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LA VALUTAZIONE IN ITALIA OGGI
LE FUNZIONI E I COMPITI
DELL’INVALSIDELL’INVALSI
Dino Cristanini
LA SFIDA DELL’ISTRUZIONE
COME SARA’ L’ITALIA NEI PROSSIMI DECENNI DIPENDE
IN GRAN PARTE DALL’EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E
FORMAZIONE CHE SI RIESCE AD OFFRIRE AI
RAGAZZI
STRATEGIA EUROPA 2020:
SVILUPPARE UN’ECONOMIA BASATA SULLA
CONOSCENZA E L’INNOVAZIONE
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ALLA CERIMONIA DI APERTURA
DELL'ANNO SCOLASTICO 2011-2012
È giusto e necessario che, nella scuola come inogni altro ambito, il merito sia premiato, mabisogna anche che sia reso possibile epromosso. Non si possono contrapporre ilpromosso. Non si possono contrapporre ilperseguimento dell'uguaglianza, da unaparte, e la valorizzazione del merito,dall'altra… Ed è giusto che scattino - anche idocenti non possono non convenirne - seritest e metodi di valutazione…
DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
AL SENATO
17 NOVEMBRE 2011
Un ritorno credibile a più alti tassi di crescita deve basarsi su misure volte a innalzare il capitale umano e fisico e la produttività dei fattori. La valorizzazione del capitale umano deve essere un aspetto centrale: sarà necessario mirare all'accrescimento dei livelli necessario mirare all'accrescimento dei livelli d'istruzione della forza lavoro, che sono ancora oggi nettamente inferiori alla media europea, anche tra i più giovani. Vi contribuiranno interventi mirati sulle scuole e sulle aree in ritardo, identificando i fabbisogni, anche mediante i test elaborati dall'INVALSI, e la revisione del sistema di selezione, allocazione e valorizzazione degli insegnanti.
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA
UN CAMPO COMPLESSO
OGGETTO VAL.
INTERNA
VAL.
ESTERNA
ALUNNO PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
PERSONALE PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
ISTITUZIONE SCOLASTICA PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
SISTEMA PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
PERCHE’ –CHI-
QUANDO-COME
FINALITA’ DELLA VALUTAZIONE
VALUTARE PER STIMOLARE IL
MIGLIORAMENTO
SISTEMI DI VALUTAZIONE DIAGNOSTICA E SISTEMI
DI SUPPORTO
VALUTARE PER PREMIARE
SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA
PERFORMANCE
VALUTARE PERCERTIFICARE
SISTEMI AFFIDABILI DI MISURAZIONE
DELL’OGGETTO DELLA CERTICAZIONE
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
UN PO’ DI STORIA
1990 – Conferenza Nazionale sulla scuola
CENSIS - Per un servizio nazionale di valutazione
Approccio di sistema: pluralità di indicatori e di fonti informative
Aree di analisi: contesto, risorse immesse, processi, prodotti finali
Funzioni del servizio. Valutazione di:Funzioni del servizio. Valutazione di:
- efficienza ed efficacia del sistema scolastico nel suo complesso enelle sue articolazioni territoriali
- effetti delle politiche legislative che coinvolgono la scuola
- valutazione di programmi, iniziative, sperimentazioni significative
Ricadute:
- Sviluppo della cultura della valutazione
- Supporto all’autovalutazione delle scuole
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
UN PO’ DI STORIA
1993 – Decreto Legislativo n.35
art. 8 – Parametri di valutazione della produttività del
sistema scolastico
Il Ministro provvede alla:Il Ministro provvede alla:
- determinazione di parametri di valutazione
dell’efficacia della spesa in rapporto all’attuazione del
diritto allo studio e ai livelli qualitativi dell’istruzione
- Individuazione di adeguati metodi di rilevamento dei
processi e dei risultati in termini di preparazione
generale e specifica del servizio scolastico
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
UN PO’ DI STORIA
1993 – Proposta organica sulla scuola
Punto 6 – La valutazione del sistema formativo
- assicura analisi sistematiche della congruenza dell’offerta formativa con gli obiettivi e con i programmi fissati per lo sviluppo del sistema scolastico
- introduce nel sistema procedure e strumenti per la gestione amministrativa e strategica dei punti di criticità dell’offerta
- introduce nel sistema procedure e strumenti per la gestione amministrativa e strategica dei punti di criticità dell’offerta formativa anche ai fini del recupero della dispersione scolastica
- produce e sviluppa criteri di efficienza e di efficacia degli standard e dei risultati formativi utilizzabili dagli operatori per la valutazione e per l’autovalutazione dei processi
- raccoglie, elabora e standardizza modelli di valutazione e di autovalutazione e promuove la diffusione di una cultura di responsabilità sui risultati tra gli utenti del servizio
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
UN PO’ DI STORIA
1997 – Direttiva n.307
Istituzione presso il CEDE del Servizio Nazionale per la qualità dell’istruzione – Compiti:
