«l’accoglienza dei migranti senza improvvisazione» · Santa Lucia € 150,00 ... Addolorata...

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D omenica 24 novembre ri- corre la Gior- nata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, appuntamento an- nuale che ripropone non considerazioni banali sul tema del danaro, ma piuttosto il riferimento a taluni valori intimamente connessi con la na- tura e la missione della Chiesa. In un docu- mento dell’Episcopato italiano del 2008 si ricorda che il sistema di remunerazione dei pre- sbiteri «sarebbe assai riduttivo, e in ultima ana- lisi sbagliato, considerarlo un puro e semplice meccanismo di raccolta e distribuzione di ri- sorse economiche» ( Sostenere la Chiesa per servire tutti , n. 4). Esso, piuttosto, si richiama e mani- festa una precisa idea di Chiesa che chiede a tutti corresponsabilità e condivisione, anche nella messa in comune delle risorse, ampliando ai beni materiali la comunione dei beni spiri- tuali. In questa logica non possono esistere re- more o ambiguità nel parlare di offerte, di sostentamento dei sacerdoti, di interventi cari- tativi. Non si tratta, infatti, di monetizzare il ministero, la Parola di Dio, i sacramenti. La co- munità che stende la mano «è una Chiesa che vuole vivere e testimoniare la povertà evange- lica, non perché rinuncia alle risorse materiali, ma perché non tiene nulla per sé e tutto rimette in circolazione, ridistribuendolo, moltiplicato, a chi è nel bisogno» (n. 4). Riaffermare la natura strumentale delle risorse economiche, impie- garle per farsi prossimo all’altro, cogliere nello stile di vita sobria dei presbiteri una testimo- nianza di libertà interiore porta provvidenzial- mente ad abbattere le barriere dell’egoismo e dell’incomunicabilità. Solo così si può promuo- vere la cultura del dare con gioia per avvicinare l’altro, vicino o lontano, nel convito fraterno della solidarietà e della condivisione, per fare in modo che - per dirla con il padre del figlio pro- digo - «tutto ciò che è mio è tuo» ( Lc 15,31). CON DIVI DERE Quindicinale della Diocesi di Mazara del Vallo Anno XI n. 19 del 17 novembre 2013 distribuzione gratuita EDITORIALE di monsignor Domenico Mogavero L’intervista a Marco campagna, neo segretario provinciale pd pag. 2 SOMMARIO Nella foto: la sessione inaugu- rale di “Sponde” al complesso monumentale San Pietro a Marsala. (foto Flavio Leone) www.diocesimazara.it scrivi alla redazione: [email protected] costruire ponti per vincere la cultura dell’ indifferenza . c’è più gioia nel dare… Il progetto linee guida per una nuova cultura vocazionale pag. 3 Fotocronache i fatt i nella diocesi raccontati per immagini pag. 6 Attualità il treno dell’ol io da palermo nella Valle del Belice pag. 6 Le rubriche grani di Vangelo e Anno della Fede pag. 8 «l’accoglienza dei migranti senza improvvisazione» A “Sponde 2013” Anche l interVento di Filippo MirAgliA dell ’Arci a pag. 3 e 4 diocesi Mazara del Vallo

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Page 1: «l’accoglienza dei migranti senza improvvisazione» · Santa Lucia € 150,00 ... Addolorata (Strasatti) + Pastorella € 345,00 Maria Ss. delle Grazie al Puleo € 840,00 Maria

Domenica 24novembre ri-corre la Gior-

nata di sensibilizzazioneper il sostentamento delclero, appuntamento an-

nuale che ripropone non considerazioni banalisul tema del danaro, ma piuttosto il riferimentoa taluni valori intimamente connessi con la na-tura e la missione della Chiesa. In un docu-mento dell’Episcopato italiano del 2008 siricorda che il sistema di remunerazione dei pre-sbiteri «sarebbe assai riduttivo, e in ultima ana-lisi sbagliato, considerarlo un puro e semplicemeccanismo di raccolta e distribuzione di ri-sorse economiche» (Sostenere la Chiesa per serviretutti, n. 4). Esso, piuttosto, si richiama e mani-festa una precisa idea di Chiesa che chiede atutti corresponsabilità e condivisione, anchenella messa in comune delle risorse, ampliandoai beni materiali la comunione dei beni spiri-tuali. In questa logica non possono esistere re-more o ambiguità nel parlare di offerte, di

sostentamento dei sacerdoti, di interventi cari-tativi. Non si tratta, infatti, di monetizzare ilministero, la Parola di Dio, i sacramenti. La co-munità che stende la mano «è una Chiesa chevuole vivere e testimoniare la povertà evange-lica, non perché rinuncia alle risorse materiali,ma perché non tiene nulla per sé e tutto rimettein circolazione, ridistribuendolo, moltiplicato,a chi è nel bisogno» (n. 4). Riaffermare la naturastrumentale delle risorse economiche, impie-

garle per farsi prossimo all’altro, cogliere nellostile di vita sobria dei presbiteri una testimo-nianza di libertà interiore porta provvidenzial-mente ad abbattere le barriere dell’egoismo edell’incomunicabilità. Solo così si può promuo-vere la cultura del dare con gioia per avvicinarel’altro, vicino o lontano, nel convito fraternodella solidarietà e della condivisione, per fare inmodo che - per dirla con il padre del figlio pro-digo - «tutto ciò che è mio è tuo» (Lc 15,31).

