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Istituto Comprensivo di Travesio [email protected] La voce della scuola SOMMARIO SCUOLA DELL’INFANZIA: L’accoglienza nella scuola dell’infanzia SCUOLA PRIMARIA: Le nostre esperienze a Travesio (Classe 1^A e 1^B)–ottobre 2012 La tartaruga e il pagliaccio (classe 3^ di Travesio) Le nostre cuoche di Travesio (classe 3^ di Travesio) In visita alle Scuole Medie (classe 5^ di Sequals) Al teatro “Verdi” di Pordenone (Primaria Pinzano) Laboratorio di mosaico (Primaria Pinzano) SCUOLA SECONDARIA di I GRADO: Alcune attività svolte dai ragazzi. Amicizia come condivisione di esperienze. Il valore dell’amicizia.(classe 2^B) La fiera di “Lucca–Comics and Games” (S.M. classe 3^C) Due neo Presidenti a confronto (classe 3^C) Dilettiamoci con la poesia (2^A) … e per concludere un saluto dal Dirigente Scolastico n.1- dicembre

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Istituto Comprensivo di Travesio

[email protected] voce della scuola

SOMMARIO

SCUOLA DELL’INFANZIA:

L’accoglienza nella scuola dell’infanzia

SCUOLA PRIMARIA:

Le nostre esperienze a Travesio (Classe 1^A e 1^B)–ottobre 2012

La tartaruga e il pagliaccio (classe 3^ di Travesio)

Le nostre cuoche di Travesio (classe 3^ di Travesio)

In visita alle Scuole Medie (classe 5^ di Sequals)

Al teatro “Verdi” di Pordenone (Primaria Pinzano)

Laboratorio di mosaico (Primaria Pinzano)

SCUOLA SECONDARIA di I GRADO:

Alcune attività svolte dai ragazzi.

Amicizia come condivisione di esperienze. Il valore dell’amicizia.(classe 2^B)

La fiera di “Lucca–Comics and Games” (S.M. classe 3^C)

Due neo Presidenti a confronto (classe 3^C)

Dilettiamoci con la poesia (2^A)

… e per concludere un saluto dal Dirigente Scolastico

n.1- dicembre 2012

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Un augurio speciale per le prossime Feste alla

professoressa Carla Cozzi, la  nuova Dirigente Scolastica che da quest'anno (e speriamo per molti altri....) ha  saldamente preso in mano le redini del nostro Istituto Comprensivo.

Gli alunni, le famiglie e tutto il personale dell’Istituto Comprensivo hanno 

subito percepito, con il suo arrivo, un segno forte e chiaro della grinta e 

della determinazione che la contraddistinguono nel suo lavoro e che hanno 

contagiato positivamente tutti coloro che da studenti, genitori, insegnanti e 

collaboratori operano nella nostra scuola.

Il ruolo degli insegnanti, e degli educatori in genere, in questo periodo è 

particolarmente complicato sia per le difficoltà economiche che per quelle 

sociali che stiamo vivendo ma crediamo che ognuno di noi, nella quotidianità 

del proprio operato, possa concretamente contribuire alla crescita e allo 

sviluppo intellettuale e culturale delle nuove generazioni.

Collaborare a questo scopo è il modo migliore per sostenerci e infonderci 

fiducia reciprocamente: vogliamo quindi ringraziare la Dirigente per quanto ha  fatto finora e augurarle Buon Anno e buon lavoro

per quanto ancora potrà aiutarci a realizzare nella nostra realtà scolastica.

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A nome di tutto il personale, degli alunni e dei genitoriprof.ssa Licia Marsich

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SCUOLA DELL’INFANZIA

L’ ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

L’entrata alla scuola dell’infanzia rappresenta per il bambino una tappa fondamentale di crescita.

La scuola è il luogo dove prende coscienza delle sue abilità e dove stabilisce molteplici relazioni sociali con adulti e coetanei. Creare un’atmosfera serena che contribuisca ad attivare questi processi di relazione rappresenta una delle finalità educative della scuola dell’infanzia.

A tal fine, all’interno del nostro “progetto accoglienza”, sono state previste alcune attività preparatorie, tra cui: un’assemblea con i genitori dei nuovi iscritti, due giorni con genitori e i bambini nuovi iscritti per conoscere l’ambiente scolastico.

