LA VIPERA

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio EDITORIALE V Maria Sportelli In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano. QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE NUCLEARE, 165 REATTORI MADE IN EUROPE PAG. 4 DISTRETTO DELL'IDROGENO A MONOPOLI PAG. 3 UFFICIO TURISTICO RUGGIERO NE APRE UN ALTRO PAG. 6 IPERMERCATI COMMERCIANTI INFURIATI PAG. 7 PARCO DEI TRULLI LA REGIONE HA DETTO NO PAG. 6 A PASQUA UNA CARTOLINA PER I TURISTI IDEA CNA PAG. 8

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Denunce: Edilizia Residenziale: quote in vendita di cooperative fantasma, pag. 3; Camorra a Polignano a Mare, pag. 8. Contenzioso Vigili Urbani Comune: che fine hanno fatto i loro soldi pag. 9.

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio

EDITORIALE V

Maria Sportelli

In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano.

QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE

NUCLEARE, 165REATTORI MADE IN EUROPEPAG. 4

DISTRETTODELL'IDROGENOA MONOPOLIPAG. 3

UFFICIO TURISTICORUGGIERO NE APRE UN ALTROPAG. 6

IPERMERCATICOMMERCIANTI

INFURIATIPAG. 7

PARCO DEI TRULLI LA

REGIONE HA DETTO NO

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A PASQUAUNA CARTOLINA

PER I TURISTIIDEA CNA

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LA VIPERAQuindicinale del Sud Est barese

Direttore responsabileMaria Sportelli

FB: Polignano CronacaREDAZIONE

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Marketing e PubblicitàGianfranco Ippolito

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Progetto grafico e impaginazione Maria Sportelli e Mimmo Donghia

Stampa -Tipografia Lieggi ConversanoGiornale chiuso il 28 Settembre 2011

Cara Vipy,sono il prete di una piccola chiesetta di un paese nella provincia di Bari, vorrei mantenere l’anonimato per ovvi motivi. Da qualche tempo stanno accadendo episodi di vandalismo ed intimidazione ai miei danni, in particolare incendi. La cosa strana è che non ho mai avuto screzi con nessuno, ed anche gli amici delle attività commerciali vicine (uno studio di ottica e di fotografia) non sanno spiegarsi il perché. Gli inquirenti credono che la chiesa (forse il rumore delle campane) dia fastidio a qualcuno, ma non si comprende a chi.Secondo la tua opinione cosa dovrei fare?SalutiVVVVVVVVVVVVVVVVVCaro Padredispiace per gli inconvenienti che le stanno accadendo, e non so spiegarmi perché esista gente così malevola, ma terrei d’occhio sia l’ottico che il fotografo… Hanno una certa dimestichezza con le MESSE A FUOCO.Vipy

LINGUA BIFORCUTA

a cura di Giuseppe D'Elia

Al telefono la mia direttrice. Mi chiede se posso assistere al consiglio comunale di martedì scorso. Preferisco non scrivere di politi-ca locale ma un giornale è anche quello. Poi penso che sarebbe la mia prima volta da giornali-sta. Accetto, che barba però riflettendoci. Cose da grandi, litigi senza senso e ordini del giorno interminabili incastrati fra sintassi sgrammaticate. E poi oggi l'Inter gioca a Mosca la seconda di Champions, la perderò. Ero lì alle 19:30 princi-palmente per seguire l'approvazione di una bozza di convenzione e di elaborati tecnici, fra il Polignano e la R.F.I. s.p.a, inerenti modalità e termini di soppressione di alcuni passaggi a li-vello sul nostro territorio. Quinto punto all'O.d.g., avranno messo i cuscini in sala consiliare?Come a teatro, non sapevo qui si organizzas-sero eventi. Si discute l'approvazione di un protocollo d'intesa tra Banca Europea Investi-menti, Università di Bari ed alcuni comuni della Puglia. Uno statuto da 24 articoli da esa-minare e votare. Detto fatto per la maggioranza, si vota una volta e via cassato. Peccato che Mimmo Lomelo, di navigata esperienza in conses-si, faccia notare al Presidente Torres come per l'approvazione di uno Statuto sia necessaria la discussione e votazione articolo per articolo. E' ba-garre in aula. La maggioranza cerca di forzare i blocchi democratici, ci sono soldi in ballo e par pu-re giusta la richiesta di chiarificazioni in merito da parte degli oppositori. Si vuol far passare tutto in fretta, chissà perchè. Lomelo borbotta e tra i citta-dini spettatori ce n'è uno duro a morire. “E' uno scandalo, questa la chiamate democrazia! Sie-te solamente ridicoli, dovreste vergognarvi! Se c'è una legge che impone la votazione arti-

colo per articolo degli Statuti, perchè non la rispettate”. “Allontanate quel giovane dall'au-la”, l'imperativo di Torres. “Io non mi muovo, do-vete portarmi via di qui a forza visto che non c'è democrazia!” ribatte il questuante Vincenzo Benedetti in arte il Bufalo, attivista polignanese che non le manda proprio a dire. Qualcuno lo ri-corderà in l'uomo col megafono dell'ultimo ve-nerdì prereferendario di giugno. Dopo martedì altri lo ricorderanno come colui che ha dato del fascista al consigliere V. Giuliani; cercava con atteggiamenti irrisori di placare l'alta marea solle-vata dal ragazzone.Polverone sollevato. Vincenzo portato via dai sempre gentilissimi Carabinieri con la minaccia di una cena a Carrassi. La passeggiata fino in ca-serma, con le manette messe per metà ai polsi è a dir poco fantastica. Sarà rilasciato dopo una quindicina di minuti dopo momenti concitati in ca-serma. Il fotografo di un altro giornale, lì fuori, ti-fa per gli schiaffoni, sarà accontentato. Che bellezza.I modi non daranno certo ragione a Vincenzo, non si può intervenire durante un Consiglio co-munale. A molti lo show è piaciuto; e la violenza, anche verbale, non fa decollare il dialogo. Il mo-do smaccato col quale vengono aggirate le rego-le è disarmante. E fa infuriare. Fateli a porte chiuse i porci comodi vostri. La bozza di convenzione per i passaggi a livello è stata rinviata al 5 ottobre. Lo Statuto, che tanto scompiglio ha creato, non è stato correttamente votato e la distanza fra chi ci amministra e i citta-dini è sempre più abissale. Altri due schiaffi alla democrazia. Fortuna che l'Internazionale oggi ha vinto.

Tensioni nell'ultimo Consiglio comunale, giovane interviene durante il dibattitoper protesta. Viene prelevato e ammanettato dai carabinieri e trascinato via

DAL PALAZZO VDi Nico Giuliani

DUE SCHIAFFI ALLADEMOCRAZIA

Le vignette sono state rea-lizzate esclusivamente per La Vipera dall'artista barese Gi-seppe Del Buono. Consultate il suo portale molto ironico e inte-ressante: www.ilpeggio.com

www.ilpeggio.com

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"Le strisce bianche dei parcheggi sul lungo-mare Grotta Ardito vanno tolte". E' la richie-sta categorica dei rappresentati di opposizione in Consiglio che si sono incontrati sul posto per manifestare il loro disappunto. "Il Comune ha speso 2mila euro inutili, invece dopo aver terminato i lavori del prolungamento bisogna migliorare i servizi - ha spiegato Domenico Sca-gliusi (Pd) ricordando che la presa di posizione è partita dalla Primavera in Movimento - occu-pandosi della sua immagine, questa bella carto-lina non si può trasformare in un parcheggio, c'è già quello a pagamento vicino al campo sportivo". "Tra l'altro c'è un po' di confusione anche nella segnaletica e dunque nella viabili-tà, per questa ragione - ha aggiunto Nicola Menna dell'IDV - bisogna prevenire il verifi-carsi di sinistri". Sul caso ci saranno aggiorna-menti nei prossimi giorni.

