – per 16 gior-ni - la possibilità di attraversareil lago a piedi. Sarà oltre tuttoun’esperienza sensoriale insoli-ta, perché camminando si perce-pirà il movimento dell’acqua sot-to i piedi. La sicurezza è comun-que garantita dalle dimensioni

    della passerella, larga 16 me-tri».

    Quali fattori hanno avuto unruolo decisivo per la realizza-zione accelerata del proget-to?«È stata molto importante l’a-

    desione dell’autorità del Bacinodel Lago d’Iseo, così come quelladella famiglia Beretta, proprieta-ria dell’Isola di San Paolo (non-

    ché della nota azienda produttri-ce di armi da fuoco – OES ). Il pro-getto è stato facilitato dalle piùrecenti tecnologie. Uno stabili-mento di Brescia sta producendoper noi 200mila cubi in polietile-ne collegati tra loro, sui quali ver-rà steso il tessuto color giallo zaf-ferano. Ai tanti che oggi passanogran parte del loro tempo a sma-nettare sullo smartphone o sul

    computer, il mio progetto offriràun’esperienza emozionante:quella di vivere un contatto spe-ciale con la realtà, sotto il sole enel vento, col brivido e l’eccitazio-ne che si provano muovendo ipropri passi sulle acque del lago.

     A renderla ancora più emozio-nante contribuisce poi il fattoche un tratto della passerella at-traversa le vie del centro di Sulza-

    *M 

    QFSTPOBHHJP

     -  "35*45" 

    $ISJTUP Í OBUP B  (BCSPWPJO  #VMHBSJB OFM 

    )0-(&3 $)3*45."//

    $ISJTUP

    -BSUJTUB CVMHBSP SBDDPOUB MVMUJNBNPOVNFOUBMF PQFSB TVM -BHP E*TFPi"M[BUF MB UFTUB F SJTDPQSJUF MB SFBMUËw

     - 01&3" 

    4PQSB VO JNNBHJOF  HSBOEF EFM  QSPHFUUP  5IF  'MPBUJOH  1JFST MB   QBTTFSFMMB  SFBMJ[[BUB  TVM MBHP E  *TFP F TPUUP $ISJTUP  GPUPHSBGBUP EVSBOUF MF  GBTJ EJ MBWPSB[JPOF 

    i$PTÖ 

    WJ 

    GBSÛDBNNJOBSFTVMMF BDRVFw

  • 8/18/2019 La.repubblica.14.04.2016 (Trascinato)

    2/2

    laRepubblica (*07&% ¹   "13*-&    

    no, e da lì si immette direttamen-te sulle acque del lago».

    “Floating Piers” è il primo deisuoi progetti realizzato dopola scomparsa di sua moglie. Co-sa ha significato questo perlei?«Sento moltissimo la mancan-

    za di Jeanne-Claude. Mi mancasoprattutto il suo spirito critico.Lei metteva in dubbio tutto, di-scuteva su ogni decisione. Perme era una sfida, che mi spinge-va a dare sempre il meglio».

    I proventi della vendita deisuoi disegni bastano a finan-ziare i suoi progetti milionari?«Noi siamo i maggiori raccogli-

    tori di fondi per il nostro propriolavoro. Mettiamo in vendita non

    solo i disegni e i modellini, ma an-che molti oggetti e il materialed’archivio di quanto abbiamo fat-

    to in passato. Prima di realizzare“The Gate”, Jeanne-Claude erariuscita a vendere all’istitutoSmithsonian 360 oggetti e docu-menti del progetto californiano“Running Fence” del 1976. Le ri-cordo che il sistema di finanzia-mento dei progetti di Christo èoggi materia di studio alla Har-vard Business School of Art, ac-canto ai casi di scuola di grandisuccessi come quelli di Steve

     Jobs e di Bill Gates».Lei ha sempre disposto il rici-claggio dei materiali usati perle sue creazioni dopo il lorosmantellamento. Si consideraun precursore del movimentoambientalista?«Il nostro è semplicemente il

    concetto capitalista di riciclag-gio industriale. Per i 7503 Gatesdi New York ci servivano ben5000 tonnellate di acciaio: un ter-zo del quantitativo usato per co-struire la Tour Eiffel! Ma quell’ac-ciaio lo abbiamo rivenduto a unasocietà cinese prima ancora di ac-quistarlo».