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Quindicinale della Diocesi di Mazara del Vallo

Anno XIn. 19 del 17 novembre 2013

distribuzione gratuita

EDITORIALEdi monsignorDomenico Mogavero

L’intervistaa Marcocampagna,neo segretarioprovinciale pd

pag. 2

SOMMARIO

Nella foto: la sessione inaugu-rale di “Sponde” al complesso

monumentale San Pietro aMarsala. (foto Flavio Leone)

www.diocesimazara.itscrivi alla redazione: [email protected]

costruire pontiper vincere la cultura dell’indifferenza. c’è più gioia nel dare…

Il progettolinee guidaper una nuovaculturavocazionale

pag. 3

Fotocronachei fatti nelladiocesi raccontati perimmagini

pag. 6

Attualitàil treno dell’olioda palermo nella Valle del Belice

pag. 6

Le rubrichegrani diVangelo e Anno dellaFede

pag. 8

«l’accoglienza dei migrantisenza improvvisazione»A “Sponde 2013” Anche l’interVento di Filippo MirAgliA dell’Arci

a pag. 3 e 4

diocesi Mazara del Vallo

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2 n. 19/17novembre2013

L’avvocato Marco Campagna è ilnuovo segretario del Partito De-mocratico in provincia di Tra-

pani, eletto con 2.113 voti; succedeall’uscente Baldo Gucciardi.Avvocato, da dove riparte il Pd in pro-vincia?«Durante la mia campagna elettorale ingiro per i circoli ho coniato uno sloganalquanto chiaro: “Avanti”. Così, oggi daneo segretario provinciale del partito, vo-glio proprio ricominciare da lì, dai cir-coli, dal lavorare tutti uniti, affrontandoi singoli problemi senza chiacchiere e la-vorando sul territorio. Nel partito, in al-cune realtà, si sono cristallizzate divisioniche non hanno fatto bene. Oggi bisognaricucire quegli strappi».Segretario, quali azioni vanno messe incampo?«Bisogna discutere su cose concrete: la-voro, sviluppo economico, la questionedei migranti. Bisogna dare speranza aigiovani anche dal punto di vista cultu-rale. E qui la funzione importante devesvolgerla il circolo che non ha l’esclusivaprerogativa di fare politica, ma può essereda stimolo nell’organizzare iniziative cul-turali, di confronto e di promozione so-ciale. Io penso a circoli aperti, in gradodi accogliere e ascoltare le persone».Il Pd in provincia di Trapani a stentonegli anni ha tentato di rinnovare lapropria classe dirigente. Non ritiene che

sia difficile pensare al cambiamento?«Guardi, la mia elezione è sicuramenteun segnale importante nel rinnova-mento della classe dirigente del partito.E non è l’unico. In molti circoli e sezionidel partito in provincia ci sono tanti gio-vani segretari che oggi chiedono di direla loro. E con me la porta sarà aperta. Aquesti giovani rinnovo la mia piena fi-ducia».Segretario, condivide ancora l’appoggiodel suo partito al presidente della Re-gione Rosario Crocetta?«Il presidente è un iscritto del partito. Ecome tale, nonostante i momenti diclima teso, il Pd sostiene pienamenteCrocetta. Certamente il presidenteavrebbe potuto fare meglio, ma dob-biamo essere onesti nel capire in quale si-tuazione si è trovato. Encomiabile la suaazione di “bonifica” sino ad ora con-dotta, ma ora sono importanti i fatti e icittadini aspettano delle risposte con-crete».Le elezioni amministrative in alcunipaesi sono quasi alle porte. Come credeche il Pd possa riconquistare più fiduciadagli elettori?«Partendo dalle nostre proposte e con-frontandoci con tutti: la società civile,altri partiti, forze economiche e sociali.Sulle proposte concrete possiamo tro-viamo punti di convergenza, valutandoogni singola realtà».

L’avvocatoeletto nuovosegretarioprovincialedel partitodemocratico

di MaxFirreri

Confronto, ascolto e proposte concrete per il territorioMarco Campagna: «Avanti..., il rinnovamento inizi dai circoli»

In questa foto: L’avvocato Marco Cam-pagna, nuovo segretario provinciale delPd. (foto Flavio Leone)

oooL’intervista

partitodemocratico.it

il profilo____________

Marco Campagna, 41 anni, èdi Castelvetrano. è avvo-cato penalista e attualmente

ricopre la carica di vice sindaco nella suacittà. Si definisce un democratico ed èstato consigliere provinciale del Pd per 4anni e mezzo, durante la legislatura delpresidente Mimmo Turano. Si è poi di-messo, non appena nominato vice sin-daco a Castelvetrano.

R ACCOLTA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE - ANNO 2012

CASTELVETRANO

San Bartolomeo e Sacro Cuore € 150,00

Santa Lucia € 150,00

MARSALA

Chiesa madre € 100,00

Maria Ss. Addolorata (Strasatti) + Pastorella € 345,00

Maria Ss. delle Grazie al Puleo € 840,00

Maria Ss. Immacolata (Birgi) € 118,00

Santuario Nostra Signora di Fatima (Birgi) € 150,00

Maria Ss. del Rosario (c.da Spagnola) € 100,00

Maria Ss. Ausiliatrice € 200,00

San Leonardo € 80,00

San Giovanni Maria Vianney + S. Venera € 100,00

San Matteo € 65,00

Ss. Trinità + San Filippo e Giacomo € 320,00

Maria Bambina € 515,00

MAZARA DEL VALLO

Basilica Cattedrale Ss. Salvatore € 250,00

Cristo Re € 400,00

Maria Ss. del Paradiso € 1.200,00

Sant’Antonio di Padova € 300,00

San Michele € 125,00

Santa Gemma € 1.330,00

San Lorenzo + Santa Chiara € 150,00

San Pietro € 150,00

San Vito a mare € 110,00

Santa Caterina € 70,00

Sacro Cuore di Gesù € 100,00

SALEMI

Maria Ss. della Confusione € 250,00

San Francesco di Paola € 207,00

SANTA NINFA

Chiesa madre € 150,00

CAMPOBELLO DI MAZARA

Maria Ss. di Fatima € 395,00

Chiesa madre + San Giovanni Battista € 300,00

PETROSINO

Maria Ss. delle Grazie € 200,00

SALAPARUTA

Santa Caterina V.e M. € 150,00

GIBELLINA

San Nicola di Bari € 200,00

PARTANNA

Chiesa madre € 400,00

Santa Lucia V. e M. € 250,00

San Nicolò da Tolentino € 200,00

TOTALE OFFERTE € 10.620,00

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3 n. 19/17novembre2013

Creare una cultura vocazionale,aiutare i giovani a scoprirel’importanza di dare un senso

