L'angolo scolastico

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Intervista inedita a Niccolò Ammaniti! pag 2 Lo scambio culturale con la Francia. pag 5 L’ANGOLO SCOLASTICO GRATIS PER GLI STUDENTI EDIZIONE N°1 SCUOLA SECONDARIA FABRIZIO DE ANDRÈ 2012/13 Ecco questa è la nostra scuola e da pochi mesi abbiamo finalmente un nome: Fabrizio De Andrè. E’una bella scuola, i professori organizzano molte attività, alcune delle quali saranno raccontate in questo giornalino. L’ORIENTAMENTO In questo numero sono contenuti articoli ed interviste che potrebbero aiutare i ragazzi in uscita dalle scuole medie, a scegliere il liceo o l’istituto tecnico da frequentare... continua a pag 10 Ecco un link di un sito che potrebbe aiutarvi nella scelta: www.guida scuole superiori.provincia.bologna.it / Il report su Montesole. pag 3-4

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Giornalino scolastico curato dagli alunni di III B, scuola secondaria di I grado De André-Bologna

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Intervista inedita a Niccolò Ammaniti!

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Lo scambio culturale con la Francia.

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L’ANGOLO SCOLASTICOGRATIS PER GLI STUDENTI EDIZIONE N°1

SCUOLA SECONDARIA FABRIZIO DE ANDRÈ 2012/13

Ecco questa è la nostra scuola e da pochi mesi abbiamo finalmente un nome: Fabrizio De Andrè.E’una bella scuola, i professori organizzano molte attività, alcune delle quali saranno raccontate in questo giornalino.

L’ORIENTAMENTOIn questo numero sono contenuti articoli ed interviste che potrebbero aiutare i ragazzi in uscita dalle scuole medie, a scegliere il liceo o l’istituto tecnico da frequentare...continua a pag 10

Ecco un link di un sito che potrebbe aiutarvi nella scelta:www.guidascuolesuperiori.provincia.bologna.it/

Il report su Montesole.

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Intervista inedita a Niccolò Ammaniti!!!

Intervistatore: Buongiorno.

Niccolò: Buongiorno, posso aiutarvi ?

Int: Sì, possiamo farle delle domande ?

Niccolò: Ovviamente !

Int: Da adolescente cosa leggeva?

Niccolò: Non ho scoperto il piacere della lettura a scuola ma grazie ai miei genitori che mi obbligavano a leggere: come se la lettura fosse una medicina da assumere quotidianamente. Con il tempo è diventata per me una vera e propria passione, anche se pensavo che quello che si leggeva a scuola non fosse importante. Avevo la sensazione infatti che i libri fossero smembrati: ricordo che la “Divina Commedia” o “I Promessi Sposi” venivano sezionati in classe come fossero dei cadaveri di cui si osservavano le singole parti. In questo modo non riuscivo a percepire la forza trainante del testo, ovvero la trama della storia nella quale ci si può identificarti. Questa identificazione mi mancava completamente.

Int:Che tipo di lettore è: onnivoro o selettivo?

Niccolò:Sono un lettore abbastanza onnivoro

Int: C'è stata una persona fondamentale per i consigli o suggerimenti nelle sue scelte di lettura?

Niccolò: Mia madre.

Int: Come si è sentito quando la sua opera “Io non ho paura” è stata scelta per un’ edizione scolastica?

Niccolò: Non avevo pensato "Io non ho paura" per i ragazzi, ma credo che se un libro arriva ad essere amato da loro, e allo stesso tempo anche dagli adulti, allora porta a pieno compimento il lavoro dello scrittore.

Int: Prima di aver letto il libro, spesso i ragazzi guardano il film "Io non ho paura": quale suggerimento darebbe agli insegnanti per mantenere vivo l'entusiasmo dei ragazzi anche nella lettura?

Niccolò: Il film è bello...ma i libri hanno la fortuna di lasciare una grande libertà d'immaginazione. Un film, invece, condiziona in maniera più forte e diretta la fantasia.

Int: Che consigli può dare a insegnanti ed a editori per invogliare i ragazzi alla lettura?

Niccolò: Consiglio loro di procedere per piccoli passi. Le due componenti principali per far nascere nei ragazzi l’ interesse per la lettura sono: forza narrativa e potere d'identificazione.

Int: Il protagonista di “Io non ho paura” è un eroe-bambino. Perché?