In questi primi giorni di scuola,invece, le attività si sono incentrate sulla conoscenza reciproca, sull’esplorazione dell’ambiente scuola, sul riconoscimento dell’uso degli spazi personali e sulle prime esperienze di routine.

I bambini medi e grandi hanno, invece, ritrovato amici e conosciuto amici nuovi, hanno ritrovato vecchie e nuove insegnanti, hanno riscoperto gli spazi della scuola e se ne sono riappropriati.

Proseguendo abbiamo proposto attività ad approccio autobiografico: la famiglia, le vacanze, gli amici, allo scopo di offrire a tutti la possibilità di esprimersi, entrare in relazione, conoscere le proprie storie di vita, comprendere i gesti che esprimono amicizia e legami affettivi.

Le attività didattiche proposte ed effettuate sono: giochi per conoscersi, attività ludiformi per orientarsi nella scuola, conversazioni sul tema dell’amicizia, individuazione di comportamenti amichevoli e non, coloritura di schede e disegni individuali (medi e grandi) per consolidare l’argomento.

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PRIMI DISEGNI FATTI DA GIULIA E GABRIELE, I NOSTRI PICCOLI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

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Scuola Primaria di Travesio

LE NOSTRE ESPERIENZE

Ottobre 2012

Le classi prime della scuola primaria di Travesio hanno svolto, nel mese di ottobre 2012, delle esperienze scolastiche molto interessanti assieme alle loro maestre.

I temi trattati sono stati i seguenti:

A vendemmiare Il vigile ci insegna

Noi bambini delle classi1^ A e 1^ B

Facciamo il vinoIl Signor Claudio Romanzin ci

racconta…

L’allevamento di chiocciole a Gaio di Spilimbergo

A questo punto inseriamo i disegni fatti per ricordare i momenti più significativi.

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LE NOSTRE ESPERIENZEOttobre 2012

Noi bambini delle classi 1^ A e 1^ BSCUOLA PRIMARIA DI TRAVESIO

A vendemmiare

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Facciamo il vino

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Il vigile ci insegna…

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Il Signor Claudio Romanzin ci racconta…

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L’allevamento di chiocciole a Gaio di Spilimbergo

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Testo fantastico

La tartaruga e il pagliaccio

Un giorno un uomo buffo si fermò nel paese di Travesio. Arrivò alla Scuola Primaria, suonò il campanello del cancello, entrò e disse a una collaboratrice della scuola, la signora Isabella, che doveva andare in classe 3a perché le maestre lo stavano aspettando. Arrivato in classe 3a

bussò alla porta e noi bambini gridammo:

- “Avanti!” Ma nessuno entrò. Poi la maestra Maria aprì la porta e allora apparve un bellissimo e coloratissimo pagliaccio, noi tutti contenti e meravigliati applaudimmo. Senza presentarsi il pagliaccio chiese alla maestra Anna se gli dava la sua sciarpa, la maestra un po’ dubbiosa, ma anche incuriosita, gliela diede. Lui la lanciò in aria e questa si impigliò sulle griglie del lampadario, ma poi cadde giù per terra, allora dalle grandi scarpe del pagliaccio uscì del fuoco. L’uomo prese da tutti e due i lati la

sciarpa e il fuoco, come per incanto, si spense e iniziò una allegra musica, il pagliaccio cominciò a ballare. Dalla sua tasca all’improvviso poi apparve una tartarughina che precipitò per terra e mentre stava cadendo le spuntarono le ali. La tartaruga diventò grande, sempre più grande, tanto grande che il pagliaccio salì in cima alla sua corazza, allora le finestre si spalancarono e così tutti e due uscirono da queste e, augurandoci Buon Natale, fecero apparire, come per magia, sopra i nostri banchi caramelle e cioccolatini, poi sorridendo ci salutarono!

Noi tutti applaudimmo augurando anche noi Buon Natale. Ah, che bellissima storiella!

Ci piacerebbe proprio che a scuola ogni tanto succedessero queste cose!

Buone Feste a tutti!!!

