Lâ•Žistituto comprensivo di DELEBIO si racconta · - Attività per lo sviluppo del pensiero...
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L’istituto comprensivo
di DELEBIO si racconta Una didattica innovativa per una verifica autentica delle competenze.
Un lavoro in continuità
Da sempre il nostro Istituto ha promosso
iniziative nell’ottica della continuità : gruppi di
lavoro unitari
( GLU), progetto continuità con la scuola dell’infanzia e
contiguità con la scuola secondaria, giornate della
comunicazione condivise…
Il PTOF valorizza proprio questa dimensione
comprensiva dell’Istituto, potenziando i
momenti di scambio e confronto tra i diversi
ordini di scuola, valorizzando la continuità
educativa e didattica, la verticalizzazione del
curricolo.
Nella progettazione condivisa di un
curricolo continuo abbiamo predisposto
un modello comune, compilato attraverso
il lavoro di gruppo eterogenei, assumendo
come riferimento il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento
permanente definite dal Parlamento
europeo e dal Consiglio dell’Unione
europea (Raccomandazione del 18
dicembre 2006).
ITALIANO - SCUOLA PRIMARIA
PROFILO DELLO STUDENTE
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppatie a scuola, lo studio personale, le esperienze
educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le
situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue…
CLASSE 1^ primaria
COMPETENZE
CHIAVE
TRAGUARDI PER LE
COMPETENZE
COMPETENZE
DI BASE
ABILITA' CONOSCENZE CERTIFICAZIONE
Comunicazi
o ne nella
madrelingu
a.
Comunicazi
o ne nelle
lingue
straniere.
Competenz
a
matematic
a e
competenz
e di base in
scienza e
tecnologia.
imparare
P
R
O
F
I
L
O
S
T
U
D
E
N
T
E
L’allievo partecipa
a scambi
comunicativi
(conversazione,
discussione di classe
o di gruppo) con
compagni e
insegnanti
rispettando il turno e
formulando
messaggi chiari e
pertinenti, in un
registro il più possibile
adeguato alla
situazione.
Ascolta e
comprende testi
orali "diretti" o
"trasmessi" dai media
cogliendone il senso,
le informazioni
principali e lo scopo.
…
Ascoltare
. Parlare.
Leggere.
Scrivere.
Acquisire
ed
espandere
il lessico
ricettivo e
produttivo.
Riflettere
sulla lingua
e sulle sue
regole di
funzioname
n to.
…
Comprendere
l’argomento principale
di discorsi affrontati in
classe.
Mantenere
l’attenzione sul
messaggio orale.
Ascoltare e
discriminare singoli
suoni, sillabe, parole.
Ascoltare testi narrativi
mostrando di saperne
cogliere il senso
globale.
Comprendere
semplici istruzioni su
un gioco o
un’attività.
…
Ascolto di messaggi
orali: consegne di
lavoro,
conversazioni,
semplici storie.
Narrazione
comprensibile ed
ordinata di brevi
esperienze
personali.
Narrazione di
esperienze e
racconti secondo
un ordine
temporale.
Risposte a
domande relative
al proprio vissuto.
…
La competenza va intesa come la
capacità dello studente di mobilitare
risorse, conoscenze, abilità,
atteggiamenti, emozioni per affrontare
efficacemente le situazioni che la
realtà pone quotidianamente, in
relazione alle proprie capacità,
potenzialità e attitudini. ( corso Morbegno A32 –maggio 2017)
La valutazione delle competenze richiesta per la
certificazione al termine del primo ciclo di istruzione
( classe quinta e terza secondaria) richiede perciò
una didattica per competenze che si realizza nella
progettazione di situazioni reali . Solo a seguito di
una regolare osservazione, documentazione e
valutazione delle competenze è possibile infatti la
loro certificazione.
Strumenti su cui lavorare:
compiti di realtà cioè prove autentiche
osservazioni sistematiche
autobiografie cognitive
ESEMPI DI COMPITI DI REALTÀ
corso di formazione: relatori proff.
Varani e Zecca
GIOCHIAMO INSIEME : classi seconde
1. Competenza su cui si è scelto di lavorare (si faccia riferimento al programma che si sta
portando avanti in questo periodo)
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
- Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.
- Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Competenze sociali e civiche
- Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.
- Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a
chi lo chiede.
Dal Piano di studi di classe seconda
Italiano: Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui
Motoria: Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle
Programma attuale
Sviluppare il pensiero logico : stabilire relazioni, selezionare dati, trasferire conoscenze…
Compito autentico : breve descrizione
(indicare brevemente un compito e quali competenze dovrebbero mostrare gli studenti nel realizzarlo, spiegare
la connessione tra attività prevista da questo compito e competenza scelta)
Progettare un gioco di squadra da realizzare all’aperto, tenendo in considerazione le variabili
: tempo, spazio, attrezzi, numerosità del gruppo.
