L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio...

6
Anno X nº 47 Il Giornale di Castrofilippo Associazione Nazionale San Paolo Italia BOLLETTINO DI I NFORMAZIONE DEL CIRCOLO ANSPI “S AN LUIGI”, AD USO ESCLUSIVO DEI SOCI, A C URA DEL SUO EN TE DI L’ARCOBALENO SERVIZIO PER LA PROMOZIONE CULTURALE ASSOCIAZIONE “A.S.S.E.” - E- MAIL: [email protected] -SITO WEB: http://digilander.libero.it/anspicastrofilippo - TELEFAX 0922 829378 l’appuntamento annuale con gli auguri per l’anno che viene ci consente di esprimere la soddisfazione per quanto il 2006 sia stato ricco di novità ed avvenimenti per l’Arcobaleno, nellasperanzachesia risultato altrettanto positivo anche per voi lettori, ai quali manifestiamo la nostra riconoscenza per essere tra i protagonisti delle gratificazioni professionali che sentiamo di condividere. Nel corso del 2006 abbiamo riacquisito un modo di fare giornalismo, passo importante nel progettode “l’Arcobaleno” abbiamo presentato una nuova linea editoriale, nelle nostre pubblicazioni siamo stati felici ed orgogliosi di raccogliere il vostro consenso. Ci avviamo al nuovo anno con l’intento di affrontare le sfide del 2007 con una strategia organizzativa dinamica e vicina alle reali esigenze dei nostri lettori. La finalità è quella di potenziare la struttura giornalistica e logistica de l’Arcobaleno con risorse tali da permettere di essere ancora più efficienti e capillari nel servizio. Alla luce di queste premesse, sono numerose le novità che verranno presentate nell’arco di tutto il 2007. L’idea che l’arcobaleno possa diventare un amplificatore delle idee e delle esigenze dei suoi lettori, è una delle peculiarità che guidano la nostra attività, è per questo che cerchiamo costantemente il rapporto con voi che siete la nostra unità di misura per comprendere se stiamo facendo un buon lavoro. Per fare ciò è fondamentale l’apportoche potete dare conle vostre critiche i vostri suggerimenti e i vostri pensieri, vogliamo essere in contatto con voi e il mezzo più rapido ed innovativo è internet, abbiamo creato un nuovo indirizzo e-mail che sarà sempre pronto a rispondervi e a far tesoro delle vostre critiche: [email protected] . metteteci alla prova, scrivete e contribuite a migliorare questo strumento. Ci fa piacere che tra gli innumerevoli argomenti affrontati in questa uscita, trovate una firma nuova, quella diAntonella Trupia, psicologa e mamma compaesana che con entusiasmo è entrata a far parte della nostra squadra, decisa a mettere la sua professionalità a servizio dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio perché l’Arcobalenovuole esseresemprepiù vostro!!! Fiduciosi di rafforzare il rapporto con i nostri lettori, lo scrivente ed i ragazzi della redazione porgono a tutti sinceri auguri per un felice e prosperoso 2007. Antonio Sferrazza Presidente Associazione A.S.S.E Che il servizio postale castrofilippese non è eccellente lo sapevamo già, ma negli ultimi tempi la situazione si è particolarmente aggravata. I cittadini lamentano un mal funzionamento cronico, non più sostenibile. Come pubblicato anche sul Giornale di Sicilia, nelle uscite del 22 dicembre 2006 edel 2 gennaio 2007, l’unico sportello attivo in paese e per di più aperto solo di mattina risulta insufficiente per il bacino di utenza. In particolare gli anziani si lamentano delle lunghe code per ritirare la pensione, ore ed ore d’attesa che spessissimo terminano con un nulla di fatto a causa di terminali bloccati, linea che va e viene, mancanza di liquidità ecc… La criticità della situazione è ancora più evidente se si pensa che ci sono stati anche casi di malore di pensionati costretti ad aspettare il proprio turno in piedi in locali affollatissimi. Da denunciare anche i ritardi nella consegna della posta, in particolare per quanto riguarda pacchi e spedizioni internazionali, casi di smarrimento di lettere e bollette che arrivano al destinatario già scadute. Già lo scorso anno come affermato dal consigliereFilippo Brucculeri, chesi èfatto portavoce del disagio dei cittadini, l’amministrazione comunalesi era confrontata con la Direzione di Poste Italiane, ricevendo promesse di intervento che ad oggi risultano disattese. Una lettera del consigliere infatti non ha avuto alcun riscontro e per questo motivo si sta preparando una azione ancora più incisiva da parte di tutte le forze politiche locali che richiede anche l’apporto di tutti i cittadini. Si terrà Martedì 30 gennaio un consiglio comunalestraordinario al finedi approvare un documento comune di maggioranza ed opposizione, da sottoporre alla Direzione centrale di Poste Italiane e all’attenzione del Prefetto. Tra le altre cose si chiederà un potenziamento del servizio attuale e l’apertura degli sportelli anche nelle ore pomeridiane. Come richiesto dallo stesso istituto postale, tale documento per assumere a tutti gli effetti il valore di protesta popolare deve essere corredato da quante più firme possibili si riescono a raccogliere. Per questo lunedì 29 gennaio presso il mercatino settimanale lungo Viale Bonfiglio si darà il via alla sottoscrizione. Una firma contro il disservizio, perché i castrofilippesi hanno diritto ad un servizio postale efficiente !!! Massimiliano Sanfilippo L ’E DITORIALE L ’E DITORIALE D ISSERVIZIO ALLE POSTE, LA DIREZIONE NON RISPONDE , GLI UTENTI SI MOBILITANO, CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO. Il Concorso del Santo Presepe, indetto dal Circolo anspi “S. Luigi”, è ormai giunto alla 3° edizione. L’idea del concorso nasce nel 2003, grazie all’invitofattoda papa Giovanni Paolo II a tutti i cristiani affinché riscoprano e mantengano vivo un segno della nostra identità cristiana, quale appunto è il presepe. Il presepio è una immagine che tutti colleghiamo al Natale della nostra infanzia, che ancor oggi merita di essere presente nelle nostre case, poiché ci invita a pensare e pregare insieme. Lo scopo fondamentale che ci prefissiamo quale Circolo anspi “S.Luigi” attraverso questo concorso, è quello di aiutare a mantenere viva questa tradizione, evitando che resti solo un ricordo, ma al contrario che sia un appuntamento che ci coinvolge ogni anno diventando una passione da trasmettere alle future generazioni. Il nostro invito anche quest’anno è stato raccolto da un ottimo numero di partecipanti: Francesco Asaro, Davide Badalamenti, Umberto Bartolotta, Salvatore Brucculeri, Antonio Carlino, Salvatore Carlino, Filippo Chiarelli, Gloria e Antonino Lo Brutto, Giusi e Marilena Marino, Mario Messina, Michele Morreale, l’Osteria del Cacciatore, Fulvio Papagallo, Andrea Restivo, Massimiliano Sanfilippo, Costantino Sferrazza, Maurizio e Adriana Taibi, e Pietro Todaro per un totale di 18 concorrenti che con realizzazioni uniche nel loro genere per ricchezza di inventiva e dovizia di particolari, hanno“narrato” l’avventodi Nostro Signore, a cui si sommano i presepi “fuori concorso”, e cioè quello della Chiesa Madre, della Scuola Materna, della Scuola Elementare “DonBosco” e della Scuola Media “P. Balsamo”. La giuria costituita da Graziana Agliata, Totò Baio, Giacomo Graci e Tommaso Inzalaco, da me coordinata, è stata scelta in virtù di proprie qualità e conoscenze sul piano artistico, storico e culturale, ha riconosciuto tutti i presepi lodevoli per materiali, tecniche e forme di espressione adoperate, conferendo in base ai criteri di valutazione stabiliti, a tutti i partecipanti il 4° posto ex aequo, mentre il 1° posto con un punteggio di 92,2/100 è stato aggiudicato alle sorelle Giusi e Marilena Marino, il 2° posto con 77,4/100 ad Antonio Carlino, ed il 3° con 75,4/ 100 ad Antonino e Gloria Lo Brutto. Tutte le schede con le valutazioni sui singoli partecipanti sono state rese note domenica 7 gennaio attraverso l’affissione di una apposita bacheca nell’oratorio della Chiesa Madre. Ed ora, dopo questo breve ma necessario resoconto, non mi resta che passare ai ringraziamenti. In primo luogo ringrazio i membri della giuria per la cortesia e la disponibilità dimostrata, ed infine un doveroso grazie a tutti i partecipanti e soprattutto a quanti si adoperano a mantenere viva e tramandano“l’artedel presepe”, con l’auspicio che possano esserci sempre più appassionati, più cultori e quindi un maggior numero di partecipanti per le prossime edizioni, anzi già da ora vi rinnovol’invitoallaprossimaedizione Natale 2007. Giovanni Rizzo 3° Edizione CONCORSO SANTO PRESEPE 2006 UNA TRADIZIONE DA MANTENERE VIVA.TANTI I PARTECIPANTI .ECCO I PRIMI 3 CLASSIFICATI. 1° Classificato

Transcript of L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio...

