Direttore responsabile: Michele Guccione settimanale di prevenzione medica e di solidarietà - da un’idea di Diego Fabra

anno 5 n. 29 - 19 luglio 2010

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La verità degli anzianiLa verità delle istituzioni

Riceviamo continue segnalazioni da parte dianziani e disabili che lamentano la carenzao la mancanza di assistenza durante questi

mesi estivi nei quali, causa ferie, vengono menoi loro tradizionali punti di riferimento. L'Asp,interpellata, nega però che vi sia un'emergenzaanziani in città. Il Comune di Palermo, manco a

parlarne: utilizza i fondi di riserva per finanziare il Festino del-l'austerity e nel frattempo sospende, per mancanza di soldi, l'as-sistenza domiciliare ai disabili e i pagamenti alle cooperative diassistenza. Due sono le cose: o gli anziani che ci telefonano abi-tano in un'altra città, o le istituzioni sconoscono la realtà diPalermo. Meglio non aggiungere una terza ipotesi.Il problema è sempre lo stesso: in questa città la politica ascoltasolo le masse che urlano e che minacciano sotto il "peso" dei votiche portano. Anziani e disabili certamente sopportano le loro sof-ferenze e hanno altro a cui pensare. Dunque, non urlano, non siaggregano in formazioni organizzate, non dispongono di amplifi-catori sociali tali da ottenere ascolto. Cioè, non costituisconoquella "massa critica" che possa essere ritenuta interessante aifini elettorali. Ci vorrebbe un Partito degli anziani e dei disabili?Non lo so, nell'attuale degrado istituzionale tutto è possibile. Maso certamente che in questa città abituata da troppi anni a sub-ire l'arroganza e la disamministrazione, queste cose che scrivodanno fastidio. Credetemi, danno fastidio anzitutto a me chedevo continuare a registrarle e a sottoporle alla vostra attenzio-ne. Anche a me piacerebbe che su questo giornale ci fossero solorassicuranti articoli su salute e benessere. Purtroppo considero ildisagio di un anziano o di un disabile alla stessa stregua di unamalattia e chiedo alle istituzioni di trattarlo con lo stesso impe-gno e con la medesima attenzione che si riservano alla cura di unpaziente. C'è la verità degli anziani e la verità delle istituzioni. Inmezzo c'è un'altra verità: tutte queste cose non dovrebbero nep-pure accadere.

editoriale

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di MicheleGuccione - micheleguccione@nellattesa.it

Arriva l’estate e iniziail problema degli anziani

La chiusura delle scuole, si sa, coincide con l’inizio delle vacanzeper milioni di famiglie. Ma coincide, anche, con il problema deicongiunti anziani che non possono seguire figli e nipoti nelle zone

di villeggiatura e, quindi, della necessità di provvedere alla loro assi-stenza. Nello speciale che dedichiamo al tema, il Direttore delDipartimento per l'integrazione socio-sanitaria dell'ASP di Palermo spie-ga come la struttura pubblica si è preparata per affrontare l’emergen-za caldo e l’assistenza alle persone anziane o in condizioni di disagiofisico. Un problema relativo, secondo quanto afferma il responsabiledell’ASP, perché le famiglie siciliane assistono con grande cura i lorocongiunti. E quanto la presenza affettuosa dei familiari sia importan-te per gli anziani lo dimostra l’articolo della nostra psicologa AngelaGanci. Ma non è solo un problema di assistenza, come dimostra lanostra intervista al direttore del CEA. L’età avanzata spesso coincidecon il terribile morbo dell’Alzheimer che, al di là delle cure, avrebbenecessità anche di ambienti sereni, magari immersi nel verde.“Sarebbe bello poter programmare gite fuori porta e brevi soggiorni inagriturismo”, afferma Lisciandra. Ma questa speranza si scontra con lediffficoltà di budget delle associazioni di volontariato.

SERVIZI A PAGINA 4 E 5

Interrotti i servizi di assistenza domiciliare per le persone con disabilità: nuovi disagi per le famiglie bisognose

servizi19 luglio 2010nell’attesa...2

Il servizio di assistenza domici-liare per le persone con disabi-lità è essenziale e riguarda

uno degli aspetti più delicatidella loro vita poiché - in assen-za di questo servizio - si trovanonell'impossibilità di svolgere i piùelementari atti quotidiani di curaed igiene personale.Le cento persone con disabilitàgrave a cui il Comune eroga que-sto servizio hanno, in aggiuntaalle caratteristiche della propria"patologia", altre difficoltà per-ché o vivono da sole, o hannoparenti in età avanzata che nonpossono farsi carico in toto del-l'assistenza quotidiana, ovvero sitratta degli stessi genitori chenon possono assentarsi dal pro-prio posto di lavoro per assisterei loro cari.La sospensione del servizio è,quindi, un fatto sconvolgenteche getta nella disperazione que-ste persone; a parte il fatto chel'erogazione di questi serviziessenziali e la tutela dei dirittisono garantiti, oltre che dallanostra Carta Costituzionale,dalle normative vigenti.

