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Anno II N.19 dicembre/gennaio euro 1,00 | LAB + LIBRO euro 13,00 ALTAMURA | GRAVINA | SANTERAMO Il taglio del nastro INAUGURATA LA NUOVA SS.99. Da oggi la Puglia e la Basilicata sono più vicine Auguri di buone feste Auguri di buone feste POLITICA Effetto Fini, intervista a Franco Fiore ATTUALITÀ Altamura e i rifiuti ospedalieri SPORT Il caso Fortis Murgia continua a far discutere In allegato il libro di Gianni Mercadante

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LAB n. 19 dicembre/gennaio 2011

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Anno II N.19 dicembre/gennaio euro 1,00 | LAB + LIBRO euro 13,00 ALTAMURA | GRAVINA | SANTERAMO

Il taglio del nastroINAUGURATA LA NUOVA SS.99. Da oggi la Puglia e la Basilicata sono più vicine

Auguri di buone feste

Auguri di buone feste

POLITICA Effetto Fini, intervista a Franco FioreATTUALITÀ Altamura e i rifiuti ospedalieriSPORT Il caso Fortis Murgia continua a far discutere

In allegato il libro di Gianni Mercadante

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sommario

4 Il paese dei Balocchi

9 EffettoFini

11 IlPd:«OrailSindacosidimetta»

13 “Astronave”diGrumo,giustiziaèfatta,ancheinappello

15 Taglio del nastro per la nuova SS 99 Altamura-Matera

17 El’Altamura-Torittoultimataafine2011

19 Clemente:«Questogruppocidaràgrandisoddisfazioni!»

21 2010,l’iniziodell’avventura.

24 LelloRella

25 PasqualeGiorgio

27 IlProcuratoreLaudatiadAltamura

28 “Lagiustiziaavolteèlenta,maallafinearrivasempre”

30 Grottelline,cosac’èsotto

31 Rifiutiospedalieri,iprecedenti

34 CasoFortisMurgia

35 Il cioccolato

36 Il tempo e gli orologi

37 AndreaBolognesièilnuovocomandantedel31.Rgt.Carri

38 SOULKITCHEN

In questo numero

Lab Magazine Anno II N.19dicembre/gennaio2010-11RegistrazioneTribunalediBarin.1143

Direttore:AntonioFerrante

Caporedattore: FeliceMoramarco

In redazione: Davide Capalbo, Giuseppe Clemente, AntonioFerrante

Hanno collaborato: MonicaIncampo,GraziaValentinaDeliso,CristianoMarti,GaetanoSanitate,GianniMercadante

Fotografie: AntonioFerrante,GianniMercadante

Pubblicità: [email protected]

Disegni e Illustrazioni: GiovanniMatteo

Editore: AssociazioneCulturalePugliaNetVialeReginaMargherita,96/B70022Altamura(BA)

Stampa: TipografiaCastellano–Altamura

Impaginazione: GianfrancoTraetta

ContattaciMail:[email protected]/0558862347/5863525–328/9450685

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ArretratiÈpossibilerichiedereinumeriarretratidiLabMagazinealprezzodi€3,00

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4 LAB MAGAZINE dicembre/gennaio 2010-11

editoriale

COBAR COSTRUZIONI BAROZZI

SPA

Di Antonio Ferrante

Il paese dei Balocchi E’statoscrittoche“tuttocambiaperchè

tuttoresticomeprima”.Lacelebrefrasegattopardescasintetizzaappienolasituazionepoliticaaltamurana.Esistedamoltianniun“sistema”chevedecontrappostidueblocchi:quellolobbisticodell’imprenditoriaequellodellapoliticacompiacente.Entrambiinteragisconoall’occorrenzaehannostrettoneglianniunaccordochemutalaformamanonlasostanza.Un’ariada“PaesedeiBalocchi”chenascondeingranaggicollaudatieperversieche,sembra,abbiastrettoancherapporticonlacriminalitàorganizzata.Perfortunacisonoeventichecoloranodiottimismolacomunità.L’operapubblicafortementevolutaepensataapartiredaglianni‘70,l’ammodernamentodellastradaBari-Matera,cominciaaprendereforma.IltrattodellaSS99Altamura-Materaèstato

inauguratoquestomeseequellochecollegalanostracittàconTorittosaràprontoperlafinedel2011.Buonenotizieanchedall’OspedaledellaMurgia.IlGovernoVendolahaassegnato10milioniperilsuocompletamento,restaaperta,ènonèsoloscetticismo,laquestionedeicontenuti,ovverodellagestionetecnicadel nosocomio murgiano. Epoiirifiutiospedalieri,quellipericolosi.C’èunavicendachesistaconsumandoinquesteorechenonhaavutograndeecosui media locali e regionali, ma appare di grandeimportanza.Parliamodell’areadiGrottelline,quelladestinataadospitarelanuova discarica di bacino, dopo la chiusura di quellaaltamurana.Ebbene,lamagistraturasta scavando nel suo ventre per sapere se sianostatisotterratirifiutipericolosi.Unesitoche potrebbe avere grandi ripercussioni nella

politicalocale.Dirifiutiospedalierisiparlògiànel2005,quandovennescopertainviaRuvoun’areadiquattroettaricompletamente“concimata” da medicinali e materiale sanitario.Epoiibidonidirifiutitossici(sempreospedalieri)scopertineipressidelladiscaricaLeLamiedalgiornalistaAlessioDipalo.Tuttocadutoneldimenticatoioelapoliticalocalesembrafarel’orecchiodelmercante. LABcompiedueannidivita,anchequestaèunanotizia.Inquestimesisonocresciutiilettori,sintomodiunlavorogiornalisticocheappassionaedicuilacomunitàsentival’esigenza.Inostripadronisonoilettori,esoloquelli.Continueremosuquestastrada,tenteremodimigliorarci,certicheilnostrolavoro contribuisca alla crescita della nostra città.Felice2011.

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Via XX Settembre, 28 Altamura

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a colpo d’occhio

Finanziamenti per due boschi altamurani

L’Amministrazione Comu-nale ha ottenuto fondi per quasi mezzo milione di euro con i progetti presentati ai bandi della Regione che ri-entrano nel Piano di svilup-po rurale 2007-2013 (Asse II “Miglioramento dell’am-biente e dello spazio rura-le”). Per la misura 227 (“So-stegno agli investimenti non produttivi - foreste”) - nelle azioni 1 (“Supporto alla ri-naturalizzazione di boschi per finalità non produttive”) e 3 (“Valorizzazione turisti-co-ricreativa dei boschi”) - l’Amministrazione riceverà un finanziamento di 400.000 euro con il progetto per la ri-naturalizzazione e valorizza-zione turistico-ricreativa dei boschi comunali “Visceglie” e “Lama Corrieri” che pre-vede tagli di “diradamento” nei boschi di conifere alloc-tone e piantumazione di lati-foglie autoctone di pregio ed autoctone sporadiche, oltre alla realizzazione nella pine-ta di Visceglie di un percorso ginnico e di un percorso na-tura. Per la misura 223 (“Pri-mo imboschimento di super-fici non agricole”), azione 1 (“Bosco periurbano”), l’Amministrazione riceverà 56.000 euro con un progetto intitolato “Il bosco di Jesce” che prevede la realizzazione di un bosco di circa 10 etta-ri con la piantumazione di circa 11000 piante di specie autoctone. (Grazia Valentina Deliso)

Monicelli, il ricordo della Pro Loco di Altamura

Carlo Moramarco, respon-sabile relazioni esterne della Proloco di Altamura, ricorda la scomparsa del grande regi-sta italiano Mario Monicelli. Lo fa con alcune foto, scatta-te durante la presentazione del documentario sul Rione MONTI (zona nel cuore di Roma, vicina al Colosseo), da lui realizzato, avvenuta a Roma il 28 ottobre 2010. In quell’occasione Mario Mo-nicelli gustò il pane DOP di Altamura, portato dal presi-dente del Consorzio di Tutela Giuseppe Barile. Carlo Mora-marco responsabile relazioni esterne dell’Associazione Tu-ristica PRO LOCO di Altamu-ra regalò al regista il libro “I mestieri della memoria”, edi-to dalla stessa Associazione, che fu molto apprezzato. (Grazia Valentina Deliso)

Truffa allo Stato e riciclaggio, sigilli ad un pastificio

Su provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno effettuato ad Altamura, un sequestro pre-ventivo (finalizzato alla confi-sca per equivalente) di: quote, opificio industriale, terreno e macchinari di una società (srl) operante nel settore della pro-duzione di pasta fresca. Undici

persone sono state denunciate per associazione per delinque-re finalizzata alla truffa aggra-vata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclag-gio, dichiarazione fraudolenta di fatture false, omessa dichia-razione ed emissione sempre di fatture false. L’azienda è ora sottoposta ad amministrazione giudiziaria. (Grazia Valentina Deliso)

Lavoro nero, 1589 violazioni accertate

15 opifici controllati di cui 9 risultati irregolari, 1589 le vio-lazioni rilevate per un importo complessivo di 380mila euro. Sono questi i numeri di un’at-tività ispettiva condotta dal Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro di Napoli, dal N.I.L. di Bari e dalla Compagnia Cara-binieri di Altamura, in collabo-razione con personale ispettivo delle Direzioni Regionali e Pro-vinciali del Lavoro del capoluo-go pugliese, nei confronti di 15 opifici e 2 ditte di autotrasporti site nei comuni di Altamura, Santeramo in Colle, Gravina in Puglia e Cassano Murge negli ultimi 5 giorni. L’attività, dispo-sta dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, ha avuto come obiettivo il contrasto del feno-meno del lavoro sommerso, dello sfruttamento dei minori e degli stranieri assunti irregolar-mente nonché la verifica del ri-spetto della vigente normativa in materia di sicurezza, igiene ambientale, tutela della salute e prevenzione degli infortuni.

Complessivamente 175 sono stati gli operai identificati di cui ben 43 risultati irregolari. (Grazia Valentina Deliso)

Ventricelli scrive alla Stp: “Su-bito chiarimenti sui concorsi annullati”.

Il consigliere regionale Michele Ventricelli ha scritto una nota al presidente della Società Traspor-ti provinciale Avv. Mascolo e al presidente della Provincia dott. Schittulli per conoscere le moti-vazione dei continui rinvii e di-sdette dei concorsi che l’azien-da aveva indetto.