Page 1: L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio perché l’Arcobaleno vuole essere sempre più vostro!!! Fiduciosi di rafforzare il

Anno X nº 47

Il Giornale di Castrofilippo

Ass

ocia

zion

eN

azio

nale

San

Paol

oIta

lia

BO LLETTIN O DI INFO RMAZION E DEL CIRCOLO AN SPI “SAN LUIGI”, AD US O ESCLUSIVO D EI SOCI, A C URA DEL SUO EN TE DI

L’ARCOBALENOSERVIZIO PER LA PROMOZIONE CULTURALE ASSOCIAZIONE “A.S.S.E.” - E-MAIL: [email protected] - SITO WEB: http://digilander.libero.it/anspicastrofilippo - TELEFAX 0922 829378

l’appuntamento annuale con gli auguri perl’anno che viene ci consente di esprimerela soddisfazione per quanto il 2006 siastato ricco di novità ed avvenimenti perl’Arcobaleno, nella speranza che siarisultato altrettanto positivo anche per voilettori, ai quali manifestiamo la nostrariconoscenza per essere tra i protagonistidelle gratificazioni professionali chesentiamo di condividere.Nelcorso del2006 abbiamo riacquisito unmodo difare giornalismo, passo importantenel progetto de “l’Arcobaleno” abbiamopresentato una nuova linea editoriale, nellenostre pubblicazioni siamo stati felici edorgogliosidiraccogliere il vostro consenso.Ci avviamo al nuovo anno con l’intento diaffrontare le sfide del 2007 con unastrategia organizzativa dinamica e vicinaalle reali esigenze dei nostri lettori. Lafinalità è quella di potenziare la strutturagiornalistica e logistica de l’Arcobaleno conrisorse tali da permettere di essere ancorapiù efficienti e capillari nel servizio.Alla luce di queste premesse, sononumerose le novità cheverranno presentatenell’arco di tutto il 2007.L’idea che l’arcobaleno possa diventare unamplificatore delle idee e delle esigenzedeisuoi lettori, è una delle peculiarità cheguidano la nostra attività, è per questo checerchiamo costantemente il rapporto convoi che siete la nostra unità di misura percomprendere se stiamo facendo un buonlavoro. Per fare ciò è fondamentalel’apporto che potete dare con le vostrecritiche i vostri suggerimenti e i vostripensieri, vogliamo essere in contatto convoi e il mezzo più rapido ed innovativo èinternet, abbiamo creato un nuovoindirizzo e-mail che sarà sempre pronto arispondervi e a far tesoro delle vostrecritiche:arcobalenoredazione@libero. it .metteteci alla prova, scrivete e contribuitea migliorare questo strumento.Ci fa piacere che tra gli innumerevoliargomenti affrontati in questa uscita,trovate una firmanuova, quelladiAntonellaTrupia, psicologa e mamma compaesanache con entusiasmo è entrata a far partedella nostra squadra, decisa a mettere lasua professionalità a serviziodell’informazione. Speriamo che tanti altripossano seguire il suo esempio perchél’Arcobaleno vuole essere sempre piùvostro!!!Fiduciosi di rafforzare il rapporto con inostri lettori, lo scrivente ed i ragazzi dellaredazione porgono a tutti sinceri auguriper un felice e prosperoso 2007.

Antonio SferrazzaPresidente Associazione A.S.S.E

Che il servizio postale castrofilippese nonè eccellente lo sapevamo già, ma negliultimi tempi la situazione si èparticolarmente aggravata. I cittadinilamentanounmalfunzionamentocronico,non più sostenibile. Come pubblicatoanche sul Giornale di Sicilia, nelleuscite del22 dicembre2006 edel2gennaio 2007, l’unico sportelloattivo in paese e per di più apertosolo di mattina risulta insufficienteper il bacino di utenza.In particolare gli anziani silamentano delle lunghe code perritirare la pensione, ore ed ored’attesa che spessissimoterminano con un nulla di fatto acausaditerminalibloccati,lineacheva e viene, mancanza di liquidità ecc…La criticità della situazione è ancora piùevidente se si pensa che ci sono statianchecasidimaloredipensionati costrettiad aspettare il proprio turno in piedi inlocaliaffollatissimi.Da denunciare anche i ritardi nellaconsegna della posta, in particolare per

quanto riguarda pacchi e spedizioniinternazionali, casi di smarrimento dilettere e bollette che arrivano aldestinatario già scadute.Già lo scorso anno come affermato dalconsigliereFilippoBrucculeri,chesièfatto

portavoce del disagio dei cittadini,l’amministrazione comunale si eraconfrontata con la Direzione di PosteItaliane, ricevendo promesse di interventoche ad oggi risultano disattese.Una lettera del consigliere infatti non haavuto alcun riscontro e per questo motivosi sta preparando una azione ancora più

incisiva da parte di tutte le forze politichelocali che richiede anche l’apporto di tuttii cittadini.Si terrà Martedì 30 gennaio un consigliocomunalestraordinarioalfinediapprovareun documento comune di maggioranza

ed opposizione, da sottoporre allaDirezione centrale di Poste Italianee all’attenzione del Prefetto. Tra lealtre cose si chiederà unpotenziamento del servizio attualee l’apertura degli sportelli anchenelle ore pomeridiane.Come richiesto dallo stesso istitutopostale, tale documento perassumerea tuttiglieffetti il valorediprotesta popolare deve esserecorredato da quante più firme

possibili si riescono a raccogliere. Perquesto lunedì 29 gennaio presso ilmercatino settimanale lungo VialeBonfiglio si darà il via alla sottoscrizione.Una firma contro il disservizio, perché icastrofilippesi hanno dirittoad unserviziopostale efficiente !!!

Massimiliano Sanfilippo

L’EDITORIALEL’EDITORIALE

DISSERVIZIO ALLE POSTE, LA DIREZIONE NON RISPONDE,GLI UTENTI SI MOBILITANO, CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO.

Il Concorso del Santo Presepe, indettodal Circolo anspi “S. Luigi”, è ormai giuntoalla 3° edizione. L’idea del concorso nascenel 2003, grazie all’invito fatto da papaGiovanni Paolo II a tutti i cristiani affinchériscoprano e mantengano vivo un segnodella nostra identità cristiana, qualeappunto è il presepe.Il presepio è una immagine che tutticolleghiamo al Natale della nostrainfanzia, che ancor oggi merita diessere presente nelle nostre case,poiché ci invita a pensare e pregareinsieme. Lo scopo fondamentale checi prefissiamo quale Circolo anspi“S. Luigi” attraverso questoconcorso, è quello di aiutare amantenere viva questa tradizione,evitando che resti solo un ricordo,ma al contrario che sia unappuntamento che ci coinvolge ogni annodiventando una passione da trasmetterealle future generazioni.Il nostro invito anche quest’anno è statoraccolto da un ottimo numero dipartecipanti: Francesco Asaro, DavideBadalamenti, Umberto Bartolotta,Salvatore Brucculeri, Antonio Carlino,Salvatore Carlino, Filippo Chiarelli, Gloriae Antonino Lo Brutto, Giusi e MarilenaMarino, Mario Messina, Michele

Morreale, l’Osteria del Cacciatore, FulvioPapagallo, Andrea Restivo, MassimilianoSanfilippo, Costantino Sferrazza,Maurizio e Adriana Taibi, e Pietro Todaroper un totale di 18 concorrenti che conrealizzazioni uniche nel loro genere perricchezza di inventiva e dovizia di

particolari, hanno “narrato” l’avvento diNostro Signore, a cui si sommano ipresepi“fuori concorso”, e cioè quello della ChiesaMadre, della Scuola Materna, della ScuolaElementare “Don Bosco” e della ScuolaMedia “P. Balsamo”.La giuria costituita da Graziana Agliata,Totò Baio, Giacomo Graci e TommasoInzalaco, da me coordinata, è stata sceltain virtù di proprie qualità e conoscenzesul piano artistico, storico e culturale, ha

riconosciuto tutti i presepi lodevoli permateriali, tecniche e forme di espressioneadoperate, conferendo in base ai criteri divalutazione stabiliti, a tutti i partecipantiil 4° posto ex aequo, mentre il 1° postocon un punteggio di 92,2/100 è statoaggiudicato alle sorelle Giusi e Marilena

Marino, il 2° posto con 77,4/100 adAntonio Carlino, ed il 3° con 75,4/100 ad Antonino e Gloria Lo Brutto.Tutte le schede con le valutazioni suisingoli partecipanti sono state resenote domenica 7 gennaio attraversol’affissione di una apposita bachecanell’oratorio della Chiesa Madre.Ed ora, dopo questo breve manecessario resoconto, non mi restache passare ai ringraziamenti. Inprimo luogo ringrazio i membri dellagiuria per la cortesia e la disponibilità

dimostrata, ed infine un doveroso grazie atutti i partecipanti e soprattutto a quantisi adoperano a mantenere viva etramandano “l’arte del presepe”, conl’auspicio che possano esserci sempre piùappassionati, più cultori e quindi unmaggior numero di partecipanti per leprossime edizioni, anzi già da ora virinnovo l’invito alla prossima edizioneNatale 2007.

