L’ATTENZIONE AL CLIENTE - UniCredit · 2020-06-18 · 38 La soddisfazione del cliente costituisce...
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L’ATTENZIONE AL CLIENTE
LE NOSTRE PERSONE
LE RELAZIONI CON GLI INVESTITORI
LA VICINANZA AL TERRITORIO
IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
LA CITTADINANZA D’IMPRESA
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La soddisfazione del cliente costituisce un elemento fondamentale
per la nostra crescita. Vogliamo essere percepiti dai nostri clienti
come “fornitori” di soluzioni e non solo “di prodotti”, capaci di
comprendere i loro bisogni, assicurare un’offerta più ampia ed arti-
colata, con i migliori livelli di servizio e le competenze professio-
nali più qualificate.
Puntiamo a creare con i clienti un rapporto duraturo di fiducia,
basato sul dialogo, la trasparenza e la concretezza. E vogliamo farlo
favorendo lo sviluppo delle loro capacità di orientamento e di scel-
ta, attraverso la promozione di una miglior cultura finanziaria.
IL DIALOGO
Progetto Cliente È un’iniziativa finalizzata all’aumento della soddisfazione della
clientela attraverso la definizione di un sistema di misurazione in
grado di guidare le decisioni e le attività aziendali sia a livello cen-
trale che a livello di agenzia.
Il progetto, di durata triennale, è stato avviato nel 2002 con la rea-
lizzazione di una ricerca di mercato “estensiva”, focalizzata sull’a-
scolto delle attese della clientela e sulla rilevazione del loro grado
di soddisfazione.
L’indagine, conclusasi nel 2003, è da considerarsi unica nel suo
genere per quel che concerne la consistenza del campione, di gran
lunga superiore a quello identificato secondo le tradizionali logiche
statistiche.
La valutazione dei risultati ottenuti evidenzia che UniCredit Banca,
quanto a soddisfazione media dei clienti, si diversifica in misura
rilevante a livello di regione e di segmento, mentre appare alli-
neata ai concorrenti a livello complessivo. Si evince inoltre come il
grado di soddisfazione si basi principalmente sulla qualità percepi-
ta della relazione tra il cliente ed il personale di agenzia.
Componenti relazionali quali disponibilità, efficienza, flessibilità,
correttezza e trasparenza costituiscono fattori decisivi in tal senso.
Tali valutazioni hanno condotto alla programmazione di significa-
tivi interventi nel campo della formazione comportamentale e
motivazionale, oltre che tecnica, del personale. Per il 2004 sono
previste per tutto il personale di agenzia circa 160 mila ore di for-
mazione d’aula, al fine di valorizzare la centralità di questa figura
professionale nel costruire ogni giorno la qualità del servizio al
cliente.
Il “Progetto Cliente” rappresenta quindi un nuovo modo di vedere
ed affrontare il tema dell’attenzione al cliente, che parte da dati
concreti di valutazione sull’operato della Banca per identificare ed
attuare misure in grado di soddisfare appieno le aspettative della
clientela in termini di prodotti, servizi e relazioni.
Per il 2004 è prevista una ulteriore indagine, che sarà effettuata
con un approccio di carattere “estensivo e continuativo”: le intervi-
ste saranno distribuite in modo proporzionale nel tempo e vedran-
no coinvolti un numero significativo di clienti di UniCredit Banca e
di clienti di banche concorrenti.
“Settimana in agenzia”UniCredit Banca ha scelto di incontrare i propri clienti in tutte le
agenzie sul territorio nazionale per illustrare la missione e i valori
della Banca e offrire a tutti la possibilità di discutere con il proprio
responsabile di agenzia del rapporto che intrattengono con
UniCredit, ed avviare così un dialogo diretto sul territorio volto a far
funzionare meglio il rapporto “banca-cliente”.
Gli incontri si sono svolti nella settimana dal 19 al 23 maggio ed
hanno permesso di rinvigorire il dialogo tra il personale della
Banca ed i clienti, di accogliere suggerimenti e fornire tutte le delu-
cidazioni richieste. Le segnalazioni più ricorrenti hanno riguardato
in particolare una maggiore disponibilità ed attenzione da parte di
tutto il personale, la volontà concreta di creare rapporti personali di
fiducia, soprattutto con i direttori di agenzia, e una continua pro-
pensione al miglioramento.
L’iniziativa ha inoltre permesso di raccogliere oltre 125.000 que-
stionari sulla qualità dei servizi della singola agenzia.
L’attenzione al cliente
INTERVISTATI
Clienti di UniCredit Banca 86.679Clienti altre banche 32.814Totale 119.493
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Contratti trasparentiUniCredit e Cittadinanzattiva – movimento che opera dal 1978 per la
promozione della partecipazione civica e la tutela dei diritti dei cit-
tadini - hanno avviato a fine 2002 un progetto rivolto a migliorare la
trasparenza e la qualità del servizio nei diversi ambiti in cui si svi-
luppa il rapporto “banca-cliente”.
A tal fine nel corso del 2003 sono state esaminate 19 tipologie di
norme e regolamenti che le Banche del Gruppo applicano nei rap-
porti con la propria clientela.
L’analisi da un lato ha rilevato l’esistenza di dieci “buone pratiche”
e dall’altro ha messo in luce alcuni elementi di criticità, concentra-
ti soprattutto sul fronte della chiarezza della comunicazione e su
quello della difficoltà nella risoluzione delle controversie.
Il risultato di questo esame critico “dalla parte del cliente” è che
dal 1° gennaio 2004 i clienti potranno contare su contratti di conto
corrente più chiari e trasparenti. L’iniziativa interesserà in totale
oltre 3,5 milioni di conti correnti bancari di UniCredit Banca.
E’ la prima volta che un Gruppo bancario ha accettato di far analizza-
re la propria modulistica da una organizzazione di tutela dei diritti dei
consumatori, recependone i suggerimenti.
I cambiamenti di cui i clienti UniCredit Banca potranno godere dal
2004 hanno interessato sia aspetti formali che sostanziali e si sono
tradotti nei seguenti interventi:
■ riformulazione e semplificazione del linguaggio di articoli e
commi dei contratti risultati non immediatamente comprensibili;
■ tutte le condizioni applicate al cliente allegate al contratto;
■ nessuna spesa addebitata al cliente per le correzioni di scritture;
■ 15 giorni di tempo, e non più 7, per esercitare il diritto di reces-
so in caso di modifica di norme o condizioni contrattuali;
■ comunicazione al domicilio del cliente delle modifiche delle
norme o condizioni contrattuali;
■ foro competente di legge anche per il cliente privato non con-
sumatore (finora è sempre stato quello della banca);
■ maggiore evidenza delle clausole onerose per il cliente;
■ verifica periodica congiunta della qualità dei servizi erogati da
fornitori della Banca al cliente (ad esempio l’invio delle comuni-
cazioni);
■ focus group di diverse tipologie di clienti per testare e migliora-
re la comprensibilità della terminologia e leggibilità del contratto;
■ costituzione di un tavolo di lavoro paritetico per il monito-
raggio e la verifica periodica sulla nuova impostazione del con-
tratto;
■ massima pubblicità all’adesione al Codice Europeo per i Mutui,
sottoscritto da associazioni europee bancarie e dei consumatori, e
dei suoi contenuti;
■ ampia diffusione della possibilità e delle modalità di ricorso
all’Ombudsman Bancario;
■ inserimento delle condizioni e delle modalità di applicazione dei
cambi di valuta estera in sede di negoziazione.
Nel corso del 2004 i lavori proseguiranno con l’esame critico di
altre tipologie di contratto.
In particolare verranno analizzati con le stesse metodologie:
■ i contratti di mutuo ipotecario per la clientela privata;
■ il contratto di Imprendo (il conto package rivolto alle piccole
imprese);
■ i contratti della monetica (carte di debito, carte di credito e
P.O.S.);
■ i contratti di finanziamento imprese.
Inoltre è stata prevista la costituzione di un gruppo di lavoro che
analizzerà in generale tutta la comunicazione “banca-cliente” al
fine di renderla più semplice, chiara e comprensibile. Tale analisi
inizierà con gli estratti conto.
È allo studio anche la costituzione di un osservatorio sull’anda-
mento dei costi e servizi bancari.
LA TRASPARENZA
RISULTATO QUESTIONARI %
Clienti da molto ad abbastanza soddisfatto del tempo di attesa allo sportello 80%Clienti da molto ad abbastanza soddisfatto del comfort delle aree di accoglienza 85%Clienti da estremamente a molto soddisfatto del funzionamento del bancomat 73%Clienti molto soddisfatti della visibilità del materiale informativo 39%Clienti molto soddisfatti delle modalità di ingresso in agenzia 34%
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PattiChiari “PattiChiari” è un progetto, promosso dall’ABI e attivamente condi-
viso e sostenuto da UniCredit, mirato ad orientare sempre più i rap-
porti tra banche e clientela sulla fiducia e sul dialogo, sui valori
della chiarezza, della comprensibilità e della comparabilità tra le
offerte.
La strategia è fondata sulla diffusione di informazioni che accre-
scano le conoscenze da parte dei clienti e la qualità della loro
domanda, affinché siano in grado di premiare ed incentivare i com-
portamenti virtuosi delle banche.
È stato così definito un piano di azione per il biennio 2003-2004
articolato in otto iniziative con riferimento alle tre aree dei servizi,
del risparmio e del credito. Nel 2003 sono già stati realizzati i
seguenti quattro interventi:
■ Faro (Funzionamento ATM Rilevato On line), per conoscere in
ogni momento lo sportello automatico più vicino attraverso il
telefonino ed Internet.
■ Obbligazioni a Basso Rischio, elenco di obbligazioni a basso
rischio-basso rendimento fornito gratuitamente e consultabile
on line.
■ Obbligazioni Bancarie Strutturate, mette a disposizione sia una
serie di informazioni chiare sulle obbligazioni bancarie strutturate
e subordinate che un prospetto di confronto tra le caratteristiche
delle obbligazioni strutturate e quelle di un tipico titolo a basso
rischio con scadenza simile.
■ Criteri Generali di Valutazione, illustra al pubblico i criteri di valu-
tazione della capacità di credito delle piccole e medie imprese.
L’attenzione al cliente
obbligazioni abasso rischio-rendimento
informazionichiare su
obbligazionibancarie
strutturate esubordinate
localizzazionedegli ATM attivi
Progetto“FARO”
criteri divalutazione
dellacapacità di
credito
conticorrenti aconfronto servizio
bancariodi base tempi certi di
disponibilitàdelle somme
versatecon assegno
tempi medidi rispostasul creditoalle PMI
risparmio
credito
servizi
2003 2004
15OTTOBRE
15NOVEMBRE
15DICEMBRE
15GENNAIO
15FEBBRAIO
15MARZO
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L’esalogo per l’investitoreUniCredit Banca ha presentato il 30 giugno 2003 “L’esalogo per
l’investitore”, sei regole concrete che disciplinano, in modo inno-
vativo, la gestione complessiva del portafoglio investimenti dei
clienti. La definizione e l’adozione di tali regole costituisce la prova
dell’impegno che UniCredit Banca vuole assumere nei confronti dei
propri clienti investitori per garantire loro un servizio qualitativa-
mente superiore in termini di responsabilità, trasparenza, sempli-
cità e concretezza.
I sei punti dell’Esalogo rispondono ad altrettante esigenze del
cliente investitore, a partire da quella di operare scelte consapevo-
li perché ben informati (punto 1). Accanto ai prospetti informativi
obbligatori previsti da Consob e da Banca d’Italia, UniCredit Banca
propone, per ciascun prodotto finanziario, una scheda sintetica in
cui sono evidenziati sempre, e sempre insieme, il livello di rischio
ed il rendimento. A ciò si aggiungono una serie di canali di infor-
mazione diversificati: flash on line, newsletter quotidiane e setti-
manali, periodici dedicati agli investimenti, approfondimenti
monografici. Tutte le analisi pubblicate sono curate da analisti coin-
volti nei programmi CFA (Chartered Financial Analyst).
Per rispondere all’esigenza del cliente di confrontarsi con interlo-
cutori qualificati (punto 2) la formazione finanziaria è stata estesa
a tutto il personale di agenzia. Da aprile 2003 inoltre sono attivi
corsi di formazione, curati in collaborazione con TradingLab e SDA
Bocconi, finalizzati alla certificazione di tutti i consulenti UniCredit
Banca secondo tre livelli di competenza, su un ampio raggio di
materie che vanno dalla matematica finanziaria all’analisi del
rischio, dal funzionamento dei mercati allo studio approfondito dei
diversi strumenti finanziari. Sempre in quest’ottica, il sistema pre-
miante dei consulenti verrà basato su obiettivi legati non solo ai
risultati di vendita ma anche alla qualità del servizio offerto.
Circa la tutela attiva degli investimenti a rischio (punti 3 e 4),
UniCredit Banca assicura la valutazione oggettiva e universale del
rischio attraverso KILOVAR, l’unità di misura creata da TradingLab
secondo gli stessi parametri di valutazione del rischio usati dagli
investitori istituzionali. La consulenza al cliente viene effettuata
presentando un numero limitato di profili di rischio, calibrati quan-
to più possibile sulle esigenze del singolo investitore al fine di assi-
curarne la comprensione, sconsigliando comunque sempre por-
tafogli ad alto rischio.
Per garantire al cliente chiarezza sui costi (punto 5) UniCredit Banca
fornisce commissioni di negoziazione esplicite e visibili ed ha eli-
minato i cosiddetti “panieri”, ovvero pacchetti di titoli posseduti dal
Gruppo stesso; quindi tutti gli ordini in titoli vengono dirottati verso
mercati ad asta competitiva continua.
Il sesto ed ultimo punto risponde alla necessità del cliente di avere
un’ampia scelta di prodotti e di disinvestire senza essere penaliz-
zato. UniCredit Banca mette a disposizione un catalogo abbastan-
za ampio per coprire tutte le tipologie di prodotto, ma sufficiente-
mente ristretto per garantire una consulenza precisa e competen-
te. Dal 1 luglio 2003 è inoltre possibile negoziare anche su TLX, il
nuovo mercato regolamentato del Gruppo complementare al mer-
cato borsistico tradizionale.
LA CONCRETEZZA
VOGLIO ESSERE BENINFORMATO PER FARESCELTE CONSAPEVOLI
VOGLIO LA TUTELAD’INSIEME DEI MIEI
RISPARMI VOGLIO PROPOSTE
FINANZIARIE COERENTIE SICURE
VOGLIOCHIAREZZASUI COSTI
VOGLIO INTERLOCUTORI
ATTENTI E PREPARARTI
VOGLIO SCEGLIERE EDISINVESTIRE SENZAESSERE PENALIZZATO
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La tutela del risparmio e i rapporti con leassociazioni dei consumatori Le recenti vicende legate a casi di default di alcune imprese indu-
striali hanno coinvolto il mondo finanziario generando una crisi
profonda nei rapporti tra le banche e i propri clienti.
La sfida, oggi, di fronte al declino della fiducia ed a un aumentato
rischio reputazionale, si gioca sulla capacità di dare nuova legitti-
mazione all’impresa e al sistema bancario nel suo complesso, tro-
vando logiche di governo più coerenti e più trasparenti.
Una crisi seria dunque, che richiede da parte nostra una risposta
ragionata e critica, a partire dalla necessaria coerenza tra missione
aziendale, valori e pratiche. Si tratta di definire e interiorizzare un
insieme di principi di riferimento, intesi come linee guida necessa-
rie a implementare comportamenti aziendali, indispensabili ad
assicurare una nuova cultura di governo dell’impresa.
Le problematicità legate ai casi Argentina, Cirio e Parmalat hanno
comunque determinato la necessità di dare risposte conseguenti e
tempestive.
Per Cirio, trattandosi di obbligazioni corporate prive di rating e non
quotate in Italia, non è possibile escludere a priori che alcuni clien-
ti possano non aver avuto una esatta consapevolezza della rischio-
sità dell'investimento richiesto, anche nel contesto del loro com-
plessivo portafoglio titoli.
Per questo motivo UniCredit ha deciso di avviare una procedura
finalizzata alla ricerca di una soluzione per i clienti possessori di
obbligazioni, assicurando la massima equità, trasparenza e celerità
nell'esame dei singoli casi individuali, in coerenza con la respon-
sabilità che sentiamo di dover gestire correttamente i rapporti con
i nostri clienti e di migliorare la qualità del servizio offerto.
Per dare maggiori garanzie di trasparenza è stato dato incarico a
una commissione indipendente presieduta dal professor Guido
Rossi (ex presidente della Consob) di esaminare, valutando le
modalità di acquisto caso per caso, le posizioni dei nostri clienti e
proporre un eventuale indennizzo economico.
I clienti hanno la possibilità di farsi assistere nella procedura anche
da undici associazioni dei consumatori tra le più rappresentative,
che hanno sottoscritto a dicembre un apposito Protocollo con
UniCredit (ne trovate copia sul sito www.unicredit.it). Il cliente, al
termine della procedura, che è totalmente gratuita, può accettare
la proposta transattiva formulata dalla commissione o, in alternati-
va, intraprendere ogni altra iniziativa ritenuta opportuna per tute-
lare le proprie ragioni. Il termine ultimo per la presentazione della
richiesta di indennizzo è il 31 marzo 2004. Nel prossimo Bilancio
comunicheremo pertanto i risultati del lavoro della commissione e
quanti indennizzi saranno stati effettuati.
