LABORATORIO RICERCA-AZIONE: “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

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Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Polo Qualità di Napoli LABORATORIO RICERCA- AZIONE: “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE” a cura della prof.ssa A. Orabona

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LABORATORIO RICERCA-AZIONE: “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”. a cura della prof.ssa A. Orabona. "Quanto manca alla vetta?” "Tu sali e non pensarci!” (F. W. Nietzsche). DIRETTIVA n. 88/2011. - PowerPoint PPT Presentation

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LABORATORIO RICERCA-AZIONE:

“VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE

COMPETENZE”

a cura della prof.ssa A. Orabona

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"Quanto manca alla vetta?”

"Tu sali e non pensarci!”

(F. W. Nietzsche)

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DIRETTIVA n. 88/2011L’obiettivo di sistema della valutazione esterna degli apprendimenti è

quello di promuovere un generale e diffuso miglioramento della qualità degli apprendimenti nel nostro Paese, avendo riguardo, in particolare, agli apprendimenti di base. In particolare, la valutazione esterna ha l’obiettivo di fornire dati attendibili per orientare le politiche scolastiche. Un altro obiettivo è quello di consentire a ciascuna scuola di disporre della necessaria base conoscitiva per:

- individuare aspetti di qualità da mantenere e rafforzare e elementi di criticità, in relazione ai quali realizzare piani di miglioramento dell’efficacia dell’azione educativa

- apprezzare il valore aggiunto realizzato in relazione al contesto socio-economico-culturale, al fine di promuovere i processi di autovalutazione d’istituto.

Gli esiti delle rilevazioni, unitamente a tutti gli elementi di conoscenza acquisiti dalla scuola mediante le fonti e gli strumenti previsti dalla programmazione d’istituto, potranno concorrere a costituire la base informativa per la descrizione e la certificazione delle competenze

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OBIETTIVI EUROPEI PER IL 2020Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020)

Entro il 2020, la percentuale dei quindicenni con risultati insufficienti in lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15 %.

Entro il 2020, la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %

Il primo indicatore è rilevato tramite l’indagine che l’OCSE effettua su un campione di studenti di quindici anni per misurare ciò che sa fare un ragazzo o una ragazza prossimo all’uscita della fase di istruzione obbligatoria, in termini di competenze considerate essenziali per svolgere un ruolo consapevole e attivo nella società e per continuare ad apprendere.

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ACCORDO RAGGIUNTO FRA IL GOVERNO E LE REGIONI

La Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 20 dicembre 2012 ha sancito l’accordo sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) istituito con Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008.

L’Italia dimostra così di rispondere alle sollecitazioni rivolte dall’Unione europea ai Paesi membri affinché i cittadini abbiano l’opportunità di veder riconosciuti i propri percorsi formativi e le esperienze di vita e di lavoro nell’intero territorio comunitario.

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Cfr. Quadro europeo delle qualifiche (2008)

COSA DICONO I DOCUMENTI

• Conoscenze: il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento.

• Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how (saper fare) per svolgere compiti e risolvere problemi.

• Competenze: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale.

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RESPONSABILITÀ E AUTONOMIANel Quadro Europeo delle qualifiche alle competenze sono associate le seguenti caratteristiche:

Responsabilità: assumere e rispettare impegni

Autonomia: avere consapevolezza del “che fare” (e non nel senso di operare in solitudine)

Quindi, un soggetto è competente se prende in carico un compito e lo porta a termine (anche facendosi aiutare da altri).

Cfr. Quadro europeo delle qualifiche (2008)

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Soggetti “competenti” sono capaci di mobilitare ed integrare risorse conoscitive ed affettive interne ed esterne per affrontare problemi inediti, non riconducibili a soluzioni di routine, che si presentano in contesti reali significativi attraverso performance efficaci ed efficienti, secondo modalità eticamente e socialmente condivisibili.

Le Boterf, 2000; Pellerey, 2004

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UN COSTRUTTO COMPLESSO

Aver acquisito un metodo di

lavoro

Saper affrontare difficoltà

Stabilire e gestire

relazioni

Riflettere su se stessi e valutarsi

competenza

Aver accumulato una molteplicità di

esperienze

Possedere conoscenze e

abilità

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LA METAFORA DELL’ICEBERG

ABILITA’

CONOSCENZE

IIMMAGINE DI SE’

SENSIBILITA’AL CONTESTOCONSAPEVOLEZZA

MOTIVAZIONE

STRATEGIE METACOGNITIVE

RUOLO SOCIALE

IMPEGNO

La competenza non può essere direttamente rilevata, ma solo indirettamente inferita a partire da una famiglia di prestazioni e da un insieme di comportamenti osservabili che svolgono il ruolo di indicatori della presenza della competenza e del livello raggiunto.

Pellerey - 2004

Ci sono parti più evidenti e visibili e parti più nascoste e invisibili.

Castoldi - 2009

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2. PERCHE’ VALUTARE LE COMPETENZE

Scopo Esigenze Strategie

Perché lo si deve fare burocratico-amministrativa

Ridurre al minimo

Promuovere l’uso delle conoscenze (e non

solo la loro acquisizione)

Orientare l’azione didattica

Utilizzare strumenti adeguati

Acquisire credito all’esterno

Credibilità dell’istituto

Collaborazioni esterne

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SE LO SCOPO E’“PERCHE’ LO SI DEVE FARE…”

Trasferimento di dati dalla scheda di valutazione alla scheda di certificazione

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SE LO SCOPO E’ORIENTARE L’AZIONE DIDATTICA

È infatti difficilmente negabile che uno dei difetti principali della scuola stia in una dominante

staticità dei saperi scolastici, nell'«inerzia» delle conoscenze declamate verbalmente ma poco

impiegate, trasferite, adattate, ricostruite; l'apprendimento è visto come acquisizione

statica di nozioni o contenuti da immagazzinare e conservare, una volta per tutte, in un formato

unico definitivo. A. Calvani, La competenza digitale nella scuola

VERSO UN’APPRENDIMENTO PIU’ DINAMICO

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COSA SAI FARE?

COMPITO PRESTAZIONE COMPETENZA

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QUALI COMPETENZE SONO NECESSARIE PER…

L’assistente di un grande chef

Un soldato in partenza per una missione di peacekeeping

3. QUALI COMPETENZE VALUTARE?

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QUALI COMPETENZE DOBBIAMO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE?

E’ più agevole parlare di competenze, se l’obiettivo è il conseguimento di una qualifica

o di un titolo direttamente spendibile nel mondo del lavoro.

È meno agevole, se il titolo è propedeutico a titoli di qualificazione successivi; in questo

caso sono determinanti competenze di carattere culturale e di carattere civico:

competenze di cittadinanaza.

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PRIMO CICLO DI ISTRUZIONENelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione (dm

31 luglio 2007), per ciascuna delle discipline di studio si individuano alcuni “traguardi per lo sviluppo delle competenze” al termine sia

della scuola primaria che della scuola secondaria.

Al termine della classe quinta primaria e dell’esame di licenza media è prescritto che

siano certificate le competenze raggiunte dagli alunni, ma l’individuazione di tali competenze è affidata ai consigli di classe e alle commissioni

d’esame.

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OBBLIGO SCOLASTICOL’unica operazione certificativa certa è quella che riguarda la conclusione dell’obbligo di istruzione,

dove sono state definite le competenze sia di cittadinanza (parzialmente riprese da quelle

adottate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo), sia quelle culturali che sono state

raggruppate in quattro assi culturali: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico e asse storico-sociale e che sono

quelle indicate nel modello di certificazione valido per tutte le scuole.

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Polo Qualità di NapoliImparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo

e responsabile

Risolvereproblemi

Individuare collegamentie relazioni Acquisire ed interpretare

l'informazione

COMPETENZE DI CITTADINANZA

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ASSE SCIENTIFICO-TECNOAnalizzare fenomeniTrasformazioni energiaPotenzialità delle tecnologie

ASSE STORICO-SOCIALECambiamento dei tempi storiciSistema di regoleSistema socio economico

ASSE MATEMATICOProcedure di calcoloAnalisi figure geometricheStrategie risoluzione problemiAnalisi e interpretazione dati

ASSE LINGUAGGIPadronanza della lingua italiana

Utilizzo della lingua stranieraFruizione del patrimonio artisticoUtilizzo e produzione multimedia

Sarebbe utile adottare riferimenti comuni per l’individuazione delle competenze in modo da

facilitare e promuovere l’omogeneità e la coerenza dei percorsi di formazione nei diversi

livelli scolari.

ASSI CULTURALI

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ASSE DEI LINGUAGGI• Padronanza della lingua italiana:- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario• Utilizzare e produrre testi multimediali

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4. STRUMENTI TRADIZIONALI DI VALUTAZIONE

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COSA RILEVANO I TEST?

