L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera...

20
Anno 6 – n. 27 - Bollettino trimestrale dell’Associazione Valenzano – Montréal (Canada) - Apr. Giu. 2002 S o m m a r i o : Pag. 2 – Notiziario: Festa della Repubblica Italiana. Pag. 3 – Personalità del mese: Anna De Cristoforo Pag. 4 – Storia di Valenzano: Dizionario Famiglie Pag. 5 – Storia di Valenzano: Valenzano a metà ‘700 – Parte 2ª: Gli Spazi – Parte 1ª: La Terra Pag. 6 – Spigolando: Santo Pio da Pietrelcina Pag. 7 – Avvenimenti: E...state a Valenzano Pag. 8 – Avvenimenti: Notizie da Valenzano Pag. 9 Avvenimenti: Serata pugliese in crociera Pag. 10 Spigolando: La leggenda di San Rocco e San Trifone Pag.11 – Avvenimenti: Valenzano, Festeg- giamenti in onore di S.Antonio Pag.12 – Avvenimenti: San Giuseppe, la fanova Pag.13 – Tradizioni: Piante medicinali di Puglia - Detti Valenzanesi Pag.14 – Galleria di artisti valenzanesi: Rocca Sardone Pag.15 – Galleria di poeti valenzanesi Pag.16 – Album: ricordi in bianco e nero Pag.17 - Comunicati: Associazione Valenzano di Montréal Pag.18 – Informazioni pubblicitarie Pag.19 – Spigolature: Le opinioni Nel mondo di oggi l’informazione svolge un ruolo di primaria importanza per la crescita della persona e per lo sviluppo civile e culturale dei popoli. Ciò è ancor più vero per le comunità di italiani all’estero e, in genere, per gli emigrati di ogni etnia ed in ogni paese. Grazie all’informazione si costruisce una società globale, multi-etnica e multi- razziale; ma ciò deve avvenire senza snaturare l’identità originaria delle persone e dei popoli, anzi armonizzando patrimonio d’origine e patrimonio acquisito. Anche se per decenni c’è stata la mancanza di una politica organica dello Stato italiano in materia d’in- formazione all’estero, centinaia di testate italiane, giornali, programmi radiofonici e televisivi italiani all'estero, redatti nel paese d’adozione hanno con- tribuito alla conservazione della lingua italiana, alla diffusione del nostro patrimonio culturale e alla pro- mozione dell'immagine del nostro Paese, man- tenendo saldo il legame con la madre patria e con le proprie origini. E’ grazie a questa ricchezza di informazioni, che gli italiani all'estero hanno difeso e conservato la propria identità, le proprie radici storiche, e si sono informati dei vari avvenimenti e cambiamenti in Italia e all’estero. L’informazione, inoltre, ha contribuito alla cono- scenza e allo sviluppo delle varie organizzazioni ed associazioni, create dagli Italiani all’estero. Tutto ciò ha aiutato le comunità stesse ad inserirsi nella nuova società e, anzi, a contribuire alla crescita economica e culturale dei Paesi ospitanti, attraverso l’istituzione di strutture sociali, come gli ospedali e le scuole ital- iane. Le comunità italiane nel mondo, però, hanno bisogno di un flusso informativo, proveniente dall’Italia, ade- guato alle nuove esigenze e, soprattutto, costante e continuo, che serva a rafforzare il legame con la madrepatria. Esse, da parte loro, faranno conoscere in Italia le proprie attività e le nuove esigenze, imposte da un Mondo in continua evoluzione. Se l’informazione è il mezzo, la crescita pacifica e democratica dei Popoli è il fine. (FB) L’INFORMAZIONE: uno strumento indispensabile per le comunità italiane all’estero. Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni pugliesi affiliate Montréal, 16 giugno 2002. Circa 200 pugliesi si sono dati appuntamento per una serata pugliese in crociera sul fiume San Lorenzo. É stato un suc- cesso nonostante fosse la prima volta che si or- ganizzava tale evento (cont. a pag. 9) L’ASSOCIAZIONE VALENZANO di Montréal è lieta di invitare ufficial- mente il sindaco di Valenzano Dott. Nicola Tangorra ai festeggiamenti in onore di San Rocco, che si svolgeranno nella cittadina di St. Roch de l’Achi- gan, a pochi km da Montréal (Canada), domenica 11 agosto 2002. L’Associazione Valenzano ha voluto invitare il Sindaco in concomitanza con i festeggiamenti di San Rocco e con la ricorrenza del decimo anniversario della sua fondazione. Il comitato e tutti i valenzanesi dell’Associazione di Montréal sperano che per la prima volta un primo cittadino visiti i suoi concittadini all’estero. (Cont. a pag. 17) Il Sindaco di Valenzano dott. Nicola Tangorra invitato ufficialmente a Montréal

Transcript of L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera...

Page 1: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

Anno 6 – n. 27 - Bollettino trimestrale dell’Associazione Valenzano – Montréal (Canada) - Apr. Giu. 2002

S o m m a r i o : Pag. 2 – Notiziario: Festa della Repubblica Italiana.

Pag. 3 – Personalità del mese: Anna De Cristoforo Pag. 4 – Storia di Valenzano: Dizionario Famiglie Pag. 5 – Storia di Valenzano: Valenzano a metà ‘700 – Parte 2ª: Gli Spazi – Parte 1ª: La Terra Pag. 6 – Spigolando: Santo Pio da Pietrelcina Pag. 7 – Avvenimenti: E...state a Valenzano Pag. 8 – Avvenimenti: Notizie da Valenzano Pag. 9 – Avvenimenti: Serata pugliese in crociera Pag. 10 – Spigolando: La leggenda di San Rocco e San Trifone

Pag.11 – Avvenimenti: Valenzano, Festeg- giamenti in onore di S.Antonio Pag.12 – Avvenimenti: San Giuseppe, la fanova Pag.13 – Tradizioni: Piante medicinali di Puglia - Detti Valenzanesi Pag.14 – Galleria di artisti valenzanesi: Rocca Sardone Pag.15 – Galleria di poeti valenzanesi Pag.16 – Album: ricordi in bianco e nero Pag.17 - Comunicati: Associazione Valenzano di Montréal Pag.18 – Informazioni pubblicitarie Pag.19 – Spigolature: Le opinioni

Nel mondo di oggi l’informazione svolge un ruolo di primaria importanza per la crescita della persona e per lo sviluppo civile e culturale dei popoli. Ciò è ancor più vero per le comunità di italiani all’estero e, in genere, per gli emigrati di ogni etnia ed in ogni paese. Grazie all’informazione si costruisce una società globale, multi-etnica e multi-razziale; ma ciò deve avvenire senza snaturare l’identità originaria delle persone e dei popoli, anzi armonizzando patrimonio d’origine e patrimonio acquisito. Anche se per decenni c’è stata la mancanza di una politica organica dello Stato italiano in materia d’in-formazione all’estero, centinaia di testate italiane, giornali, programmi radiofonici e televisivi italiani all'estero, redatti nel paese d’adozione hanno con-tribuito alla conservazione della lingua italiana, alla diffusione del nostro patrimonio culturale e alla pro-mozione dell'immagine del nostro Paese, man-tenendo saldo il legame con la madre patria e con le proprie origini. E’ grazie a questa ricchezza di informazioni, che gli italiani all'estero hanno difeso e conservato la propria identità, le proprie radici storiche, e si sono informati dei vari avvenimenti e cambiamenti in Italia e all’estero. L’ informazione, inoltre, ha contribuito alla cono-scenza e allo sviluppo delle varie organizzazioni ed associazioni, create dagli Italiani all’estero. Tutto ciò ha aiutato le comunità stesse ad inserirsi nella nuova società e, anzi, a contribuire alla crescita economica e culturale dei Paesi ospitanti, attraverso l’istituzione di strutture sociali, come gli ospedali e le scuole ital-iane. Le comunità italiane nel mondo, però, hanno bisogno di un flusso informativo, proveniente dall’Italia, ade-guato alle nuove esigenze e, soprattutto, costante e continuo, che serva a rafforzare il legame con la madrepatria. Esse, da parte loro, faranno conoscere in Italia le proprie attività e le nuove esigenze, imposte da un Mondo in continua evoluzione. Se l’informazione è il mezzo, la crescita pacifica e democratica dei Popoli è il fine. (FB)

L’INFORMAZIONE: uno strumento indispensabile per

le comunità italiane all’estero.

Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Qu ébec

in collaborazione con le associazioni pugliesi affi liate

Montréal, 16 giugno 2002. Circa 200 pugliesi si sono dati appuntamento per una serata pugliese in crociera sul fiume San Lorenzo. É stato un suc-cesso nonostante fosse la prima volta che si or-ganizzava tale evento (cont. a pag. 9)

L’ASSOCIAZIONE VALENZANO di Montréal è lieta di invitare ufficial-mente il sindaco di Valenzano Dott.

Nicola Tangorra ai festeggiamenti in onore di San Rocco, che si svolgeranno nella cittadina di St. Roch de l’Achi-gan, a pochi km da Montréal (Canada), domenica 11 agosto 2002.

L’Associazione Valenzano ha voluto invitare il Sindaco in concomitanza con i festeggiamenti di San Rocco e con la ricorrenza del decimo anniversario della sua fondazione. Il comitato e tutti i valenzanesi dell’Associazione di Montréal sperano che per la prima volta un primo cittadino visiti i suoi concittadini all’estero. (Cont. a pag. 17)

Il Sindaco di Valenzano dott. Nicola Tangorra

invitato ufficialmente a Montréal

Page 2: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 2 Pagina 2

L'Inno Nazionale

Fratelli d'Italia

di Goffredo Mameli

Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò

Un po’ di storia Fratelli d'Italia…

Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo Ma-meli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo du-rante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni suc-cessivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazi-oni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale - il compito di simboleggiare la nostra Pa-tria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Mar-sigliese. Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica Italiana.

Il poeta

Goffredo Mameli dei Mannelli nasce a Genova il 5 settembre 1827. Studente e poeta precocissimo, di sentimenti liberali e repubblicani, aderisce al mazzinianesimo nel 1847, l'anno in cui partecipa attivamente alle grandi mani-festazioni genovesi per le riforme e compone Il Canto degli Italiani. D'ora in poi, la vita del poeta-soldato sarà

dedicata interamente alla causa italiana: nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunge Milano insorta, per poi combattere gli Austriaci sul Mincio col grado di capitano dei bersaglieri. Dopo l'armistizio Salasco, torna a Genova, col-labora con Garibaldi e, in novembre, raggiunge Roma dove, il 9 febbraio 1849, viene proclamata la Repubblica. Nonostante la febbre, è sempre in prima linea nella difesa della città assediata dai Francesi: il 3 giugno è ferito alla gamba sinistra, che dovrà essere amputata per la sopraggi-unta cancrena. Muore d'infezione il 6 luglio, alle sette e mezza del mattino, a soli ventidue anni. Le sue spoglie ripo-sano nel Mausoleo Ossario del Gianicolo.

Buon Com-pleanno Repubblica Simbolo della libera e democratica scelta repubblicana del popolo italiano, il 2 giugno è tornato ad essere giorno di festa nazionale. Spostata nel 1977 alla prima domenica di giugno, la festa è stata ripristinata il 2 giugno del 2001, sebbene fosse stata festeggiata "una tantum" il 2 giugno del 1986, in occasione del 40° anniver-

2 giugno: Festa della Repubblica I taliana

Il presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della festa della Re-pubblica:

“Orgogliosi di essere italiani”

"Celebriamo i valori e gli ideali di democrazia che ci uniscono"

L'orgoglio di essere italiani, la riaffermazione dei valori della democrazia, la speranza con cui ogni giovane deve guardare al futuro: sono questi i punti principali del discorso che Carlo Azeglio Ciampi ha rivolto agli italiani in occa-sione delle celebrazioni del 2 giugno, festa della Repubblica. "Questa è la nostra festa, la festa di tutti gli italiani, in patria e all'estero. E' un festa in cui ci stringiamo tra noi, forti dei valori, degli ideali che ci uniscono".

"Il 2 giugno 1946 il popolo italiano scelse la Repubblica, la democrazia e pose fine a uno dei periodi più tormentati dell'Italia moderna". "Oggi voi giovani - ha proseguito - potete guardare al futuro con chiarezza e serenità. Il cammino di libertà, che nel buio degli anni Trenta solo poche grandi menti avevano in-tuito, si è affermato nell'intera Europa, come principio motore della nostra storia". "E' per me di grande conforto - ha concluso - avver-tire in ogni angolo della nostra patria un con-senso così vasto attorno al 2 giugno; avvertire un rinnovato orgoglio per l'idendità italiana, per il suo patrimonio di cultura e di civiltà. E' un'idendità che portiamo con noi anche nella costruzione dell'Europa unita intesa come spazio più ampio di libertà e di progresso".

