L’ottavo festival in cinque mosse - Ravenna · Mogadiscio abbraccia il Corno d’Africa e oltre,...

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Anno 12 Numero 51 Giugno Luglio 2014 Redazione c/o Casa delle Culture piazza Medaglie d’oro 4 48122 Ravenna [email protected] www.perglialtri.it/meticcia L’ottavo festival in cinque mosse All’interno ¬ L’APPROFONDIMENTO L’esperienza di accoglienza della Casa di Niatri a pagina 3 ¬ DEMOCRAZIA Nuovi comunitari alle prese con la loro prima elezione europea a pagina 4 ¬ INFO: pagine 5-8 ¬ RUBRICHE Sono nato qui: l’esordio da scrittore di Antonio Nashy Distefano a pagina 10 Anime creole: Come la crisi può incutere falsi timori del diverso a pagina 11 Border Line: oltre il Mare Nostrum, serve anche la terra a pagina 11 Due libri, impensabili fino a pochi anni fa Le donne di Gaza in piazza contro la prigionia della Striscia testimonianza pagina 9 Sono due i libri in uscita in questi giorni a Ravenna che meritano di essere segnalati per la loro importanza e anche perché, pur nella loro diversità, hanno qualcosa in comune. Uno è il romanzo di un giovane rapper molto amato, abituato a girare per le scuole e a parlare del proprio modo di essere italiano, così nuovo e diverso rispetto a tanti coetanei, essendo lui, Antonio Nashy Distefano, figlio di angolani. Il secondo volume parla invece di femminismo e donne islamiche e anche qui la prospettiva è nuova e inedita, perché a confrontarsi sono donne italiane e straniere, donne islamiche e non, femministe occidentali e uomini. Uno sguardo meticcio. Uno sguardo che solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile, come l’esperienza di Nashy. Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P. - C.P.O. RAVENNA Il dietro le quinte e il programma della tre giorni all’Almagià dedicata alle culture Dal 6 all’8 giugno 2014 si terrà l’VIII edizione del Festival delle Culture. Riprendendo l’esperienza positiva dell 2013, an- che quest’anno l’organizzazione del Festival è passata attra- verso un percorso di progettazione partecipata, cominciato lo scorso novembre. Tutte le associazioni interessate o che svolgessero attività contigue con le tematiche portanti del Festival sono state in- vitate a partecipare a una riunione plenaria, aperta alla citta- dinanza, in cui si è discusso delle modalità organizzative del Festival. Anch’io, in qualità di volontario del Gruppo Emer- gency Ravenna, ho avuto l’occasione di avvicinarmi a questa splendida realtà multiculturale, pur vivendo in città da poco tempo. Al termine di un paio di altre riunioni plenarie che sta- bilissero le linee guida per l’edizione 2014, i partecipanti si so- no divisi in cinque gruppi differenti, aperti alla partecipazio- ne, supervisionati da un coordinatore primus inter pares. Il Gruppo Laboratori e PreFestival, coordinato da Alessia Bevere, si è occupato di raccogliere proposte per laboratori e workshop che potessero venire inseriti nel Programma. Ales- sia, grande appassionata di cinema, ha anche contribuito al- l’organizzazione di alcuni eventi che sono andati a costituire il pre-Festival (nel corso del mese di maggio), fra cui la rasse- gna letteraria Fuori Tema, cospitata al Dock 61. Alessia ha in- fine supervisionato la struttura del Festival 0-12, la parte di eventi dedicati a ragazzi e bambini. segue a pagina 2 pagina 10

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Anno 12Numero 51

Giugno Luglio 2014Redazione

c/o Casa delle Culturepiazza Medaglie d’oro 4

48122 [email protected]

www.perglialtri.it/meticcia

L’ottavo festival in cinque mosse

A l l ’ i n t e r n o

¬ L’APPROFONDIMENTOL’esperienza diaccoglienza della Casadi Niatri

a pagina 3

¬ DEMOCRAZIANuovi comunitari alleprese con la loro primaelezione europea

a pagina 4

¬ INFO:

pagine 5-8

¬ RUBRICHE

Sono nato qui: l’esordio dascrittore di AntonioNashy Distefano

a pagina 10

Anime creole: Come la crisi puòincutere falsi timoridel diverso

a pagina 11

Border Line:oltre il MareNostrum, serveanche la terra

a pagina 11

Due libri, impensabilifino a pochi anni fa

Le donnedi Gaza in piazza contro la prigionia dellaStriscia

testimonianza

pagina 9

Sono due i libri in uscita in questi giorni a Ravennache meritano di essere segnalati per la loroimportanza e anche perché, pur nella loro diversità,hanno qualcosa in comune. Uno è il romanzo di ungiovane rapper molto amato, abituato a girare perle scuole e a parlare del proprio modo di essereitaliano, così nuovo e diverso rispetto a tanticoetanei, essendo lui, Antonio Nashy Distefano,figlio di angolani. Il secondo volume parla invece difemminismo e donne islamiche e anche qui laprospettiva è nuova e inedita, perché a confrontarsisono donne italiane e straniere, donne islamiche enon, femministe occidentali e uomini. Uno sguardometiccio. Uno sguardo che solo qualche anno fasarebbe stato impensabile, come l’esperienza diNashy.

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P. - C.P.O. RAVENNA

Il dietro le quinte e il programma della tre giorni all’Almagià dedicata alle culture

Dal 6 all’8 giugno 2014 si terrà l’VIII edizione del Festivaldelle Culture. Riprendendo l’esperienza positiva dell 2013, an-che quest’anno l’organizzazione del Festival è passata attra-verso un percorso di progettazione partecipata, cominciato loscorso novembre.

Tutte le associazioni interessate o che svolgessero attivitàcontigue con le tematiche portanti del Festival sono state in-vitate a partecipare a una riunione plenaria, aperta alla citta-dinanza, in cui si è discusso delle modalità organizzative delFestival. Anch’io, in qualità di volontario del Gruppo Emer-gency Ravenna, ho avuto l’occasione di avvicinarmi a questasplendida realtà multiculturale, pur vivendo in città da pocotempo. Al termine di un paio di altre riunioni plenarie che sta-bilissero le linee guida per l’edizione 2014, i partecipanti si so-no divisi in cinque gruppi differenti, aperti alla partecipazio-ne, supervisionati da un coordinatore primus inter pares.

Il Gruppo Laboratori e PreFestival, coordinato da AlessiaBevere, si è occupato di raccogliere proposte per laboratori eworkshop che potessero venire inseriti nel Programma. Ales-sia, grande appassionata di cinema, ha anche contribuito al-l’organizzazione di alcuni eventi che sono andati a costituireil pre-Festival (nel corso del mese di maggio), fra cui la rasse-gna letteraria Fuori Tema, cospitata al Dock 61. Alessia ha in-fine supervisionato la struttura del Festival 0-12, la parte dieventi dedicati a ragazzi e bambini.

segue a pagina 2pagina 10

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Città MeticciaGiugno Luglio 20142

di Franck Viderot

Nel 2006 il mondo scopre Saba Anglacantante e attrice italo-etiope nata in So-malia con il suo primo disco Jidka (TheLine. In italiano significa “la strada”, “la li-nea” ed è principalmente cantato in lin-gua somala. Saba racconta la sua musicafatta di una naturale mescolanza, che daMogadiscio abbraccia il Corno d’Africa eoltre, fino a risuonare di ritmi r’n’b e ca-denze soul. Nel 2010 segue Biyo registra-to tra Italia ed Etiopia in cui canta il cuo-re liquido di un’Etiopia ricca d’acqua, chepure vive in uno stato di continua emer-genza idrica. L’ultimo disco Life Chan-ganyisha (2012), cioè “La vita ci mescola”,è la storia di un viaggio che Saba ha con-dotto in Kenya sotto il patrocinio di Am-ref, l’organizzazione di cooperazione in-ternazionale impegnata da molti anni inAfrica con una serie di progetti. Nel frat-tempo Saba gira l’Italia con i suoi concer-ti ma anche come attrice (teatro e picco-lo schermo). L’abbiamo intervista in atte-sa di vedere la sua esibizione dal vivodentro il festival delle Culture sabato 7giugno.

Il nostro giornale si chiama Città Me-ticcia. Per te che sei un’italo-somala co-sa significa essere meticcia?

«Tecnicamente sono italo-etiope, nelsenso che mia madre è etiope e mio pa-dre italiano. Ma essendo nata e cresciutaper i primissimi anni in Somalia, effetti-vamente la faccenda si complica. In que-sta complicazione, che riconosco ricca,risiede il mio sguardo sul mondo, un pun-to di vista privilegiato, multifocale, maipigro. Appartenenza e non appartenenzadanzano insieme».

Pur vivendo in occidente, canti moltospesso in lingue non europee. Perché?

«Mi sono culturalmente formata sulmodello occidentale, tra istruzione scola-stica, universitaria e vissuto italiano. Adun certo punto del mio percorso umanoe artistico ho sentito la necessità di darespazio a una parte di me che stava rima-nendo indietro. Attraverso la musica e itesti in lingua somala e etiope, che un po’ricordo e un po’ apprendo, avviene un re-cupero. Difficile, imbastardito, ardito. Maè uno slancio libero. E accattivante per lalibertà creativa dei suoni, onomatopeici,ricchi, esplorativi».

Ormai sei al tuoterzo disco. Dallatua biografia si no-ta che hai fatto stu-di artistici ma nonmusicali, perchéhai poi scelto que-sto linguaggio?

«Ho semprecantato. E i miei vi-cini di casa posso-no testimoniarlo,poveri loro. Ma hodeciso tardi di trasformare il mio diverti-mento in professione. L’università era lastrada più naturale per una come me, cheha sempre preso la scuola molto seria-mente. Così, mantenendo il focus suglistudi umanistici, ho poi compiuto passicuriosi in diverse direzioni. Ora posso di-re che il mio curriculum non è stato fino-ra così schizofrenico, c’è un’intima e na-turale coerenza nelle tante scelte com-piute».

Sei molto legata alla tradizione puravendo un “sound” molto moderno. Co-me fai a trovare e mantenere l’equilibriosenza tradire le tue origini, a cui tienitanto?

l’intervista

L’identità fluida di Saba AnglanaL’artista italo-etiope, cresciuta in Somalia, ospite del Festival delle culture

«Semplice, non sono legata a doppiofilo con le origini. Nel senso che non nesono ossessionata. Le mie origini vivononella elaborazione che ne faccio. Nel ri-cordo, che è sempre una visione perso-nale. Nella scoperta, che di per sè è dina-mica. Nell’esplorazione che, come espe-rienza fondamentale dell’essere umano,implica l’incontro, la condivisione, loscambio. Tutte fonti di cambiamento, percui le origini tornano in vita necessaria-mente cambiate, arricchite, mai uguali ase stesse. Una storia raccontata da mianonna è diversa se raccontata da miamamma o da mia zia. Le origini si evol-vono perfino nel momento del racconto».

Le fotoLe immagini di questonumero sono tratte dallamostra del libro di Davi-de Baldrati “Io sonoRummenigge” visitabiledurante il Festival delleCulture presso AgenziaImage, via Magazzini Po-steriori 29. La mostra èesito del progetto DoveViviamo del 2013 pro-mosso da OsservatorioFotografico.

Il Gruppo Incontri e Dibattiti è statocoordinato da Elena Starna e si è occupa-to dell’organizzazione di dibattiti e tavolerotonde durante le giornate del Festival. Ilprimo giorno il tema ruoterà attorno alconcetto di “Il corpo è la mia casa”, con lapartecipazione dell’antropologa CeciliaGallotti, per poi proseguire durante lagiornata di sabato con “Il mio corpo, glialtri corpi” e terminare in bellezza dome-nica sera con, fra gli altri, la presenza del-l’ex-ministro Cécile Kyenge e di AntarMohamed Marincola, co-autore del ro-manzo Timira assieme a Wu Ming 2, al-l’interno del dibattito “L’Italia che acco-glie. A volte”.

Il Gruppo Giovani, Parata e Fiumana èstato coordinato da Meho Sulemanski. Ilpomeriggio di venerdì 6 giugno sarà unagrande occasione di danze e feste all’ariaaperta, in particolar modo rivolta ai gio-vani, piena di colori ed esperienze appas-sionanti come la breakdance, il parkour,la giocoleria, la pizzica. Non solo ci saràl’occasione di avvicinarsi a queste pecu-liari forme artistiche, ma questo costituiràanche uno splendido “biglietto da visita”per il Festival che va a iniziare, in linea conl’idea di multiculturalità e contaminazio-ne che ne formano la radice.