La risoluzione di un test rileva (con facilità) conoscenze superficiali e (per lo più) isolate tra di loro (non contestualizzate).

NB:si possono però costruire test più complessi (vedi prove PISA e INVALSI)

conoscenze superficiali

Le modalità di valutazione tradizionali rilevano solo una parte delle componenti che costituiscono la competenza.

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La performance in una interrogazione rileva la capacità di ripetere ciò che si è memorizzato o la capacità di improvvisare al momento?

La soluzione di una procedura di calcolo può essere frutto di un procedimento meccanico senza una adeguata comprensione di quello che si sta facendo.

La scrittura di un testo rileva abilità più stratificate ma non ci dice nulla sulla capacità di affrontare un pubblico o di collaborare in un gruppo.

LIMITI DELLE MODALITA’ DI VALUTAZIONE

Situazioni artificiali

Prestazioni superficiali

Abilità settoriali

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I CINQUE CIECHI CHE CERCANO DI DESCRIVERE UN ELEFANTE

Il primo cieco si avvicina all’animale e gli tocca le gambe: “L’elefante è come un tempio e queste sono le colonne”, dice. Il secondo tocca la proboscide e dice che l’elefante è come un serpente. Il terzo cieco tocca la pancia del pachiderma e sostiene che l’elefante è come una montagna. Il quarto tocca un orecchio e dice che l’elefante è come un ventaglio. L’ultimo cieco, annaspando, prende in mano la coda e dice: “L’elefante è come una frusta!” Ogni definizione ha qualcosa di giusto, ma l’elefante non viene mai fuori per quel che è davvero.”

Terzani - 2004

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TERMINI, SIGNIFICATI, AZIONIMisurare: determinare, calcolare le dimensioni di qualcosa 

Osservare: esaminare con cura, guardare con attenzione, notare 

Verificare: accertare mediante controllo la veridicità, l’esattezza, la legittimità di qualcosa

Valutare: attribuire un valore a qualcosa, stimare

Certificare: attestare con un certificato o un altro documento pubblico, rendere certo, assicurare qualcuno di qualcosa

Adottare indicatori

Individuare strumenti

Definire criteri

Concordare modalità

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IN CHE RELAZIONE STANNO?

Misurare

Verificare

Osservare

Valutare Certificare

3. attestare2. dare un valore

1. acquisire dati

individuale

istituzionale

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5. COME VALUTARE LE COMPETENZE

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In altri termini, mutatis mutandis, dovrebbe “pesare” nella valutazione certificativa non tanto l’esito di una prova finale – che è assolutamente da scartare – o di più prove effettuate nell’ultimo periodo di scuola, bensì, invece, l’esito di una continua attenzione posta dagli insegnanti rispetto allo sviluppo/crescita dell’alunno e del suo apprendimento: un’attenzione adottata in ordine a più indicatori e relativi descrittori fin dall’inizio del primo anno del biennio.

Maurizio Tiriticco convegno “Programmare, valutare e certificare per competenze” (Gubbio del 24 marzo 2011) .

UNA PLURALITA’ DI INDICATORI

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INTEGRARE EVIDENZEDI TIPO DIVERSO

Valutazioni esterne

Risultati scolastici

Osservazione

Autovalutazione

Prove situate

COMPETENZE

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DOMANDE Risultati scolastici Prove INVALSI Osservazione Autovalutazione Prove situate

Quali conoscenze, abilità, competenze, atteggiamenti o comportamenti rilevano?

Quali strumenti, modalità o procedure predisporre?

Chi, come e quando utilizza o gestisce gli strumenti o le procedure previste?

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RISULTATI SCOLASTICIPer utilizzare i risultati scolastici come evidenze per la certificazione una scuola dovrebbe condividere un curricolo per competenze. Dove questo è stato fatto, poi si scopre che quanto prodotto è poco applicato (è una vecchia storia: il docente approva la programmazione condivisa, poi la mette in un cassetto e fa altro).L’approccio va rovesciato: è più utile e produttivo che la scuola si impegni a mettere a punto delle prove comuni che rilevano il possesso di conoscenze e abilità essenziali per lo sviluppo delle competenze (e qui si è cominciato a rispondere alla seconda domanda). Come si fa questo e chi lo dovrebbe fare? (e qui si risponde alla seconda e alla terza domanda).

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RISULTATI SCOLASTICI

DOMANDE

Quali conoscenze, abilità, competenze, atteggiamenti o comportamenti rilevano?

Le competenze dei quattro assi culturali o dei traguardi di competenza

Quali strumenti, modalità o procedure predisporre?

Curricolo per competenze e/o prove comuni orientate alla verifica di alcune competenze (conoscenze + abilità) fondamentali

Chi, come e quando utilizza o gestisce gli strumenti o le procedure previste?

Dipartimenti

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INVALSI, Quadro di riferimento della prova di italiano (2011)

VALUTAZIONI ESTERNELa competenza di lettura secondo l’INVALSI

Per comprendere, interpretare e valutare un testoil lettore deve essere in grado di:

• individuare specifiche informazioni

• ricostruire il senso globale e il significato di singole parti

• cogliere l’intenzione comunicativa

• lo scopo del testo

• e il genere cui esso appartiene

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LA COMPETENZA DI LETTURA

SECONDO PISACompetenza di

lettura

Utilizzare informazioni del testo Attingere da conoscenze esterne al testo

Concentrarsi su parti specifiche

del testo

Concentrarsi sulle relazioni

all'interno del testo

Individuareinformazioni

Intero testo

Relazioni tra parti del testo

Comprendere il significato

generale

Sviluppare un' interpre-

tazione

Concentrarsi sul

contenuto

Concentrarsi

sulla forma

Riflettere sulcontenuto del

testo e valutarlo

Riflettere sullaforma del

testo e valutarla

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PISA E INVALSI A CONFRONTO PISA INVALSI

Individuare informazioni Individuare specifiche informazioni

Comprendere globalmente il testo

Ricostruire il senso globale e il significato di singole parti

Sviluppare un’interpretazione Cogliere l’intenzione comunicativa

Riflettere sul contenuto del testo

Lo scopo del testo

Riflettere sulla forma del testo

il genere cui esso appartiene

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VALUTAZIONI ESTERNE (PROVE INVALSI)

DOMANDE

Quali conoscenze, abilità, competenze, atteggiamenti o comportamenti rilevano?

Le competenze di italiano (parzialmente) e matematica

Quali strumenti, modalità o procedure predisporre?

Utilizzare i quadri di riferimento per adeguare la programmazione

Risultati prove esame terza media

Risultati altre prove (con cautela)Chi, come e quando utilizza o gestisce gli strumenti o le procedure previste?

Docenti italiano e matematica

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OSSERVAZIONE

- Hai presente quel tipo con gli occhi verdi che sedeva accanto a me…

- Quello un po’ pelato? - No, quello che indossava un cachemire beige e scarpe di camoscio…

- Cachemire? Intendi dire quello che aveva il cravattino?

- Noooo, ma cosa guardi?

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LA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE NON È UN PREREQUISITO SCONTATO

Accade frequentemente che le deposizioni dei Accade frequentemente che le deposizioni dei testimoni a proposito di un dato evento siano testimoni a proposito di un dato evento siano incomplete, o errate, o le due cose. Questo si incomplete, o errate, o le due cose. Questo si verifica anche quando la disposizione è fatta in verifica anche quando la disposizione è fatta in buona fede e senza alcun tentativo cosciente di buona fede e senza alcun tentativo cosciente di dire il falso.dire il falso.

Quando dunque si richiede un esame accurato Quando dunque si richiede un esame accurato basato su una osservazione precisa, la volontà basato su una osservazione precisa, la volontà deve intervenire per dirigere, regolare ed usare deve intervenire per dirigere, regolare ed usare le funzioni sensoriali per trarne il maggior le funzioni sensoriali per trarne il maggior vantaggio possibile.vantaggio possibile.

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IL PARADOSSO DELL’OSSERVAZIONE

• Osserviamo ciò che la nostra attenzione ci fa vedere

• Quindi dobbiamo definire che cosa vogliamo osservare

• D’altra parte se la nostra attenzione è indirizzata in una direzione non coglieremo altri aspetti

• Quindi dobbiamo tenere la mente libera

• Una mente libera è prigioniera di criteri impliciti

• Quindi…

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CRITERI MIRATI

Tracciare criteri di osservazione mirati

• Cosa mi interessa guardare?

• Come (quando, dove,) posso vederlo?

• Posso creare condizioni affinché le evidenze che cerco si palesino "onestamente“?

