L'analisi del periodo Ripasso megagalattico di tutto...

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L'analisi del periodo Ripasso megagalattico di tutto quello che abbiamo fatto Lezione 1 Durante il primo anno di scuola media, hai studiato la natura delle singole parole che compongono un testo linguistico e hai visto come le parole siano classificabili in categorie grammaticali dette "parti del discorso".

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L'analisi del periodo

Ripasso megagalattico di tutto quello che abbiamo fatto

Lezione 1

Durante il primo anno di scuola media, hai studiato la natura delle singole parole che compongono un testo linguistico e hai visto come le parole siano classificabili in categorie grammaticalidette "parti del discorso".

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Prendiamo ad esempio la frase «Gianni mangia la pizza».Durante il primo anno hai visto che “Gianni” è un nome proprio, poiché indica un solo e particolare individuo ed è scritto con la lettera maiuscola; “mangia” è la seconda persona singolare del verbo “mangiare” al modo Indicativo, tempo presente, ed è anche un verbo transitivoe si trova qui nella sua forma attiva.“la” è un articolo determinativo, femminile, singolare;“pizza”= nome comune, femminile.

Hai visto anche che questo classificare le parole in base alle categorie dette “parti del discorso”, si chiama “analisi grammaticale”.

Al secondo anno, invece, abbiamo visto quali siano i rapporti logici fra le varie parti che compongono una frase. Cioè hai studiato quale ruolo svolgano le parole all'interno di una frase. Il ruolo svolto dalle parole all'interno di una frase può essere quello di:

Ad esempio: «Gianni mangia la pizza»“Gianni”= svolge la funzione di soggetto, perché è il protagonista dell'azione descritta dal verbo e perché con il verbo “mangia”

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ha un rapporto logico-grammaticale detto “concordanza”.“mangia”= predicato verbale, poiché ha la funzione di indicare ciòche il soggetto fa e con il soggetto concorda in persona e numero.“la pizza”= complemento oggetto, perché indica la cosa su cui ricade direttamente l'azione espressa dal predicato, risponde alla domanda “che cosa?”, ed è un complemento diretto (cioè non preceduto da preposizione).

L'analisi del periodo

Durante i primi mesi di questo terzo anno scolastico, hai iniziato a studiare la sintassi del periodo, cioè quali sono i rapporti logici fra le varie proposizioni, cioè i rapporti logici che ci sono fra le frasi.

La PROPOSIZIONE, o frase, è l'insieme di più parole (ma può bastarne anche una sola) organizzate in modo da esprimere un pensiero. Non può esistere una proposizione senza il verbo!Quindi, come facciamo a sapere il numero delle proposizioni che compongono un periodo?

Basta individuare e contare le forme verbali di MODO FINITO (cioè quelle in cui è possibile riconoscere la persona e il numero: Indicativo, Congiuntivo, Condizionale e Imperativo). Ad ogni verbo di modo finito corrisponde una proposizione!

MODI FINITI

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MODI INDEFINITI

Quindi, tornando all'analisi del periodo, ricorda:

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Tutte le volte che abbiamo un segno di punteggiatura forte (punto, punto interrogativo o punto esclamativo) abbiamo di fronte un PERIODO. Esempi:Sono andato a mare. = periodo composto da una sola proposizioneperché abbiamo un solo segno di punteggiatura forte.

Sono andato a mare. Vuoi venire con me la prossima volta? Sarebbe bellissimo se ci fossi anche tu! = abbiamo TRE periodi perché ci sono tre segni forti di punteggiatura: un punto, un punto interrogativo e un punto esclamativo.

Il periodo può essere costituito da UNA sola proposizione e in questo caso si chiama PERIODO SEMPLICE.

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Ad esempio: Domani andrò a mare. Abbiamo a che fare con un periodo (perché c'è un segno di punteggiatura forte, cioè in questo caso il punto, e, siccome abbiamo un solo verbo di modo finito (andrò) abbiamo una sola proposizione. Quindi, questo è un periodo semplice. La frase che forma il periodo semplice la chiameremo “proposizione indipendente”.

La proposizione incidentale

Le proposizioni incidentali sono proposizioni che risultano accessorie rispetto al testo in cui sono inserite e compaiono

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sempre inserite fra due virgole, o fra due trattini o fra due parentesi. Possono essere eliminate dal testo senza che esso risulti modificato nella sua essenza logica.Esempi:Arrivai a Napoli – quanto lo avevo desiderato!- stanca e affamata.Quel giorno, mi rincresce doverlo ammettere, mi sono comportata male.Quando arrivano le vacanze (siano benedette!) ci riposiamo.