    Due dei suoi progetti, i cui di-segni sono esposti alla galle-ria Gmurzynska, vanno avan-ti a rilento: “Over the River”,previsto per il Colorado, e“Màstaba”, che dovrebbe es-sere realizzato ad Abu Dhabi,con 410mila barili di petroliomulticolori accatastati per for-mare la più grande sculturadel mondo. Crede ancora che

    riuscirà a portarlo a buon fi-ne?«Nel caso di0WFS  UIF  3JWFS , tut-

    ta l’area interessata è di proprie-tà dell’amministrazione federa-le americana. Nel 2011 il gover-no di Obama aveva autorizzato ilprogetto, ma ora gli abitanti del-la valle lo hanno contestato. Ladecisione finale sarà probabil-mente di competenza della Cor-te Suprema Usa. Quanto al pro-getto di Abu Dhabi, in questo ca-so è l’emiro a decidere. Il proble-ma cruciale riguarda la possibili-tà di usare, oltre all’area occupa-ta dalla màstaba (particolare ti-po di tomba monumentale egiziaOEU), anche il territorio circo-stante, per una superficie di 20chilometri quadrati che dovreb-bero essere parte integrante delprogetto. Io sono cautamente ot-timista: spero di vivere abbastan-za a lungo per veder realizzatoanche questo progetto.

    ª 5BHFT  "O[FJHFS   -&/" -FBEJOH  &VSPQFBO 

     /FXTQBQFS   "MMJBODF5SBEV[JPOF 

    EJ  &MJTBCFUUB  )PSWBU

    /FM  MJTUJUV[JPOF UPSOB OFMMB TVB TFEF TUPSJDBDIF TBSË SJOOPWBUB EB $BSMP 3BUUJ F BQFSUB BMMF TDVPMF

    "/50/*0 $*"/$*6--0

    TORINO. Nel dicembre del 1966, pochimesi dopo l’arrivo dell’Avvocato alla

    Presidenza della Fiat, la famiglia Agnelli diede vita alla fondazione cheporta il suo nome: «Una decisione na-ta per celebrare i cent’anni dalla na-scita del fondatore della società, il se-natore Giovanni Agnelli», si disseall’epoca. Oggi, a cinquant’anni di di-stanza, quella che è stata una delleprincipali istituzioni di ricerca priva-ta in Italia si rinnova. Il progetto è sta-to presentato ieri a Torino a SergioMattarella, in visita nel capoluogo

    piemontese per una iniziativa con-giunta con il capo dello stato tedesco

     Joachim Gauck. Nel 2017 la Fondazio-ne tornerà nella sua sede storica – rin-novata da Carlo Ratti – la villa che fudel senatore Giovanni Agnelli in via

    Giacosa, di fronte al parco del Valenti-no. E qui troveranno spazio centri diricerca, laboratori e start up. La Fon-dazione, che nella seconda metà delNovecento aveva proposto soprattut-to ricerche di carattere sociologico edeconomico (particolare interesse su-scitarono negli anni Novanta i primistudi italiani sugli effetti dei flussi mi-gratori dai paesi extracomunitari) siè focalizzata, a partire dal 2008, suitemi dell’istruzione e della ricerca.