Non è corretto gettare questepersone nella disperazioneaumentando i loro disagi e crean-do le premesse per una emargi-nazione che potrebbe anche por-tare ad una pre-morte civile.In attesa che il servizio di assi-stenza domiciliare possa esserestabilizzato da una concreta pro-grammazione, riteniamo chel'amministrazione comunaledebba utilizzare tutti gli stru-menti a disposizione, impegnan-do, eventualmente, anche i fondidi riserva del Sindaco, affinchéqueste persone con disabilitàpossano avere subito tale servi-zio.Per questi motivi, ilCoordinamento H fra le associa-zioni che tutelano i diritti dellepersone con disabilità - a cuiaderiscono associazioni di disabi-li fisici, psichici, sensoriali e lorofamiliari ed anche associazioni dioperatori che lavorano in struttu-re riabilitative ed assistenzialipubbliche e private e strutturescolastiche, formative e sociali -ritiene non solo che l'amministra-zione comunale debba, con

di Salvatore Crispi - Responsabile del Coordinamento H fra le Associazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilità - salvatorecrispi@libero.it

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immediatezza, ripristinare il ser-vizio, ma che ci sia anche unautorevole intervento delPrefetto per evitare che sia pre-giudicato il regolare andamentodella vita civile e sociale e perevitare proteste e possibili mani-festazioni di piazza.

Al riguardo, il nostro giornaleha ricevuto non poche segna-lazioni da parte di famigliedisperate per l'interruzione delservizio da parte del Comune.Ovviamente, l'assistenza a dis-abili ed anziani viene concessaa famiglie in stato di bisognoe, quindi, impossibilitate aricorrere ad eventuali assisten-ze a pagamento. Troppo spes-so le amministrazioni localiricorrono alla classica scusadella mancanza di fondi e deitagli operati dal Governo cen-trale. Compito primario diun'amministrazione correttadel territorio dovrebbe esserequello di salvaguardare lefasce più deboli. Più volte daqueste colonne abbiamosegnalato gravi disservizi da

parte delle istituzioni sicilianee palermitane, in particolare:mezzi pubblici che non funzio-nano, raccolta della nettezzaurbana assolutamente ineffi-ciente, servizi sanitari latenti,burocrazia lenta e farraginosa,servizi di assistenza inefficaci.A soffrirne sono soprattuttocoloro che - per condizioneeconomica e disagi psico-fisici- non possono difendersi. Nonsarebbe il caso di riunire allostesso tavolo istituzioni, asso-ciazioni di volontariato, opera-tori del settore per trovare unasoluzione che salvaguardi ilcittadino da queste endemicheinefficienze della nostra socie-tà? Il nostro giornale è a dispo-sizione di quanti voglianosegnalare eventuali problemidovuti all’interruzione del ser-vizio di assistenza domiciliare.Forse, non potremo risolvere ilproblema, ma, quanto meno,potremo rendere pubblica lacondizione di disagio di tantefamiglie palermitane, con l’au-gurio che il Comune trovi unasoluzione al problema.

È’ fra i pochi ospedali in Sicilia ad avere caratteristiche strut-turali e servizi a misura di donna, che tiene conto dellamultietnicità, che ha almeno tre donne nel Comitato etico

e moltissime nei posti di maggiore impegno e responsabilità. Adaffermarlo è l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna che,anche quest'anno, ha voluto riconoscere le prestazioni di alta qua-lità all'Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli, assegnandoglidue bollini rosa. Ma il Buccheri La Ferla non è l'unica struttura che nel 2010 èriuscita ad ottenere in Sicilia il prestigioso riconoscimento. Anchedue cliniche, infatti, sono riuscite a raggiungere l'ambito premio:sono la Casa di Cura Cappellani di Messina e il centro catanese dioncologia Humanitas. L'Ospedale palermitano è risultato tra ledodici candidature che lo scorso anno avevano ottenuto il presti-gioso riconoscimento e fra i sette che sono riusciti a fare meglioaumentando da uno a due i bollini assegnati dal ComitatoScientifico. Il progetto "Ospedaledonna" promosso da O.N.Da, Osservatorionazionale sulla salute della donna, giunto alla quarta edizione,premia con i bollini rosa le strutture attente alle esigenze delledonne che, con cinque milioni di ricoveri ogni anno - per un tota-le di 9 milioni di italiani - rappresentano l'utenza maggiore deiservizi sanitari. La durata media è di una settimana, ma oltre 2milioni hanno bisogno di cure in Day Hospital, cinque su millericorrono all'ospedale per un periodo di riabilitazione e due sumille sono ricoverate in lungodegenza. La classifica è stata stilata da una apposita commissione scientifi-ca, che ha ridefinito i requisiti per l'assegnazione dei bollini peruna migliore selezione delle strutture. "L'avere ritirato i bollini rosa - dichiara il dott. Gianpiero Seroni,direttore sanitario dell'Ospedale Buccheri La Ferla - è per noi unriconoscimento importante, che premia la nostra attenzione pro-fusa nell'erogare le cure mediche rivolte alle donne. Fin dal 1981effettuiamo l'analgesia da parto. Voglio, altresì, sottolineare che lanostra attenzione per la "medicina in rosa" si è sviluppata in ambi-ti diversi dalla ginecologia, quali il percorso completo per la pato-logia della mammella". (g. v.)

