La tutela delle informazioni sensibili e personali nell’era di …...digitali. Si va dagli...
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La tutela delle informazioni sensibili e
personali nell’era di Internet
On.le Dott. Antonio Martusciello
Commissario AGCom
Università Sapienza
23 marzo 2017
Le fasi evolutive di Internet
dal web 1.0 al web 4.0W
eb 1
.0
Rapporto statico tra mittente e destinatario dell’informazione
Web 2
.0
Utente più attivo
(User generetedcontent)
Web 3
.0 e
4.0
Internet of Things
Web semantico
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le trasformazioni antropologichequalche dato
73,7% accede a Internet
65% possiede uno smartphone
56,2% usa Facebook
61,3% usa Whatapp
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le trasformazioni antropologicheancora qualche dato
1,79 miliardi
313 milioni
600 milioni
433 milioni
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I diritti online
ONU
I diritti online devono godere della medesima tutela accordata offline
L’identità digitale non è meno importante di quella reale
Dottrina
L’uso della Rete determina un «salutare pluralismo dei circuiti informativi e
comunicativi, [che] alimenta […] un dialogo paritetico tra gli operatori
dell’informazione e gli utenti»
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Rapporto con i diritti fondamentali
Art. 21 Costituzione
«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la
parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione»
La portata dell’art. 21 Cost. è estesa dalla Rete che, attraverso un accesso
potenzialmente aperto all’infrastruttura e mediante costi contenuti, permette di
esprimere il proprio pensiero, non solo con riferimento al titolare del diritto
(«tutti hanno il diritto […]») e l’oggetto del pensiero («di manifestare
liberamente il proprio pensiero […]»), ma anche con riferimento alle modalità e
soprattutto all’accesso al mezzo
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L’ecosistema digitale e connesso
sistema composto dall’insieme di soggetti che producono, consumano e
scambiano informazioni all’interno dello spazio delimitato dalle tecniche
digitali
sistema in cui una pluralità di soggetti concorre alla formazione dei servizi
digitali. Si va dagli operatori di accesso ai fornitori di servizi e ai produttori di
contenuti, dalle società di telecomunicazioni ai broadcaster e agli editori,
dalle imprese manifatturiere dell’ICT (Information Communication
Technology) agli Over the Top
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L’ecosistema digitale e connessocaratteristiche
struttura modulare, basata su funzionalità software e componenti hardware
orientamento all’inclusione di nuove attività e nuovi ambiti merceologici
grazie alle potenzialità delle tecnologie digitali
“irrinunciabilità” delle connessioni alla Rete
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L’ecosistema digitale e connessoeffetti
Commodisation, bene indifferenziato, prodotto in modo agevole e
complementare al consumo di altri beni
Personalisation, versatilità degli strumenti tecnici. Contribuisce a un
processo di personalizzazione e offre soluzioni che consentono di adattare i
prodotti dell’ecosistema digitale ai bisogni, alle potenzialità e alle
aspettative dei singoli individui
Evoluzione dei modelli di business delle imprese nella direzione di un
progressivo ampliamento della gamma di servizi offerti, della differenziazione
nella qualità delle prestazioni e dei prodotti e di una diversificazione delle
fonti di ricavo (attraverso pratiche commerciali che miscelano servizi a
pagamento e pubblicità e grazie a modelli di pricing avanzati)
Platformisation, affermarsi delle piattaforme
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L’ecosistema digitale e connessoconcetto di piattaforma
Una definizione formale di piattaforma è stata proposta di recente in una
consultazione della Commissione europea che ha parlato di «imprese operanti su
mercati bilaterali o multilaterali che utilizzano Internet per consentire
interazioni tra due o più gruppi distinti ma interdipendenti di utenti al fine di
generare valore per almeno uno dei gruppi»
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L’ecosistema digitale e connessobusiness model
Mercati a più versanti
Nelle reti a due o più versanti è possibile individuare due o più
gruppi di utenti all’interno dei quali gli agenti svolgono in
modo permanente il medesimo ruolo o funzione nelle
transazioni.
La piattaforma funge da luogo di incontro o di collegamento
fra due gruppi di utenti, agevolando la realizzazione delle
transazioni, o, più in generale, delle interazioni, minimizzando
i costi di transazione.
Tale caratteristica consente al provider di praticare un prezzo
basso o addirittura nullo agli utenti del primo versante del
mercato a fronte di prezzi positivi nel secondo. Più
praticamente, l’operatore sarà in grado di offrire servizi
gratuiti ad uno o più versanti del mercato, monetizzando i
propri contatti su altri versanti del mercato come quello della
raccolta pubblicitaria
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Business modelun esempio
Transazioni con soggetti operanti su molteplici versanti del mercato:
utenti finali (a cui mettere a disposizione contenuti e servizi),
inserzionisti pubblicitari (ad esempio col sistema di banner AdSense)
fornitori di contenuti (ad esempio con Google music)
fornitori di apparati (cui, ad esempio, mettere a disposizione i sistemi Android e Chrome)
fornitori di applicazioni (che ad esempio realizzano applicazioni per android),
fornitori di rete (per il transito del traffico)
Esternalità di rete incrociate
La domanda può essere influenzata dal numero di altri soggetti che accedono al bene o alservizio
La numerosità degli utenti di un versante (ad esempio gli utenti finali che fruiscono di serviziaudiovisivi) può infatti generare esternalità in un versante collegato (quello dei fornitori deiservizi di media audiovisivi)
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Il ruolo delle informazioni nell’era di
Internet
La catena del valore dell’ecosistema digitale si sta sempre più trasformando in
catena del valore dei dati personali
Dato personale «qualsiasi informazione riguardante una persona fisica
identificata o identificabile»
Tali dati, quindi, comprendono non solo le generalità dell’utente, bensì anche
altre informazioni più specifiche come i suoi gusti, i suoi spostamenti, i suoi
orientamenti politici
In funzione della quantità dei dati raccolti e della loro elaborazione,
distinguiamo, poi, i dati semplici e i Big Data
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I Big Data
Con tale termine si intende l’ammontare impressionante di informazioni, spesso di carattere personale(personal data o user data), prodotta da numerose fonti, gestita in modo automatico o semiautomaticotramite processori e algoritmi (c.d. machine learning) e filtrata mediante un processo di estrazione(c.d. knowledge discovery in database) che si avvale di appositi software (data mining e text miningo knowledge discovery in texts)
Un recente studio dell’OCSE (2016) ha sottolineato che con il termine Big Data ci si riferiscegeneralmente a un elevato numero di dati detenuti da imprese, governi e altre organizzazioni, la cuielaborazione e analisi non può essere effettuata da semplici software, ma da complessi algoritmi.
