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Allegato 1 al Rapporto di Valutazione 2011 NUCLEO DI VALUTAZIONE L’Opinione degli Studenti Iscritti al 1° anno del Dottorato (XXV^ ciclo) Novembre 2011

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Allegato 1 al Rapporto di Valutazione 2011

NUCLEO DI VALUTAZIONE

L’Opinione degli Studenti Iscritti

al 1° anno del Dottorato (XXV^ ciclo)

Novembre 2011

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INDICE

1. Gli obiettivi della ricerca e la tecnica di Indagine...................................................................5

1.1. Il tasso di risposta............................................................................................................6

2. I RISULTATI DELL’INDAGINE ..........................................................................................9

2.1. L’accesso al dottorato......................................................................................................9

2.2. L’organizzazione delle attività ......................................................................................16

2.3. La valutazione delle attività formative..........................................................................21

2.4. Attività di ricerca e altre Attività...................................................................................24

2.5. Valutazione finale e aspettative di carriera ...................................................................31

3. APPENDICE - NOTA METODOLOGICA .........................................................................35

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1. Gli obiettivi della ricerca e la tecnica di Indagine

Negli ultimi anni il Nucleo di valutazione dell’Ateneo ha progressivamente sviluppato

gli strumenti volti ad arricchire la conoscenza quali/quantitativa dell’assetto dei dottorati, al fine di rendere sempre più consapevoli e mirate le scelte che accompagnano la realizzazione di questi corsi attraverso1. In particolare nell’ottobre 2008, è stata lanciata una rilevazione totale rivolta agli iscritti del XXIII ciclo, alla fine del loro primo anno. Nel novembre 2010 il Nucleo ha ripetuto questa indagine relativamente al XXV ciclo. La raccolta dati si è protratta sino ad inizio gennaio 2011. La rilevazione ha carattere totale e ha riguardato tutti i dottorandi regolarmente iscritti al primo anno, ad esclusione quindi di coloro che avevano rinunciato nel corso del primo anno e di coloro che avevano “congelato” la propria posizione. Agli studenti così individuati sono state inviate - per posta elettronica, là dove è stato possibile reperire l’indirizzo, e per posta ordinaria in caso contrario - una lettera del Magnifico Rettore che preannunciava l’iniziativa e le istruzioni per la compilazione del questionario che veniva proposto via Web, sia in italiano che in inglese. Anche in questa edizione, il questionario utilizzato era centrato su quattro aree tematiche:

1. Reclutamento e posizione personale 2. Formazione 3. Attività di ricerca ed altre attività 4. Valutazioni finali e aspettative.

Un ampio spazio al suo interno è stato dedicato ad aspetti qualitativi relativi al giudizio su diversi aspetti dell’esperienza in corso.

1 A partire dall’anno accademico 2003/2004 il Nucleo ha promosso una rilevazione rivolta annualmente ai coordinatori dei corsi di dottorato, sulle modalità di realizzazione delle attività di dottorato (numero insegnamenti specifici e relative ore, seminari, attività di laboratorio, lavori scientifici, etc.), ampliando così l'azione valutativa fino ad includere la fase dell'analisi ex-post. Sempre in questa ottica, nel 2008 il Nucleo ha promosso un’indagine sull’inserimento professionale dei dottori di ricerca che ha coinvolto 1.492 dottori: 565 dell’anno 2007, 527 del 2005 e 400 del 2003, intervistati, rispettivamente, ad uno, tre e cinque anni dalla conclusione del loro percorso di alta formazione. Inoltre nei mesi di novembre-dicembre 2007 ha svolto un’indagine sugli iscritti all’ultimo anno del XX° ciclo e nel novembre 2008 sugli iscritti al primo anno del XXIII ciclo per raccogliere informazioni e giudizi sull’esperienza maturata nei rispettivi corsi. Tale indagine è nata dalla convinzione che sia utile disporre di attività di analisi, ascolto e di raccolta di indicazioni uniformi per l’intero sistema, non solo per i corsi di studio “tradizionali”, ma anche per i dottorati, i master, le scuole di specializzazione, etc. A livello nazionale sono in essere altre iniziative volte ad approfondire il tema dei dottorati di ricerca. In particolare, tanto il CNVSU che l’Istat hanno indagato l’esito professionale di questo segmento formativo. Il CNVSU ha varato una ricerca sulla condizione occupazionale dei dottori di ricerca a distanza di uno, cinque e dieci anni dal conseguimento del titolo con riferimento alle leve che hanno conseguito il titolo nel 2008, 2003, 1998; l’Istat si è invece concentrata sui dottori che hanno conseguito il titolo nel 2006 e nel 2004, a distanza di 3 e 5 anni dalla conclusione degli studi. Allo stato attuale sono stati resi noti i risultati a livello globale della sola dell’indagine Istat della quale si attende a breve il dettaglio per singolo Ateneo. In attesa di un consolidamento delle iniziative a livello nazionale, nonché dell’imminente nuovo regolamento nazionale dei dottorati ex lege 240, il Nucleo non ha ritenuto di dove varare nuovamente l’indagine sull’inserimento professionale dei dottorati, né quella relativa agli iscritti all’ultimo anno.

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1.1. Il tasso di risposta La rilevazione sulle opinioni dei dottorandi iscritti al primo anno, ha ottenuto un tasso di risposta del 68,5 %: sui 616 iscritti che costituivano la popolazione oggetto di indagine, i rispondenti sono stati 422 (Tav. A). Malgrado la riduzione rispetto alla tornata precedente (72% nel 2008), si tratta di un esito soddisfacente, tanto più se si considera che l’indagine si è svolta via Web e su base volontaria. Il buon risultato è frutto sia della scelta di adottare un periodo di rilevazione prolungato (con la possibilità quindi di effettuare un maggior numero di solleciti), sia della affidabilità che presentano gli archivi e.mail degli studenti che hanno appena perfezionato le pratiche dell’iscrizione. Al successo dell’iniziativa ha certamente contribuito anche la forte motivazione a far conoscere la propria opinione che hanno gli studenti che iniziano un nuovo percorso. Per quanto alto sia stato il tasso di risposta, è comunque importante analizzare più da vicino come questo si modifichi al variare delle caratteristiche dei dottorandi, è ragionevole infatti ipotizzare che i risultati risentano del processo di selezione e di autoselezione dei rispondenti. La partecipazione o meno alla rilevazione è la risultante di diversi fattori, legati tanto al maggiore/minore interesse che il singolo dottorando -per motivi diversi - può avere a rispondere, quanto dalla sua reperibilità. Il tasso di risposta risente quindi del rapporto più o meno assiduo che i dottorandi hanno con l’ateneo, dalla loro mobilità sul territorio, dalla regione di provenienza, dalla loro presenza all’università nel periodo di svolgimento della ricerca, etc. La percentuale di rispondenti, di conseguenza, varia sensibilmente da Scuola a Scuola di dottorato, anche in ragione di come queste stesse variabili si distribuiscono al loro interno. Il tasso di risposta massimo viene raggiunto dalla Scuola di Scienze Veterinarie (88%) che migliora sensibilmente rispetto al 2008 quando registrava solo un 54,7%. La partecipazione all’indagine si conferma tra i più elevati per la Scuola di Ingegneria Civile ed Architettura (84%; nel 2008 era il 79,2%), mentre continua ad essere contenuto il risultato ottenuto dalle Scuole Politico-Sociali, i cui studenti si rivelano tra quelli meno facilmente coinvolgibili o reperibili; infine chiude la graduatoria la Scuola di Scienze Mediche e Chirurgiche Cliniche con un tasso di risposta del 52,9%. Il basso tasso di risposta conseguito in alcune Scuole e la dimensione piuttosto contenuta della popolazione oggetto di indagine hanno consigliato di presentare i risultati per raggruppamenti di Scuole, anziché per singola Scuola (cfr. nota di Tav B). I raggruppamenti sono stati ottenuti tenendo conto sia del loro orientamento scientifico, accorpando quindi corsi e Scuole di indirizzo simile, sia del principio di non identificabilità dei rispondenti, così come era stato assicurato ai dottorandi al momento del contatto2. Per rispettare l’impegno preso, gli accorpamenti di Scuole che nel seguito vengono utilizzati presentano sempre almeno 30 casi per ciascun raggruppamento. L’unica variabile per la quale viene presentato anche il dettaglio delle singole Scuole è proprio il tasso di risposta. Per quanto riguarda le caratteristiche degli individui, sono risultati meno motivati a rispondere (o più difficilmente contattabili) gli studenti meno brillanti: come nel 2008, l’adesione all’indagine

2 Una cura particolare è stata posta nell’assicurare l’anonimato ai dottorandi coinvolti. Per maggiori dettagli circa la tecnica di indagine e il trattamento dei dati, si veda il documento predisposto dall’ufficio di supporto al Nucleo di valutazione, in Appendice.

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si conferma più ridotta per coloro i quali hanno conseguito la laurea con voti più bassi e per quelli senza borsa (Tav. C). Queste categorie sono quindi sottorappresentate tra i rispondenti. Con le cautele appena segnalate - che bisognerà tenere sempre presente nella lettura di tutto il rapporto - nel seguito vengono proposti i principali risultati dell’indagine.

TAV. A TASSO DI RISPOSTA PER SCUOLA DI DOTTORATO

Scuola di dottorato N.

questionari compilati

Iscritti 1° anno

Tasso di risposta

XXV ciclo

Tasso di risposta

XXIII cicloScienze Veterinarie 15 17 88,2 54,2

Ingegneria Civile ed Architettura 21 25 84,0 79,2 Scienze della Terra e dell’Ambiente 15 19 78,9 73,7 Scienze Chimiche 29 39 74,4 71,0

Scienze Matematiche, Fisiche ed Astronomiche 23 31 74,2 80,0 Scienze e Ingegneria dell’Informazione 40 54 74,1 82,2 Scienze Umanistiche 75 105 71,4 73,7 Scienze Economiche e Statistiche 27 39 69,2 78,8 Scienze Agrarie 33 48 68,8 68,1 Scienze Giuridiche 32 50 64,0 56,9 Ingegneria Industriale 23 36 63,9 75,0 Scienze Biologiche, Biomediche e Biotecnologiche 34 54 63,0 78,0 Scienze Politiche e Sociali 18 29 62,1 66,7 Scienze Mediche e Chirurgiche Cliniche 37 70 52,9 69,0 Totale 422 616 68,5 72,0

TAV. B TASSO DI RISPOSTA PER AGGREGAZIONE DI SCUOLE DI DOTTORATO3

Aggregazione di Scuole di dottorato N.

questionari compilati

Iscritti 1° anno

Tasso di risposta

XXV ciclo

Tasso di risposta XXIII ciclo

A Scienze e Ingegneria dell’Informazione 40 54 74,1 82,2

B Ingegneria Civ. e Arch./Industriale 44 61 72,1 76,9

C Sc. Biologiche e della Terra 49 73 67,1 76,9

D Sc. Matematiche, Fisiche e Chimiche 52 70 74,3 76,3 E Sc. Agrarie/Veterinarie 48 65 73,8 63,4 F Sc. Economiche e Stat./Sc Politiche e Sociali 45 68 66,2 74,1 G Scienze Giuridiche 32 50 64,0 56,9 H Scienze Umanistiche 75 105 71,4 73,7

I Scienze Mediche e Chirurgiche Cliniche 37 70 52,9 69,0

Totale 422 616 68,5 72,0

3 Le aggregazioni di Scuole che d’ora in avanti saranno utilizzate sono le seguenti:

A Scienze ed Ingegneria dell’informazione E Scienze Agrarie B Ingegneria Civile ed Architettura E Scienze Veterinarie B Ingegneria Industriale F Scienze Economiche e Statistiche C Scienze Biologiche Biomediche e Biotecnologiche F Scienze Politiche e Sociali C Scienze della Terra E dell’Ambiente G Scienze Giuridiche D Scienze Chimiche H Scienze Umanistiche D Scienze Matematiche, Fisiche ed Astronomiche I Scienze Mediche e Chirurgiche Cliniche

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Tav. C TASSO DI RISPOSTA PER ALCUNE CARATTERISTICHE DEGLI INTERVISTATI – XXV ciclo

V.A. Comp. Perc.

