Laboratorio sulla tv digitale interattiva Anno accademico 2008/2009 Introduzione alla progettazione.

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Laboratorio sulla tv digitale interattiva Anno accademico 2008/2009 Introduzione alla progettazione

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Laboratorio sulla tv digitale interattivaAnno accademico 2008/2009

Introduzione alla progettazione

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Introduzione al laboratorio sulla tv digitale interattiva

• Obiettivo del corso e delle attività laboratoriali coordinate è quello di sviluppare competenze e abilità progettuali rispetto al settore della televisione digitale e dei sistemi interattivi per la televisione e i dispositivi mobili. L'analisi dei sistemi tecnologici sarà affiancata e integrata dalla riflessione sulle modalità produttive, l'organizzazione dell'offerta, lo sviluppo di formati e contenuti a utilità ripetuta e multipiattaforma.

• Il percorso è integrato con quello del corso Marinelli/Berengo Gardin e si svolge il lunedì e giovedì dalle 14 alle 17

• Nel mese di maggio saranno concordate due ulteriori giornate da dedicare alla progettazione (il giovedì mattina, 11.30-13)

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Programma d’esame per i non frequentanti

• Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova d'esame orale esclusivamente sui testi seguenti:

• 1. Tullio Camiglieri, La grande avventura della pay-tv, Mursia, 2008• 2. Massimo Scaglioni, Anna Sfardini, Multi-tv. La televisione nell'età

della convergenza, Carocci, 2008• 3. Dispense della cattedra (devono essere studiate tutte le dispense

elencate di seguito):• 3a. Capitoli selezionati dal testo DTT e servizi interattivi (disponibile

presso la copisteria di via Cremera)• 3b. Capitoli selezionati dal testo Mediamorfosi. Le trasformazioni

della tv digitale, raccontate dai protagonisti (disponibile presso la copisteria di via Cremera)

• 3c. I tre articoli in inglese presenti nella sezione "Materiali" della webcattedra

•  

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Per i frequentanti

1. Realizzare il documento di progetto (in gruppi di 3-5 persone)

2. Presentare il documento di progetto:- In bozza, durante le due ultime giornate di lezione (25 e

28 maggio)- In versione definitiva, in sede d’esame

- Il progetto sarà impostato e discusso con i docenti durante le ore di laboratorio e perfezionato anche al di fuori delle ore di lezione

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La presentazione del progetto

• Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà nella presentazione del progetto elaborato nel rispetto delle specifiche previste e seguendo tempi e modalità proprie di una presentazione al committente (durata: max 20 minuti).

• Dopo la presentazione la commissione potrà formulare domande per verificare l'acquisizione individuale di competenze relative ai testi e ai materiali indicati

• Il documento di progetto, redatto secondo l’indice indicato, e i relativi prototipi dovranno essere consegnati almeno 7 giorni prima della prova e saranno valutati dai docenti sulla base della seguente griglia di valutazione.

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Testi per i frequentanti

• Dopo la presentazione la commissione potrà formulare domande per verificare l'acquisizione individuale di competenze relative ai testi e ai materiali indicati di seguito.

• 1. Tullio Camiglieri, La grande avventura della pay-tv, Mursia, 2008

• 2. Dispense della cattedra (devono essere studiate tutte le dispense elencate di seguito):

• 2a. Capitoli selezionati dal testo DTT e servizi interattivi (disponibile presso la copisteria di via Cremera)

• 2b. Capitoli selezionati dal testo Mediamorfosi. Le trasformazioni della tv digitale, raccontate dai protagonisti (disponibile presso la copisteria di via Cremera)

• 2c. I tre articoli in inglese presenti nella sezione "Materiali" della webcattedra

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Articolazione del laboratorio

• 16 aprile: introduzione al laboratorio; obiettivi e modalità di realizzazione del progetto

• 23 aprile: introduzione alla progettazione (seconda parte); usabilità e user experience applicate alla tv digitale interattiva

• 27 aprile: definizione dei gruppi di lavoro e inizio dell’attività di progettazione

