L’ALTRO GIORNALE · centralista è, nel migliore dei casi, che ti fa alzare la pressione e ti...

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Valichi di accesso presi- diati da Polizia Locale e Protezione Civile, ingressi separati per chi entra ed esce, ma anche sistemi elettronici che aggiornano sul numero dei presenti…Queste sono solo alcune delle misure di Safety & Securuty impar- tite dal Ministero dell’Interno attraverso una circolare del 7 giugno scorso inviata tramite le Prefetture a tutti i Comuni d’Italia. Misure ulteriormente “inasprite” a segui- to dei più recenti tragici attentati verificatisi. Pagina 7 AFFILIATO con ANNO XXXII - N.09 - SETTEMBRE 2017 - Stampato il 18/09/2017 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE QUADRANTE EUROPA www.laltrogiornale.net “Vuoi che alla regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”: questo è il quesito previsto dalla consultazione referendaria regionale che chiamerà alle urne gli elettori veneti domenica 22 otto- bre dalle 7.00 alle 23.00. L’obiettivo del Referendum è quello di ottenere maggiori forme di autonomia dallo Stato. In termini tecnici, si tratta di negoziare un'aut onomia differenziata, come previsto già dal terzo comma dell'arti- colo 116 della Costituzione repubblicana. Pagina 6 IL VENETO ALLE URNE PER L’AUTONOMIA SAFETY & SECURITY. LE NOVITÀ A Taranto, con il presidente della Repubblica Sergio Matta- rella: non capita a tutte le scolaresche di cominciare così un nuovo anno di studi. Un evento che è una lezione di educa- zione civica e di riflessione sull’importanza della scuola, un momento da condividere con altri ragazzi e ragazze di tutta Italia perché certi valori non hanno latitudine. L’Istituto comprensivo Cesari di Castel d’Azzano è stato invitato all’inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico, alla presenza del Capo dello Stato, organizzata dal ministero del- l’Istruzione in Puglia in un luogo ben preciso: la scuola Pirandello, nel rione Paolo VI di Taranto, che nella prima- vera scorsa, per l’ennesima volta, è stata danneggiata da vandali. Pagina 14 CASTEL D’AZZANO. ISTITUTO CESARI... A TARANTO VIGASIO Sagra di San Michele Pagina 13 Ho percorso per trenta anni, a causa del mio lavo- ro, le strade della provincia sud di Trento e ricordo il senso di invidia che provavo quando, superato Peri in territorio veronese, arrivavo ad Avio primo paese Trentino. I bordi delle strade senza erbacce dimostravano una attenta manutenzione, ogni spa- zio lungo le vie era attrezzato con panchine, tavoli e grandi bacheche turistiche che illustravano le bellezze dei dintorni. Per non parlare dei trafori che ho trovato in successive visite, sia alla circon- vallazione di Mori, sia a quella per giungere al lago di Ledro: opere belle, importanti, utili. In paragone la nostra situazione è imbarazzante: le strade poco ordinate con erbacce ovunque, rari i luoghi attrezzati anche nelle nostre zone più belle; non parliamo poi del traforo delle Torricelle: decenni di discussioni, impegni politici, finanzia- menti certi ecc. non hanno finora prodotto nulla e si parla, addirittura, di accantonare il progetto. Quando si discute di queste cose tutti sono concor- di nel dire che Trento fa parte di una regione a sta- tuto speciale e quindi ha molti più soldi pubblici da spendere e questo, oltre a una buona capacità amministrativa, porta i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La disparità di risorse pubbliche è così evidente e stonata che lo stato Italiano ha emanato una legge, la 191/2009 (Fondi comuni confinanti), che assegna ai comuni confinanti con Regioni a statuto speciale dei fondi aggiuntivi per cercare di rendere meno indigesta a cittadini e amministratori la differente possibilità di spesa pubblica. Ma allora ci chiediamo: siamo tutti ita- liani; paghiamo tutti le stesse imposte; abbiamo diritto agli stessi servizi pubblici? Per cercare di colmare questo divario di trattamento, da decenni la Lega Nord fa campagne, più o meno condivisi- bili, (secessione, federalismo …) che hanno per- messo di poter arrivare a questo Referendum per l’autonomia del Veneto, sul quale siamo chiamati a dire la nostra, il 22 ottobre prossimo. Su questo tema, di cui purtroppo finora si è poco parlato, sembra siano d’accordo anche tutti i partiti politi- ci Veneti, di destra e sinistra. In ogni caso, comunque la si pensi, è importante recarsi alle urne, se non altro per dimostrare che i Veneti esistono, sono tanti, non sono quei grezzi “magnapolenta”, impulsivi, figli di un’ignoranza atavica ma – pur ognuno con le proprie idee – for- mano un popolo unito che sa farsi valere quando si tratta di questioni importanti. 22 OTTOBRE 2017 di ADRIANO REGGIANI Antonello Panuccio Inserto speciale dedicato alla Valpolicella Pagine da 17 a 20 WELCOME to Valpolicella Superato il test d’ammissione Karim Kassem inizierà a frequenta- re ingegneria al Politecnico di Milano dopo aver conseguito que- st’anno la maturità al liceo delle scienze applicate Galileo Galilei di Verona con 100 e lode. La grande passione per la robotica ha portato l’enfant prodige villafranchese a realizzare un robot a forma di cane che ha chiamato Achille. Oggetto di studio sono state le varie forme d i intelligenza artificiale ed in particolare le reti neurali, modelli informatici che imitano struttura e funzionamento dei circuiti neurali animali la cui applicazione è interessante se applicata ad un robot. Pagina 11 VILLAFRANCA. KARIM ENFANT PRODIGE Karim Kassem

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Valichi di accesso presi-diati da Polizia Locale eProtezione Civile,ingressi separati per chientra ed esce, ma anchesistemi elettronici cheaggiornano sul numerodei presenti…Questesono solo alcune delle misure di Safety & Securuty impar-tite dal Ministero dell’Interno attraverso una circolare del7 giugno scorso inviata tramite le Prefetture a tutti iComuni d’Italia. Misure ulteriormente “inasprite” a segui-to dei più recenti tragici attentati verificatisi. Pagina 7

AFFILIATO con

ANNO XXXII - N.09 - SETTEMBRE 2017 - Stampato il 18/09/2017 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

L’ALTRO GIORNALEEDIZIONE QUADRANTE EUROPA www.laltrogiornale.net

“Vuoi che alla regione del Veneto siano attribuite ulterioriforme e condizioni particolari di autonomia?”: questo è ilquesito previsto dalla consultazione referendaria regionaleche chiamerà alle urne gli elettori veneti domenica 22 otto-bre dalle 7.00 alle 23.00. L’obiettivo del Referendum èquello di ottenere maggiori forme di autonomia dalloStato. In termini tecnici, si tratta di negoziare un'autonomiadifferenziata, come previsto già dal terzo comma dell'arti-colo 116 della Costituzione repubblicana.Pagina 6

IL VENETO ALLE URNE PER L’AUTONOMIA

SAFETY & SECURITY. LE NOVITÀ

A Taranto, con il presidente della Repubblica Sergio Matta-rella: non capita a tutte le scolaresche di cominciare così unnuovo anno di studi. Un evento che è una lezione di educa-zione civica e di riflessione sull’importanza della scuola, unmomento da condividere con altri ragazzi e ragazze di tuttaItalia perché certi valori non hanno latitudine.

L’Istituto comprensivo Cesari diCastel d’Azzano è stato invitatoall’inaugurazione ufficiale dell’annoscolastico, alla presenza del Capo delloStato, organizzata dal ministero del-l’Istruzione in Puglia in un luogo benpreciso: la scuola Pirandello, nel rionePaolo VI di Taranto, che nella prima-vera scorsa, per l’ennesima volta, è statadanneggiata da vandali.Pagina 14

CASTEL D’AZZANO. ISTITUTO CESARI... A TARANTO

VIGASIOSagra di San Michele

Pagina 13

Ho percorso per trenta anni, a causa del mio lavo-ro, le strade della provincia sud di Trento e ricordoil senso di invidia che provavo quando, superatoPeri in territorio veronese, arrivavo ad Avio primopaese Trentino. I bordi delle strade senza erbaccedimostravano una attenta manutenzione, ogni spa-zio lungo le vie era attrezzato con panchine, tavolie grandi bacheche turistiche che illustravano lebellezze dei dintorni. Per non parlare dei traforiche ho trovato in successive visite, sia alla circon-vallazione di Mori, sia a quella per giungere allago di Ledro: opere belle, importanti, utili. Inparagone la nostra situazione è imbarazzante: lestrade poco ordinate con erbacce ovunque, rari iluoghi attrezzati anche nelle nostre zone più belle;non parliamo poi del traforo delle Torricelle:decenni di discussioni, impegni politici, finanzia-menti certi ecc. non hanno finora prodotto nulla esi parla, addirittura, di accantonare il progetto.Quando si discute di queste cose tutti sono concor-di nel dire che Trento fa parte di una regione a sta-tuto speciale e quindi ha molti più soldi pubblici daspendere e questo, oltre a una buona capacitàamministrativa, porta i risultati che sono sotto gliocchi di tutti. La disparità di risorse pubbliche ècosì evidente e stonata che lo stato Italiano haemanato una legge, la 191/2009 (Fondi comuniconfinanti), che assegna ai comuni confinanti conRegioni a statuto speciale dei fondi aggiuntivi percercare di rendere meno indigesta a cittadini eamministratori la differente possibilità di spesapubblica. Ma allora ci chiediamo: siamo tutti ita-liani; paghiamo tutti le stesse imposte; abbiamodiritto agli stessi servizi pubblici? Per cercare dicolmare questo divario di trattamento, da decennila Lega Nord fa campagne, più o meno condivisi-bili, (secessione, federalismo …) che hanno per-messo di poter arrivare a questo Referendum perl’autonomia del Veneto, sul quale siamo chiamati adire la nostra, il 22 ottobre prossimo. Su questotema, di cui purtroppo finora si è poco parlato,sembra siano d’accordo anche tutti i partiti politi-ci Veneti, di destra e sinistra.In ogni caso, comunque la si pensi, è importanterecarsi alle urne, se non altro per dimostrare che iVeneti esistono, sono tanti, non sono quei grezzi“magnapolenta”, impulsivi, figli di un’ignoranzaatavica ma – pur ognuno con le proprie idee – for-mano un popolo unito che sa farsi valere quando sitratta di questioni importanti.

22 OTTOBRE 2017

di ADRIANO REGGIANI

AntonelloPanuccio

Inserto specialededicato alla Valpolicella

Pagine da 17 a 20

WELCOME to Valpolicella

Superato il test d’ammissioneKarim Kassem inizierà a frequenta-re ingegneria al Politecnico diMilano dopo aver conseguito que-st’anno la maturità al liceo dellescienze applicate Galileo Galilei diVerona con 100 e lode. La grandepassione per la robotica ha portatol’enfant prodige villafranchese arealizzare un robot a forma di caneche ha chiamato Achille. Oggettodi studio sono state le varie forme di intelligenza artificiale edin particolare le reti neurali, modelli informatici che imitanostruttura e funzionamento dei circuiti neurali animali la cuiapplicazione è interessante se applicata ad un robot. Pagina 11

VILLAFRANCA.KARIM ENFANT PRODIGE

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25010 BORGOSATOLLO (BS)Numero chiuso il18 - 09 - 2017

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“La rabbia e lo sdegno”. Rubo mezza frasealla grande Oriana Fallaci per esprimere unsentimento che anche lei, sono sicuro, avreb-be condiviso, assieme a milioni di italiani inbalia di un governo di corrotti e inefficienti,il cui unico scopo è quello di ritardare conqualsiasi espediente di mandarci a votare,ben sapendo quale sarebbe l’esito di un votodi gente delusa e stanca di menzogne, congiornali e televisione disgustosi e di parteche giustificano questa invasione di profughisenza freno, lasciata al caso e con l’ipocrisiacolpevole, buonista e vergognosa della Chie-sa. Tentano di farci giornalmente una speciedi lavaggio del cervello con la parola “acco-glienza” ma con quali esempi pratici? Cisono in Italia centinaia di Santuari e Con-venti, grandi, enormi, con parchi a perditad’occhio fra alti recinti di mura, in mezzo aprati e giardini bellissimi, ma deserti; conquattro suore vecchie […] Perché la Santa egenerosa Chiesa non mette a disposizionedei tanto amati profughi questi paradisi inu-tili? Perché ci devono pensare sempre glialtri? Si è tanto parlato di quando il Papa hadato asilo politico a una famiglia con padreingegnere, madre professoressa e due figli.Stop, finito. E’ tutta lì la decantata acco-glienza della Chiesa? Si può essere più ipo-criti di così? Mi capita spesso di fare un giroverso il Monte Baldo. Da anni in localitàSpiazzi e Ferrara si è assistito a una calo dipresenze dovuto un po’ alla crisi, ma anchealla mancanza di strutture turistiche adegua-te. Alcuni alberghi hanno cominciato a chiu-dere anche se il passaggio di villeggianti inmacchina, moto e biciclette è sempre statoconsiderevole. Adesso è cambiato lo scena-

rio. Gli alberghi chiusi di Spiazzi e Ferrarahanno riaperto. Il motivo? Li hanno riempitidi profughi. Tutti li possono vedere. Sedutiall’esterno su panche, sedie, altalene, conl’immancabile cellulare in mano a oziaretutto il giorno, guardando chi passa. Chitransita da Ferrara noterà che in un campo dacalcio a cinque, sintetico e ben recintato, unacinquantina di giovani profughi giocano apallone allegri e spensierati. E così è diven-tata “accoglienza” economica. Con i 35 o 37euro giornalieri a persona, i proprietari degliex alberghi chiusi hanno risolto tutti i loroproblemi. Lo Stato paga e tutti sono felici econtenti. E questo esempio è una goccia nelmare. Il problema è che questa storia nondurerà un anno, due o tre, ma durerà sempre.E dovremo mantenere in eterno con i nostrisoldi gente che non potrà lavorare (lavoronon ce ne sarà) e che molto presto non siaccontenterà più di occupare panchine o digiocare a pallone. Allora, in ogni parte d’Ita-lia, diventerà veramente dura contrastaremigliaia di persone che pretenderanno dirittie garanzie che noi non sempre saremo ingrado di garantire. Questo sarà il risultato ditanto buonismo che ricadrà su tutta la classepiù povera del nostro Paese. E tutto questomentre gli altri paesi europei prendono deci-samente le distanze, consapevoli che non èimpoverendo tutti che si risolvono i proble-mi del mondo. Anche se diverse volte misono servito del Vostro giornale (grandegiornale) per esternare le mie considerazioniquesta volta non mi fermerò. L’ipocrisia checi circonda può essere becera e pericolosa eio non sono un eroe. Mi scuso.

E.F. (lettera firmata)

LA RABBIA E LO SDEGNO

Nella storia non si può fareretromarcia. Quanto acca-de rimane, sino alla suc-cessiva “rivoluzione”.Solo la violenza permetteun radicale cambiamento.Facciamo un esempio: ilVeneto ha tuttora un contoaperto con Roma, sia insenso metaforico che insenso reale. Diciamocelo,con i Romani non ci siamomai amati, ma nemmenomolto stimati. Quelli par-lano sciolti, hanno la sicu-rezza di sé, sanno incanta-re ma, sotto sotto, siamoconvinti che ci fregano eche ci hanno sempre frega-ti. Lo Stato centrale, perun Veneto, è tuttora qual-cosa di ostile e di parassi-ta; in fondo, il Veneto nonsi sente, come non si è maisentito, pienamente partedell’Italia. Al più, partici-na. Il Veneto l’Italia lasubisce, con la pazienza diGiobbe, ma è una durasopportazione. Il Veneto sarebbe pratico,di poche parole, reattivo; ilVeneto guarda gli intellet-tuali della Magna Greciacon diffidenza: troppeparole arrotate. Il giudiziodei Veneti sulla burocraziacentralista è, nel migliore

dei casi, che ti fa alzare lapressione e ti distrugge persfinimento. Il Veneto,dopo due minuti di discor-si a vuoto di quei romaniche la “esse” la pronuncia-no “zeta”, si incazza ecambia canale.Questo ci disturba, onesta-mente. Nel panoramamediatico il Veneto nonesiste. Siamo figli di undio (molto) minore. Anzi,di un Dio assente. E allora,ahimè, ci vengono lenostalgie. E ci diciamo:«Se fossimo per i fattinostri, se fossimo indipen-denti, se potessimo tenercii nostri sudati guadagni.Con tutta l’irpef, le impo-ste e le mille tasse cheriversiamo nel pozzo delloStato centrale, ingordo esenza fondo, ci potremmomantenere tranquillamentecaserme, strutture, strade,amministrazione, scuola,maneggi, campi da golfecc. ecc». Queste osserva-zioni di apparente qualun-quismo esprimono un sen-tire dei veneti di rango maisopito. Nel 1866 l’unioneal Regno d’Italia si accom-pagnò al plebiscito. Per-ché, oggi, la disunione nonpuò serenamente affidarsi

ad un nuovo plebiscito?Ecco il punto. Come dice-vo all’inizio, non si puòfare “macchina indietro”nella storia, senza menarebotte da orbi. Mai. Pecca-to. Democraticamentesiamo entrati, autoritaria-mente ci rimaniamo. Inverità, ci siamo fregati conle nostre mani, democrati-camente, una secondavolta, con l’art. 5 dellaCostituzione, e cioè con la“Repubblica una e indivi-sibile”. Chiamali stupidi ipadri fondatori! La storia èdunque un paradosso,come la vita e come laverità. Cari Veneti, godia-moci le nostre colline pro-fumate, le nostre monta-gne maestose e le meravi-gliose vallate. E godiamo-ci anche il referendumconsultivo prossimo ven-turo che potrà almeno darefiato alle trombe (il poveroMike avrebbe aggiunto …Turchetti!). Se, come nellabarzelletta del mio amico,non possiamo romperequalcos’altro, che almenorompiamo il sonno.