autentico alla propria vita e fondare ilsenso della propria vita in Cristo. Nascenella Diocesi il progetto di pastoraledelle vocazioni che vuole coinvolgereogni fedele e ogni ministro con l’intentodi qualificare con efficaci dinamiche vo-cazionali tutti gli ambiti della pastoralediocesana, con particolare attenzione aquella giovanile. «Il riconoscimento el’accompagnamento delle vocazioni, in-fatti, trova in special modo nella pasto-rale giovanile il suo spazio vitale» spiegadon Francesco Fiorino, direttore del-l’Ufficio per la pastorale delle vocazioni.

La finalità, dunque, è quella di sostenerei giovani nella formazione di una auten-tica libertà, di una umanità in grado didialogare con Dio, di riconoscere e diaccogliere la sua chiamata. Ma comefare? Innanzitutto con la formazionedegli animatori vocazionali, poi dandoun’attenzione particolare e specifica allevocazioni al ministero ordinato e aquelle di speciale consacrazione. Il pro-getto si pone l’obiettivo anche di raffor-zare l’opera dell’Ufficio diocesano perla pastorale delle vocazioni che coordi-nerà le sue iniziative e proposte con ilServizio diocesano di pastorale giova-nile. Tra gli obiettivi del progetto c’èanche quello di istituire e promuovere

gli “Amici del Seminario”: «resta ur-gente trovare donne e uomini di buonavolontà che vogliano, con aiuti mate-riali e con la preghiera assidua, sostenerel’impegno formativo del Seminario eprendersi anche cura dell’immobile sto-rico». Non per ultimo c’è l’obiettivo disottolineare e mettere in pratica il carat-tere vocazionale della catechesi e di ogniattività di evangelizzazione. «Gli obiet-tivi specifici si traducono in quattro in-dicazioni operative, spiega ancoraFiorino, che raggruppano le esperienzeed i suggerimenti pratici che deside-riamo proporre o “potenziare” in questiprossimi anni: pregare, formare, serviree risvegliare».

Tuttiresponsabilidella cura dellevocazioni

di ChiaraPutaggio

ooo Il progetto

Linee guida per creare una nuova cultura vocazionale

S. Francesco, nuovo amministratore

Don Francesco Fiorino è stato nominatoamministratore parrocchiale nella co-munità San Francesco da Paola a Mar-

sala. La nomina è avvenuta dopo che i PadriMinimi hanno comunicato al Vescovo la deci-sione di non potere più guidare pastoralmente lacomunità parrocchiale. I Padri Minimi sono an-dati via da Marsala dopo più di 50 anni di per-manenza. La decisione è scaturita dalleconclusioni del loro ultimo Capitolo Generale.La chiesa di San Francesco da Paola di corso Ca-latafimi a Marsala è stata ricostruita nel Dopo-guerra da alcuni uomini di buona volontàmarsalesi devoti al santo.

Il testo integraledel progetto si puòleggere sul sitowww.diocesimazara.it

CONDIVIDEREQuindicinale d’informazionedella Diocesi di Mazara del ValloRegistrazione Tribunale di Marsala n. 140/7 -2003

EDITORE: Associazione culturale “OrizzontiMediterranei”, piazza della Repubblica, 6 - 91026Mazara del Vallo (TP). REDAZIONE: telefono0923902737, [email protected] EDITORIALE: monsignor DomenicoMogavero. DIRETTORE RESPONSABILE: donFrancesco Fiorino. COORDINATORE DI REDA-ZIONE: Max Firreri. HANNO COLLABORATO:Erina Ferlito, Ester Vaccari, Chiara Putaggio, Al-berto Alagna, Margherita Gigliotta, don MarcoRenda, Dora Polizzi, Paola Caridi. IMPAGINA-ZIONE, GRAFICA E STAMPA: Grafiche Napoli- Campobello di Mazara. Questo numero è statochiuso in redazione il 13 novembre 2013. È vie-tata la riproduzione integrale o parziale.

oooFlash

Mazara del Vallo, riapre la biblioteca dei bambini

èstata riaperta con una festa partecipata da numerosi bambini, accompa-gnati dai genitori, la Biblioteca dei bambini presso il Seminario vescoviledi Mazara del Vallo. Gli spazi contengono anche una sezione dedicata

alla narrativa in arabo e rimarranno aperti il lunedì e mercoledì mattina per lescuole che aderiranno all’iniziativa; il venerdì (ore 17,30-19) apertura libera congiochi e fiabe per i più piccini. Quest’anno all’iniziativa collaborano 14 animatorivolontari (nella foto alcuni di loro insieme alla responsabile Maria Cristina Gallo).