• 11 maggio: un focus sulle tecnologie• 14, 18, 21 maggio: progettazione (due ulteriori date potranno

essere concordate per il giovedì mattina, 11.30-13)• 25 e 28 maggio: prima presentazione dei progetti e

discussione con i docenti

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Criteri per la valutazione dei progetti

Aderenza al modello progettuale proposto–Coerenza tra l’analisi e le proposte progettuali–Presenza per ogni capitolo di un livello di presentazione sintetico e di un livello analitico–Capacitàdi comunicare visivamente (tabelle, grafici, punti elenco)–Completezza–Numerositàdei prototipi–Numerositàdelle valutazioni sui prototipi–Capacitàdi riorientareil progetto sulla base delle valutazioni ottenute

•Contenuti del progetto–Analisi–Correttezza metodologica–Completezza del benchmarking–Conoscenza della letteratura•Bibliografia, papere report citati a supporto–Presenza di analisi originali (questionari, focus group, test di usabilitàcondotti dal gruppo)–Concept

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Criteri per la valutazione dei progetti (2)

Requisiti

–Correttezza metodologica

–Capacità di portare dati e fatti a sostegno delle scelte progettuali

–Le scelte progettuali sono supportate da una buona conoscenza delle tecnologie

–Le scelte progettuali sono supportate da una buona conoscenza dei modelli concettuali affermati pressol’utenza

•Piano finanziario

–Corretta valutazione dei costi

–Gestione efficiente del budget

•Comunicazione del progetto

–Qualità formale del documento di progetto

–Qualità della presentazione finale

–Qualità delle slide

–Efficacia dell’esposizione

–Capacità di rispettare i tempi assegnati

–Rapporti con i referenti

–Capacità di rispettare le scadenze

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Elementi di progettazione

• Cosa faremo?• Suddividersi in gruppi (3-5 persone)• Ipotizzare un servizio da progettare, un contesto

e/o un ipotetico committente• Delineare il concept, con il supporto della fase di

analisi• Successivamente, specification di alcuni elementi,

con il supporto della road map delineata da Roberto Polillo per i siti web (e adattabile alla progettazione in ambiente tv digitale)

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Elementi di indice del documento

Analisi • –Scenario • –Committenza• –Mercato• –Tecnologie• –Benchmarking• –Obiettivi

• •Concept• –Executive summary• –Posizionamento competitivo • –Target• –Profili utente e Personas• –Scenari d’uso

• •Requisiti*• –Requisiti di architettura • –Requisiti di comunicazione • –Requisiti funzionali • –Requisiti di contenuto • –Requisiti di gestione • –Requisiti di accessibilità• –Requisiti di usabilità

• Piano di marketing

• *la sezione dei requisiti sarà opportunamente ricalibrata rispetto alle scelte progettuali e di piattaforma effettuate

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Obiettivi dell’attività laboratoriale

• Acquisire un metodo di progettazione• Acquisire strumenti di progettazione• In particolare, acquisire la capacità di raccogliere e gestire

competenze sul contesto e le piattaforme tecnologiche (DOVE progettare), scegliere COSA e COME progettare.

• “Non utilizzeremo mai il termine metodologia, preferendogli quello meno impegnativo di road map: un percorso di massima che porti il progetto a destinazione, senza tuttavia porre vincoli eccessivi e lasciando in ogni momento ampia libertà ai progettisti” (Polillo, p. 16)

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3 4 5 6 7

Web design

Visual design

Sviluppo Redazionedei contenuti

Pubblicazione

1

Definizionedei requisiti

2

Avviamentodel progetto

Gestione del sito

La road-map per i siti web: le fasi di lavoro (R. Polillo)

Le fasi di lavoro sono iterative… … e, di solito, parzialmente sovrapposte nel tempo…

Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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7

Pubblicazione

6Redazione

dei contenuti

1

Definizionedei requisiti

3

Web design

Visual design

4

5Sviluppo del sito

2

Avviamentodel progetto

La road-map per i siti web: 7 fasi di lavoro

Ogni fase produceun output ben definito…

Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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7

