l'Adige · 2020. 8. 6. · Addio a Sergio Zavoli, maestro sempre attuale S compare con Sergio...

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Giovedì 6 agosto 2020 www.ladige.it l ' Adige Turismo | In quattromila senza lavoro. Tante prenotazioni a Ferragosto, ma non basta Restano chiusi quattrocento alberghi GIORGIO LACCHIN en 400 alberghi, pari al 27% del totale, a fine luglio non avevano aperto i battenti. Con il mese di agosto la situazione è destinata a migliorare, e non mancano le prenotazioni dei turisti per la settimana prossima: ma non è sufficiente per porre rimedio a una situazione molto pesante. Mancano non solo gli stranieri, ma anche i gruppi organizzati. A PAGINA B 19 PROVINCIA La giunta prevede di ricorrere alla figura del commissario per evitare ritardi eccessivi Via libera a undici grandi opere Interventi per 375 milioni: ci sono le varianti di Cles e Pinzolo DOMENICO SARTORI a Provincia “accelera” su undici gran- di opere, per un valore di 375 milioni: viene prevista la figura del commis- sario, che la giunta metterà in campo nel caso di ritardi ai lavori. L’elenco prevede le circonvallazioni di Cles e di Pinzolo, la sistemazione della statale 47 della Valsu- gana nel tratto tra Castelnuovo e Grigno, il collegamento San Giovanni-Cretaccio e la statale 240 tra Mori e il Passo San Gio- vanni, la bretella della Mira e la ciclovia del Garda. Per le scuole, via libera al com- pendio di Ala, ai lavori al liceo Maffei, alla ricostruzione dell’istituto «Pertini» e alla nuova sede del liceo artistico di Trento. A PAGINA L 9 Soldi anche per il nuovo liceo artistico di Trento e la Valsugana a Castelnuovo WHATSAPP Segnalateci notizie in WhatsApp al numero 349-9116107 «Allarme bomba» Ma era un sasso Un beautycase abbandonato a terra, con un sasso dentro, è bastato per far partire l’allarme bomba in città: per fortuna, tutto rientrato. M. VIGANO’, N. MASCHIO A PAGINA 11 Violenza, c’è un quarto uomo Mille contatti telefonici con la ragazza disabile MARICA VIGANO’ n inferno che durava dall’autunno scorso. Un incubo, durante il quale una ragazza con profonde fragilità ha subìto le morbose attenzioni dei tre uomini conosciuti sui social e arrestati dalla polizia. Dalla drammatica vicenda emerge anche la figura di un 79enne, che rischia la denuncia per tentata violenza sessuale. Tra la giovane e gli uomini i contatti telefonici sarebbe stati più di mille. A PAGINA U 13 COVID E NON SOLO Sapere di non sapere: una lezione d’umiltà GIOVANNI PASCUZZI o conosco un sacco di gente e nessuno è finito in terapia intensiva: per cui dov’era tutta questa gravità della pandemia»? Per aver pronunciato questa frase un noto cantante si è ritrovato esposto a dure critiche sui social e sui media. L’esternazione è stata un po’ avventata ma è frutto di un modo di ragionare che può caratterizzare tutti. CONTINUA A PAGINA «I 39 ORSO, FUGATTI CONTRO COSTA Il presidente Fugatti attacca il ministro Costa: «Sull’orso resto in attesa di un incontro, ma servono risposte rapide. Le operazioni di cattura di M49 e JJ4 non si fermano» A PAG. 13 ROVERETO 22 Maria Ausiliatrice: la festa patronale più forte del virus IL LUTTO 3 Morto Sergio Zavoli Cronista di razza, raccontò l’Italia POLITICA 11 Giornalisti aggrediti Il Pd e Futura: «Kaswalder lasci» L’INDAGINE 34 Omicidio Perraro, Marco Manfrini ritorna a casa L’INTERVENTO Le piastre della iWim Ponte di Genova, anima trentina ANGELO CONTE Il ponte di Genova inaugurato pochi giorni fa parla un po’ trentino. L’azienda iWim (con uffici a Trento nord) infatti ha fornito a un’azienda del gruppo Fincantieri il sistema di pesamento dei tir di passaggio lungo l’opera progettata da Renzo Piano. Spiega l’amministratore delegato Luca Trainotti: «Si tratta di un sistema che consente di monitorare in tempo reale il peso che si sta scaricando sulla strada». A PAGINA 10 9 7 7 1 5 9 4 1 4 4 0 0 5 0 0 8 0 6 Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige Anno 75 - numero 216 1,50 euro provincia di Trento, Bolzano, Belluno, Verona e Brescia 2,00 euro resto d'Italia TRENTO Funivia Bondone idea superata LUCIA COPPOLA è una grande discussione sul Monte Bondone. Ma il rischio che si metta il carro davanti ai buoi, con un dibattito incentrato sulla funivia, è palese. La grande assente è la montagna nella valenza ambientale, naturalistica e del rispetto del territorio. CONTINUA A PAGINA C’ 38 L’APPELLO Coop, partire dal passato MAURIZIO PETROLLI è bisogno urgentissimo di venire in soccorso di questa miseria tra le misere valli trentine…È tempo di dare a chi geme sotto l’incubo di simili miserie… La cooperazione è l’arma, il rifugio, la vita dei deboli». Così, il pensiero-radice di don Lorenzo Guetti. CONTINUA A PAGINA «C’ 38