Competenze:
- saper selezionare dati utili allo scopo
- saper comprendere le modalità di svolgimento di un gioco
- saper eseguire un gioco
- saper descrivere un gioco
Conoscenze e esperienze pregresse degli alunni relative alla competenza scelta
- Attività per lo sviluppo del pensiero logico: caccia all’intruso in gruppi di parole, stabilire relazioni tra
parole e / o immagini, sequenze numeriche, vero/falso, connettivi logici…
- Sperimentazione di attività ludiche: ascoltare e comprendere le regole di un gioco di squadra , eseguire
un gioco nel rispetto delle regole, partecipare alla giornata sportiva…
- Organizzare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali
- Conoscere la successione temporale per la realizzazione di un’attività: prima, poi, infine.
- Lavoro in coppia e/o piccolo gruppo con una certa frequenza.
Incipit:
(consegna di presentazione agli alunni del percorso per costruzione di motivazione e il senso negli alunni)
Dovete progettare un gioco da fare all’aperto in occasione della festa di Primavera.
Valutate bene tutte le possibilità e scegliete il gioco migliore. Sarete voi a spiegarlo ai vostri compagni di classe prima!
Fasi
(breve descrizione delle fasi di lavoro individuando i tempi e gli spazi – scolastici/extrascolastici)
Primo incontro : due ore
- formazione di gruppi eterogenei di tre / quattro alunni a sorteggio ( pescaggio)
- presentazione del compito di realtà: incipit
- distribuzione del materiale di lavoro : proposta di sei giochi tra cui scegliere
Uno per alunni di 8-9 anni
Uno per bambini di due-tre anni
Gioco d’acqua
Gioco di tavolo ( ping pong)
Due adatti alla finalità
- eliminazione dei giochi non ritenuti idonei: spiegare il motivo dell’esclusione ( inadeguato rispetto allo spazio,
mancano gli attrezzi, troppo complicato …) - selezione del gioco e giustificazione della scelta. È adatto perché… ci piace perché…
-socializzazione e scelta del gioco preferito : conversazione, argomentazione e votazione finale.
Secondo incontro: in palestra/ cortile / ( circa mezz’ora )
Sperimentazione del gioco : analisi critica ed eventuali correttivi proposti dagli alunni.
Terzo incontro : due ore
- realizzazione su foglio A3 della presentazione del gioco: schema, disegno, fasi descrittive…
- socializzazione: esposizione del prodotto
- selezione delle parti più chiare per la presentazione ai bambini di classe prima.
- realizzazione del gioco con i bambini di prima
Metodologie didattiche
(indicando le ragioni della scelta)
- Cooperative learning : lavoro per gruppi all’interno della classe
Condivisione dei materiali e del compito: attribuzione di un ruolo guida per lo svolgimento del lavoro. Un alunno
assume la veste di coordinatore.
COSA FANNO GLI ALUNNI:
1. Insieme leggono le proposte, procedono con l’eliminazione di quelle meno adatte giustificando le scelte. Devono
scrivere perché non è adatto. Lo scrivono dietro al foglio di presentazione.
2. Scelgono il gioco che preferiscono e progettano un cartellone per spiegarlo ai compagni . Due portavoce lo
espongono in classe prima.
3. Si formano due gruppi eterogenei tra alunni delle due classi e si gioca.
Risorse materiali e umane e strumenti/mediatori didattici
(il più possibile diversificati per favorire la pluralità degli stili cognitivi degli alunni)
- Predisposizione di schede con alcune proposte di giochi: per favorire la comprensione si possono utilizzare semplici
disegni per la spiegazione delle modalità di svolgimento .
- Risorse umane: utilizzare preferibilmente la contemporanea presenza di due insegnanti sia per la fase del gioco sia
nella fase di progettazione per le osservazioni .
Analisi critica del compito autentico: domande guida che l’insegnante deve fare a se
stesso/a dopo aver elaborato il compito
viene recuperato il sapere pregresso? Sì, è in linea con attività del momento
si sollecita l’uso di processi cognitivi complessi? Sì, devono selezionare, scegliere,
motivare cioè riflettere sul processo, ” metacognizione” .
ci si riferisce a contesti significativi e reali? Sì, il gioco come bisogno primario , l’attività
motoria come disciplina
si punta a stimolare l’interesse degli studenti? Sì, coinvolgendoli, invitandoli a scegliere
ciò che piace
si offrono differenti percorsi risolutivi? L’attività non prevede grandi divergenze , perché
i vincoli che condizionano la scelta sono prestabiliti. Viene lasciata aperta la possibilità di
introdurre variabili una volta sperimentato il gioco.
si propongono compiti sfidanti per gli studenti? Abbastanza, anche se il percorso è
prevedibile, la responsabilità di spiegare ai compagni più piccoli il gioco rappresenta
una sfida.
