Lab Film Tra - forumtools.biz · sulla Terra, ma il comandante Adams (Leslie Nielsen), insospettito...

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20 gennaio Il pianeta proibito di Fred MacLeod Wilcox 27 gennaio Impostor di Gary Fleder Stalker 3 febbraio Impostor 27 gennaio Brazil 24 febbraio eXistenZ 10 febbraio Solaris 17 febbraio Il pianeta proibito 20 gennaio OGNI GIOVEDÌ DAL 20 GENNAIO AL 24 FEBBRAIO 2005 CINEMA MULTISALA KING Ingresso: Intero euro 4,00 - Ridotto euro 3,00 (per i possessori di tessere: Pro Loco, Sistema Bibliotecario del Vimercatese; studenti delle scuole medie superiori) - Abbonamento euro 18,00 - Info: Ufficio Cultura 0290933208 (USA, 1956) con Walter Pidgeon, Anne Francis, Leslie Nielsen, Jack Kelly, Warre Stevens Un'astronave terrestre scende sul pianeta Altair IV per indagare sulle sorti di una spedizione inviata alcu- ni anni prima. Uno scienziato, Morbius, è l'unico sopravvissuto alla spedizione insieme alla figlia Altaira. Vi è anche il versatile robot Robbie, in grado di riprodurre a livello molecolare qualsiasi oggetto. Morbius congeda gli astronauti invitandoli a tornare sulla Terra, ma il comandante Adams (Leslie Nielsen), insospettito da tanta insistenza, decide di trattenersi sul pianeta per investigare sulla morte dei coloni. Durante la notte, la nave subisce un sabotaggio. Incalzato dal comandante, Morbius rivela il segreto di Altair: un tempo il pianeta era abitato da una specie estremamente avanzata, i Krell. Studiando i docu- menti dei Krell, lo scienziato è riuscito a stabilire che, poco prima della catastrofe, essi "stavano lavorando a un progetto in grado di liberarli da qualsiasi dipen- denza da tutti i mezzi fisici"... Morbius si rifiuta di divulgare le straordinarie scoper- te scientifiche dei Krell, che giudica troppo pericolose per il genere umano, mentre Adams obietta che un simile patrimonio non può venire monopolizzato da un uomo solo. Intanto, alla base appaiono i primi esseri mostruosi (l'animazione è stata realizzata dagli studi Disney) in grado di rinnovare la propria struttura molecolare e perciò inattaccabile anche dalle armi atomiche... Il pianeta proibito, spirato alle vicende della Tempesta di Shakespeare, (ingegnosamente rielaborata da Irving Block e Allen Adler, sceneggiata da Cyril Hume) è un film bizzarro, ricco di sorprese, con effetti specia- li primitivi ma efficaci, un momento fondamentale del genere fantascientifico: propone per la prima volta un robot “umanizzato” al servizio dell’uomo, e sperimen- ta la psicoanalisi - l’odio e l’aggressivita dei preceden- ti abitanti del pianeta Altair, i Krell, si scopriranno materilizzati nella mente del professor Morbius - in un’opera di fantascienza. (USA, 2002) con Gary Sinise, Vincent D'Onofrio, Madeleine Stowe, Mekhi Phifer, Tony Shalhoub, Lindsay Crouse, Tom Guinee, Kimberly Scott, Giovanni Sirchia, Judy Jean Berns, Veena Bidasha, Ellen Bradley, Shane Brolly, Golden Brooks, Cristos, Erica Gimpel, Arly Jover, Elizabeth Kate, Ted King, Melinda Ramos, Mac Sinise, Tim Walsh, Tracey Walter. Sceneggiatura di Caroline Case, Ehren Kruger, David Twohy. Fotografia di Robert Elswitt. Come Orwell, Philip K. Dick ha visto il nostro presente molti decenni fa...GARY FLEDER Nel 2079 il mondo sarà in guerra da anni contro gli alieni abitanti di Alpha-Centauri. Esseri geneticamen- te superiori agli umani e con lo scopo primario di impossessarsi della Terra. Gary Sinise è Spence Olham, ex genius che si divertiva a costruire razzi telecomandati; ora è uno scienziato progettista di potentissime armi a servizio del pianeta, e per questo, visto dagli alieni come il primo bersaglio da eliminare. L'esercito sospetta che gli alieni siano già riusciti nel loro intento: uccidere Olham e sostituirlo con un clone che verrà a sua volta usato come arma-spia. Chi, se non lui, può essere in grado di dimostrare la propria identità? Catturato, Olham riesce a fuggire e diventa, dopo essere stato l'eroe del pianeta, il nemico pubbli- co numero uno, oggetto di una forsennata caccia all'uomo. Riuscirà Olham a dimostrare di essere se stesso? Quasi "tutto" è possibile in questo universo alla Orwell: clonazione, manipolazione genetica, sistemi di sorveglianza elettronica, computer palmari, robot molecolari, televisore ridotto a strumento di pro- paganda governativa. Tratto da un racconto di P.K. Dick. “...ma i replicanti pensano? A cosa pensano? Hanno un'anima? Hanno coscienza di loro stes- si e degli altri esseri viventi? Il test di Voight-Kampff (test usato in "Blade Runner" per ricono- scere gli androidi) è probabilmente il test oggettivamen- te più valido mai pensato poiché testa qualcosa che va al di là dell'intelligenza, ma che resta comunque una forma di intelligenza. Ciò che il test chiede effettivamen- te ai replicanti di dimostrare è il rispetto delle altre forme di vita. I replicanti hanno diritto allo stesso rispetto, ma soltanto se dimostrano di averne essi stessi.” PHILIP KINDRED DICK Tra in collaborazione con cinema Multisala King e Lab80 Film presenta Fred MacLeod Wilcox Gary Fleder Andrej Tarkovskij Andrej Tarkovskij David Cronenberg ubik for you! La storia d’amore è uno degli aspetti del film. In effetti può essere che l’unico scopo della missione di Kelvin su Solaris sia proprio questo: mostrare che l’amore è indispensabile. Che senza amore un uomo non è più uomo. ANDREJ T ARKOVSKIJ ogni giovedi dal 20 gennaio al 24 febbraio 2005 ore 21.00 - Cinema Multisala King le proiezione saranno precedute da una breve presentazione a cura di Lab80 Film infiltrazione fantafilosofica Terry Gilliam cineforum ok 22-12-2004 11:55 Pagina 1