Le quattro «V» dei Big Data
Volume
Velocità
Varietà
Valore
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I Big DataGli utilizzi
I governi
utilizzano questi dati per rendere più efficienti l’erogazione dei servizi pubblici e
migliorare le proprie politiche socio economiche (es. Open Data)
Le imprese
utilizzano tali dati per migliorare i loro prodotti sempre più orientati alle
esigenze del singolo consumatore e per l’innovazione (es. sistemi di tracciamento
e pubblicità profilata)
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I Big Datanew economy
L’orientamento della Commissione è sostenere e accelerare la transizione verso una data-driveneconomy europea
Conseguenza di questo fenomeno è lo svilupparsi anche di un data driven marketing, (i dati deiconsumatori sono utilizzati per raggiungere e misurare gli obiettivi di marketing)
L’analisi dei dati diventa parte di tutte le campagne di marketing ed è in grado di generare,tramite la conoscenza dei consumatori, una comunicazione one-to-one, imparando ogni voltadalla risposta dei consumatori come correggere la propria strategia
«Siamo una macchina che impara in fretta. Ogni volta che mettiamo online uno show in realtà lostiamo analizzando, cercando di capire cosa funziona e cosa no in modo da fare meglio la voltasuccessiva» (Reed Hastings, CEO di Netflix, per illustrare la strategia del colosso di Internet versoi Big Data)
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Impatto dei dati sulla pubblicità onlineIl sistema integrato delle comunicazioni
Valorizzazione per l’anno 2015 delle dimensioni economiche del Sistema
Integrato delle Comunicazioni (Delibera AGCom n. 10/17/CONS)
I ricavi 2015 derivanti dalla raccolta pubblicitaria online ammontano a quasi
1,7 miliardi di euro, con una crescita rispetto al 2014 del 2,2%
La pubblicità online è pari al 9,7% del SIC
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Impatto dei dati sulla pubblicità onlineIl sistema integrato delle comunicazioni
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La pubblicità onlinei sistemi di calcolo
Tecniche sempre più sofisticate di profilazione dell’utenza e, conseguente,
riduzione dei costi di targeting
Sistemi di calcolo e valutazione della pubblicità
conversion rate: tasso di conversione generato dai click sulle inserzioni
click through rate: probabilità che gli utenti cliccheranno sull’annuncio che
consente di monitorare il ritorno sui propri investimenti pubblicitari
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Pubblicità ad personam
Internet
Capacità di accrescere il grado di personalizzazione dei messaggi pubblicitari indirizzati agliutenti
Pertinente al contenuto delle pagine web sulle quali compare
Attitudine a individuare e raggiungere efficacemente specifici target di utenti, nonché atracciare e segmentare gli stessi
Tv
Una sorta di pubblicità ad personam, già si è diffusa anche nel mercato pubblicitario della tv
SKY. Il sistema Sky Adsmart consente di gestire contemporaneamente fino a 250 spot profilatiin sostituzione di un commercial lineare in onda. Il decoder diventa un vero e proprio serverpubblicitario dinamico, veicolando messaggi più affini ai gusti e alle preferenze deglispettatori e permettendo agli investitori di raggiungere più facilmente il target
Mediaset. Dal prossimo anno introdurrà la pubblicità indirizzabile (addressable advertising)sulla tv in chiaro sulle tv connesse, mediante messaggi pubblicitari mirati
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Il tracciamento degli utenti
La profilazione degli utenti consiste nell’individuare “segmenti” di utenti che
condividono una o più caratteristiche (demografiche, geografiche,
comportamentali, ecc.) o interessi, deducibili da dati, che possono essere
declared, ossia rilasciati direttamente dagli utenti (attraverso registrazioni a
siti e pagine web, survey, ecc.)
inferred, ossia non forniti dagli utenti in modo diretto, ma dedotti mediante
diverse tecniche di tracciamento, con differenti livelli di personalizzazione
(cookie ed altri identificatori anonimi)
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Le modalità di tracciamentoI cookie
Il tracciamento degli utenti avviene prevalentemente tramite cookie (Delibera
AGCom n. 19/14/CONS, sulla pubblicità online)
Cookie: righe di testo usate per eseguire (in forma anonima) autenticazioni
automatiche, tracciatura di sessioni di navigazione e memorizzazione di
informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono ai siti web, come ad
esempio pagine preferite o, in caso di acquisti via Internet, il contenuto dei
“carrelli della spesa”
Nascono per agevolare la fruizione di alcuni servizi da parte dell’utente (es.
home banking, che necessita di identificare l’utente e mantenerne
l’identificazione nell’ambito della sessione di navigazione)
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I CookieTipologie
cookie generati dal sito visitato (ossia i dati raccolti direttamente dai
publisher -editori dei siti web- e dagli inserzionisti sui propri siti e che,
quindi, riguardano le proprie audience)
cookie di siti o di web server diversi (c.d. cookie di terze parti, o third-party
adserving cookie). Sono dati generati su altre piattaforme e spesso aggregati
da altri siti web
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I CookieLimiti
I cookie non sono in grado di riconoscere con esattezza il singolo utente (nel caso
in cui utilizza browser differenti) o di comprendere se il medesimo browser viene
utilizzato da utenti diversi
I cookie non sempre forniscono informazioni accurate e, soprattutto, mal si
conciliano con la tecnologia sottostante i dispositivi mobili
Come superare questi limiti?