Autore: Mattia Menegon

Fiaba scritta al computer da Desirè Meli

alunni

classe terza

Primaria

di Travesio

Buon Natale

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LE NOSTRE CUOCHEEra una giornata di sole e,

come al solito, siamo andati in mensa. Mentre mangiavamo tranquillamente Gelmina, una delle cuoche ha detto:

“Oggi, come contorno, vi abbiamo preparato delle pere cotte! Noi, al momento siamo rimasti un po’ meravigliati, ma eravamo contenti e curiosi perché non avevamo mai mangiato come contorno delle pere e per giunta cotte! Quando siamo andati a prendere il secondo, però, abbiamo visto che c’era solo dell’insalata verde.

La maestra Anna ha chiesto a Francesco D’Antonio se secondo noi era possibile avere come contorno delle pere cotte. Francesco ha risposto: Potrebbe essere, perché no?! Abbiamo fatto un applauso alle

nostre cuoche per lo scherzo, ma abbiamo detto loro che, se anche avessero preparato pere cotte come contorno, sicuramente sarebbero state squisite, perché loro cucinano sempre pietanze deliziose. Quando siamo usciti dalla mensa eravamo felici per lo scherzo. Siamo proprio fortunati, abbiamo delle cuoche brave,

ma anche simpatiche!!

Autori: alunni di classe 3ª

Testo scritto al computer da: Maddalena Carnier

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Mi è piaciuta questa scuola, ma la ricreazione è troppo corta.

Questa scuola è davvero bella.

Mi sono piaciute: la palastra e la stanza informatica dove abbiamo eseguito esercizi di varie materie con

il computer

Sono stato felice di incontrare i compagni dell’anno scorso.

Questa scuola mi è piaciuta moltissimo, per le attività che vengono svolte.

A me non è piaciuta la ricreazione perché troppo breve.

Sono stata contenta di aver visitato questa scuola. Mi sono piaciuti l’ambiente, i professori e la palestra. Spero di iscrivermi qui. Sono rimasta stupita dalla grandezza della scuola.

Angelica Sofia

Lorenza

Andrea Matteo Z.

Matteo R.

Mi sono piaciute le lezioni di musica e di scienze motorie

Arbnor

Stefano Manuel

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Qui Pinzano al Tagliamento – Scuola PrimariaAL TEATRO VERDI DI PORDENONE

Lunedì mattina, 19 novembre, dopo esser entrati in aula, le maestre ci hanno fatto sedere mentre aspettavamo la corriera, eravamo euforici ma anche un po’ tristi perché pioveva.Arrivato il pulmino ci siamo preparati dopo aver indossato il giubbotto e aver preso lo zaino.Eravamo in fila per due o per tre, davamo la mano ai bambini di seconda; quelli di quinta erano già saliti sul pullman di Spilimbergo, quelli di terza dovevano ancora arrivare.Saliti sul pulmino siamo partiti, eravamo eccitati; <<Il viaggio è iniziato!>>abbiamo esclamato.Guardavamo fuori dal finestrino, all’inizio vedevamo campi di viti, di erba e soprattutto frutteti; avvicinandoci alla città fabbriche, molti negozi e centri commerciali.Lungo il tragitto alcuni bambini usavano dei giochi elettronici, la PSP o l’MP3 per ascoltare la musica.Arrivati in città abbiamo visto molti palazzi grandi e piccoli; c’erano molti negozi per fare shopping e per comprare bici, macchine,… c’erano bar e pizzerie. C’erano grandi viali alberati e tante tante automobili, queste avevano colori invernali.Eravamo molto emozionati ed euforici: eravamo arrivati vicino al Teatro Verdi!L’edificio del teatro era grande e lussuoso, sembrava un hotel a cinque stelle; aveva tante gallerie, noi siamo saliti fino all’ultimo piano, quindi fino alla terza galleria.

Il tetto era di vetro, le travidi ferro lo reggevano.Le ragazze che ci accompagnavano in giro per il teatro si chiamano maschere; il loro compito è di far accomodare la gente nella platea o nelle gallerie prima degli spettacoli.I vigili del fuoco erano venuti per tenerci al sicuro perché, sedendoci in alto, non cadessimo giù nella platea.

