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Martedì 21 gennaio 2020 www.ladige.it l ' Adige Anno 75 - numero 20 • 1,50 euro 9 7 7 1 5 9 4 1 4 4 0 0 5 0 0 1 2 1 Rovereto | L’accordo con la Provincia prevede 170 lavoratori e non i 200 attuali Marangoni, “persi” trenta dipendenti CHIARA ZOMER rutta sorpresa per i dipendenti della Marangoni. L’accordo tra l’azienda di Rovereto e la Provincia prevede sì un vincolo occupazionale, ma questo è stato fissato a quota 170, trenta in meno rispetto agli attuali 200 lavoratori. Una riduzione che non viene accettata dai sindacati, che hanno chiesto un incontro urgente all’assessore Achille Spinelli. A PAGINA B 26 Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige TRENTO Momenti di paura domenica sera dopo la partita di volley: due uomini si sono fatti consegnare il portafoglio Rapinate madre e figlia Minacciate con il coltello al parcheggio del palazzetto dello sport MARICA VIGANO’ a serata di gioia per la vittoria del- l’Itas si è tramutata in un incubo per madre e figlia che, al termine della partita di volley di domenica, sono state minacciate con un coltello da due malvi- venti che pretendevano soldi. Poco meno di 100 euro è il bottino della rapina, av- venuta nel parcheggio del palazzetto po- sto nell’area più a sud. Dunque un’altra aggressione in città, sempre la domenica sera e anche questa volta - è da eviden- ziare - non in un luogo desolato, come è accaduto il 12 gennaio, quando degli sco- nosciuti hanno puntato una pistola contro due giovani al parco di Martignano. A PAGINA L 11 Il bottino è di soli 80 euro Due settimane fa un episodio molto simile a Martignano WHATSAPP Segnalateci notizie in WhatsApp al numero 349-9116107 Schianto in galleria: ferite tre donne Drammatico incidente alla galleria «Dei Nani» sulla Gardesana. Tre giovani donne sono finite all’ospedale: la più grave è di Riva. A PAGINA 30 Ex Cattoi, Mosaner trema Riva, i privati citano il sindaco per danni: 20 milioni PAOLO LISERRE na causa contro il sindaco Mosaner con una richiesta di risarcimento danni di 20 milioni di euro. È la “bomba” sganciata dai proprietari dell’ex area Cattoi contro il primo cittadino di Riva nell’intricata vicenda del piano di comparto presentato dai privati e bocciato dal consiglio comunale. Una vicenda sulla quale si era espresso anche il Tar dando ragione al Comune. A PAGINA U 29 LA POLEMICA Ma Craxi non è un patrimonio PASQUALE PROFITI evo rassegnarmi; sono rigido, forse intollerante. La ragione mi imporrebbe di constatare che gli uomini non sono tutto bene o tutto male. Ognuno di noi è un misto dell’uno e dell’altro. È tutto vero, ma poi, mi dico, c’è la scelta, anzi le scelte. CONTINUA A PAGINA D 47 CIBO & SALUTE L’alimentazione e il Parkinson MICHELE PIZZININI u invito dell’Associazione Parkinson, ho tenuto a Rovereto un incontro sulla corretta gestione del comportamento alimentare in questa malattia. Ho promesso che avrei inviato loro un riassunto della relazione, che condivido con voi. La diffusione del Parkinson, come tutte le malattie neurodegenerative, sta aumentando in tutte le classi di età e in tutto il mondo. CONTINUA A PAGINA S 46 MARCIALONGA, LA CARICA DEI 7.500 Entra nel vivo il conto alla rovescia per la 47ª Marcialonga. Domenica la regina delle gran fondo vedrà al via 7.500 atleti tra i quali alcuni protagonisti di Coppa del mondo. ALLE PAGINE 42-43 IL CASO 23 Grigno, l’autovelox è sotto accusa: velocità sbagliata SENATO 2-3 Ok in Commissione Salvini a processo per il caso Gregoretti PROVINCIA 12 Scuole materne, arriva il concorso per 800 precari COOPERAZIONE 9 Federazione, via dal cda altri due presidenti di Rurali SANITÀ Il nuovo ospedale Not: appalto alla Guerrato ANGELO CONTE Un altro passo avanti nella costruzione del Nuovo ospedale del Trentino. La Guerrato spa è stata nominata come promotrice della gara per la costruzione e la gestione dell’opera: ora è necessario arrivare a firmare il contratto, non prima che l’azienda abbia presentato le garanzie di bancabilità. Se queste ultime non ci saranno, probabilmente a costruire il Not potrebbe essere Pizzarotti, ossia la seconda classificata. A PAGINA 16 IL DIBATTITO Quale autonomia è sostenibile? GIOVANNI PASCUZZI l 5 giugno 2019, questo giornale ha pubblicato un editoriale di Mauro Marcantoni dal titolo: «Il Trentino rischia di affondare». L’autore sosteneva che l’autonomia trentina è fragile a causa di quattro zone critiche. Esse sono: A) il deficit dei bilanci provinciali (la spesa è maggiore del gettito fiscale). CONTINUA A PAGINA I 47 G G a a r r d d e e s s a a n n a a