Pubblicità

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«Il reato di immigrazione clande-stina è inutile e dannoso. Bastacon la demagogia della sicurezza,

bisogna sottrarsi dalla retorica delle parole,dalla pietà esibita, gli strumenti del dirittovanno utilizzati in maniera efficace». è statoRodolfo Sabelli, presidente dell’Associa-zione Nazionale Magistrati, a chiudere lasesta edizione di “Sponde”, quest’anno svol-tasi al complesso monumentale San Pietrodi Marsala, dopo una prima iniziativa aMazara del Vallo. La rassegna è organizzatadal Centro Mediterraneo di Studi Intercul-turali, presieduto dal Vescovo monsignorDomenico Mogavero e quest’anno si è av-valsa della collaborazione dell’Anm. «Oc-corre gestire l’accompagnamento sin dalprincipio per evitare problemi di promi-scuità e tutelare così l’unità familiare. L’in-tegrazione va seguita anche quando siraggiunge la maggiore età, non si può ac-cettare che nel nostro Paese al compimentodel diciottesimo anno si risulti clandestino».Tante le voci che si sono espresse sul temadell’immigrazione, altrettanti i temi affron-

tati: famiglia, norme giuridiche, religione,diritti, tutela dei minori, tessuto sociale. «ènecessaria la strategia dell’ascolto – ha dettoClaudio Cottatellucci, vice presidente del-l’Associazione italiana magistrati per i mi-norenni e la famiglia – solo così si potrannoricostruire i percorsi migratori e questo servea limitare le fughe. Cosa fare? L’attuale si-tuazione è a macchia di leopardo e bisognaimpegnarci di più. Come? Puntando all’ac-coglienza personalizzata ealle piccole comunità doveospitare i minori». La duegiorni di lavori è servita a fo-calizzare l’attenzione su duetematiche specifiche: «La fa-miglia tra le origini e l’approdo. Contestireligiosi, sociali, normativi alla prova dellemigrazioni nel Mediterraneo» e «La tuteladei minori tra le diverse normative e le mi-grazioni. Governare l’emergenza, costruireun futuro dignitoso». «Occorre un’adeguataassistenza morale al momento dell’arrivo,un ripristino del principio di legalità attra-verso un piano di accoglienza, ha detto

Francesca Pricoco, presidente del Tribunaledei minori di Catania. Il diritto all’ascolto èuna ricchezza sia da parte della magistraturache da parte del minore non accompa-gnato. La vera integrazione inizia proprioda qui» ha concluso la Pricoco. «Sono cin-que milioni gli stranieri in Italia al mo-mento – ha detto Filippo Miraglia dellapresidenza nazionale Arci – se non si tro-vano delle soluzioni mirate si rischia di

creare una relazione malatacon le future generazioni. Iprimi ad abbandonare lescuole sono i figli degli im-migrati, la contaminazionetra noi e i migranti è un va-

lore aggiunto da non sottovalutare. Bastacon gli slogan sull’immigrazione utilizzatisolo durante le campagne elettorali, bisognaevitare improvvisazioni nella gestione deimigranti e definire un percorso serio e con-diviso. Non c’è un modo di arrivare in si-curezza in Italia e in Europa, ha conclusoMiraglia; gli sbarchi alimentano l’economiadelle organizzazioni criminali».

oooLa rassegna “Sponde”

L’interventodi rodolfoSabelli,presidentedell’Anm, hachiuso i lavoria Marsala

di MargheritaGigliotta

4 n. 19/17novembre2013

«il reato di immigrazione clandestina è inutile e dannoso»

Migrantes, raccolti 2 mila euro

Per la Giornata mondiale delle migrazioni di que-st’anno in tutte le parrocchie della Diocesi sono statiraccolti 2 mila euro, durante 35 messe celebrate ad

mentempresidenza Cei. Le offerte coprono il 25% delle spesesostenute dalla Fondazione Migrantes nei diversi settori.

«Basta con gli slogansull’immigrazione,definire un percorsoserio e condiviso»

In questa foto:Deborah Sco-lart dell’Univer-sità “Tor

Vergata” di Roma, ClaudioCottatellucci, vice presidenteAimmf, Gioacchino Natoli,presidente del tribunale diMarsala, Valerio Savio e i giu-dici del tribunale di Marsala,Annalisa Amato e MarcelloSaladino.

le buone pratiche in diocesi _________________________________________________Una tenda per l’assistenza sanitaria

Sempre la Fondazione San Vito Onlus ha messo a di-sposizione della Croce Rossa Italiana una delle due tendepneumatiche di sua proprietà, per il punto d’assistenza

sanitaria ai migranti-lavoratori dell’accampamento spontaneodi contrada Erbe Bianche a Campobello di Mazara.

La Fondazione San Vitoospita i richiedenti

La Fondazione San Vito Onlus ospita, attualmente, 19 uo-mini, 4 donne e 2 bambini, tutti migranti richiedentiasilo politico arrivati al porto di Trapani dopo l’ennesimo

salvataggio nel mare Mediterraneo. I migranti sono ospitati aSanta Veneranda e nei locali di via Casa Santa a Mazara del Vallo.

associazionemagistrati.it

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5 n. 19/17novembre2013

gli ospiti_____________________________________________________________

Rompere gli stereotipi e ricom-porre la conoscenza non sonoimpegni facili. Occorre fatica, co-

stanza, e anche una buona cose di fantasia.A Mustafa Abu Sway, docente all’Univer-sità Al Quds di Gerusalemme, è toccatoparlare di piatti e di faccende domesticheper rompere i cliché, con quel rumoresecco, tipico che fa la ceramica quandocade per terra. «A casa, sono io a lavare ipiatti» ha detto con il suo solito tonocalmo e compassato il teologo palestinese,nome molto noto a Gerusalemme, dovetiene la cattedra dedicata alla figura del-l’Imam al Ghazali all’Università Al Quds,l’ateneo arabo della città, e alla moschea diAl Aqsa, terzo luogo santo dell’Islam. «Acasa sono io a fare le faccende domestiche,e non perché mia moglie sia una femmi-nista sfegatata, ma perché così faceva ilProfeta Mohammed». Sono gli uomini,secondo questa interpretazione dell’Islam,a occuparsi della casa, così come – d’altrocanto - prevede il diritto islamico, che dà