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Page 1: l'Adige · 2020. 8. 6. · Addio a Sergio Zavoli, maestro sempre attuale S compare con Sergio Zavoli un giornalismo totale che in molti abbiamo cercato di imitare, sen-za mai raggiungerlo.

Giovedì 6 agosto 2020 www.ladige.it

l'Adige

Turismo | In quattromila senza lavoro. Tante prenotazioni a Ferragosto, ma non basta

Restano chiusi quattrocento alberghiGIORGIO LACCHIN

en 400 alberghi, pari al27% del totale, a fineluglio non avevano

aperto i battenti. Con il mesedi agosto la situazione èdestinata a migliorare, e nonmancano le prenotazioni deituristi per la settimanaprossima: ma non èsufficiente per porre rimedioa una situazione moltopesante. Mancano non sologli stranieri, ma anche igruppi organizzati.

A PAGINA

B

19

PROVINCIA La giunta prevede di ricorrere alla figura del commissario per evitare ritardi eccessivi

Via libera a undici grandi opereInterventi per 375 milioni: ci sono le varianti di Cles e Pinzolo

DOMENICO SARTORI

a Provincia “accelera” su undici gran-di opere, per un valore di 375 milioni:viene prevista la figura del commis-

sario, che la giunta metterà in campo nelcaso di ritardi ai lavori. L’elenco prevedele circonvallazioni di Cles e di Pinzolo, lasistemazione della statale 47 della Valsu-gana nel tratto tra Castelnuovo e Grigno,il collegamento San Giovanni-Cretaccio ela statale 240 tra Mori e il Passo San Gio-vanni, la bretella della Mira e la cicloviadel Garda. Per le scuole, via libera al com-pendio di Ala, ai lavori al liceo Maffei, allaricostruzione dell’istituto «Pertini» e allanuova sede del liceo artistico di Trento.

A PAGINA

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9

Soldi anche per il nuovoliceo artistico di Trento e la Valsugana a Castelnuovo

WHATSAPPSegnalateci notizie in WhatsAppal numero 349-9116107

«Allarme bomba»Ma era un sasso

Un beautycase abbandonato a terra, con un sasso dentro, è bastatoper far partire l’allarme bomba in città: per fortuna, tutto rientrato.

M. VIGANO’, N. MASCHIO A PAGINA 11

Violenza, c’è un quarto uomoMille contatti telefonici con la ragazza disabile

MARICA VIGANO’

n inferno che duravadall’autunno scorso. Un incubo,durante il quale una ragazza con

profonde fragilità ha subìto le morboseattenzioni dei tre uomini conosciuti suisocial e arrestati dalla polizia. Dalladrammatica vicenda emerge anche lafigura di un 79enne, che rischia ladenuncia per tentata violenza sessuale.Tra la giovane e gli uomini i contattitelefonici sarebbe stati più di mille.