Page 3: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 3 Pagina 3

L’artigianato L’artigianato, attività produttiva senza l'uso di macchine, è quasi scomparso. Sono poche le forme di artigianato che sono sopravvissute. Si trovano ancora maestri artigiani spe-cializzati nella lavorazi-one e nella produzione di panieri, ceste, sporte, fiscelle (cestello usato per far scolare il siero della ricotta e del formaggio), utilizzando vimini o canne. ‘U conzasjigg , (che concia, che accon-cia, che ripara le sedie utilizzando vimini, rami flessibili di salice) sta scom-parendo, e così pure ‘u ‘mbrellar (che aggiustava gli ombrelli) e ‘u mulafuerc (l’arrotino) e ‘u s’t’llar (che fabbricava setacci) ecc.; i pochi rimasti sono molto ricercati. L’arte del ricamo sopravvive a livello familiare, l’uso dell'ago e del telaio per-mette l’ornamento di tovaglie, coperte, lenzuola, ecc.; così come il lavoro all’un-cinetto consente di realizzare centrini, coperte e tovaglie. Per quanto riguarda il ferro, i famosi fabbri ferrai valenzanesi stanno tranquil-lamente scomparendo: per esigenza di mercato necessita una produzione più vasta, la lavorazione del ferro avviene, quindi, in serie. La lavorazione con la famosa forgia a carbone, ormai, è qual-cosa fuori del comune. Per quanto riguardo il legno, le botteghe di falegnami, le falegnamerie, sono ri-maste in poche; solo persone ormai an-ziane si dedicano a questa arte antica, ma anche loro rischiano di scomparire, per far posto a fabbriche meccanizzate. L'artigiano, affascinato dalla forza crea-tiva e dalle infinite forme alle quali può dar vita, da sempre, piega, modella, salda. Con i ferri del mestiere conferisce all’oggetto quell'anima che gli permet-terà di attraversare i secoli ed essere ap-prezzato per la sua originalità. Ma ha un nemico spietato nel consu-mismo: il benessere porta ognuno di noi a comprare un nuovo oggetto, piuttosto che far riparare uno vecchio e, così, gli antichi mestieri scompaiono.

Tra i pilastri dell’Associazione Valenzano Anna Jacobellis è la nonnina per eccellenza. Iscritta sin dalla nascita dell’Associazione, oggi, all’età di 90, nonostante alcuni acciac-chi passeggeri, vive in buona salute. Più conosciuta come la moglie di “M’chèl’ u conzasjigg” [‘u conzasjigg = che concia, che acconcia, che ripara le sedie], nasce a Loseto il 30 settembre 1912, da Saverio e Maria Campanelli (nativi di Loseto). Secon-dogenita di quattro figli: Mariuccia (1909), Anna, Rocco (attualmente residente a Van-couver-Canada) e Caterina (attualmente vive a Loseto). A Loseto, frequentò la scuola fino alla 2ª elementare, con la maestra donna Annetta. Nel 1934 fece conoscenza con il suo futuro principe azzurro, Michele De Cristofaro, che andava spesso a Loseto dove abitavano al-cuni suoi amici.

Il 7 giugno 1935 si sposarono a Loseto e andarono ad abitare a Valenzano in via Santa Croce, dopo qualche anno in vico Ugo Bassi,7 per 18 anni ed infine in via IV Novembre. Dalla loro unione nacquero 3 figli: Rosa, Franco e Maria. Dopo la scomparsa di Michele avvenuta a Valenzano il 14 marzo 1974, la vedova Anna, il 2 novembre dello stesso anno, rag-giunse i figli, che qualche anno prima si er-ano trasferiti in Canada, per vivere con loro. Iscrittasi sin dalla fondazione all’Associazi-one Valenzano di Montréal, partecipa a quasi tutte le manifestazioni organizzate, in particolare alla tradizionale festa in onore di San Rocco che per la signora Anna è un ob-bligo ed un piacere parteciparvi.

In Canada dal 1974

Fiscella

Michele era più conosciuto con il so-prannome U conzas-jigg’, nato a Valen-zano il 13 ottobre 1909 da Francesco e Rosa Cascarano. Dopo sette anni di servizio militare a San Remo, svolse diverse attività:

come artigiano lavorava alla riparazione delle sedie, da cui il soprannome, fu guardia notturna, guardia campestre ed infine per 19 anni e fino al ricevimento della pensione la-vorò presso l’Acquedotto Pugliese. Michele era molto conosciuto e apprezzato nella comunità valenzanese, lo si ricorda per il suo attacamento alle tradizioni. Faceva parte dell’annuale quintetto che ogni sabato, prima di Pasqua, girava le vie del paese a suon di musica e canti alla colletta di uova …. Pasquali.

I figli: Rosa, Franco e Maria

Page 4: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 4 Pagina 4

Piccolo dizionario delle FAMIGLIE VALENZANESI Convento, poi secolarizzatosi col nome di don Vincenzo, don Nicola (1766-1833), primicerio del Capitolo e procuratore generale del Monastero. Va segnalato, poi, padre Mario, francescano in Terrasanta. Per quanto riguarda le cariche pubbliche, va ricordato Michele (1772-1824), per molti anni cancelliere comunale; si segnala l’attuale sindaco dott. Nicola, che ha rivestito la carica anche dal 1989 al 1990; tra i professionisti si segnalano il prof. Antonio e il medico Emanuele. TASSELLI Originariamente anche TAS-SIELLO. Famiglia di molinari, oriunda di Ac-quaviva, si trasferisce da Montrone a V. ai primi del ‘700. Tra ‘600 e ‘700 erano stati molinari dei marchesi Caracciolo a Gioia. Marcantonio (1732-1812) prese in affitto i molini baronali di Valenzano. Nel 1882 Nicola ha una salsamenteria in Via Monte Carmelo. TENERELLI Originaria di Loseto, si sta-bilisce a V. ai primi del ‘900. TOMASELLI Originariamente anche MA-SIELLO e MASELLI. Andrea di Bari si tras-ferisce a V., dove nel 1674 sposa Maria Anto-nia De Santis. TOTARO Giovanni di Monte S. Angelo si stabilisce a V., dove sposa nel 1947 Ida Loni-gro. Si segnala il figlio, avvocato Francesco. TRITTO Il muratore Liborio di Giovanni da Altamura si trasferisce a V., dove sposa prima (1833) Maria Farella e poi (1836) Maria Rosa Specchia. Si segnalano i medici dentisti Vito e suo figlio Angelo. TROCCOLI L’avvocato Francesco Paolo di Bari sposa nel 1898 Anna Concetta Col-lenza, figlia del medico Nicola e di Francesca dei baroni Martucci; ma i loro discendenti non risiedono in V. Sempre da Bari, agli inizi del ‘900, proviene un’altra famiglia, tuttora pre-sente. TUCCI Originariamente di TUCCIO. Pre-sente fin dal ‘500. Si ricorda il sacerdote don Nicola (1699-1765). UNGARI Fino all’800 anche UNGARO. Presente fin dal ‘500: Francesco fu sindaco nel 1576/77. Soprattutto va ricordato Pietro: da sindaco (1699/1700) favorì il riscatto, da parte di molti cittadini valenzanesi, delle terre dell’antica Abbazia di Ognissanti, di proprietà della Basilica di S. Nicola. Altro sindaco fu Vito, nel 1754/55. Tra i religiosi vanno ricor-dati il francescano padre

SIMONE Famiglia sorta poco prima della metà dell’800. Altro nucleo proviene da Al-tamura. SPECCHIA Originariamente SPEC-CHIO. Il muratore mastro Francesco Anto-nio di Conversano si stabilisce con la famiglia a V. alla fine del ‘600; suo figlio Martino, pure muratore, fu sindaco nel 1714/15. Nel ‘700 la famiglia vanta ben quattro sacerdoti: don Rocco (1693-1756), don Francesco (1694-1775), don Giuseppe (1695-1768) e don Vito (1721-1790), che fu Procuratore del nostro Monastero e poi Ar-ciprete di Loseto. SPINELLI Il commerciante Giuseppe da Sammichele di Bari si trasferisce a V., dove nel 1904 sposa Rosa Ferri. Di questa famiglia si segnalano la professoressa Rosa in Sanzone, la dottoressa in legge Anna Con-cetta in Tangorra e il dottore in economia Angelo. Altri nuclei familiari provengono pure da Sammichele e da Capurso. STELLA Agli inizi del ‘600 sono presenti due distinte famiglie Stella; in quel periodo si ricorda Antonio, sindaco dal 1613 al 1616. Dal nobile napoletano Antonio (non è certo che si tratti del precedente) inizia il ramo illustre della famiglia; dal suo matrimonio con Giulia Lubes, sorella dell’arciprete don Lucantonio, nacque il famoso medico Cola Francesco (1618-1683), ai suoi tempi ritenuto grande filosofo, astrologo e mate-matico. Verso il 1658 si trasferì a Modugno, dove nacquero i suoi figli più illustri: Giam-battista (1660-1725), che fu arcivescovo di Taranto e il conte Rocco Stella (1662-1720), personaggio storico di rilievo europeo. La famiglia ebbe tre monache nel nostro Monastero. Dall’altra famiglia discendono i nuclei attualmente presenti in V.; di questa si ricordano il sacerdote don Vito (1635-1680) e il francescano padre Domenico (1752-1812) e si segnalano il dott. Fernando, op-eratore sociale e il prof. Nicola, agronomo. SUSCA Originaria di Conversano, provi-ene da Bari alla metà del ‘900. TANGORRA Originariamente anche TANCORRA e TANCORRE. Famiglia pre-sente in V. fin dal ‘500. Tra i religiosi vanno ricordati: don Giuseppe (a metà ‘600), padre Celestino (1738-1804), per molti anni padre guardiano del nostro

Bonaventura (1797-1870), don Domenico (1768-1828) e suo nipote, pure don Domenico (1808-1837). Il primo dei due ebbe un certo ruolo nei Fatti del ’99, dalla parte dei giaco-bini. Con l’agrimensore Francesco (1739-1822) un ramo della famiglia entrò a far parte della borghesia professionale; appartennero, tra gli altri, il notaio Michelangelo (1778-1829), l’avvocato Luigi (1842-1923), che fu anche sindaco nel 1888/89, e l’avvocato Al-fonso (1875-1918). Segno tangibile di questa ascesa economica e sociale è la presenza nel Monastero, a metà ‘800, di due monache: donna Carmela e donna Metilda. Il ramo illus-tre, estintosi nella linea maschile in V., con-tinua in un ramo della famiglia Labellarte. URSINI Originariamente anche URSINO. Nicola Filippo di Bitritto si trasferisce a V., dove nel 1796 sposa Domenica Leopardi; fu esattore del dazio del vino. Si ricorda suo fig-lio, il sacerdote don Giuseppe (1816-1842), morto giovanissimo. UVA Famiglia di tintori, si trasferisce da Montrone verso il 1870. VACCINA Il cappellaio Giovanni, oriundo di Bitetto, si trasferisce da Corato a V., dove nel 1908 sposa in seconde nozze Isabella Lo-moro. VENISTI Originaria di Capurso si stabilisce a V. agl’inizi del ‘900. VENTRELLA Originaria di Carbonara, si stabilisce a V. nella prima metà dell’800. Si ricorda Benedetta (1879-1967) , B’n’dètt la vammàr. Oriundo di Capurso, invece, era il sacerdote don Daniele (1833-1917), Arciprete di Valenzano dal 1894. VITUCCI Raffaele di Melfi si stabilisce a V., dove sposa nel 1839 Palma Leuzzi. Altro ramo, proveniente da Bitetto, si stabilisce a V. intorno al 1930. VOLPE Proviene da Conversano intorno alla metà del ‘600. Nell’800 si ricordano i sacerdoti don Francesco (1808-1893) e don Michele (1809-1901) e il giudice Giuseppe (1840-1913). Altri nuclei vengono nel ‘900 da Carbonara e da Cerignola. ZENZOLA Presente in V. dagli inizi del ‘600; alla fine dello stesso secolo un ramo si trasferisce a Loseto; nel ‘600 era presente anche in Bitetto, dove si ricorda il sacerdote don Giambattista, Procuratore del Monastero di S. Maria del Buon Consiglio di Bari. Tra i professionisti si segnalano il prof. Rocco, do-cente di scienze, l’ingegnere Michele e il ge-ometra Antonio, funzionario dell’Ufficio tec-nico comunale.