agli uomini il dovere di tutela e cura ditutta la famiglia, alla quale devono prov-vedere anche (ma non solo) dal punto divista economico. Nella realtà, non è sem-pre così, riguardo alle faccende domestichee agli uomini di fede musulmana; ma AbuSway è riuscito a squarciare il velo. L’Islamnon è la sua rappresentazione mediatica inoccidente e la famiglia musulmana deveessere conosciuta per quella che è. Per lesue regole: il contratto matrimoniale, i do-veri dei coniugi, il ruolo e i diritti dei figli.è, però, soprattutto il ritratto della coppiadi coniugi nel Corano ad aver colpito ilpubblico dell’edizione di quest’anno di“Sponde”. «Adamo ed Eva peccarono in-sieme, nel Paradiso terrestre» dice AbuSway, che legge il passo del Corano. Nonsi sa chi peccò per primo, perché nel Co-rano furono entrambi a compiere atti cheDio aveva vietato, grazie all’uso del duale,presente nella lingua araba. Eva non tentaAdamo, com’è nel racconto biblico. Dun-que, uomo e donna sono su un piede di

eguaglianza edi correspon-sabilità. Cosìcome alladonna comemadre com-pete un ruoloe un'atten-zione tal-mente particolare «che è lo stesso profetaMohammed - ricorda Abu Sway - a sot-tolinearlo nel corpusdei suoi detti, degli ha-dith». è la madre che viene prima delpadre, almeno per tre volte, nella conside-razione dei figli. Un colpo allo stereotipo,che è però - per Abu Sway - anche una ri-chiesta chiara, fatta a lateredegli interventidal palco: che vi siano interpretazioni deitesti sacri da parte delle donne, per rom-pere gli schemi incastonati in secoli e secolidi interpretazione maschile.

Il docentedell’Ateneoarabo digerusalemmesui ruolidell’uomo edella donna

di PaolaCaridi

la conoscenzaper rompere gli stereotipi: la lezione di Abu Swayl’analisi______________________________________________________________

In questa foto: alcuni migranti di coloreospiti a “Sponde 2013. Qui sotto: Mu-stafà Abu Sway. (foto Flavio Leone)

Alla due giorni di lavori al complesso monu-mentale San Pietro hanno partecipato nume-rosi ospiti, rappresentanti delle istituzioni,

avvocati (il Consiglio dell’Ordine di Marsala ha inseritoil seminario tra i convegni accreditati) e operatori so-ciali. Tra gli ospiti: il prefetto Leopoldo Falco, il que-store Carmine Esposito, il comandante provinciale deicarabinieri Fernando Nazzaro, il sindaco GiuliaAdamo, Giancarlo Russo, comandante della Capita-neria di Porto di Trapani, Gaetano Paci, magistratodella Dda di Palermo, Amalia Settineri, capo della Pro-cura dei minori di Palermo, Roberto De Simone, pre-sidente del tribunale di Trapani e Andrea Genna,presidente del tribunale di Sciacca.

In trecento ai due giorni di lavori

In queste foto di Flavio Leone (insenso orario): Il Vescovo con Ro-dolfo Sabelli e Valerio Savio, presi-dente e vice dell’Associazione

Nazionale Magistrati. Il sindaco di Marsala Giu-lia Adamo, Valerio Savio e Fernando Nazzaro,comandante provinciale dei carabinieri. Il Pre-fetto di Trapani Leopoldo Falco, GiancarloRusso, comandante della Capitaneria di Porto diTrapani, il questore Carmine Esposito e PieroAngelo Sciacca, vice questore e commissario dellaPolizia a Marsala.

alquds.edu

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èstato inaugurato il nuovo ca-nile di Mazara del Vallo, neilocali dell’ex mattatoio comu-

nale di via Rosario Ballatore a Mazaradel Vallo. A fianco del canile si tro-vano gli uffici dell’anagrafe canina,dove vengono microcippati gli amicia quattro zampe. La costruzione delcanile è costata circa 200 mila euro.Attualmente il Comune di Mazara delVallo provvede al ricovero dei canicatturati presso altre strutture in Sici-lia e in Calabria.

Si è celebrata a Mazara del Vallo la Giornata dei caduti del mare. Il Ve-scovo ha presieduto la celebrazione eucaristica in Cattedrale e poi il cor-teo, con i rappresentanti delle istituzioni e i giovani studenti della città,

ha percorso il lungomare Mazzini sino ad arrivare al monumento ai caduti inmare, dove è stata deposta una corona d’alloro (nella foto un momento della ceri-monia). «La giornata di oggi non deve essere una ricorrenza triste, ma ungiorno di ringraziamento, per tutti coloro che in mare sono caduti e per tutticoloro che in mare, quotidianamente, lavorano per il sostentamento delle lorofamiglie e per l’intera collettività» ha detto il sindaco Nicola Cristaldi.

Presso la parrocchia Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù di Mazaradel Vallo si è avviato il nuovo anno associativo dell’Azione Catto-lica Ragazzi. “Non c’è gioco senza te” è lo slogan di questa tappa

dell’iniziativa annuale che vede protagonisti 80 ragazzi della fascia di etàcompresa tra gli 8 e i 14 anni. La festa è iniziata con l’accoglienza agliacierrini, accompagnati dai genitori, nell’atrio dell’oratorio parrocchialedove li attendevano gli educatori (nella foto) che hanno consegnato loro ilsimbolo di appartenenza al proprio gruppo: pulcini, coccinelle, delfini etartarughe. Successivamente, nel salone parrocchiale, è stato letto il Vangelo diMatteo 22,1-14 “La festa di nozze del figlio del re” e dopo i saluti del parroco don