Niccolò:Io ho un problema con gli eroi in generale perchè non mi piacciono. Non amo l'eroe buono, positivo, nemmeno quello mitologico che incarna in sé la morale e la giustizia. Gli unici che mi piacciano sono i bambini perché

sono inconsapevoli di esserlo e quindi possono "incarnare" un problema etico e nello stesso tempo risolverlo attraverso l'intuizione e il cuore. Per questo motivo mi interessava parlare dei più piccoli. Inoltre mettendo i bambini al centro della storia si può affrontare anche il momento problematico del passaggio tra infanzia e adolescenza in cui avviene il "tradimento" del mondo infantile. In quel momento anche i genitori si sentono traditi dai figli perché questi incominciano a diventare adulti e a guardare padre e madre in un altro modo. Avevo cominciato a parlare di bambini in “Ti prendo e ti porto via” in cui uno dei protagonisti, è un bambino un po' più grande di Michele di “Io non ho paura”.

Int:Pensa di approfondire ulteriormente la sua analisi dell'universo infantile?

Niccolò:Basta. Il prossimo libro sarà molto diverso, sarà sugli adulti. Sono abbastanza contento di quello che sono riuscito a ottenere dai libri per ragazzi che ho scritto. Ho perso un po' di quella ironia che era presente negli altri libri, ma credo di essere entrato molto più a fondo nella psicologia, nella fantasia dei bambini.

Intervista di R.Argatu e E.Corovanca

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L’educazione ai diritti umani e alla convivenza interculturale compare nei programmi scolastici. Per avvicinare i giovani a queste tematiche, in questi anni si sono sviluppate iniziative autonome ed originali da parte delle stesse istituzioni scolastiche, di istituti di ricerca educativa e del mondo associativo, per far entrare questi argomenti all’interno dei Piani dell'Offerta Formativa.

Esperienze di questo genere intendono combattere forme di esclusione sociale derivanti da vari fattori: etnici, storici, culturali, oltre che fisici o psicologici.

Anche in Emilia Romagna, come nel resto del mondo sono nate numerose esperienze di questo tipo.

Il Parco Storico di Monte Sole, in provincia di Bologna, ricopre quasi interamente l’area coinvolta nell’eccidio di Monte Sole del 1944, quando la violenza nazifascista portò in queste

terre la morte per centinaia di inermi civili, anziani, donne e bambini. Proprio per mantenere viva la memoria di questa storia drammatica, delle vicende della Brigata Partigiana Stella Rossa, delle distruzioni portate dalla guerra, è stata istituita questa Area Protetta, il cui principale obiettivo, oltre alla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, è la diffusione di una cultura di pace rivolta soprattutto ai giovani.

E’ possibile fare educazione alla pace in un luogo di memoria tragica come Monte Sole? E se sì, come?

Nel Parco, dal 2002, opera la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole. Ha lo scopo di promuovere iniziative di formazione ed educazione alla pace, alla trasformazione non violenta dei conflitti, al rispetto dei diritti umani, per favorire la convivenza pacifica tra popoli e le culture, mirando ad una società senza xenofobia,

razzismo ed ogni altra violenza verso la persona umana o il suo ambiente. Sono previste attività di studio, analisi e raccolta di documentazione sulle cause dei conflitti e sulle buone pratiche di pace, ed attraverso esperienze di dialogo, confronto e cooperazione i giovani acquistano consapevolezza della forza della pace.

La Scuola inoltre si propone come punto di incontro per enti, associazioni che si impegnino per la difesa e la promozione della pace e dei valori della giustizia.

L’esperienza della mia classe.

I nostri professori hanno pensato di organizzare la gita della classe alla scuola di Pace di Monte Sole.

2 GIORNI A MONTESOLE MEGLIO DI 3 MESI A SCUOLA!!!

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Dopo un breve viaggio in treno da Bologna siamo arrivati a destinazione. Per due giorni ci ha ospitato una vecchio casolare contadino ristrutturato con un grande salone per le attività, una cucina e 5 stanze in un luogo solitario. Gli educatori Mattia e Stefano hanno subito imparato i nostri nomi chiedendoci di associarli ad un aggettivo ci rappresentasse, quindi sono iniziate le attività con giochi che richiedevano al collaborazione di tutta la classe.