Coordinazione e subordinazione

Ma che cosa succede quando il periodo è composto da più proposizioni?Succede che, oltre a individuare il numero delle proposizioni che lo compongono, si pone il problema di capire quale sia il rapporto logico fra le varie proposizioni.

Quando abbiamo a che fare con un periodo costituito da almeno due proposizione, queste, infatti, possono avere fra loro due tipidi rapporti: di coordinazione o di subordinazione.

LA COORDINAZIONE

Avremo un rapporto di COORDINAZIONE quando troveremo due o più frasi autonome fra loro, cioè non c'è una frase che dipende dall'altra per avere un senso compiuto. Si tratta quindi di due o più frasi che sono di pari grado, come se fossero colleghe sul posto di lavoro, e che sono unite fra loro mediante una congiunzione coordinante.

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Esempio:

Sono stato a Roma e ho visitato i musei vaticani.Abbiamo a che fare con un periodo (c'è un solo segno di punteggiatura forte) costituito da due proposizioni (abbiamo dueverbi di modo finito (sono stato e ho visitato). Queste due proposizioni sono collegate fra loro dalla congiunzione coordinante “e”, e ognuna delle proposizioni ha un senso compiuto: io posso dire “sono stato a Roma” ed ha un senso logico, ma posso dire anche soltanto “ ho visitato i musei vaticani” ha comunque senso.Quindi sono due frasi INDIPENDENTI fra loro collegate.

Abbiamo quindi a che fare con un PERIODO COMPOSTO= periodo formato da due proposizioni indipendenti fra loro coordinate.

La Subordinazione

Così come nel mondo del lavoro esistono i colleghi, che hanno il nostro stesso grado, ma esistono anche i datori di lavoro verso cui noi siamo dei dipendenti, allo stesso modo nel periodo, quandoesso è costituito da almeno due proposizioni, possiamo notare che c'è una proposizione che ha un senso compiuto, che chiameremo PROPOSIZIONE PRINCIPALE o REGGENTE e altreproposizioni che, prese singolarmente, non avrebbero senso. Acquistano senso solo se legate alla proposizione principale.

Una o più proposizioni si dicono subordinate quando non sono

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autonome sul piano espressivo, ma hanno bisogno di una reggenteper avere senso.

Esempio: Sono stato a Roma perché avevo bisogno di bellezza.Abbiamo qui un periodo (c'è un solo segno di punteggiatura forte) costituito da due proposizioni (abbiamo due verbi di modofinito: sono stato e avevo) di cui una (sono stato a Roma) è la principale perché ha senso compiuto anche da sola, e una (perché avevo bisogno di bellezza) è una subordinata perché, peravere senso, deve essere unita alla frase sono stato a Roma.

L'esempio appena riportato è un periodo COMPLESSO, cioè un periodo formato da una reggete e una o più subordinate.

Riassumendo, possiamo trovare tre tipi di periodo:

1. periodo semplice= quando il periodo è formato da UNA SOLA proposizione (cioè una sola frase) indipendente;

2. periodo composto= se il periodo è formato da due o più proposizioni indipendenti fra loro coordinate;

3. periodo complesso= se il periodo è formato da una o più proposizioni principali e da una o più proposizioni subordinate.

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Torniamo alla coordinazione

La coordinazione può avvenire sia fra proposizioni principali, sia fra proposizione subordinate.Esempio: Sono stato a Roma e ho visto i musei vaticani perché avevo bisogno di bellezza e perché volevo divertirmi.Abbiamo qui un periodo formato da quattro proposizioni (ci sono infatti quattro verbi di modo finito). Due frasi sono indipendenti(Sono stato a Roma e ho visitato i musei vaticani) e sono fra lorocoordinate. Queste frasi indipendenti sono reggenti delle due frasi subordinate perché avevo bisogno di bellezza e perché volevo divertirmi fra loro coordinante.

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Coordinazione per asindeto e coordinazione per polisindeto

In che modo viene creato il rapporto di coordinazione fra due o più proposizioni? In due modi:

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1. Le proposizioni vengono collegate fra loro attraverso dei segni di punteggiatura deboli (virgola, punto e virgola e due punti). Questo tipo di coordinazione si chiama COORDINAZIONE PER ASINDOTO.Esempio:La vita è bella, i tuoi genitori ti amano, la tua prof ti vuole bene, guai se ti scoraggi! = abbiamo qui un periodo formato da quattro proposizioni indipendenti fra loro collegate dalla virgola, quindi abbiamo una coordinazione per asindeto.