Totale risponden

ti

Totale iscritti 1°

anno4

Totale rispondent

i

Totale iscritti 1

anno

Tasso di Risposta

XXV ciclo

Tasso di Risposta XXIII ciclo

Voto di laurea

110 e lode 260 353 61,6 57,3 73,7 78,6 110 32 43 7,6 7,0 74,4 83,7 105-109 56 62 13,3 10,1 90,3 84,3 fino a 104 44 72 10,4 11,7 61,1 61,4 Laurea conseguita all’estero 30 - 7,1 - - - n.d.5 - 86 14,0 - - Totale 422 616 100,0 100,0 68,5 72,0

Anno di laurea

20096 194 238 46,0 38,6 81,5 83,1 2008 89 111 21,1 18,0 80,2 75,3 2007 44 55 10,4 8,9 80,0 81,3 prima del 2007 95 126 22,5 20,5 75,4 76,2 n.d. 86 14,0 - - Totale 422 616 100,0 100,0 68,5 72,07

Età fino a 25 57 73 13,5 11,9 78,1 77,8 26 79 111 18,7 18,0 71,2 75,2 27-28 125 179 29,6 29,1 69,8 72,5 29-30 57 90 13,5 14,6 63,3 67,1 oltre 30 104 163 24,6 26,5 63,8 68,4

Totale 422 616 100,0 100,0 68,5 72,0

Univ. di provenienza Univ. Bologna 290 392 68,7 63,6 74,0 78,3 altra univ E.R. 14 17 3,3 2,8 82,4 60,0

Nord 30 51 7,1 8,3 58,8 64,7 Centro 30 32 7,1 5,2 93,8 67,4 Altra univ. italiana Sud/Isole 18 42 4,3 6,8 42,9 63,0

Univ. Straniera 30 1 7,1 0,2 - - n.d. 10 81 2,4 13,1 - - Totale 422 616 100,0 100,0 68,5 72,0

Borsa di Studio Sì 253 316 60,0 51,3 80,1 79,9 No 169 300 40,0 48,7 56,3 60,3 Totale 422 616 100,0 100,0 68,5 72,0

4Datawarehouse di Ateneo – estrazione dati ottobre 2010. 5Informazione non presente nel database di Ateneo. 6 Incluso un dottorando laureatosi nel 2010. 7 Per il contingente intervistato nel 2008 si fa riferimento ai laureati nel: 2007,2006,2005 e prima del 2005.

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2. I RISULTATI DELL’INDAGINE

2.1. L’accesso al dottorato Meno della metà dei dottorandi iscritti al primo anno ha iniziato il corso subito dopo la conclusione del ciclo di studi precedente, solo il 46% di loro dichiara infatti di essersi laureato nel 2009-2010 (Tav. 1.1). Questa percentuale varia però sensibilmente tra un raggruppamento di Scuole e l’altro. Nel raggruppamento di Medicina, ad esempio, la quota di quanti hanno iniziato la nuova formazione subito dopo il conseguimento della laurea è del solo 16,2%, anche in conseguenza della prassi, diffusa in questo ambito disciplinare, di assicurare la borsa di dottorato agli specializzandi, in attesa che questi possano trovare una posizione clinica. La quota di passaggi “immediati” da un ciclo al successivo è più contenuta anche nel caso di Scienze Giuridiche (25%), cioè in quei settori in cui le minori opportunità di lavoro possono far restare i giovani in attesa del concorso per il dottorato anche per più anni. Così come era già emerso attraverso i risultati dell’indagine del 2008, nella Scuola di Ingegneria dell’Informazione, marcatamente più esposta alla concorrenza del mercato esterno, avviene invece l’opposto: i suoi laureati, quando non possono immediatamente iniziare un dottorato, lasciano il mondo accademico per indirizzarsi verso altri sbocchi professionali, la quota di quanti iniziano il percorso a ridosso della laurea sale così al 70%. Un dato particolarmente elevato si registra nell’aggregazione delle Scuole di scienze matematiche, fisiche e chimiche con l’82,7% di studenti che si sono laureati nell’anno solare a ridosso dell’iscrizione al dottorato, probabilmente legato ai bassi numeri di laureati in discipline scientifiche (ormai stabilmente ai loro minimi storici), che rendono meno competitivo per i neo-laureati l’accesso al dottorato. La competizione tra accademia e mondo produttivo incide anche sulla possibilità che hanno le diverse discipline di trattenere gli studenti più bravi. Tra gli iscritti al primo anno del dottorato, oltre la metà dichiara di essersi laureata con 110 e lode. Come è ovvio, i migliori sono più presenti tra le fila dei dottorandi che non tra quelle dei laureati specialistici, tanto che tra i primi la percentuale di coloro che hanno ottenuto la lode è del 61,6%, 20 punti percentuali in più rispetto ai laureati delle specialistiche (41,9% nel 2009) 8. La quota di laureati con il massimo dei voti è particolarmente elevata nelle Scuole di Scienze biologiche e della Terra (69,4%), in quelle di tipo Umanistico (82,7%) e in quelle di tipo Economico-Statistico e Politico-Sociale (66,7%). Negli ultimi due casi, il ruolo più debole giocato dal mercato del lavoro esterno, soprattutto in termini di qualità dell’occupazione, è particolarmente evidente se si considera che la lode - così diffusa tra gli iscritti a questi dottorati - è in realtà appannaggio del solo 47% dei laureati specialistici in ambito umanistico9, mentre rappresentano appena il 33,9% nel complesso dei corsi delle facoltà di Economia, Scienze politiche e Statistica. Nei raggruppamenti delle Ingegnerie la percentuale di laureati con 110 e lode è invece inferiore alla media, un risultato che si sposa bene con la scarsa propensione di questi studenti a rimanere in attesa del bando di dottorato, tanto più se particolarmente bravi. Un’osservazione a parte meritano le Scuole di Matematica, Fisica e Chimica. Qui, la quota di studenti più giovani, o meglio per i quali è intercorso un lasso di tempo più breve tra la laurea

8 Dato estratto dal Datawarehouse di Ateneo al 31.07.2011. Il confronto tra i risultati conseguiti nei due diversi corsi fornisce degli spunti interessanti, ma bisogna tener conto che una buona parte dei dottorandi di Bologna non proviene in realtà da questo stesso Ateneo, non è quindi facile determinare l’effettiva “probabilità” di accedere al dottorato a seconda del voto di laurea e della disciplina di provenienza. 9 Corsi delle facoltà di: Conservazione Dei Beni Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature Straniere, Psicologia, Scienze della Formazione, Scuola Superiore Di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori.

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specialistica e il dottorato, è molto elevata (82,7%), ma al contempo la percentuale di laureati con 110 e lode è piuttosto ridotta. Questa selezione avversa evidenzia uno stato di particolare criticità nel reclutamento delle giovani leve da parte di questa Scuole che, pur favorendo un ingresso rapido dei giovani, non riescono sempre a trattenere i migliori. Ancora con riferimento al percorso formativo precedente, si osserva che il 68,7% dei rispondenti proviene dall’Ateneo di Bologna. Coloro i quali si sono laureati altrove sono quindi circa uno su tre. Vale la pena di segnalare come l’attrattività dell’Ateneo di Bologna, relativamente a questo tipo di corsi sia in aumento rispetto al 2008, quando la percentuale di iscritti proveniente da altro ateneo era di era di 4 punti percentuali più bassa. Il fatto che Bologna sia un centro di attrazione anche per i dottorati di ricerca è un risultato non scontato se si considera che questi giovani che provengono da altre università vanno ad aggiungersi a quelli che, in percentuale già molto elevata, avevano deciso di spostarsi per studiare all’Alma Mater fin dal momento della laurea. Per quanto riguarda i diversi raggruppamenti di scuole, i laureati che hanno cambiato università risultano particolarmente presenti nel raggruppamento Economico-Politico-Sociale dove gli iscritti che non provengono dall’ateneo di Bologna sono circa la metà. Sempre in tema di attrattività si nota un’elevata presenza di studenti stranieri nell’aggregazione delle Scuole di Ingegneria Civile, Industriale e Architettura (15,9% contro una media del 7,1) e nelle Scuole di Agraria e Veterinaria (12,5%). Si tratta comunque di un dato puramente indicativo, considerato il numero assai ridotto di casi coinvolti. La scelta di iniziare il corso di dottorato, oltre che dal curriculum precedente e dalle aspirazioni di ciascuno, dipende anche dall’opera di orientamento svolta dall’Università e in particolare dal relatore di laurea (Tav. 1.2). Il 26,5% (vs. il 32,6% dell’indagine 2008) degli intervistati dichiara che è proprio questa la figura che ha giocato il ruolo più rilevante nell’orientare la loro scelta, ma la quota più elevata di dottorandi (il 44,3%) dichiara che la scelta di conseguire un dottorato è stata una decisione autonoma, soprattutto tra i maschi e tra gli studenti che si sono laureati con il massimo dei voti. Fa da pendant a questo risultato la scarsa influenza che questi giovani adulti riconoscono all’ambiente familiare o degli amici (8,3% )10. Un ruolo non secondario nell’indirizzare verso il dottorato è svolto anche da altre figure del mondo accademico: altri docenti o ricercatori, oltre al relatore, hanno avuto un’influenza mediamente nel 17,8% dei casi. Queste figure sembrano acquistare maggiore rilevanza quando gli studenti sono meno brillanti, cioè quando il loro voto di laurea è più basso o quando non sono riusciti ad ottenere una borsa. Anche il rapporto che lo studente intrattiene con l’università (o con il suo relatore) prima del dottorato può essere messo in relazione con l’inizio del corso. In alcuni casi poi l’inserimento nel dottorato sembra configurarsi come il naturale sbocco di una collaborazione che il laureato ha instaurato in precedenza con l’ateneo (Tav. 1.3). I giovani che hanno svolto attività di ricerca tra la laurea e l’inizio del dottorato sono una quota molto rilevante in tutti i raggruppamenti di Scuole (65,2% in media) con alcune punte tra i neo-iscritti nelle Scuole Mediche (81,1%) e di Ingegneria dell’Informazione (72,5%) e nel raggruppamento delle Scuole di Agraria e Veterinaria (70,8%), dove il coinvolgimento dei 10 A questo riguardo é interessante sottolineare come i risultati emersi dall’indagine sugli studenti iscritti al terzo anno svolta nel 2007 facessero emergere invece un ruolo preminente del relatore nell’orientare la scelta del dottorato (41,6%), mentre la scelta autonoma veniva riportata solo nel 35,2% dei casi. Sembrerebbe che una maggiore distanza dall’evento ed una maggiore maturità facciano emergere con più evidenza il ruolo di orientamento esercitato dal contesto, almeno da quello universitario.