GiovanniRizzo

3° EdizioneCONCORSO SANTO PRESEPE 2006

UNA TRADIZIONE DA MANTENERE VIVA. TANTI I PARTECIPANTI. ECCO I PRIMI 3 CLASSIFICATI.

1° Classificato

Page 2: L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio perché l’Arcobaleno vuole essere sempre più vostro!!! Fiduciosi di rafforzare il

L’ARCOBALENO2

Per chi è interessato allapubblicazione del propio

annuncio in questo spazio puòrivolgersi alla redazione

L’ANGOLO DEGLIANNUNCI

MedjugorjeMESSAGGIO DEL 2 Gennaio 2007

REDAZIONE

REDAZIONE

EDAZIONE

XLVII

EDAZIONEDirettore e Responsabile EditorialeAntonio Sferrazza.Équipe di RedazioneArc.Don Angelo Martorana,Gioacchino Failla, UmbertoBartolotta, Giovanni Rizzo,Massimiliano Sanfilippo, CostantinoSferrazza, Mario Messina,AntoninoMatina,Michele Morreale,SalvatoreLo Giudice,GinoSanfilippo.CollaboratoriMariella Badalamenti, Liliana Failla,Elisa Bracco, Calogero Alaimo DiLoro, Laura Bracco, Alessia Baio,Antonella Trupia, SabrinaSanfilippo, Tommaso Inzalaco,Tatiana Pletto.Impostazione GraficaAntonio Sferrazza.

Chiuso in Tipografiail 23 Gennaio 2007

VISITATE IL NOSTRO SITO:http://digilander.libero.it/

anspicastrofilippo

Per mettersi in contatto con noi o perpubblicare eventuali articoli

e-mail:[email protected]

TeleFax 0922 829378oppure rivolgersi alla Redazione

La collaborazione si intende a ti tologratuito, trattandosi di servizio messo adisposizione dal giornale ai lettori.L’invio del materiale alla Redazione,rappresenta automatica ed esplici taautorizzazione alla pubblicazione e altrattamento dei dati dell’autore. Lettereed arti coli f irmati espri monoesclusivamente il pensiero degli autori ene impegnano la loro sola responsabilità.

Sui pacs si è molto discusso e molto sidiscute ancora, è bene quindi chiarireinnanzi tutto cosa sono.Cito da Wikipedia:“Si definiscono unionicivili (o Pacs, che sta per Patti Civili diSolidarietà) tuttequelle formedi convivenzafra due persone, legate da vincoli affettivied economici, che non accedonovolontariamente all’istituto giuridico delmatrimonio, o che sono impossibilitate acontrarlo, alle quali gli ordinamentigiuridiciabbiano dato rilevanza o allequaliabbiano riconosciuto uno status giuridico.”In pratica, contrarre un’unione civilecomporta per entrambi i contraenti:regolazione del regime patrimoniale e degliacquisti fatti in comune, diritti e doveri dimutua assistenza morale e materiale,riconoscimento dello status di eredilegittimi, diritto di soggiorno al partnerstraniero, pensione di reversibilità,estensione al partner dell’assistenzasanitaria, diritto di visita in ospedale e incarcere, diritto di successione nel contrattodi affitto, facoltà di prendere decisioni.Ad oggi, nonostante numerose proposte ecommissioni parlamentari in materia,l’Italia continua a far parte di quello sparutogruppo di paesi dell’Unione Europea(insieme soprattutto a tanti paesi ex-aderenti al blocco sovietico) che non sonodotati diuna precisa legislazione in materia.

I paesi dell’Ue che hanno una legislazionesulle unioni civili sono Austria, Belgio,Danimarca, Finlandia, Francia,Lussemburgo, Olanda, Portogallo, RegnoUnito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna,Svezia, Ungheria, la prima leggesulleunionicivili è entrata in vigore in Danimarca nel1989, insomma non siamo certo deipionieri!Per questo motivo è urgente adeguare lalegislazione italiana a quella comunitaria,che afferma fin dal 1994 la parità dei dirittitra cittadini omosessuali ed eterosessuali.Questo non vuol dire assolutamente che iPacs siano il primo passo verso imatrimonigay, basti pensare che di tutti i paesi di cuisopra soltanto in tre (Spagna, Olanda eBelgio) la legge permette matrimoni tracittadini omosessuali. Nella legislazionesulle unionidi fatto, per esempio in Francia,non è contenuto niente che possa un giornoequiparare le unioni civili ai matrimoni, il“Patto civile di solidarietà” è un vero eproprio contratto, che organizza la vita incomune,offre tutela alla convivenza esancisce diritti e doveri dei contraenti.C’è chi sostiene che i Pacs minino lafamiglia tradizionale, ma rifletteteci, cos’èche rende più persone che convivono, unafamiglia? Un contratto, un’unione

certificata, un insieme di norme e codici,oppure un insieme divalori, legami e affetti(l’amore reciproco, il rispetto, lacondivisione dei beni materiali così comedelle emozioni e dei sentimenti)?Questi valori sono presenti solo e soltantonelle unioni suggellatedalmatrimonio? Chedire allora di tutte quelle famiglie che vivonoserenamente in gioia, armonia e stabilitàsenza essere legate dalmatrimonio: famiglieche oggi lo Stato non tutela come dovrebbe.Siamo sicuri che ilmetro di riferimento percapire se siamo o no davanti ad una buonafamiglia sia la contrazione diun matrimonioal posto di un’unione civile?I più conservatori, vedono nei pacsaddirittura una minaccia, una causa delladilagante “crisi della famiglia”, ma i Pacs inItalia non ci sono ancora, questa “crisi”non può essere imputata a qualcosa chenon esiste, né potrà essere modificata, nelbene e nelmale, da una legislazione relativa.Se la famiglia italiana è in crisinon possiamodi certo dare la colpa ad un atteggiamentotroppo laico o permissivo verso le coppiedi fatto, né alla nostra legislazione sulleadozioni che non tiene in considerazionené conviventi né single, o a delle normespregiudicatamente laiciste, né tanto menoalla debolezza o alla scarsa esposizionemediatica della Chiesa e del Vaticano. Eallora? Meditate gente, meditate.

UN PACS AVANTI E DUE INDIETROdi Sabrina Sanfilippo

Cari figli, in questo tem-po santo pieno dellegrazie di Dio e del suoAmore che mi manda avoi, vi prego di non ave-re il cuore di pietra. Ildigiuno e la preghierasiano le vostre armi perconoscere e avvicinarvi

a Gesù, mio Figlio. Seguite me, il mioesempio luminoso, vi aiuterò, sono ac-canto a voi, vi ringrazio. Per tutto iltempo, il viso della Gospa è stato do-loroso e triste. Si è poi fatto serio quan-do ha sottolineato l’importanza dellabenedizione del sacerdote e ha chiestodi pregare e digiunare per tutti i sacer-doti.

NON TI PIACEL’ARCOBALENO?

