L’anello del Nibelungo – L’oro del Reno

4
L’ANELLO DEL NIBELUNGO – L’ORO DEL RENO La ripetizione è la nota-chiave del corpo vitale, il cui estratto è l’anima intellettuale, che è la controparte dello Spirito Vitale, vero Principio Cristico nell’uomo. Poiché è compito del mondo occidentale di sviluppare il Principio Cristico e formare il Cristo interiore affinché brilli attraverso l’oscurantismo dei tempi attuali, la ripetizione delle idee nobili e altruistiche è assolutamente essenziale. Inconsciamente il mondo intero obbedisce a questa legge. Il corpo del desiderio, essendo una acquisizione posteriore al corpo vitale, non è molto cristallizzatoed è, quindi, più impressionabile. Dato che esso ha anche una composizione più sottile del corpo vitale è meno ritentivo : le emozioni che facilmente vi si generano, altrettanto facilmente si dissolvono. Quando idee ed ideali si introducono nel corpo vitale attraverso l’aura che ci avvolge, si forma in esso una debole impressione mentre gli effetti prodotti dallo studio, sermoni, conferenze e letture sono più duraturi, per cui molte impressioni nella medesima direzione creano stimoli che sono preziosi per il bene o per il male, a seconda della loro natura. Con il fine di trarre profitto da questa legge studiamo i grandi miti dell’anima che ci illuminano sul sentiero della vita e dell’essere, onde si possa imparare più a fondo da dove veniamo, perché siamoquaggiù e dove andiamo . Come già dicemmo, tutti i miti sono veicoli di verità spirituali velate da allegorie, simboli e immagini e, pertanto, passibili di essere compresi senza ragionare. Come i racconti delle fate sono un mezzo per istruire i bambini, così furono usati i miti per trasmettere le verità spirituali all’umanità primitiva. Lo Spirito-Gruppo agisce sugli animali tramite il loro corpo del desiderio, evocando alla loro mente immagini che suscitano in essi sensazioni e l’impulso all’azione. Analogamente, i quadri allegorici contenuti nei miti creano nell’uomo la base per il suo presente e futuro sviluppo. Questi miti, agendo sul loro subcosciente, lo condussero al livello in cui si trova oggi ; senza tale preparazione l’uomo non sarebbe stato capace di effettuare il lavoro che attualmente compie. Oggigiorno questi miti stanno ancora lavorando per prepararci per il futuro, però alcuni di essi influenzano più degli altri. Il cammino della civilizzazione ha seguito il corso del Sole, da Est a Ovest, e

description

Descrizione del significato dell'anello del Nibelungo di Wagner

Transcript of L’anello del Nibelungo – L’oro del Reno

Page 1: L’anello del Nibelungo – L’oro del Reno

L’ANELLO DEL NIBELUNGO – L’ORO DEL RENO

La ripetizione è la nota-chiave del corpo vitale, il cui estratto è l’anima intellettuale, che è la controparte dello Spirito Vitale, vero Principio Cristico nell’uomo.Poiché è compito del mondo occidentale di sviluppare il Principio Cristico e formare il Cristo interiore affinché brilli attraverso l’oscurantismo dei tempi attuali, la ripetizione delle idee nobili e altruistiche è assolutamente essenziale. Inconsciamente il mondo intero obbedisce a questa legge.Il corpo del desiderio, essendo una acquisizione posteriore al corpo vitale, non è molto cristallizzatoed è, quindi, più impressionabile. Dato che esso ha anche una composizione più sottile del corpo vitale è meno ritentivo : le emozioni che facilmente vi si generano, altrettanto facilmente si dissolvono.Quando idee ed ideali si introducono nel corpo vitale attraverso l’aura che ci avvolge, si forma in esso una debole impressione mentre gli effetti prodotti dallo studio, sermoni, conferenze e letture sono più duraturi, per cui molte impressioni nella medesima direzione creano stimoli che sono preziosi per il bene o per il male, a seconda della loro natura.Con il fine di trarre profitto da questa legge studiamo i grandi miti dell’anima che ci illuminano sul sentiero della vita e dell’essere, onde si possa imparare più a fondo da dove veniamo, perché siamoquaggiù e dove andiamo .Come già dicemmo, tutti i miti sono veicoli di verità spirituali velate da allegorie, simboli e immagini e, pertanto, passibili di essere compresi senza ragionare.Come i racconti delle fate sono un mezzo per istruire i bambini, così furono usati i miti per trasmettere le verità spirituali all’umanità primitiva. Lo Spirito-Gruppo agisce sugli animali tramite il loro corpo del desiderio, evocando alla loro mente immagini che suscitano in essi sensazioni e l’impulso all’azione. Analogamente, i quadri allegorici contenuti nei miti creano nell’uomo la base per il suo presente e futuro sviluppo. Questi miti, agendo sul loro subcosciente, lo condussero al livello in cui si trova oggi ; senza tale preparazione l’uomo non sarebbe stato capace di effettuare il lavoro che attualmente compie.Oggigiorno questi miti stanno ancora lavorando per prepararci per il futuro, però alcuni di essi influenzano più degli altri. Il cammino della civilizzazione ha seguito il corso del Sole, da Est a Ovest, e