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I vigili avevano la tuta verde militare con il distintivo e le strisce gialle, possedevano una radio e un telefono nero.Le classi delle altre scuole erano già entrate e erano già sedute nella platea, sotto di noi.Nelle gallerie c’erano molti quadri di spettacoli passati e piante con foglie grandi e piccole.Il pavimento era di legno e di marmo, il colore era bruno e grigiastro.Le finestre erano di un azzurro chiaro, con tavole di ferro strette che lo tenevano fermo da dentro a

fuori.C’erano statue di persone molto famose, erano fatte di cemento e di legno, alcune erano colorate e alcune grigie; quelle di legno erano tutte di color marrone e nocciola con sfumature più chiare.Eravamo in alto, le nostre poltroncine erano di velluto rosso, avevano ognuna un numero.I fari facevano tantissimi colori, il palcoscenico era immenso e alto.Lo spettacolo si intitolava:<<Di segno in segno>>.L’attrice era alta, sembrava simpatica; aveva una veste bianca, la sua voce era dolce e sicura.Lo spettacolo ci era piaciuto molto perché parlava del mondo visto con gli occhi dei bambini; le musiche erano armoniose e le luci molto colorate.Terminato lo spettacolo avevamo visitato tutto il teatro.Rientrati a scuola eravamo entusiasti per la bellissima giornata!

Classe quarta

LABORATORIO DI MOSAICONel mese di dicembre abbiamo tutti partecipato ad un laboratorio di mosaico. Alessandra ci ha insegnato a realizzare dei bellissimi porta candele

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

In questi mesi trascorsi a scuola i ragazzi hanno potuto svolgere diverse attività. In particolare segnaliamo:

L’uscita di tutti i ragazzi delle classi prime a Claut per la visita guidata al Parco Faunistico della Valcellina di Pianpinedo. L’uscita aveva il duplice scopo di far conoscere ai nostri giovani alunni un ambiente montano della nostra Regione e di permettere un maggior affiatamento tra di loro. La giornata è stata stupenda e tutti gli alunni hanno potuto passeggiare immersi in una natura incontaminata, osservando da vicino cervi, caprioli, camosci e stambecchi.

La partecipazione a due spettacoli teatrali in lingua Francese ed Inglese degli alunni delle classi terze a Pordenone, presso l’Autorium “Concordia”. Gli spettacoli sono stati prima analizzati approfonditamente a scuola al fine di permettere a tutti gli allievi di comprenderli bene.

Le visite guidate a due scuole superiori presenti nel nostro territorio: Spilimbergo e Maniago da parte dei ragazzi delle classi terze. Tali uscite sono state fatte al fine di permettere ai nostri alunni di conoscere come funzionano

gli istituti superiori e quali sono i requisiti richiesti per poter affrontare una Scuola Secondaria di Secondo Grado senza rischiare una bocciatura.

A livello sportivo è stata effettuata la corsa campestre, fase d’Istituto. Per il momento non ci sarà la fase provinciale in quanto sono stati tagliati dallo Stato tutti i finanziamenti per le attività sportive.

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Amicizia come condivisione di esperienze

Secondo me l’amicizia è un forte legame che unisce due o più persone. Spesso le persone, legate da questo profondo sentimento, condividono esperienze o passioni e tra loro nasce un reciproco scambio di idee e pensieri.

Non sempre però queste persone hanno necessariamente la stessa età, gli stessi gusti o lo stesso modo di vedere le cose, semplicemente stanno bene insieme e tra loro si crea una perfetta sintonia, che è la cosa più importante.

In merito a questo argomento desidero condividere con voi un’esperienza personale che mi sta molto a cuore. Ricordo che, durante una vacanza in montagna con mia nonna, vennero a trovarci perché si trovavano anche loro nella stessa località di villeggiatura una vecchia amica di mia nonna e sua nipote di otto anni. La ragazza si chiamava Laura ed era molto simpatica. L’unica cosa che avevamo in comune era quella vacanza, per il resto eravamo totalmente diverse.

Io avevo due anni più di lei e amavo giocare con gli insetti e i vermi che si trovavano sotto le foglie marce, mentre lei disprezzava quei piccoli esseri viventi e diceva che le facevano schifo. Lei amava le Wine e le Barbie mentre a me più di tanto non interessavano.

Eravamo veramente diverse, eppure non perdevamo occasione per giocare insieme. Ogni mattina andavo a prenderla o lei veniva da me e ci divertivamo tutto il giorno. Le passeggiate per noi non erano mai troppe e ogni momento passato insieme per noi era speciale. Nonostante le differenze, le persone che non ci conoscevano ci prendevano per sorelle. Alla fine della vacanza ci salutammo a malincuore.