INDICATORI: aspetto relazionale
LIVELLI Partecipa
nel gruppo
con un
atteggiament
o
Coopera e
assume
incarichi
Propone idee Interagisce con
i compagni
Accoglie
idee
Rispetta gli
altri
D di disturbo saltuariamente raramente In modo negativo
se sollecitato
raramente
C passivo a volte a volte A volte talvolta a volte
B attivo spesso frequentemente
In modo positivo spontaneam ente
spesso
A consapevole e responsabile
regolarmente regolarmente In modo attivo e collaborativo
di buon grado
sempre
INDICATORI: aspetto operativo
LIVELLI Durante il
lavoro mostra
interesse
Sul piano
operativo si
mostra
Partecipa
all'attività con
un
atteggiamento
Gestisce i
materiali in
modo
D Molto superficiale
Poco autonomo passivo trascurato
C Settoriale e incostante
Sufficientemente autonomo
superficiale disordinato
B Abbastanza costante
Discretamente autonomo
attivo ordinato
A Continuo e produttivo
Pienamente autonomo
Consapevole e responsabile
organizzato
GRIGLIA COMPLETA
Compito di realtà
Progettare un gioco di squadra da svolgere all’aperto tenendo conto le diverse variabili: tempo, spazio, attrezzi, numerosità del gruppo.
Mercoledì 29 marzo
Partecipa nel gruppo
con atteggiamento…
Coopera e assume
incarichi
Propone idee Interagisce con i compagni Accoglie idee Rispetta gli altri
Andrea È presente nel gruppo Coopera con un contributo
minimo
Subisce le idee degli altri
Ha un atteggiamento passivo e
accomodante
Sì sì
Clara A. Responsabile e interessata Fa da moderatore Sì Sì Sì, è aperta verso tutti sì
Clara Inizia con entusiasmo, poi
si distrae. Trascina Matteo
Sì Poche idee Giochetta spesso ( misura l’altezza)
Sì sì
Viola Coordina il gruppo Si propone come
capogruppo e viene scelta
Sì, matura nelle proposte,
le motiva
Sì, dà lei i tempi di intervento Sì sì
Emma Da subito si propone
trascinatrice
Sì Sì Richiama i compagni al dovere Sì, ma predilige le
proprie
sì
Alice Sì Parla poco, ma agisce in
modo efficace
Sì, propone idee ricche.
Le sa giustificare
Abbastanza Sì Sì
Nicolò Poco attivo nel gruppo Si propone come
capogruppo
Esprime la sua idea Resta un po’ taciturno. Ci resta male
che non lo abbiano scelto
Sì Sì
Anna Partecipa attivamente Collabora, legge
secondo la turnazione
stabilita
Sì Abbastanza Esprime con fervore la
sua idea. Non le piace
il
gioco scelto e lo dice
sì
Daniele Attivo, dirige il gruppo ( di
livello per casualità)
Vuole fare il portavoce Sì Legge a voce alta per tutti Sì sì
DIARIO delle insegnanti
ALL’INIZIO DELLE ATTIVITA’
Quali le consegne date dall’insegnante?
Le due insegnanti, in contemporaneità sul gruppo classe, spiegano le modalità di lavoro e
leggono la consegna. Procedono poi a formare i gruppi tramite sorteggio. I cinque gruppi
operativi lavorano in due aule diverse: due in aula informatica e tre nell’aula di seconda.
Questo per favorire l’ordine e la tranquillità degli alunni e permettere alle docenti di
esplicare meglio la funzione di osservatrici.
Quali sono stati i tipi di commenti e di domande poste dagli allievi prima di iniziare?
Innanzitutto domande di tipo esecutivo, relative alla comprensione dei comandi. Gli alunni
hanno richiesto una conferma di quale fosse lo scopo dell’attività. Inizialmente apparivano
un po’ incerti su come procedere; una volta forniti loro i materiali sui quali lavorare si sono
chiariti maggiormente
le idee.
E’ stato necessario riformulare il problema, chiarire termini? Se sì, in quali termini?
È stato proficuo ribadire che la finalità del lavoro era il gioco vero e proprio, così da
stimolare tutti ad un impegno più attivo.
DURANTE LE ATTIVITA’
Quali domande spontanee hanno posto gli allievi?