“La STP ha annullato due bandidiconcorso-hascrittoilconsiglie-re regionale - che sarebbero sca-duti in questi giorni. Al momentonon si conoscono, né si intuiscono lepossibilimotivazioni- commentail consigliere di Sinistra ecologia li-bertà-nesonostateinalcunmodomotivatigliannullamenti, tantodasuscitareneipartecipantialle sele-zioni sgomento e lamentele. Que-ste lamentele appaiono ancora più fondateallorchègliannullamentesisonoreiteratineltempo.Inquestomomento in cui il problema dell’oc-cupazioneèfortementesentitodaicittadiniedanoitutticheneperce-piamolagravitàcapiscononsiafaci-legestirealmeglioun’aziendacomelaSTPchedevefareicontitrainte-ressiprivatieresponsabilitàpubbli-che ma mi auguro che perlomeno si voglia fare chiarezza suquanto staaccadendoperrenderetrasparentiledecisioniagliocchideilavoratotioaspirantitali”.(Grazia Valentina Deliso)

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Cenone di fine annocon musica dal vivo

per info e prenotazioni: tel. 080.3112021 (dopo le 17)cell. 339.4196235 - 331.4043531

Siamo a vostra disposizione per qualsiasi tipo di eventoAUGURI DI BUONE FESTE

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politica

Qual è la situazione del centro-destra altamurano?Credo che in questo momento, questa maggioranza, rispecchi totalmente la situazione politica nazionale, dove c’è pochissima chiarezza, credo anche che dopo il voto del 14 dicembre alla Came-ra, anche ad Altamura si verificheranno situazioni di cambiamento degli assetti politici.Tra l’altro anche senza gli eventuali cam-biamenti, dovuti a Futuro e Libertà, la situazione è già abbastanza intricata, a causa delle neonate federazioni tra con-siglieri che interessano solo parzialmente alcuni partiti. Questo significa la totale relativa importanza che viene attribuita

ai Partiti Politici, ai programmi presen-tati e agli impegni assunti in campagna elettorale. Per cui, per rendere meno con-fusionaria la già delicata situazione po-litica Altamurana e per far sì che, anche i cittadini apprendano l’appartenenza politica dei consiglieri sarebbe davvero opportuno e responsabile che gli stessi, in sede di consiglio comunale, dichiarino la loro appartenenza politica.

Lei è stato compagno di partito del vice-presidente del consiglio comunale, Daniele Tresca. Lo è ancora?Come è noto il consigliere Tresca ha ade-rito di fatto a Futuro e Libertà, nonostan-te ancora oggi, non esiste alcuna sua co-

Effetto FiniIl rappresentante del consiglio nazionale della Dc, Franco Fiore, parla delle future manovre della maggioranza altamurana, delle migrazioni di alcuni consiglieri in altri partiti (non ancora espresse) e dei suo rapporti con Franco Morgese.

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municazione ufficiale. E’ lecito cambiare idea e solo gli imbecilli non lo fanno, ma è ancora più apprezzabile prendersi la responsabilità delle proprie scelte, a tal proposito mi chiedo, come si fa a cam-biare squadra senza neanche informare i compagni con i quali hai lottato insieme fino al giorno prima? L’attuale Vice presi-dente è una persona capace e nel momen-to in cui apprezzerà anche l’importanza dell’umiltà, il rispetto per la dignità al-trui, senza arrogarsi interamente i meriti del risultato conseguito, potrà diventare un riferimento. Sono basito dal fatto che l’unica persona che ancora non ha notato l’adesione di Tresca in Futuro e Libertà è, molto stranamente, il commissario citta-dino della D.C. Franco Morgese, ci starà pensando anche lui?

Gira voce che alcuni consiglieri comunali di maggioranza aderiranno a Futuro e Libertà, il partito di Fini. Chi sono?A parte l’ex D.C. Tresca, prevedo che ci saranno altre migrazioni importanti in Futuro e libertà, potrebbe verificarsi an-che l’adesione dell’unico importante mo-vimento politico altamurano di maggio-ranza al progetto di Fini. Tale adesione può rappresentare, secondo me, un’op-portunità politica interessante al fine di effettuare un meritato salto di qualità, per il movimento politico altamurano. Per il resto dei potenziali aderenti in-vece, più che di opportunità parlerei di opportunismo politico, tanto è vero che, credo nessuno dei consiglieri ex A.N. è davvero affascinato dall’idea di Fini.

Lei fa parte del consiglio nazionale della Dc. Il commissario cittadino è Franco Morgese . Come sono i rapporti tra di voi?Avrei gradito fortemente potermi espri-mere in maniera totalmente opposta rispetto a quanto sto facendo, trattan-dosi del mio partito e dei sui vertici su Altamura, ma mio malgrado, mi sento costretto a non poter fare diversamente, visto che ad oggi è venuto meno ogni forma di confronto e di contraddittorio tanto da azzerare la dignità della stra-grande maggioranza di coloro che hanno

contribuito al ritorno della storica D. C. ad Altamura. Ho tentato in tutti i modi di riaprire un confronto sereno e costrut-tivo, ma non c’è nessun sordo peggiore di chi non vuol sentire.Come uomo che crede fermamente nei valori storici e cristiani della grande D.C., quello che si sta verificando nel contesto partitico di Altamura, rappre-senta un’offesa alla memoria di uomini che hanno sposato in pieno questi valo-ri, che hanno fatto grande l’Italia, anche mettendo a rischio la loro vita, voglio ri-cordare Moro, Sturzo e De Gasperi. La D.C. sezione. Aldo Moro di Altamura, della quale sono stato uno dei promo-tori, nasce da un’idea di cambiamento o ancor meglio dalla voglia di una “diver-sa sensibilita’ politica”, slogan ostentato con orgoglio dal commissario Morgese. Non con poche difficoltà siamo riusciti a mettere su un partito e a partecipare alle amministrative del Marzo scorso, conseguendo anche un ottimo risultato,

ma il Commissario forse, confondeva le comunali del 2010 con le elezioni provin-ciali del 2009, dove tutti correvamo per sostenerlo in maniera totalmente disin-teressata e dove, anche grazie al nostro contributo, ottenne un discreto risultato. Il 30 Marzo 2010, con l’elezione di Tresca come unico consigliere espresso dalla D. C. ad Altamura, finisce la nostra bel-lissima favola, in quanto, tale risultato determina il totale fallimento politico del progetto Morgese e contestualmente si sgretola il sogno di voler rappresen-tare il dopo Mario Stacca a tutti i costi. Così inizia una gestione ad personam del Partito, e quella “diversa sensibilita’ politica” a cui tutti ambivamo, rimane solo sui manifesti elettorali. Tali atteg-giamenti portano il Direttivo a chiedere ripetutamente al Commissario di fare un passo indietro, cosa che, chi possie-de un minimo di dignità e rispetto verso sè stesso, farebbe autonomamente, ma contrariamente a quanto auspicato, l’ar-roganza tipica di chi tutto gli è dovuto fa sì che, la dignità di chi ha contribuito at-tivamente al conseguimento del risulta-to, anche autotassandosi, non trova più nessuna rappresentanza nel partito e nei suoi vertici.Per di più all’indomani della più che lecita richiesta di dimissioni al commis-

politica

GIUNTA AL cOMPLETO, NOMINATO OTTAVO ASSESSORECon proprio decreto il sindaco Mario Stacca ha completato la giunta comunale con la nomina dell’ottavoassessore.SitrattadiGirolamo Marroccoli,30anni,cheèstatodelegatoalleseguentimaterie:AffariGenerali,InnovazioneTecnologica,Centrostorico,ContrattieAppalti.

Franco Fiore

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sario, mi viene comunicato verbalmente lo scioglimento del direttivo del partito, posizione che ci riporta al medioevo del-la democrazia. Ci piacerebbe che, il com-missario Morgese, utilizzasse la medesi-ma passione e lo stesso impegno con il quale affronta il tema delle convenzioni tra Regione Puglia e studi privati, anche nella conduzione del partito. Il movi-mento cittadino “Liberamente”, si pone tra gli obbiettivi, quello di promuovere il confronto tra cittadini e istituzioni, avvi-cinare all’attività politica risorse giovani e disinteressate ai semplici opportuni-smi politici tanto in voga in quest’ultimo periodo. Nel rispetto del progetto con-diviso dai membri del movimento, una delle nostre prerogative è quella, di fare diligentemente chiarezza dove c’è né poca, ma anche di porre interrogativi di carattere politico e sociale quando que-sto è necessario, non fermandoci alle pri-me critiche o difficoltà, periodicamente denunceremo situazioni al di sotto delle quali si celano comportamenti poco eti-ci e irrispettosi della comunità. Come portavoce del movimento cittadino “Liberamente” , come uomo di partito e semplice cittadino che ha creduto nel progetto D.C., faccio un umile appello a chi come me, crede ancora nel compito sociale della politica, fatta sul territorio e tra la gente, a chi ama questa città e que-sta gente e a chi con orgoglio e dignità, vive la politica con passione, confronto e collegialità senza individualismi. Sarò anche un nostalgico, ma mi piace pen-sare che possa ancora esistere una “di-versa sensibilita’ politica”, e per questo confido nella grande onestà intellettuale ed etica politica del nostro Commissario Provinciale, l’Assessore Aldo Mattia Di-battista che, conoscendo personalmente le sue doti di uomo di Partito possa, col suo agire, ridare dignità e affidabilità po-litica alla nostra D.C. altamurana. Certo che, un suo forte richiamo alla chiarezza, ma anche alla responsabilità verso i cit-tadini, possa portare ad accrescere i va-lori di lealtà e coerenza in questo grup-po, prerogative storiche della grande tradizione democratico cristiana.

cosa le piace e cosa non le piace dell’attuale maggioranza?Credo che questa potenzialmente è un’ottima maggioranza, costituita da molti giovani, alcuni davvero perso-ne interessanti, forse anche un tantino penalizzati dalla situazione di stallo dovuta alla vicenda del presidente del consiglio, cosa che non ha permesso

politica

Il Pd: «Ora il Sindaco si dimetta»

Il PD di Altamura, nel prendereattodella

decisione della magistratura che reintegra Nico Dambrosionellesuefunzionidi Presidente del Consiglio Comunale, interviene pubblicamente sul tema. “Denunciare all’opinione pubblica - scrive il Pd - il comportamento del Sindaco, di un suo assessore e del suo segretario particolare,evotarelasfiduciaalPresidentedelConsiglio,èsintomodiunaconvinzioneprofonda,chevaoltreilgiudiziodellaMagistratura. E’ il segnale di un malessere più grave. L’inadeguataesuperficialeguidadellacittà,ilgravedisagio sociale che essa vive eicalcolipoliticiadifesa

degli interessi dei singoli antepostiaquellicollettivi,umilianolacomunitàaltamurana. Come non ricordare le dimissioni prima minacciate, e poi dateeritirateinunbaleno?TalicomportamentirafforzanolaseveritàelanegativitàsulgiudiziodelSindaco, incapace di un minimodiunsussultoeticodinanziacotantosfacelo. Inquestacittàqualcunocrededipoterfareedireditutto,epoterpoirimangiarsi ogni cosa il giorno seguente. Il messaggiochequestavicendacilasciaèinquietante,el’opinionepubblicaècostrettaancora una volta ad indietreggiaredinanziatantaarroganzachelasciasgomenti.Sela“coerenzanonèun’opinione”,cosìcome sbandierato dallo stesso Sindaco Stacca,

questideverassegnareledimissioni,perlaprofondaferitacheèstatainfertaatuttiiconcittadini.QuestaAmministrazione,conunaforzainvisibileesubdola,sta incrinando la coesione socialecheèdasempreun vanto per la nostra comunità.Chigovernaquestacittàsiostinaa“vestire”dinormalitàsituazionichenormalinonsono, mentre “lavora” per farsìchetuttocadaneldimenticatoio. IlPD,chefadell’integritàmorale la pietra miliare dellasuapolitica,unapoliticaalserviziodeipropriconcittadini,senteildoveredidenunciarequestagravissimasituazioneallapubblica opinione, e lancia un appello alla gente di buonavolontàaffinchéciaiutialiberarefinalmenteAltamuradaquestoSindacoedaisuoiaccoliti”.