Il Gruppo Musica e Spettacoli è statocoordinato da Franck Viderot. Assieme altavolo di progettazione, Franck si è occu-pato di valutare e selezionare i musicistiche sarebbero stati protagonisti dei prin-cipali concerti del Festival. Per la valuta-zione si sono tenuti in conto diversi para-metri: al centro si sono però messi la qua-lità dell’artista stesso e l’aderenza del suoprogetto musicale alla filosofia e alle te-matiche del Festival. Prendendosi curaanche dell’organizzazione di tutta la par-te tecnica, Franck è stato in grado di por-tare a Ravenna musicisti del calibro di Sa-ba Anglana (si veda il video Biyo - Water isLove su YouTube, splendido). Saba costi-tuirà il pezzo forte della lineup di sabato.Franck, grazie al proprio multilinguismoe al fatto di essere un musicista egli stes-so, è riuscito a creare una selezione inte-ressante e variegata per ciascuna delle treserate, che spazierà dal DnB alla WorldMusic alla musica balcanica.

Infine il Gruppo Comunicazione, Pro-mozione e Immagine era supervisionatodal sottoscritto, con la partecipazione diVeronica Rinasti e Pernilla Vall. Viste lemie competenze, mi sono occupato so-prattutto della parte di immagine e resty-ling del Festival: al termine di un proces-so di selezione delle migliori proposte,che ha coinvolto anche la plenaria, abbia-mo creato un nuovo logo (sviluppato daRoberto Pasini) e il poster per l’edizione2014 (una illustrazione di Alessandro Bo-naccorsi, che ha curato il progetto grafi-co). Il risultato e l’impatto visivo di questescelte lo dovete giudicare voi stessi, vistoche si tratta delle immagini che in questigiorni vedrete in giro per la città. Veronicasi è rivelata fondamentale per la gestionedei rapporti con i media e dell’ufficiostampa, mentre Pernilla ha vagliato, fra lealtre cose, la possibilità di realizzare delmerchandising con immagini e logo delFestival.

Questa esperienza di progettazionepartecipata ha costituito uno spazio –aperto ai cittadini interessati – condivisoe in linea con le finalità del Festival, unascelta che sarebbe interessante ripeterenell’ottica dell’edizione del prossimo an-no. Vi aspettiamo all’Almagià e sulle ban-chine della Darsena, finalmente aperte, edove quest’anno saranno allestiti standgastronomici e bancarelle.

Andrea Lorenzini

s e g u e d a l l a p r i m a

festival delle culture

Il dietro le quintedi un evento che nascedal basso

Ti senti più italiana, somala o etio-pe? C’è una parte di te che prevale sul-le altre?

«Penso e sogno in italiano. La lingua“padre” è diventata la lingua madre,malgrado i miei natali. E la lingua fon-damentale è la casa in cui abitano i pen-sieri organizzati. Ma non amo le defini-zioni, i recinti, i contorni. Sono moltecose, e sono insieme molte persone.Fortunatamente».

C’è chi teme di perdere la propriaidentità attraverso il contatto con altreculture, mentre tu vai proprio a cerca-re la contaminazione con altre culture,altri popoli.

«Sì, è vero. L’identità non va “difesa”come una bandiera. Semmai andrebbepromossa, raccontata. Ma esattamentenel momento in cui passa nella dimen-sione della narrazione, della parola, l’i-dentità si fa fluida, si adatta ai nuovi ter-ritori dell'esperienza. Il mio messaggioè che non dobbiamo avere paura diquesto meccanismo. Mai affezionarciad un'idea pregressa di noi stessi, deinostri gusti, delle nostre convinzioni.Perderemmo molte opportunità e tan-to, tanto divertimento».

«L’identità non va difesa comeuna bandiera, semmai andrebbenarrata. Ma nel momento in cui diventa parola si adatta ainuovi territori»

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Città Meticcia 3Giugno Luglio 2014

di Monika Poznanska

«Non bisogna fermarsi mai!» ne è convintaSilvana Pazzagli, una delle “militanti” che hapartecipato attivamente all’occupazione del-l’ex scuola materna Regina Margherita, nelquartiere Piano di Ancona, e ha contribuito atrasformare l’edificio abbandonato da tre an-ni in un progetto d’accoglienza «Casa De Nial-tri» autogestita direttamente dagli ospiti. L’oc-cupazione è iniziata 22 dicembre dell’annoscorso ed è durata 45 giorni. Durante il Festi-val delle Culture ci sarà l’occasione di ap-profondire l’argomento sabato 7 giugno alle20 al Dock 61 in un dibattito dal titolo “Il miocorpo, gli altri corpi. La bellezza del vive-re insieme”, a cui partecipano anche An-gelica Morales e Meho Sulemanski. Intan-to, abbiamo intervistato Pazzagli per capiremeglio l’esperienza di Ancona.

Da cosa nasce l’idea di creare “Casa DeNialtri”?

«Dalla nostra indignazione per le difficoltàdi accesso al servizio delle case popolari daparte delle persone in difficoltà, dalla rabbiaper l’indifferenza delle istituzioni rispetto al-le persone che dormono in stazione in mez-zo ai binari al freddo, perche ad Ancona, se-condo alcuni politici, non ci sono le personesenza fissa dimora».

E invece ci sono...«Sì, molti sono rifugiati politici che hanno

terminato i progetti Sprar e si trovano esatta-mente al punto di partenza. Perché dopo 6mesi di accoglienza senza nessuna proroga,ora sono in mezzo a una strada. Abbiamochiesto al Comune di Ancona una soluzioneabitativa per tutti coloro che non avevano unposto dove trascorrere la notte durante i mesiinvernali, ma la nostra richiesta è stata rifiuta-ta. Allora per risolvere la situazione d’emer-genza, per noi è stato naturale individuare“un stabile adatto” e occuparlo. Nel giro di po-chissime ore è partita la gara di solidarietà. Ilprete della parrocchia vicina ci ha regalato 30materassi e 30 reti. Gli abitanti del quartierehanno iniziato a portarci cibo e vestiti…».

Tutto è nato in modo spontaneo…«Esatto, e in poche ore abbiamo conosciu-

to un’Ancona diversa, solidale, che giudicavapositivamente il nostro movimento. Ma ilpunto centrale è stata la consapevolezza chequesta volta “abbiamo preso”, senza dover ele-mosinare dalle istituzioni, quello di cui aveva-mo bisogno. Abbiamo ribaltato la convinzio-ne di dover sempre chiedere aiuto ai servizi.Una sessantina di persone di culture e linguediverse sono entrate a fare parte di questo mo-vimento e hanno convissuto insieme. C’è sta-to un forte coinvolgimento emotivo da partedi tutti, era chiaro che le persone non erano lìsolo perche avevano bisogno di un posto let-to, ma soprattutto perché volevano costruire illoro futuro insieme agli altri, in un modo par-tecipativo e con un alto livello di protagoni-smo».

Un modello di accoglienza partecipato?«Facevano assemblee tutti i giorni, si di-

stribuivano i compiti, prendevano le decisio-ni insieme. Volevamo creare un modello di ac-coglienza opposto all’assistenzialismo; sei as-sistenzialistico se fornisci un servizio alla per-sona senza stabilirci una relazione… noi in-vece siamo riusciti a creare un’accoglienzabasata sull’autogestione: non usufruisci di unservizio passivamente ma, sei tu che lo crei.Ogni persona sa (meglio di un assistente so-ciale) di che cosa ha bisogno. Le persone han-no bisogni e idee per soddisfarli. Noi credia-mo che insieme agli altri si riesce a costruirele cose, tutto quello che non riesci a fare nel-lo sconforto e nella solitudine riesci a farlo incooperazione con gli altri. Nella casa c’eranodei ragazzi che sapevano fare tante cose, c’e-

L’incontro

«Casa de Nialtri»: una storia di accoglienzaIntervista a Silvana Pazzagli, tra le protagoniste di un’esperienze di occupazione ad Ancona

rano pizzaioli, carpentieri, insegnanti, cuo-chi, falegnami. È necessario dare valore allecapacità e ai saperi individuali e non lo si puòfare se una persona è sola e vive per strada.Invece, nella dimensione di comunità che si ècreata all’interno di questo tipo di accoglien-za è stato possibile valorizzare le capacità diognuno. Ma la cosa bella è che siamo partiticon l’idea di dare un tetto a chi non ce l’ha enel momento stesso in cui abbiamo raggiun-to l’obiettivo, ci siamo resi conto che è solo unpunto di partenza per costruire un’ acco-glienza degna e non assistenzialistica».

E avete ribaltato anche il concetto di as-sistenzialismo…

«Esatto, aprendo questa casa non abbiamofornito un servizio, abbiamo invece creatoun’alternativa di accoglienza dove ognunadelle persone che ci abitava si sentiva prota-gonista delle proprie decisioni. “Non chiedoagli altri di costruirmi l’accoglienza , sono ioche mi organizzo; so io di cosa ho bisogno; ge-stisco io il mio tempo, cucino io quello chevoglio mangiare, ricostruisco la mia dignità”».

Concretamente come si svolgeva l’acco-glienza all’interno della Casa de Nialti?

«L’assemblea che facevamo era il fulcro, erafondamentale per decidere insieme come or-ganizzare la quotidianità, come gestire la si-tuazione politica che si è creata, come comu-nicare con l’esterno. Insieme cercavamo di ca-pire come rafforzare e sviluppare i rapporticon gli agricoltori o con i supermercati (che cihanno molto sostenuto) per garantire il cibo atutti, abbiamo aperto un magazzino dove sipotevano fornire i vestiti a chi ne aveva biso-gno. Abbiamo avviato i lavori all’interno del-l’edificio per garantire alle persone la possibi-lità di avere spazi di intimità, costruendo lestanze. Inoltre ci abbiamo organizzato eventiche ci permettessero la comunicazione con lacittà. Abbiamo festeggiato il Capodanno in-sieme e ci abbiamo fatto anche il cenone diNatale. Un giorno abbiamo invitato i ragazziche gestiscono una radio sul web e abbiamofatto una trasmissione dall’interno dellastruttura; una giornata l’abbiamo dedicata aicanti tradizionali; serate di ballo… Tante cosediverse per facilitare la socializzazione tra lepersone dentro e fuori della struttura».

Casa De Nialtri significa casa nostra… sipuò definire un simbolo del concetto di in-clusione?

«Sì! Non è solo casa nostra ma è casa ditutti».

La scuola occupata è stata sgombrata echiusa, ma il movimento “Casa de Nialtri”non è finito, avete un profilo su facebookmolto attivo…

«Abbiamo anche scritto un libro che stia-mo attualmente promuovendo, stiamo conti-nuando a fare assemblee pubbliche, picchet-ti anti sfratto, abbiamo creato uno sportellocasa itinerante. Il nostro obiettivo è potere ri-fare l’esperienza al più presto, siamo rimastiin contatto con tutte le persone che sono sta-te accolte nella casa».

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?«Un’enorme ricchezza fatta di confronto

quotidiano, successo collettivo. Non è soloemotività, ma è anche una ricchezza di com-petenze e saperi in grado di creare le soluzio-ni a una condizione di crisi, anche del concet-to di legalità che oggigiorno non ci permettedi produrre le alternative valide per la nostravita».

L’esperienza della Casa de Nialtri” è unaconferma che le alternative esistono …

«Si, è una conferma che si può! Mettendo-si insieme, in comune si può uscire dalla pe-santezza della crisi, dall’ esclusione sociale,dalla difficoltà economica. Credo che le espe-rienze come questa dovrebbero riprodursi inogni città».