"Ospedale a misura di donna": pre-miato l'ospedale Buccheri La Ferla

medicina19 luglio 2010

E'i n i z i a t apochi mesiorsono. Un

collega, cardio-logo, con unastrana formaiperfebbrile sco-

prì di avere contratto, a cinquan-t'anni, il morbillo. Da allora, altricasi sono stati segnalati, a mac-chia di leopardo, in alcuni luoghidella nostra terra. Adessoapprendiamo da una nota diagenzia, che il numero di casiinfantili va moltiplicandosi equesto induce ad una certaattenzione. Il morbillo, si sa, èuna malattia esantematica daldecorso benigno. Ma, come tuttele virosi di una certa intensità,può, in casi rari, dare qualchecomplicanza, soprattutto alsistema nervoso e a livello pol-monare. La prudenza suggerisce di vacci-nare i bambini sin dal primo annodi età e, in questi giorni, gli orga-ni di sanità pubblica, insistonosulla solerzia delle vaccinazioni.Il ricovero ospedaliero va riserva-to a quei casi troppo precoci, oche riguardano soggetti fragili o

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di Diego Fabra - diego@fabra.biz

Direttore responsabile: Michele Guccione micheleguccione@nel-lattesa.it

Direttore editoriale:Diego Fabra diego@fabra.biz

Progetti e impaginazione:Sergio Fabra sergio@fabra.biz

Hanno collaborato a questo numero:Diego Fabra diego@fabra.bizAngela Ganci angela.ganci@virgilio.itKatia Li Citra katialc79@yahoo.itGiusy E. Munda giusymunda@nellattesa.itSalvatore Crispi salvatorecrispi@libero.itStudio Nutrizione e Dietetica redazio-ne@nellattesa.it

Giochi:Alessio Fabra alessio@fabra.biz

Responsabile commerciale: Marcello Barbaro marcellobarbaro@nellat-tesa.it cell: 3401211397

Comitato etico scientifico:

Edizioni Associazione Nell’attesa - Palermo

settimanale di prevenzione medica e di solidarietàda un’idea di Diego FabraRegistrato presso il Tribunale di Palermo al n° 11 del 29 maggio 2006

Diego Fabra coordinatoreGiovanni Alberti medicina esteticaMariella Falzone area socialeSergio Fasullo cardiologiaSilvia Tinaglia psicologia

Redazione, uffici: Via Vaccarini 36 -Palermo Tel.: 0916255846 - 0919760831e-mail:redazione@nellattesa.it - sito web:www.nellattesa.itDistribuzione:Associazione Nell’attesaStampa:Sprint s.a.s.Via Telesino 18/a Palermo - Tel. 091405411

Questo numero è stato stampato in 25.000copie. Chiuso in tipografia il 13 luglio 2010Un modulo (mm. 48x20): Euro 25,00Una pagina: 48 moduliAbbonamento sostenitore: 100,00 EuroIl giornale viene distribuito in oltre 400punti di Palermo e provincia

Gli articoli firmati riflettono esclusivamen-te l’opinione degli autori. E’ consentita la riproduzione anche parzia-le degli articoli, citandone la fonte.

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Nuova ondata di morbilloin Sicilia

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debilitati. Noi riteniamo che la migliorecura sia la prevenzione, soprat-tutto nei contatti e nelle vacci-nazioni, e, come sempre, unabuona igiene di fondo. In tutte lemalattie infettive, infatti, il con-tagio non è automatico, madipende della carica di virus tra-smesso, dalla pulizia personale eambientale e dalle difese immu-nitarie. Inutile dire che i malativanno tenuti in ambienti sani eben arieggiati e che non bisogna"fare gli eroi" standovi necessa-riamente molto a contatto.Occorrono visite brevi in ambien-te ben ventilato, almeno daparte di chi non è sicuro di esse-re immune. Si, perché l'immunitàche si trae dalla malattia con-tratta o dalla vaccinazione èduratura ed efficace. Ricordiamoci di abbondare conogni misura igienica e di privile-giare frutta, legumi e proteinenobili: questa è buona norma pertutti. Se dovessimo contrarre ilmorbillo, ad ogni modo, ricordia-moci che è solo una malattia feb-brile un po' stancante, ma nullapiù.