Pubblicazione

6Redazione

dei contenuti

1

Definizionedei requisiti

3

Web design

Visual design

4

5Sviluppo del sito

2

Avviamentodel progetto

La road-map per i siti web: 7 fasi di lavoro

Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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7

Pubblicazione

6Redazione

dei contenuti

1

Definizionedei requisiti

3

Web design

Visual design

4

5Sviluppo del sito

2

Avviamentodel progetto

La road-map per i siti web: output

Prototipo di navigazione

Prototipo di comunicazione

Prototipo funzionale

Prototipo editoriale

Sito finaleDa Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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7

Pubblicazione

6Redazione

dei contenuti

1

Definizionedei requisiti

3

Web design

Visual design

4

5Sviluppo del sito

2

Avviamentodel progetto

La road-map per i siti web: i prototipi

Prototipo di navigazione

Prototipo di comunicazione

Prototipo funzionale

Prototipo editoriale

Sito finale

• Tutti navigabili

• sottoposti ad attività di verifica e validazione specifiche

• Consolidamento progressivo

Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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Production & TestingDevelopment Specification

Launch & Operation

Concept

Concept testingBenchmark

Navigation Map

Definizione Format

Storyboard

Specifiche tecniche

Project Plan

Budget

Sviluppo grafico

Architettura tecnica

Tool di authoring

Test e validazione

Messa on air

Promozione

Maintenance & Development

Ruoli Content designer

Graphic designer

Content designer

Engineer

Graphic designerEngineer

Engineer

Gli step della progettazione per la tv digitale (Simple)

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Riassumendo… gli step della progettazione per la tv digitale

• 1. Fase di development (o “prima della progettazione editoriale” – V. Eletti):– (0) Pre-concept– a. Analisi– b. Concept

• 2. Definizione dei requisiti (Documento dei requisiti, Polillo)• 3. Fase di specification e production (parte) - (o “progettazione

editoriale” V. Eletti):– a. Information design/architecture (Polillo: “web design”)– b. Visual design– c. (sviluppo)– d. redazione dei contenuti – e. business model/budget– f. piano di marketing

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Output attesi

• Ai fini dell’esame, sarà necessario produrre un documento di progetto che includa:

• Il concept• Il documento dei requisiti (comprensivo di un’analisi

del contesto/scenario, ipotesi sul committente, benchmarking, obiettivi, profilo utente e scenari d’uso)

• Lo sviluppo delle fasi successive (specification)• Il documento cartaceo sarà integrato da una

presentazione in power point

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Prototipi successivi

• “Ogni nuovo strumento cambia i bisogni del suo utilizzatore e genera nuovi bisogni che suggeriscono modifiche non previste dallo strumento stesso” (R. Polillo p. 10)

• Il “modello a cascata” non funziona• Noi ipotizziamo scenari d’uso e stabiliamo le

funzioni che nelle nostre ipotesi sembrano necessarie, ma possono emergere nuovi bisogni

• Modello per prototipi successivi

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Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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1. (0) Development: formulazione del pre concept

• Definizione del pre concept (e successivamente del concept):

• “definire l’idea di prodotto, le peculiarità e i punti di forza” con indicazioni di massima relative a:– Target– le specifiche funzionali, ovvero i requisiti principali

dell’applicazione: commerciali, contenutistici, di usabilità, ecc.

– scelte tecnologiche chiave dell’applicazione– stabilire il flusso di creazione/aggiornamento dei

contenuti• Evidentemente, la fase di definizione del concept è

strettamente collegata a quella di ANALISI

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1.a Analisi

• Analisi: – Obiettivi (dell’organizzazione e del progetto)– committente (nel nostro caso: ipotizzare un committente/

acquirente del servizio proposto)– Contesto/scenario (tecnologico, di consumo,

competitivo…)– Benchmarking– Analisi Swot

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Obiettivi

• Obiettivi di lungo periodo – priorità• Obiettivi di breve periodo – priorità:

