La voce di Calvisano - Settembre 2012

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Oggi in molte nazioni d’Europa la scristianiz- zazione sta avanzando velocemente perché la fede che non si rinnova nella vita di chi, pur battezzato, non ne per- cepisce più l’influsso, scompare e così anche la società cessa di essere cristiana. Questo si è già verificato nel nord Africa che al tempo di S. Agostino nel quarto se- colo, aveva oltre 800 sedi vescovili ed era completamente cristianizzato. In Italia molte famiglie per tradizione continuano a domandare per i figli i sacra- menti del Battesimo, dell’Eucaristia e della Cresima, ma non trasmettono loro la fede perché non pregano insieme, né in casa, né in chiesa e seguono stili di vita in contrasto col Vangelo. Si dà poco valore al sacra- mento della Confessione e del Matrimonio. Senza volerlo questi figli, adagio, adagio vanno verso la perdita della fede non avendo “conosciuto” sufficientemente la Bibbia e non avendo mai approfondito il senso vero della preghiera, della Messa, dei sacramenti e il ruolo della Chiesa. La fami- glia preferisce delegare l’educazione cri- stiana alla Parrocchia pur continuando a far scelte morali talvolta in contrasto con la Chiesa. Alcuni pensano di essere nel giusto e di- cono: “Io sono cristiano, è la Chiesa che sbaglia perché è lontana dai problemi del- l’uomo moderno e non si aggiorna”. Alcuni poi tranquillizzano la loro coscienza perché s’impegnano nel sociale laico, nell’ecologi- smo e nell’amore verso gli animali. Sono delle belle cose, ma non sufficienti per rinnovare e fortificare la fede. Per verificare se tutto questo ci riguarda, è utile porsi alcune domande: “Chi è per me Gesù Cristo? Quando agisco, osservo i suoi comandamenti? Prendo posizione per Lui nell’ambiente in cui vivo? Che cosa è per me la Chiesa? La mia fede è solo individuale o co- munitaria? Si nutre della Messa domenicale e si esprime nel servizio alla comunità cri- stiana, vivendo in comunione con gli altri?”. UNA COMUNITÀ IN DIALOGO Editore don Gabriele Facchi - Dir. resp. Gabriele Filippini - Aut. Trib. Bs n. 31/97 del 7/8/97 - Anno XXVI - N° 233 Fotocomposizione: GraficaCM - Bagnolo Mella (BS) - Stampa: Grafinpack - Calvisano (BS) SETTEMBRE 2012 LA VOCE DI CALVISANO (Segue a pagina 2) La tela del Moretto restaurata. La fede che non si rinnova... muore

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Bollettino della parrocchia di Calvisano

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Page 1: La voce di Calvisano - Settembre 2012

Oggi in molte nazionid’Europa la scristianiz-zazione sta avanzandovelocemente perché lafede che non si rinnovanella vita di chi, purbattezzato, non ne per-cepisce più l’influsso,

scompare e così anche la società cessa diessere cristiana.

Questo si è già verificato nel nord Africache al tempo di S. Agostino nel quarto se-colo, aveva oltre 800 sedi vescovili ed eracompletamente cristianizzato.

In Italia molte famiglie per tradizionecontinuano a domandare per i figli i sacra-menti del Battesimo, dell’Eucaristia e dellaCresima, ma non trasmettono loro la fedeperché non pregano insieme, né in casa, néin chiesa e seguono stili di vita in contrastocol Vangelo. Si dà poco valore al sacra-mento della Confessione e del Matrimonio.

Senza volerlo questi figli, adagio, adagiovanno verso la perdita della fede nonavendo “conosciuto” sufficientemente laBibbia e non avendo mai approfondito ilsenso vero della preghiera, della Messa, deisacramenti e il ruolo della Chiesa. La fami-glia preferisce delegare l’educazione cri-stiana alla Parrocchia pur continuando a farscelte morali talvolta in contrasto con laChiesa.

Alcuni pensano di essere nel giusto e di-cono: “Io sono cristiano, è la Chiesa chesbaglia perché è lontana dai problemi del-l’uomo moderno e non si aggiorna”. Alcunipoi tranquillizzano la loro coscienza perchés’impegnano nel sociale laico, nell’ecologi-smo e nell’amore verso gli animali.

Sono delle belle cose, ma non sufficientiper rinnovare e fortificare la fede.

Per verificare se tutto questo ci riguarda, èutile porsi alcune domande: “Chi è per meGesù Cristo? Quando agisco, osservo i suoicomandamenti? Prendo posizione per Luinell’ambiente in cui vivo? Che cosa è per mela Chiesa? La mia fede è solo individuale o co-munitaria? Si nutre della Messa domenicalee si esprime nel servizio alla comunità cri-stiana, vivendo in comunione con gli altri?”.

UNA COMUNITÀ IN DIALOGOEditore don Gabriele Facchi - Dir. resp. Gabriele Filippini - Aut. Trib. Bs n. 31/97 del 7/8/97 - Anno XXVI - N° 233

Fotocomposizione: GraficaCM - Bagnolo Mella (BS) - Stampa: Grafinpack - Calvisano (BS)

SETTEMBRE 2012

LA VOCE DICALVISANO

(Segue a pagina 2) La tela del Moretto restaurata.

La fedeche non si rinnova... muore

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Qualcuno pensa che in occidente il cri-stianesimo potrebbe anche scomparirediventando uno dei tanti valori.

Per evitare questo pericolo, siamochiamati a un nuovo annuncio del Van-gelo per diventare uomini nuovi comevuole Gesù che è con noi.

Il Vangelo è sempre attuale e rispondealle varie situazioni della nostra vita.

Gesù si oppose agli schemi tradizionalie a certe usanze religiose del suo tempoperché davano una falsa illusione di sal-vezza e libertà, mentre per l’evangelistaMarco, è in Gesù che Dio e l’uomo, tor-nano veramente a incontrarsi.

Così Gesù ricomincia sempre a inse-gnare in maniera nuova e prima di salirein cielo, ha detto agli apostoli: “Andate epredicate il Vangelo ad ogni creatura”(Mc 16,15 - 18).

Questa è la missione che spetta nonsolo ai sacerdoti e ai catechisti, ma a ognicristiano.

Potremo avere sul futuro uno sguardodi serenità e di fiducia, se saremo fedelial Vangelo.

S. Agostino diceva: “La Chiesa prose-gue incontrastata il suo pellegrinaggio

fino al termine delle cose, fra le persecu-zioni del mondo e le consolazioni di Dio”.

Ogni anno nella ripresa delle attivitàpastorali, è bello vedere i genitori iscri-vere i loro figli al catechismo, però èbuona cosa ricordare che anche lorohanno bisogno di rinnovare la loro fedeperché altrimenti si spegne, andandoverso una morte lenta e senza dolore.

Per tutti la fede è un dono che rice-viamo, che va completato ogni giornonella Chiesa, che ci mette in contatto conGesù Vivente perché la fede cristiana nonè fede in una dottrina che una volta stu-diata da la salvezza per tutta la vita, ma èun incontro con Gesù Risorto, che stasempre con noi e continua a insegnarci avivere come ha vissuto Lui nei rapporticon Dio Padre e con gli uomini.

Nella Chiesa riceviamo i sacramentiperché realizzano l’incontro con Gesù Ri-sorto che come per i discepoli di Em-maus, fa strada con noi, ci spiega le Scrit-ture, spezza il pane e ci manda sullestrade del mondo per rivelare a tutti que-sta sua presenza, attraverso il nostrovolto, la nostra voce e la nostra vita.

Il Signore è misericordioso perché haavuto fiducia nell’uomo, creandolo a sua

immagine e somiglianza.Poi l’uomo, ingannato dal demonio, si

è smarrito, ma Dio Padre, ha ricominciatoda capo, mandando suo Figlio.

Oggi ricomincia ancora con noi e cosìfarà per sempre.

Se vogliamo vivere bene su questa terrae poi eternamente con Lui, bisognaascoltarlo e affrontare il cammino dellavita non da soli, ma con Lui che è Viventenella Chiesa che, come faceva Gesù, nonimpone, ma propone il Vangelo. Nellalettera a Diogneto si dice: “Dio inviò il Fi-glio con clemenza e mansuetudine. Persalvarci lo inviò. Per persuadere, non perviolentare, perché in Dio non c’è vio-lenza”.

Auguro a tutti di accogliere la propostadi vita che la Chiesa fa in nome di Gesù.

Nella Chiesa ci dobbiamo sentire comefratelli in Gesù, in comunione con Lui econ tutti i credenti. Così affrontiamo ilcammino della vita non da soli, ma conLui che è Vivente nella Chiesa, che ha lamissione di continuare l’opera di Gesù,sotto la guida dello Spirito Santo.

IIll PPaarrrrooccooDDoonn AAnnggeelloo GGaabbrriieellee FFaacccchhii

LA VOCE DI CALVISANO 2

(Segue da pagina 1)

Nella nostra Parrocchia in questi ultimi mesi sono stati eseguitialcuni interventi:

1. Restauro della Pala del Moretto che rappresenta San Barto-lomeo.

2. Pulitura, riparazione e levigatura del pavimento della Chiesadelle Bradelle.

3. Rifacimento del tetto di tutto il Centro Pastorale “Santa Mad-dalena di Canossa”.

4. Realizzazione di aule nuove ricavate nella parte vecchia del-l’edificio, fatiscente e pericolante.

Siamo riconoscenti alla BCC Agrobresciano per il contributoerogato per i lavori eseguiti nella Chiesa delle Bradelle, alla So-vraintendenza delle Belle Arti per il restauro della Pala e a tutti ifedeli per le offerte fatte: tanti modi di contribuire, nel rispettodella libertà di scelta.

