L’anaestro nella bovina: fisiopatologia di un evento ... · ve si ha l’ovulazione del follicolo...

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Rivista di Medicina Veterinaria, vol. 46, n. 1, 2012 RIASSUNTO L’anaestro è definito come la “mancata espressione dell’estro” ed è una patologia che colpisce un 20-44% delle bovine dell’allevamen- to. Sono soprattutto primipare, con un BCS basso, molto basso (2.5- 2.0). Occorre distinguere tra anaestro ovulatorio ed anaestro non ovulatorio: nel primo caso, la bovina cicla regolarmente, ma non viene vista in calore, per una scarsa efficienza nella rilevazione del calore, oppure per una scarsa manifestazione dello stesso (calore silente). L’anaestro anavulatorio, può essere distinto in quattro di- versi tipi: tipo I, caratterizzato dalla mancata deviazione del follico- lo dominante, tipo II dove, a causa di un difetto della liberazione pulsatile dell’LH, si ha deviazione del follicolo dominante, seguita però da una sua rapida regressione. Anaestro tipo III, dove a causa della mancanza della surge dell’LH, il follicolo dominante continua a crescere, trasformandosi in una ciste ovarica; anaestro tipo IV, do- ve si ha l’ovulazione del follicolo di Graf e la formazione di un cor- po luteo, che a causa di una infiammazione uterina (mancata pro- duzione di PGF2 alfa), non andrà incontro alla normale luteolisi, persistendo nel tempo. L’anaestro tipo I è clinicamente caratteriz- zato dalla presenza sulle ovaie di piccoli follicoli (< 8 mm); nel- l’anaestro di tipo II, troveremo follicoli di 8-15 mm (piccole cisti), mentre nell’anaestro di tipo III, si troveranno follicoli persistenti di diametro superiore a 15 mm, sempre in assenza di corpo luteo. L’anaestro di tipo IV, è l’unico in cui si trova un corpo luteo: la sua persistenza è dovuta alla presenza di una infiammazione uterina (endometrite). SUMMARY The anestrus is defined as “lack of expression of estrus” and it is a condition that affects 20-44% of dairy-beefcattle. Are especially pri- miparous cows, with very low BCS (2.5-2.0). It is necessary to distin- guish between ovulatory and not ovulatory anestrus: in the first ca- se, the cow cycles regularly, but the heat is not seen for a poor effi- ciency in the detection of heat, or for a poor expression of the same (silent heat). The anovulatory anestrus can be divided into four dif- ferent types: type I is characterized by the lack of deviation of the L’anaestro nella bovina: fisiopatologia di un evento multifattoriale G. Gnemmi*, DVM, Ph.D., Dipl. ECMHM C. Maraboli*, DVM - E-mail: [email protected] *BOVINEVET Bovine Ultrasound Services dominant follicle, type II is due to a defect in the pulsatile release of LH: there is deviation of the dominant follicle followed, however, by a rapid regression. Anestrustype III is due to lack of LH - surge: the dominant follicle continues to grow, becoming an ovarian cyst; ane- strus type IV is that in which is present the ovulation of the Graf fol- licle and the formation of a corpus luteum that however, due to an inflammation of the uterus (non-production of PGF2 alpha), will not meet the normal luteolysis, persisting over time. The anestrus type I is clinically characterized by the presence on the ovaries of small fol- licles (< 8 mm); anestrus type II is characterized by the presence of follicles of 8-15 mm (small cysts), while in anestrus type III the persi- stent follicles diameter is more than 15 mm, again in the absence of the corpus luteum. The anestrous type IV is the only one in which there is a corpus luteum: its persistence is due to the presence of an inflammation of the uterus (endometritis). KEYWORDS Anestrus, anestrus types, clinical signs INTRODUZIONE “Mancanza di espressione dell’estro nel periodo atteso”. Questa è la de- finizione classica di anaestro, che però non lascia che intravedere i risvolti fisio-patologici di un evento molto complesso e articolato, nel quale la scarsa produzione di progesterone da parte dell’ovaio è certamente uno dei fattori principali (1-8). Le bovine a elevata produzione sono in continuo mutamento; è un dato accertato che queste bovine hanno un estro più corto e mi- nori manifestazioni estrali, in particolare nelle prime settimane del post-partum (9). Nella gestione riproduttiva moderna il punto criti- co fondamentale è rappresentato dalla bassa efficienza e/o accura- tezza nella rilevazione dei calori. Questo ovviamente è un proble- ma che riguarda solamente le bovine cicliche ovvero quelle che, pur andando regolarmente in calore, non vengono rilevate in estro (per i più svariati motivi). Un problema assai più preoccupante è rappresentato dalle bovine in anaestro non ovulatorio, ovvero da animali che non vanno in ca- 17