Mozzarella blu?.... Megliopreferire la qualità!

Ammontano a circa una tonnellata le mozzarelle "blu" seque-strate in Italia, prodotte in Germania dalla Milchwerk JagerGmbh & Co e commercializzate in Italia da sei marchi:

Fattorie Torresina, Land, Lovilio, Malga Paradiso, Monteverdi eMozzarella LD. Il ministero della Salute invita i consumatori a pre-stare attenzione alle etichette fino a quando i controlli avviatidalla Commissione europea non saranno terminati. E un invitoarriva anche dai produttori campani, preoccupati dai riflessi chela vicenda delle mozzarelle blu potrebbe avere sul mercato: unconto sono i prodotti dop, un altro quelli di fascia bassa. Per met-tersi al riparo da adulterazioni e rischi, il consumatore dovrebbepuntare sulla qualità garantita. La miglior difesa per chi compraè la conoscenza del prodotto: fidarsi dei marchi di garanzia comequello del consorzio campano, evitando confusioni tra la mozza-rella di bufala dop e latticini a basso costo.

ROTOLO DI MELANZANEIngredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia, 1 melanzana tonda grande, 200g di mozzarella, 350 g di passata di pomodoro, olio extravergine d'o-liva q.b, 1 cipolla, basilico abbondante, parmigiano reggiano q.b.,sale Preparazione: tagliate la melanzana a fette e, dopo averla lasciata inacqua e sale per circa un'ora, strizzatela e friggetela. Mentre la melan-zana scarica l'olio di frittura sulla carta assorbente, preparate un sem-plice sugo con cipolla, olio, passata, sale e tantissimo basilico.Stendete uno strato di sugo sul fondo di un tegame e mettete da parte.Srotolate la pasta sfoglia e stendetela, conditela con un po' di sugo,farcitela con uno strato di melanzane ed uno di mozzarella e ricopriteil tutto con il sugo e del parmigiano grattugiato. Arrotolate la sfoglia suse stessa e ponete il rotolo in un tegame, ricopritelo di sugo e ponetein forno a 180 gradi per circa 25 minuti.

“Mangiarbene” rubrica a cura dello Studio Nutrizione e Dietetica

Vaccino contro Escherichia coli Un vaccino contro l'Escherichia coli per proteggere i neonati, per i qualitale microrganismo rappresenta la seconda causa di meningite batterica,è la prospettiva che emerge da una ricerca pubblicata su P.n.a.s. Per laprima volta, sono stati messi a confronto tutti i ceppi di E. coli, facendouso della genomica. L'analisi ha identificato 230 antigeni presenti esclu-sivamente sui batteri: compito dei ricercatori, adesso, sarà stimolare laproduzione di anticorpi specifici in grado di proteggere dalla malattia.

Dna e longevitàDa oggi è possibile, con un 77 per cento di probabilità, prevedere se sidiventerà o meno centenari. La longevità è, infatti, accompagnata da una

configurazione della mappa genetica ben riconoscibile, identificata graziealla prima analisi "a tappeto" del Dna di oltre mille centenari, pubblicatanell'edizione online di Science.

Create nuove cellule staminali umane più "duttili" Ricercatori americani hanno prodotto un nuovo tipo di cellula staminaleche può essere manipolata più facilmente durante gli esperimenti. Questenuove cellule potrebbero rivelarsi utili per creare più efficaci modelli cel-lulari delle malattie studiate e permetterebbero di riparare le mutazionigenetiche collegate alle malattie.

in breve

di Giusy Egiziana Munda - giusymunda@nellattesa.it

Anziani ed estate: per fortuna in Sicilia ci sono le famiglie

E'iniziato ilgran caldoe, come

ogni anno, tornaalla ribalta ilproblema deglianziani e delle

persone sole e della necessità diattivare iniziative ed opportunitàche consentano di affrontare conmeno disagi il gran caldo e le cri-ticità legate alla stagione estivacausate dalla partenza per levacanze di parenti ed amici. Cirisponde Gioacchino Oddo,Direttore del Dipartimento perl'integrazione socio-sanitariadell'ASP di Palermo.