Non dimenticherò mai quella piccola e speciale amica. (Francesca Manes)

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Queste riflessioni sono state estrapolate da alcuni testi sviluppati dai ragazzi della classe2^ B e che avevano come argomento “Il valore dell’amicizia”.

Stando assieme abbiamo condiviso esperienze e scoperto un nuovo modo di affrontare la realtà, diverso da quello che eravamo abituate a sentire o a vedere prima di conoscerci bene. (B.A. – 2^ B)

Per essere amici non è necessario fare le stesse cose e abitare nello stesso luogo. … Anche un maschio e un femmina posano diventare veri amici. (P.E. – 2^B)

Non sempre i veri amici hanno la stessa età, gli stessi gusti o lo stesso modo di vedere le cose, semplicemente stanno bene insieme e tra loro si crea una perfetta sintonia, che è la cosa più importante. (M.F. – 2^B)

Il vero amico è la persona che ti sta vicino quando stai male e ti cerca se sei lontano. (C.G. - 2^B)

L’ amico è fedele. Non ti lascia in un momento di difficoltà, non ti ricerca solo per interesse. (P.S-2^B)

Amicizia è …. quando ci si ci si accorge che si sta bene assieme. (T.E. – 2^B)

Quando parte mi sento così sola e provo … un voto immenso.(M.S. – 2^B)

Io penso che l’ amicizia non sia fare esattamente le stesse cose ma avere dei momenti in cui si passa il tempo insieme e ci si confronta. (C.S . – 2^B)

Da un po’ di tempo frequento gli scout e sto trovando delle persone molto positive; stanno nascendo delle belle e vere amicizie. (D.M – 2^B)

Per la mia migliore amica, se devo essere sincera, non ho fatto niente di importante ma, se servisse,lo farei.(C.A. – 2^B)

I miei amici sanno che possano contare su di me in qualsiasi momento …. Io ci sarò sempre per loro e spero che loro lo sappiano. ( C.E. – 2^B)

(testo trascritto da Yabre Yahaya)

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La fiera di “Lucca – Comics and Games”

La fiera di “Lucca Comics and Games” è l’evento più importante d’Italia nel settore dei fumetti e dei giochi. Inaugurata nel 1966, la manifestazione è andata crescendo come importanza da edizione a edizione. Inizialmente era nata come “Lucca Comics”, ma poi, nel 1993, si è aggiunta “Lucca Games”, originata per dare spazio ad un settore commerciale e ludico (quello del gioco) simile per clientela e contenuti a quello del fumetto.

Infatti con il progredire degli anni, vengono introdotte sempre più attività come concorsi e tornei, ad esempio il concorso per la colorazione delle miniature , quello del miglior gioco dell’anno, i tornei dei vari giochi di ruolo (chiamati Ruolimpiadi) e i concorsi di pitture dal vivo.

Viene dato spazio, nel 2000, anche ad un concorso di autoproduzione, dove alcuni creatori possono esporre i propri giochi “fatti in casa” non ancora pubblicati da una casa editrice.

Verso la fine degli anni '90, con l'evoluzione e l'espansione dei giochi di ruolo, la sezione Lucca Games ha talmente aumentato il suo peso nell’ambito della fiera che nel 2000 l'intera manifestazione ha cambiato nome diventando ufficialmente Lucca Comics and Games. A partire dall'edizione 2006, in occasione dei 40 anni dalla nascita la

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locazione di tutta la fiera è stata spostata nel centro della città, all'interno della cinta muraria lucchese, anziché presso l'area fieristica. Attualmente risulta essere la terza fiera Comics più frequentata al mondo.

In queste fiere sono presenti anche i cosplay (termine che deriva da costume-player), che sono persone appassionate di fumetti, cinema e videogiochi che girano per le fiere travestiti come i loro personaggi preferiti. Sono stati riconosciuti così all'inizio degli anni novanta, benché già alla fine degli anni ottanta fossero stati registrati eventi, principalmente legati al mondo di Star Trek, in cui i fan si vestivano come i personaggi dell'opera.

Tuttavia, la nascita ufficiale del cosplay in Italia viene generalmente fatta risalire al 1997, anno in cui è stata organizzata la prima gara cosplay presso il Lucca Comics & Games. Nel 2005 si contavano circa 3500 cosplay. Solo a Lucca Comics & Games però i cosplay possono muoversi, oltre che dentro ai padiglioni, in giro per la città con indosso il costume.

