La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio

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LA VALLE DEI TRULLI 1° CORSO ESTIVO DI STUDI, RICERCHE E PROGETTI NEL TERRITORIO DI LOCOROTONDO

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LA VALLE DEI TRULLI

1° CORSO ESTIVO DI STUDI,

RICERCHE E PROGETTI NEL

TERRITORIO DI LOCOROTONDO

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DEFINIZIONI

DEFINIZIONI

La GEOLOGIA si occupa dell’origine e

della morfologia del pianeta Terra,

nonché dei materiali che lo

costituiscono e dei processi che si sono

svolti o che tutt’ora si svolgono su di

esso.

I geologi si occupano prevalentemente

delle rocce che costituiscono la parte

esterna del nostro pianeta avvalendosi

di conoscenze provenienti da altri campi

di studio, come la fisica, la chimica e la

biologia.

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DEFINIZIONI

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ROCCIA: QUALUNQUE AGGREGATO NATURALE DI MINERALI

MINERALE: E’ UN COMPOSTO CHIMICO CHE SI PRESENTA IN NATURA IN UNA SINGOLA FASE SOLIDA DEFINITA PER COMPOSIZIONE E STRUTTURA CRISTALLINA, VALE A DIRE ESPRIMIBILE CON UNA FORMULA

Le rocce possono essere raggruppate in tre

categorie ben distinte come genesi: rocce

ignee (o magmatiche), rocce sedimentarie,

rocce metamorfiche

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TIPI DI ROCCE

Le rocce ignee si formano attraverso processi di

cristallizzazione, per raffreddamento, di materiali

fusi(magmi) che risalgono dall’interno della Terra.

Le rocce sedimentarie sono il prodotto finale dei processi di

alterazione, erosione, trasporto e accumulo operati sulla superficie

terrestre

dai cosiddetti agenti esogeni( acqua, vento ghiaccio)

Le rocce metamorfiche derivano da trasformazioni più o

meno profonde di altre rocce ( ignee, sedimentarie o già

metamorfiche) provocate da fenomeni (pressioni e

temperature elevatissime) che possono intervenire anche

dopo decine o centinaia di milioni di anni

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ROCCE SEDIMENTARIE

ROCCE SEDIMENTARIE

La genesi di un sedimento e la conseguente formazione di una roccia avvengono attraverso

Processi continui che si suddividono in 4 fasi:

1) Per provenienza: si intende localizzazione, clima, composizione litologica, rilievo;

2) Per trasporto: si intende l’opera di dispersione che i vari agenti esogeni ( aria acqua e

ghiaccio) esercitano sui residui prodottisi dopo la disgregazione di rocce preesisenti;

3) Per deposizione: si intende una serie di processi che caratterizzano quella fase in cui il

sedimento,dopo un trasporto più o meno lungo, si deposita in un certo ambiente;

4)La diagenesi è il complesso di processi fisici e chimici principalmente

(costipamento, cementazione) che convertono un sedimento

sciolto in una roccia solida. La litificazione, il principale effetto della

diagenesi, può essere parziale o incompleta.

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ROCCE SEDIMENTARIE (REPRISE)

Il territorio della Valle D’Itria ed “enclavi” è dominato da rocce

sedimentarie carbonatiche: i calcari e le dolomie.

Le rocce carbonatiche sono in gran parte di origine biogena.I principali componenti dele rocce carbonatiche sono:

1) Il carbonato di calcio (CaCO3) ;

2) Il carbonato di magnesio (MgCO3) .

QUESTI COMPOSTI POSSONO PRESENTARSI ISOLATAMENTE IN VARI STATI CRISTALLINI

(CASO FREQUENTEPER IL CARBONATO DI CALCIO,

CHE COSTITUISCE IL MINERALE DETTO CALCITE O, PIU’ RARAMENTE

L’ARAGONITE)O COMBINATI A FORMARE UN SALE DOPPIO

(CARBONATO DOPPIO DI CALCIO E MAGNESIO:

DOLOMITE)

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IMMAGINI DI ROCCE SEDIMENTARIEIMMAGINI DI ROCCE SEDIMENTARIE

CALCITE SECONDARIACALCITE MICROCRISTALLINA

CALCARE A NUMMULITI

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CARSISMO

Il paesaggio carsico è dato da un insieme di forme “anomale”

rispetto ai paesaggi “normali” di tipo fluviale.