• Obiettivi dell’organizzazione: identificare obiettivi che non sono già (adeguatamente) perseguiti da altri progetti

• Obiettivi del progetto: coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione

• Gli obiettivi vanno declinati in relazione ai target del progetto

• Un esempio: dal progetto Bimbo Tv di Dal progetto Bimbo Tv, anno accademico 2007/2008 (Sonia Mendola, Lorenzo Orlando, Roberta Sanzani, Pompeo Torchia)

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Dal progetto Bimbo Tv (S. Mendola, L.Orlando, R. Sanzani, P. Torchia)

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Dal progetto Bimbo Tv (S. Mendola, L.Orlando, R. Sanzani, P. Torchia)

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Benchmarking

• Può essere inserito in fasi diverse del progetto• Stabilire punti di forza e punti deboli dei concorrenti, e

requisiti minimi per essere competitivi• Confrontarsi con competitors diretti e competitors parziali, su

singoli aspetti• E’ necessario stabilire i criteri e i parametri di valutazione• Valutazioni qualitative e quantitative per ogni progetto

analizzato• Nel nostro caso, l’indagine si concentrerà su: offerta di

contenuti/servizi, look and feel, scelte tecnologiche, target, modelli di business, posizionamento dell’applicazione

• Si conclude con tabella riassuntiva

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Esempio: Bruno Antonini, corsista CAF Tv digitale 2007, benchmark outdoor tv

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Swot Analysis

• La SWOT analysis serve a cambiare gli atteggiamenti mentali di fronte ai problemi.

• Si basa su una matrice divisa in quattro campi, dedicati rispettivamente ai punti di forza (strenghts) e di debolezza (weaknesses), alle opportunità (opportunities) e alle minacce (trhreats).

• Normalmente riportata su una singola pagina

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Swot - Analisi Interna

PUNTI DI FORZA:

- Costi ridotti in produzione grazie all’approccio multipiattaforma e alle sponsorizzazioni

- Alta qualità dell’offerta grazie alla riconoscibilità di artisti e autori

- Molteplici materiali multimediali e testi a disposizione

- Alto livello di creatività nella produzione di nuovi materiali che si prestano alla frammentazione

- Semplicità dei materiali multimediali utilizzati

- Copertura geografica

PUNTI DI DEBOLEZZA:- Necessità di individuare e sfruttare anche altri canali distributivi- Ampio e frequente turn-over dei contenuti- Potenzialità dei terminali di accesso al servizio

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Swot - Analisi Esterna (dal progetto Shor-tv, di M. Dibitonto, V. Iannetti, G. Maggio Cavallaro, I. Privitera, 2006)

OPPORTUNITA’:

- Prodotto a basso costo e offerta di pacchetti

- Iniziale vantaggio produttivo sui competitor

- Unicità del prodotto in confronto all’offerta orientativa dei competitor

- Possibilità di mostrare tutte le potenzialità della società che distribuisce il servizio

- Diffusione nell’opinione pubblica della consapevolezza che si è in grado di veicolare un prodotto innovativo di qualità

MINACCE:

- Necessità di organizzare una campagna pubblicitaria a tappeto

- Tendenziale aumento concorrenti

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Concept

• La definizione del concept è strettamente collegata alla fase di analisi: al pre concept segue l’analisi e dunque una definizione più puntuale del concept

• –Executive summary• –Posizionamento competitivo • –Target• –Profili utente e Personas• –Scenari d’uso

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Target

• Articolare gli obiettivi in relazione ai target di riferimento• Strategie per rilevazione dei bisogni:

– interviste individuali

– Questionari

– Focus group

– Analisi degli accessi ai [precedenti] servizi

– Osservazioni sul campo

– Suggerimenti spontanei degli utenti

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Definire gli utenti: profilo utente, persona

• Profilo utente: definizione dettagliata degli attributi dell’utente, con lo scopo di conoscerli (ed eventualmente selezionare i partecipanti ai test di usabilità); gli elementi principali sono costituiti da dati socio-demografici, dalle competenze, dagli stili di vita e dalla dieta mediale

• Persona: un soggetto inventato per rappresentare un utente-tipo, che ne includa:: dati personali, stile di vita e dieta mediale, ambiente di studio/lavoro, familiarità con le tecnologie digitali, requisiti e aspettative, relazioni, ecc.