Dopo pranzo ci siamo divisi in 2 gruppi e abbiamo cominciato una passeggiata che prevedeva 4 soste in 4 luoghi significativi. Il primo in un grande campo dal quale si poteva ammirare un vasto panorama collinare: in questa tappa abbiamo appreso come sia nata la storia triste di Monte Sole, della vita clandestina dei partigiani e della Brigata Stella Rossa che agiva in questo territorio. La seconda tappa e’ stata in una vecchia casa: abbiamo letto le testimonianze di alcuni superstiti dell’eccidio avvenuto in quella casa,

riflettendo su come i fosse possibili che i soldati potessero uccidere anche i civili senza alcuna pietà. La terza sosta: in una antica chiesetta diroccata abbiamo letto le testimonianze di Cornelia, anche essa superstite, raccontava di come l’aggressione fascista abbia colpito anche i civili che avevano cercato riparo nella chiesetta.All’ultima tappa eravamo nel vecchio cimitero: qui sono state uccise brutalmente circa 100 persone fra donne anziani e bambini.La lapide commemorativa dell’eccidio, fuori del cimitero, riportava una frase tratta da un discorso di Hitler rivolto al “popolo ariano” contrapposta ad una frase di incitamento: ricordare per non ripetere l’orrore.

Al ritorno dalla passeggiata tutti assieme abbiamo apparecchiato e dopo cena sparecchiato e lavato.

Prima di andare a dormire abbiamo guardato il film”L’uomo che verrà” di G.Diritti. La mattina seguente abbiamo ripreso le riflessioni sulle esperienze ed emozioni provate durante la

passeggiata. Dopo pranzo giochi di gruppo per imparare a comunicare e collaborare ma senza usare la voce. Questa esperienza ci ha entusiasmato e ha rafforzato l’unione della classe. Abbiamo imparato a conoscerci meglio fra compagni e ci sentiamo di aver capito meglio “la pace”.

Articolo di L.Coladangelo

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La scuola F.De Andrè in Francia!!!

Le classi terze della scuola media F.De Andrè avranno l’opportunità di partecipare allo scambio culturale con la Francia, in alta Savoia precisamente a Taninges. I ragazzi italiani partiranno l’ 11 febbraio 2013 per cinque giorni e saranno ospitati dalle famiglie francesi. Parteciperanno alla vita scolastica e visiteranno diversi luoghi di interesse storico culturale.

Tra questi:

- il palazzo del Onu a Ginevra;

- Il sito storico Les Glierès;

- La Certosa di Melon;

I ragazzi francesi verranno ospitati in Italia nel mese di maggio. Questo scambio

vuole far risaltare le diversità culturali dei due paesi e nello stesso tempo far vivere ai ragazzi le abitudini, la cultura e far provare la sensazione di avere una famiglia straniera per una settimana!

Articolo di A.Gallucci

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Ecco un’intervista ad un ragazzo che ha partecipato allo scambio con la Francia l’anno scorso.

Intervistatore: Buongiorno Francesco ti posso fare alcune domande sulla tua esperienza in Francia?Francesco: Si certo avanti.Int: Che differenze hai notato tra Italia e la Francia?Francesco:Sicuramente c'è stato il passaggio tra la città e il paese di montagna. Un'altra differenza rilevante l'ho notata all'interno della scuola: infatti a differenza dell'Italia nei corridoi c'è silenzio e inoltre nelle aule e nei laboratori sono presenti gli strumenti appositi per le specifiche materie. Dal mio corrispondente ho anche capito che la scuola francese chiede maggior impegno di quella italiana. Int: Come ti sei trovato con il tuo corrispondente e la sua famiglia?Francesco: Con il mio corrispondente mi sono trovato veramente bene. Abbiamo molte cose in comune e questo ha fatto si che si creasse un buon rapporto fra di noi. La sua famiglia bensì numerosa è stata fin da subito gentile e accogliente nei miei confronti. L'ultimo giorno mi hanno fatto i complimenti per il mio francese e mi hanno invitato a tornare da loro e questo mi ha reso veramente felice.Int: Cosa ti è piaciuto di più?Francesco:La cosa più bella è stata la relazione che si è formata tra noi italiani e francesi. Infatti vogliamo rincontrarci tutti per rivivere la bellissima esperienza dell'anno scorso. Durante i giorni dello scambio sono state magnifiche le gite ed le escursioni

organizzate dai professori, ma anche il tempo libero non è stato da meno. Int: Che sensazioni avevi prima di partire? Francesco: Ero ansioso di conoscere il mio corrispondente, ma allo stesso tempo fiducioso dell'esperienza che avrei vissuto. Per me e per molti altri miei compagni era la prima volta che andavamo all'estero senza genitori e quindi avevamo un po' di timore sopratutto per il fatto che in Francia non si parla l'italiano. Questo però non è stato un problema. Tutte le sensazioni si sono tramutate in felicità nel momento dell'arrivo.Int: E cosa ne pensi oggi dell'esperienza che hai vissuto?Francesco: Oggi sono molto felice e orgoglioso di questa esperienza e spero di rifarne molte altre in futuro. Infatti penso che scambi scolastici all'estero come quello che ho fatto io, oltre a farti migliorare la lingua ha anche molti lati positivi soprattutto nell'ambito della crescita personale.