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COVID E NON SOLO

Sapere di non sapere:una lezione d’umiltàGIOVANNI PASCUZZI

o conosco un sacco di gente enessuno è finito in terapia

intensiva: per cui dov’era tuttaquesta gravità della pandemia»? Peraver pronunciato questa frase unnoto cantante si è ritrovato espostoa dure critiche sui social e suimedia. L’esternazione è stata un po’avventata ma è frutto di un modo diragionare che può caratterizzaretutti.

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ORSO, FUGATTICONTRO COSTA

Il presidente Fugattiattacca il ministroCosta: «Sull’orso restoin attesa di un incontro,ma servono risposterapide. Le operazioni di cattura di M49e JJ4 non si fermano»

A PAG. 13

ROVERETO 22

Maria Ausiliatrice:la festa patronalepiù forte del virus

IL LUTTO 3

Morto Sergio ZavoliCronista di razza,raccontò l’Italia

POLITICA 11

Giornalisti aggreditiIl Pd e Futura:«Kaswalder lasci»

L’INDAGINE 34

Omicidio Perraro,Marco Manfriniritorna a casa

L’INTERVENTO

Le piastre della iWim

Ponte di Genova,anima trentina

ANGELO CONTE

Il ponte di Genovainaugurato pochi giornifa parla un po’ trentino.L’azienda iWim (conuffici a Trento nord)infatti ha fornito aun’azienda del gruppoFincantieri il sistema dipesamento dei tir dipassaggio lungo l’operaprogettata da RenzoPiano. Spiegal’amministratoredelegato Luca Trainotti:«Si tratta di un sistemache consente dimonitorare in temporeale il peso che si stascaricando sullastrada».

A PAGINA 10

9 771594 144005

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Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige

Anno 75 - numero 216

1,50 euro provincia di Trento,Bolzano, Belluno, Verona e Brescia

2,00 euro resto d'Italia

TRENTO

Funivia Bondoneidea superataLUCIA COPPOLA

è una grandediscussione sul

Monte Bondone. Ma ilrischio che si metta ilcarro davanti ai buoi, conun dibattito incentratosulla funivia, è palese. Lagrande assente è lamontagna nella valenzaambientale, naturalistica edel rispetto del territorio.

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L’APPELLO

Coop, partiredal passatoMAURIZIO PETROLLI

è bisognourgentissimo di

venire in soccorso diquesta miseria tra lemisere valli trentine…Ètempo di dare a chi gemesotto l’incubo di similimiserie…La cooperazione è l’arma,il rifugio, la vita deideboli». Così, il pensiero-radice didon Lorenzo Guetti.

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giovannipascuzzi
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Addio a Sergio Zavoli,maestro sempre attuale

compare con Sergio Zavoli ungiornalismo totale che in moltiabbiamo cercato di imitare, sen-