• Es.: “Antonio ha 40 anni. Nella vita fa l’architetto. Le sue passioni sono: i figli, i viaggi, il campionato di calcio. Con i suoi due bambini, Filippo, 10 anni e Chiara, 7 anni, ama trascorrere il suo (poco) tempo libero. Antonio è molto orgoglioso dei disegni della sua bambina, ne ha attaccato qualcuno alla parete del suo studio, ecc.” (dal progetto Interactive Art Attack, a.a. 2005/2006, Gloria Giobbe e Claudia Bianchi)

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UtentiTarget primario

Percorsi Paralleli ||| A. Baldi D. Fiorentini A. Sessa V. Vitale ||| 27/06/07

Giovani “Delfini”•Genere:Uomo/Donna •Età: 18-34•Status: medio alto•Fortemente impegnato•Studenti universitari, giovani impiegati o professionisti

Marco Verdi, 30 anni, responsabile d’azienda

Stile di vita Dinamico,carriera veloce, dedizione al lavoro

Come conosce Pubblicità televisiva o passaparola

Come e quando Fruizione VOD, la sera o nel tempo libero

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Scenario d’uso

• Scenario d’uso: “Uno scenario d’uso è una narrazione, in linguaggio comune, di una possibile storia dell’uso del sito da parte di uno specifico utente, in uno specifico contesto” (cfr. Polillo). Talvolta costruiti a partire da interviste etnografiche o indagini contestuali. E’ utile per simulare l’interazione degli utenti nei reali contesti d’uso

• Es: “Paolo, 34 anni, professione: impiegatoSono le 13.05 e come tutti i giorni Paolo ha la sua pausa pranzo dall’ufficio. C’è giusto il tempo di fare un salto alla tavola calda con i colleghi. Proprio mentre tornano dal pranzo e vanno verso il bar, tutti si voltano verso Paolo che ride guardando il suo telefonino DVBH. ShorTv sta trasmettendo ecc…” (dal progetto Shor-tv, a.a. 2005/2006)

Dalla combinazione di Profilo, Persona e Scenario emergono bisogni e obiettivi

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Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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2. Requisiti di architettura, navigazione, contenuto

• Non bisogna confondere l’attività di stesura dei requisiti con l’attività di progettazione

• Quando specifichiamo i requisiti stiamo ponendo dei vincoli all’attività di progettazione che seguirà

• Scopo del documento dei requisiti non è dire che cosa deve essere realizzato, ma come e perché

• Documento dei requisiti: tre parti (generale, di qualità, gestione del progetto)

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Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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Requisiti di navigazione

• Identificare i sistemi da prendere come riferimento per la navigazione

• Indicazioni di massima, gabbia di massima per pagine principali

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Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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Il piano di progetto

• Colloca le varie attività e le tappe principali (milestone) su una griglia temporale

• Definisce la “tabella di marcia” e specifica chi fa cosa

• Individua le dipendenze tra le attività• Le risorse sono espresse in settimane (mesi)-

persona (in inglese full-time equivalent): quanto una persona riesce a effettuare in un mese di lavoro a tempo pieno (junior vs senior)

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Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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Da Roberto Polillo, Plasmare il web, Apogeo, Milano 2006

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3. Specification

• a. Architettura dell’informazione:– mappa/albero di navigazione– Format/gabbie logiche (struttura del menu e voci,

ripartizione pagina in aree logiche)– Storyboard– Specifiche tecniche– (Prototipo di navigazione)

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Albero/mappa di navigazione

– individuare contenuti/sezioni dell’ambiente interattivo

– stabilire i “flussi di navigazione” tra le aree dell’applicativo

– definire le caratteristiche di aggiornamento delle singole aree

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INDICE

Albero di navigazione

Indice Istruzioni

Attualità Sanità e Sociale

Scuola e Lavoro Turismo e Cultura

Cosa fare per…

La storia

di..

