LA VISIONE ONCOLOGICA IN IEO Giovanni Martinelli Istituto Europeo di Oncologia, Milano.
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LA VISIONE ONCOLOGICA IN IEO
Giovanni Martinelli
Istituto Europeo di Oncologia, Milano
© IEO 2010
Epidemiologia
© IEO 2010
Missione e Valori
L’Istituto Europeo di Oncologia è un “Comprehensive Cancer Center” con finalità non profit attivo in tre aree:
Clinica Ricerca Formazione
L’Istituto Europeo di Oncologia si propone di raggiungere l’eccellenza nel campo della prevenzione, della diagnosi e della cura dei tumori attraverso lo sviluppo della ricerca clinico scientifica e l’innovazione organizzativa e gestionale, in un contesto di costante attenzione alla qualità del servizio erogato alle persone assistite.
© IEO 2010
Missione e valori
• I valori ed i principi che ispirano e guidano gli operatori dell’Istituto sono:
Centralità della persona assistita
Miglioramento continuo della qualità assistenziale
Eccellenza del servizio
Approccio multidisciplinare agli aspetti clinici
Sviluppo della ricerca sperimentale
con rapido trasferimento dei risultati al paziente
Valorizzazione delle risorse umane
Spirito europeo ed apertura a collaborazioni internazionali
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PREVENZIONE
FARMACOPREVENZIONE
PREVENZIONE NEI TUMORI FEMMINILI
© IEO 2010
Quali strategie per “giocare Quali strategie per “giocare ’anticipo”?’anticipo”?
Farmaco-prevenzione
Prevenzione
Diagnosi Precoce
© IEO 2010
SUCCESSI DELLA TERAPIA ADIUVANTE(PREVENZIONE TERZIARIA)
ENORME POTENZIALE DI PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
Due strategie complementariDue strategie complementari
Una di massa:normative antifumo,
vaccinazioni(trattarne tanti per evitare alcune npl)
Una di massa:normative antifumo,
vaccinazioni(trattarne tanti per evitare alcune npl)
Una individuale/familiare (selezionare chi è ad
alto rischio e ridurre in maniera mirata questo
rischio)
Una individuale/familiare (selezionare chi è ad
alto rischio e ridurre in maniera mirata questo
rischio)
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Età
Età al menarca
Età alla prima gravidanza
N. di parenti di primo grado affetti da ca mammario
N. di biopsie mammarie
Almeno 1 biopsia con iperplasia atipica
Modello di GAIL: stimare il rischio individuale di tumore mammario in donne sane (35-70 anni) Modello di GAIL: stimare il rischio individuale di tumore mammario in donne sane (35-70 anni)
Parametri:
- http://www.cancer.gov/bcrisktool/
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NSABPMenarche: 12 yrs.
1st Live Birth: 22 yrs.
# Biopsies: 2
# 1st Degree Rel.: 2
Atypical Hyperplasia: +
RISK FACTORS
Women with Avg. Risk (1)
Min. Eligibility RR (5.07)
Candidates’s RR (18.3)35 45 55 65 75
AGE
60
50
40
30
20
10
0
% P
RO
BA
BIL
ITY
VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUALE: VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUALE: MODELLO DI GAILMODELLO DI GAILVALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUALE: VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUALE: MODELLO DI GAILMODELLO DI GAIL
© IEO 2010
Caratteristiche cliniche dei tumori ereditari della mammella e dell’ovaio
Caratteristiche cliniche dei tumori ereditari della mammella e dell’ovaio
Insorgenza precoce del tumore della mammella ( < 35 anni) e del tumore delle ovaie ( < 50 anni)
Tumore mammario bilaterale
Tumore mammario maschile (elemento caratteristico del fenotipo BRCA2)
Tumore della mammella e dell’ovaio nello stesso soggetto e/o nella famiglia
Elevato numero di parenti di primo o secondo grado affetti
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GESTIONE GESTIONE
DEL RISCHIODEL RISCHIO
GESTIONE GESTIONE
DEL RISCHIODEL RISCHIO
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Recommended management of high risk subjectsRecommended management of high risk subjects
Clinical Genetics Meetings (since November 2004):
clinical cases discussion and tailored prevention strategy revision of guidelines and syndromes
literature reviews expert symposia new studies
endoscopist endoscopist plastic surgeonplastic surgeon
pathologistpathologistradiologistradiologist
psychologistpsychologistepidemiologistepidemiologist
breast surgeonbreast surgeongeneral surgeongeneral surgeon
MultiMultidisciplinary disciplinary
panelpanel
preventive oncologist preventive oncologist geneticistgeneticist
genetic counselorgenetic counselor
gynaecologistgynaecologistmedical oncologist medical oncologist
molecular oncologistmolecular oncologist
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IL PROCESSO DEL COUNSELING GENETICO
psicologo
revisione della storia personale e familiare attraverso il questionario di familiarità dedicato – costruzione del pedigree
valutazione del rischio e della probabilità di mutazione attraverso modelli statistici (BRCAPRO)
counseling pre-test
consenso informato e test genetico se indicato
offerta di counseling e test ai parenti
se indicato
counseling post-test
Sorveglianza Farmacoprevenzione Chirurgia profilattica
opzioni per la riduzione del rischio
psicologo
pianificazione familiare
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VisitaVisita clinica clinicaVisitaVisita clinica clinica
ANTICIPAZIONE DIAGNOSTICA E MONITORAGGIO NELLE DONNE
AD ALTO RISCHIO
ANTICIPAZIONE DIAGNOSTICA E MONITORAGGIO NELLE DONNE
AD ALTO RISCHIO
Importanza della combinazione:
++
++
++
Mammografia Mammografia
Ecografia Ecografia Risonanza Risonanza MagneticaMagnetica
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BREAST SURVEILLANCE OF HIGH RISK SUBJECTSBREAST SURVEILLANCE OF HIGH RISK SUBJECTS
Between 25-35 yrs Between 25-35 yrs
Between 35-50 yrs Between 35-50 yrs
Over 50 yrs Over
50 yrs
Clinical exam.