Naturalmente al di là dell’offerta monetaria, ci sono tante ma-

niere per aiutare la comunità. L’importante è agire con la purezza d’intenzione, per il bene di

tutti, a gloria del Signore come si legge nel Vangelo di Matteo: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con

che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere get-tato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una cittàche sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterlasotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli chesono nella casa.

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché ve-dano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro cheè nei cieli”.

Siamo certi che queste opere sono utili alla nostra Parrocchiae che riusciremo ad onorare il debito, grazie alla vostra genero-sità.

Opere parrocchiali

Battesimi 2012

15) Beltramini Emma di Andrea e Conti Aurora 16) Zambelli Slavic di Giuseppe e Slavic Zdarcina Aliona 17) Accini Leonardo di Enrico e Preti Erica 18) Castellini Elia di Caslillo e Cassa Francesca

Matrimoni 20123) Bonomini Andrea e Favalli Federica 4) Zanetti Diego e Patti Lucia5) Zambelli Giuseppe e Zdarcina Aliona

Tornati alla casa del Padre

27) Berselli Angelo di anni 71 28) Valcarenghi Maria Rosa di anni 71 29) Bresciani Vittorina ved. Fogliata di anni 91 30) Conti Emanuele di anni 78 31) Casotti Adriano di anni 79 32) Tomasoni Francesco di anni 77 33) Mille Tersilla ved. Multineddu di anni 88 34) Taroni Maria Anna di anni 70

ANAGRAFE PARROCCHIALE

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3 LA VOCE DI CALVISANO

Carissimi/e Catechisti/e,come ogni anno vi apprestate ad accettare e vivere a fa-

vore di questa comunità parrocchiale, il ministero al qualeGesù ci ha chiamato. Il compito che ci viene chiesto è quellodi essere testimoni del suo amore, così come lo sperimen-tiamo e viviamo nella nostra vita di credenti. "Ho creduto,perciò ho parlato, anche noi crediamo perciò parliamo ... "(2Cor 4,13). Allora, il nostro "parlare" è saper raccontare, es-sere capaci di trasmettere la fede che viviamo, che cer-chiamo noi stessi con coraggio e fatica, tra sconfitte ed en-tusiasmi.

Non da maestri, ma da cercatori di quella stessa Verità -Persona, Gesù, che dobbiamo consegnare agli altri, ma dicui siamo alla ricerca noi stessi. Ecco perché la chiamata alservizio catechistico non abilita da sola al suo esercizio, nécomporta una conoscenza innata. AI contrario, la voca-zione è anche chiamata ad un impegno di formazione con-tinua alla Scuola di Gesù, Maestro Buono che ci educa allasua stessa vita e ci infonde lo Spirito che apre la nostramente e il nostro cuore alla comprensione del mistero di Dioe dell'uomo, ci cambia dentro, dandoci la forza di affron-tare nel modo giusto ogni cosa.

Dobbiamo essere disposti a ricevere, pronti ad acco-gliere, a fare comunione, a collaborare insieme, ad esseresolidali.

L'incontro con Gesù è un dono che possiamo fare a noistessi e anche agli altri, come possiamo regalare qualcosache non abbiamo trovato? Impariamo a "mettere casa" inDio, attraverso la preghiera personale e comunitaria, acco-standoci ai sacramenti, partecipando alla Messa, ap-profondendo la nostra fede attraverso una catechesi appro-priata e frequentando gli incontri di Magistero. Il catechistanella comunità si fa prossimo a chi chiede di crescere nellafede. È annunciatore di una buona notizia, portatore di unaricchezza e depositario di una verità.

Il "cercatore di Dio", cammina in prospettiva di una sceltaImpegnativa, vive una missione che nasce da un incontro eche si attua attraverso un'evangelizzazione che trasformadal di dentro e mediante la forza del Vangelo, rende nuoval'umanità.

Il catechista è chiamato a essere uditore della Parola perpoi trasmetterla. Ricordiamo alcuni luoghi e tempi dovepossiamo incontrare Gesù: • Preghiera personale • Lettura della Bibbia

• Lettura degli insegnamenti ecclesiali • Messa domenicale • Confessione frequente • Incontri di Magistero col Parroco e i catechisti

“Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore,non con tristezza nè per forza, perché Dio Ama chi dona congioia. Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ognigrazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiatecompire generosamente tutte le opere di bene.” (2 Cor 9,7-8).

Vi saluto e vi aspetto.Grazie per la disponibilità

DDoonn GGaabbrriieellee

Lettera ai cercatori di Dio

Battesimo di Elia Castellini (26/8/2012).Battesimo di Emma Beltrami (1/7/2012).

Il discorso della Montagna. Beato Angelico, Siena, Museo dell’Opera del Duomo.

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LA VOCE DI CALVISANO 4

CALENDARIO LITURGICO PASTORALE

OORRAARRII DDEELLLLEE MMEESSSSEE EE CCEELLEEBBRRAAZZIIOONNII::DDoommeenniiccaa::• ore 8.00 - 10.00 - 11.00 - 18.30: S. Messa.LLuunneeddìì::• ore 8.00: Celebrazioni delle lodi e adorazione eucaristica.• ore 9.00: S.Messa.SSaabbaattoo::• Ore 7.30: Celebrazione delle lodi.• ore 15.20: S. Messa presso la Casa di Riposo.• ore 18.30: S. MessaAAllttrrii ggiioorrnnii ffeerriiaallii::• ore 7.25: Celebrazione delle lodi.• ore 7.30: S. Messa.• ore 18,25: Celebrazione dei vespri.• ore 18.30: S. Messa - secondo il calendario settimanale.

SETTEMBRE11 SSaabbaattoo:: “Beato il popolo scelto dal Signore”- VII Giornata nazionale per la salvaguardia del creato22 DDoommeenniiccaa:: XXXXIIII ddeell TT..OO..“Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda”33 LLuunneeddìì:: SS.. GGrreeggoorriioo MMaaggnnoo,, PPaappaa ee ddootttt.. ddeellllaa CChhiieessaa“Quanto amo la tua legge, Signore!”44 MMaarrtteeddìì:: SS.. RRoossaalliiaa,, vveerrggiinnee“Giusto è il Signore in tutte le sue vie”55 MMeerrccoolleeddìì:: BBeeaattaa TTeerreessaa ddii CCaallccuuttttaa,, rreelliiggiioossaa ee ffoonnddaattrriiccee“Beato il popolo scelto dal Signore”66 GGiioovveeddìì:: SS.. ZZaaccccaarriiaa,, pprrooffeettaa“Del Signore è la terra e quanto contiene”77 VVeenneerrddìì:: SS.. RReeggiinnaa,, mmaarrttiirree -- SS.. GGrraattoo,, VVeessccoovvoo“La salvezza dei giusti viene dal Signore”88 SSaabbaattoo:: NNaattiivviittàà ddeellllaa BBeeaattaa VVeerrggiinnee MMaarriiaa“Gioisco pienamente nel Signore”

• oorree 1100..3300:: S.Messa presso il Santuario delle Bradelle.• oorree 1155..2200:: S.Messa presso la Casa di Riposo.• oorree 1166..0000:: Recita del S.Rosario e S.Messa.• oorree 1188..3300:: S.Messa presso il Santuario delle Bradelle.

99 DDoommeenniiccaa:: XXXXIIIIII ddeell TT..OO..“Loda il Signore, anima mia”1100 LLuunneeddìì:: SS.. NNiiccoollaa ddaa TToolleennttiinnoo,, ssaacceerrddoottee ee rreelliiggiioossoo“Guidami, Signore, nella tua giustizia”1111 MMaarrtteeddìì:: SSss.. FFeelliiccee ee RReeggoollaa,, mmaarrttiirrii“Il Signore ama il suo popolo”1122 MMeerrccoolleeddìì:: SSaannttiissssiimmoo NNoommee ddeellllaa BBeeaattaa VVeerrggiinnee MMaarriiaa“Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio”Oppure: “In te, Signore, ho posto la mia gioia”1133 GGiioovveeddìì:: SS.. GGiioovvaannnnii CCrriissoossttoommoo,, VVeessccoovvoo ee ddootttt.. ddeellllaa CChhiieessaa“Guidami, Signore, per una via di eternità”1144 VVeenneerrddìì:: EEssaallttaazziioonnee ddeellllaa SSaannttaa CCrrooccee“Non dimenticate le opere del Signore!”

• aallllee oorree 1144..3300 sono attesi all’Oratorio e poi in Chiesa tutti glialunni di 2a, 3a, 4a, 5a; elementare e 1a, 2a, 3a media.• aallllee oorree 2200..3300 sono attesi in Chiesa, tutti i genitori per unmomento di preghiera e formazione.• aallllee oorree 2211..0000 all’Oratorio, sono aperte le iscrizioni al cate-chismo per tutti (saranno presenti i catechisti/e).

1155 SSaabbaattoo:: BBeeaattaa VVeerrggiinnee MMaarriiaa AAddddoolloorraattaa“Salvami, Signore, per la tua misericordia”

• aallllee oorree 1144..3300 iscrizioni al catechismo in Oratorio per i ge-nitori che venerdì hanno avuto impegni improrogabili.