Intervista di G.Zini

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Questo è un anno molto significativo per noi ragazzi delle scuole medie.

Pertanto è necessario che gli insegnanti ci aiutino a capire cos’è meglio per noi.

Secondo me la cosa migliore sarebbe spiegarci le attività e le materie che principalmente si studiano nei vari licei e istituti tecnici.E’ chiaro che la difficoltà maggiore è riuscire a capire cosa è giusto per ognuno di noi.

La professoressa di italiano, per esempio, dovrebbe aiutarci a capire se siamo portati per seguire le lezioni di un liceo classico, così come la professoressa di matematica per un liceo scientifico; molto utili sono anche gli open days che chiariscono e presentano la scuola.

Credo anche che le prof debbano suggerire e consigliare allo studente ciò che potrebbe essere meglio per lui.

Logico che se un ragazzo è poco portato per le lingue, il liceo linguistico non sarà la scuola adatta a lui.

L’errore che moltissimi ragazzi fanno è quello di seguire nelle scelte i propri amici; secondo me non bisogna scegliere una scuola solo perchè ci va un proprio compagno ,perchè potrebbe farci perdere l’ anno ed essere rimandati in alcune materie, e non è di certo gradevole. L’amico lo possiamo vedere al cinema, al parco o in centro!

Sono sicura che le prof ci prepareranno molto bene nella scelta e sapranno consigliarci nel miglior dei modi

Inoltre la scelta della scuola dovrebbe collegarsi a ciò che un ragazzo desidera fare da grande, anche se è molto difficile immaginare la propria vita da adulti ,bisogna perlomeno approfittare degli anni delle superiori per crearsi una propria cultura , per aprirsi e comprendere meglio il mondo esterno.

Articolo di B.Bina

Un’importante decisione...ORIENTAMENTO

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Per aiutare i ragazzi in uscita dalla Scuola Primaria di secondo grado, a scegliere quale Scuola Superiore frequentare, illustreremo in questo articolo la sezione dei licei. Esistono sei tipologie di liceo: - Liceo artistico - Liceo classico - Liceo linguistico -Liceo musicale -Liceo scientifico -Liceo scientifico opzione scienze applicate - Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale Ma noi approfondiremo solo il Liceo Classico, Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane.In seguito sono riportati i link per i piani di studio dei licei sopra elencati:

-Liceo classico it.wikipedia.org/wiki/Liceo_classico

-Liceo scientifico

it.wikipedia.org/wiki/Liceo_scientifico

-Liceo delle scienze umane

it.wikipedia.org/wiki/Liceo_delle_scienze_umane

I LICEI A BOLOGNA

Sono presenti i seguenti Licei Classici: il Liceo Marco Minghetti che si trova in via Nazario Sauro n 18 e il Luigi Galvani in via Castiglione n 38.

Il Liceo Luigi Galvani è posto al centro della città,in uno storico edificio, accanto alla Chiesa di Santa Lucia, Aula Magna dell’Università.

Vanta una lunga tradizione nella storia della cultura a Bologna, cui ha contribuito con maestri quali Carducci, Panzacchi, Pacinotti, Arcangeli, Padre Marella e allievi quali Bacchelli e Pasolini.

Quale liceo frequenterò???ORIENTAMENTO

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Il Galvani presenta ben quattro indirizzi:

-un indirizzo di liceo classico secondo il nuovo piano orario previsto dalla riforma (con presenza di conversatore madrelingua inglese); -un indirizzo internazionale di lingua francese, con tre opzioni (classica, scientifica e linguistica), che vede presenti insegnanti di madre lingua francese ed il cui titolo di studio è riconosciuto a livello internazionale; -un indirizzo internazionale di lingua tedesca, con tre opzioni (classica, scientifica e linguistica), che vede presenti insegnanti di madre lingua tedesca ed il cui titolo di studio è riconosciuto a livello internazionale; -un indirizzo scientifico internazionale ad opzione italo-inglese, che conduce al diploma di liceo scientifico che favorisce l’accesso alle università inglesi.I Licei Scientifici sono:il Niccolò Copernico in via Garavaglia n 11, l’ Enrico Fermi in via Mazzini n 172/2, l’ Augusto Righi in viale Pepoli n 3 e l’ Albert Sabin in via Matteotti n 7.