Com'è organizzata la strutturasanitaria pubblica per affronta-re i problemi degli anzianidovuti al caldo?"Partiamo da una premessa: c'èuna considerevole differenza trail Meridione e il resto dell'Italia.Da noi non vi sono casi di emer-genza legati al caldo per glianziani, perché, in genere, godo-no di una buona assistenzagarantita dai propri familiari che(per effetto di un retaggio tipicodell'uomo meridionale, che loporta a non abbandonare il pro-prio caro anziano), limitano for-temente i casi di vera solitudineo di abbandono. Quindi, se visono richieste d'intervento, disolito, arrivano ai medici di fami-glia o alle guardie mediche, piùraramente al pronto soccorso eriguardano, più che altro, pro-blemi di cali di pressione piutto-sto che casi di colpi di calore. C'èun buon sistema di protezione(soprattutto in Sicilia e aPalermo rispetto alle altre regio-ni d'Italia) che fa sì che non siregistrino vere e proprie emer-genze, seri casi di malesserelegati al caldo, o eventi di mor-talità. Comunque, presso l'Asp 6è stato attivato un servizio di

speciale19 luglio 2010 4nell’attesa...

protezione che opera attraversouna centrale operativa di curadomiciliare che, in seguito allachiamata, invia lo specialista diMedicina generale presso il domi-cilio del paziente che accusa isintomi del caldo".

Quali sono?"sudorazione, disidratazione,sensazione di svenimento, males-sere generale.

Ci può parlare più dettagliata-mente del servizio che l'ASP 6ha predisposto per il problemacaldo?"Per ridurre il disagio ed il rischiodi situazioni di emergenza per lapopolazione anziana abbiamopredisposto un piano specifico diintervento in collaborazione conil Comune, la Provincia, laProtezione Civile e leAssociazioni di volontariato pre-senti sul territorio. In particola-re, all'ASP compete la promozio-ne di iniziative di prevenzione,tra le quali un'informazione chia-

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ra e mirata alla popolazioneanziana interessata. Una corret-ta informazione, infatti, aiuta aconoscere i rischi del grandecaldo e a riconoscere precoce-mente i disturbi che vanno sotto-posti all'attenzione dei sanitari.Una serie di consigli utili su comedifendersi dal caldo è stata inse-rita in un manuale, consultabileda tutti sul sito www.asppaler-mo.org. Questo opuscolo, curatocon la collaborazione del perso-nale sanitario, si pone l'obiettivodi fornire dei consigli utili aglianziani, alle loro famiglie e atutti coloro che li assistono adomicilio, nelle strutture resi-denziali e diurne, al fine di adot-tare comportamenti appropriatiche possano ridurre i disagi psi-cofisici ed i loro problemi di salu-te e facilitarne la gestione. Ildocumento riporta, inoltre, unelenco di numeri utili da contat-tare in caso di emergenza".

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denza degli interventi da partedei medici della struttura pub-blica per gli anziani vittime delcaldo?"Guardi, prorio a dimostrazionedel fatto che da noi non si regi-strino seri casi di emergenzadovuta al caldo, lo scorso annonon abbiamo avuto chiamate ainumeri del nostro sistema diallerta, appositamente istituitoper questo problema".

Ma, allora, non si deve parlaredi emergenza caldo?"In realtà, il problema del caldopuò manifestarsi pericolosamen-te nei casi di aggregazione socia-le (come le manifestazioni, i cor-tei durante le feste estive, lostadio, gli ingorghi stradali, i pel-legrinaggi). E molto meno per glianziani, ben assistiti dalle curedei propri cari, tanto da porresotto controllo un eventualeevento negativo"

In ogni caso, in che modo l'Asp6 e i vari distretti sanitari, pre-dispongono i loro servizi di assi-stenza agli anziani per l'estate?"I medici di base ricevono via e-mail un bollettino meteorologi-co che li informa sull'eventualitàdi uno stato di emergenza caldoe di eventuali situazioni di aller-ta. Ad ogni medico è stato forni-to un opuscolo contenente tuttii recapiti telefonici delle centra-li operative per attivare, in casodi necessità, un servizio di assi-stenza infermieristica. Inoltre,periodicamente, chiamiamo ipazienti che si trovano in assi-stenza domiciliare per sincerarcidelle loro condizioni. Realizzia-mo un servizio di allerta attra-verso il quale invitiamo tutto ilpersonale infermieristico a porreattenzione ad eventuali casi dirischio. E' un sistema che riesce agarantire una protezione suffi-ciente".

A colloquio con Gioacchino Oddo, Direttore del Dipartimento per l’integrazione socio-sanitaria dell’ASP di Palermo

Test genetico per il tumore al colonUn numero crescente di italiani si sottopone al test genetico che per-mette di verificare l'idoneità della terapia per la cura del tumore delcolon retto. In un anno, il numero di pazienti con tumore metastaticoche si sono sottoposti a questo test è aumentato del 50%. Il test valu-ta se il gene Kras, presente nelle cellule tumorali, è mutato o meno.

In città si muore di più, Napoli al topLa città nuoce gravemente alla salute. In quasi tutte le aree metropoli-tane italiane, ad eccezione di Bologna e Firenze, si registrano, infatti,valori superiori del tasso di mortalità rispetto alla media nazionale. Ela “maglia nera'” spetta a una delle città più discusse sul fronteambiente e salute, Napoli. E' quanto emerge dalla prima edizione delRapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010.