N e l d e t t a g l i o

Concerti, spettacoli, incontri, laboratori e stand: il programma dei tre giorniL’ottava edizione del Festival delle Culture, promossa dal Comune di Ravenna con il contributo della Fondazione delMonte, si tiene il 6, 7 e 8 giugno, in zona Darsena. Le Artificerie Almagià faranno da teatro a danze e concerti, mentreper la prima volta la banchina del canale Candiano, recentemente messa a nuovo, diventerà una grande piazzasull’acqua che ospiterà cinque punti ristoro multietnici e il mercato di prodotti dal mondo.«Il vasto mare del bello» è il motto del Festival 2014, una citazione da Platone.Dopo il seminario dei centri interculturali dell’Emilia Romagna, venerdì 6 alle ore 9.30 presso la Sala Forum di viaBerlinguer 11 alla presenza del sindaco Matteucci e dell’assessore regionale Teresa Marzocchi, il Festival verrà tenutoa battesimo venerdì 6 giugno alle 17 in piazza San Francesco con la parata: “Fiumana Atto V”. Come per tradizione ilFestival delle Culture si apre guardando al futuro con i giovani grandi protagonisti. La Parata inaugurale attraverseràvia Corrado Ricci, via Mariani, via Diaz e viale Farini, per giungere fino alle Artificierie Almagià. Fra le performance digiovani artisti vi saranno la breakdance dei Lasagna Style, il parkour dei Ravenna Shine, i balli latino americani e lapizzica del Centro giovani Quake e Ravenna Studenti, la giocoleria dei Ravenna Jugglers, i balli folk dell’Associazionetunisina e il Teatro dell’Oppresso del gruppo Altriluoghi&Gim. Alle 20, all’Almagià si terrà una esibizione di Capoeira,mentre alle 20.30, al circolo Dock 61 (davanti all’Almagià), nello spazio dibattiti ci sarà l’incontro “Il corpo è la miaprima casa”, con Cecilia Gallotti (antropologa), Mirella Santamato (artista), Riccardo Bottazzo (giornalista). Due iconcerti serali sul palco dell’Almagià. Alle 21.30 si esibiranno i Waterproof: un progetto musicale che porta i ritmifrenetici della musica elettronica DnB/Dubstep/DnJazz nel quadro dell’improvvisazione di gruppo dal vivo. Salirà sulpalco alle 23 Sabir con un Live Set di elettronica: intermezzi jazz à la Flying Lotus, ostinati di stampo mitteleuropeo,suggestioni giamaicane e atmosfere indiane.Sabato 7 giugno il Festival parte alle 16.30, in piazza Medaglie D’Oro, con RAiters final event: verrà inaugurata lanuova facciata della Casa delle Culture con i murales dell’artista sardo Andrea Casciu, in residenza a Ravenna dall’1giugno. Per l’occasione la compagnia First Class presenta: “Afro Danza Moderna”. Alle 18 si prosegue presso il Dock61, con la presentazione del libro Io non mi arrendo. Dieci storie di donne badanti, con testi di Carla Baroncelli efotografie di Giampiero Corelli, e sempre al Dock, alle 20, ci sarà l’incontro-dibattito “Il mio corpo, gli altri corpi. Labellezza del vivere insieme”, con Angelica Morales, Casa de Nialtri di Ancona e Meho Sulemanski. Dentroall’Almagià, alle 18.30 si può assistere all’antica tradizione, originaria del Senegal, del Sabar, seguita, alle 20.30, dauno spettacolo di danze e musiche popolari dalla Romania. Alle 22 saliranno sul palco gli Armesqual con il loroprogetto di musica totale, a cui seguirà, alle 23, Saba Anglana. Chiuderà la serata all’Almagià la compagnia di danzaafricana First Class.Domenica 8 giugno si parte alle 18.30, all’Almagià, con esibizioni delle diverse tradizioni culturali della Nigeria.Apriranno le Sky Ladies della comunità Edo, seguite da una serie di danze tradizionali che coinvolge sei associazioni.Alle ore 20, presso lo spazio dibattiti del Dock 61, si può assistere all’incontro “L’Italia che accoglie. A volte”, conCécile Kyenge (europarlamentare Pd ed ex Ministro), Kaha Mohamed Aden (scrittrice), Antonio “Nashy” Distefano(musicista e scrittore), moderati da Antar Mohamed Marincola (autore di Timira assieme a Wu Ming 2). Alle 20.30 cisarà la cerimonia di consegna del Premio all’intercultura città di Ravenna 2014. Alle 21.30 è il momento dellamusica: Baye Fall & Wolof Band in concerto, mentre alle 22.30 il Festival delle Culture 2014 calerà il sipario con ilconcerto di Nema Problema Orkestar, in un convulso concerto di musica balcanica.Nei tre giorni non mancheranno i laboratori per bambini, mostre (anche al Dock 61), ci saranno i telescopi perosservare la luna e le stelle messi a disposizione dal Planetario, e imparare tante cose nuove grazie alla guida diesperti astrofili. Durante le tre giornate del Festival, infine, in collaborazione con InstaRavenna, sarà attivo il contest Ilvasto scatto del Festival: ogni sera in palio due cene per due persone in uno dei ristoranti etnici del Festival. Info:festivaldelleculture.wordpress.com.

L u t t o

La città piange AlessioMentre andiamo in stampa giunge la notizia della morte di Spitfire, AlessioLunardini, un dodicenne campione di breakdance membro dei Lasagna Styleche aveva aperto altre edizioni del festival e avrebbe dovuto partecipareanche a quella che si apre il 6 giugno. La parata sarà dedicata a lui. Un luttoimmenso per la città. Anche la redazione di Città Meticcia esprime le piùsincere condoglianze alla famiglia, agli amici, a tutti quelli (e sono tanti) chegli volevano bene.

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Città MeticciaGiugno Luglio 20144

«Spero che in Croazia non arrivi l’euro»di Elena Starna

Europei al voto. Anche dall’Italia.«Per la prima volta nella storia dell’U-nione europea il nuovo Parlamento, inbase alle novità introdotte con i Trat-tati di Lisbona, eleggerà chi sarà allaguida della Commissione europea, or-gano esecutivo della Ue» (dal sito delMinistero dell’Interno). Domenica 25maggio si è votato per il rinnovo delParlamento europeo. Gli eletti reste-ranno in carica per 5 anni e concorre-ranno alla formazione delle nuove leg-gi assieme al Consiglio dei ministri. Lematerie di competenza concorrentesono ormai divenute quaranta e com-prendono agricoltura, politica energe-tica, immigrazione e fondi strutturali.Il Parlamento ha anche la parola defi-nitiva sul bilancio della Ue.Dal sito dell’europarlamento si de-

ducono le aumentate responsabilitàdei nuovi eletti: «Le decisioni del Par-lamento avranno un impatto più chemai diretto sulla vita dei cittadini. I de-putati dovranno quindi rispettare intutte le loro attività i diritti fondamen-tali dei cittadini dell’Unione, in lineacon la Carta dei Diritti fondamentaliinclusa nel Trattato».Il diritto di voto è esteso a tutti i cit-

tadini dell’Ue, anche a quelli che risie-dono in un paese diverso da quello dicui hanno la cittadinanza. Per potervotare, devono aver presentato espli-cita domanda al Sindaco del propriocomune di residenza prima del 24 feb-braio 2014 e aver ricevuto la tesseraelettorale con l’indicazione del seggio. Ma cosa ne pensano i cittadini del-

l’Unione che vivono in Italia? Alla vi-

politica/1

gilia delle elezioni, abbiamo raggiuntoal telefono Constantin, gruista rume-no di 58 anni, e Neven, comandante dinave, croato, 70 anni.

Andrà a votare il 25 maggio?C. «Certo! E sono contento di poter-

lo fare in Italia, dove vivo da 7 anni. InRomania c’è ancora troppa influenzada parte dell’ex partito comunista, icui ex membri cercano in ogni mododi riciclarsi al potere».N. «Sì e sono contento di farlo da

qui. Vivo in Italia dal 1968 e mi sentomolto vicino a questo paese, nono-stante per motivi burocratici non siamai riuscito ad ottenere la cittadinan-za».

Cosa pensa del Parlamento euro-peo come istituzione? Lo sente vicinoai cittadini?C. «Secondo me l’Unione europea

non ha ancora finito di crescere, rima-ne ancora un progetto non finito. Ilmodello politico a cui tendere dovreb-be essere quello degli Usa, altrimentiogni stato membro resta da solo con isuoi problemi. Ed è pericoloso tenereassieme stati poveri e ricchi, se non c’èredistribuzione. Sono fiducioso, masento ancora una grande differenza traquello che si dice e quello che si fa. Echi deve fare è il Parlamento».N. «Sicuramente l’Unione europea

e le sue istituzioni sono qualcosa dipositivo. Penso alla Croazia: lo svilup-po del turismo c’è stato anche grazieall’Unione europea e le cose andrannoanche meglio ora che siamo membri atutti gli effetti. Spero bene soprattuttoper il futuro, perché possano esserecreate opportunità di lavoro per tuttiquei giovani che migrano negli altri

Doppia intervista a due cittadini Ue residenti in Italia sull’Europa e le elezioni

Politica/2

Rappresentanza: Hilasostituisce Diop. La polemicadi Charles Tchimeni

Nella seduta di giovedì 22 maggio il consigliocomunale ha provveduto alla surroga delconsigliere aggiunto dimissionario AbdoulayeDiop con Mirela Hila, prima dei non eletti, aisensi dell’articolo 58 comma 2 del testo unicocontenete il regolamento dellaRappresentanza dei cittadini non italianiappartenenti a Paesi dell’Unione europea edei cittadini stranieri extra Ue o apolidi. Lasurroga è stata approvata con 14 votifavorevoli e 5 di astensione.Sulla Rappresentanza era intervenuto nelleultime settimane anche Charles TchimeniTchenga, presidente dell’associazione TerzoMondo e da sempre molto attivo nel mondodell’immigrazione ravennate. «Che fine hafatto la Rappresentanza degli immigrati diRavenna? – scriveva Tchenga – Questa è ladomanda che la maggior parte degli immigratiresidenti nel nostro Comune si fanno. E' ormaipassato un anno dalle ultime elezioni dovesono stati premiati Diop Abdoulaye e MehoSulemaschi rispettivamente Presidente e vicePresidente. Da allora non c'é mai stato unincontro con le varie associazioni dei migranti,un silenzio totale. La situazione è talmentepreoccupante che gli immigrati sono moltodubbiosi sul futuro della Rappresentanzafinito questo mandato. Non si capisce comemai tuttora i 10 altri membri che costituisconola Rappresentanza non siano ancora statiindividuati. È chiaro che agendo così si rischiadi dare pienamente ragione a chi ha sempresostenuto che un tale organo nella nostra cittànon serve a nulla; è veramente un peccato. Invirtù di tutto ciò, credo sia opportuno perl'Amministrazione Comunale convocare unincontro con le associazioni per affrontare laquestione. Non possiamo permetterci dirovinare o di cancellare più di 10 anni dilavoro, di lotta e di sacrifici; per questa città eper l’integrazione dei cittadini immigrati inparticolare, la Rappresentanza ha fattotanto».

stati a causa della disoccupazione».Come vivono le elezioni gli altri

membri della sua comunità naziona-le? Andranno a votare?N. «Io dovrò andare a Milano per-

ché non mi sono iscritto nelle listeelettorali. Però in generale penso chemolti non ci riusciranno per motivi dilavoro. Gli operai fanno i turni, è pe-sante per loro spostarsi fino a Milanoper votare (se non iscritti nelle liste,ndr)».C. «Penso che andranno a votare in

pochi. Forse non siamo ancora riusci-ti a ricostruire la fiducia nella politica.Mark Twain sosteneva che quando ilvoto serve per cambiare qualcosa, vo-tare non è permesso. Molti pensanoche il voto non abbia valore. Altri lapensano come Stalin, che diceva chenon è importante quante persone vo-tano, ma chi conterà i voti».

Domanda secca: Euro o non Euro?C. «Hanno ragione gli inglesi: me-

glio la moneta nazionale! L’Euro è unacosa buona, ma sarebbe necessariapiù intelligenza sul piano finanziario.Misure che favoriscano l’uguaglianza,che sostengano le economie più debo-li e che pareggino il livello con quellepiù forti».N. «Quando parlo con i miei amici

italiani, tutti rimpiangono la Lira. Ed èvero, con la lira era molto meglio an-che per noi! Potevamo comprare piùcose da mandare in patria, mentre conl’Euro il potere d’acquisto si è ridottotantissimo. Spero che la Croazia nonlo adotti: lo stipendio medio corri-sponde a circa 400 euro, sarebbe dav-vero difficile sopravvivere con la mo-neta unica!»

I r i s u l t a t i

Il voto alle europeein provincia di Ravenna

I dati defintivi delle elezioni europee (inprovincia ha votato il 70,3 percentodegli aventi diritto), alla fine ha visto ilPartito democratico grande vincitore,ancor più che a livello nazionale, dove siè assestato attorno al 40 percento (colMovimento 5 Stelle al 21). In provinciadi Ravenna il Pd ha ottenuto infattiaddirittura il 56,8 percento dellepreferenze, staccando il movimento diBeppe Grillo (17,8 percento) di quarantapunti. Alle Europee di 5 anni fa il Pd sifermò al 41, mentre alle Politichedell'anno scorso alla Camera nonraggiunse neppure il 40 percento, conGrillo che balzò invece al 23,5 percento. Terza forza a queste Europee, comeanche a livello nazionale, Forza Italia,con il 10,5 percento (il Pdl l'anno scorsoalla Camera qui a Ravenna era al 14,9percento, mentre alle Europee del 2009al 25), seguita dalla Lega Nord al 4,1(che quasi raddoppia rispetto all'annoscorso, in provincia, mentre nel 2009 eraattorno al 9 percento) e L'Altra Europacon Tsipras al 4, di pochissimo sotto alrisultato nazionale. Ncd con Udc fermi al2,6, mentre Fratelli d'Italia al 2, i Verdiall'1, Scelta Europea allo 0,6 e l'Idv allo0,4.