[email protected]

In Italia, la stragrande maggioranza deicittadini, è fortemente convintadell’importanza della famiglia fondata sulmatrimonio. La stessa Costituzioneitaliana, all’art. 29, riconosce i diritti dellafamiglia come società naturale fondata sulmatrimonio. Pur tuttavia, l’attualegoverno italiano, sulla scia degli altri paesieuropei, vorrebbe cambiare radicalmentequesto articolo della Costituzione con lacosiddetta legge sui “Pacs”. “Pacs”, chesignifica “Patto civile di solidarietà”, è uncontratto tra due persone, di sesso diversoo dello stesso sesso, che hanno deciso unaconvivenza di fatto. L’approvazionedell’eventuale legge, consentirebbe dibeneficiare di alcune tutele giuridiche edeconomiche, simili a quelle stabilite tra iconiugi. Praticamente si vorrebberoequiparare le coppie di fatto, compresequelle omosessuali, alle famiglie verefondate sul matrimonio. Il CardinaleScola, Patriarca di Venezia, intervenendosu questo tema diceva: “Credo che lasocietà italiana sbaglierebbe gravementese, in nome di una cattiva interpretazionedei diritti individuali, sacrificasseulteriormente il bene del matrimonio edella famiglia. E’ giusto che una societàplurale debba rispettare i diritti di tutti,ma penso anche che in questo campo siapossibile battere la strada delle tutelepresenti nel Codice Civile, adeguandolese necessario, senza generare confusionesu ciò che è matrimonio e famiglia e ciòche non lo è. Di fronte a questa nefandaprospettiva, la Chiesa, in forza anche dellasua “sana laicità”, ha il diritto oltre che ildovere di fare sentire la sua voce. Lodiceva Giovanni Paolo II nel documentoapostolico “Familiaris consortio”: “ In unmomento storico nel quale la famiglia èoggetto di numerose forze che cercano didistruggerla o comunque deformarla, la

Chiesa, consapevole che il bene dellasocietà e di se stessi è profondamentelegato albene della famiglia, sente in modopiù vivo e stringente la sua missione diproclamare a tutti il disegno di Dio sulmatrimonio e sulla famiglia.” Il sociologoGiorgio Campanini, in un suo articolo sullarivista “Famiglia Cristiana” aggiunge: “ Viè da domandarsi, oltretutto, se è giustoche alcune centinaia di migliaia diconviventi debbano dettare l’ordine delgiorno della politica, lasciando in ombrale esigenze e le attese di circa 20 milioni difamigli fondate sul matrimonio.” Pertantoin questo momento più che di leggi controla famiglia, servono delle leggi a favore diessa.La famiglia va sostenuta, non indebolita.A proposito Benedetto XVI, rivolgendosiagli amministratori regionali, provinciali ecomunali del Lazio, in occasionedell’udienza dell’11 gennaio, diceva loro:“ Ma è ugualmente necessaria una politicadella famiglia e per la famiglia….. Si trattacioè di incrementare le iniziative chepossono rendere meno difficile e gravosaper le giovani coppie la formazione di unafamiglia, e poi la generazione el’educazione dei figli, favorendol’occupazione giovanile, contenendo perquanto possibile il costo degli alloggi,aumentando ilnumero delle scuole maternee degli asili nido. Appaiono invecepericolosi e controproducenti queiprogetti che puntano ad attribuire ad altreforme di unione impropri riconoscimentigiuridici, finendo inevitabilmente perindebolire e destabilizzare la famiglialegittima fondata sul matrimonio.” Allaluce di quanto detto si auspica che alParlamento prevalga il buonsenso e nonsi arrivi ad approvare una legge chesarebbe devastante per il grande valorequal è la famiglia.

Il gruppo Mondo Giovani, per chi nonlo sapesse, è nato qualche anno fa nelnostro paese per dare ai più giovanil’opportunità di riuscire a trascorrere unpo’ di tempo, cercando di fare qualcosadi piacevole e nello stesso tempo utile,rimanendo comunque vicini ai valoricristiani. Per qualche anno abbiamoprovato a far sentire la nostra presenzanelle varie festività svoltesi aCastrofilippo. I risultati ottenuti finorasono stati positivi, però grazie allacrescita del gruppo MG, i nostri obiettivisono molto più ampi. Chi volesseiscriversi deve sapere che nelgruppo MGci sono tre sottogruppi, a cui si puòaderire: un gruppo culturale, sport edivertimento, gruppo artistico. Questisottogruppi collaborando tra loro, nellostesso tempo possono svolgere unlavoro organico con più precisione,portare a termine diverse attività nellostesso gruppo. La cosa più importanteè però l’aiuto spirituale di Don MicheleEmma, che ci guida in questa attività e cipermette di avere un punto di contattocon paesi a noi vicini. Da quest’annoinoltre tramite la collaborazione con ilsindaco e l’amministrazione comunale,parteciperemo alle organizzazioni dellemanifestazioni paesane future. Permaggiori informazioni per chi fosseinteressato a partecipare ai nostriincontri. Può recarsi presso i locali dellaChiesa di Sant’Antonio Abate ognisabato alle 17,30. Vi aspettiamo.

Tatiana Pletto

ALLASCOPERTADI UNA REALTA’

DELNOSTRO PAESE:IL GRUPPO

MONDO GIOVANI

di DonAngelo MartoranaLAFAMIGLIAVADIFESA, NON INDEBOLITA

Page 3: L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio perché l’Arcobaleno vuole essere sempre più vostro!!! Fiduciosi di rafforzare il

L’ARCOBALENO 3A tutti almeno una volta sarà capitato dinotare delle bottiglie di birra o di altrebevande alcoliche sui marciapiedidel paeseal mattino, molti avranno pensato aqualche bravata occasionale di ragazzi chehanno fatto un po’ di baldoria. Le cosepurtroppo non stanno proprio così, labrutta abitudine di bere sostanze alcoliche,in gruppo o da soli, sembra avere salderadici nella cultura dei giovani (e non)castrofilippesi.Alcuni mesi fa fu il Giornale di Sicilia ariportare i dati secondo cui pressol’ospedale Barone Lombardo di Canicattìla maggior parte dei casi di intossicazioneda alcolici era rappresentata da giovanicastrofilippesi.Ovviamente il problema presentanumerose sfaccettature, fondamentalenegli atteggiamenti che portano a bererisulta essere l’età, infatti parlando conragazzi ancora minorenni “bere non è neun bisogno ne una necessità”, ma unconformarsi ad un modello, nessuno loimpone ma è un dato di fatto che tuttiapprovano questo comportamento.Come ci ha riferito uno di loro:”il semplicefatto di non accettare di voler bere unabirra ad una festa, potrebbe essere unmotivo per essere visto male dal gruppo,addirittura a volte si fa a gara a chi riescea bere più birre, perché ciò significareggere l’alcol, essere forti, essere adulti”.Peccato però che, come abbiamo avutomodo di costatare, in alcuni casi non solosi abusa, ma per giunta in evidente statodi ebbrezza ci si pavoneggia dell’impresacompiuta. E questo è un episodio abitualenelle feste tra giovani e quel che è peggiotra i giovanissimi.La birra in particolare sembra aver assuntola caratteristica dello status symbol, èinfatti la bevanda più diffusa, considerata“leggera”, un “piacevole passatempo”non come i superalcolici che invecerappresentano un gradino più alto che peri più giovani indica l’appartenenza al clubdei “grandi” mentre per i maggiorennispesso è l’appiglio per superare unmomento difficile, delle angosce personali.Un giovane che abitualmente beve riferisceche: “buttare giù un bicchiere di vodka oun angelo azzurro (potente cocktail adalta gradazione) ti da un calore fortissimoe ti fa stare bene, ti dimentichi tutto per unattimo, non pensi più ai problemi e ti dauna forza che potresti spaccare il mondo”.Il problema nel nostro paese si è acuitoterribilmente, tantissimi cittadini che pertimidezza non raccontano la loropersonale esperienza ci hanno spinti asollevare questo argomento. Di certo nonaiuta il silenzio in cui molti dei nostri

giovani si chiudono, le famiglie spesso nonsanno nulla di queste malsane abitudini oaddirittura danno il cattivo esempio. Èsotto gli occhi di tutti la costante presenzadi troppi genitori nei locali a consumarealcolici. I minorenni approfittando dellamoda del momento, si riuniscono in clubprivati cui hanno accesso solo gli amicidel gruppo, così possono agevolmente esenza limiti alcuni procurarsi neisupermercati le bevande e consumarle cosìlontano da occhi indiscreti. È questa unarealtà molto presente nel nostro territorio.Ci è stata riferita da molti giovani anche lapratica diffusa diandare fuori facendo verie propri pellegrinaggi nei pub di paesilimitrofi, dove nessuno li conosce epossono quindi sbizzarrirsi, unendo ai giàconsistenti rischi derivanti dall’assunzioneeccessiva di alcol, quelli della guida in statoalterato.Come avrete capito il problema è serio egli esempi citati dimostrano che non sipuò stare con le mani in mano, la nostrainchiesta in questa occasione ha assuntopiù la forma di una denuncia di uno statodi cose. Per carpire però l’effettivaprofondità del fenomeno, indagarne lemotivazioni ed elaborare possibilisoluzioni necessita l’intervento di tutte leistituzioni, dalla scuola alla famiglia,dall’amministrazione comunale al singolocittadino che può nel suo piccolo essereportatore di una cultura della vita più fortedi quella autodistruttiva professatadall’alcol e da chi ne abusa. Le opinionisull’argomento sono tantissime e siamodisponibili ad accogliere in futuro le vostreconsiderazioni e le vostre testimonianze.L’OPINIONE DEL DOTTOREGURRERIQuali sono i danni provocati dall’alcolsull’organismo?“L’abuso di sostanze alcoliche, provocauna dipendenza su cui, a differenza diquanto accade nella tossicodipendenza,risultano poco efficaci le terapiefarmacologiche, ma gioca un ruolofondamentale la forza di volontà per uscireda questo tunnel. Inoltre distrugge ilsistema nervoso, alterando l’impulsonervoso e rendendo difficoltoso anche ilpiù semplice movimento”Come intervenite in Guardia Medicain caso di soggetti che presentano

