LA VIPERA

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio EDITORIALE Maria Sportelli In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano. QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE NUCLEARE, 165 REATTORI MADE IN EUROPE PAG. 4 DISTRETTO DELL'IDROGENO A MONOPOLI PAG. 3 UFFICIO TURISTICO RUGGIERO NE APRE UN ALTRO PAG. 6 IPERMERCATI COMMERCIANTI INFURIATI PAG. 7 PARCO DEI TRULLI LA REGIONE HA DETTO NO PAG. 6 A PASQUA UNA CARTOLINA PER I TURISTI IDEA CNA PAG. 8

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Alluvioni, fermiamo la mano dell'uomo; c'era una volta la fabbrica del ghiaccio, pag. 3; l'Egitto che non ti aspetti, pag. 10; il Presidente della Repubblica a Conversano;

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio

EDITORIALE

Maria Sportelli

In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano.

QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE

NUCLEARE, 165REATTORI MADE IN EUROPEPAG. 4

DISTRETTODELL'IDROGENOA MONOPOLIPAG. 3

UFFICIO TURISTICORUGGIERO NE APRE UN ALTROPAG. 6

IPERMERCATICOMMERCIANTI

INFURIATIPAG. 7

PARCO DEI TRULLI LA

REGIONE HA DETTO NO

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A PASQUAUNA CARTOLINA

PER I TURISTIIDEA CNA

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LA VIPERAQuindicinale del Sud Est barese

Direttore responsabileMaria SportelliFB: La ViperaREDAZIONE

Via Magna Grecia, 10 Conversano, Bari

Tel. 392.2318950

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Marketing e PubblicitàGianfranco Ippolito

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Edito da Associazione [email protected] - FB: PugliaVox

Progetto grafico e impaginazione Maria Sportelli e Mimmo Donghia

Stampa -Tipografia Lieggi ConversanoGiornale chiuso il 9 novembre 2011

Ciao Vipy,

il nostro professore d’inglese, mentre spiegava la lezione, ha ricevuto la visita della Guardia di Finanza che lo ha portato in carcere. Che figura. Noi siamo rimasti allibiti e non sappiamo come fare per prepararci agli esami di stato.

5 ̂G Liceo Linguistico William Shakespeare

VVVVVVVVVVVVVVVVV

Cari ragazzi, dispiace per la vicenda. Vedrete che l’Istituto provvederà per tempo a sostituire il professore d’inglese. L’accaduto deve servirvi come insegnamento di vita, il vostro insegnante dapprima traduceva i testi ora invece è stato tradotto… in carcere, ahimè.

Vipy

LINGUA BIFORCUTAa cura di Giuseppe D'Elia

La situazione dell’ospedale di Conversa-no sta degenerando, il primo segnale è arrivato con un ordine di servizio a firma del Direttore della Struttura complessa di Cardiologia del P.O. Monopoli, dottor Boscia con il quale ha deci-so che l’ospedale funzionerà a mezzo servizio. Quello di cardiologia, indispensabile al funziona-mento in sicurezza degli altri reparti, passa da 12 a 6 ore. “In questa situazione di emergenza – scrivo-no in una lettera gli eminenti dottori e professori - la copertura della fascia oraria 14-24 e 20-8, sarà ga-rantita attraverso una consulenza per via telematica (fax o telcardiologia), considerato uno strumento di “normale gestione”. Con tutti casi di malsanità ormai noti, come si può pensare di affidarsi alle consulenze cardiolo-giche del dottor fax? Sappiamo bene come vanno queste cose, infondo quando si tratta di salute, la gente l’alternativa la trova. Finisce per fare visite a pagamento. Ed è ciò che certi dottoroni dipendenti Asl hanno sempre agevolato: dopo la visita in ospe-dale, la frase tipica: “Signora mi venga a trovare in studio, ho un macchinario speciale…”. Ma allo studio quanto ci costa? Le cifre sono diverse, come lo sono le strutture accreditate con il S.S.N.. Accreditamento. Ecco la parolina magica che molti studi medici, cliniche private, hanno sfruttato per far soldi. Il treno delle convenzioni a Conversano si è fermato dopo lo scandalo della Sanità e il coinvolgimento dell’as-sessore Tedesco con l’affare delle protesi. Quest'ultimo a Conversano c'è stato diverse volte, a fare inaugurazioni e tagliare nastri. Fece tappa anche in una clinica privata costruita là do-

ve doveva sorgere la scuola elementare (rea-lizzata poi nella periferia di via Bari) o altro servizio pubblico, come previsto dal piano rego-latore. Lo vogliamo ricordare ai tanti con la memo-ria corta. Quella clinica, oggi in piena attività, dispone di 40 posti letto, quattro sale operatorie, una sala di day surgery, ambulatori, servizio di ra-diologia. Tra l’altro è autorizzata all'esercizio dell'attività sanitaria nell'ambito delle seguenti spe-cialità: Chirurgia maxillo facciale, Ortopedia,Otori-nolaringoiatria, Riabilitazione funzionale. Lo svuotamento dell’ospedale, dunque, è co-minciato in tempi non sospetti e adesso bisogna correre ai ripari. Vendola ha promesso al sinda-co, Giuseppe Lovascio, un incontro. In tanto venerdì 11 novembre, incontrerà in Comune il commissario Straordinario della Asl Ba, Angelo Domenico Colasanto insieme ai capi-

gruppo dei partiti e a due rappresentati del Comitato della Salute, ciò anche alla luce anche di quanto scritto dallo stesso al Sindaco in una lettera: “Le ribadisco la disponibilità al confronto sui tempi di una complessiva orga-nizzazione di un’offerta di Servizi, adeguati alla domanda, con l’auspicio che confronto avvenga fuori dagli schemi tradizionali, tenacemente abbarbicati ad un’idea ormai logora di ospedale”. Staremo a vedere, nell’interesse di tutti non solo di Conversano ma anche dei paesi limitrofi, come anche Polignano, per i quali l’ospedale è sempre stato un punto di riferimento.

Stato di agitazione a Conversano, il servizio di cardiologia sarà attivo solo 6 ore su 12

PugliaVoxOSPEDALEA MEZZO SERVIZIO

Le vignette sono realizzate esclusivamente per La Vipera dall'artista barese Giseppe Del Buono. Consultate il suo porta-le molto ironico e interessante: www.ilpeggio.com

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Vendesi a Polignano avviata pizzeria rosticceria con 50 posti a sedere. Per info e contatti: 349.8909003

Il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, nel corso del Consiglio comunale in ospedale

L'EDITORE

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C'era una volta la Fabbrica del Ghiaccio, in via San Vito - Via Martiri della Resistenza, adesso al suo posto c'è una mastodontica costruzione con vista mare. Un complesso residenziale per ricchi costruito a ridosso di una falsa lama. Si tratta di una fenditura nel territorio che non risulta inse-rita nella lista delle lame riconosciute a livello regiona-

le. In virtù di ciò chi ha costruito è perfettamente in regola, non aveva l'obbligo della distanza: non aveva l'obbligo di costruire ad almeno150 metri dalla lama. Lo diciamo ai tanti che ci hanno fatto domande, quando all'improvviso si sono visti spuntare il veliero battente bandiera blu in una zona che ricordavano rientrante nei vincoli paesaggistici. "Il vincolo c'è - ha spiegato l'ing. Aldo Sportelli - ma per costruire ha avuto sicuramente l'autorizzazione paesaggistica concessa dalla commissione locale. Come sappia-mo oggi la Regione l'ha delegata ai Comuni, per

cui la Soprintendenza riceve le carte e non viene sul più posto a rendersi conto di cosa si sta fa-cendo". Noi abbiamo fatto delle ricerche, siamo andati anche sul posto per rederci conto, il comples-so è ancora in costruzione si appoggia su un fianco della lama e ha stranamete una sola strada d'ingres-so, larga all'incirca 4 metri. Facendo una ricerca tra le carte comunali abbiamo scoperto che un tempo quella zona era definita di espansione (C4): si poteva costruire ma in maniera rada , con un indice di fabbri-cabilità fondiario dello 0,25 metro cubo per metro quadro e solo attraverso i piani filtrati dal piano rego-latore; poi con una sentenza del TAR alla quale nes-suno ha fatto opposizione, nè il Comune nè la Regione, è diventata di completamento (B4*), dove si può intervenire senza dotarsi di un piano esecutivo del piano regolatore, per intervento diretto. "Adesso - ha spiegato l'ingegnere - l'indice di fabbricabilità fondiario è aumentato, 3 metri cubi per metro quadro, cioè 12 volte superiore all 0,25. La scelta di non fare il piano viario è strategica. L'indice 3 non è territoriale ma fondiario, se avessero fatto un piano viario, avrebbero dovuto applicare l'indice ai lotti residuati dal reticolo stradale, invece in questo caso lo hanno applicato su tutto; generalmente l'idice fondiario è il doppio del territoriale, su un ettaro di terra se il territo-riale è 1 sviluppa 10mila metri. In definitiva appli-candolo su tutto hanno recuperato il massimo della volumetria da costruire". (Fine prima parte)