Avv. Marco Bertagnin

VENETO FOREVER

Mi permetto di entrare nel-l’argomento tanto discussoin questi giorni sul quoti-diano “l’Arena” “Pro ocontro Papa Bergoglio”,tra il giornalista StefanoLorenzetto e don RobertoVinco per un mio parereche è condiviso da moltiormai. Stefano Lorenzetto,pur dimostrando rispettoper la figura del Papa, tut-tavia non ha potutonascondere le sue perples-sità davanti a certi suoicomportamenti o discorsitutti per lo più orientati auna concezione immanen-tista e politica della vitadell’uomo, quando invececompito del Papa è essen-zialmente quello di invita-re i fedeli ad alzare losguardo al cielo perchéalla fine, volenti o nolenti,la nostra vera e definitivadimora, come dicevaanche San Paolo, è neiCieli, e questo per la Chie-sa è compito primordiale,senza trascurare gli altri.Questo concetto però, nonlo esprime mai Papa Ber-goglio e se tocca l’argo-mento lo fa per demolire laconcezione soprannaturaledella vita dell’uomo sullaterra […] Come credenticattolici non possiamo piùtacere il nostro sconcerto,se non perfino scandalo,

quando vediamo che leVerità della nostra fede,patrimonio bimillenariodella Chiesa fondate sullaParola di Dio, vengonoignorate o travisate omodificate proprio dacolui che siede sul sogliopontificio e che le mettesullo stesso piano di altreopinioni o credenze o reli-gioni anche pagane, dovesembra che adorare un diopiuttosto che un altro siaormai di moda, anzi auspi-cabile per raggiungere lapace. Ma che ce ne faccia-mo di una pace per ottene-re la quale dobbiamo sep-pellire assieme alle armianche il nostro onore, cul-tura, fede, costumi, fami-glia, patria ecc.? Quelloche pure sconcerta in tuttoquesto è che, nei confrontidi Papa Benedetto croci-fisso da tutti, boicottato,emarginato, calunniato,nessun Sacerdote o Vesco-vo o laico impegnato hamai preso le difese, anzi ,ho visto rifiutare e perfinocestinare pubblicamentecome fosse veleno conta-gioso le encicliche di que-sto grande Papa perfino dacerti sacerdoti. Quando sitratta invece di esprimeredelle obiezioni su Bergo-glio, ecco che si alzano glisoliti scudi in sua difesa,

in modo spesso violento,prepotente e anche prete-stuoso. Il Papa è semprestato criticato dalla gente,in bene o in male. Adessoperché è vietato farlosenza sentirsi piovereaddosso una valanga diimproperi? Anche la papo-latria è un peccato, perchéè una forma di adorazionedell’uomo, sia pure inve-stito della massima autori-tà. Il Papa non è Dio eanche lui deve seguire gliinsegnamenti di Gesù Cri-sto, vero Dio e vero uomo,il quale ha consegnato aPietro, il primo Papa,come specifico mandato,non tanto di difendere ipoveri, gli immigrati oemarginati (che ancheallora abbondavano) mainnanzitutto gli ha affidatoquesto compito: “E tuadesso conferma nella fedei tuoi fratelli” (Lc. 22,31-34). Sembra che questomandato di confermarenella Fede i fratelli non siaprioritario per Bergoglio,ma nemmeno secondario,purtroppo, perché nonabbiamo ancora capito aquale Fede Papa Bergogliosi riferisce nei suoi molti evariopinti e confusi discor-si. Che Dio ci aiuti.

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LE VOSTRE LETTERE L’ALTRO GIORNALESettembre 20174 WhatsApp

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Aiuto!....mia figlia di 15anni, io e tantissimi altri(vedete i blog, facebooketc...) vi sottoponiamo unproblema a nostro avvisograve che sta coinvolgen-do tantissimi ragazzi eragazze che amano lo spor."Lo sport in Italia non èlibero!" Questo è il gridodi mia figlia, in lacrime! Triste ma vero, esisteinfatti un articolo in tutti iregolamenti federali, chia-mato vincolo sportivo, chelega il giovane atleta prati-camente a vita alla societàche ne detiene il cartellino.Le sue prestazioni sportivediventano di assoluta pro-prietà della dirigenza che asuo piacimento, puòlasciarlo andare o tratte-nerlo arbitrariamente. Maciò che non è da sottovalu-tare è che al momentodella firma che consente algiovane atleta di parteci-pare all’attività agonistica,la società non informa innessun modo i genitori dicosa comporterà la firmastessa, bensì ti invitano afirmare dicendo: “bisognatesserarlo se vuole parteci-pare ai campionati agoni-stici e quindi firmi lì”. Ilproblema è diffuso in tuttigli sport e assume a livellonazionale uno dei più spia-cevoli motivi di abbando-no delle pratiche sportiveagonistiche. Siamo deigenitori che hanno a cuorela pratica sportiva delleloro figlie ma, un contro-verso regolamento della

federazione italiana nuoto(anche molte altre federa-zioni ad onore del vero)non permette loro di prati-care la disciplina amata, lapallanuoto, nella società econ le compagne che lorostesse preferiscono. Laloro attuale società consede a Verona, gestisce piùimpianti natatori e imponea tutti gli atleti che annocompiuto il 13esimo annodi età, un vincolo presso lasocietà stessa che dura labellezza di 8 lunghissimianni! Questo regolamentofederale non trova obbli-gatorietà nell'applicazionema rimanda al buonsensodella dirigenza. E qui lenote amare. La stessa società chiedeper una ragazzina di 15anni 6.000€ per svincolar-la, come indennità di pre-parazione… che però igenitori hanno comunqueannualmente pagato, sottoforma di quota associativa.La famiglia ha versatopoco meno di 1000€ diquota annuale per ogni sta-gione. Un vero e proprioriscatto! La conseguenza èl'abbandono dello sportdelle nostre figlie che pre-feriscono rinunciare piut-tosto che continuare a fre-quentare un ambiente dovenon trovano stimoli easpettative soddisfacenti enel caso specifico ancheun ambiente ostile. Vor-remmo precisare che nonstiamo parlando di cam-pionesse, ma di ragazze,

atlete dilettanti, che fannosport per passione e diver-timento, lontano dalla stra-da, da ozi diseducativi eperché no, anche pericolo-si. Il vincolo sportivo sti-pulato a tempo indetermi-nato, oppure irragionevo-le, cagiona una violazione:la libertà di associazioneche comprende anche ildiritto di associazionetutelato dall’art. 18 dellaCostituzione, nonchédell’art. 11 della “Conven-zione Europea per la sal-vaguardia dei diritti del-l’uomo e delle libertà fon-damentali". Non si dimentichi che l’ot-tavo Principio Fondamen-tale della Carta Olimpicastabilisce che la praticadello sport è un dirittoumano e che ogni indivi-duo deve avere la possibi-lità di praticare lo sportsecondo le sue necessi-tà. Stiamo gridando aiuto!In tutti i modi desideriamoche le atlete dilettanti eminorenni possano esserelibere. Libere di sceglieredove e con chi giocare,dove e con chi crescere,dove e con chi lottare peravere una formazionesportiva che premia lameritocrazia, rafforza lospirito e forgia il carattere.Preparate a far fronte atutte le sfide che la vita,fuori e dentro lo sport, lesottoporrà. Aiuto!

Matteo Dusi

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Il costo del lavoro in Italiasubisce un calo dello 0,8% afronte di una crescita euro-pea del 1,8%, ovvero sulcosto per ora lavorata del-l’anno 2016, primato questo,tutto italiano. La linea didemarcazione europea variadai 4,4 fino a 42 euro in tuttigli stati membri dell’eurozo-na, per un costo medio di29,8 euro. L’Eurostat haespresso indici medi di 27,8,paragonabile ai dati del 2012dove il costo medio era di27,7. Le costruzioni sono ilsettore dove il costo mediodel lavoro ha un valore di23,4€, seguito dai servizicon 26,9€, infine dall’indu-stria raggiungendo il 27,7€. Idati hanno avuto come para-metri le buste paghe e i costinon salariali per l’azienda,nonché i contributi socialidei datori di lavoro.Pertanto sarebbe fattibilepensare di istituire un salariominimo europeo? Un recen-te rapporto della Commis-sione degli Affari europeidell’Assemblea nazionalefrancese, chiede l’introdu-zione di un salario minimo

unico europeo. Lo stipendiobase, che esiste già in moltidegli Stati membri, potrebbeessere quindi uniformatoattraverso un percorso diconvergenza graduale, arri-vando ad un’unica strutturanormativa in modo da nonmettere in concorrenza ilmercato del lavoro dei paesidell’UE. Tuttavia il progettoè difficilmente realizzabileperché molto banalmentel’UE e la globalizzazionesono pensate per fare arric-chire le multinazionali e ilPIL Nazionale, perciòall’Europa, così com’è pen-sata, non frega nulla del pro-blema sulla povertà indivi-duale che ha registrato negliultimi anni aumenti espo-nenziali. Le lobby aziendalidifficilmente accetterannouna simile proposta. L’altromotivo sull’impossibilitàapplicativa di questa idea,nasce dal fatto che verrebbe-ro meno gli equilibri econo-mici e sociali di ogni singoloStato membro.Per meglio comprendere ledisparità tra un paese e l’al-tro dell’UE, basti pensare

che in termini di esborsoeconomico per le casse stata-li e grandezza dell’aiutosociale, le cifre di cui parlia-mo passano dai 1.458 eurodi salario minimo in Franciaai 184 euro della Bulgaria.Praticamente col salariominimo francese si potreb-bero pagare otto bulgari. LaSpagna e la Polonia hannosalari rispettivamente di 800e 500 euro, questo signifi-cherebbe che per salire suglistessi livelli della Francia sulfronte del salario minimo,bisognerebbe mettere indiscussione l’intero modelloeconomico e di bilancionazionale. Ecco perché saràimpossibile uniformare ilsalario in Europa e, pensan-dola al contrario, difficil-mente si potrà trovare un’in-tesa attraverso una trattava alribasso dello stipendio, que-sta, unica strada percorribileper partorire un salario mini-mo europeo ma che vedreb-be crollare l’intero sistemacontributivo e di impostadelle singole Nazioni.

Alessandro Pachera

COSTO DEL LAVORO

Stiamo seduti nel bel mezzo di un uragano,invece di metterci al riparo, rimaniamo aguardare gli esiti della catastrofe. Non sol-tanto la droga sta impattando e mettendo incrisi i fortini dell’accoglienza e della salu-te ritrovata nelle comunità di servizio eterapeutiche, a causa delle interminabililiste di attesa, delle richieste di aiutodisperate che non permettono ulteriorideroghe, ma addirittura sta ritornando ladroga di ieri, ben mischiata e amalgamataa quella di oggi. L’eroina è nuovamente tranoi: è vero che non se n’è mai andata, maadesso sgomita e spinge avanti, come face-va in passato senza troppe cortesie. Untempo chi si bucava, sniffava, fumava, lofaceva per un moto prettamente protestata-rio, contestatario, una sorta di rivolta auto-distruttiva per non rimanere invischiatinelle ingiustizie sociali che stavano prepa-rando terreno fertile per l’estinzione di unaintera generazione. Oggi chi si sballa conla roba, non lo fa certo per una insubordina-zione alla regola sociale o per non essercostretto a condividere uno status quo, piut-tosto per una vera e propria resa incondi-zionata alla fatica di un impegno, di unaresponsabilità, di una libertà che impone lacorposità di una scelta. Una molteplicità diarticoli di cronaca ci dicono che il problemadelle dipendenze sta deflagrando un’altra

volta: droga, alcool, azzardo, bullismo spin-to e violenza, stanno devastando limiti econfini di ogni giovanissimo, c’è in superfi-cie una scollatura tra presente e futuro,come non esistesse possibilità di metteregiù un progetto, un percorso un po’ pervolta. Il mondo adulto osserva preoccupatoil propagarsi di fenomeni sociali delinquen-ziali, si rifugia nella richiesta di punizioneche ristabilisca un equilibrio, chiede a granvoce risposte severe. Dimenticando che ilrispetto delle regole è chiaramente un dirit-to e un dovere fondamentale per ognuno eper ciascuno. L’indifferenza con cui si lega-no al palo i più giovani, obbligandoli a unaattesa umiliante e provocatoria, tentandoillusoriamente di esorcizzare il tempo dellanoia che invece intacca anche la più coria-cea delle convinzioni, non fa altro cheingrossare le fila di quanti accantonati e fru-strati, non trovano di meglio che la compa-gnia silenziosa e complice delle sostanze.Educare è la parola magica, educare allasperanza di realizzarsi, conquistando lacapacità di raggiungere un obiettivo. Forseoccorre maggiore rispetto nei riguardi deipiù giovani, prudenza a parlare di legaliz-zazione, un carico di poderosa attenzionesu cosa significa sdoganare la famosadroga ricreativa.

Vincenzo Andraous

DROGA DI IERI E DI OGGI

CRONACHEL’ALTRO GIORNALESettembre 2017 5WhatsApp

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Valichi di accesso presidiatida Polizia Locale e Protezio-ne Civile, ingressi separatiper chi entra ed esce, maanche sistemi elettronici cheaggiornano sul numero deipresenti…Queste sono soloalcune delle misure di sicu-rezza impartite dal Ministerodell’Interno attraverso unacircolare del 7 giugno scorsoinviata tramite le Prefetture atutti i Comuni d’Italia. Misu-re ulteriormente “inasprite” aseguito dei più recenti tragicieventi verificatisi. Misure disicurezza che hanno creatoqualche grattacapo ad orga-nizzatori e Comitati, giunteoltretutto proprio durante ilperiodo estivo, tempo disagre e feste paesane, di con-certi all’aperto e manifesta-zioni che richiamano grandinumeri di spettatori. Moltisono gli eventi che in tuttaItalia e anche in Provincia diVerona sono “saltati” o sonorimasti in forse fino all’ulti-m’ora. Ne parliamo conAlbino Monauni, presidentedella Pro loco di Pastrengo eappena riconfermato presi-dente del Consorzio Baldo –Garda delle Pro loco. «Effet-tivamente c’è una certa ansiaai vari livelli – afferma

Monauni -. Per quanto ciriguarda il comune diPastrengo si è molto occupa-to della “Security” tanto che,alla luce di quanto accadutoa Barcellona, ci ha imposto ilposizionamento di 70“panettoni” in cementolungo la provinciale adiacen-te il parco dove si è svoltanei giorni scorsi la nostra tra-dizionale Festa della Zucca.In generale si parla tanto diburocrazia, che equivaleall’incapacità di assumersiqualsiasi tipo di responsabili-tà: in un gioco di parole sipuò dire che i responsabilidella catena producono tante“carte” cosi che l’eventualeresponsabilità viene diluitanei tanti e troppi passaggi. In

questo modo, come il consu-matore paga il prezzo finaledei vari aumenti di prezzo,così noi organizzatoripaghiamo con il nostrosuper-lavoro le varie imposi-zioni burocratiche e di sicu-rezza preventiva. Per quantosappiamo – aggiungeMonauni con una nota dirammarico - parecchie asso-ciazioni di volontariato, lemeno strutturate, gettano laspugna e non fanno più nien-te. A queste condizioni è pur-troppo da prevedere chesopravvivranno solo glieventi di natura commercialeorganizzati da agenzie spe-cializzate. Il mondo delvolontariato è gioco-forzamesso… fuori gioco».

SAGRE. Le misure impartite dal Ministero creano diversi disagi

Più sicurezza«Ci penalizza»

L’INTERVENTO DELLA PREFETTURA DI VERONAA seguito dei tragici eventi terroristici che hanno interessato più località europee edopo i noti fatti accaduti a Torino, il Governo, per il tramite del Ministero dell’Interno,ha ritenuto fondamentale riservare particolare attenzione ad un integrato e nuovomodello di sicurezza sociale, basato su due principali assetti: la “sicurezza pubblica”,come forma di analisi strategica, previsione e prevenzione di eventi terroristici chepossano pregiudicare la serena conduzione di eventi pubblici, con misure propor-zionate alle tipologie di manifestazioni (Security); la “tutela delle persone” sotto il pro-filo della protezione civile (Safety) con impegno da parte delle varie componenti di unsistema complesso ma integrato di pianificazione di interventi per contrastare, preve-dere, mitigare la ricaduta di potenziali episodi terroristici o anche forme incontrolla-bili di panico discendenti dalla paura che si verifichi un evento terroristico. L’integra-zione ponderata dei requisiti di Safety e Security si è poi trasposta nella circolare delCapo della Polizia e, a seguire, con altri provvedimenti. La Prefettura di Verona, giànel mese di giugno 2017, ha illustrato gli aspetti strategici e operativi a tutti i Sinda-ci della provincia. Le nuove disposizioni andranno ad integrarsi con le normativevigenti e, tra esse, con le competenze specifiche delle Commissioni comunali – pro-vinciali per i locali di pubblico spettacolo. E’ stato precisato che gli eventi più rilevan-ti da valutare in relazione alla tipologia della manifestazione, al contesto locale eall’affluenza di pubblico, vanno esaminati in una prima fase dal Comune insieme agliorganizzatori ed eventualmente poi sottoposti alle valutazioni del Comitato provin-ciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica di cui fanno parte, oltre alle Forze del-l’Ordine, i Vigili del Fuoco e i referenti del Comune interessato tra cui la Polizia loca-le. Molte delle precauzioni indicate da questo nuovo sistema di Safety e Security sibasano su conoscenze già da tempo attuate negli eventi di protezione civile, cui siaggiungono ora ulteriori prescrizioni per la sicurezza: fioriere di cemento, dissuaso-ri anche mobili, tornelli, conta persone, metal detector, controlli di borse e zaini, viedi fuga e piano sanitario. La Prefettura di Verona nel corso dell’estate 2017 ha tenu-to incontri anche con i gestori dei parchi divertimento per valorizzare e dove neces-sario, integrare i dispositivi già esistenti e programmati. Attenzione particolare è statariservata alla zona del Garda e al Comune di Verona. La Prefettura di Verona assi-cura a ciascun Ente locale la più ampia disponibilità a confronti e valutazioni con-giunte per gestire nel modo più corretto gli eventi pubblici più significativi program-mati sul territorio. Obiettivo e risultato atteso dalla Istituzioni è quello di rendere sem-pre più sicuro il territorio con la collaborazione e la comprensione dei cittadini, a voltecostretti a qualche disagio ulteriore.

TEATRO E CULTURA. Guarda nel CdA di ArtevenSilvano Guarda è stato designato quale rappresentante della Regione del Vene-to nel Consiglio di Amministrazione di Arteven, l’Associazione regionale per lapromozione e la diffusione del teatro e della cultura nelle comunità venete. Il neoeletto che vive a Thiene, grande promotore del Teatro Comunale e uomo di cul-tura, porterà certamente la sua esperienza e conoscenza in seno al consiglio del-l’importante circuito teatrale multidisciplinare italiano. L’augurio di buon lavoroal nuovo componente da parte del presidente Leandro Comacchio, del vice Mas-simo Zuin e del consigliere Pierangelo Molena. C.G.