intossicazione da alcol?“È fondamentale instaurare subito unrapporto amichevole col paziente eintervenire con una flebo endovena disoluzione fisiologica e farmacidisintossicanti quali il Tad600. Inoltre perdebellare più rapidamente l’etanolo dalsistema nervoso possiamo utilizzare ilMetadoxil.Secondo lei qual è la reale diffusionedell’alcol tra i giovani nel nostro paese?“In base agli interventi che eseguiamo, oggirispetto a quando ho cominciato a lavorarea Castrofilippo nel 1989, i casi sononettamente diminuiti, infatti prima il

sabato su 40 pazienti, almeno 3 o 4 eranosoggetti con tossicosi da alcol, invecenell’ultimo anno abbiamo avuto solamente3 casi di questo tipo. Posso affermare chenegli anni i soggetti che abitualmentebevono non sono aumentati o comunqueforse i più giovani pur abusando, sonopiù attenti a non arrivare a stati tali darichiedere il nostro intervento. Preoccupadi più però l’aumento dei casi di tossicosida parte di ragazze, anche giovanissime,che si registra negli ultimi anni in paese eche spesso sono causate dalladegenerazione di party tra amiche. “Iodico sempre ai miei pazienti che unbicchiere di vino al giorno, in chi non hapatologie, permette di fare un passo avanti,ma un litro, porta molto indietro. Ènecessario maturare un forte senso diresponsabilità per essere in grado diriconoscere i limiti oltre i quali ildivertimento può diventare danno”.

FIUMI D’ALCOL IN PAESE?

Molti giovani specialmente dopo lacresima abbandonano o riducono alminimo la pratica religiosa. Una realtàche non preoccupa soltanto la chiesa ,ma anche molti genitori, che sono odovrebbero essere i primi educatori deipropri figli. Una delle ragioni di questoallontanamento va ricercata nella frattura,che poi si traduce in distacco, tra duegenerazioni diverse. Papà, mamme eanche nonni faticano a tenere il passodegli adolescenti, spesso perché a lorovolta divenuti indifferenti nei confrontidella religione, costretti da esigenze dilavoro e da ritmi disumani di vita, odistratti da altri interessi che fanno

dimenticare ciò che veramente èimportante per la crescita della persona.Esiste una medicina per guarire da questa“malattia”? Esiste, e chi l’ha sperimentatane dice tutto il bene possibile. La medicinaha un nome molto comune, mascarsamente capito nella sua valenzaeducativa: è l’ A.N.S.P.I. (AssociazioneNazionale S. Paolo Italia), è l’oratorioparrocchiale, che da più di un ventenniocon il suo circolo S. Luigi, a Castrofilippoorganizza e anima tante attività e iniziativeindirizzate per lo più ai giovani. Se laparrocchia è una “famiglia di Famiglie”,l’oratorio è il luogo ideale per aiutare anchei genitori a riscoprire la loro vocazione di

educatori, il loro ruolo nel trasmettere lasperanza ai figli. La presenza costante dellafamiglia nell’oratorio, anche se in orarialternati dovuti agli impegni di lavoro,permette infatti di trovare dei preziosi“alleati” negli animatori ludico-sportivi,in altre famiglie della comunitàparrocchiale che condividono il progettoper una crescita equilibrata e sana dellegiovanigenerazioni. La novità interessanteè che molte famiglie non praticantiguardano con fiduciosa simpatia e consperanza le associazioni parrocchiali,considerandolo un aiuto importantealmeno per difendere i figli dal dilagare delvizio, dell’alcol e della droga. “ Lo mando

all’ A.N.S.P.I. e sono tranquillo “, diconoinizialmente, dopo devono capire cheanche la loro presenza e preziosa e sidevono abituare a camminare insieme aifigli in quella “ casa di tutti che è dasempre il circolo A.N.S.P.I. S. Luigi inquesta ottica e chiaro che anche aguadagnarci sono anche i genitori. Neipiccoli paesi spesso mancano spaziadeguati di accoglienza; tuttavia si puòrimediare costituendo questi centri diaggregazione parrocchiali. Se c’è lavolontà di rispondere a questa “chiamataalla collaborazione”, i risultati nonmancheranno. con vantaggio di tutti.

Antonio Sferrazza

“ LO MANDO ALL’A.N.S.P.I. E SONO TRANQUILLO “

Nell’ambito delle scienze dell’uomo, ilconcetto di “gruppo” rivesteun’importanza fondamentale.Probabilmente nessun individuo, perdefinirsi veramente tale, può vivere dasolo. L’individuo, indipendentementedalla sua volontà vive in un microcosmo,fa parte di svariati gruppi ,organizzazioni ed interagiscecostantemente con un certo numero dipersone.Le relazioni di gruppo in alcune fasidelicate dello sviluppo , come peresempio l’adolescenza, fornisconoall’individuo sostegno per ilsuperamento dei compiti evolutivi. Inaltri termini, in questa tappafondamentale dell’età evolutiva, ilgruppo può essere considerato come un“laboratorio”sociale”, come luogoprivilegiato di sperimentazione dicomportamenti non sottoposti alcontrollo immediato da parte degli adulti.La sottoscrizione dei legami con ilgruppo diventa un patto, un sodaliziodotato di uno straordinario poteredecisionale sulla vita psichica dei suoimembri e nasce dal bisogno di compierein compagnia il viaggio nel labirinto dellacrescita, alla ricerca dei valori ai qualiaffidare la regia del processo disoggettivizzazione.Se durante il periodo dell’infanzia lerelazioni più significative sono quelleparentali di tipo”verticale”, con

l’ingresso in adolescenza si amplifica ilbisogno di relazioni “orizzontali”, che siesprimono in modo diversificato conl’elezione di un legame di amiciziapreferenziale con la figura dell’amico/adel cuore, con lo stringere i contatti conil gruppo spontaneo degli amici o conquello istituzionale dei compagni diclasse, di squadra, di oratorio ecc.E’ soprattutto il gruppo spontaneo degliamici quello che influenza in modopotentissimo gli orientamenti, icomportamenti e le scelte dei suoimembri. L’attuale configurazione deigruppi adolescenziali, per lo più noncoesi da intenti di tipo politico o sociale,tende ad escludere, o meglio a nonrichiedere, la figura del leader e ad affidareappunto alla mente collettiva, la presadi decisioni sia di quelle più banali(checosa fare in quel momento di tempolibero) che di quelle esistenziali piùsignificative. La mente del gruppo spessoprevale in questa fase della vita sulleinclinazioni individuali e può talvoltaesporre il singolo a rischi elevati che sonotuttavia ritenuti dall’adolescente inferioririspetto a quelli che correrebbe con iltradimento del patto di fedeltà stipulatocon il gruppo. Sotto questo profilo, èevidente che se da un lato il gruppo hauna forte valenza formativa erappresenta una preziosissima risorsaper il processo di crescita, contieneinevitabilmente in sé anche dei rischi eduna valenza “deformante”.

Antonella Trupia.

L’OPINONE DELLA PSICOLOGA

IMIEIGRUPPI -IMIEIAMICI.

L’INCHIESTA DIOPINIONI A CONFRONTO

Double FaceDouble Face

Umberto Bartolotta e Massimiliano Sanfilippo

Page 4: L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio perché l’Arcobaleno vuole essere sempre più vostro!!! Fiduciosi di rafforzare il

4 L’ARCOBALENOSiamo profondamente grati a quanti hanno contribuito, con la loro offerta, al sostentamento del nostro giornale. Il vostro sostegno ha reso possibilemantenere il carattere di gratuità anche per coloro che non possono contribuire. Grazie, di cuore, per quanto avete già fatto e per quanto farete.