Queste forme sono determinate dalla solubilità della roccia nelle acque naturali.

Grazie a questa solubilità le

Acque tendono a penetrare all’interno delle masse rocciose allargando delle

vie di circolazione sotterranea.

Ne deriva una scarsità od assenza di idrografia superficiale.

Pressuposti fondamentali perché si individuino dei paesaggi

Carsici sono: a) presenza di rocce solubili;

b) abbondanza di precipitazioni meteoriche

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PROCESSO DI SOLUZONE E PRECIPITAZIONE DEI CALCARI

Processi di soluzione interessano prevalentemente i seguenti gruppi di rocce:

a) Le rocce carbonatiche (calari, dolomie e rocce intermedie);

b) Le evaoriti (anidrite, gesso, salgemma, ecc…)

CO2 + H2O + CaCO3 Ca(HCO3)2

Carbonato di

calcio

Bicarbonato di

calcio

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DEFINIZIONI 3 - GEOMORFOLOGIA

Ramo della geologia che studia le forme del territorio.

Il termine si applica allo studio

delle formazioni e dei

Mutamenti nel tempo delle terre emerse.

FATTORI IN GIOCO- nei processi geomorfologici,

va sempre tenuto conto della gravità, che è un

fattore

onnipresente e invariabile.

Un secondo fattore è l’irraggiamento solare, questo entra in gioco come variabile termica che

agisce direttamente o

Indirettamente mettendo in movimento il ciclo idrologico

( evaporazione dell’acqua dagli oceani, suolo

e vegetazione

, precipitazioni meteoriche, ritorno attraverso il deflusso superficiale)

Un terzo fattore energetico è il calore interno della terra.

Questo è responsabile dei movimenti degli strati

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MORFOLOGIE CARSICHE epigee

DOLINA: è una conca chiusa, un bacino che si riempirebbe

di acqua a originare un laghetto

se le pareti ed il fondo fossero impermeabili;

Invece, di solito, l’acqua viene assorbita attraverso vie sotterranee

POLJE: è una forma carsica molto grande. Di dimensioni chilometrica.

Un polje è definito tale se ha una lunghezza di almeno un

Chilometro. Un polje tipico presenta un fondo piano ed orizzontale e

versanti relativamente ripidi. Nei polje attivi il fondo viene allagato

Stagionalmente, quando gli inghiottitoi non riescono a smaltire tutta

l’acqua che affluisce nel bacino

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Dolina di soluzione normale

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FORME CARSICHE IPOGEE

Si possono definire “grotte” tutte le cavità

accessibili all’uomo

queste però cpstituiscono solo

una piccola parte del reticolo di cavità

sotterranee

presenti all’interno dei rilievi calcarei

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Immagini forme carsiche

Doline “foggia traversa”

Particolare di speleotema di grotta

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Immagini forme carsiche

Inghiottitoio Monte Carello

Grotta Godotto di Sotto

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Al paesaggio nel suo complesso può essere,

inoltre, attribuito un valore che lo qualifica come

bene.

– PREMESSA

Tra tutti gli aspetti del paesaggio,

i più diffusi o più spettacolari sono

proprio quelli geologici

Gli aspetti e gli elementi del paesaggio possono costituire

delle risorse, in quanto sono o diventano utili all’uomo, a

seconda delle circostanze economiche, sociali o

tecnologiche.

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Vi sono due modi di considerare i beni naturali

Il primo è di carattere intuitivo e varia quindi da soggetto a soggetto.

Un altro approccio è quello di tipo culturale, basato invece sulla

conoscenza – in questo caso scientifica – del bene naturale.

Questo Censimento è basato su questo

secondo tipo di approccio.