Alcuni alunni esprimevano istintivamente il loro parere, in modo consapevole, altri hanno faticato a
capire bene quale fosse lo scopo della prima fase del lavoro di gruppo. È stato necessario guidare
alcuni alunni perché capissero bene la richiesta.
Quali domande ha fatto l’insegnante? Quali le risposte degli allievi? Prima, durante o dopo la consegna?
Le domande riguardavano per lo più il significato di alcuni termini specifici, oppure la richiesta di
conferma di ciò che volevano scrivere.
Gli allievi hanno incontrato difficoltà di comprensione delle consegne?
No, si sono da subito distribuiti i carichi di lavoro, scegliendo di leggere a turno ciascuna scheda. In
alcuni casi è stato difficile mediare le diverse posizioni e scegliere quale motivazione portare per il
rifiuto o meno di un gioco. Alcuni alunni hanno saputo organizzarsi anche nella fase di trascrizione: chi
dettava, chi scriveva.
Gli allievi hanno incontrato difficoltà di esecuzione?
Alcuni testi erano troppo lunghi e dettagliati. Alcuni gruppi hanno capito di scartare la proposta gioco
perché troppo complicata, rinunciando alla lettura completa della scheda descrittiva; altri gruppi hanno
letto tutte le fasi, annoiandosi un po’ e richiedendo la spiegazione al docente di molti termini specifici.
Gli allievi hanno svolto azioni non adatte a affrontare il compito? Se sì, quali?
All’interno di alcuni gruppi gli alunni più fragili hanno svolto un ruolo di disturbo ,
distraendosi e coinvolgendo altri in attività non consone al contesto. I gruppi meglio
assortiti hanno saputo fronteggiare la situazione con serietà fino alla fine, sostenendosi a
vicenda. Hanno saputo distribuirsi gli incarichi di lettori , scegliere un portavoce tramite
candidatura o sorteggio, confrontarsi in modo costruttivo.
Gli allievi si sono osservati tra di loro?
Gli alunni leader hanno dato un’impronta al gruppo, richiamando i compagni all’ordine,
organizzando le idee, assumendo il ruolo di segretari e trascrivendo le idee emerse sul retro
di ciascuna scheda..
Erano coinvolti e attenti?
Durante la fase di selezione dei giochi alcuni alunni hanno dimostrato un po’ di stanchezza a
mantenere la concentrazione sul compito. Nella fase conclusiva di scelta del gruppo due
alunni hanno manifestato scarsa tolleranza verso le idee diverse dalle proprie, con
atteggiamenti polemici.. Il momento più coinvolgente è stata la progettazione e realizzazione
del cartellone da mostrare ai bambini di prima
DOPO LE ATTIVITA’
Agli alunni è stato somministrato un questionario di autovalutazione. La maggior
parte ha espresso la piena soddisfazione per ogni fase di lavoro. Alcuni alunni, e
tra questi due in gamba , hanno espresso poco gradimento per l’esperienza,
ritenendola consapevolmente un po’ difficile. Alcuni hanno dichiarato di aver
incontrato qualche difficoltà nell’esprimere le proprie idee; uno solo di non essere
riuscito a collaborare con i compagni. Grande gradimento da parte di tutti al
compito in sé; meno al risultato finale: due alunni non sono stati soddisfatti
dell’esito.
Interessante osservare come le difficoltà espresse dagli alunni di seconda durante
la sperimentazione del gioco siano state le stesse degli alunni di prima: tenere
sotto controllo due variabili durante il gioco e cioè la difesa del castello e la caccia
al tesoro degli avversari. Ciò a conferma che alcune richieste che a volte facciamo
sono troppo alte per il livello di maturazione dei nostri bambini. Intelligente
prevedere una variante, che alleggerendo il regolamento ha favorito il divertimento
di tutti!
Autobiografia valutativa Questionario di autovalutazione da sottoporre agli alunni al termine dell’attività.
Sì Abbastanza
Poco
Ti è piaciuto svolgere questo compito?
E’ stato facile per te?
Sei soddisfatto del risultato?
Hai saputo collaborare con i compagni?
Hai saputo esprimere le tue idee?
Ti piacerebbe ripetere un’esperienza simile?
Gli spazzini acquatici
piscina
L’istruttore butta in acqua vari oggetti galleggianti
(cannucce, palline da ping-pong, cucchiaini di
plastica, …). Al via i giocatori si dovranno tuffare e
nuotare per recuperare i “rifiuti”, uno per volta, e
portarli in una cassetta sul bordo della piscina.
Vince chi in un tempo stabilito raccoglie più oggetti.
LE MOTIVAZIONI
DEGLI ALUNNI
ED ORA SI GIOCA !