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giovani in attività di ricerca pre-corso è molto comune. Gli iscritti al primo anno che dichiarano di aver collaborato ad attività didattiche prima dell’inizio del dottorato sono invece una quota più ridotta (il 35,5%) con variazioni assai sensibili tra i diversi raggruppamenti di Scuole. In particolare la Scuola di Matematica, Fisica e Chimica, dove la collaborazione alle attività didattiche sembra un’eccezione (15,4%), si stacca nettamente dal raggruppamento di Scienze Economiche, Statistiche e Politico-Sociali dove invece i dottorandi che collaborano alla didattica sono oltre la metà (56%). In generale sono i giovani più deboli dal punto di vista della preparazione quelli cercano di migliorare le proprie chance svolgendo attività di collaborazione con l’ateneo, in vista del dottorato. La necessità di irrobustire il proprio curriculum svolgendo attività didattica riguarda infatti meno gli studenti che si sono laureati con 110 e lode o quanti hanno ottenuto una borsa. L’aver avuto collaborazioni con l’università ha però un effetto limitato ai fini dell’accesso al dottorato, almeno formalmente (Tav. 1.4). Sulla base delle risposte ottenute, risulta che la stragrande maggioranza dei dottorandi alle prove di ammissione ha dovuto superare delle prove scritte nel 69,4% dei casi e delle prove orali nel 86,3%. Il ricorso allo scritto è decisamente meno frequente nel raggruppamento di Scienze Matematiche, Fisiche e Chimiche (40,4%) e in quello di Scienze Economiche e Statistiche e Politico-Sociali, mentre l’orale è distribuito in modo più uniforme. Si tratta comunque, in entrambi i casi, di percentuali più basse di quelle rilevate tramite l’indagine del 2008 dove, la quota di studenti che aveva dichiarato di aver superato in particolare delle prove scritte era superiore di 13 punti percentuali. Ulteriori forme di valutazione sono state utilizzate in modo decisamente meno frequente: la presentazione dei titoli è stata richiesta al 38,6% degli aspiranti dottori, il curriculum è stato fornito solo nel 35,3% dei casi e la presentazione di un progetto di ricerca ha riguardato il 32% dei vincitori. Le procedure per l’ammissione risultano molto diverse nel caso della Scuola Giuridica, dove la totalità dei nuovi iscritti è stata selezionata anche in base ai titoli esibiti (81,3%) e rilevante risulta anche la quota di quanti sono stati giudicati in base al proprio CV e/o al progetto di ricerca presentato (rispettivamente 59,4 e l’87,5%). L’importanza attribuita da questa Scuola all’attività precedentemente svolta e ai risultati conseguiti è certamente da leggere in connessione con la quota marcatamente più elevata di studenti che iniziano il dottorato dopo molti anni dal conseguimento della laurea. Inevitabilmente infatti il tempo (e quindi l’età) gioca a favore della maturazione di questi requisiti, come mostrano i dati di Tav. 1.3. Per ridurre l’effetto negativo che questo tipo di valutazione finisce con l’avere sul reclutamento delle leve più giovani, alcune Università hanno eliminato la valutazione dei titoli limitandola alla tesi. Stando alle risposte degli intervistati, sembrerebbe invece che l’Alma Mater negli ultimi tre anni abbia non abbia ridotto il ricorso a questi criteri; nell’indagine condotta nel 2008 l’incidenza di quanti avevano dichiarato di essere stati selezionati anche in base al curriculum era del 27,1% (contro l’attuale 35,3%) e quella relativa alla presentazione dei titoli del 34,7, contro il 38,6% di oggi.

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TAV. 1.1 SITUAZIONE PERSONALE AL MOMENTO DELL’INGRESSO NEL DOTTORATO – XXV ciclo

Aggregazione di Scuole di dottorato

Ingegn dell’Info

rmaz.

Ing. Civ

Industre Arch.

Biolog. e Sc. della

Terra

Matem Fisica

Chimic

Agrar. Veterin

Econom. Statist. e Politic. Sociali

Sc. Giuridic

he

Sc. Umanist

iche

Sc. Medic

Tot. XXV^ciclo

Tot. XXIII^

ciclo

V.A.

Totale 40 44 49 52 48 45 32 75 37 422 Tot XXIII^ ciclo 37 40 60 58 45 40 33 70 49 432

Voto di laurea 110 e lode 57,5 40,9 69,4 51,9 50,0 66,7 50,0 82,7 70,3 61,6 59,5 110 0,0 9,1 10,2 17,3 0,0 6,7 12,5 5,3 8,1 7,6 9,5 105-109 20,0 20,5 10,2 11,5 10,4 13,3 25,0 5,3 13,5 13,3 16,2 fino a 104 17,5 11,4 8,2 9,6 27,1 4,4 12,5 1,3 8,1 10,4 11,8 Laurea estera 5,0 18,2 2,0 9,6 12,5 8,9 0,0 5,3 0,0 7,1 3,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Anno solare di laurea

Comp. Perc.

2009-2010 70,0 54,5 40,8 82,7 37,5 37,8 25,0 40,0 16,2 46,0 48,8 2008 12,5 22,7 44,9 9,6 22,9 26,7 18,8 16,0 16,2 21,1 16,2 2007 7,5 9,1 6,1 1,9 12,5 8,9 15,6 18,7 10,8 10,4 6,0 prima del 2007 10,0 13,6 8,2 5,8 27,1 26,7 40,6 25,3 56,8 22,5 28,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,011

Età Comp. Perc.

fino a 25 12,5 15,9 12,2 40,4 8,3 13,3 9,4 2,7 8,1 13,5 14,6 26 30,0 22,7 26,5 26,9 18,8 22,2 12,5 8,0 2,7 18,7 24,5 27-28 20,0 29,5 40,8 21,2 29,2 33,3 28,1 37,3 18,9 29,6 22,0 29-30 22,5 13,6 12,2 5,8 14,6 6,7 15,6 18,7 10,8 13,5 11,8 oltre 30 15,0 18,2 8,2 5,8 29,2 24,4 34,4 33,3 59,5 24,6 27,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Univ. di laurea

Bologna 82,5 63,6 69,4 78,8 66,7 51,1 59,4 72,0 70,3 68,7 72,7 - Altre Univ. E.R. 0,0 0,0 6,1 1,9 8,3 8,9 9,4 0,0 5,4 4,0 2,8 -Altre Univ. Italia 12,5 20,5 22,4 9,6 12,5 31,1 31,3 21,3 24,3 20,1 18,3 - Nord 7,5 13,6 6,1 3,8 0,0 11,1 6,3 12,0 10,8 8,1 7,6 - Centro 5,0 4,5 4,1 5,8 8,3 15,6 15,6 4,0 13,5 7,8 6,7 - Sud e Isole 0,0 2,3 12,2 0,0 4,2 4,4 9,4 5,3 0,0 4,3 3,9 Univ. straniera 5,0 15,9 2,0 9,6 12,5 8,9 0,0 6,7 0,0 7,1 6,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Lavoro Stabile 10,0 15,9 28,6 13,5 29,2 24,4 28,1 13,3 64,9 23,7 25,7 - all’Università 5,0 2,3 10,2 9,6 14,6 2,2 6,3 2,7 24,3 8,1 10,0 - altrove 5,0 13,6 18,4 3,8 14,6 22,2 21,9 10,7 40,5 15,6 15,7 Occasionale 15,0 9,1 2,0 1,9 16,7 11,1 34,4 30,7 16,2 15,4 15,3 - all’Università 5,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 6,3 8,0 0,0 2,4 3,5 - altrove 10,0 9,1 2,0 1,9 16,7 11,1 28,1 22,7 16,2 13,0 11,8 Non lavora 75,0 75,0 69,4 84,6 54,2 64,4 37,5 56,0 18,9 60,9 59,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

11 Per il contingente intervistato nel 2008 si fa riferimento ai laureati nel: 2007,2006,2005, prima del 2005.

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TAV. 1.2 RUOLO PRINCIPALE NELLA SCELTA DEL CORSO DI DOTTORATO

– XXV ciclo

Relatore di laurea

Altro docente

Famiglia/ studenti /amici

Scelta autonoma

Altro12 TotaleTotaleV.A.

V.A. Totale 112 75 35 187 13 422 Totale XXIII^ ciclo 141 76 26 182 7 432

Aggregazione di Scuole di dottorato Comp. Perc

Ingegn. dell’Informazione 40,0 20,0 15,0 25,0 0,0 100,0 40 Ing. Civile Industriale e Arch. 47,7 11,4 11,4 27,3 2,3 100,0 44 Biolog. e Sc. della Terra 20,4 26,5 4,1 44,9 4,1 100,0 49 Matemat. Fisica e Chimica 11,5 9,6 9,6 67,3 1,9 100,0 52 Agraria e Veterinaria 8,3 16,7 8,3 64,6 2,1 100,0 48 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 22,2 20,0 6,7 42,2 8,9 100,0 45 Sc. Giuridiche 25,0 21,9 12,5 34,4 6,3 100,0 32 Sc. Umanistiche 29,3 9,3 5,3 53,3 2,7 100,0 75 Sc. Mediche 40,5 35,1 5,4 18,9 0,0 100,0 37 Totale 26,5 17,8 8,3 44,3 3,1 100,0 422

Voto di laurea 110 e lode 29,6 17,7 6,5 44,2 1,9 100,0 260 110 21,9 28,1 15,6 34,4 0,0 100,0 32 105-109 35,7 7,1 7,1 46,4 3,6 100,0 56 Fino a 104 11,4 29,5 11,4 43,2 4,5 100,0 44 Laurea conseguita all’estero 10,0 10,0 13,3 53,3 13,3 100,0 30 Totale 26,5 17,8 8,3 44,3 3,1 100,0 422

Borsa di studio Si 26,5 16,6 8,3 45,1 3,6 100,0 253 No 26,6 19,6 8,3 43,2 2,4 100,0 169 Totale 26,5 19,2 8,3 44,3 3,1 100,0 422

Totale XXIII^ ciclo 32,6 17,6 6,0 42,1 1,6 100,0 432

12 Include Università straniere

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TAV. 1.3 SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI RICERCA E DI DIDATTICA DOPO LA LAUREA E PRIMA DEL DOTTORATO– XXV ciclo

Attività di ricerca Collaborazione alla

didattica

SI NO Totale SI NO Totale

V.A.

275 147 422 150 272 422

Aggregazione di scuole di dottorato Totale (V.A.)

comp. Perc. Ingegn. dell’Informazione 40 72,5 27,5 100,0 22,5 77,5 100,0

Ing. Civile Industriale e Arch. 44 56,8 43,2 100,0 40,9 59,1 100,0

Biolog. e Sc. della Terra 49 61,2 38,8 100,0 20,4 79,6 100,0 Matemat. Fisica e Chimica 52 67,3 32,7 100,0 15,4 84,6 100,0

Agraria e Veterinaria 48 70,8 29,2 100,0 43,8 56,3 100,0 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 45 57,8 42,2 100,0 40,0 60,0 100,0

Sc. Giuridiche 32 62,5 37,5 100,0 56,3 43,8 100,0 Sc. Umanistiche 75 61,3 38,7 100,0 45,3 54,7 100,0

Sc. Mediche 37 81,1 18,9 100,0 37,8 62,2 100,0

Totale 422 65,2 34,8 100,0 35,5 64,5 100,0 Voto di laurea

110 e lode 260 61,5 38,5 100,0 31,9 68,1 100,0 110 32 68,8 31,3 100,0 43,8 56,3 100,0

105-109 56 62,5 37,5 100,0 35,7 64,3 100,0 Fino a 104 44 75,0 25,0 100,0 34,1 65,9 100,0

Laurea conseguita all’estero 30 83,3 16,7 100,0 60,0 40,0 100,0

Totale 422 65,2 34,8 100,0 35,5 64,5 100,0

Borsa di studio Si 253 62,5 37,5 100,0 29,6 70,4 100,0

No 169 69,2 30,8 100,0 44,4 55,6 100,0

Totale 422 65,2 34,8 100,0 35,5 64,5 100,0

Età fino a 25 57 49,1 50,9 100,0 17,5 82,5 100,0 26 79 65,8 34,2 100,0 31,6 68,4 100,0 27-28 125 58,4 41,6 100,0 25,6 74,4 100,0 29-30 57 80,7 19,3 100,0 47,4 52,6 100,0 oltre 30 104 73,1 26,9 100,0 53,8 46,2 100,0 Totale 422 65,2 34,8 100,0 35,5 64,5 100,0

Totale XXIII^ ciclo 432 65,3 34,7 100,0 37,5 62,5 100,0

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TAV. 1.4 CRITERI PER L’AMMISSIONE AL DOTTORATO– XXV ciclo *

Aggregazioni di scuole di dottorato Prova scritta

Prova orale

Titoli CV Progetto

di ricerca

V.A. Totale 293 364 163 149 135 Totale XXIII^ ciclo 358 405 150 117 111 Per 100 rispondenti Ingegn. dell’Informazione 95,0 95,0 17,5 20,0 17,5 Ing. Civile Industriale e Arch. 75,0 81,8 27,3 31,8 22,7 Biolog. e Sc. della Terra 61,2 93,9 46,9 36,7 30,6 Matemat. Fisica e Chimica 40,4 86,5 51,9 30,8 7,7 Agraria e Veterinaria 79,2 83,3 22,9 25,0 8,3 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 51,1 64,4 33,3 42,2 35,6 Sc. Giuridiche 100,0 100,0 81,3 59,4 87,5 Sc. Umanistiche 54,7 85,3 41,3 44,0 56,0 Sc. Mediche 100,0 91,9 29,7 27,0 24,3 Totale 69,4 86,3 38,6 35,3 32,0 Totale XXIII ciclo 82,9 93,8 34,7 27,1 25,7