Il Copernico nel primo biennio delle Scienze applicate prevede, un riequilibrio delle discipline dell’area scientifica a favore della fisica (da 2 a 3 ore). Nel secondo biennio e nell’ultimo anno, rispetto al piano ministeriale, l’offerta formativa delle Scienze applicate propone l’articolazione in due Sezioni. Al termine del primo biennio, che avrà in tal modo anche una funzione orientativa, gli alunni potranno infatti scegliere se proseguire gli studi nella Sezione Informatica o nella Sezione Scienze sperimentali. Nella Sezione Informatica si propone innanzi tutto un rafforzamento di

Informatica riducendo di un’ora settimanale le Scienze naturali. Nella Sezione Scienze sperimentali viene rafforzata l’esperienza del laboratorio, da sempre presente nella tradizione di questo liceo.

Il Liceo Scientifico Augusto Righi è il più antico Liceo Scientifico della città, istituito nel 1923, occupa l'attuale sede centrale di Viale Pepoli 3 dal 1940.Il liceo dispone di una grande quantità di strumenti scientifici suddivisi in tre laboratori quello di fisica, di scienze e di biologia.

I Licei Linguistici presenti nella nostra città sono: il Laura Bassi in via S.Isaia n 35 e il Copernico che come abbiamo già visto è situato in via Garavaglia n 11.

Nel Laura Bassi sono attivi, per le prime classi, il Liceo Linguistico, il Liceo delle Scienze Umane, il Liceo delle Scienze Umane con opzione-economico-sociale, il Liceo Musicale. Dal 1988/89 la scuola ha avviato sperimentazione linguistica (Liceo Pedagogico-linguistico) ed effettua scambi culturali con paesi europei e soggiorni all’estero.

Al Copernico il piano di studi è quello previsto dalle nuove disposizioni ministeriali.Lo studio delle tre lingue è finalizzato sia all’acquisizione di competenze linguistiche e comunicative, sia all’incontro con i relativi patrimoni di storia, letteratura e civiltà.

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Per le lezioni in lingua straniera ci si avvale anche di un lettore di madrelingua e fanno parte integrante dell’attività didattica gli scambi educativi con classi corrispondenti di scuole straniere, in modo da fornire agli studenti una conoscenza diretta della lingua viva dei paesi europei.

L’unico Liceo delle Scienze Umane a Bologna con l’opzione economico-sociale è come abbiamo visto il Laura Bassi:il Liceo è caratterizzato dagli stage formativi, esperienze presso enti, associazioni, aziende.

Articolo di G.Ansaloni e E.Cavrini

GLI OPEN DAYSVi segnaliamo le date in cui potrete visitare

i Licei.-Minghetti15/12/2012; 17/01/2013 ore 15,00-18,00 -Galvani13/12/2012 in due turni:ore 15,00-17,00: liceo scientifico internazionale ad opzione italo- inglese;ore 17,00-19,00: liceo classico e licei internazionali ad opzione francese e tedesca.12/01/2013 in due turni:ore 15,00-17,00: liceo classico e licei internazionali ad opzione francese e tedesca;ore 17,00-19,00: liceo scientifico internazionale ad opzione italo-inglese.-Copernico 15/12/2012 ;12/01/2013 ore 15,00-18,00-Fermi1/12/2012;12/01/2013,ore 14,30-18,30-Righi15/12/2012 ;12/01/2013-Sabin14/12/2012, ore 16,00-19,00;19/01/2013, ore

15,00-18,00 -Laura Bassi13/12/2012 sede;24/01/2013 sede, ore 17,0019/01/2013 succursale ore 10,00

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INTERVISTA AD UNO STUDENTE DELL’ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO “L.DA VINCI” DI BOLOGNA

Intervistatore:Per prima cosa,dove si trova questo istituto?

Giuseppe:Per il momento è in via S.Stefano 49, Bologna.Ma dal 2013 si trasferirà nella nuova sede in via Scipione Ferro 4, al Villaggio del Fanciulo.