1166 DDoommeenniiccaa:: XXXXIIVV ddeell TT..OO..“Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi”1177 LLuunneeddìì:: SS.. RRoobbeerrttoo BBeellllaarrmmiinnoo,, VVeessccoovvoo ee ddootttt.. ddeellllaa CChhiieessaa“Annunciate la morte del Signore, finché egli venga”1188 MMaarrtteeddìì:: SS.. AArriiaannnnaa,, mmaarrtt.. -- SS.. GGiiuusseeppppee ddaa CCooppeerrttiinnoo,, ssaacc..“Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida”1199 MMeerrccoolleeddìì:: SS.. GGeennnnaarroo,, vveessccoovvoo ee mmaarrttiirree“Beato il popolo scelto dal Signore”2200 GGiioovveeddìì:: SSss.. AAnnddrreeaa KKiimm TTaaee--ggoonn,, PPaaoolloo CChhoonngg HHaa--ssaanngg eeccoommppaaggnnii,, mmaarrttiirrii“Rendete grazie al Signore perché è buono”2211 VVeenneerrddìì:: SS.. MMaatttteeoo,, aappoossttoolloo eedd eevvaannggeelliissttaa“Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio”

• aallllee oorree 1144..3300:: INIZIA IL CATECHISMO: per gli iscritti del venerdì.

2222 SSaabbaattoo:: SS.. EEmmeerriittaa,, mmaarrttiirree“Camminerò davanti a Dio nella luce dei viventi”Oppure: “Esulterò davanti a te, Signore, nella luce dei viventi”

• aallllee oorree 1144..3300:: INIZIA IL CATECHISMO: per gli iscritti del sabato.

23 Domenica: XXV del T.O.“Il Signore sostiene la mia vita”2244 LLuunneeddìì:: BBeeaattaa MMaarriiaa VVeerrggiinnee ddeellllaa MMeerrcceeddee“Il giusto abiterà sulla tua santa montagna, Signore”2255 MMaarrtteeddìì:: SS.. CClleeooffaa,, ddiisscceeppoolloo ddeell SSiiggnnoorree“Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi”2266 MMeerrccoolleeddìì:: SSss.. CCoossmmaa ee DDaammiiaannoo,, mmaarrttiirrii“Lampada per i miei passi, Signore, è la tua parola”2277 GGiioovveeddìì:: SS.. VViinncceennzzoo ddee’’ PPaaoollii,, ssaacceerrddoottee“Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in gene-razione”2288 VVeenneerrddìì:: SS.. VVeenncceessllaaoo,, mmaarrttiirree -- SS.. LLoorreennzzoo RRuuiizz ee ccoommppaaggnnii,,mmaarrttiirrii“Benedetto il Signore, mia roccia”2299 SSaabbaattoo:: SSss.. MMiicchheellee,, GGaabbrriieellee EE RRaaffffaaeellee,, aarrccaannggeellii“Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria”

DDuurraannttee llaa SS.. MMeessssaa ddeellllee oorree 1188..3300,, ssii ssvvoollggeerràà llaa ttrraaddiizziioo--nnaallee bbeenneeddiizziioonnee ee ddiissttrriibbuuzziioonnee ddeell ppaannee ddii SS.. MMiicchheellee..

3300 DDoommeenniiccaa:: XXXXVVII ddeell TT..OO..“I precetti del Signore fanno gioire il cuore”

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5 LA VOCE DI CALVISANO

CALENDARIO LITURGICO PASTORALE

OTTOBREOOTTTTOOBBRREE:: MMEESSEE DDEELL RROOSSAARRIIOO

Il mese di ottobre è dedicato al santo Rosario, sin-golare preghiera contemplativa con la quale,

guidati da Maria, fissiamo lo sguardo sullabellezza del volto di suo Figlio Gesù per es-sere conformati al suo mistero di gioia, diluce, di dolore e di gloria. Ci sono due ricor-renze che meritano di essere ricordate: il 7ottobre nella quale la liturgia celebra la me-

moria della Beata Vergine Maria del Rosario eil 13 Ottobre, giorno in cui ricorre l’ultima ap-

parizione della Madonna a Fatima, nel 1917. Al-lora la Madonna ha rmandato in modo speciale la

recita del santo Rosario pttenere il dono della pace. Questaantica preghiera sta conoscendo una provvidenziale rifiori-tura, grazie anche all’esempio e all’insegnamento dell’amatoPapa Giovanni Paolo II il cui motto era: “Totus tuus” (dal “Trat-tato della vera devozione alla Santa Vergine” di San Luigi Ma-ria Grignion: «Tuus totus ego sum, et omnia mea tua sunt» -«Sono tutto tuo, e tutto ciò che possiedo appartiene a te»). An-che noi affidiamoci alla Madre Celeste che benevola ci acco-glie e sostiene nel nostro cammino.

11 LLuunneeddìì:: SS.. TTeerreessaa ddii GGeessùù BBaammbbiinnoo,, vveerrggiinnee ee ddootttt.. ddeellllaa CChhiieessaa“Tendi a me l’orecchio, Signore, ascolta le mie parole”22 MMaarrtteeddìì:: SSss.. AAnnggeellii CCuussttooddii“Darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie”33 MMeerrccoolleeddìì:: SS.. DDiioonniiggii,, aarreeooppaaggiittaa –– SS.. CCaannddiiddaa,, mmaarrttiirree“Giunga fino a te la mia preghiera, Signore”44 GGiioovveeddìì:: SS.. FFrraanncceessccoo DD’’AAssssiissii,, ppaattrroonnoo dd’’IIttaalliiaa“Tu sei, Signore, mia parte di eredità”

RRIIPPRREENNDDEE LL’’AADDOORRAAZZIIOONNEE EEUUCCAARRUUSSTTIICCAA::inizia dopo la S. Messa delle ore 7.30 e si conclude alle ore20.00 con la celebrazione della S. Messa.

55 VVeenneerrddìì:: SS.. FFaauussttiinnaa KKoowwaallsskkaa,, vveerrgg.. -- BB.. BBaarrttoolloo LLoonnggoo,, llaaiiccoo“Guidami, Signore, per una via di eternità”66 SSaabbaattoo:: SS.. BBrruunnoo,, mmoonnaaccoo“Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo, Signore”77 DDoommeenniiccaa:: XXXXVVIIII ddeell TT..OO..“Ci benedica il Signore tutti i giorni della nostra vita”88 LLuunneeddìì:: SS.. PPeellaaggiiaa,, vveerrggiinnee ee mmaarrttiirree“Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza”Oppure: “Il Signore è fedele alla sua alleanza”99 MMaarrtteeddìì:: SS.. DDiioonniiggii,, VVeessccoovvoo ee ccoommppaaggnnii,, mmaarrttiirrii -- SS.. GGiioovvaannnniiLLeeoonnaarrddii,, ssaacceerrddoottee“Guidami, Signore, per una via di eternità”1100 MMeerrccoolleeddìì:: SS.. DDaanniieellee CCoommbboonnii,, VVeessccoovvoo“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo”1111 GGiioovveeddìì:: SS.. FFiirrmmiinnoo,, VVeessccoovvoo“Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato il suo popolo”1122 VVeenneerrddìì:: SS.. FFeelliiccee IIVV,, PPaappaa“Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza”Oppure: “Il Signore è fedele per sempre”1133 SSaabbaattoo:: SS.. TTeeooffiilloo ddii AAnnttiioocchhiiaa,, VVeessccoovvoo“Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza”Oppure: “Il Signore è fedele per sempre”1144 DDoommeenniiccaa:: XXXXVVIIIIII ddeell TT..OO..

“Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre”1155 LLuunneeddìì:: SS.. TTeerreessaa dd’’AAvviillaa,, vveerrggiinnee ee ddootttt.. ddeellllaa CChhiieessaa“Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre”1166 MMaarrtteeddìì:: SS.. EEddvviiggee,, rreell.. -- SS.. MMaarrgghheerriittaa MMaarriiaa AAllaaccooqquuee,, vveerrgg..“Venga a me, Signore, il tuo amore”1177 MMeerrccoolleeddìì:: SS.. IIggnnaazziioo ddii AAnnttiioocchhiiaa,, VVeessccoovvoo ee mmaarrttiirree“Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita”1188 GGiioovveeddìì:: SS.. LLuuccaa,, eevvaannggeelliissttaa“I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno”1199 VVeenneerrddìì:: SSss.. GGiioovvaannnnii ddee BBrréébbeeuuff ee IIssaaccccoo JJoogguueess,, ssaacceerrddoottiiee ccoommppaaggnnii,, mmaarrttiirrii –– SS.. PPaaoolloo ddeellllaa CCrrooccee,, ssaacc..“Beato il popolo scelto dal Signore”2200 SSaabbaattoo:: SS.. MMaarriiaa BBeerrttiillllaa BBoossccaarrddiinn,, vveerrggiinnee“Hai posto il tuo Figlio sopra di ogni cosa”2211 DDoommeenniiccaa:: XXXXIIXX ddeell TT..OO..“Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo”

OOTTTTOOBBRREE:: MMEESSEE MMIISSSSIIOONNAARRIIOOIl mese di ottobre rappresenta un'importante occasione dipreghiera e di riflessione sui temi della vocazione missiona-ria di ogni cristiano. Culmine di questo particolare periodo èla Giornata Missionaria Mondiale fissata – quest’anno - perdomenica 21 ottobre 2012 che avrà come slogan: ""HHoo ccrreedduuttoo,,ppeerrcciiòò hhoo ppaarrllaattoo"". Una giornata carica di un particolare si-gnificato dal momento che ricorre nello stesso periodo in cuiè stato indetto l’”Anno della Fede”. Oggi, come allora, Gesù ciinvia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangeloa tutti i popoli della terra. L'essere Missionari, significa impe-gnarsi, ogni giorno, per portare ad altri la BUONA NOTIZIA diCristo, con parole di Amore e di Speranza per il cuore di ognipersona. E’ comunque necessario che ogni credente s’impe-gni nel luogo in cui vive ad operare una nuova evangelizza-zione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusia-smo nel comunicare la fede. Una fede che abbiamo avuto indono e che cresce se vissuta come esperienza d’amore, do-nata a nostra volta anche agli altri.