* Ogni dottorando ha potuto fornire più risposte. Il totale delle risposte supera quindi i 422 rispondenti

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2.2. L’organizzazione delle attività L’organizzazione delle attività formative e la loro distribuzione nei tre anni del dottorato differisce molto da Scuola a Scuola, l’impostazione all’interno di ciascuna si piega infatti alle esigenze e agli obiettivi delle specifiche discipline, trovando modalità di erogazione che possono variare anche all’interno dei singoli corsi. Dalle informazioni raccolte, risulta che in linea di massima le attività formative del primo anno sono state pianificate e che il calendario che ne è seguito è stato rispettato nel 73,1 % dei casi (Tav. 2.1). Si tratta di un risultato positivo, seppure bisogna evidenziare che esiste una quota non trascurabile (più di un neoiscritto su quattro) che dichiara che le attività formative non si sono sempre svolte secondo quanto pianificato o non sono state pianificate affatto. Questa situazione, nel complesso per altro in leggero aumento rispetto al 2008, è denunciata in particolare dagli iscritti del raggruppamento di Scienze Agrarie e Veterinarie (44,7%) e da quelli di Scienze Mediche, mentre riguarda assai poco i corsi della Scuola di Ingegneria dell’informazione, quelli del raggruppamento di Matematica, Fisica e Chimica e quelli di Scienze Giuridiche. Per quanto attiene alla tipologia di corsi (Tav. 2.2), si sottolinea con soddisfazione come gli iscritti al primo anno abbiano potuto - quasi tutti (85,3%) – frequentare corsi o seminari organizzati ad hoc. Il 62,6% ha anche seguito altri tipi di attività formative non specificatamente finalizzate a questo percorso. Di nuovo, si registrano delle particolarità nei singoli raggruppamenti di Scuole. A conferma della minore strutturazione dell’offerta formativa nel raggruppamento Medico, si nota che i suoi studenti frequentano decisamente meno spesso attività ad hoc (43,2%) e più spesso invece corsi non immediatamente finalizzati ai dottorati (73%). La larghissima maggioranza dottorandi che ha potuto frequentare iniziative appositamente progettate per il dottorato è il risultato della crescente diffusione che in questi ultimi anni ha avuto in Ateneo una didattica specifica per questa formazione. Nell’indagine del 2008 tale percentuale era grossomodo analoga (86,9 vs l’attuale 85,3). L’organizzazione è quindi in rapidissima trasformazione, seppure il cammino non è stato ancora completato. Il diverso grado di strutturazione delle attività formative si riflette anche sulla regolarità con cui queste vengono frequentate (Tav. 2.3). La percentuale di quanti vi hanno preso parte in modo “abituale” è elevata (66,1%), ma esiste pur sempre circa un terzo di studenti che dichiara di avervi partecipato saltuariamente (28,2%) o di non avervi partecipato affatto (5,7%). La percentuale di quanti hanno frequentato in modo più assiduo i diversi tipi di formazione è sensibilmente più alta per le Scuole i cui corsi sono stati pianificati meglio: ancora una volta si distingue in positivo il raggruppamento di Matematica, Fisica e Chimica. I corsi del raggruppamento Medico risultano invece avere la quota più elevata di studenti meno assidui: più della metà dei dottorandi (57%) afferma di non aver frequentato i corsi con continuità. L’intensità con cui gli iscritti prendono parte alle attività formative risente anche delle caratteristiche individuali dei dottorandi e del tempo che questi possono dedicarvi. La partecipazione degli iscritti al primo anno alle diverse attività è più costante tra coloro che non lavorano e tra quanti hanno ottenuto una borsa. La frequenza risulta inoltre più assidua tra quanti hanno conseguito la laurea con voti meno alti. Per quanto riguarda il tipo di docenza coinvolto in questa formazione (Tav. 2.4), si rileva come

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l’Ateneo non faccia esclusivo conto sul proprio personale, anzi il ricorso a risorse esterne sembra piuttosto diffuso: il 45,5% dei rispondenti dichiara di avere avuto, per almeno una volta, come professore un docente di altri atenei italiani e il 39,6% riferisce di esperti o ricercatori provenienti da Enti di ricerca. Con riferimento alla sempre crescente attenzione riservata al tema dell’internazionalizzazione dei dottorati, è importante segnalare che, confermando il quadro già rilevato nella precedente indagine, più di un terzo degli iscritti al primo anno, in almeno un’occasione formativa, si è trovato di fronte a docenti provenienti dall’estero (37%), seppure non necessariamente stranieri. Si tratta senz’altro di un aspetto positivo che contribuisce ad accrescere la visione e le opportunità di scambio scientifico offerte agli studenti. Per quanto riguarda le altre sedi italiane, i raggruppamenti di corsi che coinvolgono più spesso docenti provenienti da altre università del nostro Paese sono - con modalità diverse - quelli della Scuola Giuridica e quelli delle Ingegnerie. La Scuola Giuridica si segnala in particolare per una capacità di interscambio sensibilmente sopra la media sia per quanto riguarda la percentuale di quanti hanno partecipato ad attività formative tenute da docenti di altre università italiane (75% contro il 45,5% della media) sia per quanto riguarda i docenti provenienti da sedi estere. Da quest’ultimo punto di vista anche i raggruppamenti di Scienze Umanistiche e di Scienze Economiche, Statistiche e Politico-Sociali risultano un’eccezione positiva, con una quota di studenti che si è trovato in contatto con professori stranieri tra il 57 e il 53%. Un ultimo elemento di rilievo relativo alla qualità della organizzazione delle attività formative è costituito dalle verifiche di fine anno (Tav. 2.5). I dottorandi intervistati dichiarano che queste si basano raramente sui soli risultati dell’attività formativa (9,2% dei casi), ma tengono più spesso conto di risultati di ricerca (37,2%) o una combinazione di entrambi gli aspetti (39,1%). Come era lecito attendersi, la sola didattica è utilizzata più spesso nei raggruppamenti di Scuole in cui questa è risultata meglio strutturata. L’esclusiva attività di ricerca è invece il criterio di verifica cui ricorrono più spesso i corsi del raggruppamento delle Scienze Biologiche e della Terra (57,1 contro una media del 37,2%) e delle Scienze Mediche (56,8%). Non bisogna comunque trascurare il fatto che il 14% dei neoiscritti dichiara che nel proprio corso non è prevista alcuna verifica, si tratta di aspetto piuttosto preoccupante (soprattutto per i raggruppamenti di Ingegneria dell’Informazione e Agraria e Veterinaria), tanto più se si considera l’ampio consenso che esiste circa l’opportunità di questo momento di valutazione. Anche in questo caso va comunque considerato che esiste un margine di soggettività nelle risposte. L’utilizzo di forme di verifica più o meno tradizionali può infatti indurre i rispondenti a non riportare l’evento, soprattutto quando questo non si presenti con il grado di formalità atteso.

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TAV. 2.1 RISPETTO DEL CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE

– XXV ciclo

Aggregazioni di scuole di dottorato è stato

rispettato

è stato rispettato

parzialmente

non è stato rispettato/non è stato fornito

Totale (a)

V.A. Totale 291 72 35 398 Totale XXIII ciclo 317 58 36 411 Comp. perc. Ingegn. dell’Informazione 89,7 5,1 5,1 100,0 Ing. Civile Industriale e Arch. 66,7 21,4 11,9 100,0 Biolog. e Sc. della Terra 66,0 14,9 19,1 100,0 Matemat. Fisica e Chimica 86,3 11,8 2,0 100,0 Agraria e Veterinaria 55,3 36,2 8,5 100,0 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 69,0 16,7 14,3 100,0 Sc. Giuridiche 84,4 12,5 3,1 100,0 Sc. Umanistiche 76,8 18,8 4,3 100,0 Sc. Mediche 62,1 24,1 13,8 100,0 Totale 73,1 18,1 8,8 100,0 Totale XXIII ciclo 77,1 14,1 8,8 100,0 (a) Il quesito è stato posto esclusivamente a coloro i quali avevano precedentemente dichiarato di aver frequentato almeno saltuariamente delle attività formative

TAV. 2.2 FREQUENZA PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ FORMATIVA– XXV ciclo

Aggregazioni di scuole di dottoratoCorsi, seminari o

laboratori organizzati per i dottorandi

Altri corsi, seminari o laboratori non organ. per

i dottorandi V.A Totale 360 264

Per 100 rispondenti Ingegn. dell’Informazione 87,5 65,0 Ing. Civile, Industriale e Arch. 77,3 63,6 Biolog. e Sc. della Terra 93,9 63,3 Matemat. Fisica e Chimica 96,2 51,9 Agraria e Veterinaria 91,7 62,5 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Soc. 84,4 66,7 Sc. Giuridiche 100,0 65,6 Sc. Umanistiche 86,7 58,7 Sc. Mediche 43,2 73,0 Totale 85,3 62,6 Totale XXIII ciclo 86,9 67,2

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TAV. 2.3 INTENSITA’ DELLA FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE – XXV ciclo

Abituale Saltuaria Mai /quasi

mai Totale

V.A. 279 119 24 42213

Aggregazioni di scuole di dottorato Totale (V.A.)

Comp. perc.

Ingegn. dell’Informazione 40 65,0 32,5 2,5 100,0

Ing. Civile, Industriale e Arch. 44 59,1 36,4 4,5 100,0 Biolog. e Sc. della Terra 49 61,2 34,7 4,1 100,0

Matemat. Fisica e Chimica 52 76,9 21,2 1,9 100,0 Agraria e Veterinaria 48 70,8 27,1 2,1 100,0

Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 45 80,0 13,3 6,7 100,0 Sc. Giuridiche 32 71,9 28,1 0,0 100,0

Sc. Umanistiche 75 64,0 28,0 8,0 100,0 Sc. Mediche 37 43,2 35,1 21,6 100,0

Totale 40 66,1 28,2 5,7 100,0

Voto di laurea 110 e lode 260 64,6 28,5 6,9 100,0

110 32 65,6 25,0 9,4 100,0

105-109 56 64,3 32,1 3,6 100,0 Fino a 104 44 72,7 27,3 0,0 100,0

Laurea conseguita all’estero 30 73,3 23,3 3,3 100,0

Borsa di studio Sì 253 69,6 26,1 4,3 100,0 No 169 60,9 31,4 7,7 100,0

Condizione lavorativa Lavora stabilmente 100 62,0 27,0 11,0 100,0

Lavora occasionalmente 65 53,8 38,5 7,7 100,0 Non lavora 257 70,8 26,1 3,1 100,0

Età fino a 25 57 68,4 28,1 3,5 100,0 26 79 72,2 24,1 3,8 100,0 27-28 125 61,6 32,8 5,6 100,0

29-30 57 70,2 26,3 3,5 100,0 oltre 30 104 63,5 26,9 9,6 100,0

Totale XXIII ciclo

422

65,3

29,9

4,9

100,0

13 Nel Totale sono inclusi 24 dottorandi che non hanno mai frequentato attività formative, soggetti esclusi dalle tavole precedenti.