Int: Che diploma si prende alla fine dei cinque anni?

Giuseppe:Dipende, il corso è diviso in un biennio e in un triennio.Il biennio è uguale per tutti mentre all’ ultimo anno del triennio si sceglie l’indirizzo che si preferisce,tra ”Navigazione aerea” e “Assistenza alla navigazione aerea”.Se si sceglie il primo indirizzo si prende la maturità tecnica aeronautica-navigazione aerea;se si sceglie il secondosi prende la maturità tecnica aeronautica controllo traffico aereo.

Int:Quanti giorni di lezione si fanno alla settimana?E quante ore?

Giuseppe:Si va a scuola cinque giorni alla settimana e le ore sono circa trenta a settimana.

Int:Quali sono le materie?

Giuseppe:Quanto riguarda il biennio sono come nelle altre scuole superiori,mentre nel triennio si aggiungono diritto, aeronautica, circolazione aerea ed

elettrotecnica in più si possono fare esercitazioni pratiche.

Int:In che cosa consiste l’esercitazione pratica?

Giuseppe:C’è un laboratorio dove si possono fare simulazioni delle procedure di volo e anche di controllo di traffico aereo.

Int:Quanti studenti ci sono nelle classi?

Giuseppe:Pochi, 7/10 per classe, perchè la scuola è privata e bisogna pagare una retta mensile.

Int:Ma a Bologna non c’è un Istituto Aeronautico pubblico?

Giuseppe:No, c’è a Forlì.E‘ molto grande, ci sono studenti che arrivano da tutta Italia,infatti c’è anche il convitto.

Int:Perchè hai scelto la scuola di Bologna?

Giuseppe:Perchè non volevo andare al convitto, cioè restare a scuola per tutta la settimana e non volevo prendere il treno per Forlì tutti i giorni ! Poi, siccome qui a Bologna ,siamo molto seguiti e possiamo fermarci a scuola al pomeriggio ed avere assistenza allo studio dai professori.

Int.Ultima domanda, cosa si può fare dopo la scuola?

Giuseppe:Si può andare all’ università e continuare gli studi oppure si può provare ad entrare nell’Aeronautica Militare.

Intervista di S.Daldi

ISTITUTO AERONAUTICO DI FORLI’ “F.BARACCA”

E’ situato in via Montaspro n°94.

E' con Catania e Roma una delle tre città italiane che dal 1968 accoglie un ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO STATALE.

Recentemente in città si è sviluppato un importante polo universitario che comprende le facoltà di

-SCIENZE POLITICHEECONOMIA E COMMERCIO-Corso di laurea in ECONOMIA DI INTERNET-SCUOLA SUPERIORE DI LINGUE MODERNE PER INTERPRETI E TRADUTTORI (SSLMIT)-DIPLOMA IN ECONOMIA DELLA COOPERAZIONE-DIPLOMA DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE , la cui sede è sita nello stesso edificio dell'I.T.Aer. e che può rappresentare uno sbocco naturale al proseguimento degli studi a livello universitario.Forlì ha quindi una consolidata tradizione di accoglienza nei confronti degli studenti, dispone degli opportuni servizi e recenti indagini l'hanno classificata fra i primi cinque capoluoghi di provincia per viabilità e condizioni ambientali.Forlì è tuttora una città a misura d'uomo, ben collegata da ferrovia, aeroporto e ha un eccellente rete stradale; ricca d'arte, musei, teatri e moderni impianti sportivi.

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INTERVISTA AD UNO STUDENTE DEL LICEO MUSICALE DELLE “L.BASSI”

Intervistatore:Sei contento della tua scelta?

Simone:Si, sono molto contenta della mia scelta perchè la musica è la musica è la mia vita, io un giorno spero di campare facendo musica e quando la suono e l’ascolto mi sento molto bene...

Int:La scuola ti aveva prepareto alla scuola superiore?

Simone:Si, mi ha aiutato molto, avevo scelto una scuola media ad indirizzo musicale in cui avevo già imparato a suonare due strumenti.

Int:Come ti trovi alle L.Bassi?

Simone:Alle L.Bassi mi trovo molto bene, è una scuola molto grande, però agevole.Ho già fatto molte conoscenze nell’ambito musicale.

Int:Quali strumenti sai suonare?

Simone:Io suono la batteria, la chitarra, il basso, il violino e il pianoforte.

Int:Oltre alla musica quali altre materie studi?