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Page 1: l'Adige...Segnalateci notizie in WhatsApp al numero 349-9116107 Schianto in galleria: ... primo cittadino di Riva nell intricata vicenda del piano di comparto ... sviluppo di questo

Martedì 21 gennaio 2020 www.ladige.it

l'AdigeAnno 75 - numero 20 • 1,50 euro

9 771594 144005

0 0 1 2 1

Rovereto | L’accordo con la Provincia prevede 170 lavoratori e non i 200 attuali

Marangoni, “persi” trenta dipendentiCHIARA ZOMER

rutta sorpresa per idipendenti dellaMarangoni. L’accordo

tra l’azienda di Rovereto e laProvincia prevede sì unvincolo occupazionale, maquesto è stato fissato a quota170, trenta in meno rispettoagli attuali 200 lavoratori.Una riduzione che non vieneaccettata dai sindacati, chehanno chiesto un incontrourgente all’assessore AchilleSpinelli.

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Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige

TRENTO Momenti di paura domenica sera dopo la partita di volley: due uomini si sono fatti consegnare il portafoglio

Rapinate madre e figliaMinacciate con il coltello al parcheggio del palazzetto dello sport

MARICA VIGANO’

a serata di gioia per la vittoria del-l’Itas si è tramutata in un incubo permadre e figlia che, al termine della

partita di volley di domenica, sono stateminacciate con un coltello da due malvi-venti che pretendevano soldi. Poco menodi 100 euro è il bottino della rapina, av-venuta nel parcheggio del palazzetto po-sto nell’area più a sud. Dunque un’altraaggressione in città, sempre la domenicasera e anche questa volta - è da eviden-ziare - non in un luogo desolato, come èaccaduto il 12 gennaio, quando degli sco-nosciuti hanno puntato una pistola controdue giovani al parco di Martignano.

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Il bottino è di soli 80 euroDue settimane fa un episodiomolto simile a Martignano

WHATSAPPSegnalateci notizie in WhatsAppal numero 349-9116107

Schianto in galleria:ferite tre donne

Drammatico incidente alla galleria «Dei Nani» sulla Gardesana. Tre giovani donne sono finite all’ospedale: la più grave è di Riva.

A PAGINA 30

Ex Cattoi, Mosaner tremaRiva, i privati citano il sindaco per danni: 20 milioni

PAOLO LISERRE

na causa contro il sindacoMosaner con una richiesta dirisarcimento danni di 20 milioni

di euro. È la “bomba” sganciata daiproprietari dell’ex area Cattoi contro ilprimo cittadino di Riva nell’intricatavicenda del piano di compartopresentato dai privati e bocciato dalconsiglio comunale. Una vicenda sullaquale si era espresso anche il Tardando ragione al Comune.

A PAGINA

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29

LA POLEMICA

Ma Craxi non èun patrimonioPASQUALE PROFITI

evo rassegnarmi; sonorigido, forse

intollerante. La ragione miimporrebbe di constatareche gli uomini non sonotutto bene o tutto male.Ognuno di noi è un mistodell’uno e dell’altro. Ètutto vero, ma poi, midico, c’è la scelta, anzi lescelte.