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OSSERVAZIONE

DOMANDE

Quali conoscenze, abilità, competenze, atteggiamenti o comportamenti rilevano?

Alcune competenze di cittadinanza: collaborare e partecipare e agire in modo autonomo e responsabile

Quali strumenti, modalità o procedure predisporre?

Costruire griglie di osservazione mirate

Creare situazioni adatte a promuovere i comportamenti che si desidera rilevare

Chi, come e quando utilizza o gestisce gli strumenti o le procedure previste?

Tutti i docenti usano la griglia a turno (un mese per uno?)

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UNA GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

Lavora in modo

autonomo

Chiede aiuto ai compagni

Chiede spiegazioni al

docente

Mario

Luigi

Alessandra

Davide

Silvia

Sull’esecuzione di compiti(imparare ad imparare)

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AUTOVALUTAZIONE

Soggetto

Processo

Prodotto

ETEROVALUTAZION

E

AUTOVALUTAZION

E

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ATTENZIONI

Soggetto

Processo

Prodotto

Aspetti inconsapevoli

Distorsioni del sé

Aspetti inconsapevoli

Distorsioni della memoria

Coinvolgimento personale

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AUTOREGOLAZIONE

Fonte: A. Antonietti, Facoltà di psicologia, Università Cattolica, Milano

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COME LO STUDENTE VALUTA…

• Il suo livello di attenzione alle lezioni, di partecipazione e l’impegno?

• Come e quando e perché interviene o meno nel corso del dialogo docenti/alunni

• Se e come avverte le intersezioni che corrono tra una disciplina ed un’altra

• Qual è il suo grado di collaborazione con i compagni

• Quale attenzione ha nei confronti del mondo esterno e del mondo del lavoro; cosa pensa del suo futuro

• Avverte la necessità di continuare ad imparare; quale tipo di curiosità ha nei confronti di ciò che lo circonda, quali interessi manifesta, indipendentemente da quelli indotti dalla scuola… e così via!

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ATTRIBUZIONE

Di chi è la colpa se qualcosa è andato male?

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AUTOEFFICACIA

Sento

che sono capace

di affrontare quel compito!

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STRUMENTI PER PROMUOVERE L’AUTOVALUTAZIONE

• Intervista (metacognitiva)

• Questionari (introspettivi – retrospettivi)

• Scenari

• Pensiero ad alta voce (thinking aloud)

• Diari – Giornali di Bordo

• Portfolio

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TRACCIA PER DIARIO DI BORDO

Ricostruisci il percorso fatto per risolvere il compito

• Il compito ti è sembrato interessante? Cosa ti è piaciuto-interessato di più e cosa di meno?

• Ti è parso difficile o facile? Quali parti sono state più difficili e quali più facili?

• Come hai affrontato le difficoltà? Sei riuscito a risolverle?

• In quali attività senti di essere più capace e ti senti più sicuro e dove invece ti senti ancora inadeguato?

• Come affronteresti il compito se ci fosse una seconda occasione? Cosa cambieresti nel tuo modo di procedere?

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ATTENZIONI

• Il docente deve avere un atteggiamento non valutativo (di accettazione, promozione, facilitazione…)

• L’autovalutazione è un atteggiamento che va acquisito (deve diventare una abitudine)

• Può essere utile ricorrere a risorse di diverso tipo (verbale, visivo, etc.)

• E’ un linguaggio che va imparato (non sempre gli studenti hanno le parole per valutarsi)

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AUTOVALUTAZIONE

DOMANDE

Quali conoscenze, abilità, competenze, atteggiamenti o comportamenti rilevano?

Imparare ad imparare (ma non solo…)

Quali strumenti, modalità o procedure predisporre?

Diario di bordo

Chi, come e quando utilizza o gestisce gli strumenti o le procedure previste?

Almeno tre volte durante l’anno scolastico proposto da docenti diversi

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6. LE SITUAZIONI PROBLEMA

Se il concetto di competenza designa un costrutto complesso che incorpora una varietà di dimensioni, alcune di natura cognitiva e metacognitiva, altre legate ad atteggiamenti, valori, disposizioni interne, per valutarle è necessario mettere il soggetto di fronte a compiti di una certa complessità: cioè metterlo di fronte a problemi in situazione o prove situate.

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RIFERIMENTI TEORICINEW ASSESSMENT

• Performance assessment: problemi mal definiti che richiedono una risposta elaborata (in contrapposizione a risposte semplici e standardizzate)

• Autenthic assessment: compiti vicini alla vita reale (in contrapposizione a compiti tipicamente scolastici)

• Dynamic assessment: allentamento dei confini tra apprendimento e valutazione (in contrapposizione ad una loro netta separazione)AAVV, La competenza digitale nella scuola

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CONOSCENZA SUPEFICIALECOMPRENSIONE PROFONDA

“Anche gli studenti meglio preparati […] posti di fronte a problemi elementari [tratti dal mondo reale] formulati in modo anche solo leggermente diverso da quello in cui li avevano affrontati a scuola […] danno spiegazioni sostanzialmente identiche a quelle proposte da studenti che non si sono mai cimentati con quella disciplina.”

H. Gardner, Educare al comprendere

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RIPRODUZIONE VS APPLICAZIONE

Il limite maggiore della valutazione tradizionale sembra collocarsi “in ciò che” essa intende e riesce a valutare. Valutando ciò che un ragazzo “sa”, si controlla e si verifica la “riproduzione” ma non la costruzione” e lo “sviluppo” della conoscenza e neppure la “capacità di applicazione reale” della conoscenza posseduta.

M. Comoglio, La valutazione autentica

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CIÒ CHE SA FARE CON CIÒ CHE SA

La prospettiva di una “valutazione alternativa” in sostituzione di quella tradizionale è stata proposta da Grant Wiggins (1993)4 e sta a indicare una valutazione che intende verificare non solo ciò che uno studente sa, ma ciò che “sa fare con ciò che sa” fondata su una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento.

M. Comoglio, La valutazione autentica

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METTERE IN MOVIMENTOLE CELLULE GRIGIE

Da trasmissivo esecutivo meccanico

Acquisire conoscenze

A partecipativo progettuale riflessivo

Utilizzare conoscenze

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COSA CARATTERIZZA UNA SITUAZIONE PROBLEMA?

• Problemi mal definiti (dati insufficienti - diverse soluzioni possibili)

• Significatività e autenticità (rilevanza sociale e significatività per lo studente)

• Complessità (quantità e qualità delle risorse da mobilitare – è richiesto un tempo adeguato)

• Prestazione attesa (processo - prodotto)

• Autonomia dello studente (consapevolezza - collaborazione)

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QUALE GRADO DI APERTURAED INCERTEZZA DEL PROBLEMA?

“Richiedere agli allievi di confrontarsi con problemi mal definiti è sicuramente auspicabile sul piano formativo, in sede di valutazione però un eccesso di ambiguità rischia di sminuire eccessivamente il vero senso della valutazione, il cui obiettivo rimane quello di fare il punto sugli apprendimenti conseguiti”

Scallon 2004

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COME INTENDERE I CONCETTI DI AUTENTICITÀ E SIGNIFICATIVITÀ?

Un compito può essere socialmente rilevante ma poco significativo per lo studente.

Un compito può essere significativo per lo studentema socialmente poco rilevante.

Significatività per lo studente

Rilevanza sociale

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PROVE SITUATE

DOMANDE

Quali conoscenze, abilità, competenze, atteggiamenti o comportamenti rilevano?

Competenza degli assi culturali (ad es. area dei linguaggi) con una o più competenze trasversale (ad es. individuare collegamenti e relazioni)

Quali strumenti, modalità o procedure predisporre?

Prove multidisciplinari

Chi, come e quando utilizza o gestisce gli strumenti o le procedure previste?

Commissione di scuola

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INGREDIENTI PROVE SITUATE

Quadri di riferimento(PISA, TIMSS, PIRLS, INVALSI)

Vicinanza e/o affinitàcon pratiche e/o interessi

degli studenti

PROVASITUAT

A

Un pizzicodi creatività

Pluralità delle modalità divalutazione (processo e prodotto)

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Riflessione

linguistica

RICEZIONE

INTERAZIONE

PRODUZIONE

Educazione letteraria

Manipolazione Traduzione

CEFR (Common European Framework of Reference for Languages, (1996)

COMPETENZA COMUNICATIVA

MEDIAZIONE

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ASSE DEI LINGUAGGI

• Padronanza della lingua italiana:- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario• Utilizzare e produrre testi multimediali

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CRITERI PER UNA PROVA SULLA COMPETENZA LINGUISTICO-COMUNICATIVA

A. La prova deve prevedere una modalità di interazione significativa che può articolarsi in: presenza/distanza e orale/scritta.