UNO SLOGAN CONTRO IL BULLISMO
classe quinta 1. Competenza su cui si è scelto di lavorare
Competenze sociali e civiche: l’alunno ha consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le
diverse identità.
Obiettivi:
- è in grado di acquisire maggiore consapevolezza dei propri stati emotivi ed affettivi;
- è in grado di accettare gli altri come persone uguali e diverse da sé.
Compito autentico: realizzazione di slogan/video che sensibilizzino al
rispetto dell’altro
Connessione tra attività prevista da questo compito e competenza scelta:
preparare alcuni slogan/video per sensibilizzare i ragazzi al rispetto dell’altro e
portarli a riflettere sui propri comportamenti e sentimenti e su quelli degli altri,
all’interno della vita di gruppo.
Incipit:
visione del monologo di Paola Cortellesi: da you tube- Paola Cortellesi con Marco
Mengoni – Monologo sul bullismo – Laura & Paola 01/04/2016 (durata 9
minuti circa)
L’insegnante esprime le seguenti intenzioni: “Vogliamo riflettere su ciò che abbiamo
visto, condividere l’esigenza di regole necessarie allo star bene insieme e
sensibilizzare i ragazzi come noi realizzando alcuni slogan/video da esporre
all’interno del plesso e pubblicare sul sito della scuola” ( … )
Fase 5 (durata 2.30 ore) Progettazione e realizzazione del video. Autovalutazione del
percorso. L’insegnante dà la seguente consegna: “Dovete realizzare un video che
sensibilizzi chi lo guarda al rispetto dell’altro; dovete rispettare i seguenti vincoli: tutti voi (classe di 13 alunni) dovete partecipare allo spot;
non si possono usare termini ed espressioni volgari (parolacce);
dovete organizzarvi entro un’ora, avete a disposizione lo spazio aula;
l’insegnante monitora l’attività del gruppo, che si organizza in autonomia
(suddivisione dei ruoli e prove), fungendo da osservatore e, se necessario, da
mediatore;
si effettua una prova generale, seguita dalla registrazione definitiva;
si consegna agli alunni la scheda di autovalutazione al termine del percorso, in cui essi
rispondono ad una serie di domande aperte inerenti la diversa consapevolezza del
fenomeno del bullismo.
CLASSE PRIMA: PRESENTO LA MIA SCUOLA
https://prezi.com/qabsxhirdd9a/compito-di-realta-
1a/?utm_campaign=share&utm_medium=copy
Classe terza secondaria di primo grado
IN VIAGGIO VERSO ROMA !
COMPETENZE CHIAVE:
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Imparare ad imparare
Competenze sociali e civiche
DISCIPLINE COINVOLTE:
Italiano
Storia
Geografia
COMPITO AUTENTICO: organizzare un viaggio di istruzione di due giorni a Roma
CONSEGNA OPERATIVA:
Ad aprile si effettuerà la visita guidata di due giorni a Roma; dividendovi in gruppi, organizzate le due
giornate cercando di ottimizzare il tempo a disposizione.
PRODOTTO ATTESO: Programma della visita di istruzione.
TEMPI:
Il compito autentico verrà affrontato nel mese di marzo:
4 ore di attività di gruppo laboratoriale
1 ora per la condivisione e per la sottoscrizione del patto di corrsponsabilità
FASI DI LAVORO:
1. Proposta –stimolo: presentazione della proposta del viaggio di istruzione
2. Consegna operativa
3. Costituzione dei gruppi. I criteri per formare i gruppi sono concordati con gli alunni: nessuno deve essere
escluso, fanno parte dei vari gruppi di lavoro i ragazzi che possiedono determinate competenze utili per il
compito richiesto (es. il programma di viaggio prevede competenze informatiche, ...la redazione di testi di
sintesi che illustrano i monumenti da visitare richiedono competenze in lingua italiana, ...
4. Scelta dei materiali necessari da parte di ciascun gruppo tra i vari predisposti e collocati su un tavolo
dell’aula: guide turistiche, mappe della città di Roma ….
5. Fase operativa di realizzazione del prodotto finale di ciascun gruppo in base alla consegna di lavoro
ricevuta
6. Socializzazione dei prodotti e condivisione
7. Stesura definitiva della proposta da inviare in direzione
COSA FANNO GLI ALUNNI suddivisi nei gruppi:
- brainstorming iniziale: che cosa conosciamo di Roma e che cosa vorremmo visitare
- scelgono e selezionano i materiali utili tra quelli proposti
- ricavano le informazioni utili relative a orario e costo dei mezzi di trasporto
- pianificano le due giornate indicando: monumenti da visitare, trasporti da utilizzare, cena, pranzi, budget
necessario, regole da rispettare
- utilizzano i tablet a disposizione per ricercare informazioni utili e per la stesura del prodotto finale.