    Dal prossimo anno l’istituto allar-gherà il suo raggio di azione: «Abbia-

    mo partecipato per mezzo secolo allavita sociale e culturale del Paese –hanno spiegato ieri i vertici della fa-miglia nell’incontro con Mattarella –e ora intendiamo aprire una finestrasul futuro». Accanto alla formazionedei ragazzi sono previste collabora-zioni in campo scientifico con il Cerndi Ginevra e, per le tecnologie infor-matiche, con il Talent Garden e il Se-cond Home. Con il Cern la Fondazio-ne sta selezionando un progetto im-prenditoriale (tra 8 presentati dagliallievi del Politecnico di Torino) da so-stenere con un contributo in denaroper lanciare una start up che abbia fi-

    nalità di pubblico interesse. Il TalentGarden, rete europea per la promo-zione di imprese innovative, gestiràl’incubatore di nuove aziende che na-scerà nella nuova sede della Fonda-zione in un’area di 2.000 metri qua-dri destinata al coworking, il lavoroin collaborazione tra giovani talentidel digitale. I londinesi di Second Ho-me organizzeranno invece il calenda-rio di eventi e di incontri a livello in-ternazionale che avranno sede nella

    nuova Fondazione.Lo scopo di questo nuovo cambio

    di pelle «è di contribuire a immagina-re la società italiana del futuro». Perquesto, in occasione delle celebrazio-ni del cinquantenario, verrà lanciato

    il progetto «L’Italia tra cinquant’an-ni». Brevi clip per il web in cui 50 testi-monial provano a immaginare l’Ita-lia del 2066 e mettono in discussionele loro previsioni dialogando su inter-net. Tra le diverse iniziative per l’an-niversario, la più immediata è il con-corso per premiare sei atleti italianiche otterranno medaglie ai prossimigiochi di Rio. I premiati vincerannoun premio in denaro e saranno chia-mati a portare la loro testimonianzanelle scuole italiane.

    SAN GIMIGNANO. Il viaggio nel tempo comincia nel-la quattordicesima torre di San Gimignano: la piùpiccola, ma quella che permette di guardare piùlontano. Le immagini che avvolgono le pareti attor-no al visitatore lo proiettano all’inizio dell’undicesi-mo secolo. Con l’anno Mil-le il mondo non è finito, ingiro c’è speranza e su uncolle della Francigena, lavia che porta a Roma pel-legrini, commercianti eavventurieri, nasce unaboom town con decine ditorri piantate come ban-diere a sottolineare il po-tere delle famiglie al co-mando. È San Gimigna-no, che cresce fino a inglo-bare 6 mila anime e molticapolavori d’arte nellechiese. Uno splendoreche si arresta nel 1348,quando la peste stermina6 abitanti su 10 svuotando la città, che da allora èrimasta intatta nella struttura consegnandoci l’im-magine di una Manhattan del Duecento.

    Un racconto di mille anni sintetizzato in mezz’o-

    ra. È la prima tappa della visita a Torre e Casa Cam-patelli, il nuovo bene che il Fai ha acquisito e re-staurato per trasformarlo in un biglietto da visitadel turismo slow. A San Gimignano arrivano ognianno 3,5 milioni di turisti ma quasi tutti si accon-tentano di qualche foto a uno scenario medioevaleche appare puro, ma che in realtà è stato ritoccato

    mimetizzando gli inter-venti rinascimentali e ba-rocchi. Raramente la cu-riosità si allarga a un pae-saggio definito dallo stori-co Fernand Braduel «lacampagna più commo-vente che esista».

    «Abbiamo fatto risorge-re questa casa, con tuttigli arredi, per far riviverel’anima del luogo», spiega

     Andrea Carandini, presi-dente del Fondo ambien-te italiano. «Dopo l’im-mersione nel percorsomultimediale, il visitato-re è libero di girare in una

    vera casa dell’Ottocento, assaporando le sensazio-ni di un mondo antico. Questa è la maniera di rilan-ciare il turismo».