za mai raggiungerlo. Molto lontanoda certe linee di informazione attualiche inseguono il sensazionalismo,l’aggressività e lo scoop a tutti i costi.Zavoli poneva al centro della sua stra-tegia informativa l’uomo non per ciòche stava per fare o aveva appena fat-to ma con tutta la sua storia alle spallee con le prospettive che l’attualità glispianava davanti.Lo presi subito come modello quan-do, nel 1970, passai dall’Adige allaRAI, insediata a Trento da quattro an-ni con un redazione collegata a quelladi Bolzano. Fu Gianni Faustini, alloraCapo Redattore, ad accompagnarmia Roma per presentarmi ai dirigentidel momento. Sergio Zavoli era alloraDirettore del GR1, nato alla biforca-zione della vecchia redazione radio-fonica in due gruppi. Quattro anni dopo fui chiamato a Ro-ma e iniziai il mio percorso professio-nale, prima alla radio e poi in televi-sione. I primi servizi erano collegatial momento tragico che stavamo vi-vendo con i sequestri e gli assassiniidelle brigate rosse. Trento aveva rag-giunto una non invidiabile notorietàper la frequentazione di alcuni leaderdel movimento terroristico alla neo-nata facoltà di sociologia.Zavoli a quel punto era già famosoper avere profondamente innovato ilmetodo di lavoro all’interno del Girod’Italia con il famoso “processo allatappa”. Ma la notorietà legata allosport fa torto alla dimensione sicura-mente più considerevole di Zavoli ti-tolare di inchieste politiche e di co-stume come la serie della “Notte dellarepubblica” nella quale seppe raccon-tare capitoli di storia drammatica conlucidità, coraggio e straordinario equi-librio.Quando divenne presidente della Raifu motivo di orgoglio per tutti noi. Ungiornalista, un collega che viene de-signato alla guida della nostra aziendafu un raro caso di meriti riconosciutima anche la garanzia di avere al ver-tice di un sistema complesso, sempreesposto alle indebite interferenze del-la politica, un professionista senzaeguali, uno che conosceva la macchi-na perché era partito dal gradino piùbasso come redattore. Insomma unodi noi.Appena poteva veniva a trovarci alGiro d’Italia. La sera di una tappa inRomagna, in un affollatissimo teatro,fui gratificato di un complimento chemi procurò ammirazione di pochi e

S

quali declinano l’utilità del grande im-pianto non tanto come collegamentoturistico, bensì come sviluppo del ter-ritorio urbano. Premesso che l’im-pianto collegherebbe solo Sardagna,mentre per le altre località nulla cam-bierebbe, e pertanto trovo anche dav-vero singolare pensare che l’impiantopossa collegare con un’unica lineaSardagna, Candriai, Vaneze, Vason epure le Viote, tutto ciò non esiste nem-meno nel libro dei sogni. Va anche detto che gli estensori nonconsiderano minimamente il disvalo-re economico che il grande impiantoprodurrebbe. Non intendo addentrar-mi in ragionamenti quali la sostenibi-lità e l’economicità del trasporto viacavo, dico solo che salire e poi scen-dere in quattro persone con la funiviada Trento avrebbe un costo pari adalmeno 80 euro, mentre farlo in auto-mobile ha un costo che non supera i10 euro: ma si sa in campagna eletto-rale il bianco diventa nero e viceversa.Credo che qualsiasi persona che sicandida alle prossime consultazioniper il comune di Trento - sponsoriz-zando la realizzazione della funiviadel Bondone -, dovrebbe far tesoro diquanto detto dal presidente dell’Uctsroveretana Marco Fontanari sulla rea-lizzazione dell’impianto che dovrebbecollegare Rovereto con Folgaria. Alladomanda se il collegamento Rovereto- Altopiano sarà economicamente so-stenibile prima ancora che tecnica-mente possibile, il presidente Fonta-nari ha risposto: «Solo se la rispostaa questa domanda sarà positiva, siandrà avanti, coinvolgendo l’entepubblico. Perché non si lavora suilibri dei sogni, si ragiona di progettidi sviluppo fattibili». Detto questo,sono certo che se la conditio sine quanon sia la sostenibilità economica,non saranno realizzati né il collega-mento tra Trento ed il Monte Bondonee nemmeno il collegamento RoveretoFolgaria. Pertanto, campagna eletto-rale o no, un po’ di onestà intellettualenon guasterebbe a chi si candida avoler governare la nostra città.

Sergio Mattivi

Spero di poter salutarela mamma in Rsa

ondivido le lettere sugli anzianie le Rsa, io ho mia madre in casadi riposo e la vedo spegnersi di

nostalgia e tristezza ogni volta chevado a trovarla. Non so ancora perquante volte potrò riuscire a vederla,ma ogni volta che ci vado mi sembrache abbia fatto un passo all’indietro.Ho paura di perderla (ha 93 anni) sen-za neanche riuscire a salutarla.