Questa iniziativa ha di fatto avviato formalmente i rapporti istitu-
zionali con le associazioni dei consumatori che si sono rivelati pro-
ficui e stimolanti per migliorare la qualità dei nostri servizi. Con la
finalità di gestire sempre meglio i rapporti con le associazioni stes-
se, UniCredit partecipa all’attività dello specifico gruppo di lavoro
promosso dall’ABI, sviluppando un percorso formativo e mettendo
a fattor comune le prime esperienze maturate in questo campo.
I Bond Parmalat, invece, per la diffusione del titolo, la notorietà
dell’emittente, il livello dei controlli anche pubblici (effettuati da
Società di Revisione, Società di Rating, Consob, etc.) e la presenza
di un rating (che se fosse stato corretto avrebbe comportato una
probabilità di default a un anno dello 0,45%), facevano si che le
L’attenzione al cliente
KILOVARIl livello di rischio connesso ad uno stru-
mento finanziario o ad un portafoglio è
uno dei fattori fondamentali che devono
essere presi in considerazione, unitamen-
te al rendimento, nel processo di valuta-
zione di un investimento.
Dal 1999 TradingLab, attraverso KILOVAR, mette a disposizione
degli investitori privati la stessa tecnologia di misurazione dei
rischi utilizzata ogni giorno dai propri operatori. KILOVAR è infat-
ti uno strumento di analisi professionale a disposizione degli
investitori individuali; è uno strumento semplice e preciso per
realizzare decisioni di investimento consapevoli sia dei rischi
dei singoli strumenti finanziari che del rischio complessivo del
proprio portafoglio.
KILOVAR è un numero che viene calcolato giornalmente e misu-
ra su un'unica scala di valori il rischio di ogni tipologia di stru-
mento finanziario (a strumenti con rischio maggiore sono asso-
ciati valori del KILOVAR più elevati).
Nel 2003 TradingLab Banca S.p.A. ha conseguito la Certificazione
del Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2000 per
l'erogazione del servizio di calcolo e distribuzione quotidiano del
prodotto KILOVAR, quale misura di rischio di singoli strumenti
finanziari e di loro portafogli.
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banche non potessero che trattarli alla stregua di qualunque altro
titolo emesso da altre primarie società (anche estere) del settore.
Un ulteriore elemento rassicurante era costituito da una liquidità
Parmalat nei conti UniCredit compatibile con gli aggregati esposti
nei documenti ufficiali.
Le decisioni assunte da UniCredit sono state prese in base ai dati
di bilancio. Purtroppo i fatti e le indagini in corso sembrano dimo-
strare che il default è stato determinato da comportamenti gravi e
illeciti, finalizzati ad occultare la vera situazione patrimoniale.
Il Gruppo UniCredit sta aiutando i propri clienti in possesso di bond
emessi da società del gruppo Parmalat ad insinuarsi (gratuitamen-
te) nel passivo delle società per le quali è stata aperta una proce-
dura davanti al Tribunale di Parma.
Quanto al caso Argentina è evidente che non lo si può accomunare ai
primi due casi, in quanto ad essere coinvolto non è stata un’impresa
ma uno Stato sovrano appartenente al gruppo dei Paesi con buone
potenzialità di crescita, anche se in una situazione economica affatto
brillante. Il rischio paese era riflesso come noto dalla differenza tra il
rendimento offerto dai titoli emessi da tale Stato rispetto a quello
offerto da titoli emessi da Stati con una economia più solida.
Il 18 settembre 2002, in seguito ad una specifica deliberazione del
Comitato ABI, UniCredit, insieme ad altre sette banche, ha costitui-
to l’Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini
(www.tfargentina.it).
L’Associazione mette a disposizione la propria attività di consulen-
za ed assistenza e si finanzia attraverso un fondo al quale contri-
buiscono gli associati, offrendo un servizio gratuito agli investitori.
Lo scopo che si propone è di negoziare con gli emittenti argentini
la ristrutturazione del debito in rappresentanza degli investitori,
proponendo le istanze e formulando le proposte che riterrà più ido-
nee agli interessi dei sottoscrittori che hanno conferito apposita
delega all’Associazione.
Tali iniziative dimostrano la volontà di UniCredit di assistere e
sostenere i propri clienti, coerentemente all’impegno assunto di
garantire loro rapporti trasparenti e corretti, ricucendo i rapporti di
fiducia e di crisi.
Bank Pekao SA, in partnership con la Consumers’
Foundation (Fondazione dei Consumatori) ha promosso, in
Polonia, una campagna informativa per rendere più trasparenti
e conosciuti i diritti dei consumatori rispetto all’offerta di pro-
dotti e servizi bancari.
New Europe
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La gestione dei reclamiCon l’entrata a regime delle tre Banche di segmento sono diven-
tati operativi gli uffici che censiscono i reclami pervenuti, li inseri-
scono nel “registro dei reclami” e provvedono all’invio di una let-
tera interlocutoria mentre viene attivata l’istruttoria interna per la
valutazione del caso. A conclusione dell’istruttoria, sentito even-
tualmente il parere dell’ufficio legale, viene inoltrata la lettera di
risposta al cliente. Per i reclami che riguardano i servizi di investi-
mento, e che pertanto sono disciplinati da regolamento della
Consob, vi è comunque la verifica dei risultati del reclamo e la
presa d’atto della decisione finale.
I reclami che pervengono al vertice della Capogruppo vengono
gestiti da un apposito ufficio; l’Amministrazione Delegato e il
Presidente rispondono direttamente specificando l’iter che seguirà
il reclamo e quali strutture tecniche lo valuteranno, in attesa del-
l’esito finale.
Il cliente, qualora sia un consumatore e sia rimasto insoddisfatto
dal ricorso all’ufficio reclami, può presentare un ricorso
all’Ombudsman Bancario entro un anno dal reclamo. Le controver-
sie per cui è competente l’Ombudsman sono quelle di valore fino
a 10.000 e, la decisione viene adottata entro 90 giorni dal ricevi-
mento della richiesta di intervento o dall’ultima comunicazione
fatta dal richiedente ed è vincolante solo per la banca e non per il
consumatore. Il ricorso all’ufficio reclami o all’Ombudsman
Bancario non priva il cliente del diritto di ricorrere, in qualsiasi
momento, per la risoluzione della controversia all’Autorità giudi-
ziaria o, dove previsto, ad un arbitro o un collegio arbitrale.
Privacy e Sicurezza delle InformazioniLe informazioni ed i dati gestiti nell’ambito del Gruppo sono consi-
derati come una risorsa di valore strategico; si è pertanto provve-
duto, nel corso del 2003, ad aggiornare le linee guida in materia di
misure minime di sicurezza da applicare nei trattamenti dei dati
effettuati nell’ambito del Gruppo.
L’attenzione al cliente
UNICREDIT UNICREDIT UNICREDITBANCA BANCA PRIVATE
D’IMPRESA BANKING
Reclami liquidati 895 345 145Importi liquidati e 998.743 1.246.886 810.584
Numero e tipologia dei reclami
16000
12000
8000
4000
0UniCredit
PrivateBanking
UniCreditBanca
UniCreditBanca
D’Impresa
Totali
RECLAMI UNICREDIT UNICREDIT UNICREDIT TOTALIPERVENUTI BANCA BANCA PRIVATE
D’IMPRESA BANKING
Da censire 206 - - 206Conti correnti e depositi a risparmio 3316 192 121 3629Titoli 1602 113 164 1879Altri prodotti di investimento/gestioni patrimoniali 106 - 33 139Altri prodotti di investimento/fondi comuni di investimento 435 1 25 461Altri Prodotti di Investimento - PAC 8 - - 8Crediti al consumo e prestiti personali 202 1 14 217Mutui 657 17 2 676Bonifici 357 22 6 385Stipendi e pensioni 73 4 1 78Carte di credito 492 73 27 592Bancomat/Prelevamenti 533 1 8 542Bancomat/POS 221 - 3 224Assegni 401 49 13 463Effetti 128 54 4 186Polizze assicurative 544 2 51 597Altro 891 32 43 966Organizzazione in generale 225 39 213 477Bonifici transfrontalieri 27 - - 27Aperture di credito 92 4 - 96Crediti Speciali 31 12 - 43Altr Forme di Finanziamento 78 40 - 118Altri Serrvizi Incasso e Pagamento 152 71 15 238Polizze Assicurative Ramo Danni 19 - - 19Totale complessivo 10.796 727 743 12.266
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Dal 1°gennaio 2004 sarà in vigore il nuovo Codice in materia di
protezione dei dati personali, che riforma interamente la materia,
introducendo tra l’altro nuove misure di sicurezza dei dati e dei
sistemi. UniCredit, ponendo al centro della propria azione organiz-
zativa e di sicurezza la formazione delle proprie persone, ha reso
disponibile nel dicembre 2003, attraverso il portale aziendale UP,
un corso multimediale, fruibile anche sulla rete Internet, di auto-
istruzione destinato a tutti i dipendenti del Gruppo, ed uno specifi-
co destinato alle risorse aventi funzioni specialistiche.
Al fine di coordinare gli adempimenti stabiliti dal nuovo Codice sono
stati inoltre organizzati appositi incontri con le Banche e Società del
Gruppo, ed è stato potenziato il “centro di competenza sulla privacy
e sulla sicurezza” (e-mail: [email protected]) che si pone quale
organo consultivo in tema di rispetto delle nuove disposizioni.
UniCredit punta ad essere un’azienda in grado di rispondere alle
aspettative delle persone capaci e motivate, dove viene promos-
so il confronto, premiato il merito e vengono offerte a tutti le stes-
se opportunità di crescita.
Curiamo lo sviluppo professionale delle nostre persone attraver-
so una formazione costante, nella convinzione che coltivando le
potenzialità dei singoli si garantisce la crescita complessiva del-
l’azienda.
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Le nostre persone
80000
60000
40000
20000
02002 2003
NEW EUROPERESTO DEL GRUPPO
40024
26531
40982
28080
3180637256
Donne54%
Uomini46%
DIPENDENTI FULL TIMEDIPENDENTI PART TIME
64694
4368
6,3%93,7%
NEW EUROPERESTO DEL GRUPPO
3999
369
Quadro generale personale del Gruppo
Dipendenti per tipologia di contratto
TOTALE DIPENDENTI GRUPPO NUMERO VARIAZIONE
2002 66.5552003 69.062 +3,8%
DIPENDENTI (IN ITALIA) APPARTENENTIALLE CATEGORIE PROTETTE DEFINITE AI SENSIDELLA LEGGE 68/99 NUMERO
Disabili 1.793Orfani, vedove e profughi 968Totale 2.761
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CONTRATTO DI FORMAZIONE LAVOROA TEMPO DETERMINATOA TEMPO INDETERMINATO
1205
912
255 CESSAZIONI CON DIRITTO A PENSIONE(ANCHE MEDIANTE INCENTIVAZIONE)CESSAZIONI CONTRATTI A TEMPODETERMINATOLICENZIAMENTISUPERAMENTO LIMITI DI COMPORTODECESSIDIMISSIONI VOLONTARIE
650
270711
54 6 27
ASSUNZIONI2372
DIMINUZIONI1718
Assunzioni/Diminuzioni*
Gli effetti del progetto S3 sono andati di
fatto ad impattare su tutte le aziende e
quindi su tutti i dipendenti del Gruppo in
Italia (oltre 38.000), anche se il coinvol-
gimento diretto ha riguardato solo le ex
sette banche federate, toccando circa
30.000 dipendenti di sette realtà diver-
se fra loro, territorialmente molto distri-
buite e con sensibili differenze quanto
a tradizione, storia, longevità, gradi di
specializzazione.
Nel disegnare la nuova organizzazione
in tre Banche specializzate per seg-
mento di clientela si è tenuto conto
della necessità di mantenere in ognu-
na delle nuove realtà risorse prove-
nienti da tutte le vecchie sette banche,
facendo naturalmente attenzione ad
una obiettiva individuazione delle
competenze necessarie.
L’inevitabile ingenerarsi di comprensi-
bili ansie, incertezze e attese è stato
gestito, nelle varie fasi di avanzamen-
to del progetto, puntando molto sulla
comunicazione interna e sulla vicinan-
za del gruppo dirigente, provvedendo
a ridurre, quanto possibile, le distanze
fra il vertice e il personale, per cercare
di capire immediatamente ed affron-
tare i problemi interni che potevano
nascere.
La massima attenzione è stata posta
nel mantenere una presenza significa-
tiva sia nelle province ove maggiore
era il radicamento territoriale delle ex
banche sia presso le città già sedi cen-
trali delle stesse. A tal fine le Direzioni
Generali delle tre nuove Banche sono
state collocate nelle città di Bologna,
Torino e Verona, mentre a Trento,
Treviso e Trieste sono state costituite
le Direzioni Regionali e i Poli di
UniCredit Produzioni Accentrate (UPA).
A Milano è rimasta la Capogruppo,
oltre a numerose Società di servizio e
di prodotto.
Per quanto infine riguarda la mobilità
che inevitabilmente si è dovuta porre
in atto al fine di garantire le giuste ed
irrinunciabili competenze in tutti gli
insediamenti presenti sul territorio
nazionale, ci si è basati sulla volonta-
rietà e la condivisione dei singoli inte-
ressati, che hanno tra l’altro potuto
cogliere interessanti opportunità pro-
fessionali.
Detta mobilità – limitata comunque al
2% del personale ed in buona misura
riguardante distanze percorribili
mediante pendolarismo giornaliero –
ha complessivamente coinvolto 736
dipendenti dei quali 253 attualmente
in forza in UniCredit Banca, 348 in
UniCredit Banca d’Impresa, 13 in
UniCredito Italiano, 114 in UniCredit
Private Banking e 8 in U.P.A.
GLI EFFETTI DEL “PROGETTO S3” SULLE RISORSE
* IL DATO SI RIFERISCE A TUTTO IL GRUPPO ESCLUSE LE BANCHE DELLA NEW EUROPE.
La comunicazione internaLa comunicazione interna ha un ruolo di primo piano all’interno di
UniCredit al fine di contribuire alla costruzione di una cultura azien-
dale comune ed accompagnare i cambiamenti organizzativi a più
alto impatto sulle persone.
Per rafforzare lo sviluppo di una cultura e di un modello di servizio
condivisi, pur nel rispetto delle specificità di ciascuna realtà azien-
dale, canale privilegiato è il portale “UP”: una piattaforma Intranet
che collega virtualmente tutti i dipendenti di UniCredit in Italia e
che presto sarà allargata anche alle banche estere del Gruppo.
48
Le nostre persone
ASCOLTO E CONFRONTO
I NUMERI DI UP
Utenti UP ca. 37.000Accessi giornalieri 23.389
72%
2%
26%
DIRIGENTIQUADRI DIRETTIVIRESTANTE PERSONALE
HOLDINGNEW EUROPERESTO DEL GRUPPO
700
600
500
400
300
200
100
0
1000
900
800
uomini
166
645
114
18
55
48
donne
DIRIGENTI: 1.046
10500
9000
7500
6000
4500
3000
1500
0
15000
13500
12000
uomini
515
11025
1171
226
3653
1651
donne
QUADRI DIRETTIVI: 18.241
28000
24000
20000
16000
12000
8000
4000
0
40000
36000
32000
uomini
295
12050
5825
336
11998
19271
donne
RESTANTE PERSONALE: 49.775
Composizione del personale per categorie
49
Nato nel luglio del 2002, UP è oggi il principale canale di comuni-
cazione interna: da strumento di lavoro e condivisione di cono-
scenze e servizi, si sta trasformando sempre più in un ambiente
integrato – un vero e proprio “desktop del dipendente” – attraver-
so il quale comunicare nel modo più rapido, efficace e soddisfa-
cente “il nuovo modo di essere e di fare banca” di UniCredit ed
aumentare il senso di appartenenza al Gruppo.
Accanto al portale UP, un posto rilevante occupa “Linea Diretta”,
pubblicazione periodica interna che viene utilizzata tutte le volte
che emerge la necessità di comunicare iniziative con un impatto
diretto sulle persone del Gruppo, come ad esempio il programma
di “Gift Matching” della Fondazione Unidea, che ha interessato
tutte le persone del Gruppo impegnate in attività no profit e di
volontariato socio-assistenziale. Grazie anche alla pubblicazione
delle varie iniziative di solidarietà sul portale aziendale, colleghi,
appartenenti a differenti Banche e Società del Gruppo, hanno col-
laborato in maniera spontanea alla promozione di progetti comu-
ni. L’aspettativa è che il gift matching diventi sempre più un mezzo
per unire i dipendenti del Gruppo sotto l’insegna della cultura
comune e condivisa della responsabilità sociale (per maggiori
informazioni vedere il capitolo “Cittadinanza d’impresa”).
