L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana...

6
1 Biopolitica L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso di Renzo Puccetti Luglio 2016 Proemio Partendo da una piccola storia, una di quelle che il grande Guareschi usava per insegnarci tante cose, in queste pagine mi propongo di riflettere su una questione epocale e drammatica che interpella la coscienza di ciascuno. Ambrogio Lorenzetti. Allegoria del buon governo. Siena, 1338-1339.

Transcript of L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana...

Page 1: L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori). A questi la Ceccardi ha risposto con un

! 1

Biop

oliti

ca

L'amministratore demagogo e

l'amministratore virtuoso

di

Renzo Puccetti Luglio 2016

Proemio

Partendo da una piccola storia, una di quelle che il grande Guareschi

usava per insegnarci tante cose, in queste pagine mi propongo di riflettere su una questione epocale e drammatica che interpella la coscienza di ciascuno.

Ambrogio Lorenzetti. Allegoria del buon governo. Siena, 1338-1339.

Page 2: L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori). A questi la Ceccardi ha risposto con un

! 2

Il personaggio

Cascina è il secondo comune della

provincia di Pisa per numero di abitanti. Susanna Ceccardi è una giovane donna che per 5 anni ha seduto all'opposizione nei banchi del consiglio comunale. Alle recenti elezioni si è presentata come candidata a sindaco sostenuta da tutto il centrodestra. Esponente della Lega, Ceccardi ha condotto una campagna elettorale molto dinamica, riuscendo a portare il segretario Salvini per ben tre volte in città ad appoggiarla. Cascina è uno di quei comuni dove per 70 anni chi avrebbe vinto lo si sapeva già prima delle elezioni, tanto era incontrastato il dominio della sinistra, che col vecchio PCI doppiava la DC. Susanna Ceccardi non solo ha costretto il sindaco uscente del PD a l b a l l o t t a g g i o , m a è r i u s c i t a a s c o n fi g g e r l o , i m p r e s a c h e h a dell'incredibile e mai riuscita ad altri.

I fatti

Al prefetto di Pisa il sindaco Ceccardi ha det to ch iaro e tondo che la sua amministrazione non aveva alcun intento

Il sindaco di Cascina Susanna Ceccardi, mentre appende il crocifisso appena benedetto da don Paolo.

di ricevere altri immigrati sul proprio territorio, né che avrebbe dato alcuna collaborazione. Il parroco di Cascina si chiama Don Paolo, lo riconosci da un chilometro per il fatto che gira sempre in talare. Nei giorni scorsi ha fatto visita in comune al neo sindaco benedicendo nell'occasione un crocifisso acquistato da un consigliere della nuova maggioranza e subito appeso nella propria stanza dalla Ceccardi che ha dichiarato che avrebbe controllato la presenza del crocifisso in tutte le aule e in tutti gli edifici di pertinenza del comune. Apriti cielo. Ad accendere le polveri contro il sindaco appena eletto ha provveduto don Armando Zappolini, prete nella confinante diocesi di San Miniato che se Checco Zalone lo incontra, non lo riconosce manco da un metro. È vero che l'abito non fa il monaco, ma da uno che sta a discettare a destra e manca di legalità, ci si attenderebbe che almeno desse l'esempio osservando quella legge canonica che lo riguarda e che gli prescrive d'indossare l'abito ecclesiastico. Don Zappolini ha bacchettato il sindaco dichiarando al quotidiano locale che "È strano attaccare il simbolo e poi comportarsi all'opposto [...] E' un cazzotto nell'occhio dire non voglio immigrati e poi

attaccare il crocifisso". Zappolini, quanto a stranezze farebbe bene a pensare alle sue. In una trasmissione televisiva a cui ero stato invitato me lo sono trovato difendere la legge sulle unioni gay. È strano essere prete della Chiesa Cattolica e poi sostenere l'opposto del suo insegnamento, tanto strano che al conduttore ho domandato in diretta se per caso fossimo su scherzi a parte. Don Zappolini è anche il presidente onorario

Don Armando Zappolini.

Page 3: L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori). A questi la Ceccardi ha risposto con un

! 3

«l'insieme di quelle condizioni

della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri,

d i r agg iunge re l a p rop r i a perfezione più pienamente e più

speditamente». Esso, si legge, « c o m p o r t a t r e e l e m e n t i

essenziali». Ai numeri 1907-1909 essi vengono identificati in: rispetto della persona, benessere soc ia le e pace . R igua rdo quest'ultima si precisa che essa « S u p p o n e c h e l ' a u t o r i t à

garantisca, con mezzi onesti, la

dell'associazione e il parroco della parrocchia organizzatrici della "festa di fine ramadan" alla presenza del nuovo vescovo di San Miniato. Chissà se nel suo intervento Zappolini ha spiegato agli ospiti islamici la sua visione su quanto sia giusto riconoscere le unioni dello stesso sesso. Dopo Zappolini è stata la volta del professor Giulio Fabbri. "Gesù si identifica col povero, il malato, il carcerato e… lo