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Rivista di Medicina Veterinaria, vol. 46, n. 1, 2012

RIASSUNTO

L’anaestro è definito come la “mancata espressione dell’estro” ed èuna patologia che colpisce un 20-44% delle bovine dell’allevamen-to. Sono soprattutto primipare, con un BCS basso, molto basso (2.5-2.0). Occorre distinguere tra anaestro ovulatorio ed anaestro nonovulatorio: nel primo caso, la bovina cicla regolarmente, ma nonviene vista in calore, per una scarsa efficienza nella rilevazione delcalore, oppure per una scarsa manifestazione dello stesso (caloresilente). L’anaestro anavulatorio, può essere distinto in quattro di-versi tipi: tipo I, caratterizzato dalla mancata deviazione del follico-lo dominante, tipo II dove, a causa di un difetto della liberazionepulsatile dell’LH, si ha deviazione del follicolo dominante, seguitaperò da una sua rapida regressione. Anaestro tipo III, dove a causadella mancanza della surge dell’LH, il follicolo dominante continuaa crescere, trasformandosi in una ciste ovarica; anaestro tipo IV, do-ve si ha l’ovulazione del follicolo di Graf e la formazione di un cor-po luteo, che a causa di una infiammazione uterina (mancata pro-duzione di PGF2 alfa), non andrà incontro alla normale luteolisi,persistendo nel tempo. L’anaestro tipo I è clinicamente caratteriz-zato dalla presenza sulle ovaie di piccoli follicoli (< 8 mm); nel-l’anaestro di tipo II, troveremo follicoli di 8-15 mm (piccole cisti),mentre nell’anaestro di tipo III, si troveranno follicoli persistenti didiametro superiore a 15 mm, sempre in assenza di corpo luteo.L’anaestro di tipo IV, è l’unico in cui si trova un corpo luteo: la suapersistenza è dovuta alla presenza di una infiammazione uterina(endometrite).

SUMMARY

The anestrus is defined as “lack of expression of estrus” and it is acondition that affects 20-44% of dairy-beefcattle. Are especially pri-miparous cows, with very low BCS (2.5-2.0). It is necessary to distin-guish between ovulatory and not ovulatory anestrus: in the first ca-se, the cow cycles regularly, but the heat is not seen for a poor effi-ciency in the detection of heat, or for a poor expression of the same(silent heat). The anovulatory anestrus can be divided into four dif-ferent types: type I is characterized by the lack of deviation of the

L’anaestro nella bovina:fisiopatologia di un evento multifattoriale

G. Gnemmi*, DVM, Ph.D., Dipl. ECMHMC. Maraboli*, DVM - E-mail: [email protected]*BOVINEVET Bovine Ultrasound Services

dominant follicle, type II is due to a defect in the pulsatile release ofLH: there is deviation of the dominant follicle followed, however, bya rapid regression. Anestrustype III is due to lack of LH - surge: thedominant follicle continues to grow, becoming an ovarian cyst; ane-strus type IV is that in which is present the ovulation of the Graf fol-licle and the formation of a corpus luteum that however, due to aninflammation of the uterus (non-production of PGF2 alpha), will notmeet the normal luteolysis, persisting over time. The anestrus type Iis clinically characterized by the presence on the ovaries of small fol-licles (< 8 mm); anestrus type II is characterized by the presence offollicles of 8-15 mm (small cysts), while in anestrus type III the persi-stent follicles diameter is more than 15 mm, again in the absence ofthe corpus luteum. The anestrous type IV is the only one in whichthere is a corpus luteum: its persistence is due to the presence of aninflammation of the uterus (endometritis).