STRISCE PEDONALISUL LUNGOMARE

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A Polignano a Mare l'edilizia residenziale convenzionata, cioè quella che permette di co-struire la casa contenendo i costi, rischia di alimentare le tasche di imprenditori truffaldi-ni. Prima di approfondire l'argomento, spieghia-mo che tale tipo di edilizia prevede la sottoscrizione di un accordo tra gli operatori pri-vati del settore edile (generalmente sono coope-rative) e i Comuni, proprio perchè ci devono essere garanzie di risparmio. Esempio: anzichè pagare 2000 euro al mq, il prezzo si riduce a 40 euro al mq. Natualmente non tutti possono accedervi, occorre possedere determinati requisiti, uno tra tutti non essere pro-prietario di altre case. Le abitazioni previste dal piano dell’edilizia convenzionata, inoltre, devono essere edificate su terreni di proprietà privata (non sono previsti riscatti o espropri di pubblica necessità), e nella maggioranza dei casi è previ-sto a carico delle cooperative o imprese coinvolte nella realizzazione degli alloggi, l’onere delle opere di urbanizzazione. A Polignano a Mare, il regno dell'edilizia, l'Uffi-cio Tecnico ha pubblicato un bando per l'asse-gnazione delle aree destinate ad edilizia convenzionata che dà priorità, guarda caso, alle cooperative proprietarie dei suoli e poi a tutti gli altri soggetti aventi diritto. Qui nasce l'inghippo. Secondo fonti ben informate, alcuni

scaltri imprenditori edili proprietari dei suoli, avrebbero costituito delle cooperative fittizie. Cioè sono vere sulla carta ma i soci facenti parte sono solo dei figuranti. Ci spieghiamo meglio: in teoria le coperative do-vrebbero unire persone che hanno bisogno della casa, cioè che non si possono permettere di spendere 2000 euro al mq; chissà come mai, pe-rò, nel corso delle attività queste persone scompa-iono per fare posto ad altri. La vendita della quota non è vietata, intendiamoci, ma è la si-stematicità con cui si attiva l'assegnazione sotto banco, con il subetro di altri soggetti, a rende il meccanismo sleale, poichè non si permette alle cooperative sane di avere un'opportunità. Ecco cosa accade esattamente. L'imprenditore mette all'asta il posto del prestanome, per cui vende la partecipazione alla cooperativa, natu-ralmente sempre a soggetti possessori dei requisi-ti previsti dalla legge. Per cui fa business sfruttando un sistema che in teoria dovrebbe age-volare i bisognosi ma che in realtà agevola solo l'imprenditore che l'ha messo sù. Così facendo non possiamo certamete parlare di edilizia convenzionata, bensì siamo di fronte ad una ve-ra e propria edilizia privata. Secondo fonti attendibili, a Polignano a Mare molti sarebbero i cittadini già caduti nella re-

te, cittadini che avrebbero pagato a questi imprenditori da strapazzo cifre esorbitanti so-lo per entrare in cooperativa, senza nemme-no avere le garanzie che questa abbia ottenuto l'assegnazione dei suoli. A meno che, dobbiamo pensare, non sia già priri-tariamente tutto stabilito. Se facciamo due conti, poi, chi subentra ha certamente comprato il di-ritto a costruire, ma non ha molto risparmiato: dopo l'assegnazione deve pagare un'altra quota al Comune, per non parlare della costruzione dello stesso immobile. A questo punto, chi di do-vere, cioè le forze dell'ordine, come per esempio la Guardia di Finanza, dovrebbe fare maggiori controlli su questi meccanismi poco onesti che portano agevolazioni solo a chi le tasche le ha già piene di soldi.

DOPO IL BANDO DEL COMUNE

PER L'EDILIZIA

CONVENZIONATA

di Maria Sportelli

Quote in vendita di cooperative fantasma

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Più che cambi generazionali, l'ex Sinda-co Simone di Giorgio è mosso da cambi di dire-zione assolutamente strani, che almeno apparentemente non trovano alcuna spiegazione, l'ultima brutta figura è quella fatta con l'amico Franco Mancini. Proprio non riusciamo a campire perchè gli elefanti della politica, mettono sempre in mezzo ai loro discorsi, molto demagogici, la parola giovani e poi nel concreto non si fanno mai da parte. Ve lo siete mai chiesto? Sono lì aggrappati alla poltrona, come incollati, perchè diciamo la veri-tà quella poltrona dà prestigio, potere e onore in paese. Di Giorgio, nonostante continui a dire che

quella di Medico gli basta e avanza, di fatto si contraddice nelle azioni. Ogni settimana rilascia interviste speciali a giornalucoli di quartiere, ogni giorno lancia sentenze contro i suoi vecchi amici, mentre con i nuovi va a cena e organizza feste nei loro ristoranti, ipotizzando alleanze da grande stratega senza soldati. Ma non era andato via dal Consiglio comunale perchè voleva fare so-

lo il medico? La realtà, cari lettori, è sicura-mente un'altra. Chi non frequenta il Palazzo, chi non segue i Consigli comunali, non può renderesi conto della verità, poichè proprio in concomitanza della sua uscita anche l'atteggiamento del Sindaco Bovino è cambiata, non parla più del porto, nè della Tricom. Si è eclissato. Ricordiamo che nei pri-mi tempi, Bovino e i suoi perdevano ore e ore a discutere e litigare con l'opposizione, ma so-prattutto Bovino aveva preso di mira Di Giorgio per via della svendita del porto turistico (non ce lo di-mentichiamo lui ha firmato la cessione delle quote a Fusillo) e per via delle magagne con la TRICOM. Tutte le volte Di Giorgio ne usciva dimesso, nessu-na reazione, nessun segno di coraggio. Gene-ralmente chi ha la coscenza pulita reagisce. Il massacro di parole attuato da Bovino nei confronti dell'opposizione sulla questione Porto e Tricom è terminato proprio quando Di Giorgio è uscito dal Consiglio, stramente da quel giorno l'argomento porto è morto. Ogni tanto i fedelissimi di Bovino pubblicano qualche comunicato sui giornali alli-neati per informare i cittadini che è quasi tutto pronto, tutto sta per partire... e poi, il nulla, giusto per perdere tempo. Quello che è servito a Fusillo (sei anni) per ottenere i soldi della Regione, soldi pubblici, e avviare la fantomatica costruzione.

Tutto ciò con la complicità dell'ex sindaco Di Giorgio e dell'attuale Bovino. Siamo tutti bravi a fa-re gli imprenditori con i soldi degli altri, e Fusillo è stato proprio bravo, ma da solo non ci sarebbe riu-scito, questa è la verità. Sono loro i responsabili dello stallo dell'economia di questo paese, entrambi responsabili della svendida del Porto. Allora ci chiediamo perchè Di Giorgio, invece di parlare del sesso degli angeli, non ci racconta la vera storia del porto e della famiglia Chiodoni (ini-zialmente aveva preso l'appalto della costruzione) che ha dovuto mollare l'osso? Perchè Di Giorgio non ci racconta come mai ha dato continuità e rafforzato nelle sue leglislature certi appalti e contratti milionari fatti da Bovino con tecnici che si sono fossilizzati nel Comune da oltre 20 anni. Con tutti i soldi guadagnati da questi avrebbe-ro potuto sfamare anche le nuove generazioni. Proprio quelle di cui tanto parla Di Giorgio. E non è tutto, in questi giorni anche il consiglier Franco Frugis gli ha fatto fare la figura dello sciocco con certe dichiarazioni su un altro giorna-letto. Mosso dalla voglia, anche lui, di autocele-brarsi e sponsorizzarsi proprio con Di GIorgio nelle sue manovriadi, ha ottenuto l'effetto contra-rio. A volte, duque, è molto meglio tacere.