STUDIO LUCE, PSICOMOTRICITÀ DI CASAPassione, entusia-smo e una predi-sposizione innataper la psicomotrici-tà: è con questepremesse che Sil-via Cordioli ha ini-ziato 13 anni fa adedicarsi alla psi-comotricità e adattività di espres-sione motoria invari ambiti e per diverse fasce d’età. «Mi sono specializzata in partico-lare nei laboratori di psicomotricità svolti in gruppo, che sono vissuti daibambini come uno stimolo, un’esperienza, un’occasione in cui azione,pensiero ed emotività si attivano e si integrano, attraverso motivazionie desideri collegati al gioco, al piacere di fare, alla fantasia, alla creati-vità» - racconta Silvia Cordioli -. Così nel 2014 è nata l’idea di aprireuno spazio dedicato alla psicomotricità e ad altri corsi e laboratori rivol-ti a bambini e adulti». Questo spazio, in via A. Vespucci a Bussolengo,si chiama Studio Luce, Associazione Sportiva Dilettantistica e di Pro-mozione Sociale, un ambiente dove si respira un clima di accoglienza edi condivisione.Un luogo adatto a bimbi e genitori che possono confrontarsi e socializ-zare davanti a un buon the o un caffe mentre i figli sono impegnati nel-l’attività o praticare nel frattempo loro stessi attività motoria all’internodella struttura.Ad oggi collaborano con Studio Luce molti professionisti qualificati ecertificati nelle diverse discipline e specializzazioni per offrire un venta-glio di attività completo, integrato, variegato e sempre personalizzabilesulla base delle esigenze del singolo. Mantenere salute e benessere:questi gli obiettivi che guidano la programmazione stagionale per tuttele attività rivolte ad un pubblico adulto attraverso corsi di Pilates, HataYoga, TaiChi e Q Gong, Yogafitness, metodo Feldenkrais e altre disci-pline proposte da Studio Luce, in costante crescita ed aggiornamento.Ma Studio Luce è anche lo spazio ideale per la famiglia, in un ambien-te pieno di giochi e zone dedicate ai più piccoli. A loro sono dedicateattività settimanali di psicomotricità, Arteterapia, Nordic Walking, Crea-tività a 360°, Grafomotricità, Yoga per crescere. Alle famiglie inoltresono rivolti corsi di piscomotricità Baby Family per bimbi dai 16 mesi ai2 anni e di Nordic Walking Family per genitori e bambini dai 6 ai 9 anni.«Mensilmente proponiamo inoltre momenti di approfondimento e con-fronto con esperti dell’infanzia come psicologi, nutrizionisti, educatori,pediatri ed altre figure specializzate – aggiunge Silvia Cordioli – edurante tutto l’arco dell’anno organizziamo seminari, eventi e workshoporientati alla salvaguardia e prevenzione della salute e del benesserepsicofisico di adulti e bambini». Studio Luce si trova a Bussolengo in via A.Vespucci , 13. Cell. 346.0800848 – www.studioluce.org

“Vuoi che alla regione delVeneto siano attribuite ulte-riori forme e condizioniparticolari di autonomia?”:questo è il quesito previstodalla consultazione referen-daria regionale che chiame-rà alle urne gli elettori

Veneti domenica 22 ottobredalle 7.00 alle 23.00. Ildecreto di convocazionealle urne è stato emanatodal governatore Luca Zaiail 24 aprile 2017, fissandosimbolicamente la datadella consultazione per il

22 ottobre, nel giorno del151º anniversario del plebi-scito del Veneto – tenutosiil 21 e 22 ottobre 1866 –che sancì l'unificazionedelle province Venete e diquella di Mantova al Regnod'Italia. L’obiettivo delReferendum, deliberato dalconsiglio regionale delVeneto per conoscere ilparere degli elettori dellaRegione circa l'attribuzionedi ulteriori forme e condi-zioni particolari di autono-mia al proprio ente territo-riale, è quello di ottenere

maggiori forme di autono-mia dallo Stato. In terminitecnici, si tratta di negozia-re un'autonomia differen-ziata, come previsto già dalterzo comma dell'articolo116 della Costituzionerepubblicana. Il referen-dum consultivo, che avrà

un costo di 14 milioni dieuro, non avrà effettiimmediati ma, nelle inten-zioni di Zaia, vuole portarea una negoziazione dellostatus regionale: se vinceràil sì, impegnerà il governo,di qualunque colore essosia, ad aprire una trattativesull’intero contenuto degliarticoli 116, 117 e 119,della Costituzione, portan-do all’autonomia fiscale.Perché il Referendum abbiaesito positivo, alla votazio-ne – che avverrà nei seggitradizionali su schede car-

tacee - dovrà partecipare lamaggioranza degli aventidiritto e la maggioranza deivoti espressi dovrà esserefavorevole al quesito. Aisensi dell'articolo 27,comma 2, dello Statutoregionale, in caso di parte-cipazione al voto dellamaggioranza degli aventidiritto, il consiglio regiona-le è tenuto ad esaminarel'argomento referendarioentro novanta giorni dallaproclamazione dei risultati;in tale evenienza – nel casoin cui vincesse il “sì” –bisognerà intavolare unnegoziato col Governo: sequesto andrà a buon fine,occorrerà portare in Parla-mento una proposta dilegge che dovrà essereapprovata dalle Camere amaggioranza assoluta deicomponenti, sulla base diun’intesa fra lo Stato e laRegione. In sostanza ilVeneto potrà trattare conRoma per ottenere maggio-ri competenze e anche lapossibilità di mantenereuna parte della tassazioneche oggi finisce allo Stato,come l’Irpef, sul territorio.Il sogno del Veneto è che il90% delle tasse restino sulterritorio e che la Regionepossa avere più autonomia,oltre che a livello fiscale,anche in settori come lascuola, l’ambiente, il dema-nio idro-geologico, la sal-vaguardia del territorio, ibeni culturali, le strade e laviabilità fuori dal direttocontrollo dell’Anas, la pub-blica amministrazione e lagestione di alcuni fondieuropei.

CRONACHE L’ALTRO GIORNALESettembre 20176 WhatsApp

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REFERENDUM. Domenica 22 Ottobre i Veneti sono chiamati alle urne dalle 7.00 alle 23.00

Un «sì» per l’autonomia

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia«Noi siamopronti da mesiper il referen-dum, eravamopronti ancora adicembre, quan-do abbiamocercato invanodi ottenere daRoma l’electionday che ciavrebbe fattorisparmiare 14milioni di euro.

Ai pessimisti, a chi ha messo in discussione la possi-bilità di svolgere la consultazione popolare, a chicontinua ad affermare che è inutile, rispondiamomantenendo concretamente l’impegno che ci erava-mo assunti con tutti: il referendum si fa e sarà il refe-rendum dei Veneti, non dei partiti e nemmeno diZaia, sarà un grande momento di democrazia e dipartecipazione. E il giorno dopo la nostra Regionenon sarà più quella di prima, perché avremo datovita alla ‘Questione Veneta’ e pretenderemo che neiprogrammi di governo, siano essi di destra, di sini-stra o di centro, contemplino la nostra autonomiaregionale”. Il referendum è una cosa seria, è il fon-damento su cui potremo costruire la nostra autono-mia regionale, esattamente come quella di Trento edi Bolzano. Noi vogliamo diventare pienamenteautonomi e chiediamo in tal senso l’applicazione intoto dell’articolo 116 della Costituzione. Questo èl’obiettivo che pur partendo da situazioni diversecondividiamo con la Lombardia e sul quale insiemeporteremo 15 milioni di italiani, un quarto delPaese, finalmente ad esprimersi».

Luca Zaia

PESCANTINA / PROFUGHI A VILLA VEZZA

Nella mattinata di venerdì 25 agosto sono arrivati i profughia Villa Vezza. Si tratta di 6 nuclei familiari, provenienti daNigeria, Camerun e Ghana, per un totale di 23 persone, di cui11 bambini tra i tre mesi e i tre anni. Spiega il sindaco LuigiCadura: «Grazie ad un rapporto di collaborazione con la Pre-fettura di Verona siamo riusciti a ottenere, come era statorichiesto anche da alcuni residenti, che a Villa Vezza arrivas-sero dei nuclei familiari e non solo uomini. Confidiamo chesi riesca ad ottenere una accoglienza con il cuore che Pescan-tina sa di avere e ha dimostrato anche in passato. I profughiarrivati dovranno seguire le procedure di rito, da un punto divista sanitario e il percorso di mediazione culturale perapprendere la lingua e i nostri usi e costumi. Il Comune -conclude Cadura - prosegue intanto nel suo percorso per ade-rire allo SPRAR che consentirebbe di limitare al tre per milledella popolazione la quantità di profughi ospitati. E prosegueanche il tavolo di lavoro con le realtà del volontariato pre-senti sul territorio, le parrocchie e i medici di base per affron-tare tutte le situazioni di disagio del nostro territorio, com-presa anche l’integrazione di stranieri». Ribadisce l’assesso-re ai Servizi Sociali, Rosanna Lavarini: «L’impegno cheavevo preso coi cittadini era stato quello di far arrivare dellefamiglie e in questo periodo ci sono state delle trattative conla Prefettura che hanno portato a questo risultato. Siamo adisposizione di chiunque voglia ulteriori chiarimenti in meri-to e vigileremo sull’operato della cooperativa Olinda affin-ché non si verifichino situazioni di disagio e di disturbo peri cittadini e gli esercizi commerciali della zona». Ma sono forti le reazioni eil malcontento degli abitanti dellazona. Commenta a caldo Jacopo Vezza: «Siamo fortementedelusi e preoccupati per l’esito di questa vicenda dei profu-ghi. La protesta da parte del gruppo spontaneo Cittadini diPescantina continuerà ad oltranza, anche nei confronti del-l’Amministrazione comunale per la sua totale assenza sulterritorio». Davide Pedrotti della Lega nord: «Se realmentesono sei nuclei familiari come è stato annunciato, avremosicuramente più tranquillità sotto l’aspetto della sicurezza delterritorio. Fermo restando il fatto che c’è ora da capire comegli 11 bambini in età prescolare saranno gestiti e cosa faran-no i papà per mantenere la famiglia. Nota dolente di questasituazione, il silenzio dell’Amministrazione nei confronti deiresidenti. Potevano essere avvisati prima: non erano presen-ti all’accoglienza né il Sindaco, né l’assessore Lavarini».Verona ai Veronesi, ha dato vita ad un “presidio spontaneo”in viale Verona”, ribadendo la propria contrarietà all’arrivodei profughi a Villa Vezza e protestando contro il “businessdell’accoglienza”. All’indomani dall’arrivo le sei famigliedei 23 profughi hanno ricevuto la visita di una delegazionedella Giunta comunale di Pescantina a Villa Vezza. Anchealcuni giovani hanno raggiunto Villa Vezza portando ainuovi inquilini dei dolci in segno di benvenuto. Visite, que-ste, corredate anche da un acceso scontro verbale con alcunivicini nettamente contrari all’arrivo dei profughi.

I DETTAGLII richiedenti asilo arrivati a Villa Vezza sarannogestiti dalla cooperativa Olinda di Medole (Mn)che sta organizzando per l’accoglienza un pianodi assistenza sanitaria e corsi di alfabetizzazionedi italiano per gli adulti. È previsto l’inserimentodei bambini che avessero l’età nelle scuole mater-ne e un percorso di socializzazione per le mammee i papà, usando le reti territoriali. La struttura èprovvista di un operatore di riferimento fisso pertutte le 24 ore, a parte gli operatori che svolgonoaltre funzioni durante la giornata.

BUSSOLENGO by night

Torna “Bussolengo by Night”: degustazioni, musica e spettacoli per la "nottebianca" di Bussolengo, che si terrà sabato 23 settembre dalle ore 19.00 e finoalle 2.00 nelle vie del centro del paese. Sì, perché passeggiando da via Garde-sane verso piazza XXVI Aprile, Via Mazzini, Via Roma e vie limitrofe saràpossibile scoprire i numerosi eventi musicali ed enogastronomici organizzatidai commercianti, bar, gelaterie, pizzerie al taglio, pasticcerie e gastronomie.Un’iniziativa in costante crescita quella voluta dall’associazione BussolengoShopping, in collaborazione con Confcommercio e il comune di Bussolengo.Un evento che coinvolge oltre 60 esercizi commerciali e che vedrà il paesepopolarsi di famiglie, bambini e tanti giovani. Lo shopping infatti si intrecce-rà al divertimento, con degustazioni, chioschi enogastronomici, spettacoli emusica dal vivo per le vie del centro.

BUSSOLENGO by nightSABATO 23 SETTEMBRE 2017

L’ALTRO GIORNALESettembre 2017 7

La classe del ’43 di Busso-lengo ha raccolto in unvolume le immagini dioltre 50 anni di attività. Iltitolo “Armonia di classe1943” è stato suggerito dalpresidente Riccardo Caliarie ha trovato in GiorgioLeoni e Gilberto Dal Corti-vo due attenti e scrupolosiredattori. Scorrendo le pagine si tro-vano le immagini e i rac-conti della vita di un grup-po che ha saputo trasfor-mare la classe di apparte-nenza in un motivo costan-te di amicizia. Molte sono

le iniziative messe in can-tiere e realizzate nel segnodell’amicizia e dell’alle-gria da questo originalegruppo. «Il nostro modo distare assieme - raccontaFrancesco Lonardi - non silimita ad un incontroannuale, ma riusciamo aritrovarci spesso, in belleriunioni conviviali, perprogettare le attività, tutteautofinanziate». E’ così che è nato nel 1996,anche per impulso di mon-signor Luigi Magrinelli edon Carlo Castagnedi, ilpiano per il restauro delle

13 tele della chiesa parroc-chiale di Santa Maria Mag-giore, tra cui spicca “L’ul-tima cena” di G.B. Lance-ni. Ancora, con il sostegnodei due redentoristi padreGiovanni Semenzin epadre Felice Arlone, lecure della classe del ’43 sisono rivolte ai 14 quadrialla Via Crucis del santua-rio della Madonna del per-petuo soccorso, opera diJohann Entfelder. A questova aggiunto l’aiuto per lacostruzione di una chiesanuova in Indonesia doveoperava padre FrancoZocca, anche lui del ’43.«Tutto questo - aggiungeGiorgio Leoni – oltre atante partecipazioni percampagne umanitarie e diaiuto alla popolazioni invia di sviluppo in Paraguaye altre stati dell’AmericaLatina. La nostra classe -conclude Leoni - finalizzale cene ad uno scopo bene-fico». Per tutte queste atti-vità, nel 2002 la Classe del’43 ha ricevuto nel 2002 ilprestigioso riconoscimento“Bussolengo premia”.

CRONACHE di BussolengoL’ALTRO GIORNALE

Settembre 20178 WhatsApp331 9003743

Sono disponibili presso gli ufficicomunali fino al 31 ottobre 2017 eandranno riconsegnati in appositeurne collocate nelle sedi comunali iquestionari, in forma anonima, per larilevazione del grado di soddisfazione(Customer satisfaction) dei serviziofferti dal comune di Bussolengo. Lipropone da compilare liberamente aicittadini l’Amministrazione comuna-le. «Dal 2015 i Comuni con popola-zione superiore ai 15mila abitantisono tenuti a garantire il controllodella qualità dei servizi erogati conl'impiego di metodologie dirette amisurare la soddisfazione dell’utenza- spiega Samuele Tacconi, responsa-bile del controllo di gestione -. L’enteè chiamato a definire, secondo la pro-pria autonomia organizzativa, le pro-cedure operative per adempiere a sud-detto controllo. Negli anni scorsi ilcomune di Bussolengo, attraversol’Unità di staff programmazione econtrollo, posta sotto la direzione delsegretario comunale, ha elaboratoreport con rappresentazioni grafiche

relative al grado di soddisfazione deiservizi a domanda individuale come iltrasporto scolastico, la refezione, ilcentro estivo ricreativo e l’asilo nido.Allo scopo sono stati consegnati degliappositi questionari ai genitori deibambini che hanno usufruito di taliservizi. «Quest’anno - precisa il sin-daco Paola Boscaini -, il grado di sod-disfazione degli utenti del comune diBussolengo sarà misurato anche peraltri servizi comunali attraverso que-

stionari che saranno consegnati diret-tamente dal personale a tutti gli uten-ti che si rivolgeranno agli uffici cheerogano servizi sottoposti ad indagi-ne». All’interno delle sedi comunalisono stati predisposti degli spaziattrezzati per consentire all’utenza lacompilazione dei questionari informa anonima e la successiva resti-tuzione attraverso il deposito in appo-site urne. La rilevazione è iniziata nelmese di Agosto e proseguirà nei suc-cessivi due mesi. Nel mese diNovembre avverrà la raccolta dei datida parte dell’Unità di Staff program-mazione e controllo per la successivapredisposizione dei report contenentil’analisi dei risultati dell’indagine.«Questa verifica - conclude il sindaco-, fino a pochi anni fa veniva fattasolo per il nido, le mense e i trasportiscolastici. Ora l’Amministrazionecomunale ha deciso di estendere lavalutazione ad altri servizi offerti dalComune, in un’ottica di vicinanza alcittadino. Quest’iniziativa è volta apromuovere la partecipazione attivadei cittadini e al miglioramento delrapporto con la pubblica amministra-zione».

Servizi diLino Cattabianchi

IL QUESTIONARIO. I cittadini possono dare un “voto” alle attività dell’Amministrazione

I servizi soddisfano?

IL LIBRO / ARMONIA DI CLASSE 1943

IL LUTTO. L’ultimo saluto al batterista “Ante” AdamiUna chiesa gremita per l’ultimo addio ad “Ante” Antenore Adami, storicobatterista di Bussolengo, morto a 54 anni per un male incurabile. A SantaMaria Maggiore è risuonata l’omelia di don Giorgio Costa: «Tutti mi hannoparlato di Antenore col sorriso. Non ho trovato nessuno che fosse triste. Que-sta è una buona notizia, questo è Vangelo: come la vita possa essere impie-gata per portare gioia agli altri impiegando i propri talenti. E Antenore lo hafatto con la sua musica».