KEYWORDS

Anestrus, anestrus types, clinical signs

INTRODUZIONE

“Mancanza di espressione dell’estro nel periodo atteso”. Questa è la de-finizione classica di anaestro, che però non lascia che intravedere irisvolti fisio-patologici di un evento molto complesso e articolato,nel quale la scarsa produzione di progesterone da parte dell’ovaioè certamente uno dei fattori principali (1-8).Le bovine a elevata produzione sono in continuo mutamento; è undato accertato che queste bovine hanno un estro più corto e mi-nori manifestazioni estrali, in particolare nelle prime settimane delpost-partum (9). Nella gestione riproduttiva moderna il punto criti-co fondamentale è rappresentato dalla bassa efficienza e/o accura-tezza nella rilevazione dei calori. Questo ovviamente è un proble-ma che riguarda solamente le bovine cicliche ovvero quelle che,pur andando regolarmente in calore, non vengono rilevate in estro(per i più svariati motivi). Un problema assai più preoccupante è rappresentato dalle bovinein anaestro non ovulatorio, ovvero da animali che non vanno in ca-

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lore, determinando così ingenti perdite economiche causate dallasoppressione degli animali stessi o dal ritardo dei concepimenti (2-8). Nell’allevamento di bovine da latte e da carne l’anaestro costi-tuisce una causa importante d’infertilità individuale (3-4).Parlando di anaestro spesso si tende a sovrastimare il problema (1-8): a causa di un difetto diagnostico sono infatti incluse in questogruppo tutte le bovine che non sono viste in calore, a causa di ca-lori silenti e/o di una scarsa efficienza nella rilevazione del calorestesso (8-10). In realtà l’anaestro vero è determinato dall’assenzapersistente (almeno 10 giorni) di un corpo luteo funzionante op-pure dalla presenza di un corpo luteo persistente (1).

EPIDEMIOLOGIA

La sindrome anaestrale colpisce il 20-44% delle bovine da latte aelevata produzione alla fine del tempo di attesa volontario (Tab. 1)Si tratta di una sindrome complessa, multifattoriale, in cui fattoriambientali (ambiente ecologico e zootecnico), gestionali, nutrizio-nali ed etologici si intersecano, amplificandosi vicendevolmente.L’anaestro viene considerato patologico solamente alla fine deltempo di attesa volontario: 50 giorni per le pluripare e 60 giorni perle primipare, che risultano in genere quelle che più frequentemen-te presentano anaestro alla fine del tempo di attesa volontario.Il clima, in particolare lo stress da caldo, gioca un ruolo importante(2), soprattutto negli animali a elevata produzione lattea (1): unostudio retrospettivo (5), condotto nel Nord Est della Spagna, ha