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20 gennaioIl pianeta proibitodi Fred MacLeod Wilcox

27 gennaioImpostordi Gary Fleder

Stalker3 febbraio

Impostor27 gennaio

Brazil24 febbraio

eXistenZ10 febbraio

Solaris17 febbraio

Il pianeta proibito20 gennaio

OGNI GIOVEDÌ DAL 20 GENNAIO AL 24 FEBBRAIO 2005 CINEMA MULTISALA KING Ingresso: Intero euro 4,00 - Ridotto euro 3,00 (per i possessori di tessere: Pro Loco, Sistema Bibliotecario

del Vimercatese; studenti delle scuole medie superiori) - Abbonamento euro 18,00 - Info: Ufficio Cultura 0290933208

(USA, 1956)con Walter Pidgeon, Anne Francis, Leslie Nielsen, Jack Kelly, Warre Stevens

Un'astronave terrestre scende sul pianeta Altair IVper indagare sulle sorti di una spedizione inviata alcu-ni anni prima. Uno scienziato, Morbius, è l'unicosopravvissuto alla spedizione insieme alla figliaAltaira. Vi è anche il versatile robot Robbie, in gradodi riprodurre a livello molecolare qualsiasi oggetto.Morbius congeda gli astronauti invitandoli a tornaresulla Terra, ma il comandante Adams (Leslie Nielsen),insospettito da tanta insistenza, decide di trattenersisul pianeta per investigare sulla morte dei coloni.Durante la notte, la nave subisce un sabotaggio.Incalzato dal comandante, Morbius rivela il segreto diAltair: un tempo il pianeta era abitato da una specieestremamente avanzata, i Krell. Studiando i docu-menti dei Krell, lo scienziato è riuscito a stabilire che,poco prima della catastrofe, essi "stavano lavorandoa un progetto in grado di liberarli da qualsiasi dipen-denza da tutti i mezzi fisici"... Morbius si rifiuta di divulgare le straordinarie scoper-te scientifiche dei Krell, che giudica troppo pericoloseper il genere umano, mentre Adams obietta che unsimile patrimonio non può venire monopolizzato daun uomo solo. Intanto, alla base appaiono i primiesseri mostruosi (l'animazione è stata realizzata daglistudi Disney) in grado di rinnovare la propria strutturamolecolare e perciò inattaccabile anche dalle armiatomiche...