I maggiori operatori, come Google e Microsoft, stanno implementando metodi di
profilazione innovativi, che consistono nell’attribuire a ciascun utente un numero
identificativo unico, in modo che possano essere tracciati indipendentemente dal
dispositivo (fisso o mobile) utilizzato per la navigazione
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Tracciamento degli utentialtri strumenti
IP address oppure tramite le informazioni contenute nell’URL: l’utente accedead un sito, viene utilizzata la stringa di testo associata all’URL per veicolare leinformazioni relative all’utente, che vengono restituite dal browser al server), oancora ai web form che consentono di tracciare la sessione di navigazionedell’utente
Inserimento all’interno di una email (una newsletter o una mail pubblicitaria) diun link ad un server esterno per la visualizzazione di immagini, così dacomprendere se l’email è stata aperta dall’utente al quale era indirizzata
Autenticazione http: all’utente è consentito accedere a un determinato sito solodopo aver fornito le proprie credenziali (ad esempio tramite account), chevengono poi memorizzate dal browser; oppure attraverso quelle tecniche digeolocalizzazione
Deep Packet Inspection (DPI): forma di filtraggio dei pacchetti dati in transito suInternet che esamina i contenuti dei pacchetti stessi
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Deep Packet InspectionLimiti
Inizialmente pensata con finalità di prevenzione e repressione dei reati, e in
particolare per la combattere i fenomeni di pirateria online
Sottoposta al vaglio della Corte di giustizia UE, a seguito di un rinvio
pregiudiziale operato da un giudice belga, è stata ritenuta uno strumento di
sorveglianza preventiva, e come tale, vietato dalle norme comunitarie
La Corte europea ha rilevato, in modo perentorio, che la pervasività di tali
restrizioni possa ledere la libertà di espressione, di riservatezza e il diritto
alla protezione dei dati personali anche di soggetti terzi non coinvolti nella
condotta illecita (sentenza 24 novembre 2011, causa 70/10, caso Scarlet c.
Sabam; sentenza 12 marzo 2012, causa 360/10, caso Sabam c. Netlog;
sentenza 27 marzo 2014, causa 314/12, caso UPC Telekabel c. Constantin Film
e altri)
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Deep Packet InspectionLa Corte di Giustizia
Oggetto: i provider possano essere gravati dall’applicazione di sistemi come
quelli richiesti dai titolari dei diritti e tali obblighi possono essere imposti anche
alle piattaforme che gestiscono i social network?
La responsabilità degli Internet Service Provider è disciplinata dalla direttiva
n. 2000/31/CE in tema di commercio elettronico
Principio generale: sugli ISP non grava un obbligo di sorveglianza e controllo
dei contenuti veicolati sulle proprie piattaforme a condizione che siano
«indifferenti» alle informazioni caricate da altri e che il loro ruolo sia
meramente tecnico, automatico e passivo
«Indifferenza» è un concetto sempre più difficile da riscontrare in
considerazione del mutato ruolo degli ISP (Direttiva risale ormai al lontano
2000)
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Le conseguenze dell’immissione dei dati
personali in ReteLa catena del valore dei dati
FASI
storage e salvataggio, mediante gli strumenti di tracciamento, gli attori del
processo offrono generalmente servizi raccogliendo anche dati personali come
sottoprodotto del loro business
analisi e distribuzione, richiede agli attori di combinare fonti dati diverse,
aggiungendo, in tal modo, valore in termini di creazioni di profili e analytics
che possono essere utilizzati sul mercato
utilizzo si riferisce alle aziende che acquistano pacchetti di dati personali per
attività di marketing, ma anche i governi e le amministrazioni pubbliche per
creare programmi di pubblica utilità (licenze, programmi sociali, gestione
delle tasse)
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La catena del valore dei dati
L’utilizzo dei dati così acquisiti si sviluppa secondo alcuni modelli:
Process automation: ad es. le informazioni di pagamento e di consegna della merce giàmemorizzate quando si acquista online, oppure i consigli di acquisto in base alle preferenze
User Enablement: ad es. la customer self-service come sta accadendo nel mondo banking etelecomunicazioni. Le aziende risparmiano lavoro manuale con IT solutions e gli utentirisparmiano tempo e fatica
Personalisation: mediante la customizzazione dei prodotti e servizi con i dati degli utenti
Enhanced delivery: che consente il miglioramento della consegna di prodotti e servizi. Ad es.i droni di Amazon (ovverosia il servizio sperimentale Prime Air, che prevede un sistema diconsegne con i droni della compagnia). Una prima consegna è stata effettuata in GranBretagna lo scorso dicembre
Personal data driven R&D: un sistema di utilizzo dei dati per migliorare la ricerca e losviluppo. Procter & Gamble adotta questo approccio già da tempo utilizzando l’ammontare didati presenti nel web per testare e dimezzare il costo e i tempi di sviluppo di prodotti
Secondary monetization: vendita a terzi di dati personali
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Targetingle tecniche
behavioral targeting, tecnica che consente di selezionare gli utenti ai qualiindirizzare i messaggi pubblicitari online sulla base dei propri interessi o delleloro preferenze
contextual targeting, forma di selezione che, grazie all’utilizzo di tecnologieche analizzano i contenuti, consente di posizionare un annuncio sulla basedella corrispondenza tra le parole-chiave, o gli argomenti sceltidall’inserzionista e siti web pertinenti (utilizzata nella pubblicità search,display)
demographic targeting, i messaggi pubblicitari indirizzati a utenti condeterminate caratteristiche socio-economiche e demografiche (sesso, fasciadi età, reddito, etnia, ecc)
geographic targeting, che rende possibile mostrare le inserzioni pubblicitariead utenti selezionati a seconda della loro localizzazione specifica (Paese,regione, città, codice di avviamento postale, ecc.).