di esprimere risultati più importanti fin’ora. Il capitale umano presente in questa amministrazione è importante, ma se con orgoglio venisse fuori ancora più libertà intellettuale,questo potreb-

be rappresentare la base di partenza di un futuro politico altamurano di grandi prospettive. E’ facile capire che il limite più grande per questo centro-destra può essere rappresentato solo da se stesso, in quanto non essendoci una grande op-posizione, è difficile che ci possa essere una grande maggioranza. Opposizio-ne che, a parte la passione e l’impegno dell’Avv. Enzo Colonna, persona degna di grande stima, si nota una passione ed un impegno relativamente efficace e costruttivo. La cosa che mi piace un po’ meno è il totale scollamento tra il Pa-lazzo di Città e i comuni cittadini, poco confronto, poco ascolto e molto spesso qualcuno perde il contatto con la real-tà, dimenticando che la disponibilità nei confronti dei cittadini è un dovere, anzi, dovrebbe essere un piacere. Ho fiducia che il Sindaco , la sua amministrazione e l’intera Città superi questo difficile momento che di certo non ha dato ad Altamura l’immagine che merita, per cui confidando nelle dimostrate capaci-tà del Dott. Mario Stacca, spero ritorni una ventata di positività e un clima più disteso e costruttivo. Nico Dambrosio

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attualità

È finalmente arrivata a termine la lun-ga vicenda dell’impianto di compo-

staggio di Grumo Appula. Rendiamo conto delle ultime novità attraverso un documento del movimento cittadino “Aria Fresca”.

Anche in appello viene confermata la confisca dell’”Astronave” di Grumo, il mega-impianto di trattamento dei rifiuti che sorge lungo la statale 96, in comune di Grumo e al confine con il territorio di Altamura. A distanza di un anno esatto dalla sentenza di primo grado, dunque, la Corte di Appello di Bari (seconda se-zione) ha confermato la contrarietà alla legge dell’autorizzazione e della costru-zione di quello che sarebbe diventato il più grande impianto d’Europa nel suo genere.

Ricordiamo, infatti, che il 16 ottobre 2009 fu pronunciata la sentenza di primo gra-do, che riconobbe l’avvenuta prescrizio-ne dei reati contestati a sei imputati ma dispose ““la confisca e l’acquisizione gratuita” al patrimonio pubblico (nello specifico, al patrimonio del Comune di

Grumo Appula nel cui territorio stava sorgendo l’impianto) “dei suoli indicati nel capo di imputazione con tutte le ope-re che su di essi insistono”, riconoscendo l’abusività della costruzione. Nello speci-fico, i processi hanno accertato le respon-sabilità penali per la costruzione dell’im-pianto di trattamento dei rifiuti che sorge a ridosso del Parco dell’Alta Murgia, in zona a protezione speciale (ZPS) e sito di interesse comunitario (SIC). La fami-gerata “Astronave” fu autorizzata nel 2000 dalla giunta provinciale al tratta-mento giornaliero di 800 tonnellate di rifiuti (500 di soli fanghi), tra cui rifiuti speciali delle industrie conciarie e tessili come i fanghi contenenti cromo. Diverse le parti civili costituite in giudizio, tra cui il WWF, il Codacons, l’Ente Parco Nazio-nale dell’Alta Murgia, il Comune di Gru-mo Appula e il Comune di Altamura (le cui ragioni sono state sostenute in primo e secondo grado dall’avvocato Donato Carlucci), che la sentenza di appello ha ammesso al risarcimento. Oggi, dunque, rinnoviamo il nostro ‘grazie’ nei confron-ti della Magistratura (inquirente e giudi-cante) per aver reso giustizia. Un esito

che in questi anni abbiamo atteso con fiducia e che ora conferma appieno le ragioni ed i motivi delle nostre contesta-zioni, sollecitazioni, denunce pubbliche.

Per quanto ci riguarda, in questi anni, abbiamo già tutto detto e scritto e non abbiamo da aggiungere se non due brevi considerazioni. L’esito dei due gradi giu-dizio non libera da gravi responsabilità politiche i vertici istituzionali di provin-cia, regione e comuni, che certe scelte hanno avallato e che, in questi nove anni, hanno evitato - nonostante le promesse fatte in diverse campagne elettorali e nonostante le buone ragioni della con-trarietà all’impianto manifestata in più occasioni dalle popolazioni locali - di de-cidere sull’annullamento dell’autorizza-zione che avevamo sollecitato. La nostra gratitudine va ai validissimi Magistrati inquirenti e giudicanti. Di questi tempi, il loro lavoro, nella latitanza di altri po-teri democraticamente costituiti ed elet-ti, si conferma un presidio istituzionale morale e democratico da difendere come cosa rara e preziosa. A loro va il nostro grazie!

“Astronave” di Grumo, giustizia è fatta, anche in appelloConfermata la sentenza di primo grado: prescritti i reati ma confiscato il megaimpianto ex Tersan in quanto abusivo e fuori legge.

Enzo Colonna

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FOCUS

Taglio del nastro per la nuova SS 99 Altamura-Matera

Data storica per il territorio appulo-lucano. La necessità dell’opera affonda le radici negli anni ‘70, ora diventa realtà.

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focus

Si tratta di una data storica, un primo tassello verso il comple-

to ammodernamento dell’asse Ma-tera-Bari. Si è svolta ieri mattina la cerimonia del taglio del nastro per il completamento dell’ammoderna-mento della SS 99 Matera-Altamura. Presente anche Pietro Ciucci, presi-dente nazionale dell’Anas, assieme a Nicola Marzi, Capo compartimento Anas Puglia, al sindaco Mario Stac-ca, al consigliere regionale Michele Ventricelli e all’assessore ai traspor-ti della Provincia Michele Labianca. Dopo gli interventi delle autorità si è tenuta la benedizione del vescovo della Diocesi, mons. Mario Paciello. E’ stato aperto al traffico il II lotto dal km 10,150 fino all’innesto con la strada statale 96 “Barese”, ad Altamura. “La Puglia – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – è dotata di una rete viaria di buon livello, carat-

glia deve assolvere”. “Questa nuova opera - ha dichiarato Pietro Ciucci - si inserisce in una Regione virtuosa, che merita sicuramente un’attenzione par-ticolare per la sua capacità ormai radi-cata, da qualche decennio, di sviluppo industriale, votato al turismo e per i grandi progressi compiuti dall’in-dustria alimentare, agricola e ittica”. La nuova infrastruttura a quattro cor-sie è lunga 7,5 km. Le principali opere d’arte sono due viadotti e due svincoli a livelli sfalsati che consentono lo scam-bio del traffico fra la strada principale e la viabilità secondaria e l’inversione di marcia. Oltre al tratto stradale prin-cipale, i lavori hanno interessato anche la viabilità di servizio a doppio senso di marcia necessaria per l’accessibilità

terizzata da numerose strade statali di grande comunicazione, per lo più appartenenti a itinerari internaziona-li, a doppia carreggiata con due corsie per ogni senso di marcia. Questo non significa che non siano necessari inter-venti di ammodernamento della rete e di costruzione di nuove arterie. E, in-fatti, L’Anas è al lavoro per migliora-re e potenziare l’attuale rete perchè la domanda di traffico è in costante asce-sa, in forza soprattutto dello sviluppo socio-economico dell’intero territorio regionale, considerato altresì il ruolo fondamentale di frontiera di cui la Pu-

«Si compie un passo importante. Lo sviluppo di un territorio dipende in primis dalla quantità e qualità delle sue infrastrutture»

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focus

E l’Altamura-Toritto ultimata a fine 2011Il tratto ammodernato della SS 96 Altamura-Toritto è costato 37 milioni di euro.

AttualmenteleoperestradaliincorsoinPugliaammontanoacirca170milionidieuro,quelle

diprossimoavviovalgonoquasi350milionidieuro,mentrequelleprogrammateoltre2,6miliardidieuro,peruntotalediinvestimenticomplessiviperperlavoridioltre3,3miliardidieuro.Lenuoveopereincorsoodiprossimoavvioriguardano,inparticolare,lestradestatali96,7,16,perunalunghezzapariacirca51km.Perquantoriguardalastradastatale96“Barese”,ilprincipale intervento riguarda l’ammodernamento el’adeguamentodeltrattoAltamura-Torittocheprevedelarealizzazionedellaviabilitàcomplanareperlaconnessioneconleviabilitàlocali.L’andamentoplanimetricodeltracciatorispettalavecchiastradastataleeprevedel’allargamentosuambedueilatidelpianoviabile.Sonoprevistiinoltrequattrosvincolialivellisfalsati.L’importodeilavorièdioltre37milionidieuro,conunaproduzioneadoggiparial10,5%.L’ultimazioneèprevistaperlafinedel2011.

dei frontisti e delle aziende commer-ciali presenti sul territorio. Sono stati realizzati, in particolare, due svincoli a livelli sfalsati in modo da consentire l’innesto sulla viabilità esistente elimi-nando punti a rischio per la sicurezza stradale. Proprio l’inserimento della nuova opera nel contesto urbano, in-dustriale e naturale già esistente, è uno dei punti che caratterizzano questa nuova strada. “Particolare attenzione – ha concluso il condirettore Gavino Coratza – è stata posta negli interven-ti di mitigazione ambientale con la rinaturalizzazione di opere a verde, vasche di raccolta delle acque di piat-taforma con funzione di dissabbiatori, nonché opere connesse con l’elimina-zione di una serie importante di inter-ferenze quali quelle dell’Acquedotto Pugliese, del Consorzio di Bonifica D’Apulia, delle Ferrovie Appulo Luca-ne”. L’importo complessivo dell’inter-vento ammonta a 29 milioni di euro. Soddisfazione per il Sindaco di Alta-mura, Mario Stacca, che ha definito l’evento “una giornata memorabile” che ha portato a parziale compimen-to l’ammodernamento di una “arte-

ria importantissima”. “Si compie - ha dichiarato il consigliere regionale Mi-chele Ventricelli - un passo importan-te. Lo sviluppo di un territorio dipen-de in primis dalla quantità e qualità delle sue infrastrutture”. Ventricelli

ha ricordato l’ammodernamento della Bari-Matera come una lunga battaglia che affonda le radici nei suoi primi anni di attività politica, in compagnia, lo ha ricordato Ventricelli, “dell’indi-menticato Fabio Perinei”.

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LAB MAGAZINE dicembre/gennaio 2010-11 19

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Giuseppe Clemente, 26 anni, è il Direttore Tecnico dell’ASD Ultrattivi, società mili-

tante nel campionato di 3^ categoria. Quan-do ancora il progetto era solo un contenitore di idee, Giuseppe ha curato tutti gli aspetti tecnici, partendo dalla prima selezione pub-blica di calciatori che, nel giugno scorso, ot-tenne un grande successo.