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POLITICA VDi Maria Sportelli

LA SETTIMANA ENIGMISTICA DI SIMONE DI GIORGIO

Sono cominciate le manovriadi dell'ex Sindaco, in cerca di visibilità a discapito di amici ed ex compagni di partito

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“Cinque dicembre 2006, una data che non dimentico: per essere coerente con la mia li-nea politica ho perso le elezioni insieme a Di Giorgio e non ho fatto il consigliere comunale. Oggi dopo cinque anni, seguendo la stessa coe-renza prendo le distanze dalle dichiarazioni pubbliche fatte dall’ex sindaco Simone Di Giorgio, mio amico tra l’altro, perché non voglio stare con quelle persone che all’epoca ci hanno mandato a casa. Voglio essere chiaro: sto con il centrosinistra”. Così Franco Mancini, referente della Primavera in Movimento dopo le picconate strumentali a mezzo stampa di Di Giorgio contro Domenico Vitto e il centrosinistra. Lui, Mancini, quasi non riesce a spie-garselo come mai “il suo caro amico” l’abbia pugna-lato alla schiena, sputando nel piatto nel quale insieme hanno mangiato. “Avevamo un patto, un accordo: doveva nascere un nuovo soggetto politico, dovevamo fare una lista del centrosini-stra insieme. Il mio amico aveva preso un impe-gno davanti al Sindaco di Bari, Michele Emiliano. Sono stato io ad organizzare la cena a Grotta Palazzese, a far incontrare Di Giorgio, Emilia-no e Vitto, perché si superassero certe situazioni.” Da animale politico per eccellenza che lotta per la so-pravvivenza nella giungla dei lecchini, portaborse, traditori, escort, arrampicatori sociali, inetti con il pote-re in mano, Di Giorgio ha sfruttato Mancini, lo ha

spremuto ben bene fino a quando gli è servito, poi lo ha gettato nel cestino della spazzatura facendogli fare una figura di cacca da elefante con Emiliano e Divella, senza considerare la delusione dei giovani che dice di avere tanto a cuore. Noi, Di Giorgio, lo abbiamo visto ad ogni conferenza stampa orga-nizzata da Mancini: presentazione del movimento giovanile della Primavera, questione Unesco, incontro con Divella, incontro con il discusso Procu-ratore capo di Bari Laudati, cena con Emiliano.Tutte le volte lo abbiamo visto fare salamelecchi e falsi sorrisini, stringere mani sporcando l’innocenza di chi, non sapendo, ricambiava il suo gesto. I giova-ni per l’appunto. Certo se ha tradito con tanta facilità un amico prima che un presunto alleato politico, immaginiamo con quanta altra facilità può tradire tutti gli altri, per esempio i cittadini. Visto che è un tuo amico, dopo queste dichiara-zioni hai chiamato Di Giorgio per avere spiega-zioni?“No. Da quel giorno non ci siamo più sentiti”.Spiegaci meglio, come è nato questo legame politico con Di Giorgio ex tesserato PD?“Condividevamo uno stesso principio: la necessità di un ricambio generazionale nell’attività politica del nostro paese. Adesso ha combinato un disastro”.Facci capire chi sono i vecchi della politica?“Sono quelli che hanno fatto tre o quattro legislatu-re”. Allora Di Giorgio è in prima fila, è sulle sce-

ne dal 1993 ma prima di lui c’era il fratello per cui più che un ricambio generazionale ha mes-so in pratica un cambio del testimone. In altre parole ha fatto una staffetta politica, non credi che voglia fare la stessa cosa con qualche altro parente fregando amici e compagni di cordata? “A questo punto devo pensare questo”. Tra l’altro si parla e parla di questo ricambio, perché non mi fai qualche nome?“Non li devo dire io ma Di Giorgio perché lui ha puntato su questo concetto. Io posso solo dire che dobbiamo lasciare ai cittadini la decisione di attuarlo”.Cosa ti ha dato più fastidio il tradimento dell’amico o del politico?“Sono deluso su ambi i fronti, però più che infastidi-to sono spaventato dall’atteggiamento dei militanti del centrodestra. Oggi decantano Di Giorgio, lo paragonano ad un Santo, ma sono gli stessi che cinque anni fa lo hanno mandato a casa… (Torres, Maglionico ndr.) che cavolo di coerenza è questa? Allora se devo perdere le elezioni, preferisco perderle con dignità”.Ma in politica per alcuni, ci pare, che la dignità sia un optional.

POLITICA Vdi Maria Sportelli

«SIMONE NON E' STATO FRANCO»

Lo sfogo di Mancini dopo le picconate dell'ex sindaco Di Giorgio

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I vecchi amici, da sx Franco Manicini, Vincenzo Divella, Domenico Vitto, Angelo Focarelli

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Tempo di bilanci di fine estate per la CNA di Polignano a Mare. L’associazione dei Commercianti presieduta da Leo Benedetti ha messo nero su bianco gli aspetti salienti di una stagione ricca, soprattutto, di visitatori ma priva di una programmazione turistica pensata nell’interesse della collettività. Una la-cuna in primis dell’assessore al Turismo, Mimmo Ruggero, e del suo fedele direttore Artistico Dome-nico Simone. Di seguito gli interventi:

BENEDETTI: “L’estate è stata sicuramente buo-na dal punto di vista delle presenze, grazie sicura-mente ai voli diretti per Bari e Brindisi. Molti dubbi ho sulla programmazione dell’estate polignane-se, un ventaglio di appuntamenti di scarsa quali-tà che non hanno avuto seguito, alcuni anche molto dispendiosi. Ho sempre sottolineato la ne-cessità di investire meno sulla programmazione e più sul decoro urbano, sappiamo bene come l’aspetto della nostra città è il miglior biglietto da vi-sita. Il prossimo anno deve essere una priorità mi-gliorare fruizione degli accessi al mare libero, prevedendo segnali, indicazioni, pensando per

esempio alla possibilità di una navetta cittadina con un biglietto a prezzo ridotto per i turisti che consumano nelle nostre attività. Inoltre, in previsio-ne della prossima estate non vorremo trovarci con piazza Aldo Moro bloccata per via della sua ri-strutturazione, che almeno le tempistiche siano ri-spettate. Per cui gradiremmo delle informazioni.MARIO PELLEGRINI, capogruppo dei ristorato-ri – pizzerie: Ci hanno interpellato solo ini-zialmente, perché volevano il nostro contributo economico per sostenere gli eventi, molti dei qua-li hanno fatto parlare solo per la cattiva riuscita.

Penso alla Festa della Birra, i giovani orga-nizzatori pur mossi da buoni propositi andavano sostenuti e aiutati.SALVATORE SPANO, capogruppo degli ali-mentaristi: Vogliamo più considerazione da parte degli amministratori, occorre ragionare anche per rioni, pensare e realizzare delle sagre per quartieri perché ciascun esercente abbia la possibilità di mettere in mostra e dunque vende-re i propri prodotti. Per esempio che fine ha fatto quella del pesce? Era nel programma di agosto

ma è scomparsa come molti altri appuntamenti. E’ facile stampare due fogli, riempirli di contenuti e poi man mano farli saltare.MARCO IMPALEA, rappresentante dei ma-cellai – La nostra categoria ha lavorato bene ma potremmo lavorare meglio se riuscissimo ad ave-re l’autorizzazione per mettere i tavolini. Perché negli altri Comuni tutto ciò è possibile, si veda a Cisternino mentre non lo è a Polignano a Mare? Sulla gastronomia Cisternino, che ha anche un bel centro storico, vive.

LA CNA INFORMA

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TEMPO DI BILANCI DI FINE ESTATEBUONA STAGIONE MA ORGANIZZATA MALE

Nella città turistica di Polignano a Mare, anche i commercianti devono esse-re preparati ad accogliere il turista, e vi-sta l'affluenza degli stranieri

indispensabile avere la conoscenza della lingua inglese. Per questa ragione la CNA da ottobre avvia un corso di 1° li-vello di lingua inglese, destinato agli addetti al lavoro. Sono aperte le iscrizio-ni, per informazioni contattare il se-guente numero: 339.4870713.