straniero [...] La presenza del c r o c i fi s s o d e v e e s s e r e

accompagnata da una politica dell'accoglienza, altrimenti la

croce potrebbe diventare segno identitario di una nostra chiusura

e di un diffuso egoismo", ha d i c h i a r a t o l ' e s p o n e n t e diocesano dell'UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori). A questi la Ceccardi ha risposto con un comunicato in cui ha

c i t a t o i n t e g r a l m e n t e u n passaggio del n. 2241 del Ca tech ismo de l l a Ch iesa Cattolica: «Le autorità politiche, in vista del bene comune, di cui

sono responsabili, possono subordinare l'esercizio del diritto

di immigrazione a diverse c o n d i z i o n i g i u r i d i c h e , i n

particolare al rispetto dei doveri dei migranti nei confronti del

p a e s e c h e l i a c c o g l i e . L'immigrato è tenuto a rispettare

con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del paese

che lo ospita, ad obbedire alle sue leggi, a contribuire ai suoi

oneri». Come si dice, chi di dottrina ferisce, di dottrina p e r i s c e e r i l e v a r e t a n t a autoreferenzia l i tà c i rca la dottrina sociale della Chiesa da parte di esponenti del clero e del laicato impegnato è un sintomo dello sbando totale a cui ci ha

ridotto la pastorale sin qui seguita.

Il commento

La pr ima cons ideraz ione

riguarda il fatto che l'abbandono della prospettiva dei principi non negoziabili, da un lato porta a considerare negoziabile ciò che non lo è [la famiglia come società naturale fondata sul m a t r i m o n i o m o n o g a m i c o eterosessuale indissolubile ed aperto alla vita], dall'altro fa apparire come non negoziabile ciò che invece lo è [la gestione del problema. migratorio]. Nel passaggio del catechismo citato dalla Ceccardi, si esprime infatti con chiarezza la possibilità di s u b o r d i n a r e i l b e n e dell'accoglienza ad un bene più grande, identificato col bene comune. Ma cos'è il bene comune? C'è lo dice di nuovo il Catechismo al n. 1906:

La locandina della festa di fine Ramadan.

Page 4: L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori). A questi la Ceccardi ha risposto con un

! 4

sicurezza della società e quella dei suoi membri» (CCC n. 1909).

I dati

Giunti a questo punto, il bravo

amministratore che ha a cuore il bene comune potrebbe, o forse dovrebbe, leggere le statistiche, che qualche cosa col bene comune e la sicurezza hanno a che fare. A fronte di una presenza di stranieri pari all'8,2%, il dato aggiornato al 30 giugno 2016 ci dice che gli stranieri in carcere sono 18.166 su un totale di 54.072 detenuti (33,6%). Questo significa che uno straniero ha una probabilità del 400% più alta di finire in galera, dato che, al netto di ogni garantismo, ha una q u a l c h e r e l a z i o n e c o n comportamenti delinquenziali. Una volta ascoltai quel raffinato intellettuale di Vittorio Zucconi controbattere che ciò lo si deve al fatto che in carcere ci finiscono solo i poveracci e non i delinquenti ricchi che possono pagarsi fior fiore di avvocati. Se così fosse allora dovremmo rilevare una percentuale assai più bassa di stranieri tra i denunciati rispetto agli incarcerati. Per scoprire come stanno le cose l'amministratore diligente non avrebbe altro da fare che consultare il rapporto del Ministero dell'Interno sui "dati statistici sull'immigrazione in Italia dal 2008 al 2013 e aggiornamento 2014". Da pagina 77 a pagina 100

è fornito il quadro su "Stranieri e criminalità". Nel rapporto si legge che nel 2013, ult imo anno disponibile, la percentuale di stranieri sul totale dei segnalati all'autorità è stata pari al 31,36%, d u n q u e a n c o r a u n a v o l t a quadruplo rispetto alle presenze straniere (che nel 2013 era il 7,4% della popolazione). In 26 province italiane la percentuale si situa oltre il 40%. Riguardo alle varie tipologie di reato abbiamo che gli stranieri sono coinvolti nel 32,01% dei tentati omicidi (70% a Pisa, nella provincia del sindaco Ceccardi), nel 38,93% delle violenze sessuali (il 24,82% su minori di 14 anni), nel 49,96% dei furti (54,16% per i furti nelle abitazioni, dove le persone si sen tono v io la te ne l la lo ro intimità), nel 38,47% delle rapine (47,85% nelle abitazioni, spesso esperienze di terrore), nel

38,55% dei sequestri di persona, nel 37,15% dei reati legati alla produzione, traffico e spaccio di droga, nel 60,26% dei reati legati a l l a p r o s t i t u z i o n e e a l l a pornografia minorile. Possiamo concludere che la legge dei numeri sta ad indicare che gli stranieri hanno una probabilità di essere coinvolti nei reati più gravi 4-8 volte maggiore rispetto ai nativi e che dunque riempire il proprio comune di stranieri non corrisponde esattamente ad aumentare la probabilità che i propri cittadini s'imbattano nel Lupo De' Lupis, "il lupo tanto bonino" del cartone animato di Hanna-Barbera.Il razzismo qui non c'entra una cippa, se non altro la mia vicenda umana lo sta a dimostrare. Un assassino è un assassino ed una v i t t i m a è u n a v i t t i m a indipendentemente dal colore