Redigere un censimento in cui sono

individuati gli attributi di rarità naturale, di

valore scientifico, di esemplarità che

possono conferire valore culturale-turistico a

questo o a quell’aspetto del paesaggio.

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I GEOSITI

Storia del concetto

Definizioni di “geosito” e “geotopo”

Gli aspetti legislativi

Geositi e turismo/economia

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I GEOSITI: STORIA DEL CONCETTO

“Lo scopo primario è la promozione della

conservazione del patrimonio geologico. GEOSITES

è un progetto, promosso congiuntamente da IUGS ed

UNESCO, per produrre un inventario mondiale dei

siti geologici geomorfologici e paesaggistici di

rilevante interesse…(omissis)…”

Nel Maggio 1996, regione Lazio ed Enea in collaborazione

con Progeo organizzavano a Roma il II Symposium

Internazionale sulla protezione dei beni geologici.

Il risultato finale del dibattito scaturito in seno al

Symposium è rappresentato dalla “Mozione

Finale”:

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I GEOSITI: STORIA DEL CONCETTO

Nel novembre 1996 il territorio del

Comune di Alberobello entrava a far

parte dell’elenco delle aree

sottoposte a tutela da parte

dell’Unesco.

In questa ottica, tale Censimento, da

maggiore veridicità e singolarità alla

componente geologica, con valore

ecologico, di tale area inclusa nella

Lista del Patrimonio Mondiale

UNESCO.

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I GEOSITI: “GEOSITO” E “GEOTOPO”

Secondo W.A.P. Wimbledon (1991) un

“geosito” può essere qualsiasi località, area

o territorio in cui è possibile definire un

interesse geologico-geomorfologico per la

sua conservazione.

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I GEOSITI: “GEOSITO” E “GEOTOPO”

Molte volte si usano indistintamente il termine

“geosito” e “geotopo”.

Il termine geotopo viene utilizzato

prevalentemente dagli autori di lingua tedesca

mentre geosito da quelli scandinavi e di lingua

inglese.

Stando alla definizione del gruppo di lavoro

sulla protezione dei geotopi nei paesi di lingua

tedesca, il termine “geotopo” descrive la più

piccola unità spaziale, geograficamente

omogenea (parti di paesaggio con caratteri e

struttura relativamente uniformi).

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I GEOSITI: GLI ASPETTI LEGISLATIVI

La legislazione che regola la materia dei geositi è composta soltanto da 4

leggi operative:

i. La prima legge, in ordine cronologico, è quella

del 1 giugno 1939,

n. 1089:

ii. La legge 29 giugno 1939, n. 1497: “Protezione

delle bellezze naturali”.

iii Più recente è la legge istitutiva del Ministero per i

beni culturali e per l’ambiente: D.L. 14 dicembre

1974

Iv La legge 8 agosto 1985, n. 431

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I GEOSITI: TURISMO ED ECONOMIA

I beni geologici sono delle risorse e come

tali devono essere utilizzate dall’uomo.

La catalogazione di un geosito non ha un

mero scopo informativo, bensì, rende

possibile il corretto utilizzo dello stesso

bene geologico.

I beni geologici catalogati in questo lavoro di

Tesi sono risorse con una forte vocazione

“turistica”.

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MATERIALI E METODI

1) Selezione ad hoc, cioè, scegliere siti singoli con confini

ben definiti;

2) Concentrarsi su determinati tipi di sito giudicati di

maggiore importanza;

3) Selezionare i siti e le aree che hanno già qualche

etichetta di conservazione o designazione o protezione;

4) Scegliere alcuni siti simbolici senza effettuare una

ricerca completa.

5) Definire un contesto e scegliere i siti all’interno di quel

contesto;

6) Scegliere siti con un elevato valore didattico o

paesaggistico-culturale.

Wimbledon et alii (1991) hanno riassunto le principali

metodologie

con le quali selezionare dei siti da includere nel

censimento affrontato:

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MATERIALI E METODI

Il lavoro di mappatura dei geositi,

si articola nelle seguenti fasi:

Ricerca Bibliografica

Interviste agli storici del luogo

Reperimento del materiale cartografico

Reperimento ed interpretazione delle foto aeree dell’area in esame

Sopralluoghi sul terreno

Redazione di una Carta Tematica in scala 1:25000.