CORSO DI INGLESEAL VIA LE ISCRIZIONI

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"Abbiamo terminato la nostra stagione a Polignano a Mare, ma prima di andare via abbiamo scelto il vostro giornale per ringra-ziare la cittadinanza, che è stata con noi acco-gliente e disponibile, e per togliermi qualche sassolino dalla scarpa". Così Giuseppe Caputo il capo treno, anzi treni-no estivo. "Devo essere sincero - ha spiegato - sono rimasto particolarmente deluso dagli attacchi gratuiti che qualcuno ci ha fatto, solo perchè, forse, non siamo di Polignano a Mare. Voglio ricordare che stiamo stati invitati a fornire questo servizio dall'assessore al Turismo, io ho valutato la proposta è ho accettato. Ci ha scelto perchè conosceva l'azienda che produce il treni-no che io ho comprato per avviare la mia attivi-tà; facendo una ricerca nella provincia di Bari è arrivato a me che sono di Canosa di Puglia. Dal Comune ho ottenuto solamente l'autorizzazione a circolare seguendo un percorso stabilito e ad orari, con uno sbigliettamento (3 euro gli adulti, 1,50 bambini, gratis per i disabili). Ci hanno detto di tutto, che abbiamo inquinato, che abbiamo fatto schiamazzi e rumori ma non hanno guardato l'aspetto più importante: noi abbiamo fornito un servizio con poco, accolto i tu-

risti italiani e stranieri che abbiamo veicolato verso le diverse attività commerciali di Poligna-no che hanno lavorato anche grazie a noi. Que-sto nessuno lo dice! Come nessuno dice che alcuni driver locali hanno approfittato degli stra-nieri facendosi pagare le corse per le spiagge 20 euro". "Forse se invece di attaccarci ci aves-sero chiesto una collaborazione - ha aggiunto Francesco Caputo, figlio di Giuseppe - avremmo lavorato tutti e bene. Invece ha prevalso solo la voglia di cattiveria dettata forse dalla gelosia. Voglio ricordare a tutti che il no-stro trenino ha un motore di ultima generazione, Euro 4 con FAP (Filtro anti particolato) a bassa emissione di Co2, progettato appositamente con cambio a 5 rapporti limitati e ridotti. Per cui chi dice che inquina non capisce niente di motori. Nel ringraziare coloro che ci hanno aiutato, voglio salutare uno per tutti, Spot Point che ci ha dato una grande mano sul territorio".

PROTESTE V

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IN VIAGGIO SUL TRENINO

Da sx Giuseppe e Francesco Caputo

Questione ospedale: abbiamo chiesto l'intervento del consigliere comunale Salvatore Colella, è intervenuto nel corso del consiglio monotematico in piazza. "E' stato manovrato dal centrodestra che non ha ben spiegato alcu-ni passaggi. I sette Comuni che si sono incontrati a Polignano hanno avuto la possibilità di esprimere pubblicamente e insieme le loro esigenze, hanno chiesto una maggiore attenzio-ne da parte del governo regionale, perchè di fatto hanno subito tagli nell'assistenza sanitaria. La problematica è legata all'assenza di persona-le medico e infermieristico. Però non si è spie-gato alla gente che il Governo nazionale è contraddittorio, da un lato blocca le assunzioni e dall'altro invita chiede alle Regioni di garantire migliori servizi. In questa cicorstanza come, se-condo voi, è possibile migliorare i servizi, l'assi-stenza sanitaria se non c'è personale? E come il gatto che si mangia la coda. Per cui il primo passo spetta al Governo nazionale, altrimenti gli incontri, i dibatti, le proteste saranno solo fi-ne a se stessi. Vuoti e sterili".

CASO SANITA'IL GOVERNO DEVE SBLOCCARE LE ASSUNZIONI

Dopo una serie di polemiche, raccogliamo lo sfogo del capo trenino Giuseppe Caputo e del figlio Francesco

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La malavita organizzata fa affari anche a Polignano a Mare. Secondo i recenti fatti di cronaca, la Camorra avrebbe fatto ingenti quanto illecite puntate su partite di calcio. Il 24 scorso l'antimafia di Napoli ha arrestato otto persone, risa-lendo a grosse puntate, che sarebbe-ro state utilizzate per riciclare denaro sporco. Fino a questo momento sembra che le irregolarità si siano ri-scontrate solo nella portata delle scommesse e non in tentativi di combine nelle gare nazionali e internazionali di calcio. Brutta faccenda che vede Polignano in compagnia di Casamassima, Noci, Rutigliano e Bari. Gli inquirenti inda-gano quel cono d'ombra nel quale si pensa possano esserci serie re-sponsabilità nel condizionamento di oltre 150 matches al vaglio della Poli-zia. L'azione legale è partita dalla Procura di Treviso, sollevata dalla piattaforma SkySport365, la quale aveva notato flussi anomali di de-naro verso alcune partite. Se-condo alcuni gestori di ricevitorie di Polignano, pare che la situazione sia tranquilla. Pasquale di Bet365, ci

chiarisce come le puntate abbiano tutte un tetto massimo di 1000 euro: “Questo non proibisce, però, a nessu-no di effettuare diverse puntate corri-spondenti a quella cifra. E poi puntando tanti soldi su un risultato altamente probabile è difficile risalire a flussi di denaro sporco e capire do-ve c'è riciclaggio di denaro”. Piccole tutele ci sono, “ad esempio noi faccia-

mo compilare una scheda e richiedia-mo codice fiscale e carta d'identità ai vincitori di cifre superiori ai 1000 eu-ro”.Sono emerse magagne anche on li-ne. Il sito telematico Betfair.com si sa-

rebbe reso complice con alcuni indagati che si sarebbero appropriati del ruolo di “banco”, sottraendo il ruo-lo allo Stato o ad agenzie concessio-narie. Per Piero della Intralot: “E' veramente difficile controllare la pro-venienza dei soldi che arrivano nelle ricevitorie. Chiunque potrebbe far scommesse per conto di qualcun'altro e qualsiasi incensurato potrebbe essere, a questo punto, complice nella pulizia di questo dena-ro di provenienza illecita.”Ci sono due diversi filoni d'indagine a Napoli e a Bari con diversi punti di contatto. Si cercherà di scoprire se le partite sono state condizionate nel risultato; pare di no, ma molti incontri e soprattutto determinate fasce ora-rie in alcuni giorni avrebbero visto muoversi consistenti flussi di denaro con puntate sopra la media. Rai-mondo della Scommettendo.it non è tanto sicuro dell'assenza di combi-ne. “A mio avviso, in casi come que-sti, i responsabili sono da rintracciare fra i calciatori.” Dopo gli scandali estivi che hanno coinvolto giocatori e società, pensare a conni-venze fra calciatori e malaffare non è

taboo. In realtà non lo è mai stato, basti pensare alla famosa Lazio di Chinaglia che bazzicava ambienti vi-cini alla Banda della Magliana.“La gente smetterà di scommettere e di seguire il calcio”. Dice un gambler intervistato. “Prima i campionati truccati, ora le scommes-se. Forse non siamo all'altezza di paesi come l'Inghilterra dove i bookmakers sono un istituzione. Non dico che lì non ci siano infiltra-zioni, però sappiamo come vanno le cose in Italia. Si sono svuotati gli sta-di e la passione sportiva, come il gu-sto del gioco, ce li stanno facendo passare.” Clan camorristici del cali-bro dei D'Alessandro-Di Martino di Castellammare di Stabia e dei Monti Lattari fanno affari con le casse dello Stato. Ora la camorra oltre a far pau-ra, gioca anche.

SCOMMESSE CLANDESTINELA CAMORRA ARRIVA A POLIGNANO

Ecco cosa ne pensano gli operatori del settore: interviste e opinioni dei titolari di centri scommesse

Da sx foto schedine delle scommesse sportive, a seguire porta d'ingresso nel centro storico di Polignano.