Simone:Oltre alla musica studio le materie principali ovvero matematica, italiano, inglese,storia e geografia.

Int:Com’è strutturata la scuola come edificio?

Simone:E’ una delle scuola più grandi di Bologna, all’interno sono presenti 1600 studenti!!!

Int:Orario scolastico? (entrate ed Uscita)

Simone:Si entra alle 7:55 e si esce:il lunedì alle 17:30, il martedì alle 16:30, il mercoledì alle 13:00, il giovedì alle 13:30 e il venerdì alle 14:00. Il sabato non si va a scuola.

Int:Quante sono le ore settimanali?

Simone:Sono 32

Int:Riesci a fare attività extrascolastiche?

Simone:Frequento il conservatorio, dove sono stato ammesso con ottimi voti e all’ interno di esso suono la batteria e il pianoforte.

Int:Come sono i professori?

Simone: I professori sono molto severi e pretendono tanto, peò i compiti a casa non sono molti, perchè ci dobbiamo dedicare maggiormente alla musica.

Int:Dato che ti pisce molto la musica hai una band?

Si, ho una band, ci chiamiamo i “Black Prison”, facciamo un genere musicale che a non tutti piace.

Intervista di A.Boldri e M.Giorgi

La musica nella storia

La musica esiste da tempi molto antichi, sicuramente da prima ancora che ne rimanesse traccia storica. Non c'è stata civiltà che p r i m a o p o i n o n a b b i a s v i l u p p a t o u n p r o p r i o sistema musicale, o che non ne abbia adottato uno, seppure adattandolo alle sue necessità oppure ai suoi gusti

La parola musica deriva dalla parola greca moysa, "musa". L'idea occidentale di m u s i c a è q u i n d i generalmente collegata alle muse, e in questo senso alludeva ad ogni scienza ed arte che risveglia l'idea di cosa perfetta, gradevole e ben ordinata.

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A seguito del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, nell'anno scolastico 2000-2001, il Liceo Artistico e l’Istituto Statale d’Arte sono stati uniti in un unico Istituto Superiore, con unici organi collegiali, unico dirigente scolastico e unici uffici amministrativi. Il Liceo Artistico, è una scuola diversa dalle altre, più aperta, più moderna, perciò richiama figure di primo piano del panorama artistico e culturale. A tale

carattere il Liceo non vuole neppure oggi rinunciare, anzi vuole continuare ad essere stimolo e fucina per l’arricchimento delle conoscenze, del linguaggio, della creatività e della personalità. Anche per questo, a fianco dei corsi liceali quadriennali di indirizzo architettonico ed accademico, è stato introdotto dal 1991 il corso sperimentale quinquennale nel quale sono potenziate le discipline dell’area culturale ed è compreso

l’insegnamento dell’educazione visiva quale ulteriore elemento di formazione teorico-critica.

Il liceo artistico offre una preparazione culturale generale tipica di tutti i licei che permette l’accesso all’università o all’Accademia delle Belle Arti; ma, allo stesso tempo, fornisce anche una formazione in campo artistico specifica a seconda della sezione scelta.

Il liceo artistico

Esistono 4 tipi diversi di indirizzi:-Laboratorio di grafica;-Laboratorio di design;-Laboratorio di figurazione.

Articolo di I.Montanari

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Ecco qua il link:

t.wikipedia.org/wiki/

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INTERVISTA AD UNA STUDENTESSA DEL LICEO ARTISTICO”F.ARCANGELI”

Intervistatore:Sei contente della tua scelta?

Giulia:Si, perchè mi piace disegnare, studiare storia dell’arte e imparare nuove tecniche.

Int:La scuola media ti aveva preparato a quella superiore?

Giulia:Dal lato pratico non molto ma da quello teorico si.

Int:Quali consigli daresti per affrontare la scelta della scuola superiore?

Giulia:Il primo consiglio che darei è quello di non seguire i propri amici ma di fare una scelta propria; di scegliere qualcosa di inerente ai propri interessi e di chiedere consiglio ai propri genitori ma non dargli troppo peso rispetto a quello che pensate voi.

Int:Come ti trovi al Francesco Arcangeli?

Giulia:Mi trovo molto bene, si fanno molte attività e mi è

molto piaciuta l’idea di inserire laboratori che ti aiutano nella scelta dell’indirizzo che si dovrà fare poi in terza.

Int:Quali materie studi?

Giulia:Faccio matematica, italiano, storia, geografia (solo in prima e seconda), storia dell’arte, discipline plastiche, geometriche, pittoriche.