2222 LLuunneeddìì:: BBeeaattoo GGiioovvaannnnii PPaaoolloo IIII,, PPaappaa -- BBeeaattoo TTiimmootteeoo GGiiaacc--ccaarrddoo,, ssaacceerrddoottee“Il Signore ci ha fatti e noi siamo suoi”2233 MMaarrtteeddìì:: SS.. GGiioovvaannnnii ddaa CCaappeessttrraannoo,, ssaacceerrddoottee“Il Signore annuncia la pace al suo popolo”Oppure: “Sei tu, Signore, la nostra pace”2244 MMeerrccoolleeddìì:: SS.. AAnnttoonniioo MMaarriiaa CCllaarreett,, VVeessccoovvoo“Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza”2255 GGiioovveeddìì:: SS.. MMiinniiaattoo,, mmaarrttiirree –– SS.. GGaauuddeennzziioo,, VVeessccoovvoo“Dell’amore del Signore è piena la terra”2266 VVeenneerrddìì:: SS.. AAmmaannddoo,, VVeessccoovvoo“Noi cerchiamo il tuo volto, Signore”2277 SSaabbaattoo:: SS.. EEvvaarriissttoo,, PPaappaa“Andremo con gioia alla casa del Signore”2288 DDoommeenniiccaa:: XXXXXX ddeell TT..OO..“Grandi cose ha fatto il Signore per noi”2299 LLuunneeddìì:: SS.. OOnnoorraattoo,, VVeessccoovvoo“Facciamoci imitatori di Dio, quali figli carissimi”Oppure: “Beato chi cammina nella legge del Signore”3300 MMaarrtteeddìì:: SS.. MMaarrcciiaannoo,, VVeessccoovvoo –– SS.. GGeerraarrddoo,, VVeessccoovvoo“Beato chi teme il Signore”3311 MMeerrccoolleeddìì:: SS.. QQuuiinnttiinnoo ddii VVeerrmmaanndd,, VVeessccoovvoo“Fedele è il Signore in tutte le sue parole”

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LA VOCE DI CALVISANO 6

Da tempo memorabile si celebra la festi-vità alla Chiesa della Madonna delle Bra-delle nel giorno 8 settembre, dedicatodalla liturgia alla Natività di Maria: una ri-correnza che noi calvisanesi sentiamo cosìparticolarmente nostra e cara. I lavori di ri-strutturazione e pulitura, eseguiti in questiultimi tempi, ci permetteranno di ammi-rare il piccolo Santuario in una veste rin-novata, pur necessitando di ulteriori inter-venti. Già da alcuni anni è stato ristruttu-rato il campanile; la campana ha recupe-rato la sua voce e con i suoi rintocchi, ac-cogliendo i defunti nel cammino verso ilcamposanto, ci parla di cielo e di eternità.

Attualmente nella Chiesa il pavimento èstato levigato, con lavori di pulitura e stuc-caggio, sono state ridipinte le pareti chepresentavano macchie di umidità, luci-date tutte le lapidi, puliti e riordinati gli al-tari laterali dedicati a S. Carlo Borromeo ea S. Antonio di Padova, verniciato il pic-colo coro dietro l’altare, e pulito, con pa-zienza certosina, il soffitto chela levigatura del pavimentoaveva ricoperto di un densostrato di polvere.

Se è pur vero che “non sem-pre il tempo la beltà cancella” èaltrettanto vero che anche labellezza ha bisogno di cure emanutenzioni costanti.

È così antica questa nostrachiesetta e molte notizie si per-dono nella notte dei tempi. Da-gli studi accurati di Mons. Fau-sto Balestrini, essa è sorta noncome Santuario dedicato allaVergine, bensì come chiesettasussidiaria o curiaziale, in una

località fatta di “braide” (termine longo-bardo che significa “piccolo podere”) dacui il nome Bradelle.

Sorta quindi tra gente di campi, umile esemplice, la cui vita era scandita da mo-menti di preghiera e di lode, nella limpidafede e nella santa fatica del lavoro quoti-diano. Non risulta quando e come laChiesa sia stata dedicata a Maria, ma sicu-ramente vi contribuì l’amore e la devozionedei nostri antenati alla Beata Vergine.

È un gioiello artistico questo nostro San-tuario, un inno alla nostra terra e alla no-stra identità di crsitiani. Ci regola una spi-ritualità dolcissima avvolgendoti di unaamorosa Presenza materna, di un respirodi preghiera con l’eco dei secoli, di unamemoria dolente di sacrario nel ricordo ditante giovinezze spezzate, ora rivestite diimmortalità.

Sì, è soprattutto un “luogo dell’anima”:un’emozione profonda che cogliamo an-che sul volto di molti calvisanesi, ora non

più residenti, ma che ogni anno puntual-mente ritornano per questa festività, quasidocili al richiamo di Colei che sin da bam-bini abbiamo imparato a chiamare Madrenostra.

Quest’anno la sagra sarà ravvivata da al-cune meritevoli iniziative da parte della ProLoco, pubblicate su un utile e interessanteopuscolo “Un mese alla scoperta delle no-stre tradizioni” (con riferimento ad altre fe-stività) a cura di Ivana Tratta.

Una serie di proposte allettanti, gustosee divertenti, alle Bradelle, dall’inizio dellamattinata fino al tramonto, mentre la festapreseguirà in paese, con altrettante piace-voli proposte, fino a tarda notte.

Una giornata intensa e coinvolgente, icui momenti più forti e significativi sono ledue celebrazioni eucaristiche delle ore10,30 e delle ore 18,30 presente Mons. Ma-rio Vigilio Olmi.

Le famiglie Zanetti organizzano, comeda consolidata tradizione, una Pesca, il cui

ricavato con altre offerte, ser-virà a scoprire le opere di ma-nutenzione.

Espressioni di gratitudineimmensa vogliamo esprimereai membri di questa famiglia,di cui quest’anno ricorre il cen-tenario di presenze in questalocalità di amorevole custodiadel nostro Santuario. Centoanni di impegno, di cure e diservizio con cuore aperto a Dioe alla comunità: un mirabileesempio che sia per loro mo-tivo di fierezza e per tutti noi diammirazione e riconoscenza.

PP.. DD’’AAddddaaL’8 settembre per la tradizione calvisanese si ricorda la Madonna delle Bradelle.

Festa della Madonna delle Bradelle

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7 LA VOCE DI CALVISANO

(a cura di Ivana Tratta)

II 29 settembre è la festa dei tre Arcangeli, ma per Calvisano in questo giorno si rinnova ilrito del "Pane di San Michele".

II pane benedetto, commissionato dal Comune e fornito dai panifici locali: una tradizionetramandata nei secoli e presentata in due versioni:

San Michele, l'arcangelo che soppesa le anime sulla bilancia nel giorno del giudizio, tratradizioni e leggenda il 29 settembre 1109 portò un carro carico di pane che salvò la popo-lazione di Calvisano, stremata da un lungo assedio, dalla fame e dalla resa al nemico.

Oppure La possibile storia afferma che nel medioevo un ricco feudatario, padrone del mulino Ce-

riana, lo cedette al Comune chiedendo in cambio pane per i poveri il giorno di San Michele,per essere ricordato come benefattore.

“Un mese alla scoperta delle nostre tradizioni”Calvisano “Paes dei oc”Percorso alla ricerca delle origini del nostro paese,dedicato a tutti i cittadiniSabato 8 settembre 2012

29 settembre “Il pane di S. Michele”

L’Arcangelo Michele capo supremo delle armate celesti,

colui che nell’Apocalisse combatte il grande Demone a capodegli angeli caduti e lo sconfigge in nome del Signore degli Eserciti.

Ogni anno il sole attraversa i quattro punti cardinali chiamati equinozi e solstizi, che coincidono con le quattro feste dette cardinali:Natale, Pasqua, S. Giovanni e San Michele, a fine settembre ha luogo l'equinozio d'autunno, dando inizio a un nuovo ciclo al qualepresiede l'Arcangelo Michele. I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essereconsumati o conservati; più tardi essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci. Ma questo la-voro di separazione e di cernita che si fa in natura non si riferisce unicamente alla vegetazione: esso è at-tinente anche l'essere umano. La separazione è una legge della vita ed è questo che l'Arcangelo Michele ciinsegna; ci indirizza verso la selezione, il discernimento, l'apprendere a separare il puro dall'impuro, l'utiledall'inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta da quella viva. Sovente la causa delle sventure è proprio lamancanza della capacità di discernimento.

Le forze presiedute dall'Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di separare ilbuono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. La parabola del Van-gelo secondo Matteo 13 narra del buon seme la cui crescita è disturbata dalla zizzania, ma il giorno delraccolto la zizzania è palese e i semi sano presi e bruciati.

Il tempo della mietitura è quello in cui i frutti sono maturi. Bisogna quindi aspettare quel momento perseparare il male dal bene, e tale separazione sarà operata dall'Arcangelo Michele. Sarà l'Arcangelo Michelecolui che rivestirà il ruolo principale nella purificazione della terra. Con l'aiuto del suo esercito, realizzeràciò che da secoli le moltitudini implorano dal Creatore.

L'immagine di Michele che tiene la sua spada puntata sul drago è per l'Uomo, secondo Steiner. un grande "appello rivoltogli per l'a-zione interiore". Perché egli impari a festeggiare la festa di S. Michele "facendone - appunto - una festa di liberazione da ogni timoreo paura, una festa dell'iniziativa e della forza interiori, una festa che sia un appello all'autocoscienza scevra da egoismo. "Lasciamodunque che in noi, in questa fase autunnale, cresca tutto ciò che tende alla riflessione, "alla libera forte e coraggiosa volontà, contra-ria ad ogni ignavia e ad ogni paura." In questo modo alla conoscenza della natura possiamo unire un verace processo di autocoscienza.