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CIBO & SALUTE

L’alimentazionee il ParkinsonMICHELE PIZZININI

u invito dell’AssociazioneParkinson, ho tenuto a Rovereto

un incontro sulla corretta gestionedel comportamento alimentare inquesta malattia. Ho promesso cheavrei inviato loro un riassunto dellarelazione, che condivido con voi. Ladiffusione del Parkinson, come tuttele malattie neurodegenerative, staaumentando in tutte le classi di etàe in tutto il mondo.

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MARCIALONGA,LA CARICA DEI 7.500

Entra nel vivo il contoalla rovescia per la 47ªMarcialonga. Domenicala regina delle granfondo vedrà al via7.500 atleti tra i qualialcuni protagonistidi Coppa del mondo.

ALLE PAGINE 42-43

IL CASO 23

Grigno, l’autoveloxè sotto accusa:velocità sbagliata

SENATO 2-3

Ok in CommissioneSalvini a processoper il caso Gregoretti

PROVINCIA 12

Scuole materne,arriva il concorsoper 800 precari

COOPERAZIONE 9

Federazione, viadal cda altri duepresidenti di Rurali

SANITÀ

Il nuovo ospedale

Not: appaltoalla Guerrato

ANGELO CONTE

Un altro passo avantinella costruzione delNuovo ospedale delTrentino. La Guerratospa è stata nominatacome promotrice dellagara per la costruzionee la gestione dell’opera:ora è necessarioarrivare a firmare ilcontratto, non primache l’azienda abbiapresentato le garanziedi bancabilità. Sequeste ultime non cisaranno, probabilmentea costruire il Notpotrebbe esserePizzarotti, ossia laseconda classificata.

A PAGINA 16

IL DIBATTITO

Quale autonomiaè sostenibile?GIOVANNI PASCUZZI

l 5 giugno 2019, questogiornale ha pubblicato

un editoriale di MauroMarcantoni dal titolo: «IlTrentino rischia diaffondare». L’autoresosteneva che l’autonomiatrentina è fragile a causadi quattro zone critiche.Esse sono: A) il deficit deibilanci provinciali (laspesa è maggiore delgettito fiscale).

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Alcune proposteper migliorare Trento

aro Direttore, certamente fa pia-cere vedere tanti turisti italianie stranieri ammirare i monu-

menti della nostra città. L’assessoreall’economia, agricoltura, tributi e tu-rismo del Comune di Trento RobertoStanchina, in questa fase di crescentesviluppo di questo movimento, sta la-vorando per la redazione di un nuovopiano di politica turistica che sia diqualità e partecipato al massimo daicittadini e dagli operatori del settore.A mio parere sarebbero molteplici leazioni da fare per un turismo di qualitànell’ambito del comune di Trento, mipermetto segnalarne alcune che sonod’interesse anche dei cittadini resi-denti stabilmente.Mi pare che il primo impatto che sinota all’arrivo a Trento è l’intensitàdel traffico automobilisti: la concen-trazione degli inquinamenti da gas discarico rende l’aria irrespirabile spe-cialmente nelle corone esterne al cen-tro storico. L’entità del traffico e laquantità delle auto parcheggiate sullestrade e anche sui marciapiedi inoltrenon abbelliscono di certo la città con-solidata. Nelle zone a traffico limitatodel centro storico noto che la distri-buzione dei rifornimenti ai negozi èfatta da grossi automezzi con motoriinquinanti anche nelle ore mattutinedi movimento dei turisti, e anche laraccolta differenziata avviene nellestesse ore mattutine. Ritengo che sipossano modificare le ore di raccoltamigliorando così anche l’aspetto este-tico della città. Mi pare che una buonafetta di turisti usi auto e bici elettrichema non si vedono ancora le colonninepubbliche per la carica elettrica. Notoanche che molti turisti sono personeanziani che spesso si scontrano conle barriere architettoniche di edificiprivati e anche pubblici: a Trento per-sino il Castello del Buonconsiglio e ilTribunale sono inaccessibili ai disa-bili. La presenza di servizi igienici pubbliciè insufficiente quelli privati nei bar,molto frequentati, spesso sono insuf-ficienti. Molti sono ancora i muri dellacittà imbrattati con macchie e scritteanche a sfondo politico che restanoda molti anni su edifici privati ma an-che pubblici. Per non parlare delle

