l’efficienza energetica in edilizia: prospettive al 2030 De Santoli... · 2015-06-03 · Metà...
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l’efficienza energetica in edilizia: prospettive al 2030prof. ing. Livio de SantoliDelegato per l’edilizia e le politiche energetiche alla Sapienza Università di RomaPresidente AiCARR
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Politiche sull’efficienza energetica verso la creazione
dell’Unione per l’Energia
revisione direttiva EPBD (edifici): avvio consultazione prima dell’estate 2015 revisione direttive Ecodesign e Energy labelling (già fatta nel 2014, si
proseguirà sulla semplificazione; la Commissione studia una proposta legislativa)
rinforzo degli strumenti finanziari per supportare gli investimenti in EE, con particolare accento sull’impiego dei fondi strutturali 2014-2020
azione strategica incisiva entro il 2015 su calore e raffreddamento, visto il notevole potenziale in termini di nuove tecnologie, stoccaggio termico e recupero del calore di scarto da processi
revisione della direttiva EED: è presto per parlare di revisione visto che si sta lavorando da poco sull’implementazione, ma sugli art. 6 (procurement) e art. 7 (schemi d’obbligo) la Commissione farà le sue valutazioni.
Prossimi adempimenti
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A carico degli Stati Membri A carico della Commissione
30/4/2015 Rapporto Annuale 2015
5/12/2015 Rapporto al Parlamento e al Consiglio sull’implementazione dell’art. 6 (acquisti PA)
Metà 2016 Rapporto al Parlamento e al Consiglio sull’implementazione dell’art. 7 (schemi d’obbligo)
30/4/2015 Invio delle statistiche sulla cogenerazione
(da definire in base agli indirizzi della nuova Commissione)
Valutazione dei PAEE e dei rapporti annuali
30/6/2015 Valutazione potenziale di efficienza delle infrastrutture gas ed elettriche
9/7/2015 La soglia per
l’efficientamento degli edifici della PA passa da 500 a 250 mq
5/12/2015 Primo audit per le grandi imprese
31/12/2015 Valutazione del
potenziale CAR
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Obiettivo di risparmio energetico 2020 – Consumi primari
165
209
2000 2005 2010 2015 2020
120
167
-24%
158
178
210 Scenario SEN
Scenario di
riferimento 20202
Assenza misure1
Consumi primari di energia escluso usi non energetici, Mtep
1 Interruzione di tutte le misure di supporto all’efficienza energetica (non contabilizza nessuno dei risparmi attesi in PAEE successivi al 2010)
2 Primes 2008
Fonte: MiSE
20% di risparmio,
obiettivo europeo
202020
- 20 %
2020 Obiettivo UE
2020 Obiettivo Italia
Scenario riferimento
Scenario assenza
politiche
Scenario Sen
20 Mtep 55 Mt
CO2
8 Miliardi
di euro
2020 riduzione
energia primaria
2020 riduzione
emissione CO2
2020 risparmi sulla
bolletta energetica
15,5 Mtep 2020 riduzione energia finale
Obiettivi nazionali efficienza energetica 2020
Andamento consumi di energia primaria escluso usi non energetici (Mtep)
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Livio de Santoli, Aprile 2015
• Direttiva 2009/28/CE sulle FER (recepita dal D.Lgs.28/2011): quote
crescenti di rinnovabili sui fabbisogni di un edificio (il 35% dal
1/1/2014 al 31/12/2016; il 50% dal 1/1/2017).
• Direttiva 2010/31/CE sulla prestazione energetica degli edifici
(Recasting della direttiva EPBD): prospettive e linee di indirizzo
per il recupero energetico del patrimonio pubblico (DL 63/13
convertito L.90/2013); l’introduzione dell’edificio nZEB (nearly
Zero Energy Building) con scadenze ravvicinate (dal 31/12/2018 i
nuovi edifici della PA e dal 1/1/2021 tutti i nuovi edifici).
• Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica che sollecita il
settore pubblico ad esercitare un ruolo di esempio e guida:
ristrutturazioni con tasso minimo annuo del 3% (con superficie
maggiore di 500 m2, a partire dal 1/1/2014, e con superficie
maggiore di 250 m2 a partire dal 1/1/2016).
Semplificazione e coordinamento della normativa
Livio de Santoli, Aprile 2015
Un TESTO UNICO perl’efficienza energetica in edilizia
MOTIVAZIONI
• complessità del quadro sia legislativo sia normativo esistente in tematica di efficienza energetica degli edifici, che rende difficile avere interpretazioni univoche su ciò che si deve fare dal punto di vista tecnico.
• mancanza di chiarezza e di uniformità a livello nazionale nella regolamentazione legislativa dell’efficienza energetica nell’edilizia.