Page 5: L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori). A questi la Ceccardi ha risposto con un

! 5

della pelle e dalla nazionalità. La dinamica che a Fermo ha portato alla morte di Emmanuel Chidi Namdi , n iger iano c r is t iano rifugiatosi in Italia dopo essere scampato a Boko Haram, sarà stabilita dagli inquirenti. La solidarietà a chi è vittima e la condanna dei violenti deve essere chiara e netta, a prescindere dal c o l o r e d e l l a p e l l e , d a l l a nazionalità e da qualsiasi altra circostanza. Non assassinare, cioè non uccidere un innocente, è un assoluto morale sempre proibito, così come lo è dire falsa testimonianza.

David Raggi, sgozzato a 27 anni dal marocchino Amine Aassoul senza alcun motivo.

Ed è proprio perché non ci sono vittime di serie A e vittime di serie B che un governante deve pensare al bene comune. Ospitare o meno quelli che sono immigrati clandestini, solo una minoranza dei quali verrà in seguito riconosciuta dalle autorità come rifugiato (nel 2015 i dati u ffic ia l i ind icano che sono sbarcate in I ta l ia 153.842 persone, le richieste di asilo sono state 83.970 e quelle accolte

Spacciatori stranieri a Napoli.

Il sindaco neoeletto di Cascina, Susanna Ceccardi.

sono state soltanto 29.548, ovvero il 41% delle 71.117 domande esaminate. Dunque solo il 19% degli sbarcati nel 2015 sono effettivamente rifugiati riconosciuti), è un atto che implica dunque l'esercizio della virtù della prudenza, ovvero di un uso eccellente di quella ragione che è chiamata a d ist inguere t ra st raniero da accogl iere ed invasore sotto mentite spoglie. Come ha scritto mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e fondatore dell'Osservatorio Van Thuan per la dottrina sociale della Chiesa, "Per la Dottrina sociale

della Chiesa esiste un diritto di emigrare che deve essere

garantito a tutti". Tuttavia, ha aggiunto "Non esiste invece un

diritto assoluto ad immigrare, cioè ad entrare in un altro paese.

Questo perché ogni paese ha diritto a proteggere se stesso e a

tutelare la sicurezza dei propri

abitanti. Ha anche diritto a tute lare la propr ia ident i tà

c u l t u r a l e c h e i n c a s o d i immigrazioni massicce potrebbe

essere messa in pericolo. La disciplina delle immigrazioni è

quindi in relazione alla legittima difesa e al diritto di ogni popolo a

preservare condizioni di giustizia e di pace al proprio interno. In

questo senso l’immigrazione clandestina va combattuta ed è

lecito che uno Stato faccia valere le proprie regole davanti a

chiunque voglia entrare in esso. È anche lecito che delle persone

vengano espulse dal paese se entrate illegalmente".

Page 6: L'amministratore demagogo e l'amministratore virtuoso · 2019. 6. 11. · Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori). A questi la Ceccardi ha risposto con un

! 6

Quando ci viene riportato di immigrati che si lamentano della sistemazione troppo lontana dal centro, che buttano via il cibo perché non è di loro gradimento, c h e p r e t e n d o n o l ' a r i a condizionata, che molestano le donne del paese che li ospita, che escono ed entrano nei centri di a c c o g l i e n z a s e n z a a l c u n controllo, più che al mite straniero evangelico il pensiero va agli scrocconi Proci omerici. Il rifiuto non può essere considerato sic et simpliciter una violazione del c o m a n d a m e n t o c r i s t i a n o all'amore fraterno, perché questo implica l'amore anche per le donne stuprate e sfruttate sul marciapiede e la pace dei propri cittadini e perché accogliere l'immigrato clandestino non è un

assoluto morale, o almeno non lo è per la Chiesa Cattolica; forse lo è per la dottrina di Zappolini e Fabbri, forse lo è per la loro coscienza che non sta certo a me giudicare, ma per lo stesso p r i n c i p i o Z a p p o l i n i & C o . d o v r e b b e r o a s t e n e r s i d a l giudicare la coscienza altrui. A cominciare da quella del sindaco della Lega Ceccardi.

Collegamenti

1. http://www.bhalobasa.it/news/2. h t t p : / / u c s . i n t e r n o . g o v. i t / F I L E S /

A l l e g a t i P a g / 1 2 6 3 /Immigrazione_in_italia.pdf

3. https:/ /www.giust iz ia. i t /giust iz ia/ i t /m g _ 1 _ 1 4 _ 1 . w p ?previsiousPage=mg_1_14&contentId=SST1254756

4. h t t p s : / / i t . z e n i t . o r g / a r t i c l e s / l e -immigrazioni-e-la-societa-del-futuro/

John William Waterhouse. Penelope e i suoi pretendenti (1909).