- studiare e scegliere i necessari indicatori di risorse, processo, prodotto e contestuali e le metodologie di processo, prodotto e contestuali e le metodologie di rilevazione più affidabili
- sviluppare direttamente, validare, tarare e diffondere ulteriori strumenti di accertamento del profitto, nonché strumenti atti a rilevare lo stato e le condizioni di funzionamento del sistema scolastico per cui l’informazione non sia già disponibile
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
IL PRIMO INVALSI
1999 – Decreto Legislativo n.258
Trasformazione del CEDE in INVALSI –
I COMPITI DELL’ISTITUTO
• valuta l’efficienza e l'efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso e analiticamente,
ove opportuno anche per singola istituzione scolastica, inquadrando la valutazione
nazionale nel contesto internazionale;
• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto • studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto
sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;
• conduce attività di valutazione sulla soddisfazione dell'utenza;
• fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione per la realizzazione di autonome
iniziative di valutazione e supporto alle singole istituzioni scolastiche anche mediante la
predisposizione di archivi informatici liberamente consultabili;
• valuta gli effetti degli esiti applicativi delle iniziative legislative che riguardano la scuola;
• valuta gli esiti dei progetti e delle iniziative di innovazione promossi in ambito nazionale;
• assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca internazionale in campo valutativo e
nei settori connessi dell’innovazione organizzativa e didattica.
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
IL SECONDO INVALSI
Art. 3 c.1 lett. b Legge 28 marzo 2003, n.53
Ai fini del progressivo miglioramento e
dell’armonizzazione della qualità del sistema di
istruzione e di formazione, l’Istituto nazionale istruzione e di formazione, l’Istituto nazionale
per la valutazione del sistema di istruzione
effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle
conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità
complessiva dell’offerta formativa delle
istituzioni scolastiche e formative
I COMPITI DELL’INVALSI NEL D.LGS. 286/2004• effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e
sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente. Per la formazione professionale le verifiche concernono esclusivamente i livelli essenziali di prestazione e sono effettuate tenuto conto degli altri soggetti istituzionali che già operano a livello nazionale nel settore della valutazione delle politiche nazionali finalizzate allo sviluppo delle risorse umane;
• predispone, nell'ambito delle prove previste per l'esame di Stato conclusivo dei cicli di istruzione, per la loro scelta da parte del Ministro, le prove a carattere nazionale, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento del corso ed in relazione alle discipline di insegnamento dell'ultimo anno di ciascun ciclo, e provvede alla gestione delle prove stesse, secondo le disposizioni emanate in attuazione dell'articolo 3, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53;stesse, secondo le disposizioni emanate in attuazione dell'articolo 3, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53;
• svolge attività di ricerca, nell'ambito delle sue finalità istituzionali;• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto
sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;• assume iniziative rivolte ad assicurare la partecipazione italiana a progetti di ricerca
europea e internazionale in campo valutativo;• svolge attività di supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle
regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione;
• svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche.
LA LEGGE 176/2007
LA VALUTAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
IL TERZO INVALSI
A decorrere dall'anno scolastico 2007-2008 il Ministro della pubblica istruzione fissa, con direttiva annuale, gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti, per effettuare relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti, per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilita' degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria, alla prima e terza classe della scuola secondaria di I grado e alla seconda e quinta classe del secondo ciclo, nonche'altre rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole.
LA LEGGE 176/2007
LA PROVA NAZIONALE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO
L’esame di Stato comprende anche una prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti dal Ministro della pubblica istruzione tra sono scelti dal Ministro della pubblica istruzione tra quelli predisposti annualmente dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi), conformemente alla direttiva periodicamente emanata al Ministro stesso, e inviati alle istituzioni scolastiche competenti.