Page 5: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 5 Pagina 5

Le neviere, sempre del Feudatario, erano due: l’antica, non più in uso, sulla via di Cellamare e la nuova nella via di Bari, di fronte alla Chiesa di San Filippo. Questa consisteva in un ambi-ente a piano terra coperto a lamia e in un altro ambiente sotterraneo profondo sei metri, in cui si ammassava la neve, che veniva sollevata con un ingegno di legname. La neve veniva comprata a Gravina, Altamura o Matera e venduta in estate da un appaltatore. Intorno all’abitato c’erano orti e giardini (frutteti). Sulla via di Bari, proprio “attaccati alli muri della Chiesa Madre”, presso la Cavata, c’erano i giardini feudali, che saranno lottizzati alla fine del ‘700, per formare il Borgo di S. Antonio Abate. Di fronte c’era la Cocevola, con due cisterne. Di fronte alla Chiesa di San Filippo c’era un altro grande giardino murato. Dalla parte dell’attuale Piazza, tra le strade per Montrone, Loseto e Ceglie, c’era la Pezza della Corte, con cisterne e votano per cu-rare il lino. Di fronte c’era l’Orto rosso, un piccolo territorio con due votani. Più distanti dall’abitato c’erano tre masserie: Marrone, La Torre e Le Lamie. La tenuta di Marrone, confinante col territorio di Capurso, era allora nelle mani dei creditori del principe Lanfranco II Furi-etti (1668-1731) e si era ridotta a 170 ettari (= 540 aratri). L’edificio consisteva “in un stallone grande coverto a lamia con man-giatore di fabrica ne’ lati, e pettorale di legname capace per 30 bovi, … con co-modo di focolare, … un altro coverto a lamia per riponervi la paglia; sopra vi sta una camera coverta a tetto”. Sul davanti c’erano: una corte per custodire gli ani-mali, un’aia lastricata di pietre di oltre 700 mq., una cisterna per abbeverare il bestiame e, poco più distanti, due votani per curare il lino. Il fabbricato principale fu quasi interamente rifatto nel 1832 dalla famiglia Martucci. Alquanto distante dalla Masseria, ma sempre nella tenuta, c’era (e lo si vede ancora oggi, sulla via di Casamassima)

un edificio, iniziato come casa di cam-pagna e non finito, quindi usato dai pas-tori come Iazzo (= luogo di ricovero per gli animali). La masseria La Torre, confinante col territorio di Ceglie e con la via di Bari, era appartenuta anch’essa ai Furietti, ma in quel periodo era di proprietà del Monastero; la tenuta ammontava a 182 aratri. La tenuta delle Lamie, confinante con la via di Loseto, si estendeva su una dozz-ina di ettari; anch’essa era passata dai Fu-rietti al Monastero. La masseria con-sisteva in due ambienti, uno per uso di stalla e l’altro per conservare la paglia; dietro c’erano l’aia, la cisterna e un cor-tile per il ricovero degli animali. La tenuta comprendeva anche un boschetto con riserva di caccia.

La Terra La superficie agricola di Valenzano ammon-tava a circa 5.000 aratri; oggi si è ridotta a poco più di 3.000 aratri. Il 30% era in mano a religiosi ed istituzioni religiose, il 10% apparteneva ai creditori del defunto principe Furietti e al nuovo principe Zevallos; il 60% apparteneva a cittadini e forestieri laici. Quasi tutte le famiglie (94%) avevano la terra, chi più chi meno: i bracciali ne avevano media-mente da cinque a sei aratri, i massari una dozzina, i preti una quindicina (tra personali e capitolari). Non c’erano grandi proprietari: il ragazzo Michele Borgini, orfano di padre, possedeva un centinaio di aratri, il sacerdote dott. Don Arcangelo d’Eligijs una sessantina, la vedova del medico Giammaria ne aveva una cinquantina e due o tre sacerdoti toc-cavano o superavano la trentina. Le proprietà erano frammentate in tanti appezzamenti, spesso distanti fra loro. Oltre la metà della superficie agricola era cos-tituita da uliveti e mandorleti, un quinto da semina-tivi, un quinto da vigneti e il resto da coltivazioni ortive. Queste ultime venivano praticate in zone poco meno che paludose, chiamate cocevole (= ter-reni idonei alla coltivazione di ortaggi e legumi di facile cottura; cfr. anche il termine dialettale ch’ciw, che si cuoce facilmente, detto appunto di legumi). Naturalmente le coltivazioni più redditizie (ulivi e mandorli) appartenevano in maggior misura ai religiosi e ai feudatari; i contadini per lo più possedevano seminativi, vigneti e alberi da frutto. Molto diffusi erano i fichi e i carrubi, non mancavano alberi di scioscelle (= nocelle), molto coltivato era anche il lino, il che giustifica la pre-senza di tanti votani (= fosse), che servivano per mettervi a macerare, appunto, il lino. Numerosi i boschetti, dove si cacciavano tordi. Scarsa la superficie destinata a pascolo, come scarso era il numero degli animali allevati 134 bo-vini, 127 ovini, 85 equini e una ventina di suini. I bovini servivano per i lavori dei campi, tra gli equini sono compresi 70 somari. Il somaro era un importante mezzo di trasporto, l’unico disponibile per i contadini; due o tre erano i cavalli da sella, pochi altri da traino. Le campagne erano, e in parte sono ancora, disseminate di lamie e pagliari, per custodirvi gli animali di grossa taglia: erano costruzioni fatte con le pietre, per lo più sovrapposte senza malta, che venivano fuori dal terreno dopo lo scasso. L’irriga-zione era effettuata con l’acqua piovana, raccolta nei pozzi, situati nei pressi delle strade e delle lame (= solchi incisi nel terreno da più o meno antichi torrenti).

VALENZANO A META’ SETTECENTO Segue seconda parte: Gli Spazi

Terza parte: La Terra

Le pagine di storia valenzanese a cura di Leonardo Pietricola sono dispon-ibili presso il sito web de “Il Valentin-

iano” www.il-valentiniano.com

Pagina Valenzano Storia

Page 6: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 6 Pagina 6

Il Santo di Pietrelcina ebbe molti nemici e accusatori, che non intaccarono mai la fede popolare Francesco Forgione, frate col nome di Padre Pio, nacque a Pietrel-cina, in provincia di Benevento, il 25 maggio del 1887. Entrato in noviziato a 16 anni, il 10 maggio del 1910 venne ordinato sacerdote a San Giovanni Rotondo, presso Foggia. Durante la prima guerra mondiale fu cappellano militare. La mattina del 20 settembre 1918, sta pregando a San Giovanni Rotondo, nel coro di Santa Maria delle Grazie. Fu lui stesso a raccontare: " Apparve un misterioso per-sonaggio con le mani, i piedi e il costato che grondavano di sangue. Ciò che sentii in quell'istante non saprei dirvelo. La vista del per-sonaggio si ritirò ed io mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati e grondavano di sangue". Così ricevette le stimmate, che per i credenti sono il simbolo della Passione. Il corpo del frate comincia a sanguinare; lo notano i suoi confratelli e Padre Pio dovrà informarne i superiori. Comincia ad essere circondato da fama di santità e da grande devozione popo-lare, che diventa i gruppi di preghiera e si traduce anche in forti somme di denaro che arrivano da tutto il mondo. Ma le stimmate che gli hanno procurato ovunque fedeli e amici, gli procurano anche nemici, tra i quali padre Agostino Gemelli, fondatore dell'’Univer-sità Cattolica, che lo definì "psicopatico, autolesionista, imbro-glione". Altre accuse ne seguirono, fino a che il Sant'uffizio emanò, tra il 1922 e il 1931, una serie di disposizioni che impedivano a Pa-dre Pio ogni contatto con i fedeli. Cominciavano anche le contestazioni sulla gestione delle grandi somme di denaro che arrivavano e che il frate voleva destinare alla costruzione dell'ospedale "Casa sollievo della sofferenza". Lo accu-sano di maneggiare “denari senza il permesso dei superiori". Papa Pio XII fu tra i più convinti difensori di Padre Pio. Nel 1953 lo esonera dai voti di povertà e di obbedienza ai superiori affinchè, rispondendo solo al Papa, possa guidare i gruppi e realizzare l’ospedale, che viene inaugurato tre anni dopo. Con Papa Giovanni XXIII ripresero le ispezioni, ovvero "visite apostoliche”. Rischia di venir coinvolto in uno scandalo finanziario nel 1960, lo ‘scandalo Giuffrè’, 'il finanziere di Dio', che, offrendo interessi altissimi, rac-coglieva fondi soprattutto in ambienti religiosi che vengono coin-volti nel successivo crack. Arriva a S. Giovanni Rotondo ancora

un’ispezione: il 'visitatore apostolico', monsignor Carlo Maccari, scriverà conclusioni durissime contro il frate: "In lui regna il demonio dell'impurità”, e ancora: "La sua vita è un sensualismo mistico". Il rapporto al Papa viene smentito dal segretario di Stato, cardinal Tardini, che richiama a Roma Maccari. Tutto ciò non intacca minimamente la devozione popolare: non hanno mai smesso di aumentare i fedeli che vanno da Padre Pio. Uomo dal carattere energico, fa anche profezie sulla vita delle persone e non di rado caccia qualcuno che cerca di accostarsi al suo confes-sionale, quando non riscontra un pentimento sincero. Lo vanno a visitare personalità di tutto il mondo. Una

voce che non ha mai trovato conferma ufficiale afferma che nel '47, tra i tanti, c'è anche un giovane prete polacco, Karol Wojtyla, al quale avrebbe predetto: "Tu diventerai Papa, ma io vedo anche san-gue e violenza su di te". Papa Paolo VI nel 1963 annulla tutti i prov-vedimenti contro Padre Pio. Il frate, stanco e provato, muore cinque anni dopo, il 23 settembre del 1968, 50 anni dopo la comparsa delle stimmate, come egli stesso aveva predetto. Al momento del trapasso le stimmate scomparvero, senza lasciare, recita la perizia medica, "nè ferite nè cicatrici" sulla pelle divenuta "morbida ed elastica". Il 20 marzo 1983 prendeva il via il processo di canonizzazione.

Il 16 giugno il Sommo Pontefice, Papa Giovanni Paolo II proclama Padre Pio

Santo Pio da Pietrel-cina

ROMA 16 giugno 2002 - Padre Pio è ufficialmente santo. L'ha proclamato Giovanni Paolo II, davanti ad una folla di 250.000 fedeli, leggendo la formula di canonizzazione che contiene la frase «Beatum Pium a Pietrel-cina Sanctum esse decernimus et definimus», («dichiariamo e definiamo santo il beato Pio da Pietrelcina»). E' il 23 settembre il giorno nel quale la Chiesa celebrerà la festa di san padre Pio da Pietrelcina. L'ha stabilito il Papa, scegliendo tale giorno, che è quello della morte del frate con le stimmate, avvenuta il 23 settembre 1968. San Pio da Pietrelcina è il 465esimo

santo proclamato da Giovanni Paolo II in quasi 24 anni di pontificato, nelle cerimonie di canonizzazione che raggi-ungono oggi quota 45. Ai 1.288 beati di aprile si aggiungono i tre proclamati nell'ultimo viaggio in Bulgaria, lo scorso 24 maggio, raggiungendo così il numero di 1.291 nelle 133 cerimonie di beatificazione. Ha proclamato più santi beati Papa Wojtyla durante il suo pon-tificato di quanto non abbiano fatto i suoi predecessori in tutti i secoli prece-denti. In definitiva, una festa popolare senza precedenti per un nuovo santo. Ma anche una sorta di risarcimento "post mortem" per il frate delle stimmate che, pur avendo dedicato tutta la sua vita alla preghiera e alla fedeltà a Cristo, in due precedenti inchieste canoniche (nel 1922 con papa Pio XI e nel 1960 con Giovanni XXIII, recentemente beatifi-cato da papa Wojtyla), fu

definito "imbroglione, ignorante, psico-patico, autolesioni-sta", frate in cui "regna il demonio dell'impurità e il sen-sualismo mistico", ma capace anche di "maneggiare denari senza il permesso dei superiori".

Accuse atroci ed antiche, letteral-mente spazzate via dai due proc-essi con cui la Congregazione delle cause dei santi ha elevato Padre Pio agli onori degli altari. Dap-prima con la beatificazione di 4 anni fa ed ora con la canonizzazi-one, grazie al riconoscimento di due distinti miracoli, ovvero la guarigione da malattie incurabili di una donna e di un bambino, il pic-colo Matteo Colella, che domani in San Pietro prenderà anche la prima comunione dalle mani del Papa. Festa grande anche a Pietrelcina, a San Giovanni Rotondo, a Foggia e in tutti i centri del beneventano legati alla vita di Padre Pio. Sedici anni per farlo beato e 19 per ren-derlo santo: tanto è durato il processo canonico che con-duce padre Pio agli onori degli altari universali. Ad avvi-are il processo di beatificazione fu il vescovo di Manfre-donia nel 1983 con l'istruttoria a livello diocesano, ovvero la raccolta del materiale biografico e delle testi-monianze. Tale fase si concluse il 7 dicembre 1990, quando la Con-gregazione per le Cause dei Santi, esaminata tutta la documentazione, sancì la validità giuridica a pro-cedere.