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Città Meticcia 5Giugno Luglio 2014

NEWS

Aiuti economici

Aperto il bando per i contributi alle famiglie con almeno tre figli minori

In riferimento al contributo per nucleo familiare conalmeno tre figli minori dato dal Comune di Ravennatramite l’Asp per l’anno 2014, dal 15 maggio èpossibile presentare la domanda per cui è necessariol’attestazione Isee sui redditi 2013. Le famiglieinteressate dovranno rivolgersi direttamente aglisportelli so ciali dell’Asp di via Maggiore 122 (tel. 0544500266), Viale Berlinguer 11 (tel. 0544.286919), ViaAquileia 13 (tel. 0544 591310) il lunedì e mercoledìdalle ore 8,30 alle ore 10,30 e il giovedì dalle ore14.30 alle ore 16.30 a Ravenna e a quelli decentratinel forese. Hanno diritto all’assegno i genitori residentinel Comune di Ravenna cittadini italiani, dell’Unioneeuropea, o ExtraUe con titolo di soggiorno di lungoperiodo oppure loro familiari non aventi la cittadinanzadi uno Stato dell’Unione Europea con diritto disoggiorno o diritto di soggiorno permanente e coloroche godono della status di rifugiato politico o diprotezione sussidiaria.

Infanzia

Sconto sulle tariffe di mensa, pre-post scuola e trasporto scolastico

Fino al 30 giugno 2014 (il termine viene posticipato al 30 agosto 2014solo per ragioni di scadenze fiscali) è possibile presentare la richiesta diagevolazioni tariffarie per la frequenza dei seguenti servizi: nidi e scuoledell’infanzia comunali, ristorazione scolastica scuole statali, pre-postscuola e trasporto scolastico per l’anno scolastico 2014/2015. Ladomanda va presentata on-line all’indirizzowww.istruzioneinfanzia.ra.it/Iscrizioni-on-line oppure è possibileconsegnare l’allegato modulo di autocertificazione negli Uffici Decentrati(ex Circoscrizioni) dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 - (sabatodalle 08.30 alle 12.30 solo negli uffici decentrati del forese; il martedì eil giovedì pomeriggio dalle 14 alle 17 solo in città); Sportello Unico diViale Berlinguer 68 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, martedì egiovedì dalle 14.30 alle 16.30, sabato dalle 8.30 alle 12.30; ServizioNidi e Scuole dell'infanzia, in via D’Azeglio 2, lunedì, mercoledì e giovedìdalle 9 alle 13, giovedì dalle 14.30 alle 17.30; Servizio Diritto AlloStudio, sempre in via D’Azeglio 2, lunedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle13, giovedì dalle 14.30 alle 17.30. Info: 0544 485408, su nidi e scuoledell'infanzia comunali; 0544 482891 o al 0544 485403 su ristorazionescolastica scuole statali e pre-post scuola; su trasporto scolastico,telefonare allo 0544 482465. A chi non presenta la richiesta sarannoapplicate le tariffe massime previste.

Info:Documenti

Permesso illimitato anche per chi ha la protezione internazionale

Dall’11 marzo anche i cittadini stranieribeneficiari di protezione internazionale(titolari di un permesso di asilo politicoo di protezione sussidiaria) possonoottenere il Permesso di soggiorno Ueper soggiornanti di lungo periodo. Èquanto prevede il Decreto legislativo12 del 24 febbraio con cui è statarecepita la Direttiva dell’UnioneEuropea 2011/52/UE. Per ottenere il Permesso lungo periodo,che è a tempo illimitato e consente dilavorare in tutta l’Unione Europea, aibeneficiari di protezione internazionalevengono richiesti gli stessi requisitidegli altri cittadini stranieri con alcuneeccezioni. Chi ne fa richiesta dovràsempre dimostrare di essereregolarmente presente in Italia daalmeno cinque anni (per il conteggio siconsidera la data di presentazionedella domanda di protezioneinternazionale), di essere residente, diavere la disponibilità di un reddito noninferiore all’importo annuodell’assegno sociale. Non sarà invecenecessario superare il test diconoscenza di lingua italiana cosìcome, nel caso il documento vengachiesto per un intero nucleo familiare,dimostrare di avere un alloggio idoneo.Sul permesso Ue rilasciato dovrà essereannotato che al titolare è statariconosciuta la protezioneinternazionale in Italia, con relativadata di riconoscimento. La possibilità diespulsione rimane circoscritta a motivilegati all’ordine e sicurezza pubblica ealla sicurezza dello Stato, fermorestando il principio di non refoulementche vieta l’espulsione verso uno Statoin cui la persona può essere oggetto dipersecuzione. Se espulso da un’altroStato membro il cittadino straniero puòessere riammesso in Italia.

Decreto Flussi

Al via l’ingresso di 15mila lavoratori stagionali

Sono 15mila i lavoratori stranieri che potranno entrare in Italia nel 2014 perlavoro stagionale (settore turistico e agricolo). È quanto prevede il Decreto Flussopubblicato il 9 aprile 2014. Le domande si potranno inviare fino al 31 dicembre eriguardano lavoratori provenienti da Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Egitto,Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Repubblica exJugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger,Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia. È possibilel’ingresso di lavoratori appartenenti ad altre nazionalità solo se già entrati in Italiaper lavoro stagionale nell’anno precedente. Per richiedere un lavoratore stagionaledall’estero il datore di lavoro dovrà presentare domanda di nulla osta alloSportello unico per l’immigrazione presso la Prefettura tramite proceduratelematica, collegandosi al sito al sito internet del Ministero dell’Interno(https://nullaostalavoro.interno.it), registrandosi e compilando il modulo didomanda C –stag. È possibile avvalersi dell’assistenza delle associazioni di categoria che hanno firmato deiprotocolli stipulati con i Ministeri dell’Interno e del Lavoro. È prevista, una procedura più veloce per l’assunzionedei lavoratori stagionali che sono già stati in Italia l’anno precedente e sono tornati in patria alla scadenza delpermesso. È stato, infatti, introdotto, già a partire da alcuni anni, un meccanismo di silenzio-assenso in base alquale, nel caso in cui il datore di lavoro sia lo stesso dell’anno precedente, qualora lo Sportello Unico perl’immigrazione, decorsi i venti giorni previsti dalla legge, non comunichi al datore di lavoro il proprio diniego, larichiesta di nulla osta al lavoro si intende accolta.

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News in seven languages/Nouvelles en sept languesCittà MeticciaGiugno Luglio 20146

Crèches et écoles maternelles

Remise sur les tarifs de lacantine, pré-post école ettransport scolaire

Jusqu’au 30 juin 2014 (le terme estreporté au 30 août 2014 seulementpour des raisons d’échéances fiscales),il est possible de présenter lademande de facilitations de paiementpour les services suivants : maternelleset écoles maternelles municipales,restauration scolaire écoles publiques,pré-post école et transport scolairepour l’année scolaire 2014/2015. La demande doit être présentée enligne à l’adressewww.istruzioneinfanzia.ra.it ou bien ilest possible de remettre le formulaired’autocertification dans les «Bureauxdécentralisés » (ex-circonscriptions) dulundi au vendredi de 8h00 à 12h30 –(samedi de 8h30 à 12h30 seulementdans les « Bureaux décentralisés » desenvirons ; le mardi et le jeudi après-midi de 14h00 à 17h00 seulement enville); le Guichet Unique de VialeBerlinguer 68 du lundi au vendredi de8h00 à 13h00, mardi et jeudi de14h30 à 16h30, samedi de 8h30 à12h30; Service Crèches et Ecolesmaternelles, via D’Azeglio 2, lundi,mercredi et jeudi de 9h00 à 13h00,jeudi de 14h30 à 17h30; Service Droità l’instruction, toujours D’Azeglio 2,lundi, mercredi et jeudi de 9h00 à13h00, jeudi de 14h30 à 17h30.Informations : 0544 485408, pour lescrèches et les écoles maternellesmunicipales; 0544 482891 ou 0544485403 pour la restauration scolairemunicipale et pré-post école ; pour letransport scolaire, téléphoner au 0544482465. Pour ceux qui ne présententpas la demande ils se verrontappliquer le tarif maximum.

Childhood

Facilitations on canteen rates, school buses

Until June 30, 2014 they can be requested facilitations regarding the followingservices: public nurseries and kindergarden, catering for the public schools, schoolbusses for the academic year 2014/2015. For only reasons of tax deadlines, theterm may be postponed to August 30, 2014. The application must be presentedon-line through the website www.istruzioneinfanzia.ra.it/Iscrizioni-on-lineotherwise an attachment of the "modulo di autocertificazione" can be handedout to the Uffici Decentrati (former Circoscrizioni) from Monday to Friday from8.00 to 12.30 - (Saturday from 08:30 to 12:30 only in the decentralized officesof the outskirts, Tuesday and Thursday afternoons from 14.00 to 17.00 only intown); "Sportello Unico" of Viale Berlinguer 68 from Monday to Friday from 8.00to 13.00 Tuesday and Thursday from 14.30 to 16.30, Saturday from 8.30 to12.30. Nursery and Kindergarden Service ("Servizio Nidi e Scuole dell'Infanzia")on via D'Azelio 2, Mondays, Wednesdays and Thursdays from 9 to 13, Thursdayfrom 14.30 to 17.30; Right of Studies Service ("Servizio Diritto allo Studio")again in Via D'Azeglio 2, Mondays, Wednesdays and Thursdays from 9.00 to13.00, Thursday from 14.30 to 17.30. Info: 0544 485408, on public nurseries andkindergardens 0544 482891 or 0544 485403 about school catering publicschools and pre-post school, about school busses please call 0544 482465. If theapplication is not presented highest rates will be applied.

Financial support

Contribution to families with at leastthree minor children

With regard to the contribution givenfrom Comune di Ravenna through theASP to the households with at least threeminor children of the year 2014, fromMay 15 can be submitted the applicationthat requires the ISEE income statementfor the year 2013. Interested familiesshould contact directly social help desksof ASP of Via Maggiore 122 (tel. 0544500 266), Viale Berlinguer 11 (tel.0544.286919), Via Aquileia 13 (tel. 0544591 310) Mondays and Wednesdays from8:30 am to 10:30 am and Thursdays from14.30 to 16.30 in Ravenna and in thoseof the outskirts. They are entitled to thecheque those parents who are residentsof the Comune di Ravenna and arecitizens of Italy, of EU or extra EU but withlong term residence permit or theirrelatives without EU citizenship with theright of stay or permanent right of stayand finally those who benefit of a refugeestatus or subsidiary protection.

Documents

Unlimited residence Permitfor international protection

From March 11 an EU residence permitfor long term residents can be obtainedalso for foreign citizens beneficiaries ofinternational protection (if holders of apermit for political asylum or subsidiaryprotection). This has been laid down inthe Legislative Decree n.12 of February24 that implements the EU Directive2011/52/UE. In order to obtain the longterm Permit -which is unlimited in timeand allows to work anywhere within Eu,payees of international protection areasked to meet the same requirements asothers foreign nationals with someexception. To all who are requesting it, asusual they will have to prove to havebeen regularly in Italy for at least fiveyears (starting from the date ofsubmission of the application forinternational protection) to be resident,to have the financial means of an incomeof not less than the annual amount ofcapital. It will not be necessary to passthe exam of knowledge of Italianlanguage as well as to prove of having asuitable accomodation in case thedocument is required for a whole familyunit.Onto the issued EU's permit must bestated that the international protection inItaly has been recognized to the holderwith the pertinent date of recognition.The chance of deportation remainsdelineated to reasons of public order andsafety and security of the State withoutprejudice to the principle of non-refoulement, which prohibits expulsion toa State in which the person may besubject to persecution. If expelled fromanother Member State, the foreignnational may be reinstated in Italy.

Flows Decree

15 thousand seasonal workers allowed to enter

ifteen thousand foreign workers could come to Italy in 2014 for seasonal employment (agricoltural and tourismsectors) This is laid down in the Flow Decree (Decreto Flusso) published April 9, 2014. Applications can besubmitted until December 31and will involve workers from the following countries Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Egypt, Republic of the Philippines, Gambia, Ghana, Japan, India, Kosovo, the former YugoslavRepublic of Macedonia, Morocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, SriLanka , Ukraine and Tunisia. The entrance is possible also for worker belonging to other nationalities only if theyentered to Italy for seasonal work in the previous year.To request a seasonal worker from abroad, the employermust apply for the nulla osta to the "Sportello Unico per l'Immigrazione" at the Prefettura through onlineprocedure, logging on to the website of the Mistero dell'Interno (https://nullaostalavoro.interno.it), by registeringand filling out the application form C-stag. It is possible to avail of the assistance of trade associations that havesigned the protocols agreed with the Ministero dell'Interno e del Lavoro. Is there a faster procedure for therecruitment of seasonal workers who have already been in Italy the previous year and went back home when theirpermit had expired. It has been actually introduced already from a few years, a tacit agreementthat consents, in the case the employer was the same the previous year and the Sportello Unico perl'immigrazione does not inform to the employer its refusal after the expiration of twenty days required by law, therequest of nulla osta to work is understood as accepted.