US
MRI
Mammography
Every 6-12 mts
Every 6-12 mts
Yearly
Yearly (>30 yrs)
(total dose <4mGy, oblique only)
Clinical exam.
US
MRI
Mammography
Every 6 mts
Yearly
Yearly
Yearly (total dose <8mGy)
Clinical exam.
US
MRI
Mammography
Every 6-12 mts
depending on Mx density
Yearly
Yearly (standard dose)
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STRATEGIE DI STRATEGIE DI RIDUZIONE DEL RIDUZIONE DEL
RISCHIORISCHIO
STRATEGIE DI STRATEGIE DI RIDUZIONE DEL RIDUZIONE DEL
RISCHIORISCHIO
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Prevenzione del tumore della mammella in soggetti ad alto
rischio
Prevenzione del tumore della mammella in soggetti ad alto
rischioOPZIONI DI
RIDUZIONE DEL RISCHIO
Sorveglianza e stile di vita
Farmacoprevenzione
Chirurgia profilattica
NB: queste opzioni sono spesso complementari
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STRATEGIE DI PREVENZIONE PER LA STRATEGIE DI PREVENZIONE PER LA MAMMELLA: quali compostiMAMMELLA: quali compostiSTRATEGIE DI PREVENZIONE PER LA STRATEGIE DI PREVENZIONE PER LA MAMMELLA: quali compostiMAMMELLA: quali composti
TamoxifenTamoxifen
Raloxifene Raloxifene
Inibitori dell’AromatasiInibitori dell’Aromatasi
Derivati Vit. A (Fenretinide)Derivati Vit. A (Fenretinide)
FANS, Statine, Metformina, FANS, Statine, Metformina, Vit. D, ecc.Vit. D, ecc.
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PREVENZIONE
Tumore del collo dell’utero in ItaliaDati statistici
• 3500 casi all’anno• 1500 decessi all’anno
• Causa di una morte su 50• 0.4% di tutte i decessi femminili
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PREVENZIONE
L'introduzione del Pap test ha permesso una riduzione della mortalità per tumore del collo dell’utero
Il Tumore CervicaleScreening Citologico
PAP TEST: un trionfo
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COMPRENDERE LE STRATEGIE
o Prevenzione Primaria
o Prevenzione Secondaria
o Diagnosi Precoce
o Rassicurazione Diagnostica
Screening
Vaccino
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Quale Novità Oggi?
Negli ultimi 20 anni è stata dimostrata
l’associazione causale tra virus del papilloma
umano (HPV) e tumore del collo dell’utero
Il Tumore Cervicale
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Normale Pre-tumore CancroHPV
10 anni
Il Tumore CervicaleStoria Naturale
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HPV e Carcinoma CervicaleIl Presente
Disponibilità di un test per
l’identificazione del virus
oncogeno
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Normale Pre-tumore CancroHPV
Pap testHPV test
Il Tumore CervicaleIl Presente
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HPV e Carcinoma Cervicale: Il Futuro
La vaccinazione delle più giovani oggi per la prevenzione del carcinoma cervicale domani
Il Tumore Cervicale
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HPVNormale Pre-tumore CancroCancro
Il Tumore CervicaleIl Futuro
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GARDASIL è un vaccino, somministrato mediante iniezione intramuscolare, che permette di prevenire le infezioni dai tipi di Papillomavirus umano (HPV) 6, 11, 16 e 18
Che cos’è il vaccino? (nome commerciale GARDASIL)
Questi tipi virali sono responsabili delle seguenti malattie:• cancro cervicale• lesioni cervicali anomale e precancerose• lesioni vaginali anomale e precancerose• lesioni vulvari anomale e precancerose• verruche genitali
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GARDASIL previene una parte di queste malattie, circa il 70%, ma non le cura se è in atto un’infezione virale da HPV 6,11,16 o 18.