2. Le proposizioni vengono collegate fra loro attraverso le congiunzioni coordinanti. Questo tipo di coordinazione si chiama COORDINAZIONE PER POLISINDETO.Esempio:La vita è bella E i tuoi genitori ti amano, ANCHE la prof ti vuole bene, DUNQUE guai se ti scoraggi!Abbiamo qui un periodo costituito da quattro proposizioni indipendenti fra loro coordinate mediante polisindeto, perché abbiamo le congiunzioni coordinanti “e”, “anche”, “dunque”.

Come puoi vedere dalla tabella riportata sotto, due o più proposizioni possono essere fra loro coordinate mediante diverse tipologie di congiunzioni coordinanti.Ti ricordo che le congiunzioni sono elementi del discorso invariabili privi di significato proprio che hanno la funzione di collegamento, perciò sono dette congiunzioni.Quindi LA CONGIUNZIONE E' UNA PARTE DEL DISCORSO INVARIABILE FINALIZZATA A COLLEGARE DELLE PAROLE IN UNA PROPOSIZIONE O A COLLEGARE FRA LORO LE PROPOSIZIONI IN UN PERIODO.

Quali sono le congiunzioni coordinanti? Te lo dico subito:

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La congiunzione può avvenire all'interno della proposizione per collegare parole fra loro, oppure può essere usata per collegare più proposizioni.

Le congiunzioni copulative (e, anche, pure, inoltre, per di più, pergiunta, né, neanche, neppure, nemmeno) si limitano a congiungereelementi indipendenti:

E' stato un ragazzo serio e studioso.= abbiamo qui una congiunzione all'interno di una proposizione. Si tratta un periodocostituito da una proposizione che ha al suo interno una congiunzione copulativa (e) che collega fra loro due aggettivi (serio e studioso).Invece in questo esempio:E' stato un ragazzo serio e ha studiato sempre = abbiamo qui invece una congiunzione copulativa (e) all'interno del periodo

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composto da due proposizioni indipendenti fra loro coordinate. e ha studiato sempre= proposizione coordinata copulativa

Altri esempi.Congiunzioni disgiuntive: o, oppure, ovvero, ossia, altrimenti. Servono a introdurre diverse possibilità.Vuoi vivere saggiamente o da animale? = abbiamo una congiunzione disgiuntiva (o) che collega due elementi della stessaproposizione.Accetta le mie condizioni oppure combatti= abbiamo qui due proposizioni indipendenti fra loro coordinate mediante la congiunzione disgiuntiva (o).oppure combatti= proposizione coordinata disgiuntiva.

Congiunzioni avversative: ma , però, anzi, invece, tuttavia, eppure, nondimeno... servono a introdurre un contrasto, un opposizione.Esempi:E' buona e cara, però testarda. = abbiamo un periodo formato dauna proposizione al cui interno due elementi sono collegati mediante congiunzione avversativa (però)Io ne sono convinto, però mio padre è contrario. = un periodo costituito da due indipendenti fra loro coordinante mediante la congiunzione avversativa però.però mio padre è contrario= proposizione coordinata avversativa

Congiunzioni dichiarative: cioè, infatti, invero, difatti, in realtà, vale a dire, ossia ecc introducono un chiarimento, una precisazione.Esempi:Sono tutti ragazzi in gamba, cioè svegli. = Periodo composto da una proposizione indipendente che contiene al suo interno due

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elementi collegati da congiunzione dichiarativa.Sono tutti ragazzi in gamba, cioè sono persone sveglie. Siccome abbiamo due verbi di modo finito, allora abbiamo un periodo composto da due proposizioni indipendenti fra loro coordinate mediante la congiunzione dichiarativa cioè.cioè sono persone sveglie= proposizione coordinata dichiarativa

Congiunzioni conclusive: dunque, quindi, pertanto, perciò, ebbene,allora ecc. Introducono termini e concetti conclusivi.Esempi:Ho letto cose razionali, dunque giuste. = periodo composto da una proposizione che ha al suo interno due elementi collegati da congiunzione conclusiva (dunque).Ho letto cose sensate, dunque penso di essere nel giusto = periodo composto da due coordinate fra loro collegate mediante congiunzione conclusiva (dunque).dunque penso di essere nel giusto= proposizione coordinata conclusiva

Congiunzioni correlative: sia...sia, sia che... sia che, ora...ora, tanto...quanto, tale...quale, e...e, vuoi...vuoi, così...come, né...né, non solo...ma anche ecc Si presentano in genere a coppie e stabiliscono fra due o più elementi posti in rapporto una correlazione il cui senso dipende dalle correlazioni usate.Esempi:Ora facevano chiasso, ora seguivano la lezione.Né lavoravano, né facevano lavorare.O smetti di chiacchierare o ti darò una nota.Non solo non hai studiato, ma anche disturbi.

In tutti questi esempi, la seconda proposizione costituisce una proposizione coordinata correlativa.