Décret Flux

Coup d’envoi à l’entrée de 15 000 travailleurs saisonniers

15 000 travailleurs étrangers pourront entrer en Italie en 2014 pour faire untravail saisonnier (secteur touristique et agricole). C’est ce que prévoit leDécret Flux publié le 9 avril 2014. Les demandes pourront être envoyéesjusqu’au 31 décembre, elles concernent les travailleurs provenant de : Albanie,Algérie, Bosnie-Herzégovine, Egypte, République des Philippines, Gambie,Ghana, Japon, Inde, Kosovo, République ex Yougoslavie de Macédoine, Maroc,île Maurice, Moldavie, Monténégro, Niger, Nigeria, Pakistan, Sénégal, Serbie, SriLanka, Ukraine et Tunisie. Il est possible qu’entrent d’autres travailleursprovenant d’autres nationalités, mais seulement s’ils ont effectué un travailsaisonnier l’année dernière. Pour demander un travailleur saisonnier provenantde l’étranger, l’employeur devra présenter une demande d’autorisation auGuichet Unique pour l’immigration auprès de la Préfecture en suivant laprocédure télématique, en se connectant au site internet du Ministère del’Intérieur (https://nullaostalavoro.interno.it), en s’enregistrant et enremplissant le formulaire de demande C –stag. Il est possible de se faire aid erpar les associations de catégories qui ont signé des protocoles stipulés avec lesMinistères de l’Intérieur et du Travail. On a prévu une procédure plus rapidepour l’embauche des travailleurs saisonniers qui sont déjà venus en Italiel’année dernière et sont retournés dans leur pays à l’échéance de leur permis.En effet, on a introduit déjà à partir de quelques années, un mécanismed’accord tacite en fonction duquel, dans le cas où l’employeur est toujours lemême de l’année précédente, le Guichet Unique pour l’immigration, passés lesvingt jours prévus par la loi, ne communique pas à l’employeur son refus, lademande d’autorisation de travail est sous entendu acceptée.

Papiers

Protection internationaleavec permis illimité

A partir du 11 mars, même les citoyensétrangers qui bénéficient de protectioninternationale (titulaires d’un permisd’asile politique ou de protectionsubsidiaire) peuvent obtenir le Permis deséjour Ue car séjournant pour une longuepériode. C’est ce que prévoit le DécretLégislatif 12 du 24 février suivant laDirective de l’Union Européenne2011/52/UE. Pour obtenir le Permis delongue durée, qui est à durée illimitée etpermet de travailler dans toute l’Ue, ondemande aux bénéficiaires de protectioninternationale les mêmes papiers quepour les autres étrangers. Pour ceux quien font la demande, ils devront toujoursdémontrer d’être régulièrement présentsen Italie depuis au moins cinq ans (pourfaire le compte on considère la date deprésentation de la demande de protectioninternationale), d’être résident, d’avoir ladisponibilité d’un revenu pas inférieur aumontant annuel de l’allocation sociale. Ilne sera cependant pas obligatoire deréussir le test de connaissance de langueitalienne, par contre il faudra présenter sion le demande pour toute la famille unbail fait en bonne et due forme dans unlogement convenable. Sur le permis UEqui lui sera délivré, il faudra indiquerqu’on a reconnu au titulaire du permis laprotection internationale en Italie, avec ladate de reconnaissance. La possibilitéd’expulsion reste circonscrite pour desraisons légales à l’ordre et à la sécuritépublique et à la sécurité de l’Etat, sauf encas de principe de non refoulement quiinterdit l’expulsion vers un Etat où lapersonne peut être sujette à despersécutions. Si la personne est expulséed’un autre Etat membre le citoyenétranger peut être à nouveau admis enItalie.

Aides économiques

Ouverture de la demande pour les aides aux famillesayant au moins trois enfants mineurs

En ce qui concerne l’allocation pour les familles ayant au moins trois enfants mineursqui est donnée par la Ville de Ravenne par l’intermédiaire de l’Asp pour l’année 2014, àpartir du 15 mai, il est possible de présenter la demande, pour cela il est nécessaired’avoir l’attestation Isee (déclaration d’impôt) sur les revenus 2013. Les famillesintéressées devront s’adresser directement aux guichets sociaux de l’Asp via Maggiore122 (tél. 0544 500266), Viale Berlinguer 11 (tél. 0544.286919), Via Aquileia 13 (tél.0544 591310) le lundi et mercredi de 8h30 à 10h30 et le jeudi de 14h30 à 16h30 àRavenne et dans ceux décentrés dans les environs. Les parents des résidents dans laCommune de Ravenne citoyens italiens, de l’UE ou Hors UE ayant un titre de séjour delongue durée ou leurs parents n’ayant pas la nationalité d’un pays de l’UE ayant lepermis de séjour ou permis de séjour permanent et ceux qui jouissent du statut deréfugié politique ou de protection subsidiaire ont le droit à l’allocation.

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Città Meticcia 7Giugno Luglio 2014

Ştirii in şapte limbi/Новости на семи языках

Дети

Скидки на питание в столовой,группы продленного дня,школьный автобус

До 30 июня 2014 (дата может быть перенесена на 30августа 2014 только в связи с истечением налоговыхсроков) можно подать заявление на получение льгот наследующие услуги: муниципальные ясли и детские сады,питание в столовых государственных школ, группыпродленного дня и школьный автобус на 2014/2015учебный год. Заявление нужно подавать on-line по адресуwww.istruzioneinfanzia.ra.it/Iscrizioni-on-line. Заявлениеможно также представить, прилагая бланк-заявление подсвою ответственность (ауточертификационе) в отделенияза городом (экс- Округа) с понедельника по пятницу с8.00 до 12.30 - (в субботу с 08.30 до 12.30 только взагородных отделениях; по вторникам и четвергам вовторой половине дня с 14 до 17 часов только в городе);Единая Служба (спортелло унико) на виале Берлингуэр, 68с понедельника по пятницу с 8 до 13 часов, повторникам и четвергам с 14.30 до 16.30, по субботам с8.30 до 12.30; Служба Ясли-Детсады, ул. Д’Адзельо 2, впонедельник, среду и четверг с 9 до 13, в четверг с14.30 до 17.30; Служба Право на Образование, также наул. Д’Адзельо 2 в понедельник, среду и четверг с 9 до13, в четверг с 14.30 до 17.30. Справки по тел.: 0544485408 по муниципальным яслям и детсадам; 0544482891 или 0544 485403 по питанию в муниципальныхшкольных столовых и группам продленного дня; пошкольному автобусу звонить по тел. 0544 482465. Вотношении тех граждан, кто не подаст заявление, будутприменены полные тарифы.

Материальная помощь

Прием заявлений на получениесубсидий семьями, имеющими трехи более несовершеннолетних детей

ГрЧто касается субсидий, предоставляемых КоммунойРавенны через Asp в 2014 году семьям, имеющим трех иболее несовершеннолетних детей, с 15 мая можноподавать заявление, предварительно получив справку Iseeо доходах за 2013 год. Данные семьи должныобратиться непосредственно в социальные службы Asp поул. Маджоре 122 (тел. 0544 500266), виале Берлингуэр,11 (тел. 0544.286919), ул. Аквилейя 13 (тел. 0544 591310)

по понедельникам и средам с 8.30 до 10.30 и почетвергам с 14.30 до 16.30 в Равенне и загородныхотделениях. Право на субсидию имеют родители,проживающие в Коммуне Равенны и являющиесягражданами Италии, гражданами стран ЕС, или стран, невходящих в ЕС, но имеющие документ, разрешающийдлительное пребывание в стране, либо члены их семей, неимеющие гражданства ни одной из стран ЕС с правом напроживание или с правом на постоянное проживание, атакже те, кто имеет статус политического беженца илистатус гражданина, подпадающего под дополнительнуюзащиту.

Документы

Бессрочное разрешение и для тех,кто имеет международную защиту

ВС 11 марта также иностранные граждане, пользующиесяправом на международную защиту – (владельцыразрешения на политическое убежище илидополнительную защиту) могут получить разрешение напроживание ЕС для тех, кто длительно проживает встране. Это предусмотрено Законодательным Указом 12от 24 февраля, включившим Директиву Евросоюза2011/52/UE. Для получения Разрешения на длительноепроживание, являющееся бессрочным и позволяющееработать на территории всего Евросоюза тому, ктопользуется международной защитой, следует выполнитьте же требования, которые предъявляются к иностраннымгражданам, но с некоторыми исключениями.Тот, кто подает запрос, должен по-прежнемупродемонстрировать, что он легально проживает в Италиине менее пяти лет (в расчет принимается дата обращенияс заявлением на предоставление международной защиты),что он является резидентом, имеет доход не меньше, чемгодовая сумма социальной субсидии. Однако не нужнобудет сдавать тест на знание итальянского языка, вслучае же запроса на документ для всей семьи, нужнодоказать наличие подходящего жилья.

В выданном разрешении ЕС должно быть отмечено, чтовладельцу была предоставлена международная защита вИталии и дата признания данного факта. Возможностьвыдворения из страны, по-прежнему, обуславливаетсяпричинами, связанными с нарушением правопорядка,общественной и государственной безопасности, при этомруководствуясь принципом di non refoulement которыйзапрещает выдворение в ту страну, где лицо может стать

объектом преследования. Если иностранный гражданинвыдворен из другого государства-члена, то он можетбыть принят в Италии. .

Указ о Квотах на въезд в Италию

На старте 15 тысяч сезонныхрабочих

Ц15 тысяч иностранных рабочих смогут въехать в Италиив 2014 году на сезонные работы (сектор туризма исельского хозяйства). Это предусмотрено Указом навъезд, опубликованным 9 апреля 2014. Заявки можнопосылать до 31 декабря, они касаются рабочих изАлбании, Алжира, Боснии-Герцеговины, Египта,Республики Филлипины, Гамбии, Ганы, Японии, Индии,Косово, бывшей Республики Югославии Македонии,Мароккo, Маврикий, Молдавии, Нигера, Нигерии,Пакистана, Сенегала, Сербии, Шри Ланки, Украины иТуниса. Возможен въезд рабочих других государств, приусловии, если они уже въезжали для сезонных работ впрошлом году.

Для подачи заявки на сезонного рабочего из-за границыработодатель должен подать заявление на разрешение(нулла-оста), обратившись в Единую Службу дляиммигрантов в Префектуре, направив его по интернету,связавшись с интернет-сайтом Министерства Внутреннихдел (https://nullaostalavoro.interno.it),зарегистрировавшись и заполнив бланк-заявление C–stag. Можно воспользоваться помощью Ассоциаций покатегориям, которые подписывали протоколы,заключенные с Министерствами Внутренних дел иМинистерством Труда. Предусмотрена ускоренная процедура приема на работусезонных рабочих, которые уже были в Италии в прошломгоду и вернулись на родину в связи с окончанием срокадействия разрешения. Несколько лет назад был введенмеханизм молчаливого согласия, заключающийся вследующем: если работодатель остается тот же, что был впрошлом году, и по истечению двадцати дней,предусмотренных законом, Единая служба дляиммигрантов не сообщает работодателю об отказе,заявление на разрешение на работу считается принятым.

Copilărie

Reduceri atât pentru tarifelecantinelor şcolare, a activităţilorpre/post şcoală cât şi atransportului şcolar

Până la data de 30 iunie 2014 (termenul a fostprelungit până la data de 30 august 2014 doar dinmotive fiscale) este posibilă prezentarea cererii dereducere a tarifelor pentru următoarele servicii: creşe şigrădiniţe ce aparţin de Primărie, cantina şcolară,pre/post şcoală, şi transport şcolar pentru anul şcolar2014/2015. Cererea va trebui prezentată on line laadresa: www.istruzioneinfanzia.ra.it/Iscrizioni-on-linesau complectând modelul de autocertificare la BiroulDecentrat (ex Circoscrizioni) de luni până vineri întreorele 8,00 şi 12,30 (sâmbăta între orele 8,30 şi 12,30doar în Birourile decentrate din zona rurală; marţea şijoia după amiaza între orele 14 şi 17 în zona urbană),Biroul Unic din Viale Berlinguer 68 de luni până vineriîntre orele 8 şi 13, marţea şi joia între orele 14,30 şi16,30, sâmbăta între orele 8,30 şi 12,30; ServiciulCreşe şi Grădiniţe , din via M. D’Azeglio 2, lunea,miercurea şi joia între orele 9 şi 13, joia între orele14,30 şi 17,30; Serviciul “Dreptul la Studiu” din via M.D’Azeglio, 2 lunea, miercurea şi joia între orele 9,00 şi13,00, joia între orele 14,30 şi 17,30. Pentru informaţiiprivind creşele şi grădiniţele ce aparţin de Primărie:0544 485408, pentru infornaţii privind cantina şcolarăşi serviciile de pre/post şcoală: 0544 482891 sau 0544485403; pentru informaţii privind transportul şcolar:0544 482465. Pentru cei care nu vor prezenta cerereava fi aplicat tariful maxim prevăzut.