L’assunzione di GARDASIL non provoca queste malattie chi fa il vaccino.
Che cosa fa il vaccino? (nome commerciale GARDASIL)
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GARDASIL è destinato alle bambine e alle donne
da 9 a 26 anni
Per chi è indicato il vaccino?(nome commerciale GARDASIL)
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QUALITÀ DELLA VITA
FERTILITÀ
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Le dimensioni del problema
In Europa circa 40.000 donne in età riproduttiva
si ammalano di tumore ogni anno
La sopravvivenza dipende dal tipo di malattia, dalla stadiazione, dalla
disponibilità di terapie efficaci…
IN MEDIA 8/10 DONNE SONO VIVE e LIBERE DA MALATTIA ONCOLOGICA DOPO 5 ANNI !
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Le dimensioni del problema
A fronte di una non trascurabile incidenza di tumori in età riproduttiva e del miglioramento della sopravvivenza, i temi della qualità di vita assumono un particolare rilievo…
E LA FERTILITA’ ??
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Tossicità da chemioterapia: farmaci ed etàA
men
orr
hea
pro
bab
ilit
y
Goodwin et al JCO 1999
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Cosa si può fare ?
Somministrazione di LHRHa durante chemioterapia
Congelamento di ovociti, dopo stimolazione ovarica
Congelamento di tessuto ovarico
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3-7% delle pazienti con neoplasia mammaria
2157 gravidanze riportate in letteratura
Sicurezza materna ?
Sicurezza del feto ?
Sicurezza della gravidanza ?
Allattamento ?
Gravidanza dopo neoplasia mammaria
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Sicurezza materna: plot analysis
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Rischio oncologico non aumentato
Analisi per sottogruppi (ER, età, intervallo)
Controlli oncologici possibili
Effetto “mamma sana” ?
Sicurezza materna
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Aspettare 6-12 mesi dal termine della terapia antitumorale e 2 anni dalla diagnosi
Non ritardi di crescita fetale (IUGR)
Non rischio di malformazioni
Sicurezza fetale
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Long term follow-up of patients with follicular lymphoma receiving single agent rituximab at two different schedules in trial SAKK 35/98
CURE INNOVATIVE
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Cure innovative - Rituximab
375 mg/m² every 2 months x 4
n = 151
PDofftrial
FL n = 202
Prolonged375 mg/m²weekly x 4
Standard
RSD,PR,CR
Trial design
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Relevance of schedule on event free survival (EFS)
Years since start of treatment
Pro
ba
bili
ty
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
/ / / // / // //// / /// /
/ //
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Event-free survival in randomized follicular lymphoma patients
ProlongedStandard
EFS in randomized patients
21% still in remissionat 8 years
Cure innovative - Rituximab
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EFS in chemo-naïve responders (n=38)
P<0.0001P<0.0001
Years since start of treatment
Pro
ba
bility
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
/ / /
/ ///
/ /
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Event-free survival in chemo-naive patients with CR/PR at 12 weeks
ProlongedStandard
45% of chemo-naiveresponders in remission
at 8 years
(p = 0.03)
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Years since start of treatment
Pro
ba
bility
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
/ //// //// /// / // / // //// ///// / ///////// ///// ////// / /
// /
/ / / /// // // // //// / // /// / // ///// ///
//////
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Overall survival in randomized follicular lymphoma patients
ProlongedStandard
P = 0.09
Cure innovative - Rituximab
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SVILUPPO DI NUOVE COMPETENZE
DIAGNOSI ONCOEMATOLOGICA IN 96 ORE
PROGETTO INFERMIERA DEDICATA
PRIMARY NURSERING
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Diagnosi oncoematologica in 96 ore
• Le linee guida raccomandano di eseguire le manovre diagnostiche e di terapia non oltre le due settimane!
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Diagnosi oncoematologica in 96 ore
• In IEO abbiampo pensato ad un percorso preferenziale nella diagnostica che consenta in 96 ore di acquisire tutti gli elementi clinico-radiologici per iniziare a curare una malattia tumorale oncoematologica.
Questo iter comprende:
• Visita specialistica ed esaami del sangue• Biopsia con guida radiologica• Esame isto-patologico• TAC-PET• Biopsia osteomidollare
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Diagnosi oncoematologica in 96 ore
• La comparsa di una tumefazione linfonodale e/o di una massa estranea è sicuramente un elemento di preoccupazione per il paziente e per il medico.