LE FINALITA’ DELLA PROVA NAZIONALE
Direttiva Ministeriale n.16 del 25 gennaio 2008
L’introduzione della prova a carattere nazionale in sede di conclusione del primo ciclo di istruzione ha la funzione di integrare gli elementi di valutazione attualmente esistenti verificando i livelli di apprendimento degli studenti a conclusione del terzo anno della scuola secondaria di primo grado.
La valutazione a livello nazionale degli apprendimenti degli studenti costituisce il necessario completamento dell’autonomia scolastica e consentirà il progressivo allineamento a standard di carattere nazionale da poter sospingere con mirate azioni di stimolo e di sostegno, verso il raggiungimento di crescenti livelli di qualità.
LIVELLO DI CLASSE INDAGINE PERIODICITA’ MODALITA’
Primaria I
Primaria II SNV ANNUALE CENSUARIA
Primaria III
Primaria IV
Primaria V SNV ANNUALE CENSUARIA
Sec. I grado I SNV ANNUALE CENSUARIA
Sec. I grado IISec. I grado II
Sec. I grado III SNV
PROVA NAZ.LE
ANNUALE CENSUARIA
Sec. II grado I
Sec. II grado II SNV ANNUALE SNV
Sec. II grado III
Sec. II grado IV
Sec. II grado V …… …… ……
LIVELLO DI CLASSE INDAGINE PERIODICITA’ MODALITA’
Primaria I
Primaria II SNV ANNUALE CENSUARIA
Primaria III
Primaria IV IEA-TIMSS
IEA-PIRLS
QUADRIENNALE
QUINQUENNALE
CAMPIONARIA
CAMPIONARIA
Primaria V SNV ANNUALE CENSUARIA
Sec. I grado I SNV ANNUALE CENSUARIA
Sec. I grado IISec. I grado II
Sec. I grado III SNV/PROVA NAZ.LEIEA-TIMSS
ANNUALEQUADRIENNALE
CENSUARIACAMPIONARIA
Sec. II grado I
Sec. II grado II SNVOCSE-PISA
ANNUALETRIENNALE
SNVCAMPIONARIA
Sec. II grado III
Sec. II grado IV
Sec. II grado V …… …… ……
LA MISSION DELL’INVALSI
PRODURRE DATI VALIDI E ATTENDIBILI
FORNIRE INFORMAZIONI UTILI A:
• DECISORI POLITICO-ISTITUZIONALI PER ORIENTARE LE POLITICHE SCOLASTICHE
• SCUOLE PER L’AUTOVALUTAZIONE E IL MIGLIORAMENTO
COME L’INVALSI CONTRIBUISCE ALLA VALUTAZIONE DI SISTEMA
Mette a disposizione dei policy makers i risultati completi e attendibili di verifiche periodiche e sistematiche sugli periodiche e sistematiche sugli apprendimenti e sulle loro determinanti, realizzando altresì analisi volte a fornire indicazioni utili alle scelte di governo e di indirizzo del sistema di istruzione e formazione.
I RISULTATI DELLE MISURAZIONIALCUNE INDICAZIONI A LIVELLO DI SISTEMA
I RISULTATI MEDI A LIVELLO NAZIONALE
I CONFRONTI PER MACRO-AREE E PER REGIONI
LA VARIANZA TRA LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE NELLA LA VARIANZA TRA LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE NELLA
STESSA AREA
I RISULTATI DISTINTI PER GENERE, PROVENIENZA,
REGOLARITA’ DEL PERCORSO
GLI ELEMENTI DI CRITICITA’ NEGLI APPRENDIMENTI DI
ITALIANO E MATEMATICA
COSA FA L’INVALSI PER IL
MIGLIORAMENTO A LIVELLO DI SCUOLA
Mette a disposizione delle Istituzioni Scolastiche
Autonome elementi di conoscenza affidabili sui
risultati degli apprendimenti, aggregati a livello dirisultati degli apprendimenti, aggregati a livello di
classe e disaggregati domanda per domanda, utili a
stimolare la riflessione e il confronto con i livelli
regionale e nazionale e a sviluppare azioni di
miglioramento.