Per far vivere alle persone l’esperienza della nuova identità di
UniCredit, la comunicazione interna si avvale, e lo farà sempre più
in futuro, anche di altri strumenti quali la realizzazione di road
show e convention a tema e l’organizzazione di eventi sul territo-
rio attraverso i quali stimolare l’incontro, la conoscenza e lo scam-
bio fra tutte le persone del Gruppo.
“Ascoltare per crescere insieme”Con il progetto S3 UniCredit ha dato vita ad un nuovo modo di fare
banca, non solo per i clienti ma anche per i dipendenti, che si tro-
vano all’interno di un assetto organizzativo profondamente muta-
to; così nuovo da far emergere la necessità di riflettere sul senso
di appartenenza ed identificazione dei dipendenti al nuovo mondo
UniCredit.
L’indagine “Ascoltare per crescere insieme” nasce proprio dalla
consapevolezza che per costruire qualcosa insieme è indispensabi-
le ascoltare con continuità e senza pregiudizi, per raccogliere e
valorizzare il contributo di ciascuno. Si tratta della prima indagine
interna di questa portata ed è stata promossa con l’intenzione di:
■ fornire una misurazione iniziale del senso di appartenenza al
Gruppo e del coinvolgimento rispetto al proprio lavoro (engag-
ment/commitment);
■ individuare punti di forza e di debolezza, identificando le priorità
su cui intervenire con azioni finalizzate all’aumento del coinvolgi-
mento e del senso di appartenenza dei dipendenti e della soddi-
sfazione della clientela;
■ elaborare un indice di soddisfazione dei dipendenti (employee
satisfaction index), cioè un indice in base al quale, ripetendo l'in-
dagine con regolarità nel futuro, si potrà misurare il miglioramen-
to ottenuto attraverso la realizzazione di piani di azione.
L’indagine, lanciata a metà giugno e chiusa a metà luglio sul por-
tale di Gruppo, è stata condotta attraverso un questionario che ha
consentito alle persone di esprimere la propria opinione e fornire
utili suggerimenti e spunti di riflessione su diverse aree tematiche.
La realizzazione dell’iniziativa, che ha riscosso un notevole succes-
so in termini di partecipazione, ha comportato:
■ il coinvolgimento diretto della Direzione Risorse e Organiz-
zazione di Capogruppo, al fine di definire gli obiettivi del questio-
nario e le aree da misurare;
■ la condivisione con i responsabili del Personale delle 22 Banche
e Società coinvolte nell’indagine, al fine di individuare le specifiche
necessità di ciascun settore ed integrare laddove opportuno il que-
stionario base;
■ i contributi di focus group composti da un campione rappresen-
tativo di dipendenti, al fine di individuare le aree percepite dai col-
leghi come le più critiche e le più strategiche per aumentare il
senso di appartenenza.
L’insieme di questi apporti, posti in sinergia tra loro, ha dato vita a
una serie di domande raggruppate in aree tematiche, che hanno
definito con precisione il perimetro dei contenuti dell’indagine.
SOCIETÀ ARGOMENTO NUMERO PERSONEPROMOTRICE ROAD SHOW COINVOLTE
Capogruppo Corporate 6 7.400 circaIdentity
UniCredit Banca Ascolto dei 9 250 circadipendenti
I numeri dei Road Show
50
Dall’analisi dei risultati è emerso un diffuso senso di appartenenza
e di fedeltà al Gruppo, esplicitato dalla chiara intenzione di conti-
nuare a lavorare in UniCredit pur in presenza di alternative esterne.
Inoltre l’esame puntuale dei risultati, condotto sia a livello di
Banca/Società al fine di individuare le specifiche necessità di cia-
scuna realtà aziendale, sia a livello di Gruppo per determinare le
esigenze trasversali sulle quali operare in modo congiunto e siner-
gico, ha evidenziato circa 50 priorità sulle quali intervenire con effi-
caci piani d’azione.
Sono oltre un centinaio i progetti/interventi messi in cantiere
come risposta concreta alle richieste emerse dal questionario,
segno tangibile di quanto il Gruppo intende investire nell’ottica di
un costante miglioramento, rendendo fecondo e costruttivo l’eser-
cizio di ascolto reso possibile dall’indagine.
Le principali aree di intervento, riguardanti le risorse umane, tra-
sversali al Gruppo, sono riconducibili al livello percepito di vicinan-
za al top management ed al rispetto e l’equità verso i dipendenti.
Nel 2003 sono state avviate circa 100 iniziative facenti parte dei piani
di azione che sono stati strutturati a livello delle singole Società.
A livello di Gruppo le principali iniziative sono state finora le
seguenti:
1. Livello percepito di vicinanza del top management:
A) “Mail-box dell'A.D.” di Gruppo
Canale di comunicazione per favorire il dialogo con il ver-
tice del Gruppo attraverso l’attivazione di forum tematici
accessibili a tutti tramite il portale interno. Per supportare
al meglio lo strumento è stata creata una struttura reda-
zionale composta dai massimi esponenti dell’azienda.
Sono già state realizzate due edizioni dell’iniziativa; la
prima dedicata al commento da parte dei dipendenti del-
l’indagine “ascoltare per crescere insieme”, la seconda
incentrata sul particolare momento del sistema finanzia-
rio. La mail-box verrà attivata ogni qualvolta ci sarà biso-
gno di confrontarsi con tutti i colleghi su tematiche speci-
fiche trasversali al Gruppo.
B) Percorso di leadership
Si tratta di un progetto di formazione finalizzato a potenzia-
re un sistema di competenze a supporto di stili di leadership
efficaci in ambienti organizzativi complessi come quelli del
Gruppo.
2. Rispetto ed equità verso i dipendenti:
A) Job Posting
Attraverso la creazione di uno spazio dedicato sul portale,
il Job Posting permette le autocandidature per posizioni da
ricoprire all’interno del Gruppo. Questo fornisce opportu-
nità di crescita o di esprimere meglio la propria professio-
nalità. Il progetto risponde in modo concreto ed efficace
Le nostre persone
Ascoltare per crescere insieme
AREE TEMATICHE DEL QUESTIONARIO
engagement/commitment continuità nella relazione con l’aziendaidentificazione con la Banca/Società e con il Gruppostereotipi della Banca/Società e del Gruppoimmagine della Banca/Società e del Gruppochiarezza di scopi e obiettivileadershipmanagement/supervisioneresponsabilizzazione e coinvolgimentocollaborazione e relazioni di lavorovelocità del cambiamento e percezione dei carichi di lavororetribuzionesoddisfazione occupazionaleformazione e sviluppoefficienza organizzativa
I NUMERI DELL’INDAGINE
Società coinvolte 22Tasso di risposta 60%Questionari raccolti 22.500 caRisposte domande aperte 17.000 ca
I NUMERI DELLA “MAIL-BOX DELL’A.D.”
Messaggi pervenuti 441Totale scriventi 365Totale risposte 332Totale messaggi senza risposta 109*
* DI CUI CIRCA 92 RELATIVI A DOMANDE NON PERTINENTI E A REFUSI O RIPETIZIONI ED IL RESTO ANCORA DAEVADERE
51
alla richiesta di crescita professionale dei dipendenti sfrut-
tando le opportunità che si creano all’interno del Gruppo.
B) Orientamento manageriale
Il progetto fornisce un supporto indispensabile alle decisio-
ni delle singole aziende del Gruppo nella valorizzazione dei
propri collaboratori attraverso un momento di valutazione
centrale delle persone che, in base alle competenze e alla
professionalità dimostrate, vengono individuate per ricopri-
re ruoli a forte impatto gestionale/manageriale. Attraverso
un monitoraggio con criteri uniformi e condivisi, offre ai sin-
goli partecipanti un feedback che consente loro di acquisire
consapevolezza delle caratteristiche possedute così da
migliorare l'efficacia di alcuni comportamenti.
Il progetto è entrato a regime nella primavera del 2003.
Per il 2004 sono in calendario circa 80 incontri valutativi.
Il Laboratorio dei ValoriIl progetto, nato con l’obiettivo di rendere vivi i valori di Gruppo
traducendoli in comportamenti concreti, costituisce un passo
importante verso la costruzione di un’identità in cui le persone si
riconoscano e trovino la giusta motivazione per esprimere il pro-
prio contributo alla vita aziendale.
I 12 “Laboratori”, avviati a metà settembre e conclusi a fine
novembre, si sono svolti sui diversi territori a livello nazionale e
sono stati un’opportunità di dialogo costruttivo, in cui quasi 1.500
persone, rappresentative dei diversi livelli di inquadramento pro-
fessionale, si sono confrontate in modo libero e aperto, attingendo
alla propria storia professionale e riflettendo insieme su come tra-
durre nell’ambito lavorativo quei valori che già fanno parte del vis-
suto personale di ciascuno.
Ciascun Laboratorio è stato introdotto da una presentazione istitu-
zionale a cura dei vertici della Capogruppo e di ciascuna Banca che
hanno assistito anche alla presentazione dei risultati finali.
Nell’arco di una giornata e mezza si sono confrontate insieme di
volta in volta 100/120 persone della medesima Banca che hanno
lavorato in gruppi di 10/12 persone. Per favorire uno scambio di
idee il più ampio possibile tra tutti i partecipanti, i gruppi sono stati
ricomposti ad ogni fase del Laboratorio.
CAPOGRUPPOBANCHEALTRE SOCIETÀ
19%
42%
Persone coinvolte 2003: 43
39%
I numeri dell’orientamento manageriale Le fasi dei Laboratori
I NUMERI DEL “JOB POSTING”*
Curricula aggiornati dai colleghi 2.219Offerte pubblicate 68Candidature fino ad oggi raccolte 456Ricerche chiuse con successo 17
* I DATI SONO AGGIORNATI AL 3 FEBBRAIO 2004
FASE 1
Individuazionedei comportamentirelativi ai 5 valori
FASE 2
Rielaborazionee sintesi
per valoreFASE 3
Consolidamento deicomportamenti
individuatiper valore
52
Il progetto ha suscitato un notevole interesse: l’iniziativa, lanciata sul
portale aziendale per le tre Banche di segmento, ha raccolto un
numero di candidature spontanee quattro volte superiori rispetto alla
reale possibilità di coinvolgimento diretto nei Laboratori. Per non
perdere l’opportunità di raccogliere e valorizzare il contributo delle
oltre 1.000 persone che non hanno potuto partecipare direttamente
agli incontri previsti sul territorio, è stato attivato uno spazio virtuale
sulla Intranet aziendale nel quale esprimere il proprio punto di vista
sui comportamenti concreti coerenti con i valori di Gruppo.
Il 40% circa dei partecipanti è stato invitato direttamente dal top
management della propria Banca in quanto investito, per ruolo o
esperienza professionale, di una precisa responsabilità nel diffon-
dere in prima persona comportamenti coerenti con i valori di
Gruppo, facendosi promotore del cambiamento culturale. Il restan-
te 60% è stato scelto tra coloro che hanno espresso il desiderio di
prender parte all’iniziativa, privilegiando quanti hanno una relazio-
ne diretta con il cliente e sono dunque sollecitati quotidianamente
a rendere visibili anche all’esterno i valori del Gruppo attraverso i
propri comportamenti.
Terminata l’analisi, i risultati dei Laboratori saranno diffusi a tutto il
personale e diverranno patrimonio comune da condividere.
“Identità: sulle tracce dell’anima” e “Ritorno ad Itaca: perché Ulisse torna solo?”Si tratta di due iniziative inconsuete e singolari che hanno coinvol-
to volontariamente una parte del management del Gruppo attra-
verso un percorso di incontri itineranti sul territorio con varie per-
sonalità di spicco della cultura e dell’economia (manager, filosofi,
teologi, economisti, politologi e artisti) focalizzati sulla riflessione
ed il confronto, finalizzati alla ricerca di tracce che potevano ren-
dere percepibile l’anima del Gruppo, che nasce dalla composizione
di sette banche. Ricercando una comune identità abbiamo pensa-
to che l’anima potesse essere un concetto in grado di offrirci l’op-
portunità di individuare un modo comune di valutare e un terreno
comune su cui discutere.
Il momento scelto per questa esplorazione ha in sé una sua moti-
vazione forte: il nuovo modello organizzativo ha posto problemi
non banali di orientamento, in quanto era avvertito il bisogno di
ritrovarsi in nuove forme di identità condivise. Lo stare insieme,
ascoltando e discutendo con autori e testi, è apparso un modo pra-
ticabile per fugare preoccupazioni e incomprensioni, ricercando
spunti in grado di definire una nuova identità collettiva. Questo è
stato l’aspetto più sorprendente dell’iniziativa: il desiderio di parte-
cipazione che abbiamo respirato a ogni tappa del ciclo e l’adesio-
ne culturale e spirituale al progetto. Ne è emerso con forza l’uma-
nità dei singoli partecipanti, consentendo a ciascuno di vedere l’al-
tro non come collega ma come persona. A superare certe aridità
del mestiere, in fondo, passioni e sentimenti, anche se problema-
tici, aiutano più della routine.
Per fornire le migliori opportunità di crescita e sviluppo necessarie
alla realizzazione del Piano Strategico di UniCredit, è stata costitui-
ta nel 2003 la “Management & Banking Academy” (M&BA).
Gli obiettivi che si propone di realizzare sono di aumentare il valo-
re del capitale umano del Gruppo, stimolare l’innovazione e l’im-
prenditorialità interna, contribuire al miglioramento delle cono-
scenze tecniche e manageriali dei nuovi mercati di operatività del
Gruppo, migliorare la professionalità delle persone, accrescere l’at-
trattività sul mercato dei talenti. L’approccio metodologico utilizza-
to prevede il ricorso a differenti modalità di interazione e temati-
che, da sviluppare attraverso percorsi d’aula, incontri, workshop e
seminari professionali. Nel 2003 le attività svolte, oltre ad aggior-
namenti su tematiche specialistiche riguardanti “Basilea II” e le
novità nel regime fiscale, si sono concentrate sullo sviluppo delle
capacità di leadership attraverso un percorso formativo dedicato e
interventi specialistici rivolti ai manager del Gruppo. Tale opportu-
Le nostre persone
LA FORMAZIONE E LA CRESCITA PROFESSIONALE
I NUMERI DE “IDENTITÀ: SULLE TRACCE DELL’ANIMA”
Numero di incontri nel 2003 17Persone coinvolte ad incontro 40/50
I NUMERI DE “RITORNO DA ITACA: PERCHÈ ULISSETORNA SOLO?”
Numero di incontri nel 2003 4*Persone coinvolte ad incontro ca.50
* ALTRI 4 ENTRO FEBBRAIO 2004
nità formativa nasce con l’obietti-
vo di sviluppare un sistema di
competenze di leadership: saper
comunicare, coinvolgere, delega-
re, trasmettere energia ai propri
colleghi sono gli ingredienti di una
buona modalità di esercizio della
leadership. Il continuo processo di
internazionalizzazione e di specia-
lizzazione avviato da UniCredit
richiede infatti un investimento
sul management finalizzato ad
individuare e definire un approccio
di leadership che sostenga ed ali-
menti la tensione positiva verso il
cambiamento, fornendo una chia-
ra visione della direzione strategi-
ca e mobilitando verso questa le
energie delle risorse dell’organiz-
zazione.
Nell’ambito della M&BA è prevista
la costituzione di dipartimenti, con
l’obiettivo di presidiare specifiche
conoscenze distintive, anche attra-
verso lo sviluppo di attività in col-
laborazione con università e centri
di ricerca.
Come contributo alla diffusione ed al miglioramento delle cono-
scenze tecniche e manageriali nei paesi della Nuova Europa,
Management and Banking Academy ha lanciato nell’agosto 2003,
in collaborazione con la Fondazione Cassamarca, l’iniziativa “New
Europe Master in Banking and Entrepreneurship”. Si tratta di un
programma post laurea per l’anno accademico 2003/2004 riserva-
to a partecipanti provenienti dai paesi dell’Est Europa con l’obietti-
vo di approfondire la conoscenza e la comprensione delle relazio-
ni tra banche e mondo industriale.
Prosegue il programma di gestione delle “Risorse Chiave”, iniziato
nel 2000 al fine di valorizzare il capitale umano, strategico per il
successo del Gruppo nel medio/lungo periodo.
Dopo aver effettuato una prima ricognizione delle posizioni/risor-
se chiave del Gruppo, è stato pro-
gettato e allestito (con il supporto
di UniCredit Servizi Informativi, la
società informatica del Gruppo) il
supporto informatico che consente
un approccio gestionale integrato
e coerente a livello aziendale.
Nel corso dell’anno è stata avviata
la terza edizione del Progetto
Giovani Talenti in Italia e la secon-
da edizione per le banche della
New Europe (Young Talents
Project), progetti dedicati alle gio-
vani risorse eccellenti del Gruppo
con l’obiettivo di favorire la loro
crescita professionale, accelerata in
prospettiva manageriale attraverso
la realizzazione di un percorso for-
mativo comune, di un assessment
orientativo e di successiva defini-
zione di percorsi individuali.
Per completare l’azione di allinea-
mento minimo delle competenze
e raggiungere il livello distintivo
richiesto dal nuovo assetto orga-
nizzativo, l’attività di formazione è
stata portata avanti attraverso la progettazione ed erogazione,
interna o per il tramite di formatori part-time, di corsi manageriali
e tecnico-specialistici per le Banche e società del Gruppo.