B. L’interazione prevede:• una fase di ricerca (selezione di informazioni)• una fase di costruzione di un prodotto (organizzazione

informazioni)• una fase di gestione di una situazione comunicativa

(presentazione dei risultati)

C. Il prodotto prevede• l’utilizzo di codici e linguaggi diversi (testo, immagini,

musica, lingua straniera)• Un piano di lavoro (scaletta, bozza, revisione,

autovalutazione)

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COSA CI ASPETTIAMO DALL’AREA GEO-STORICO-SOCIALE?

• Che abbiano acquisito tante informazioni (conoscenze)

• Che sappiano svolgere operazioni diverse come organizzare dati, analizzare fonti, argomentare tesi (abilità)

• Che di fronte alla complessità di un fenomeno storico-sociale sappiano individuare una pluralità di cause e un intreccio di conseguenze e sappiano discutere la sostenibilità di posizioni diverse (competenza di cittadinanza).

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ASSE STORICO-SOCIALE

• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.

• Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

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DOSSIER IMMIGRAZIONEIl tema: rilevanza sociale alta - significatività individuale

bassa

Le competenze: asse dei linguaggi (competenza comunicativa), asse geostorico-sociale, imparare ad imparare

L’attività: un testo di partenza dove viene introdotto un tema/problema (immigrazione) aperto:• al collegamento verso altri testi (anche multimediali) per la messa in gioco di conoscenze, abilità, atteggiamenti• a compiti di natura diversa (comprensione del testo, analisi e valutazione di un fenomeno sociale, precedenti storici, elaborazione statistica, ecc.).

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LA PROVA

1. Compito• Comprensione: testo di partenza (criteri PISA-INVALSI)• Documentazione: attualità-passato, verbale-

multimediale• Interagire: discussione, presentazione• Progettare: prodotto

2. Valutazione• Prodotto (criteri)• Processo (autovalutazione – osservazione)

3. Presentazione (modalità)

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DIGITAL NATIVE EVALUTAZIONE DELLE FONTI

La ricerca al tempo del web

La ricerca al tempo di Gutemberg

Si scrivono una parola o più parole in un motore di ricerca

Si cerca in un dizionario / enciclopedia / libro / eccetera

L’ordine dei risultati non dipende dalla loro autorevolezza

L’autorevolezza coincide con la fonte

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MODALITÀ DI SVOLGIMENTOLa prova richiede all’allievo di trovare la risposta più valida a un quesito storico, confrontando più possibilità.

• Fase 1 – Spiegazione: all’alunno viene consegnata la Scheda di consegna del compito (allegato 1), nella quale sono descritti il compito e la procedura, e la Scheda di risposta (allegato 2), dove l’allievo inserirà le risposte raccolte durante l’attività.

• Fase 2 – Ricerca: l’alunno legge le notizie nei siti Internet indicati e risponde alle domande.

• Fase 3 – Autovalutazione: si consegna la Scheda di controllo (allegato 3), da utilizzare per l’autovalutazione. L’alunno confronta le sue risposte con quelle indicate nella scheda. Tempo complessivo previsto: 40 minuti circa.

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Polo Qualità di Napoli

La battaglia di Waterloo si svolse il 18 giugno 1815 fra le truppe napoleoniche e gli eserciti di parte degli Stati aderenti alla settima coalizione (Regno Unito, Impero d'Austria, Impero Russo, Prussia, Paesi Bassi, Svezia, Regno di Sardegna, Spagna, Portogallo, Regno di Napoli e alcuni stati tedeschi). Fu l'ultima battaglia di Napoleone Bonaparte e segnò la sua definitiva sconfitta.

TE LO DO IO IL COPIA E INCOLLA

Dove

Quando

Come

Perché

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Polo Qualità di Napoli

SCRIVERE UNA VOCE IN WIKIPEDIA

Parafrasare

Modelli di

testo

Interazione sociale

Punto di vista

neutrale

Citare fonti

Impresa social

eValutare

i risultat

i

Un compito compless

o

Contenuto significativo

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Polo Qualità di Napoli

MODALITÀ DI VALUTAZIONE

• Valutare il prodotto: definire con criteri oggettivi e livelli differenziati

• Valutare il processo: griglie di osservazione e/o diario di autovalutazione

• Valutazione mista: parte per la prestazione personale e parte per l’attività e il prodotto di gruppo (70% - 30%)

• Scolastico versus non scolastico (la prova non da luogo a esiti negativi sulla valutazione finale?)

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Polo Qualità di Napoli

IL COMPITO

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Polo Qualità di Napoli

DOMANDE Osservazione Prove situate Autovalutazione

Quali conoscenze, abilità, competenze, atteggiamenti o comportamenti si possono rilevare?

Definire a cosa serve

Definire a cosa serve

Definire a cosa serve

Quali strumenti e/o modalità/procedure sono state predisposte per effettuare la rilevazione?

Costruire una griglia di osservazione

Progettare una prova situata

Predisporre una traccia per un questionario di autovalutazione

Chi, come e quando utilizza e/o gestisce gli strumenti e/o le procedure previste?

Decidere chi la gestisce

Decidere chi la somministra

Decidere chi la promuove

COMPITO PER IL CdC

Per atttrezzarsi in funzione della valutazione delle competenze, il C.d.C discute le risposte alle domande della griglia e recupera/costruisce gli strumenti necessari.

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INDAGINE PISA 2006COMPRENSIONE: I GRAFFITI

Le due lettere sono state prese da Internet e riguardano i graffiti. I graffiti sono scritte o dipinti fatti illegalmente sui muri o da altre parti. Fai riferimento alle lettere per rispondere alle domande che seguono.

Indagine PISA 2006

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Polo Qualità di Napoli

GRAFFITI 1Sono furibonda: è la quarta volta che il muro della scuola viene pulito e ridipinto per cancellare i graffiti. La creatività è da ammirare, ma bisognerebbe trovare canali di espressione che non causino ulteriori costi alla società.Perché rovinare la reputazione dei giovani dipingendo graffiti dove è proibito? Gli artisti di professione non appendono i loro dipinti lungo le strade! Al contrario, cercano fondi e diventano famosi allestendo mostre legalmente autorizzate.Secondo me gli edifici, le recinzioni e le panchine nei parchi sono opere d’arte in sé. È davvero assurdo rovinare l’architettura con i graffiti e, peggio ancora, il metodo con cui vengono realizzati distrugge lo strato di ozono. Davvero non riesco a capire perché questi artisti criminali si diano tanto da fare, visto che le loro “opere d’arte” vengono cancellate sistematicamente.

Olga

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Polo Qualità di Napoli

GRAFFITI 2Sui gusti non si discute. La società è invasa dalla comunicazione e dai messaggi pubblicitari. Simboli di società, nomi di negozi. Grandi poster che invadono i lati delle strade. Sono tollerabili? Sì, per la maggior parte. E i graffiti, sono tollerabili? Alcuni dicono di sì, altri no.Chi paga il prezzo dei graffiti? In fin dei conti, chi paga il prezzo degli annunci pubblicitari? Giusto. Il consumatore.Chi ha affisso i tabelloni, ha forse chiesto il vostro permesso? No. Allora perché chi dipinge graffiti dovrebbe farlo? Il proprio nome, i nomi delle bande e delle grandi opere pubbliche: non è solo una questione di comunicazione?Pensiamo ai vestiti a strisce e quadri apparsi nei negozi qualche anno fa. E all’abbigliamento da sci. I motivi e i colori sono stati presi in prestito direttamente dai variopinti muri di cemento. È piuttosto curioso che questi motivi e colori vengano accettati ed ammirati, mentre i graffiti dello stesso stile sono considerati orrendi. Tempi duri per l’arte.

Sofia

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GRAFFITI: COMPRENSIONELe due lettere sono state prese da Internet e riguardano i graffiti. I graffiti sono scritte o dipinti fatti illegalmente sui muri o da altre parti. Fai riferimento alle lettere per rispondere alle domande che seguono.

Domanda 1: GRAFFITILo scopo di ciascuna di queste lettere è di:

A Spiegare che cosa sono i graffiti.

B Esprimere un’opinione sui graffiti.

C Dimostrare la popolarità dei graffiti.

DFar sapere quanto costa cancellare i graffiti.

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Polo Qualità di Napoli

GRAFFITI: COMPRENSIONE

COMPITO 1: quali aspetti della competenza di lettura rilevano le domande?

Domanda 5: GRAFFITIPerché Sofia fa riferimento alla pubblicità?

Domanda 6A: GRAFFITICon quale delle due autrici delle lettere sei d’accordo? Spiega la risposta con parole tue, facendo riferimento a quanto affermato in una o in entrambe le lettere.