Ajutoare economice

Se poate deja solicita contribuţiaeconomică referită la familiile cu celpuţin trei copii minori

IReferitor la contribuţia economică pe anul 2014,pentru familiile cu cel puţin trei copii minori dată decătre Primăria Ravenna prin intermediul ServiciuluiASP; se poate depune cererea din data de 15 mai,însă este necesar certificatul de venit ISEE referitor la

anul 2013. Familiile interesate vor trebui să seadreseze Birourilor sociale ale Serviciului ASP dinRavenna: via Maggiore 122 (tel. 0544 500266), VialeBerlinguer 11 (tel. 0544.286919), Via Aquileia 13 (tel.0544 591310) lunea şi miercurea între orele 8,30 şi10,30 şi joia între orele 14,30 şi 16,30 il lunedì emercoledì dalle ore 8,30 alle ore 10,30 e il giovedìdalle ore 14.30 alle ore 16.30 iar persoanele carelocuiesc în zona rurală vor putea prezenta cererileBirourilor Decentrate (Ex. Circoscrizioni). Au dreptul laaceastă contribuţie părinţii cu reşedinţa în Ravenna,atât cetăţenii italieni cât şi cetăţenii europeni, cei cupermis de şedere de lungă perioadă, sau membriifamiliei care nu au cetăţenia unui stat di Europa darau permis de şedere pe perioadă nedeterminată saucei care au obţinut statutul de refugiat politic sauprotecţie umanitară.

Documente

Permis de şedere pe perioadănedeterminată pentru persoanelecare obţin protecţie internaţională

Din data de 11 martie inclusiv cetăţenii străini carebeneficiază de protecţie internaţională (titulari ai unuipermis de şedere de azil politic sau protecţieumanitară) vor putea obţine un Permis de şedere peperioadă nedeterminată. Acestea sunt prevăzute înDecretul legislativ nr. 12 din 24 februarie care pune înpractică prevederile Directivei Europene 2011/52/UE.Pentru a obţine permisul pe perioadă nedeterminatăcare dă dreptul titularului de a lucra oriunde în Europacetăţenilor beneficiari ai protecţiei umanitare le suntcerute aceleaşi cerinţe ca celorlalţi cetăţeni străini cucâteva excepţii. Cetăţenilor care vor face cererea vor trebui sădimonstreze că sunt prezenţi în Italia de cel puţin cinciani (se ia în considerare data prezentării cererii deprotecţie internaţională), că sunt rezidenţi şi că obţinun venit mai mare decât suma anuală pe care ar putea-o obţine o persoană dacă ar beneficia de ajutorulsocial.Nu vor fi însă obligaţi să dea examenul de limbăitaliană sau să demonstreze faptul că locuiesc într-olocuinţă corespunzătoare în cazul în care cererea sereferă la un întreg nucleu familiar. Pe permisul de şederere va fi menţionat faptul că

titularul este recunoscut ca beneficiar al protecţieiumanitare şi data în care a fost recunoscut. Persoana vaputea fi expulsă doar în caz de grave motive legate de ordine şi siguranţăpublicăşi siguranţă de Stat, evident persoana nu vaputea fi expulzată într-un Stat în care va putea fipersecutată. Dacă cetăţeanul străin va fi expulzat dintr-un alt stat european va putea fi readmis în Italia. ).

Decretul “Fluxuri”

S-a stabilit intrarea a 15 mii de muncitori sezonieri

âSunt 15 mii muncitorii sezonieri care vor putea intraîn Italia în anul 2014 pentru munca sezonieră(sectorul turistic şi agricol). Acestea sunt prevederiledin Decretul “Fluxuri” publicat în data de 9 aprile2014. Cererile vor putea fi depuse până în data de 31decembrie şi sunt destinate cetăţenilor din Albania,Algeria, Bosnia – Herţegovina, Egipt; Filipine, Gambia,Ghana, Japonia, India, Kosovo, Ex RepublicaIugoslavă, macedonia, Maroc, Mauritania, Moldova,Montenegro, Niger, Nigeria, Pachistan, Senegal,Serbia, Sri Lanka, Ucraina şi Tunisia. Este posibilăintrarea altor muncitori de alte naţionalităţi doar dacăau lucrat deja în Italia ca muncitori sezonieri în anultrecut. Pentru a cere un muncitor sezonier dinstrăinătate, angajatorul va trebui să prezinte cerereade “nulla osta” Biroului Unic pentru emigranţi dinPrefectură prin procedura telematică, intrând pe site-ul internet al Ministerului de Interne(https://nullaostalavoro.interno.it), registrându-se şicomplectând modelul de cerere: C –stag. Este posibilca angajatorul să se adreseze asociaţiilor de categoriecare au semnat acorduri cu Ministerul de Interne şiMinisterul Muncii. Este prevăzută o procedură rapidă pentru angajareamuncitorilor sezonieri care au muncit deja în anultrecut în Italia şi s-au întors în ţară la expirareapermisului de şedere. A fost introdus de câţiva anideja un mecanism de “consimţământ tacit” în bazacăruia, în cazul în care angajatorul este acelaşi deanul trecut, iar Biroul Unic pentru emigranţi în termende 20 de zile prevăzute de lege nu comunicăangajatorului refuzul său, cererea de “nulla osta”pentru muncă se consideră acceptată.

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/Lajme ne shtate gjuhe

Per femijet

Ulje te tarifave te menses,sherbimit para dhe passhkollor dhe trasportit

Deri ne daten 30 qershor 2014 (skadenzashtyhet deri me 30 gusht vetem per arsyefiskale) mund te prezantohet kerkesa perte patur tarifa te reduktuara per ketosherbime: cerdhet dhe kopshtet comunale,mensa per shkollat publike, sherbimi paradhe pas shkollor dhe sherbimi i trasportitshkollor per vitin 2014/2015. Kerkesamund te behet on-line ne adresenwww.istruzioneinfanzia.ra.it, ose mund teprezantohet modulari i autocertifikuar nezyrat e decentruara (Uffici Decentrati (exCircoscrizioni) nga e hena deri te premtennga ora 8.30-12.30 ( te shtunen nga ora8.30 deri ne 12.30 vetem ne zyrat eperiferive; te marten dhe te enjten pasditenga ora 14 deri ne 17 vetem ne qytet); neSportello Unico te Viale Berlinguer 68, ngae hena deri te premten nga ora 8 deri ne13, te marten dhe te enjten nga ora14.30 deri ne 16.30, te shtunen nga ora8.30 deri ne 12.30; ne zyrat e ServizioNidi e Scuole dell'infanzia, ne viaD’Azeglio 2, ne ditet e hene, te merkuredhe te enjte nga ora 9 deri ne 13, teenjten nga ora 14.30 deri ne 17.30; nezyren e Servizio Diritto Allo Studio, ne viaD’Azeglio 2 ne ditet e hene, te merkuredhe te enjte nga ora 9 deri ne 13, teenjten nga ora 14.30 deri ne 17.30. Perinformacion: 0544 485408, per cerdhetdhe kopshtet e komunes; per sherbimin emenses per shkollat publike dhe sherbiminpara dhe pas shkollor; per trasportinshkollor telefononi ne nr 0544 482465.Per ata qe nuk prezantojne kerkesen do teaplikohen tarifat maksimale.

Città MeticciaGiugno Luglio 20148

Ndihma ekononomike

Bando e hapur per dhenin e kontributit per familjet qe kane te pakten tre femije

Persa i perket kontributit per familjet qe kane te pakten tre femije te mitur qe jepet nga Komuna e Ravenes nepermjetsherbimeve sociale (Asp) per vitin 2014, nga data 15 maj eshte e mundur te prezantohet kerkesa per te cilen eshte e nevojshmecertificata Isee me te ardhurat e vitit 2013. Familjet e in teresuara duhet ti drejtohen sporteleve sociale te Asp ne via Maggiore122 (tel. 0544 500266), Viale Berlinguer 11 (tel. 0544.286919), Via Aquileia 13 (tel. 0544 591310) te henen dhe te merkurennga ora 8,30 deri ne oren 10,30 dhe te enjten nga ora 14.30 deri ne oren 16.30 ne Ravenna gjithashtu dhe ne zyrat edecentruara periferike. Kane te drejten e kontributit prinderit qe jane rezidente ne Komunen e Ravenes, qytetare italiane, qytetarete Bashkimit evropian apo qytetare ExtraUe me lejeqendrim per kohe te gjate, apo familjaret e tyre qe nuk kane shtetesi tendonje vendi pjesetar te Komunitetit Evropian me te drejte qendrimi, ata qe jane refugjate politike dhe ata qe kane mbrojtjesussidiare.

Dokumenta

Lejeqendrim pa limit kohe per ata qekane mbrojtje internacionale

Nga data 11 mars edhe qytetaret e huaj qe kanembrojtje intenacionale (qe jane titullare telejeqendrimit per azil politik apo per protezionesussidiaria) mund te marrin lejeqendrimin Ue per kohete gjate. Kete e percakton dekreti ligjor nr.12 i dates24 shkurt qe zbaton direktivat e Bashkimit Evropian2011/52/UE. Per te marre le jeqendrimin me kohe tegjate i cili jep mundesine per te punuar ne vendete eBashkimit Evropian, personat qe kane lejeqendrim perazil politik duhet te plotesojne te gjtha kushte siqytetaret e tjere te huaj por me disa perjashtime. Kushben kerkesen duhet te demostroje qe jeton ne Italirregullisht prej 5 vjetesh ( numerimi fillon nga data qeprezantohet kerkesa per azil politik), te jete rezident,te ke te te ardhura jo me te uleta se ato qe parashikonligji. Nuk eshte i nevojshem kalimi i testit te gjuhesitaliane, ne qofte se lejeqendrimi kerkohet per tegjithe familjen duhet banesa e pershtatshme. Neleqendrimin UE duhet te shenohet fakti qe personit ieshte njohur azili politik ne Itali dhe data e njohjes setitullit. Perjashtimi nga territori italian (espulsione)eshte i lidhur me motivet e rendit dhe sigurise publikedhe sigurise se Shtetit, dhe ne baze te principit nonrefoulement, qe ndalon perjashtimin drejt nje shteti nete cilin personi mund te persekutohet. Ne qofte seperjashtohet nga nje shtet qe ben pjese ne BashkiminEvropian qytetari mund te rihyje ne Itali.

NDektri i Flukseve

Mund te hyjne ne Itali 15 mije punetore sezonale

Jane 15 mije punetoret e huaj qe mund te hyjne ne vitin 2014 ne Italiper pune sezonale ( sektori turistik dhe bujqesor). Kete e parashikonDekreti per Flukset i publikuar ne daten 9 prill 2014. Kerkesat mund tedergohen deri ne daten 31 dhjetor dhe perfshijne punonjesit qe vijnenga Shqiperia Algjeria, Bosnja-Herzegovina, Egjipti, Republika eFilipineve, Gambia, Gana, Japonia, India, Kosova, Republika exJugosllave, Maqedonia, Maroku, Maurizius, Moldavia, Mali i Zi, Nigjer,Nigjeria, Pakistani, Senegali, Serbia, Sri Lanka, Ukraina dhe Tunizia.Eshte e mundur hyrja e punonjesve te kombesive te tjera vetem ne rastse kane hyre me pare ne Italia per pune sezonale ne vitet e meparshme.Per te bere kerkesen per pune sezonale, punedhenesi duhet teprezantoje kerkesen per nulla osta prane Sportello unico perl’immigrazione te Prefektures nepermjet tramite procedures telematike,ne web-sitin e Ministrise se Brendshme(https://nullaostalavoro.interno.it), ku duhet te regjistrohet dhe teplotesoje modularin C–stag. Mund ti drejtoheni per asistence dheshoqatave te kategorise qe kane firmosur protokollin me Ministrine eBrendshme dhe ate te Punes. Eshte e parashikuar nje procedure me eshpejte per te punesuar punonjes sezonale te cilet kane qene vitinparaardhes ne Itali dhe jane kthyer ne skadencen e lejeqendrimit. Perkete eshte futur nje procedure mospergjigje-pranimi ne baze te se ciles,ne rast se punedhenesi eshte i njejti i vitit te kaluar dhe Sportello Uniconuk i kthen pergjigje negative punedhenesit brenda 20 ditesh teparashikuara nga ligji, kerkesa per nulla osta quhet e pranuar.