• necessità di attuare una semplificazione legislativa nei confronti degli obblighi comunitari (ad esempio 3% del patrimonio PPAA centrali)
• obbligo di assicurare agli utenti maggior certezza sulle prestazioni energetiche dichiarate e sull’energia consumata
Risparmi ancora attesi nel settore civile: 3,9 Mtep/anno su 46,9 (dato 2012)
di cui nel settore residenziale: 2,7 Mtep/anno su 28nel settore terziario: 1,2 Mtep/anno su 19
ENEA, 2012
Livio de Santoli, Aprile 2015
RESIDENZE (2,7 Mtep/a)
30 mln di residenze (3 mld m2)
(il 50% ante 1976, il 25%: 160-220 kWh/m2a)
investimenti: 7 mld €/anno
(su 100 mln m2/anno con un tasso del 4%/anno)
40 mld € su 6 anni, intervenendo sul 20% dell’intero
patrimonio immobiliare
risparmi: 46 kWh/m2a cioè 5.000 GWh/anno
(30.000 GWh su 6 anni)
Obiettivi per l’efficienza energetica in edilizia/1
Livio de Santoli, Aprile 2015
TERZIARIO (1,2 Mtep/a)
PA centrale (dal PAEE 2014):
in sette anni (2014-2020): 3 mln m2/anno
per un impegno di 3 mld €/anno
(vs 0,8 mld € tot del 102/14)
ma anche PA locale, servizi
Obiettivi per l’efficienza energetica in edilizia/2
Livio de Santoli, Aprile 2015
La situazione
Considerazioni generali
• Necessità di una revisione critica della Strategia Energetica Nazionale
• Necessità di un coinvolgimento delle Regioni che hanno il compito di programmare su base pluriennale le attività di riqualificazione energetica e di fornire strumenti finanziari per effettuare gli investimenti pubblici e privati.
• Necessità di snellimento della burocrazia che costituisce barriera all’accesso alle azioni di efficienza energetica in edilizia.
In particolare:
• Introduzione di misure necessarie a rendere operativa una procedura di Diagnosi Energetica semplice, efficace, verificabile e realmente utilizzabile.
• Allineamento della contabilizzazione con la normativa nazionale esistente e integrazione con i sistemi BMS Building Management Systems.
Livio de Santoli, Aprile 2015
Coordinamento delle attivitàSituazione dal 1 luglio 2015
• DM su efficienza energetica in edilizia (il decreto «edifici») che si sovrappone, modifica, abroga e implementa la legislazione vigente (DLgs 192/2005, DLgs28/2011,DLgs 102/2014) di recepimento delle tre direttive comunitarie (2010/31/EU su EPBD, 2008/28/EU su FER, 2012/27/EU su EE)
• La rivoluzione dell’introduzione di un «edificio di riferimento»– Involucro di riferimento
– Impianti di riferimento
• Regolerà l’utilizzo delle fonti rinnovabili (quota obbligatoria)
• Attuerà gli nZEB (ha limiti al 2021 e copertura del 50% da FER)
• Introdurrà una nuova classificazione energetica degli edifici (nuovo APE)
• Presenterà nuove modalità di calcolo sia per gli edifici di nuova costruzione sia per le riqualificazioni
• Necessità di raccordo tra Ministeri, enti di normazione, GSE, ENEA, ACCREDIA per la redazione di uno strumento legislativo in linea con le esigenze di chiarezza e fruibilità.
Livio de Santoli, Aprile 2015
Strumento e modalità
Occorre uno strumento operativo a supporto della legislazione esistente
• uniformità del tema dell’efficienza energetica in edilizia nel Regolamento Unico Nazionale, che tutti i Comuni dovranno adottare adeguando i propri permessi di costruzione.
• interazione con modifiche al TU dell’edilizia 380/2001.
• miglioramento delle forme di incentivazione diretta ed indiretta per l’efficienza energetica.
Livio de Santoli, Aprile 2015
La proposta
Sviluppo del Testo Unico, con raffronto dei diversi testi legislativi.
Sviluppo delle proposte di modifica. Implementazione del decreto edifici.
Sviluppo di una Guida alla Lettura.
Il Green Act
• unità di missione per l’efficienza energetica in edilizia
• promozione della microcogenerazione
• superamento del Patto di Stabilità in presenza di azioni di efficienza energetica in edilizia
Livio de Santoli, Aprile 2015
Integrazione con i principi in materia di politiche pubbliche territoriali e di trasformazione urbana
– la trasformazione urbana deve essere un'occasione per promuovere in modo efficace politiche di efficienza energetica “strutturali”.
– necessità dell’introduzione, all'interno del TU, di principi che garantiscano la riduzione dei consumi di energia su scala urbana (riferiti alle aree di trasformazione) ovvero principi di perequazione energetica.
– la trasformazione urbana è l’unico ambito all’interno del quale si possano promuovere determinate politiche: si esce quindi dalla logica di intervento sul singolo edificio per entrate nella logica di intervento sul quartiere e sulla città.
– introduzione del concetto di Smart Cities