ATTUALITA' VDi Nico Giuliani

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“Molto probabilmente martedì prossimo (27 settembre ndr) ci ritroveremo finalmente in busta paga quello che aspettava-mo da tempo.” Esordisce così uno dei quattro vigili che hanno avuto la meglio nei confronti del Comune e da noi intervistato. Non riportiamo le sue generalità perchè ci ha chie-sto di rispettare la sua privacy. Il giu-dice ha accolto la loro richiesta di risarcimento per errati conteggi in busta paga da parte del dirigente dell'Ufficio Personale nonché di ragioneria, Nicola Paladino.“La sentenza è stata emessa. Il Co-mune ha addirittura rischiato il pigno-ramento a causa della mancanza di professionalità dei nostri ammini-stratori.” La sentenza in questione è la 292 del 2011 del Tribunale del La-voro di Bari: riconosce il grossolano errore della Amministrazione nel non considerare, o far finta che non esista, il rinnovo del contratto nazio-nale di categoria nel 2000 (il comu-ne di Polignano è stato fra gli ultimi ad adeguarsi al nuovo contratto ndr).“Il signorino, (Paladino ndr) si è semplicemente dimenticato di pa-garci gli arretrati. E poi non si tratta di un unico errore, sono

due i periodi incriminati. L'arco temporale fra il 2000 e il 2004 e quello che va dal 2005 al 2009.” Quali sarebbero questi arretrati? “Vedi, le aliquote di turnazione e straordinari sono state aggiornate nel 2005 e sono state corrisposte da allora a tutti i vigi-li del nostro corpo. Ma il contratto nazionale era del 2000, dove sono finiti gli altri soldi? Parliamo di piccole differenze, sull'ordine dei 0,30, 0,40 cent. Per la legge dei grandi numeri ci ritroviamo rimborsi che supera-no i 3000 euro a testa. Se gli altri colleghi non si fossero tirati indie-tro, le cifre avrebbero facilmente superato i 100.000 euro.” Con una mossa più stupida che astu-ta il Comune ha cercato di rifare i conti, notando a questo punto diffe-renze di credito a suo favore, scandalosamente, ha richiesto il da-zio solamente ai quattro protagoni-sti della vicenda, quando avrebbe dovuto chiederlo a tutti quanti. Profu-ma tanto di ripicca.Il nostro intervistato prosegue: “Sia l'allora sindaco Di Giorgio che l'attua-le Bovino, non hanno mai evitato di portare la cosa in tribunale cercando una soluzione a tavolino.

Adesso ci ritroviamo con una sentenza in primo grado a nostro fa-vore e un'Amministrazione che ha deciso anche di ricorrere in appello. Resta il mistero del dove siano co-munque finiti i soldi di coloro che non hanno partecipato all'azione legale che comunque sono giunti nelle casse comuna-li. E anche i nostri, visto e conside-rato che saremo noi cittadini a pagare l’errore del Comune e per di più una cifra quasi triplicata da inte-ressi e spese legali (25000 euro). Va detto, per comprendere, che se-condo l'adeguamento del 2000 del contratto nazionale un dipendente può liberamente scegliere se ottene-re soldi piuttosto che il riposo compensativo in caso di turni lavo-rativi durante le festività. La nostra è una categoria particola-re, quando il caro Paladino è al pranzo di Natale, noi siamo per stra-da, o a malapena abbiamo il tempo di gustare il pasto natalizio. Lui chiu-de l'ufficio il venerdì e lo riapre tranquillamente il lunedì mentre noi ci tocca col caldo e col freddo. Perché si devono infrangere le rego-le o commettere quelli che spero sia-no solamente errori? Paladino è un tecnico, non dovrebbe permettersi il

lusso di sbagliare addirittura due volte. Forse avremmo dovuto anche denunciarlo per truffa all'epo-ca dei fatti. Due più due fa quattro ai ragionieri normali, ai tecnici non so!”Ad ogni modo sembra non sia ancora finita del tutto. “Il Comune ha deciso di ricorrere in appello ed ha già emesso una fattura di 2500 euro all'avvocato Francesco Papa-dia, non sappiamo bene se di acconto per la causa persa o per quella in appello che ha intenzione di intraprendere e si terrà a Marzo 2013.” Sgambetti su sgambetti, considerata la professionalità dei vi-gili, che non hanno mai alzato la vo-ce o cercato forme di protesta sconvenienti per l'amministrazione e la cittadinanza. Si sarebbero potu-te gettare intere processioni di santi nel caos, o semplicemente la-sciare a se stesso un qualunque sa-bato d'agosto. Niente di tutto ciò perchè pare che il buonsenso in questa sto-ria sia solo da una parte e il ri-sarcimento, a quello ci pensiamo tutti quanti. Cosa volete che sia-no poco più di due euri a testa.

CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI DEI VIGILI?

IL PALADINO DEI FURBETTI DEL QUATIERINO

E I MISTERI DEI PALLOTTOLIERI

ARRUGINITIA PALAZZO DI CITTÀ

Devono recuperare 25mila euro per arretrati non pagati ma il Comune ricorre in appello

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CONVERSANO - A proposito del Festival del giornalismo "Caratte-ri Mobili", una precisazione ad one-stà di cronaca va fatta, ovvero questo festival più di Caratteri Mobi-li oseremmo definirlo senza ombre di dubbi, caratteri immobili. Perchè di autentico immobilismo giornalistico si può parlare. Al di là della precaria e improvvisata organizzazione, che ad onor del vero per tre giorni ci è sembrata prolissa e priva di contenuti, a Sud del Mondo altri non è stato che l'ennesimo Festival della emarginazio-ne professionale e quant'altro di chi fa questo mestiere da tanto con serietà e innanzitutto con professionalità. E diamine! Se proprio si doveva orga-nizzare un festival del giornalismo, innanzitutto si doveva guardare alle eccellenti figure che questa città ha (tro-vatevele voi!) e che non sono state per nulla tenute in considerazione rispetto alla problematica che si è voluta mette-re in risalto con un, seppur lodevole, tentativo di dare alla Puglia intera una voce autorevole e qualificata. Esempio: l'analisi di come cambia il Me-diterraneo dopo le rivolte in Nordafrica, forse qualcuno dalle nostre parti era disponibile a parlarne in maniera di-retta e con più autorevole voce di quanto abbia potuto fare il buon De Vi-to. Da De Vito, perdonateci l'omissio-ne della preposizione, approdiamo al "povero Vito", o meglio il giudice

Fanizzi che ad un certo punto di que-sto Festival si sarà chiesto che acci-denti ci faceva sul palco, a causa di una domanda "inquientante" pro-mossa da un "provetto" giornalista, salvato in corner da un altro Vito (Giannulo), un Giornalista vero. Insomma per concludere tra antepri-ma, visioni, inchieste, forum a Sud, di questo festival si è capito ben poco, ri-

mane però accesa una candela di spe-ranza che speriamo si accenda non solo sulla ricerca di un festival di vo-lontariato, di partner e sposor a più non posso. Per cui la prossima volta, se ci sa-rà, che dia più dignità e voce a Sud di Conversano e poi possiamo anche parlare di Sud del Mondo.

V di Maria Sportelli

Caratteri Immobilia Sud di Conversano

«Il giornalismo può essere descritto come la

possibilità di trasformare il proprio nemico in

guadagno» Craig Brown

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Giornalisti&Giornalai

Nei quartieri giornalistici che contano la notizia già circola da diverso tempo, ma nessuno l'ha ancora diffusa, parlarne adesso è prematuro. Sappiamo be-ne che scoprire subito certe "carte" non è vantaggioso in politica. A quanto pare il baffo più noto della TV puglie-se, non parliamo di Maurizio Costanzo naturlamente, cioè l'emerito direttore Enzo Magistà, vuole candidarsi al Parlamento, a fianco del figlioccio Raffaele Fitto al quale, un giorno sì e uno no, regala un editoriale o un servizio giornalistico di promozione e pre-parazione alla campagna elettorale. L'abbiamo visto a Polignano a Mare nei giorni scorsi, ha moderato un dibattito organizzato dall'associazione il Domani d'Italia (servizio a pag. 2); già in questa circostanza ha tentato di difendere gli indifendibili parlamentari sulla questione delle loro laute pensioni (quasi in previsione di... ndr), ricevendo non pochi fi-schi dal pubblico, alimentati dalla sprovveduta ministra Meloni. Va detto, però, che il suo po-sto in Paradiso gli potrà essere garantito solo se la legge elettorale rimane tale e quale (defi-nita Porcellum termine più elegante di "porcata"). Così com'è accaduto per altri suoi compaesa-ni (l'onorevole Savino è di Conversano), sca-lando le classifiche del PdL finirebbe proprio in cima alla lista, la Savino era al 16 posto, e il suo ingresso sarebbe garantito. Noi il referendum per una legge elettorale più giusta l'abbiamo già firmato, perchè siamo vegetariani e il Porcellum proprio non ci piace.