Redazione di una Carta Geomorfica in scala 1:25000, utilizzando simboli lineari e puntuali e aree colorate

Redazione delle schede del censimento

Archiviazione su supporto informatico delle schede

Valutazione dei siti e delle aree prese in esame

Progettazione e suggerimento di itinerari turistici o riqualificazione delle aree esaminate

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IL TERRITORIO ESAMINATOCARATTERI GEOGRAFICI

Il territorio di Alberobello ha una estensione di circa 40 kmq che confina

con ben 7 comuni:

•A nord il territorio di Monopoli;

•A nord-ovest vi è il territorio di Castellana Grotte

•A nord-est; il territorio di Fasano.

•Ad est e sud l’ampio territorio martinese;

•A sud-ovest si affaccia un podere ( Mass. Giarangiambola di Sopra) di

proprietà dei territori di Mottola;

•Ad ovest, i confini sono adiacenti ai territori comunali di Noci.

Questi limiti politico-amministrativi mal si prestano per una

lettura del territorio geografico, in quanto , frazionano alcuni

elementi morfologici importanti ed obbligano ad un’analisi

quanto mai complessa e parziale.

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IL TERRITORIO ESAMINATOCLIMA ED ESTENSIONE DELL’AREA ESAMINATA

L’area studiata ha gli spigoli coincidenti a settentrione con il

Canale di Pirro, da Mass. Papaperto agli spalti della Selva di

Fasano, e a meridione da Mass. Piscinella, fino a Monte Tre

Carlini.

Essa è caratterizzata da un clima di tipo mediterraneo,

sottoclima greco, con inverno mite ed estate calda e

secca.

Il periodo di siccità estiva va, di solito, da Maggio-

Giugno a tutto settembre, con prevalenza di

precipitazioni autunno-invernali e inverni piuttosto miti.

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IL TERRITORIO ESAMINATOLE REGIONI NATURALI

. Principali aree geo-morfo-paesaggistiche della Regione Puglia

1-Appennino Dauno; 2-Promontorio del Gargano; 3-Le Murge;

4-Serre Salentine; 5-Tavoliere delle Puglie; 6-Fossa Bradanica;

7-Tavoliere di Lecce

LOCOROTONDO

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IL TERRITORIO ESAMINATONotizie stratigrafiche sul territorio

Il complesso dei calcari affioranti nelle Murge è distinto in due unità

litostratigrafiche denominate: “Calcare di Bari” e “Calcare di Altamura”,

dalle località nei cui dintorni esse si mostrano con litofacies tipica.

Livello Corato: calcare bianco-rosato a grana

fine con grossi Lamellibranchi,

la cui base è costituita da un banco ci calcare

giallastro ad Orbitoline (Foraminiferi);

spessore 15 metri. Età: Barremiano (Cretaceo inferiore);

Livello Palese: calcari detritici bianchi

con Toucasie (Rudiste);spessore 30 metri circa.

Età: Albiano (Cretaceo inferiore);

Livello Sannicandro: banco di calcare bianco coroide

con grossi Bivalvi; spessore 4-5 metri.

Età: Albiano (Cretaceo inferiore)

Livello Toritto : bancata di calcare con Lamellibranchi

ed altri macrofossili,spessore compreso

tra 30 e 80 metri.

Età: Turoniano (Cretaceo superiore).

Colonna stratigrafica del gruppo dei calcari delle Murge

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IL TERRITORIO ESAMINATOLa geologia di Alberobello

Principali caratteristiche fisico-meccaniche delle lastre utilizzate nella copertura dei trulli:

valori medi per ciascuna campione esaminato ; prove eseguite presso

il laboratorio di Geologia applicata e Geotecnica del Dipartimento di

Geologia e Geofisica dell’Università di Bari (da Ricchetti et al.,1985).