Diverse sono le iniziative realizzate nel 2003 all’interno dei diversi
piani formativi:
■ Retail Management Program, percorso finalizzato all’integrazio-
ne del management commerciale ed al coinvolgimento ed alli-
neamento di tali figure su logiche commerciali, nuovi ruoli orga-
nizzativi e metodologie gestionali.
■ Certificato TradingLab Bocconi, progetto per fornire a tutte le
risorse che ricoprono ruoli di tipo commerciale una adeguata for-
mazione tecnica in ambito finanziario, certificata da un partner
autorevole in campo finanziario.
53
LAUREADIPLOMALICENZIA MEDIALICENZA ELEMENTARE
41,4%
23,5%
33,9%
1,2%
Titolo di studio dei dipendenti
40%
30%
20%
10%
0Oltre
50 anni
% UOMINI% DONNE
9,6
4,7
Uomini Donne
Età media 41,7 38,6
Da 41a 50
15,6
18,3
Da 31a 40
14,5
19,5
Fino a30 anni
6,3
11,5
Composizione per età dei dipendenti
54
■ Interventi formativi specifici nell’area finanziaria, gestionale e
creditizia. Questi ultimi sono stati effettuati anche nell’ottica di ade-
sione agli standard previsti dall’accordo di Basilea II.
■ Approfondimenti dedicati agli Staff Assistant, ruolo sul quale è
stato effettuato un forte investimento formativo mirato all’appren-
dimento degli elementi di base che regolano l’attività amministra-
tiva della banca.
■ Programmi di formazione rivolti esclusivamente ai Responsabili
di Organizzazione Locale (ROL) con lo scopo di fornire loro la con-
sapevolezza del ruolo, presentando la metodologia di lavoro in ter-
mini di schemi relazionali, processi operativi e strumenti di gover-
no della “macchina operativa” locale. Il progetto, avviato nel
dicembre 2003, verrà completato durante il 2004.
■ Percorsi indirizzati ai neo-assunti per garantire, oltre che un’ade-
guata preparazione tecnico-procedurale, un buon inserimento
all’interno del nuovo ambiente di lavoro e un’efficace integrazione
nella comunità in coerenza con i valori, le strategie e la mission del
Gruppo.
■ Progetti “Reaching Credit Excellence in New Europe” e “Achieving
Excellence in Salesforce Management” per migliorare le competen-
ze creditizie e commerciali delle risorse operanti nelle banche della
New Europe attraverso interventi di formazione e sviluppo.
Sono stati infine predisposti e prodotti corsi multimediali ed è stata
implementata l’operatività della piattaforma on line “UCILearning”,
così da garantire la formazione su larga scala in tempi brevissimi,
secondo quanto previsto anche dal Progetto Patti Chiari.
Il sistema di valutazione delle prestazioni recepisce le logiche della
valutazione per “competenze distintive”, intese come un insieme
di conoscenze professionali, capacità ed orientamenti che si espri-
mono in comportamenti osservabili e consentono di “fare la diffe-
renza” nel perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.
Le competenze distintive sono state definite attraverso il “modello
di competenze”, e sono state individuate in:
■ per il personale non direttivo: preparazione professionale, conti-
nuità di applicazione, organizzazione della propria attività, autono-
Le nostre persone
DIRIGENTIQUADRI DIRETTIVIRESTANTE PERSONALE
39499544
16734
Partecipanti formazione
400000
300000
200000
100000
0Dirigenti
MANAGERIALETECNICO PROFESSIONALELINGUISTICAON LINE
Quadridirettivi
319506
67766
Restantepersonale
840832
67526
On Line
79862
700000
600000
500000
1000000
900000
800000
141721
20318
6432
8323
9243
Ore di formazione
SISTEMI DI VALUTAZIONE, REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE
55
mia e flessibilità operativa, integrazione, effi-
cacia dell’attività commerciale per chi lavora
nella rete ed efficacia realizzativa per chi lavo-
ra nella Capogruppo;
■ per il personale direttivo: imprenditorialità,
integrazione, leadership, organizzazione e svi-
luppo delle risorse, qualità nei risultati.
Per quel che riguarda il sistema delle remune-
razioni vengono invece applicate le condizioni
previste da Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro (CCNL).
Nel corso del 2003 in seguito alla riorganizzazione del Gruppo in
Italia, sono state ridefinite le linee guida del sistema premiante
variabile delle Banche di segmento.
Le ex banche federate, infatti, avevano ciascuna un proprio metodo
per la determinazione degli MbO (Management by Objective) e
l’assegnazione degli incentivi; si è resa pertanto necessaria la defi-
nizione di principi comuni in grado di ispirare i sistemi di incentiva-
zione commerciale delle banche, al fine di ricondurli a logiche con-
divise di Gruppo, pur nel rispetto delle personalizzazioni rese neces-
sarie dalle differenze che caratterizzano il business di ogni seg-
mento. Si ritiene infatti che la presenza di MbO specializzati entro
un quadro comune possa costituire un segnale significativo della
volontà di UniCredit di valutare e remunerare in maniera equa e tra-
sparente le proprie persone. Ciascuna Banca ha presentato quindi
alle proprie organizzazioni sindacali il sistema incentivante, in appli-
cazione di quanto previsto dal CCNL, con il dettaglio della tipologia
di obiettivi assegnati alle diverse figure professionali.
Il peso stimato nel 2003 del sistema incentivante delle banche di
segmento è il 10% circa della retribuzione lorda.
Inoltre con l’obiettivo di sostenere la crescita del Gruppo nel medio
termine, anche nel 2003 è stato realizzato un piano di azionariato
rivolto a tutto il personale della Capogruppo, delle Banche e
Società italiane controllate da UniCredito Italiano S.p.A. (partecipa-
zione diretta od indiretta del 51%). Nel corso dell’anno sono state
pertanto assegnate gratuitamente:
■ azioni UniCredito Italiano SpA a circa 34.000 dipendenti del
Gruppo, nell’ambito di una ristrutturazione del Premio Aziendale, al
fine di fornire un segnale tangibile e generalizzato di riconosci-
mento per l’impegno profuso per il successo del Gruppo e raffor-
zare il senso di appartenenza. Tale assegna-
zione si avvale pienamente delle agevola-
zioni fiscali e previdenziali previste dalla
legislazione italiana;
■ azioni UniCredito Italiano SpA a circa
2.500 middle manager, al fine di premiare i
brillanti risultati raggiunti.
Sono stati, infine, estesi di 5 anni i periodi di
esercizio previsti per ciascuno dei piani di
Stock Option UniCredit in essere, in modo da
allinearli alle migliori pratiche internazionali
e renderli maggiormente coerenti con la realizzazione degli obiet-
tivi strategici del Gruppo nel medio/lungo periodo.
UniCredit inoltre viene incontro alle esigenze dei propri dipenden-
ti attraverso l’erogazione di servizi aziendali a favore del persona-
le e dei familiari.
Per conciliare gli impegni professionali con le esigenze famiglia-
ri è stata studiata, in alcune banche e società del Gruppo, la pos-
sibilità di destinare uno spazio stabile ad asilo nido. Nel 2002,
infatti, è stato realizzato un nido aziendale all’interno della sede
di Cologno Monzese di UniCredit Produzioni Accentrate (UPA), la
società del Gruppo che gestisce le esigenze del governo ammi-
Particolare attenzione è rivolta da
Zagrebacka Banka alla qualità
della vita per i propri dipendenti: nel
2003 sono stati concessi sussidi sociali a
142 dipendenti, e sono state finanziate
27 borse di studio per i figli di dipen-
denti deceduti.
New Europe
RETRIBUZIONI*MEDIE LORDE IMPORTI IN E
Dirigenti 115.296Quadri Direttivi 47.519Altro personale 29.400
SERVIZI AZIENDALI
Assistenza sanitaria integrativaFondo pensioneBorse di studio per figli dipendentiContributi per i figli dei dipendentiContributi per anziani disabiliErogazioni legate all’anzianità di servizioErogazioni varie per figli agli ex dipendentiSussidi al personale in servizioSussidi al personale cessatoSovvenzioni/mutui per acquisto alloggiSovvenzioni per esigenze personali
* I DATI SI RIFERISCONO AL PERSONALE OPERANTE IN ITALIA
56
nistrativo aziendale, ed un secondo è in
fase di realizzazione presso la sede di
UniCredit Banca in Via Nizza a Torino e
sarà inaugurato nella primavera del 2004.
Nel primo semestre del 2003 gli sforzi sono
convogliati innanzitutto nella stipula dell’ac-
cordo che ha razionalizzato le figure profes-
sionali/gerarchiche in essere presso le diver-
se Banche coinvolte nel progetto S3, tenen-
do conto, in particolare, delle effettive omo-
geneità di mansioni, dei diversi assetti orga-
nizzativi esistenti e dei processi di segmenta-
zione della clientela in base al mercato di riferimento.
L’anno è stato caratterizzato inoltre dal perfezionamento di alcu-
ne trattative concernenti operazioni volte ad affiancare alle tre
banche di segmento operatori specializzati, così da mettere a
disposizione della propria clientela un portafoglio prodotti sem-
pre più innovativo ed ampliarne la capacità distributiva. Si ricor-
dano a questo proposito, a titolo di esempio, le trattative sinda-
cali aventi ad oggetto l’acquisizione dei rami d’azienda Abbey
National Bank Italia e ING Italia.
Altre attività di particolare significatività nel corso del 2003 sono
state:
■ l’accordo sindacale siglato in giugno avente ad oggetto l’asse-
gnazione gratuita di azioni ai dipendenti;
■ l’accordo raggiunto in materia di previdenza complementare di
Gruppo finalizzato ad una revisione delle fonti istitutive, statutarie
e regolamentari dei diversi fondi aziendali esistenti nel Gruppo, al
fine di adeguarle al nuovo assetto societario venutosi a creare a
seguito della realizzazione del progetto S3;
■ l’accordo sull’assistenza sanitaria integrativa per l’anno 2004 che
costituisce il primo importante frutto di una complessa trattativa,
non ancora chiusa, finalizzata a giungere alla costituzione di una
Cassa Assistenza per il personale del Gruppo.
Il tasso di sindacalizzazione del Gruppo è 71.33%.
Il nuovo assetto del Gruppo, che ha porta-
to nell'anno 2003 alla segmentazione del-
l'attività bancaria in tre società distinte e
separate, ha generato una serie di ristrut-
turazioni radicali nei luoghi di lavoro di
ogni società.
La conseguenza è stata la necessità di pro-
cedere ad una nuova valutazione dei rischi
attraverso l’unificazione dei processi di
valutazione ed attuazione delle misure di
prevenzione e protezione a livello di
Gruppo, al fine di garantire un'uniformità di tutela di tutti i dipen-
denti. Per gli stessi motivi, è in atto una revisione su larga scala dei
processi relativi alla gestione dell'emergenza.
Uno degli obiettivi più significativi realizzati nel corso dell’anno è il
corso di formazione on line in materia di igiene e sicurezza, fruibi-
le attraverso il portale UP. L'avviamento di questo progetto ha per-
messo di allineare in tempo reale il livello formativo di tutto il per-
sonale del Gruppo.
Le nostre persone
CAUSALE NUMERODI GIORNATE
Malattia, infortuni e visite mediche 300.300Gravidanza, puerperio, post partum 142.300Motivi familiari o personali 59.700Permessi sindacali 59.340Donazione sangue 3.920Congedo matrimoniale 8.230Altri motivi 32.910Totale 606.700
RELAZIONI SINDACALI
LA GESTIONE DELLASICUREZZA SUI LUOGHIDI LAVORO
Giornate di assenza full time equivalent
Una serie di misure preventive volte a
raggiungere il più elevato livello possi-
bile di sicurezza sono state implemen-
tate da Zagrebacka Banka,
attraverso il sistema di sicurezza e pre-
venzione sul posto di lavoro. Il sistema
di gestione è strutturato e sviluppato
in maniera innovativa, attraverso per-
corsi di formazione, interventi a soste-
gno delle persone disabili e verifiche
programmate.
New Europe
57
SECURITY
Le attività sviluppate nel corso dell’anno si sono incentrate sulla
prevenzione dei furti e delle rapine. Il 2003, infatti, è stato carat-
terizzato da un elevato numero di episodi criminosi ai danni del-
l’intero sistema bancario, facendo registrare un incremento anche
nei confronti degli sportelli delle nostre Banche.
A fronte di questa situazione UniCredit ha aderito all’iniziativa
promossa dall’ABI per la stipula di “Protocolli di Intesa per la
prevenzione della criminalità in banca” con numerose Prefetture
italiane. Tali Protocolli prevedono l’impegno, da parte delle ban-
che, di segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine ogni
situazione di pericolo e di mantenere in efficienza gli impianti di
sicurezza antirapina, che devono essere almeno tre prescelti in
una rosa di nove tipologie. Per contro le banche, tramite l’ABI,
possono presentare ai Comitati Provinciali per l’Ordine e la
Sicurezza Pubblica situazioni di particolare gravità, al fine di
richiedere alle autorità interventi mirati alla protezione dei pro-
pri sportelli.
Nel 2003 inoltre sono proseguite le attività relative al progetto
“Business Continuity” (Continuità Operativa) per la gestione di
eventuali rischi derivanti da disastri naturali o atti criminali e per
garantire la continuità dell’operatività aziendale in condizioni di cri-
ticità, attraverso l’attuazione di appositi piani di emergenza. I lavo-
ri prevedono una prima fase di analisi sui processi di vitale impor-
tanza (business impact analisys) e successivamente l’individuazio-
ne delle strategie da adottare in presenza di eventi, più o meno
gravi, che compromettano la funzionalità del business (sistema
informativo). Infine deve essere redatto un piano di emergenza
che fissi le regole per la gestione della continuità operativa dei
processi aziendali critici.
Il progetto ha coinvolto la totalità delle Banche e Società del Gruppo
operanti in Italia: l’attività di analisi è stata completata per tutti, men-
tre si sta procedendo alla definizione delle strategie. Saranno suc-
cessivamente redatti i piani di emergenza, anche alla luce della for-
malizzazione delle linee guida ufficiali previste dalla Banca d’Italia.
2
1,5
1
0,5
0UniCredit
Bancad’Impresa
INDICE INFORTUNIINDICE DI GRAVITÀINDICE DI FREQUENZA
UniCreditPrivate
Banking
UniCreditoItaliano
UPA USIUniCreditBanca
Dati sugli infortuni*
200
150
100
50
01998 1999 2000 2001 2002 2003
350
300
250
450
400
339
386
294
278256
270
Rapine negli sportelli di UniCredit Banca
* I DATI SI RIFERISCONO ALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO IN ITALIA CON PIÙ DI 1.000 DIPENDENTI
58
Le relazioni con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari
hanno rappresentato anche nel 2003 un’opportunità per la promo-
zione del tema della responsabilità sociale d’impresa.
La gestione del rapporto con questa categoria di portatori di inte-
resse è la principale attività svolta da Investors Relations, il cui
obiettivo è favorire la massimizzazione della valutazione di
UniCredito Italiano attraverso una comunicazione puntuale e tra-
sparente dei risultati e delle strategie di Gruppo nel loro insieme e
per divisione (Retail, Corporate, Private e New Europe).
Svariati sono i canali e gli strumenti attraverso i quali Investor
Relations comunica con il mercato: presentazioni istituzionali,
Investor Day, conferenze, incontri individuali e roadshow. Nel 2003
è inoltre continuata l’attività di sviluppo della sezione Investor
Relations del sito istituzionale. Oltre al consueto webcasting delle
principali presentazioni sui risultati economico-finanziari (semestre
e fine anno) abbiamo trasmesso live anche le registrazioni audio
delle conference call tenute dall’Amministratore Delegato sui risul-
tati trimestrali, coerentemente con il nostro impegno di comunica-
zione trasparente dei dati economici del Gruppo non solo alla
comunità finanziaria, ma anche ad un pubblico più vasto.
Nel corso dell’anno Investor Relations ha contribuito all’approfondi-
mento delle tematiche legate alla responsabilità sociale, con l’o-
biettivo di comunicare alla comunità finanziaria l’impegno del
Gruppo in quest’area e trasmettere all’interno della società le con-
siderazioni del mercato.
Il 2003 ha infatti visto un aumento delle iniziative in questo con-
testo. Si segnala, in particolare, la consultazione, condotta insieme
ad Avanzi SRI Research (società indipendente che si occupa di
investimenti socialmente responsabili) lo scorso febbraio, dei mag-
giori investitori istituzionali italiani sul tema delle rilevanza della
responsabilità sociale d’impresa nelle scelte d’investimento. I
risultati della ricerca sono stati presentati e commentati nell’ambi-
to di una tavola rotonda organizzata da UniCredit in collaborazione
con il Forum della Finanza Sostenibile, associazione senza scopo di
lucro la cui missione è la promozione della cultura dello sviluppo
sostenibile presso la comunità finanziaria italiana.