Domanda 6B: GRAFFITIIn una lettera possiamo riconoscere il contenuto (le cose che dice) e lo stile (il modo in cui sono scritte).Indipendentemente da quella con cui sei d’accordo, secondo te quale lettera è migliore? Giustifica la tua risposta facendo riferimento allo stile in cui è scritta una delle due lettere, o entrambe.

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Polo Qualità di Napoli

ESPANSIONI DELLA PROVAA. Scrittura

Scrivi una lettera di risposta a quella della ragazza con cui non sei d’accordo, per cercare di convincerla che i suoi argomenti sono sbagliati.

B. Indagine

Cosa sono i Murales? Sono diversi dai Graffiti? Fai una ricerca (da solo o in coppia) e costruisci una presentazione per illustrare origini, particolarità e differenze tra Murales e Graffiti. Tieni presente che è importante citare le fonti e che, nel caso di un prodotto collaborativo, nell’indice va segnalato “chi ha fatto cosa”).

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Polo Qualità di Napoli

ESPANSIONE DELLA PROVAC. DiscussioneSei stato chiamato a partecipare ad una trasmissione televisiva dove si discuterà del fenomeno dei graffiti. Per non fare brutta figura è necessario arrivare preparati. Puoi prepararti:• raccogliendo idee e informazioni con una ricerca su Internet• facendo delle interviste per raccogliere opinioni differenti• selezionando alcune immagini significative sul fenomeno• altro che ti viene in mente…Raccogli quanto hai trovato in una scheda di appunti sul fenomeno che potrà tenere con te durante la trasmissione.

D. Valutazione:• numero idee e/o informazioni (anche se già esposte da altri)• organizzazione nell’esposizione delle idee e informazioni• qualità dell’esposizione(definire i criteri di valutazione, articolarli per livelli e costruire una griglia di valutazione)

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Polo Qualità di Napoli

COMPITI E ASPETTI DI COMPETENZA

Compito 2: quali altri aspetti della competenza (e/o delle competenze) sono rilevati dalle espansioni della prova (vedi scheda “asse dei linguaggi” e “competenze di cittadinanza”?)

Compito 3: come adattereste la prova alla propria situazione e/o aggiungereste altre idee – possibilità - compiti per rilevare altri aspetti delle competenze di fine obbligo?

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Polo Qualità di Napoli

LAGO CIAD

Fig.1

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Polo Qualità di Napoli

LAGO CIAD

Fig.2

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COMPRENSIONE LAGO CIAD

Domanda 2:Qual è la profondità del lago Ciad oggi?A Circa due metri.B Circa quindici metri.C Circa cinquanta metri.D È scomparso completamente.E L’informazione non viene fornita.

Domanda 3A:In che anno, all’incirca, inizia il grafico della figura 1?

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Polo Qualità di Napoli

COMPRENSIONE LAGO CIADDomanda 3B:Perché l’autore ha scelto di iniziare il grafico da quell’anno?

Domanda 4: IL LAGO CIADLa figura 2 si basa sull’ipotesi che:A gli animali raffigurati nell’arte rupestre esistevano in quella zona nell’epoca in cui sonostati disegnati.B gli artisti che hanno disegnato gli animali erano molto abili.C gli artisti che disegnavano gli animali potevano spostarsi molto.D non si cercava di addomesticare gli animali rappresentati nell’arte rupestre.

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La fotografia qui sotto mostra alcune statue dette Cariatidi, erette sull’Acropoli di Atene più di 2500 anni fa. Queste statue sono fatte di un tipo di roccia che si chiama marmo. Il marmo è composto di carbonato di calcio.

Nel 1980, le statue originali, che erano state corrose dalle piogge acide, sono state trasferite all’interno del museo dell’Acropoli e sostituite da copie. L’effetto delle piogge acide sul marmo può essere simulato immergendo scaglie di marmo nell’aceto per una notte. L’aceto e le piogge acide hanno più o meno lo stesso livello di acidità. Quando si immerge una scaglia di marmo nell’aceto, si formano bolle di gas. Si può determinare la massa della scaglia di marmo asciutta, prima e dopo l’esperimento.

INDAGINE PISA 2006SCIENZE: PIOGGE ACIDE

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PIOGGE ACIDE Quesito 2

LIVELLO 3 (506)

PIOGGE ACIDE Quesito 3

LIVELLO 2 (460)

PIOGGE ACIDE Quesito 5

LIVELLO 6 (717)

LIVELLO 3 (513)

Le piogge normali sono leggermente acide perché hanno assorbito parte del diossido di carbonio (anidride carbonica) presente nell’aria. Le piogge acide sono più acide delle piogge normali perché hanno assorbito anche altri gas, come gli ossidi di zolfo e gli ossidi di azoto.

Da dove provengono gli ossidi di zolfo e di azoto presenti nell’aria?

Una scaglia di marmo, prima di essere immersa nell’aceto per una notte, ha una massa di 2,0 grammi.

La scaglia viene rimossa e asciugata il giorno successivo.

Quale sarà la massa della scaglia di marmo asciutta?

A. Meno di 2,0 grammi

B. Esattamente 2,0 grammi

C. Tra 2,0 e 2,4 grammi

D. Più di 2,4 grammi

Gli studenti che hanno fatto questo esperimento hanno immerso per una notte scaglie di marmo anche in acqua pura (distillata).

 

Spiega perché gli studenti hanno inserito anche questa fase nel loro esperimento.

INDAGINE PISA 2006PROVA DI SCIENZE: PIOGGE ACIDE

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PIOGGE ACIDE Quesito 2 Dare una spiegazione scientifica dei fenomeni

PIOGGE ACIDE Quesito 3Usare prove basate su dati scientifici

PIOGGE ACIDE Quesito 5Individuare questioni di carattere scientifico

Spiegare l’origine degli ossidi di zolfo e di azoto presenti nell’aria.

Sapere che gli ossidi di zolfo e di azoto, causa dell’inquinamento atmosferico, sono il prodotto dell’ossidazione di molti combustibili fossili o hanno origine dall’attività vulcanica.

Ricordare fatti rilevanti e utilizzare tali dati informativi per elaborare una spiegazione.

Usare le informazioni fornite per trarre una conclusione sugli effetti dell’aceto sul marmo, un semplice modello dell’azione delle piogge acide sul marmo.

Avvalersi dei dati informativi e delle prove fornite; comprendere che la causa delle bolle di gas è una reazione chimica e che tale reazione dipende dalle componenti chimiche del marmo; da queste premesse, inferire come conclusione la diminuzione della massa della scaglia di marmo.

Riconoscere indicazioni rilevanti ed evidenti che profilano il percorso logico per giungere ad una semplice conclusione.

Comprendere la necessità di dimostrare che la reazione chimica non avviene nell’acqua, riconoscendo nell’aceto il reagente necessario.Conoscere la struttura di un esperimento scientifico e la funzione di un controllo.Comprendere il modello sperimentale utilizzato e illustrare il metodo utilizzato per controllare la variabile principale

INDAGINE PISA 2006PROVA DI SCIENZE: PIOGGE ACIDE

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MODELLI DI PROGRAMMAZIONE

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Polo Qualità di Napoli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZECURRICULO DI secondo biennio/ quinto anno

ASSI

Competenze(Asse)

Competenze (disciplinari)

Abilità specifiche

Nuclei tematici(conoscenze)

Moduli di apprendimento

Nucleo 1: Titolo(conoscenze)…………...…………………………Nucleo 2: Titolo(conoscenze)…………...…………………………

Modulo 1: titoloN.B. inserire un collegamento ipertestuale che rimandi alla scheda di presentazione del modulo

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SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZECURRICULO DI………………………… primo anno / secondo anno

PecupAre

a

Competenze(Area pecup)

Competenze (disciplinari)

Abilità specifiche

Nuclei tematici(conoscenze)

Moduli di apprendimento

Nucleo 1: Titolo(conoscenze)…………...…………………………Nucleo 2: Titolo(conoscenze)…………...…………………………

Modulo 1: titoloN.B. inserire un collegamento ipertestuale che rimandi alla scheda di presentazione del modulo

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MODELLO PROGETTAZIONE MODULO DI APPRENDIMENTO

Titolo: A ciascuno il suo metodo

Docente/i Docenti del dipartimento di Scienze Umane

Disciplina/e Scienze umane

Classe/i Prime classi

Obiettivi Domande:Come studio? Come apprendo? Quali strategie cognitive utilizzo?Comprensione durevole: Lo studente comprenderà le sue strategie metacognitive

Competenza/e

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storico-sociali in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e socio-culturali

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Competenza/e Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storico-sociali in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e socio-culturali

conoscenze

1.Tipi di studio2.Imparare a studiare3.Caratteristiche del metodo di studio4.Basi dello studio5.Quattro operazioni per ben studiare6.Pianificare tempo ed attività

abilità - Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di fattori socioculturali.- Collocare storicamente la nascita delle scienze umane all’interno di uno spazio – temporale.- Identificare gli elementi psicosociali. maggiormente significativi per confrontare culture diverse.- Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale.- Agire in modo autonomo e responsabile attraverso la partecipazione e la collaborazione.- Imparare ad imparare.- Leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti documentarie ricavandone informazioni su eventi storico-sociali di differenti epoche e differenti aree geografiche.

