L’8 La luce dei frati di Tibhirine … stampa 2018/La_Stampa... · 2020. 12. 16. · ENZO BIANCHI...

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Pubblichiamo la prefazione al libro di Thomas Georgeon «La nostra morte non ci appartiene» (Editrice missionaria italiana) sui religiosi uccisi negli Anni 90 in Algeria e beatificati tra un mese ENZO BIANCHI ENZO BIANCHI Q uando la chiesa cano- nizza dei testimoni uccisi perché cristia- ni intende come per tutte le proclamazio- ni di santità ricono- scere l’evangelicità del loro vissuto e indicarli come esem- pi all’insieme della comunità dei credenti. È la vita dei mar- tiri, dunque, e non solo la loro morte a esserecelebrata sugli altari: la loro vita spesafino all’estremo, vissuta sulle or- me della vita di Gesù di Naza- ret, accolta nella vita senza fi- ne del Signore risorto. Una vi- ta non perfetta, una vita di peccatori capaci di conversio- ne, una vita non esente da peccati e contraddizioni al Vangelo, ma sulla quale ha il primato la grazia misericor- diosa di Dio. I martiri sono te- stimoni di una vita più forte della morte, anche di quella violenta da loro subita. Emblematiche in questo sensole vicende dei 19 marti- ri di Algeria, ein particolare la «passione»dei sette monaci di Tibhirine. [...] Testimoni, martiri fino alla fine, in mezzo al popolo algerino: questo tratto comune ha caratteriz- zato anche il percorso di que- sti anni verso la canonizzazio- ne. Non sono mancati, anche ne. Non sono mancati, anche all’interno della chiesa d’Alge- ria e tra le persone più vicine ai «martiri», quanti esitavano nel propugnare questa beati- ficazione, temendo che potes- seesserevissuta e compresa cioè fraintesa come un sigil- lo a una «eccezionalità» cri- stiana: solo loro sarebbero stati i martiri in quegli anni di violenza e di terrore. È preval- sainvece la comprensione più profonda e autentica: le loro storie e la loro morte parlano anche a nome delle decine di migliaia di algerini quasi esclusivamente musulmani vittime sacrificali dell’odio. Lo scriveva, con lucidità e lungi- miranza, fratel Christian nel suo testamento: «Se mi capi- tasse un giorno (e potrebbe essere oggi) di esserevittima del terrorismo che sembra vo- ler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Alge- ria, vorrei che la mia comuni- tà, la mia chiesa, la mia fami- glia si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a que- sto paese […] Che sapessero associarequestamorte atante altre ugualmente violente, la- sciate nell’indifferenza del- l’anonimato. La mia vita non ha più valore di un’altra. Non ne ha neanche meno». Lo confessava un algerino Lo confessava un algerino musulmano dopo aver parte- cipato ai funerali dei padri bianchi di Tizi Ouzou: «Che cosa possiamo fare, noi mu- sulmani sinceri, di fronte a una simile tragedia, quando anche migliaia di algerini muoiono in circostanze egualmente tragiche, se non portare testimonianza e af- fermare alto e forte che Dio è amore, misericordia e perdo- no?». Lo ripeteva fratel Mi- chel Fleury, con la semplicità e la schiettezza che lo caratte- rizzavano: «Se ci succedesse qualcosa ma non me lo au- guro vogliamo viverlo qui, solidali con tutti gli algerini e algerine che hanno già paga- to con la vita, semplicemente solidali con tutti questi scono- sciuti, innocenti». Lo sigilla infine, con una forza più di- rompente di mille parole, il sangue di padre Pierre Clave- rie mescolato a quello del gio- vane Mohamed Bouchikhi nel brutale attentato che se- gna anche la fine delle ucci- sioni di cristiani in quella ter- ra martoriata. [...] La vita alla sequela di Cri- sto, vissuta giorno dopo gior- no in mezzo ad altri credenti, molti di questi martiri l’aveva- no riletta, in quel Ribât es- Salâm, «legame di pace » che li univa agli amici musulmani, IL LIBRO SUI MONACI UCCISI NEL 19 96 I N ALGERI A , CHE SARANNO CANONIZZATI L’8 DICEMBRE La luce dei frati di Tibhirine Testimoni diunavita più fortedellamorte Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 25 SUPERFICIE : 54 % PERIODICITÀ : Quotidiano DIFFUSIONE : (470000) AUTORE : Enzo Bianchi 7 novembre 2018