Via Nazionale, 158Tel. e Fax 0922 829272CASTROFILIPPO (AG)

E-mail: [email protected]

Ricevimenti e Banchetti

Via P. Mascagni - Tel. 0922 825034CASTROFILIPPO

We wish you a merry Christmas…we wish youa merry Christmas…we wish you a merryChristmas and a happynewyear!!!Questa edaltre sono le canzoniche ogni anno ciaccompagnano durante le festivitànatalizie.Usciamo da giorni di cenoni ed abbuffate, digiocate a carte dove c’è chi ha vinto e chi haperso…ma questo è soprattutto il periodo in cuitutti i cristiani ricordano la nascita del Cristonella grotta di Betlemme.ACastrofilippoquestaè unafestività molto sentita lo si puònotare dainumerosi balconi avvolti dalle luci e da alcuneestrose illuminazioni che decorano le facciatedelle case, dietro i vetri delle finestre siintravedono alberi ben addobbati o i pastorellidelpresepe.C’è aria di festa. A partire dal 16 dicembre neivari quartieri si è svolta la novena di Nataleanimata dai ragazzi del coro “S. Luigi” mentregiorno 29 dicembre i giovani del coro “Canticum

novum” sono andati all’istituto “Boccone delpovero” dove tra canti e un pezzo di panettone siè svolta una mega-tombolata che ha vistocoinvolti gli anziani residenti nella casa diriposo. Un paio di giorniprimadi Natalealcuniragazzi della banda musicale paesana hannosuonato per il paese motivi natalizi mentre lamattina del 25 le strade sono state invase dai“ciaramiddari” e zampognari diretti dal prof.Licalsi.Davanti laChiesamadreè stato allestitoil presepe dagli operatori comunali. L’addobboper le strade quest’anno però si è limitato aqualche stella luminosa nel Centro storico elungo viale Bonfiglio, oltre alla ormaitradizionale filodiffusione di canti natalizi incorso Umberto. Da diversi anni il sindaco el’amministrazione sono soliti fare i regali agli

anzianidel paese, lodevole iniziativaintrapresaanche quest’anno, ma nell’ombra; difatti mentreprima erano il primo cittadino ed alcunicomponenti dell’amministrazione a consegnarepersonalmentei regali accompagnati dai ragazzidellabanda, stavolta il compitoè toccato al soloassessorealla culturaeallo spettacolo,GiuseppeTinebra, che un paio di giorni prima di Nataleaccompagnato da alcuni addetti comunali hadistribuito i pacchetti.Questa sicuramente è una maniera per perdermeno tempo, ma toglie quell’aria di festa che sirespirava negli scorsi natali. Purtroppo questepoche iniziative non si sono rivelate all’altezzadell’estro castrofilippese che nel passato hagenerato stupore e meraviglia per le grandiattivitàrealizzate.

NATALE ASSIEME...PERSA L’OCCASIONECENONI, ABBUFFATE E GIOCATE A CARTE DOVE C’È CHI HA VINTO E CHI HA PERSO. Rimpiangiamo infatti i capolavori del presepe

viventeo diquelloallestitonella vecchiacasermain Piazza madrice; che hanno riscosso moltosuccesso richiamando a flotte i visitatoridell’interland, che invano sono ritornati anchequest’anno nella speranza di godere nuovamentedi questi magnifici spettacoli. Sarebbe forse ilcaso di tentare di recuperare l’autentico spiritodelNatale, nonguasterebbedi certo unoSpiritopiùcollaborativo da partedi tutte le realtà localieunasolerzia maggioredachiha laresponsabilitàdi gestire questo tipo di avvenimenti e ilriferimento è alle numerose associazioni egruppi, parrocchiali e non, oltre cheall’amministrazione comunale. Perché come alsolitodallapoca voglia dicooperarechi ciperdeèsemprela collettività castrofilippese, abbiamoperso tutti infatti un’occasione per far Nataleassieme.

MarioMessina

Page 5: L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio perché l’Arcobaleno vuole essere sempre più vostro!!! Fiduciosi di rafforzare il

5L’ARCOBALENOPILLOLE DI INFORMAZIONE SULLE PROSPETTIVE LAVORATIVE

A CURA DI LILIANA FAILLA

Buon 2007 con il vino siciliano - meglio se da uve biologiche!!!Analisi e proposte per un settore da salvare

Buon anno 2007 con un buon bicchiere divino rosso o anche bianco purché siasiciliano, meglio se prodotto con uvebiologiche.La viticoltura nel nostro territorio è ancorafondamentale per l’economia malgradoversi in condizione di notevolearretratezza rispetto agli standard dellaqualità riconosciuti a livello internazionale.La storia del vigneto da vino, a memoriad’uomo, si interseca con quella delterritorio di un vasto areale di media edalta collina che comprende i Comuni diRacalmuto, Castrofilippo, Grotte,Canicattì, Naro, Milena e zone limitrofe,costituendo quello che oggi vienericonosciuto come l’areale di elezione delnero d’avola siciliano. Un vitignoapprezzato per le sue qualitàorganolettiche e non solo. Il nostropaesaggio rurale sino ai primi annisettanta, era caratterizzato e dominatodalla coltivazione del grano duro, daimandorleti e da piccoli vigneti coltivati adalberello o a parete, da cui si ricavavanopregiate uve da vinificare nei tanti“polmenti” disseminati nelle diversecontrade del territorio. Il vino era allora alcentro di una economia rurale, diremmooggi ai limiti dell’autoconsumo, ma che inrealtà contribuì alla stabilità sociale delterritorio sino ai primi anni dello scorsosecolo tramandando sino ai nostri giorni irudimenti di un modello culturale di civiltàrurale su cui articolare una nuova possibilestagione di sviluppo.Oggi la viticoltura locale si dimena ancoratra grandi potenzialità e pocheprospettive concrete. Come tutti gli altricomparti soffre della grande crisi in cuiversa il settore agricolo. Una crisiannunciata che si manifesta con la scarsacompetitività dei prodotti siciliani rispettoad un livello di confronto, quello del costodi produzione, su cui è impossibilecompetere a livello internazionale.La politica della riduzione dei prezzi diproduzione è fallimentare. Non si puòoggettivamente competere con prodottiche vengono importati (spesso perchésovvenzionati) a prezzi più bassi delprezzo di costo.Consideriamo invece che buona parte delvino che oggi consumiamo in Siciliaproviene dalle regioni del centro nord. Ilnostro vino infatti viene commercializzatomediamente per il 92% come vino base

sfuso e mosto muto ad un prezzo chenelle annate normali non supera i 30 cent.di euro/litro. Lo stesso spesso ritornasulle nostre tavole in bottiglia. I vinisiciliani in bottiglia ( solo 8% dellaproduzione regionale) appartengono ingran parte ad una fascia medio alta il cuiconsumo è limitato ed il mercato èfortemente segmentato e controllato dapoche importanti sistemi di distribuzione.A poco o nulla serve scimmiottare dentromanifestazioni paesane, spessogenerosamente sovvenzionate, per lapromozione dei “grandi vini locali”.Oggi bisogna trovare il sistema per farecoincidere l’obiettivo dei vinificatori conquello dei viticultori. Bisogna orientarela produzione del rimanente 92% verso laproduzione di vini finiti di fascia bassa.Lavorando su prodotti da tavola, di buonaqualità ma con modeste pretese di prezzo.Per intenderci vini da massimo 2 € abottiglia, che però debbono essereproposte in modo capillare a tutte lefamiglie siciliane, anche grazie ad efficacicampagne di educazione alimentare emagari utilizzando i sistemi della filieracorta, le mense pubbliche esovvenzionate, nonché attraverso accordiquadro con i sistemi della distribuzioneregionale e della ristorazione.Sulpiano della qualità bisognerà adeguarei vigneti agli standard della viticoltura diqualità, a partire dai sistemidi allevamentoche dovrà essere orientata verso le formea parete ed in particolari situazioni adalberello, all’adozione di nuove tecnicheagronomiche orientate verso l’agricolturabiologica e sostenibile. Insomma Bisognanon dimenticare che per fare il buonvino ci vogliono i buoni vigneti chedebbono rappresentare il tramite direttocon il territorio e la sua storia, debbonocomporre il paesaggio e garantire laperpetuazione dei saperi e delle tradizionidel territorio. La nuova programmazioneregionale del P.S.R. (Piano di SviluppoRurale – Sicilia ) 2006/2013 potrebbeoffrire alcuni importanti strumentifinanziari che debbono però tradursi inprogetti concreti. Una nuova culturadovrebbe insomma recuperare tutti queivalori aggiunti senza i quali anche il vinoè solo una semplice bevanda composta daacqua, alcol e una manciata di cenere.

Dott. Calogero Alaimo Di loro

Aprili fa li hjuri e li biddrizzi ,l’onuri l’havi lu misi di maiu.Aprile il mese dei fiori e di tante cose belle,ma tutti gli onori al mese di maggio.(sene deduce che alcuni fanno cose molto buone,ma altri poi se ne piglieranno imeriti)Burrasca furiusa,passa subitu.Quando la pioggia ed il temporale sono furiosi,finiscono presto.(si usa spesso convalore metaforico in rapporto alle arrabbiature)Ariu nettu,un c’è scantu di trona.Se il cielo è pulito non ci può essere un temporale.(Si usa anche in sensometaforico per indicare che la persona onesta non ha nulla da temere)Pasqua e Natale cu cù vò,carnalivari cu li tò.Pasqua e Natale con chi vuoi,carnevale(passalo)con i tuoi.Quannu canta lu gaddru fora l’ura, a canciari lu tiempu ‘unn’addimura.Quando il gallo canta in orari strani ,il tempo presto cambia.