IL VELIERO DI CEMENTO ARMATO IN VIA SAN VITOUNA SENTENZA DEL TAR HA PERMESSO L'EDIFICAZIONE

di Maria Sportelli

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Foto di Mimmo Donghia - Il veliero di cemento armato in via San Vito

Zia Rosa, il gusto della tradizione

NON COSTITUENDOSI IN GIUDIZIONE' COMUNE, NE' REGIONE HANNO FATTO OPPOSIZIONE

Abbiamo intervistato il geologo di Polignano, Riccardo Leva, per avere chiarimenti sulla sicurezza della zo-na. Via San Vito, Chiar di Luna: se piove tanto ci sono rischi di alla-gamenti e o pericoli, visto che comunque è stata fatta una costruzione a ridosso della lama-non lama? "Allo stato attuale delle conoscenze, in presenza di una perimetrazione che delimiti le aree soggette a pericolo idrogeologico, e che circoscrive la lama sulla quale si affaccia il complesso di Chiar di Luna, anche in caso di forti e improvvisi eventi piovosi non sussistono rischi di allagamento per le aree circostanti. Il pericolo è tutto compreso all'interno della lama e in corrispondenza della sua foce". Secondo un ingegnere c'è un eccesso di volumetria, tra l'altro recandosi sul posto noterà che non ci sono strade, una sola di 4 metri. In caso di alluvione i residenti saltano dalle finestre?

"L'ingegnere che ti ha fornito queste informazioni dovrebbe sapere che ogni progetto deve avere l'approvazione dall'Ufficio Tecnico del Comune di Polignano per quanto riguarda le volumetrie. Inoltre, es-sendo il progetto in questione incluso in aree a vincolo PUTT (Piano Urbanistico Tematico Territoriale), deve avere l'approvazione da parte della Commissione Paesaggistica prima di transitare alla So-vrintendenza dei Beni Ambientali. Mi risulta che, per entrambi gli aspetti, il progetto abbia avuto l'approvazione, sia in Comune, sia presso la Sovrintendenza. Tra l'altro la Commissione visionò proprio quel progetto per evitare che fosse un elemento di disturbo per chi guardasse dal lato mare, mentre la vista dal lato nord, quello per chi proviene da San Vito, si integra nel discorso "Territori costruiti", cioè in quelle aree che già presentavano costruzioni. Per quanto attiene l'elevazione dell'edificio, se il Piano Regolatore prevede che si possa raggiungere tale altezza in quella zona, ritengo che chiunque sia in diritto di elevare sena superare tale limite."

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"Il nostro movimento non è fucina di tradi-tori". Così Flavio Oliva, segretario dei Verdi di Polignano a Mare, ha voluto chiarire alcuni aspetti emersi dopo la pubblicazione di un artico-lo, la scorsa settimana sul nostro giornale, che analizzava le diverse esperienze politiche degli assessori: De Donato,Colella, Ruggero.

Segretario, parlavamo dei tre moschettieri e non di tutti i Verdi. Secondo lei, i tre assessori non so-no da considerare tali? "Dal mio punto di vista hanno fatto un’esperienza politica con noi, quando hanno fatto le scelte di pas-sare a destra non erano più nostri tessari, mi sarei preoccupato qualora lo fossero stati. Rispetto le loro scelte ma non le condivido. Quanto all’affidabilità del nostro partito, possiamo dire che in tempi non so-

spetti, a settembre, abbiamo ribadito quanto ritenia-mo valida la candidatura di Domenico Vitto, fermo restando la necessità di lavorare ad un programma comune per evitare pericolosi fraintedimenti nel corso dell’attività amministrativa". Qualcuno, però, ha scritto che il suo partito è stato minacciato dalla coalizione a mezzo stampa perchè non lo ritiene affidabile. Lei si sente minacciato dalla coalizione?"Assolutamente No, non è vero". Forse c'è un po' di maretta perchè il suo capo vuole fare il candidato Sindaco?"Non è così, anzi per evitare personalismi, tipici del centrosinistra, pur essendo Lomelo un presidente re-gionale di partito, un ex onorevole, un assessore re-gionale, ha fatto un passo indietro. Certo, qualcuno magari si aspettava la sua candidatura a Sindaco, ma come abbiamo dimostrato da un anno e mezzo stiamo collaborando con le altre forze del centrosini-stra sottoscrivendo i manifesti con il nostro simbolo, e con tutte le altre attività".A proposito di simboli, alle primarie dei Verdi per la scelta del simbolo della costituente ecolo-gista, avete avuto una buona partecipazione di simpatizzanti e tesserati. Nei seggi italiani hanno votato 16mila persone, su Polignano 507. Diciamo la verità alla fine le primarie sono servi-te per contarvi.

"I numeri non ci sorprendono, è il risultato di quanto di buono fatto dai Verdi nel sociale, di fatto è la conferma dei numeri delle regionali 2010 (850 solo a Polignano), sicuramente la coalizione conosceva il nostro valore, dopo domenica scorsa ha avuto una prova tangibile che il Pd non sarà la sola forza trainante. Ci ha sicuramente sorpreso la partecipazione di gente non tesserata, molti professionisti, famiglie, sono numeri da primarie da Sindaco. Di questa esperienza faremo tesoro, è inutile fare campagna elettorale all’ultimo minuto sfruttatando i cittadini. Abbiamo in programma un’altra giornata si-mile: raccoglieremo i consigli dei cittadini nell’ambi-to della settimana del programma. I messaggi raccolti saranno messi all’attenzione della coalizione nel corso della stesura del pro-gramma di centrosinistra”. Visto che secondo lei "traditori" nel tuo partito non ce ne sono, teme che ce ne possano esse-re nelle altre forze politiche di coalizione?“Assolutamente no, prova ne sia che spesso pur es-sendoci state discussioni accese nella redazione del programma, tutto è stato ricomposto nell’ambito del rispetto personale e delle diversità di idee”.

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POLITICA Vdi Maria Sportelli

"NON SIAMO TRADITORI"Intervista al segretario dei Verdi, Flavio Oliva, che puntualizza alcuni aspetti

relativi al suo partito dopo il nostro articolo dal titolo "Verdi fucina di traditori?"