Solo sei mesi fa l’ASD Ultrattivi contava solo quattro-cinque volenterosi dirigenti. Sei soddisfatto di quanto siete riusciti a creare in così poco tempo?La soddisfazione è davvero tanta! Nei mesi di giugno e luglio abbiamo valutato col re-sto dello staff oltre cento aspiranti calciatori, sempre nello spirito democratico che ci con-traddistingue. Da lì abbiamo tirato fuori un gruppo di venticinque elementi che, giorno dopo giorno, si affiata sempre più. Si tratta di un gruppo giovane ma tecnicamente mol-to valido che, ne sono sicuro, ci darà grandi soddisfazioni!

Il campionato è in sosta per le festività ed è il momento giusto per fare una prima par-ziale valutazione sulla squadra. Come già detto, sapevamo di avere a disposi-zione un gruppo da amalgamare, che vedeva impegnati alcuni elementi che mai avevano calcato un campo da calcio. Il calendario non ci è stato d’aiuto in quanto abbiamo affronta-to, nelle prime giornate, le squadre forse più forti del girone. Il mister Marco Lunare sta lavorando sodo per dare alla squadra una sua fisionomia… ne vedremo delle belle!

Con la riapertura dei termini per i trasfe-rimenti avete ulteriormente rinforzato la rosa.Dopo due mesi di campionato, in accordo col mister, abbiamo deciso di migliorarci in alcuni ruoli, parlando chiaro anche con i ra-gazzi che avrebbero avuto poco spazio e che poi sono stati ceduti o svincolati. Un’altra grande soddisfazione per tutta la dirigenza giunge dal fatto che ad oggi tutti i compo-nenti della rosa hanno giocato almeno in una gara ufficiale.

Dando un’occhiata alla classifica, quali sono secondo te le squadre più attrezzate per il salto di categoria? Il Corato senza dubbio è la squadra meglio organizzata! Subito dopo ci metterei il Bi-tonto e la Romania Bat, squadra di Andria composta da atleti rumeni. Per quanto ci ri-guarda abbiamo sempre dimostrato di poter competere con chiunque ed anzi, in alcuni casi, solo nostre disattenzioni ci hanno tarpa-to le ali. Un posto nei play-off è sicuramente alla nostra portata.Due parole, in chiusura, sullo sport altamu-rano.Ci sarebbe molto da dire, soprattutto per quanto riguarda le strutture ed il sostegno della politica. Mi limito ad augurare a tutti gli sportivi un buon Natale ed un proficuo 2011 sotto ogni punta di vista! Altamura è una città sempre in moto, capace di regalare tante soddisfazioni. Faremo di tutto affinchè l’ASD Ultrattivi regali alla città, al termine di questa stagione, un altro risultato da incor-niciare.

Clemente: «Questo gruppo ci darà grandi soddisfazioni!»

l direttore tecnico traccia il bilancio di fine anno.

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speciale sport

Augura a tutti i lettori BUONE FESTE

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editorialespeciale sport

2010, l’inizio dell’avventura.

A sinistra il mister Marco Lunare intervistato da Saverio Montigelli di Rai Sport

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il futuro della politica

come descriverebbe la situazione in cui si trova oggi la città di Altamura?In una profonda crisi di convivenza civile ed in una fase di depressione economica. Altamura può ben essere considerata un caleidoscopio del neoliberismo imperan-te dagli anni ’80 in poi, con tutte le conse-guenze che ne sono derivate in termini di costi sociali. Un luogo comunque carico di risorse e di contraddizioni dalle quali è urgente ripartire, ma questa volta sen-za infingimenti e con quella franchezza che deve assistere le relazioni politiche e sociali.

Quali sono le priorità per la città?Ritengo improrogabile porre la questio-ne del lavoro che non c’è e delle condi-zioni materiali di vita delle donne e degli uomini che lavorano. Entrambi i temi – strettamente connessi – dovrebbero in-tersecare anche la discussione intorno ad una più attuale visione dello spazio della città e di quello della campagna, ad un nuovo patto tra i cittadini che migliori le relazioni sociali, al superamento dell’idea che la ricchezza sia unicamente prodotta dalla rendita fondiaria piuttosto che dal terziario e dalla conoscenza. Ritengo che non vi sia una ed una sola priorità, ma che sia fondamentale un cambiamento culturale che ci consenta di entrare effet-tivamente in un nuovo millennio.

In un periodo di crisi economica e occupazionale, su quali risorse dovrebbe puntare la città?E’ banale ripeterlo, ma Altamura è un luogo all’interno di un più ampio scena-rio economico. Nella fase in cui attual-mente versano l’Italia e gli altri paesi a capitalismo avanzato, la risposta alla cri-si economica non può venire alimentan-do sempre lo stesso sistema che è il mag-giore indagato della stessa crisi, quello che ne è stato la causa principale. Non si

può continuare ad alimentare il dominio dell’economia finanziaria sull’economia reale, come sta accadendo in Grecia ed in Irlanda. Né la risposta può venire dalla scelta di produrre acciaio a Taranto piut-tosto che swaps a Milano, senza modifi-care il sistema economico in cui ci muo-viamo. L’unica risposta che intravedo – data l’entità e la natura strutturale della crisi economica – consiste nell’abbando-no dell’idea che ad un maggiore sfrutta-mento degli uomini, delle donne e delle cose corrisponda sempre una maggiore ricchezza e benessere per tutti.Non si tratta dunque di cercare risorse su cui puntare, ma di modificare l’approccio nei confronti di tutte le risorse produttive esistenti accettando anche l’idea che esi-stono beni comuni e non disciplinabili in termini proprietari.

Il traffico veicolare è un problema. Realizzerebbe un parcheggio sotterraneo, se si dove?Prima di rispondere è opportuna una premessa. Il traffico veicolare è un pro-blema in una città come Altamura dove il mezzo privato è utilizzato indiscrimi-natamente anche per gli spostamenti più brevi.Questa Amministrazione Comunale non si è mai preoccupata di disincentivare questa prassi mettendo i cittadini in con-dizione di spostarsi con i mezzi pubblici o con veicoli non inquinanti. Per esempio, nelle zone di Lama di Cer-vo e di Trentacapilli non vi è alcuna cer-tezza sugli orari di passaggio degli auto-bus cittadini. Fatta questa premessa, i parcheggi sot-terranei potrebbero aiutare a rendere il traffico veicolare più fluido e veloce. La loro localizzazione dipende dalla funzio-ne che sono chiamati ad assolvere. Se si tratta di un parcheggio a servizio della

zona pedonale e della ZTL allora non potrà che essere realizzato fuori dal cen-tro storico, va da sé che piazza Castello è situata all’interno del centro storico. Occorrono però anche parcheggi posti a cavallo tra le nuove zone di espansione e il centro urbano in cui poter lasciare l’autovettura e prendere un autobus che arrivi in centro. Questa potrebbe essere una misura idonea ad evitare un centro congestionato dal traffico, ma ve ne po-trebbero essere anche altre quali il car sharing, il car pooling ed altre ancora.

La famiglia columella ricopre un ruolo di primo piano sulla scena economica. La sua posizione, secondo lei, influenza il mondo socio-politico altamurano?Le società riconducibili alla famiglia Co-lumella svolgono attività di impresa in molti settori economici e muovono un gran quantità di denaro. Purtroppo l’at-tuale sistema politico soffre molto le spin-te dei gruppi imprenditoriali nella sele-zione degli interessi alla base delle scelte amministrative e legislative; Altamura non fa eccezione e gli esborsi in favore della società TRADECO rappresentano almeno un quarto del bilancio comunale. Inoltre in alcuni casi, negli anni passati, gli amministratori di qualche società del gruppo hanno direttamente preso parte alla vita politica cittadina, mentre in altri casi questo gruppo imprenditoriale è ri-uscito comunque a dare un’impronta ad alcune scelte amministrative, soprattutto nel settore dei rifiuti. E’ accaduto proprio qualche giorno fa che si sia utilizzato strumentalmente la questione del costo del trasporto dei rifiuti verso gli impianti di smaltimento per chiedere addirittura il dissequestro della cava di Grottelline nella quale dovrebbe nascere il nuovo impianto di cui è proprietaria anche la società TRADECO. E’ evidente che il

Lello RellaEtà: 36 anniProfessione: avvocatoSposato/figli: sposatoconunfigliodi20mesieunoinarrivoagennaioPassioni: la naturaSport praticati: nessunoinparticolareSquadra del cuore: TorinoL’ultimo libro letto: “La società dei beni comuni”,unaraccoltadiscritti

sui beni comuni a cura di Paolo CacciariPolitico di riferimento: tuttiilibertari

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il futuro della politica

Pasquale GiorgioEtà: 30anniProfessione: avvocatoSposato/figli: Sposato da pochi mesiPassioni: lapolitica,intesanelpiùampiosignificatodiricercadel

confronto,diaperturareciprocaalleideealtrui,dellaconvergenzadipassioniversounfinecomune

Sport praticati: Dapiccolotutti,daadolescenteilBasket,poi solo giochi da tavola

Squadra del cuore: Milan, ovviamenteL’ultimo libro letto: insimultanea,“MichiamoCassandra”diFrancescoCossiga

e“Puntocritico”diMichaelCrichtonPolitico di riferimento: nonhomodelliintegrali.Ammirosingoledotididiverse

personalità,cercandodisintetizzarnecapacità,carisma, puliziaedefficacia

costo della trasporto dei rifiuti per gli al-tamurani ha un peso notevole, ma per la sua riduzione sarebbe molto più utile in-crementare la raccolta differenziata ed in particolare attivare la raccolta dell’umido, magari facendo partire la raccolta porta a porta. La differenziata, soprattutto la divi-sione umido/secco, porterebbe senz’altro un importante risparmio nei costi di que-sto servizio per i cittadini. Tale scelta rap-presenterebbe un approccio differente di-verso alla problematica dei rifiuti. Si tratta solo di un esempio di come la discussione possa essere viziata dagli interessi e dalle aspettative che chiaramente la TRADECO nutre sull’impianto di Grottelline.

Il Sindaco si dimise, poi fece marcia indietro. Ora il Presidente del consiglio è ancora al suo posto, ora cosa dovrebbe fare Stacca?Nelle sue dimissioni non credeva nemme-no lo stesso Sindaco, tanto che si affrettò a precisare che esse erano revocabili. Dato che ancora oggi non sono state usate paro-le o compiuti gesti chiari, il Sindaco deve

fornire esaurienti e attendibili risposte ai cittadini su due questioni: la prima è l’atteggiamento tenuto da lui e da alcuni esponenti della sua maggioranza nei con-fronti di Bartolo Dambrosio dopo il morta-le agguato mafioso, la seconda è quali tipi di rapporti leghino il geom Pasquale Lo-murno, segretario particolare del Sindaco, e il gruppo imprenditoriale facente capo ai Columella. Entrambi i temi sono stati fortemente sot-tovalutati dal Sindaco, tanto da far diven-tare la sfiducia al Presidente del consiglio comunale una questione tecnico-ammini-strativa invece che prettamente politica. In soli due mesi tutto è tornato come prima.

