LABORATORIO CODING E ROBOTICA - iccoazze.gov.it · LABORATORIO CODING E ROBOTICA SCUOLA...
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LABORATORIO CODING E
ROBOTICAROBOTICASCUOLA DELL’INFANZIA PIO ROLLA
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
LABORATORIO CODING E
ROBOTICAROBOTICADELL’INFANZIA PIO ROLLA
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
• Il MIUR in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’ Informatica), ha avviato un’iniziativa che ha l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (
• Le attività di coding mirano allo sviluppo del pensiero • Le attività di coding mirano allo sviluppo del pensiero computazionale.
• Con il pensiero computazionale si definiscono le procedure necessarie alla risoluzione di un problema, che devono essere attuate da un esecutore per raggiungere degli obiettivi.
Il MIUR in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’ Informatica), ha avviato un’iniziativa che ha l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding).
mirano allo sviluppo del pensiero mirano allo sviluppo del pensiero
Con il pensiero computazionale si definiscono le procedure necessarie alla risoluzione di un problema, che devono essere attuate da un esecutore per raggiungere degli obiettivi.
Programmiamo un percorso e lo eseguiamo
specificando la direzione
Programmiamo un percorso e lo eseguiamo
specificando la direzione
RACCONTO
L’APE CHE NON POTEVA PIU’ VOLAREC’era una volta una piccola ape che amava volare fuori dal suo alveare alla ricerca di bellissimi fiori colorati sui quali posarsi per mangiare il nettare molto dolce che si trova dentro ai fiori. Questa piccola ape, qualche volta, non stava molto attenta a dove andava, così, senza accorgersene, un giorno finì contro un albero e si fece molto male ad un’ala. Il dottore delle api le disse che per far guarire l’ala avrebbe dovuto evitare di volare per alcuni giorni e l’apetta fu molto triste quando sentì questa notizia. Stare dentro l’alveare, da sola, mentre le altri api andavano a cercare il nettare era molto noioso, così l’ape decise che avrebbe fatto una passeggiata camminando con le sue noioso, così l’ape decise che avrebbe fatto una passeggiata camminando con le sue zampette. A rapidi passi uscì fuori dall’alveare, scese lungo il tronco dell’albero e finalmente si trovò nel prato.Cominciò a passeggiare fra i fili d’erba che però, visti da sotto, sembravano veramente molto alti. Molto presto l’ape si rese conto che il mondo, visto dal basso, era molto diverso da quello che vedeva dall’alto volando. I fili d’erba e fiori erano così alti che non le permettevano più di vedere dove fosse l’albero del suo alveare e improvvisamente l’ape capì di essersi persa. Per fortuna lì vicino stava passando un bambino e così l’ape pensò di chiedergli aiuto, ma il bambino si spaventò quando vide un’ape che si avvicinava ai suoi piedi e fece un salto per allontanarsi. L’ape spiegò al bambino che si era persa e che voleva tornare al più presto a casa sua. Il bambino si tranquillizzò e rispose che per paura del suo pungiglione non l’avrebbe presa in mano ma le avrebbe dato indicazioni per arrivare al suo alveare. Così l’ape riuscì a tornare a casa sana e salva
RACCONTO
L’APE CHE NON POTEVA PIU’ VOLAREC’era una volta una piccola ape che amava volare fuori dal suo alveare alla ricerca di bellissimi fiori colorati sui quali posarsi per mangiare il nettare molto dolce che si trova dentro ai fiori. Questa piccola ape, qualche volta, non stava molto attenta a dove andava, così, senza accorgersene, un giorno finì contro un albero e si fece molto male ad un’ala. Il dottore delle api le disse che per far guarire l’ala avrebbe dovuto evitare
fu molto triste quando sentì questa notizia. Stare dentro l’alveare, da sola, mentre le altri api andavano a cercare il nettare era molto noioso, così l’ape decise che avrebbe fatto una passeggiata camminando con le sue noioso, così l’ape decise che avrebbe fatto una passeggiata camminando con le sue zampette. A rapidi passi uscì fuori dall’alveare, scese lungo il tronco dell’albero e
Cominciò a passeggiare fra i fili d’erba che però, visti da sotto, sembravano veramente molto alti. Molto presto l’ape si rese conto che il mondo, visto dal basso, era molto diverso da quello che vedeva dall’alto volando. I fili d’erba e fiori erano così alti che non le permettevano più di vedere dove fosse l’albero del suo alveare e improvvisamente l’ape capì di essersi persa. Per fortuna lì vicino stava passando un bambino e così l’ape pensò di chiedergli aiuto, ma il bambino si spaventò quando vide un’ape che si avvicinava ai suoi piedi e fece un salto per allontanarsi. L’ape spiegò al bambino che si era persa e che voleva tornare al più presto a casa sua. Il bambino si tranquillizzò e rispose che per paura del suo pungiglione non l’avrebbe presa in mano ma le avrebbe dato indicazioni per arrivare al suo alveare. Così l’ape riuscì a tornare a casa sana e salva.
Ogni bimbo si programma un percorso e lo
trasferisce sulla
Ogni bimbo si programma un percorso e lo
trasferisce sulla bee-bot
PROGRAMMAZIONE SU CARTA A QUADRETTI
L’ALGORITMO
• Per algoritmo si intendono una serie di passi che descrivono come portare a termine un compito.
• Lo studente impara a capire cos’è una programmazione dando istruzioni ad un altro studente affinché faccia un disegno.istruzioni ad un altro studente affinché faccia un disegno.
• L’obiettivo è far sì che uno studente scriva il programma, seguendo il quale, un altro studente possa colorare le caselle di un foglio di carta a quadretti, in modo da riprodurre un disegno esistente.
• Nel caso di bimbi di scuola dell’infanzia, l’insegnante ha scritto il programma e a turno, un bambino lo legge al compagno che colora l caselle, scambiandosi successivamente i ruoli
PROGRAMMAZIONE SU CARTA A QUADRETTI
L’ALGORITMO
Per algoritmo si intendono una serie di passi che descrivono come
Lo studente impara a capire cos’è una programmazione dando istruzioni ad un altro studente affinché faccia un disegno.istruzioni ad un altro studente affinché faccia un disegno.
L’obiettivo è far sì che uno studente scriva il programma, seguendo il quale, un altro studente possa colorare le caselle di un foglio di carta a quadretti, in modo da riprodurre un disegno esistente.
Nel caso di bimbi di scuola dell’infanzia, l’insegnante ha scritto il programma e a turno, un bambino lo legge al compagno che colora l caselle, scambiandosi successivamente i ruoli