Vincenzo Aloisi con l’inno del nuovo anno “Non c’e’ gioco senza te” sono iniziatii giochi nel cortile. (alberto alagna)

Il gruppo giovani “Skizziratizzati” (nella foto) della chiesa madre di Marsala havissuto nei giorni scorsi un weekend di spiritualità presso l'Oasi Bartolomea diRampinzeri a Santa Ninfa. L'esperienza che hanno vissuto ha avuto come

tema “giovani e riconciliazione” alla luce della pericope evangelica dell’incontro diGesù con un giovane (Mc 10,17-22). (ester vaccari)

Mazara del Vallo, festa d’inizio annoassociativo per l’Azione cattolica ragazzi

Marsala, weekend di spiritualità peril gruppo giovani “Skizziratizzati”

Mazara del Vallo, messa e deposizionedi una corona per i marinai scomparsi in mare

oooFotocronache6 n. 19/17novembre2013

oooAttualità

Da Palermo nella Valle del Belice a bordo di uno storicotreno per poter scoprire le bellezze del paesaggio, i mo-numenti e assaggiare l’olio novello estratto da Nocellara

del Belice e i prodotti tipici. è stata un successo l’iniziativa del GalElimos nell’ambito della rassegna “Il sole d’autunno nel Belice”:un locomotore D 345 con bagagliaio e cinque carrozze “cento-porte”, tutte in livrea originale, ha trasportato 400 visitatori partitidalla stazione centrale di Palermo e arrivati alla stazione di Castel-vetrano. (Nella foto: Liborio Furco, presidente Gal Elimos, RoccoLima, responsabile di Piano, Maurilio Caracci, esperto marketing,Alessandro La Grassa, responsabile cooperazione e Calogero Moscato)

Aperto il nuovo canile

Diverse centinaia di pesci morti sono affiorati, nei giorni scorsi, allasuperficie del fiume Belice a Marinella di Selinunte. Anche se non

sono state accertate le cause, si tratta di un fenomeno che si ripete quasitutti gli anni nello stesso periodo, durante il mese di novembre. La moriasembra interessare solo pesci appartenenti all’ordine dei cipriniformidella specie carpa.

Selinunte, pesci morti alla foce del fiume Belice

La strutturasorge aMazara del Vallo

IL FATTO

Olio e paesi,un treno storicoda palermonel Belice

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7 n. 19/17novembre2013

DOMANDE E RISPOSTESULLE OFFERTE INSIEME AI SACERDOTI

Ognuno di noi è parte della Chiesa. LaChiesa è cosa mia, io le appartengo e leimi appartiene. Se credo in Gesù Cristo, seho questa speranza dentro il cuore, e nonla disperazione, è merito suo, è dellaChiesa che mi ha accolto. Perciò mi sentoresponsabile: tocca anche a me contri-buire perché questa Chiesa possa acco-gliere tanti altri come me.

Al cuore di tutto l’Eucarestia. E con Essa isacerdoti. Vicini. E lontani, lontanissimi,che mai vedrò ma che esistono e hannobisogno di me, perché io appartengo aloro e loro a me.

Don Donato, a Roma è parroco di unadelle 26.000 parrocchie italiane, e fa partedella Chiesa. Così come anche don Luigia Rimini, don Giancarlo a Lamezia Terme,

don Antonio a Napoli e via via, insieme atutti i 37.000 sacerdoti diocesani, compre-si quelli anziani e malati. Tutti sono nelcuore della nostra Chiesa.

La responsabilità di provvedere economi-camente al loro sostentamento torna suogni fedele, proprio come un tempo, alleorigini, quando tutto cominciò. Questionedi “dovere” penserà qualcuno. Giusto.Prima ancora è questione di “fede” e di“affetto”, che danno senso al dovere.Innanzitutto c’è questo pensiero. Alloral’offerta, destinata esclusivamente al lorosostentamento, smette di essere un sem-plice esborso di denaro e diventa ungesto di comunione. Questo il senso dellaGiornata Nazionale che si celebra il 24novembre.

Comunione e libertà di donare. Il tempodonato è un gesto d’amore importante,verso il prossimo e verso Dio. E il Signoreama chi dona e chi “si” dona con gioia.Siamo liberi di donare tempo, sorrisi, con-fortare e aiutare. E liberi di sostenere eco-nomicamente la Chiesa anche tramiteuna piccola offerta destinata non soloal nostro parroco, ma a ogni “don” chesi è offerto di servire Gesù e la Chiesaattraverso un “sì” alla Sua chiamata.

Maria Grazia Bambino

ESISTONO REALTÀ IN CUI I SACERDOTI SONOL'UNICA LUCE. AIUTALI ATENERLA ACCESAA difesa delle creature, di terra e acqua,dono di Dio. Don Maurizio Patriciello, par-roco di San Paolo apostolo a Caivano, èoggi voce di tanti senza voce nella Terradei fuochi. Un’area di due milioni di abi-tanti tra le province di Napoli e Caserta,dove da anni bruciano senza sosta roghitossici, controllati dalla camorra. Un busi-ness senza fine, alimentato dallo smalti-mento illegale di rifiuti tossici da parte diimprese di tutta Italia, nel silenzio diamministratori e politici corrotti o collusicon i clan. “L’anticamera dell’inferno” l’hadefinita un comandante del CorpoForestale. Oggi la mortalità sul territorio èdoppia rispetto al resto del Paese. Non c’èormai una famiglia che non conti uno odue vittime. Hanno dai 9 ai 55 anni i nomidi quelli che don Maurizio ricorda nellecelebrazioni. “La terra avvelenata e tradita avvelena etradisce l’uomo - dice il sacerdote - oggi irifiuti vengono sia interrati, sia bruciati per

non lasciare tracce”. In Italia, tra diffuseviolazioni ambientali e cambiamenti cli-matici, sono sempre più numerosi i pretidiocesani che si dedicano a questa nuovaevangelizzazione, attraverso la custodiadel creato. Perché dalla salvaguardia delpatrimonio naturale dipendiamo per lasalute e la vita. Don Patriciello non è solo.L’intera Chiesa è con lui. Dai vescovi e par-roci campani a tutti i fedeli italiani chesostengono la sua missione, anche attra-verso le Offerte per il sostentamento.Segno di vicinanza e corresponsabilitàverso i nostri preti diocesani, che si fannopane spezzato nell’annuncio del Vangelo enel servizio ai più deboli.