Page 2: L’anello del Nibelungo – L’oro del Reno

nell’atmosfera eterica della Costa del Pacifico questi quadri mitici sono quasi scomparsi e l’uomo percepisce direttamente le realtà spirituali. Più a Est, particolarmente in Europa, troviamo ancora diffusa sulla terra l’atmosfera del misticismo: ivi la gente ama gli antichi miti i quali hanno un significato incomprensibile per l’uomo occidentale.La vita dell’anima degli abitanti delle coste di Norvegia, delle pianure della Scozia, delle Valli della Selva Nera in Germania e degli alti monti della Svizzera è tanto mistica e profonda come lo era mille anni fa. Tali popoli sono in contatto diretto con gli Spiriti della Natura e con altre realtà fantastiche per mezzo delle loro sensazioni intime, più di noi che avanziamo sul sentiero dell’aspirazione mediante la conoscenza diretta. Se facciamo risorgere queste sensazioni intime e le uniamo al nostro sapere otterremo un enorme vantaggio.Perciò ora cerchiamo di assimilare uno dei più profondi racconti mitici del passato : l’Anello del Nibelungo, il grande poema epico dell’Europa del Nord.Esso descrive la storia dell’uomo del tempo in cui abitava l’Atlantide sino a quando il mondo giungerà alla distruzione per mezzo di una grande conflagrazione, dopo cui il regno dei Cieli si stabilirà, come èprofetizzato nella Bibbia.Negli antichi miti, come l’Anello del Nibelungo, veniamo trasportati all’epoca in cui l’umanità viveva in una innocenza infantile. Nel dramma di Wagner, la prima scena del prologo rappresenta la vita nel fondo del Reno; le ondine cantano una canzone nuotando da un capo all’altro, e movendosi flessuosamente imitano la danza armoniosa delle onde. Le acque sono illuminate dal bagliore di una grande massa di oro, intorno alla quale le figlie del Reno girano come i pianeti attorno al centro solare. In questa scena abbiamo la replica microscopica del macrocosmo, dove i corpi celesti ruotano attorno al centro donatore di luce, in un cerchio di danze maestose.Le Vergini del Reno rappresentano l’umanità primitiva, al tempo in cui essa viveva negli abissi dove oggi c’è l’oceano, cioè nella brumosa e densa atmosfera dell’ Atlantide. L’oro che brilla sulla scena è il Sole che illumina il sistema solare e rappresenta lo Spirito Universale che, allora, si estendeva come nube sull’umanità. In quell’epoca non si distinguevano nitidamente le cose, causa la fitta nebbia e perciò la vista fisica non era perfetta come oggi: in cambio, però, la percezione interna delle qualità animiche altrui era molto più acuta di quella posseduta ora.Oggi lo spirito individuale si sente un ego e si definisce “Io” in netta