Il pianeta proibito, spirato alle vicende della Tempestadi Shakespeare, (ingegnosamente rielaborata daIrving Block e Allen Adler, sceneggiata da Cyril Hume)è un film bizzarro, ricco di sorprese, con effetti specia-li primitivi ma efficaci, un momento fondamentale del

genere fantascientifico: propone per la prima volta unrobot “umanizzato” al servizio dell’uomo, e sperimen-ta la psicoanalisi - l’odio e l’aggressivita dei preceden-ti abitanti del pianeta Altair, i Krell, si scoprirannomaterilizzati nella mente del professor Morbius - inun’opera di fantascienza.

(USA, 2002)con Gary Sinise, Vincent D'Onofrio, Madeleine Stowe,Mekhi Phifer, Tony Shalhoub, Lindsay Crouse, TomGuinee, Kimberly Scott, Giovanni Sirchia, Judy JeanBerns, Veena Bidasha, Ellen Bradley, Shane Brolly,Golden Brooks, Cristos, Erica Gimpel, Arly Jover,Elizabeth Kate, Ted King, Melinda Ramos, Mac Sinise, TimWalsh, Tracey Walter. Sceneggiatura di Caroline Case,Ehren Kruger, David Twohy. Fotografia di Robert Elswitt.

“Come Orwell, Philip K. Dick ha visto il nostro presente molti decenni fa...”

GARY FLEDER

Nel 2079 il mondo sarà in guerra da anni contro glialieni abitanti di Alpha-Centauri. Esseri geneticamen-te superiori agli umani e con lo scopo primario diimpossessarsi della Terra. Gary Sinise è SpenceOlham, ex genius che si divertiva a costruire razzitelecomandati; ora è uno scienziato progettista dipotentissime armi a servizio del pianeta, e per questo,visto dagli alieni come il primo bersaglio da eliminare.L'esercito sospetta che gli alieni siano già riusciti nelloro intento: uccidere Olham e sostituirlo con un cloneche verrà a sua volta usato come arma-spia. Chi, senon lui, può essere in grado di dimostrare la propriaidentità? Catturato, Olham riesce a fuggire e diventa,dopo essere stato l'eroe del pianeta, il nemico pubbli-co numero uno, oggetto di una forsennata cacciaall'uomo. Riuscirà Olham a dimostrare di essere sestesso? Quasi "tutto" è possibile in questo universoalla Orwell: clonazione, manipolazione genetica,sistemi di sorveglianza elettronica, computer palmari,robot molecolari, televisore ridotto a strumento di pro-paganda governativa. Tratto da un racconto di P.K.Dick.

“...ma i replicantipensano? A cosapensano? Hannoun'anima? Hannocoscienza di loro stes-si e degli altri esseriviventi? Il test diVoight-Kampff (testusato in "BladeRunner" per ricono-scere gli androidi) è probabilmente il test oggettivamen-te più valido mai pensato poiché testa qualcosa che vaal di là dell'intelligenza, ma che resta comunque unaforma di intelligenza. Ciò che il test chiede effettivamen-te ai replicanti di dimostrare è il rispetto delle altre formedi vita. I replicanti hanno diritto allo stesso rispetto, masoltanto se dimostrano di averne essi stessi.”

PHILIP KINDRED DICK

Train collaborazione con cinema Multisala King e Lab80 Film presenta

Fred MacLeod Wilcox

Gary Fleder

Andrej Tarkovskij

Andrej Tarkovskij

David Cronenberg

ubik for you!

La storia d’amore è uno degli aspetti del film. In effetti può essere che l’unico scopo della missione

di Kelvin su Solaris sia proprio questo: mostrare che l’amore è indispensabile.

Che senza amore un uomo non è più uomo.

ANDREJ TARKOVSKIJ

ogni giovedi dal 20 gennaio al 24 febbraio 2005ore 21.00 - Cinema Multisala Kingle proiezione saranno precedute da una breve presentazione a cura di Lab80 Film

infiltrazione fantafilosofica

Terry Gilliam

cineforum ok 22-12-2004 11:55 Pagina 1

10 febbraioeXistenZdi David Cronenberg

24 febbraioBrazildi Terry Gilliam

(Canada/Gran Bretagna, 1999)Con Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Ian Holm, Don McKellar, Callum Keith Rennie, Sarah Polley,Willem Dafoe

Le opere d’arte di Allegra Gallager sono dei giochi vir-tuali. Il gioco, collegato direttamente con il sistemanervoso dei giocatori, consiste nell’essere trasportatiall’interno – anima e corpo – di una dimensione paral-lela. Il gioco in questione è eXistenZ, ma è propriodurante la prova a porte chiuse del nuovo game cheAllegra è vittima di un attentato. Lo spunto per il filmè nato quando Cronenberg, intervistando per la tele-visione canadese lo scrittore anglo-indiano SalmanRushdie, resta colpito dall'idea che un artista possaessere perseguitato per le sue opere.