News (Reg.)

Ric Ospedali

(Reg.) CdR

Ricerca ASL (Reg.)

Farmacie di turno(Reg.)

CdR

Terza età (Com. Prov.)

Centri per

l’impiego (Prov.)

Corsi Formazion

e (Reg.)

Asili nido (Com.) CdR

Agenda eventi (Com.)

Biblioteche

(Com. e Prov.)

Itinerari

culturali (Reg.)Musei (Com.)

Schede Utili (Com.

)

Mobilità

Notizie (Com.)

Che tempo

fa…

Lo sapevate che…

Ultim’ora

PAGINA CARICAMENTO

Notizie

Calcola Percorso CdR

Bollettino

traffico (Com.)

News (Reg. Prov.)

Totalmente da definire

Da verificare

Definito

Servizio su Canale di Ritorno

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PAGINA INDICE

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Definizione format

Superteletext

Portal tv

Launcher

Service 1

SuperteletextNotizie1

Servizi2

Salute3 Vota4

Notizie

Titolo Notizia 1

Superteletext

Titolo Notizia 2

Titolo Notizia 3

L’utente seleziona l’applicazione dal

Launcher

Il Menu principale del Superteletext con flusso tv in resize

L’utente può entrare nella info della singola

sezione

Launcher

Service 1

Portal Tv

Notizie Servizi Vota

L’utente seleziona l’applicazione dal

Launcher

Il Menu principale della Portal Tv lascia molta visibilità al flusso tv

Un layer sul flusso tv consente la fruizione della info selezionata

Titolo Notizia 1

Portal Tv

Notizie Servizi Vota

Titolo Notizia 1

Testo Notizia 1

Continuta

Enhanced Television

TG Città

Durante la visione di un programma tv appare un

“invito” a premere il tasto rosso

Il Menu pricipale dell’applicazione é inserito in un layer

La fruizione delle info avviene sempre

all’interno del layer.

Premi

Layer

Video Switching

TG Città

Notizie Servizi …

TG Città

Notizie Servizi …

Testo Notizia 1

NewsPremi

News

L’utente può selezionare diversi flussi video in loop

all’interno di un “mosaico”.

Regione Comune

Meteo Salute Cultura

News

Durante la visione di un programma tv appare un

“invito” a premere il tasto rosso

Il flusso tv selezionato appare in modalità “full

screen”Fonte: Simple/Rai

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Storyboard

Lo Storyboard può essere realizzato attraverso software come Microsoft Excel, PowerPoint o Visio.

Perchè? La realizzazione grafica del layout seguirà le indicazioni degli schemi di interazione.

Lo storyboard ha la scopo di descrivere gli elementi e le caratteristiche di ogni schermata. Lo schema di interazione espone:

- layout delle schermate- regole di navigazione - il flusso delle informazioni

Fonte: Simple/Rai

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3.b Visual design

• Definire l’aspetto visivo del sito (elemento importantissimo, ma attenzione a non anticipare eccessivamente questa fase)

• Guida di stile

Fonte: Simple/Rai

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3.d Contenuti

• Redazione/acquisizione dei contenuti (specificare se testo/audiovisivi ecc.)

• Piano editoriale/guida editoriale• Individuare/specificare flusso di

approvvigionamento/aggiornamento dei contenuti (testo, audiovisivo, ecc.)

• Specificare in dettaglio tipologia di contenuti, organizzazione, ecc.

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3.e Business model/budget

• Indicare il modello di business del progetto: come si finanzia? Chi paga e quanto?