ENZO MAGISTÀ E IL PORCELLUM

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INGREDIENTI: 2 kg di uva bianca ben matura, 300 gr di zucchero.

La confettura può essere fatta con qualsiasi tipo di frutta, quella di uva è buonissima per preparare i nostri tipici dolci di Natale, per cui questo è il momento giusto per farla. Lavate accuratamente l’uva, magari acquistatela da un fruttivendolo di fiducia. Staccate gli acini, mettete-li in una pentola larga di acciaio e portate ad ebollizione. Cuocete a fuoco lento per mezz’ora mescolando spesso con un cucchiaio di legno. Passate il composto nel frullatore e se rimango-no dei semi passate con un colino. Portate nuo-vamente a bollore, aggiungete lo zucchero, cuocendo ancora per circa 20 minuti. A questo punto versate la confettura bollente nei vasetti di vetro, puliti e asciutti, riempiendoli sino ad un centimetro dal bordo. Chiudeteli ermeticamente e conservate al buio in luogo fresco.

Quando cuciniamo dovremmo fare attenzio-ne ai prodotti che impieghiamo, in modo partico-lare dovremmo preferire quelli di stagione magari coltivati nell'orto di casa o rivolgendoci ad ortolano di fiducia che ci garantisce la qualità e soprattutto la provenienza.

Questo è il periodo giusto per l'uva. Questa setti-mana dunque vi proponiamo una ricetta con uva passa.PROCEDIMENTO - Montare le uova intere con lo zucchero fino a quando il composto non sarà giallo e spumoso, aggiungere lentamente e a filo

prima il latte e poi l'olio extravergine d'oliva, poi adoperando un cucchiao versate lentamente la farina con una busita di polvere lievitante. A lavo-razione ultimata aggiungere le noci tritate e l'uvetta ben strizzata. Mettere in forno a 180° per circa 40 minuti. Decorare con zucchero a ve-lo, ottimo dessert che può essere gustato sorseggiando un buon vino liquoroso.

•300 gr. di farina•200 gr. di zucchero

•3 uova•1 bicchiere di olio di oliva

•1 bicchiere di latte•1 bustina di lievito

•15 noci•200 gr. di uvetta

Buon appetito

Torta con uva e noci

INGREDIENTI

Seguiamo il gusto della caffetteria Pink Roses

Anche questa settimana abbiamo incontrato Laura Pedote e Daniele Petese i ti-tolari del PINK ROSES,una nuova caffetteria con vista sul mare, provvista di area all'aperto, in via Lungomare Cristoforo Colombo (nei pressi del Campo sportivo) a Polignano a Mare. Abbia-mo voluto desgustare il suo ricco aperitivo, un Pink happy hour dove ce n'è per tutti i gusti. Due appuntamenti in programma tutti i giorni, escluso il mercoledì, ore 11,30, e ore 19,30. Che dire, abbiamo avuto l'imbarazzo della scelta: tra-mezzini, panzerottini, voulevant, rustici fatti in mo-do artigianale. Una bontà! Tanto è vero che non vediamo l'ora di ritornarci, anche perchè Daniele è bravissimo nel preparare cocktail e drink, ce n'è uno tutto speciale che va bene per chi non

gradisce molto i sapori forti, o i gusti alcolici. Si chiama Pink Roses, proprio come il nome del lo-cale al quale si ispira.Pensate, estratto di rosa, ghiaccio tritato, petali di rosa commestibili, martini rosè, succo di limo-ne e maraschino... che volere di più se non PINK ROSES.Chiuso il mercoledì. Per info e prenotazioni: 334.8305765

CONFETTURA ALL'UVA

di Lucrezia Sportelli

Un Pink happy hour

V «Bevendo gli uomini

migliorano: fanno buoni affari, vincono le cause, son felici e sostengono gli amici.»

Aristofane

(450 a.C. – 388 a.C.)

Mess

aggio

pubb

licita

rio

[email protected]

VIPERALA

Diventa protagonista della nostra rubrica: invia la tua ricetta con foto del piatto a [email protected], oppure chiamaci a 392.2318950 e ti verremo a

trovare a casa per un reportage fotografico gratuito

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Il Centro Attività Culturali "don Tommaso Lecci-sotti" di Torremaggiore, ha indetto il Concorso Na-zionale di Poesia "Antonio Antonucci" prima edizione. Antonucci, è stato un uomo di grande le-vatura morale, dai principi cattolici e democratici, capace di comprendere gli umili e difendere i deboli. Orgoglioso delle proprie radici, molto si è speso per far conoscere alle giovani generazioni le tradizioni e la storia del passato, come elemento fondamentale per la riscoperta dell’identità di un popolo. Amante del proprio territorio e della gente che lo abita, ha concretizzato buona parte della propria esistenza nella promozione culturale, con la nascita del Centro Attività Culturali “Don Tommaso Leccisotti”, di cui è stato presidente dal 1987 al 2008. Le poesie posso-no essere inviate fino al 15 ottobre 2011, il bando e le modalità di invio sono disponibili sul sito www.corteostorico.it.

CONCORSO TOUR

Appuntamenti di Mimmo Donghia

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Quando: valido fino al 15 ottobre 2011Quota di partecipazione: 10 euroInfo: www.corteostorico.it

Quando: 08/10/ 2011Dove: Piazza Castello, Conversano (Bari)Ore: 18Info. 080.4951228Email: proloco.conversano@libero.itwww.proloco-conversano.blogspot.comOrganizzazione: Pro Loco

Turisti e visitatori saranno accompagnati alla sco-perta dell'artista napoletano Paolo Domenico Finoglio. Si firmava Neapolitanus e proba-bilmente fece l'apprendistato a Napoli. A Co-versano, però, realizzò il famoso ciclo delle Scene della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, presso la corte di Giangirolamo II d'Acquaviva (detto il Guercio delle Puglie).Di seguito le successive date: 05/11/2011; 03/12/2011; 07/01/2012; 04/02/2012; 10/03 2012.

«Il vero conservatore sa andare indietro perché,

per andare avanti, bisogna qualche volta arretrare per prendere

meglio la spinta»

Giuseppe Prezzolini

POESIE INEDITE

“Feedback Festival: Suoni dalle Grotte” è un pro-getto ideato dall’associazione culturale Feedback di Castellana Grotte: il festival, tra i vincitori del bando “Principi Attivi 2010” promosso dalla Regione Puglia, prevede 3 appuntamenti con esibizioni di band e arti-sti nazionali ed internazionali tra settembre ed ottobre 2011 nelle Grotte di Castellana. L’unicità, il prestigio e il fascino della cornice naturale offerti dalle Grotte uni-ranno ad una manifestazione propriamente musicale l’interesse e la riscoperta di un paesaggio spettacola-re tra i migliori in Italia.

SPETTACOLISUONI DALLA

CAVERNA

Quando: 7 ottobre, Piano Magic (uk), 14 ottobre, Spiritual Front (ita)Dove: Caverna delle Grotte a Castellana GrotteOre: 21,30, ingresso liberoInfo e prenotazioni: 3298549315/3402558593, www.facebook.com/feedbackfestival

SULLE VIEDEL FINOGLIO

[email protected]

Opera del Finoglio - Tancredi affronta Clorinda (Pinacoteca, Conversano).