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"Per salavare due commercianti, si ammazzano tutti gli altri". Così ci scrive R. G., un commerciante di Polignano molto arrabiato per via dell'ordinanza del Sindaco che autorizza tutte le attività, food e non, a stare aperti anche la domenica."Dovete sapere - ci spiega G. - che il nostro settore sta già attraversando notevoli difficoltà, questa decisione secondo me non ha tenuto conto di una serie di fattori: per principio, poichè abbiamo bisogno di un giorno di riposo settimanale per stare con la famiglia, la domenica non lavoro. Qual è la

conseguenza: se la domenica chiudo, e insieme a me chiudono tutte le piccole attività alimentari, il clienti non vengono più a fare la spesa il sabato nella nostra attività, ma si cullano del fatto che la domenica c'è il grande ipermercato aperto". Certo, la questione è delicata. Ognuno ha le sue ragioni e i suoi bisogni. Ma mettiamoci nei panni del consumatore, trovare i negozi aperti la domenica è una comodità per chi nel corso della settimana, per motivi lavorativi, non riesce nemmeno a fermarsi davanti alle vetrine. "Forse non tutti sanno che - ha concluso il nostro

commerciante - che fu proprio il padre del SIndaco, negli anni '60, a lottare per avere la chiusura domenicale. Aveva una piccola bottega di alimentari, e la domenica voleva portare al mare i figli. Adesso il Sindaco ha dato il colpo di spugna alla lotta vinta dal padre". Su questa storia abbiamo intervistato il presidente della CNA, Leo Benedetti. "Diciamo la verità, solo un commerciante, il C7, vuole rimanere aperto la domenica e per uno pagano tutti. Ci sono 100 commercianti che la domenica vorrebbero rimanere chiusi. La CNA aveva chiesto al tavolo di concertazione di lasciare inviariati gli orari fino al 31 dicembre, poichè il prossimo anno la Regione dovrà pronunciarci a riguardo. Ma la Confcommercio che ha potere di concertazione ha avuto la meglio, decidendo per le aperture di tutti. Noi abbiamo fatto ricorso, vogliamo un altro tavolo di concertazione per far valere l'opinione dei 100 commercianti. Questa situazione non è molto bella, anche perchè voglio ricordare che è stata proprio la Confcommercio, che rappresenta il C7, a creare la distinzione food non food a Polignano, adesso guarda caso si è messa di traverso magari solo per ripicca". La prossima settimana, faremo un giro tra le attività commerciali per sapere cosa ne pensano.

FOOD, APERTURA DOMENICALE100 COMMERCIANTI DICONO NO

Il Sindaco ha emesso un'ordinanza valida per food e non food su richiesta della Confcommercio, eppure negli anni '60 suo padre, titolare all'epoca di un'attività, aveva lottato per ottenere il riposo settimanale

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Foto di Mimmo Donghia, due immagini di Polignano

Scade il 21 novembre il bando per l’attribuzione di contributi integrativi per le spese sostenute nell’anno 2010 a titolo di canone di locazione. Le domande di partecipazione al presente bando dovranno essere compilate su appositi moduli in distribuzione presso il Comune – Struttura Socialità e Servizi Collettivi, tutti i giorni lavorativi escluso il sabato, dalle 9,00 alle 12,00 ed il martedì e giovedì anche dalle ore 16,00 alle 18,00. Per la compilazione della domanda i cittadini potranno rivolgersi ai Patronati ed alle Associazioni presenti sul territorio. Dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Polignano a Mare, complete e corredate da tutta la documentazione richiesta, a pena di esclusione, entro e non oltre il giorno 21 novembre 2011. La relativa graduatoria, da approvarsi con determina dirigenziale, sarà formulata per le fasce di reddito a) e b) e graduata in ordine crescente di reddito, con l’indicazione dell’ammontare del fabbisogno e del contributo attribuito. Resta inteso che, qualora dai controlli che saranno effettuati, emerga la non veridicità delle dichiarazioni formulate, si procederà alla esclusione dal contributo ed alla denuncia alla Autorità Giudiziaria, come previsto dagli artt. 75 e 76 del succitato D.P.R..

ATTUALITA' Vdi Annabbella Vitti

CONTRIBUTI LOCAZIONEBANDO IN SCADENZA

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Ancora una volta poniamo domande e proposte a tutti. Ricorderete, giorni fa le abbia-mo rivolte ai partiti politici ed al Comando di P.M., senza, ancora, ottenere risposte e provvedi-menti conseguenti! Oggi, visto come si promuovo-no i candidati Sindaci, chiediamo a loro (Bovino, Vitto, ecc.) ed ai partiti di fare le PRIMARIE. Fatte in modo trasparente, aprirebbero un dibatti-to nel paese che sarebbe debitamente informato circa i programmi dei competitori. Il confronto obbligherebbe qualche (pseudo?) candidato a dimostrare del coraggio finora solo di-chiarato. Snidando chi semina proposte da volta-gabbana (in stile scilipotiano!), tentando Bovino con una proposta avvelenata, dall’interessato ignorata, e l’Udc, partito di non ingenuo conio ma di labile memoria, che abbagliato, pensa di aver trovato in lui “il rinnovamento”! Amici dell’Udc, il vostro ospite non ha ancora dato conto e pa-gato un prezzo politico dei suoi pessimi ri-

sultati amministrativi (Statale 16, Tricom, svendita Porto, PIP, ecc.), alcuni dei quali, vo-stri richiesti ed insoddisfatti obiettivi; vi va be-ne comunque? Lui ci proverà con tutti, pur di farla pagare ai suoi ex alleati/amici, colpevoli, per lui, della sua sconfitta alle regionali ultime. Quindi cerca di riciclarsi come grande saggio, pronto a trasformarsi, con tanti allocchi in giro, in candi-dato di disturbo! Le PRIMARIE, metterebbero al bando questo teatrino di marionette e gossip squallido, mettendoli tutti alla berlina! Intanto, gli interessi forti nelle retrovie attendono speranzosi di dare una mano a chi meglio garantirà i loro affa-ri! Stanchi e/o non fidandosi più, cercano un Sindaco e dei Consiglieri Comunalii più proni e più disposti a tutto. Invitiamo la Polignano attiva, quella ridente ed abulica, la classe dirigente disponibile, ad impegnarsi concretamente per cambiare le si-tuazioni dei luoghi. Vogliamo, insieme, difende-re paese e costa, che tanti danni e abusi hanno subito? Noi, da soli possiamo essere so-lo testimoni!, come alle scorse elezioni, vinte da Bovino, vi invitiamo ad impegnarvi, altrimenti, sa-rà quel che potrà essere! La scelta del vostro quie-to vivere è grave, non etica, per niente cristiana e/o cattolica!

Giuseppe Sante Gialluisi

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IL TEATRO DEI POLITICIGianluisi il radicale scrive: "Amici dell’Udc, il vostro ospite non ha ancora dato

conto e pagato il prezzo politico dei suoi pessimi risultati amministrativi"

LETTERE VParola ai lettori

Gentilissimo direttore,

le scrivo perchè vorrei chiarire una sua disinformazione per quanto rigurda il capostipite del gelato artigianale. Lei, non ben informata, ha dato dei meriti a Mario Campanella quale primo a produrre il gelato artigianale. Lei deve sapere che, il capostipite è stato Peppino "u gilatiru" (Peppino Campanella) nonchè papà di Mario. Il periodo in cui iniziò, aveva un locale in via Roma, n.7, per spostarsi dopo qualche tempo sulla piazzetta, dove attualmente c'è l'oroficeria "Oro Nero". In quel periodo, il figlio Mario che collaborava con il papà e i fratelli Michele e Donato, aveva solo dieci anni. Dopo la morte del caro indipenticabile Peppino (di Conversano), Donato aprì per conto suo un bar, mentre Michele aveva ben altri lavori. Mario invece ha aperto il suo bar dopo alcuni anni, dove è attualmente. Era un locale molto piccolo a fianco c'era il deposito di cozze di Carone, di seguitò comprò il suddetto locale per farne uno solo. Comunque, involontariamente, ha fatto pubblicità al povero defunto Mario Campanella.