C

strutture dei servizi postali, elettricie telefonici presi di mira nella totalitàinsieme ai cestini dei rifiuti e a ognialtra struttura. I marciapiedi di certestrade del centro spesso di mattinasi vedono lordate da deiezione di canie di persone unitamente a rifiuti vari.L’accattonaggio, molto diffuso, spessoè fastidioso e l’insicurezza special-mente di notte è preoccupante soprat-tutto per le donne e per gli anziani.Ancora a mio parere bisognerebbe ri-posizionare le attrezzature per la ven-dita ambulante rispettando di più imonumenti storici come il Duomo ele sue adiacenze.Bene le attività culturali e le manife-stazioni di alto livello che si svolgonoa Trento come il festival dell’econo-mia, ma bisogna ripensare l’organiz-zazione del mercatino di Natale per iltraffico che genera in tutta la città so-prattutto per la ricerca di posto perla sosta delle auto: tale traffico in granmisura è generato da turisti mordi efuggi che arrivano a Trento in auto.

Mario Basile - Trento

Medicina, è megliola proposta di Collini

o letto sull’Adige che il rettoredell’Università di Trento PaoloCollini ha predisposto un pro-

getto, approvato dal Senato accade-mico, con Trento capofila, in partner-ship con Verona e la collaborazionedi altre realtà accademiche comeSant’Anna di Pisa, l’Humanitas di Mi-lano e centri di ricerca come l’Fbk el’Eurac di Bolzano.Soluzione che sotto tutti gli aspettisembra la migliore.Per questo non si riesce a capire comeMaurizio Fugatti e Mirko Bisesti, si in-testardiscano ed insistano a voler as-segnare a Padova il corso di laurea in-ter ateneo e paritetico: e Padova faràla parte del leone, pur essendo la sedea Trento Infatti la Provincia più di unmese fa si rivolse direttamente all’ate-neo veneto bypassando l’Universitàlocale, fatto questo gravissimo e in-dicativo di come questa politica lascizero spazio al dialogo e quindi a unascelta democratica e condivisa. Speroche il senato accademico confermiquanto proposto dal rettore e non dal-la politica.

Nino Apolloni

H

(segue dalla prima pagina)

B) la sostenibilità finanziaria del sistemaautonomistico (anche il Trentino è “acarico” della fiscalità generale, almenoin parte); C) lo scarso riconoscimento dellacapacità di autogoverno dei trentini daparte dei connazionali;D) la debolezza dello spirito diappartenenza e dell’attitudine adassumersi responsabilità collettive (si èaffievolita tra le persone laconsapevolezza delle ragioni che hannogiustificato, e che possono ancoragiustificare l’autonomia speciale delTrentino).Dopo averlo letto, avevo pensato chel’articolo avrebbe innescato un ampio evivace dibattito pubblico: invece non èsuccesso nulla. Il tema è però tornato di attualità a metàdicembre in occasione dellaapprovazione della manovra di bilancio2020, che certo non si può dire“espansiva” essendo stata, viceversa,caratterizzata da “tagli” significativi perfar fronte alla riduzione del bilancioprovinciale. In particolare dellaproblematica si trova eco in due ordinidel giorno presentati dalle minoranze eapprovati dal Consiglio provinciale (nn.137 e 138). Partendo dallepreoccupazioni innescate dal bassotasso di crescita e dalla riduzione delledisponibilità finanziarie della Provincia(circa 370 milioni in meno nel 2022rispetto al 2019), i due documentipropongono da un lato di prevedereconcreti obiettivi di crescita quantitativae qualitativa così da avvicinare ilTrentino agli standard europei; dall’altrodi rivedere i rapporti finanziari con loStato anche al fine di vedersiriconoscere una competenza integrale in