Antenore Adami

IL CASO GIANCARLO. Veneri torna vigile urbano.Nove anni di calvario si sonoconclusi lo scorso 27 marzoper Giancarlo Veneri, che hariacquistato la sua qualifica divigile urbano…Ma lui ancoranon si dà pace. Era il Febbra-io 2008 quando il vigile diBussolengo, oggi quaranta-quattro anni, fu costretto atogliersi la divisa ricoprendoincarichi diversi da quello chefino a quel momento era statoil suo lavoro. Era stato infatticondannato in primo grado atre anni di reclusione per favo-reggiamento alla prostituzio-ne. Una condanna per laquale era arrivato in seguito il“non doversi procedere” daparte dei Giudici lagunari l’as-soluzione in primo grado. Tut-tavia Veneri ha vissuto moltomale questa vicenda, «primadi tutto perchè proprio l’exmaresciallo capo dei Carabinieri di Bussolengo, R.V., ha contribuito a questaingiusta condanna – afferma oggi Veneri -: la mia persona, il mio comporta-mento e i fatti stessi sono stati descritti in modo distorto e inesatto in fase di testi-monianza durante il processo. Falsa testimonianza per la quale io stesso l’hodenunciato insieme ad altri Carabinieri all'Autorità Giudiziaria scaligera e alComandante della Legione Carabinieri Veneto presentando un esposto di 124pagine con 39 allegati sulla base di dichiarazioni e atti processuali». Il mare-sciallo era stato iscritto nel registro degli indagati, ma il Pm lo scorso 10 aprileha presentato richiesta di archiviazione per intervenuta prescrizione. Ma Vene-ri non ci sta: «Non voglio darmi per vinto ed ho presentato opposizione all’istan-za del Pm. Ora attendo la prossima udienza per conoscere l'esito e costituirmiparte civile».

Giancarlo Veneri inProcura con l’esposto

CRONACHE di SommacampagnaL’ALTRO GIORNALESettembre 2017 9

LE DUE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

Avranno luogo anche quest’anno a Sommacampagna, su invito dell’ufficio diVenezia del Consiglio d’Europa, sabato 23 e domenica 24 settembre le Gior-nate Europee del Patrimonio, istituite nel 1991 come azione congiunta del Con-siglio d’Europa e della Commissione Europea per potenziare e favorire il dialo-go e lo scambio in ambito culturale tra le nazioni europee per la creazione diun comune spazio culturale sostenuto in Italia dal Ministero dei Beni e delle Atti-vità Culturali e del Turismo. Le due giornate dedicate a passeggiate sui luoghidel Risorgimento, visite culturali guidate all’Ossario di Custoza, ed altro, avran-no come tema “Cultura e Natura”. “Si tratta di un’occasione di straordinariaimportanza – pone l’accento il consigliere delegato alla promozione del territo-

rio Eleonora Principe – per dare al nostropatrimonio culturale il giusto rilievo dipatrimonio europeo. Le battaglie risorgi-mentali di Custoza rappresentano infatti uncapitolo della nostra storia nazionale cul-minato con la realizzazione di uno deimaggiori monumenti precursori dell’EuropaUnita.” La passeggiata patrimoniale“Memorie di battaglie nel paesaggio diCustoza”, lenta su percorso collinare gui-data dal coautore del libro “Ossario diCustoza”, ripercorrerà i luoghi simbolodelle battaglie con lo scopo di inquadrare ilcampo delle stesse ed il paesaggio memo-riale come patrimonio immateriale. Ideataper la rassegna “Sommacampagna si rac-conta” da un gruppo di giovani finalizzato

alla conoscenza e riscoperta del comune di Sommacampagna, della sua storia,del suo ambiente, delle sue tradizioni, la passeggiata è riproposta nell’ambito diquesta importante iniziativa domenica 24 settembre con partenza alle ore 15 dapiazza XXIV Maggio per concludersi con l’ingresso e la visita guidata al Mau-soleo di Custoza, a prezzo agevolato per l’occasione, che sarà possibile visita-re entrambe le giornate alle 9.45, 10.30,11.15,15.45,16.30 e 17.45. L’ufficiodi Venezia del Consiglio d’Europa contribuirà alla manifestazione coordinandoeventi ed attività organizzati dalle associazioni culturali del territorio ispiratidalla Convenzione di Faro. Conclude il consigliere Principe: «colgo l’occasioneper ringraziare la cooperativa sociale “I Piosi” che gestisce operativamente l’Os-sario con le aperture e la manutenzione ordinaria».

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La curiosità è d’obbligo eper il momento all’ufficiocultura non si anticipa nullasui programmi del 21° annodell’Università del TempoLibero. La sorpresa che vamantenuta come nellemigliori tradizioni porterà a

scoprire un caleidoscopiodi colori, con tanti coloriche a ciascuno si addicono,all’interno dello straripantecontenitore di proposte chesarà aperto giovedì 5 otto-bre alle ore 20 al Palapescadi via Cesarina 16 nellaserata dell’“Happy hourUTL”, la festa di presenta-zione al pubblico del nuovoprogramma accademico2017/2018 che inizierà abreve. Sarà un momento diincontro per amici di lunga

data e nuovi simpatizzanti,storici partecipanti ai corsie docenti, organizzatori ecuriosi, per conoscere lenuove offerte culturali, perapprofondire la conoscenzadi proposte già affermateed apprezzate da tanti osemplicemente per degu-

stare un aperitivo e trascor-rere una serata in piacevolecompagnia che potrebbeanche suscitare la voglia difrequentare. Dopo centina-ia di corsi e corsisti allespalle, l’Università delTempo Libero che ha rag-giunto la piena maturità,intende proseguire con laformazione consolidata,apprezzata e richiesta nondimenticando di avventu-rarsi i nuovi percorsi for-mativi per confermarsi nel-

l’originalità che la contrad-distingue. La scelta saràmolto ampia negli ambititematici più vari, linguisti-ci, letterari, storici, poetici,creativi, artistici, culinari,benessere e bellezza, nuovetendenze e molto altro. Perapprofondire partecipare il5 ottobre alla presentazioneè d’obbligo. L’assessorealla Cultura Isabel Grana-dos pone l’accento sui

«corsi nuovi introvabilialtrove che si aggiungonoai veterani sempre validi edapprezzati da molti con sor-prese formative per chidesidera inoltrarsi in nuovesfide avvincenti ed accatti-vanti. Un nuovo program-ma che speriamo possaaccontentare tutti i gusti ele aspettative, contraddi-stinto dall’alta qualità delleproposte».

Servizi diClaudio Gasparini

UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO. Presentazione del nuovo anno accademico il 5 ottobre

Il calendario è ricco

SCUOLE PARITARIE DELL’INFANZIA / LA NUOVA CONVENZIONE

Partirà con il nuovo anno scolastico 2017 ed avrà validità fino al 31 dicembre 2019 la nuova convenzionecon le quattro scuole paritarie dell’infanzia “Gian Antonio Campostrini” e “Terre d’Infanzia” di Sommacam-pagna, “Ad Onore degli eroi” di Caselle e “Divina Provvidenza” di Custoza. La convenzione prevede un con-tributo annuo di 1.063 euro per ogni bambino delle scuole convenzionate del capoluogo e della frazione diCaselle e di 1.240 per la scuola di Custoza, in considerazione delle maggiori spese di gestione dovute alridotto numero di bambini. La somma messa a disposizione dall’Amministrazione comunale in sede di bilan-cio pluriennale è di 117.000 euro per completare l’anno solare corrente, di 295.000 per gli anni 2018 e2019 relativamente al solo contributo ordinario. Considerato l’andamento demografico calante con conse-guente difficoltà delle scuole paritarie è stato inoltre deliberato un contributo straordinario previsto in 95.500euro nel triennio 2017-2019 a seguito dell’attivazione di altre sezioni al superamento di una certa percen-tuale che superi i 24 alunni per classe, ritenuto ottimale, dove il comune interverrà per l’80 per cento dellaquota annua pro capite. Pone l’accento l’assessore ai Servizi Sociali, Educativi, Scolastici e vice sindaco Ales-sandra Truncali «ascoltando i rappresentanti delle scuole paritarie del territorio abbiamo adottato delle solu-zioni atte a far fronte alle difficoltà oggettive dovute all’andamento anagrafico mantenendo un servizio diqualità cui teniamo molto. Sono orgogliosa delle scelte adottate che rappresentano il segno di un’ammini-strazione attenta ai bisogni seri e prioritari che ha deliberato contributi anche per persone diversamente abili,confermato il contributo per il grest estivo, accantonato tremila euro annui a partire dal 2018 per attività for-mativa a favore del personale delle scuole d’infanzia. L’educazione, il mondo dei bambini che sono il nostrofuturo, la cultura sono fondamentali e qualificano la nostra amministrazione».

Eleonora Principe

Isabel CristinaGranados

Erano una ventina gli esposi-tori con un ricco assortimen-to di zucche messe a Concor-so sulla collinetta della Festadella Zucca. Come sempre lagiuria ha faticato a mettersid’accordo per le categoriecon valenza estetica. Ben trecoppe per l’inventiva juniorsono andate ad altrettanti gio-vanissimi. Maria Bergaminicon il cestino “Il gattino” chemostrava una zucca coloratae decorata a forma di gattinoche sta giocando con ungomitolo di lana. LeonardoValentini con la composizio-ne di “Cappuccetto rosso”.Qui era di scena CappuccettoRosso accanto al letto dellafinta nonna, già mangiata dallupo. Melania e VittoriaSegattini con “Il circo” chepresentava un grande tendo-ne a righe bianche e rosse econ al centro tante zucchedecorate in veste di strani

personaggi che fanno il lorospettacolo funambolico.Molto motivati anche i con-correnti adulti, che hannocoinvolto nel gioco di“Zucca più”...pure i familiari.La zucca più grossa con kg.35 è di Edoardo Rizzi conElena e Nicol Accordini. Lazucca più lunga con 191 cm èdi Lorenzo Valentini. Lazucca più bella in composi-

zione di Maria Spader rap-presenta “Il gioco dà allazucca”. Quattro zucche,molto ben vestite e decorate,al bar giocano a carte con unfiasco di vino-zucca. Tuttonella norma. Il senso? Lamalattia del gioco fa andarevia di testa. Di Edoardo Rizzicon Elena e Nicol Accordiniè la zucca più originale cheaveva per titolo “La zucca vaal mercato”. La composizio-ne mostrava un motocarroguidato da un uomo-zucca

che trasportava zucche, pata-te, melanzane…L’originalemezzo aveva le ruote fatte dizucche corredate di argentaticerchi copri mozzo. Di ElioRosa era la zucca megliointagliata dal titolo “Compo-sizione verderame”. Lazucca di migliore inventivasenior era la “Metafora dellavita” di Giorgio Modena.Adagiate su una vecchiasedia di vimine stanno sedu-te le zucche giovani donzel-le. Arrampicate sull’altoschienale altre zucche simostravano sempre più rugo-se fino a diventare, nel bordopiù alto, secche e piene dispine. Sono stati sette giorniin parte funestati dal maltem-po. «Ecco perché la prospet-tiva è di arrivare a far durarela festa due fine settimane» -conferma Albino Monaunipresidente della Pro Loco,associazione organizzatricedella Festa della Zucca.

Bruna De Agostini

E’ andata in scena dal 24 al29 agosto in piazza Castellol’Antica Fiera di Somma-campagna. Sei giorni di pro-poste culturali, mostre,sport, divertimento, musicaed enogastronomia abbinataal Custoza Doc che hannocoinvolto un numeroso pub-blico. L’evento è stato orga-nizzato dall’amministrazio-ne comunale in collabora-zione con il Comitato Fieraed Eventi il cui presidentePaolo Melchiori, ha postol’accento sull’avere concen-trato quest’anno l’attenzio-ne particolarmente suglispettacoli musicali propostianche su quattro piazze incontemporanea «con generimusicali differenti per sod-disfare tutti i gusti e passareuna serata in compagnia congli amici - afferma Melchio-ri -. Abbiamo dovuto toglie-re due eventi tenutisi l’annoscorso con grande successoa causa delle nuove normesulla sicurezza che intendia-mo tuttavia riproporre l’an-

no prossimo». Il sindacoGraziella Manzato ha rin-graziato le realtà economi-che presenti sul territorioper il loro contributo allacomunità, il Comitato even-ti, le strutture comunali e leassociazioni che hanno col-laborato. Ha espresso la sod-disfazione personale e delComune l’assessore alla Cul-tura e Promozione turistica,Isabel Cristina Granados«per un grande appuntamen-to che anche quest’anno hacoinvolto non solo i concitta-dini ma anche molti visitato-ri da paesi limitrofi con spet-tacoli di grande qualità». In

chiusura sono stati consegna-ti gli attestati di benemerenzae targhe nell’ambito dei quat-tro settori delle attività arti-gianali, commerciali ed indu-striali, sport, agricoltura, cul-tura, il premio comitatoeventi istituito per la primavolta lo scorso anno cheintende premiare non tanto ilrappresentante di una catego-ria ma la persona. A riceverele targhe in occasione del-l’inaugurazione dell’AnticaFiera sono stati Luciano Tur-rini, Paolo Oliosi, ArmidaForante, S.T.A., FlavioTogni, Roberto Romani,l’Associazione Schola Can-

torum Don Pietro Gottardi, laPolisportiva Caselle – Setto-re Calcio, l’A.S.D. VolleySommacampagna, l’associa-zione Calcio Custoza Som-macustoza 08. I peschicoltoripremiati sono stati LorenzoBenedetti di Sommacampa-gna, Armando Tacconi diPalazzolo di Sona, BrunoZenatti di Sommacampagna,la Società Agricola Bodrondi Cobelli di Valeggio sulMincio, Piccolo Noce diGiorgio Bonizzato di Villa-franca di Verona, GiuseppeMontresor di Sommacam-pagna.

Claudio Gasparini

CRONACHE di Sommacampagna e Pastrengo L’ALTRO GIORNALESettembre 201710

FLASH DA SOMMACAMPAGNA

(C.G.)SPETTACOLI A VILLA VENIER. Lo spet-tacolo presentato l’1 settembre a Villa Venier daTeresa Mannino è stato un successo. Simpatica pre-senza nel panorama comico italiano è riuscita,coniugando una raffinata tecnica attoriale con unacapacità di improvvisazione spontanea e originale,a coinvolgere il pubblico. Particolarmente apprez-zata anche l’operetta proposta per la prima volta aSommacampagna nell’ambito delle iniziative“Sensi Unici” 2017 con tanti applausi dei numero-si spettatori presenti a Villa Venier per i protagoni-sti de “La Vedova Allegra”, messa in scena, in treatti, dalla Compagnia Teatro Musica Novecento. CIRCOLO RICREATIVO ANZIANI. I numerosisoci presenti al parco del Circolo Ricreativo Cultu-rale Anziani nell’ambito delle manifestazioni del-l’Antica Fiera hanno avuto la possibilità di degu-stare venerdì 26 agosto i piatti di trippa, preparatidai 12 concorrenti partecipanti al 14° concorsoorganizzato dal circolo valutati da una giuria di seicomponenti che ha decretato i primi tre classificati:Giancarlo Tabarini, Ines Albertini e Giorgio Mercicui sono stati consegnati la medaglia d’oro, d’ar-gento e una targa dal sindaco Graziella Manzato edall’assessore alla cultura Isabel Granados che,dopo la consegna di una pergamena di beneme-renza a tutti i partecipanti, si sono complimentatecon la presidente del Circolo Anziani, AgneseCeresini soddisfatta per l’ottimo risultato dell’even-to. Il giorno successivo la presidente con le varieautorità ha tagliato il nastro per l’inaugurazionedella mostra dell’antiquariato e la presentazionedel libro che ripercorre la storia dei 30 anni dellafondazione del Circolo Anziani.

SOMMACAMPAGNA. L’Antica Fiera è andata in scena dal 24 al 29 agosto ed è stata un successo

Sei giorni di culturasport e Custoza Doc

PASTRENGO / ANZIANI A PRANZO

Un sabato 2 settembre incorniciato con il sole, viavia sempre più fatiscente. Sul mezzogiorno eccopuntuale il temporale annunciato, proprio mentrearrivavano alla spicciolata i 100 e più anzianiospiti del pranzo nell’ampio tendone della Festadella Zucca. Le tavole erano apparecchiate con icolori vivaci e giovanili dei gialli, verdi, aranciodelle zucche. A servire in tavola hanno collaboratoi giovanissimi Scout del gruppo di Bussolengo-Pastrengo. Il presidente Pro Loco Albino Monauni siè detto pronto a prodigarsi volentieri per il pranzoanziani, tanto da farne un momento qualificantenell’ambito della Festa della Zucca e un piacevolediversivo festaiolo ai pensieri ricorrenti, non sem-pre allegri, della terza età. B.D.A.