I chili di troppo modificano la sessualità Per la prima volta, un'ampia ricerca francese fornisce un quadro sucome chi è in soprappeso o obeso vive la sessualità. I dati raccolti, digrande interesse, evidenziano difficoltà, paure e conseguenze imprevi-ste con le quali bisognerà necessariamente fare i conti, se si conside-ra il continuo aumento nella nostra società di questi "pazienti".

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speciale19 luglio 2010 5

L'arrivo della bella stagione porta con sé, insiemeal sole e alle vacanze, un lungo periodo di relaxda trascorrere in compagnia dei propri cari. Se

per tanti questo è l'inizio di giorni vissuti in allegria espensieratezza, per altri l'avvicinarsi dell'estate è sino-nimo di solitudine e tristezza.Pensiamo a tutti quegli anziani soli ed autosufficienti

che, lontani dai figli, spesso distanti, sono destinati all'isolamento inuna città che lentamente si svuota, dove i servizi sono ridotti e, conessi, la vitalità dei centri urbani.E' ben noto come per "invecchiare bene" sia indispensabile il contattosociale e l'integrazione nel proprio ambiente di vita che hanno effettipositivi e stimolanti, tra gli altri, sull'attenzione, la memoria e il tonodell'umore. La condizione dell'anziano che resta nelle città semideserte dei mesiestivi, proprio perché limita fortemente le occasioni di una sana sti-molazione sociale, ha ripercussioni negative sia sul fisico, sia sulla psi-che: recenti ricerche hanno, infatti, evidenziato che la solitudine è unrischio serio per la salute perché può portare ad un forte aumento dellapressione sanguigna e, in tal modo, aumenta la probabilità di amma-larsi di Alzheimer.Inoltre, l'anziano solo tende a lasciarsi andare, accusando insonnia,stanchezza continua, l'alimentazione diventa irregolare e disordinata,portando non di rado all'obesità. Le conseguenze sulla psiche sono lo sviluppo di sintomi depressivi, consentimenti di tristezza, vergogna, per un isolamento spesso non scelto,ma imposto dalle circostanze, senso di inutilità e paura di un totaleabbandono.La mancanza di stimolanti relazioni con gli altri e di legami che dannosupporto emotivo conduce spesso ad un abbassamento dei livelli diautonomia e dello spirito di iniziativa, che favoriscono, a loro volta,l'abbassamento delle difese immunitarie.Se non tutti gli anziani sviluppano queste problematiche, arginando ilproblema dedicandosi ad attività ricreative appositamente pensate peril periodo estivo, per quanti restano nella solitudine della loro casa edella loro città, quali sono i possibili rimedi per il senso di vuoto cre-scente?Le uniche soluzioni proponibili sono affetto, cura ed attenzioni cherestituiscono serenità e voglia di vivere, le migliori medicine per unanimo anche solo momentaneamente "digiuno d'amore".

Estate: la solitudine comporta serie conseguenzesulla salute soprattutto delle persone anziane

nell’attesa...

di Angela Ganci - Psicologa psicoterapeuta, mediatrice familiare - angela.ganci@virgilio.it

Se per gli anziani l'estatecomporta tutta una serie didisagi e carenze, cosa succe-

de a Palermo per chi soffre dipatologie gravi, come, per esem-pio, l'Alzheimer? Lo abbiamochiesto al direttore del Cea(Centro Educativo Alzheimer),Gaetano Lisciandra, che benconosce i disagi della categoria.

Secondo la sua esperienza, cosasi dovrebbe fare perché i mala-ti di Alzheimer e le loro famigliepossano trascorrere più serena-mente il periodo estivo?"Ci piacerebbe tanto poter rega-lare ai malati di Alzheimer e aifamiliari che di loro si occupano,momenti di relax e occasioni chefavoriscono la socializzazioneattraverso gite fuori porta datrascorrere, preferibilmente, inzone immerse nel verde.

Avete avuto esperienze in talsenso?Sì, abbiamo sperimentato quoti-dianamente l'effetto rilassante ebenefico che ha questo tipo ditrattamento per chi soffre delterribile morbo. Spesso, dallesale del centro che dirigo, imalati ricoverati, soprattutto neiperiodi in cui siamo riusciti asvolgere qualche piccola occasio-ne di attività di assistenza, scap-pano in giardino, che è il luogoche preferiscono. E la dimostra-zione che questa condizione sia aloro gradita è data dal fatto che,quando sono immersi nell'am-biente naturale e colorato delnostro giardino, li vediamo piùsereni e disponibili al rapporto

Per l’Alzheimer ideali le gite o l’agriturismo

di Franca Barra - redazione@nellattesa.it

con gli altri. L'ideale sarebbe unavacanza in agriturismo, per ilruolo terapeutico non farmacolo-gico che riveste e che, nel con-tatto con la natura, favorirebbela socializzazione tra i malati.Sarebbe bello poter organizzaregite nelle quali i malati potreb-bero essere accompagnati daipropri familiari (i primi ad aver-ne bisogno). L'ideale sarebbeorganizzarne, per esempio, unaogni quindici giorni per gruppi didieci, massimo quindici pazientiper una migliore gestione".