MATERIALI E RISORSE:
- tablet con connessione internet
- prenotazione albergo e treno effettuate dalla direzione
- guide turistiche della città di Roma
FASI DI LAVORO
Esempio di pianificazione di una attività IV ora
- A livello di gruppo classe individuare i possibili monumenti da visitare la I giornata e la II
giornata
- Ogni gruppo sceglie il compito da espletare
- L’insegnante consegna a ciascun gruppo un foglio contenente i vincoli del viaggio e la
traccia con il compito da svolgere
- Inizio lavoro di gruppo
- Comunicazione ai ragazzi dei vincoli da rispettare:
mezzo di trasporto: treno
partenza ore 6 dalla stazione di Colico
arrivo a Milano ore 7.40
arrivo a Roma – stazione Termini, ore 11
sistemazione presso hotel Siracusa vicino alla stazione
pranzo (da decidere se nella zona Termini o nel centro storico)
cena nella zona vicino all’hotel
visita al senato per 40 ragazzi 27/4 dalle ore 9 alle ore 11
partenza per il rientro ore 18.00 da Roma Termini
la quota versata comprende: viaggio A/R, cena del 26/4, pernottamento, colazione del
27/4
Diario di bordo da far compilare ai ragazzi
DIARIO DI BORDO DEI DOCENTI
Mercoledì 22/3: II ora e IV ora
Insegnanti:
prof.ssa Pinoli (illustrazione compito di realtà e modalità di lavoro, videoregistrazione dei lavori di gruppo)
prof.ssa Perna: compilazione diario di bordo docenti
II ora
La prof.ssa Pinoli introduce al compito di realtà: i ragazzi sono già stati informati che dovranno programmare la
loro gita a Roma e sono già muniti di pc e tablet come richiesto in precedenza dall’insegnante. Si ricorda loro
che hanno tempo fino al 31 marzo, pertanto è indispensabile ottimizzare i tempi; si illustra la suddivisione del
lavoro nei giorni e nelle ore (precedentemente concordate tra docenti). Tutti gli alunni ascoltano con
attenzione e non si rilevano dubbi che necessitano chiarimenti o riformulazione delle consegne.
In base al numero degli alunni (in totale 21), si ipotizzano gruppi di 3/4, cercando di equilibrare per quanto
possibile maschi e femmine. Si chiede ai ragazzi di individuare le possibili tracce che ciascun gruppo deve
sviluppare. La maggior parte interviene in modo costruttivo facendo ipotesi. Si individuano le risorse
necessarie allo svolgimento delle attività (mappe, guide turistiche, testi su Roma, tablet, pc).
• Si illustra il diario di bordo: si spiegano brevemente le singole voci che dovranno essere
compilate da ciascun alunno ogni giorno alla fine dell’attività.
• Si formulano i criteri per la formazione dei gruppi: scelta non condizionata da preferenze
personali verso un/a compagno/a, scelta del gruppo secondo le proprie abilità per
apportare un contributo significativo. All’interno di ogni gruppo occorreranno:
collaborazione, tenuta bassa della voce, scelta di un moderatore, di un verbalizzatore (chi
scrive), di un portavoce addetto alle comunicazioni “esterne” (che parla a nome del
gruppo).
• Si procede con l’illustrazione dei compiti che svolgeranno i gruppi e dei vincoli del
viaggio a cui attenersi (proiezione sulla LIM).
• Si effettua un brainstorming iniziale “cosa conosco della città di Roma?”, premessa
indispensabile per tutti i gruppi prima di procedere con i lavori.
In base alle tracce, gli alunni si suddividono spontaneamente. Soltanto un gruppo è
assemblato dai docenti (gruppo 6): ne fanno parte alunni che generalmente, ad eccezione
del capogruppo (scelto per le abilità artistiche), sono poco costruttivi e partecipano alle
attività di classe solo se stimolati.
Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Gruppo 5 Gruppo 6
Trasporto I giornata II giornata Budget Regole Brochure
Giorno 22/03/17 Giorno 23/03/17 Giorno 25/03/17 Giorno 29/03/17
Che cosa dovevo fare Formare dei gruppi e scegliere il
ruolo
Cominciare a cercare le
informazioni sui trasporti
Cercare su internet i viaggi Dovevamo finire il lavoro. Io
dovevo filmare i progetti finiti.