Esiste, a suo avviso, un rischio che parte della politica altamurana abbia rapporti con la criminalità organizzata e una parte dell’imprenditoria “deviata”, come è stato prospettato dall’Antimafia di Bari?Sì, alla luce di quanto accaduto negli ulti-mi anni ritengo che questo sia un rischio concreto. Non ho elementi per affermare che alcuni esponenti politici o alcuni im-

prenditori abbiano rapporti diretti con la criminalità organizzata, ma si deve riflet-tere – soprattutto alla luce delle più recenti notizie di cronaca – su quelle zone grigie, sacche di ambiguità, nelle quali l’impren-ditoria e la criminalità organizzata si lam-biscono. Un’area in cui non si registrano comportamenti penalmente rilevanti, ma nella quale possono verificarsi casi di con-vergenza tra gli interessi della criminalità e quelli di alcune imprese; è proprio qui che la politica deve intervenire per inter-rompere il cortocircuito rappresentato da-gli utilizzi leciti di denaro di provenienza illecita.

Se fosse Sindaco, qual è il primo provvedimento che adotterebbe?E’ una prospettiva dalla quale non ho mai guardato il mio paese, sono sempre abituato a vedere il Comune dal basso. Non so quale sarebbe il primo provvedi-mento che adotterei; qualunque esso sia, sarebbe sicuramente un provvedimento deciso assieme al maggior numero possi-bile di cittadini.

come descriverebbe la situazione in cui si trova oggi la città di Altamura?Altamura è il ritratto della sua sto-ria. Città di agricoltori ed artigiani da sempre, industriale e rampante negli anni ’90, arrancante eppur coraggiosa oggi. Vive la frustrazione tipica di una città di lavoratori che non trova sfogo alla propria vocazione. L’altamurano è

incapace di inerzia. Uscire dalla crisi significherà emanciparsi dalla tena-glia della rassegnazione e dalla zavor-ra dell’illegalità, facendo capitale di idee coraggiose e di ponderati investi-menti.

Quali sono le priorità per la città?Rispondere lavoro e sicurezza sembra ovvio, ma è sempre il solco su cui si

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il futuro della politica

innestano gli altri discorsi. Serve un equilibrato sviluppo urbanistico, do-tazione di maggiori e migliori servizi cittadini, cura e diversificazione del verde, viabilità più moderne, sicure ed efficienti, una offerta culturale e turistica continua ed innovativa, che “imponga” ai visitatori di trattenersi più di un giorno per visitare i tesori inimitabili della nostra città.

In un periodo di crisi economica e occupazionale, su quali risorse dovrebbe puntare la città?Sulle buone e sane idee e sul miglio-ramento dell’interlocuzione tra il pub-blico e il privato: molti sono i bandi europei che possono sostenere la na-scita di nuove forme d’impresa e cre-are occupazione. Da ultimo, il Piano di Sviluppo Locale che, ad opera del GAL Terre di Murgia, inietterà sul ter-ritorio un corposo sostegno. La capa-cità di iniziativa è un tratto distintivo degli altamurani. Gli strumenti per coltivarla ci sono. La politica ed i cit-tadini, soprattutto giovani, devono co-ordinarsi e tirare su la testa per uscire dalla crisi.

Il traffico veicolare è un problema. Realizzerebbe un parcheggio sotterraneo, se si dove?Lo è da tempo e tende a peggiorare con l’aumentare della popolazione. Realizzerei non uno, ma più parcheg-gi interrati, servendo particolarmente le zone S. Teresa e Porta Matera. Le polemiche cui abbiamo assistito negli ultimi anni sono ottuse: un interven-to su Piazza Matteotti avrebbe potuto riportare alla luce ulteriori ricchezze archeologiche che, per l’opposizione miope di qualcuno, resteranno coperte da una coltre di asfalto e scarti di ver-dure. Piazza S. Teresa potrebbe combi-nare l’utilità di un parcheggio sotter-raneo di facile accesso e la necessità di collocare il mercatino ortofrutticolo in un contesto più attrezzato. Infine, il campo “Cagnazzi”, previa edificazio-ne di nuove strutture sportive di pub-blica fruibilità, o il sottosuolo delle “ville comunali”. Un ulteriore invito all’utilizzo degli autotrasporti pubbli-ci, però, è imprescindibile nell’ottica della riduzione del numero di veicoli circolanti.

La famiglia columella ricopre un ruolo di primo piano sulla scena economica. La sua posizione, secondo lei, influenza il mondo socio-politico altamurano?Qualsiasi consistente realtà economica

può risultare influente. Più sensibile è il rapporto insistente tra tutte le pub-bliche amministrazioni ed i conces-sionari privati di servizi. Ma il mon-do socio-politico altamurano è fatto di persone e produce atti. La capacità delle persone di essere impermeabili alle influenze è direttamente propor-zionale alla trasparenza e alla legitti-mità degli atti. Questo è l’unico metro con cui si può misurare la qualità di qualsiasi amministrazione.

Il Sindaco si dimise, poi fece marcia indietro. Ora il Presidente del consiglio è ancora al suo posto, ora cosa dovrebbe fare Stacca?Il Sindaco ed il Consiglio Comunale hanno evidenziato, a più riprese, una posizione politica netta, che tale rima-ne a prescindere dall’esito del giudi-zio innanzi al TAR. Intanto, il Sindaco, con la Giunta e tut-ti i Colleghi Consiglieri deve concen-trarsi, con il rigore di sempre e senza ulteriori rallentamenti, sulle istanze che provengono con progressiva ur-genza dalla Città, e su una program-mazione dell’attività amministrativa che punti ad uno sviluppo forte senza lasciare indietro le classi meno agiate.

Esiste, a suo avviso, un rischio che parte della politica altamurana abbia rapporti con la criminalità organizzata e una parte dell’imprenditoria “deviata”, come è stato prospettato dall’Antimafia di Bari?Esiste sempre il rischio che la crimi-nalità estenda i propri interessi sulla politica e sull’imprenditoria. Da soli, non possiamo sperare di essere più veloci della magistratura ad identifi-care la provenienza di tali rischi ma, come diceva qualche giorno fa il Pro-curatore Laudati, sta a noi tutti essere “sentinelle di legalità”, riponendo fi-ducia negli inquirenti e operando lim-pidamente dimostrando inflessibilità innanzi ad ogni tentativo di malevola pressione.

Se fosse Sindaco, qual è il primo provvedimento che adotterebbe?Prima di tutto, le urgenze: povertà, sicurezza, servizi essenziali, svilup-po. Di pari passo, costruirei con le forze politiche un dialogo sincero e continuo per l’approvvigionamento di idee. Se i partiti si fanno davvero rappresentativi del cuore di un popo-lo, si può disegnare con tratti decisi un programma chiaro di governo, breve e concreto, per costruire insieme l’Alta-mura del futuro.

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Paolo Cacciari è l’animatore di un gruppo di riflessionedell’Officina delle idee di Rete@Sinistra che ha raccolto icontributi di Bruno Amoroso, Massimo Angelini, Euge-nio Baronti, Davide Biolghini, Nadia Carestiato, Giusep-pe De Marzo, Pippo Jedi, Luigi Lombardi Vallauri, Lau-ra Marchetti, Ugo Mattei, Emilio Molinari, Tonino Per-na, Riccardo Petrella, Mario Pezzella, Giovanna Ricoveri,Edoardo Salzano, Chiara Sasso, Gianni Tamino, il Labo-ratorio Verlan.

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UNA RASSEGNAa cura di Paolo Cacciari

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LAB MAGAZINE dicembre/gennaio 2010-11 27

Il Procuratore Laudati ad Altamura Lo scorso 24 novembre il Procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, è stato il protagonista di un incontro-dibattito dal titolo “Combattere la mafia, costruire la legalità”, organiz-zato dal Circolo delle Formiche. Ad intervistare il magistra-to Ivan Cimmarusti (BariSera, l’Unità), Vincenzo Damiani (Corriere del Mezzogiorno), Giovanni Longo (La Gazzetta del Mezzogiorno), Isabella Maselli (Ansa – Antenna Sud), con il coordinamento di Pasquale Dibenedetto (Giornalista – Circolo delle Formiche).

le foto del mese

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28 LAB MAGAZINE dicembre/gennaio 2010-11

l’evento

Una cosa va subito rilevata, gran parte del consiglio comunale di

Altamura era assente, tranne qualche eccezione. Gli impegni, certo, ma quan-do due uomini dello Stato, impegnati da anni nella lotta alle criminalità mafiose come Desirè Digeronimo e Roberto Pennisi, accettano di incontrare una co-munità per far sentire la propria vicinan-za, un minimo di rispetto è dovuto loro. Nonostante le molte assenze istituzio-nali, la sala era gremita di cittadini con le orecchie aperte ad ascoltare le parole dei due magistrati della Procura barese. L’appuntamento, organizzato dal Circo-lo delle Formiche, ha visto la partecipa-zione di Desirè Digeronimo (Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari) e Roberto Pennisi (So-stituto Procuratore della Direzione Na-zionale Antimafia). Sono stati intervistati da Ivan Cimmarusti (BariSera - l’Unità) e Mauro Denigris (Antenna Sud) col co-ordinamento di Pasquale Dibenedetto (Giornalista, Circolo delle Formiche). Motivi di segretezza delle indagini in corso hanno spinto la Digeronimo e Pennisi a non rispondere a domande che tentavano di scendere troppo nei parti-colari, ma la lezione di legalità emersa ieri sera è stata davvero esemplare. Tanti

gli argomenti trattati, la storia dell’art. 416 bis del Codice Penale, il concetto di mafia, l’origine del termine ecomafia, e tanto altro. L’utilizzo della mafia da par-te dei cosiddetti colletti bianchi, e vice-versa, è stato spiegato, non è una novità, è una prassi che affonda le radici in 150 anni di storia d’Italia. La criminalità or-ganizzata di stampo mafioso, in Puglia, ha origini più recenti rispetto a quella diffusa in altre regioni del Sud, ed è sicu-ramente un fenomeno di importazione. La Digeronimo ha spiegato il concetto di “pax mafiosa”, ovvero l’interesse che ha la mafia a non fare morti per strada, a non attirare l’attenzione dei media e delle forze dell’ordine. Roberto Pen-nisi si è soffermato a lungo sul concet-to di mafia e sul suo significato, sulla necessità di contestualizzare le mafie a seconda dell’entità e della localizza-zione geografica. Interessante anche la sua descrizione della figura del mafio-so. “Il mafioso - ha detto Pennisi - non ha bisogno di chiedere, gli viene dato”. A chi chiedeva dal pubblico di tranquil-lizzare gli altamurani sulle ultime vicen-de di cronaca e sulle indagini in corso da parte dell’Antimafia, Pennisi ha assicu-rato che la Giustizia a volte è lenta, ma alla fine arriva sempre.

“La giustizia a volte è lenta, ma alla fine arriva sempre”

Il Circolo delle formiche ha ospitato i due magistrati antimafia Desirè Digeronimo e Roberto Pennisi.