Quale contesto agrituristicosarebbe da preferire?"Qualunque zona agrituristicaandrebbe bene, purché garantis-se un contesto sicuro, ossia chenon si trovi ubicata in zone sco-scese. Purtroppo, considerandole non poche difficoltà incontra-te per avere almeno gli aiutiessenziali per realizzare l'assi-stenza ai malati all'interno delCentro, riteniamo che non cisiano possibilità che la nostrarichiesta di concretizzare un belprogramma estivo (come quellodi cui vi ho parlato) abbia qual-che, sia pur remota, possibilitàdi venire accolta dagli enti pre-posti (come i servizi attivitàsociali del Comune, dellaProvincia e della Regione). ICentri Alzheimer di Madrid eBarcellona, anche sotto questoprofilo, sono molto ben organiz-zati ed in estate i malati e le lorofamiglie possono godere di bene-fiche giornate da trascorrere neiboschi a socializzare e rilassarsitra giochi e grigliate all'aperto".

Usare farmaci anti-coagulanti che 'bloccano' la vitamina Kpotrebbe prevenire due terzi degli ictus causati dalla fibrilla-zione atriale, patologia relativamente comune che altera ilritmo del cuore. Eppure solo il 35 per cento di questi pazien-ti riceve il trattamento. A dirlo è Pier Mannuccio Mannucci,direttore della Clinica medica del Policlinico di Milano e pre-sidente del ventunesimo Congresso internazionale sulletrombosi.

I farmaci anti vitamina K prevengono l'ictus

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veterinaria19 luglio 2010 6

Gli animalinon sonouomini. E’

un’affermazionesolo in apparen-za banale, ma,in realtà, per

nulla scontata. L'uomo, infatti,compie un errore grave, cioé èquello di umanizzare gli animali,in particolar modo, gli amici aquattro zampe che vivono nellasua casa. In cosa consiste l'umanizzazione?Si tratta di un processo mentaleche, proiettando il sé sull'altro,spinge a credere che gli animaliabbiano la nostra stessa perce-zione della realtà e gli stessinostri bisogni. Il fenomeno, vecchio di secoli,ha subìto ultimamente un'inten-sificazione semplicemente per-ché c'è un maggior distacco dallanatura e dagli animali. Noi non liconosciamo perché non abbiamopiù l'occasione di osservarli, senon sporadicamente in agrituri-smi, zoo, e circhi, ma mai nelloro habitat naturale. Alla base di questo processo c'èla presunzione che l'uomo sia unessere superiore. Nella scalamentale che erroneamente ci

Se vogliamo rispettare gli animali, trattiamoli come tali

configuriamo, l'uomo sta in cimae sotto stanno gli animali; piùquesti mostrano "intelligenza"più sono vicini all'uomo e degni dirispetto. Per l'uomo l'intelligenzadell'animale consiste nella capa-cità di imitarlo o di eseguirne gliordini. Quante volte si sente unpadrone dire orgogliosamentedel suo cane "Gli manca solo laparola"? Questo tipo di visionegerarchica e antropocentrica èassolutamente sbagliata e com-porta non pochi rischi.Uno dei rischi che si corrono èquello di minare la salute psico-fisica e il benessere degli anima-li. Prendiamo, ad esempio, i canidove il fenomeno è più evidenteperché sono gli animali con iquali entriamo più facilmente acontatto. Li alimentiamo inmaniera scorretta, con troppidolci o carboidrati, li agghindia-mo in maniera ridicola con abiti-ni all'ultima moda, occhialini,nastrini e collari con pietre colo-rate da 200 chili (credete che uncane sia felice di andarsene ingiro così???), pretendiamo com-portamenti che non sono nellaloro natura, ma che magari cidivertono o stupiscono gli amici ei vicini. Non tentiamo di ascolta-

di Katia Li Citra - Ordine dei Veterinari di Palermo - katialc79@yahoo.it

in collaborazione con l’Ordine dei Veterinari di Palermo - www.veterinaripalermo.it