Page 7: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 7 Pagina 7

Sono passati quasi cinque anni dal debutto del sito web de Il Valentiniano e in data 15 maggio 2002 ci sono stati 3,891 persone che hanno visi-tato la pagina web www.il-valentiniano.com. Realizzata con professionalità e con molta accu-ratezza dal valenzanese Michele Partipilo, che vive con la sua famiglia in Germania, comprede tutte le edizioni passate e presenti del bollettino trimestrale Il Valentiniano. Nella colonna affianco pubblichiamo la lista delle nazioni dalle quali i visitatori sono entrati nel sito per consultarlo. Oltre al bollettino, si possono trovare informazi-oni di storia, folklore e tradizioni del nostro caro paese Valenzano e di tutti i valenzanesi nel mondo.

Sabato 27 (20, castello baronale), recital del Trio Rosangela Russo: dall'opera all'operetta alla canzone. Domeniche 28 e 4 agosto (18 e 20,30, largo Plebiscito), Opopò, clown e altro. Mercoledì 31 proiezione de «Il diario di Bridget Jones». Mese di agosto Sabato 3 agosto (20, largo Marconi), a cura dell'Epasss della Asl Ba/4: «Le bande ru-morose». Mercoledì 7 proiezione di «Tomb Raider». Sabato 10 (19,30, castello), Quartetto fem-minile di fiati «Tuttodunfiato» (20,30, cas-tello) inaugurazione della mostra «La peste del 1656 a Valenzano e il voto a San Rocco», che si chiuderà il 18 agosto. Domenica 11 (20, largo Marconi), concerto dei Box 19 con Nicola Pedone. Martedì 13 (21, largo S.Benedetto), videomusic con Rocco Giammaria, a se-guire «Tjimbe d' Sand Rocch», regia di Ni-cola Guerra. Mercoledì 14 proiezione di «The score». Sabato 17 (20, cassa armonica di corso Moro), recital lirico leggero con l'associ-azione Chopin di Matino e con Audioland di Valenzano.

VALENZANO/ Il cartellone prende il via da lunedì 22 luglio

Parte E...state insieme «Vogliamo recuperare gli spazi urbani»

Domenica 18 (20, cassa armonica), con-certo dei «Gospel show» con A. Milella. Mercoledì 21 proiezione del cartoon «Le follie dell'imperatore». Sabato 24 (20, largo San Benedetto), con-certo dell'orchestra De Falla, diretta da Pasquale Scarola. Mercoledì 28 proiezione di «D'Artagnan». Giovedì 29 (20,30, largo S. Benedetto), «Il brutto anatroccolo» (teatro per ragazzi di A. Vasco). Sabato 31 (20,30, giardini Arcade), omaggio ad Aretha Franklyn, concerto del gruppo Soul Connection. Mese di settembre: Mercoledì 4 settembre proiezione de «Il mandolino del capitano Corelli». Sabato 7 (20, piazza Due giugno), concerto-spettacolo di «Terre Medinae». Martedì 10 e mercoledì 11 (20, villa Car-ducci), serata con le locali scuole di danza e ballo. Mercoledì 18, giovedì 19, venerdì 20, sa-bato 21 e domenica 22 (20,30, villa Car-ducci), esibizione di band musicali giova-nili valenzanesi, arte murales, teatro «Kantiere giovanile», spettacolo dell'Itc De Viti De Marco. Sabato 28 e domenica 29 (20, sala S. Ber-nardino e sagrato della chiesa di S. Maria di S. Luca), concorso canoro per bambini «Giglio d'argento» presenta Franco Man-gano. v.p.

VALENZANO Parte lunedì l'edizione 2002 di E...state insieme. «Il nostro sforzo maggiore - dice l'assessore alle politiche culturali Mimmo Colonna - è quello di sorreggere lo sforzo di acculturazione e di identità della società civile, dopo averne compreso i bisogni e i caratteri. Recuperare d'estate spazi urbani, ritrovarsi insieme, offrire ospitalità ai forestieri è anche un modo di fare cultura».. Il programma è strutturato in cinque sezi-oni e coprirà un arco di tempo di due mesi, tenendo in particolare conto la festa patron-ale del 16 agosto. Eccolo, nel dettaglio: Mese di luglio lunedì 22 (ore 20, villa Carducci), concerto con Ricky Portera, presenta Uccio De San-tis. Mercoledì 24 (20,30, proiezione di «A beautiful mind»: tutti i film saranno proiet-tati nel cortile della scuola elementare di corso Moro con inizio alle 20,30). Giovedì 25 (20, largo S.Benedetto), la compagnia i Temerari presenta «Uomo e galantuomo», di Eduardo.

La pagina web www.il-

valentiniano.com

Germania 1.050 – 27.0% Networks 709 – 18.2% Sconosciuto 668 – 17.2% Italia 610 – 15.7% Commercial 383 – 9.8% Canada 291 – 7.5% Austria 35 – 0.9% Svizzera 32 – 0.8% Educational 17 – 0.4% Organizations 13 – 0.3% Venezuela 11 – 0.3% Olanda 9 – 0.2% Spagna 8 – 0.2% Regno Unito 7 – 0.2% Argentina, Giappone, Stati Uniti 6 – 0.2% Francia 5 – 0.1% Belgio 4 – 0.1% Australia, Rep. Ceca 3 – 0.1% Danimarca, Israele, Messico, Svezia, Tur-chia, Ungheria 2 – 0.1% Brasile, Cina, Cipro, Finlandia, Norvegia, Portogallo 1 – 0.0%

LA BIBLIOTECA COMUNALE DI VALENZANO

Con decreto n. 6 del 10 giugno 2002, il Sindaco Tangorra ha conferito un incarico di collaborazi-one esterna al dr. Leonardo Pietricola, coordina-tore generale di biblioteca in pensione. Il dr. Pietricola dovrà elaborare un progetto di fattibilità per l'istituzione del Servizio bibliotecario comunale e per il riordinamento dell'Archivio storico del Comune.

Page 8: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 8 Pagina 8

Valenzano, 10 maggio 2002. La maggio-ranza resiste: 11 a 10 al termine di un con-siglio comunale per molti aspetti dram-matico, convocato per discutere la mozi-one di sfiducia presentata da dieci con-siglieri. Ha votato a favore della coalizione di governo anche l'esponente di Rifondazi-one comunista, Lorenzo Cipriani (dimessosi all'indomani: sarà sostituito da Andrea Roncone). E il fatto che elemento essenziale dell'amministrazione sia AN co n t i nua a des ta re sca lpo re . «Ma ormai non è più un evento: a meravigliarsi è rimasta solo l'opposizione, vecchia o nuova che sia. Ed è uno stupore strumentale: la partecipazione di Rifon-dazione comunista al governo cittadino è un fatto tecnico, frutto di un'alleanza di programma. Nient'altro». Il sindaco Nicola Tangorra, all'indomani dello scampato pericolo, tenta di ridimensionare l'avveni-mento. E in effetti appare molto più preoc-cupato delle difficoltà a cui sarà chiamato d'ora in poi, con una maggioranza risicata che dall'appoggio di Rifondazione (presente anche in giunta con Mimmo Colonna: anch'egli ha sempre sottolineato la natura tecnico-programmatica della sua partecipazione). La seduta consiliare dell'altra sera - termi-nata a notte fonda - ha confermato ancora una volta quanto sia difficile amministrare un paese che negli ultimi cinque anni ha avuto quattro sindaci. Luigi Lampignano, consigliere Ppi: «Questo è un paese ingov-ernabile. Per il quale non si riescono a trovare soluzioni politiche se non pasticci-ate». E prima dell'inizio dei lavori il coor-dinatore di Forza Italia Donato Amoruso aveva sottolineato: «Non è possibile accet-tare una anomalia tutta valenzanese, rap-presentata dalla alleanza tra comunisti e An, garantita da altre forze politiche di centro». Durissimi, si diceva, alcuni interventi dei consiglieri comunali.

L'alleantino De Filippis, per esempio, ne ha avute per tutti, con accuse veementi soprattutto verso coloro che hanno lasciato la maggioranza. Dall'altra sponda, Gio-vanni Luisi (Forza Italia) ha attaccato il presidente del consiglio comunale, l'ex sindaco Mariella Cicirelli (eletta nelle liste di Democrazia europea, ora Udc). Aggiungendo: «Prima o poi l'amministra-zione cadrà: Rifondazione non potrà votare tutto acriticamente». Ovviamente le rep-liche sono state all'altezza degli attacchi. La stessa Cicirelli ha chiesto di replicare per fatti personali, spogliandosi della carica istituzionale. Lunghissimo l'inter-vento conclusivo del sindaco. Tangorra ha definito strumentali le accuse: «Litigi da condominio, troppi personalismi. La mozi-one di sfiducia è un grave atto di accusa e deve contenere elementi molto gravi. In-vece ha finito unicamente per creare una situazione di stallo senza curarsi degli in-teressi pubblici. Anzi, ho l'impressione che si cerchi esclusivamente la cura dei propri orticelli».

Decisivo il «no» dell'esponente di Rifondazione

Una maggioranza sempre più risicata, mozione di sfiducia bocciata per un voto

Valenzano Basterà solo premere il pulsante di un piccolo telecomando per ricevere aiuto tempestivo in caso di malore, di intrusione di malintenzionati o anche per sentire una voce amica e sconfiggere il subdolo nemico della solitudine. É il servizio di «telesoccorso» e «telecontrollo» per gli anziani, che il Comune di Valenzano offre gratuitamente a quindici persone residenti nel territorio. A gestire il progetto sarà la cooperativa so-ciale Occupazone e solidarietà, aderente al consorzio Meridia. Il servizio sarà coordinato dalla centrale operativa di Bari (strada Can-none, 11). «Agli utenti - ha spiegato il presidente della coop, Giuseppe Moretti - forniremo le più avanzate apparecchiature presenti sul mer-cato. Questa iniziativa, realizzata grazie alla sensi-bilità del sindaco Nicola Tangorra e dell'assessore ai Servizi sociali Mimmo Co-lonna, rientra tra le strategie per aiutare gli anziani in difficoltà a trovare quella serenità che la solitudine spesso demolisce». Occupazione e solidarietà, attiva dal 1995 nel settore dell'assistenza agli anziani, ha aderito, inoltre, al progetto promosso dalla rete Cgm (consorzio nazionale Gimo Mattarelli) e sviluppato a Bari dal consorzio di coop sociali Meridia per la promozione della qualità per il terzo settore, ottenendo la certificazione Cisqcert.

Chi è interessato al servizio di «telesoccorso» può rivolgersi all'ufficio Servizi sociali del Comune o alla segreteria della coop allo 080/5491000 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17). Soddisfazione negli ambienti munici-pali valenzanesi anche per l'inserimento del paese nel circuito del «118» finalmente pro-mosso dalla Regione. v.p.

A Valenzano gli anziani non più soli con il telesoccorso

Le informazioni di questa pagina sono tratte e riportate dalla fonte originale senza nessuna variazione. Le notizie sono d’informazione generale e senza alcuna ideologia politica.

A Valenzano il web per i giovani pugliesi in Austrialia VALENZANO - Un portale Internet desti-nato ai giovani figli di emigranti pugliesi in Australia, ma anche quale veicolo di altro tipo di informazioni, da quelle turistiche a quelle imprenditoriali. Del progetto, su cui sta già lavorando un team di tecnici di Tec-nopolis, si è discusso nel corso di un incon-tro che Sir James Gobbo, governatore dello stato australiano del Victoria, ha avuto nel Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis Csata con i dirigenti del consorzio Mario de Bel l is e Massimo Del l ’ Erba. Nel corso dell’ incontro si è parlato di cul-tura, imprenditorialità, turismo e formazione, quali luoghi di avvicinamento tra le realtà pugliese e australiana e la possibilità di all-estire un portale per i giovani pugliesi figli di emigrati in Australia.