materia tributaria così da garantirsipiena autonomia nella definizione delleentrate.Una riprova dell’importanzadell’argomento si sta avendo in questigiorni: il cosiddetto “nuovo bonusRenzi” è suscettibile di tradursi in unaulteriore consistente riduzione delbilancio provinciale.Il tema è di vitale importanza per questoterritorio e dovrebbe essere oggetto diattenta riflessione e di studi specifici. Amio avviso sono almeno tre i profili daaffrontare. 1) Le soglie. Occorreinnanzitutto definire che cosa unacomunità di circa 540.000 abitanti puòpermettersi. Più specificamente bisognafissare la soglia minima di PIL (e dientrate del bilancio provinciale) cheoccorre raggiungere per poterfinanziare, a livelli qualitativi europei(ma anche solo accettabili), le spese inmateria di sanità, istruzione, finanzalocale e quelle per tutte le altrecompetenze che si sono accumulate neltempo (università, giustizia, etc.). Megliosarebbe stabilire diverse soglie: con untot di PIL ci si può permettere questo. Seil PIL (e, con esso il bilancio provinciale)aumenta ci si può permettere anchequesto. E così via. Sarebbe importanteavere disponibili questo tipo di dati,molto concreti, così da non procedere avista finendo per mettere incompetizione le diverse spese

semplicemente perché non le si puòsostenere tutte ad un livello accettabile:la conseguenza, di regola, è unoscadimento generalizzato della qualità(cosa che, ahinoi, un po’ staavvenendo).2) Gli atteggiamenti. Nell’articolo citatoall’inizio, Marcantoni elencava tra lecriticità anche il modo nel quale civedono gli altri. Dieci anni fa,esattamente il 5 marzo 2010, il “Venerdì”di Repubblica, nel dare notizia dellacosiddetta provincializzazionedell’Università, pubblicò un articolo cheaveva questo titolo: “A Trento laProvincia fa l’americana e compral’ateneo con tutti i professori”.Ovviamente le cose non stavano così.Ma questa era l’immagine che venivadata: una Provincia piena di soldi che “sicompra” cose e persone. Non è, però,importante interrogarci solo su come civedono, quanto capire cosa siamodavvero e quali sono gli atteggiamentiche i decisori politici dovrebbero tenere.Venendo ai giorni nostri: il Trentino realeè quello che deve far fronte a tagli perdecine di milioni nel finanziamento dellaSanità? O è quello che per sopperire allacarenza di una sessantina di medici “sicompra” una facoltà di medicina(ricordando, in questo modo, il tizio chequando ha voglia di un caffè, anzichéandare al bar per ordinarne una tazzina,acquista un’industria di torrefazione)?

3) I contenuti. Se guardiamo alla storiadegli ultimi decenni, si può affermareche la richiesta di nuove competenzesembra essere diventato un riflessocondizionato. Ogni volta che si presentaun problema di qualsiasi tipo c’è chisostiene che lo stesso si risolverebbechiedendo allo Stato la delega sullamateria relativa. Il paradigmapavloviano dello stimolo-risposta(ovvero: problema-competenza) siripete senza che su di esso si sviluppiuna reale riflessione razionale. Non ci sichiede, ad esempio, se maggioricompetenze siano compatibili con lacontrazione dei bilanci provinciali: si dàper scontato che si possano fare piùcose con meno risorse. Assente, il piùdelle volte, è anche l’approfondimentodei reali ambiti di manovra che unadelega può dare alla Provincia. A volte loStato mette dei paletti talmentestringenti, al fine di salvaguardarel’uniformità di regolamentazione in tuttoil territorio nazionale, da ridurre laProvincia a mero “ufficiale pagatore”: siesborsano risorse per un servizio ma lecondizioni di erogazione vengono deciseda altri (è il caso, ad esempio, delladelega sull’Università). Situazione di cuisi comprende la frustrazione ma nonl’utilità. Occorre rimeditare talestrategia e mantenere solo lecompetenze sostenibili e che possanodare vita ad una tangibilediversificazione dal contesto normativostatale così da dare reale sensoall’autonomia. Come questo giornaletitolò molti mesi fa «Il Trentino rischia diaffondare». Il problema dovrebbe essereaffrontato con urgenza e in tutte le suesfaccettature.