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Targetingle tecniche
time-based targeting, permette agli inserzionisti di far visualizzare agli
utenti un annuncio pubblicitario in momenti specifici del giorno (day parting)
e/o in determinati giorni della settimana
emotional targeting, consente di selezionare gli utenti facendo ricorso a
tecnologie innovative per riconoscere espressioni facciali, movimenti del
corpo, impronte vocali, attraverso i dispositivi utilizzati (smartphone,
console, laptop, ecc.)
retargeting, attraverso l’utilizzo di pixel tag o altri codici permette a parti
terze di riconoscere particolari utenti al di fuori del dominio in cui l’attività è
stata registrata
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Targetingi vantaggi
La profilazione degli utenti, produce dei vantaggi economici per
Inserzionisti: i quali hanno la possibilità di far giungere la propria pubblicità
agli utenti che, sulla base dei dati raccolti, si presume abbiano maggior
interesse ad acquistare il loro prodotto/servizio
Publisher: che riescono a quantificare il valore del loro inventario, ossia, lo
spazio pubblicitario disponibile, accanto al contenuto, sui propri siti
Aggregatori di dati: che possono offrire agli inserzionisti e ai proprietari dei
siti informazioni aggiuntive per coadiuvarli nel raggiungimento dei loro
obiettivi
Più controverso è il segno dell’effetto prodotto dal targeting sugli utenti
I consumatori più attenti alle questioni legate alla privacy reagiscono
negativamente agli annunci online che sono sia mirati sia intrusivi
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Il mercato della privacy
User data costituiscono al tempo stesso un corrispettivo e un costo a fronte dei
servizi offerti dalle evolute piattaforme digitali nella forma di
Information cost
Attention cost
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Privacy come diritto
Bene inalienabile. Ma, a ben vedere, nel suo concreto esercizio, di fatto,
questo bene risulta alienabile. Ciò avviene quando il consumatore decide di
fornire le informazioni, e scambia questo diritto a fronte di un altro bene o
servizio
Bene misto in cui coesistono componenti di bene privato, di bene pubblico e
di bene meritorio
Bene pubblico in quanto non rivale nel consumo - la protezione della mia
privacy non riduce quella di altri ma, al tempo stesso, bene privato in quanto
escludibile
Bene meritorio in quanto il suo esercizio realizzato attraverso norme
protegge il consumatore
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Privacy e analisi economica
L’analisi economica distingue i tre fondamentali attributi della privacy,corrispondenti ad altrettanti mercati in cui possono incontrarsi domanda eofferta
segretezza, ovvero libertà di non rilasciare informazioni
autonomia, ovvero libertà di non essere osservati
isolamento, ovvero libertà di essere lasciati in pace
Tutti e tre gli attributi sono soggetti a rischio di disallineamento di domanda eofferta, fino al loro mancato incontro, perché la componente di bene pubblicodella privacy, rispetto a cui per definizione non è possibile fissare un prezzo,polarizza i comportamenti dei consumatori in categorie in cui il fattoreideologico o psicologico può prevalere sull’atteggiamento di razionalitàeconomica
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Privacyreazione degli utenti
Gran parte delle indagini empiriche hanno rilevato infatti che i consumatori
tendono a reagire alla privacy aggregandosi in tre gruppi ben distinti
a. non interessati al problema
b. Ideologici, che fanno della privacy un bene da tutelare sempre e comunque al
massimo grado
c. pragmatici, che valutano a ogni situazione di scelta i pro e i contro
conseguenti alla sua alienazione (concedere l’informazione) o al suo
mantenimento (negarla)
Per a) e b), l’incontro di domanda e offerta di privacy è impossibile
Per c), il mercato potrebbe invece funzionare
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Il concetto di remunerazioneProposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice europeo delle comunicazionielettroniche (12 ottobre 2016_COM(2016) 590 final):
Considerando 16
Per rientrare nella definizione di servizio di comunicazione elettronica, un servizio deve essere prestatonormalmente dietro corresponsione di un pagamento
Nell'economia digitale i partecipanti al mercato sempre più spesso ritengono che le informazioni sugli utentiabbiano un valore monetario
I servizi di comunicazione elettronica sono spesso forniti in cambio di una controprestazione non pecuniaria,ad es. l'accesso a dati personali o ad altri dati
Il concetto di remunerazione dovrebbe pertanto ricomprendere le situazioni in cui il fornitore di un serviziochiede all'utente finale dati personali […]
Esso dovrebbe ricomprendere anche le situazioni in cui il fornitore raccoglie le informazioni senza chel'utente finale le trasmetta attivamente
Il concetto di remunerazione dovrebbe ricomprendere anche le situazioni in cui l'utente finale è esposto amessaggi pubblicitari come condizione per l'accesso al servizio o le situazioni in cui il fornitore del serviziomonetizza i dati personali raccolti, dietro corresponsione di un pagamento
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Come si calcola il ‘prezzo’ dei dati
personali?