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TAV. 2.4 TIPO DI DOCENZA– Dottorati XXV ciclo

Aggregazioni di scuole di dottorato Docenti

dell'università di Bologna

Docenti di altre sedi italiane

Docenti di sedi estere

Ricercatori enti di ricerca e altri esperti

V.A. Totale 369 192 156 167

Per 100 rispondenti Ingegn. dell’Informazione 92,5 67,5 35,0 52,5 Ing. Civile, Industriale e Arch. 90,9 36,4 27,3 27,3 Biolog. e Sc. della Terra 83,7 42,9 36,7 71,4 Matemat. Fisica e Chimica 96,2 21,2 19,2 32,7 Agraria e Veterinaria 87,5 20,8 16,7 35,4 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 88,9 51,1 53,3 26,7 Sc. Giuridiche 100,0 75,0 56,3 75,0 Sc. Umanistiche 84,0 58,7 57,3 25,3 Sc. Mediche 64,9 43,2 24,3 27,0 Totale 87,4 45,5 37,0 39,6

Totale XXIII ciclo 92,9 51,3 37,5 42,1

TAV. 2.5 FORME DI VERIFICA ALLA FINE DELL’ANNO_ Dottorati XXV ciclo

Sulla base dei risultati: Aggregazioni di Scuole di dottorato dell'attività

di ricerca delle attività

formative di entrambe

Non c'è stata

verifica Totale

V.A. Totale 157 39 165 61 422

Comp. Perc. Ingegn. dell’Informazione 22,5 10,0 42,5 25,0 100,0 Ing. Civile, Industriale e Arch. 45,5 11,4 38,6 4,5 100,0 Biolog. e Sc. della Terra 57,1 0,0 34,7 8,2 100,0 Matemat. Fisica e Chimica 36,5 11,5 36,5 15,4 100,0 Agraria e Veterinaria 27,1 6,3 45,8 20,8 100,0 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 13,3 24,4 44,4 17,8 100,0 Sc. Giuridiche 31,3 3,1 59,4 6,3 100,0 Sc. Umanistiche 41,3 8,0 34,7 16,0 100,0 Sc. Mediche 56,8 8,1 21,6 13,5 100,0 Totale 37,2 9,2 39,1 14,5 100,0 Totale XXIII ciclo 34,3 7,6 41,0 17,1 100,0

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2.3. La valutazione delle attività formative Le modalità, tutto sommato soddisfacenti, di erogazione dei corsi si riverberano sui giudizi che i dottorandi esprimono riguardo alle attività formative, sotto diversi punti di vista. La valutazione che viene data del carico di lavoro richiesto dalle attività didattiche è complessivamente incoraggiante (Tav. 3.1): oltre due iscritti su tre lo considerano “adeguato”. Il raggruppamento che si caratterizza per il giudizio più positivo al riguardo è quello dell’Ingegneria Civile, Industriale e Architettura. Avrebbero invece desiderato fare di più i dottorandi del raggruppamento Agrario-Veterinario (con un 19% che considera l’impegno didattico insufficiente). I più critici, per motivi opposti, sono invece gli iscritti delle Scuole di Matematica, Fisica e Chimica, in cui un quarto degli studenti considera “pesante” o “molto pesante” il carico di lavoro richiesto per la formazione. Complessivamente quasi un terzo di studenti, per ragioni diverse, esprime delle riserve: il 15,8% vede l’impegno richiesto come eccessivo e tale da andare a detrimento della attività di ricerca, al contrario un altro 15% ritiene il carico di lavoro insufficiente, con attività scarse o frammentate o addirittura una perdita di tempo. Coerentemente con queste prime valutazioni, il grado di soddisfazione che gli iscritti al primo anno esprimono su vari aspetti dell’attività formativa è più che sufficiente (Tav. 3.2). In una scala da 1 a 10 il giudizio medio - e grossomodo omogeneo tra le diverse Scuole – supera la sufficienza tanto per i corsi ad hoc (6,5) e raggiunge il 7,1 per quelli non specificatamente pensati per i dottorati. Ancora una volta la Scuola di Giurisprudenza si distingue con votazioni che vanno dal 7 per i corsi ad hoc al 7,5 per le iniziative didattiche non specificatamente organizzate per i dottorandi, seguita dalle Scuole di Ingegneria dell’Informazione e di Economia, Statistica e Scienze Politico-Sociali. Entrando più nel dettaglio, si nota che queste valutazioni costituiscono una media tra giudizi diversi a seconda dell’ambito indagato. L’aspetto giudicato di maggiore debolezza è l’utilità dei corsi ai fini della ricerca, qui l’indice di gradimento si attesta al 6,5, e nel caso del raggruppamento di Biologia e Scienze della Terra non raggiunge la sufficienza. Un buon apprezzamento va invece alla qualità dei docenti (7,2 in media) e al grado di approfondimento delle attività formative, che nel complesso raggiunge il punteggio di 7,8 ,con una votazione superiore all’8 nelle Scuole sopra menzionate. Si nota, per altro, come il giudizio su quest’ultimo aspetto sia più positivo rispetto a tre anni fa (6,6 in media nel 2008), a conferma di un miglioramento progressivo a livello di Ateneo della qualità di questa offerta formativa. In sintesi, la professionalità del corpo docente non è messa in discussione, così come il livello dei corsi, sui giudizi cauti espressi dagli studenti sembrano pesare prevalentemente problemi organizzativi che a volte impediscono di fare fruttare appieno il patrimonio culturale e scientifico di cui l’Ateneo dispone. Va segnalato (Tav. 3.3) come la soddisfazione complessiva muti assai poco al variare delle caratteristiche curriculari dei dottorandi. Né il voto di laurea, infatti, né l’aver o meno conseguito una borsa di studio influiscono significativamente sull’indice di soddisfazione che, per quanto non troppo lusinghiero, sembra configurarsi come un aspetto condiviso e trasversale, derivante più da caratteristiche organizzative generali dei dottorati che dalle specifiche inclinazioni dei singoli intervistati (solo gli studenti con un’età superiore ai 30 anni e quelli con un lavoro stabile al di fuori dell’università si esprimono in modo più positivo). Da una parte si riconferma quindi l’opportunità delle iniziative in corso nell’Ateneo, ispirate ad un sempre maggiore arricchimento e strutturazione delle proposte formative e ad una maggiore

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offerta di corsi appositi; dall’altra, i risultati indicano ai docenti la necessità di un impegno mirato nell’organizzazione e progettazione dei corsi per quella che è la parte più alta e promettente del compito accademico.

TAV. 3.1 CARICO DI LAVORO RICHIESTO DALLE ATTIVITA’ FORMATIVE

_ Dottorati XXV ciclo

Aggregazioni di Scuole Totale14

(V.A.) Pesante/molto

pesante Adeguato Insufficiente

Perdita di tempo

Totale

V.A. Totale 63 275 38 22 398

Comp. Perc. Ingegn. dell’Informazione 39 17,9 66,7 5,1 10,3 100,0 Ing. Civile, Industriale e Arch. 42 11,9 83,3 0,0 4,8 100,0 Biolog. e Sc. della Terra 47 6,4 72,3 17,0 4,3 100,0 Matemat. Fisica e Chimica 51 25,5 62,7 2,0 9,8 100,0 Agraria e Veterinaria 47 8,5 70,2 19,1 2,1 100,0 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 42 33,3 54,8 7,1 4,8 100,0 Sc. Giuridiche 32 12,5 71,9 12,5 3,1 100,0 Sc. Umanistiche 69 13,0 69,6 11,6 5,8 100,0 Sc. Mediche 29 13,8 72,4 10,3 3,4 100,0 Totale 398 15,8 69,1 9,5 5,5 100,0

Totale XXIII ciclo 411 10,9 67,9 13,6 7,5 100,0

TAV. 3.2 GIUDIZIO SU ALCUNE CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITA’

FORMATIVE_ Dottorati XXV ciclo

Ingegn

dell’Informaz.

Ing. Civ Industr. e Arch.

Biolog. Sc. della

Terra

MatemFisica

Chimic

Agrar. Veterin

Econom. Statist. Politic-Social.

Sc. Giuri diche

Sc. Uman

Sc. Mediche

Totale XXV ciclo

Totale XXIII ciclo

Punteggio medio (min 1 max 10) Soddisfazione per:

-Corsi ad hoc(a) 7,0 6,6 6,1 6,5 5,8 7,1 7,0 6,7 6,2 6,5 6,5

-Corsi non ad hoc 7,3 7,1 6,8 7,4 6,7 7,1 7,5 7,1 7,5 7,1 6,8

Soddisfazione per: -Livello di approfond. 8,1 7,7 7,7 7,7 7,4 8,3 8,4 7,9 7,5 7,8 6,6 -Qualità docenti 7,6 7,3 7,0 7,0 6,5 7,4 7,9 7,4 7,6 7,2 7,6 -Utilità per ricerca 6,9 6,7 5,6 6,1 6,0 7,3 7,0 6,2 7,3 6,5 6,2 (a) Si fa riferimento a corsi, seminari e laboratori specificatamente organizzati per i dottorati

14 Sono stati esclusi coloro che hanno dichiarato di aver frequentato “mai o quasi mai”le attività formative previste

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TAV. 3.3 GRADO DI SODDISFAZIONE SUI CORSI AD HOC E CARATTERISTICHE

DEI DOTTORANDI_ XXV ciclo

Punteggio medio (min 1 max 10)

Voto di laurea XXV ciclo

XXIII ciclo Condizione lavorativa

XXV ciclo

XXIII ciclo Età

XXV ciclo

XXIII ciclo

110 e lode 6,5 6,5 Lavora stabilmente 6,9 6,5 fino a 25 6,4 6,5 110 6,3 6,5 -Presso l’università 6,0 6,7 26 6,6 6,3 105-109 6,7 6,3 -Altrove 7,5 6,4 27-28 6,1 6,7 Fino a 104 6,6 6,9 Lavora occasionalmente 6,3 6,3 29-30 6,2 6,5 Laurea estera 6,7 7,0 -Presso l’università 6,9 7,1 oltre 30 7,3 6,6 Borsa di studio -Altrove 6,5 6,1 Sì 6,5 6,4 Non lavora 6,5 6,6 No 6,6 6,7

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2.4. Attività di ricerca e altre Attività Al pari di quanto emerso a proposito della formazione, anche la ricerca restituisce un quadro variegato dei diversi raggruppamenti di Scuole, ma anche in questo caso si tratta di valutazioni tutto sommato positive. Quasi tutti i dottorandi iscritti al primo anno di corso stanno già svolgendo attività di ricerca (91,9%). Questa attività non confluisce ancora nella stesura della tesi che risulta essere stata iniziata solo dal 48% degli studenti del primo anno (Tav. 4.1). Si tratta di dati medi, i raggruppamenti si organizzano infatti in modo diverso, in particolare per quanto riguarda il lavoro di tesi che, al primo anno, è già stato avviato dal 65,6% dei neoiscritti della Scuola Giuridica , ma solo dal 20% di quelli di Ingegneria dell’Informazione. In alcuni dei raggruppamenti in cui è più marcata l’incidenza dei dottorandi “tardivi” gli studenti iniziano più spesso la tesi fin dal primo anno, probabilmente proseguendo un percorso intrapreso prima ancora di iniziare il dottorato stesso (Scienze Giuridiche e Scienze Umanistiche), in altri casi si tratta invece in modo più evidente di una scelta organizzativa propria delle Scuole (Scienze Biologiche e della Terra). Il giudizio espresso dai neo-iscritti per l’attività di ricerca è migliore rispetto a quello relativo alla didattica. L’indice di gradimento nei diversi raggruppamenti di Scuole si attesta intorno al 7,0 (anche in questo caso in miglioramento rispetto al 6,6 del 2008) ed è grossomodo omogeneo nelle diverse Scuole, tranne per il picco di 7,7 del raggruppamento Scienze Matematiche, Fisiche e Chimiche. In sostanza il grado di soddisfazione per le attività formative e di ricerca espresso dagli studenti sembra un tratto distintivo dell’Ateneo piuttosto che dei singoli raggruppamenti. I giudizi inoltre si confermano stabili anche al variare di alcune caratteristiche personali degli iscritti (Tav. 4.2), così come avveniva già per la formazione. Per tentare di qualificare meglio il contenuto dell’attività di ricerca svolta dai neo-dottorandi sono state anche raccolte informazioni sulla loro attività scientifica che, come prevedibile, è risultata molto differenziata per intensità e tipologia, tra le diverse aree. Facendo riferimento ai prodotti di ricerca ottenuti nel corso del primo anno (Tav. 4.4), risulta che i giovani che hanno già realizzato almeno una pubblicazione (articolo, brevetto, volume, etc.) sono circa la metà degli intervistati, ben il doppio rispetto alla quota rilevata due anni fa sul contingente del XXIII ciclo. Questo valore è stato ottenuto escludendo dal computo alcuni prodotti, in genere di minore qualità scientifica15, quando invece si volesse allargare il concetto fino ad includere pubblicazioni interne, etc., la quota dei neo-dottorandi “attivi” salirebbe addirittura a circa l’ 80%. Utilizzando l’accezione più ristretta, i raggruppamenti di Scuole in cui la produzione scientifica necessita di più tempo risultano essere quello Economico, Statistico e Politico-Sociale (in cui solo il 26,7% degli studenti ha completato nell’anno almeno una pubblicazione scientifica) e quello delle Scienze Biologiche e della Terra (34,7%); al contrario in cima alla classifica si trovano in linea di massima quelle Scuole in cui intercorrono più anni tra il conseguimento della laurea e l’iscrizione al dottorato: Scienze Mediche e Scienze Giuridiche. Costituiscono in questo senso un’eccezione le Ingegnerie che, pur reclutando studenti molto giovani, presentano anche quote assai elevate di studenti con almeno un pubblicazione. La “produttività” scientifica comunque non è solo l’esito della qualità e dell’impegno dei singoli o delle Scuole di appartenenza, ma è anche il risultato delle modalità con le quali si sviluppa la

15 Questo secondo conteggio esclude: manoscritti presentati a convegni, articoli in corso di valutazione, pubblicazioni interne, recensioni su riviste, volume per uso esclusivamente didattico, cura di atti e convegni.