PIOVEZZANO. Scuola dell’infanzia “Sacra Famiglia”: lavori di ristrutturazione

La scuola dell’infanzia paritaria “Sacra Famiglia” di Piovezzano in questi mesi è stata interessata dai lavori di ristrut-turazione ed adeguamento antisismico. Ma la data del rientro dei bambini nella scuola, prevista per fine ottobre, èstata spostata ai primi di gennaio 2018. «La tabella di marcia dei lavori è stata stravolta da lungaggini burocratichee da adempimenti fiscali - ha spiegato Andrea Brentegani, Presidente del Comitato di Gestione della scuola -. Abbia-mo rassicurato i genitori sul fatto che nonostante i bambini siano temporaneamente ospiti all’interno della salone“Don Remigio Leardini”, l’attività didattica e l’offerta formativa non subiranno variazioni né tanto meno limitazioni».L’edifico scolastico, il cui nucleo risale al 1936, necessitava ormai di interventi inderogabili. «I lavori che sono in corsoprevedono l’adeguamento di alcuni locali, l’istallazione di un ascensore e la sistemazione di alcuni impianti». Ma ilavori più importanti sono stati quelli per l’adeguamento antisismico. «E’ intervenuta una ditta specializzata che hapredisposto delle fasce in fibra di carbonio incastonate sulle facciate della scuola». Per l’intero intervento, ristruttura-zione e adeguamento antisismico, sono stati preventivati oltre 300 mila euro «ai quali faremo fronte con un contri-buto regionale di 150 mila euro, un fido della Curia di 100 mila, con la vendita di un terreno della Parrocchia diPiovezzano e con le offerte detraibili di imprese locali e parrocchiani» - ha concluso Brentegani. Bruno Gardin

PASTRENGO. Tutti i vincitori del concorso, categoria per categoria. La giuria assegna i premi

Le zucche artistiche

Superato il test d’ammissio-ne Karim Kassem inizierà afrequentare ingegneria alPolitecnico di Milano dopoaver conseguito quest’annola maturità al liceo dellescienze applicate GalileoGalilei di Verona con 100 elode. La grande passioneper la robotica ha portatol’enfant prodige villafran-chese a realizzare un robot aforma di cane che ha chia-mato Achille. Oggetto distudio sono state le varieforme di intelligenza artifi-ciale ed in particolare le retineurali, modelli informaticiche imitano struttura e fun-zionamento dei circuiti neu-rali animali la cui applica-zione è interessante seapplicata ad un robot. «Perquesto ho disegnato Achille– spiega – utilizzando unsoftware CAD assemblandoi vari pezzi con una stam-pante in 3D. Il progetto ini-ziale prevedeva di applicareal robot una rete neuralesenso-motoria che control-lasse i motori in funzionedei sensori, ma ho poi pre-

ferito una libreria di machi-ne learning chiamata Ten-sorFlow, concentrandomisullo studio di modelli direti sviluppati con la Com-puter-Vision. Il sistema di visione compu-terizzata del robot si basa suuna rete neurale convolu-zionale (CNN); tale tipo direte è stata progettata appo-sitamente per la classifica-zione di immagini ed ilriconoscimento di oggettimediante una struttura chesi ispira ai meccanismi difunzionamento della cortec-cia visiva animale. La rete,pre-addestrata, utilizzandoun database di immagini èin grado di riconosceremolti oggetti quotidiani,veicoli, strumenti, animali epiante». Nel robot più pro-grammi lavorano in sinergiaper portare a compimentoun’efficace comunicazionetra la rete neurale ed i moto-ri. «Nel computer di bordo– illustra - all’interno delrobot sono raccolte tutte lelibrerie necessarie all’atti-vazione dei molteplici sot-toprogrammi. Il programmaprincipale chiama la reteneurale che, dopo essersi

attivata, fa scattare una fotoalla webcam installata nelmuso di Achille. La foto viene analizzata e lepredizioni relative al sog-getto dell’immagine vengo-no scritte in un file di testo.L’immagine riconosciutapermette al robot un ade-guato movimento in funzio-ne di essa grazie ad un soft-

ware di comunicazione trail computer ed i controlloriche gestiscono il movimen-to dei motori. Il cammino diricerca e sperimentazioneattraverso Achille è ancoralungo. L’obiettivo è fare inmodo che impari a muover-si attraverso l’uso delle retineurali e degli algoritmigenetici».

CRONACHE di VillafrancaL’ALTRO GIORNALESettembre 2017 11ENFANT PRODIGE. Kassem frequenterà Ingegneria a Milano dopo il 100 e lode alla maturità

Achille, cane robotL’orgoglio di Karim

Servizi diClaudio Gasparini

DOSSOBUONO / CIRCOLO AUSERIl motto è “lavorare con passione”Un inizio non facile per il Circolo Auser Dossobuo-no il cui statuto fu redatto poco più di vent’anni fa,il 10 luglio 1997, da una decina di persone moti-vate da ciò che sarebbe potuto nascere per ilpaese. Fu scelto come presidente Antonio Romani«per tranquillizzare gli animi di amministrazione eparrocchia e non solo – pone l’accento il presiden-te Angelo Gasparini – per i quali il sottoscritto,troppo esposto politicamente, sembrava essere diimpedimento. Non bastò. Forse si risentiva ancoral’eco del tempo di don Camillo e dell’on. Pepponee ci fu risposto che a Villafranca c’era già l’univer-sità del tempo libero cui i cittadini di Dossobuonopotevano partecipare. Non valsero le considerazio-ni sul disagio dovuto alla lontananza. Senza aiutidal comune ed in mancanza di spazi agibili l’uni-ca strada era l’autofinanziamento. Enzo, bravo egeneroso volontario della Piccola Fraternità, entu-siasta dell’iniziativa, ci presentò all’allora parrocodon Francesco che, superata l’iniziale diffidenza,valutò la potenziale e benefica ricaduta dell’inizia-tiva sulla nostra gente e ci concesse uno spaziodove il 7 ottobre aspettammo con il cuore in gola ipartecipanti alla nostra prima conferenza e fonda-tiva storia. Si presentarono in 64 e fu un grandesollievo». Nell’agosto del 2000 il circolo ebbe unfinanziamento dalla Regione per il “Progetto Muco-viscidosi” in convenzione con l’associazione “Aiu-tiamoli a Vivere” di Terni grazie al quale hannoospitato medici e fisioterapisti provenienti da Minskpresso l’ospedale di Borgo Trento all’avanguardiain Europa per la cura ed il trattamento della fibrosicistica. «Ciò contribuì a far nascere in paese – con-tinua il presidente - una sensibilità verso quellesfortunate creature, favorendo la nascita di uncomitato “Aiutiamoli a Vivere” locale per ospitare ipiccoli affetti da questa patologia. Dopo qualchetempo l’amministrazione ci concesse l’uso dellascuola, ci convenzionammo e, via via, il conoscersimeglio alimentò la fiducia reciproca per arrivareall’affidamento della nostra biblioteca rigeneran-dola ed aprendola ad incontri ed iniziative coinvol-genti e multigenerazionali. Con un numero di sociche viaggiano ad una media di 400 per anno,abbiamo dilatato la nostra attività ad oltre il classi-co “le conferenze del giovedì pomeriggio” coinvol-gendo i giovani con attività serali, attuato corsimattutini con le ginnastiche e pomeridiani su temivari, arte, storia, religioni. Effettuiamo anche unservizio per il trasporto di persone con problemi ecollaboriamo fattivamente con le altre associazionidel paese per iniziative varie e solidali. Il nostromotto “è bello lavorare in Auser con passione,impegno, tutti in armonia, e allora il bello diventaanche il bene per il prossimo».

EVEREL, TRENT’ANNI E GIOVANI AL CENTROUn percorso sperimentale, innova-tivo, che mette al centro i giovanitalenti appartenenti alla “genera-zione Y”: ecco racchiuso in unafrase il progetto “Le nostre scom-messe”, avviato a marzo del 2017 econclusosi recentemente. Un’inizia-tiva fortemente voluta dalla Dire-zione e dalla Divisione HR di Everel Group (azienda di Valeggio sul Mincio la cui presenza glo-bale soddisfa quasi 400 clienti in 55 Paesi del mondo), e che la società di selezione Skill Risor-se Umane ha disegnato partendo dalle esigenze del cliente, mettendo a disposizione il propriobagaglio di competenze in ambito valutativo e formativo. La forte volontà di espansione di Eve-rel ha portato a 12 nuove assunzioni mirate, a cavallo del biennio 2016-17: tali figure sonostate individuate come potenzialmente strategiche e con ampi margini di miglioramento e cre-scita. Proprio per questo Everel ha voluto scommettere su di loro avvalendosi della professio-nalità di Skill per costruire un iter ad hoc, incentrato sul concetto di “auto-sviluppo”. Il proget-to si snoda in tre fasi: alla prima sessione di valutazione, segue una fase dedicata alla consa-pevolezza individuale dei propri punti di forza e debolezza, Infine ai partecipanti viene richie-sto di focalizzarsi sugli scenari futuri di azione, chiedendo loro di immaginare il proprio percor-so all’interno dell’organizzazione da qui a tre-quattro anni. Everel è leader nella produzione efornitura di componentistica elettromeccanica per le più rinomate aziende di elettrodomestici ele principali case automobilistiche del mondo. Quest’anno l’azienda festeggia il 30° anniversa-rio: nata nel 1987, in 30 anni ha saputo interpretare le evoluzioni del mercato, rispondere conacquisizioni societarie mirate e posizionarsi tra i maggiori player globali nel settore dell’elettro-domestico e automotive, con un’offerta che spazia dagli interruttori, selettori, segnalatori lumi-nosi, a motori, soluzioni per la ventilazione dei forni, prodotti custom per abitacoli delle auto.Per informazioni: www.everelgroup.com, marketing:everelgroup.com

Karim Kassem

FLASH DALLA BIBLIOTECA COMUNALELa scrittrice Antonia Arslan, scrittrice veneta di origini armene e memoria storica delle vicende di quel popo-lo presenterà il suo libro “Lettera a una ragazza in Turchia” venerdì 22 settembre alle ore 17,30 alla biblio-teca comunale in piazza Villafranchetta 30.

CRONACHE di Vigasio L’ALTRO GIORNALESettembre 201712

VIAGGIO PREMIO. Gli studenti più bravi in gita a Roma

Viaggio premio d’istruzione per agli studenti di Vigasio  che lo scorso anno sco-lastico sono usciti dalla scuola media con la valutazione di 9/10 e 10/10: unatrentina di ragazzi fra i 14 e i 15 anni diplomatisi all’istituto comprensivo ItaloMontemezzi si apprestano a trascorrere tre giorni a Roma, dal 20 al 22 settem-bre, nel quale avranno modo di visitare monumenti e musei ma anche luoghi isti-tuzionali come il Quirinale, Palazzo Madama dove ha sede il Senato e Monteci-torio, dove si trova la Camera dei Deputati.Gli studenti che si sono conquistato il premio sono Pietro Balzarin, GiacomoBonomi, Ilaria Caiazzo, Filippo Carli, Michelle Dolcemascolo, Angelica Ferrari,Giovanni Fratton, Naomi Giacalone, Giulia Greco, Marco Iervasi, LeonardoInsulare, Alfred Kuqi, Anna Marconcini, Francesco Mazza, Matteo Attilio Mode-nini, Alessandro Mosele, Giuliana Perazzani, Alice Pierantoni, Giulia Pierantoni,Guido Poluzzi, Irene Raffagnini, Maria Vittoria Rossignoli, Aurora Scapini, Filip-po Segalla, Amanjoot Kaur Singh, Chiara Zanini, Giovanni Zanolla, Enrico Fusi-ni, Lorenzo Parise e Sara Zaffani.Ma c'è un altro premio e riguarda gli studenti più grandi:  sono le borse di stu-dio per diplomati e laureati eccellenti, deliberate dalla Giunta comunale per colo-ro che si sono diplomati concludendo le superiori al termine dell’anno scolastico2016-2017 con un punteggio compreso fra 96 a 100 centesimi (l'assegno è di200) o tra 90 e 95 centesimi (il premio in questo caso è di 150 euro). Per quan-to riguarda i laureati negli anni accademici 2015-2016 e 2016-2017 con valu-tazione di 110 o 110 e lode, la borsa di studio è di 300 euro. L’Amministrazio-ne, nella sua decisione, precisa che l’attribuzione dei premi sarà attuata seguen-do esclusivamente criteri di merito e che la previsione di spesa totale non superai 2.000. Le borse verranno concesse sulla base di richieste presentate: le doman-de vanno presentate, con la documentazione attestante il voto ricevuto nell’esa-me di maturità o di laurea, all’ufficio protocollo del Comune entro il 30 settem-bre.

Imparare a instaurarerelazioni fiduciose tra coe-tanei e con le figure adultedi riferimento, nel deside-rio di conoscere se stessi egli altri come fratelli; impa-rare a rispettare le regole ea gestire con correttezza il

tempo libero, sapendo che,se sbagliare fa parte dellavita, è importante arrivare ariconoscere i propri erroriperché questa è la centralitàdel perdono e della riconci-liazione; crescere prenden-dosi cura anche degli altri,nella consapevolezza chel’amore è il motore dellavita, che Dio ci ama e chevivere significa donare sestessi altri nell’amore; pren-dersi cura nell’ambiente,che si condivide e nel qualesi è ospiti; infine, imparare aessere se stessi consapevolidel proprio valore e delleproprie capacità ma anchedei propri limiti, perché l’as-sunzione di un ruolo e delleproprie responsabilità perso-nali fanno parte di un grandeprogetto d’amore: sono que-ste le cinque linee educativeche hanno caratterizzatol’estate dei bambini e deiragazzi di Isolalta che hannopartecipato al grest, diviso indue doppie settimane (19-30giugno e 17-28 luglio) e alcamposcuola di una settima-na a Molveno, in Trentino,dove una quarantina diragazzi sono stati insieme aundici animatori e tremamme. «Un gruppo - hadichiarato don Flavio Ber-toldi, in procinto di lasciarela parrocchia di Isolalta perquella della Sacra Famiglia- che, ora dopo ora, è anda-to affiatandosi. Abbiamogiocato, camminato, pensa-

to, pregato, pranzato: ognicosa che abbiamo fatto ciha comunicato un valore».Il gioco? «Ci ha fatto sco-prire come è bello essereinsieme, in tanti. Ognigioco perché appassioninecessita degli altri noncome rivali ma come amicicon cui confrontarsi - ricor-da don Flavio -. Le cammi-nate, con la fatica dellasalita e della discesa, sonocome la vita: le gioie vere edurature sono quelle fruttodi impegno e fatica perso-nale». Quanto alle schede,«hanno fatto riflettere sudelle formule come fannogli scienziati; abbiamo pen-sato alle persone che gra-tuitamente si prendono curadi noi e, come lo scienziatousa la lente per cogliere ciò

che mai vedrebbe a occhionudo, così noi dobbiamoimparare a usare la lenteper leggere il cuore deglialtri e non fermarci allaprima impressione. Abbia-mo compreso che non sonole cose a farci felici, ma lepersone». Il camposcuola èstato dunque un’esperienzadi vita per la quarantina digiovani che vi hanno presoparte, un insieme di giornidi «vita vera» durante iquali i partecipanti hannovissuto fatti normali comegiocare, stare insieme,scherzare, lavorare e prega-re. «In altre parole - rimar-ca don Flavio - sono stateesperienze, cioè un vissutoche lascita tracce profondee significative nella vita deiragazzi».

GREST E CAMPOSCUOLA DI ISOLALTA. Don Flavio Bertoldi racconta le due avventure

Esperienze di vita

ISOLALTA. Don Flavio saluterà la parrocchia Al suo posto arriverà don Franco Santini

«Non chiediamoci se è giusto o sbagliato, non serve, non troveremo risposta sod-disfacente. Fidiamoci di Dio: consegnarsi a Lui è la cosa saggia che l’uomo puòfare. Noi abbiamo i nostri disegni e Lui i suoi, quando non coincidono prendia-mo i Suoi»: così, con una lettera ai parrocchiani, don Flavio Bertoldi ha annun-ciato la sua partenza non ancora definita dalla parrocchia di San Pietro Apo-stolo di Isolalta. Il vescovo monsignor Giuseppe Zenti l’ha infatti destinato allaparrocchia della Sacra Famiglia, alla periferia di Verona. A guidare la parroc-chia di Isolalta, circa 800 abitanti, sarà don Franco Santini che manterrà laguida spirituale della vicina comunità parrocchiale di Forette.«La notizia era nell’aria da mesi - ha scritto don Bertoldi -. Oggi è una comuni-cazione sofferta ma maturata nel dialogo e nella preghiera: devo lasciare que-sta bella comunità per andare parroco alla Sacra Famiglia».Don Flavio, che aveva fatto il suo ingresso due anni fa, ha ringraziato poi il con-siglio pastorale, quello per gli affari economici, i catechisti, la corale, quanti puli-scono la chiesa e la Grotta, gli animatori, le famiglie di Isolalta e tutti i fedeli.Durante il suo servizio pastorale sono stati battezzati 51 bambini, undici ragaz-zini sono stati condotti alla Prima comunione e tredici sono stati cresimati. «Eabbiamo benedetto l’amore coniugale di sedici coppie - ha aggiunto il sacerdo-te -. Conservo nel cuore il volto di tutti e di ognuno parlo a Dio, porto a Lui nellapreghiera quanti piangono la perdita di un loro caro e quanti vivono momentidifficili».

Servizi diMatteo Sambugaro

Vigasio

CON NOI AL CINEMAa cura di Franco Frey

CARS 3 (Cars 3). Genere: Animazione -Avventura - Family. Durata 1h 31m -USA 2017 (uscita film 14 settembre) diBrian Fee, con le voci di: Sabrina Feril-li, Ivan Cappelli, Marco Messeri, Massi-miliano Manfredi, Domitilla D'Amico. Una curiosità: Il film prodotto dallaPixar è distribuito dalla Walt Disney.L'originale colonna sonora è di Randy Newman (Toy Story).

Sulla scia del grande successo ottenuto con i primi due capitoli: Cars - Moto-ri ruggenti del 2006 e Cars 2 del 2011, arriva sul grande schermo il terzosequel a quattro ruote: Cars 3. Un cenno sulla trama: Il leggendario SaettaMcQueen è messo a dura prova da una nuova generazione di auto da corsamolto veloci. Non è più il ragazzino impaziente con la testa calda degli esor-di, ora è cresciuto ed è un atleta serio e affermato, con ancora un sacco divita davanti a se e con parecchi chilometri percorsi alle spalle. Saetta ha 40anni e quando viene allontanato dallo sport che ha sempre amato, inizia acapire che non si può continuare a correre per sempre. Due auto con la metàdei suoi anni lo rimetteranno ancora in gioco. Il primo è Jackbon Storm. Unrivale in pista che gli fa mangiare la polvere. La seconda è Cruz Ramirez,giovane tecnico delle corse che è cresciuta con il mito del grande Saetta e che

arriverà in suo soccorso diventando lasua nuova allenatrice. Ha un pianosegreto per ritornare alla vittoria, manon è l'unico suo obbiettivo: vuole ripor-tare Saetta sul gradino più alto delpodio. Occhio allo Starter Amici Lettori,l'entusiasmante corsa ha inizio...Un filmda vedere con la vostra famiglia! Scriveil Regista: "Cars 3, oltre al pubblico deipiù piccoli, vuole ammiccare anche ailoro genitori con la storia di un Saetta nelpieno della sua maturità, basata sullalinea d'ombra tra la giovinezza e l'etàadulta".