Giovanni PascuzziProfessore di Diritto privato comparato

all’Università di Trento

Il dibattito

Quale autonomia è sostenibile?GIOVANNI PASCUZZI

(segue dalla prima pagina)

Presa una decisione, la responsabilità, quellaverso sé e verso gli altri, prima ancora chequella giuridica, vorrebbe che si accetti diessere giudicato per l’azione intrapresa,soprattutto quando quella scelta è libera,consapevole, non condizionata da fattoriambientali costrittivi, come una nascitasfortunata da famiglie povere, emarginate,culturalmente limitata.Ai giovani racconto spesso le vite di avvocati,magistrati, poliziotti, carabinieri che hannosacrificato sé stessi per la legalitàcostituzionale, uccisi da mafia e terrorismo.Dico loro che persone come GiorgioAmbrosoli, Fulvio Croce, Giovanni Falcone,Paolo Borsellino, Ninni Cassarà, EmanueleBasile e tanti altri devono farci sentire fieri diessere italiani, sono un patrimonio nazionale.Inizialmente quei ragazzi mi guardano con gliocchi di chi pensa che ho voluto spararlagrossa per attirare la loro attenzione. Dopo, altermine del racconto, non lo pensano più,capiscono che quelle vite sono testimonianzavera, in carne, ossa e, purtroppo, sangue, dicoerenza e sacrificio per il bene comune.Torno alla mia rigidità.Sì, sono rigido perché m’indigna considerare,come qualcuno ha detto, un patrimonio unpolitico, Bettino Craxi, che aveva incassato 40miliardi di lire in conti svizzeri, 40 miliardi chele sentenze e, ancor più, le prove processualiindicano come frutto di tangenti, dicorruzione, di illecito finanziamento ai partiti.Sì, sono rigido a non considerare unpatrimonio chi ha utilizzato quel denaro percomprare case in località prestigiose,sovvenzionare televisioni di amiche,assicurarsi una vita da latitante, ricercato peraccuse e condanne.Sono rigido finanche a ricordare che queldecennio degli anni 80 ha prodotto undisavanzo primario di bilancio (differenza traentrate pubbliche e spesa pubblica al netto

degli interessi), che stiamo pagando noi oggied ancor più pagheranno le generazionifuture. E sì, sono rigido come la matematica; èstato solo in quel decennio che l’Italia haspeso di più di quello che incassava: tra il1980 ed il 1992 il disavanzo primariocomplessivo è stato di 140 miliardi di euro;successivamente, tra il 1992 ed il 2012abbiamo invece accumulato avanzi primari dioltre 600 miliardi. Peccato che gli interessipagati per i 140 miliardi di quel decenniohanno aperto una voragine 5 volte superiore,A causa degli interessi sul debito, che inquegli anni andavano dal 14 al 20% e chehanno fatto sì che il nostro debito pubblicosia oggi costituito nella gran parte dainteressi accumulati per quel disavanzo deglianni 80.Un disavanzo originato da opere pubblicheche, grazie alla corruzione dilagante,pagavamo il doppio degli altri paesi erealizzavamo con ritardi imbarazzanti: unchilometro della metropolitana di Milanocostava il doppio di quello di Amburgo, comeun chilometro del nostro passante ferroviariorispetto a quello svizzero e tutto eseguito neldoppio del tempo. Sono rigido ad ammettere che un uomo, unqualsiasi uomo, che arricchisce sé stesso e ilsuo partito con soldi frutto di delitti chetradiscono la democrazia, può essereperdonato, ma non osannato.Sono rigido a non considerare un esempiocorrotti e corruttori, percettori di illecitifinanziamenti o, in generale, autori di delittiche dissipano le risorse dei cittadini.Dovrò ammetterlo agli studenti nei prossimiincontri; dovrò confessare di aver scelto lepersone della cui vita racconterò perché sonorigido. In verità, non sono io rigido, sono icriteri di selezione di questi uomini adesserlo: quei criteri si chiamano onestà,coraggio e sacrificio per il bene comune.

Pasquale ProfitiMagistrato a Trento

La polemica

Ma Craxi non è un patrimonio italianoPASQUALE PROFITI

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Lettere al Direttore&Commenti

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