Distintamente Pino Preite

GELATO ARTIGIANALEIL CAPOSTIPITE

E' PEPPINO

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Nei giorni scorsi, passeggiando per Polignano siamo stati colpiti da un odore pungente, acre, quasi nauseante. Inizialmente non capivamo quale fosse il problema, ma, pas-sando per Piazza Trinità, abbiamo visto degli avvisi su ridicoli pezzi di carta che dureranno due giorni, appesi alle palme, in cui si avvertiva la cittadinanza dei trattamenti fatti con insetticidi. La cosa ci ha lasciato perplessi e ci siamo posti alcune domande: quali insetticidi saranno stati utilizzati? Chiedendo in giro abbiamo saputo che sono stati utilizzati 3 potenti insetticidi tra cui Karate Zeon e Rogor.Davvero questo trattamento porrà fine al proble-ma del punteruolo rosso e non ne creerà altri vi-sto l'uso massiccio che se ne sta facendo?I pesticidi sono assolutamente efficaci per uccide-re gli insetti, ma non risolvono il problema e non cambiano le condizioni che ne favoriscono la pro-liferazione. Ad ogni stagione saremo punto e daccapo. La semplice uccisione degli insetti inve-ce di risolvere il problema di fondo, porta all’uso ripetuto e scriteriato di potenti veleni.La cosa che più ci ha allarmato è che in quella piazza ed in tanti altri luoghi dove ci sono palme, si vedono spesso bambini che giocano ignari del pericolo. Come ben si sa, i bambini a causa dei loro comportamenti inconsapevoli, so-

no più esposti ai gravi danni che queste so-stanze possono comportare. Gli stessi danni si estendono certamente anche agli animali dome-stici e a quelli liberi in natura come ad esempio gli uccelli. Nei cani, in particolare, il rischio reale è di sviluppare tumori in tempi brevi.L'Amministrazione Comunale non dovrebbe avere a cuore la salute dei propri cittadini? Ne eravamo convinti ma, evidentemente, ci sbagliavamo. Forse salvare le palme, tra l'altro piante non autoctone (qui si aprirebbe un altro lungo discorso che comprende gli assurdi prati inglesi ed altre mode del ...), è più importante?Ci risulta che sono state piantate altre palme do-po che il fenomeno punteruolo rosso era in corso e ben conosciuto. Se è vero siamo alla follia o qualcosa di peggio. Speriamo che, alme-no a questo punto, si smetta di piantare ulteriori palme ma si opti per piante autoctone, sicura-mente più longeve e “rassicuranti”. Se gli ulivi e le querce esistevano già al tempo di Ulisse, qualcosa vorrà pur dire. La selezione naturale è una macchina perfetta, siamo noi che abbiamo spesso delle defaillances.

Polignanorevolution

PROTESTE V

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DISERBANTI IN PIENO GIORNO

Foto scattate nei pressi del giornalaio di via Pompeo Sarnelli

La questione sollevata da Polignano Re-volution è giusta, anche alla luce del fatto che gli interventi sulle palme sono stati fatti in pieno giorno. Di fatto, come potete notare dalle foto in pa-gina, l'uomo che sta facendo il trattamento, a stretto contatto con i disserbanti, è completamente coperto da una tuta e utilizza una maschera per premunirsi da ogni problema. Certamente gli stessi stratta-menti - come ha detto l'agronomo Manuel Roppo, intervistato nello scorso numero - sono necessari a salvaguardare dal punteruolo rosso almeno quelle palme storiche che ormai, seppur non tipiche puglie-si, fanno parte del territorio. Tutti coloro che hanno circolato nella zona, durante i trattamenti, di fatto hanno avvertito quel puzzo che si è sperso ovunque. Noi eravamo presenti, dovevano essere le ore 11:30 di venerdì 28 novembre, abbiamo fatto domande ad un agente della Polizia Municipale per avere maggiori dettagli sulle modalità con le quali si stava svolgendo il trattamento, ma non era informato sui regolamenti, pur essendo lì presente a controllare la situazione. Abbiamo richiamato Roppo che a riguardo ha detto che "per i trattamenti fitosanitari in ambienti pubblici, è altamente consigliabile effettuare le irrorazioni nelle ore notturne in assenza di vento e pioggia e preferire, a parità di registrazione, prodotti di classe tossicologica: non classificato, irritante (Xi) o nocivo (Xn), rispetto a quelli classificati: molto tossico (T+) o Tossico (T)."

FITOFARMACI, MEGLIO LAVORARE DI NOTTE

Per fermare il punteruolo rosso sono stati utilizzati 3 potenti insetticidi tra cui Karate Zeon e Rogor

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La visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è già nella storia di Conversano, un passaggio atteso che resterà impresso nei ricordi di quanti era-no lì, il 5 novembre scorso, ad acco-glierlo. La notizia ha fatto il giro d'Italia grazie alla stampa che segue il Presidente in ogni suo sposta-mento, e Conversano ne ha tratto vantaggi in termini di popolarità. Non è stato semplice, il Presidente ha die-tro di sè una macchina organizzativa,

un protocollo di sicurezza e so-prattutto un cerimoniale da rispettare nel dettaglio. Va detto che per un'ora della sua presenza sono serviti oltre due anni di lavoro, quello svolto dalla Fondazione Di Vagno, presidente Gianvito Mastroleo, che ha invitato il Capo dello Stato a commemora-re Giuseppe Di Vagno (nella pagina a fianco i dettagli), a loro l'accoglienza insieme all'Amministrazione comuna-

le giudata da Giuseppe Lova-scio.Tutto è stato studiato nei dettagli non senza qualche preoccupazione, la possibilità di perdere l'occasione al minimo segno di sbavatura o sintomo di insicurezza. C'era, difatti, la volontà del comitato spontaneo nato per la tu-tela della Salute (contro la chiusura dell'ospedale di Conversano) di voler manifestare in modo pacifico per ri-vendicare un diritto: il funzionamento dei servizi essenziali alla salute, oggi del tutto inesistenti. Dopo un incontro chiarificatore con il Sindaco, il comi-tato ha compreso la questione e ha spostato la data della protesta.Così tutto è andato come era scritto a parte un piccolo passaggio ma molto importante: la visita del Presidente nella Piancoteca di Conversano, ad accoglierlo ci sarebbe stato tutto il Consiglio comunale schierato: 27 persone, questo il numero consentito. Il giorno prima del suo arrivo, però, il Cerimoniale del Presidente ha comuni-cato agli organizzatori che per "motivi di stanchezza" quel passaggio non ci sarebbe più stato. Non possiamo ne-gare gli innumerevoli impegni e so-prattutto pensieri del Presidente, viste anche le difficoltà politiche del Go-verno Berlusconi, ma questa scelta

non cì è proprio piaciuta. Ciò alla luce di un'altra notizia, poco pubblicizzata, dell'incontro personale del Presi-dente nella stanza dei trofei - poco prima di entrare nel Palasangiacomo - con il patron di Telenorba, l'inge-gner Montrone, con a seguito il fi-glio e il suo direttore Enzo Magistà, ben scortati dal ministro Raffaele Fitto. Uno sgarbo, con tanto di caffè servito, che non può passare inosservato. Sgarbo al Sindaco e all'Amministrazione tutta che rappresenta la cittadinanza. Sappia-mo bene che Magistà vuole fare le scarpe a Lovascio (linea Quaglia-rello), vuole anche lui un posto nel paradiso parlamentare, e grazie a Fitto - al quale dedica quasi ogni giorno un editoriale - si sta spianando la strada. Tra l'altro avere un tegiorna-le regionale a disposizione fa anche comodo. Sarà forse stato un caso mancare all'appuntamento con le isti-tuzioni di Conversano, ma qualche dubbio a riguardo ce l'abbiamo. A testimonianza di questo momento resta solo una targa che l'Amministra-zione aveva fatto preparare per l'occa-sione con una scritta sopra: "...il Presidente è passato dalla Pinacoteca".

IL PRESIDENTE NAPOLITANO E' PASSATO DA CONVERSANO

Salta la tappa in Pinacoteca con Sindaco e Consiglio, ma incontra la "Famiglia Montrone"

IL PRESIDENTE di Maria Sportelli

Nico Giuliani Mimmo Donghia

In pag. 8 in alto da sx Giuseppe Lovascio, sindaco di Conversano e Nichi Vendola, il Presidente, i sindaci di vari Comuni, Giovito Mastroleo, Dovenico Vitto. Foto di Mimmo Donghia e Nico GIuliani; nella pag. 9 da sx Giuseppe Di Vagno, il Presidente della Re-pubblica, e il figlio di Di Divagno, foto di Ni-co Giuliani.