Ragazze e ragazzi al camposcuola a Molveno

Studenti in posa con il sindaco Eddi Tosi

Sagra di San Michele - VIGASIO

C’è un filo lontano che lega Vigasio alla ricerca scientifica, alla storia d’Italia e allo sviluppo agri-colo locale…questo legame porta il nome di Edoardo Bassini.Dal 22 al 24 settembre nel cortile di Villa Bassini - Nocca si potranno conoscere alcune curiositàstoriche del medico di fama mondiale, dell’uomo combattente e del Senatore del Regno che volledare le sue terre ai contadini.Sabato 23 e domenica 24 nel cortile della villa sarà possibile frequentare due esclusivi corsi labo-ratorio di artigianato artistico legali alla natura: Corso per sciarpa di seta bio con lana cardatae Corso per sciarpa di lana bio con eco – stampa.I corsi hanno una durata di circa 4 ore e comprendono il materiale. Per info e iscrizioni: 328.3633376 (Si ringraziano i proprietari per la gentile collaborazione).

Venerdì 22Ore 21.30 – Musica anni ’70 – ’80 con il gruppo RH PositivoSabato 23Ore 21.30 – Serata danzante con l’orchestra Alex MalossiDomenica 24Dalle 8.00 alle 10.00 – Raduno di auto e moto d’epoca in via RomaDalle ore 21.30 – Serata danzante con l’orchestra Sergio CremoneseLunedì 25Ore 19.00 – Serata Showcooking con gli chef professionisti Castiglioni e Mona-streo che vi faranno vedere e vi spiegheranno i segreti dell’alta cucinaOre 21.30 – Invitiamo tutti i bambini al lancio dei palloncini luminosiDalle ore 21.30 – Serata Funky con il gruppo Black Store

In tutte le serate Baby Dance dalle 19.30La manifestazione si svolgerà in via Bassini presso il giardino comunale “L’Amore dei tre Re”In tutte le serate funzioneranno stands enogastronomici dalle ore 19.00Cucina aperta domenica a pranzo

SAGRA DI SAN MICHELEVIGASIO - dal 22 al 25 SETTEMBRE

PROGRAMMA

Torna dal 22 al 25 settem-bre la Sagra di San Michelea Vigasio. Novità dell’edi-zione 2017 è la locationdella festa, che non si svol-gerà più davanti alla chiesa

parrocchiale, ma sarà ospi-tata dai giardini Amore deitre Re. «Una scelta, questa,fatta per creare un corpounico tra la sagra, gli intrat-tenimenti per i più piccoli ela pesca di beneficenza –afferma la presidente delComitato organizzatore,Loretta Modena -. In questo2017 aprirà inoltre i batten-ti il cortile della villa Bassi-ni Nocca con dei corsi labo-ratorio di sicuro interesse.Lunedì 25 una serata show-cooking vedrà protagonistichef professionisti chemostreranno dei piatti chepoi si potranno ancheassaggiare. Sempre nella serata di lune-dì a dare spettacolo saràanche il lancio di palloncinigonfiabili illuminati per lagioia di tutti i bambini.Molto ricca di iniziativesarà la giornata di domeni-ca, animata dal mercatino

dell’antiquariato e del riusoin via Vittorio Emanuele.Al mattino, dalle 8.00 alle10.00 in via Roma sarà pos-sibile iscriversi al 27°Auto-moto raduno, mentrenel pomeriggio, alle 15.00,le Associazioni sportive delterritorio si esibiranno efaranno provare a bambinie adulti le loro discipline.

In tutte le serate – concludela presidente Modena – cisaranno momenti di spetta-colo di baby dance e, natu-ralmente non mancherà lanostra buona cucina: dalrisotto con il tastasal ai tor-tellini, dalla cotoletta algulash, dalle trippe al bac-calà, con contorni grigliati,patatine e dolci».

L’ALTRO GIORNALESettembre 2017 13

Loretta Modena

«L’approvazione di questoPiano è un atto di civiltà erispetto dell’ambiente, dilungimiranza per lo svilup-po sostenibile del nostro ter-ritorio anche nell’interessedelle generazioni future».Così l’assessore ai LavoriPubblici, Federico Piazzi,aveva commentato in Con-siglio comunale il via liberaal Picil, il Piano dell’illumi-nazione per l’inquinamentoluminoso, a Castel d’Azza-no. «Un atto doveroso -aveva aggiunto -, ancora piùsignificativo se si considerail fatto che questo territorioentra nella fascia di rispettoilluminotecnico degli osser-vatori astronomici». Sonointeressati gli apparecchi diilluminazione pubblica eprivata, quelli ad alimenta-zione fotovoltaica di nuovainstallazione, le insegneluminose, i fari, le torri faro,i riflettori che illuminanograndi aree, la luce per gliimpianti sportivi, su edificie monumenti.L’approvazione è la direttaconseguenza di una leggeregionale, la numero 17 del2009, che invita i Comuni aosservare alcune buoneregole sia per il risparmioenergetico che per contra-stare l’inquinamento lumi-noso. L’Amministrazione diCastel d’Azzano in praticadovrà bonificare impianti earee di grande inquinamentoluminoso di sua proprietà eimporre la bonifica e l’ade-guamento ai privati chesiano a loro volta proprieta-ri di altri impianti. Non solo:«Dovranno essere indivi-

duati gli apparecchi di illu-minazione che siano perico-losi per chi guida, magariabbagliando chi è al volantee chiunque si sposti per lastrada», è l’ulteriore conside-razione dell’assessore Piazzi. «Si dovrà poi contenerel’incremento annuale deiconsumi di energia elettricaper l’illuminazione esternanotturna e provvedere allasostituzione dei vecchiimpianti con altri a maggio-re efficienza e minorepotenza installata».Non solo: oltre alla potenza,l’Amministrazione comuna-le dovrà individuare tra icorpi illuminanti che ci sonoin commercio quelli la cuiilluminazione non vadaoltre la linea di orizzonte delcorpo che fa luce: «Percapirci - spiega l’assessore -i lampioncini a palla, quellia fungo, faretti a incasso cheproiettino luce verso l’alto,vecchi lampioni con corpoluminoso inclinato: tutti,ora, non sono più a norma».

A Taranto, con il presidentedella Repubblica SergioMattarella: non capita atutte le scolaresche dicominciare così un nuovoanno di studi. Un eventoche è una lezione di educa-zione civica e di riflessionesull’importanza della scuo-la, un momento da condivi-dere con altri ragazzi eragazze di tutta Italia per-ché certi valori non hannolatitudine.L’Istituto comprensivoCesari di Castel d’Azzano èstato invitato all’inaugura-zione ufficiale dell’annoscolastico, alla presenza delCapo dello Stato, organiz-zata dal ministero del-l’Istruzione in Puglia in unluogo ben preciso: la scuo-la Pirandello, nel rionePaolo VI di Taranto, chenella primavera scorsa, perl’ennesima volta, è statadanneggiata da vandali. Lì,in quel luogo nato per for-mare, educare, accompa-gnare i ragazzi nel lorocammino di conoscenza ecrescita personale, all’ini-

zio di questa settimana si ètenuta la cerimonia che hadato simbolicamente inizioall’anno 2017-2018 in tuttaItalia. Grande e contagiosol’entusiasmo dei ragazzidell’Istituto comprensivoCesari chiamati a rappre-sentare i loro coetanei, daipiù piccoli della scuola ele-mentare ai più grandi dellesuperiori. L’Amministra-zione comunale per l’occa-sione ha pubblicato un postsu Facebook per manifesta-re agli studenti la sua vici-nanza: «Congratulazioniall'IC Cesari di Casteld'Azzano chiamato a parte-cipare all'inaugurazionedell'anno scolastico orga-nizzata dal MIUR (il mini-stero dell’Istruzione, ndr) aTaranto nella scuola Piran-dello, la scuola puglieseche è stata bersaglio diun'incursione vandalica chel'ha seriamente danneggiatain alcune parti e scelta dalQuirinale proprio per testi-moniare che le istituzioninon si arrendono anche neiterritori più difficili». E ilsindaco Antonello Panuc-cio si è detto «orgogliosodei nostri studenti, della

nostra scuola e di tutti colo-ro che hanno reso possibilequesto importante traguar-do. Se lo meritano, perchéchi semina prima o poi rac-coglie». Che cosa era suc-cesso nella scuola del rionePaolo VI? Come ha raccon-tato la dirigente scolasticaAntonia Caforio, «più voltela Pirandello era stata assal-tata da teppisti, ma mai condanni così rilevanti. Estin-tori tolti dagli alloggiamen-ti e polvere antincendiorovesciata ovunque,distrutti i vetri delle portefinestre delle cinque auleche sono al pianterreno,rubinetti aperti al primopiano con il risultato diallagare le aule e il pianter-reno, controsoffittature incartongesso rovinate dal-l’acqua. Un disastro». LaPirandello è una delle scuo-le storiche del rione PaoloVI di Taranto. Ha circa 500alunni divisi in una ventinadi classi. Gli alunni delleCesari, un giorno, potrannodire orgogliosamente:«C’ero anch’io, con il pre-sidente della RepubblicaSergio Mattarella». E lofaranno coscienti di quanto

importante sia garantire atutti i ragazzi d’Italia unpercorso scolastico nelquale l’inciviltà rimangafuori dalle aule. Una consa-pevolezza che di certo nonavevano il diciannovenne eil quindicenne autori delraid vandalico e che aveva-no anche tentato di darefuoco alla scuola: sono statifilmati dalle telecamere divideosorveglianza e, graziealla riprese, individuati. Inpochi giorni sono stati rin-tracciati e denunciati.

CRONACHE di Castel d’Azzano e Nogarole Rocca L’ALTRO GIORNALESettembre 201714

CASTEL D’AZZANO. Istituto Cesari all’inaugurazione dell’annata della scuola Pirandello

Con Sergio Mattarella... la scuola inizia così

Incontrarsi nella quiete delparco, conoscersi, scoprireche i propri pensieri, pro-blemi e aspettative sonocondivisi da altri, affacciar-si a nuovi mondi, socializ-zare: erano gli obiettivi chea fine agosto, in un luogo diquiete com’è il Parco dellaRocca di Nogarole, si eraposta l’iniziativa “Il tèdelle donne”. Nessuna pre-clusione, se non agli uomi-ni: per il resto è stato unmomento intergeneraziona-le e interculturale, che hafatto nascere conoscenzenuove, qualcuna magaridestinata a sfociare in ami-cizia.Il post su Facebook del-l’Amministrazione comu-nale di Nogarole Rocca erainvitante: «Abbiamo pensa-to a un momento semplicetutto al femminile dovepoterci confrontare, potercrescere, fare nuovi legami.Tante sono le donne cheincontriamo sul nostro ter-ritorio, di ogni cultura, emagari hanno i nostri stessiproblemi, le nostre stesseidee, il nostro stesso biso-gno di bersi un tè facendodue parole: l'appuntamentoper tutte è sabato 26 agostoal Parco della Rocca, alle16».In cerchio, all’ombra risto-

ratrice delle piante secolari,le partecipanti si sono sedu-te su teli, senza preamboli esenza formalità: il modomigliore per rompere ilghiaccio, vincere la timi-dezza.«Il tè delle donne - ha spie-gato Elisa Martini, assesso-re alle Politiche Femminili- è nato dalla volontàde l l ’Ammin i s t r a z i onecomunale di NogaroleRicca di avvicinare lapopolazione di origine stra-niera, confrontarsi su ciòche accade nel territorio diNogarole Rocca e conosce-re punti di vista diversi». IlComune ha una popolazio-

ne di circa 3.600 persone ein effetti la “fetta” dei resi-denti di origine straniera èconsistente: sono 850, perla maggior parte provenien-ti da Paesi dell’Est euro-peo, dall’Asia e dall’Afri-ca.Alla buona riuscita dellamerenda interculturale hacollaborato la cooperativaAzalea con il suo progettoAbc (Amministratore dibenessere comune). L’ini-ziativa al Parco della Roccaha inoltre avuto il sostegnodel Circolo Noi, Giracose,Casa San Francesco e dellaPolisportiva Azzurra.

NOGAROLE ROCCA. Una giornata al femminile per conoscersi, raccontarsi e condividere

“Il tè delle donne”Parco tinto di rosa

Servizi diMatteo Sambugaro

Federico Piazzi

Antonello Panuccio

Piano illuminazioneInquinamento, stop

CASTEL D’AZZANO

Elisa Martini

Analizzare un fenomeno, una realtà composita è l’uni-co modo per conoscerne le componenti. Ciò vale inogni campo, compresa l’agricoltura, che per migliaiadi anni, fino al ventesimo secolo, ha vissuto di tradi-zioni tramandate di generazione in generazione, diconoscenze empiriche, estranee quindi a metodi erigore scientifici.Il mondo agricolo abbraccia una miriade di temi e atti-vità ed innumerevoli sono le analisi che si possonomettere in atto per conoscerne le componenti, ma, inquesto contesto vogliamo focalizzarci sull’aspettospecifico della conoscenza di quel fattore che è soste-gno e supporto delle colture agricole: il terreno.L’analisi fisica, chimica e microbiologica del terrenoagricolo è il mezzo migliore per conoscerne le carat-teristiche, al fine di poter razionalizzare ed ottimizzaret utte le pratiche agricole ed in particolar modo gli apporti di fertilizzante.L’analisi consente di individuare gli elementi nutritivi presenti e di valutarne lecarenze e gli eccessi che possono essere la causa di squilibri, alterazioni e affezionidelle colture.L’analisi del suolo non permette all’agricoltore di determinare quali siano le specieda coltivare in un dato terreno, però suggerisce quali sono da escludere. In consi-derazione del fatto che è sufficiente eseguire le analisi ogni 4/5 anni, appare evi-dente la convenienza di rivolgersi ad un laboratorio specializzato, poiché esso dàla certezza di metodi consolidati ed affidabili: la ricerca di sistemi semplicistici con-duce l’agricoltore a risultati quasi certamente erronei.Le quantità di terreno che devono essere messe a disposizione del laboratorio perle analisi sono molto limitate, circa un decimilionesimo del terreno che si vuoleanalizzare, perciò è indispensabile che il campione prelevato sia veramente rap-presentativo dell’appezzamento in questione: in caso contrario il risultato del-l’analisi non potrà aiutare l’agricoltore nelle scelte che è tenuto a fare. Per ottene-re un campione rappresentativo è necessario applicare ri gorosamente alcunenorme che riguardano l’uso degli strumenti per il prelievo, l’epoca del campiona-mento, l’area da campionare, la miscelazione dei campioni prelevati, il numero deicampioni, la profondità e i punti di prelievo, la preparazione dei campioni. Dopoche il laboratorio avrà effettuato l’analisi, è necessario saper interpretare tutta una

serie di numeri che esprimono le condizioni del terr e-no campionato e stabilire di conseguenza le linee diazione da seguire.L’interpretazione delle analisi è una fase molto delica-ta che richiede l’intervento di un esperto che, fortuna-tamente, spesso è presente all’interno dello stessolaboratorio. L’analisi di un terreno prevede la descrizio-ne di una serie di definizioni che danno la reale situa-zione del terreno analizzato. In primo luogo viene e vi-denziata la “tessitura” che viene espressa come rap-porto tra particelle di differenti dimensioni quali sab-bia, limo e argilla, poi la “reazione” che può essereacida, neutra o alcalina, la dotazione di “carbonati ecalcare attivo”, che fornisce il calcio e il magnesionecessari alla nutrizione delle piante, la “sostanzaorganica” calcolata sulla quantità di carbonio organico

presente nel terreno, l e “sostanze umiche” che rappresentano una frazione dellasostanza organica, l’”indice di plasticità” che è la proprietà del terreno di defor-marsi perennemente a seguito di un’azione meccanica, la “capacità di scambiocationico” che esprime il potere del terreno di trattenere gli elementi nutritivi, resi-stendo ai dilavamenti, la “salinità” che è la presenza nel terreno di sali solubili, ladotazione di azoto, fosforo, potassio, meso e microelementi. Come si può benvedere il tema affrontato è di grande importanza e vastità e la sua lettura può esse-re impegnativa, però i vantaggi che se ne possono ricavare sono di grande valore.

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURAL’ANALISI È LA CHIAVE DELLA CONOSCENZA

VENDEMMIA: PORTE APERTE ALL’IMPIEGO DELLE COOPERATIVE MA ATTENZIONE AL CONTRATTO

Faccio seguito alle numerose richieste pervenute da più Aziende Agricole, circa l’utilizzo delle Cooperativein Agricoltura per attività di raccolta, anche in considerazione dell’inizio del periodo vendemmiale. Come prima cosa mi preme evidenziare che il ricorso alle stesse è legittimo se si può configurare un con-tratto di Appalto “genuino”. Diversamente potreste incorrere nell’intermediazione illegittima di manodo-pera, severamente punita dal nostro ordinamento giuridico anche per effetto delle legge 199/2016cd “Legge sul caporalato”.  In particolare nel contratto di appalto dovrà figurare come oggetto dello stesso la fornitura di un’opera oun servizio e NON di prestazioni di manodopera. Il valore dell’appalto, quindi, deve essere riferito all’ope-ra o al sevizio e non alle ore lavoro in quanto la valutazione del numero dei lavoratori da impiegare e delleore lavoro necessarie è di esclusiva pertinenza dell’appaltatore. Sempre nel valore dell’appalto vanno com-presi tutti gli oneri della sicurezza in maniera esplicita ovvero i congrui costi per la salute e sicurezza sullavoro, con riferimento ai rischi interferenti per i quali occorre redigere il D.U.V.R.I. L’importante è poi pun-tualizzare che l’appalto deve realizzarsi tramite organizzazione di uomini e mezzi dell’appaltatore. Non daultimo risulta significativo evidenziare che l’appaltatore deve assumersi il  rischio d’impresa, cioè devegarantire l’esecuzione dell’attività nei tempi e nei modi previsti, pena la perdita del suo onorario. In ognicaso, i lavoratori dell’appaltatore, non possono essere organizzati o diretti dal committente- azienda agri-cola-  in quanto, nel concreto svolgimento dell’appalto, deve essere riscontrabile un’autonoma organizza-zione funzionale e gestionale dell’appaltatore, finalizzata allo specifico risultato. E’ esclusa l’ipotesi di uti-lizzo, per i lavoratori impiegati, di contratti di lavoro parasubordinati (es. co.co.pro) e il contratto collettivoda applicare è quello degli operai agricoli. Il committente si impegna ad acquisire il DURC in fase di stipu-lazione del contratto di appalto e di verificarne l’attualità periodicamente. Buona vendemmia a tutti!