Page 9: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 9 Pagina 9

La Federazione Regione Puglia del Québec, in col-laborazione con le Asso-ciazioni pugliesi affiliate, ha organizzato una "Serata Pugliese in Croci-era” domenica 16 giugno 2002 in occasione della f e s t a d e l p a p à . Nonostante una giornata grigia e quasi autunnale, circa duecento pugliesi hanno trascorso una ser-ata indimenticabile a bordo della nave da crociera “Le Cavalier Maxime” trascorrendo quattro ore di completo relax e puro diverti-mento, attraversando il fiume San Lorenzo, gustando una cena a base di piatti appartenenti alla migliore gastronomia locale e danzando a ritmi melodici e tra-volgenti del disc-jockey presente. Tutto ciò ha contribuito a rendere la festa una tra le più belle finora organizzate dalla Federazione Regione Puglia del Québec.

La crociera pugliese sul fiume San Lorenzo, prima edizione, è stata una esperienza che resterà fra i ricordi più belli per tutti i partecipanti ed ha permesso a tanti papà pugliesi di festeggiare insieme alla loro famiglia, ad amici e corregionali la “Festa del papà” differente dagli altri anni.

La crociera durata quattro ore ha permesso a tanti pugliesi di es-plorare il fiume San Lorenzo più da vicino, contribuendo a dare un'idea più reale del grande

Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Qu ébec-Canada in collaborazione con le associazioni pugliesi affi liate

"Serata Pugliese in Crociera"

porto di Montréal, delle navi-cargo che attraversano il fiume e delle bellezze naturali del fiume che so-lamente si possono ammirare at-traversandolo. Dopo la cena, la serata è continuata a suon di disco che ha reso la serata più di-vertente con la pista da ballo af-follatissima. A fine serata sono stati sorteggiati premi di presenza ed al "papà", felice vincitore è stato dato un orologio di valore, consegnato dal presidente della Federazione Rocco Mattiace. Tra i tanti pugliesi presenti anche pa-dre Ruggiero Dibenedetto, nativo di Barletta, che in un breve inter-vento ha complimentato l'Esecu-tivo della Federazione e sotto-lineato la compatezza della comu-nità pugliese di Montréal.

É stato un vero successo, merito del Comitato Feste della Federa-zione Puglia, presidente Franco Ancora, che ha saputo ben or-ganizzare. Il merito va anche ai tanti pugliesi che hanno parteci-pato numerosi.

Alcuni componenti del comitato della Federazione Regione Pug-lia del Québec (presenti): da sin-i s t r a P a d r e R u g g i e r o Dibenedetto, il tesoriere Michele Lorusso, il presidente della Fed-erazione Puglia del Québec Rocco Mattiace, il segretario Ser-gio Rigante, il presidente del Comitato Feste Franco Ancora e Franco Bellomo 1º vice presi-dente Federazione Puglia.

Page 10: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 10 Pagina 10

IL VALENTINIANO appartiene a noi tutti valenzanesi

7677 Montbrun St. Léonard (Québec)

H1S 2k3 – CANADA – Tel. 514-376-4622

E-mail: [email protected]

Un giorno San Rocco andava a Montrone, per predicare la pa-rola di Cristo al popolo, che, come al solito, era più attento ai beni terreni che a quelli dello spirito.

C a m m i n a v a lentamente, non solo perché faceva un caldo insopportabile, ma anche perché gli faceva male la piaga che aveva su un gi-nocchio, procu-ratagli dalla peste.

Arrivato a metà strada tra Valenzano e Montrone, incontrò un giovane guerriero che gli sbarrò la strada, impedendogli di camminare.

Rocco gli chiese il passaggio, dicendogli che non andava a Montrone per fare del male a quella brava gente; ma il giovane guerriero si oppose e gli disse che avrebbe fatto ricorso alla forza, se lui non fosse tor-nato indietro.

E Rocco, osservando gli occhi del giovane, pieni di luce divina, gli disse:

“Non voglio che tu ricorra alla forza. Io sono mite ed amo la mitezza; io sono buono ed amo la bontà; io sono caritatevole ed amo la carità. Ma, prima di tornare indietro a Valenzano, che è sotto la mia protezione, mi piacerebbe sapere chi sei, e perché non vuoi che io vada a Montrone.”

Il giovane, con l’elmo sul capo, la corazza addosso, gli schinieri alle gambe e la lancia in mano, con voce altrettanto dolce, gli ris-pose:

“Rocco, tu sei buono e caro a Dio e agli uo-mini. So che non sei capace di fare male a nessuno; ma tu, proprio per compiere

un atto di carità, hai preso la peste e non ne s e i a n c o r a guarito. Se ti permettessi di andare a Mon-trone, tu pot-resti, sia pure i n vo lo n t a r i a -mente, trasmet-terla ai Mon-tronesi, che sono sotto la mia pro-tezione: io sono Trifone, protet-tore di questo paese abitato da gente buona.”

Rocco cap ì l’amore, che

Trifone portava al popolo di Montrone, schiuse le labbra ad un sorriso velato di tristezza e se ne ritornò a Valenzano.

Trifone non si mosse fin quando non vide Rocco che, camminando lentamente per la strada polverosa, appoggiato al suo bas-tone, accompagnato dal suo fedele cane, scompariva all’orizzonte verso Valenzano, sotto la cappa dell’afa estiva. Solo allora si avviò verso Montrone, anche lui lenta-mente, ma per il peso dell’armatura; con-tento di aver preservato dalla peste il suo popolo, che lo venerava e lo festeggiava con tanta magnificenza.

Trifone, per modestia e per discrezione, non riferì l’accaduto ai suoi protetti; ma questi vennero a saperlo dai Valenzanesi, a cui Rocco aveva raccontato tutto, per met-tere in risalto l’amore che Trifone aveva per il suo popolo e per far conoscere il grande atto di carità, compiuto da quel Santo guerriero.

Dott.ssa Giovina De Frenza

La leggenda di

SAN ROCCO E SAN TRIFONE STORIA DI SAN TRIFONE

San Trifone sarebbe nato a Campsade (Campsados o Sampsados), borgata sull'Ellesponto vicino a Nicea, nella Frigia minore, regione dell'attuale Turchia europea nell'anno 232 d.C.. Nella stessa regione, nella vicina Licia, nac-que San Nicola, diventato poi Patrono di Bari e Titolare della nostra parrocchia. Il Signore gli donò il potere di operare mira-coli guarendo malati e liberando gli indemo-niati. Sul trono dell'Impero romano sedeva Decio Traiano (249-251), che perseguitò i cristiani. Trifone fu accusato dal Prefetto Aquilino, torturato e condannato alla decapi-tazione. Subì il martirio a Nicea, in Bitinia, ma non si sa l'anno preciso, forse il 250. Il 1° febbraio, data indicata come il suo «dies natalis», forse non fu il giorno della sua morte, ma della traslazione del suo corpo da Nicea a Campsados, luogo natale. Il 10 novembre sarebbe invece il giorno della traslazione del suo corpo a Roma, ove sarebbe stato deposto in una chiesetta a lui dedicata in Campo Marzio nel sec. IX. Quella chiesetta, sede di parrocchia, fu des-ignata come «stazione» del primo sabato di quaresima, indicazione tuttora riportata nei calendari liturgici della Chiesa romana.

La chiesa di S. Trifone in Campo Marzio fu distrutta nel sec. XVIII per allargare il con-vento degli agostiniani annesso alla gran-diosa chiesa di S. Agostino, ove furono trasportati tutte le reliquie ed oggetti sacri prima esistenti nella chiesa di S. Trifone. Non vi si conserva alcuna immagine del Santo. Le reliquie di San Trifone nel 1917 furono traslate a Cerignola; ma non si è certi che fossero proprio le sue.

Page 11: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 11 Pagina 11

Richiedi IL VALENTINIANO Promuovi la tua cultura d’origine. Per diffondere IL VALENTINIANO a tutti i valenzanesi nel mondo, fateci conoscere nomi di amici, parenti e compaesani con rispettivi indirizzi e saremo lieti di inviare una copia dell’ultima edizione.

IL VALENTINIANO 7677 Montbrun

St. Léonard (Qué) - H1S 2K3 CANADA – Tel.514-376-4622

E-mail: [email protected] Pagina web IL VALENTINIANO

a cura di Michele Partipilo www.il-valentiniano.com

A Valenzano un successo i festeggiamenti in onore di

S. ANTONIO

Valenzano, 13/6/2002 Festeggiamenti in grande stile in onore di S. Antonio. Due giorni che, a partire

dal 12 giugno, sono stati completamente dedicati alle celebrazioni civili e religiose. Una varietà di appuntamenti degni di nota, un programma che fa vanto al fervido la-voro del comitato organizzatore e dal suo presidente Giovanni Vitucci che, come ogni anno, ha provveduto ad ogni accorgimento per far si che la festa si compi con dovizia di particolari nell'interesse della sua buona riuscita. Una festa che non manca di mo-menti di riflessione, una processione serale che attira forestieri da tanti paesi cir-costanti.

Si inizia con un’atmosfera fastosa di una illuminazione artistica della ditta “Luminarie Artistiche” di Mariano Lucio Massimo di Scorrano (Le), ammirata e ricevendo complimenti dai valenzanesi e dai tanti forestieri. In serata spettacolo piro-tecnico del Cav. Bruschella e Pellicani di Modugno (BA).

Inoltre, 4ª edizione della “festa dell Cro-stata” sponsorizzata dalla Gran Pasticceria Zambetta.

La giornata del 13 giugno dedicata com-pletamente ai riti religiosi è iniziata con la solenne celebrazione di messe solenne a partire dalle ore 6:00 nella Chiesa S. Maria di San Luca. In mattinata hanno suonato per le vie cittadine la Banda di Squinzano,

la bassa musica di Carbonara e la banda musicale “F. Casavola” di Modugno.

In serata la tradizionale processione per la vie del paese con la statua di Sant’Antonio che ha attirato moltissima gente, special-mente forestieri.

Di pari passo agli eventi religiosi c’era spazio a tutta una serie di iniziative civili e folcloristiche. Il lancio della grande mon-golfiera in onore al Santo è stato offerto da “Prospettive 2000” di Valenzano e “Edilsud” di De Frenza Rocco e famiglia.In serata si è potuto ascoltare le note del complesso bandistico «Città di Squinzano» diretto dal maestro Egea Jorge. L'appuntamento per quanti amano i fuochi e le gare pirotecniche è sempre in serata, la regia degli spari è stata affidata alla ditta Bruscella – Pellicani.

Complimenti al comitato feste e al suo pre-sidente Giovanni Vitucci per l’ottima or-ganizzazione.

Carissimi fedeli e devoti di

S. Antonio di Padova,

I festeggiamenti in onore del Santo sono la testimonianza della nostra devozione verso di lui, rifacendoci alle antiche e sane tradizi-oni dei nostri padri, che in Valenzano, nella piccola chiesa dei frati francescani, hanno da secoli venerato, amato ed invocato il nos-tro Santo. Davanti alla sua immagine, cias-cuno di noi ritrovi la grazia del Signore.

Illuminati dal suo esempio e confortati dalla sua protezione, la nostra vita possa diventare più cristiana nelle famiglie e nella società.

Pace e bene

Oblazioni di devoti residenti all’estero per la

festa di S. Antonio Offerte colletta: Antonio Caringella Montréal-Québec-Canada $ 611.00 Tony e Angela Pancotto Winnipeg-Manitoba-Canada $ 507.00 Sante Savino San Gabriel-California-U.S.A. $ 565.00 Rina Caringella Chicago-Illinois-U.S.A. $ 500.00 Offerte singole: Naccarata Giuseppe (Canada) Euro 200.00 Labellarte Mike – U.S.A. Euro 100.00 Lanera Giuseppe – U.S.A. Euro 100.00 Vigneri Antonio – U.S.A. $ 100.00 De Bellis Oronzo – U.S.A. Euro 80.00 Totale altre offerte singole: Euro 100.00 Totale altre offerte singole: $ 135.00

Page 12: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 12 Pagina 12

Bari, 20 dicembre 2000

Con la festa di San Giuseppe quest’anno a Valenzano si è rinnovato l'antica tradizione del falò. Per le strade, infatti, è usanza preparare e accendere dei falò (le fanove) attorno ai quali si ritrovano, a sera, intere famiglie per raccontarsi gioie e dolori, mangiando ceci arrostiti, taralli e zeppole e cucinando per il giorno dopo legumi nei tradizionali contenitori in terracotta (u pignatied). La tradizione di accendere i fuochi si perde nella notte dei tempi ed il suo simbolismo ha sfaccettature magico-rituali oltreché religiose. Il fuoco purificatore era elemento fondamentale sia sull'ara dei sacrifici sia nelle intronizzazioni dei sovrani, così come nelle antiche religioni e nella tradizione popolare era ed è simbolo di gioia e di energia vitale. L'accensione del falò durante la fine dell’inverno e l’inizio della nuova stagione è legata soprattutto alla scansione dei cicl i stagionali, circostanza fondamentale per gli antichi popoli pagani, che il cristianesimo ha rivestito di altri significati tra cui quello della “venuta della luce” della cerimonia pasquale. Nella tradizione popolare, San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, è il santo protettore dei poveri e dei derelitti, poiché i più indifesi hanno diritto al più potente dei Santi. In virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, e in generale degli artigiani che da sempre sono

i principali promotori della sua festa. La circostanza poi che la celebrazione della sua festività coincida con la fine dell'inverno ha portato alla integrazione degli antichi riti di purificazione agraria con l’accensione dei residui delle potature e alla invocazione della sua benedizione per un nuovo ed abbondante raccolto, ma soprattutto della sua protezione come lucerna di fede, infatti fanova deriva dal greco favòs fiaccola. La comunità francescana in collaborazione con le associazioni locali dell’artigianato ha organizzato quest’anno un maestoso falò in largo frate Francesco. Dieci metri di diametro e dieci di altezza per uno spettacolo di grande suggestione che ha affascinato e stupito grandi e piccoli, soprattutto per la maestria nel dominare la massa di fuoco, mentre gli scauts per conto della confartigianato offrivano ceci arrostiti e zeppole e un gruppo folcloristico allietava tutti con canti e musiche popolari e una mostra di “santini” di San Giuseppe raccontava storia e folclore di una grande e tipica tradizione italiana in onore di un grande e riservato Santo. Una messa di ringraziamento in onore di San Giuseppe ha preceduto la benedizione del falò da parte del guardiano del convento padre Marcellino e l’accensione è stata innescata da una cascata di giochi pirotecnici. Tanta partecipazione e tanti consensi anche per prossimo appuntamento.