La pm antimafia Desiree Digeronimo

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30 LAB MAGAZINE dicembre/gennaio 2010-11

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Il pm Michele Ruggiero della Procura di Trani ha affidato dopo aver disposto

il sequestro dell’area il 12 novembre la ri-cerca che sta procedendo celermente, con grossi mezzi di movimento terra ad una ditta specializzata assistita da tecnici e ca-rabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, nonostante la neve e temperature proibitive. Il sito di “Grottelline” di inte-resse archeologico, paesaggistico, dove è stato scoperto dall’Università di Pisa anche un villaggio Neolitico, ricco di cavità tra cui una chiesa rupestre a croce greca con cinque absidi, è stato destinato a diventa-re discarica da asservire al Bacino Ba/4, 200mila abitanti. Lo stesso magistrato il 23 agosto del 2009 aveva disposto un primo sequestro cautelativo delle cave in ragione di irregolarità sulle particelle ricadenti nel progetto dell’immondezzaio, disponendo dopo la documentazione fornita dalla Re-gione Puglia, il dissequestro. Nell’area di “Grottelline” sono stati previsti una disca-rica di soccorso di circa 1milione di metri cubi, la realizzazione di un biostabilizza-tore, nonché, successivamente e durante il primo sequestro, un impianto per il tratta-mento della frazione umida e un deposito

di quella secca. La realizzazione e gestione della discarica e degli impianti è stata affi-data per vent’anni dal presidente della Re-gione Puglia, Nichi Vendola, all’Ati Trade-co-Cogeam. La prima azienda del patron dei rifiuti in Puglia, Carlo Dante Columel-la, la seconda vede socia di maggioranza la famiglia della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.

Questo il racconto del testimone che ha dato origine alla ricerca dei rifiuti che sa-rebbero stati nascosti a “Grottelline”: “Sotto quel movimento terra sono stati sotterrati dei container contenenti rifiuti pericolosi”.Alla domanda rivolta alla persona che ha reso il racconto del perché non abbia parla-to prima di questo episodio che si sarebbe verificato all’interno delle cave, la risposta era stata lapidaria: “Questa è gente che ammazza». Ad altra domanda: perché par-larne ora? Risposta: «Quella roba interrata la sotto, veleni, medicine, possono ucci-dere la gente. Fanno venire il cancro. Ora datevi da fare”. Ed il gruppo dei presenti a questo sconcertante racconto di tanto av-visavano prima che la notizia irrompesse nella cronaca, la procura Distrettuale An-

timafia di Bari e la procura di Trani. Suc-cessivamente su disposizione degli organi inquirenti identità e verbali del testimone sono stati, per ovvie ragioni di sicurezza, secretati. Il pm Michele Ruggiero ha iscrit-to nel registro degli indagati Antonio Al-banese, rappresentante dell’Ati Gogeam, Carlo Dante Columella socio di maggio-ranza della Tradeco e già amministratore Tradeco dal 1984 al 1998. Vincenzo Fiore legale rappresentante ed amministratore della Tradeco dal 2001 al 2006. Il magistra-to aveva disposto con l’atto del sequestro accertamenti tecnici, tra cui indagini geo-diagnostiche, allo scopo di individuare l’esatta ubicazione, tipologia e quantità di rifiuti, eventualmente sversati e occultati nella cava. L’utilizzo degli escavatori nelle cave di “Grottelline” lascia supporre che l’indagine geo-diagnostica che prevede an-che l’azione di carotaggio possa essere sta-ta di già eseguita e che ora si sta andando a fondo a questa questione, che se troverà confermata, non mancherà di avere come conseguenza grande scalpore.

* Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 17/12/2010

Grottelline, cosa c’è sotto Presto si conoscerà la verità sui presunti container sepolti nelle cave di “Grottelline” che dovrebbero contenere, secondo una testimonianza raccolta dalla “Gazzetta” alla presenza di più persone, rifiuti pericolosi, in particolare, rifiuti sanitari.Di Cosimo Forina*

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rifiuti

Il giornalista di Radio Regio Alessio Dipalo aveva già denunciato, negli anni scorsi, la presenza di rifiuti tossici di provenienza sanitaria.Di Antonio Ferrante

C’è un filo conduttore che lega Al-tamura ai rifiuti ospedalieri, nella

maggior parte dei casi tossici. A condur-re una puntuale battaglia in questo senso è stato il direttore di Radio Regio Alessio Dipalo che negli scorsi anni aveva porta-to all’attenzione dell’opinione pubblica due scoperte che, oggi più di ieri, neces-sitano di opportuni approfondimenti.

2005Alessio Diplao denuncia la presenza, in via Ruvo, in contrada “Torre La Mac-chia”, di un fondo di circa quattro etta-ri pieno zeppo di rifiuti di provenienza ospedaliera. Nel sopralluogo, a cui pre-se parte l’allora senatore Ds Donato Pi-glionica e il consigliere comunale Enzo Colonna, oltre allo stesso Dipalo, si ac-certò lo stato di profondo inquinamento dell’area. L’appezzamento, a quanto ci risulta, versa ancora, dopo 5 anni, nelle stesse condizioni.

2007Sempre Dipalo scopre nei pressi del-la discarica di contrada “Le Lamie” un bidone abbandonato di colore nero. Lo stesso riporta un grande teschio, sinoni-mo di grande pericolosità e tossicità, e la scritta “U.S.L. N. 16 Modena”. Il bi-done era ovviamente stato svuotato in precedenza.

Rifiuti ospedalieri, i precedenti

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cultura

Ambientatonelmiticomondodeicorpulentivichinghi e dei draghi selvatici,ebasatosullibrodiCressidaCowell,lacommediad’azioneracconta la storia di

Hiccup,unadolescenteVichingochenonrientraesattamentenellatradizionedi lunga data della sua tribù di eroici cacciatorididraghi.IlmondodiHiccupècapovoltoquandoincontraundragochesfidaluieisuoicompagniVichinghia vedere il mondo da un punto di vista completamente diverso.

1954, la misteriosa scomparsadiunapazienteda un manicomio criminale situato su di un’isola, porteràgliagentifederaliTeddyDaniels(LeonardoDiCaprio)eChuckAule

(MarkRuffalo)acondurreindagininell’inquietanteeisolatalocation.Giuntisull’isola le cose si complicheranno non poco acausadiunuraganocheinvestiràl’isola,unaseriedistranisognieallucinazionichehannoperprotagonistaladefuntaconsortediDaniels,elasospettareticenzadelpersonalemedicodellastruttura,chesembravolersviareedintralciarequalsiasiiniziativapresadellacoppiadiagenti.

Peribambininonc’èdifferenzatralamagiaelarealtà.Etrascinanoigenitori in grandi scoperte dicuilorononsisentivanopiù capaci, paure a cui avevano smesso di

pensare, sorprese per cui avevano smesso dimeravigliarsi.Elespiegazioni,igiochi,leavventure che ne nascono sono al centro diunlegamefortissimocheGrossmanraccontaconsemplicitàinstoriecheavvolgonoilettoricontenerezza:comequelladiRuticheunamattinanonvuolealzarsiperandareall’asilo.Ilpapànonlasgrida,maledicechenelfrattempoglialtrigiocheranno,sidivertiranno,crescerannoeavrannoilorofigli,mentrelei,dormendo,rimarràbambina.

L’abbraccioèunbreve,folgoranteapologosullasolitudine e sull’amore, scrittodaunodeipiùamatiautoridellagrandeletteraturacontemporanea, e illustrato con i disegni di

MichalRovner,un’artistachehaespostoanche al Madre di Napoli e al Jeu de Paume di Parigi. Piccolo libro, elegante e raffinato,L’abbraccioèquasiundonodiDavidGrossmanaisuoilettori,perchénefaccianoalorovoltadonoallepersoneche amano.

Quellevolteincuimisonosvegliatoinpienanotte,ehoguardatochi dorme sempre accanto ame,conlacomplicitàdelle ore buie. E mi sono chiesto, mentre osservavo iltoracegonfiarsiesgonfiarsiinmodo

regolare:chièquestoessereumanoa cui sto concedendo il mio amore, le miegiornate,tuttiquestiannieancheilmiofuturo?Èl’esserespecialechemisembradiaverintuitooèunmostrochemisembraditemere?Epoimisonogirato dall’altra parte e mi sono rimesso a dormire, sollevato. Gli sms dopo le undicidiserachedicono:“dovesei?”,chesignificanomoltodipiúdiquellochedicono.

IlfilmraccontalevicendediSoren,ungiovanegufoche rimane ammaliato dallestoriefantastichedisuo padre sui Guardiani diGa’Hoole,unamiticabandadiguerrierialati

chehacombattutounadurabattagliapersalvaretuttiigufidaimalvagiPuri.Mentre Soren sogna di unirsi un giorno aisuoieroi,ilfratellomaggioreKludd,sifabeffedell’idea,edesideracacciare,volareeconquistarsiifavoridisuopadretogliendoliasuofratellominore.

3 LI

BRI

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A cura di A. Ferrante

A cura di A. Ferrante

MOMENTI DI TRAScURABILE fELIcITà diFrancescoPiccolo(Einaudi,120pp.,8,75euro)

ShUTTER ISLAND(Genere:drammaticoRegia:MartinScorsese138min)

L’ABBRAccIO di David Grossman (Mondadori,pp.36,euro8)

DRAGON TRAINER(Genere:animazioneRegia:DeanDeBlois,ChrisSanders98min)

RUTI VUOLE DORMIRE E ALTRE STORIE di David Grossman (Mondadori,pp.96,euro12,75)

IL REgno DI gA’ HooLE - LA LEGGENDA DEI GUARDIANI (Genere:animazioneRegia:ZackSnyder97min)

CAMERA DEL LAVORO COMUNALE DI ALTAMURAVia M. Continisio, 9 - 70022 Altamura (Ba) Tel. 080 3104693 / 3117030

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sport

Gli addetti ai lavori ne parla-vano da tempo. I dubbi de-

gli affezionati crescevano gior-no dopo giorno. Gli interessati, probabilmente certi di essere in una botte di ferro, hanno sor-volato. Sino a quando, negli ultimi giorni di Novembre, è scoppiato il caos!