preso in considerazione 12.711 lattazioni nell’arco di 10 anni per-mettendo di evidenziare un 6% di sindromi anaestrali nel periodoprimaverile, contro un 24% nel periodo estivo. Nel corso dello stu-dio è stato anche osservato che gli animali più produttivi sonoquelli più sensibili allo stress termico: per ogni 1.000 litri di latteprodotto in più dalla mandria, il tasso di anaestro aumentava di un8%, durante il periodo estivo (5).Nel corso di un altro studio (6) sono state analizzate 2.897.517 lat-tazioni, in un periodo di ben 26 anni (1976-2002) e gli autori hannopreso in considerazione l’intervallo parto-prima inseminazione. Idati ottenuti hanno evidenziato che le bovine che partorivano neimesi caldipresentavano un intervallo maggiore di 8.9 giorni e finoa un massimo di 33.2 giorni rispetto a quelle che partorivano neglialtri mesi.In tutti questi studi, l’anaestro viene definito come assenza di uncorpo luteo palpabile tra il 45° e il 70° giorno post-parto. Pur con leopportune correzioni, in relazione alla scarsa sensibilità-specificitàdella palpazione nell’individuazione del corpo luteo (7), l’incidenzadel fenomeno appare certamente importante (Tab. 2).Nella comparsa dell’anaestro, nella vacca nutrice giocano un ruo-lo chiave l’allattamento, la vista del vitello, il legame materno e loscarso stato di nutrizione. In queste condizioni, la ciclicità ovaricaviene interrotta, fino a quando si realizza lo svezzamento del vitel-lo e/o non si provveda a una adeguata integrazione della dietadella bovina. Per individuare le cause dell’anaestro post-partumnelle bovine da carne, un’ipotesi è quella di una via neurologica: ilsucchiamento determinerebbe una inibizione del rilascio di GnRHe quindi una depressione dell’asse ipotalamo-ipofisario. Allonta-nandosi dal parto, l’ipotalamo diventa via via meno sensibile alsucchiamento, si libera del GnRH e quindi aumenta la pulsatilitàdell’LH (14-15).

TIPI DI ANAESTRO

Si riconoscono quattro diversi tipi di anaestro (8), definiti sulla basedella dinamica follicolare e luteale:1. Tipo I. In questo anaestro si verifica l’avvio di un’onda follicola-

re, ma manca la deviazione del follicolo dominante. Questa si-tuazione è determinata dall’assenza di LH (indispensabile per

TABELLA 1Incidenza dell’anaestro in funzione del metodo di determinazione.

AUTORE % (N) METODO

Bartolome et al., 2000 44% 159/362) Palpazione

Cartmill et al., 2001 18% (128/705) Progesterone

Moreira et al., 2001 23% (117/499) Progesterone

Pursley et al., 2001 29% (182/634) Progesterone

Gumen et al., 2003 20% (64/316) US + Progesterone

Lopez et al., 2004 29% (76/267) US + Progesterone

Media generale 26% (726/2783) –

US: esame ultrasonografico

TABELLA 2Incidenza dell’anaestro in ragione del numero di lattazioni.

STUDIO PRIMIPARE MULTIPARE COMMENTO

Moreira et al., 2001 37.3% 15.7% N = 499; 63 DIM by P4

Lopez et al., 2005 29% (38/131) 28% (38/136) 71 DIM; US + P4; Only 13% > 100 DIM

Gumen et al., 2003 28% (34/122) 15% (29/194) 57 DIM: US + P 4

Chebel et al., 2006 54.1% (210/388) 31.5% (183/580) 49 DIM; P 4

DIM: days in milk (giorni di lattazione) - US: Ultrasonografia - P4: dispositivi a base di progesterone

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la crescita follicolare e la definizione della dominanza), come ri-sultato di un bilancio energetico profondamente negativo, cheamplifica il feed back negativo dell’estradiolo sulla frequenzapulsatile dell’LH (8). Questo può dipendere da due fattori:un’aumentata disponibilità dei recettori dell’estradiolo a livelloipotalamico oppure un‘aumentata sensibilità dell’ipotalamoverso il feed back negativo dell’estradiolo (8). Tra l’altro è possi-bile che vi sia anche una soppressione della liberazione ipota-lamica del GnRH (8). Questo tipo di anaestro è correlato a unostato di mal nutrizione estremo; sul piano clinico le ovaie sipresentano piccole, piatte e lisce. All’esame ultrasonograficonon sono reperibili follicoli con diametro superiore a 3-5 mm enon si accerta la presenza di un corpo luteo. La diagnosi è con-fermata quando questa situazione ovarica è accertata dopodue ecografie eseguite ad intervallo di 10 giorni. È affetto daquesto tipo di anaestro circa il 10% delle bovine della mandria(Figura I).