I RISULTATI DELLE MISURAZIONI COME RISORSA PER
L’AUTOVALUTAZIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
I RISULTATI MEDI DI SCUOLA
IL POSIZIONAMENTO RISPETTO ALLA REGIONE, ALLA MACRO-AREA GEOGRAFICA, AL PAESE
L’ANALISI DELLE DOMANDEL’ANALISI DELLE DOMANDE
L’ANALISI DELLE RISPOSTE DOMANDA PER DOMANDA
I RISULTATI DISTINTI PER GENERE, PROVENIENZA, REGOLARITA’ DEL PERCORSO
GLI ELEMENTI DI CRITICITA’ NEGLI APPRENDIMENTI DIITALIANO E MATEMATICA
COSA VEDE LA SINGOLA SCUOLA
COSA VEDE LA SINGOLA SCUOLA
IL RISULTATO COMPLESSIVO DELLA SCUOLA IN ITALIANO E MATEMATICA, PER CIASCUN LIVELLO DI CLASSE COINVOLTO, IN RELAZIONE A:RELAZIONE A:
� REGIONE
� MACROAREA
� ITALIA
ESEMPIOIN
VA
LSI–
6 o
tto
bre
20
10
L’ANDAMENTO DI UN DETERMINATO LIVELLO DI CLASSE IN RAPPORTO A SPECIFICI CRITERI
� ANDAMENTO GLOBALE CON DISTRIBUZIONE NEI PERCENTILI
� ANDAMENTO DEGLI STUDENTI ITALIANI E DEGLI STUDENTI NON ITALIANI DI PRIMA E SECONDA GENERAZIONEGENERAZIONE
� ANDAMENTO PER GENERE, MASCHILE E FEMMINILE
� ANDAMENTO DEGLI STUDENTI CON PERCORSO REGOLARE IN BASE ALL’ETA’, DEGLI STUDENTI ANTICIPATARI E POSTICIPATARI
� DETTAGLIO DI RISPOSTA (A-B-C-D-MANCATA)
I RISULTATI DELLE SINGOLE CLASSI IN ITALIANO E MATEMATICA
CONFRONTABILI PER DISTRIBUZIONE NEI SEI LIVELLI:
� L1 – MOLTO BASSO (FINO AL 10° PERCENTILE)
� L2- BASSO (DALL’11° AL 25° PERCENTILE)
� L3 – MEDIO BASSO (DAL 26° AL 50° PERCENTILE)� L3 – MEDIO BASSO (DAL 26° AL 50° PERCENTILE)
� L4 – MEDIO ALTO (DAL 51° AL 75° PERCENTILE)
� L5 – ALTO (DAL 76° AL 90° PERCENTILE)
� L6 – MOLTO ALTO (DAL 91° AL 100° PERCENTILE)
I risultati domanda per domanda a
livello di classe in rapporto
all’andamento della scuola e nazionale
(es. matematica V classe)
LA GUIDA ALLA LETTURA DELLE PROVEUNO STRUMENTO UTILE ALLA INDIVIDUAZIONE
DELLE CRITICITA’
LA GUIDA ALLA LETTURA DELLE PROVEUNO STRUMENTO UTILE ALLA INDIVIDUAZIONE
DELLE CRITICITA’
LA GUIDA ALLA LETTURA DELLE PROVEUNO STRUMENTO UTILE ALLA INDIVIDUAZIONE
DELLE CRITICITA’
CONFRONTO TRA CLASSI PARALLELE - ESEMPIOIN
VA
LSI–
6 o
tto
bre
20
10
IL VALORE AGGIUNTO REALIZZATO DA
UNA ISTITUZIONE SCOLASTICA
QUATTRO POSSIBILI CRITERI DI CALCOLO:
DIFFERENZA TRA IL PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO DAGLI STUDENTI DI UNA
SCUOLA E IL PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO DA QUELLI DI UN DETERMINATO
TERRITORIO
PROGRESSI MEDI CHE GLI STUDENTI REALIZZANO IN UN DETERMINATO ARCO DI
TEMPO
DIFFERENZA TRA IL PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO DAGLI STUDENTI DI UNA
SCUOLA E IL PUNTEGGIO ATTESO IN RELAZIONE ALLE LORO CARATTERISTICHE
PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO DAGLI STUDENTI DI UNA SCUOLA AL NETTO DEGLI
EFFETTI DELLE VARIABILI ESTERNE CHE LO CONDIZIONANO
IL CALCOLO DEL VALORE AGGIUNTO
RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE IN USCITA CLASSE …
-
LIVELLO DI PREPARAZIONE DEGLI STUDENTI IN ENTRATA -CARATTERISTICHE INDIVIDUALI DEGLI STUDENTI(genere, origine immigrata, background socio -economico - -(genere, origine immigrata, background socio -economico -culturale, frequenza posticipata)
FATTORI STRUTTURALI DELLA SCUOLA(numero plessi, turn over docenti, età media docenti , numero alunni disabili)
-
CONTESTO TERRITORIALE(% stranieri, background socio-economico-culturale m edio, centro città o provincia… )
=
VALORE AGGIUNTO
VERSO IL SISTEMA DI
VALUTAZIONE E VALUTAZIONE E
MIGLIORAMENTO
IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE NEL DECRETO-LEGGE
225/2010 (CONVERTITO DALLA LEGGE N. 10/2011)