Il Comune di Altamura, in con-trotendenza con quanto è sta-to fatto negli anni passati, ha autorizzato tre diverse società all’utilizzo dello stadio “D’An-gelo” di via Mura Megalitiche: la Fortis Murgia Irsina (serie D, compagine con sede in Luca-nia, nelle cui fila tecniche e so-cietarie la presenza altamurana è predominante), il Real Alta-mura (camp. di Promozione) e l’US Altamura, (3^ categoria). Negli ultimi anni, sia per evi-tare problemi organizzativi che per preservare il manto erbo-so dello stadio altamurano, le Amministrazione succedutesi hanno dato il nullaosta a due società al massimo. Stando a quanto dichiara l’assessore allo Sport Giovanni Saponaro, in questa occasione si è resa ne-cessaria la terza autorizzazione per ovviare al sovraffollamento creato dall’eccessivo numero di richieste. Questa scelta del Comune ha creato un paradosso che, fuori dalle mura cittadine, in molti non si spiegano. La Fortis Mur-gia, infatti, pur disputando un campionato prestigioso ed a carattere nazionale (la serie D) ha dovuto traslocare in tre occasioni su campi diversi dal “D’Angelo” per far posto ad una dignitosa gara di 3^ cate-

Caso Fortis MurgiaLa sovrapposizione delle date domenicali ha riaperto la ferita della mancanza di strutture sportive.Di Giuseppe Clemente

goria che, è bene precisarlo, è il gradino più basso del calcio dilettantistico ed ha un caratte-re provinciale. Oltre agli aspetti prettamente sportivi, va detto che un campionato di serie D porta indirettamente ricchez-za sul territorio. Basti ricorda-re che le squadre ospiti, nella maggior parte dei casi, arriva-no in città un giorno prima del-la gara occupando alberghi e ristoranti del posto. Per di più, molte delle squadre la domeni-ca sono seguite da centinaia di tifosi che colgono l’occasione per assaporare le prelibatezze della nostra terra. La mancata disciplina delle autorizzazioni ha indirettamente danneggiato le strutture ricettive altamu-rane che, da un mese a questa parte, non godono più degli in-troiti derivanti dal mondo del calcio.Un amministratore con un po’ di buon senso, immagino che metta in conto ogni singola problematica prima di rilascia-re qualsiasi autorizzazione. In questo caso l’Amministrazio-ne Comunale altamurana non

solo ha creato il problema ma, in maniera pilatesca, ha anche deciso di non disciplinare l’uti-lizzo di una struttura di sua proprietà, evitando anche di organizzare un incontro tra le società per cercare un accordo indolore per tutti. In pochi, però, politici compre-si, hanno tirato fuori una se-conda analisi dall’accaduto. Al-tamura, al contrario di quanto accade nel calcio a tutti i livelli, prolifera di associazioni spor-tive dilettantistiche tutte ope-ranti (in questa stagione solo nel calcio pare siano più di die-

ci…). Ognuna di queste società conta, tra dirigenti e tesserati, come minimo una cinquantina di persone. La domanda che mi pongo, da cittadino amante dello sport, è la seguente: a nes-suno è mai venuto in mente di prevedere la costruzione di una nuova struttura polifunziona-le? E’ mai possibile che, nono-stante la crescita esponenziale di società sportive e di prati-canti, nessuna Amministrazio-ne (negli ultimi dieci anni) ha inserito nel piano delle opere pubbliche un nuovo campo da gioco? Ma a cosa pensa la po-litica ad Altamura? E pensare che, con una spesa neanche ec-cessiva, si potevan recuperare il campetti rionali di via Treviso e via Selva, lasciati nel degrado da anni, così da dare respiro al “D’Angelo” ed al “Cagnazzi”! E visto che ci siamo, dove sono finiti i lavori già appaltati, per il recupero del PalaBaldassarra di via Manzoni e della cupola di via Piccinni? Cari politici, va bene la Notte Bianca ed i mega-concerti, va benissimo la video-sorveglianza costata un occhio della testa e vanno anche bene le nuove strade periferiche ed i rondò… ma quando ci decidia-mo a dare dignità alle migliaia di sportivi altamurani che vor-rebbero potersi allenare in sicu-rezza, in ambienti sani e senza correre il rischio di scivolare sul parquet di un palazzetto per un’infiltrazione d’acqua piovana? Buon Natale a tutti gli sportivi, e speriamo che il 2011 porti a questo bistrattato mondo qual-cosa di positivo.

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rubriche

BENESSERE A TAVOLAA cura di Domenica Incampobiologa nutrizionista [email protected]

Cioccolato: a cosa serve il poliricinoleato di poliglicerolo?In alcuni snack al cioccolato è possibile trovare tra gli ingredienti il poliricinole-ato di poliglicerolo come emulsionante. L’acronimo è PGPR.Nella composizione del PGPR entra l’acido ricinoleico., un idrossiacido che è estratto dall’olio di ricino (Ricinus Com-munis).Nel cioccolato, questo composto liquido (insolubile in acqua e solubile nei grassi e oli), viene usato per sostituire la fase grassa e ridurre la quantità di burro di cacao. Molte multinazionali, alcune molto note come la nestlè, hanno iniziato ad utilizzarlo per ridurre i costi produtti-vi e per cui la sua presenza o la presenza di altri poliesteri può essere considerata un buon indicatore della qualità non ec-celsa del prodotto.

Ho sentito parlare di etichettatura obbligatoria: di che si tratta?Si tratta di un ddl sull’etichettatura ob-bligatoria approvato qualche giorno fa alla Camera e rientra nel più ampio pro-getto delle disposizioni per il rafforza-

mento della competitività nel settore agroalimentare. In pratica, se la legge passa al Senato, renderà obbligatorie in etichetta, tutte le indicazioni relative al luogo di origine del prodotto, di provenienza e la presen-za di OGM anche negli ingredienti usati per tutta la filiera produttiva. Secondo il ddl anche i prodotti alimen-tari non trasformati dovranno indicare il paese di origine; per i trasformati si potrà indicare la sede dell’ultima trasfor-mazione, ma anche il luogo di coltiva-zione o allevamento della materia prima: insomma sapremo se una passata è fat-ta con pomodori cinesi o meno. Per chi violerà le norme sono previste sanzioni severe.In attesa però che il disegno di legge di-venti realtà e per evitare nuovi scandali alimentari come il latte alla melamina importato dalla Cina, è preferibile com-prare prodotti a chilometri zero. Aiu-tano l’ambiente perché non immettono nell’aria Co2, aiutano il portafoglio per-ché costano molto di meno e sono sani, locali e rigorosamente di stagione.

FuoriluogoParallelo di Stato

di Cristiano Marti

UndominiopoliticocheduradapiùdidiecianniinunPaesedoveleopposizioninonsonomairiusciteadunirsiveramente.Politichedigovernochehannofallitonelcampodelsociale;violenzaeinflazioneinaumento,conunacorruzionediffusacherendesemprepiù insostenibile il malcontento delle classi popolari,ilcuivotosaràfondamentaleperilgiornodelleelezioni.Quelgiornotuttiipartitidiopposizionedecidonodiunirsiinun’unicalista,rafforzatidaalcunipoliticichehannolasciatoilpartitodigovernoperchéstanchidellasuastrutturaburocraticaeclientelare.FotografiadiunpossibilequadroinItalia?No.E’larealtàcheviveilVenezueladiChavez,algovernodal1998e da 5 anni siede da solo in Parlamento col suoPartitoSocialista,acausadelleopposizionichenel2005deciserodiboicottareleelezioni.Nell’ultimatornataelettoralesisonopresentatiuniticonlaMesadeUnidadDemocratica.Chavezperòhavintoancora,ottenendo98seggi su 165 in Parlamento. In Italia ancora non sivota.MasperiamochesifermiilparalleloconilVenezuela.

Il cioccolato

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diamo ancora gli orologi da polso. Negli ul-timi tempi le grandi marche hanno sfornato cataloghi infiniti di orologi da polso, tanto da farli diventare un optional quotidiano in funzione dell’abbigliamento scelto per la giornata, per l’occasione, per l’evento. Il vestiario, l’orologio comunicano la perso-nalità del soggetto e quanto più ricercato è l’orologio da polso per il suo design, per il cinturino, se in acciaio, in oro o in pelle; per il quadrante circolare, rettangolare, spigolo-so, subacqueo, con numeri o senza numeri, con suoneria o senza; oggi con telefonino incorporato, tanto più questo oggetto dalla forma più strana comunicherà alla società lo status della persona che lo indossa. Sì, perché in questo ultimo caso quella persona vuole comunicare il suo grado sociale. Per concludere, si può affermare senz’ombra di dubbio che i due autori: Fedele Raguso e Marisa D’Agostino sono riusciti nel loro in-tento: comunicare la potenza dell’orologio che scandisce la vita dell’uomo, nel bene e nel male. Il percorso tracciato nell’enucle-azione dei due termini “tempo e orologi” dalle origini fino ad oggi, dimostrano che il loro lavoro è stato affrontato con rigorosità e scientificità, a cui va il merito per tanta pas-sione e dedizione.Il libro si presta bene alla lettura, in un ita-liano scorrevole; le immagini a colori, la ricostruzione grafica dei campanili, la cita-zione dei costruttori dei meccanismi (Curci, De Amiraldo, Frassoni), le schede tecniche sono ulteriori prove di un lavoro organico. Prezzo di copertina: € 20,- Copertina: pro-getto grafico Saverio Perrini – Fotoimmagi-ne – Gravina in Puglia.

xxx

E’ stato presentato martedì 14 dicembre 2010 nel salone delle conferenze “Offici-

ne culturali” di Gravina il libro “Alla ricerca del tempo e degli orologi” curato da due noti studiosi locali, prof. Fedele Raguso, docente di materie letterarie all’Università di Bari; e prof.ssa Marisa D’Agostino, docente di sto-ria e filosofia al Liceo Classico di Altamura.

La cerimonia è avvenuta sotto l’egida del “Lions Club” di Altamura, la cui introdu-zione è stata fatta dal suo presidente Dr. Nicola Burdo, con la partecipazione del sindaco di Gravina, On. Giovanni Divella e alla presenza di un folto pubblico che ha seguito con vivo interesse l’argomento. La relazione è stata affrontata dal Prof. Nedim Vlora, docente della Facoltà di Scienze Po-litiche all’Università di Bari, ma esperto di astronomia antica.

Burdo ha esordito dicendo che il tempo è tiranno, ma contemporaneamente è anche galantuomo. La misurazione del tempo, vista in tal senso, dipende dai punti di vi-sta per la risoluzione dei problemi sociali. Il lavoro di ricerca eseguito dai due studiosi gravinesi, precisi e meticolosi, poggia sulla loro ultradecennale esperienza, suffragata da un consolidato sodalizio collaborativo, e il loro libro si può definire a tutti gli effetti una “perla” che si inserisce perfettamente nella letteratura locale, territoriale ma anche nazionale.