Due gruppi metodologici:
a. basato sulla valutazione del mercato (osservabili o derivate)
Mediante analisi di mercato che prendono come parametri di riferimento i
risultati finanziari per record di dati posseduto e il prezzo dei dati personali nei
mercati digitali
b. basato sulla valutazione del valore da parte degli individui
Mediante questionari o esperimenti economici e in particolare cercano di dedurre
il valore monetario che un utente pagherebbe per proteggere i suoi dati
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Come si calcola il ‘prezzo’ dei dati
personali?
Le metodologie basate sulla valutazione del valore sono parziali e poco puntuali
Diversa e scarsa percezione dei rischi del mondo reale offline
Privacy Paradox
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Privacy Paradox
Privacy Paradox
“A un elevato livello di preoccupazione relativo alla propria privacy online
corrisponde […] un investimento nella gestione della privacy delle proprie
informazioni ridotto o scarsamente efficace” (Barnes, 2006)
Il concetto, frutto di una serie di ricerche empiriche, evidenzia una divergenza,
uno scollamento tra la dichiarata preoccupazione e le pratiche messe in atto per
garantirsi il controllo sulla circolazione online delle informazioni ritenute
«sensibili» o inadatte a una diffusione ampia e indifferenziata preoccupazione
relativa alla privatezza delle informazioni
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Digital Paradox
Privacy Paradox trae origine dal Paradosso Digitale
mancanza della percezione del rischio e degli strumenti per mitigare tali pericoli
nel contesto digitale
Le ricerche compiute negli ultimi anni hanno dimostrato che il consumatore
opera, di conseguenza, con comportamenti isterici, poco prevedibili e spiegabili
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Privacy Paradox
studi sociologici
Privacy Paradox come:
«paradosso del controllo», la tutela della privacy viene equiparata alla
possibilità che i singoli esercitino un controllo sulle informazioni che
immettono in Rete. Finché l’utente ha il controllo sulla pubblicazione delle
informazioni che lo riguardano, dà meno importanza al controllo
sull’accessibilità e uso di queste informazioni da parte di altri (cfr. Acquisti e
Gross)
«proprietà», una volta condivise le informazioni diventano di proprietà
comune e tutti i soggetti diventano co-responsabili della gestione (cfr. Child –
Petronio)
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Privacy Paradoxle ragioni
Rapporto rischi/benefici
I benefici della divulgazione sono spesso immediati (accesso a un sito,
ottenimento di uno sconto, etc.) mentre i rischi di tale comportamento sono o
nascosti o troppo distanti nel futuro per essere percepiti come pericoli
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La Consumer User Experience
Profilo psicologico-comportamentale dell’utente mostra un atteggiamento quasi bipolare
razionale e individuale, per le ricerche compiute tramite i motori di ricerca attraversoun’esperienza puramente individuale
Il consumatore se dispone delle informazioni giuste, effettua una scelta razionale decidendo sefornire o negare i propri dati personali. È spinto solo dall’ottenimento del risultato immediato dellaricerca. La sua predisposizione a concedere i dati è piuttosto bassa (percepisce l’asimmetriaesistente fra le proprie finalità di ricerca e il rilascio dei suoi dati)
emotivo, collettivo e virale per l’uso social
Il consumatore non rileva l’asimmetria. La condivisione con amici e conoscenti di contenuti (ragioneprimaria dell’ utilizzo della piattaforma) implica necessariamente il rilascio di informazionepersonali, e il consumatore dà per scontata tale identità
Di conseguenza, nei social, l’utente è indotto a inserire una maggior quantità di dati
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’Identità Digitale
I dati immessi, infatti, consentono di delineare anche la nostra identità
digitale, talvolta diversa dalla nostra identità reale, ma non per questo meno
effettiva
Le nuove tecnologie per quanto innovative siano, non mutano gli elementi
fondamentali della convivenza civile
I diritti, indipendentemente dal mezzo utilizzato, rimangono sempre gli stessi
L’identità digitale non è meno “personale” di quella reale e gli effetti
prodotti da questa si ripercuotono ancor più pericolosamente nella vita reale
(ONU)
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’Identità Digitalequalche esempio
Aziende che approfondiscono su Internet il profilo dei candidati
Indagini di polizia
Pianificazione dei crimini (es. bande di rapinatori)
L’identità digitale si articola sulla base di un flusso continuo di informazioni, che
trovano fonte nelle più diverse direzioni e sono affidate a una molteplicità di
soggetti che costruisce, modifica e fa circolare immagini di identità altrui (c.d.
virtual second life)
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’Identità Digitalecome si forma?
L’identità digitale che si va gradualmente formando è l’insieme di
Preferenze individuali e interessi in fatto di consumi, opinioni e interessi
espressi nel web
Caratteristiche intrinseche come la data di nascita, il genere, la nazionalità
Attributi acquisiti come record medici, indirizzi di residenza, o i record degli
acquisti fatti online
Gli utenti della Rete in questo contesto diventano consumatori, ma anche
produttori dei propri dati personali
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
I rischi di una chiacchierata virtuale
Nel web le informazioni che divulghiamo possono essere digitalizzate e diventare
persistenti, replicabili, scalabili, ricercabili e facilmente condivisibili
L’audience effettiva di una nostra comunicazione o condivisione di informazioni
può differire da quella che vogliamo raggiungere nel momento in cui
comunichiamo o condividiamo
Context Collapse, audience eterogenea a causa di una separazione temporale e
spaziale
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Global Data Explosion
Cos’è?