Io, in questa fiera, ero in un padiglione dedicato ai giochi da tavolo e ai videogiochi ( il più grande e l’unico fuori dalle mura di Lucca), ad aiutare mio padre con il suo stand de “I.LUD.I” (intrattenimento ludico intelligente) vendendo i giochi da tavolo ed i

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rompicapo del suo sito. Sono stato nel nostro stand la maggior parte del tempo ma sono riuscito comunque a vedere tutta la fiera.

Era grandissima: c’erano circa 10 padiglioni sparsi per tutta Lucca e ognuno con cose diverse: c’era il padiglione dei fumetti, quello del cinema, quello dei giochi da tavolo, quello delle carte da gioco e altri ancora! Devo dire che in questi quattro giorni mi sono divertito tantissimo!

Nei padiglioni dedicati ai fumetti erano anche presenti, nel relativo stand, i disegnatori del fumetto stesso. Infatti io sono riuscito, facendo mezz’ora di fila, a farmi fare un disegno da un fumettista di Topolino! È stupendo a vederlo da vicino, in tutti i dettagli!

Ho trovato inoltre Lucca una città molto bella ricca di chiese e monumenti che ha mantenuto la struttura medievale e conserva ancora una imponente cinta muraria che racchiude il centro storico.

Un'unica pecca in questa fiera: tantissima gente! Hanno contato 180 mila presenze, infatti per passeggiare bisognava trovare la scia giusta nel fiume di gente che c’era per strada! Però è stato anche un bene perché così abbiamo venduto di più!!!

(Matteo Sarcinelli)

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Due Presidenti a confronto

Obama President“La vera forza del nostro paese- gli USA - non viene dalle armi ma dal potere dei nostri ideali. Yes we can.”

Il primo afroamericano che ha ricoperto la carica di Presidente degli USA . vincendo le elezioni presidenziali del 5 novembre 2008. Il 6 novembre 2012 Barak Obama è stato riconfermato in quel prestigioso posto ed è stato eletto 44° presidente degli Stati Uniti d’America. Il colore della sua pelle è un grande passo avanti nella lotta al razziamo, che ebbe la sua prima grande vittoria con l’abolizione della schiavitù nel 1865. Purtroppo , fino agli anni ’60, in America i neri non hanno avuto gli stessi diritti dei bianchi; c’era ancora molto razzismo contro di loro, erano segregati. Scuole, autobus, bagni, e molte altre cose erano distinte tra neri e bianchi. Uno dei primi a fondare il movimento per i diritti civili dei neri e per ottenere l’uguaglianza con i bianchi fu Martin Luther King, ucciso nel 1968 proprio per il suo sogno di far diventare l’ America un posto migliore, dove non ci fossero discriminazioni, dove non fosse importate il colore della pelle.

Carta politica degli U.S.A.

L’ elezione di Barak Obama è, per i neri d’America, un sogno che si realizza e una speranza per tutti quelli che nel mondo hanno creduto nell’ uguaglianza di tutti gli esseri umani.“Yes, we can! Diceva durante la prima campagna elettorale e così anche noi possiamo realizzare i nostri sogni, vivere in un mondo senza più distinzioni di razza, religione, ceto sociale.”

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Chi è Barak Obama?E’ nato a Honolulu il 4 agosto 1961, da padre keniota e madre statunitense. Ha frequentato la scuola elementare a Giacarta (Indonesia) e nel 1971 è tornato negli Stati Uniti per continuare gli studi. Nel 1983 ha conseguito la laurea in Scienze politiche alla Columbia University di New York. Nel 1988 ha lasciato Chicago per studiare Giurisprudenza ad Harvard e nel 1991 ha ottenuto la laurea. L’anno successivo ha sposato Micelle Robinson, dalle quale ha avuto due figlie: Sasha e Malia.

Il suo impegno politico è cominciato nel 1992, al fianco di Bill Clinton, e così ha iniziato la sua carriera politica. Carriera che è proseguita brillantemente fino ad essere eletto nel 2004 senatore a Washington. Tre anni dopo ha annunciato la propria candidatura per le presidenziali e a giugno di quell’anno ha ottenuto la nomination democratica. Il 5 novembre 2008 Barak Obama ha vinto le sue prime elezioni e il 6 novembre del 2012 è riuscito a farsi riconfermare presidente degli Stati Uniti d'America, imponendosi sul candidato repubblicano Mitt Romney.