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Prova verifica sommativa con rubrica di valutazione

Tipologia della prova: Stesura mappa concettuale e sintesi di un brano tratto da un testo di psicologia.Competenza non raggiunta: non è in grado di analizzare le proprie strategie di apprendimento e non riesce ad organizzare le proprie sequenze di apprendimento in maniera efficace.Livello base: è in grado di analizzare le proprie strategie di apprendimento ed di individuare semplici strategie di acquisizione delle conoscenze stesse.Livello intermedio: è in grado di analizzare le proprie strategie di apprendimento ed di saperne valorizzare i punti di forza, migliorandone gli aspetti più deboli; è in grado di generalizzare e rielaborare in modo personale le conoscenze acquisite.Livello avanzato: ha consapevolezza metacognitiva ed è in grado di usare ed applicare le proprie conoscenze e strategie di apprendimento in modo rigoroso ed efficace in una pluralità di contesti, autovalutando il proprio lavoro

Esperienze di apprendimento con eventuali valutazioni formative

•Conoscere e comprendere le proprie strategie di apprendimento.•Individuare i punti di forza e i punti deboli delle proprie abilità.•Saper organizzare le proprie sequenze di apprendimento.•Generalizzare il transfert delle conoscenze e della rielaborazione personale.•Saper riassumere. Interpretare e rielaborare le esperienze didattiche compiute.•Saper usare e applicare conoscenze e abilità in una pluralità di contesti.•Autovalutare il proprio lavoro.

Page 101: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania

Polo Qualità di Napoli

Prerequisiti Conoscenze:

Abilità:

Tempi realizzazione

Periodo: settembreDurata: 6 ore

Modalità didattica

Cooperative learningLezione interattivaDidattica laboratoriale

Materiali utilizzati

• libro testo • dispense • software didattici e diapositive in ppt • schede di lavoro , etc…

Materiali prodotti dagli studenti

• mappa concettuale e sintesi scritta

Page 102: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

1^ proposta:1^ proposta:

Confrontare i traguardi di competenze

nei due ordini di Scuola

Competenze chiave:Comunicare

Collaborare e partecipare

Page 103: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.

Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie,dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega,usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.

L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione,discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; ………..

Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale,lavoro).

Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi edoperativi

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GRADO SECONDARIA II GRADO

Page 104: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Imparare ad imparare:

organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio

e di lavoro.

COMPETENZE CHIAVE di cittadinanza

Page 105: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Il bambino…chiede spiegazioni e spiega,…

Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.

Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione,acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui.Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi.Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura).

L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera all’insegnante,…

Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni,i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici.

Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

L’alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandonel’attendibilità e l’utilità.

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativiUtilizzare e produrre testi multimediali

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GRADO BIENNIO

Page 106: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

Obiettivi di apprendimento / Traguardi di competenze

Secondaria di I grado Biennio

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire ed interpretare l’informazione

1^ Proposta

Page 107: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

2^ proposta:2^ proposta:

Definire un profilo in uscita / in ingresso per alcune competenze

chiave

Page 108: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

COMPETENZA TRASVERSALE INDICATORI DI PRESTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Comunicare in modo efficace e costruttivo

Esprimersi in modo chiaro e corretto, utilizzando un linguaggio specifico.

Dimostrare interesse e attenzione verso gli altriAscoltare le opinioni altrui e verificarne la

comprensione attraverso la parafrasiCriticare le idee e non le personePortare argomentazioni a sostegno delle proprie

opinioni.Essere disponibile a modificare le proprie idee

Imparare a imparare Ricapitolare quanto ascoltato o lettoVerificare la comprensione attraverso la formulazione

di domande di chiarimentoChiedere aiuto per superare le difficoltà e/o migliorare

la comprensione.Rielaborare quanto imparato cercando collegamenti

con altri contestiFormulare domande che permettano di ampliare e

approfondire l’argomento trattatoFornire risposte con adeguate argomentazioni.

Declinazione delle competenze Declinazione delle competenze trasversalitrasversali

Page 109: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Rubric olistica competenze trasversaliRubric olistica competenze trasversaliDIMENSIONE «PROFILO»

Comunicare in modo efficace e

costruttivo

Si esprime in modo chiaro e corretto, utilizzando un linguaggio specifico.

Dimostra interesse e attenzione verso gli altri, ascolta le loro opinioni e verifica la comprensione attraverso la parafrasi.

Porta argomentazioni a sostegno delle proprie opinioni, critica le idee e non le persone. È disponibile a modificare le proprie idee

Imparare a imparare

Ricapitola quanto ascoltato o letto e ne verifica la comprensione attraverso la formulazione di domande di chiarimento.

Chiede aiuto per superare le difficoltà e/o migliorare la comprensione.

Rielabora quanto imparato cercando collegamenti con altri contesti e formula domande che permettono di ampliare e approfondire l’argomento trattato

Fornisce risposte con adeguate argomentazioni.

Page 110: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Rubric olistica competenza linguisticaRubric olistica competenza linguistica

DIMENSIONE «PROFILO»

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

– Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire.

–Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).

– Comprendere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie) individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore.

Produrre testi di vario tipo in relazione ai

differenti scopi comunicativi

– Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo

– Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale.

– Scrivere testi dotati di coerenza e organizzati in parti equilibrate fra loro.

– Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo semplice, dialogici)

– Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad esempio giochi linguistici, riscritture con cambiamento del punto di vista).

– Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale.

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Page 112: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Quali competenze e/o abilità perseguire?• Acquisizione di un metodo di lavoro?• Acquisizione di un contenuto disciplinare?• Solo abilità di tipo disciplinare o anche trasversale?

Quali modalità di verifica e valutazione?• Schede e/o relazioni di laboratorio• Schede di osservazione dei comportamenti• Compito complesso• Visibilità del «prodotto finale»• Riflessione metacognitiva sul processo

Quali contenuti/argomenti ?• Appartengono al curricolo della Scuola Sec. di 1° Gr.?• Sono ripresi/approfonditi nel curricolo della Sc. Sec. di 2° Gr.?• Come possono essere introdotti?

Quale organizzazione?• Partecipazione «attiva» degli studenti all’organizzazione degli incontri• Modalità di peer - tutoring

Page 113: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Esempi di compiti complessi(Gentile e Sciapeconi, 2006, Tacconi, 2006)

• Compiti di ricerca e di investigazione• Compiti da giornalista• Compiti da progettista• Compiti di espressione e di produzione creativa• Compiti per la creazione del consenso e la

persuasione• Compiti di conoscenza di sé e degli altri• Compiti di approfondimento• Compiti di valutazione e di presa di decisione

Page 114: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Altri esempi di compiti complessi• Saggio/ relazione di laboratorio: ortografia, lessico,

conoscenza dei contenuti, rielaborazione...

• Presentazione multimediale: equilibrio tra immagini e testo, capacità di catturare l’attenzione, chiarezza...

• Risoluzione di situazioni problematiche non standard: comprensione del testo, utilizzo di linguaggi specifici, formulazione di ipotesi, argomentazione…

• Mappe concettuali: individuazione di concetti chiavi e di legami concettuali, organizzazione gerarchica, differenziazione

progressiva…

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SCALAPRESTAZIONE

STESURA DI UNA RELAZIONE SCIENTIFICA

LIVELLO AVANZATO LIVELLO INTERMEDIO LIVELLO BASE LIV. NON SUFFICIENTE

Indicazioni degli scopi dell’esperimento

Indica con sicurezza gli scopi dell’esperimento evidenziando le conoscenze necessarie e ponendo efficacemente in rilievo le connessioni

Indica gli scopi dell’esperimento evidenziando sostanzialmente le conoscenze necessarie e rilevando in genere le connessioni

Indica con gli scopi dell’esperimento e le conoscenze in genere necessarie, ma a volte è incerto/a nell’individuare le connessioni.

Fornisce indicazioni imprecise sugli scopi dell’esperimento ; e

fatica a rilevarne le connessioni con le conoscenze necessarie, anche se guidato.

Descrizione del materiale e della strumentazione

Redige, con estrema precisione, elenchi completi per ciascuna tipologia dei materiali utilizzati.

Redige elenchi sostanzialmente completi per ciascuna tipologia dei materiali utilizzati.