VIPERALA

Idea MAS - Musica Arte SpettacoloVia San Lorenzo, n. 47 - Conversano (Bari)Info: 080495.5219, cell. 334.9940074

Spiritual Front

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LA CRONACA - Non si era mai vista tanta forza di polizia in divisa e in borghese, e tanta stampa appostata nella piccola piazza di San Benedetto. Emittenti nazionali ed internazionali per dare spa-zio alla iniziativa politico-culturale organizzata dalla associazione ‘Il Domani d’Italia’, due giornate volute a Polignano dal vicepresidente del Consiglio provinciale Domenico Vitto. Insie-me all'onorevole Gero Grassi, Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera Deputati è intervenuto introducendo il tema "Quale Italia vogliamo?" "Polignano è meravigliosa - ha detto Grassi - come lo era Domenico Modugno, lui cantava "Nel blu dipinto di blu" proprio quando l'Ita-lia attraversava il suo bum economico. Oggi occorrerebbe lo stesso slancio per uscire dalla crisi. Erano presenti al primo appuntamento: Giuseppe De Tomaso - Direttore ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, Raffaele Bonanni - Segretario Nazio-nale CISL, On. Pierferdinando Casini - Presidente Nazionale UDC, On. Giuseppe Fioroni - Responsa-bile Nazionale Welfare PD, On. Raffaele Fitto - Mi-nistro delle Regioni, Dr. Andrea Riccardi – Presidente Comunità di Sant’Egidio.Atteso nella seconda serata l'arrivo di Nichi Vendola (sostituito da Fabio Amati) per discute-re dell'argomento: ‘La persona prima dello Stato’ come sosteneva l’on. Aldo Moro. Ma ha dato buca alla piazza perchè, pare, che la Prefettura gli ha consigliato di non venire. Il tema, molto particola-re, è stato centrato da Mons. Agostino Superbo -Arcivescovo di Potenza e Vicepresidente Nazio-nale CEI, che diciamo ha detto le parole più sensate e meno ovvie: "Professo la profezia della speranza per non essere tentato dal rischio di pensare (molto pericoloso) che la troppa libertà

dell'uomo sia oggi considerata la causa delle sue eccesive debolezze e che magari un sistema auto-ritario potrebbe risolvere la questione. Questo pensiero deve essere allontanato, recuperando le risposte alle nostre problematiche nella storia in virtù della sua ciclicità". Erano presenti anche l'on. Giuseppe Fioroni - Responsabile Nazionale Welfare PD, on. Giorgia Meloni - Ministro della Gioventù, mode-rati da Vincenzo Magistà."

IL DOMANI D'ITALIA

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Venerdi 16 Settembre piazza San Benedetto ha ospitato una poco interessante e a dir poco piatta tavola rotonda. L'evento, organizzato dall'asso-ciazione “Il Domani d'Italia”, ha avuto come unica ecci-tante nota la presenza di alcuni uomini politici del jet-set di Montecitorio e dintorni. Una piazza ben appa-recchiata ha visto alternarsi la visibilità politica di Fioro-ni, Casini, Bonanni e Fitto moderati dall'ormai onnipresente Vincenzo Magistà. Molte considerazioni troppo poche soluzioni. Uno stuolo mediatico impo-nente a ricalcare il solito teatrino delle stesse domande e delle solite risposte. Difficile ad un certo punto capire chi fossero i politici e quali i giornalisti. Si sarebbero po-tuti invertire i ruoli, ma la gente avrebbe stentato a rico-noscere i propri beniamini da arena politica. Tanti omaggi alla vecchia D.C. Un dibattito fra esponenti di di-versi partiti, ma tutti affacciati sulla scena cattolica. UDC, PD, PDL. A sentirli, tutti vedono il nostro paese in forte difficoltà; che novità eh! Per Fitto il PDL sarebbe pronto ad aprire un dialogo con le forze moderate, ma rimane piuttosto vago quando gli viene chiesto delle continue sfide secessioniste di Bossi; a me verrebbe da pensare che a certe luride cattiverie del Padano ci pensa il cielo. Sempre Fitto si dice convinto, nonostante i continui scandali, della prosecuzione dell'azione di go-verno aggiungendo, con un filino di voce, che forse “Il paese ha bisogno di un governo stabile, che riduca le disparità, per affrontare le emergenze economiche”. Santa fede nella ripresa. Fortuna che c'è la Grecia peggio di noi, così almeno Casini e Fioroni hanno potu-to ripeter la solita tiritera degli ultimi mesi: “Bisogna normalizzare la situazione italiana per evitare di far la fi-ne dei greci.” Un attimo di lungimiranza Casini lo ha avuto dicendo che “La politica rischia di delegittimarsi se non si riuscirà a risolvere le sfide del nostro tempo”. Peccato sia già delegittimata da tempo; la situazione ita-liana è tutt'altro che normalizzata e poi a dir questo la danno mai un'occhiata ai tristi brodini allungati delle amministrazioni locali?Il vero spot della giornata è dei due nonnini affacciati al balcone, quasi indifferenti, a fianco dello slogan “Il do-mani d'Italia”. L'immagine di un paese che respinge i giovani mi ha fatto tornare a casa con una ruga in più e un pensiero a Gaber: “...la politica è noiosa, e fa male alla pelle.......e tutti quelli che fanno questo gioco hanno certe facce che a vederli fanno schifo che siano untuosi democristiani o grigi compagni del PCI.”

L'OPINIONEUn paese per vecchi

Due giornate di dibattito politico-culturale in piazza San Benedetto

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BIANCO E NERO - Di Fi-lippo Gigante, pag. 150, euro 10, Photocity Edi-zioni Open. Copertina ed illustrazioni: Davide Gigante, booktrailer: Mirko Gigante, presenta-zione d'Autore a cura di Don Claudio Hitaj.Romanzo d'esordio di un giovane scrittore di Albero-

bello, innamorato della poesia e del senso della scrittura quale momento per andare al di là di quello che appare, quale momento per scavare nel profondo. La storia che racconta, di fatti, tocca il cuore del lettore e che lascia spazio all'essenza delle piccole cose e di quei respiri così profondi che tracciano il viaggio delle vite di tutti tra nascita,

morte e rinnovamento tra tutte le sfumature di una strada che spesso è smossa dalle tempeste. Il protagonista Alex, è un ragazzo rimasto orfano del padre Domenico e sua madre Marina è una fi-gura alquanto assente in casa. Lui desidera trova-re una strada nuova dove sia possibile comprendere di cosa è fatta quella luce di tutti quei sorrisi che sempre riceve da suoi nonni paterni: Sato e Paola. Tra sogni premonitori, situa-zioni impreviste, emozioni di ogni tipo, amici, storie bellissime nel giardino dei nonni e passeggiate sulla riva del mare, giungerà un circo in paese. Alex farà amicizia con Damabiah un clown bianco, il quale lo condurrà su una strada mai percorsa... dove il cuore e la mente sapranno leggersi e ri-spettarsi reciprocamente.

Inaugurata a Conversano, nello Spa-zio Arte del Castello Aragonese, la Mostra temporanea “Bande, Maestri e Partiture nella Storia di Conversano”. Rappresenta l’ulteriore tappa di un progetto molto più grande La Banda in Testa, ideato e organizzato dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Conversano – asses-sore Pasquale Sibilia - in collaborazione con le due storiche bande di Conversano e il patro-cinio di Provincia e Regione, per valorizzare l’identità e la specificità del territorio conversa-nese e mettere in rete e relazione il patrimonio di risorse materiali ed immateriali che concorro-no a creare la base di competitività del territo-rio. Questa si aggiunge alle altre già presenti del Netti e del Finoglio, senza trascurare l’aspetto archeologico”. “Uno straordinario lavoro – ha aggiunto il Sindaco Giuseppe Lovascio – che valorizza la nostra tradizione bandistica dando un’occa-sione soprattutto ai giovani di avvicinarsi alla

tradizione”. Presenta quattro sezioni: Storia della banda, Folklore, Maestri – Artisti e Do-cumenti, e sarà visitabile fino al 31 di-cembre 2011. “Al suo interno – ha spiegato Teresa Leone, portavoce dello Studio Akmè, che ha affiancato le associazioni bandistiche nella stesura del Progetto “La Banda in Testa” - potremo ammi-rare una importante e unica collezione di sparti-ti, strumenti musicali, foto, materiale audio–video, raccolta dall’Associazione Cultu-rale Musicale “G. Piantoni” custodita nei locali della sua sede. L’esposizione inoltre, presenterà materiale foto-grafico, documenti e filmati messi a disposizio-ne dalla Grande Orchestra di Fiati “G. Ligonzo – Città di Conversano” relativi ai concerti tenu-ti dalla formazione bandistica in occasione della manifestazione “Banda Larga”.