Il settimanale statunitense TIME lo aveva eletto Persona nell'anno 2008 ed era stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2009 «per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».

Da tutti noi … auguri al presidente degli U.S.A (testo scritto da Yabre Yahaya -3^C)

Obama incontra il Premio Nobel per la Pace Wangari Maathai

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Il nuovo leader della Cina: Xi Jinping .Chi è il nuovo Presidente della Cina?Xi Jinping ha 59 anni e sale al potere in un anno critico per tutte le potenze mondiali.Xi Jinping appartiene alla quinta generazione di leader cinesi dal 1949- anno della Rivoluzione cinese guidata dal presidente Mao Zedong - e dovrà trovare il modo per adattare un sistema di governo comunista ai problemi economici del 21° secolo. Il popolo cinese, negli ultimi tre decenni, è passato dalla povertà al

benessere, grazie a riforme orientate al mercato, e si aspetta di progredire verso un benessere sempre più diffuso a tutti.. Il padre di Xi Jinping fu un eroe rivoluzionario che combatté al fianco del presidente Mao Zedong, espulso nel 1960 e poi riammesso ai vertici del partito nel 1980, fu un uomo importante nelle avanzate riforme del mercato. Xi Jinping ha goduto di una vita confortevole durante l’infanzia ma, come la maggior parte della gioventù urbana della Cina, fu spedito in campagna a fare lavori pesanti a fianco dei contadini. L’idea era che i giovani dovessero essere rieducati, spogliandoli delle loro tendenze borghesi.Nel villaggio di Liangjiahe, nella provincia di Shaanxi, il futuro leader viveva in una casa grotta, una casa tradizionale scavata nella polverose colline gialle. Come i contadini, faceva una vita di fame e povertà. Ritornando a Pechino,per frequentare l’università, comincia la sua carriera politica che lo allontanerà per sempre dalle campagne.

Xi Jinping è un fan di calcio e di film di guerra di Hollywood, e risulta una figura più simpatica per molti cinesi, rispetto al suo predecessore. Anche grazie anche alla sua struttura corpulenta, alla sua voce profonda e sonora e ad una moglie affascinante, gode di una buona popolarità.

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Secondo molti osservatori è improbabile che la nuova leadership porterà a grandi cambiamenti improvvisi e lo stesso Xi Jinping ha fatto suo il principio di un antico filosofo cinese: “Non cercare di fare l’impossibile. Non cercare di ottenere l’irraggiungibile.”La sfida più importante che attende il nuovo leader cinese è sicuramente quella di evitare che la crisi economica entri in Cina, mantenendo una crescita che per il paese è fondamentale.

Il sito di informazione francese Rue 89, molto ben informato sulle questioni cinesi dipinge un ritratto dell’uomo in cinque punti fondamentali per capirlo meglio.

1 – E’ figlio di Xi Zhongxun un combattente comunista che nel 1934 prese parte alla Lunga Marcia dell’esercito di Mao. In seguiti il padre ebbe un posto di dirigente del partito comunista arrivati a Pechino dove Jinping nacque nel 19532 – La moglie, Peng Liyuan è una notissima cantante, anche più famosa in Cina del marito. E più giovane di lui di 13 anni.3 – La figlia, Xi Mongze, studia ad Harvard una delle più prestigiose università degli Stati Uniti, La cosa sarebbe segreta ma ormai è venuta fuori anche perché la ragazza, che ha 20 anni è costantemente protetta da un cordone imponente di guardie del corpo cinesi e dell’FBI.4 – L’uomo delle grotte. Quando Jinping aveva 15 anni il padre fu cacciato da Pechino da Mao e lui fu costretto a vivere come un poverissimo pastore nelle grotte dell’arida regione nel nord della Cina di Shaanxi Loess5 – Amico del settore privato. Entrato nel Partito Comunista Cinese, Jinping ha fatto una brillante carriera, specie quando ha ricoperto importanti incarichi in tre città delle regioni che hanno contribuito alla crescita economica della Cina : Fuja, Zhejiang e Shangai. In quei periodo ha costruito solidissimi rapporti con le industri del settore privato che oggi gli possono tornare molto utili.