A cura di Luigi Lampignano

Con San Giuseppe, Valenzano rinnova l’antica tradizione della fanova

In tutta Italia il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, ricorre la festa del papà. Nei paesi anglofoni la festa del papà ricorre a Giugno e non ha legami col Santo. Eppure, bisogna che si dica: quale giorno potrebbe essere migliore per festeg-giare i nostri "babbi" se non il giorno di San Giuseppe, ossia del padre, secondo la tra-dizione cattolica, per eccellenza? Fino a qualche anno fa, in Italia, il 19 marzo era festa di precetto. Da qualche anno la festività è stata abrogata, ed il giorno di San Giuseppe è diventato un giorno feriale. Purtroppo tale abrogazione ha intaccato i festeggiamenti che in tutta Italia ruotavano intorno a questa giornata, riducendone le dimensioni, e ha contribuito a relegarla ad una festa che il più delle volte passa in sordina, o viene addirittura dimenticata. Eppure gli Italiani continuano ad amarlo: soprattutto nella popolazione del Sud Italia, Giuseppe è uno dei nomi più comuni e fre-quenti: in quasi tutte le famiglie meridionali c'è un Giuseppe, magari con la forma del diminutivo: Peppino, Pino, Beppe, Pinuccio o Pinjìll , o nella forma del femminile, Giuseppina, Giusy, Pina, Pinèll e P’pp’nèll. San Giuseppe era Yosseph ben Yaachov, marito di Maria e padre putativo, cioè non naturale di Cristo; era un carpentiere fa-riseo, che diversamente da come ci è stato tramandato, fu sì un ebreo praticante e "giusto", ma anche decisamente attivo all'interno della sua comunità. Questo Santo è tra quelli su cui meno si sof-ferma l'ortodossia cristiana. La vita di San Francesco o di altri santi è senz'altro più conosciuta rispetto a quella di San Giuseppe, che rappresenta la figura del "padre", oggi sempre più rivalutata nell'am-bito della famiglia . Potete deliziare i vostri golosi papà con dolci manicaretti, come i bigné di S. Giuseppe, diffusi in tutta Italia o le zeppole che si preparano soprattutto nell'Italia me-ridionale; le frittelle di riso invece sono più diffuse nell’Italia settentrionale. (Tratto dalla pagina web http://www.notti.it/special/festapapa)

19 marzo, Festa del papà

Page 13: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 13 Pagina 13

RISO CON LE

ACCIUGHE

Ingredienti:

400 grammi di riso, 4 ac-ciughe salate, poco prez-zemolo, olio e sale.

Preparazione:

Tritare il prezzemolo; lavare e deliscare le acciughe.

Lessare al dente e in acqua salata il riso.

Nel tegame stemperare le acciughe in un po’ d’olio; aggiungervi il riso ed il prez-zemolo tritato.

Appena tutto ben amalgamato, servire.

SALMONE CON I FUNGHI

Ingredienti per 4 persone:

4 fette di salmone

250 gr. di funghi

uno spicchio d’aglio

un ciuffo di prezzemolo

succo di 1/2 limone

un mestolo di brodo possibilmente di pesce

una foglia d’alloro,

4 cucchiai d’olio sale e pepe

Preparazione:

In una padella fate rosolore lo spicchio d’aglio ben schiacciato insieme a due cucchiai d’olio, poi unite i funghi puliti ed affettati, il succo di limone ed un poco di sale e pepe.

Diluite con il brodo e lasciate cuocere per 20 minuti circa aggiungendo a fine cottura il prezzemolo tritato.

Levate dalla padella i funghi, versatevi l’olio rimasto, unite l’alloro e fate roso-lare dai due lati le fette di salmone insaporendole con un pizzico di sale.

Quando i tralci di salmone saranno do-rati da ambo i lati aggiungete i funghi.

Lasciate insaporire tutto per 10 minuti circa e servite.

REUMATISMI AGLIO : frizionare e massaggiare la parte afflitta da dolori reumatici, nevriti, distorsioni con linimenti a base di aglio grattugiato e olio d’oliva . AGLIO: lasciare per 15 giorni, in 200 grammi di alcool puro, 50 grammi di aglio tritato finemente. Mezzo cucchiaino in 2-3 dita d‘acqua, per frizioni, ogni sera. CARCIOFO : far bollire, in un litro d’acqua, 50 grammi di foglie sminuzzate di carciofo fresco fino a riduzione a 750 grammi. Bollire lentamente. Pren-dere un bicchiere di decotto prima dei pasti per dieci-dodici giorni. La cura è valida anche contro la gotta. EDERA: applicare per un’ora, sulle parti doloranti, compresse di decotto ottenuto facendo bollire, per 10 minuti, 60 grammi di foglie per litro. OLIO D’OLIVA : frizionare la parte malata con olio d’oliva canforato (tre pastiglie di canfora polverizzate per litro). Aggiungere poi aglio fine-mente tritato nella porzione di una parte di aglio e tre di olio. ORIGANO: bollire per qualche minuto in un litro d’acqua due tre manciate di sommità fiorite. Spegnere e tenere per mezz’ora in infusione. Il liquido filtrato va aggiunto alla vasca da bagno. ORTICA: bollire per dieci minuti, lentamente, e tenere in infusione per cinque minuti, 40 grammi di foglie di ortica in un litro d’acqua. Due tazze al giorno, per 10 giorni. ROSMARINO: Bollire un pugno per un litro d’ac-qua, per 10 minuti. Fare compresse calde sulle parti doloranti. Si può aggiungere una manciata di foglie d’edera, finemente tagliuzzata.

SCIATICA AGLIO: l’aglio schiacciato, applicato direttamente sulla pelle, agisce come revulsivo. Dopo qualche ora, si forma una vescichetta che dovrà essere trat-tata come scottatura. CAMOMILLA-IPERICO-CAVOLO: frizionare la parte dolorante con olio in cui si sia fatto macer-are camomilla, iperico o le foglie di cavolo. FICHI-GRANTURCO-SENAPE: macerare per due giorni, in mezzo litro di alcool denaturato, 200 grammi di fichi secchi, 100 grammi di semi di gran-turco, 300 grammi di farina di senape. Aggiungere, poi mezzo litro di vino bianco. Fare un impiastro a distendere la polentina sulla parte dolorante, previa bagnatura di etere. Ad un’ora dell’apposizione, i dolori aumentano. Cercare di sopportare. Non tog-liere prima di quattro ore. Ungere poi con la vasellina. Il risultato è quasi sempre ottimale.

Onna mangià skume de sapone e farine de granone. Dovranno mangiare schiuma di granone e farina di granturco. Questo detto viene usato per sottolineare, in senso ironico, lo sposalizio “tra nu povere a jidde e na povere a jédde”, tra due persone che hanno solo gli occhi per piangere. Acquanne na uagnédde te sbatte la porte mbacce, a da scì arréte; ac-quanne te dà nu chembleménd, none. Quando una ragazza ti sbatte la porta in faccia, devi ritornare; quando ti offre un dolcetto, no. “Amore fugge” dice il poeta. L’esperi-enza popolare vede più facile il matrimo-nio di un giovane con una ragazza che, nei primi incontri, fugge. Mare a chèdda case addò la coppue nan trase. Infelice quella casa, dove la coppola non entra. Si crede infelice una famiglia con figlie che non si sposano. Attènzione, acquannne ve spesate, ca tanne jè u tejimbe ca se nasce e more. Attenzione, quando vi sposate, perchè allora, è il tempo in cui si nasce e si muore. Si richiama l’attenzione di affrontare il matrimonio in maniera seria perché esso può costituire, per la vita, la fortuna o la sfortuna di chi lo affronta. L’osservanza di questo detto farebbe evitare tanti di-vorzi. U marite geluse more chernute. Il marito geloso muore cornuto. La gelosia, togliendo fiducia allo sposo o alla sposa, può indurre al tradimento. Se uno tema di perdere una gemma, non oc-corre che la tenga stretta con forza nel palmo della mano; basta stringerla dolce-mente. Forse, un poco di gelosia, è ancora desiderio di non perdere la propria amata, ma tanta è sicuramente mancanza di fidu-cia e di rispetto.

“Come se disce a Valzane” Proverbi e detti popolari raccolti e ragionati da Giuseppe Angiuli

Page 14: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 14 Pagina 14

La pagina “GALLERIA DEGLI ARTISTI E POETI VALENZANESI” è disponibile sul sito web de “Il Valentiniano”

www.il-valentiniano.com

Rocca Sardone è nata a Valenzano il 12 novembre 1950 da Tommaso e Lucia Lonigro. Insegna storia dell’arte e disegno presso il Liceo scientifico “E. Fermi” di Bari. Ha tenuto molte mostre personali; ha partecipato a diverse rassegne di rilievo nazionale, vincendo molti premi. Le sue opere sono presenti in Italia e fuori (USA e Venezuela). Le sue opere, statue e quadri, rivelano una continua ricerca di valori universali, quali la bellezza e l’immortalità; valori che ci fanno dimenticare l’angoscia del vivere quotidiano, la consa-pevolezza dei nostri limiti e delle nostre sofferenze. Tra le sue sculture va segnalata la serie delle Amadrìadi. Nell’antica Grecia si credeva che in ogni quercia, albero sacro

per la sua robustezza e longevità, abitasse una bella fanciulla, desti-nata, però, a morire con la pianta stessa. La Sardone, affascinata da questo mito, immagina nelle sue statuette che l’Amadriade non muoia, ma che, uscendo dalla scorza dell’albero, si slanci verso la vita, una vita universale ed immortale, rappresentata simbolicamente da una sfera. Queste opere rivelano l’inquietudine dell’Artista e i suoi desideri più profondi: non accetta la vita nelle sue forme rozze e quotidiane e sogna, invece, la vita bella e perfetta, che si conquista vincendo l’eterna battaglia tra lo spirito e la materia. I suoi quadri, forse, sono meno suggestivi delle sue statue: nella loro semplicità riproducono paesaggi spesso malinconici, ma accanto ad essi compaiono delle sfere, i segni, appunto, del sogno che ispira tutta l’opera della Sardone. Ha partecipato a diverse rassegne di rilievo nazionale (Roma, Avel-lino, Bari, Brindisi ecc.), vincendo molti premi fra cui: primo premio per la scultura al Concorso Città di Casamassima nel 1996, premio internazionale. “I Crociati nell’Arte” a Brindisi. (Leonardo Pietri-cola)

ROCCA SARDONE

“Amadriade” terracotta patinata

Quadri di pittura entrambi con tema “Paesaggio”, tecnica mista, dim. cm 40 x 50

“Pomerigio d’autunno”, tecnica mista, dim. Cm. 30 x 40 Il giudizio del critico V. Cracas: Artista sensibile, sinceramente ispirata, nelle

sue opere condensa le vibrazioni dell’animo e le profonde riflessioni, matu-rate in una ricerca concettuale tesa ad esaltare universali valori di spiritu-

alità, recuperandoli anche dalla cultura classica. Molto belle, in particolare, le scul-ture che hanno come soggetti le ninfe amadriadi, mitiche sintesi di umanità e di di-vinità., interpretate con raffi-nata espressività e interiore partecipazione.