Redige elenchi a volte completi a volte parziali; talvolta tralascia qualche tipologia di materiale.

Fa confusione nell’elencazione del materiale e lascia per lo più incomplete le liste.

Descrizione del procedimento e

osservazioni

Descrive con efficacia il procedimento seguito, illustrando con precisione le diverse fasi del lavoro e registrando in modo ordinato e sintetico i dati delle osservazioni effettuate

Descrive il procedimento seguito e illustra le diverse fasi del lavoro registrando in modo quasi sempre ordinato i dati delle osservazioni effettuate

Descrive non sempre in modo completo il procedimento seguito, e nell’illustrare le diverse fasi del lavoro dimentica alcuni passaggi non è ordinato nella registrazione dei dati delle osservazioni effettuate

Fa confusione nella descrizione del procedimento seguito, non individua le diverse fasi del lavoro e non registra i dati delle osservazioni effettuate

Formulazione ipotesi Conclusioni

Enuncia con sicurezza una o più ipotesi dotate di significato e di coerenza e trae autonomamente conclusioni esplicative.

Enuncia almeno un’ipotesi coerente, fornendo una spiegazione e pervenendo a conclusioni sostanzialmente corrette.

Enuncia un’ipotesi sostanzialmente coerente, a volte da precisare, e perviene quasi sempre a delle conclusioni accettabili.

Non riesce a trovare un’ipotesi coerente e quasi sempre fa fatica a trarre conclusioni.

Struttura formale

Ordine:rispetta la sequenza logica delle parti e la svolge con sicurezza.Organizzazione:rispetta puntualmente la struttura complessiva, nella stesura della relazione, con piena aderenza ad essa.Esposizione: espone con stile facilmente comprensibile al lettore, puntando con sicurezza al cuore del problema senza lungaggini e

includendo i diversi elementi

che rendono al meglio il significato complessivo.

Ordine:rispetta la sequenza logica delle parti.Organizzazione:rispetta la struttura complessiva, nella stesura della relazione.Esposizione: espone con stile sostanzialmente comprensibile, puntando al significato e includendo gli

elementi che rendono il significato complessivo.

Ordine:rispetta generalmente la sequenza logica delle parti.Organizzazione:rispetta in genere la struttura complessiva, anche se tralascia di completare qualche punto.Esposizione: espone con stile quasi sempre comprensibile, puntando in genere al significato ma talvolta non riesce a includere elementi di rilievo ai fini della comprensione globale.

Ordine:non riesce a rispettare la sequenza logica delle parti facendo confusione nei diversi passaggi.Organizzazione:non rispetta la struttura complessiva e tralascia diversi punti anche importanti.Esposizione: non espone con stile comprensibile e quasi mai riesce a focalizzare il significato o a considerare elementi utili per la comprensione della relazione.

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RUBRIC DEPLIANT INFORMATIVO

Esordiente: 1 punto Principiante: 2 punti Medio: 3 punti Esperto:4 punti Totale

Logo

Il logo risulta inadeguato, non permette di identificare il tema principale e di promuovere del messaggio.

Il logo è attinente, ma banale. Identifica il tema principale, ma non suscita emotività.

Il logo è adeguato al tema trattato, è originale,ma non suscita emotività.

Il logo è adeguato, accattivante e originale. Promuove il tema trattato suscitando forte emotività.

Capacità di attirare l’attenzione

Nel depliant non sono presenti elementi capaci di attirare l’attenzione.

Le immagini sono poco incisive, ma le scelte grafiche risultano abbastanza accattivanti.

Solo in alcune parti le immagini e le scelte grafiche sono capaci di attirare l’attenzione

Il logo, le immagini e l’equilibrio tra parte grafica testo attirano immediatamente l’attenzione.

Grafica / leggibilità

Il depliant non comprende parti grafiche e il carattere è difficilmente leggibile; l'impaginazione non è adeguata al contesto.

Lo spazio per la grafica non è adeguato (<30% o >50%) e questa risulta poco significativa; leggibilità e impaginazione sono sufficientemente adeguate.

Lo spazio per la grafica è adeguato e la grafica è sufficientemente significativa; leggibilità e impaginazione sono adeguate.

Lo spazio per la grafica è sfruttato al meglio (40%) la grafica è significativa rispetto allo scopo; la leggibilità è massima e l'impaginazione piacevole.

Correttezza dei contenuti

Nel testo prodotto sono presenti diversi errori e/o inesattezze nelle informazioni riportate. Le scarse idee individuabili non sono adeguatamente sviluppate.

Il testo contiene alcune imprecisioni a livello formale e/o concettuale; Le idee contenute sono espresse con poca chiarezza.

Il testo contiene minime imprecisioni a livello formale e/o concettuale.Nell’ elaborato si rilevano alcuni errori non fondamentali nelle informazioni riportate. Le idee contenute sono generalmente chiare.

Nel testo prodotto non si rilevano errori formali e/o concettuali; tutti i fatti/contenuti sono precisi ed espliciti. Le idee contenute sono chiare, ben messe a fuoco ed espresse in modo originale

Coerenza all'obiettivo

La trattazione incompleta e superficiale non permette di comprendere l’obiettivo fissato.

La trattazione è approssimativa e solo in alcuni passaggi è comprensibile l’obiettivo fissato.

La trattazione non è sempre chiara e/o completa, ma risulta evidente l’obiettivo fissato.

La trattazione è completa e chiara; più volte è dichiarato in modo esplicito l’obiettivo fissato.

PUNTI TOTALI

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RUBRIC ARTICOLO DI CARATTERE DIVULGATIVO

Esordiente: 1 punto Principiante: 2 punti Medio: 3 punti Esperto:4 punti Tot

TitoloIl titolo risulta inadeguato perché poco attinente.

Il titolo è sintetico e attinente, ma banale.

Il titolo è adeguato al testo e non banale.

Il titolo è accattivante, originale, sintetico.

PertinenzaL’articolo è totalmente fuori argomento.

L’argomento è centrato, ma non completamente sviluppato in relazione al titolo.

L’argomento è centrato, ma la trattazione privilegia aspetti marginali e/o contenuti superflui

L’articolo coglie perfettamente il "nocciolo" dell'argomento

Grafica / leggibilità

L’articolo non comprende parti grafiche e il carattere è difficilmente leggibile; l'impaginazione non è adeguata al contesto.

Lo spazio per la grafica non è adeguato (<30% o >50%) e questa risulta poco significativa; leggibilità e impaginazione sono sufficientemente adeguate.

Lo spazio per la grafica è adeguato e la grafica è sufficientemente significativa; leggibilità e impaginazione sono adeguate.

Lo spazio per la grafica è sfruttato al meglio (40%) la grafica è significativa rispetto allo scopo; la leggibilità è massima e l'impaginazione piacevole.

Correttezza dei contenuti

Nel testo prodotto sono presenti diversi errori e/o inesattezze nelle informazioni riportate. Le scarse idee individuabili non sono adeguatamente sviluppate.

Il testo contiene alcune imprecisioni a livello formale e/o concettuale; Le idee contenute sono espresse con poca chiarezza.

Il testo contiene minime imprecisioni a livello formale e/o concettuale.Nell’ elaborato si rilevano alcuni errori non fondamentali nelle informazioni riportate. Le idee contenute sono generalmente chiare.

Nel testo prodotto non si rilevano errori formali e/o concettuali; tutti i fatti/contenuti sono precisi ed espliciti. Le idee contenute sono chiare, ben messe a fuoco ed espresse in modo originale

Uso del linguaggio

Le poche informazioni essenziali sono riportate con un linguaggio poco comprensibile.

L’espressione è sostanzialmente corretta, ma la comprensione del testo è talvolta difficoltosa e la lettura risulta poco coinvolgente.

L’espressione è corretta, la comprensione del testo è buona e la lettura risulta abbastanza coinvolgente.

La comunicazione è chiara ed efficace permette di cogliere al meglio il significato del testo e la lettura risulta interessante e coinvolgente.

Coerenza all'obiettivo

La trattazione incompleta e superficiale non permette di identificare l’obiettivo fissato.

La trattazione è approssimativa e solo in alcuni passaggi è identificabile l’obiettivo fissato.

La trattazione non è sempre chiara e/o completa, ma risulta evidente l’obiettivo fissato.

La trattazione è completa e chiara; più volte è dichiarato in modo esplicito l’obiettivo fissato.

PUNTI TOTALI

Page 121: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Rubric per la valutazione di una presentazione multimediale

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 Esordiente:

1 puntoPrincipiante:

2 puntiMedio: 3 punti

Esperto:4 punti

CONTENUTO

La presentazione contiene solo poche essenziali informazioni, non organiche e poco attinenti alle richieste

La presentazione contiene poche informazioni essenziali, altre superflue e/o ridondanti, ma sostanzialmente attinenti alle richieste

La presentazione contiene le informazioni essenziali derivate da più fonti opportunamente citate.