(Lavoro svolto con i ragazzi della classe 3^C)

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Dilettiamoci con la poesia …

Alunni della classe 2^A

IL GIGLIO

Sulle rive del fiume c’era un giglio

limpido si mostrava quel ruscello

mentre il fiore aveva color vermiglio:

sembrava pitturato col pennello

I petali stringeva come un figlio

emanando un profumo monello.

La prole proteggeva con l’artiglio:

lo teneva sotto un bel mantello

Il fiore da un profumo venne avvolto,

d’inverno risplende come un diamante,

in primavera quel suo velo cade,

in un istante viene capovolto,

e si muove come fosse un viandante

in autunno invade il mondo dell’Ade

Bambara Souleymane, De Marchi Alessia, Sambare Falilatou

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IL MERLO

Il merlo è l’animale più affamato,

l’uccello nero usa il cielo come svago.

Perché assetato bevve assai nel lago

Ma poi nel campo si era ritirato.

Al suo risveglio la merla ha trovato,

con la zampa s’impigliò in uno spago:

per liberarlo lo aiutò un mago,

finalmente con la merla ha vagato

Si fermarono in un posto vicino:

sopra ad un albero che era al sicuro

e videro delle strane farfalle

con le ali di un colore azzurrino,

provenivano da un bosco assai scuro

per proteggere tutta quella valle.

Bortolussi Simone, Foscarini alice, Zagato Celine

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GATTO AFFAMATO

Io vidi una mattina un gatto giallo

che se ne andava in giro affamato

e trovò un succoso topo nel prato,

lo sta per prendere ma arriva un cavallo.

Il topo si salva su un piedistallo

della statua di un eroe arruffato

ma il gatto dalla fame strangolato,

si mise a rincorrere un pappagallo

che volò nella casa di un bambino

e il gatto lo seguì come un siluro.

Alla fine atterrò su un bel divano:

avrebbe anche mangiato un pesciolino!

Mentre il gatto pensava al suo futuro ,

il bimbo lo nutri con la sua mano.

Matteo Montillo , Mattia Gaspari , Bryan D’Agostin

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IL GATTO MATTO

In mezzo al prato verde vidi un gatto:

dal suo colore mi sembrava un drago,

e di colpo poi si buttò in un lago;

questo animale sembrava il più matto.

Uscì dal lago tutto profumato,

un giorno si lego con uno spago

e di colpo apparve un gran mago,

gli confidò che era molto affamato.

Nello steso prato c’era un gallo

che giocava con delle farfalle blu,

il gatto mangiandole si colorò

pareva brillante come un cristallo,

nessuno poi lo riconosceva più

allora scappò via e non tornò

Maria Doneddu , Denisa Serban, Salah Cancian

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I miei primi 100 giorni…

Quando il 31 agosto di quest’anno mi sono lasciata alle spalle il mondo dell’insegnamento per entrare in quello della “dirigenza scolastica” ho provato una stretta al cuore sapendo di stare per chiudere un’esperienza che avevo vissuto per tanti anni con entusiasmo e che mi aveva dato grandi soddisfazioni mentre il futuro si prospettava alquanto incerto, misterioso ed irto di difficoltà. Ora, dopo poco più di tre mesi, posso affermare che, anche se la nostalgia a volte ancora ritorna ed il lavoro è completamente diverso, carico di responsabilità e doveri quotidiani, il clima che si respira al Comprensivo di Travesio, l’impegno profuso dai docenti e dal personale affinché tutto funzioni al meglio, il rapporto di collaborazione instaurato con i genitori, le sei Amministrazioni Comunali e le Associazioni che fanno parte del territorio, alleggeriscono un po’ le “fatiche”, che vengono praticamente dimenticate quando si entra nelle classi e si vedono alunni gioiosi e desiderosi di raccontare e mostrare ciò su cui stanno lavorando (e questo primo numero del “[email protected]” ne è la riprova).

Mi sento quindi di ringraziare tutti quanti collaborano e si impegnano affinché il nostro Istituto cresca non solo numericamente ma anche, e soprattutto, qualitativamente e, pur tra mille difficoltà, si sforzano affinché l’offerta educativo-formativa sia sempre più innovativa ed adeguata alle esigenze dell’utenza e del territorio, non dimenticandosi però allo stesso tempo della cultura e delle tradizioni locali.

Di cuore, quindi, grazie e buone feste a tutti.

Carla Cozzi