re o dialogare, perché è più faci-le per noi ordinare. I nostri canisono aggressivi e presentano dis-turbi comportamentali perché,spesso, non sono educati corret-tamente o, semplicemente, nonsono compresi.Non dobbiamo dimenticare chegli animali domestici assumonouna grande importanza nella cre-scita dei bambini. Il rapportobambino-animale è un rapportospontaneo, dettato dalla recipro-ca curiosità. È lodevole che igenitori, carichi di buone inten-zioni, organizzino gite domenica-li in agriturismo o portino i figlial circo o allo zoo per fargli cono-scere il regno animale. Il punto èche il luogo è sbagliato e l'ap-proccio dev’essere mediato enon alimentato dai cattivi esem-pi di cui sopra. Anche il bambinoè vittima del processo di umaniz-zazione, per l'influenza che sub-isce dai genitori o dai cartonianimati che, fin troppo spesso,mostrano animali in atteggia-menti umani.Ciò che conta, invece, è che ilbambino abbia sempre chiara ladifferenza che c'è tra lui e glianimali con cui viene a contatto.Diversità che dev’essere rispet-

nell’attesa...

tata. Se il bambino avrà chiaroche il pulcino, il gatto, il cane, lacapretta e l'asinello non rappre-sentano un mezzo di svago, maesseri viventi diversi, dai qualiimparare se è il caso, avrà sicu-ramente maggiori capacità rela-zionali nella vita. Sarà, infatti,maggiormente disposto a con-frontarsi con i suoi simili e asocializzare più facilmente anchecon l'altro sesso, o con persone dirazza o di credo diversi. La diver-sità infatti, non è qualcosa di cuiaver paura, ma è un valore cheaccresce.Molti ricorderanno le opere del-l'artista olandese Escher. Nei suoiquadri, una moltitudine di scalesi intrecciano, senza all'apparen-za una direzione, una logica o uncollegamento. Lo spettatorerimane disorientato perché nonc'è un unico punto di vista, ma cene sono tanti e tutti ugualmenteimportanti. È così che dobbiamopensare agli animali, non comeesseri minori sui gradini più bassidella nostra scala, ma, semplice-mente, come esseri viventi chestanno su un'altra scala, e lavisione d'insieme sarà armonica,proprio come in un'opera diEscher.

CONSIGLIATI

Il processo di umanizzazione dei nostri amici a quattro zampe nasconde non pochi pericoli per loro e per l’uomo

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un po’ di relax19 luglio 2010 7SUDOKUSi devono disporrele cifre da 1 a 9 inuna griglia qua-drata di 9 caselleper lato suddivisain altrettanti riqua-dri, in maniera chein ciascuna riga,colonna e sezioneogni cifra compaiauna sola volta. Perdare al solutore unpunto di partenza,alcune casellesono già riempite.Si procede ragio-nando per esclu-sione e scrivendoun numero soloquando si è sicuri.

ORIZZONTALI1 Si comporta inmaniera strana 9Altare romano 10Vi si trova Pechino12 Grotta scozzeseche ispirò Men-delssohn 14 La usail taglialegna 16Una struttura tipicadella poesia o dellamusica 17 Fer-nando, composito-re e chitarrista del1700 18 Biblico reche sposò Gezabe-le 19 La cima dellarupe 20 L'inizio de-gli études 22 Con-ducevano la biga24 Conosco 25 Gliipocriti del Vangelo

26 La fine delle vacanze 28 Rigistro Operatori Comunicazioni 29 Como 31Alternate Current 33 La ventunesima lettera dell’alfabeto greco 34 Le con-sonanti in serra 35 Celebre pittore impressionista 37 Non maturo 39 Orlosenza centro 40 Salottino per signora 41 Componimento lirico 42 Musicistae poeta celta 43 Salerno

VERTICALI1 Spedizione in Africa 2 Gruppo etnico primitivo 3 Gracida nello stagno 4Città olandese sede d'un famoso trattato dell'Unione Europea 5 Avanti Cristo6 Nuora di Isacco e cognata di Esaù 7 Curva del fiume 8 parte della scar-pa 11 Papà 13 Il nome di Carrol, autore di Alice nel Paese delle Meraviglie15 In fondo alla fattoria 20 Abitante del vecchio continente 21 Noto setti-manale di evasione 22 Fiume che nasce dalle alpi bernesi 23 Indurisce icapelli 24 Prima del condizionale 26 Cosi firmava Don Diego de la Vega 27Può esserlo di grano 29 Professione di fede 30 Piazza della polis 32 Cagliari34 Un letale missile sovietico 36 Il celebre navigatore biblico 37 AlbumOriented Rock 38 Si chiede a alla fine del concerto 40 Bari

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Sabato 24 luglio (turno 17)Giardina A. via S. Cuccia 17(v. D. Di Marco) - tf. 091341627Mancuso F. viale delle Alpi 7/C tf. 091 308150Mercadante V. v.le Regina Elena72 (Valdesi) - tf. 091450381Motisi c.so Pisani 25 tf. 091 422389Musumeci R. via E. Restivo 23 tf. 0916703421Paternostro B. via Cruillas 3/D tf. 0916850977Randazzo R. A. via Termini

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