Armando Baldessari

C

invidia di molti colleghi. «Peccato -disse - che anche al Giro si sia persala voglia di andare a cercare che cosac’è dietro ad un corridore che vinceo che perde. Rimane solo Santini conla sua rubrica “Giro Sera” ad andaread inseguire valori e storie che vada-no oltre le fredde classifiche».Ritrovai Zavoli in Senato quando fuieletto la prima volta nel 2006 e mi ac-colse abbracciandomi, tra lo stuporee l’ironia di qualche politicante di pro-fessione secondo il quale il fatto chelui sedesse a sinistra e io al centro-destra, potesse incidere sui rapportitra due colleghi ed amici. L’imbarazzosi ripetè in seguito quando, durantefasi di lavori non travolgenti, andavoa trovarlo per sedermi vicino a lui eparlare della Rai e dello sport.Interveniva in aula raramente e solosu temi di grande spessore. Ricordoil silenzio assoluto che si faceva in Se-nato quando si alzava a parlare. Pri-vilegio riservato a pochi.Nel 2013 andai ad annunciargli la de-cisione di concludere la mia esperien-za politica, dicendogli che non mi sa-rei ricandidato. «Non farlo! - mi disse- Questo mondo ti mancherà!». Lui, in-

fatti, resistette molto più a lungo manon feci in tempo a fargli sapere chequel mondo non mi mancava e nonmi manca.Caso mai avverto la mancanza, nelgiornalismo attuale, del suo esempiodi cronista, di direttore, di presidente,capace di calarsi in questi ruoli po-nendo al centro del suo impegnol’umanità della gente a l’instancabilericerca della verità.

Giacomo Santini - Ex inviato Rai,senatore e parlamentare europeo

Nefrologia: ecco chimi ha dato una vita nuova

i pregio di elogiare, con milleringraziamenti, il reparto diNefrologia dell’ospedale Santa

Chiara di Trento che mi ha donatouna nuova vita, ormai giunta al capo-linea. Il primario dottor Giuliano Bru-nori, coadiuvato da uno staff medicoed infermieristico di primissimo livel-lo, ha saputo dedicarmi le cure e leattenzioni necessarie per ripristinarele condizioni vitali del mio organismosessantatreenne afflitto da molteplici

M

e svariate patologie. I numerosi dottori del reparto hannosempre dimostrato dedizione e spi-rito di abnegazione, è doveroso peròcitare il dottor Andrea De Gaetano ela dottoressa Laura Sottini che mi han-no seguito con perizia e sincero inte-resse durante tutta la degenza. Ippo-crate sarebbe orgoglioso di loro. Nonposso inoltre ignorare la professio-nalità, l’umanità, la simpatia, la pa-zienza e la costante presenza del per-sonale infermieristico, Oss, stagisti,addetti alle pulizie. Tutti. Un semplicegrazie può sembrare una parola ba-nale e scontata, ma in questo casovuole esprimere molto di più.

Lorenzo Montanaro

La funivia del Bondoneè nel libro dei sogni

gni qualvolta vi è una tornataelettorale, ecco che tutti i par-titi e le coalizioni rispolverano

la realizzazione della Funivia del Bon-done. Ho letto il pensiero di ElisabettaZanella, Riccardo Lucatti e RobertoSani, riportato da questo giornale, i

O

(segue dalla prima pagina)

Le scienze cognitive definiscono «bias» unerrore sistematico di giudizio per effettodel quale si tende a creare una propriarealtà soggettiva. Spesso si produconoerrori di valutazione e mancanza dioggettività. I bias possono essere di diverso tipo. Unoè proprio quello in cui sembra essereinciampato il famoso cantante, ovvero:sovrastimare il valore della conoscenza edell’esperienza personale (per molti versiè lo stesso errore in cui cadde,rimettendoci le penne, il personaggio deiPromessi Sposi Don Ferrante, per il qualeil contagio da peste non esisteva perchénon apparteneva a nessuno dei generi dicose che egli conosceva).Un altro bias deriva dal modo con il qualevalutiamo il passato. Quando due anni facrollò il ponte Morandi, a Genova, furonoin molti a dire che gli antichi romanicostruivano ponti più resistenti. Perchéconsideravano solo i ponti che ancorasono in piedi e non le migliaia che sonocrollati nel corso dei secoli e che, quindi,non sono giunti fino a noi (si pensi alfamoso ponte di Avignone, sul Rodano,completato nel 1185 e più voltericostruito e che oggi è in piedi solo permetà). Questo tipo di bias puòcomportare errori di valutazione gravispecie in ambito finanziario edeconomico.I bias citati hanno molto in comune con la