Per il paziente, perché il vedere questa anomalia crescere è fonte di ansia, stress oltre che generare sintomi (dolore, difficoltà a svolgere le normali attività).
Per il medico, perché non è in grado di predisporre rimedi di cura validi e di essere in grado di rispondere in modo circostanziato ai quesiti rivoltigli.
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Modelli di organizzazione dell’assistenza infermieristica:
il Primary Nursing
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I quattro modelli storici di erogazione dell’assistenza
- presa in carico totale
- per compiti (funzionale)
- per piccole équipes
- assistenza primaria
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PRIMARY NURSING CLASSICO
• Origini: Barton 1959, Manthey 1970
approccio individuale alla persona, adozione metodo “problem solving”, sviluppo ricerca infermieristica
• Principi: infermiere accetta la responsabilità delle decisioni da prendere nell’assistere la persona e del risultato del progetto assistenziale, assegnazione con metodo dei “casi”, comunicazione diretta infermiere/paziente
• Organizzazione:
Primary Nurse riferimento per il paziente,
Associated Nurses erogano prestazioni secondo programma,
garantiscono continuità assistenziale in assenza del Primary Nurse
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Il modello per infermieri primari
Primary nursing
• chiara assegnazione ad un singolo infermiere della responsabilità individuale nella presa di decisioni relative all’assistenza di un paziente
•assegnazione del lavoro per casi
•comunicazione diretta di informazioni
•una persona operativamente responsabile dell’assistenza prestata ad un paziente, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
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Confronto tra modelli – la letteratura
modello Nightingale
modello per compiti
team nursing Primary nursing
Qualità dell‘
assistenza
++ - + ++
Costi + ++ - -
Soddisfazione infermieri
+ - + ++
Soddisfazione utenti
+ + + +
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• Garantire un’assistenza infermieristica continua, non limitata all’accesso al reparto.
• Identificazione dei bisogni di assistenza del paziente già nella fase pre-ricovero, così da favorire il lavoro dell’équipe infermieristica in reparto.
© IEO 2010
• Stabilire un’efficace comunicazione con i pazienti e le famiglie.
• Educare ed informare i pazienti e le loro famiglie, così che possano affrontare al meglio il percorso terapeutico.
• Coinvolgimento attivo del paziente che potrà affrontare con maggiore consapevolezza il percorso terapeutico.
• Produrre un effetto terapeutico aggiuntivo e sinergico a quello di tutti gli altri interventi.
© IEO 2010
Attuabili solo sulla base di una strettastretta collaborazionecollaborazione tra l’équipe medica e l’infermiera dedicata all’ambulatorio.
© IEO 2010
© IEO 2010
Stabilire un monitoraggio del paziente afferente alla Divisione di Ematoncologia attraverso un contatto attivo con il paziente stesso al fine di monitorarne le condizioni
generali nel tempo e l’insorgenza di eventuali problematiche.
© IEO 2010 61
La Mission …
• Il fine che l’Istituto Europeo di Oncologia si propone è contribuire attivamente a sconfiggere il cancro.
• L’obiettivo principale è quello di tutelare
la salute in campo oncologico, nella sua accezione
più completa di diagnosi, cura ed educazione
alla salute, in un contesto di costante
integrazione con la ricerca e di particolare
attenzione alla qualità del servizio offerto
ai clienti.
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230 posti letto, di cui:- 198 letti di degenza- 24 letti day hospital- 8 letti terapia intensiva
10 sale operatorie
4600 apparecchiature, tra cui:
• 2 Robot Chirurgico Da Vinci• HiFu - High Intensity Focused
Ultrasound• 3 Acceleratori Lineari Fissi• 2 IORT• 4 CT scan• 1 MRI• 2 Gamma Camera• 2 CT PET• 4 Mammografi • 3 Sistemi per Brachiterapia• 1 Teleradiografo Digitale• 3 Sistemi per Posizionamento
Paziente• 30 Ecotomografi• 2 Mini PACS• 2 Mammothone
ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA - DATI STRUTTURALI
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La crescita dell’Istituto Europeo di
Oncologianegli anni
© IEO 2010 64
IEO – Attività Clinica
Ricoveri
Inpatients87%
Day Surgery
4%
Day Hospital
9%
•17.380
© IEO 2010 65
Trattamenti Chemioterapici
IEO – Dati Attività Clinica
2009
© IEO 2010 66
IEO - Dati attività di ricerca - Trials clinici
trials attivati nel corso dell’anno - n. 56 (2008 - n. 42)
trials in corso (arruolamento attivo) - n. 119 (2008 - n. 123 )
trials in follow-up - n. 88 (2008 - n. 78)
pazienti reclutati in trials - n. 6.788 (2008 - n. 6.256)
© IEO 2010 67
IEO - Dati attività di ricerca - Impact Factor
© IEO 2010 68© IEO 2004
2010
© IEO 2010