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Chissà se sarà un po' stanco il nostro Presidente. Ottantasei anni e non sentirli nella quattro giorni di commemorazioni pugliesi per il 150° anniversario dell'unità d'Italia. Ultima tappa Conversano, il 5 Novembre nel novantennale dall'uccisione, per mano fascista, del parlamentare Giuseppe Di Vagno.Le più alte cariche militari, i sindaci con i loro confaloni, presidenti regionali e provinciali e tanti, tantissimi conversanesi ad applaudire il ricordo di un impegno politico coraggioso e di un sacrificio personale alle ispirazioni de-mocratiche.Tante le storie di romanticismo politico attorno a questo “Gigante Buono”. Amico di gente del calibro di Giuseppe Di Vittorio, strenuo difensore di una giusta riforma agraria che non penalizzasse i contadini. Vittima di quella contrapposizione violenta dell'inizio del secolo scorso, di quella politica fe-roce che condusse ad un uso sistematico della forza per indebolire le orga-nizzazioni operaie e contadine.Giorgio Napolitano è la saggezza del contatto con le radici della nostra De-mocrazia. Lui che dopo Pertini, chiede di visitare la tristemente famosa pri-gione di Gramsci nel penitenziario di Turi. Il giusto raccordo con l'intervento di una giovane studentessa: “Spesso pensiamo che i valori della nostra democrazia siano automatici. Non ci rendiamo conto che sono conquiste e si fanno garanzia di un armoniosa convivenza sociale solo se sostenuti e confortati dall'impegno costante e dalla partecipazione attiva di ogni giorno”. Peccato che a volte certa pomposità sia la vanità di questi ce-rimoniali. Ma il Presidente raccoglie il messaggio e tuona sulla necessaria unità sociale per passare indenni crisi conomiche e sempre più accesi scontri politici, collaborare e non corrodersi vicendevolmente. Speriamo qualcuno tra i politici abbia capito dove risiede il senso del ricordo, della cosiddetta memoria storica.Sarà anche stanco nonno Giorgio ma se ci crede lui, noi siamo almeno tenuti a sperarci. Il suo intervento non gli è stato scritto, non era pre-visto, lui, pare sincero. Per il resto, la maggior parte, tutti agghindati, tutti belle parole e tanti bei vestiti.

GIUSEPPE DI VAGNO IL GIGANTE BUONOC’era un tempo in cui gli ideali

politici portavamo fino l’estremo sa-crificio. Quando le idee erano più forti della violenza. Quelle idee, resta-no ancora oggi scolpite nella pietra della storia, incise con il sangue dei martiri, per sempre e per tutti in nome della libertà e della democrazia.Un esempio di primo martire socialista del primo ‘900, ucciso dalle squadracce fasciste pugliesi, è il gigante buono di Conversano, Giuseppe Di Vagno, per tutti Peppino. Un mito, un pilastro per l’emancipazione dei contadini meridiona-li, delle classi ultime, dei più poveri. Quando parlava lui le piazze si riempiva-no, discutevano, sognavano, sperava-no. Dall’altro lato i grandi terrieri parassiti meridionali galantuomini che fi-nanziavano e sostenevano i balordi fa-scisti e i loro crimini. Uomini con la zappa da un lato e uomini con il titolo dall’altro. Diverse vedute del mondo, di-versi stili di vita. Contadini che lavorava-no dall’alba al tramonto, senza nessuna speranza, tranne quella del socialismo-comunismo di inizio secolo, e dell’altra i galantuomini impregnati nel Dna di parassitismo feudale, nullafacenti che vi-vevano di rendite e appoggiati molte volte da sacra romana chiesa. Ma chi era Giuseppe Di Vagno?Nacque a Conversano il 12 aprile 1889 da famiglia di piccoli proprietari. Dopo gli studi liceali nel Seminario di Conversano s’iscrisse alla Facoltà di Legge dell’Università di Roma conse-

guendo la laurea nel 1912. Al ritorno nel paese natale s’inserì nella vita politica, ponendosi a sostegno delle rivendica-zioni contadine e popolari. Nel giugno del 1914 è eletto Consigliere Comunale e Provinciale. Fu uno dei fondatori, nel 1920, della sezione barese della società “Umanitaria”. Collaborò a diversi periodi-ci democratici e socialisti, tra i quali “Hu-manitas” del repubblicano Piero Delfino Pesce e “Puglia Rossa”. Si schierò a fianco dei contadini di Gioia del Colle e di Minervino Murge colpiti, tra il ‘20 e ’21, dalla violentissima e sanguinosa reazione degli agrari all’occupazione pa-cifica delle terre incolte e dalla repressio-ne poliziesca. Nelle elezioni politiche del ’21 fu eletto Deputato al Parlamento nella lista dei Socialisti Unitari, otte-nendo più voti di Di Vittorio. Nel settembre 1921 i delitti commessi dagli squadristi si contavano già a centi-naia in tutta Italia, ma per la prima volta veniva ucciso un Parlamentare. Non era un caso che questo grave crimine politico fosse stato commesso in Puglia. Già nel 1913 le leghe bracciantili puglie-si erano più numerose di quelle di qualsiasi altra regione italiana.Di Vagno fu assassinato a Mola di Bari il 25 settembre del 1921 in un’imboscata organizzata da circa venti giovani fascisti del suo paese natale (qualcuno di Gioia del Colle), dopo la conclusione di un comizio.

Napolitano e la speranza dell'unità sociale

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DAL NOSTRO INVIATO - A volte ti accorgi di quanto le notizie siano incomprensibilmente filtrate da accezioni negative. Viaggiando in splendide terre come l'Egitto, rima-ni quasi sgomento nell'apprendere come ad esempio la parola “mujaheddin” significhi solamente “manife-stante”. Notizie infinitamente riduttive sulla “Primavera Ara-ba” non rendono giustizia ai movimenti, al sentimento di cambiamento caldamente ricercato e covato silenziosa-mente dai popoli, dopo decenni di malcostume politico e so-ciale. Questa volta l'inconsueto innesco, il tremendo mal di pancia, vengono dall'altra parte del Mediterraneo, da Il Cai-ro, da Tunisi, da Tripoli, non da Berkeley o Parigi o da stuoli di ragazzini viziati.Conosco bene Il Cairo, gli egiziani. Splendida terra. Racchiu-sa nella saggezza di una frase che spesso ripetono agli stra-nieri: “Misr umm donia”, l'Egitto è la culla della civiltà e siamo tutti sulla stessa vibrazione primordiale. Loro adesso si sentono un po' più liberi. Magari di vedere un paese mi-gliore. Senza false democrazie al comando a tirarli sempre più nel baratro delle economie internazionali. Le barriere scadenti di Nazioni sempre in affari, prima e dopo il colpo alla testa di uno spietato dittatore.L'Egitto si è liberato del suo avido tiranno ma le ingerenze nelle fragili politiche africane e mediorientali sono inevitabili. Sviano anche l'informazione nel tentativo di azzannare le risorse del continente nero. Il 9 e 10 ottobre si è infiammata nuovamente piazza Tahrir. 26 morti e il soli-to tentativo di ridurre tutto ad uno scontro fra musulma-ni qualunque e cristiani copti. Nelle tv italiane, in palleggio con le devastanti immagini di Roma, si calcava la mano sulla questione religiosa. Può davvero la città dai mille chador colorati, sincretismo d'avanguardia, e dei mille e più minareti sentirsi al sicuro da ricatti destabilizzanti delle potenze mondiali? Le mire sono tante su di una Nazione orgogliosa ma continuamente tormentata da una geopoliti-ca spesso in panne nella questione mediorentale.Ovvie riduzioni utili agli intrighi economici e all'innazalmento