Fenomeno alla base della creazione dell’enorme quantità di dati digitali pro
capite legato, non solo alla quantità di dati raccolti, ma anche alla varietà di
questi e delle modalità di raccolta (sms, mail, messaggistica istantanea, foto,
cloud, social media, geolocalizzazione, e-commerce)
Le radici
Quattro trend:
il social media boom
l’Internet delle cose
l’aumento delle transazioni online
l’accesso ai servizi e media digitali
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Un nuovo concetto di privacy
“The right to be let alone”
come diritto di essere lasciato in pace, indisturbato, di godere, così, di una sfera
riservata al riparo dalle intrusioni da parte di esterni (Warren e Brandeis, 1890)
Information privacy
come controllo e libera autodeterminazione sulle informazioni riguardanti le proprie
azioni
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Nuove fonti informative
Social network o ai motori di ricerca come fonte di informazioni rispetto ai
giornali e alla televisione
“i social network non vengono utilizzati solo come strumento per mantenere i
rapporti nella propria rete amicale, ma anche come strumento per partecipare
alla vita sociale o politica del Paese” (ISTAT, 2014)
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
I PRINCIPI FONDAMENTALILibertà e pluralismo dell’informazione
Art. 21 Cost. ricomprende nel meccanismo di tutela anche lo strumento
telematico
“[t]utti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la
parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
Libertà di informazione nella sua prospettazione triadica come:
diritto di informare
diritto ad informarsi
diritto a essere informati
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
I PRINCIPI FONDAMENTALILibertà e pluralismo dell’informazione
«Il diritto all’informazione garantito dall’articolo 21 Cost. implica
indefettibilmente il pluralismo delle fonti e comporta il vincolo al legislatore di
impedire la formazione di posizioni dominanti e di favorire l’accesso […] del
massimo numero possibile di voci diverse» (Corte Costituzionale, sentenze nn.
112/1993 e 420/1994)
Pluralismo interno, «l’apertura del mezzo informativo alle diverse tendenze
politiche e culturali presenti nel Paese»
Pluralismo esterno, pluralità di operatori attivi nella comunicazione, con
contestuale possibilità di accesso al mercato dell’informazione di soggetti
privati, al fine di evitare la concentrazione delle risorse nelle mani di uno o di
pochi soggetti
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’informazione online
L’informazione online è un fenomeno complesso, non si tratta, semplicemente,
di passare dalla fruizione analogica a quella digitale, ma di transitare da una
situazione di relativa scarsità ad una situazione di “surplus” di informazione per
l’utente
L’abbondanza di informazioni che circolano online ha generato la necessità di
utilizzare piattaforme di orientamento nella navigazione (motori di ricerca),
sistemi di aggregazione dei contenuti (portali) e strumenti di condivisione delle
opinioni (social network)
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’informazione online le differenze
Informazione tradizionale
“pacchetto” preconfezionato di articoli o di servizi (il giornale, il telegiornale, il
giornale radio)
VS.
Informazione online
“spacchettamento” dell’offerta e riaggregazione secondo le abitudini personali
dell’utente
=
Diversità in termini di pluralità (abbondanza), personalizzazione dei contenuti,
attendibilità delle fonti
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
ConseguenzeFilter Bubble
La personalizzazione dei risultati delle ricerche su Internet ha rappresentato un
importante asset di sviluppo di servizi innovativi, ma – specialmente nella
circolazione dell’informazione – implica anche alcuni rischi, che sono stati
interpretati ed esposti nella teoria della «filter bubble»
Si tratta di una ‘bolla’ in cui gli utenti vedono solo notizie e opinioni con cui sono
già d’accordo e in cui la capacità critica soprattutto dei più giovani ne esce
appiattita
Motori di ricerca, social network, portali, siti ci restituiscono una realtà
impostata secondo criteri che noi stessi abbiamo, anche involontariamente,
impostato attraverso le nostre ricerche, navigazioni, condivisioni su Internet
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
La profilazione nell’informazione
Riaggregazione di contenuti nell’offerta informativa online
per il cittadino, gratuita che genera surplus informativo a costo quasi nullo
per il professionista, remunerata dalla pubblicità legata all’audience del sito
Conseguenze per il mercato
Tali servizi competono direttamente con gli stessi editori per l’acquisizione di
quote pubblicitarie, senza però sopportare i costi di produzione delle notizie
Si rischia, poi, di danneggiare in modo durevole la qualità dell’informazione, con
una contrazione degli investimenti in informazione primaria
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
La profilazione nell’informazione
Conseguenze per l’utente
«la riduzione del cittadino a consumatore» (Rodotà)
A un utente altamente influenzabile dai messaggi commerciali, si potrà rilevare
un utente dominabile dal punto di vista informativo
Es. Elezioni presidenziali americane 2016 con messaggi elettorali e diffusione di
notizie non veritiere sui candidati
Concezione essenzialmente competitiva del sistema informativo
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Quale obiettivo per garantire il
pluralismo?
Da un Internet come modello di democrazia partecipativa a modello di
economia web basato sui nostri dati personali
Diversi studi sociologici hanno evidenziato che è molto facile orientare
qualcuno verso una preferenza avendo molte informazioni sul suo conto
Quali soluzioni?
Garantire che i veicoli su cui viaggiano le informazioni non siano bloccati e/o
paralizzati, nel loro funzionamento, da meccanismi verticistici di
eterodirezionabilità e da visioni parziali nella trattazione dei fatti
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’Autorità per le Garanzie nelle
comunicazioni
L’Autorità è intervenuta con l’Indagine conoscitiva su
Settore dei servizi Internet e sulla pubblicità online (delibera n. 19/14/CONS)
Informazione e Internet in Italia (delibera n. 146/15/CONS)
Piattaforme digitali e sistema dell’informazione (avviata con delibera n.