Con regolamento da emanare, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e‘ individuato il sistema nazionale di valutazione definendone l'apparato che si articola: a) nell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, con compiti di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della scuola e di documentazione e ricerca didattica; b) nell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione, con compiti di predisposizione di prove di valutazione degli apprendimenti per le scuole di ogni ordine e grado, di partecipazione alle indagini internazionali, oltre alla prosecuzione delle indagini nazionali periodiche sugli standard nazionali; c) nel corpo ispettivo, autonomo e indipendente, con il compito di valutare le scuole e i dirigenti scolastici secondo quanto previsto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE NEL DECRETO-LEGGE
225/2010 (CONVERTITO DALLA LEGGE N. 10/2011)
Al fine di definire il sistema nazionale di valutazione in tutte le sue componenti, con regolamento da emanare, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e' riorganizzata, all'interno del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, la funzione ispettiva, secondo parametri che ne assicurino ricerca, la funzione ispettiva, secondo parametri che ne assicurino l'autonomia e l'indipendenza, finalizzata alla valutazione esterna della scuola, da effettuare periodicamente, secondo modalità e protocolli standard definiti dallo stesso regolamento.
La relativa pianta organica rimane quella gia' prevista dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17. La riorganizzazione non comporta alcun onere a carico della finanza pubblica.
DECRETO-LEGGE 9 FEBBRAIO 2012 N. 5
CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N.35 DEL 4 APRILE 2012
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI SEMPLIFICAZIONE E DI SVILUPPO
Art. 51.
(Potenziamento del sistema nazionale di valutazione)
1. Nelle more della definizione di un sistema organico e integrato di valutazione delle
istituzioni scolastiche, dell’università, della ricerca e dell’alta formazione artistica,
musicale e coreutica, l’INVALSI assicura, oltre allo svolgimento dei compiti di cui
all’articolo 17 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, e all’articolo 1, all’articolo 17 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, e all’articolo 1,
comma 613, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, il coordinamento funzionale
del sistema nazionale di valutazione di cui all’articolo 2, comma 4-undevicies, del
decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge
26 febbraio 2011, n. 10. A tale fine, in via sperimentale, l’Invalsi si avvale
dell’Agenzia per la diffusione di tecnologie per l’innovazione. Le Amministrazioni
provvedono all’attuazione del presente comma con le risorse umane, strumentali
e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a
carico della finanza pubblica.
2. Le istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d’istituto, alle
rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti, di cui all’articolo 1,
comma 5, del decreto-legge 7 settembre 2007, convertito, con modificazioni, dalla
legge 25 ottobre 2007, n.176.
DALLA VALUTAZIONE AL
MIGLIORAMENTO
PROMUOVERE UNA RESPONSABILITA’ DIFFUSA A TUTTI I LIVELLI IN ORDINE ALL’UTILIZZAZIONE DEI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE PER RICERCARE IL MIGLIORAMENTOMIGLIORAMENTO
L’APPRENDIMENTO E’ UN DIRITTO SIA DELLA SINGOLA PERSONA SIA DELLA SOCIETA’, E IL DIRITTO DELL’UNA RAPPRESENTA UN DOVERE PER L’ALTRA