di quel muro di paura che ci fa temere di popolazioni con le quali condividiamo sterminati bagagli culturali. Ahmad,commerciante trentatreenne del quartiere di Khan el Khalili, ottimo italiano, ci spiega un po' meglio la situazio-ne: “Noi questa disparità culturale o religiosa, non

l'avvertiamo. Qui ci sentiamo tutti fratelli, siamo tutti egi-ziani. Cresciamo assieme da sempre, pensa che io ho studiato dai Salesiani pur essendo musulmano.”. Conti-nua: “Sembra che vogliano sempre dipingerci come arretrati. Non informando bene i giornalisti fanno, co-me dite voi, un casino! I Salafiti sono fondamentalisti co-me per voi gli Evangelisti.”. Salafismo di lettura coranica purista, che osteggia le innovazioni della modernità in quella catapulta medioevale in cui spesso inciampa anche la Chiesa di Roma. Salafiti in intimità con i Waahbiti Sauditi ai quali nessuno però si sogna di contestare l'applicazione della shaaria. Ci basta l'abbaglio dei megaresort sul Mar Rosso.“Vogliono dividere la nazione. Così possono dire che non siamo in grado di attuare ri-forme democratiche e spartirsi il bottino. Hanno obietti-vi specifici che vanno dall'edilizia, al turismo, all'archeologia e alle risorse minerarie. Va a finire che ci porteranno via anche le Piramidi!”

Ai primi posti fra i produttori di cemento mondiali, l'Egitto ha più case di quante i suoi abitanti ne possano occupare. La povertà è tanta, la speculazione e la corruzione estre-ma. Noi ci mettiamo del nostro e siamo quasi riusciti a distruggere la barriera corallina fra Sharm e dintorni. Scena-rio di brutture inenarrabili. Lì dove ti spieghi espressioni tipo “cattedrali nel deserto”. Ed ora che c'è la Rivoluzione i turisti sono davvero pochi ma i contractor continuano a costruire. Uno dei maggiori indotti nazionali compromessi.Tantissimi abbozzi di re-sort come montarozzi di spazzatura accumulata dal vento della sabbia e delle rocce.La totale assenza di organi di controllo e la spietata corru-zione degli amministratori ci hanno consegnato un Egitto post 25 Gennaio (inizio della Rivoluzione ndr) desideroso almeno di sperare. Di reagire e crescere internazio-nalmente senza spalle zoppicanti. Credere che sia possibi-le mettere il naso fuori senza dover necessariamente lasciare quella terra che loro, come noi per la nostra, tanto amano. Ci dice Ahmad: “Io vorrei tanto venire a visitare l'Italia, così per viaggiare un po' e conoscere il mondo. Molti di noi non riescono a vedere neanche le Piramidi figurati posti di cui tu mi parli come Luxor o.. Abu simbel! Sul Mar Rosso è anche difficile trovare lavoro e quel tipo di turismo da reclusi non aiuta la crescita delle nostre città. Si paga in euro, si mangia la pasta e si da un immagine stereotipata dell'Egitto. E poi noi non possiamo muoverci liberamente, mentre voi pote-te addirittura venire qui con la vostra carta d'identità.”. Ad Ahmad si arrossano un po' gli occhi: “E' bello poter pensare, ora, che un giorno potrò anch'io venire a tro-varti. Come tu fai con me quando vieni a Il Cairo. Vedia-mo un po' come si mettono le cose. Fortuna che c'è Internet possiamo sentirci spesso e poi senza i social network non avremmo avuto ponti per diffondere la no-stra... indignazione. Ora possiamo sognare anche noi un futuro più sereno... hamdu L'lla!”.

V di Nico Giuliani

L'EGITTO E LE SUE VERITA' OLTRE LA CRONACA

«I viaggi danno una grande apertura mentale:

si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio

Paese e non si è disposti a farsi carico di quelli

stranieri» Charles de Montesquieu

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Giornalisti&Giornalai

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Nella crostata alla crema di castagne: 300 gr farina, 50 gr amido di mais, 3 tuorli, 100, gr zucchero di canna, 150 gr burro, 1/2 cucchiai-no di lievito vanigliato. Per la crema: 160 gr di marmellata castagne, 100 gr di ricotta, 2 albumi, un pizzico di sale, 1 cucchiaio zucchero di canna, 2 cucchiai gocce cioccolato fondente.

Impastate tutti gli ingredienti, aiutandovi con le ma-ni, fino ad ottenere un impasto morbido. Riponete-lo per 30 minuti in frigorifero coperto con una pellicola. Intanto, montate a neve gli albumi con un pizzico di sale. Lavorate la ricotta con lo zucchero e la crema di castagne, aggiungete le gocce di cioccolato e incorporate gli albumi molto lenta-mente. Stendete la frolla su un foglio di carta forno e sistematela in una tortiera a cerniera. Tagliate la parte di bordo in eccesso che rimpasterete e stenderete per realizzare le decorazioni. Stendete la crema sulla frolla e ornate. Infornate a 180° per 40 minuti. Lasciate raffreddare prima di servire.

Al via la terza edizione del “Novello Sotto Il Castello”, manifestazione enogastro-nomica nata dall’idea de “La Compagnia del Trullo”. Per tre sere consecutive, 11, 12, 13 no-vembre 2011, piazza Castello ed il centro storico di Conversano saranno location di un percorso di degustazione di vini novelli prodotti dalle miglio-ri cantine di Puglia. Mettendo in pratica il princi-pio di valorizzazione delle eccellenze del territorio, sono state scelte cinque cantine rappre-sentative delle province di Puglia. Naturalmente

non si può far festa senza pasteggiare con le de-lizie della cucina tipica pugliese e le immancabili caldarroste. Lungo il percorso i visitatori incontre-ranno aree di degustazione attrezzate e aree di intrattenimento. A rendere l’itinerario ancor più interessante, tante iniziative: dalla musica itine-rante della “Conturband” ai concerti nelle piazze e nei vicoli; dalle visite guidate alle mostre d’arte. E poi ancora artigianato, spettacoli di bu-rattini, stand di artigianato e di associazioni loca-li…E tanto, tanto altro ancora. Per scoprire, o riscoprire, uno splendido angolo di Puglia in una cornice festosa ed inebriante.

• farina integrale• acqua• sale

Buon appetito

Novello sotto il Castello

INGREDIENTI

Il sapore della tradizione e della innovazione

Anche questa settimana siamo andati a trovare Zia Rosa, il panificio anche rosticceria, focacceria, pasticceria, di via Papa Giovanni XXIII, 28 a Polignano a Mare. Avevamo bisogno dei consigli di Primarosa Console e Vito Ruggiero per un buon buffet da preparare a casa in occasione di un compleanno. Oltre ai tanti mani-caretti appetitosi che abbiamo comprato, per accontentare alcune nostre amiche molto attente alla dieta abbiamo pensato di realizzare degli stuzzichini con piadine di farina integrale, una delle specialità di Zia Rosa. Condite con olio, mozzarella, pomodorini e basilico, dobbiamo dire, sono andate a ruba, gradite da tutti i nostri ospiti che le hanno gustate pasteggiando con un buon bicchiere di vino novello. A noi piacciono le cose

semplici, a noi piace il gusto semplice della qualità di Zia Rosa. Ci ritorneremo senz'altro, magari per degustare i suoi primi piatti, già dimenticavo: il serzio a domicilio è proprio una comodità. La Vipera ha molte zie, ma Zia Rosa quando cu-cina non la batte nessuno. Info e prenotazioni: 080.4251543.