Int:Fai più ore di teoria o di pratica?

Giulia:La mia classe fa quasi solo pratica ma comunque questo dipende dal professore.

Int:Com’è strutturata la scuola?

Giulia:E’ enorme! E’ strutturata su sei piani (e al piano interrato è presente anche la piscina).

Int:Quali sono gli orari di entrata e uscita?

Giulia:Entro alle 8:05 ed esco alle 13:45, il sabato esco alle 12:00.

Int:Quante ore fai?

Giulia:34

Int:Riesci a fare attività extrascolastiche?

Giulia:Si questa scuola mi da la possibilità di fare delle attività fuori dall’ orario scolastico.

Int:Come sono i professori?

Giulia:Sono molto bravi e competenti, ma allo stesso tempo severi.

Int:Nella scuola che si spostano o siete voi che vi spostate?

Giulia:Siamo noi che ci spostiamo di classe in classe.

Intervista di A.Boldri e M.Giorgi

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ORIENTAMENTO

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Questo, per noi di terza, è un anno molto importante

perché dobbiamo scegliere la scuola superiore che ci

indirizzerà verso il nostro futuro.

Gli Istituti Tecnici Superiori sono scuole che offrono corsi di specializzazione paralleli a quelli universitari. Si tratta di un’istruzione tecnica e professionale indicata a preparare giovani da avviare nel mondo del lavoro. Vediamo ora nel dettaglio di cosa si tratta. Gli I.T.S. sono stati definiti come “scuole speciali di tecnologia”. Riguardano i seguenti settori:- Efficienza energetica;- Mobilità sostenibile;- Nuove tecnologie della vita;- Nuove tecnologie per il Made in Italy (sistemi meccanica, moda, alimentare, casa, servizi alle imprese);-Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;- Tecnologie dell'informazione e della comunicazione.Alla fine del percorso di formazione viene rilasciato il Diploma di Tecnico Superiore con l'indicazione dell'area tecnologica e della figura nazionale di riferimento.

Nell'aria di Bologna gli istituti tecnici più conosciuti sono:

-I.T.S. Gaetano Salvemini

-I.T.I.S. Odone Belluzzi

-I.T.S. Pier Crescienzi- Pacinotti

⁃ Qui riportiamo delle interviste fatte ad alcuni alunni che frequentano questi istituti.

⁃ Abbiamo intervistato Greta, una studentessa dell' I.T.S. Salvemini, Samuel,un studente dell' I.T.S. Pacinotti e Federico uno studente dell' I.T.I.S. Odone Belluzzi.

⁃ Greta racconta che le scuole medie l'hanno preparata bene nella scelta della scuola superiore; grazie all'insegnamento dato dalle prof delle medie, ora si trova senza lacune e soprattutto al primo anno è riuscita a stare al passo della classe. Le abbiamo chiesto se a suo parere le prof sono competenti nel loro lavoro e Greta a risposto che li ritiene capaci quasi tutti, a parte qualche caso specifico. La materia che pensa gli sia spiegata meglio sono le lingue. Lei è soddisfatta della scelta della scuola superiore e la consiglierebbe a tutti i ragazzi interessati.

⁃ Samuel sta frequentando il primo anno nel suo liceo. Ci ha illustrato come le prof. Delle medie lo hanno aiutato nella scelta della scuola che

ritiene anche lui una cosa molto importante, le professoresse gli hanno consigliato la scuola superiore più adatta per le sue capacità, con questa cosa il ragazzo è stato facilitato nella scelta. All'inizio ha detto che si è trovato con qualche lacuna ma ha sottolineato come tutto il resto della classe. Si trova bene ed è soddisfatto della sua scelta.

⁃ Federico, è un ragazzo che anche pur avendo avuto l'aiuto delle professoresse delle medie, ha voluto tralasciare gli aiuti sbagliando scuola, infatti il primo anno si era iscritto al liceo scientifico Augusto Righi ma lui non ne era competente dato che è stato bocciato, allora racconta, si è iscritto all'I.T.I.S. Odone Belluzzi dove si è trovato decisamente meglio e ha incontrato professori umani e che cercano di appassionare gli studenti alla propria materia attraverso anche progetti extrascolastici.

⁃ Articolo di B.Bina, C.Campodipietro, I.Montanari e B.Poluzzi

Facciamo un viaggio negli Istituti Tecnici!!!

ORIENTAMENTO

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