RRIICCOORRDDIIAAMMOOCCII DDEELL NNOOSSTTRROO AAMMIICCOO PPOOTTEENNTTIISSSSIIMMOO SSAANN MMIICCHHEELLEE,, LLUUII CCII DDIIFFEENNDDEE DDAALL NNOOSSTTRROO NNEEMMIICCOO

PPrreegghhiieerraa San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del diavolo.

Che Dio eserciti su di lui il suo dominio, preghiamo supplichevoli:e tu, o Principe della milizia celeste, col divino potere ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni

che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen.

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LA VOCE DI CALVISANO 10

Liberi di volare altoCampo estivo adolescenti

Il 28 agosto un gruppo numeroso di adolescenti è partito pertrascorrere una settimana insieme in montagna a Valle Dorizzo,accompagnato da 7 animatori e da padre Fabio.

Il campo scuola è stato veramente interessante sia dal punto divista delle relazioni che da quello della formazione spirituale. Leriflessioni preparate dagli animatori si sono incentrare sul temadella libertà di essere se stessi, del non doversi conformare sem-pre alle regole spesso non scritte del proprio gruppo di amici, madi saper cercare la vera libertà, che solo Dio ci può dare.

La partecipazione dei ragazzi è stata molto attiva e gli spunti of-ferti da tutti sono stati molto interessanti, come le confessioni chehanno un po’ concluso questo cammino verso la libertà.

Anche le amicizie sono cresciute giorno dopo giorno, soprat-tutto durante le tre gite che hanno messo a dura prova tutta lacompagnia, ma durante le quali abbiamo imparato a sostenersi avicenda e ad apprezzare il viaggio più che il traguardo.

Non sono mancate le occasioni per scherzare e divertirsi so-prattutto durante le serate passate a sfidarsi in giochi divertenti,ma con gran senso di responsabilità ogni partecipante al campoha saputo mostrare delle qualità nascoste che hanno miglioratola vita comunitaria e gli hanno permesso di scoprire meglio sestesso.

Siamo tornati il 4 agosto veramente contenti e desiderosi dicontinuare durante l’anno questa avventura, consapevoli che tuttipossiamo essere preziosi per gli altri. Sono già stati programmati

alcuni appuntamenti per continuare a frequentarsi e crescere an-che insieme a chi non è venuto al campo scuola.

L’impressione è che questa settimana sia stata solo l’inizio di unqualcosa di speciale da continuare a costruire!

NNiiccoollaa

...Sottovento...Campo estivo medie

Dal 21 al 28 luglio 2012 un gruppo diragazzi di seconda e terza media con al-cuni educatori e animatori hanno parte-cipato al Campo Estivo proposto dallanostra parrocchia a Valle Dorizzo (fra-zione di Bagolino).

I giorni sono trascorsi veloci, tra pre-ghiera, riflessioni, giochi e tanto tantodivertimento. Quest’anno l’esperienzaha avuto come tema la ricerca della giu-sta rotta per guidare la nostra barcadove Gesù (il capitano della nostra vita)ci vuole veder approdare.

Eravamo in montagna ma sembravadi essere al mare!!!

Tutto è cominciato così... ci siamosentiti chiamare, ci siamo arruolaticome improbabile e sgangherato equi-paggio su una barca a vela, abbiamoconosciuto l’arte e i segreti della naviga-zione, abbiamo seguito le indicazionidel nostro Capitano, ci siamo sentitigruppo, abbiamo definito la rotta, ab-biamo steso le vele e siamo partiti versola meta che il Signore vorrà indicarci!

Così facendo abbiamo conosciuto l’amicizia, l’impegno, la fa-tica, la fiducia, la dedizione agli altri, l’assunzione di responsabi-lità, la preghiera, il vangelo…….

Tutto questo ha reso delle “semplici vacanze” in “ vacanze spe-ciali!”.

Nessuno voleva più tornare a casa, non perché non ci mancas-sero i nostri familiari o le comodità e le amicizie, ma perché si eracreato un clima di affetto, condivisione e sintonia che ci sembravatriste e doloroso infrangere;…e così abbiamo pianto, dal più pic-colo al più grande, dal più forte al più debole, dal più riflessivo al

più superficiale.. e alla fine ci siamo detti: “RENDICI CAPACI DICOSE GRANDI e insegnaci, Signore, a vincere la noia che ingrigi-sce le nostre giornate, a indossare l’abito della festa, i colori dellafantasia, a seminare di entusiasmo ogni occasione, ogni incontroe ogni piccolo gesto della nostra vita. RENDICI CAPACI DI COSEGRANDI e aiutaci a far sorgere e coltivare dentro di noi desiderigrandi. Donaci di sognare un mondo nuovo e di credere che tuchiami ciascuno di noi a dare il nostro contributo per realizzarlo.”

“Porta in alto la mano, sono il tuo capitano!” …alla prossima.BBeeaattrriiccee

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11 LA VOCE DI CALVISANO

Sono un sacerdote burundese e per il momento sto’ studiandoall’Università Lateranense di Roma alla facoltà di “Diritto Cano-nico”. Ho trovato accoglienza nella vostra comunità, ospitato dalParroco Don Gabriele, per esercitare il mio ministero pastorale,per offrire il mio servizio e per imparare da voi tante buone cose.

Dopo alcuni giorni trascorsi con i ragazzi del Grest, sono par-tito per la montagna per partecipare al campo estivo in Valdorizzonella Parrocchia di Bagolino. Erano previsti diversi turni di ra-gazzi, in base alle fasce d’età.

Il primo turno è stato organizzato per i ragazzi della III, IV, V ele-mentare e I media: in tutto erano presenti 41 ragazzi, accompa-gnati da 12 animatori.

Durante questa settimana, abbiamo celebrato la Messa ognigiorno; domenica, giovedì e sabato, anche la gente del paese si èunita a noi. La preghiera ci ha accompagnato alla mattina primadi iniziare le attività e la sera per concludere la giornata. Durantela preghiera del mattino, facevo sempre una piccola riflessione.Devo dire che durante questa settimana, quasi tutti i ragazzihanno ricevuto il sacramento della riconciliazione e questo è unsegno della loro sete di rinnovare la loro vita.

Accanto alle preghiere, c’erano i giochi, le gite, le visite di alcuniluoghi, il ballo... che hanno occupato la grande parte del tempo.Abbiamo visitato il parco, il sito geologico di Bagolino e abbiamofatto tre escursioni lunghe (dalle ore 10.00 alle 16.30).

In quei giorni, mi ha particolarmente colpito la volontà e la ca-

pacità di alcuni ragazzi di perdonarsi a vicenda dopo avere liti-gato.

Il secondo campo scuola, che si è svolto la settimana succes-siva, è stato organizzato per i ragazzi della I, II e III media e vihanno preso parte 29 ragazzi, accompagnati da 12 animatori. An-che per loro la giornata prevedeva un programma simile a quellodel turno precedente, arricchito dai momenti della riflessione digruppo su alcuni argomenti. Questi lavori avevano come fine edu-cativo quello di aiutare i ragazzi a capire l’importanza del gruppoe la necessità della collaborazione con gli altri nel cammino versoil Regno di Dio (Gesù e il prossimo).

Dopo questa esperienza mi vengono spontanee alcune rifles-sioni. Ho costatato la necessità di diffondere e rafforzare una ca-techesi che permetta ai ragazzi di comprendere l’importanza dellapreghiera nella vita cristiana. Nello stesso tempo, è necessario chei genitori siano consapevoli del ruolo fondamentale che essi oc-cupano nell’educazione dei loro figli ai valori cristiani e siano sen-sibilizzati a esserlo sempre.

Infine se vogliamo aiutare i ragazzi a crescere nell’umanità enella fede, non dobbiamo cercare di fare solo ciò che piace a loro,ma quello che è utile per la loro crescita umana e cristiana, anchese non sempre è facile e può anche non piacere perché comportasacrificio. Sono stato contento di stare con voi, spero di ritornareanche l’anno prossimo, vi saluto e vi ricordo tutti nella preghiera.

DDoonn CChhrriissttiiaann NNzziinnaahhoorraa

La mia esperienza a Calvisano e in Valdorizzo

“Il vero sport è quello della vita!”Camposcuola elementari e 1a media

“Entusiasmo” e “Voglia di mettersi in gioco” sono gli ingredientiprincipali per rendere un camposcuola davvero gustoso. La ri-cetta, inoltre, suggerisce di amalgamare il tutto con allegria eun’abbondante dose di condivisione. Infine, lasciar riposare percirca una settimana e…il gioco è fatto!

Ebbene sì, anche quest’anno, l’oratorio di Calvisano ha lanciatol’allettante proposta del camposcuola ai ragazzi delle elementarie medie, che, armati di vivacità ed energia, si sono avventurati inquesta divertente esperienza estiva.

E così, sabato 14 luglio, 41 ragazzi, insieme a dieci animatori ea don Cristian, hanno salutato genitori e parenti, pronti a decol-lare per raggiungere la località di Valle Dorizzo.

Già dal primo momento la nostra vacanza è stata invasa daun’ondata di carica e di ottimismo, che ci ha accompagnati du-rante tutta la settimana.

“Olimpiadi”, questa è la parola che meglio può descrivere ilcamposcuola. Sono state proprio le olimpiadi, infatti, il filo con-duttore della nostra vacanza, che ci ha dato la possibilità di af-

frontare temi importanti in modo originale e dinamico. “Fiducia in se stessi”, “fiducia nell’altro”, “gioco di squadra” “ri-

conoscere Gesù nel mio amico” e “saper amare con sprint comeLui ci ha insegnato” sono le tappe più importanti per poter diven-tare dei veri atleti, non solo nello sport, ma soprattutto nella vita!