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Città Meticcia 9Giugno Luglio 2014

Nella prigione di Gaza, dalla parte delle donnedi Raffaella Sutter

In marzo sono tornata nella Striscia di Gaza dopo 10 anni;quando andai nel 2004 c’erano ancora a Gaza 21 insedia-menti israeliani, smantellati nell’estate del 2005 col ritiro de-gli israeliani. Sono entrata da Israele attraverso il valico diBeit Hanoun (Erez), il solo collegamento tra la Striscia di Ga-za e la Cisgiordania. Negli ultimi sette anni (dalla presa di po-tere di Hamas a Gaza) Israele ha inasprito la chiusura dei va-lichi di frontiera e ha praticamente annullato la libertà di mo-bilità dei Palestinesi che non possono recarsi né in Israele néin altri Paesi né per lavoro, né per studio, né per ragioni fa-miliari. Da Erez passano solo, in numero molto limitato, pa-zienti che necessitano di cure mediche non disponibili nellaStriscia o cooperanti internazionali (anche questi attraversoprocedure molto selettive). Il valico è molto cambiato da die-ci anni fa, quando si passava da tornelli arrugginiti di frontea mitra spianati e si subivano perquisizioni manuali: oggi c’èun terminal nuovissimo e super tecnologico dalla parte diIsraele collegato col container del coordinamento palestine-se dall’altra parte del confine da un percorso coperto di 1250metri (che si possono percorrere con automezzi elettrici do-nati dalla cooperazione turca). Anche Gaza City è molto cam-biata: ovunque cantieri stradali (il nuovo lungomare), casein costruzione, nuovi alberghi, nuove moschee. Una ripresaeconomica guidata da Hamas, ma interrotta dalla modificadegli assetti politici nord africani e medio orientali, che han-no fermato anche i cantieri. Con la guerra in Siria si sono for-temente ridotti i finanziamenti e gli aiuti da parte di Iran eKuwait. Il golpe militare in Egitto del luglio 2013 che ha di-chiarato “organizzazione terroristica” i Fratelli Musulmani,principali alleati di Hamas, ha portato alla chiusura quasipermanente (con pochissime e brevi aperture) del valico diRafah al confine con l’Egitto, unico terminal di confine noncontrollato da Israele, da cui passavano merci e persone.Inoltre l’esercito egiziano nel luglio 2013 ha distrutto 1300gallerie sotterranee di collegamento tra Egitto e Striscia diGaza che avevano negli anni consentito ai palestinesi di ag-girare l’embargo. Nei primi giorni marzo la Corte di Giustiziaegiziana ha dichiarato fuori legge Hamas, in quanto fian-cheggiatore dei Fratelli Musulmani, e molte sono state le ma-nifestazioni di protesta a Gaza di fronte all’Ambasciata egi-ziana. Negli stessi giorni nella Striscia stava per finire il com-bustile donato dal Qatar che consentiva il funzionamento diriscaldamento ed elettricità nonostante il duplice bloccoisraeliano ed egiziano, per cui l’alternanza di 8 ore sì /8 oreno di funzionamento dell’elettricità sarebbe passata a 6 /12.La Striscia in quei giorni era sempre più una prigione con 2milioni di persone, al buio, controllata da carcerieri israelia-ni ed egiziani.Sono stata a Gaza per una consulenza nell’ambito del pro-

getto “Include. Empowerment socio economico delle donnecon disabilità nella Striscia di Gaza”, progetto finanziato dal-la Ue e promosso dalla Ong Educaid di Rimini specializzatain interventi educativi, in collaborazione con diverse asso-ciazioni italiane e palestinesi che si occupano di disabilità.Essere una donna disabile in Palestina significa far parte diuno dei gruppi tra i più emarginati, vulnerabili ed esclusi del-la società. La donna con disabilità subisce un doppio stigmasociale, è un soggetto non rappresentato né tutelato a livellopolitico e giuridico. Beneficiarie del progetto sono giovanidonne sia con disabilità acquisite per traumi da azioni bel-liche che con disabilità congenite (in particolare non udentie non vedenti), molto frequenti in una società tendenzial-mente endogamica. Obiettivo generale del progetto è pro-muovere la partecipazione attiva e l’empowerment socio-economico delle donne vulnerabili nella società palestinese,in coerenza con la Convenzione delle Nazioni Unite per i di-ritti delle persone con disabilità e la Convenzione sull’elimi-nazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne.I diversi rapporti Onu sull’attuazione di questa Convenzionein Palestina sottolineano le violazioni dei diritti umani subi-ti dalle donne palestinesi per effetto da una parte delle di-scriminazioni sociali, educative ed economiche rispetto agliuomini nella società palestinese e dall’altra per effetto del-l’occupazione israeliana (Israele che ha firmato la conven-zione è il primo destinatario delle raccomandazioni del Co-mitato Onu, mentre l’Autorità Palestinese l’aveva unilateral-mente ratificata prima del riconoscimento dello Stato Pale-stinese da parte dell’Onu). Obiettivi specifici sono: aumenta-re l’accesso, da parte delle donne con disabilità, a servizi chegarantiscano la loro protezione sociale ed economica, im-plementando la rete delle associazioni di base (10 incluse nelprogetto) che lavorano sui temi della disabilità, qualifican-dole e formando professioniste e volontarie con un approc-

Una ravennate tra le poche donne straniere che hanno potuto partecipare all’8 marzo contro l’assedio

l’approfondimento

cio inclusivo e di sviluppo di comunità; accrescere la consa-pevolezza nella comunità locale e internazionale sui feno-meni che ostacolano l’empowerment socio-economico del-le donne con disabilità nella Striscia di Gaza attraverso il lo-ro diretto coinvolgimento con un approccio emancipatoriosostenendo la gestione di un sito web, di una radio e di unlaboratorio multimediale e promuovendo la formazione inambito multimediale (corsi di giornalismo, fotografia, pro-duzione di video coinvolgenti oltre cento donne); sostenerela microimprenditoria femminile con corsi di formazione al-la gestione d’impresa e il sostegno finanziario all’avvio d’im-presa (ottanta donne disabili coinvolte).L’8 marzo ero alla manifestazione delle donne di Gaza

(una delle pochissime internazionali presenti). In occasionedella giornata della donna, le donne di Gaza avevano lancia-to un appello internazionale per organizzare una manifesta-zione di donne contro l’assedio che stringe Gaza da sette an-ni e ne fa una prigione a cielo aperto, un appello contro laviolazione dei loro diritti alla sicurezza, alla libertà di movi-mento, allo studio, al lavoro, all’accesso ai beni primari comel’acqua e l’elettricità. Due giorni prima oltre sessanta donneche volevano raggiungere Gaza, provenienti da tutto il mon-do, erano state bloccate all’aeroporto del Cairo ed espulse.Tra queste due attiviste dell’associazione statunitense “Co-de Pink” (di cui una, Medea Benjamin, arrestata), la premioNobel per la pace irlandese Mairead Maguire e l’icona dellaresistenza algerina Djamila Bouhired (79 anni). Nonostantel’impossibilità delle oltre cento aderenti internazionali di ar-rivare nella Striscia, migliaia di donne di movimenti ed asso-ciazioni di Gaza (ed anche molti uomini) hanno partecipatocon striscioni e manifesti rivendicando i loro diritti e chie-dendo la fine dell’assedio. Nessuna bandiera politica; le don-ne di Hamas nell’impossibilità di essere leader della manife-stazione, promossa autonomamente da gruppi di donne,hanno tenuto una propria manifestazione (molto ridotta).

Il racconto di Raffaella Sutter,nella Striscia per un progettodedicato alle palestinesi disabiliche non sono in alcun modotutelate né protette

Raffaella Sutteralla manifestazione delledonne a Gaza l’8 marzo

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Città MeticciaGiugno Luglio 201410

Islam e occidente L’incontro

L’esordio di Nashy scrittoreal Caffé letterario

Il libro è firmato Antonio Dikele Distefano, ma lui èper i più Nashy, famoso in città per esseremusicista e rapper, con genitori angolani maitaliano di nascita, efficacissimo nel raccontare lecontraddizioni e le difficoltà di un italiano dallapelle nera. Il libro è autoprodotto dall’autore stessoed è dal 6 giugno al 1 luglio in formato e-bookgratuito su Amazon.it. Dal 1 luglio libro èprenotabile in tutte le librerie Feltrinelli (info eordinazioni: [email protected]).Nashy si prepara ora a una nuova tournée questavolta in veste di scrittore. La prima tappa nonpoteva che essere nella sua città, Ravenna.L’appuntamento è al Caffé letterario di via Diazgiovedì 5 giugno alle 18.30.

Femminismia confrontoÈ possibile che donne fra loro diverse – italiane e marocchine – di diversa fede reli-giosa – musulmana e cattolica – oppure laiche e non credenti, si incontrino in uncomune percorso di ricerca e di reciproco riconoscimento? È possibile, in un con-testo che spesso ancora vede nelle differenze culturali un dato naturale, indiscu-tibile e immutabile? «È difficile, ma possibile» – rispondono le autrici di un volu-me fresco di stampa in versione cartacea per l’editoreFernandel e invece disponibile in ebook per Ebook @Women una nuova esperienza editoriale che nasce aBologna e intende concentrarsi proprio sul tema dei fem-minismo. Il volume contiene contributi di Latifa AlBouhsini, Aycha Al Hajjami, Ada Assirelli, Renata Bedendo,Marisa Iannucci, Maria Luisa Boccia, Marina Mannucci,Maria Paola Patuelli, Abdennur Prado. «È difficile – diconoancora – perché spesso la realtà conduce in direzioni oppo-ste all’incontro, perché chi desidera l’incontro pensa che laforza del desiderio sia di per sé inarrestabile e risolutiva,ma non sempre è così. È difficile perché nulla è mai linearee facile. Ma è possibile, ed è accaduto a Ravenna, quando larelazione fra donne diverse si è fatta paziente, quando si èscoperta l’esistenza di un elemento comune e arcaico, ilpatriarcato, che con radici profonde attraversa epoche, cul-ture e continenti fra loro lontani. Una scoperta che ci ha dato forza, perché haconsolidato in ognuna di noi la speranza che la libertà sia possibile e singolare.Ognuna con la sua storia. Un percorso comune di ricerca e di riconoscimento èdunque possibile quando la relazione fra donne tra loro diverse viene mostratanella sfera pubblica e assume così il carattere dell’azione politica, che segnala ladimensione civile e non solo culturale e interiore dell’incontrarsi. Di questoincontro, fatto di ricerche personali messe poi in comune, e di riflessioni scam-biate, questo libro è archivio di memoria e testimonianza». Il libro, dal titoloFemminismi musulmani, Un incontro con il Gender Jihad a cura di a cura di AdaAssirelli, Marisa Iannucci, Marina Mannucci, Maria Paola Patuellisarà presentato in un incontro pubblico venerdì 30 maggio alla libreria Feltrinellidi Ravenna, in via Diaz alla presenza delle curatrici e dei due editori. Sabato 31maggio, invece, si terrà l’anteprima in Romagna del documentario Beyond Islam'sDoors - Oltre le Porte dell'Islam alla presenza delle curatrici del libro, del registaFabrizio Fantini, il giornalista Luca Pavarotti (Corriere di Romagna) che presen-terà il docufilm.

Ma da dove sono immigrato?

S e s o n o n a t o q u i

di Antonio Nashy Distefano

Mi chiamano “Immigrato” ma da dove sono immigrato se sono nato qui? (Belladomanda Antonio). Mi sento uno straniero quando sono sul treno e nessuno si sie-de accanto a me. Quando al bar qualcuno commenta dicendo “Dovrebbero man-darli tutti via”. Quando mi dicono “Ma allora sei Italiano!” e subito dopo mi chie-dono se per le vacanze tornerò a visitare il mio paese. Quando mi stringono la ma-no e si puliscono nei Jeans. Quando mi da la mano e la guardano come per dire“Perché sta con quello?”. Quando chiamo un agenzia e non affittano casa agli stra-nieri. Io non sono un “Ragazzo di colore” perché non sono un carico di panni spor-chi da lavare e a dirla tutta io non divento rosso quando prendo uno schiaffo, tu sì.Fuori da casa mia c’è il mondo e milioni di persone soffrono a causa delle “diver-sità”. Persone che smettono di mangiare perché per la società hanno qualche chilodi troppo, perché le pubblicità ci dicono che dobbiamo dimagrire se vogliamo esse-re felici e non smettere di fumare e mangiare schifezze se vogliamo vivere di più.Quand’ero bambino mia madre mi diceva sempre “Quando punti un dito te ne tor-nano indietro quattro. Sappi che dipendere dagli altri dipende dal fatto che si hatimore di rimanere soli e che una stella se vuole brilla anche dietro le nuvole”.