La consegna del Diploma di Ac-cademico dell’A.I.A.M.

Page 15: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 15 Pagina 15

VITE U MARE QUAND’É BÉLLE Uè uagnù a ma scì o mare? Iosce iè vvère ca nan ammène pegghiame la magghene de Coline acchessì vène pure Rosine sciame tutte a chianghariedde a rizze cozze e pulpetiedde nan pertanne u salvaggènde ma sckitte qualchè ccose pe la vènde uè uagnù sime arrevate e ne sime già spegghiate mettimene le scarpe pe le vidre e pe la macchje de catrame scanze ddà chèdda presate e cudde mendone de remmate allendanete de la fegnature e dà chèdda puzze de pesciature chèdde iè sckume de sapone chèdde iè scorze de melone cudde sckadue de cchelore chèdde bottiglje de pemedore chèdde iè

Una certa età

Ogni essere vivente, sia animale che umano, ha un chiodo fisso nella mente: arrivare il più lontano Sin dalla nascita ci sono pericoli, si vive sempre alla giornata. Chi li supera, grossi o piccoli, può ritenersi fortunata. E pan piano si va avanti, di ricordi e nostalgia, la vita è bella per tutti quanti, chi la compra e chi la getta via. Poi, arrivati ad una certa età, c’è gente che rimane, e quella che se ne va, tutto quello che si è fatto, rimane un sogno, un “ritratto”.

U mjire

Quande schèrze fasce fa u mjire! Ce fasce scherdà tutte cose: chédde ca fatte ajire e chédde ca a da fa ….. iosce. Ci iune a va fa’ na sciambagnate e se pigghjie avriogne de le cristiane, quande se fasce na ‘mbriacate devénde tutte facile, a portate de mane. Però a ma disce la verità: senza du mjire na se pote sta’: ci iune se bève la misure asatte, tène sémbe sétte vite, come a la iatte.

…….dal libro di Giuseppe Lonigro

“E la vite continue…”

…..dal libro di Vito De Girolamo

“L‘invisibile amico”

…..dal libro di Giuseppe Angiuli

“A la scole du Pietterusse”

na iatte affecuate e cudde nu cane ammenate allore uagnù na ma menà o na ma scì nu picche cchiù ddà? Ma ji digghe ca na ma retrà e ca ce cusse iè cambà vol dire ca u munne a va skeffuà. Vedi il mare quanto è bello! Allora ragazzi / andiamo al mare? // oggi / è vero/ che non è agitato / prendiamo / la macchina / di Colino / così viene / anche Rosina // andiamo tutti / al chian-carello / a ricci / cozze / e polipetti // non portare / il salvagente / ma solo qual-cosa / per la pancia // bene ragazzi / siamo arrivati / e ci siamo già / spogliati // mettiamoci / le scarpe / per i vetri / e per le macchie / di catrame / evita / quella sporcizia / e quel mucchio / di letame // allontanati / dalla fogna / e da quella puzza / di orina / quella è / schiuma di sapone / quella è / corteccia di mellone // quello / barattolo / di ver-nice / quella / bottiglia / di pomodoro // quello è / un gatto affogato / e quello / un cane gettato via // allora ragazzi / entriamo in ac-qua / o andiamo / un po’ / più in là? // ma / io dico / che dobbiamo ritirarci / e che se questo è /vivere / vuol dire / che il mondo /dovrà crollare.

Il vino Quanti scherzi fa fare il vino! Ci fa dimenticare tutto: quello che hai fatto ieri e quello che devi fare ... oggi. Se qualcuno deve fare un brindisi e si vergogna della gente, quanto si fa una umbriacata diventa tutto facile, a portata di mano. Però bisogna dire la verità: senza vino, non si può stare; se qualcuno si beve la giusta misura, tiene sempre sette vite, come la gatta.

Avvocato dei casi disperati Nostro padre scelse te come avvocato dei casi disperati, affido alla tua bontà il mio cuore, è malato, anche il mio caso è disperato, amo lei ma le sue ali non volano più, ho peccato a regalare il mio amore. Ora l’amore sta bruciando quel poco sorriso rimasto, ho peccato, ho sbagliato, ho rubato un amore non mio con il pensiero ora sto pagando. Anch’io ho scelto te, avvocato dei casi disperati, puoi tagliare con un solo gesto la mia vita, sarebbe troppo bello, ne saresti capace, la mia condanna non è il perdono, ma continuare a vivere; solo così pagherò i miei sbagli: vivendo soffrendo; anche tu prima di essere scelta come avvocato dei casi disperati hai sofferto molto ma alla fine hai trovato la pace e serenità, invece io con il mio cuore continuerò a vivere soffrendo, solo soffrendo pagherò i miei tanti sbagli, l’ultimo, essermi ancora innamorato.

Vorrei essere Vorrei essere cieco per non vedere il suo viso rattristarsi nel vedermi, ma vedo. Vorrei essere muto per non poter dire tutto il bene che le voglio, ma parlo. Vorrei essere sordo per non sentire tutto il male che raccontano, ma sento. Vorrei essere invisibile per poter essere la sua ombra nel bene e nel male, ma sono solo me stesso, povero illuso di un amore proibito.

Page 16: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 16 Pagina 16

Foto collezione di Antonietta Tarallo, anno 1954

La maggior parte delle signorine valenzanesi, negli anni cinquanta, invece di frequentare la scuola sta-tale, preferivano imparare. Quello di sarta era il più diffuso: imparare a cucire (e a ricamare) faceva parte della preparazione di una futura sposa.

A Valenzano la maggior parte delle ragazze, che volevano apprendere questo mestiere frequentava una delle più rinomate maestre del taglio (sarta) della Puglia, Anna Labellarte “la Rosse de Ciclone”, de-funta suocera dell‘attuale sindaco Tangorra. Riconos-ciuta da tutte le donne valenzanesi come un’inseg-nante perfetta la ricordano sempre per l’esperienza ricevuta che si è poi rivelata utile per le loro famiglie.

Nella foto in alto si riconoscono: Da sinistra Lina Cimmarusti (la figghje de Sé-condine), Teresa, Antonietta Tarallo e Lucia Nella foto in basso: In piedi da sinistra: Teresa Parisi la moglie di Cin-quecento, Angelina la figlia di P’tère, sig.ina Cam-poseo, Maria la figlia di “Mommamengh”, Lina Cimmarusti la figlia di Secondino, Antonella Tarallo, Lucia la nipote di Gerom’n, Domenica “Contella”. Seduti da sinistra: Giacomina, Maria du sapone, la piccola Tetta (Antonietta la moglie dell‘attuale sindaco di Valen-zano Nicola Tangorra) in grembo alla mamma Anna Labellarte, la famosa sarta valenzanese, Maria “la ciola”, ?, ?. Le due bambine sedute: le cugine Teuccia e Maria

Foto collezione Rosa De Cristofaro-Tangorra

Valenzano, anno 1957. Famiglie De Cristo-faro-Jacobellis: fidanzamento di Rosa De Cristofaro (con Filippo Tangorra)

Da sinistra il piccolo Gaetano Naccarata con i genitori Nicola e Caterina, nascosta la pic-cola Sofia Simboli, la signorina Anna e mamma Maria Jacobellis, i coniugi Carmela e Rocco Jacobellis, Franco De Cristofaro, Caterina Jacobellis e Michele Campanile, l’ultimo Giovanni Leuzzi)

Seduti papà Michele De Cristofaro (’u con-zasjigg), la figlia Rosa e la mogle Anna.

Di nascosta accanto a mamma Anna la pic-cola Maria Jacobellis, in ginocchio il pic-colo Saverio Campanile.

Page 17: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 17 Pagina 17

Associazione Valenzano Montréal-Québec-Canada

Montréal, 7 luglio 2002

Dott. Nicola Tangorra Sindaco di Valenzano 70010 Valenzano (BA) Signor Sindaco, l’Associazione Valenzano di Montréal, è una associazione socio-culturale che raggruppa tutte le famiglie valenzanesi residenti nella re-gione del Québec-Canada. Oltre a mantenere vive le usanze e le tradizioni e saldi i legami col nostro caro paese natio Valenzano, si cerca di far conoscere conservare e divulgare, attraverso la cultura, l’arte e la storia, i valori delle proprie origini. La nostra Associazione compie quest’anno dieci anni di fondazione. Una delle più importanti manifestazioni annuali da noi qui organizzate, è la festa in onore di San Rocco, patrono di Valenzano. Per l’occasione, saremo onorati dalla presenza di circa cinquanta valen-zanesi provenienti da Chicago. Con la presente, vengo ufficialmente ad invitarLa, nella Sua qualità di primo cittadino di Valenzano, a voler onorarci della Sua presenza, gradito ospite dell’Associazione, per i festeggia-menti che avranno luogo i giorni 10 e 11 agosto 2002. L’intera Federazione Regione Puglia del Québec e numerose autorità italiane e canadesi saranno presenti per l’occasione. Grato di una Sua pronta risposta, a nome di tutti i valenzanesi di Montréal, Le invio i più cordiali saluti.

Franco Bellomo (Presidente)

Associazione Valenzano Montréal-Québec-Canada

Montréal, 6 luglio 2002 Cari amici, ho il piacere di informarvi che anche quest’anno ci saranno i feteggiamenti in onore di San Rocco, patrono di Valenzano (Bari), presso la località di St. Roch de l'Achigan, organizzata dall'Associazi-one Valenzano di Montréal, in collaborazione con il comune e la parrocchia di St. Roch de l'Achigan (Qué). Festeggiare "SAN ROCCO" qui all'estero ci dà l'opportunità di rivivere quei ricordi che sono rimasti indimenticabili e che ci rendono orgogliosi del nostro paese nativo; l’occasione, poi, è l’ideale per poter trascorrere una giornata insieme ed in allegria. Il suc-cesso di questa festa dipende soprattutto dalla vostra presenza, quindi, si fa appello per una vostra parteci-pazione numerosa. Tutti i membri interessati a portare la statua durante la processione, devono informare il presidente prima del 4 agosto in modo da facilitare la composizione dei quartetti della stessa statura (si richiede l’abito scuro). Il programma è il seguente: - ore 10:00 Messa Solenne - ore 11:00 Distribuzione del pane di San Rocco, - ore 11:15 Processione per le vie del paese con la Banda di Montreal - ore 12:00 Fuochi d'artificio - ore 12:15 Pic-Nic al parco comunale allietato dal Disco Mobile - ore 14:30 Giochi popolari - ore 17:30 Degustazione di granturco offerto dall’Ass.Valenzano - ore 19:00 Estrazioni varie Per facilitare il trasporto fino a St. Roch-de-l'Achigan, sarà messo a disposizione un Autobus, per informazioni: da Ville Emard chiamare Lina (766-8434) e da St. Leonard, Franco (643-3259). Inoltre, quest’anno la nostra Associazione festeggia il 10º anni-versario e in occasione della festa di San Rocco saremo onorati dalla presenza di una cinquantina di valenzanesi provenienti da Chicago; è an-cora in attesa di conferma, invece, la venuta del Sindaco di Valenzano Nicola Tangorra , (dal 5 al 13 agosto) che è stato ufficialmente invitato dalla nostra Associazione. In riconoscenza a questi valenzanesi che ci faranno onore della loro venuta e anche del Sindaco di Valenzano (si attende una sua con-ferma), sabato 10 agosto ci sarà una simpatica “Serata Valenzanese” presso il Buffet Anna Maria, 351 rue Bellechasse a Montréal. Per preno-tare si prega di chiamare Sofia Simboli al 514-620-2121 prima del 4 agosto. Amici, simpatizzanti e compaesani, la vostra presenza è neces-saria per fare di queste giornate un vero successo. Cordiali saluti Franco Bellomo (Presidente)

Lettera d’invito ufficiale inviata al Sindaco di Valenzano

Dott. Nicola Tangorra

SAN ROCCO 2002 Montréal, 11 agosto – Programma:

Page 18: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 18

IMPORTATION ITALIENNE 5866 Jean Talon Est, St.Léonard

Tel. (514) 254-1112 8666 Maurice Duplessis – R.D.P.