309/16/CONS e ancora in corso)
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le Fake News
Definizione
Notizie distribuite prevalentemente da fonti di informazione non professionale che forniscono al
pubblico di lettori delle piattaforme digitali informazioni false o scorrette
Tipologie
notizie provenienti da fonti che non hanno effettuato un’opportuna attività professionale di verifica
delle fonti
notizie satiriche che, lette fuori contesto, possono essere percepite dai cittadini come reali
notizie provenienti da fonti che alimentano teorie complottistiche o cospirazioniste
notizie provenienti da fonti specializzate in gossip o rumors e pseudoscienza
hate news provenienti da fonti che promuovono razzismo, misoginia, omofobia e altre fonti di
discriminazione
notizie (del tutto o parzialmente) corrette che però utilizzano una titolazione sensazionalistica (a
scopi di clickbaiting, ossia cattura dei click sui social network)
notizie provenienti da fonti che forniscono informazioni a supporto di specifici punti di vista e
orientamenti politici
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le Fake Newssui social network
Funzionamento
La news feed funziona mediante un algoritmo che ordina e presenta i contenuti da
mostrare agli utenti in ragione di caratteristiche quali
prossimità dei contenuti rispetto ai post valorizzati dagli amici
engagement ottenuto da questi in termini di like, reactions, condivisioni e commenti
Conseguenze
Criteri come credibilità, qualità giornalistica, rilevanza in termini di public interest del
contenuto non vengano considerati
Contenuti informativi a carattere giornalistico, prodotti da organizzazioni editoriali si
confondono, o spesso vengono a essere trattati alla stregua dei contenuti prodotti dagli
utenti
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le Fake News
sui social network
L’origine e la finalità
«Colpose», provenienti da inaffidabili fonti informative
«Dolose», provenienti da un insieme di organizzazioni per finalità ideologiche,
di logica commerciale (per guadagnare click e relativi introiti pubblicitari)
Effetti
Le hard news (notizie di attualità, politica, cronaca, etc.) si confondono sempre
più con le soft news (ad esempio relative al gossip) ed emergono nuovi tipi di
notizie come le hoaxes news che hanno la capacità di influenzare l’opinione
pubblica attraverso reazioni di massa su temi politici e notizie evento
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’informazione sui socialFacebook come fonte informativa
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Italia USA
2016
2016
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Italia 35,5% dei cittadini
(fonte CENSIS, 50° Rapporto sulla situazione sociale del Paese, 2016)
USA 44% dei cittadini(fonte Pew Research Center, News Use Across Social Media Platforms,
2016)
L’informazione sui socialaccesso alle news tramite social media
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ITALIA USA
Percentuale di accesso
ITALIA USA
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Italia 60% dei cittadini
USA 46% dei cittadini(Reuters Institute for the Study of Journalism)
Post-truthl’impatto sociale
La post-verità diventata una vera e propria arte, una professione
É emblematico che l’Oxford Dictionary ha designato il termine post-truth (post-
verità) come parola dell’anno
«aggettivo che fa riferimento a o denota circostanze in cui fatti oggettivi sono
meno influenti nella formazione dell’opinione pubblica rispetto alle emozioni e
convinzioni personali»
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le iniziative dei socialFacebook
Fase negazionista
Le fake news rappresentano solo l’1% delle notizie presenti sul social
Fase di analisi
questionario sottoposto agli utenti che includeva le fake news tra le
problematiche da segnalare ai fini dell’evoluzione della piattaforma
aggiornamento del set di opzioni proposto dagli utenti che volutamente
oscurano un contenuto sulla piattaforma
presa di posizione contro i siti e le pagine che diffondono fake news, a cui
sarebbe proibito accedere all’audience network pubblicitario di Facebook,
ovvero alla rete di inserzionisti e di opzioni di advertising propria della
piattaforma
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le iniziative dei socialFacebook
Fase interventista
fact-checking, pratica di verifica su cifre, numeri e dati riportate in dichiarazioni
pubbliche di esponenti politici, tanto in testi e documenti quanto in discorsi
ufficialida parte di un organismo terzo composto da importanti realtà e
piattaforme di online fact-checking (Snopes, PolitiFact, FactCheck.org, ABCNews,
e Associated Press) sulla valutazione dei contenuti dubbi espressa dagli utenti
Risultato è quello di penalizzare nella news feed (e di conseguenza anche dal
punto di vista dei possibili numeri di visualizzazioni e condivisioni, e relativi
introiti pubblicitari) le pagine che a seguito di queste verifiche diffondono
‘bufale’
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le iniziative dei socialGoogle e Snapchat
Anche Google è stata accusata di diffondere, tramite i risultati del motore di
ricerca, notizie false su fatti di attualità
Negli USA, la sezione News della piattaforma ha implementato, già da qualche
mese, una collaborazione con siti di fact-checking (FullFact), per rendere
disponibile uno strumento di real-time fact-checking a tutti i suoi utenti, e, alla
stregua di Facebook, ha annunciato che impedirà ai siti che diffondono hoaxes di
accedere all’ad network proprietario (AdSense)
Il modello Discover di Snapchat, sembra esente da problemi di fake news. Le
notizie diffuse dalle organizzazioni editoriali sono in una sezione apposita
dell’app di messaggistica istantanea, e sono separate quindi dal flusso di
messaggi e comunicazioni tra amici
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
L’atteggiamento degli studiosi
Quali gli strumenti per combattere il fenomeno?