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ricerca nei vari settori e del tipo di comunicazione scientifica privilegiato da ciascuna. Articoli, volumi o brevetti hanno infatti tempi diversi di messa a punto e di rilascio, inoltre in alcuni campi sono più diffuse le pubblicazioni a nome singolo (le Scuole Giuridiche ad esempio e - in parte - quelle Umanistiche), mentre in altre prevalgono quelle a nomi multipli (ad es. in quelle Matematiche, Fisiche e Chimiche), dove firmare un prodotto potrebbe risultare più comune. In media il tipo di diffusione in cui trova più spesso sbocco l’attività scientifica dei dottorandi del primo anno sono gli articoli pubblicati su atti (circa il 40% del totale) e, in seconda battuta, gli articoli a nomi multipli su riviste internazionali (19%). Tale quadro non si è modificato rispetto a quanto rilevato nel 2008. Per quanto riguarda il primo risultato, si deve segnalare che questo è legato al tipo di partecipazione ai convegni caratteristico delle diverse aree (Tav. 4.3). Il convegno è una modalità di scambio scientifico in genere largamente diffusa: solo il 7% dei dottori iscritti al primo anno non vi ha mai preso parte, 48,1% è intervenuto in qualità semplice uditore , mentre il 44,5% ha partecipato come autore. Gli studenti più attivi da questa punto di vista sono quelli della Scuola di Ingegneria dell’Informazione e quelli del raggruppamento Medico, entrambi con un tasso di partecipazione come autori superiore al 60%. La diversa propensione a partecipare ai convegni ha ovviamente un effetto sull’incidenza delle pubblicazioni sugli atti, le percentuali più alte si registrano infatti nella Scuola di Ingegneria dell’Informazione. Tornando agli articoli multipli su riviste internazionali, si nota come questo tipo di canale sia utilizzato in particolare dalle Scuole del raggruppamento Matematico, Fisico e Chimico dove ben il 42,1% dei dottorandi firma con altri colleghi e da quello Medico e delle scienze Biologiche e della Terra; al contrario questa stessa attività risulta non è presente nella Scuola Giuridica, dove la tradizione della produzione scientifica si presenta assai diversa. Qui, come si notava più sopra, è la quota degli articoli a nome singolo e su rivista nazionale a superare sensibilmente la media: si tratta del 47,4% a fronte di un valore medio del solo 8,6%. Oltre alle attività formative e di ricerca istituzionalmente previste, alcuni neo-dottorandi prendono parte ad altri aspetti della vita dell’Ateneo. Circa la metà degli studenti del primo anno afferma di aver svolto una qualche attività didattica, seppure solo il 17,5% dichiara di averla svolta spesso (Tav. 4.6). Si tratta comprensibilmente di un coinvolgimento di gran lunga più modesto rispetto a quello emerso dall’indagine relativa agli studenti del terzo anno, che evidenziava invece come la partecipazione alla didattica da parte dei giovani ormai più avanti nel percorso entrasse anch’essa di fatto a far parte della loro formazione, arrivando a coinvolgere, con diversa intensità, ben il 74% di loro. Le differenza tra i diversi raggruppamenti disciplinari sono notevoli sia in ragione della specifica tradizione didattica delle Scuole sia in ragione del diverso carico formativo di cui sono gravati i docenti nelle facoltà. In particolare, la frazione di quanti hanno collaborato spesso ad attività didattiche sale al 40,9% per i corsi del raggruppamento di Ingegneria Civile, Industriale e Architettura, e al 31,3% per quello delle Scienze Giuridiche, mentre ha il valore di una mera testimonianza (5,8%) per i dottorandi iscritti ai corsi delle Scuole di Matematica, Fisica e Chimica. Con un quadro che rimane immutato rispetto all’indagine del 2008. L’andamento è in parte coerente con quello del rapporto studenti per docente: più alto nella facoltà di Giurisprudenza, più contenuto in quella di Matematica e Fisica. La collaborazione didattica offerta da questi studenti è solo in piccola parte istituzionalizzata; unicamente il 30% di loro viene retribuito (sempre nel 14,9% dei casi, non sempre nel 14,9) anche perché, si ricorda, la frequenza con cui questa attività viene svolta è piuttosto blanda. Come era prevedibile, le attività didattiche in cui sono coinvolti i neo-dottorandi, piuttosto che in lezioni frontali in aula, consistono prevalentemente in un supporto a studenti o professori. L’attività più diffusa è quella di tutoring per tesisti e laureati (la svolge il 25,8% dei dottorandi

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che ha partecipato alla didattica), seguita dalla sorveglianza durante gli scritti (19,7%); il dato relativo al tutoring è trainato soprattutto dalle Scuole di Ingegneria nelle quale, tra i dottorandi impegnati nella didattica, la frazione di quelli coinvolti in questa attività è il 40%. Esiste però una quota di studenti (10%) che, malgrado la scarsa esperienza fin qui maturata, dichiara di aver sostituito almeno una volta il docente in aula per le lezioni e un 17,5% che dichiara di aver partecipato a degli esami orali. E’ importante sottolineare che la stragrande maggioranza dei dottorandi che hanno partecipato ad attività didattiche si ritiene soddisfatta di questa esperienza, trovandola evidentemente formativa: in una scala 1-10, il giudizio espresso in media raggiunge il 7,3. Tra le attività non istituzionali svolte dai dottorandi, i compiti di tipo segretariale risultano ancora meno presenti di quanto non si siano rivelati quelli legati alla didattica. Le attività di segreteria hanno interessato il 37% degli studenti del primo anno, contro il 50% relativo alle attività didattiche (Tav. 4.7). Anche in questo caso sono gli studenti delle Scienze Giuridiche a dare il maggiore contributo all’attività dell’Ateneo con circa uno studente su quattro coinvolto in attività segretariali. Questo tipo di impegno anche quando viene svolto spesso non viene considerato gravoso, ma anzi viene apprezzato per la sua utilità da oltre la metà degli studenti che vi hanno preso parte spesso, così come era per lo più apprezzata la partecipazione alla didattica. I dottorandi sembrano quindi gradire un coinvolgimento ampio nella vita universitaria anche quando va al di là delle funzioni istituzionalmente previste e considerano la partecipazione ad attività didattiche o a compiti gestionali come parte della loro più generale formazione scientifica e di lavoro.

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TAV. 4.1 ATTIVITA’DI RICERCA E GRADO DI SODDISFAZIONE

_ Dottorati XXV ciclo

Inizio tesi Attività di

ricerca

Grado di soddisfazione

(min 1 max 10)

Grado di soddisfazione

(min 1 max 10)

Aggregazioni di Scuole

SI NO SI NO XXV ciclo XXIII ciclo

V.A.

Totale 204 218 388 34

Comp. Perc.

Ingegn. dell’Informazione 20,0 80,0 92,5 7,5 7,3 6,6 Ing. Civile Industriale e Arch. 34,1 65,9 93,2 6,8 7,4 6,4 Biolog. e Sc. della Terra 55,1 44,9 100,0 0,0 6,3 6,5 Matemat. Fisica e Chimica 48,1 51,9 98,1 1,9 7,7 6,7 Agraria e Veterinaria 60,4 39,6 95,8 4,2 6,6 6,8 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 51,1 48,9 68,9 31,1 7,2 6,1 Sc. Giuridiche 65,6 34,4 96,9 3,1 6,5 6,7 Sc. Umanistiche 57,3 42,7 90,7 9,3 7,1 6,5 Sc. Mediche 35,1 64,9 91,9 8,1 6,7 6,6 Totale 48,3 51,7 91,9 8,1 7,0 6,6

Totale XXIII ciclo 45,4 54,6 93,3 6,7 6,6

TAV. 4.2 GRADO DI SODDISFAZIONE PER L’ATTIVITA’ DI RICERCA E CARATTERISTICHE DEI DOTTORANDI_ XXV ciclo

Punteggio medio (min 1 max 10)

Voto di laurea XXV XXIII Condizione lavorativa XXV XXIII Età XXV XXIII

110 e lode 6,9 6,6 Lavora stabilmente 6,8 6,8 fino a 25 7,3 6,4

110 7,2 6,4 -Presso l’università 6,5 6,8 26 7,3 6,6

105-109 7,2 6,5 -Altrove 7,0 6,9 27-28 6,6 6,6

Fino a 104 6,8 6,4 Lavora occasionalmente 7,0 6,2 29-30 6,8 6,2

Laurea estera 7,6 7,0 -Presso l’università 7,2 6,8 oltre 30 7,1 6,8 Borsa di studio

-Altrove 7,0 6,1

Sì 7,1 6,5 Non lavora 7,0 6,5 No 6,8 6,7

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TAV. 4.3 PARTECIPAZIONE A CONVEGNI_ Dottorati XXV ciclo

Sì, anche come

autore Sì, solo come

uditore mai Totale

Aggregazioni di Scuole

V.A. Totale 188 203 31 422 Comp. Perc. Ingegn. dell’Informazione 67,5 25,0 7,5 100,0 Ing. Civile Industriale e Arch. 29,5 59,1 11,4 100,0 Biolog. e Sc. della Terra 38,8 46,9 14,3 100,0 Matemat. Fisica e Chimica 42,3 50,0 7,7 100,0 Agraria e Veterinaria 52,1 39,6 8,3 100,0 Econom. e Stat., Sc. Politiche e Sociali 33,3 51,1 15,6 100,0 Sc. Giuridiche 12,5 84,4 3,1 100,0 Sc. Umanistiche 52,0 48,0 0,0 100,0 Sc. Mediche 64,9 35,1 0,0 100,0 Totale 44,5 48,1 7,3 100,0 Totale XXIII ciclo 41,0 51,9 7,2 100,0

TAV. 4.4 PRODUZIONE SCIENTIFICA_ Dottorati XXV ciclo

Totale (V.A.)

Nessuna produzione

Almeno una pubblicazione 16

Solo “altri lavori” 17

Totale Aggregazioni di scuole

V.A. Totale 87 215 120 422

Comp. Perc.

Ingegn. dell’Informazione 40 10,0 70,0 20,0 100,0 Ing. Civile Industriale e Arch. 44 20,5 50,0 29,5 100,0

Biolog. e Sc. della Terra 49 34,7 34,7 30,6 100,0 Matemat. Fisica e Chimica 51 21,6 47,1 31,4 100,0 Agraria e Veterinaria 48 20,8 58,3 20,8 100,0 Econom. Stat., Sc. Politiche e Sociali 45 31,1 26,7 42,2 100,0

Sc. Giuridiche 32 21,9 50,0 28,1 100,0 Sc. Umanistiche 76 17,1 52,6 30,3 100,0 Sc. Mediche 37 5,4 75,7 18,9 100,0 Totale 422 20,6 50,9 28,4 100,0 Totale XXIII ciclo 432 59,3 25,9 14,8 100,0

16 Articolo pubblicato su atti convegni, articoli su rivista nazionale o internazionale, capitolo volume con raccolta saggi, volume a nome singolo/multiplo, Brevetto depositato in Italia o in UE 17 Manoscritto presentato a convegno, articolo in corso di valutazione, pubblicazione interna, recensioni su riviste specializzate, volume per uso esclusivamente didattico, cura atti di convegno.

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TAV. 4.5 TIPO DI PUBBLICAZIONI _ Dottorati XXV ciclo

Articolo a nome:

Aggregazioni di scuole Totale

(V.A.)18

Artic. pubblic su atti

singolo rivista nazion.

multiplo rivista nazion.

singolo rivista inter- nazion

multiplo rivista inter-

nazion.