La ricerca ha rilevato una focalizzazione del problema della respon-
sabilità sociale quasi esclusivamente sulle tematiche relative alla
corporate governance e al conflitto di interessi, probabilmente
legata alla non sufficiente conoscenza del tema da parte degli
investitori.
E’ proseguita inoltre la collaborazione con CSR Europe per lo studio
sul ruolo degli investor relations,
concluso con la pubblicazione di
un rapporto (“Corporate Social
Responsibility and the role of inve-
stor relations: from switchboard to
catalyst”, disponibile sul sito
www.csreurope.org) e la parteci-
pazione ad una tavola rotonda
organizzata con Sodalitas, sulla
crescente importanza dei temi
della responsabilità sociale ed il
ruolo dell’Investor Relations. Lo
scorso febbraio siamo inoltre inter-
venuti al convegno “Finanza e
Responsabilità Sociale” organizza-
to sempre da Sodalitas.
Le relazioni con gli investitori
0%
coinvolgimento in businesscontroversial
INDUSTRIASERVIZI
20% 40% 60% 80% 100%
rapporti con i fornitori
rapporti con i dipendenti
rapporti con i clienti
rapporti con le comunità/territorio
tutela dell’ambiente
corporate governance
Elementi di Responsabilità Sociale d’Impresa ritenuti molto o abbastanza importanti
59
Il capitale sociale di UniCredito Italiano ammonta a Euro
3.158.168.076,00 diviso in numero 6.316.336.152 azioni da Euro
0,50 cadauna, di cui 6.294.629.600 azioni ordinarie e numero
21.706.552 azioni di risparmio.
Alla data del 31 dicembre 2003, sulla base delle evidenze del
Libro Soci:
■ gli azionisti risultano essere 220.000 circa;
■ l’azionariato residente detiene circa il 64% del capitale e gli azio-
nisti esteri il rimanente 36%;
■ il 89% del capitale sociale ordinario risulta detenuto da persone
giuridiche, il rimanente 11 % da persone fisiche.
Sempre a tale data, i principali azionisti risultano essere:
Nel corso del 2003 la trattazione alla Borsa Valori delle azioni
UniCredit ha raggiunto un volume di scambi complessivo pari a circa
il 177% delle azioni ordinarie ed al 50% delle azioni di risparmio.
I NUMERI DELLA COMUNICAZIONE FINANZIARIA
Presentazioni istituzionali del Gruppo 6Investor Day 1Conferenze di settore 10Roadshow 18
di cui: Europa 14Stati Uniti 3Giappone e Singapore 1
Incontri one-on-one con investitori e analisti tenuti per il 30% ca. in Italia e per il rimanente 70% all’estero oltre 300
Un grande sforzo per intensificare i tradizionali incontri con la
comunità finanziaria è stato portato avanti nel 2003 da BankPekao. Questo impegno per una comunicazione più traspa-
rente ha permesso alla banca di essere selezionata dalla rivista
Euromoney come miglior banca in Polonia per i sistemi di
Corporate Governance
New Europe
NOMINATIVO AZIONISTA AZIONI %ORDINARIE DI POSSESSO*
1. Fondazione Cassa di Risparmio di Torino 550.195.265 8,741%
2. Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona 454.554.174 7,221%
3. Carimonte Holding S.p.A. 445.467.993 7,077%4. Gruppo Allianz 309.206.344 4,912%5. Gruppo AVIVA 180.464.215 2,867%6. Fondazione CASSAMARCA C.R.
della Marca Trivigiana 135.127.774 2,147%
LA REMUNERAZIONE DEGLI AZIONISTI
* SUL CAPITALE ORDINARIO. SI RAMMENTA CHE LO STATUTO SOCIALE PREVEDE UNA LIMITAZIONE DEL DIRITTO DI VOTO AL 5%DEL CAPITALE
L'ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONIAZIONARIE
4
3
2
1
0
PREZZO MASSIMOPREZZO MINIMOPREZZO MEDIO
1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
6
5
60
La ricerca dell’efficienza gestionale deve svilupparsi di pari passo
con la ricerca dell’efficienza territoriale, intesa come “responsabilità
sociale nei confronti dello sviluppo locale”. Ciò si concretizza non
solo nelle modalità con cui operano gli sportelli di raccolta delle
aziende del Gruppo a livello territoriale, ma anche nella volontà di
essere voce e sostegno delle economie locali sul mercato della
competizione globale, al fine di creare valore nel medio-lungo
periodo in tutte le realtà in cui opera.
Le complesse trasformazioni delle realtà territoriali, che riguardano
i sistemi industriali, le strutture economiche, il ruolo e la funzione
dei diversi attori istituzionali spinge chi nei territori è fortemente
radicato a dover ripensare il proprio ruolo e la propria presenza.
Cambia infatti l’interdipendenza delle relazioni tra sistema territoriale
e sistema impresa e cambia il profilo degli attori locali che si sostan-
zia sempre più in una pluralità di soggetti e livelli istituzionali.
Tenere in considerazione questo mutamento e agire di conse-
guenza è un aspetto che non deve passare inosservato; è nei ter-
ritori, infatti, che come impresa siamo convinti di poter creare valo-
re per i nostri portatori di interesse, perché è nei territori che si crea
quella legittimazione sociale che è indispensabile per poter opera-
re a lungo con successo. È nel territorio fatto di tradizione e rela-
zione che possiamo essere in grado di costruire fiducia, perché è lì
che nascono e si sviluppano esigenze e progetti che dobbiamo
conoscere, interpretare e a cui dobbiamo dare risposte concrete.
Dalla formazione manageriale all’assistenza per il percorso di
internazionalizzazione, dal sostegno alla ricerca e sviluppo al con-
tinuo dialogo e ricerca di miglioramento.
Offrire servizi di qualità rimanendo protagonisti del progresso delle
realtà territoriali nelle quali operiamo è la sfida per essere un
Gruppo di successo.
Il nostro operare non può agire in maniera separata dalle dinami-
che di quei luoghi in cui prendono forma la vita e i rapporti delle
imprese, le volontà degli investitori e dei risparmiatori, le decisio-
ni degli operatori pubblici, i comportamenti di rete delle rappre-
sentanze. I territori infatti, attraverso nuovi meccanismi, continua-
no ad essere i centri motori dello sviluppo.
La conclusione del progetto “ITACA” (Iniziativa Territoriale di
Accompagnamento degli Attori Locali) ha permesso di guardare al
territorio in modo nuovo e innovativo, consentendo attraverso
un’attività di ricerca-azione (condotta tramite 400 interviste con
soggetti istituzionali, imprenditori, parti sociali, attori socio cultura-
li e autonomie funzionali) di comprendere le specifiche caratteri-
stiche socio-economiche di aree omogenee per tessuto sociale e
imprenditoriale (geocomunità).
Questa approfondita analisi è stata il cardine per dare vita ai primi
dieci Comitati Locali, organismi consultivi del Gruppo con il compi-
to di rilevare le principali criticità o prospettive di sviluppo della
diverse realtà territoriali.
All’interno dei Comitati siedono i responsabili delle tre Banche di
segmento oltre ad un numero variabile di componenti esterni alla
La vicinanza al territorio
I COMITATI LOCALI
LA FONDAMENTALE IMPORTANZADEL TERRITORIO
Torino - Canavese
Vicenza
Trento - BolzanoUdine - Pordenone
Treviso - VeneziaPadova
AlessandriaAsti - Cuneo
Modena - ParmaPiacenza
Reggio Emilia
Ravenna - RiminiForlì - Cesena
Bologna - ImolaFerrara
Verona
La presenza dei Comitati sul territorio
61
Banca e rappresentativi dell’imprenditoria, dell’associazionismo,
della cultura e del volontariato locale.
I Comitati hanno l’obiettivo di evidenziare le dinamiche socio-eco-
nomiche in atto nei diversi territori individuando attività specifiche
in grado di contribuire e talvolta innescare opportuni processi di
sviluppo. Si tratta, in sintesi, di veri e propri laboratori permanen-
ti, di piattaforme di confronto destinate ad avviare percorsi di coa-
lizione territoriale con gli attori che più attivamente operano per lo
sviluppo del territorio: autonomie funzionali, enti locali, organismi
del terzo settore.
Si intende così rafforzare una linea di intervento che fa della traspa-
renza e del dialogo la condizione essenziale della credibilità e della
fiducia che possono venire dagli investitori e dalla società civile.
Il primo anno di attività dei Comitati ha visto la nascita di diversi
progetti: nell’area piemontese l’attenzione si è focalizzata sul
sostegno all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese
attraverso un progetto di collaborazione con il Centro Estero delle
Camere di Commercio Piemontesi, con lo scopo di diffondere la
cultura dell’internazionalizzazione di interi sistemi produttivi.
Merita, inoltre, di essere citata nella medesima area l’iniziativa rea-
lizzata in collaborazione con la Confartigianato Piemonte e il SER-
MIG (Servizio Giovani Missionari) per sostenere e valorizzare l’arti-
gianato artistico locale.
Troviamo, poi, nell’area del Nord-Est alcuni tavoli di lavoro nei sin-
goli Comitati Locali per analizzare tematiche quali: l’immigrazione,
la formazione per i giovani e per gli anziani “vitali”. Stessa strada
è stata seguita dai Comitati dell’area dell’Emilia Romagna con l’o-
biettivo di approfondire, fra gli altri, i seguenti argomenti: il turismo
e le multiutilities.
Un’altra iniziativa sviluppata attraverso i Comitati Locali, che mani-
festa anche l’intento di promuovere la cultura d’impresa di tali
organismi, è stata l’organizzazione di alcuni seminari dal titolo
“Basilea II – Cosa cambia nel rapporto tra banca e impresa”, svol-
gendo azioni di accompagnamento, consulenza e facilitazione nella
decodifica, interpretazione e rispetto delle procedure previste dalla
nuova normativa.
Oltre alle attività legate ai Comitati Locali, l’attenzione di UniCredit
per le realtà territoriali si è concretizzata in numerose altre inizia-
tive di supporto.
“BrianzaLab”Il progetto BrianzaLab, nato dalla collaborazione tra UniCredit
Banca d’Impresa e l’Associazione Industriali di Monza e della
IMPRENDITORIAASSOCIAZIONISMOCULTURA E VOLONTARIATOAUTONOMIE FUNZIONALILIBERI PROFESSIONISTI
28%
6%
46%
14%6%
La composizione interna dei Comitati
LE INIZIATIVE SUI TERRITORI
62
Brianza (AIMB), si propone di favorire lo sviluppo delle attività
industriali attraverso progetti mirati che consentano alle imprese di
accrescere il proprio valore e la propria competitività, comparteci-
pando al sostegno dello sviluppo industriale territoriale.
Per comprendere appieno le richieste imprenditoriali è stata con-
dotta un’approfondita analisi quantitativa sulle 500 principali azien-
de del territorio della Brianza suddivise nei settori di riferimento. I
risultati sono stati quindi verificati e approfonditi con un panel di
imprenditori (60 interviste) e con alcuni esperti dei rispettivi setto-
ri (analisi qualitativa).
In considerazione del bisogno emerso è stata lanciata con succes-
so, nel dicembre scorso, l’iniziativa “Finanza Evoluta” nell’ambito
della quale, il Team BrianzaLab ha lavorato con circa 50 aziende
associate AIMB per l'elaborazione di un Business Planning azien-
dale ed, eventualmente, del successivo finanziamento.
E’ stato quindi organizzato un seminario di approfondimento sulle
tematiche della pianificazione strategica in azienda, la costruzione
del Business Planning e l'utilità operativa per l'impresa del model-
lo proposto con le implicazioni strategiche e finanziarie relative (40
presenze alla prima edizione).
Per informare le imprese del territorio su questa iniziativa è stato
realizzato il sito www.brianzalab.it , ove sono disponibili i prodot-
ti e i servizi messi a punto per gli associati.
E' stato infine condotto su un panel di 20 aziende associate un test
sul tema del supporto nell’individuazione di partnership commer-
ciali e/o produttive. L'esito positivo del test porterà alla formaliz-
zazione di un servizio congiunto AIMB - UniCredit Banca d'Impresa,
per il supporto alla penetrazione commerciale intra ed extra
Unione Europea, con particolare attenzione ai Paesi della Nuova
Europa, nei quali il Gruppo UniCredit ha una presenza diretta ed
una fitta rete di relazioni sul territorio.
“Bond di distretto”A Vicenza si è sviluppato lo spunto per la creazione di un’innovativa
formula finanziaria: la “cartolarizzazione di distretto”. Tale strumen-
to, prevede che la Banca lanci una campagna di erogazione presti-
ti a cinque anni alle aziende di una determinata area produttiva e
poi trasferisca il portafoglio ottenuto ad una società veicolo che
emette un “bond”, il cui merito di credito è rappresentato da quello
complessivo delle aziende che hanno ottenuto il finanziamento.
I titoli migliori ottengono un rating AAA da parte delle agenzie spe-
cializzate, mentre la parte più rischiosa viene trattenuta dalla
Banca, ma con garanzia del Consorzio Fidi dell’area di riferimento.
In questo modo vengono sfruttate al meglio le garanzie del
Consorzio Fidi e si permette alle PMI di utilizzare gli strumenti
disponibili sul mercato dei capitali per contenere il ricorso all’inde-
bitamento bancario, riducendo i costi dei finanziamenti.
Dopo il successo dell’attività a Vicenza e nel Nord Est, l’iniziativa
è stata ripetuta in Piemonte, dove si concluderà entro fine
marzo 2004.
“C’è un fido per te”Per ascoltare le esigenze dei piccoli imprenditori e degli artigiani,
è stato proposto un approccio nuovo e concreto che mette a dispo-
sizione delle PMI sul territorio 257 strutture di supporto specializ-
zate, denominati Centri Piccole Imprese, che si affiancano agli
sportelli tradizionali di UniCredit Banca per supportare e consiglia-
re le PMI.
Attraverso questa iniziativa “C’è un fido per te”, a partire da
novembre 2003, è stata proposta l’attivazione di fidi senza ulterio-
ri garanzie (e con tempi estremamente brevi di assegnazione) a
piccole imprese dei settori servizi, commercio, agricoltura, traspor-
ti, alberghiero, abbigliamento, alimentare, edilizia, selezionate su
tutto il territorio in base all’acquisizione di dati di bilancio e la suc-
cessiva valutazione secondo i parametri di Basilea II.
La vicinanza al territorio
AREA GEOGRAFICA NUMERO DI IMPORTI PREVISIONEPMI FINANZIATI EMISSIONE
FINANZIATE BOND
Nord Est >300 250.000.000 Fine marzo 2004Nord Ovest >800 300.000.000 Fine luglio 2004
NORD CENTRO SUD
Imprese selezionate 227.000 105.000 98.000Fido potenziale (e) 7.000.000 3.000.000 3.000.000
I NUMERI DI “FINANZA EVOLUTA”
Plafond disponibili per i finanziamenti 100.000.000 eFinanziamenti erogati 50.000.000 eAziende beneficiarie del supporto all'attività di pianificazione 40
63
Per arrivare ad una piena integrazione della variabile ambientale
nella politiche aziendali e nei comportamenti quotidiani ricono-
sciamo l’importanza di condividere impegni e percorsi di sosteni-
bilità di respiro internazionale, di porci obiettivi di miglioramento
concreti, di dotarci di modalità di gestione dei nostri impatti sul-
l’ambiente, di riconoscere il nostro ruolo di promotori culturali e di
motore finanziario di uno sviluppo che sappia conciliare la dimen-
sione economica con quella sociale e ambientale.
Nel 1998 UniCredit sottoscrive la Dichiarazione delle Banche sullo
Sviluppo Sostenibile dell’ United Nation Environmental Programme
Financial Initiative (UNEP FI), il programma ambientale delle
Nazioni Unite dedicato alle istituzioni finanziarie: un primo passo
verso un impegno forte nella tutela dell’ambiente.
Nel corso del 2000 questo impegno viene tradotto in una serie di
principi rivolti al miglioramento continuo delle nostre performance
con l’obiettivo di ispirare le nostre scelte e guidare i comportamenti
nella operatività aziendale. Tali principi sono stati riesaminati ed
integrati nel corso del 2003, alla luce dei valori di riferimento e dei
comportamenti guida che il Gruppo si è dato.
Il rispetto dell’ambiente
IL NOSTRO IMPEGNO
64
La nostra missione è quella di segnareun nuovo modo di fare banca, capace digenerare elevato valore nel tempo perle collettività, i clienti, i dipendenti e gliazionisti, per le generazioni attuali equelle future. La nostra identità è quelladi un’impresa cittadino, che promuovelo sviluppo nei territori dove opera.Abbiamo scelto di perseguire la nostramissione ed affermare la nostra identitàispirandoci a valori comuni forti e adot-tando comportamenti-guida che li rea-lizzano e li rendono concreti nelle sceltestrategiche e nelle attività operative. Aquesti stessi valori e comportamentiguida è improntata la politica ambienta-le di UniCredit.