    1"0-0 (3*4&3*

     - */$0/530 %B  TJOJTUSB  "OOB  

     "HOFMMJ .BSJB 

     4PMF

     

     "HOFMMJ 4FSHJP  .BUUBSFMMB  +PIO  &MLBOO5J[JBOB   /BTJ

     1JFSP  'BTTJOP4JNPOF  "WPHBESP EJ $PMMPCJBOP F JM EJSFUUPSF EFMMB  

     'POEB[JPOF  "HOFMMJ  "OESFB  (BWPTUP

    TORINO. Una selezione di oltre70 opere dalle collezioni del Mu-seo dell’Ermitage di San Pietro-burgo per una mostra che illu-stra la storia della pittura fran-cese dal 1600 alla fine dell’Otto-cento. Palazzo Madama di Tori-no ospita fino al 4 luglio  %B   1PVTTJO BHMJ  *NQSFTTJPOJTUJ5SF TFDPMJ EJ  QJUUVSB  GSBODFTF, fino aCézanne ( GPUP). Un allestimen-to a cura di Clelia Arnaldi di Bal-me, Enrica Pagella e Natalia De-mina, che conferma il rapportotra la Fondazione Torino Museie l’Ermitage di San Pietrobur-go, giunto alla terza mostra.

    -" 3"44&(/"

    *M GFTUJWBM EFJ HJPWBOJBQSF PHHJ B (BFUBMB QSJNB FEJ[JPOF

    ª3*130%6;*0/&3*4&37"5"

    -B 'POEB[JPOF "HOFMMJBOOJ WFSTP JM GVUVSP

    " 4BO (JNJHOBOP JM OVPWP CFOFBDRVJTJUP F SFTUBVSBUP EBM 'BJ

     -& 

     5033*

    6O JNNBHJOF EJ 4BO (JNJHOBOP

    1SFWJTUP VO QSPHFUUP DPO JM $FSO EJ (JOFWSB i0SB  JOUFOEJBNP BQSJSF VOB  GJOFTUSB  TVM EPNBOJw

    FIRENZE. Gli autoritratti del Cor-ridoio Vasariano verranno tra-sferiti in alcune sale del pianonobile degli Uffizi entro il 2017.È il progetto del direttore EikeSchmidt: la collezione degli Uf-fizi conta in tutto 1300 autori-tratti, di cui 730 esposti nel Va-sariano. Saranno questi ad esse-re accolti al primo piano dellagalleria: 50 pezzi più importan-ti, tra cui Rembrandt, Raffael-lo, Elisabeth Vigée-Le Brun,quelli della famiglia Gaddi, etra i contemporanei Pistoletto,saranno “ospiti fissi”. Altre ope-re saranno scelte a rotazione.Nel corridoio al loro posto l’ipo-tesi di affreschi e statue.

    -" .0453" " 503*/0

    " 1BMB[[P .BEBNBMB QJUUVSB GSBODFTF

    EFMM&SNJUBHF

    ROMA. Si apre oggi la prima edi-zione del “Festival dei Giovani:Noi siamo futuro”, l’evento cheriunisce a Gaeta (Latina), fino asabato prossimo centinaia distudenti delle scuole superioridi diverse parti d’Italia, per unatre giorni di dibattiti e di eventisui temi del futuro. Oltre 70 ap-puntamenti rivolti ai ragazzi or-ganizzati da Strategica Commu-nity S.r.l., in collaborazione conl’Università Luiss Guido Carli, ilComune di Gaeta e Intesa San-paolo. L’inaugurazione alle14,30 a Piazza Di Liegro.

    XXXNJOJNVNGBYDPN

    XXXGPOEPBNCJFOUFJU

    1&3 

    4"1&3/& 

    %* 

    1*Ä

    i0HOJ DPTB DIF GBDDJPTJ BVUPGJOBO[JB *M NJP NPEFMMP FDPOPNJDPÒ TUVEJBUP BE )BSWBSEw

    ª3*130%6;*0/& 3*4&37"5" ª3*130%6;*0/& 3*4&37"5"

    -"//6/$*0

    6GGJ[JBVUPSJUSBUUJWJB EBM $PSSJEPJP7BTBSJBOP