La presentazione contiene ampie e documentate informazioni.

REQUISITI TECNICI DELLA

PRESENTAZIONE

La parte grafica della presentazione è scarsa e inadeguata allo scopo; non c'è equilibrio fra testo e immagini; laschematizzazione è inesistente e il testo è per lo più discorsivo esovrabbondante. La lunghezza èeccessiva o troppo ridotta rispetto al tempo a disposizione.

La parte grafica della presentazione è di buonaqualità e abbastanza adeguata al contesto, ma non c'è equilibrio fra testo e immagini; il testo è perlo più discorsivo e manca di schematizzazione. La lunghezza della presentazione non è ben tarata sul tempo a disposizione.

La parte grafica della presentazione è adeguata e c'è discreto equilibrio fra testo e immagini; la schematizzazione è buona anche se la leggibilità potrebbe essere migliorata. La lunghezza richiede una certa ristrutturazione del discorso.

La parte grafica della presentazione è pienamente adeguata al contesto; c'è ottimoequilibrio fra testo e immagini; laschematizzazione dei concetti è efficace, i caratteri sono chiari e di immediata leggibilità.La lunghezza è adeguata ai tempi.

ESPOSIZIONEORALE

Lo studente evidenzia grandi difficoltà nel comunicare le idee, parla troppo piano e pronuncia i termini in modo scorretto perché gli studenti in fondo alla classe possano sentire. Il linguaggio è spesso confuso e l'esposizione èframmentaria e non segue una struttura logica; la terminologiaspecifica non viene utilizzata o è del tutto inadeguata al contesto

Lo studente evidenzia alcune difficoltà nella comunicazione delle idee dovute al tono di voce, alla carenza nella preparazione o all’incompletezza del lavoro. Il linguaggio è difficile da comprendere poiché i termini specifici sono inadeguati al contesto e non chiariti o per leincongruenze che presenta; l'esposizione è frammentata in varie parti tra le quali è difficilecogliere i collegamenti.

Lo studente comunica le idee con un appropriato tono di voce. Il linguaggio, pur essendo ben comprensibile, è, a volte, involuto e prolisso e l'esposizione non èsempre strutturata in modo logico; i termini specifici sono appropriati e adeguati al contesto.

Lo studente comunica le idee con entusiasmo e con un appropriato tono di voce. Il linguaggio è chiaro e sintetico e l'esposizionesegue rigorosamente un percorso logico predefinito; i termini specifici sono appropriati e adeguati al contesto.

CONOSCENZA DEICONTENUTI

Lo studente non riesce a esporre i contenuti, nonostantelegga la presentazione; si evidenziano numerosie gravi errori concettuali.Non è in grado di rispondere a eventuali domande.

Lo studente legge la presentazione, ma dimostra una discreta padronanza dei contenuti; si evidenzia qualcheerrore di tipo concettuale.Si trova in difficoltà di fronte ad eventuali domande, ma prova arispondere

Lo studente si sofferma spesso sulla presentazione, madimostra una buona padronanza dei contenuti; a livello concettuale sono evidenti alcune incertezze, ma è comunque in grado di rispondere a domande.

Lo studente conosce senzaincertezze i contenuti eutilizza la presentazionecome traccia daintegrare; non fa erroriconcettuali ed è ingrado di rispondere adeventuali domande.

RISPETTO DEITEMPI

La presentazione orale non vieneorganizzata sui tempi adisposizione pertanto risultatroppo breve, creando momenti vuoti, o troppo lunga e richiede drastici tagli dei contenuti.

Nel procedere dellapresentazione si perdel'organizzazione dei tempi; il discorso esce dalle tracce e necessita di essere tagliatorinunciando all'esposizione di parte dei contenuti.

L’organizzazione della presentazione rispettai tempi a disposizione; gli eventuali aggiustamenti che vengono richiesti modificano inmodo non sostanzialel'equilibrio complessivodella presentazione.

L’organizzazione della presentazione rispetta pienamente i tempi adisposizione; eventualiaggiustamenti sono fatti in modo autonomo e senza modificarel'equilibrio complessivodella presentazione.

18 – 20 esperto 15 – 17 medio 10 – 14 principiante   6 – 9esordiente Punti totali

Page 123: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Rubrica diValutazione

PRESENTAZIONE

1 2 3 4

CONOSCENZA DEL

SOGGETTO

Lo studente non sa rispondere a domande sul soggetto, dimostrando di conoscere solo superficialmente l’argomento del progetto.

Lo studente sa rispondere solo a facili domande sul soggetto, dimostrando di conoscere sufficientemente l’argomento del progetto.

Lo studente risponde alle domande che gli vengono formulate dimostrando di conoscere bene l’argomento del progetto.

Lo studente risponde alle domande aggiungendo esempi e rielaborazioni personali dimostrando una conoscenza completa dell’argomento del progetto.

CONOSCENZA TRASVERSAL

E

Lo studente dimostra di non conoscere gli argomenti degli altri membri del gruppo, non sa rispondere a domande trasversali.

Lo studente dimostra di conoscere solo una piccola parte degli argomenti degli altri membri del gruppo, sa rispondere solo a facili domande trasversali.

Lo studente dimostra di conoscere abbastanza bene gli argomenti degli altri membri del gruppo, sa rispondere a buona parte delle domande trasversali.

Lo studente dimostra buona padronanza degli argomenti degli altri membri del gruppo e sa rispondere a tutte le domande trasversali.

COOPERAZIONE

Lo studente non partecipa alla presentazione del lavoro.

Lo studente partecipa meno degli altri alla presentazione del lavoro.

Lo studente partecipa come gli atri alla presentazione del lavoro.

Lo studente partecipa più degli altri alla presentazione del lavoro.

CONTRIBUTO ALLA

PRESENTAZIONE

Il pubblico non riesce a seguire la presentazione perché l’informazione non è organizzata in modo sequenziale.

Il pubblico ha talvolta difficoltà nel seguire la presentazione che speso viene svolta in modo destrutturato.

Il pubblico segue la presentazione perché l’informazione è organizzata in modo logico e sequenziale.

Il pubblico è coinvolto dalla presentazione perché l’informazione è presentata in modo logico e interessante.

PADRONANZA DEL

LINGUAGGIO

Lo studente dimostra di dare poca importanza alla velocità con cui si esprime, al tono della voce, alla grammatica e/o lascia scorrere la presentazione intervenendo raramente.

Lo studente usa la giusta velocità e la tonalità per la voce, ma usa un linguaggio povero e poco corretto.

Lo studente si esprime u po’ troppo velocemente / lentamente e/o con voce troppo bassa /alta, ha un uso accettabile della grammatica.

Lo studente espone in modo corretto con la giusta velocità e con un adeguato tono di voce.

CONTATTO VISIVO

Lo studente segue parola per parola le note.

Lo studente ha sempre sott’occhio le note.

Lo studente saltuariamente ha sott’occhio le note.

Lo studente mantiene il contatto visivo con la presentazione, ma non legge mai le note.

Totale in 30esimi

Page 124: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Le rubric sono state concepite per fornire indicazioni articolate rispetto a una

prestazione complessa.

Di conseguenza... “sintetizzare” il tutto in un voto è epistemologicamente scorretto,

ma....

Rubric e voti

Page 125: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Come fare?

• Assegnare pesi numerici ai singoli livelli• Considerare il valore orientante dello

strumento• Condividere con gli studenti la modalità

adottata• Utilizzare un mapping logico cioè una regola

logica per il passaggio dai punti ai voti (J. Arter 2001)

Page 126: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Esempio di caso: rubric con livelli a cui vengono attribuiti punteggi da 1 a 5

Esempio di mapping logico tra i punteggi e i giudiziJ. Arter (2001)

PUNTEGGI VOTI/GIUDIZI

Non più del 10% di punti inferiori a 4, con almeno il 40% uguali a 5

OTTIMO

Non più del 30% di punti inferiori a 4, con almeno il 10% uguali a 5

BUONO

Non più del 10% di punti inferiori a 3, con almeno il 20% superiori o uguali a 4

SUFFICIENTE

Non più del 30% di punti inferiori a 3, con almeno il 10% superiori o uguali a 4

INSUFFICIENTE

Tutti i punteggi inferiori GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Page 127: LABORATORIO RICERCA-AZIONE:  “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania

Polo Qualità di Napoli

«In una classe,

l'insegnante si aspetta di essere ascoltato.

Lo studente pure.»

Ernest Abbé, Dell'educazione, 1996