Bans, giochi, gite, lavori di gruppo e preghiere hanno aiutato inostri ragazzi a trovare il coraggio di mettersi in gioco e ad esseredei veri sportivi.

Collaborazione e spirito di iniziativa ci hanno permesso di vi-vere al meglio la settimana e hanno reso il nostro camposcuoladavvero indimenticabile!

“Il vero sport è quello della vita!”, questo è stato il nostro slo-gan!!

Un grazie a don Cristian che ci ha regalato ogni giorno la pos-sibilità di incontrare Gesù nella Santa Messa, e un grazie a Silviae Giulia che ci hanno preparato pasti energetici e nutrienti.

EElliissaa

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LA VOCE DI CALVISANO 12

Un esercizio utile, dovremmo farlo ognitanto. In un momento di calma (durante levacanze possiamo regalarcelo) facciamoun po' di ordine nella nostra memoria,nella quale durante l'anno spesso accata-stiamo un po' alla rinfusa i nostri vissuti piùo meno importanti. Ora apriamo il “cas-setto” relativo al 4° Memorial Marco Ca-stelletti dello scorso giugno 2012: che citroviamo? AI solito, tante immagini. Lemettiamo in fila? Proviamo a trovarci unfilo logico? Un’emozione “di fondo” chedia una nuovo senso alla storia recente ...ma anche passata, presente e futura?

Ci troviamo tanti bei volti, affaticati, sod-disfatti, sudati, arrabbiati, furibondi, esul-tanti, rammaricati, rassegnati, sereni. Tro-viamo tanti bei gol, belle giocate, belle pa-rate, qualche svirgolata, un po' di botte, al-lenatori che sbottano, arbitri che svento-lano i cartellini; ci troviamo le squadre dei“grandi” e quelle dei ragazzi, diverse peranagrafe, altezza e muscoli, uguali perpassione e agonismo. Poi troviamo glispalti, spesso gremiti, e dentro gli spalti lefacce partecipi dei genitori che sostengonoi loro figlioli; lì accanto ci sono i tifosi diMezzane con i tamburi, gli striscioni e letrombe... come allo stadio! Ecco, vediamoadesso l'oratorio vuoto e là in fondo qual-cuno che lavora negli spogliatoi, in silen-zio, perché la sera che viene il torneo sisvolga bene, perché ci siano i cartelloniappesi, le stanze pulite e il microfono chefunzioni. Andiamo avanti? Si dài, nuovi fo-togrammi. Ecco, l’immagine dei trofei, e

quella di chi è nel negozio e li sceglie e liacquista. Ecco il nostro bel campo di cal-cio, appena bagnato, lindo e pronto perospitare una nuova gara. Troviamo le pre-miazioni dei piccoli, la loro gioia pulita, illoro entusiasmo sincero. Poi vediamo l’im-magine delle squadre “adulte” finaliste(OMSC Mezzane e Fura Digitai) schieratein fila, sulle note dell’inno d’Italia, con ivolti tirati, massima concentrazione; ri-guardiamo le immagini della partitissimafinale, tanto equilibrata da terminare ai ri-gori, i portieri protagonisti, le recrimina-zioni. E infine andiamo con la mente allepremiazioni, agli ospiti d'eccezione, ai tro-

fei sollevati in cielo, alle pacche sullespalle.

Poi? Poi troviamo un bimbo. Sul podio,tenta di sollevare verso il “suo cielo” untrofeo più alto di lui. E ci riesce! E, sorri-dendo, ci dice - senza tanti perché - chechi ha vinto davvero è lui, perché lui è il fu-turo.

Ma sì, scegliamo questa di immagine; èquella che rappresenta meglio tutte le al-tre, è quella che porta in sé il senso più verodi questo Torneo, e non solo!

Che ne dite? All’anno prossimo!

GGllii oorrggaanniizzzzaattoorrii

Torneo notturno all’oratorio(Memorial Marco Castelletti 2012 - 4a edizione)

Ricordando Virginio PrandiniNello scorso mese di Luglio, dopo breve ma-

lattia, è scomparso il Prof. Virginio Prandini,amico e collaboratore del nostro Bollettino Par-rocchiale. A lui dobbiamo diversi articoli, l’ul-timo dei quali, pubblicato a Febbraio, ci ram-mentava le vicende che portarono Calvisanoad invocare la protezione della Beata Cristina(1512) e a deliberare che la stessa diventassepatrona civile di tutto il Comune, comprese lefrazioni (1998).

Certamente Virginio “amava” la vita e le vi-cende della “Beata nostra”, tanto da “spen-dere” molto del suo tempo per riportarla aquell’onore degli altari che le spetta, e contri-buendo a “togliere il velo” su alcuni accadi-menti che ne avevano invece oscurata la me-moria. E non mancava mai di rammentarci lanecessità di ricordarLa.

Lo unisco, nel ricordo, al compianto Mons.Fausto Balestrini. I loro studi, la loro “curiosità”, hanno consen-tito la realizzazione scritta di alcune tra le pagine più importantiper la nostra comunità. Ho avuto la fortuna di essere spesso ac-compagnato da Virginio nel mio cammino di ricerca storica. Ilconfronto, la rilettura critica, i suggerimenti, i viaggi negli archivi,i personalissimi colloqui nello studio, la risata di fronte alle mie“cantonate” o al reperimento di un documento “importante”, la

capacità di “rivedere” le sue posizioni, di frontead una evidente “novità”, l’impegno speso nel-l’applicarsi alle nuove tecnologie, per “car-pirne” le grandi possibilità offerte allo storico,le pagine di premessa scritte per i miei libri e laricchezza discorsiva delle sue presentazioni…, anche le discussioni: mi mancheranno!

Partecipandomi il suo volume “chiese ecappelle di Calvisano, religiosità di poveragente” , nel 2005 scrisse : “in omaggio allanostra medesima passione storica, conti-nuando e apprezzando la tua ricerca su do-cumenti, per inverare la storia di Calvisano,Grazie Pietro”.

Voglio onorare quelle parole promettendo discrivere ancora e di ricordarlo.

Mi mancherà però “il Maestro”. Mi man-cherà la persona, l’amico, l’emozione di un in-contro, lo stimolo ed il suggerimento, l’amore

per il nostro paese. Credo che tutta la comunità viva questo sensodi distacco, non solo la sua Viadana, della quale si “sentiva figlio”,perché della comunità lui era parte sempre attiva e propositiva.Alla famiglia vada un sincero pensiero di conforto ed il ringrazia-mento per averci permesso di “godere” della sua vicinanza e dellesue passioni.

PPiieettrroo TTrreeccccaannii

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13 LA VOCE DI CALVISANO

Fest’Acli zonale a CalvisanoInizio estate: tempo di fest’Acli. Detto e fatto: dal 28 giugno al 2

luglio si è svolta presso gli ambienti e il parco della stazione fer-roviaria la seconda fest’Acli zonale.

Il tema proposto quest’anno è stato: “Rigenerare comunità perricostruire il Paese”, lo stesso tema trattato dal congresso nazio-nale delle Acli svoltosi a Roma nel maggio scorso. Uno slogan che,partendo dall'attuale situazione italiana, ma non solo, indica unastrada da percorrere per iniziare una nuova fase di impegno so-ciale.

Riprendendo le parole di Andrea Olivero, presidente nazionaledelle Acli: “siamo costretti a rimettere al centro le relazioni, a ri-costruire la trama comunitaria e fiduciaria; trasformarle in un pro-getto politico-culturale concreto e praticabile, traducibile in formeciviche e istituzionali, è la sfida di questo passaggio d’epoca.”

Seguendo questo invito abbiamo organizzato tre appunta-menti. Durante la prima serata abbiamo proposto una conferenzadal tema “mafia 'ndrangheta e casa nostra” dove sono intervenutiDon Giacomo Panizza, il Dott. Antonio Chiappani e il Dott. Giu-seppe Giuffrida. Don Giacomo, sacerdote bresciano e parroco diLamezia Terme, impegnato nella realizzazione di progetti sul ter-ritorio calabrese per il riutilizzo a fini sociali di beni confiscati alla'ndrangheta, ci ha raccontato, attraverso la sua esperienza, cosasignifica operare per la giustizia sociale in un territorio fortementecontaminato dalle famiglie 'ndranghetiste. Il Dott. Antonio Chiap-pani, sostituto procuratore della Repubblica di Brescia ci ha pre-sentato la sua esperienza di magistrato impegnato anche nellalotta alla malavita organizzata sul nostro territorio. Il Dott. Giu-

seppe Giuffrida, coordinatore provinciale di Libera, associazionefondata da don Luigi Ciotti per la creazione e lo sviluppo di co-munità alternative alle mafie che è stata promotrice della propo-sta di legge che prevedeva il riutilizzo sociale dei beni confiscatialle mafie (l’attuale legge 109/96) ci ha descritto le forti motiva-zioni del loro agire e quanto fatto sul territorio bresciano. Ri-prendo un’osservazione dell’intervento del Dott. Chiappani chesottolineava come potesse essere strano che a parlare di mafie siritrovassero un sacerdote bresciano e un magistrato originario diOrzinuovi per indicare come il nostro territorio non sia comunqueimmune da questi fenomeni.