CONTINUANO I NOSTRI INCONTRI CON I PROVERBI SULLA “METEOROLOGIA”.

= LA GIBBEDDRA =OVVERORISCOPRIAMO IL DIALETTO= LA GIBBEDDRA =

a cura di Totò Lo Giudice e Gino Sanfilippo

Lo”SF O G O”a cura di Mariella Badalamenti

Non ci sono limiti…….!!!

A Castrofilippo non ci sono limiti!Se ci troviamo a girare per le vie del paese,riscontriamo una situazione direi penosa.I ragazzi girano per la strada senzaindossare il casco, ma pensandoci bene ilcasco non è facoltativo, ma un obbligoche dovrebbe essere rispettato da tutti:ma se qualcuno rispetta quella regolaallora è uno stupido.Si corre con le moto, si truccano le moto,con le moto si impenna, ma siamo sicuriche è colpa dei nostri giovani se succedetutto questo???O forse in tutta Italia c’è chi fa rispettarequeste regole tranne che a Castrofilippo?Per non parlare poi delle cinture disicurezza. Sapete come funziona?Quando si esce fuori dal paese la regolaviene rispettata ma quando si entra nellevie di Castrofilippo non esiste più, maperché???Ah…!!! Forse perché a Castrofilipponon ci sono limiti !!!!!!!Per quanto riguarda la velocità, diciamoche un bambino non può più giocaretranquillo per strada, perché ci sembra divivere in una pista autorizzata per lacorsa e se succede qualcosa, allora è solocolpa dei genitori che non stanno attentiai loro figli. Lemacchine e imotorisbucanoda ogni parte, senza rispettare la

segnaletica prescritta, ma mettendo daparte il codice della strada, dove sonofinite le regole dettate dal buon senso???

Valentina Serravillo

Ciao Vale, benvenuta nella mia rubrica,spero ci siano altre occasioni per rileggertied essere ancora d’accordo con te.Questo tuo, è uno sfogo lo si vede moltobene, pieno di sana e travolgente ironia.E’ così che io voglio le nostre lettrici,ironiche ed intelligenti nell’affrontareproblemi seri come questo che mi haipalesato. Troveranno il tempo i nostrilettori di condividere questo problema?(naturalmente non può essere ilcontrario). Ma, le istituzioni o chi didovere daranno il giusto peso a questoche vuole essere un sano ed altruisticomessaggio?Sono sicura che, con un po’ di buon sensoe un naturale attaccamento alla vita tuttinoi possiamo migliorare le cose. Diamocida fare, è tempo di aprire la bocca datempo chiusa per ottenere risposte allenostre legittime e lecite richieste.Riscrivimi, dai ancora luce ai tuoi sfoghie anche voi lettori che non lo avete ancorafatto. Sono sicura che, tutti noi abbiamoqualcosa da dire o su cui riflettere osemplicemente da sfogare. Scrivio mandauna e-mail a [email protected]. B.

LO SFOGO DI VALENTINA SERRAVILLO

La “Trasfigurazione” è una delle quattroopere pittoriche realizzate su tela dalpittore Salvatore Racalbuto verso la finedel 1800 per abbellire la volta della chiesaMaria SS. del Rosario di Castrofilippo.Come le altre tre è situata nei riquadricentrali del soffitto del sacro tempio ed èposta proprio nella sua porzionesovrastante l’Altare Maggiore. Le operefurono commissionate a SalvatoreRacalbuto dal figlio Eugenio, che eral’Arciprete in carica in quel periodo. Ilpittore avrebbe voluto realizzare i dipinticon la tecnica dell’affresco, ma il figlionon lo permise dato che egli, in età giàavanzata, avrebbe dovuto lavorare perlungo tempo su una impalcatura alta oltre15 metri dal suolo. La scelta obbligata delsupporto delle pitture, cioè l’uso della telaper la realizzazione delle quattro operepittoriche, ha consentito che essegiungessero alla nostra epoca. Infatti nelcaso fosse stata usata la tecnicadell’affresco sicuramente le quattroesecuzioni pittoriche sarebbero andatedistrutte durante i lavori di rifacimentodel soffitto. La tela riproduce fedelmenteil particolare centrale del grande dipinto“La Trasfigurazione” realizzato daRaffaello e rimasto incompiuto per lamorte dell’illustre pittore (1520). Lameravigliosa opera di Raffaello occupauno degli altari laterali della Basilica diSan Pietro in Roma.La tela di Salvatore Racalbuto, come giàdetto situata sulla volta dell’abside, non acaso proprio in corrispondenza dell’Altare

Maggiore (dove durante la messa avvienela trasformazione del pane e del vino nelCorpo e nel Sangue di Gesù Cristo),mostra chiari segni di degrado, collegabiliall’effetto deleterio del tempo,dell’umidità, della polvere. Questi hanno,infatti, alterato i lineamenti del volto diGesù, che appare quasi illeggibile, cosìcome poco decifrabili sono i tratti deipersonaggi a Lui vicini; i colori, che sipresentano sbiaditi ed altri particolari, cheprobabilmente sfuggono ad un esamenecessariamente quasi superficiale, perchésvolto forzatamente a distanza. I dannisubiti dalla pittura sono in attosicuramente più gravi rispetto al passato,cosa che risulta molto evidente nelconfronto con immagini fotografichedell’opera d’arte realizzate venti anni fa.E’ quindi opportuno un urgente lavoro direcupero , volto al ripristino dell’immaginepittorica e, se necessario, del suosupporto.

OPERE DA SALVARE“LA TRASFIGURAZIONE”DI SALVATORERACALBUTO

Tommaso Inzalaco

Page 6: L’ARCOBALENO · dell’informazione. Speriamo che tanti altri possano seguire il suo esempio perché l’Arcobaleno vuole essere sempre più vostro!!! Fiduciosi di rafforzare il

5L’ARCOBALENOPILLOLE DI INFORMAZIONE SULLE PROSPETTIVE LAVORATIVE

A CURA DI LILIANA FAILLA

Buon 2007 con il vino siciliano - meglio se da uve biologiche!!!Analisi e proposte per un settore da salvare

Buon anno 2007 con un buon bicchiere divino rosso o anche bianco purché siasiciliano, meglio se prodotto con uvebiologiche.La viticoltura nel nostro territorio è ancorafondamentale per l’economia malgradoversi in condizione di notevolearretratezza rispetto agli standard dellaqualità riconosciuti a livello internazionale.La storia del vigneto da vino, a memoriad’uomo, si interseca con quella delterritorio di un vasto areale di media edalta collina che comprende i Comuni diRacalmuto, Castrofilippo, Grotte,Canicattì, Naro, Milena e zone limitrofe,costituendo quello che oggi vienericonosciuto come l’areale di elezione delnero d’avola siciliano. Un vitignoapprezzato per le sue qualitàorganolettiche e non solo. Il nostropaesaggio rurale sino ai primi annisettanta, era caratterizzato e dominatodalla coltivazione del grano duro, daimandorleti e da piccoli vigneti coltivati adalberello o a parete, da cui si ricavavanopregiate uve da vinificare nei tanti“polmenti” disseminati nelle diversecontrade del territorio. Il vino era allora alcentro di una economia rurale, diremmooggi ai limiti dell’autoconsumo, ma che inrealtà contribuì alla stabilità sociale delterritorio sino ai primi anni dello scorsosecolo tramandando sino ai nostri giorni irudimenti di un modello culturale di civiltàrurale su cui articolare una nuova possibilestagione di sviluppo.Oggi la viticoltura locale si dimena ancoratra grandi potenzialità e pocheprospettive concrete. Come tutti gli altricomparti soffre della grande crisi in cuiversa il settore agricolo. Una crisiannunciata che si manifesta con la scarsacompetitività dei prodotti siciliani rispettoad un livello di confronto, quello del costodi produzione, su cui è impossibilecompetere a livello internazionale.La politica della riduzione dei prezzi diproduzione è fallimentare. Non si puòoggettivamente competere con prodottiche vengono importati (spesso perchésovvenzionati) a prezzi più bassi delprezzo di costo.Consideriamo invece che buona parte delvino che oggi consumiamo in Siciliaproviene dalle regioni del centro nord. Ilnostro vino infatti viene commercializzatomediamente per il 92% come vino base