BIANCO E NERO, IN VIAGGIO NELLA VITA

sul Comodino

«Non è un cambio di stagione»Un iperviaggio nell'apocalisse

climatica

Autore: Martín CaparrósEditore: Edizioni Ambiente Collana Verdenero 2011Pagine: 272 paginePrezzo: € 17,00

E' un libro estremamente provocatorio, una riflessione intensa sul tempo, sull'ecologia, sul futuro, su di noi. E' un'analisi politica, culturale, sociale, economica dei nostri tempi. Sui cambiamenti spacciati in apocalis-si, sulle vere tragedie dimenticate. L'autore presenterà il libro al Festival Internazionale di Ferrara il 30 settembre e 1° ottobre 2011.

«Tutto deve Crollare»

Autore: Carlo CannellaEditore: on line con vibrisselibri.it, su carta Perdisa EditorePagine: 240Prezzo: € 15

Crudo e potente: così si presenta questo romanzo fin dalle prime pagine. Un’opera importante, la cui compiutezza sfiora la profondità di una riflessione filosofica sul potere e la violenza. È la storia di un affarista senza scrupoli che abbraccia l’ideale del dominio fino a farne la propria ragione di vita.

«I ricercatori non crescono sugli alberi»

Autore: Francesco Sylos Labini e Stefano ZapperiEditore: Laterza - tascabiliPagine: 134Prezzo: € 12,00

Due cervelli non in fuga denunciano la drammatica situazione italiana e cosa fare per uscire dalle secche della crisi. Perché su una cosa non c'è dubbio: se ben gestito, il fi-nanziamento alla ricerca non è un costo ma l'investimento più lungimirante per il futuro del paese e delle nuove generazioni.

I CONSIGLI DI PUGLIAVOX

MOSTRE“BANDE, MAESTRI E

PARTITURE NELLA STORIA DI CONVERSANO”

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Un'immagine dello spettacolo di Roberto Cavallo, foto tratta dal sito alternativasostenibile.it

CULTURALMENTE V

di Filippo Gigante scrittore di Alberobello

«Copio dunque sono»

Autore: Ernesto AssanteEditore: ilmiolibro.itCollana: SaggisticaPagine: 240Prezzo: € 15,50

Un lucido e appassionante viaggio nel "Me-dioevo digitale, straordinario e affascinante periodo di trasformazione in cui nulla è più com'era prima e tutto sta per diventare qualcos'altro". Si va così dall'analisi sull'avvento della multimedialità alle nuove realtà dei colossi di internet.

Da sx Ruggero Chiummo, Giuseppe Lovascio, Angelo Schirinzi, Pasquale Sibilia

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È davvero un momento difficile e deli-cato per Pro Polignano e Polimnia, le due formazioni di calcio a 11 polignanesi; e quella appena trascorsa è stata solo una delle prime do-meniche nere che attendono le società rosso-verdi se la rotta non sarà invertita. POLIMNIA - Partiamo proprio dalla nuova Polimnia Calcio targata Luciano Ancona e Gianfranco Mancini: una squadra completa-mente rifondata a partire dalle radici, con innesti giovani e di esperienza, (vedi l’ultimo colpo Cata-lucci), che però fatica a trovare concentrazione e continuità proprio a causa di una trasformazione tanto radicale, quanto veloce, avvenuta in tempi strettissimi e probabilmente ancora incompleta.“La squadra è cambiata notevolmente rispetto alla precedente gestione, è l’inizio non sarà semplice, cercheremo comunque di allestire una squadra che possa centrare la salvezza in tempi brevi” aveva commentato il neo presidente rosso-verde; dopo un inizio shock, con l’eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Atletico Mola dell’ex patron Michele Calaprice, l’esordio in campio-nato sembrava promettere bene, 1-1 al Madonna d’Altomare contro il Cellamare, con rossoverdi apparsi reattivi e concentrati; poi la scorsa dome-nica un ulteriore stop: 1-0 per l’Altamura e poligna-

nesi a casa con un pugno di mosche. PRO POLIGNANO - Medesima situazione per la Pro Polignano della premiata ditta Muserra-Silve-stri, dopo l’eccellente campionato disputato nella scorsa stagione, il team rossoverde fatica a ritro-vare la condizione ottimale, ed i risultati sono più che evidenti, 2 sconfitte in altrettante gare di campionato, 3 su 3 contando il match contro il Conversano nel turno di qualificazione alla Coppa Italia.Numerose le attenuanti, non ci sono più giocatori come Colagrande, Grandolfo o Massarelli e Bux, gente che ha fatto la differenza in seconda catego-

ria, e che sicuramente avrebbe fatto comodo in anche in prima. Ciò nonostante le situazione non sembra così tragica, e già a partire da domenica prossima gli uomini di Muserra avranno modo di rifarsi, per la 3° giornata del campionato di prima categoria, è infatti in programma Paolo VI-Pro Polignano, con i padroni di casa in forte ascesa, malgrado la bruciante sconfitta sul campo del Pa-lagiano (1-0 ndr).

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PRO E POLIMNIA SOCCOMBONO

CALCIO 5 - Avvio promettente quello della nuova U.S.Polignano targata Angelo Mastrocesare (in foto), dopo le buone prove offerte nelle amichevoli prestagionali e nei turni di qualificazione alla Coppa Italia, il club rossoverde mantiene le buone aspettative anche in campionato, centrando ben 2 vittorie su altrettante partite.

Dopo il buon esordio al Pala Gino d’Aprile contro i temibili avversari del Noicattaro, annichiliti con un secco 4-0: gli uomini di Mastrocesa-re si sono imposti anche in trasferta, sconfiggendo il Capurso con un roboante 5 a 3. Due vittorie che hanno dato morale e fiducia, ad un ambiente che da troppo tempo non riusciva più a trovare la giusta tranquilli-tà; il tutto condito da una prestazione finalmente convincente, in effetti nelle gare finora disputate, il team rossoverde ha dimostrato grande concentrazione e compattezza, oltre ad una chimica di squadra quanto mai soddisfacente.Nonostante sia uno dei momenti migliori per il club, a frenare gli entusiasmi e a tenere tutto l’ambiente con i piedi per terra, ci pensa proprio il tecnico ex virtus:“Sono soddisfatto per il lavoro dei ragazzi, stiamo migliorando giorno per giorno,ma siamo ancora un cantiere aperto, abbiamo molto la-voro da fare anche se siamo sulla buona strada; finora i ragazzi si sono allenati molto bene, e hanno dimostrato sul campo di riuscire ad assimilare velocemente le nuove tattiche ed i nuovi schemi”.Nella prossima giornata, che sarà la 3° del campionato di serie C di calcio 5, è previsto al Pala Gino d’Aprile, il match fra U.S. e San Pellegrino; con gli avversari chiamati al riscatto dopo il deludente esordio contro l’Effe. Gi. Castellana (6-2) ed il pareggio a reti bianche contro il Fovea. Appunta-mento quindi a sabato 1 ottobre ore 16.00 .

US POLIGNANO VINCE 2 SU 2 E TORNA A VOLARE

Foto scattate durante le ultime partite

«Da ragazzo, quando studiavo a Gorizia dai Salesiani, ero

terrorizzato dall'idea del peccato e dall'idea della morte. Oggi non ho più paura di nulla,

davvero. Un bel passo avanti.»

Enzo Bearzot

Sport è vitadi Pierangelo Sisto

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