• Indicare in linea di massima i costi del progetto

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Modello di business/1

Percorsi Paralleli ||| A. Baldi D. Fiorentini A. Sessa V. Vitale ||| 27/06/07

La sfida:

coniugare una produzione tipicamente mainstream e relativi costi aduna piattaforma nuova, poco diffusa che non consente gli stessi introitipubblicitari della tv generalista

Decisa politica di contenimento dei costi

Nuove metodologie di produzione e realizzazione

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Modello di business / 2

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- Registrazione in digitale HD

- Troupe leggera

- Produzione leggera

- Ottimizzazione lavoro teatri di posa

- Riduzione delle riprese in esterna

- Team autorale ridotto

- Acquisto di hardware/sotfware per postproduzione

- Contenimento spese per cast artistico

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Preventivo di realizzazione

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Puntate: 23

Durata: 30’’

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Altro: eventuali declinazioni cross-mediali

• Specificare le scelte tecnologiche • Indicare eventuali declinazioni di carattere cross-

mediale e le loro specificità

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Le televisioni hanno aree diverse di visualizzazione, occorre rispettare due margini di sicurezza che garantiscono che tutto il contenuto sia visibile:

• Action safe: definisce la zona più grande che probabilmente sarà visibile agli spettatori.

• Text Safe: definisce l’area massima nella quale le informazioni essenziali come loghi e testi possono essere posizionati.*

* Fonte: BBC, Interactive Television Style Guide, 2002

Safe Area

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Font

Si raccomanda l’uso del font TiresiasScreenFont in versione plain, che è quello supportato dai STB.

Tale font presenta variazioni nella larghezza e nello spessore del carattere da STB a STB, ma nello stesso tempo assicura la leggibilità sia su schermi 16:9 che 4:3.

Generalmente, all’interno dei medesimi box di contenuto non è altresì supportata la formattazione del testo.*

Per garantire una leggibilità dei caratteri compatibile con la “distanza televisiva”, si consiglia l’utilizzo di una dimensione minima di 20 punti (Alternativa: 18 punti) sia per i testi in Tiresias sia per i testi convertiti nel formato GIF.

La dimensione consigliata dei font è comunque di 22 punti (Alternativa: 24 punti). La leggibilità dei font dipende oltre che dalla grandezza anche dal colore del font in rapporto allo sfondo.*

Leggibilità del font Resa ottimale dei font

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I colori

Lo standard DVB-MHP infatti supporta 256 colori (di cui 188 disponibili effettivamente), quindi si suggerisce di effettuare scelte cromatiche in linea con gli standard attuali.

É consigliabile utilizzare immagini con colori desaturati e chiaramente definiti. Nella realizzazione del layout occorre considerare che la trasposizione delle immagini in MHP può portare ad alcune variazioni nei colori delle GIF. Il bianco, il rosso puro e i colori accesi sono da evitare poiché creano problemi di flickering, mentre le sfumature di colore sono fattibili ma occorre verificarne sempre la resa cromatica.

L’uso del colore riveste un ruolo importante anche nell’implementazione del focus. Quest’ultimo dovrà essere facilmente riconoscibile all’interno della schermata tv (es. elemento selezionato/non selezionato) e dovrà essere evidente quali oggetti possono ricevere il focus.* * Fonte: Ambiente Digitale, Raccomandazioni per le interfacce dei

servizi interattivi della televisione digitale, 2005

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Gli effetti di sfarfallio (o flickering) si verificano quando un pixel dell’interfaccia scompare a causa dell’interlacciamento dello schermo tv (l’immagine sullo schermo televisivo è composta da linee di scansione pari e dispari che si alternano tra di loro).

Per tale ragione è consigliabile evitare linee troppo sottili, e adottare una dimensione minima di 2 pixel sia per le forme disegnate sia per gli spazi tra gli elementi.

I pixel dei televisori presentano, a fronte di un altezza pari a 1, una larghezza di 1,0667. Pertanto, un’immagine disegnata per il PC apparirà, sullo schermo televisivo, leggermente deformata in senso orizzontale. Tale differenza deve essere tenuta in considerazione e opportunamente prevista durante la creazione della grafica dell’applicazione.*

* Fonte: Ambiente Digitale, Raccomandazioni per le interfacce dei servizi interattivi della televisione digitale, 2005