Etica/ResponsabilitàSignifica innanzitutto farci carico delleconseguenze che le nostre scelteimprenditoriali possono generare sull’in-tegrità delle risorse naturali e sullasostenibilità nel breve, come nel medioe lungo periodo. Ciò implica l’impegno agestire correttamente e, se possibile,prevenire gli impatti ambientali più rile-vanti direttamente legati alle nostre atti-vità (consumi di risorse naturali, produ-zione di rifiuti) e ad operare per incide-re positivamente anche sugli aspetticosiddetti “indiretti”, causati dal com-portamento di soggetti esterni che pos-siamo verificare o influenzare (attraver-so le scelte di acquisto, le politiche dicredito e l’innovazione di servizio). Agire in modo responsabile comporta ilrispetto delle regole. Per questo motivo,oltre a garantire la conformità alle nor-mative ambientali, rinnoviamo conti-nuamente il nostro impegno a parteci-pare ad iniziative e programmi volontariquali il Global Compact, l’UNEP, ilRegolamento Emas.
Creatività/ImprenditorialitàL’obiettivo principale cui indirizziamo le
energie e le risorse aziendali, materiali eimmateriali, è il miglioramento continuodelle nostre prestazioni. Ci impegniamoquindi a perseguire una continua inno-vazione, tecnica e organizzativa, nellenostre attività e nelle relazioni con laclientela. Il nostro obiettivo è soprattutto stimola-re e promuovere la creatività individua-le, al fine di valorizzare nuove soluzioniche ci consentano di ricercare posizionidi eccellenza nella gestione delle pro-blematiche ambientali. Le persone cheoperano all’interno del Gruppo devonoessere consapevoli che i loro comporta-menti e le loro idee possono contribuireal miglioramento complessivo delle pre-stazioni in questo ambito.Ci proponiamo inoltre di coinvolgeresempre più i partner nelle nostre inizia-tive di miglioramento ambientale, inparticolare offrendo ai clienti e ai forni-tori modalità innovative di collaborazio-ne che si sviluppino verso l’orizzontedell’ecocompatibilità.
Competenza/Crescita Per perseguire efficacemente obiettiviambiziosi in termini di sostenibilitàambientale, occorre sviluppare la sensi-bilità e le competenze delle nostre per-sone. E’ un impegno prioritario garantireun’adeguata formazione e un continuocoinvolgimento di tutti i dipendenti, aidiversi livelli aziendali, per favorirne lacrescita professionale.La diffusione e la condivisione di questapolitica all’interno dell’ azienda mira a farsì che essa divenga responsabilità prima-ria dell’Alta Direzione e che i suoi valorisiano assunti come guida nei comporta-menti di tutte le persone ad ogni livelloorganizzativo. In questa logica, è nostroobiettivo promuovere il lavoro di squadrae la continua cooperazione fra le diversefunzioni, in modo da favorire un approcciointerdisciplinare alla gestione ambientale.
Vogliamo che la crescita delle nostrecompetenze avvenga anche grazie allacapacità di apprendere dall’applicazionedi strumenti e soluzioni innovative e allapossibilità di interagire con le più avan-zate esperienze di ricerca e di sperimen-tazione nel campo della sostenibilitàambientale.
Ascolto/ConfrontoConsapevoli che con i nostri soli sforzinon raggiungeremmo l’obiettivo dellasostenibilità, indirizziamo l’impegnoanche nei confronti di tutti i portatori diinteresse, al fine di ascoltare le loroistanze, confrontarci sulle possibili rispo-ste ed attivare un dialogo che consentadi crescere insieme.Consideriamo essenziale comunicarecon i nostri interlocutori (pubblico,comunità locali, gruppi ambientalisti,associazioni di utenti e consumatori),attraverso l’informazione costante e laraccolta di suggerimenti o lamenteleche da questi provengano. L’ascolto e il dialogo sono particolarmen-te mirati a costruire relazioni di lungoperiodo con i territori in cui operiamo,valorizzandone le specifiche caratteristi-che e le esigenze in termini di sviluppodelle risorse ambientali e sensibilità neiconfronti di queste tematiche.
Equità / trasparenzaLa trasparenza delle azioni e dei risulta-ti ottenuti nella gestione ambientale è ilmiglior modo di garantire la credibilitàdel nostro impegno. A questo fine, misu-riamo e monitoriamo la capacità di con-seguire gli obiettivi che ci prefiggiamo,attraverso un sistema di indicatori facil-mente comprensibili e confrontabili neltempo, che sottoponiamo volontaria-mente a verifica e valutazione di entiindipendenti.
Il rispetto dell’ambiente
LA POLITICA AMBIENTALE DEL GRUPPO
65
Per poter sviluppare azioni consapevoli e correttamente indirizzate
verso la sostenibilità, è necessario anzitutto conoscere e saper
gestire il proprio impatto sull’ambiente.
L’impatto che un’azienda come la nostra può avere sull’ambiente
deve considerare sia gli aspetti diretti generati dallo svolgimento
delle proprie attività, sia soprattutto quelli legati alla possibilità di
attivare, attraverso strategie e politiche aziendali, processi di pro-
mozione e diffusione dei valori e comportamenti ambientalmente
corretti da parte dei propri interlocutori e partner.
Per gestire sistematicamente e in maniera continua tali impatti, ci
siamo dotati di un Sistema di Gestione, certificato secondo la
norma ISO 14001 e conforme al Regolamento Europeo EMAS (Eco-
Management and Audit Scheme) n°761/2001, attualmente appli-
cato e presidiato a livello di Capogruppo, che prevede la definizio-
ne di precise modalità di analisi, controllo e miglioramento dei
diversi ambiti ambientali:
■ riduzione dei consumi energetici, di carta e di acqua, produzio-
ne di rifiuti, emissioni in atmosfera (relativi agli aspetti diretti);
■ sensibilizzazione dei comportamenti e delle prestazioni ambien-
tali degli operatori economici (relativi agli aspetti indiretti).
La corretta attuazione del sistema e il suo grado di efficacia viene
poi valutato attraverso periodiche verifiche interne ed esterne
(audit) condotte rispettivamente da un gruppo interno di verifica e
da un organismo esterno di certificazione.
Le verifiche prendono in considerazione tutte le attività dell’orga-
nizzazione coinvolte dal sistema.
Nel 2003 sono state inoltre effettuate le prime visite sull’operato
delle ditte esterne che si occupano della conduzione degli impian-
ti tecnologici.
Una descrizione più dettagliata delle attività condotte, delle azioni pia-
nificate e delle logiche sistemiche adottate per perseguire gli obietti-
vi di tutela ambientale nella operatività quotidiana è riportata nella
Dichiarazione Ambientale di UniCredito Italiano, il documento pubbli-
cato annualmente in conformità al Regolamento EMAS e disponibile
sul nostro sito Internet.
Nel corso del 2003 è stata inoltre avviata una attività di sensibiliz-
zazione sui principi e i benefici dell’adozione di un sistema di
gestione ambientale, con l’obiettivo di estendere EMAS anche ad
altre Società del Gruppo.
GLI ASPETTI DIRETTI
Gli indicatori ambientali utilizzati per monitorare l’andamento delle
prestazioni ambientali di UniCredito Italiano* risentono, nel 2003,
della variazione avvenuta alle sedi di lavoro. Si è infatti verificata
la progressiva chiusura di uno stabile e il relativo spostamento
delle attività in altri stabili ha determinato un aumento dei consu-
mi energetici complessivi dovuto al contemporaneo utilizzo di più
stabili nel periodo di trasferimento.
LA GESTIONE DELL’AMBIENTE
AUDIT EFFETTUATI NEL 2003 NUMERO
Audit interni 4Audit esterni 2
Particolare importanza viene attribuita agli aspetti relativi alle
tematiche ambientali, da parte di Zagrebacka Banka.
Nella fattispecie sono state elaborate:
■ la politica di protezione ambientale e sviluppo sostenibile:
documento che definisce i principi, le linee guida, e gli obietti-
vi in campo ambientale relativi ai diversi segmenti di operati-
vità della banca;
■ lo statuto di protezione ambientale e sviluppo sostenibile:
dichiarazione d’intenti, diffusa sia internamente che all’esterno,
con cui la Banca definisce il proprio impegno per la promozio-
ne di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente.
New Europe
* I DATI AMBIENTALI SI RIFERISCONO AD UNICREDITO ITALIANO, LA CAPOGRUPPO, NELLA QUALE È ATTUALMENTE APPLICATO ILSISTEMA DI GESTIONE
66
Il rispetto dell’ambiente
LITRI DI GASOLIO ANNUI/MQ
12,0
10,0
8,0
6,0
4,0
2,0
0,01999
11,2
2000
10,3
2001
10,1
2002
7,2
2003
7,6
Consumo gasolio
Consumo di gasolio e di metano per mq
Consumo di energia elettrica al mq e consumi idrici per addetto
KWh ANNUI/MQ
300
250
200
150
100
50
01999
262
2000
253
2001
245
2002
230
2003
245
Consumo energia elettrica
MC METANO ANNUI/MQ
9,0
7,5
6,0
4,5
3,0
1,5
0,01999
6,5
2000
6,4
2001
7,1
2002
5,1
2003
4,6
Consumo metano
MC ANNUI/ADDETTI
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
02000
55,8
2001
55,1
2002
53,9
2003
42,5
Consumi idrici
67
Sul tema dei consumi di energia elettrica prosegue il processo di
progressiva estensione dell’approvvigionamento per tutto il Gruppo
da Idroenergia, Consorzio per l’autoproduzione di energia elettrica
da fonti rinnovabili, in modo da ridurre il ricorso ad energia pro-
dotta da combustibili fossili e contribuire alla riduzione di emissio-
ni di gas serra. Nel 2003 sono stati approvvigionati per il fabbiso-
gno del Gruppo 152 milioni di KWh, quasi il doppio rispetto all’an-
no precedente e un ulteriore aumento è previsto per il 2004, fino
alla copertura quasi totale di tutti consumi. Tali approvvigionamen-
ti portano la quota di utilizzo di energia prodotta da fonti rinnova-
bili a quasi il 70% del fabbisogno di tutto il Gruppo.
Inoltre a partire dal 2002 UniCredit partecipa al progetto “Carbon
Disclosure Project” un'iniziativa della fondazione Rockefeller
Philantrophy Advisors, con il sostegno dell' UNEP FI, creata per aiu-
tare gli investitori istituzionali ad approfondire in modo appropria-
to l'impatto eventuale dei cambiamenti climatici sul valore del loro
portafoglio e per incoraggiare le imprese ad accordare maggiore
importanza alle loro emissioni di CO2. In seguito all’adesione al pro-
getto sono stati resi pubblici i dati relativi alle emissioni di gas
serra calcolati utilizzando la guida redatta dal World Business
Council for Sustainable Development (GHG Protocol Iniatiative). I
dati si riferiscono alla combustione diretta di metano e gasolio e
all’utilizzo di energia elettrica; al momento non vengono quantifi-
cate le emissioni prodotte dagli spostamenti per lavoro.
Per quanto riguarda i consumi di carta si riscontra una riduzione
dell’utilizzo di carta per usi di ufficio (fogli A3 e A4), dovuto al
maggior ricorso allo strumento informatico per le attività azienda-
li ed un sempre minore utilizzo di carta di nuova produzione, dovu-
to alla progressiva introduzione di carta riciclata che riduce così il
prelievo di materia prima favorendo l’utilizzo di materie riciclate.
FONTI NON RINNOVABILIFONTI RINNOVABILI
100,0%
80%
60%
40%
20%
0%2001 2002 2003
30 33
72
70 67 28
Fonti energetiche della Capogruppo
TONNELLATE EQUIVALENTI CO2
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
01999 2000 2001 2002 2003
Emissioni di CO2 della Capogruppo
Dati consumo di carta
ANNI TONNELLATE EQUIVALENTI CO2 VARIAZIONE
1999 21.831,402000 21.109,33 -3%2001 14.719,00 -30%2002 12.959,83 -12%2003 6.274,28 -52%
ANNI RICICLATA VARIAZIONE DEL CONSUMO TOTALEDI CARTA
2001 6% -2002 58% -14%2003 76% -36%
All’interno delle modalità di gestione un ruolo specifico viene attri-
buito alla formazione ambientale che mira ad aumentare la sensi-
bilità, la motivazione, la conoscenza e le competenze di tutti i
dipendenti in relazione alle tematiche dell’ambiente e della loro
corretta gestione nell’ambito delle responsabilità di ciascuno.
In particolare, la formazione coinvolge:
■ tutti i dipendenti, attraverso un corso di autoformazione che
offre un quadro informativo di base e un percorso che evidenzia il
particolare contributo di ciascuno. Il corso è erogato sulla rete
Intranet attraverso la piattaforma di e-Learning;
■ le funzioni aziendali principalmente interessate dal Sistema di
Gestione, attraverso corsi specifici mirati a far nascere competenze
e conoscenze specialistiche.
Politiche di creditoUniCredit si è da tempo attivato per integrare la variabile ambien-
tale all’interno del normale processo di valutazione del merito cre-
ditizio delle imprese clienti, anche attraverso l’adozione di questio-
nari di analisi qualitativa della controparte che riescano a far
cogliere l’esistenza di un possibile rischio ambientale.
68
Il rispetto dell’ambiente
KG RSU/ADDETTOKG IMBALLAGGI/ADDETTOKG VETRO E LATTINE/ADDETTOKG PLASTICA/ADDETTOKG TONER/ADDETTOKG CARTA/ADDETTO
250
200
150
100
50
02000 2001 2002 2003
Produzione di rifiuti per addetto
KG CARTA RICICLATA/ADDETTOKG CARTA BIANCA/ADDETTO
75
60
45
30
15
02001 2002 2003
59,53
23,21
8,48
4,06
31,73
26,44
Consumo di carta pro-capite
I dati della formazione
NUMERO DI PERSONEORE DI FORMAZIONE
500
400
300
200
100
0Autoformazione Formazione
specifica
319
503
1067
LA FORMAZIONE
GLI ASPETTI INDIRETTI
69
In questo ambito, fermo quanto già sin qui implementato, sono state
effettuate integrazioni che hanno impattato sulla clientela aziende.
In particolare per la clientela appartenente al settore Corporate e
Large Corporate, le variabili sin qui evidenziate riguardano da una
parte l’impatto della regolamentazione e della normativa ambienta-
le sulle imprese e, come possibile fattore competitivo, sul mercato al
quale esse appartengono e dall’altra l’esistenza di un possibile rischio
specifico e di vertenze legali/fiscali legate a fattori ambientali.
Considerando però la sempre maggiore importanza che le temati-
che sociali ed ambientali vanno assumendo, nel corso del 2003
sono state introdotte delle integrazioni nel questionario qualitativo
che hanno riguardato il numero di domande riferite al rischio
ambientale, oltre all’estensione del questionario a tipologie di atti-
vità diverse dalla trasformazione industriale quali le società immo-
biliari e le finanziarie (holding, leasing, etc.).
Sono state inoltre introdotte delle domande finalizzate a dare una
valutazione in merito alla chiarezza e qualità della comunicazione
di bilancio, sotto il punto di vista sia della completezza e puntua-
lità nella presentazione dei dati, sia della trasparenza e prudenzia-
lità delle informazioni contabili.
Viene anche richiesto di evidenziare specifiche criticità riconducibili
sia al management (es. procedure in corso a carico degli ammini-
stratori) sia ai movimenti finanziari ed alla contabilità di bilancio (es.
operazioni speculative o rischiose, esistenza di passività fiscali poten-
ziali, previsione di investimenti in partecipazioni a rischio, etc.)
All’interno del processo di valutazione delle controparti di dimensio-
ni più contenute, è stato introdotto uno specifico focus sulla norma-
tiva ambientale con particolare riferimento al fatto che l’impresa sia
dotata o meno di un sistema di gestione ambientale certificato ISO
14001 e/o registrato in base al regolamento europeo EMAS.
Per monitorare poi la distribuzione del portafoglio degli impieghi
“attività produttive” delle Banche italiane del Gruppo nei settori ad
elevata rischiosità ambientale viene elaborato trimestralmente un
indicatore che rileva la classificazione di tali impieghi in attività
produttive ad elevato/medio/basso rischio ambientale potenziale.
Il livello di rischiosità ambientale è ricavato in base alla classifica-
zione delle attività produttive fornita dalla EBRD (European Bank
for Reconstruction and Development) nel suo manuale per la
gestione del rischio ambientale.
A dicembre 2003 le attività classificabili a potenziale elevata rischio-
sità ambientale* rappresentano il 10.1% degli impieghi di UniCredit
nelle attività produttive contro il 10.4% del dicembre 2002.
Come per il passato sono state inoltre emanate dalla Capogruppo
precise linee di politica creditizia per l'introduzione della conside-
razione del rischio ambientale nella valutazione del merito di cre-
dito di tutta la tipologia di clientela. A questo proposito politiche di
credito restrittive nei confronti delle imprese che presentano un
elevato impatto sull’ambiente sono state adottate anche dalle
Banche della New Europe.