Dopo questo appuntamento impegnativo, ma che non puòmancare nelle fest’Acli, abbiamo proposto due serate più leggeree consone al periodo estivo: sabato 30 giugno, nel tardo pome-riggio, il nostro parroco don Gabriele e don Angelo Chiappahanno celebrato la S. Messa. Durante l’omelia don Chiappa hasottolineato l’importanza del volontariato come prezioso aiuto esostegno alle varie associazioni che operano nel sociale. Succes-sivamente la serata è proseguita con una cena a base di spiedo emusica. Infine lunedì 2 luglio abbiamo assistito al concerto dellabanda Faber e del corpo musicale cittadino di Ghedi diretta dalmaestro Francesco Andreoli che ha eseguito canzoni e musichedi Fabrizio De Andrè con arrangiamenti per banda musicale.

Non ci resta che ringraziare tutti i volontari e le persone che inqueste tre serate ci hanno dato l’occasione per riflettere, incontrarcie divertirci con l'appuntamento rinnovato all’anno prossimo.

GG.. SSaannddrriinnii

Si è chiusa in festa anche quest'anno laLocomotiva dei Ragazzi 2012 con il coloree il calore dei tre vagoni che hanno conno-tato l’esperienza dei bambini dal 2 al 20 lu-glio. L’anno europeo della solidarietà inter-generazionale è stato lo sfondo ispiratoredel percorso educativo che ha coinvolto ol-tre 60 bambini e ragazzi, con educatori ededucatrici, specialisti, nonni, volontari esimpatizzanti che si sono alternati lungo ibinari nonostante la calura estiva. Tuttoquesto grazie alla collaborazione e allasensibilità del nostro territorio: i volontaridel circolo ACLI e i Volontari della Caritàche hanno sempre supportato nell'acco-glienza e nella sorveglianza e grazie ai nu-merosi sponsor che si sono distinti ancorauna volta per la disinteressata generosità.

L’attenzione alla cura dei compiti estivisempre al primo posto, ma un occhio di ri-guardo anche per i percorsi educativi pro-posti: “Riuso, Riutilizzo e Riciclo” con iltema dello sviluppo sostenibile nella primasettimana, “Bioricette biologiche” alla sco-perta del consumo responsabile nella se-conda settimana ed infine “Eco-acqua,eco-aria, eco-terra, eco-sole” per ap-profondire piacevolmente le energie rin-novabili. Scommettere su temi pregnanti,dunque anche con i bambini, in un pe-riodo non semplice connotato dall’ormaitanto discussa crisi economica e valoriale.

Il circolo ACLI investe sul rapporto vir-tuoso tra generazioni, sul valore del lavoroe oggi sempre più da reinventare anchepartendo dai più piccoli.

GGiiuulliiaannaa FFiiiinnii

La locomotiva dei ragazzi 2012

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LA VOCE DI CALVISANO 14

Il quadro del Moretto è tornato al suo posto. Lo abbiano notatotutti. Ma perché era stato prelevato? L'opera non ha partecipatoad alcuna mostra durante il periodo di prelievo. È stata invece og-getto di un completo restauro, finanziato dal Ministero, in quantoritenuta “di rilievo”.

Ho chiesto ai restauratori di scrivere alcune “annotazioni” suilavori eseguiti, per il nostro Bollettino.

Di seguito allego uno scritto nel merito, di Luisa Marchetti, delladitta bresciana di via Cairoli: “Marchetti e Fontanini, restauro di-pinti”. In un prossimo articolo cercherò di “addentrarmi” nella let-tura di alcuni particolari dell’opera.

TTrreeccccaannii PPiieettrroo

Cenni di storia localeIIll MMoorreettttoo rreessttaauurraattoo

patina grigia che ricopriva uniformemente l’intero dipinto, contri-buiva a mascherare e rendere scarsamente percepibili le vecchieriprese di restauro, nonostante ad un’osservazione più attenta sipotessero individuare agevolmente per l’alterazione cromatica e ildissesto delle stuccature sottostanti.

La sommaria pulitura eseguita dal Bertelli, condotta in modo di-somogeneo, trascurò la completa asportazione di vecchi materialiestranei all’opera (trattamenti proteici di restauro, residui distucco, vernici), di cui si individuavano numerosi residui su tuttala superficie. A seguito della totale rimozione di tutte queste so-vrapposizioni è emerso lo stato di frammentarietà delle stesurepittoriche originali, compromesse da frequenti cadute, alcune si-curamente imputabili ai precedenti restauri, le più diffuse di pro-babile natura meccanica per il permanere della tela in condizionidi insufficiente ancoraggio al telaio e altre, più sporadiche, indotteda contrattura per l’essicazione del medium.

Il nostro intervento ha comportato una prima velinatura concarta giapponese e colletta, limitata alle parti che presentavanopericolosi sollevamenti degli strati pittorici, in procinto di cadere.

Successivamente si è provveduto ad asportare gradualmente lavecchia vernice di restauro ed i ritocchi del restauro Bertelli. Con-testualmente sono state asportate meccanicamente le stuccaturedell’ultimo restauro, nelle parti debordanti sulle stesure originali.Per proteggere gli strati pittorici nelle successive fasi di lavora-zione è stata applicata una velinatura generale. Il supporto tessileoriginale, liberato dal vecchio rintelo e da tutti i residui di colla perprepararlo ad una nuova foderatura, è stato risarcito nelle man-canze dovute a lesioni con l’inserzione di tela di puro lino, anco-rata con colla di storione. Di seguito si è provveduto ad eseguireun nuovo rintelo con tela di puro lino. Dopo aver rimosso la veli-natura protettiva il dipinto è stato inchiodato al vecchio telaio direstauro, precedentemente trattato con antitarlo e rinforzato contensori angolari in acciaio.

La rifinitura della pulitura ha consentito l’asportazione dei ri-tocchi del restauro più antico. Le lacune più recenti degli strati pit-torici sono state risarcite con stucco e la stesura a pennello di unsottile strato di vernice ha preparato il dipinto per l’integrazionepittorica.Malgrado l’estensione e la diffusione delle cadute di co-lore, si è potuto richiudere completamente la raffigurazione resti-tuendole integrità e permettendo la futura godibilità dell’opera.Come ultimo passaggio è stata applicata la verniciatura finale: ol-tre a perfezionare e uniformare il lucore superficiale, quest’ultimopassaggio di verniciatura consente di proteggere le integrazionipittoriche dalle alterazioni derivanti dall’esposizione ai raggi U.V.

Per Marchetti e Fontanini snc: LLuuiissaa MMaarrcchheettttii

Il dipinto ad olio su tela di AALLEESSSSAANNDDRROO BBOONNVVIICCIINNOO detto iillMMoorreettttoo raffigurante “La Madonna col Bambino e i santi Bartolo-meo, Zeno, Girolamo”, che orna l’altare destro prossimo al pre-sbiterio, è stato restaurato a cura del Ministero per i Beni e le At-tività Culturali e seguito dalla Dott.ssa Renata Casarin, funziona-rio della Soprintendenza PSAE di Mantova. I lavori si sono svilup-pati con continuità dal 26 aprile 2011 al 18 gennaio 2012.

Durante l’ultimo restauro si è potuto constatare la presenza suldipinto di materiali riferibili ad almeno due precedenti interventi:il più datato è antecedente al 1898, mentre l’ultimo fu eseguito dalrestauratore bresciano Paolo Bertelli presumibilmente negli anni40/50 del secolo scorso.

La tela era vincolata ad un telaio ligneo espansibile (restauroBertelli), dagli elementi ben dimensionati, privi di deformazioni oattacchi di insetti xilofagi. Per sostenere la tela originale, compro-messa dal ritaglio dei margini d’inchiodatura e dalla rimozionedelle cuciture che congiungevano i teli che compongono il sup-porto tessile, venne applicato un rintelo con colla di farina, chenonostante non presentasse bolle di distacco dalla tela originale,era compromesso da fenomeni di decoesione del collante. L’ade-sione delle stesure pittoriche al supporto tessile si presentava deltutto precaria, malgrado ad una prima osservazione apparisse di-screta. In realtà la tenuta del fondo preparatorio al supporto tes-sile era garantita quasi esclusivamente dal mantenimento delletensioni superficiali. In corso d’opera si è potuto osservare comesi fosse prodotta una sottile cesura tra gli strati preparatori e latela. Al contrario l’aderenza tra il fondo preparatorio e le stesuredi finitura risultava del tutto salda, le cadute infatti evidenziavanola tela di fondo perfettamente pulita, priva di qualsiasi stesura re-sidua. I numerosi e diffusi sollevamenti a scaglia si erano svilup-pati prevalentemente in corrispondenza dei margini delle vecchiestuccature di restauro, coinvolte anch’esse da fenomeni di frantu-mazione. La causa principale è da ricercarsi nella tenacità e scarsaelasticità dei materiali di restauro, che contrattisi hanno trascinatonel dissesto le campiture circostanti.

Altri danni a carico degli strati pittorici, verificatisi in tempi re-lativamente recenti, vanno imputati ad urti accidentali, comequello presente su una nuvola ai piedi della Vergine: in corri-spondenza di una depressione circolare della tela si trovavano nu-merose frantumazioni, sollevamenti e cadute di colore. La spessa

Prima del restauro. Dopo il restauro.

Dissesti e cadutedi colore verifi-catisi in prossi-mità di vecchiestuccature.

Durante la pulitura e dopo la pulitura (evidente la frammentarietà delle stesure pit-toriche originali).