VICINO AI SACERDOTI, VICINO AL CUORE DELLA CHIESA

I SACERDOTI FANNO TANTO PER TUTTI NOICon un’Offerta possiamo ringraziarli tutti

CHI PUÒ DONARE L’OFFERTA PER I SACERDOTI?Ognuno di noi. Per se stesso, ma anche a nome della fami-glia o di un gruppo parrocchiale. Importante è che il nomedel donatore corrisponda ad una persona fisica.

COME POSSO DONARE?� Con conto corrente postale n. 57803009 intestato a

“Istituto centrale sostentamento clero - Erogazioni liberali, viaAurelia 796 00165 Roma”

� Con uno dei conti correnti bancari dedicati alle Offerte,indicati sul sito www.insiemeaisacerdoti.it

� Con un contributo diretto all’Istituto sostentamentoclero della tua diocesi.La lista degli IDSC è su www.insiemeaisacerdoti.it

� Con carta di credito CartaSì, chiamandoil numero verde CartaSì 800-825 000 o donando on linesu www.insiemeaisacerdoti.it

DOVE VANNO LE OFFERTE DONATE?All’Istituto Centrale Sostentamento Clero, a Roma. Chele distribuisce equamente tra i circa 37 mila preti dioce-sani. Assicura così una remunerazione mensile tra 883euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, e1.380 euro per un vescovo ai limiti della pensione. LeOfferte sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani omalati, dopo una vita intera a servizio del Vangelo e delprossimo. E 600 missionari nel Terzo mondo.

PERCHÉ OGNI PARROCCHIA NON PUÒ PROVVEDERE DASOLA AL SUO PRETE?L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdo-ti e fedeli, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comuni-tà più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nelquadro della “Chiesa-comunione” delineata dal ConcilioVaticano II.

CHE DIFFERENZA C’È TRA OFFERTE PER I SACERDOTI E L’OBOLO RACCOLTO DURANTE LA MESSA?È diversa la destinazione. Ogni parrocchia infatti dà il suocontributo al parroco. Che può trattenere dalla cassa par-rocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suosostentamento. È pari a 0,0723 euro al mese per abitante.E nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contanomeno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il neces-sario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto allaquota capitaria.

PERCHÉ DONARE L’OFFERTA SE C’È GIÀ L’8XMILLE?Offerte e 8xmille sono nati insieme. Nel 1984, con l’appli-cazione degli accordi di revisione del Concordato. L’8xmilleoggi è uno strumento ben noto, e non costa nulla in più aifedeli.Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipa-zione: comportano un piccolo esborso in più ma indicanouna scelta di vita ecclesiale. Tuttora l’Offerta copre circa il3% del fabbisogno, e dunque per remunerare i nostrisacerdoti bisogna ancora far riferimento all'8xmille. Mavale la pena far conoscere le Offerte perché questo donoindica una scelta consapevole di vita ecclesiale. E raggiun-ge anche i sacerdoti di parrocchie piccole e lontane.

PERCHÉ SI CHIAMANO ANCHE “OFFERTE DEDUCIBILI”?Perché si possono dedurre dal reddito imponibile nelladichiarazione dei redditi fino a un massimo di 1.032,91euro l’anno.

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Page 8: «l’accoglienza dei migranti senza improvvisazione» · Santa Lucia € 150,00 ... Addolorata (Strasatti) + Pastorella € 345,00 Maria Ss. delle Grazie al Puleo € 840,00 Maria

8 n. 19/17novembre2013

«Vi era tra i fariseiun uomo di nomeNicodemo, uno dei

capi dei Giudei» (Gv 3,1). IVangeli non usano certamenteparole tenere nei confronti deifarisei, che chiamano ipocriti esepolcri imbiancati (cfr Lc11,39-48). Eppure si tratta diuomini che dedicavano la pro-

pria vita allo studio della Torah e si impegnavanoscrupolosamente a osservarla. Non basta l’intelligenzaper comprendere la Parola, né l’obbedienza ai singoliprecetti per accoglierla e viverla. Occorre abbandonarela sicumera, e lasciarsi attraversare dal dubbio chespinge a una nuova ricerca di senso. è questo il ri-tratto di Nicodemo. Egli si reca da Gesù «di notte»:la notte rimanda non solamente al gelo paralizzantedelle tenebre (cfr Bar 2,25), ma pure allo spazio disilenzio, dove la Parola si poggia sull’uomo come ru-giada consolante (cfr Gb 29,19). In quella notte si

intreccia un dialogo tra Nicodemo e Gesù. I “segni”che egli compie lasciano perplesso il capo dei Giudei:lo riconosce come maestro venuto da Dio (cfr Gv 3,2),ma nelle sue parole si annida una domanda o forse larichiesta di una conferma. Gesù però lo spinge oltre:«Se uno non nasce dall’alto non può vedere il Regnodi Dio» (Gv 3,3). Il senso del testo si gioca tutto sulverbo «nascere». Nicodemo si ferma all’esperienzaumana (cfr Gv 3,4a). Gesù invece parla di una na-scita «dall’alto», che accade a colui che si lascia attra-versare di un Amore, di cui l’intelligenza dell’uomonon può impadronirsi. Come un bimbo formato nelgrembo della madre, chi nasce dallo Spirito è indele-bilmente segnato da quest’origine, di cui porta il Dna.è una realtà misteriosa e nascosta, eppure paradossal-mente palpabile. Costui pone gesti d’amore, è stru-mento di grazia, è testimonianza di Risurrezione. Lavita cristiana non è dunque miope osservanza di pre-cetti, ma fedeltà a quel sigillo che ci è stato impresso.Possiamo, certo, rinnegare queste origini, ma in talmodo sfigureremo il nostro volto.