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IL TERRITORIO ESAMINATO

La geologia di Alberobello

Fasce di saturazione; prove eseguite presso il laboratorio di

Geologia applicata e Geotecnica del Dipartimento di Geologia e

Geofisica dell’Università di Bari (da Ricchetti et al.,1985).

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IL TERRITORIO ESAMINATO

La geologia di Alberobello

I trulli sono stati edificati con due tipi di calcari:“calcari

laminati” e “calcari omogenei”

“Proprio questo particolare tipo di calcare ha reso

possibile la nascita del trullo; poiché, ha permesso

ai popoli qui insediatisi di “cavare” con

rudimentali mezzi tali materiali litoidi e realizzare

costruzioni a secco, di cui i TRULLI rappresentano

il massimo risultato”.

I TRULLI ESSENDO COSTRUITI CON

MATERIALI LITOIDI UNICI, PER RILEVANZA

GEOLOGICA, POSSONO ESSERE DEFINITI:

“GEOSITI”

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LE SCHEDE DEL CENSIMENTO

Le schede censite nel territorio oggetto dello studio possono essere

raggruppate in tre tipologie:

Paesaggi (c.f.r. schede numero 1, 2, 3, 4, 5, 6, 22, 23)

Cave

Cavità carsiche (c.f.r. schede numero 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 )

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Stralcio TAV. I.G.M.

M.te Torre Moscia

Tabella Valutativa

Valore ecologico: 9

Valore scientifico/didattico: 9

Potenzialità turistiche: 9

Accessibilità: 9

Stato di conservazione: 7

Vincoli esistenti: incluso nell’elenco S.I.C.

Vincolo antropologico

Vincolo paesaggistico

Ubicazione

Provincia: BARI - BRINDISI

Comune: Alberobello-Fasano-Castellana Grotte

Foglio: 190 TAV. IGM Alberobello II N.O.

Toponimo: Canale di Pirro

Coordinate geografiche: da

(40°49’23’’N;4°44’33’’E)

a (40°48’21’’N; 4°44’46’’E) rispetto M.teMario

SCHEDA 1 CANALE DI PIRRO (FAC-SIMILE POWERPOINT)

.

Stralcio Tav. I.G.M

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CANALE DI PIRRO SCALA 1:50000

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IL CANALE DI PIRROPanorama sul CANALE DI Pirro da Paretano Nuovo

Panorama sul Canale di Pirro da Torre Moscia

Sentiero per Torre Moscia (accesso dal Canale di Pirro)

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IL CANALE DI PIRRO

Cisterna di acqua presso Mass.ria Torricella

Mass.ria Paretano nuovo

Trulli della Mass.ria torre Moscia

Inselberg di Marchione

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IL CANALE DI PIRRO

“Torre” monumentale principale C.da Cuccumo

Chiesa SS. Addolorata a Cuccolicchio

Particolare del gradino di accesso

ad una torre monumentale

Fontana pubblica a Cuccolicchio

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Scheda n.11 Grotta del Busine Stralcio TAV. I.G.M

Ubicazione

Provincia: BARI

Comune: Castellana Grotte

Foglio: 190 TAV. IGM Alberobello II N.O.

Toponimo: Grotta del Busine

Coordinate geografiche : 40°49’24’’N; 4°48’53’’E

rispetto a M.te Mario

Tabella Valutativa

Valore ecologico: 9

Valore scientifico/didattico: 7

Potenziale turistico: 8

Accessibilità: 8

Stato di conservazione: 7

Vincoli esistenti:

ricadente in area inclusa in elenco S.I.C.

Ingresso della grotta

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Grotta del Busine

Rilievo topografico della grotta del BusineBosco attiguo a Godotto di sotto

Godotto di sotto

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Grotta del Busine

Ingresso della grotta

Vista del Canale da Godotto di sotto

Interno della grotta

Particolare della stalla di Godotto di sotto

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SCHEDA 17 : Cava Monte Carello

UbicazioneProvincia: BARI

Comune: Noci

Foglio: 190 TAV. IGM Noci III

N.E.