2. Tipo II. In questo anaestro si ha la deviazione del follicolo domi-nante e la sua regressione dopo 1-2 giorni. Due-tre giorni dopo-la regressione del follicolo dominante parte una nuova onda:anche in questo caso si avrà la deviazione del follicolo domi-nante e la sua regressione dopo 1-2 giorni. Seguono, con un in-tervallo di 48-72 ore, la partenza di una nuova onda, la deviazio-ne del follicolo dominante e la sua regressione dopo 24-48 ore.Questo susseguirsi di eventi può ripetersi per 4-5-6 fino a 9 vol-te, in ragione del bilancio energetico della bovina. Questa situa-zione trova ragionevole giustificazione in una rarefazione dellepulse dell’LH (< 1 ogni 3-4 ore) (8). In pratica, il follicolo domi-nante produce insufficienti quantità di estradiolo, cui consegueil mancato feed back positivo dello stesso sull’ipotalamo (8). Al-l’accertamento ultrasonografico, sulle ovaie sono reperibili folli-coli con un diametro massimo di 12-15 mm, che possono ancheessere definiti come piccole cisti (Figura II).

3. Tipo III. In questo anaestro vi è la deviazione del follicolo domi-nante, la sua crescita e la deviazione del follicolo dominanteovulatorio, che però non va incontro a ovulazione per la man-canza del picco (surge) dell’LH (8). Si forma una classica cisti ova-rica, che può essere la conseguenza di un’insensibilità dell’ipota-lamo al feed back positivo dell’estradiolo (8) o di una alterata ri-sposta follicolare alle gonadotropine (8). Le cisti possono lutei-nizzare, possono regredire, possono persistere, bloccandol’emergenza di una nuova onda follicolare oppure possono per-manere senza alterare la regolare dinamica follicolare (8). All’ac-certamento ultrasonografico si evidenziano strutture follicolaripersistenti (a volte luteinizzate) per oltre 10 giorni in assenza dicorpo luteo (Figura III).

4. Tipo IV. Questo anaestro è l’unico ad essere caratterizzato dallapresenza di un corpo luteo, e in particolare da un corpo luteopersistente. La bovina ovula, si forma un corpo luteo, ma non si

Figura I - Persistente assenza di tessuto luteinico, presenza di follicoli didiametro mai superiore ai 5-6 mm, ovvero follicoli non deviati.

Figura II - Persistente assenza di tessuto luteinico, presenza di follicoli per-sistenti di 8-15 mm, cosiddette “piccole cisti”.

Figura III - Persistente assenza di tessuto luteinico, presenza di follicoli per-sistenti di diametro maggiore a 15 mm, cosiddette cisti ovariche follicolari.

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verifica la normale luteolisi; il corpo luteo persiste, prolungandola fase luteale, probabilmente per l’assenza di un follicolo do-minante attivo (che produca estrogeno) al momento della sup-posta regressione (8). L’estradiolo stimola la formazione dei re-cettori uterini per l’ossitocina, responsabili della liberazione pul-satile endometriale della PGF2α (11). Lo sviluppo di questo tipodi anaestro può essere favorito da parti distocici, patologie nelprimo mese post-partum, stress climatici e ovulazioni post-par-tum eccessivamente precoci, ma soprattutto da flogosi endo-metriali (8-12-13). All’accertamento ultrasonografico questo ti-po di anaestro è caratterizzato dalla presenza di un corpo luteo(spesso più di uno) e di un processo infiammatorio a carico del-l’utero (endometrite purulenta, endometrite muco-purulenta,endometrite sub-clinica, piometra-mucometra, fibrosi uterina)(Figura IV).

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Figura IV - Il Corpo luteo persistente è associato ad una infezione e/o in-fiammazione uterina di diverso grado.