Imprevedibile come sempre questa opera diCronenberg, dove il gioco iniziato sembra non poterterminare, dove chi partecipa si ritrova nel “circolovizioso” proprio del vizio, dove nasce naturale il chie-dersi: Ma se sono nel gioco, dove sono “Io” nellarealtà?Allegra Gallager, braccata da un gruppo di integralistidella realtà, che la accusano di creare mondi falsi,sarà costretta a fuggire dentro eXistenZ, in un susse-guirsi sempre più incalzante di passaggi tra realtà efinzione.

Dall'immaginario di Cronenberg: mostriciattoli defor-mi, mutazioni del corpo, pistole costruite con ossa edenti, bioporte elettroniche impiantate chirurgicamen-te nel midollo osseo ed infiniti livelli di realtà diversi.Alterando di continuo la realtà fisica si creano altera-zioni alla stessa realtà. Viene messa in discussione lastabilità dell'individuo.

In eXistenZ la realtàvirtuale si trasformain una vera e propriamalattia dell'indivi-duo. Da una parte,minando alla base ilconcetto di realtà, siviene a sottrarre all'individuo la base della sua stabili-tà, dall'altra si libera l'individuo stesso dalle sue costri-zioni dovute a convenzioni sociali e culturali decaden-ti. Soggetto tutto di Cronenberg, anche se si respiraaria di P. K. Dick: virtuale e reale, il bene e il male siintrecciano comunque, senza scampo.

(Gran Bretagna, 1985)Con Jonathan Pryce, Robert De Niro, KatherineHelmond, Ian Holm, Bob Hoskins, Michael Palin, IanRichardson, Peter Vaughan, Kim Greist, Jim Broadbent,Barbara Hicks, Charles McKeown, Derrick O'Connor,Kathryn Pogson, Bryan Pringle, Sheila Reid, JohnFlanagan, Ray Cooper, Brian Miller, Simon Nash,Prudence Oliver, Simon Jones, Derek Deadman.Sceneggiatura di Terry Gilliam, Charles McKeown, TomStoppard. Fotografia di Roger Pratt

“Era una fresca limpida giornata d’aprile e gli orologisegnavano l’una. Winston Smith, col mento sprofondatonel bavero del cappotto per non esporlo al rigore delvento, scivolò lentamente fra i battenti di vetro…”

GEORGE ORWELL, 1984

In un luogo qualunque del XX secolo, Sam Lowry èuno dei tanti che vivono la loro cupa esistenza nellecittà sotterranee organizzate da un regime totalitarioe onnipotente. Unico rifugio: il sogno, luogo in cui ilregime non ha alcun controllo. È nel sogno, infatti,che il protagonista vive una vita parallela, un’altravita, eroe alato che si concede in una storia d'amorecon una donna-angelo. E mentre il sogno del nostroburocrate si concluderà con un atteso lieto fine, l'esi-to reale, che arriva dopo un mirabolante finale, saràdel tutto pessimista (la produzione insistette per unfinale più ottimista, ma Gilliam tenne duro minaccian-do di disconoscere il film). Spicca tra gli interpreti l'idraulico Tuttle (un baffutoRobert De Niro), lavoratore indipendente e solitario,che agisce di notte per assicurarsi la libertà e la lonta-nanza dai metodi burocratici, cui è allergico.

Ispirato al romanzo di George Orwell "1984" (il filmdoveva intitolarsi 1984 e mezzo), senza tralasciareP.K. Dick e l’opera di Kafka, Gilliam realizza un filmsorprendente, sia per la struttura drammaturgica siaper la messa scenografica, al meglio dirige le visionifantasmagoriche, stravaganti e allucinate del tristeimpiegato. Ricco di citazioni e spunti satirici, com-muove, allarma, incanta, ammalia e diverte fino alfinale, duro, nero, agghiacciante. Brazil è un’operadifficilmente uguagliabile, un indimenticabile capola-voro che lascia pienamente soddisfatti.Nomination all'Oscar per sceneggiatura originale (diGilliam, Tom Stoppard e Charles McKeown) e sceno-grafie (Norman Garwood), oltre che per musica,suono e canzone.

“È un giovane senza importanza collettiva, è soltanto un individuo.”