Tel. (514) 643-3259

Pagina 18

FRANC NETTOYEUR Nettoyage à sec- Sans odeur

PAT DEPALO

M.D., B.Sc MÉDECINE GÉNÉRALE

POLICLINICO CABRINI 5700 St-Zothique Est, # 109

Montréal - H1T 3Y7

Regione Puglia Presidenza Giunta Regionale Settore Politiche Migratorie

70121 B A R I Prot.n.03/1993/mig Al Presidente Associazione Valenzano Montréal (Québec) - Canada Gentile Presidente, Con decreto n. 380 del 12.06.2002 del Presi-dente della Giunta Regionale l’Associazione da Lei presieduta è stata formalmente is-critta all’Albo regionale delle Associazioni e Federazioni di Associazioni dei pugliesi nel mondo, giusto quanto previsto dall’art. 4 della Legge regionale n. 23/2000. Inoltre, l’art.7 della stessa legge prevede l’istituzione del "Consiglio generale dei pug-liesi nel mondo" composto, tra l’altro,

Tel. (514) 270-8177 Fax: (514) 270-1328

Prot. 03/1933/MIG Bari, 29 giugno 2002 Ai partecipanti a "Melbourne 2002" Loro Sedi Cari Amici, ho il piacere di invitarVi alla manifestazione "Melbourne 2002", primo incontro dei Gio-vani Pugliesi nel Mondo, organizzato dalla Regione Puglia per riflettere insieme sulle prospettive di nuove relazioni fra la Puglia e i discendenti dei tanti, uomini e donne, che un giorno dovettero lasciare questa terra per cer-care lontano nuove prospettive di lavoro e di vita. La manifestazione, che si svolgerà a Mel-bourne (Australia), era inizialmente prevista per i giorni 9 e 10 agosto 2002, ma impegni straordinari, connessi alla gestione della grave emergenza idrica che affligge la nostra amata Puglia, mi hanno spinto a rinviare il nostro incontro al prossimo mese di ottobre. "Melbourne 2002", servirà a verificare quanto futuro è possibile costruire insieme a partire dal riconoscimento delle comuni radici etniche e culturali. Per questo motivo abbiamo scelto, come tema del raduno, "Alle radici del futuro" . Ognuno di voi è stato segnalato, dai respon-sabili del movimento associativo pugliese della sua area di residenza, come persona già sensibilizzata e motivata, disposta ad offrire anche una disponibilità personale alla ricerca e all’attuazione delle decisioni e dei pro-grammi operativi che insieme andremo ad assumere. Per questo motivo la Regione Puglia si as-petta da ciascuno di voi un grosso contributo di partecipazione e di dibattito. Per facilitarvi il compito e per rendere omogeneo il lavoro che insieme faremo, vi uniamo, insieme al programma di massima della manifestazione, un documento di base sui temi che af-fronteremo a Melbourne. Sono sicuro che lo leggerete attentamente, in modo da giungere a Melbourne già preparati e, magari, con un bagaglio elaborato di analisi e di proposte. Buon lavoro e arrivederci a Melbourne. Raffaele Fitto (Pres. Regione Puglia)

Regione Puglia Ufficio Settore Politiche Migratorie

B A R I

da n. 23 rappresentanti dei pugliesi nel mondo designati, su base continentale, dai Presidenti delle Associazioni e Federazioni iscritte all’Albo. Pertanto, La invito a partecipare all’Assem-blea Continentale per l’America del Nord, che si terrà a New York U.S.A., presso il Jolly Hotel Madison Tower – 22 East 38th Street, New York, NY, il prossimo 21 set-tembre. Gli argomenti in discussione all’Ordine del giorno sono: - Relazione del Presidente; - Designazione n. 6 componenti il "Consiglio generale dei pugliesi nel mondo" per il Nord America; - Varie ed eventuali. Per le modalità di partecipazione all’As-semblea sarà contattato dall’agenzia "Apollo Travel" di Chicago, IL, U.S.A.. Con l’occasione si porgono cordiali saluti. Il Presidente (On. Raffaele Fitto)

Page 19: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 19 Pagina 19

La vostra posta La vostra posta è per noi preziosa. Commenti, suggerimenti, critiche, contributi ci stimo-lano a continuare e ci gratificano. Inviateci le vostre email: saranno tutte pubblicate. Grazie.

Inviaci i tuoi suggerimenti. Facci sapere cosa ti piacerebbe vedere nelle nostre pagine. Faremo il possibile e l'impossibile per accon-tentarti.

Diventa un giornalista internazionale. Scrivi un articolo su un argomento di tuo interesse: saremo lieti di pubblicarlo nelle nostre pagine.

www.il-valentiniano.com

Riceviamo e pubblichiamo 15.05.2002 - 08:49 Marco Di Martino [email protected] http://www.marco.dimartino.net Ciao a tutti! Sono anche io di Valenzano, anche se non originario di questo paese. Avete realizzato davvero un bel sito, compli-menti! Un saluto a tutti quelli che mi conoscono.. 05.07.2002 francesco falco [email protected] Un saluto a Franco Bellomo,andava a scuola con mio fratello Rocco Falco un saluto a Domenico Pietrantonio(mngucc) e un saluto a tutta la comu-nità italiana e valenzanese in Canada e nel mondo ciao, Franco Falco 20.08.2002 Tommaso Lucente [email protected] Sono molto contento di quello che fate per la comunita italiana all'estero molto grazie… P.S. MANDATE FOTO

Valentiniano sì.Valentiniano sì.Valentiniano sì.Valentiniano sì....

Valentiniano no!!Valentiniano no!!Valentiniano no!!Valentiniano no!!! 10 anni di storia della

Associazione Valenzano di Montréal

Babbo Natale 1992 Questa è fra le più belle foto ricordo della storia dell’Associazione Valenzano di Montréal: sicuramente farà piacere a molti genitori rivedere i loro figli 10 anni fa. La foto fu scattata nel dicembre 1992, presso il Buffet Colosseo du-rante la 1ª edizione del Babbo Natale valenzanese. Nella foto iniziando da sinistra si riconoscono: Giovanni Leoci, Salvatore Schiralli, Liana Pietrantonio, Rosa Caringella, Chiara Caringella, il piccolo Giovanni Battista, Alfredo Giove, il piccolo Alessandro Leoci in braccio a mamma Anne-Marie, Maryanne Bellomo, Melissa Torre, Anna Berardi, da-vanti Babbo Natale Tarek Mohamed, seduto il piccolo Luca Torre, in braccio a papà Michele, Agostino Miolli, accanto Carmela Giove, Joseph Bellomo, seduta in braccio a zia Sofia, Cristina Pietrantonio e accanto suo fratello Jo-seph, i fratelli Santino e Domenico Mossa e per ultimo Antony Caringella.

DOVEROSA PRECISAZIONE Informiamo i nostri lettori che nell’ultimo editoriale de IL VALEN-TINIANO, parlando della validità dei dialetti, sono state riportate alcune frasi prese da un articolo di Vittorio Polito, pubblicato sul quotidiano Barisera.

“ IL VALENTINIANO ” appartiene a noi tutti.

Invitiamo tutti coloro che fossero interessati a dare il proprio contributo al giornale a partecipare a questa attività basata interamente sul volontariato. Tutti coloro che hanno del materiale per le prossime edizioni, possono invi-arle tramite email [email protected] oppure per posta al seguente indirizzo: IL VALENTINIANO – 7677 Montbrun – St. Léonard (Qué)

H1S 2K3 - CANADA Per informazioni telefonare al 514-376-4622 (Canada)

Page 20: L’INFORMAZIONE: Serata Pugliese in crociera · 2013. 12. 27. · Serata Pugliese in crociera Organizzata dalla Federazione Regione Puglia del Québec in collaborazione con le associazioni

IL VALENTINIANO Page 20 Pagina 20

BUON COMPLEANNO – In questo lieto giorno del vostro compleanno, l’ Associazione Valenzano coglie l’occasione per esprimere i più sinceri auguri di felicità, salute e prosperità ai membri dell’Associazione Valenzano di Montréal:

I migliori auguri di un Felice Anniversario di matrimonio

ai coniugi: Maria e Pasquale Lonigro

(36 anni – 9 luglio 1966) Stella e Fazil Chouakri (9 anni – 10 luglio 1993)

Angela e Michele Cardone (9 anni – 17 luglio 1993)

Rita e Antonio Caringella (24 anni -22 luglio 1978)

Maria e Pasquale Pagnelli (29 anni – 28 luglio 1973)

Domenica e Franco Leoci (37 anni – 2 agosto 1965)

Rosa e Giovanni Di Penna (40 anni – 6 agosto 1962)

Anna e Vito Guerra (41 anni – 7 agosto 1961) Anna e Michele Berardi

(53 anni – 13 agosto 1949) Enza e Gino Pagnelli

(25 anni – 13 agosto 1977) Elisabetta e Peter Di Franco

(10 anni – 15 agosto 1992) Giuseppina e Giovanni Muggeo

(53 anni – 20 agosto 1949) Mimma e Nick Berardi

(26 anni – 21 agosto 1976) Roberta e Emilio Taurasi

(10 anni – 5 settembre 1992) Anna e Franco Bellomo

(25 anni - 10 settembre 1977) Maria e Saverio Volpicella

(30 anni -11 settembre 1972) Franca e Joseph Primiani

(8 anni – 17 settembre 1994) Angela e Franco Rizzuto

(22 anni – 20 settembre 1980) Francesca e Giuseppe Palermo

(44 anni – 27 settembre 1958) Maria e Vito Bellomo

(40 anni – 29 settembre 1962)

Luglio 3 – Elisabetta Schiralli 4 – Leonardo Resta 5 – Michelina Schiralli 6 – Maria Mossa 6 – Antonietta Mancino 11 – Anna Schiralli 12 – Giuseppe Panarelli 20 – Anna Guerra 22 – Maria Viventi 23 – Eugenio Calia 27 – Antonio De Palma 27 – Rosanna Setaro 27 – Sofia Simboli 28 – Maria Del Duca 28 – Francesco Nicassio 29 – Peter Di Franco

Agosto 8 – Vito Guerra 8 – Giovanni Di Penna 9 – Nino Battista 11 – Pasqua Pietrantonio 16 – Marcel Brossard 24 – Anna Lonigro Berardi 26 – Michele Cardone 26 – Antonietta Lonigro 28 – Vito Randazzo 28 – Franco Leoci 31 – Rocca Lonigro

Settembre 1 – Madalena Ventrella 2 – Stella Parlati Chouakri 6 – Luca Berardi 14 – Pietro Munafo 16 – Caterina Naccarata 17 – Nicola Cardone 17 – Liliane Grasso 20 – Grazia Cirino Bellomo 20 – Agostino Miolli 20 – Lena Mohamed-Tangorra 21 – Michele Berardi 30 – Anna Jacobellis

Auguri ai genitori Mina e Marco Donnici

per la nascita della nuova arrivata

Stephanie Angela Il 28 aprile 2002 presso l’Ospedale Royal Victoria alle ore 14:37 è nata la pic-cola Stephanie. Il suo arrivo ha portato tanta gioia e felicità in famiglia: ai genitori, al fratellino Daniel,

ai nonni paterni Angela e Mario, alla nonna materna Antonietta Mancino e a tutti gli zii e parenti. Auguroni ai genitori da tutti i membri dell’Associazi-one Valenzano di Montréal.

Auguri ai figli dei membri :

Luglio: Luglio: Luglio: Luglio: 4-Briana Marie Bellomo, 9-Anthony Caringella, 15-Anthony Se-taro, 18-Anthony De Frenza, 25-Erica Maria Bellomo Agosto: Agosto: Agosto: Agosto: 1-Jonathan De Palma, 1-Salvatore Schiralli, 2-Giovanni Battista, 13-Gianfranco Pagnelli, 15 Andrew Di Franco, 19-Samir Mohamed, 20-Antonietta Giove di Antonio, 30-Jeremy Paradiso Settembre: Settembre: Settembre: Settembre: 1-Carmela Felice, 5-Elisabetta Pontillo, 13-Jonathan Lucas Primiani, 15-Domenico Mossa, 17-Giuseppe Felice, 19-Alfredo Giove di Antonio, 27-Joseph Bellomo, 30-Joseph Rizzuto

Gentile Bellomo,

Ho avuto modo di leggere, più volte, “Il Valentiniano” e voglio esprimerti tutto il mio apprezzamento per l’opera e l’impegno.

Io vivo a Monopoli da 25 anni (“emigrato” anch’io, nel mio piccolo), ma mantengo un rap-porto con il paese di origine.

Penso che il tuo giornale sia utile non solo agli emigrati ma agli stessi valenzanesi che, purtroppo, non dispongono di uno strumento in-formativo.

Ti vedo spesso in “Puglia Emigrazione” e vedo che sei molto attivo. Io per due anni sono stato Segretario della Consulta regionale per l’Emi-grazione (sono un dirigente della Regione) e non ci siamo incrociati per poco.

Ti ho scrittto per dirti grazie (anche per l’ospi-talità offerta ai miei testi poetici) e per farti i complimenti.

Buon lavoro,

Lino Angiuli

Riceviamo e pubblicamo

Volume 1, Newsletter

Ringraziamo a nome della comunità valenzanese di Montreal il poeta Lino Angiuli per le parole di stima, che ci ha rivolto.