PROFUMO DI CASTAGNE

di Lucrezia Sportelli

Le piadine integrali di Zia Rosa

V «Il vino è la poesia della terra» Mario Soldati

Mess

aggio

pubb

licita

rio

[email protected]

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11, 12, 13 novembre 2011nella città di Conversano

Nella foto a sinistra le piadine integrali

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Secondo appuntamento - stagione 2011-2012 - della rassegna VDPmusic club con uno dei più influenti chitarristi del globo, l’americano Vinnie Moore. Forte di venticinque anni di carriera, oltre 20 album, importanti collaborazioni e numerosi vi-deo didattici, Moore è certamente uno dei chi-tarristi più influenti tra quelli che nella metà degli anni '80 presero parte al cosiddetto shredder boom, ovvero il periodo in cui chitarri-sti di grande tecnica e velocità si affermarono nella scena heavy metal. Più che un concerto, un evento storico per gli amanti del rock e della grande musica.

CONCERTI CINEMA

Appuntamenti di Mimmo Donghia

V

Dove: CineTeatro NorbaQuando: martedì 29 novembreOre: ingresso 20.30, inizio concerto 21Costo biglietto: 20 euro (intero), pre vendita e botteghino Cinema Norba (080.4959547)

Quando: dal 17 novembre al 14 dicembre 2011Dove: Cinema.teatro So.C.R.A.Te Castellana GrotteOre 21 Info: 334.75.88.112; [email protected]: 1 euro, in beneficenzaUna rassegna interamente incentrata su Federi-co Fellini, grandissimo ed indimenticato maestro, uno fra i registi e sceneggiatori più influenti, originali e particolari del panorama cinematografico interna-zionale. L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Castellana Grotte, in collaborazione con CULTURA IN TANDEM, l’attrice Giusy Frallo-nardo, lo storico del Cinema Lino Aulenti e l’ope-ratore culturale Piero Montefusco. Di seguito il calendario: giovedì 17 novembre “Le notti di Cabi-ria”; giovedì 24 novembre “8 ½”; giovedì 1 dicembre “Amarcord”; mercoledì 7 dicembre “La città delle donne”; mercoledì 14 dicembre “Intervista”.

«Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio»

Fellini

VINNIE MOORE IN TOUR

30 artisti italiani e internazionali in unagrande mo-stra collettiva all'insegna del low cost, anche il polignanese Gianni Awer. Dopo il successo della prima edizione, anche quest'anno I LOW ART pre-senta più di 150 lavori e consente a tutti di acquistare un'opera d'arte unica e originale. A partire da 40 fino ad arrivare ad un massimo di 300,00 €, sarà possibi-le scegliere un lavoro artistico di giovani affermati sul territorio nazionale, e anche di artisti con una maggio-re maturità e una consolidata esperienza.

MOSTRE D'ARTEI LOW ART

Quando: Fino al 15 gennaio 2012Dove: ARTcore contemporary gallery, via De Rossi 94 – Bari. Ore: lunedì 17.00-20.30; dal martedì al sabato dalle 10.00-13.00 e 17.00-20.30Info: www.ilowart.com, [email protected]

BUONA LA PRIMA …!

[email protected]

Federico Fellini

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Idea MAS - Musica Arte SpettacoloVia San Lorenzo, n. 47 - Conversano (Bari)Info: 080495.5219, cell. 334.9940074

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Evviva S. Vito mi viene da pensare ogni-qualvolta assisto a così variegati cerimoniali li-turgici patronali. Evviva S. Vito se finalmente i polignanesi possono ammirare il cappellone omonimo che domina l'altare della Chiesa Ma-dre. Inaugurato il primo novembre, per molti una prima visione visto l'oscurantismo pluridecennale causato da infiltrazioni umide prima e dai presumi-bilmente elevati costi di ristrutturazione. Cappello-ne di S. Vito che risale al 1600 quando fu costruito per celebrare all'interno dell'allora Cattedrale, le spoglie e le cerimonie in onore del Santo.Quelle occasioni in cui partecipare quasi antropolo-gicamente a manifestazioni di ardore popolare insa-porite dalla sacralità religiosa e avventuriera di un'agiografia tutt'altro che retrò. Niente di meglio

della Chiesa Matrice piena in ogni ordine di posti. Tanta gente in piedi, tantissima a tappo sui due ingressi. C'erano proprio tutti “dal commissario al sacrestano”, e pure degli strani individui dal sapo-re molto medioevale. Già, i Cavalieri del Santo Sepolcro con le loro dame, come ho fatto a non riconoscerli! E giù consiglieri, assessori, sindaco, Vescovo e cerimonieri. Dovrebbe es-serci anche Dan Brown, o forse arriva.Che splendida Chiesa, tutta illuminata come un fantastico set cinematografico. Che meraviglioso disvelamento lo scintillio del Cappellone che i poli-gnanesi si sono regalati. Una Chiesa che deve sa-per pontificare con il dialogo anche attraverso la riscoperta e diffusione dei suoi immensi tesori cultu-rali. Come è accaduto, tutti stretti ad ammirare,

contemplare, pregare. Evviva S. Vito. Fortuna ri-cordavo ancora a memoria la Santa Messa, escluse le letture. Uscendo ho pensato che il nostro beneamato se lo meritava tutto un altro.... Evviva S. Vito!

[email protected]

EVVIVA SAN VITO

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Inaugurato finalmente il Cappellone. Tra gli invitati anche i Cavalieri del Santo Sepolcro

Foto di Nico Giuliani

Un tocco di eleganza e virtuosismi di luce nella collezione autunno/inverno 2011-2012 di Solombrino Maurizio, Boutique uomo-donna di Polignano a Mare. Domeni-ca 13 novembre 2011, vi aspetta presso la sua attività dove va in scena la moda. Due dèfilè per scoprire le novità più trandy, il primo appuntamento è alle ore 18, il secondo alle ore 19. Per maggiori informazioni telefonare a 080.4247239, Solombri-no Maurizio Boutique uomo-donna, via Anemone, 26 - Polignano a Mare (Bari).

Domenica 13 novembre 2011Solombrino Maurizione Boutique presenta

Dèfilè uomo/donna, collezione autunno-inverno 2011/2012

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“Il vento porta farfalle o ne-ve”di Francesco Aloe, Edi-zioni Ambiente, collana Verdenero Noir, pp. 240, euro 14,50.“Cambiano le dinamiche degli eventi giuridici ma i meccanismi di depi-staggio e d’inquinamento sono sempre gli stessi, adottati dai rappre-

sentanti di quella zona grigia nella quale gravitano soggetti che operano al di dentro delle Istituzioni ma che riferiscono il proprio operato verso altri interessi che quelli puri delle istituzioni stesse. Meccanismi nei quali soggetti vulnerabili o non schierati restano strito-lati” : questo passaggio è tratto da una lettera inviata al Presidente della Repubblica da Fabio Piselli, testi-mone della tragedia della Moby Prince, il traghetto

che nel 1991, a soli 3 chilometri dal porto di Livorno, entrò in collisione con una petroliera lì ancorata. A bordo del traghetto livornese morirono carbonizzate 140 persone. Un solo supersite. Tanti, troppi ancora i punti oscuri della vicenda: verità scomode sepolte da anni dall’azione di oscuri manovratori. Così come emerge nella lettera di Piselli, straziante testimonianza di una persona “informata sui fatti”, ma anche vittima della vicenda, riportata al termine del nuovo lavoro di un giovane scrittore calabrese, Frace-sco Aloe. L’autore parte da una attenta analisi delle fonti e dalla ricostruzione dei fatti per costruire un ro-manzo dal ritmo serrato, appassionate, che incrocia il dato storico della tragedia della Moby Prince con la vi-ta del protagonista del romanzo, Fratello. Un libro bello da leggere e utile per comprendere una delle pagine più vergognose della recente storia del nostro Paese.

Wu. Mei

Cedimenti di Francesca Vesco, Interventi di Nanni Balestrini, Umberto Eco, Libero Mancuso, Corradino Mineo. Edizione Ambiente, Collana: VerdeNero - Noir 272 pa-gine, 15,00 euro.Con la morte del nonno Martina eredita una splendida villa sul mare di Sicilia. Ma di fronte, a chiudere la vista della spiaggia, si alza lo scheletro di un enorme residence abusivo in costruzione. Bilanciando confusamente indi-gnazione e senso di giustizia, la ragazza deci-de di lanciarsi in una battaglia contro la speculazione edilizia e per questo si trasferi-sce nella sua nuova proprietà. Qui conosce Paolo, e attraverso di lui scopre l'esistenza di un'arma del tutto inaspettata... Da questo mo-mento la vicenda si arricchisce di eventi che porteranno i protagonisti a compiere azioni de-cisamente più grandi di loro.