Offerta di servizi e strumenti finanziariNel corso del 2003 UniCredit, tramite UniCredit ServiceLab, ha
affiancato alla tradizionale offerta bancaria per le imprese una
gamma di servizi non finanziari, tra cui alcuni in piena coerenza
con la Politica Ambientale di Gruppo:
■ un servizio di consulenza e progettazione per la realizzazione di
interventi volti alla riduzione dei consumi energetici (Energy
Saving) connessa alla ristrutturazione degli impianti. Il servizio può
comprendere l’esecuzione di singole attività o la fornitura di un
pacchetto completo;
■ un servizio di consulenza ambientale, attivo da novembre 2003,
che comprende attività di analisi e valutazione delle attività azien-
dali dalle quali possono derivare impatti di vario genere (audit di
ambiente e sicurezza; due diligence; valutazione dei rischi ambien-
tali; analisi del valore economico generato dalla gestione ambien-
tale; sistemi di gestione ambiente e sicurezza; formazione, infor-
mazione e addestramento) e attività di definizione della migliore
modalità di comunicazione socio-ambientale interna ed esterna
all’azienda. Le aziende clienti sono state selezionate in base all’ap-
partenenza a settori potenzialmente più sensibili alle tematiche
ecologiche (elevato impatto ambientale, segnalazione dei settori
all’interno delle normative più restrittive, etc.) e contattate al fine
della proposizione del servizio di potenziale interesse;
■ un servizio di informazione sulle novità nel settore ambiente e
sicurezza e il supporto consulenziale on line di un esperto del set-
tore. L’aggiornamento è stato effettuato con cadenza giornaliera e
le risposte ai quesiti inviate entro 48 ore dalla ricezione.
* L’ELABORAZIONE È RELATIVA AGLI IMPIEGHI VIVI NELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DELLE BANCHE ITALIA. FONTE MATRICE DEI CONTI.
70
In previsione della entrata in vigore del protocollo di Kyoto e della
Direttiva europea sull’Emission Trading, UniCredit ha creato, nel
corso del 2003, un gruppo di lavoro interno composto da UniCredit
Banca Mobiliare e UniCredit Banca d’Impresa.
L’attività si è concentrata principalmente sull’approfondimento
delle tematiche connesse al cambiamento climatico per poter
acquisire le competenze necessarie a definire un ruolo attivo nella
gestione di tali problematiche.
Un settore a cui si è dedicata particolare attenzione è stato l’agri-
coltura, per le sue caratteristiche dimensionali (un numero eleva-
to di operatori di piccole e piccolissime dimensioni) e per la stretta
relazione con il territorio e l’ambiente che le è propria. Oltre ad una
linea apposita di prodotti, Lineagricoltura, pensati all’interno di un
servizio innovativo che facilita il colloquio tra la Banca e le aziende,
è stato sottoscritto da UniCredit Banca un accordo con la
Confagricoltura dell’Emilia Romagna per sostenere le richieste di
investimento e promuovere lo sviluppo delle imprese agricole della
regione, nei modi e tempi previsti dalla legge regionale 33/2002.
Scopo dell’accordo è quello di garantire un elevato livello di qualità
del prodotto agli utenti finali mediante un sistema di rintracciabilità
della filiera agro-alimentare: dalla certificazione di tutte le fasi pro-
duttive e di distribuzione a quelle ambientali (ISO14001 e EMAS).
Il Gruppo è attivo anche nell’area della finanza di progetto tramite
UniCredit Banca MedioCredito per operazioni di finanza strutturata
dedicate ad investimenti in progetti industriali ed infrastrutturali.
Alcuni settori di intervento sono quelli relativi all’ambiente, alle
risorse idriche, alla sanità, ai trasporti e alla logistica, all’energia,
all’oil & gas ed i grandi interventi di riqualificazione urbana. Gli
impatti – ambientali e paesistici – dei diversi progetti da finanziare
vengono valutati nella fase di approfondimento specialistico
affrontata in sede di due diligence, fase che normalmente viene
considerata di cruciale importanza nell’ambito della strutturazione
di una operazione di finanza di progetto.
Tra i progetti finanziati nel corso del 2003, è da segnalare quello
relativo all’acquisizione e all’ammodernamento della centrale elet-
trica Maritza East III da 840 megawatt, alimentata a lignite e situa-
ta a Stara Zagora, nella Bulgaria centro meridionale. Il progetto è il
primo nel settore elettrico promosso da soggetti privati, con un
investimento complessivo di 650 milioni di Euro e, ad oggi, il più
grande investimento diretto estero in Bulgaria. Uno dei principali
Il rispetto dell’ambiente
71
obiettivi del progetto, che ha comportato un finanziamento banca-
rio di 348 milioni di Euro, è permettere alla centrale di proseguire
la produzione attraverso il conseguimento di una maggiore effi-
cienza unitamente ad un minor impatto ambientale grazie al
miglioramento del controllo delle emissioni e della gestione e
smaltimento degli scarichi e delle ceneri residue. E’ stato condotto,
da consulenti qualificati ed indipendenti, uno studio di valutazione
di impatto ambientale che ha preso in considerazione anche un
ampio momento di consultazione pubblica. Lo studio è stato realiz-
zato in conformità a quanto previsto dalla normativa ambientale
bulgara e per venire incontro agli standard fissati dalla World Bank,
dalla EBRD e dalla direttiva europea sui large plant combustion.
Il progetto rappresenta anche un importante esempio di collabora-
zione con le Banche estere del Gruppo (in questo caso Bulbank)
che potrà trovare seguito in altri progetti similari attualmente già
in fase di studio e sviluppo.
Nel corso del 2003 l’attenzione allo sviluppo dell’offerta di prodot-
ti di investimento socialmente responsabili ha portato al lancio di
un nuovo fondo etico di diritto italiano denominato UniCredit
Obbligazionario Euro Corporate Etico.
Le caratteristiche che contraddistinguono il processo di gestione
del nuovo fondo possono essere così riassunte:
■ una selezione dei titoli svolta sulla base di rigorosi criteri di natu-
ra socio-ambientale,
■ il supporto operativo fornito al gestore da parte del Comitato
Etico e Ambientale di Pioneer Investments,
■ il supporto dell’advisor etico da parte di Ethical Capital Partners,
società di consulenza finanziaria indipendente .
Il fondo consente di sfruttare le opportunità di investimento offer-
te dal mercato dei titoli corporate e prevede la distribuzione di pro-
venti con cadenza annuale.
Questi elementi hanno permesso di riscuotere un’accoglienza favo-
revole del fondo presso il pubblico dei risparmiatori: dal lancio,
avvenuto a fine settembre, sono stati raccolti 230 milioni di Euro.
L’introduzione di UniCredit Obbligazionario Euro Corporate Etico va
ad aggiungersi al già esistente fondo azionario internazionale, il
Pioneer Global Environmental & Ethical Fund, che ha registrato nel
2003 una variazione positiva del 6%, beneficiando dell’esposizione
nei settori materie prime, telecomunicazioni ed energetico e delle
scelte operate in campo bancario.
Il Comitato Etico e Ambientale, consapevole che non esistono set-
tori esenti da criticità ambientali, ha lavorato per individuare, tra-
mite l’analisi di indicatori specifici, le società che utilizzano pratiche
aziendali che minimizzino le criticità. Se il settore analizzato, inve-
ce, presenta delle criticità generali ritenute eccessive viene esclu-
so dall’universo investibile del fondo.
Durante l’anno il Comitato Etico e Ambientale è pervenuto alla
valutazione positiva dei settori cartario, energetico e petrolifero. La
valutazione degli indicatori selezionati ha permesso di costituire
nuove posizioni in UPM Kymmene nel settore cartario ed in South
Energy ed Eni fra gli energetici. Inoltre è stato rafforzato il sovrap-
peso sul farmaceutico, con l’inserimento in portafoglio di Celesio,
una delle maggiori società europee. Nell’ultimo trimestre il fondo
ha tratto beneficio di parte degli investimenti nell’area asiatica,
reinvestendo il ricavato sul mercato americano.
SETTORE INDICATORI INDIVIDUALI
CARTARIO % del sistema di gestione ambientale certificato% di legno proveniente da foreste certificate % di utilizzo di processi di lavorazione TCF (total chlorine free)
ENERGETICO % di energia prodotta da fonte fossile% di energia prodotta da fonte rinnovabilegli investimenti in ricerca e sviluppo riferiti al nucleareemissioni (valore assoluto e trend) di CO2, NOxe SO2
investimenti in ricerca e sviluppo in % sul fatturatolocalizzazione degli impianti e situazione geopoliticapresenza di un codice etico
PETROLIFERO emissioni di gas serraperdite di gas associate ai processi estrattivipresenza di una divisione che si occupi di ricerca e sviluppo nel campo delle energie alternativetrend dei volumi sversatiemissioni di SO2, NOx, COVconsultazione con gli stakeholderprocedure per l’implementazione di principi e politiche che facciano esplicito riferimento alla salvaguardia dei diritti umani e prevenzione della corruzione
72
Rapporto con i fornitoriUn fronte d’azione relativo agli impatti indiretti è rappresentato
dalla sensibilizzazione e dalla selezione dei fornitori. Già dall’anno
scorso la qualificazione secondo criteri ambientali e di sicurezza è
applicata a tutte le imprese che hanno effettuato forniture per la
Capogruppo; nel 2003 tale procedura è stata applicata anche alle
forniture effettuate per Banche e Società del Gruppo.
Attualmente la metodologia di selezione è stata approfondita e in
occasione di bandi gara relativi a prodotti e servizi estremamente
rilevanti sul piano ambientale sono state inserite richieste specifi-
che di qualità ambientale, come la certificazione ISO14001, alle
imprese partecipanti alla gare.
Inoltre sono stati previsti audit ambientali preventivi presso le ditte
partecipanti alle gare, le cui valutazioni sono state ponderate con
le consuete metodologie di assegnazione delle gare. Tale approc-
cio è stato utilizzato nel 2003 per la prima volta nell’aggiudicazio-
ne della gara di raccolta differenziata dei rifiuti in ambito naziona-
le, con visite di audit presso le sedi amministrative e gli impianti di
selezione, recupero e smaltimento delle aziende in gara.
Il rispetto dell’ambiente
Con lo scopo di promuovere la diffusione
di una corretta gestione ambientale e l’a-
dozione di sistemi di gestione certificati in
conformità con gli standard riconosciuti
UniCredit ha partecipato al progetto
“L'EMAS applicato al distretto ceramico di
Modena e Reggio Emilia”. Obiettivo del
progetto è favorire l’accesso da parte
delle aziende del distretto all’analisi
ambientale territoriale e al programma
ambientale di miglioramento già definito
di comune accordo tra gli enti locali e le
associazioni di categoria, alleggerendo
così le fasi iniziali del processo di certifi-
cazione ambientale e dando la possibilità
a piccole e medie imprese di concentrar-
si sull’applicazione del sistema di gestio-
ne e di focalizzarsi su progetti di migliora-
mento coerenti con le reali esigenze del
territorio.
UniCredit e le sue Banche operanti nel
territorio (UniCredit Banca e UniCredit
Banca d’Impresa) hanno partecipato ad
un gruppo di lavoro costituito da un veri-
ficatore ambientale accreditato EMAS e
da altre banche locali con l’obiettivo di
convalidare il Programma ambientale del
distretto. L’attività di UniCredit si è con-
centrata sull’analisi di fattibilità economi-
ca del programma, ma la partecipazione
al progetto è stata resa possibile dalla
volontà di diffondere la registrazione
EMAS e dalla condivisione delle finalità di
tale strumento volontario.
UNICREDIT E IL DISTRETTO CERAMICO
GRUPPO CAPOGRUPPO
Questionari inviati 438 229Fornitori valutati 225 150
73
La nostra visione del concetto di “cittadinan-
za d”impresa” si basa su due elementi fon-
damentali: l’impegno alla diffusione della cul-
tura della responsabilità sociale ed il sostegno
a politiche di coesione sociale. Intorno a que-
sti cardini si sviluppa il contributo concreto del
Gruppo orientato a testimoniare la volontà di
essere “cittadini attivi”, attraverso una passio-
ne civile nel prendersi cura dei problemi di
interesse generale.
Nel corso del 2003 il Gruppo ha portato avan-
ti diversi progetti su questi due fronti sia
direttamente, attraverso il confronto e la part-
nership con diversi attori a livello nazionale
ed internazionale, sia indirettamente, per tramite della Fondazione
Unidea, costituita nel mese di marzo al fine di sostenere le inizia-
tive e i progetti di carattere socio-assistenziale.
L’ammontare stanziato dal Gruppo nel 2003 a sostegno di tale ini-
ziative è di 15.069.000 e, di cui 10.000.000 e destinati alla
Fondazione Unidea.
Le azioni di UniCredit si sono sviluppate nel 2003 secondo alcune
direttrici fondamentali di seguito illustrate.
PartnershipNell’ambito della collaborazione con Cittadinanzattiva, movimento
di partecipazione civica che opera per la promozione e la tutela dei
diritti dei cittadini, è stato condotto il progetto “Contratti
Trasparenti”, nato per rivedere i vari aspetti del rapporto contrat-
tuale tra banca e cliente, attraverso l’analisi critica in termini di tra-
sparenza e qualità del servizio. I risultati emersi e le azioni di
miglioramento identificate, già descritti nella sezione “Attenzione
al cliente” del presente bilancio, sono stati
presentati pubblicamente a Milano nel
corso di una conferenza stampa.
Sempre in quest’ambito, UniCredit ha
sostenuto la campagna “Obiettivo
Barriere”, un programma articolato per il
superamento delle barriere architettoniche,
ovvero di tutti gli ostacoli che non permet-
tono la completa mobilità a persone tem-
poraneamente o permanentemente in
condizioni limitate di movimento, tema di
grande rilevanza e attualità per le istituzio-
ni creditizie.
È stata inoltre sostenuta l’iniziativa
“Colloqui Euro-Americani sulla Cittadi-
nanza”, promossa con la Fondazione per la Cittadinanza attiva,
organizzando degli incontri per discutere le differenze tra la citta-
dinanza americana e quella europea, ma anche per identificare e
approfondire le sfide che le potrebbero accomunare. Gli incontri si
sono tenuti a New York, Washington e Roma.
Anche nel 2003 è proseguita la partnership con Legambiente volta
a promuovere la tutela dell’ambiente attraverso la campagna
“Puliamo il mondo”: tre giorni dedicati alla pulizia di parchi, piaz-
ze, strade, fiumi e fondali marini.
La cittadinanza d’impresa
L’IMPEGNO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLE BUONE PRATICHE Gruppo di Frascati per la “responsabilità sociale”
Il Gruppo, di cui UniCredit fa parte insieme ad altre imprese, è
stato costituito su impulso di Cittadinanzattiva nel 1999, per una
nuova cultura imprenditoriale orientata a conciliare le esigenze di
mercato con la tutela dei beni comuni e dell’interesse generale.
Nel consueto appuntamento internazionale, tenutosi anche
quest’anno a Frascati nelle giornate del 10 e 11 ottobre, l’at-
tenzione si è concentrata sui temi della valutazione delle colla-
borazioni tra aziende e organizzazioni di cittadini. Le giornate si
sono chiuse con una riflessione sulle prospettive della respon-
sabilità sociale d’impresa alla luce dei processi
di cambiamento nei contesti sociali dei paesi
industrializzati.
Nel 2003 Active Citizenship Network
(www.activecitizenship.net), rete europea
di Cittadinanzattiva nata per promuovere
la costituzione di una cittadinanza euro-
pea, ha condotto una ricerca estensiva
volta a delineare un quadro completo
sullo stato dell’arte delle politiche pubbli-
che rispetto all’attivismo civico in 28 paesi
della New Europe.
I primi risultati della ricerca sono stati pre-
sentati e discussi nella conferenza tenuta-
si a Varsavia il 7-8 novembre. L’iniziativa è
stata supportata da Bank Pekao.
New Europe
74
Recupero e gestione per la collettività del
patrimonio d’arte, natura e cultura italiano
sono invece gli obiettivi della collaborazione
con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). Nel
2003 è stato infatti promosso un intervento
di recupero della ottocentesca Villa Gre-
goriana a Tivoli. I lavori, che consentiranno di
rendere di nuovo fruibile la Villa e il suo
parco, termineranno nell’autunno 2004.
Prosegue inoltre la partecipazione di
UniCredit all’OSIGA, l’osservatorio sui siste-
mi integrati di gestione ambientale istituito
nel 1997 dall’Istituto di Economia e Politica
dell’Energia e dell’Ambiente - IEFE -
Università Bocconi, per discutere ed
approfondire i temi in materia di gestione ambientale ed offrire un
costante aggiornamento sull’evoluzione degli strumenti di politica
ambientale a livello nazionale ed internazionale.
Per approfondire invece le modalità relative al raggiungimento
degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra assunti con
il Protocollo di Kyoto, è stata finanziata una ricerca, promossa dal
Kyoto Club, per studiare le implicazioni di tipo economico e finan-
ziario dell’applicazione della Direttiva europea sull’emission trading
per le aziende italiane.