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Page 1: L’8 La luce dei frati di Tibhirine … stampa 2018/La_Stampa... · 2020. 12. 16. · ENZO BIANCHI ENZO BIANCHI Quando la chiesacano-nizza dei testimoni uccisi perché cristia-ni

Pubblichiamo la prefazione al libro di ThomasGeorgeon «La nostra morte non ci appartiene»(Editrice missionaria italiana) sui religiosi uccisinegli Anni 90 in Algeria e beatificati tra un mese

ENZO BIANCHIENZO BIANCHI

Quando la chiesacano-nizza dei testimoniuccisi perché cristia-ni intende –come pertutte le proclamazio-ni di santità – ricono-

scere l’evangelicità del lorovissuto e indicarli come esem-pi all’insieme della comunitàdei credenti. È la vita dei mar-tiri, dunque, enon solo la loromorte a esserecelebrata suglialtari: la loro vita spesafinoall’estremo, vissuta sulle or-me della vita di Gesù di Naza-ret, accolta nella vita senza fi-nedel Signore risorto. Una vi-ta non perfetta, una vita dipeccatori capaci di conversio-ne, una vita non esente dapeccati e contraddizioni alVangelo, ma sulla quale ha ilprimato la grazia misericor-diosa di Dio. I martiri sono te-stimoni di una vita più fortedella morte, anche di quellaviolenta da loro subita.

Emblematiche in questosensole vicende dei 19 marti-ri di Algeria, ein particolare la«passione»dei sette monaci diTibhirine. [...] Testimoni,martiri fino alla fine, in mezzoal popolo algerino: questotratto comune ha caratteriz-zato anche il percorso di que-sti anni verso la canonizzazio-ne. Non sono mancati, anche

ne. Non sono mancati, ancheall’interno della chiesa d’Alge-ria e tra le persone più vicineai «martiri», quanti esitavanonel propugnare questa beati-ficazione, temendo che potes-seesserevissuta ecompresa –

cioè fraintesa – come un sigil-lo a una «eccezionalità» cri-stiana: solo loro sarebberostati i martiri in quegli anni diviolenza edi terrore. Èpreval-sainvecela comprensione piùprofonda e autentica: le lorostorie e la loro morte parlanoanche a nome delle decine dimigliaia di algerini – quasiesclusivamente musulmani –vittime sacrificali dell’odio. Loscriveva, con lucidità e lungi-miranza, fratel Christian nelsuo testamento: «Semi capi-

tasse un giorno (e potrebbeessereoggi) di esserevittimadel terrorismo che sembra vo-ler coinvolgere ora tutti glistranieri che vivono in Alge-ria, vorrei che la mia comuni-tà, la mia chiesa, la mia fami-glia si ricordassero che la miavita era donata a Dio ea que-sto paese […] Che sapesseroassociarequestamorte atantealtre ugualmente violente, la-sciate nell’indifferenza del-l’anonimato. La mia vita nonha più valore di un’altra. Nonne ha neanche meno».

Lo confessava un algerino

Lo confessava un algerinomusulmano dopo aver parte-cipato ai funerali dei padribianchi di Tizi Ouzou: «Checosa possiamo fare, noi mu-

sulmani sinceri, di fronte auna simile tragedia, quandoanche migliaia di algerinimuoiono in circostanzeegualmente tragiche, se nonportare testimonianza e af-fermare alto e forte che Dio èamore, misericordia eperdo-no?». Lo ripeteva fratel Mi-chel Fleury, con la semplicitàe la schiettezza che lo caratte-rizzavano: «Seci succedessequalcosa – ma non me lo au-guro – vogliamo viverlo qui,solidali con tutti gli algerini ealgerine che hanno già paga-to con la vita, semplicementesolidali con tutti questi scono-sciuti, innocenti». Lo sigillainfine, con una forza più di-rompente di mille parole, ilsangue di padre Pierre Clave-rie mescolato aquello del gio-vane Mohamed Bouchikhinel brutale attentato che se-gna anche la fine delle ucci-sioni di cristiani in quella ter-ra martoriata. [...]