Il prof. Vlora, di cui molti lavori sono sta-ti pubblicati in numerosi paesi stranieri, ha spiegato, durante il suo intervento, che definire il tempo è impossibile. Si vive con e nel tempo. Anche gli stessi autori dicono che presentare il tempo è una cosa ardua, anzi una dimensione astratta. La misura-zione del tempo in modo scientifico si ha con gli egizi, i quali iniziarono ad avere la concezione del tempo in funzione del moto degli astri, delle stelle, quindi dei corpi ce-lesti in generale. Si può dire che la società ha migliorato le tecniche di misurazione del tempo: dapprima con la clessidra, poi con

la meridiana e con l’obelisco attraverso at-traverso la proiezione dell’ombra proiettata dal sole, che è il primo astro in assoluto per la misurazione del tempo. Mentre la luna è un astro secondario per la misurazione del tempo. In definitiva, si può dire che i dise-gni degli egizi hanno scandito la storia del tempo. Raguso e D’Agostino partono da questi principi per tracciare l’evoluzione che ha avuto la storia degli orologi, e so-prattutto quelli dei campanili, delle torri di orologi, di cui sono disseminati le piazze di città, di paesi, di borghi della Puglia e della Lucania. Ne esce un vero e proprio catalo-go, con tratti distintivi dei singoli manufatti corredati di schede di identificazione: pro-duttore, data di collocazione, macchinari, quadranti, campane, utilizzati. Questo in sintesi il loro lavoro. Ora vediamo di analizzare questo lavoro da un altro punto di vista: quello del linguag-gio, della comunicazione che il tempo, gli orologi hanno nella vita sociale. Il tempo oggi viene misurato attraverso dei marchin-gegni che scandiscono tutto il complesso sistema della vita dell’uomo e non, a livel-lo planetario. Ogni battito, ogni frazione è sistematicamente sotto il diretto controllo dello strumento di misurazione del tempo che può essere di tipo meccanico o di tipo elettronico. Questi strumenti fanno par-te del linguaggio della comunicazione di massa. Tutti gli orologi, di qualsiasi tipo e marca, hanno una finalità: marcare, segnare il tempo. E questo è il primo dato: comuni-care. Ma come? E qui interviene lo strumen-to, che può essere di vario tipo, di differente modello: e si entra nel linguaggio. Come per l’uomo che usa linguaggi diversi: tec-nico, scientifico, colloquiale per comunicare con i suoi simili, così gli orologi, realizzati in laboratori specializzati, comunicano il tempo attraverso fogge disparate: orologio da torre, orologio da piazza con quadranti circolari e numeri romani, orologi da sta-zione ferroviaria, metropolitana. Orologi per arredamenti. Questi i più vistosi che ci vengono in mente nell’ambiente urbano. Ma se circoscriviamo il raggio d’azione, ve-

Il tempo e gli orologiIl libro dei noti studiosi gravinesi Fedele Raguso e Marisa

D’Agostino è stato presentato lo scorso 14 dicembre.Di Gianni Mercadante

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persone

Venerdì 19 novembre presso la Caserma “Fe-lice Trizio” di Altamura, alla presenza del

Comandante della Scuola di Cavalleria, Gene-rale di Brigata Carmelo Cutropia, si è svolta la cerimonia per l’avvicendamento nell’inca-rico di Comandante del 31° Reggimento Carri tra il Colonnello Michele Catalano, cedente, e il Colonnello Andrea Bolognesi, subentrante. La cerimonia, che ha avuto il suo momento più significativo nel passaggio dello Stendardo del Reggimento, che si fregia di una Medaglia d’Argento al Valor Militare e di una Medaglia di Bronzo al Merito Civile, ha visto la presenza del Comandante della Brigata Corazzata “Pi-nerolo”, Generale di Brigata Mario Ruggiero, dei sindaci di Altamura, Dott. Mario Stacca, e di Gravina in Puglia, Dott. Giovanni Divella, di Autorità civili e religiose, dei Gonfaloni di Al-tamura e Gravina, e delle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Il Colonnello Catalano, lascia la guida del 31° Reggimento Carri dopo oltre quattro anni di permanenza nell’incarico, durante i quali il reparto, individuato quale Unità pilota per la Sperimentazione della Digitalizzazione (USD) nell’ambito del progetto di Forza Armata rela-tivo all’adeguamento dello Strumento Militare nazionale alle esigenze dei moderni scenari di impiego operativo, si è distinto per le numerose attività addestrative orientate a testare e verifi-care la validità dei sistemi digitalizzati e la ri-spondenza degli stessi alle esigenze della Forza Armata.

I principali obiettivi della digitalizzazione, emersi dalla necessità di migliorare la cono-scenza della situazione operativa, la protezio-ne del personale, l’interoperabilità, la capacità di proiezione e l’efficienza logistica, sono stati conseguiti con l’introduzione sperimentale del

SICCONA (SIstema di Comando, COntrollo e NAvigazione) a bordo dei veicoli da combatti-mento dell’Esercito (Blindo Centauro, VCC Dar-do e Carro Armato Ariete) in dotazione al 31° Reggimento Carri. Il sistema SICCONA consen-te, appunto, attraverso la digitalizzazione dello scenario operativo e la connessione dei sistemi in rete, la completa gestione delle informazioni relative alle posizioni amiche e nemiche, l’ela-borazione di messaggi e la loro trasmissione e ricezione all’interno del teatro operativo, il con-tinuo monitoraggio dei parametri fisici e mec-canici del mezzo e trasmissione degli stessi agli organi di comando superiori.

Il Colonnello Catalano si appresta ad assume-re l’incarico di Capo di Stato Maggiore e Capo Ufficio Reclutamento e Comunicazione presso il Comando Militare Esercito Basilicata con sede in Potenza. Il Colonnello Andrea Bolognesi, su-bentrante, ha frequentato il 164° Corso dell’Ac-cademia Militare ed il 3° Corso di Istituto Su-periore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI); è laureato in Scienze Strategiche ed in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Ha ricoperto numerosi ed importanti incarichi, tra i quali, in ambito internazionale, quelli di Ufficiale di Staff presso il Ministero della Difesa a Londra , di Uf-ficiale di Collegamento per l’Operazione ISAF presso il Permanent Joint HeadQuarters (PJHQ) di Northwood (GB); in ambito nazionale, ha co-mandato il 1° Gruppo Squadroni del Reggimen-to Cavalleggeri “Guide” (19°) nell’Operazione Antica Babilonia in Iraq ed è stato impiegato presso il III Reparto del Segretariato Generale della Difesa con l’incarico di Capo sezione.

A lui, come ha sottolineato il Generale Cutro-pia nella sua allocuzione, oltre che i migliori auguri per l’incarico, il compito, iniziato dal suo predecessore, di guidare il 31° Reggimento Carri e l’Esercito Italiano verso il futuro assetto net-centrico.

Andrea Bolognesi è il nuovo comandante del 31. Rgt. CarriDi Gianni Mercadante

Cambio al vertice della Caserma del 31. Rgt. Carri di Altamura. Subentrato il nuovo Comandante.

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oroscopo

OROScOPO DEL MESEA cura di Sailor Mercury

Ariete(21/03-20/04)Settembresaràunmesechevisomigliamolto:passionale,irruentoesenzalimiti,ancheseall’inizioavretequalcheproblema con la persona amata. Dedicatevi allo sport e al relax.

Toro(21/04-20/05)Venerelasceràl’opposizionealvostrosegnoemiglioreràgliinflussi,lasciandoviliberidiriprenderefiatoneisentimenti.Ritrovateilbenessereelastabilitàallaqualetantoaspirate.

Gemelli(21/05-21/06)Molte tensioni si creeranno nelle unioni tropposoffocantiotradizionalineiruoli.Sappiategestireunpo’diinsoddisfazionegenerale,senzascaricarlanellavitaadue.Megliosoprassedere.Fateattivitàsportive,ritrovatepassioniehobby,sessoedivertimento.

cancro(22/06-22/7)Approfittatediquestomesepersgombrare le nubi nel vostro cuore e riprendere in mano la vostra vita con maggioronestà.Moltetentazioniperisingle in libera uscita.Venerevuolearmoniaecercateladove

meglio credete.

Leone(23/07-22/08)Rilassateviinamore,manontroppo.Qualchelitigiosaràcomunqueinevitabileerimanetearischiorottura.Isinglesigodrannoqualcheincontrofeliceoritornidifiamma.Troppaenergianonscaricatapuòesplodereall’internoequindièmoltomeglioiniziareun’attivitàsportivaoagonistica.

Vergine(23/08-22/09)IlnuovomeseiniziaconlaLunanelvostrosegnoeVenerepositivainScorpione:non dovreste preoccuparvi troppo della vostravitaaffettiva,matrarreilmegliodalleopportunitàchesipresenteranno.Leemozionisarannoinprimopianoperfarvirecuperareunbenesseresentimentaledimenticato.

Bilancia(23/09-23/10)Unamorelontanoodimenticatosiripresenteràsullavostrastradadicasa:checifarete?Ilfascinoaumentaeconsentenuoveconquisteeamoripassionali,chevifarebberobeneallasalute.Siatepiùfiduciosieottimisti,lecosesonomegliodiquantopensiate.

Scorpione(24/10-21/11)Nonsentitevitropposicuri,qualchenervosismo dietro l’angolo potrebbe farvislittareunincontropassionaleounaconquistaallaqualetenetemolto.Ilvostromeseviregalanuoviamorinatisottoil

segnodell’erotismoedellacomplicità.

Sagittario(22/11-21/12)Nonfateviabbatteredaiproblemifacilmenterisolvibili;visentiretepervasi da una maggior carica sessuale elatensioneandrebbescaricatacosì,attraversoun’intimitàritrovataconglialtri.

capricorno (22/12-20/01)Nellerelazioni,dovrestecercare di sopportare con pazienza,senzasvelarvitroppo,senzaperòmettervitropponell’angolo. Per i single, le tentazionisonoforti,anzifortissime,maattenzioneanondeludere chi vi sta vicino.

Acquario (23/01-19/02)Dalgiorno9VeneretornainBilanciaevimanderàstraliluminosiperriacchiappare un legame perduto o per farvicoglierequalcosadinuovo,diappenaconosciuto.

Pesci (20/02-20/03)Tuttoèdallavostrapartenelmesedinovembreequindidatecidentrodasubitosevorreteamore,amicizia,seduzioneeaffetti.Ifiglipossonodarequalchepiccoloproblemadopolaprimasettimanael’Amoreingeneralesubiràunabattutadiarresto nello stesso periodo.

SOUL KITCHENA cura di Grazia Valentina Deliso

cARTELLATE

Ingredienti:1kgdifarina200grdimargarina50grdioliod’oliva(o250grdisoloolioperchinonutilizzalamargarina)20cldivinobiancoomoscatodolceoliod’olivaperfriggereunpizzicodisale1,5ltdivincottoomieleconfettinicoloraticannella

PREPARAZIONE

S’impastalafarina,conlamargarina, l’olio, il vino bianco,(chesideveaverel’accortezzadiintiepidire)econunpizzicodisale;sel’impasto dovesse risultare ancora duro, aggiungere vino tiepidoquantobasta.Sidividel’impastointantepagnottelleche lasceremo riposare perunpaiod’ore;quindisiprocederàschiacciandoleconunmatterellofinoadottenereunostratotondosottilissimodi un millimetro di spessore. Sitaglianoquesteschiacciatecon una rondella smerlata e si formanotantestrisciolinelarghe(3-4cm),chedevonoessere

piegate in due e unite con la dita alladistanzadi2cminmododaotteneredelleconchette.Siarrotolanounendoleconchettetradiloro,inmododaottenereunaformacheassomigliadunarosa.Unavoltabenasciugate,lecartellatevengonofritteinoliobollente(volendosipossonocuocereancheinforno)emessea scolare su carta assorbente. Si metteinunaltrapadellailvincottoascaldare(oilmiele)equandoarrivaadebollizionecisi immergono le cartellate; dopo unpaiodiminutisirivoltanoesilascianobenimpregnare,quindisidepositanosudeipiattilarghiepianiguarniticonconfettinicoloratieconunaspruzzatinadicannella.

Carilettoridi“labmagazine”stiamoattraversandoilperiodopiùsuggestivodell’anno, ossia le festivitànatalizie,qualemiglioreoccasioneperdivertirsi,preparando i migliori dolcichequestaanticatradizionecioffre.Perquestonumeroviproponiamo un classico della nostra amata regione: le cartellate. Buondivertimentoetantissimiauguridibuonefeste.

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