Tratto dal libro Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? di Antonio NashyDistefano

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Città Meticcia 11Giugno Luglio 2014

Un monumento all’umanità migrante

Ieri mattina mi sono svegliata pensando aiBalcani. E domandandomi dove si trovasseesattamente Sarajevo, se fosse capitaledella Bosnia o dell’Erzegovina, o diuno strano paese che misurassela distanza tra quella terrasconosciuta e i mieiorizzonti mentali mentrein uno stato comatosoda risveglio sollevavola testa dal cuscino.Durante la giornatahoinvolontariamentesepolto questopensiero che èriaffiorato giustopoco prima cheandassi a letto, alché le mie ditahanno iniziato agooglare in modocompulsivo e mi si èaperto un mondo. Beh, scopro dove si trovaSarajevo, la posizionegeografica di Belgrado,l’orrore della Guerra deiBalcani, la pulizia etnica, le atrocitàdi cui si macchiò Milošević ma poi,inevitabilmente, finisco più giù, in Albania. Perché le sue montagne le ho viste per annidalla mia comoda panchina affacciata suilitorali del basso Salento. Ho ascoltato lesue radio quando prepotentementes’immettevano sulle mie frequenze durantela passeggiata domenicale sulla costaadriatica. Ricordo anche di quando miamadre mi raccontava che sua madre nonmangiò pesce a lungo per paura che queigustosi esserini avessero ingerito qualchecorpo disperso in mare; ho in mente ricordisfocati degli anni ’90 riguardo a “quelloche sta succedendo dall’altra parte”,riguardo ai continui sbarchi, riguardo agliinsulti crudeli del compagno di scuola cheterribilmente esordiva con un “ahah, conquella brutta giacca sembri proprio unalbanese”. Verso il fondo della pagina leggoinaspettatamente che la Comunità diSant’Egidio ebbe un ruolo importantissimonelle fasi di risoluzione della crisi ma colgoanche un accenno alla Kater I Rades. La KATER I RADES. Un impulso irrefrenabile mi spinge adaprire un’altra finestra per capire perchéquella fotografia di un relitto “a caso” attiricosì tanto la mia attenzione. Bene,“imbarcazione di costruzione.. bla bla.. 28marzo del 1997.. bla bla.. 81 vittime”. Manulla di più. Un’altra finestra, un altroarticolo, di nuovo lettura affannosa e quasidisperata e di nuovo: “imbarcazione diproduzione sovietica.. bla bla bla.. 28marzo del 1997.. era di venerdì santo.. 81vittime di cui 24 mai ritrovate.. in acqueinternazionali a largo del CANALED’OTRANTO”. Ferma, trattengo il respiro.Poi, però, ricomincio la lettura. Noto chel’articolo è datato 2012 ma deve esserciuna strana motivazione se una tragedia inparticolare tra le innumerevoli avvenute nelMediterraneo finisce sulle pagine di unquotidiano a distanza di così tanti anni.Vado ancora più infondo, ancora più a

la posta dei lettori

fondo, e mentre le parole scorrono comeolio di gomito sotto i miei occhi arrivo adun punto cruciale. Apro l’ennesima finestrache mi sussurra “rivive la nave Kater iRades, da relitto di tragedia a opera

all’umanità migrante” . Allargo losguardo, con lo spirito oramai

incontenibile e la vedo lì,adagiata nel Porto di

Otranto, torbida,esanime. E mi

piombano addossotutte le urlastrazianti di quellanotte, ladisperazione,l’angoscia, le vitebrutalmentespezzate e lapaura tremendadella voraginescura di cementoche sta per

inghiottirli. NelPorto di Otranto?

Nel Porto di Otranto! Quante volte sono

passata lì davanti inquesti due anni senza

neppure fermarmi a rendereomaggio, a fare un cenno di

rispetto, di menzione, di ricordo. Perché è così difficile, a volte, andare al dilà del proprio naso, prendereconsapevolezza delle tragedie checolpiscono l’Altro e farsi promotori dellasolidarietà imprescindibile alla nostranatura che ci unisce alle umane genti? Mentre mi affanno a sciogliere il magone siè fatta notte ma non ho più voglia didormire. Serena Caputo

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Se la crisi ci fa vederefalsi pericoli in chi è diverso

A n i m e c r e o l e - l a p a r o l a a l l o p s i c o t e r a p e u t a

di José Aguayo*

«Ogni volta che salgo sulla corriera per andare a Faenza mi ritrovo lo stessoautista che soltanto a me perché sono negro mi chiede il biglietto; ma non sod-disfatto dopo che glielo faccio vedere, ci fa un segno sopra il biglietto o addirit-tura lo rompe a metà per assicurarsi che non lo possa utilizzare una secondavolta… finché un giorno gli dissi: “ quello che fai con me è un brutto lavoro, per-ché lo fai, perché soltanto a me?” e lui come risposta mi guardò molto male…».

Di cosa parla questo stralcio di narrazione che racconta il dolore di sentirsiumiliati da un’altra persona? Lui (“l’altro”), in attesa di subire un trapianto difegato, doveva recarsi periodicamente all’ospedale di zona per svolgere esamimedici e si trova a diventare, sul mezzo pubblico che deve prendere, l’individuoda guardare con sospetto, da controllare a oltranza, di cui diffidare. Quell’auti-sta davanti a sé non vedeva un uomo da rispettare, ma qualcuno che secondolui minacciava l’equilibrio della sua vita, quindi, non potendo evitarlo, da af-frontare con disprezzo e diffidenza. Malgrado la consuetudine e la frequenza deiloro incontri, questo autista non era stato capace di riconoscere se stesso nel-l’incontro con “il negro”, come invece avviene quotidianamente nei confrontidegli autoctoni (“noi bianchi”) altrettanto passeggeri del “suo” mezzo.

Ma forse non è nemmeno il colore diverso della pelle a rendere così violentoe disumano l’incontro. Forse è il segno dei tempi che viviamo, in cui il timore deldeclassamento con cui alcuni settori della società civile vivono il periodo at-tuale di crisi li porta a temere la perdita della propria identità e dei propri di-ritti, per effetto di quelle presenze “inopportune” e “indesiderate”.

Lo straniero diventa il rivale da combattere perché vi è il timore che «ci pos-sano togliere serenità e certezze» e quei privilegi sociali ereditati (da società po-stmoderna), che con difficoltà riusciamo ancora a individuare. Siamo diventa-ti molto velocemente quasi senza accorgercene, un popolo multietnico e abbia-mo bisogno (a tutti i livelli) di imparare a convivere con le diversità che essocomporta e capire perché è fondamentale sostenere l’alterità. Abbiamo bisognodi trasformarci reciprocamente, la società civile nel suo insieme, combattendol’idea dei falsi pericoli in agguato, condividendo le regole di convivenza socia-le, conoscendoci a vicenda. Questo significa stringere accordi e intese espliciteche partano dalla coscienza di essere tutti corresponsabili della costruzione diquella civiltà che vorremmo divenire: consapevole, coesa e solidale, capace dievolvere assieme ai cambiamenti epocali in atto.

*psicologo psicoterapeuta

Mare nostrum... E la terra?

B o r d e r L i n e - c r o n a c h e d a l c o n f i n e s i c i l i a n o

di Giovanna Vaccaro

Da mesi, ormai, assistiamo quasi quotidianamente ai salvataggi di migliaia di migranti da parte del-le navi militari dell’Operazione Mare Nostrum. Ma cosa succede dopo? Come viene gestita l’accoglienza?Dove finiscono le persone tratte in salvo dalle navi militari della marina militare?

La premessa è sempre la stessa: nonostante l’Italia sia interessata da oltre 20 anni ai flussi immigrato-ri, continua a perseguire una gestione emergenziale del fenomeno e, poiché nell’emergenza l’eccezione è re-gola, accade tutto ciò che non dovrebbe accadere. La presenza delle navi della marina militare ha provo-cato la destagionalizzazione degli arrivi, l’incentivazione delle partenze e quindi della tratta di esseriumani, l’utilizzo di imbarcazioni ancora più precarie per il viaggio, la decentralizzazione delle frontieracon le identificazioni a bordo e il collasso definitivo del sistema di accoglienza. E così, dall’inizio dell’ope-razione Mare Nostrum, lo scorso ottobre, gli arrivi sono quadruplicati rispetto all’anno passato, ci sono sta-ti numerosi sbarchi anche in pieno inverno, decine di richiedenti asilo hanno toccato terra avendo già undecreto di espulsione a carico e l’accoglienza è caratterizzata più che mai dalla violazione dei diritti di chiarriva. Le navi di Mare Nostrum raggiungono terra solo dopo aver fatto il carico massimo dei migranti,questo è il motivo per cui assistiamo a sbarchi che superano anche il migliaio di persone. Questi profughi,dopo aver trascorso anche fino a 5 giorni sul ponte della nave militare (durante i quali non vengono infor-mati rispetto a quello che sta succedendo), una volta giunti sulla terraferma vengono suddivisi in gruppidi partenza verso una non ben definita accoglienza. Vista la scarsità di posti, nonostante il recente am-pliamento, quasi nessuno riesce a entrare nei progetti di accoglienza integrata dello Sprar, che dovrebberoessere la norma, quindi si rimane in balia di un’improvvisata prima ccoglienza. Ci sono i centri di primosoccorso e accoglienza, allestiti in strutture di varia natura (palestre comunali, tendopoli, palazzetti dellosport), dove si dovrebbe restare massimo 48 ore mentre ormai la permanenza può essere di settimane o me-si. Poi ci sono i Centri di Accoglienza Straordinaria attivati dal Ministero del’Interno in diverse provincied’Italia per un totale di 9000 posti, gestiti dalle Prefetture. Si tratta per lo più di alberghi, b&b, case priva-te, appartamenti affittati ad hoc, il cui gestore percepisce un compenso di 30 euro al giorno per ciascunmigrante. Sulla scia dell’emergenza poco conta che chi si occuperà dell’accoglienza non abbia alcun tipodi esperienza e non garantisca altro servizio se non il vitto e alloggio. In questo tipo di accoglienza straor-dinaria, che può protrarsi anche per mesi, non sono stati definiti altri standard di accoglienza e così even-tuali servizi come l’assistenza legale, l’insegnamento della lingua italiana, la mediazione linguistica o l’as-sistenza psicologica dipendono dalla buona volontà degli enti gestori. Ad altri richiedenti asilo toccheràinvece l’accoglienza in uno dei “Cara” governativi, cronicamente sovraffollati. Anche qui viene da semprerilevata la mancanza di servizi essenziali, in ragione del maggior profitto dell’ente gestore. Ecco cosa stasuccedendo dall’inizio dell’operazione Mare Nostrum, ecco quali sono le condizioni dell’accoglienza inquesta logica dell’emergenza nell’emergenza. È più che mai evidente la necessità di perseguire una stradadiversa che garantisca realmente il diritto d’asilo e un sistema di accoglienza che accolga e non contenga,che integri e non ghettizzi, che sostenga l’autodeterminazione e non il mero assistenzialismo, che proteg-ga e non punisca.

Progetto editoriale:Associazione di Volontariato CittàMeticcia, via Campania 14, 48121 Ravenna. AutorizzazioneTribunale di Ravenna n. 1165 del 23 aprile 2003.

Direttore responsabile: Federica Angelini.Coordinamento della redazione: Federica Angelini,

Francesco Bernabini, Franck ViderotIn redazione:Aftab Ahmed, Elisabetta Borda, Paolo Fasano,

Marinella Gondolini, Tahar Lamri, Angelica Morales, MonikaPoznanska, Elena Starna, Meho Sulemanski, Raffaella Sutter,Mustapha Toumi.

Traduzioni:Angelica Malavolti (inglese), Valérie Sylvie Monnier(francese), Simona Ciobanu (rumeno), Anya Veresciaghina(russo), Linda Caka (albanese), Najat Kassi (arabo).

Si ringraziano: José Aguayo, Davide Baldrati, AntonioDistefano, Giovanna Vaccaro.

Il giornale è stato realizzato grazie al contributo di:Comune di Ravenna.

Redazione: c/o Casa delle Culture, Piazza Medaglie d’Oro 4, 48122 Ravenna; Tel. 0544 591876; fax 0544 423869; e-mail [email protected];sito: www.perglialtri.it/meticcia.

Progetto grafico:Habanerosrl.comStampa:Galeati Industrie Grafiche, Imola (BO)Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl -

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Page 12: L’ottavo festival in cinque mosse - Ravenna · Mogadiscio abbraccia il Corno d’Africa e oltre, fino a risuonare di ritmi r’n’b e ca-denze soul. Nel 2010 segue Biyo registra-to