Page 3: L’anello del Nibelungo – L’oro del Reno

opposizione agli altri, ma tale principio separatistico non esisteva nella nascente umanità della prima Epoca Atlantidea. Allora non si aveva nozione dell’Io e del Tu, ma tutti si sentivano come una grande famiglia, figli del Divino Padre.Non si preoccupavano affatto del mangiare e del bere, come i nostri bimbi non si preoccupano delle necessità materiali della vita, ed era un periodo in cui tutto era gioco e divertimento. Però tale stato di cose non poteva continuare, altrimenti non vi sarebbe stata evoluzione. Come i bambini crescono e diventano adulti, prendendo ciascuno il proprio posto nella battaglia della vita, analogamente la specie umana primitiva era destinata ad abbandonare il proprio focolare domestico nativo delle basse terre dell’Atlantide, e a emergere sopra le acque quando esse - per la condensazione delle nubi – inondarono le valli e le cavità terrestri. L’umanità in evoluzione entrò, allora, nelle condizioni aeree in cui viviamo oggigiorno, come si narrò degli antichi Israeliti che attraversarono il Mar Rosso per entrare nella Terra Promessa, e Noè abbandonò il suo luogo natale quando le acque del diluvio si abbassarono.Nel Giardino dell’Eden i nostri padri primitivi non pensavano individualmente: essi obbedivano ciecamente all’ordine dato loro dalle guide divine, esattamente come un tenero bambino fa ciò che i genitori desiderano perché non ha coscienza di se stesso, ossia gli manca la personalità.L’individualità - come racconta la Bibbia - fu ottenuta quando Lucifero inculcò nell’uomo l’idea che poteva come Dio diventare e conoscere il bene e il male. Nel mito teutonico si dice che Alberico, uno dei figli delle nebbie (così si chiamavano perché vivevano nella nebbiosa atmosfera Atlantidea) bramava l’oro che splendeva nel Reno. Aveva sentito dire che chi lo possedeva e con esso formasse un anello avrebbe potuto conquistare il mondo e comandare a tutti gli altri sprovvisti del tesoro. Perciò nuotò verso la grande roccia dove si trovava il prezioso metallo, se ne impossessò e risalì rapidamente alla superficie, inseguito dalle Figlie del Reno disperate per tale perdita. Quando Alberico giunse alla superficie dell’acqua una voce gli disse che nessuno poteva trasformare l’oro in un anello - equisito necessario per conquistare il mondo - se prima non rinunciava all’amore.Egli fece immediatamente ciò e da quel momento incominciò a rubare alla terra i suoi tesori e ad appagare i propri desideri di opulenza e di potere.Come si è detto, l’oro allo stato grezzo che si trovava sulla roccia del Reno rappresenta lo Spirito Universale che non è proprietà

Page 4: L’anello del Nibelungo – L’oro del Reno

esclusiva di nessuno, e Alberico simbolizza uno degli esseri più avanzati della specie umana che si sente stimolato dal desiderio di conquistare nuovi mondi. Tali esseri furono i primi ad avere lo spirito interno e, perciò, anche l’anima. Essi emigrarono sulle alture, ma trovandosi nella chiara atmosfera dell’Epoca Ariana, come noi la conosciamo oggi, si riconobbero chiaramente e distintamente per entità separate. Ciascuno si rese conto che i propri interessi erano diversi da quelli degli altri e che il successo in questo mondo si doveva conquistare con i propri sforzi senza preoccuparsi del prossimo.Così lo spirito tracciò un cerchio attorno a sé e tutto ciò che si trovò dentro di esso divenne “Io” e “Mio”, concetto che lo fece antagonista agli altri.Conseguentemente, per formare questo anello e mantenersi separati era necessario rinnegare l’amore : soltanto così si poteva estraniarsi dagli interessi per creare la propria prosperità e conquistare il mondo, magari con danno dei propri simili.Tuttavia, Alberico non è il solo a desiderare di formare un anello attorno a sé col proposito di ottenere potenza. “Come è in alto, così è in basso” dice l’assioma ermetico, e viceversa: gli Dei pure evolvono, anch’essi aspirano ad ottenere maggiore potere, desiderano formare un anello attorno a loro, quindi vi è guerra tanto in cielo quanto in Terra.Differenti culti cercano di dominare le anime umane e anche le loro limitazioni si simbolizzano con anelli.