Capitolo volume

con raccolta

saggi

Volume a nome singolo/ multiplo

Brevetti Totale

V.A. Totale 142 33 42 16 70 28 23 7 361

Comp. Perc

-Ingegn. dell’Informaz 37 75,7 0,0 0,0 0,0 13,5 8,1 0,0 2,7 100,0 -Ing. Civile Industriale e Arch. 37 43,2 5,4 16,2 0,0 10,8 13,5 8,1 2,7 100,0 -Biolog. e Sc. Terra 25 48,0 0,0 16,0 4,0 32,0 0,0 0,0 0,0 100,0 -Matem. Fisica Chim. 38 34,2 2,6 5,3 5,3 42,1 2,6 2,6 5,3 100,0

-Agraria e Veterinaria 44 52,3 2,3 18,2 2,3 20,5 2,3 2,3 0,0 100,0 -Econom. Stat., Sc. Politiche e Sociali 18 38,9 5,6 16,7 11,1 5,6 16,7 5,6 0,0 100,0 -Sc. Giuridiche 19 10,5 47,4 5,3 5,3 0,0 21,1 10,5 0,0 100,0

-Sc. Umanistiche 82 22,0 20,7 11,0 9,8 9,8 8,5 14,6 3,7 100,0 -Sc. Mediche 61 37,7 3,3 14,8 1,6 31,1 6,6 4,9 0,0 100,0 Totale 361 39,3 9,1 11,6 4,4 19,4 7,8 6,4 1,9 100,0

Totale XXIII ciclo 420 35,0 8,6 12,6 3,3 22,1 10,5 6,0 1,9 100,0

18 I totali di riga sono ottenuti sommando il possesso di almeno una pubblicazione da parte dei dottorandi per ognuno delle tipologie riportate in colonna. Perciò il totale di riga può essere superiore al numero di dottorandi per aggregazione.

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TAV. 4.6 CARATTERISTICHE DELL’ ATTIVITA’ DIDATTICA SVOLTA DAL DOTTORANDO_ XXV ciclo

Tot. V.A.

Ingegn dell’Infor-maz.

Ing. Civ Industr e

Arch.

Biolog. Sc. della

Terra

Matem Fisica

Chimic

Agr.Vet.

Econom. Statist.

Polit-Soc

Sc. Giuri-diche

Sc. Umani-stiche

Sc. Me dic

TotaleTotale XXIII ciclo

Svolgimento attività didattica

Comp. Perc

Spesso 74 10,0 40,9 10,2 5,8 12,5 13,3 31,3 22,7 13,5 17,5 19,4 A volte 137 50,0 27,3 28,6 28,8 31,3 33,3 34,4 29,3 35,1 32,5 34,0 Mai 211 40,0 31,8 61,2 65,4 56,3 53,3 34,4 48,0 51,4 50,0 46,5 Totale 422 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0Attività retribuita* Mai 52 25,0 66,7 40,0 100,0 83,3 33,3 90,0 76,5 100,0 70,3 73,6 Non sempre 11 25,0 22,2 60,0 0,0 16,7 0,0 0,0 11,8 0,0 14,9 10,0 Sempre 11 50,0 11,1 0,0 0,0 0,0 66,7 10,0 11,8 0,0 14,9 16,5 Totale 74 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Tipo di attività Per 100 dottorandi dello stesso raggruppamento - Ricevimento studenti 76 30,0 34,1 4,1 1,9 6,3 17,8 40,6 26,7 5,4 18,0 41,1 - Tutoring 109 40,0 40,9 20,4 15,4 31,3 13,3 37,5 24,0 16,2 25,8 58,4 - Sorveglianza durante gli esami scritti

83 35,0 34,1 14,3 5,8 10,4 31,1 21,9 20,0 8,1 19,7 48,5

-Interrogazione agli esami orali

74 12,5 40,9 4,1 5,8 6,3 13,3 53,1 22,7 8,1 17,5 42,4

- Cicli di seminari 33 15,0 4,5 2,0 3,8 8,3 2,2 9,4 13,3 10,8 7,8 19,0 - Esercitazioni in aula 51 25,0 31,8 2,0 9,6 8,3 20,0 0,0 4,0 13,5 12,1 26,0 - Esercitazioni labor. o lavoro sul campo

69 32,5 27,3 24,5 9,6 27,1 2,2 0,0 10,7 13,5 16,4 35,5

-Lezioni integrative o di sostegno

38 7,5 4,5 4,1 3,8 10,4 8,9 18,8 14,7 8,1 9,0 21,2

-Lezioni in sostituz. del docente

42 7,5 25,0 4,1 5,8 6,3 4,4 18,8 9,3 13,5 10,0 20,8

Grado di soddisfaz. Punteggio (min 1 max 10) Punteggio medio 7,9 7,7 6,3 7,8 7,3 7,3 7,4 7,1 6,5 7,3 Punteggio medio XXIII ciclo 7,0 7,0 7,5 7,0 7,0 6,7 6,4 7,0 7,0 7,0

* Le percentuali vengono calcolate tenendo conto solo di quanti hanno svolto sempre attività didattica

TAV. 4.7 COLLABORAZIONE DEI DOTTORANDI AD ATTIVITA’ DI SEGRETERIA _ XXV ciclo

Frequenza attività di segreteria

Tot (V.A.)

Ingegn dell’Infor-

maz.

Ing. Civ

Industr e Arch.

Biolog. Sc.

della Terra

MatemFisica

Chimic

Agrar. Veterin

Econom. Statist. Politic-

Soc

Sc. Giuri-diche

Sc. Umani-stiche

Sc. Medic

TotaleTot.

XXIII ciclo

Spesso considerata: - utile

24

7,5

4,5

4,1

1,9

12,5

6,7

6,3

5,3

2,7

5,7

7,2

- di intralcio alla ricerca

28 10,0 4,5 6,1 0,0 6,3 6,7 18,8 8,0 2,7 6,6 5,6

A volte 105 35,0 20,5 24,5 19,2 37,5 11,1 25,0 26,7 24,3 24,9 25,2 Mai 265 47,5 70,5 65,3 78,8 43,8 75,6 50,0 60,0 70,3 62,8 62,0

Totale 422 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

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2.5. Valutazione finale e aspettative di carriera Il questionario somministrato ai dottorandi si conclude con una valutazione delle strutture messe loro a disposizione e con una valutazione complessiva del corso finora seguito. Un ultimo quesito approfondisce gli obiettivi che i giovani si prefiggono di raggiungere dopo il conseguimento del titolo. Relativamente alle strutture, il giudizio espresso dagli studenti è in linea con quello già ottenuto nel 2008 (Tav. 5.1), con una valutazione, su una scala da 1 a 10, poco più che sufficiente (6,6). Si distingue nuovamente in positivo la Scuola di Scienze Giuridiche con un voto di 7,3, mentre più critici appaiono gli studenti dei corsi delle Scienze Biologiche della Terra che attribuiscono alle strutture di cui dispongono un punteggio che non raggiunge la sufficienza (5,9). Per quanto riguarda il giudizio complessivo, le opinioni degli intervistati sono diversificate, ma emerge come il cauto apprezzamento manifestato per le attività didattiche e di ricerca svolte nel primo anno venga riconfermato da un giudizio tutto sommato positivo sul corso nel sua globalità. Un’indicazione in questo senso viene dalla quota di quanti si riscriverebbero (Tav. 5.2). Solo un esiguo 1,9%, dichiarando che non rifarebbe il dottorato, dà una valutazione evidentemente negativa dell’esperienza fatta, mentre il 57,6% riconfermerebbe la sua scelta e la riconfermerebbe nello stesso corso, all’interno dell’ateneo di Bologna (una quota simile a quella già registrata nel 2008: 58,1%). Coloro che se potessero tornare indietro farebbero la stessa scelta sono una frazione grossomodo costante al variare della condizione personale e di studio dell’intervistato; deve però far riflettere il fatto che in generale si riscriverebbero allo stesso dottorato gli studenti potenzialmente meno assidui o qualificati: quelli che hanno già un lavoro stabile, i meno giovani, coloro che hanno conseguito la laurea con i voti più bassi. La divaricazione tra Scuole è, di contro, molto accentuata. In particolare, tra i dottorandi dell’aggregazione di Scienze Biologiche e della Terra la quota di quanti rimarrebbero a Bologna nello stesso corso è decisamente più bassa (il 44,9%), mentre la Scuola Medica, insieme al raggruppamento di Scienze Economiche, Statistiche e Politico-Sociali e a quello Giuridico sono tra quelli maggiormente apprezzate dagli iscritti. La valutazione lusinghiera che emerge dalle risposte fornite dai “medici” può essere collegata alla composizione di questa utenza che presenta in parte quelle caratteristiche che abbiamo visto influire positivamente sui giudizi. Questi studenti sono rimasti più a lungo in attesa del concorso di dottorato, e sono quindi meno giovani, e per quasi i due terzi hanno già un lavoro stabile. Una parte degli iscritti al primo anno ritiene che avrebbe potuto seguire un corso migliore, in particolare il 17,8% afferma che rifarebbe sì il dottorato, ma all’estero. Anche se - ed è importante sottolinearlo – solo il 3,1% si riscriverebbe in Italia scegliendo un’altra Università. Tra coloro i quali riconfermano il loro interesse per il corso di dottorato, quindi, quasi nessuno ritiene di poter trovare un’offerta migliore in altri atenei del nostro Paese. Preoccupa invece quel 18,2% di quanti, evidentemente delusi o non del tutto soddisfatti, non sanno dire se rinnoverebbero o meno questa scelta. Un ulteriore elemento utile per conoscere meglio l’utenza dei corsi e per calibrare opportunamente l’offerta, viene dai desiderata dei dottorandi in termini di carriera futura (Tav. 5.3). La frazione più elevata dei neo-iscritti (circa il 45%) spera di fare la carriera accademica, in Italia (35,3%) o all’estero (9,5). Si tratta di una aspettativa realistica, sulla base dei risultati dell’indagine commissionata dal Nucleo al Consorzio Alma Laurea nel 2008 risulta infatti che i dottorati che lavorano o hanno una forma di collaborazione con l’Università sono il 36,3% dopo

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un anno e il 40,6 dopo tre. Il titolo di dottore di ricerca viene perseguito in vista di un inserimento nell’università soprattutto da parte degli studenti delle Scuole di Scienze Giuridiche, del raggruppamento Medico e delle Scienze Umanistiche (rispettivamente 56,3, 48,6%, 42,7). E’ importante notare però come la scelta di intraprendere un dottorato sia dettata in una percentuale rilevante anche da ambizioni professionali esterne al mondo universitario o a quello della ricerca. Un secondo gruppo di dottorandi intende, infatti, ricoprire un ruolo di alta professionalità all’interno del settore pubblico (12,1%) o in aziende private (10,0) cui si va ad aggiungere il 5,9% di coloro che invece puntano alla libera professione, un dato quest’ultimo che nel caso del raggruppamento delle Scuole di Ingegneria Civile, Industriale e Architettura sale al 15,9%. A seconda delle discipline le ambizioni di carriera dei giovani studenti si diversificano: la PA è l’obiettivo cui puntano più spesso gli studenti del gruppo Medico (27%) e i Giuristi (21,9%), mentre le aziende private sono una collocazione che viene presa in considerazione più spesso dagli studenti della scuola di Ingegneria dell’informazione (32,5%). Più di un dottorando ogni quattro quindi desidererebbe entrare ad un buon livello nel mondo produttivo piuttosto che in quello accademico, confermando così l’opportunità - richiamata da più parti - che la formazione di terzo livello contempli tra i suoi obiettivi istituzionali anche quello di immettere immediatamente nel mondo produttivo personale ad alta qualificazione.

TAV 5.1. GRADO DI SODDISFAZIONE PER LE STRUTTURE_ Dottorati XXV ciclo

Grado di soddisfazione (min 1 max 10)

Totale (V.A.)

Ingegn dell’Infor-

maz.

Ing. Civ

Industr e Arch.