sfuso e mosto muto ad un prezzo chenelle annate normali non supera i 30 cent.di euro/litro. Lo stesso spesso ritornasulle nostre tavole in bottiglia. I vinisiciliani in bottiglia ( solo 8% dellaproduzione regionale) appartengono ingran parte ad una fascia medio alta il cuiconsumo è limitato ed il mercato èfortemente segmentato e controllato dapoche importanti sistemi di distribuzione.A poco o nulla serve scimmiottare dentromanifestazioni paesane, spessogenerosamente sovvenzionate, per lapromozione dei “grandi vini locali”.Oggi bisogna trovare il sistema per farecoincidere l’obiettivo dei vinificatori conquello dei viticultori. Bisogna orientarela produzione del rimanente 92% verso laproduzione di vini finiti di fascia bassa.Lavorando su prodotti da tavola, di buonaqualità ma con modeste pretese di prezzo.Per intenderci vini da massimo 2 € abottiglia, che però debbono essereproposte in modo capillare a tutte lefamiglie siciliane, anche grazie ad efficacicampagne di educazione alimentare emagari utilizzando i sistemi della filieracorta, le mense pubbliche esovvenzionate, nonché attraverso accordiquadro con i sistemi della distribuzioneregionale e della ristorazione.Sulpiano della qualità bisognerà adeguarei vigneti agli standard della viticoltura diqualità, a partire dai sistemidi allevamentoche dovrà essere orientata verso le formea parete ed in particolari situazioni adalberello, all’adozione di nuove tecnicheagronomiche orientate verso l’agricolturabiologica e sostenibile. Insomma Bisognanon dimenticare che per fare il buonvino ci vogliono i buoni vigneti chedebbono rappresentare il tramite direttocon il territorio e la sua storia, debbonocomporre il paesaggio e garantire laperpetuazione dei saperi e delle tradizionidel territorio. La nuova programmazioneregionale del P.S.R. (Piano di SviluppoRurale – Sicilia ) 2006/2013 potrebbeoffrire alcuni importanti strumentifinanziari che debbono però tradursi inprogetti concreti. Una nuova culturadovrebbe insomma recuperare tutti queivalori aggiunti senza i quali anche il vinoè solo una semplice bevanda composta daacqua, alcol e una manciata di cenere.

Dott. Calogero Alaimo Di loro

Aprili fa li hjuri e li biddrizzi ,l’onuri l’havi lu misi di maiu.Aprile il mese dei fiori e di tante cose belle,ma tutti gli onori al mese di maggio.(sene deduce che alcuni fanno cose molto buone,ma altri poi se ne piglieranno imeriti)Burrasca furiusa,passa subitu.Quando la pioggia ed il temporale sono furiosi,finiscono presto.(si usa spesso convalore metaforico in rapporto alle arrabbiature)Ariu nettu,un c’è scantu di trona.Se il cielo è pulito non ci può essere un temporale.(Si usa anche in sensometaforico per indicare che la persona onesta non ha nulla da temere)Pasqua e Natale cu cù vò,carnalivari cu li tò.Pasqua e Natale con chi vuoi,carnevale(passalo)con i tuoi.Quannu canta lu gaddru fora l’ura, a canciari lu tiempu ‘unn’addimura.Quando il gallo canta in orari strani ,il tempo presto cambia.

CONTINUANO I NOSTRI INCONTRI CON I PROVERBI SULLA “METEOROLOGIA”.

= LA GIBBEDDRA =OVVERORISCOPRIAMO IL DIALETTO= LA GIBBEDDRA =

a cura di Totò Lo Giudice e Gino Sanfilippo

Lo”SF O G O”a cura di Mariella Badalamenti

Non ci sono limiti…….!!!

A Castrofilippo non ci sono limiti!Se ci troviamo a girare per le vie del paese,riscontriamo una situazione direi penosa.I ragazzi girano per la strada senzaindossare il casco, ma pensandoci bene ilcasco non è facoltativo, ma un obbligoche dovrebbe essere rispettato da tutti:ma se qualcuno rispetta quella regolaallora è uno stupido.Si corre con le moto, si truccano le moto,con le moto si impenna, ma siamo sicuriche è colpa dei nostri giovani se succedetutto questo???O forse in tutta Italia c’è chi fa rispettarequeste regole tranne che a Castrofilippo?Per non parlare poi delle cinture disicurezza. Sapete come funziona?Quando si esce fuori dal paese la regolaviene rispettata ma quando si entra nellevie di Castrofilippo non esiste più, maperché???Ah…!!! Forse perché a Castrofilipponon ci sono limiti !!!!!!!Per quanto riguarda la velocità, diciamoche un bambino non può più giocaretranquillo per strada, perché ci sembra divivere in una pista autorizzata per lacorsa e se succede qualcosa, allora è solocolpa dei genitori che non stanno attentiai loro figli. Lemacchine e imotorisbucanoda ogni parte, senza rispettare la

segnaletica prescritta, ma mettendo daparte il codice della strada, dove sonofinite le regole dettate dal buon senso???

Valentina Serravillo

Ciao Vale, benvenuta nella mia rubrica,spero ci siano altre occasioni per rileggertied essere ancora d’accordo con te.Questo tuo, è uno sfogo lo si vede moltobene, pieno di sana e travolgente ironia.E’ così che io voglio le nostre lettrici,ironiche ed intelligenti nell’affrontareproblemi seri come questo che mi haipalesato. Troveranno il tempo i nostrilettori di condividere questo problema?(naturalmente non può essere ilcontrario). Ma, le istituzioni o chi didovere daranno il giusto peso a questoche vuole essere un sano ed altruisticomessaggio?Sono sicura che, con un po’ di buon sensoe un naturale attaccamento alla vita tuttinoi possiamo migliorare le cose. Diamocida fare, è tempo di aprire la bocca datempo chiusa per ottenere risposte allenostre legittime e lecite richieste.Riscrivimi, dai ancora luce ai tuoi sfoghie anche voi lettori che non lo avete ancorafatto. Sono sicura che, tutti noi abbiamoqualcosa da dire o su cui riflettere osemplicemente da sfogare. Scrivio mandauna e-mail a [email protected]. B.

LO SFOGO DI VALENTINA SERRAVILLO

La “Trasfigurazione” è una delle quattroopere pittoriche realizzate su tela dalpittore Salvatore Racalbuto verso la finedel 1800 per abbellire la volta della chiesaMaria SS. del Rosario di Castrofilippo.Come le altre tre è situata nei riquadricentrali del soffitto del sacro tempio ed èposta proprio nella sua porzionesovrastante l’Altare Maggiore. Le operefurono commissionate a SalvatoreRacalbuto dal figlio Eugenio, che eral’Arciprete in carica in quel periodo. Ilpittore avrebbe voluto realizzare i dipinticon la tecnica dell’affresco, ma il figlionon lo permise dato che egli, in età giàavanzata, avrebbe dovuto lavorare perlungo tempo su una impalcatura alta oltre15 metri dal suolo. La scelta obbligata delsupporto delle pitture, cioè l’uso della telaper la realizzazione delle quattro operepittoriche, ha consentito che essegiungessero alla nostra epoca. Infatti nelcaso fosse stata usata la tecnicadell’affresco sicuramente le quattroesecuzioni pittoriche sarebbero andatedistrutte durante i lavori di rifacimentodel soffitto. La tela riproduce fedelmenteil particolare centrale del grande dipinto“La Trasfigurazione” realizzato daRaffaello e rimasto incompiuto per lamorte dell’illustre pittore (1520). Lameravigliosa opera di Raffaello occupauno degli altari laterali della Basilica diSan Pietro in Roma.La tela di Salvatore Racalbuto, come giàdetto situata sulla volta dell’abside, non acaso proprio in corrispondenza dell’Altare

Maggiore (dove durante la messa avvienela trasformazione del pane e del vino nelCorpo e nel Sangue di Gesù Cristo),mostra chiari segni di degrado, collegabiliall’effetto deleterio del tempo,dell’umidità, della polvere. Questi hanno,infatti, alterato i lineamenti del volto diGesù, che appare quasi illeggibile, cosìcome poco decifrabili sono i tratti deipersonaggi a Lui vicini; i colori, che sipresentano sbiaditi ed altri particolari, cheprobabilmente sfuggono ad un esamenecessariamente quasi superficiale, perchésvolto forzatamente a distanza. I dannisubiti dalla pittura sono in attosicuramente più gravi rispetto al passato,cosa che risulta molto evidente nelconfronto con immagini fotografichedell’opera d’arte realizzate venti anni fa.E’ quindi opportuno un urgente lavoro direcupero , volto al ripristino dell’immaginepittorica e, se necessario, del suosupporto.

OPERE DA SALVARE“LA TRASFIGURAZIONE”DI SALVATORERACALBUTO

Tommaso Inzalaco