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15 LA VOCE DI CALVISANO

ConcertoCome già da piacevole consuetudine,

all’inizio dell’estate, il Sindaco con l’Am-ministrazione comunale e l’Assessorealla cultura, dott. Bruno Pari dedicano aicittadini una splendida serata musicalepresso il Palazzo Lechi, nella splendidasala da concerto a cielo aperto, augu-rando attraverso la bellezza dell’arte, unmeritato riposo che sia ristoro per ilcorpo ed elevazione dello spirito. Lunedì25 giugno il complesso “Franco FioliniNew Jazz Quartet” si è esibito con pas-sione, grande maestria ed estrema bra-vura. Franco Fiolini sassofonista e clari-nettista, Valerio Baggio al pianoforte, Al-fredo Savoldelli al contrabbasso, AlanBeretta alla batteria: un’armonia di voci edi suoni, che si fondono nelle loro diffe-renze in un’unica e perfetta sinfonia or-chestrale. È un susseguirsi di splendidibrani musicali, impreziositi ed arricchitiin una magica estensione di arrangia-menti, che strappano profonde emozionied applausi scroscianti. Un grazie sen-tito a quanti si sono impegnati per offrirciquesta serata davvero eccezionale.

Esami di maturitàA tutti gli studenti, che al termine del-

l’anno scolastico 2011/2012 hanno coro-nato i loro impegni e i loro sforzi con iltraguardo della maturità, vogliamoesprimere, in nome di tutta la comunità,le più vive felicitazioni. Partecipiamo allasoddisfazione loro e dei familiari, augu-rando di proseguire con lo stesso impe-gno e determinazione nelle loro sceltefuture.

LaureaGiovedì 12 luglio c.a., presso l’Univer-

sità degli Studi di Verona, la signora Ma-ria Carmela Boselli si è brillantemente

laureata in Scienze dell’Educazione conla tesi “Itineranza educativa dall’em-powerment alla promozione di una edu-cazione informale di strada”. Relatrice:prof. Federica De Cordova.

Ci complimentiamo con la signora Ma-ria Carmela per la determinazione e l’im-pegno che le hanno permesso di conse-guire questo importante traguardo, leporgiamo, a nome della comunità i piùvivi rallegramenti e l’augurio che il lavorola ripaghi con altrettante soddisfazioni.

LaureaSi è brillantemente laureata, a pieni

voti, la nostra concittadina Caterina LovoGagliardi, il 9 luglio, presso l’Universitàdegli Studi di Brescia, facoltà di Ingegne-ria, in Ingegneria Edile - Architettura conla tesi di laurea “Ripensare le connes-sioni urbane a Civita di Bagnoregio -Rethinking urban connections of Civitadi Bagnoregio”. Relatrice: Prof. ArchitettoMarina Montuori. Correlatori: Prof. Ing.Francesco Colleselli, Prof. Arch. France-sco Guerra, Dott. Ing. Fausto Minelli,Prof. Arch. Roberta Bianchi.

A nome di tutta la comunità vogliamorivolgere alla neo-laureata le più belle fe-licitazioni e vivissimi rallegramenti,mentre partecipiamo alla gioia e soddi-sfazione dei suoi familiari.

Le auguriamo di cuore che il suo im-pegno e la sua bravura, anche nel futurolavoro, siano fonte di tante soddisfazioniper sè e per gli altri.

Polizza per anzianiUna significativa iniziativa a vantaggio

delle persone anziane (over 60) è statarealizzata recentemente dagli Ammini-stratori locali guidati dal Sindaco Dott.Angelo Formentini: una polizza di sicu-rezza, che riguarda un’ampia statistica di

eventi. Possono beneficiare della polizza“a costo zero” per i cittadini, i calvisanesiche hanno compiuto il 60° anno di età.L’iniziativa è stata lanciata dall’Assesso-rato ai Servizi Sociali ad opera dell’As-sessore Dott. Cinzia Candrina e collabo-ratori.

Si potrà così gratuitamente usufruire diparticolari opzioni: in caso di furto,scippo, rapina, truffa (fino a mille euro divalore) e conseguenti danneggiamenti,oltre un rimborso per spese mediche pereventuale infortunio derivato dai citatieventi.

Un’iniziativa altamente meritevole“specialmente in tempi di difficoltà comequelli attuali, sottolinea l’Assessore Cin-zia Candrina, sono soprattutto le per-sone socialmente più deboli, sole comemolti dei nostri anziani ad aver bisognodi un’attenzione particolare”.

CRONACHE BREVI a cura di Piera D’Adda

ROSSIMARIUCCIA

25.7.201025.7.2012

Sei sempre nei nostri pensieri.LLaa ttuuaa ffaammiigglliiaa,, ffrraatteellllii,,

ppaarreennttii ee aammiiccii..

CHIARINIPAOLO GINO

10.2.201110.2.2012

CHIARINIFERRANTE

21.9.200721.9.2012

Vivete sempre nei nostri pensieri e nei ricordi più belli.II vvoossttrrii ccaarrii

PANIGARAMARIA

FRANCESCAin MORI31.8.200831.8.2012

Sempre ci accompagnail tuo dolce ricordo nei nostri cuori.

CCoonn aaffffeettttoo ii ttuuooii ccaarrii..

PINELLIPIERMARIA

8.8.20078.8.2012

A cinque anni dalla sua morte,il marito e i figli la ricordano

con immenso affetto.

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Papa Benedetto XVI ha indettol'Anno della Fede per il periodo 11 ot-tobre 2012 - 24 novembre 2013: avràinizio in concomitanza con il cin-quantesimo anniversario del Conci-lio Vaticano II (1962) e il ventesimodel Catechismo della Chiesa Catto-lica (1992). Obiettivo principe del-l'Anno della fede - ha spiegato il pre-sidente del Pontificio Consiglio per laPromozione della Nuova Evangeliz-zazione, mons. Rino Fisichella - èquello di sostenere la fede di tanti

credenti che nella fatica quotidiananon cessano di affidare con convin-zione e coraggio la propria esistenzaal Signore Gesù.

Nell'attuale contesto caratterizzatoda un secolarismo - ha spiegatomons. Fisichella - che spinge a "vi-vere nel mondo come se Dio non esi-stesse", l'Anno della Fede si proponecome un percorso che la comunitàcristiana offre ai tanti che vivono conla nostalgia di Dio e il desiderio di in-contrarlo di nuovo. Gli obiettivi perl'Anno della Fede sono stati indicatidal Papa nella Lettera apostolicaPorta fidei.

PPeerrcchhéé uunn AAnnnnoo ddeellllaa ffeeddee?? Benedetto XVI ha dato una prima

motivazione quando ne ha annun-ciato l'indizione: «La missione dellaChiesa, come quella di Cristo, è es-senzialmente parlare di Dio ... con-durre gli uomini fuori dal deserto incui spesso si trovano verso il luogodella vita, l'amicizia con Cristo che cidona la vita in pienezza».

Non possono sentirsi esclusiquanti hanno consapevolezza dellapropria debolezza, che spessoprende le forme della indifferenza edell'agnosticismo, per ritrovare ilsenso perduto e per comprendere ilvalore di appartenere a una comu-nità, vero antidoto alla sterilità del-l'individualismo dei nostri giorni.«L'ultimo Anno della fede fu tenutonel 1968 per ricordare il martirio diPietro. Oggi siamo in un'epoca di"crisi di fede" e il Papa ha voluto checelebrassimo questo speciale annodi preghiera e d'impegno per trovareun rimedio alla stessa crisi. Il mo-mento è critico ma non deve mancarela fiducia che Dio darà alla suaChiesa tutti gli aiuti per superarequesta difficoltà»: lo ha detto ancoramons. Rino Fisichella. "La crisi difede è espressione drammatica diuna crisi antropologica che ha la-sciato l'uomo a se stesso; per questosi ritrova oggi confuso, solo, in balìadi forze di cui non conosce neppureil volto, e senza una meta verso cuidestinare la sua esistenza". È neces-sario, ha aggiunto, "poter andare ol-tre la povertà spirituale in cui si ritro-vano molti dei nostri contemporanei,i quali non percepiscono più l'as-senza di Dio dalla loro vita, come unaassenza che dovrebbe essere col-mata".

GGllii eevveennttii L'Anno della fede vedrà Benedetto

XVI impegnato in 21 impegnativi ap-puntamenti pubblici. L'apertura del-l'Anno della fede avverrà in piazzasan Pietro il prossimo giovedì 11 ot-tobre, ricorrenza del cinquantesimoanniversario dell'inizio del ConcilioVaticano II, con una solenne celebra-zione eucaristica. E dieci giornidopo, domenica 21 ottobre, nellastessa piazza il Papa presiederà la

canonizzazione di sei martiri e con-fessori della fede che, ha detto Fisi-chella, "con l'eroismo della loro vitavengono posti dalla Chiesa comeesempi di fede vissuta: JacquesBarthieu sacerdote gesuita, martiremissionario in Madagascar (1896);Pietro Calungsod laico catechista,martire nelle Filippine (1672); Gio-vanni Battista Piamarta, sacerdotetestimone della fede nell'educazionealla gioventù (1913); Madre Ma-rianne (Barbara Cope) testimonedella fede nel lebbrosario di Molokai(1918); Maria del Monte Carmelo, re-ligiosa in Spagna (1911); CaterinaTekakwitha, laica indiana convertitaalla fede cattolica (1680); e AnnaSchaffer, laica bavarese, testimonedell'amore di Cristo dal letto di soffe-renza (1925)".

Ben tre grandi celebrazioni impe-gneranno Papa Ratzinger in Brasile,dal 23 al 28 luglio 2013, in occasionedella Giornata Mondiale della Gio-ventù a Rio de Janeiro. Domenica 24novembre 2013, infine, sarà presie-duta dal Papa la giornata conclusivadell'Anno della fede.

Per essere informati su tutti gli av-venimenti è stato approntato un sitoInternet: www.annusfidei.va.

MMoonniiccaa GGaavvaazzzzii

L’anno della Fede:11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013

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