Che cosa ho fatto Individuare cosa sappiamo di
Roma
Ho iniziato a cercare le
informazioni sui trasporti
Ho cercato su internet i passaggi Ho filmato i progetti e prima
abbiamo finito il nostro
Che cosa ho capito Tante cose che mi potrebbero
essere utili per quando andiamo a
Roma
Come trovare i trasporti on line Come trovare i trasporti on line Tante cose: come filmare, come
muoversi a Roma, com’è il
Vaticano ecc.
Che cosa ho imparato Quello che c’è a Roma e a
lavorare in gruppo
Come trovare i trasporti on line Come trovare trasporti online Tante cose: come filmare, come
muoversi a Roma, com’è il
Vaticano ecc.
Ho avuto difficoltà?
Quali?
Non ho avuto difficoltà Sì, non riuscivo ad usare Google
(uscivano solo pubblicità)
No, non ne ho avute No, non ne ho avute
Le ho risolte? Come? Non ne avevo Sì, facendomi aiutare dai
compagni
Non ne avevo Non ne ho avute
Mi è piaciuto questo
lavoro? Perché?
Sì, perché mi piacciono i lavori di
gruppo e penso sia
un’opportunità per conoscersi
bene
Sì, perché siamo riusciti a
lavorare sena troppi casini
Sì, perché l’abbiamo fatto per due
ore
Sì, perché ho dovuto cercare in
Google Maps e ho dovuto
filmare
Non mi è piaciuto
perchè
Mi è piaciuto Mi è piaciuto Mi è piaciuto Mi è piaciuto
Quello che abbiamo
fatto oggi potrebbe
essermi utile anche
quando ....
Quando andremo a Roma Devo andare in giro e ho bisogno
di trovare un mezzo per
muovermi
Vado in vacanza ecc. Quando devo andare in posti
che non conosco almeno so
trovare i trasporti
Dia
rio
alu
nni
ROMA Visita di istruzione A.S. 2016-2017
Istituto Comprensivo di Delebio
HOETL SIRACUSA
Numero: 06 490191
Indirizzo: Via Marsala, 50, 00185 Roma
ANFITEATRO FLAVIO
PANTHEON
PRIMO GIORNO
Piazza di Spagna
ore:12:00/12:30
Pranzo: ore12.30
Quirinale:ore13:20/13:50
Fontana di Trevi ore:
14:00/14:20
Pantheon ore:14:30/15:00
Piazza Navona ore:15:10/15:30
Piazza del Popolo ore:
16:10/16:30
SECONDO GIORNO
Palazzo Madama:9:00/11:00
Fori Imperiali e Foro
Romano ore:mentre un gruppo
visita Palazzo Madama
Colosseo ore:11:30/12:30
Vaticano e San Pietro ore:
13:30/15:00
PIAZZA NAVONA SANTA MARIA MAGIORE
FONTANA DI TREVI
FORI IMPERIALI
IL NOSTRO PATTO di corresponsabilità
1) Durante il viaggio in treno agli alunni della classe è richiesto un comportamento adeguato:
non alzarsi dal proprio posto e non alzare troppo il volume della voce
rispettare il mezzo di trasporto
durante il viaggio è permesso l’ utilizzo del telefono a patto che gli alunni interagiscano tra loro e non
guardino solo il cellulare
rispettare le indicazioni dei professori e le norme di sicurezza
2) regole da rispettare in hotel :
rimanere uniti e seguire i propri professori.
in hotel bisogna riporre i bagagli in modo ordinato
il coprifuoco è previsto alle ore 23:00 ma se i ragazzi, nelle loro camere vogliono stare svegli
dovranno parlare con un tono di voce bassa per non disturbare la quiete.
noi proponiamo i posti camera per 4 persone e i ragazzi potranno scegliere con chi stare . (camere
non miste). Perché ci fa sentire più a nostro agio stare con i nostri amici.
…
GIÀ DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA …
Indicazioni nazionali per il curriculo della
scuola dell’infanzia 2012
Piano triennale dell’offerta formativa
Curriculo di istituto verticale articolato, per ogni
campo di esperienza, in competenze, abilità e
conoscenze
Profili di valutazione redatti sulle 8 competenze chiave
europee, declinate, per ogni dimensione, in 4 descrittori
di performances (livello base, iniziale, intermedio e
finale).
ESEMPIO DI PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE:
FASE 1: INDIVIDUARE LA COMPETENZA CHIAVE DA
SVILUPPARE E LE DIMENSIONI DELLA STESSA CHE SI
INTENDONO PROMUOVERE
TITOLO: Una scuola in musica!
TEMPI: gennaio-maggio 2017
TIPOLOGIA DEL GRUPPO: gruppi omogenei per età
Campo/i
d’esperienza
Competenza chiave
europea
Competenze attivate (traguardi di sviluppo) Abilità (dal curricolo
verticale)
Conoscenze (dal
curricolo verticale)
Immagini,
suoni, colori
Consapevolezza ed
espressione
culturale.