Costruito con un raffinato intreccio di casi personali e vicende pubbliche, questo ro-manzo interroga in eguale misura i personaggi della storia e i lettori: è possibile che fatti ca-suali, riconducibili a piccole vicende individuali come quelle di ogni giorno, possano mettere in moto eventi straordinari?

L'autoreFrancesca Vesco è uno pseudonimo. Le autri-ci hanno preferito firmare con un nome solo in omaggio a una lunga amicizia e a una sponta-nea affinità di gusti letterari e di stile di scrittu-ra. Impegnate in aree professionali differenti - medicina e giornalismo - nel corso di molti anni si sono ritagliate uno spazio comune in cui esercitare il piacere di scrivere. Ne sono scatu-riti articoli, racconti e libri di genere, questi ulti-mi pubblicati con uno pseudonimo straniero. Cedimenti è il loro primo romanzo "italiano".

MOBY PRINCE: UN CASO ANCORA APERTO

sul Comodino

«Il silenzio dell'onda»

Autore: Gianrico CarofiglioEditore: Rizzoli Collana: Scala italianiData di Pubblicazione: 2011Pagine: 300Prezzo: 19 €

Una narrazione serrata e struggente sui padri e i figli, la mancanza e le assenze e la fragilità degli uomini. Nel passato di Roberto, il prota-gonista, c'è un episodio terribile che lo tormenta. Da ragazzino, assieme al padre, aveva imparato a cavalcare le onde senza te-merle. Ma non sarà così per sempre: ora la sua vita è scandita dalle sedute settimanali con lo psichiatra...

«Libertè»

Autore: Fulvio ColucciEditore: Il Grillo EditorePagine 96Prezzo: 15 €

Tra il 26 marzo e il 24 aprile 2011, decine di citta-dini libici e tunisini giunti in Italia vengono ospi-tati nella tendopoli sorta nei pressi di Contrada Tripoli (tra Oria e Manduria). L'autore, giornali-sta della «Gazzetta del Mezzogiorno», ri-percorre quei giorni anche attraverso le foto di Roberta Trani. Il risultato è un libro che inverte i ruoli di giornalista e fotografo, fornendo una chiave di lettura originale.

«C’era una volta la guerra»

Autore: Antonio LombardiEditore: La MeridianaCollana: PaceinsiemePagine: 180Prezzo: 18 €

La non violenza costituisce una valida alternati-va ad un modello incentrato sulla prevaricazio-ne dell’altro. E' l'idea cardine del libro nato da un esperimento di formazione e (auto)educa-zione popolare avvenuta nel 2009 a Napoli, nel quartiere di Miano, dove si è svolta un’esercita-zione di Difesa Popolare Nonviolenta.

I CONSIGLI DI PUGLIAVOX

Focus

“CEDIMENTI”

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Francesco Aloe

CULTURALMENTE

La tragedia del traghetto livornese nel romanzo di Aloe

«Il fucile di Garibaldi»

Autore: Rosa Colonna, Vito De BellisEditore: ProgeditCollana: Romanzi e raccontiPagine 224Prezzo: 19 €

La storia di Paolo Diana, commerciante che vive la fine dell'800 in una città del Sud. La narrazio-ne, in forma di diario, si sviluppa tra il 1887 e il 1900 su due livelli: da una parte il protagonista, anziano, commenta e riferisce fatti legati al pre-sente, dall'altra rievoca e ricostruisce avveni-menti accaduti nell'intero corso della sua vita.

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Giunti oramai a metà campionato è tempo di bilanci per entrambi i club rossoverdi. Sembrava davvero difficile poter immaginare che i destini di due squadre tanto diverse ma accomunate dagli stessi colori, si potessero intrecciare a tal punto da scambiarsi, Polimnia e Pro Polignano si guardano allo specchio, e quasi non si riconoscono; da una parte il team di Muserra, promosso in prima categoria dopo un campionato (quello 2010-11) a dir poco stratosferico, dall’altro il club di Mancini, salvatosi con anticipo nella passata stagione, e a rischio iscrizione quest’anno a causa di cambiamenti societari avvenuti in tempi record.PRO - Poteva essere la stagione delle grandi conferme per la Pro Polignano del presidente Umberto Silvestri, conferme che fino ad ora non ci sono state, un inizio da dimenticare con 4 sconfitte consecutive, qualche vittoria, ma per il resto, buio assoluto; ed inoltre, gli ultimi due Ko, contro Gravina (4-1) e Palagiano (2-1) non hanno di certo aiutato l’ambiente a superare questo delicatissimo momento.POLIMNIA - Contro ogni più rosea aspettativa il campionato della Polimnia calcio, dato per spacciato fino a poche ore dall’inizio del torneo Promozione, il club rossoverde è rinato grazie

soprattutto al lavoro congiunto del presidente Ancona e del Mister,Gianfranco Mancini: l’attuale settima posizione, a -2 punti dalla zona play-off, rappresenta probabilmente la più alta gratificazione per questo lavoro, svolto sottotraccia e con la massima accuratezza. Sebbene l’ottimo momento, i polignanesi hanno un po’ deluso nelle ultime uscite, ci si aspettava qualcosa in più soprattutto nel match casalingo contro la Rinascita Rutiglianese (terminato 1-1) e nella trasferta sul campo della Nuova Andria (sempre per 1-1), senza contare del match contro Canosa rimandato causa maltempo. Probabilmente solo un calo fisico dovuto al frenetico ritmo dettato dal calendario.

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Pro Polignano

«Se mai c'è stato uno per cui bisognava ritirare la maglia, era Gaetano Scirea, grandissimo

calciatore e grandissima persona»

Enzo Bearzot

Sport è vitadi Pierangelo Sisto

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CALCIO A 5 - Una vittoria che restituisce co-raggio e volontà, che scaccia crisi e malumori, e che regala un po’ di soddisfazione ad una tifose-ria più che mai avvilita per un anno disastroso; basterebbero queste poche righe per poter sinte-tizzare l’importanza della vittoria centrata in quel di Bari dall’U.S. Polignano, non tanto per l’avversario (“Città di Bari”), né tantomeno per il risultato (5-8), ma per la voglia di ripartire e rico-minciare dimostrata dai ragazzi di Mister Ma-strocesare sin dall’inizio di campionato, nonostante le frequenti sconfitte; la squadra non si è mai smembrata, ha lavorato con costanza e tenacia, ed alla fine, nelle partite che contavano ha sempre portato a casa i 3 punti, accompa-gnando al risultato una prestazione degna di questo nome. Contro il club barese è arrivata la vittoria n°7 di questo strano ed allo stesso tempo entusiasmante campionato di serie C; con 26 punti conquistati in 16 giornate, il club rossoverde si posiziona al nono gradino, un limbo per così dire, lontano quel che basta dalla zona “play-out”, e vicina una manciata di punti da quella per i play-off. La pausa per le festività natalizie ha portato e sicuramente porterà nu-merose novità, sicuro il ritorno del club sul mercato al fine di puntellare la rosa in quei re-parti apparsi non proprio “irresistibili” nel corso di stagione: ufficiali gli arrivi di Francesco Cuscito, Enzo Mezzapesa, oltre che di Giacomo Seri-pierro; per gli altri bisognerà pazientare ancora un po’, dopo tutto in questo periodo un po’ d’atte-sa non guasta mai.

L'U.S. SUL IX GRADINODELLA CLASSIFICA

Polimnia e Pro Polignanodestini incrociati

Da una parte il team di Muserra, promosso in prima categoria, dall’altro il club di Mancini, a rischio iscrizione

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