Rapporto con le Università Per quanto riguarda le relazioni con il mondo universitario, il
Gruppo ha assunto un preciso ruolo nella promozione della respon-
sabilità sociale d’impresa e dei temi ad essa correlati come mate-
ria di studio ed elemento qualificante per l’avviamento alla profes-
sione degli studenti. Nel corso del 2003 sono state realizzate in
particolare le seguenti iniziative:
■ l’istituzione di una cattedra “UniCredit Chair on Economic Ethics
and Corporate Social Responsibility” presso l’Università degli Studi
di Trento. Il corso di laurea sarà affiancato dalla costituzione di due
centri di ricerca: il “Laboratorio per l’etica, le decisioni razionali e
per la responsabilità sociale di impresa” e “ l’Osservatorio sulla
responsabilità sociale delle imprese”. L’obiettivo è quello di creare
un percorso integrato di formazione e ricerca volto ad approfondi-
re aspetti e politiche d’impresa;
■ la convenzione con l’Università degli
Studi di Verona per l’istituzione del
master in "Corporate Governance e
Responsabilità Sociale d'Impresa”, che
mira a integrare la formazione universi-
taria di base e le esperienze lavorative.
Il master si propone di formare figure
professionali capaci di gestire il governo
d’impresa ricercando il massimo con-
senso sociale, attraverso la comprensio-
ne e la soddisfazione degli interessi di
soggetti diversi che intrattengono rela-
zioni con l’azienda;
■ partecipazione al “Progetto Q-RES”
dell’Università degli Studi di Castellanza,
per la definizione di un nuovo sistema di
qualità, volto a promuovere la nascita di un modello di governo
dell'impresa basato sull'idea del patto sociale con gli stakeholder;
■ sponsorizzazione, presso Università degli Studi di Milano –
Facoltà di Giurisprudenza, di una borsa di studio del master “Le
responsabilità delle imprese in campo ambientale”.
La cittadinanza d’impresa
Nel 2003 è da segnalare la partnership nata
tra Koç Financial Services e la TEMA
Foundation (The Turkish Foundation for
Combtaing Soil Erosion, for Reforestation and
the Protection of Natural Habitus), fondata
nel 1992 per creare una coscienza comune in
campo ambientale ed affrontare alcuni pro-
blemi considerati seri danni per il futuro della
Turchia: erosione, deforestazione, minacce
alla biodiversità, perdita di produttività dei
terreni agricoli.
La fondazione svilupperà anche modelli e
progetti dimostrativi per tutelare l’ambiente
circostante.
New Europe
Prestito d’onore
UniCredit Banca in collaborazione con il mondo universitario ha
studiato una nuova forma di finanziamento che vuole agevola-
re tutti coloro che stanno ottenendo risultati soddisfacenti nel
proprio percorso di studio e che possono avere difficoltà di
accesso al credito. Il criterio sul quale si basa l’erogazione favo-
risce i soggetti che dimostrano di affrontare in maniera conti-
nuativa lo studio universitario e che abbiano già raggiunto una
tappa intermedia nel loro stesso ciclo di studi (almeno la laurea
di primo livello). Il progetto, che si caratterizza come sostegno
economico a tasso agevolato, rappresenta uno strumento per
finanziare il futuro e la crescita di chi studia, responsabilizzan-
dolo nel contempo alla futura restituzione del credito stesso.
75
Nel 2003 il Gruppo ha deciso di aderire al Global Compact, l’inizia-
tiva promossa dall’ONU per invitare le imprese ad assumere nelle
loro strategie nove principi universali riguardo ai diritti umani, con-
dizioni di lavoro e ambiente.
I principi del Global Compact, già
implicitamente assunti dalla missione
e dai valori aziendali del Gruppo, ser-
viranno da ulteriore incentivo a vigila-
re e fare meglio in termini di defini-
zione identitaria e di modelli operati-
vi e comportamentali. In questo
senso l’adesione a tale iniziativa si pone l’obiettivo di contribuire a
fornire un quadro globale per promuovere una crescita sostenibile
e un senso di cittadinanza attraverso iniziative aziendali capaci di
tradurre i principi in azioni concrete, testimoniando così l’impegno
del Gruppo verso una maggiore e motivata responsabilità nei con-
fronti dell’ambiente e delle collettività in cui opera.
I giovani e il mondo del lavoro
PRIMIMPIEGO DAYS - programma di incontri di orientamento
realizzato da UniCredit Banca in collaborazione con UnImpiego,
il servizio di ricerca e selezione delle risorse sorto dall'iniziativa
di una serie di associazioni aderenti a Confindustria.
INFO-STAGE – UniCredit Banca aderisce al progetto di incontro
tra mondo delle imprese e università per proporre tirocini e
dare suggerimenti e consigli su come orientarsi nel mondo del
lavoro, in collaborazione con LEONARDO, l’associazione no-pro-
fit nata con l'obiettivo di supportare i giovani studenti nel loro
percorso educativo fino alla professione.
Borsa di studio “Giovanna Crivelli”
Per offrire la possibilità di approfondire la formazione di giova-
ni laureati, UniCredit ha istituito anche nel 2003 due borse di
studio in memoria di una collega impegnata per l’affermazione
in azienda delle pari opportunità, finalizzate al perfezionamen-
to degli studi all’estero di giovani laureati italiani nel campo del-
l’economia politica, dell’economia dei mercati finanziari e della
politica economica.
La caratteristica distintiva di tale iniziativa è che una delle due
borse di studio viene assegnata ad una donna.
Partecipazioni a network nazionali e internazionali
Prosegue la politica di sviluppo della rete di relazioni e collabo-
razioni con soggetti attivi nel campo della responsabilità socia-
le d’impresa:
■ CSR Europe, network europeo nato per promuovere l'assun-
zione di politiche responsabili da parte delle imprese.
■ Sodalitas, associazione che promuove lo sviluppo dell'im-
prenditoria nel sociale e favorisce una cultura d'impresa social-
mente responsabile.
■ Forum per la Finanza Sostenibile. Il Forum è il rappresentan-
te italiano nello European Forum for Sustainable and
Responsible Investment (EuroSIF), un network continentale
sostenuto dalla Commissione Europea.
■ OSIF - Osservatorio sulla Sostenibilità dell'Impresa e della
Finanza, promosso nel 2003 da Università Luiss, SAM-
Sustainable Asset Management, Forum Permanente per il Terzo
Settore e Socially Responsible Italia Spa.
76
Il sostegno alle attività e ai progetti di carattere socio-assistenzia-
le sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo e dell’Europa centro-
orientale è affidato principalmente all’azione della Fondazione
Unidea, cui si aggiungono alcune importanti azioni intraprese diret-
tamente dalle Banche e Società che costituiscono il Gruppo
UniCredit.
Fondazione UnideaRimandando alla lettura del primo
“Bilancio di Missione” della Fon-
dazione per specifici approfondi-
menti, di seguito vengono riporta-
ti i principali progetti realizzati e/o intrapresi nel corso del 2003.
■ Programma di sanità di base e di sviluppo territoriale nelle
regioni del Hauts Bassins e Cascades in Burkina Faso.
Il programma, di durata triennale, vuole contribuire al migliora-
mento delle condizioni di vita della popolazione rurale, tramite il
potenziamento e lo sviluppo del sistema sanitario e della piccola
economia locale. Viene realizzato in collaborazione con Movimento
Laici America Latina (MLAL) Progettomondo.
■ “Progetto Sidi Bouhmedi”: intervento socio sanitario integrato a
favore della popolazione della circoscrizione di Beni Klough in
Marocco.
Obiettivo primario è migliorare i servizi sanitari di base.
L'erogazione delle prestazioni sanitarie sarà garantita attraverso i
presidi ospedalieri, i centri sanitari e i dispensari medici. Il proget-
to viene realizzato in collaborazione con Soleterre - Strategie di
Pace Onlus.
■ Progetto “YSC - Youth Support Center” per la formazione tecni-
co-professionale e microcredito nella regione polacca della
Pomerania.
L’obiettivo è contribuire a ridurre la disoccupazione tra i giovani,
incoraggiare la piccola imprenditoria, migliorare la qualità del capi-
tale umano delle piccole e medie imprese. Il progetto viene svol-
to con il sostegno della Foundation Development Polish Agricolture
(FDPA) di Varsavia.
■ Progetto formazione tecnico-professionale nel settore tessile e
incentivo allo sviluppo di attività autonome per giovani donne
della regione bulgara di Gabrovo.
Il progetto, attuato tramite l’associazione VEDA di Gabrovo, vuole
contribuire al miglioramento delle competenze professionali di gio-
vani donne residenti nella regione attraverso lo sviluppo di azioni
formative. I programmi sono finalizzati ad un immediato inseri-
mento lavorativo e orientati a quei settori della produzione e dei
servizi più suscettibili di crescita: industria tessile e turismo.
■ “Progetto Gratosoglio”: sperimentazione territoriale per la pre-
venzione del disagio giovanile a Milano.
Il progetto prevede la sperimentazione di azioni coordinate per la
prevenzione del disagio giovanile, con riferimento al problema
della dispersione scolastica e all’inserimento nella vita sociale e
nel mondo del lavoro dei ragazzi cosiddetti “a rischio”. L’intervento
di Unidea, in collaborazione con la Cooperativa Sociale S.Martino, si
propone di arginare il disagio giovanile in un quartiere periferico e
ad alto rischio di disgregazione sociale, interagendo con gli enti e
le associazioni territoriali in grado di sostenere un macro interven-
to comune.
Oltre a progetti propri la Fondazione ha finanziato dei progetti
ideati e condotti da altri enti ed istituzioni con cui il Gruppo intrat-
tiene profonde relazioni:
■ “Progetto D.R.E.A.M.” (Drug Resources Enhancement against
AIDS in Mozambique).
Svolto in collaborazione con la Comunità di S.Egidio, iniziato nel
2002 e finalizzato alla prevenzione e cura dell’AIDS in Mozambico
attraverso l’introduzione di una rete di servizi socio-sanitari con un
approccio globale che colleghi prevenzione, educazione sanitaria,
riabilitazione del sistema sanitario nazionale, piani di sostegno e
nutrizionali, formazione di personale specializzato e terapia.
■ Accoglienza, educazione e formazione professionale per minori
di strada.
Il progetto ha lo scopo di migliorare le condizioni di vita in Etiopia,
con particolare riferimento ai giovani di strada. L'obiettivo specifi-
co è favorire lo sviluppo umano e sociale dei minori in condizioni
di vulnerabilità e a rischio di esclusione sociale attraverso attività
di prevenzione e percorsi di recupero che garantiscano l'accesso ai
servizi educativi e sanitari di base e alla formazione professionale
e favoriscano l'inserimento lavorativo. Viene realizzato insieme a
VIS - Volontariato Internazionale allo Sviluppo.
■ Dalla medicina tradizionale e preventiva al ruolo sociale della
donna a Tshimbulu nella provincia del Kasai Occidentale nella
Repubblica Democratica del Congo.
La cittadinanza d’impresa
LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ
77
L'obiettivo del progetto, sviluppato da COE - Centro Orientamento
Educativo, è quello della diffusione della cultura della salute, dell'i-
giene e della prevenzione fondata sul corretto uso delle risorse
naturali. In tal senso è primario il ruolo rivestito dalle attività di for-
mazione allo scopo di formare soggetti competenti capaci di dare
valore alla propria cultura tradizionale e trasmettere buone pratiche.
■ Sostegno alle comunità Rurali nel Distretto Mangochi in Malati.
Insieme a Movimondo si vuole promuovere e rafforzare le pratiche
di prevenzione dell'HIV/AIDS e la modifica dei comportamenti a
rischio attraverso campagne di sensibilizzazione che, coinvolgendo
soprattutto i gruppi più colpiti (donne e giovani), sappiano rivol-
gersi all'intera comunità e contribuire al miglioramento del livello
di vita di gruppi più vulnerabili attraverso la promozione di attività
generatrici di reddito.
■ Sostegno all’associazionismo e alle cooperative sociali in Bosnia
Erzegovina, realizzato da Arci Cultura e Sviluppo (ARCS).
Il progetto ha l'obiettivo di rafforzare e di promuovere istanze coo-
perativistiche e associative, che possono rappresentare, in un tes-
suto economicamente e democraticamente fragile come quello
bosniaco, un concreto aiuto allo sviluppo imprenditoriale, special-
mente agricolo e sociale, oggi mortificato dalla frammentazione,
dalla scarsità delle risorse, dalla debolezza istituzionale, dalla disat-
tenzione internazionale.
■ Progetto “Casa della Carità”.
Ristrutturazione di una scuola (quartiere Crescenzago, Milano) che
verrà adibita a centro di servizi socio-assistenziali, in collaborazio-
ne con la Caritas Ambrosiana.
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Progetto “Gift Matching”Tra i primi in Italia, Unidea ha deciso di adottare e promuovere il
“gift matching”, strumento innovativo per valorizzare e diffondere
tra le persone del Gruppo UniCredit la cultura del no profit e del
volontariato. Il progetto prevede che la Fondazione si impegni a
corrispondere un contributo pari a quello versato da un dipenden-
te, o da un gruppo di dipendenti, per sostenere un progetto di soli-
darietà realizzato da enti che operino in accordo con le finalità
sociali e umanitarie perseguite dalla Fondazione stessa.
La prima sessione di gift matching, partita il 1° ottobre e conclu-
sasi il 30 novembre, ha coinvolto 3.500 persone del Gruppo per un
ammontare di oltre 500.000 e.
La maggior parte dei dipendenti ha aderito al programma in grup-
pi, il che ha permesso in molti casi il finanziamento di un intero
progetto e conseguentemente un maggiore coinvolgimento dei
partecipanti. Complessivamente più della metà dei contributi è
stata devoluta ad associazioni operanti nei Paesi in Via di Sviluppo
a sostegno di progetti di tipo sanitario ed educativo.
L’iniziativa ha coinvolto tutti i dipendenti delle diverse Banche e
Società del Gruppo, in Italia e nella New Europe.
Per il 2004 l’iniziativa verrà riproposta anche se saranno ammesse
solo iniziative sostenute da gruppi di dipendenti, mentre non
saranno più prese in considerazione le donazioni di singoli.
L’intento infatti è quello di promuovere la coesione del personale
intorno a progetti di solidarietà, privilegiando i gruppi più compo-
siti, che si avvalgano del sostegno di persone appartenenti alle
diverse Banche del Gruppo.
Sempre nel 2004, partirà l’“employee volunteering”, una nuova
iniziativa che rimodella il progetto del Gift Matching modificando
l’oggetto della donazione da parte del dipendente. La Fondazione,
infatti, si impegna ad elargire un contributo finanziario agli enti no
profit presso cui il dipendente svolge attività di volontariato fuori
dall’orario di lavoro.
La cittadinanza d’impresa
79
■ Sostegno alla campagna di raccolta fondi promossa dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - AIRC nell’ambito della Giornata
Nazionale per la Ricerca sul Cancro. I fondi raccolti daranno la possibilità a 60 borsisti di proseguire e completare il lavoro di ricerca ini-
ziato nel 2001. I fondi raccolti dal Gruppo nel 2003 ammontano ad oltre 1.300.000 Euro.
■ Supporto al progetto nazionale di informazione Decalogo ASM per una maternità serena, realizzato dall’Associazione Italiana per lo
Studio delle Malformazioni per aiutare a vivere una gravidanza sicura.
■ Partecipazione alle iniziative promosse dal Comitato Family for Family, un’iniziativa del Forum delle Associazioni Familiari per affron-
tare, attraverso un sostegno diretto, il problema della disgregazione famigliare nei Paesi dell’Est.
■ Supporto alla realizzazione dello stand della Fiera del Libro relativo alla presenza della produzione letteraria dei Pesi dell’Europa dell’Est.
L’iniziativa sottolinea l’interesse del Gruppo non solo allo sviluppo economico e finanziario di tali Paesi, ma anche a quello sociale e cul-
turale e vuole testimoniarlo attraverso il supporto agli editori di questi Paesi che nella Fiera hanno potuto trovare occasioni di collabora-
zione e di incontro con gli editori italiani e di contatto con i visitatori.
■ Promozione da parte di Bank Pekao dell’Affair Institute Foundation, per diffondere l’educazione civica nella società e approfondire le
tematiche relative all’imminente entrata nell’Unione Europea della Polonia. È stato inoltre realizzato un Programma Europeo per coordi-
nare diversi aspetti circa l’allargamento della Comunità Europea a Est.
■ Supporto di Zivnostenska Banka al fondo Kapka Nadeje per aiutare i bambini che soffrono di problemi ematologici. Il fondo si pone
l’obiettivo di fornire uno supporto continuo al dipartimento pediatrico dell’ospedale di Prague-Motol in Cecoslovacchia.
■ Cooperazione di UniBanka con l’Anti-Drug Fund in Slovacchia, per portare avanti progetti di prevenzione e riabilitazione dei giovani con
problemi legati alla droga.
■ Realizzazione del progetto “You at my table” che ha dato continuità alla collaborazione in favore dell’organizzazione non governativa
Amani avviata lo scorso anno, attraverso il sostegno di diverse iniziative come il potenziamento idrico del centro Mthunzi in Zambia e la
costruzione di un dormitorio e di aule per una scuola di avviamento al lavoro in Kenya. Il progetto è stato portato avanti da UPA con il
contributo anche della Fondazione Unidea che ha raddoppiato l’importo versato dai dipendenti.
LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ
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