Il bambino comunica, esprime emozioni,
racconta, utilizzando le varie possibilità
che il linguaggio del corpo consente.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione …); sviluppa interesse per
l’ascolto della musica e per la fruizione di
opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di
base, producendo semplici sequenze
sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando
anche i simboli di una notazione informale
per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
individuare e
memorizzare suoni e
rumori.
sperimentare semplici
ritmi con il corpo.
riprodurre semplici
ritmi con l’oggetto
memorizzare e
riprodurre canzoni
-attività propedeutica
musicale per avviare all’
ascolto, al ritmo e alla
vocalità.
-esecuzione collettiva
con la voce e con il
corpo di sequenze
sonore seguendo
consegne.
-ascolto di semplici brani
di vario genere
-canti di vario genere
FASE 2: ARTICOLARE LE COMPETENZE IN OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
TRE ANNI QUATTRO ANNI CINQUE ANNI
Ascoltare, memorizzare, mimare
filastrocche e brevi poesie.
Riconoscere il proprio corpo come
strumento musicale.
Esprimere emozioni attraverso il linguaggio
del corpo.
Accompagnare una melodia con semplici
movimenti del corpo.
Riconoscere il suono della propria voce,
della voce dell’insegnante e dei compagni.
Esplorare suoni e musicalità dell’ambiente.
Esplorare le proprie possibilità sonoro-
espressive ed utilizzare voce, corpo,
oggetti per semplici produzioni musicali.
Sviluppare la sensibilità musicale.
Usare le tecnologie informatiche e
multimediali per comunicare.
Esplorare e ricercare sonorità nello spazio
esterno, inteso come ambiente di vita.
FASE 3: SPECIFICARE LE TAPPE DEL PERCORSO
ATTIVITA’:
3 anni 4 anni 5 anni
1) Primo incontro: Giochi iniziali suono/
silenzio, rumore/silenzio, forte/piano
2) Secondo incontro: Giochi sul respiro, con
registrazione e ascolto della propria voce
3) Presentazione di carte sonore (lettura
sonora delle immagini: uccellino, cavallo,
coperchi, sveglia, campane, corsa)
1) Primo incontro: Giochi rumore/silenzio,
forte/piano
2) Giochi sui rumori del contesto interno ed
esterno alla scuola (movimenti associati ai
suoni e ai rumori)
3) Presentazione delle carte sonore (con
lettura sonora in sequenza/carte presentate
ai piccoli con in aggiunta la carta del
silenzio)
1) Primo incontro: Ascolto della sinfonia
d’apertura dell’opera “Cenerentola” di
Rossini e rappresentazione grafica
2) Racconto integrale della storia con
individuazione da parte dei bambini degli
elementi da sonorizzare
3) Esplorazione dell’ambiente e scelta della
modalità e dello strumento da abbinare agli
elementi individuati
IN PRATICA… (ASCOLTO SINFONIA E RICOSTRUZIONE EMOTIVA ATTRAVERSO IL DISEGNO)
Le attività
IL MIO CORPO COME FONTE SONORA
GLI OGGETTI COME FONTE SONORA…
Rielaborazione
metacognitiva e autovalutazione
RUBRICA VALUTATIVA COMPETENZ A: CONSAPEVOLEZZA DI SÉ ED
ESPRESSIONE CULTURALE
Dimensione Livello di padronanza
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Linguaggio
corporea
Esprime messaggi
attraverso il
movimento
(drammatizzazioni,
espressione di
sentimenti, attività
mimiche
Sollecitato esprime
messaggi attraverso il
movimento
(drammatizzazioni,
espressione di
sentimenti, attività
mimiche).
Seppur incoraggiato
fatica ad esprimere
messaggi attraverso il
movimento
(drammatizzazioni,
espressione di
sentimenti, attività
mimiche).
Si rifiuta di esprimere
messaggi attraverso il
movimento
(drammatizzazioni,
espressione di
sentimenti, attività
mimiche).
Linguaggio
corporeo/espr
essivo
Utilizza il corpo come
fonte sonora
Guidato, utilizza il
corpo come fonte
sonora
Osserva ma fatica ad
essere coinvolto
nell’attività corporea
Si rifiuta di essere
coinvolto nell’attività
corporea
LE NOSTRE ESPERIENZE CONTINUANO…
perché la competenza si mobilita, si
sviluppa, si dimostra
FACENDO!
Insegnanti relatori
Gianola Chiara – Pinoli Rafaella –
Rosafio Mariaconcetta