Toponimo: Monte CarelloCoordinate geografiche :

40°45’55’’N; 4°44’47’’E

rispetto a M.te Mario

Tabella ValutativaValore ecologico: 6

Valore scientifico/didattico: 8

Potenziale turistico: 7

Accessibilità: 8

Stato di conservazione: 6

Vincoli esistenti:

Stralcio TAV. I.G.M.

Vista frontale della cava

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Cava di Monte Carello

Vista della cava da N-O

Vista della cava da Sud

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Cava di Monte Carello

Cava abbandonata di alabastro Monte Carello

(presenza di rifiuti metallici)

Inghiottitoio di Monte

Carello

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Ubicazione

Provincia: BARI

Comune: Alberobello

Foglio: 190 TAV. IGM

Alberobello II N.O.

Toponimo: Rione MontiCoordinate geografiche : 40°

46’52’’N;

17°14’04’’ rispetto a

Greenwich

Tabella ValutativaValore ecologico: 6

Valore scientifico/didattico:

8

Potenziale turistico: 10

Accessibilità: 9

Stato di conservazione: 9

Vincoli esistenti:

Monumento

nazionale dal 1930

Patrimonio Unesco dal 1996

SCHEDA 23 : Rione Monti

Stralcio TAV. I.G.M.

Terrazza panoramica : via D’Annunzio

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Rione Monti

Chiesa di San Antonio

Vista Dall’ingresso della Villa Comunale

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Rione Monti

Largo Martellotta

Vista dal belvedere in Piazza Giangirolamo II

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Rione Monti

Via Monte Sabotino

Piazza Gabriele D’Annunzio

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TABELLA RIASSUNTIVA DEI “GEOSITI” A VALENZA PAESAGGISTICA

N. Scheda Toponimo Accessibilit

à

Conservazi

one

Valore

ecologico

Valore

scientifico

Potenzialità

turisticheVOTO

TOTAL

E

1 Canale di

Pirro9 7 9 9 9 43

2 Monte del

Sale7 6 7 7 8 35

3 San

Leonardo-

Bosco

dell’Orbo

6 6 7 7 7 33

4 Gravina

Rotolo7 5 8 7 7 34

5 Traversa 7 6 8 6 7 3422 Aia

Piccola9 6 6 8 9 38

23 Rione

Monti9 9 6 8 10 42

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TABELLA VALUTATIVA DELLE CAVITA’ CARSICHE

N.

Scheda

Toponimo Accessib

ilità

Conserva

zione

Valore

ecologico

Valore

scientifico

Potenzialità

turistiche

VOTO

FINALE

7 Grotta del

cane7 6 6 7 7 32

8 Cavernone

di

Marzalossa

7 8 7 7 7 36

9 Grotta dei

suini7 5 6 7 8 33

10 Grotta delle

spine7 7 6 7 8 35

11 Grotta del

Busine8 7 6 7 9 37

12 Il

Gravaglione8 5 7 6 6 32

13 Cavernone

di Lama

Grotta

7 8 7 6 7 35

14 Cavernetta

di Lama

Grotta

8 8 7 6 7 36

15 Grave del

Monte5 6 7 6 5 29

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TABELLA VALUTATIVA DELLE CAVE

N.