Vino & Dirittoa cura di Alessia Beghini [email protected]

DIARIO DI SETTEMBRE LAVORI DA FAREZappettare e tener pulito dalle erbacce l’ortoCombattere l’oidio (zolfo), la mosca del porro e le lumache.Trapianti (insalate, porri, cavoli)Molte raccolte (ci sono ancora ortaggi estivi e arrivano quelli autunnali)

UN CONSIGLIOIl lumachicida, sia esso a base metaldeide o fosfato ferrico (bio), si deteriora alle intemperie: si puòrisolvere questo problema con il metodo Lima Trap, un dispenser che protegge il prodotto e ne pro-lunga la durata permettendo di posizionarlo nel proprio orto, serra, giardino, dove si ritiene piùnecessario o strategico.

SEMINE IN CAMPOCarote, ravanelli, insalate (valerianella, indivia, scarola, riccia, rucola, lattughino da taglio e cicorie,tra cui il radicchio). Al via anche gli spinaci, le cime di rapa. Il prezzemolo e le verze.

SEMINE IN SEMENZAIOPrepariamo le piantine di cipolla che staranno in orto durante l’inverno

L’ALTRO GIORNALESettembre 2017 15WhatsApp

331 9003743

“Sprea depositi” nell'ambito del programma per migliorare i servizi offerti alleaziende agricole, propone un nuovo servizio di raccolta “porta a porta” deirifiuti speciali provenienti da attività agricola, pericolosi e non pericolosi, met-tendo a disposizione degli imprenditori agricoli, per lo svolgimento regolaredel servizio, un’ azienda specializzata, che opera nel settore dello smaltimentodei ri fiuti, pericolosi e non, dal 2004, con 190 cassoni, 10 automezzi autorizza-ti, un proprio impianto di selezione ed un servizio di noleggio container divarie misure. Il servizio viene svolto sia in Lombardia, che in Veneto. La pre-sentazione della richiesta, va compilata con indicate le quantità approssimatee va presentata presso le sedi Sprea depositi di Villafontana, Erbè o Domeglia-ra, dove si po ssono ritirare tutti i contenitori idonei allo stoccaggio dei rifiuti,per predisporli al ritiro ed al successivo smaltimento. Al momento del ritiro,verrà rilasciato il Formulario di identificazione dei vari rifiuti da smaltire, diret-tamente dalla Ditta incaricata ed abilitata a svolgere il servizio ed a conclusio-ne, la Ditta Maffizzoli rilascerà regolare fattura per il servizio di ritiro e smalti-men to effettuato.

La Protezione Civile diValeggio sul Mincio sta pro-cedendo alla revisione eall’aggiornamento del pro-prio piano operativo, lo stru-mento da utilizzare per fron-teggiare qualsiasi emergen-za. Il 3 agosto scorso l’Inge-gner Roberto De Nardi èstato incaricato di fornireentro sei mesi un nuovoPiano Comunale di Protezio-ne Civile (PCPC). Sono tra-scorsi dieci anni dalla stesuradella prima versione delpiano e le modifiche del ter-ritorio e delle normative disicurezza impongono la revi-sione delle planimetrie, ade-guandole al Piano di Assettodel Territorio (PAT), l’ade-guamento alla normativa delCentro Operativo Comunale(COC), la revisione deifascicoli e degli ambiti diammassamento degli sfollatie dei soccorritori. Il tutto in

formato digitale. La fase suc-cessiva all’aggiornamentodel piano sarà l’adeguatacomunicazione ed informa-zione alla cittadinanza deicomportamenti da seguire incaso di eventi calamitosi. «Ilnostro comune negli ultimianni – dice Andrea Molinari,consigliere comunale confunzioni in merito alla Prote-zione Civile - ha superato i15 mila abitanti ed è diventa-to un cittadina. È arrivato ilmomento di adeguare ilpiano comunale di Protezio-ne Civile al presente peressere i più lungimiranti pos-sibile. Abbiamo potuto testa-re il vecchio piano e vedere isuoi limiti rispetto i probabi-li scenari di rischio presenti.Penso soprattutto al rischiometeorologico, le così dette“bombe d’acqua” che ulti-mamente hanno colpitoanche il nostro territorio.

Poi c'è l’adeguamento norma-tivo, come ad esempio gli"eventi di impatto rilevante"come le nostre più famosemanifestazioni: Nodo d’Amo-re, Tortellini e Dintorni eGarda Endurance. Questarevisione è l’impegno piùimportante assunto in sede diprogramma elettorale; laprossima primavera verràconcluso per i suoi aspettistrategici e operativi ed entroun anno sarà effettuata la

comunicazione alla popola-zione. L’altro grande obiettivoche abbiamo raggiunto comeProtezione Civile è stato rag-giungere la piena operativitàdel Gruppo Comunale Volon-tari con l’attivazione dellesquadre specialistiche Saf(Salvamento Fluviale e Allu-vionale) e NBA (NucleoBonifica Ambientale):entrambe sono di supporto aiVigili del Fuoco».

Riccardo Reggiani

CRONACHE di Valeggio e SonaL’ALTRO GIORNALE

Settembre 201716 WhatsApp331 9003743

VALEGGIO. Centro Servizi Toffoli:inaugurato il Giardino d’Inverno

Inaugurazione ufficiale lo scorso 3 settembre per ilnuovo Giardino d’Inverno realizzato presso il Cen-tro Servizi G.Toffoli, gestito per conto del Comunedalla Società Cooperativa s.r.l. di Mantova. Il Cen-tro Servizi “G. Toffoli” si compone di una Casa diRiposo che può ospitare 61 anziani e di un CentroDiurno che può accogliere durante le ore del giornofino a 12 anziani. Del centro fanno parte anchealcuni alloggi protetti, che sono monolocali o bilocaliassegnati a persone anziane autosufficienti che pos-sono accedere ai servizi della Casa di Riposo. Ilnuovo giardino d’inverno è lungo 11 metri e largo4. La struttura, realizzata in materiali leggeri comevetro e alluminio, è una grande veranda che ha loscopo di unire l’esterno e l’interno della struttura inmodo armonico, ampliare l’area di soggiorno degliospiti e minimizzare gli sbalzi termici mediante larealizzazione di una bussola d’ingresso.«Da tempo c'era la necessità di intervenire – diceMarco Dal Forno, assessore alle Politiche sociali,della famiglia e giovanili – e con Claudio Cuoghi,presidente della CSA Cooperativa siamo riusciti arealizzare questa piccola struttura, che ha però unagrande importanza. Il giardino d’inverno è un ulte-riore servizio a disposizione dei nostri anziani fon-damentale per aiutarli a socializzare e a condivide-re momenti preziosi».

VALEGGIO. La Protezione Civile sta procedendo alla revisione delle strategie operative

Piano da aggiornare

LUTTO. Si è spento fratel Romano Venturelli. Valeggio lo ricorda con affettoLo scorso 14 agosto si è spento serenamente all'ospedale dell'Università di Alberta Fr. Romano Venturelli. Nato a Valeggio, fratel Romano, ha svolto glistudi liceali a Trento e si è unito ai salesiani nell'agosto 1958. È stato assegnato alla provincia degli Stati Uniti dove ha fatto i suoi studi universitari e treanni di insegnamento. Nel 1965 è tornato in Italia, a Roma per studiare la teologia presso l'Università Salesiana. È stato ordinato sacerdote il 26 dicem-bre 1969. Fr. Romano è stato assistito dai membri della sua comunità religiosa, i Salesiani della Provincia di San Filippo Apostolo, New Rochelle, NewYork,così come dai suoi fratelli, Angelo, Giacomo e p. Giuseppe, SDB e le loro famiglie. La cerimonia funebre è stata celebrata lo scorso lunedì 21 agosto pres-so la Basilica di San Giuseppe a Edmonton. Don Romano era solito passare qualche tempo a Valeggio da suo fratello Giacomo per “ricaricare la riserva disole e di caldo” ed è stato apprezzato in parrocchia per la sua serena amabilità: nel Trigesimo, il 14 settembre è stata celebrata l’Eucarestia di suffragionella Parrocchia di Valeggio sul Mincio.

A Sona, il baratto aiuta apagare le tasse e a rispettarel’ambiente. Il Comune diSona ha infatti approvato larichiesta di cinque famigliein difficoltà economica chehanno aderito al bando onli-ne sul cosiddetto “BarattoAmministrativo”. Esso con-siste, proprio come defini-sce il termine, nel “baratta-re” la quota della tassa diTARI o di TASI da pagare alcomune con una certasomma di ore (calcolata sul-l’ammontare dell’imposta)da spendere nella cura delverde e degli spazi pubblici,nella pulizia delle strade enella manutenzione dei benie dei servizi offerti alla cit-tadinanza. Il tutto, ovvia-mente, passando attraversola giusta e adeguata valuta-

zione e documentazioneprevista dal Regolamento.«L’obiettivo è semplice -spiega il Sindaco GianluigiMazzi -, ed è quello di aiuta-re i cittadini che si trovanoin una condizione economi-ca difficile, ma permettendola loro partecipazione attivaalla cura ed alla valorizza-zione dei beni della comuni-tà. In questo modo, il Comu-ne non esime il cittadino daldovere di pagare le tasse, alquale tutti siamo sottoposti,ma offre la grande opportu-nità di venire incontro a chi,rispetto agli altri, si trova insituazione svantaggiata. “Aicittadini che partecipano alprogetto verranno ricono-sciuti sgravi fiscali in termi-ni di riduzione o esenzionedella tassa sui rifiuti». Per

fare un esempio concreto, seuna persona ha un debito di€ 343,00 per non aver potu-to versare la TARI sui rifiutinel 2016, dopo aver presen-tato lo stato di difficoltà congli appositi documenti,potrà curare per 46 ore lapulizia di strade e marcia-piedi o raccogliere i rifiutilasciati per le vie. «Oltreall’aiuto economico che

viene dato alle famiglie e aisingoli, quindi – conclude ilSindaco -, il Baratto Ammi-nistrativo consente di stimo-lare i cittadini alla cura ealla manutenzione deglispazi pubblici, facendo sen-tire “ciò che è di tutti” comequalcosa che “è anche mio”,e che quindi mi appartiene esono in dovere di rispetta-re». R.R.

SONA. Il progetto va incontro a persone in difficoltà: pagare le tasse con lavori sociali

Un aiuto: il baratto

LUGAGNANO. Fondazione Dal Corso, assistenza socio-sanitaria come missione Promuovere l’assistenza socio-sanitaria a persone di età avanzata che versino in condizioni economiche disagiate, proteggere, sotto il profilo mate-riale, morale ed educativo dell’infanzia abbandonata e priva di assistenza, sostenere l’assistenza sociale, materiale e sanitaria dei portatori di handi-cap fisico o psichico: questi sono gli obiettivi della Fondazione onlus Cav Amedeo Dal Corso. Il sodalizio, fortemente voluto dal compianto cavalier Ame-deo Franco dal Corso, ha sede a Lugagnano in Via Capitello 13 ed è retta da un Consiglio Direttivo come da volontà testamentarie. La Fondazione, chepuò stipulare accordi e convenzioni con Enti e Istituzioni, scientifiche, assistenziali e socio-sanitarie sia pubbliche che private operanti in settori conti-gui, collabora con le Pubbliche Amministrazioni ed Enti privati per espletare gli incarichi che le verranno affidati. In particolare, per la realizzazionedel progetto inerente all’assistenza sociale, materiale e sanitaria ai portatori di handicap fisico o psichico che la Fondazione si propone di realizzareentro breve tempo sul territorio comunale di Sona, oltre al proprio patrimonio, il sodalizio può ricevere contributi, donazioni lasciti e liberalità espres-samente destinati all’ incremento patrimoniale. Donare si può anche in occasione della scadenza annuale della dichiarazione dei redditi e della com-pilazione del Modello 730/740 con la scelta delle due destinazioni: destinazione del cinque per mille dell’Irpef, destinazione dell’otto per mille del-l’Irpef . Pertanto possono essere espresse entrambe in quanto le scelte non sono in alcun modo alternative fra loro. Fondazione Cav. Dal Corso - Codice Fiscale 93161510230

La Valpolicella è un trionfo di bellezze naturali ed architettoniche, dove sapori e profumi, attraverso una gran-de tradizione enogastronomica, si intrecciano al fascino di una cultura radicata nella storia. Viene chiamata Val-policella l'ampia area geografica che si compone di tre valli percorse dai torrenti di Negrar, Marano e Fumane,che scendendo dai monti della Lessinia defluiscono nell'Adige. La zona definita "classica" è il distretto enologi-co più antico e d’eccellenza della provincia di Verona: Recioto, Amarone, Ripasso, Valpolicella superiore e clas-sico godono di fama internazionale. E il successo raggiunge i massimi livelli quando questi nettari vengonoabbinati ai meravigliosi piatti tipici della cucina della Valpolicella, che impreziosiscono l’ampio ventaglio diopportunità per trascorrere momenti di relax. Molti sono i luoghi caratteristici della Valpolicella che meritanodi essere visitati: dal Parco delle Cascate di Molina alle cave di Prun, dal Ponte Tibetano alla Valle dei Progni,dal Ponte di Veja alla Grotta preistorica di Fumane. Altrettanti sono i percorsi attraverso i quali conoscere il ter-ritorio a piedi o in bicicletta e molte sono le bellezze architettoniche, le ville e le chiese da poter visitare. Perleche costellano gli incantevoli borghi e paesi che rendono unica la Valpolicella, così come il marmo e la pietradella Lessinia, materie che da sempre portano nel mondo la cultura e la storia di un territorio speciale.

Dal 27 al 30 settembre torna alla Fiera di Veronala 52ª edizione del più importante e completosalone internazionale dedicato alla filiera delmarmo, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti,dai macchinari, tecnologie e accessori per la lavo-razione fino alle ultime applicazioni nell’architettu-ra e nel design. Marmomacc accompagna e riflet-te l’evoluzione di un comparto che nel 2016 havisto aumentare del 3% sul 2015 l’attività mon-diale di cava, con 145 milioni di tonnellate dimarmi e graniti estratti. E anche se negli ultimiventi anni sono mutati gli equilibri di mercato –con il baricentro sempre più spostato in Asia, gra-

zie a Cina, India e Tur-chia che insieme espri-mono oltre il 55% dellaproduzione lapidea glo-bale –, il ruolo guida nelbusiness, nella cultura,formazione e sperimen-tazione di settore restaa Verona e si identificacon Marmomacc. Ilsalone, infatti, si è svi-luppato in uno dei mag-giori distretti di lavora-zione della pietra almondo ed è espressio-ne dell’eccellenza unicadel Made in Italy. Anchese l’export lapideo ita-liano nel 2016, dopo seianni consecutivi di cre-scita, ha rallentato del4%, fermandosi ad un

controvalore di 2,1 miliardi di euro, il valoreaggiunto dei materiali lavorati dalle aziende trico-lori ha toccato il massimo storico, raggiungendo laquotazione di 60 euro al metro quadrato, controuna media dei concorrenti che si ferma a 32 euro.Stesso discorso per i macchinari e le tecnologiededicate che vedono primeggiare quelle progetta-te in Italia, con una quota del 38% delle venditecomplessive e un prezzo al quintale salito dai1.112 euro del 2015 ai 1.184 dell’anno scorso,nonostante, anche in questo caso, le esportazioninel 2016, pari a 680 milioni di euro, abbiano regi-strato una contrazione dell’11%. Il successo diMarmomac risiede soprattutto nella capacità diconiugare gli affari alla cultura di un prodotto chein Italia ha tradizioni millenarie ma guarda al futu-ro. Un concetto che a Marmomac 2017 trovaespressione con ‘The Italian Stone Theatre’: unpadiglione di 3.500 metri quadrati allestito in col-laborazione con Mise, Ice e Confindustria Marmo-macchine, dove tre mostre – ‘Territorio & Design’,‘Macchine Virtuose’ e ‘Soul of City’ – raccontanol’iterazione tra pietra, tecnologie di lavorazione,sperimentazione e design attraverso progettid’avanguardia di famosi architetti e designer.

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Va in scena “MARMOMACC 2017

Marmomacc da sempre fa dell’internazionalità uno dei punti di forza come dimostra-no i numeri dell’edizione 2016, con il 64% del 1.670 espositori e il 60% dei 67mila visi-tatori provenienti dall’estero, da oltre 145 nazioni. Sempre sul fronte dell’attività diincoming di operatori dall’estero, prosegue anche nel 2017 la collaborazione di Mar-momac con Ice e Confindustria Marmomacchine tra le attività legate al Piano di pro-mozione straordinaria del Made in Italy, promosso dal Mise. A Verona è inoltre pre-visto l’arrivo di selezionate delegazioni commerciali, protagoniste di incontri b2b,momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio. Spazio anche allaterza edizione dell’International Stone Summit: conferenza mondiale dedicata allapietra naturale che vede la partecipazione delle principali associazioni internazionalidel marmo. Dopo il debutto nel 2016, confermata la consegna del riconoscimento ‘IconAward’, che individua tra le opere esposte all’interno di ‘The Italian Stone Theatre’quella che diventerà l’immagine della campagna di Marmomac 2018. Per il sestoanno, poi, va in scena Marmomac & the City, che porta nelle vie e nei cortili del centrostorico di Verona 12 opere e installazioni in pietra, valorizzando ulteriormente quellerealizzate delle aziende per le mostre della scorsa edizione di ‘The Italian Stone Thea-tre’. Ritorna, infine, anche il 11° Best Communicator Award: premio di Marmomacalla cura e all’originalità dell’allestimento fieristico delle aziende espositrici.