Biolog. e Sc. della Terra

MatemFisica

Chimic

Agrar. Veterin

Econom. Statist. Politic. Sociali

Sc. Giuri-diche

Sc. Umani-stiche

Sc. Medic

TotaleTotale XXIII ciclo

V.A. Totale 40 44 49 52 48 45 32 75 37 422 432 Comp. Perc. Fino a 5 97 32,5 29,5 32,7 19,2 14,6 20,0 6,3 20,0 32,4 23,0 22,7 6-7 149 22,5 22,7 40,8 46,2 37,5 24,4 43,8 41,3 32,4 35,3 41,2 8-10 176 45,0 47,7 26,5 34,6 47,9 55,6 50,0 38,7 35,1 41,7 36,1 Totale 422 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Punteggio medio 6,5 6,7 5,9 6,6 6,9 7,0 7,3 6,8 6,2 6,6 Punteggio medio XXIII ciclo 6,5 6,4 6,7 6,4 7,1 6,6 7,5 6,5 6,2 6,6

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TAV. 5.2 CONFERMA O MENO DELLA SCELTA DEL DOTTORATO_ XXV ciclo

Rifarebbe:

lo stesso dottorato

un altro dottorato a

Bologna

il dottorato, ma altrove in

Italia

il dottorato, ma

all'estero

Non rifarebbe il dottorato

Non so Totale

V.A. Totale 243 6 13 75 8 77 422

Comp. Perc. Totale 57,6 1,4 3,1 17,8 1,9 18,2 100,0

Aggregazione di scuole Ingegn. dell’Informazione 47,5 5,0 2,5 20,0 0,0 25,0 100,0 Ing. Civile Industriale e Arch. 54,5 2,3 2,3 20,5 4,5 15,9 100,0 Biolog. e Sc. della Terra 44,9 0,0 6,1 16,3 2,0 30,6 100,0 Matemat. Fisica e Chimica 59,6 0,0 3,8 17,3 1,9 17,3 100,0 Agraria e Veterinaria 60,4 2,1 0,0 16,7 4,2 16,7 100,0 Econom. Stat. e Politic. Sociale 68,9 0,0 2,2 15,6 0,0 13,3 100,0 Sc. Giuridiche 65,6 3,1 6,3 6,3 0,0 18,8 100,0 Sc. Umanistiche 53,3 1,3 4,0 22,7 2,7 16,0 100,0 Sc. Mediche 70,3 0,0 0,0 18,9 0,0 10,8 100,0

Voto di laurea 110 e lode 57,7 0,8 3,1 15,8 2,7 20,0 100,0 110 50,0 0,0 9,4 12,5 0,0 28,1 100,0 105-109 62,5 1,8 3,6 21,4 0,0 10,7 100,0 Fino a 104 61,4 0,0 0,0 25,0 0,0 13,6 100,0 Laurea conseguita all'estero 50,0 10,0 0,0 23,3 3,3 13,3 100,0

Borsa Sì 61,3 0,8 3,2 14,2 18,6 2,0 100,0 No 52,1 2,4 3,0 23,1 17,8 1,8 100,0

Lavoro Stabile 60,0 2,0 2,0 16,0 3,0 17,0 100,0 - all’Università 61,8 0,0 0,0 20,6 5,9 11,8 100,0 - altrove 59,1 3,0 3,0 13,6 1,5 19,7 100,0 Occasionale 55,4 1,5 3,1 23,1 0,0 16,9 100,0

- all’Università 30,0 10,0 0,0 40,0 0,0 20,0 100,0 - altrove 60,0 0,0 3,6 20,0 0,0 16,4 100,0 Non lavora 57,2 1,2 3,5 17,1 1,9 19,1 100,0

Età fino a 25 61,4 0,0 3,5 10,5 3,5 21,1 100,0 26 46,8 1,3 5,1 16,5 1,3 29,1 100,0 27-28 57,6 1,6 4,0 18,4 3,2 15,2 100,0 29-30 52,6 3,5 1,8 26,3 0,0 15,8 100,0 oltre 30 66,3 1,0 1,0 17,3 1,0 13,5 100,0

Totale XXIII ciclo 58,1 2,8 1,6 15,0 1,9 20,6 100,0

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TAV. 5.3 PROSPETTIVE DESIDERATE A CONCLUSIONE DEL DOTTORATO

_ XXV ciclo

Prospettive desiderate

Totale (V.A.)

Ingegn dell’Infor-

maz.

Ing. Civ

Industr e Arch.

Biolog. e Sc. della Terra

MatemFisica

Chimic

Agrar. Veterin

Econom. Statist.

e Politic. Sociali

Sc. Giuri-diche

Sc. Umani-stiche

Sc. Medic

TotaleTotale XXIII ciclo

V.A.

Totale 422 40 44 49 52 48 45 32 75 37 422 432 Comp. Perc. Carriera accad. - in Italia

149 15,0 36,4 26,5 26,9 29,2 40,0 56,3 42,7 48,6 35,3 34,7

- all'estero 40 5,0 11,4 6,1 11,5 6,3 13,3 3,1 17,3 2,7 9,5 8,6 Ricerca in strutture non accademiche - in Italia

41 15,0 4,5 18,4 9,6 12,5 11,1 0,0 5,3 10,8 9,7 11,1

- all'estero 21 7,5 6,8 6,1 7,7 2,1 4,4 3,1 4,0 2,7 5,0 4,4 Per svolgere un lavoro qualificato

nel settore pubblico 51 2,5 4,5 4,1 5,8 20,8 17,8 21,9 10,7 27,0 12,1 9,3 in aziende private 42 32,5 6,8 18,4 11,5 12,5 0,0 3,1 5,3 0,0 10,0 7,6

Libera professione 25 10,0 15,9 2,0 1,9 4,2 4,4 6,3 6,7 2,7 5,9 3,9 Altro19 53 12,5 13,6 18,4 25,0 12,5 8,9 6,3 8,0 5,4 12,6 20,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

19 Per esercitare un lavoro ben retribuito, non avevo alternative professionali, non desideravo iniziare subito a lavorare, Non ci ho pensato.

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3. APPENDICE - NOTA METODOLOGICA20

Il Nucleo di Valutazione di Bologna, in accordo con il Magnifico Rettore, ha ritenuto utile ripetere l’indagine per raccogliere l’opinione dei dottorandi dando loro l’opportunità di esprimere il proprio parere sulla qualità della formazione ricevuta durante il primo anno del corso di dottorato, segnalando gli elementi di soddisfazione e insoddisfazione. Il target individuato si riferisce agli iscritti al 1° anno di corso del XXV^ ciclo, che hanno appena seguito il primo anno delle attività. Sono stati esclusi coloro che hanno rinunciato/abbandonato il corso oppure che hanno chiesto il congelamento della propria posizione entro il mese di ottobre 2010.

1. Struttura del questionario elettronico21 Il questionario è stato organizzato in quattro sezioni tematiche:

1. Reclutamento e posizione personale 2. Formazione 3. Attività di ricerca ed altre attività 4. Valutazioni finali e aspettative

Le domande, salvo i casi nei quali era specificata la diversa indicazione, prevedevano una sola risposta. Le mancate risposte sono state conteggiate nella modalità più frequente e in generale non hanno mai superato l’ordine di una decina di unità. L’indagine via web è stata avviata il 5 novembre 2010. Il questionario è stato definitivamente chiuso il 10 gennaio 2011.

2. Alcune criticità

La tutela della privacy Durante la progettazione dell’indagine è stato affrontato il delicato problema della privacy; è risultato opportuno vigilare su problematiche di riservatezza non solo per motivazioni di ordine giuridico, ma anche per scongiurare i possibili effetti distorsivi nei confronti dei rispondenti; l’obiettivo è stato quindi di acquisire il maggior numero di risposte garantendo, attraverso l’anonimato, che il dottorando si sentisse libero di formulare le proprie opinioni. Si è scelto, quindi, di aggregare i risultati solo con riferimento al complesso dei dottorati afferenti ad ogni Scuola, ovvero ad aggregazioni di Scuole, in modo da rappresentare in ogni caso un insieme di almeno 30 risposte.

20 A cura dell’Ufficio di Supporto al Nucleo di Valutazione che ha seguito l’organizzazione dell’indagine, l’elaborazione delle risposte e la pubblicazione dei risultati. 21 Cfr. pag. 38.

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Come raggiungere i destinatari dell’indagine Per la realizzazione dell’indagine, i dottorandi sono stati contattati con le seguenti informative: Posta elettronica: agli indirizzi istituzionali dei dottorandi e a tutti gli indirizzi privati è stata inviata una mail con l’invito a compilare il questionario disponibile via web; in allegato la lettera del Magnifico Rettore che illustra le ragioni del questionario e garantisce tutela sulla riservatezza dell’indagine e un documento che riassume tutte le istruzioni operative per poter accedere via web al questionario e i recapiti di tutte le strutture universitarie cui poter rivolgersi per eventuali problemi tecnici di accesso nonché per problemi inerenti al contenuto del questionario; infine una busta chiusa contenente le credenziali nominative riservate da utilizzare nei casi in cui i dottorandi non avessero mai usufruito dei servizi del portale Unibo. Posta ordinaria: Nel caso in cui non siano state mai utilizzate da parte dei dottorandi delle proprie credenziali è stato inviato all’indirizzo di residenza un plico contenente la documentazione inviata via mail. Sono state inviate e-mail di sollecito verso la conclusione dell’indagine. Conseguentemente al fatto che alcune buste inviate sono tornate al mittente, l’ufficio ha provveduto a contattare telefonicamente il destinatario. In particolare molta cura e molta caparbietà è stata spesa per contattare e sollecitare, sia via e-mail che telefonicamente, i dottorandi stranieri iscritti, la cui reperibilità è usualmente più difficile da ottenere.

3. Fasi operative Unità Organizzativa dell’Ateneo che ha coordinato l’indagine: CDIG Settore Supporto alla Valutazione (attuale denominazione: ARAG - Settore Staff - Ufficio Supporto al Nucleo di Valutazione e ARAG Settore Programmazione e Supporto alla Valutazione – Ufficio Datawarehouse e Rilevazioni Ministeriali). Unità Organizzative dell’Ateneo coinvolte:

ARIC – Settore Dottorato CESIA – Centro per lo Sviluppo e la Gestione dei Servizi Informatici di Ateneo DSAW – Direzione e Sviluppo delle Attività Web (attuale denominazione: AAGG - Ufficio Portale Internet e Intranet di Ateneo)

DSAW ha reso disponibile uno spazio apposito sul web per la realizzazione dell’indagine; ciò ha dato la possibilità di inserire on-line il questionario (sia in italiano che in inglese) messo a punto dal Nucleo di Valutazione e di utilizzare il software FeedBack Server 2008. Tale software, consente facilmente la costruzione di forum e/o di tutte quelle forme applicative che danno possibilità interattive agli utenti, dopo semplici e necessarie operazioni di autenticazione tramite credenziali. Inoltre: tutte le risposte sono raccolte automaticamente in un data base, esportate in file elaborabili direttamente con il pacchetto statistico SPSS; il sistema fornisce potenti strumenti di reporting online per analizzare i risultati in tempo reale; è possibile visualizzare, per alcune variabili quantitative, grafici riepilogativi secondo le classiche raffigurazioni a pile e/o a torta.

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4. Pubblicità dell’indagine

Oltre agli invii personalizzati ai dottorandi (via mail e in alcuni casi tramite il plico inviato con posta ordinaria) sono stati affissi volantini pubblicitari presso gli sportelli del Settore Dottorato dell’Area della Ricerca; l’avviso dell’indagine è stato inserito sin da subito sul portale dell’Università di Bologna insieme al link del questionario presente anche nella pagina dedicata al Nucleo di Valutazione. L’avviso pubblicitario è stato inserito anche nella sezione del portale dedicata all’attività di Ricerca e a sua volta sotto la sezione Dottorato di ricerca.

Sono stati inoltre contattati i webmasters di tutti i dipartimenti che collaborano con il portale di Ateneo, affinché fosse inserita la pubblicità nelle pagine web di ciascuno di essi; i dipartimenti che non ancora gravitano nell’area del portale sono stati anch’essi contattati affinché inserissero l’avviso ed il relativo link nei loro siti. A questi dipartimenti è stata inviata inoltre una locandina da affiggere negli spazi tradizionalmente dedicati e frequentati dai dottorandi.

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IL QUESTIONARIO ELETTRONICO

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