SCHEDAToponimo Conservazio

ne

Valore

ecologico

Valore

scientifico

Potenzialità

turistiche

Accessibilit

àVOTO

TOTALE

16 Giarangia

mbola di

sotto

4 5 5 5 6 25

17 Monte

Carello6 6 8 7 8 35

18 Concolino 6 6 5 5 7 2919 Cava

Miccolis6 7 9 8 8 38

20 C.da

Miceli7 5 8 7 8 35

21 Cava

Marco4 5 7 6 5 27

Page 54: La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio

N. Scheda Toponimo Accessibilità Conservazio

ne

Valore

ecologico

Valore

scientifico

Potenzialità

turistiche

VOTO

FINALE

1 Canale di

Pirro9 7 9 9 9 43

2 Monte del

Sale7 6 7 7 8 35

3 San

Leonardo-

B.sco

dell’Orbo

6 6 7 7 7 33

4 Gravina

Rotolo7 5 8 7 7 34

5 Traversa 7 6 8 6 7 34

6 Pozze B.sco

Selva7 3 8 7 7 32

7 Grotta del

cane7 6 6 7 7 33

8 Caverna di

Marzalossa7 8 7 7 7 36

9 Grotta dei

suini7 5 6 7 8 33

10 Grotta delle

spine7 7 6 7 8 35

11 Grotta del

Busine8 7 6 7 9 37

Tabella di valutazione totale delle schede censite

Page 55: La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio

N. Scheda Toponimo Accessibilità Conservazio

ne

Valore

ecologico

Valore

scientifico

Potenzialità

turistiche

VOTO

FINALE

12Il

Gravaglione8 5 7 6 6 32

13Caverna

Lama Grotta7 8 7 6 7 35

14Cavernetta

di Lama

Grotta

8 8 7 6 7 36

15Grave del

Monte5 6 7 6 5 29

16Cava

Giarangiamb

ola di sotto

6 4 5 5 5 25

17Cava Monte

Carello8 6 6 8 7 35

18Cava

Concolino7 6 6 5 5 29

19Cava

Miccolis8 6 7 9 8 38

20C.da Miceli 8 7 5 8 7 35

21Cava Marco 5 4 5 7 6 27

22Aia Piccola 9 6 6 8 9 38

23Rione Monti 9 9 6 8 10 42

Page 56: La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio

LE CARTE TEMATICHE

CARTA TEMATICA DEGLI ITINERARI TURISTICI (scala 1:25000):

vi sono segnalati

i punti rilevati durante i sopralluoghi in campagna.

Contiene tutte le Informazioni su particolari che hanno una valenza

turistico-ricreativa(masserie abbandonate,viste panoramiche,

particolari geologici, ecc.).

E’ molto utile nella progettazione di itinerari turistici.

E’ possibile creare degli itinerari tematici e molto vari con una metodologia di

network dei punti ivi segnalati.

CARTA TEMATICA GEOMORFICA (scala 1:25000): vi sono evidenziate le

caratteristiche

geomorfologiche del territorio esplorato ed interpretato con foto aeree.

Con simboli lineari e puntuali e aree colorate vi sono segnalati i “geositi” considerati

nelle schede.

Rispetto alla Carta Tematica degli Itinerari Turistici ha una valenza prettamente

geologica.

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ESEMPIO: ITINERARIO NELLA GRAVINA ROTOLO

PARTENZA DA ALBEROBELLO

ARRIVO ALL’INGRESSO DELLA GRAVINA

(SEGNALATO PUNTO 24 SULLA CARTA)

…PERCORRENDO LA GRAVINA

SI ARRIVA AL SOLCO EROSIVO SEGNALATO

COL N.18 SULLA CARTA

PROSEGUENDO ANCORA PER LA GRAVINA SI

RAGGIUNGE LA “BRIGLIA” IDRAULICA

SEGNALATA COL NUMERO 19 SULLA

CARTA

SI PERCORRE DAL BELVEDERE LA STRADA

CHE CONDUCE DA ALBEROBELLO A MONOPOLI

SI PRATICA IL SENTIERO SEGNALATO COL

PUNTO 23 SULLA CARTA TEMATICA

ESEMPIO DI CREAZIONE DI UN ITINERARIO CON NETWORK DI PUNTI

Page 58: La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio

CONCLUSIONI

L’individuazione di geositi è una occasione di conoscenze, non solo

geologica, ma, pluridisciplinare.

Queste informazioni ci permettono di valutare e sfruttare con efficienza una

risorsa.

Le risorse delle aree oggetto del censimento hanno una caratterizzazione

turistico-culturale.

D’altro canto, uno sfruttamento oculato e non distruttivo di una risorsa ne

garantisce una sua conservazione.

La progettazione di itinerari turistici che prenda in considerazione una

mappatura di geositi , potrebbe condurre a due risultati:

1. Salvaguardia e conservazione di tali beni geologici e naturali;

2. La creazione di nuove economie legate alla valorizzazione

turistica di aree che prima non erano considerate tali