cosiddetta «euristica della disponibilità»che consiste nel giudicare la frequenza diuna classe o la probabilità di un evento inbase alla facilità con la quale i casisovvengono alla mente. Subito dopo l’11settembre 2001 crollò verticalmente ilnumero di persone che viaggiava inaereo: troppo vivo il ricordo dell’attaccoalle torri gemelli e la paura di incapparein un nuovo attentato terroristico. Ma seci si pensa, non c’è stato giorno piùsicuro per volare del 12 settembre 2001:in quel giorno l’allerta contro ilterrorismo fu massima in tutti gliaeroporti del mondo. In ogni caso, dopotre mesi il numero di viaggiatori in aereotornò ai livelli soliti.L’elenco degli errori di ragionamento èben più lungo. Di essi si occupanopsicologi ed economisti.È significativo, però, che anche il mondodel diritto si è mostrato ben consapevoledella loro esistenza.Prima di emanare le leggi più importantioccorre fare una analisi di impatto dellaregolazione: ovvero uno studio che

permetta di capire se quella legge avràdavvero gli effetti voluti. Una direttiva delgoverno del 2018 ha stabilito che quandosi prefigura l’impatto che può avere unanuova legge si deve considerare anche iltipo di errori di cui stiamo parlandoovvero si deve tenere presente che: «Lepersone ricorrono frequentemente aregole euristiche che consentono disemplificare i processi decisionali e dieffettuare le proprie scelte non solorisparmiando tempo, ma ancheriducendo le informazioni necessarie.Ciò, tuttavia, può determinare erroricognitivi e scelte che, in ultima analisi,riducono il benessere». Ci sono almeno due ragioni checonsigliano di tenere conto di comeconcretamente funziona la nostra mentequando si emana una legge.Innanzitutto per proteggere le personepiù esposte: pubblicità o altri mezzi dipersuasione occulta a volte fanno levaproprio sui limiti cognitivi per orientarele scelte dei consumatori. Così una nuovalegge, anche se con spirito paternalistico,

può fare in modo da spingere le persone afare la scelta più vantaggiosa (adesempio: dare gli strumenti per capiredavvero quale compagnia telefonica offrail servizio al prezzo più conveniente).La seconda ragione è che i limiti cognitivipossono operare in modo da impedire aduna nuova legge di raggiungere gliobiettivi prefissati: di qui, appunto,l’esigenza di capire in anticipo se unacerta norma innescherà davvero icomportamenti desiderati (imporre chesui pacchetti di sigarette ci sia scritto chefumare nuoce gravemente alla salutedissuade davvero dal fumare?).Credere di conoscere spesso è soloun’illusione: la verità è che nonconosciamo davvero molte delle cose chepensiamo di sapere e non conosciamonemmeno cosa sarebbe davvero un beneper noi stessi. Diventare consapevoli dinon sapere qualcosa richiede uno sforzonon molto inferiore a quello necessarioad impararla. E questo riguarda un po’tutti: purtroppo anche gli stessiregolatori/legislatori che sempre piùspesso rappresentano una sintesiperfetta tra incompetenza e supponenza.In un mondo sempre più complessooccorre armarsi di umiltà e rifletteremolto prima di esprimere giudizi. In unaparola: occorre ripartire dal «sapere dinon sapere».

Giovanni PascuzziProfessore di Diritto privato comparato

all’Università di Trento

Riflettere prima di giudicare

L’umiltà di sapere di non sapereGIOVANNI PASCUZZI

La foto del giorno

Il lago di Ledro a mezzanotte. La foto è di Daniela Terranova, che l’ha inviata a [email protected]

l'Adige 39giovedì 6 agosto 2020

Lettere al Direttore&Commenti

giovannipascuzzi
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