Lo chiamano il “popolodegli scalpellini diS.Ambrogio di Valpoli-cella” ed è proprio que-sto “popolo” la culladella tradizione delmarmo in Valpolicella.E’ un storia che ha radi-ci lontane quella deitagliapietre di Sant’Am-brogio, la cui abilità,conoscenza e passioneper il marmo ha saputotramandarsi fino aigiorni nostri, superan-do anche momenti bui,come agli inizi del seco-lo scorso, quando lacrisi del settore mise inginocchio Sant’Ambro-gio costringendo moltia emigrare difronte alleinnumerevoli difficoltàa sopravvivere, allafatica data dalle condi-zioni di lavoro spessodisumane, alla silicosisempre in agguato e,non da ultimo, al diva-rio sempre più accen-

tuato tra la classe cheottiene le concessioni disfruttamento delle cavee quella che si occupadella segatura delmarmo…Ma il popolodegli scalpellini nonmolla, cerca invece difare gruppo. Da questasolidarietà nascerà aSant’Ambrogio unacooperativa di marmi-sti e in seguito l’Unio-

ne dei lavoratori mar-misti… Fino alla svolta,dopo la prima GuerraMondiale, quando l’im-presa del marmo aSant’Ambrogio comin-ciò a rifiorire, trasfor-mandosi in un settoreall’avanguardia dalpunto di vista tecnico-artistico, fondato suprincipi di solidarietà euguaglianza. Vetrina

della tradizione lapi-dea veronese volleessere fin dal suoesordio la “Marmo-macchine”, che nel1961 muoveva i primipassi proprio all’inter-no del Quartiere fieri-stico di S.Ambrogio.Qui venne organizzataogni anno fino al 1991(gestita prima daimarmisti della Valpoli-cella e, dal 1978, datain gestione all’EnteFiera di Verona). Gran-de fu il disappuntoquando nel 1992 l’Entefieristico veroneseavanzò la richiesta diportare Marmomacchi-ne a Verona. Seguiro-no anni roventi di bat-taglie legali che sfocia-rono nel 1996 al tra-sferimento definitivodella Fiera del Marmoa Verona.

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Una storia di successopartita da S.Ambrogio

RUBRICHE 21L’ALTRO GIORNALESettembre 2017

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LETTO PER VOIAlafair Burke, La ragazza nel parco,

Piemme 2016, 311p., 18,50€Jack Harris, scrittore famoso, è accusato di triplice omicidio. Quandoè prelevato dalla polizia, sua figlia Buckley decide di chiamare ilprimo amore di Jack, la famosa Olivia Randall, stimato avvocatodifensore di New York. Olivia, avviluppata nei suoi sensi di colpa perla storia d’amore con Jack finita nel peggiore di modi, e mai dimen-ticata, assume la difesa del suo ex imponendosi di fare tutto meglioper scagionarlo. Lui ha raccontato una storia strana. Ha incontrato,per caso, una donna bellissima, sensuale e misteriosa, con un libro. Ilsuo libro preferito. L’ha cercata e ritrovata online e lei gli ha datoappuntamento nel parco, proprio all’ora della sparatoria e dell’ucci-sione di tre persone. E’ una strana coincidenza o una trappola? Jacknon ha un alibi, non ha testimoni, e non ha un motivo plausibile peressere dov’era quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco. Ben prestoOlivia è costretta a chiedersi se Jack sia davvero innocente o non lastia manipolando. “Io lottavo sempre per i miei clienti, anche quandosapevo che erano colpevoli. L’obiettivo del mio lavoro non era cono-scere la verità e non sarebbe cambiato solo perché il mio cliente sichiamava Jack Harris”. Le indagini della difesa e dell’accusa proce-dono parallelamente e si scontrano su più fronti, l’una per scagiona-re, l’altra per assicurare il colpevole alla giustizia. Il lettore viene atti-rato in una spirale che non lascia scampo. Diviene necessario saperecome la storia andrà a finire, non ci si può staccare dalle pagine. Glialti e bassi nelle certezze di Olivia e il passato comune con Jack tor-nano alla superficie: le sue colpe, il dolore di Jack, il disprezzo dellasua migliore amica Charlotte, la vita che prosegue senza di lui e senzaavere sue notizie. E così decide di scavare nel passato del suo assisti-to in un continuo di eventi imprevisti e colpi di scena. Il ritmo è altoe pur essendo un legal thriller, la trama è scorrevole, il racconto bendipanato e chi legge non corre il rischio di perdersi nel corso della sto-ria. Amore, relazioni, sensi di colpa, droga, giusto o sbagliato tutto inun mix intrigante e teso. Il colpo di scena finale lascia a bocca aper-ta, anche se un piccolo sospetto s’insinua già nel corso della storia:Jack è davvero colpevole? Bestseller che cattura anche dal punto divista psicologico in una estenuante ricerca della verità, non per nien-te la scrittrice, Alafair Burke, è un avvocato penalista con una gran-de esperienza di processi. Buono.

LINGUA E CIVILTÀNella nostra lingua esistono alcuni prefissi di parole composteche richiedono normalmente il raddoppiamento della consonan-te iniziale della seconda componente; uno di questi è sopra.Questo sopra- deriva in origine dal latino supra ad divenuto perelisione soprad-, perciò sopraffare, per esempio, era in effettisoprad-fare; così anche per soprannome, sopracciglio, soprattut-to, soprattassa, sopravvalutare, e così via. Altro prefisso cherichiede sempre il raddoppiamento è contra- che risale al latinocontra ad: contrabbando, contraccolpo, contravveleno, contrad-dittorio, contraddire, ecc. Invece, mentre scrivere sicché è cor-retto, è un errore scrivere “semprecché” con la c raddoppiata.Nel caso di sicché, cosicché, giacché, il raddoppiamento dellaconsonante c è dovuto al fatto che la prima componente è unaparola accentata: sì, così, già, né, là, più, esigono il raddoppiodella consonante, quindi si scrive neppure, laddove, piuttosto.Diverso è il caso di sempreché, dove la prima componente, sem-pre, non è parola accentata, quindi avremo sempreché, comeammenoché e fintantoché con una c sola. Come mai si dice e siscrive diciassette con la s raddoppiata, ma si dice ventiset te,trentasette, ecc. senza il raddoppiamento? Perché la doppia s didiciassette è dovuta al fenomeno fonetico dell’assimilazione,essendo la parola derivante originariamente dal latino decem acseptem; caduta nel parlato popolare la congiunzione ac, sicominciò a dire decem semptem, pronunziato “decemseptem”;per la naturale assimilazione della m di decem con la s di sep-tem e del gruppo pt di septem in tt, la parola si trasformò indiciasettem, da cui il nostro diciassette. Identico discorso si puòfare per diciannove, mentre nei composti come ventisette, tren-tasette, ventinove, trentanove e simili, la prima componente ter-mina in vocale (dal latino viginti, triginta, venti, trenta, ecc.)quindi non ci può essere assimilazione e di conseguenza neppu-re il raddoppiamento della consonante. E ancora. La preposizio-ne di non vuole in nessun caso il rafforzamento sintattico e diconseguenza il raddoppiamento della consonante scritta. Scrive-remo difatti, digià, analogamente viepiù, viemeglio. Infine,anche se molti pensano il contrario, si dice ossequente e nonossequiente perché derivante dal latino obsequentem.

AGENDA LETTERARIAL’Agenda letteraria ci permette talvolta di riscoprire autori, forse nonmolto conosciuti ma importanti nel panorama letterario. E’ il caso diHorace Walpole, inventore del romanzo gotico, di cui ricorre il tricen-tenario della nascita (Londra 24 settembre 1717 – Londra 2 marzo1797). Ultimo di tre figli di sir Robert Walpole, ministro del governosotto Giorgio I e Giorgio II, a ventidue anni compì il Grand Tour viag-giando per quasi tre anni in Francia e in Italia. In quel periodo iniziòil suo celebre e brillante epistolario – più di tremila lettere – al qualeegli deve, assieme a Il castello di Otranto, la sua fama di scrittore. Nel1747 prese in affitto e poi acquistò la villa di Strawberry Hill sulle rivedel Tamigi che trasformò in un vero e proprio castello, ammirato efamoso in tutta Europa, uno degli esempi del neogotico. Nella primaedizione, Walpole fece passare Il Castello di Otranto per la traduzionedall’italiano di un manoscritto del 1529, ma dopo il grande successoripubblicò l’opera firmandola con il suo nome. “Manfredi, principe diOtranto, aveva un figlio e una figlia; questa, splendida ragazza didiciotto anni si chiamava Matilda. Corrado, l’altro figlio, più giovane ditre anni non godeva di buona salute né sembrava ornato dei doni cheil destino aveva concesso a Matilda; eppure era il prediletto del princi-pe, che mai invece sembrava mostrare segni d’affetto per la figlia”. E’l’incipit del romanzo che ha in sé tutte quelle caratteristiche e adottauno schema seguito da un filone inesauribile che parte dal romanzogotico e arriva fino ai romanzi gialli e noir dei nostri giorni: il temadella morte, della possessione demoniaca, del male dentro atmosferedi terrore con personaggi misteriosi, ambigui e in preda a conflitti inte-riori e a passioni violente; ambientazione arcaicizzante, castello, labi-rinto, sotterranei, scene notturne. Il fulcro è sempre l’unione fra sto-rie d’amore e di terrore. L’evoluzione narrativa vedrà Ann Radcliffecon Il confessionale dei penitenti neri, Bram Stoker con il suo celeber-rimo Dracula, Mary Shelly con Frankenstein, John William Polidori conIl vampiro. Da Edgar Allan Poe le storie s’immergono negli abissi del-l’io, nelle angosce e nelle paure individuali e collettive dell’uomomoderno per giungere a Robert Louis Stevenson con Lo strano caso deldottor Jekyll e del signor Hyde o Arthur Conan Doyle con le atmos fe-re tenebrose di Sherlock Holmes. Il filone ha dato origine anche a unaserie di fortunati film dagli anni venti fino ai nostri giorni.

a cura di Lino VenturiniCultura

Francesco, Pietro, Enrico, Ester PerpolliQuattro simpaticissimi fratelli

llI cuginetti Michelle e Liam

Denis al lago

AnitaLa torta per i 4 anni

di Costanza4

Ritorna l'Adigemarathon dicanoa, kayak e rafting sulfiume Adige, giunta alla14esima edizione, in calen-dario domenica 15 ottobre.In acqua scenderanno gliagonisti (ore 10), sul tradi-zionale percorso di 35 chi-lometri da Borghetto diAvio (Trento) a Pescantina(Verona); gli amatori e gliappassionati di raftingpagaieranno per 20 chilo-metri dall'Isola di Dolcè aPescantina. Dall'Isola diDolcè partirà (ore 10,30),partirà la seconda edizionedella mezza maratona dedi-cata ai ragazzi tra i 12 e i15 anni da Dolcè a Pescan-tina. A seguire da Dolcèsarà dato il via al campio-nato italiano di Rafting ealla gara di SUP, quindipartiranno gli altri gommo-ni sempre da Dolcè e ladiscesa amatoriale, uno deipunti di forza dell'Adige-marathon. «Siamo orgo-

gliosi - spiega il sindaco diDolcè Massimiliano Ada-moli - di ospitare anchequest’anno una manifesta-zione divenuta una dellemaggiori nel mondo. Rin-grazio fin d’ora le associa-zioni di volontariato delnostro Comune che si pro-digano con grande genero-sità per la riuscita dell’Adi-gemarathon». Il sindaco diPescantina Luigi Caduraafferma: «La prestigiosamanifestazione, che coin-volge numerosi volontaridella nostra comunità, saràlegata all'Adigemagnathon,voluta con la collaborazio-ne del consigliere delegatoalle politiche giovanili, perassaporare i gustosi prodot-ti di Pescantina». L’Adige-marathon, organizzata daiCanoa Club Pescantina eBorghetto d’Avio, la colla-borazione dell'associazioneAdige Rafting e il fonda-mentale apporto dei Comu-

ni di Dolcè e Pescantina,oltre al supporto dei comu-ni di Rivoli Veronese,Brentino Belluno, Busso-lengo, Avio e di quasi 400volontari, «quest'anno -spiega Vladi Panato, presi-dente di Adigemarathon -costituirà tappa delle WorldSeries di Canoe MarathonClassic programmate,secondo il calendario volu-to dall’Icf, l’Internationalcanoe federation». Lungol’Adige i volontari delCanoa club Pescantina,unitamente alla Protezionecivile di Brentino Belluno,nonche Croce Rossa Comi-tato della Valpolicella (San-t’Ambrogio di Valpolicellae Pescantina) e Bardolinononché pescatori dellaLibertas Valdadige vigile-ranno lungo il fiume, insie-me ad agenti e mezzi delleforze dell’ordine. Il CanoaClub Borghetto d’Aviocurera il servizio ristoro per

gli atleti alla partenza,mentre la Protezione civileambientale di Verona saraimpegnata nella logistica eviabilita. Sull’Isola diDolcè il ristoro col gruppoalpini di Dolcè; sicurezzagarantita dal gruppo comu-nale di Protezione civileche, in collaborazione conla Polizia locale di vigilera,l’Avis Valdadige promuo-verà la donazione del san-gue. I partecipanti trove-ranno il primo punto diristoro a Volargne, gestitoda Pro Loco e Gruppo Alpi-ni di Volargne; a SantaLucia, nei pressi della sededel Canoa club Pescantina,quello allestito dalle sezio-ni Avis di Settimo, Balconie Pescantina. Domenica 15ottobre (ore 11) è previstala partenza dei primi equi-paggi rafting dall'Isola diDolcè. Grande novità saràper i rafting il ritorno nelprogramma della manife-

stazione della gara di Raf-ting (R6) e della gara diSup. A seguire partirannooltre a 600 canoisti amato-ri. La gara di mezza mara-tona dedicata ai ragazzi trai 12 e i 15 anni sarà di 15chilometri, con partenza aDolcè e arrivo a Pescanti-na. La partenza della mezzamaratona è prevista per leore 10.30 dall'isola diDolcè (30 minuti dopoquella degli agonisti a Bor-ghetto).

Invece, con partenza alleore 10 da Borghetto d'Avio,sul fiume Adige si confron-teranno gli atleti agonistilungo i 35 chilometri cheseparano Borghetto d’Avio,

ai limiti della provincia diTrento, a Pescantina. Quest'anno Adigemarathonsarà solidale con l'associa-zione S.O.S. Sona, soste-nendo la grande lotteria deiLions di Bussolengo, Sonae Pescantina. Fino al 15Ottobre 2017, data del-l’estrazione, sarà possibileacquistare dei biglietti. Ilricavato verrà destinatoalla raccolta fondi per lanuova ambulanza delS.O.S. Sul sito internetwww.adigemarathon.comtutte le informazioni per leiscrizioni e quant'altro diAdigemarathon 2017.

Riccardo Reggiani

SPORT L’ALTRO GIORNALESettembre 201722

CANOA, KAYAK E RAFTING. La manifestazione sarà il 15 ottobre. Agonisti e amatori si scaldano

“Adigemarathon”:passione sul fiume

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PALLAVOLO. Sorelle nella vita e in campo: ViVigas Arena Volley “profuma” di Erica e Margherita«Abbiamo rinnovato profondamente la squadra e crediamo di avere operato bene, creando un buon roster. L’obiettivo è migliorare la posizione della scorsa stagione, in par-ticolare aiutando le atlete nella loro crescita, divertendosi. E sappiamo tutti che il divertimento è maggiore quando si vince»: così il direttore sportivo Graziano Rossi ha pre-sentato, al via della stagione, l’impegno cella ViVigas Arena Volley, la società presieduta da Fabio Tosi che rappresenterà l'eccellenza della pallavolo femminile veronese dispu-tando la B1 femminile. Non ha nascosto le ambizioni: «Quest'anno saranno quattro le squadre che accederanno ai play off e, chissà, il quarto posto potrebbe anche esserealla nostra portata...». La squadra è stata rinnovata per metà, «ma è stato scelto volutamente di non avere un quarto lato perlasciare spazio, a turno, ad alcune atlete della serie D composta da atlete under 18» ha invece ricordato Paolo Facchinetti, chedel club è il team manager. Tra le novità del roster c’è Erica Andrich, schiacciatrice di posto 4 impiegata nella scorsa stagionecome opposto nelle fila del S an Vitale. Classe 1998 nata a Feltre, ha iniziato a giocare a pallavolo in under 14 anni con l'Agor-do Volley. Nella stagione successiva giocava già in due società diverse per partecipare a due campionati sia con Agordo checon il Belluno, in under 18. «La realtà della pallavolo a Belluno non è magari così sviluppata come nel resto del Veneto, perquesto ho fatto questa esperienza di giocare nella s tessa stagione in due società diverse», spiega la schiacciatrice che dalla sta-gione successiva è approdata alla Spes di Belluno dove ha giocato in under 16, under 18 e Prima divisione vincendo tutti i cam-

pionati. E scusate se è poco. Sempre con la valigia pronta, Erica:«Sì, nella stagione successiva sono stata chiamata a Bassano doveha giocato con la Bruel in under 16, under 18 e Serie C e dove hofatto anche qualche presenza in B1. Un anno in cui sono sicuramentecresciuta molto, tanto che sarei rimasta volentieri almeno un altroanno a Bassano, ma la cosa non è stata possibile per vari motivi». Poi è rientrata alla Spes, si è trasferita prima aLimana e poi a Montecchio nel San Vitale. «In effetti per crescere nella pallavolo sono uscita da casa a 15 anni. Orasono a Verona per motivi di st udio: frequento il corso universitario di design di prodotto. Il mio ruolo è la banda. Ilmio punto di forza credo sia l’attacco, mentre credo dovrò lavorare molto sulla ricezione in quanto nella scorsa sta-gione, svolgendo il ruolo di opposto, ho lavorato meno su questo fondamentale. Ho già giocato in serie B2 e ho fattoanche qualche presenza in B1, credo che arrivare in Arena Volley sarà una bell a esperienza: io cercherò di dare ilmassimo sotto la guida di Greca Pillitu, la nostra allenatrice». Erica non è sola nell’avventura con l’Arena Volley: conlei è arrivata anche la sorella Margherita che sarà impegnata sia in under 18 che in serie D ma che avrà anche con-tatti con la serie B1. «Mi fa molto piacere tornare a vivere con mia sorella dopo vari anni in cui prima io e poi lei cisiamo all ontanate da casa per amore della pallavolo. Adesso vivremo insieme a Verona e avremo modo di giocareanche nella stessa società. Andiamo molto d’accordo e credo sarà una bella esperienza». I sogni, nella pallavolo,evidentemente profumano di Erica e Margherita. Matteo Sambugaro

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA

Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettiliLo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guida-ta dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di gio-vanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechten-stein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plasti-ca per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delletartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il ParcoNatura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionatidegli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle botti-glie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti eimmessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., doveappunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente irisultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico chepermetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il ProgettoChelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconforte Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei con-tenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG®Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è maistato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche –ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip perseguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di pre-lievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescan-tina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttri-ce, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante lefasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti adaumentare significativamente la qualità di materiale pro-veniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nelcorso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permettereb-be, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indiscarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per ilcittadino.

Le sorelle Andrich