Nel nostro ultimo inter-vento dicevamo comenon sempre le motiva-

zioni degli atei per essere tali se-guano la consequenzialità della

logica. Qualche non credente talvolta domanda come

è possibile dire di essere credenti o conclude che è im-possibile e contrario alla ragione dirsi cristiani. Ma il“dire” ha a che fare con la logica. Diceva un filosofodel secolo scorso che «di ciò di cui non si può parlaresi deve tacere», precisando che «ciò di cui si può par-lare» sono i fatti nel mondo. Ma la non-esistenza diDio non può mai essere un fatto; “fatto” è ciò che ac-cade, e ciò che non è, proprio per ciò stesso, non ac-cade. Dunque della non esistenza di Dio non si puòparlare. Ma già l’antichissimo filosofo Parmenide in-segnava che del non essere non si può né pensare, néparlare. I cristiani invece proclamano la loro fede inun fatto nel mondo, cioè la vita di Cristo e la sua pas-sione della cui fattualità è garante la menzione di Pon-zio Pilato al centro della professione di fede deicristiani. Dunque i cristiani possono dire di essere cre-denti, in quanto dicono di un fatto nel mondo; i noncredenti di cosa parlano? Per affermare logicamente lanon esistenza di Dio bisognerebbe darsi un fatto con-trario, che con la sua presenza escluda che Dio possaesistere, come posso dire che una pezza non è biancaperché evidentemente è nera. Ma poiché i credenti di-cono che Dio è infinito bisognerebbe avere esperienzadi un altro infinito diverso da Dio. Ma poiché un es-sere infinito, eterno, beato, onnipotente eccetera, nellacultura occidentale si chiama “dio”, si dovrebbe direche solo se esistesse un dio si potrebbe affermare l’ine-sistenza di Dio, e ciò sarebbe davvero assurdo. Perciòse è logico dire «Dio esiste, perché lo abbiamo incon-trato nel fatto Gesù di Nazarteh», è assurdo dire «Dionon esiste», perché di ciò che non è non si può avereesperienza e non se ne può perciò dire niente. Questeconsiderazioni non sono certo prova dell’esistenza diDio, ma solo una risposta logica a chi dice che è ra-zionale l’affermazione ateistica ed irrazionale quellacredente. Forse, a ben veder, le cose stanno esattamenteal contrario.

La teologia islamica - la scienza del discorso su Dio- è fortemente ancorata ai dati della rivelazione e

dell’insegnamento profetico. Sono classificate nel Co-rano due categorie di aspetti dinatura teologica: la teologia dog-matica e l’apologetica. La teologiadogmatica fa riferimento a unaquestione essenziale che è la di-mostrazione dell’esistenza di Dio;invece l’apologetica si occupadella dimostrazione della unicitàdi Dio. (dora polizzi)

Perchènon possiamodirci atei

GRANI DIVANGELOdi Erina Ferlito

PAROLE CHIAVEdell’islam

la teologiaislamica

oooLe rubriche

17 novembreMarsala, convegnosu don pino puglisi

Domenica 17 novembre, alleore 16,30 (auditorium Cen-

tro Sociale Sappusi) convegno sultema “Padre Pino Puglisi, autenticoeducatore e testimone del Vangelo”,con don Giuseppe Tavolacci, viceret-tore del Seminario di Palermo. Alle18,30, concelebrazione eucaristicapresieduta dal Vescovo.

19 novembreMarsala, arriva l’urnacon le reliquie di don Bosco

Martedì 19 novembre, alle15,30, accoglienza del-

l’urna con le reliquie di San Gio-vanni Bosco nella parrocchiaMaria Ss. Ausiliatrice a Marsala.Alle 17,30 processione verso lachiesa madre; alle 18,30 celebra-zione eucaristica presieduta dal Ve-scovo; alle 21,30 Veglia dipreghiera coi giovani. Alle 23l’urna rientrerà nella parrocchiaMaria Ss. Ausiliatrice, dove ri-marrà esposta per tutta la notte.

20 novembreMazara del Vallo, incontrocon la Facoltà teologica

Mercoledì 20 novembre, alleore 17, presso l’aula magna

del Seminario vescovile di Mazaradel Vallo, avrà luogo un incontrocon una rappresentanza della Fa-coltà Teologica di Sicilia per illustrarei contenuti della nuova Intesa Cei-Miur con particolare riferimentoalle eventuali ricadute sui titoli diqualificazione abilitanti all’insegna-mento della religione cattolica.

21 novembreMazara del Vallo, incontrocon Anna gioeni

Si terrà giovedì 21 novembre, alleore 16, presso il Mahara hotel di

Mazara del Vallo, l’incontro di forma-zione sul tema “I presupposti di unarelazione docente-alunno efficace-mente educativa” con Anna Gioeni.

24 novembreMazara del Vallo, corso diformazione socio-politica

Domenica 24 novembre, alleore 16, apertura del corso di

formazione socio-politica promossodall’Ufficio diocesano per i pro-blemi sociali e il lavoro. Relatore:Giuseppe Verde, docente pressol’Università di Palermo.

ooo15 giorniin agenda

Elenco completo sul sitowww.diocesimazara.it

ANNODELLAFEDEdi don Marco Renda