Creare legame di fiducia tra news organization e cittadini tramite un forte
sforzo di trasparenza e un investimento nella ricerca del coinvolgimento con
la propria comunità di lettori (ruolo centrale del giornalismo locale)
News literacy, capacità dei cittadini di saper leggere e decifrare
correttamente le notizie (necessità di alfabetizzazione dei cittadini alla
fruizione di notizie)
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Gli interventi istituzionalia livello nazionale
Dibattito politico-istituzionale
Interventi legislativi
7 febbraio 2017, disegno di legge n. 2688, recante “Disposizioni per prevenire la
manipolazione dell'informazione online, garantire la trasparenza sul web e
incentivare l'alfabetizzazione mediatica”
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Gli interventi istituzionaliIl disegno di legge
Articolo 1
Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte aturbare l’ordine pubblico, attraverso piattaforme informatiche
1 co. Introduzione nel c.p. dell’art. 656-bis «Chiunque pubblica o diffonde,attraverso piattaforme informatiche destinate alla pubblicazione o diffusione diinformazione presso il pubblico, con mezzi prevalentemente elettronici ocomunque telematici, notizie false, esagerate o tendenziose che riguardino datio fatti manifestamente infondati o falsi, è punito, se il fatto non costituisce unpiù grave reato, con l’ammenda fino a euro 5.000»
2 co. «Nel caso in cui le fattispecie previste dall’articolo [656bis], comportinoanche il reato di diffamazione, la persona offesa può chiedere, oltre ilrisarcimento dei danni ai sensi dell’articolo 185 c.p., una somma a titolo diriparazione. La somma è determinata in relazione alla gravità dell’offesa e alladiffusione della notizia […]»
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Gli interventi istituzionaliIl disegno di legge
Articolo 3
Comunicazione al tribunale e obblighi dell’amministratore del sito
1 co. «Al fine di accrescere la trasparenza e di contrastare l’anonimato, all’atto
dell’apertura di una piattaforma informatica destinata alla pubblicazione o
diffusione di informazione presso il pubblico, l’amministratore della piattaforma
medesima deve, entro quindici giorni dalla diffusione online, darne apposita
comunicazione, tramite posta elettronica certificata, al tribunale
territorialmente competente, trasmettendo il nome e l’URL della piattaforma
elettronica e le seguenti informazioni personali: a) cognome e nome; b)
domicilio; c) codice fiscale; d) l’indirizzo di posta elettronica certificata»
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Gli interventi istituzionaliil disegno di legge
Articolo 7
Disposizioni concernenti la responsabilità dei gestori delle piattaforme
informatiche in caso di pubblicazione o diffusione di notizie non attendibili o
non veritiere
1 co. «I gestori delle piattaforme informatiche sono tenuti ad effettuare un
costante monitoraggio dei contenuti diffusi attraverso le stesse, con particolare
riguardo ai contenuti verso i quali gli utenti manifestano un’attenzione diffusa e
improvvisa, per valutarne l’attendibilità e la veridicità»
2 co. «Quando i gestori rintracciano un contenuto di cui al comma 1 e ne
stabiliscono la non attendibilità sono tenuti alla rimozione dello stesso dalla
piattaforma»
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Gli interventi istituzionaliAGCom
Indagine conoscitiva su “Piattaforme digitali e sistema dell’informazione”
(Delibera n. 309/16/CONS)
L’AGCom si è attivamente mossa per indagare scientificamente il fenomeno
L’Indagine intende
compiere un’ampia analisi dei diversi aspetti e delle numerose criticità legate
alle fake news, analizzando precipuamente il versante della domanda di
informazione
investigare anche i nuovi meccanismi di funzionamento del sistema
dell’informazione derivanti dal sempre maggior impatto delle piattaforme
digitali in termini di domanda e offerta di contenuti informativi
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Gli interventi istituzionalia livello europeo
Sull’alfabetizzazione digitale
“Iniziativa di sensibilizzazione sugli algoritmi”, inserito nel Bilancio UE (2016)
Finalizzato ad aumentare la trasparenza in materia di algoritmi, a sensibilizzare
in merito ai benefici per i cittadini e le nostre democrazie e a contribuire allo
sviluppo del mercato unico digitale
Sul giornalismo online
Rapporto Media online e giornalismo: sfide e responsabilità, Consiglio
d’Europa (2017)
Volto a sensibilizzare gli Stati Membri a disciplinare l’informazione online come
avviene per quella offline, utilizzando gli strumenti già a disposizione negli
ordinamenti giuridici nazionali
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le iniziative degli Stati membri
Germania
Capogruppo socialdemocratico al Bundestag tedesco, Thomas Opperman, ha
annunciato di voler proporre una legge che preveda multe fino a 500 mila euro
verso i gestori di piattaforme digitali che non provvedano a rimuovere entro 24
ore notizie false o dannose
La sua proposta ricalca quella del Ministro della Giustizia tedesco, Heiko Maas, in
materia di piattaforme digitali e hate speech online
Il Ministro degli Interni tedesco, invece, ha proposto la costituzione di un “Centro
per il contrasto alla disinformazione online” presso l’autorità federale
competente a regolamentare la libertà di stampa
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Le iniziative degli Stati membri
Repubblica Ceca
Il segretario per gli Affari Europei, Tomas Prouza, ha ipotizzato una struttura di
intelligence (Centre Against Terrorism and Hybrid Threats), con il compito di
scrutinare la disinformazione online e, ove possibile, smascherarla tramite un
account Twitter dedicato
Francia
Legge del 7 ottobre 2016 ha affidato funzioni di vigilanza e regolamentazione
sulla trasparenza nella distribuzione di contenuti da parte delle piattaforme
digitali alle autorità nazionali competenti, il Conseil national du numérique e
Conseil supérieur de l'audiovisuel
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Riflessioni conclusive
… le nuove tecnologie, per quanto sconvolgenti siano, non mutano gli elementi
fondamentali della convivenza civile!
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom
Grazie per l’attenzione!
On.le Dott. Antonio Martusciello, Commissario AGCom