LOUIS-FERDINAND CELINE, L’Eglise

3 febbraioStalkerdi Andrej Tarkovskij

(URSS, 1979)Con Aleksandr Kajdanovskij, Anatolij Solonicyn,Nikolaj Grin’ko, Alisa Frejndlikh, N. Abramova, F.Jurna, E. Kostin, R. Rendi. Tratto dal romanzo Picnic sulciglio della strada di Arkadij e Boris Strugackij.Sceneggiatura di Andrej Tarkovskij, Arkadij e BorisStrugackij. Fotografia di Aleksandr Knjazinskij

In una zona misteriosa, che non si sa bene né comené da chi sia stata formata, operano gli Stalker. GliStalker (“to stalk”, inseguire furtivamente) sono delleguide che riescono a penetrare in questo misteriosoluogo, portandovi, a pagamento, chi ne fa richiesta.Agendo come clandestini (la Zona è stata da tempoevacuata dalle autorità ed è sotto stretto controllo),due studiosi ingaggiano uno Stalker per penetrarvi. Sidice, infatti, che al centro di questa zona ci sia unaStanza, luogo dove chi vi entra vede realizzarsi i pro-pri desideri...

Ultimo film di Tarkovskij in URSS è un’opera affasci-nante, tra la poesia e il trattato filosofico. Gli Stalkersono i poveri di spirito, figure dimenticate, deboli, mache traggono da questo la loro ragione, la loro forza.In un’intervista si chiede a Tarkovskij che cosa sia laZona: “La Zona non esiste, è lo Stalker che ha inven-tato la Zona. L’ha inventata per portarvi tutte quellepersone disperate che sono alla ricerca di una spe-ranza. Anche la stanza dei desideri è un’invenzionedello Stalker, una provocazione in più verso il mate-rialismo del mondo che, nello spirito dello Stalker,costituisce un atto di fede.”.

17 febbraioSolarisdi Andrej Tarkovskij

(URSS, 1972) Versione integrale restaurataCon Donatas Banionis, Olga Barnet, Natalia Bondarcuk,Vladislav Dvoriecki. Sceneggiatura di FridrikGorenshtejn, Andrej Tarkovskij. Fotografia di VadimJusov. Tratto dal romanzo omonimo di Stanislaw Lem

“Ogni teoria del ricordo suole assicurare che il ricorda-to è lì, quasi in carne e ossa, e da ciò consegue la tesiappassionante che nel ricordo tutto ritorna, anche ilmorto.”

MANLIO SGALAMBRO, Trattato dell’età, Adelphi

Solaris è, più che un racconto di fantascienza, un trat-tato filosofico. Il fascino di Solaris, pianeta intelli-gente, in grado di materializzare i desideri di chi simette nella sua orbita, è disarmante. La pellicola narra la storia di uno psicologo, a cui èaffidata la missione di recarsi presso la stazione orbi-tante intorno a Solaris, un pianeta di fluidi, un oceanototale, dove succedono cose strane e inspiegabilidalla scienza umana, per indagare su quanto stiaaccadendo ai pochi uomini rimasti della spedizionescientifica. Qui ritroverà la moglie, morta suicida tredi-ci anni prima. Film capolavoro, qui riproposto nella sua versioneintegrale di 160 minuti, dove la poetica di Tarkovskij sisposa perfettamente con la rilettura del testo di Lem.La tematica del mondo vivente è amplificata in unamolteplicità di letture, di visioni, di opinioni a proposi-to, che come un quadro-capolavoro si presta alle piùardite e vaste interpretazioni. Per chi lo ha già visto èl’occasione di rivederlo nella sua totalità.

Per chi non lo ha ancora visto, è un’opportunità diviverlo come evento, tanto è in grado di concentraretra i suoi estimatori anche chi non è un appassionatodel genere fantascientifico. Noi siamo la nostramemoria, Solaris materializza i nostri ricordi, scava afondo e ripropone il passato ad oggi, per come si eraidealizzato. Viaggio nella psciologia umana, nelmondo del rimorso e del rimpianto, la possibilità diriformulare le nostre scelte: chi non ritornerebbe suisuoi passi per rimediare a qualcosa, se ciò fosse pos-sibile? Il testo di Lem sembra suggerire che il mondoè una concatenazione di eventi e che noi siamo i suoiospiti, senza alcun potere decisionale.

Rassegna a cura di Moreno Confalone

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infiltrazione fantafilosofica

infiltrazione fantafilosofica

cineforum ok 22-12-2004 11:55 Pagina 2