La vita alla sequela di Cri-sto, vissuta giorno dopo gior-no in mezzo ad altri credenti,molti di questi martiri l’aveva-no riletta, in quel Ribât es-Salâm, «legame di pace »cheli univa agli amici musulmani,

IL LIBRO SUI MONACI UCCISI NEL 19 96 I N ALGERI A , CHE SARANNO CANONIZZATI L’8 DICEMBRE

La luce dei frati di TibhirineTestimonidiunavitapiùfortedellamorte

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 25SUPERFICIE : 54 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (470000)AUTORE : Enzo Bianchi

7 novembre 2018

Page 2: L’8 La luce dei frati di Tibhirine … stampa 2018/La_Stampa... · 2020. 12. 16. · ENZO BIANCHI ENZO BIANCHI Quando la chiesacano-nizza dei testimoni uccisi perché cristia-ni

li univa agli amici musulmani,non come una discussione te-ologica, ma come luogo diapertura spirituale all’islamin quanto cammino versoDio.Lievito nascosto in una pastadivenuta sempre più acidaper la violenza insensata, lachiesad’Algeria ha pensato séstessacome icona della Visita-zione: come Maria si è affret-tata adandare verso la cuginaElisabetta per renderle servi-zio, portando così Gesù na-scosto in grembo, questi uo-mini e donne di Dio eranoconsapevoli che a sua voltaElisabetta – il popolo cui pre-

stavano un umile servizio –recava in séla possibilità di ri-conoscere la venuta di Cristoe rallegrarsene.

È forse questo il messaggioche risuona con più forza ogginella chiesa grazie alla cano-nizzazione di questi «martiridella carità»: «Tutti hanno ildiritto di ricevere il Vangelo. Icristiani hanno il dovere di an-nunciarlo senza escluderenessuno, non come chi impo-neun nuovo obbligo, bensìco-me chi condivide con gioia,segnalaun orizzonte bello, of-fre un banchetto desiderabile.La chiesa non cresce per pro-selitismo ma per attrazione».Ed èin questi semplici uominie donne del Vangelo che ri-splende, illuminata dalla lucedel martirio, quella «santitàdella porta accanto» chepapaFrancescomette in risalto nel-

l’enciclica Gaudeteet exsulta-te: «Mi piace vedere la santitànel popolo di Dio paziente:nei genitori che crescono conamore i loro figli, negli uominie nelle donne che lavoranoper portare il pane acasa, neimalati, nelle religiose anzianeche continuano asorridere. Inquesta costanza per andareavanti giorno dopo giorno ve-

avanti giorno dopo giorno ve-do la santità della chiesa mili-tante. Questa ètante volte lasantità “della porta accanto”,di quelli che vivono vicino anoi e sono un riflesso dellapresenza di Dio, o, per usareun’altra espressione, “la clas-se media della santità”».

Allora sarà gioia condivi-sa, orizzonte di bellezza,banchetto di delizie: aquestosiamo invitati da Dio assiemea tutti i nostri fratelli e sorel-le in umanità. —

La loro forza di paceera l’apertura spirituale

all’Islam in quantocammino verso Dio

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PAESE : Italia PAGINE : 25SUPERFICIE : 54 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (470000)AUTORE : Enzo Bianchi

7 novembre 2018

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FrèrePaul,FrèreChristophe,dasinistra adestra:FrèreLucDorchier,FrèreMichel,PèreAmédéeFrèreJean-PierreAFP

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 25SUPERFICIE : 54 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (470000)AUTORE : Enzo Bianchi

7 novembre 2018